* avv 05-2002 - agesci.it · i nodi marinari, la meteorologia, la car-tografia perché un conto è...

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Anno XXVIII - n. 19 - 1 luglio 2002 - Settimanale - Spedizione periodico in abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Poste italia- ne DCO/DC - BO Avventura Avventura

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Settimanale - Spedizioneperiodico in abbonamentopostale art. 2 comma 20/clegge 662/96 - Poste italia-

ne DCO/DC - BO

AvventuraAvventura

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

luglioSommarioAvventura 5/2002

33Com’è bella l’avventura

Al campo come in un salotto

Tutto sul fuoco di bivacco

Al campo in forma

La gara di cucina

Rifiuti, raccolta differenziata e imballaggi

Un’impresa... memorabile!

Quando lo spazio non basta mai

SCAUTISMO PER TUTTI?

TOPO DI MUSICOTECA

SULLE VIE DELLA SETA (SESTA PARTE)

IL GIOCO DEL JAMBOREE

C’È POSTA PER VOI

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DDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiillee:: Sergio GattiRReeddaattttoorree CCaappoo:: Andrea ProviniIInn rreeddaazziioonnee:: Sandro Naspi, Isabella Samà,Maria Antonietta Manca, Giorgio Cusma,Alessandro Testa, Don Pedro Olea, DonDamiano Marino, Don Tarcisio Beltrame,Mauro Bonomini, Don Giovanni Cigala, DavideTacchini, Maurizio Madonia, Francesco Neri,Dario Fontanesca, Antonio Oggiano, FilomenaCalzedda, Carlo Volpe, Luciana Brentegani,Michele Gobbi, Franco Bianco, Annalisa DeRussis, padre Stefano Roze, Enrico Rocchetti,Giorgio Infante, Stefano Garzaro, Claudio J.Vinci, Chiara Franzoni, Paolo Vanzini

GGrraazziiee aa:: Francesca Bellucci, Renato Sorce, Edo BiasoliPPrrooggeettttoo ggrraaffiiccoo:: Giovanna MathisGGrraaffiiccaa:: Giovanna Mathis, Luigi MarchitelliDDiisseeggnnii:: Giovanna Mathis, Michele Gobbi,Claudio J. Vinci, Chiara Franzoni, RiccardoFrancaviglia, Paolo VanziniFFoottoo:: Archivio Agesci, Mauro Bonomini

Per scrivere, inviare materiale, corrisponderecon AAvvvveennttuurraa ecco il recapito da riportareesattamente sulla busta: AAggeessccii -- RReeddaazziioonnee ddii AAvvvveennttuurraa PPiiaazzzzaa PPaassqquuaallee PPaaoollii 1188,, 0000118866 RROOMMAAssccoouutt aavvvveennttuurraa@@aaggeessccii..iitt

AAvvvveennttuurraa oonn lliinnee:: wwwwww..aaggeessccii..iitt//aavvvveennttuurraa//WWeebbmmaasstteerr:: Emanuele Cesena

Manoscritti, disegni, fotografie, ecc. inviatialla redazione non vengono restituiti.Questo numero è stato mandato in stampa l’8 luglio 22000022

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Timoniere

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IIn tutti questi anni di vita scout non ho forsevissuto mille avventure diverse?La gente “normale” ora paga fior di quattrini

per imparare a cucinare col fuoco a legna, adorientarsi con una bussola, a passare su un ponte dicorde...Ma tutte queste cose io le ho fatte e… gratis.Loro lo chiamano trekking, noi la chiamiamo uscita,loro lo chiamano campo di sopravvivenza, noi lochiamiamo campo estivo.Ma che cosa attira tutte queste persone a viverequeste esperienze per loro così particolari, ma pernoi consuete?Sì signori miei è proprio lei: l’avventura, la sfida connoi stessi, con la natura, con ambienti selvaggi einsoliti.Del resto cosa sarebbe la nostra esperienza scoutsenza questo fondamentale ingrediente?La vita stessa di B.-P. ne fu abbondantemente con-dita e fu proprio l’avventura a sviluppare in lui ledoti che ci ha trasmesso con il suo metodo.Spesso però nei nostri reparti è snobbata, oppure sirealizza qualcosa di grande, una sopraelevata, ad

esempio, spacciandola per avventura.Questo è un peccato, peccato sì perché confinarel’avventura in cose così banali fa perdere molto delfascino che essa racchiude.Allora viene da chiedersi: ma di cosa stiamo par-lando?Che cos’è questa benedetta avventura e a che cosaserve?

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Oggi non si sente parlare che dell’avventura. Proposte di tutti i tipi, dai viaggi organizzati alla pubblicità:avventura, avventura!Ma a me viene da pensare…

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Viverel’avventura inreparto è vivere un’impre-sa.Si deve progettareciò che si vuole fareperché a differenza diun’agenzia di viaggi noiabbiamo l’obbligo di dareun valore a quello chevogliamo vivere.Le nostre imprese devonolasciare un segno, rimanerenel cuore d’ogni parteci-pante e servire a farlo cre-scere.

Avrete fatto molte uscite disquadriglia, ognuna di essesarà stata un’avventuraunica e diversa da tutte lealtre per i luoghi visitati, perle persone partecipanti, peri fatti accaduti.

Nelle imprese si dovrebbe ricercare qualcosa di piùdello sforzo fisico. Avventura non è necessariamenterealizzare costruzioni mastodontiche o uscite al polonord. Bastano piccole cose, ma realizzate con cura…preparate con attenzione affinché l’avventura non sitrasformi in disavventura.

Non basta decidere illuogo dove recarsi, gli orari del

treno o altro, è necessariocurare anche la pro-

pria preparazione ecompetenza.Se decidiamo di

utilizzare le canoe alcampo, ad esempio, sarà

importante conoscerei nodi marinari, lameteorologia, la car-

tografia perché unconto è muoversi su una

strada ed un altro ètenere la direzione inmare o su di un lago.

Sarà essenziale frequen-tare una piscina per assi-curarsi che tutti sappiano

nuotare, organizzareun piccolo corso di

salvamento e magarianche di pronto soccorso.

Ecco allora che organizzareun’impresa avventurosasignifica prima di tuttoimpegnarsi e prepararsiprima. E questo dovrebbeessere ciò che contraddi-stingue l’avventura vissutaagli scout da quella mordie fuggi dei pacchetti viaggiodelle agenzie e della pub-blicità.

E poi pensate che forzatrovarvi a scuola il lunedìmattina e sentirvi chiederedai vostri compagni discuola, che magari hanno

trascorso il fine settimana seduti sul sellino delloscooter davanti al baretto della parrocchia, checosa avete fatto e poter rispondere: “Io? Io hodisceso il fiume fino oltre le rapide con delle zat-tere costruite da noi usando le camere d’aria deicamion e… non mi sono neppure bagnato!

Bastano piccole cose,ma realizzate con cura…

preparate con atten-zione affinché l’av-

ventura non si trasformi indisavventura

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Vivere l’avventura è vivere un’impresa.

Si deve progettare ciò che si vuole fare perché a

differenza di un’agenziadi viaggi noi abbiamol’obbligo di dare un valore a quello chevogliamo vivere.

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SSembrano delle inezie, ma il fatto di nonavere una sedia “normale” a disposizione oun tavolo comodo o una poltrona in cui

sprofondare per riposarsi affaticano moltissimo ilnostro fisico, se poi aggiungiamo a questo le attivitàall’aperto, le intemperie di cui siamo vittime potrem-mo veramente ritrovarci a trasformare una bell’av-ventura in un incubo.Le astuzie da applicare e le attenzioni da rispettaresono poche, ma attuandole si può facilmente trasfor-mare un angolo di bosco in un salotto!Per prima cosa bisogna individuare il punto in cuiaccamparsi (dove piantare la tenda, dove allestire lacucina e dove costruire il tavolo da pranzo).

La prima area da individuare è quella della cucinaperché in relazione alla sua posizione si installerà ilresto del campo.È essenziale individuare il vento predominante e lasua direzione e piantare la tenda in modo tale danon averla costantemente affumicata.È importante studiare la morfologia del terreno per-ché una grossa pietra può essere un appoggio vali-dissimo per la cucina e un rialzo del terreno saràottimo per la tenda.Controllate bene di non avere al di sopra del bracie-re dei rami troppo bassi, potrebbero prendere fuoconel bel mezzo della gara di cucina.L’ideale sarebbe che non ci fosse nessun albero nelle

La vita di campo per noi “cittadini” è senz’altro dura, ma la si può rendere un po’ piùcomoda attrezzando l’angolo

di squadriglia in modo da farlo assomigliare il più possibile

a casa nostra.

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vicinanze della cucina, anche rami a dieci metri d’al-tezza possono essere rovinati dal caldo sprigionatodal fuoco.Moltissimi usano costruire la cucina piantando quat-tro pali, costruendo poi un ripiano sul quale fare ilfuoco, io preferisco evitare di piantare pali in terraperché spesso la discesa dei pali è bloccata da pietrenel terreno che finiscono con il rompere la puntadel palo e rendere la costruzione ballerina già dalprimo giorno.Una massicciata di pietre o dei palidisposti a regola d’arte a volte sonouna soluzione più semplice.Comunque vogliate realizzare il ripiano ricordate diporre sopra di esso degli strati di materiali diversi.Il primo strato deve essere di ghiaia o pietre più pic-cole, il secondo di pietre più grosse e su tutto delle

zolle di terra di almeno quindici centimetri d’altezza.Le zolle vanno ripristinate durante tutto il periododel campo, di solito il fuoco usato per cucinare nonviene mai spento con dell’acqua e quindi continua aconsumare la terra, una volta che questa si è bucatale braci possono passare anche attraverso le pietreed incendiare il ripiano di legno.Spesso sotto la cucina molti accumulano la legna peril fuoco, è meglio non farlo perché nel caso si buchiil ripiano si potrebbe sviluppare un incendio.Una cosa da tenere ben presente quando si costruiscela cucina è l’altezza del ripiano, considerate sempre chedovete anche riuscire a vedere dentro la pentola in cuicucinate, quindi un piano alto da terra quaranta centi-metri è sufficiente perché poi dovrete aggiungere circatrenta centimetri di pietre e zolle, una ventina di spazioper il fuoco e poi l’altezza della pentola.

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Anche la copertura per proteggere la cucina dallapioggia dovrà essere alla giusta altezza, per evitareche il telo si incendi e nello steso tempo in modo daproteggere in caso di pioggia di “stravento”.Eliminate intorno per un vasto raggio foglie secche,piccoli rami e tutto ciò che potrebbe accidentalmen-te prender fuoco.Una volta stabilita la direzione del vento dovretepiantare la tenda in modo che non sia raggiunta dalfumo della cucina, scegliete un luogo pianeggiante,non infossato per evitare inondazioni e preferite unterreno poco umido.La presenza di muschio vi segnalerà che il terreno èumido e probabilmente poco drenato.È sconsigliabile anche mettersi sotto gli alberi per evi-tare, in caso di temporale, di essere colpiti da albericaduti abbattuti da fulmini e per la difficoltà a far asciu-gare le tende (dopo la pioggia i rami bagnati continua-no a lasciar cadere gocce d’acqua per lungo tempo).Ricordate inoltre di rimuovere tutti i pezzi di legno,sassi, pigne e quant’altro possa bucare il catino.

A questo punto per completare le “dotazioni” del-

l’angolo non resta che costruire un comodo tavoloda pranzo.Le soluzioni possono essere molteplici, tutto dipen-de dai pali che avete a disposizione.Ottimi il tavolo “a tenda” o “a piramide” oppurepotreste cimentarvi nel froissartage.Il froissartage è eccezionale perché permette di rea-lizzare costruzioni molto robuste, ma soprattuttoperché permette di realizzare tavolo e cucina utiliz-zando pali lunghi al massimo un metro, un metro eventi (facilmente reperibili in tutti i boschi e che nor-malmente bruciamo durante i fuochi di bivacco).Anche per costruire delle comode panchetteè possibile utilizzare la tecnica del froissartage (inol-tre, non essendo piantate nel terreno le potrestespostare e utilizzare durante il fuoco di bivacco).In qualsiasi modo decidiate di costruire il tavolodovete rispettare delle misure standard per avereuna costruzione pratica e comoda:- il sedile si deve trovare a 40-45 cm da terra - il ripiano a circa 70-75 cm.Infine l’angolo di squadriglia poi può essere impre-ziosito da una serie di “accessori” che vanno dalportascarpe, alla doccia, al porta attrezzi,ecc.

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MMa non è solo importante quello che fac-ciamo, è importante anche il luogo dovelo facciamo. Prima di tutto perché un

grande fuoco, sufficiente a riscaldare e dare illumina-zione ha qualche rischio, sia per eventuali incendiche per l’impatto che ha sull’ambiente in cui loaccendiamo. In secondo luogo anche la scelta delladisposizione ha una sua grande importanza, adesempio per permettere a tutti di vedere meglio.Allora vediamo alcuni suggerimenti/norme per rea-lizzare un buon angolo del fuoco.•• Il terreno sotto e intorno al falò deve assolutamen-

te essere libero (come del resto deve essere per lecucine da campo) da materiale infiammabile, comeaghi di pino e foglie secche, paglia, segatura;

•• il falò, quando possibile, va delimitate per un buonraggio da pietre (un po’ distanti dalla fiamma perevitare che si rompano con il calore, lanciandolontano frammenti pericolosi), in modo da conte-nere le braci, se questo non è possibile è necessa-

rio fare molta attenzione a queste ultime;•• un falò non va MAI acceso sotto la chioma di un

albero perché il calore e le faville che salgonoverso l’alto lo danneggerebbero;

•• la legna per alimentare il falò deve essere tenutaabbastanza lontana dalla fiamma, per evitare accen-sioni non desiderate.

La disposizione del falò può seguire fonda-mentalmente tre schemi:•• Fuoco centrale con disposizione del pubblico a

cerchio. È il tipo classicissimo. Ha il vantaggio diessere più contenuto, più facile da organizzare e diessere una migliore fonte di calore. Ha lo svantag-gio di non permettere di organizzare un’area riser-vata alla recitazione.

•• Fuoco centrale o decentrato con disposizionepubblico a semicerchio. Ha il vantaggio di poterprevedere un’area per la recitazione. Come svan-taggi ha la necessità di spazi maggiori, in caso di

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fuoco centrale l’illuminazione sarà sempre poste-riore e, per la necessità di distanziare maggiormen-te il pubblico, fornisce meno calore.

•• Due fuochi con spazio interno per la recitazionee disposizione del pubblico a ellissi osemicerchio. È la disposizione più versatile, anchese richiede grandi spazi e maggiori difficoltà per lagestione (almeno due fuochisti!)

Per necessità particolari di illuminazione si puòcomunque prevedere l’utilizzo di torce elettriche,sulle quali si possono anche avvolgere plastiche oveline colorate.La legna per un buon fuoco deve essere naturalmen-te ben secca, conservata rialzata dal terreno e coper-ta da teli impermeabili, per essere utilizzabile almomento del bisogno e non fare troppo fumo. Leassicelle delle cassette di legno per la frutta offronouna luce molto intensa, anche se di più breve dura-ta, e possono quindi essere utilizzate nei momenti incui sia richiesta una maggiore illuminazione.È buona cosa, se possibile, prevedere dei tronchi otronchetti per far sedere il pubblico, evitando l’umi-dità che sale del terreno, oppure mettere per terra deiponcho impermeabili. Certamente il fuoco riscalda eanche le eventuali danze e giochi possono contribuirea sentirsi più caldi, ma la sera, anche d’estate, puòdiventare comunque fredda e umida: ricordiamoci diportare con noi il maglione o la giacca a vento.

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Due fuochi con spazio interno per la recitazione e disposizione del pubblico a ellissi o semicerchio.

Fuoco centrale con disposizionedel pubblico a cerchio

Fuoco centrale o decentrato con disposizionedel pubblico a semicerchio

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Il fuoco di bivacco è un momento importante,specialmente al campoestivo. Dopo una giornatadi intenso lavoro e fatica è bello ritrovarsiinsieme a cantare,guardare e ascoltare bellerecitazioni, fare danzegioiose…

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IIl Campo Estivo è l’occasione più adatta persviluppare un po’ di attività all’aria aperta.Vivere all’aperto è indispensabile alla buona

salute per molti motivi:•• abbiamo bisogno dei raggi solari (nella giusta quan-

tità, non troppo!) per formare vitamina D, indispen-sabile per la crescita corretta delle ossa;

•• respirare aria non inquinata giova ai nostri polmoni(con attenzione alle allergie, per le persone che nesoffrono);

•• giocare o fare esercizi sportivi all’aria aperta fabene al nostro apparato cardiocircolatorio;

•• il contatto più diretto con la natura ci dà modo diprovare sensazioni a cui la vita nelle città ci ha disa-bituato come odori, sensazioni tattili;

•• la lontananza dall’inquinamento acustico aiuta ilrecupero delle più corrette funzionalità dell’orec-chio, come il minor impegno nel guardare schermitelevisivi o da computer aiuta il recupero delle fun-zionalità dell’occhio.

Per sfruttare al meglio le opportunità di vita all’ariaaperto al campo si possono organizzare diverse attività.Per i più “tecnici” sarà molto gratificante organizzarepercorsi Hebert (sono percorsi ginnico-sportivi immer-si nella natura che utilizzano sia ostacoli naturali cheparticolari attrezzi), per questo scopo vi ricordiamo itesti degli amici Mauro Rosi (L’educazione dell’uomoattraverso il corpo, ed.Ancora) e Cesare Bedoni (Informa con l’hebertismo, edito dalla Nuova Fiordaliso). Perchi vuole cimentarsi con qualcosa di più semplice sonosempre simpatiche le tradizionali gimcane, serie diprove sportive e di abilità manuale che si affrontano siaindividualmente che in squadra o squadriglia, in cui sicalcolano sia i tempi che le penalità per gli errori com-messi. Non dimentichiamoci che i Grandi Giochi scout(la Nuova Fiordaliso ha pubblicato una raccolta di 170giochi tratti dai libri di B.-P. e divisi per branca con il tito-lo Giochi scout : c’è poi, di Mario Sica, Grandi giochi peresploratori e guide) sono bellissime e salutari attività all’a-perto, perché permettono di affinare i sensi (udito evista, osservazione), l’agilità, la velocità e l’intelligenza.Comunque non si devono dimenticare le attenzioninecessarie a non correre rischi inutili, quali eccesso diesposizione solare (con rischi di scottature); colpi dicalore (specie se non ci si ricorda di bere a sufficienza);distorsioni e traumi vari (attenzione a portare sempreal campo scarpe comode e robuste); punture d’insetto,contatto con erbe irritanti, spine o ricci.

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Dopo un anno trascorso in città nello smog o

chiusi in casa a studiare ilcampo estivo è un’ottima

occasione per vivereall’aria aperta

e per rimettersi fisicamente in forma!

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•• corsa a slalom intorno a picchetti•• canestro o tiro di precisione

(sasso da lanciare in un cerchio)•• infilare un filo in un ago•• raccogliere con la bocca una biglia in un catino

d’acqua e poi un’altra in uno di farina•• fare un percorso (senza toccare terra) con tre mattoni

o tre assi di legno•• fare due/tre nodi scout dietro alla schiena

(ad esempio nodo piano, savoia,margherita, cappiodel bombardiere)

•• scrivere il proprio nomein maniera leggibilecon la sinistra peri destrimani, con ladestra per i mancini

•• portare una pal-lina da ping-pong inequilibrio su diun cucchiaio inun percorso adostacoli (se cadesi ricomincia)

Prove della gimcana

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IIntendiamoci, ogni esploratore e ogni guidadovrebbe saper cucinare bene sempre (alcampo, in uscita, a casa, ecc). Pertanto la gara

di cucina va vissuta come un momento clou in cuidimostrare che le competenze culinarie acquisitepossono essere utilizzate anche per portate eccezio-

nali e diverse dal solito.Ma cominciamo da una catalogazione:

ogni reparto ha tradizioni ed usidiversi, e anche per la gara di

cucina vi sono diverse usanze.Tuttavia si possonoraggruppare in quattro differenti sistemi:1. La gara preparata. Ogni squadriglia prepara unmenu prima del giorno fatidico.Tale menù è assolu-tamente lasciato alla libera inventiva della squadriglia,dagli ingredienti alla cottura. Di norma in questogenere di gare di cucina vi sono dei criteri di valuta-zione in più oltre al gusto, alla presentazione, etc. Adesempio si può valutare l’economicità del menu.2. La gara con menu fisso. In genere sono i capi,oppure il Consiglio Capi che decidono a priori unmenu che tutte le squadriglie dovranno cucinare nelmiglior modo possibile.3. La gara con ingredienti fissi. Alternativamentealla gara appena esposta, capita che capi o consiglio

capi stabiliscano un elenco di ingredienti cheverranno consegnati alle squadriglie In base aquesto elenco poi ogni squadriglia è libera dicreare le portate che preferisce.4. La gara ad asta. Forse la versione piùstrana della gara di cucina. Ogni squadri-glia avrà un budget predefinito (ugualeper tutti o proporzionale ai punti otte-nuti in altre attività). A questo puntoogni squadriglia dovrà impiegare il pro-prio budget per acquistare i prodotti che

preferisce, ovviamente stando ben attenta

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Arriva un momento al campo estivo in cui

gli esploratori e le guide si trasformano in grandi

chef: la gara di cucina

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Se sono un cucinieredavver senza rivaled ho per la cucinaun gusto assai speciallo devo a mia cuginache seppemi educara fare i raviolinisenza mai sbagliar.

MMiinneessttrroonn,, mmiinneessttrroonn,,qquuaanntt’’èè bbuuoonn,, qquuaanntt’’èè bbuuoonn..SSoonnoo iioo iill ccuucciinniieerree ddii ssqquuaaddrriigglliiaa..EE iill rraaggùù,, ee iill rraaggùù,,ffaalllloo ttuu,, ffaalllloo ttuu::mmeessccoollaannddoo vviieennee ffuuoorr uunnaa ppooll--ttiigglliiaa..MMeessccoollaannddoo,, rriimmeessttaannddoo,,ffiinncchhéé iill ffuuooccoo vvaa..MMeessccoollaannddoo,, rriimmeessttaannddoo,,ffiinncchhéé iill ffuuooccoo vvaa..

Oltre che cucinieresono anche pioniere devo combinareinsieme i due mestier,così col mio risottooltre la colazionio posso cementareinsieme anche i matton.

MMiinneessttrroonn,, mmiinneessttrroonn......

Zenobia, ch’è una guida,un giorno al campo andò,fu messa di cucina(perché poi non lo so)e alla fine del pasto,collasso general,il campo fu conclusocol “cerchio” all’ospedal.

MMiinneessttrroonn,, mmiinneessttrroonn......

Il cuciniere di SquadrIl cuciniere di Squadr igliaiglia

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a non chiedere più di quello che si può permetteredi acquistare.

Indipendentemente dalla tipologia di gara di cucinache utilizza il vostro reparto vi sono delle regolechiare che dovete sempre rispettare per ottenereun risultato super:A. Farvi coinvolgere dalla vostra fantasia. Anchenelle gare a menu fisso, porre delle piccole varianti, odelle decorazioni particolari, di certo vi aiuterà a faredel vostro manicaretto un piatto di alta cucina. Adesempio potreste portarvi da casa il necessario perfare la marmellata.B. La presentazione ha sempre la sua importanza:un piatto può essere buonissimo, ma presentarlo inun pentolone annerito non vi farà sembrare deibuoni cuochi. Anche qui liberate la fantasia, dalledecorazioni ai cartelloni e perché non una bellascenetta?C. Evitate gli sprechi. Anche se è una regola chevale sempre, a maggior ragione la gara di cucina è unbuon momento per metterla in pratica.L’importante è che la vostra squadriglia dimostri diessersi preparata preventivamente alla gara di cucina,curando anche i dettagli, e mostrando che oltre aduna base tecnico-culinaria ottima, vi è anche unacapacità di rielaborazione delle vostre competenze. 1

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durre pochi rifiutiè quello di fareattenzionequando facciamola spesa. È chiaro che acqui-stare una confezione grande di uncerto prodotto, anziché tante piccole scatolettedello stesso prodotto, significherà avere meno invo-lucri nei rifiuti. Evitiamo le minuscole confezionimonodose di marmellata e simili. Inoltre, cerchiamodi preferire quei prodotti che hanno involucri sem-plici, formati da un solo materiale, anziché quelliimpacchettati in modo inutilmente complicato.Acquistiamo frutta e verdure sfuse, invece di quelleridicole confezioni che si vedono spesso nei super-mercati, contenenti tre mele impacchettate in unavaschetta di polistirolo avvolta da un foglio di plastica! A parità di ingombro dell’imballaggio, diamo la pre-cedenza ai cibi e ai prodotti venduti incontenitori di vetro o di cartone anzi-ché di plastica.Naturalmente, a queste semplici regole varrebbe lapena fare attenzione anche quando facciamo laspesa per casa, non solo per il campo estivo.Oltretutto, in genere queste accortezze fanno ancherisparmiare qualche soldo.Per quel che riguarda lo smaltimento dei rifiu-ti al campo, innanzitutto bisognerebbe informarsi senel comune che ci ospita è prevista la raccolta diffe-renziata, cioè se esistono cassonetti diversi per i varitipi di rifiuti (carta, plastica, vetro, ecc.). Se la raccoltadifferenziata esiste, provvederemo a separare i varimateriali da imballaggio per poterli gettare ognunonel cassonetto giusto.In ogni caso, tutti i rifiuti prodotti al campo devonoessere portati ai cassonetti comunali. Seppellire irifiuti, infatti, è severamente vietato dalla legge ed èmolto nocivo per l’ambiente.L’unico materiale al quale possiamo riservare unasorte diversa dal cassonetto è la carta, che possiamobruciare nel fuoco, ma solo se nel comune in cui citroviamo non esiste la raccolta differenziata, altri-menti si tratta di uno spreco di un materiale ricicla-bile. È importantissimo NON bruciare mai nel fuocola plastica: infatti, questo materiale quando bruciaproduce diossina, un gas molto tossico.

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Seppellire i rifiuti è severamentevietato dalla legge ed è molto

nocivo per l’ambiente

Cerchiamo di preferire quei prodotti che hanno involucri sem-plici, formati da un solo materiale, anziché quelli impacchettati

in modo inutilmente complicato.

Avventura 5/2002Avventura 5/2002

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Timoniere

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TTiimmoonniieerree

a cura della redazione di SCOUT Avventura ● [email protected]

Agesci ● Specialità e Brevetti n. 5

INSERT

O di S

COUT

AVV

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RAn.5

di L

UGLIO

2002

C� VOLPE� Costruire un kayak� “Scout Avventura”� �/����� Inserto

REPARTO PORTICI� La piccola Kon-Tiki� “ScoutAvventura”� �/����

E� ROCCHETTI� Zattere e pontili� “Scout Avventura”� �/����� Inserto �

C� VOLPE� Sicurezza in acqua� “Scout Avventura”� �/����

R� PASINETTI� Pronti a salpare?� “Scout Avventura”� �/����

C� VOLPE� Il punto nave� “Scout Avventura”� �/����� Inserto �

G� OTTOLINO� Navigare lungo una rotta�“Scout Avventura”� �/����� Inserto �

R� SORCE� Coste e fondali� “Scout Avventura”� �/����� Inserto �

F� PEDRETTI� Diario del mare� Calderini Edagricole� Bologna

E� POLTINI� Topografia� Nuova Fiordaliso� Roma

Per avere informazioni sui manuali scout editidalla NNuuoovvaa FFiioorrddaalliissooNNuuoovvaa FFiioorrddaalliissoo potete contattare direttamente la casa editrice tteell�� ��//������������ ffaaxx ��//������������ ee mmaaiill eeddiittoorriiaa@@ffiioorrddaalliissoo��iitt

Trovate il catalogo aggiornato in wwwwww��ffiioorrddaalliissoo��iitt

Semplice filastrocca per ricordarsi le regole di precedenza in mare(il fanale rosso si trova a sinistra, il verde sta a dritta e il bbbbiiii aaaannnnccccoooo si trova a poppa)

dai rosso al rosso e verde al verdee avanti pure la nave non si perde

se alla tua dritta, al verde il rosso appare,mano al timone e a dritta tieni il mare

se alla sinistra il verde tu rilevi,dritta è la via, manovrar non devi

non incrociar la rotta ad un veliero,se dubbio v'è d'abbordo, anche leggero

se c'è neve, foschia o nebbia folta,sii cauto e lento ed i segnali ascolta

se a pruavia alcun segnale avverti,ferma, poi avanza adagio stando allerta

tu dagli eventi prenderai consiglio,lesto e sicuro in subito perielio

e non dimenticar che all'uomo dice Dioaiutati tu che poi ti aiuto anch'io.

Nei canali ed all'entrata ed all'uscita dei porti valgono altre regole:- mantenere la dritta; quindi uscire len-tamente sotto il fanale verde ed entraresotto quello rosso;- non incrociare la rotta alle navi grosseperché se rallentano avranno difficoltàa manovrare.

Segnali sonori

- un suono breve, vuol dire "sto accostando a dritta";- due suoni brevi, vuol dire "sto accostando a sinistra";- tre suoni brevi vuol dire "vado indietro con le macchine";- cinque suoni brevi vuol dire "non capisco la vostra manovra".

Capitanerie di Porto/Guardia Costierahttp://www.trasportinavigazione.it/cp/

Lega Navale Italianahttp://www.leganavale.it

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umana in mare�COMANDO: anche se il ter mine può suonare un po’“duro” è quello che si usa inmare per designare chi ha lacompleta responsabilità del l’imbarcazione� Comandarenon vuol dire fare il tiranno�ma saper dare gli ordininecessari e in modo chiaro etempestivo da poter esserecapiti ed eseguiti dal restodell’equipaggio� Non solo� maper comandare un’imbarca zione si devono conoscere lacosta e i fondali fino ai portidi dritta e sinistra dalla sede�i fari e i fanali e avere unacerta pratica con carte nauti che� rotte� bussola e orienta mento con le stelle�Può sembrare scontato� maun buon Timoniere sa doveprendere le notizie meteorolo giche più aggiornate e sadeterminare lo stato del mare�

NNoottaa BBeennee:: ppeerr ccoonndduurrrreeuunn’’iimmbbaarrccaazziioonnee aa mmoottoorriiffiinnoo aa ���� ccaavvaallllii ooccccoorrrroonnoo ��aannnnii ccoommppiiuuttii!!

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Coordinamento editoriale:Andrea ProviniProgetto grafico:Giovanna MathisImpaginazione:Giovanna Mathis, Gigi MarchitelliTesti di:Carlo VolpeRenato SorceEdo Biasoli

Il Timoniere è lo scout o laguida che sa condurre conabilità e saggezza le imbar cazioni in uso al reparto(canoe� kayak� barche a remie a motore)� C’entra pocol’essere campioni italiani dicanottaggio o aver parteci pato alla Coppa America…per diventare Timoniere nonbasta “saper portare le bar che”� ma occorrono tuttauna serie di competenze chefanno della persona che staal timone un comandanteesperto� prudente e respon sabile� Fondamentale è pos sedere il bagaglio di compe tenze tecniche relative alla“condotta� all’efficienza e alcomando” �

CONDOTTA: il Timoniere èin grado di far andare inacqua una barca e sa svolge re le manovre necessarie

all’ormeggio da riva e dapontile� sa eseguire gli ordinidi voga sulle imbarcazioni aremi e sa dare e prendererimorchio�

EFFICIENZA: l’uso delle bar che di Reparto comporta unloro graduale deterioramen to aggravato dalla scarsacura e manutenzione� Loscout e la guida in possessodel brevetto di Timonierepongono la massima atten zione nell’armare e disarma re le barche� evitano movi menti bruschi che potrebbe ro causare danno e soprat tutto sono capaci di eseguirelavori di raddobbo sugli scafie sulle altre attrezzatureaffinché durino più a lungopossibile� Per finire è basilareche il Timoniere sappia nuo tare e sappia usare le dota zioni di sicurezza per la vita

IIll TTiimmoonniieerree:: ccoossaa cc’’èè ddaa ssppiieeggaarree??di Carlo Volpe

CCAARRPPEENNTTIIEERREE NNAAVVAALLEECCHHII ÈÈ?? Compie le più comuni riparazioni

alle imbarcazioni del reparto e, all’occorrenza,

è capace di costruire un piccolo natante.

CCHHEE CCOOSSAA DDEEVVII CCOONNOOSSCCEERREE?? Gli elementi costitutivi di

un’imbarcazione di legno e i materiali per le costruzioni marine; i

più comuni attrezzi di carpenteria (trapano, viti, sega, ascia e

carta vetrata); le norme di sicurezza nell’uso di utensili elettrici.

CCHHEE CCOOSSAA DDEEVVII SSAAPPEERR FFAARREE?? Svolgere alcuni lavori di

riparazione e rimessa in armamento di uno scafo, con l’utilizzo di

vari materiali, tra cui corda e pece per calafatare e vetroresina.

Costruire un kayak o una piccola imbarcazione, rendendola

impermeabile con l’uso delle vernici apposite, conoscendone

le caratteristiche.

• approfondire una particolare tecnica sia nella teoria che nella pratica,• possedere almeno quattro specialità relative a quel settore,• aver messo al servizio degli altri le tue conoscenze facendo il maestro di specialità

e/o dirigendo eventuali gruppi di lavoro nella realizzazione di una qualche impresa,• aver partecipato a un campo di competenza o un altro momento di approfondimen-

to tecnico (campetti di zona, atelier, ecc.).L’elenco che ti forniamo di seguito è puramente indicativo… puoi conquistare il brevetto di timoniere anche conspecialità diverse da quelle comprese in elenco l’importante è che alla fine del percorso tu abbia seriamenteapprofondito le tecniche del brevetto andando al di là dei contenuti delle singole specialità.Astronomo, battelliere, carpentiere navale, corrispondente radio, falegname, fa tutto, guida marina, infermiere,modellista navale, nocchiere, osservatore, osservatore meteo, nuotatore, pennese, pescatore, segnalatore, topografo.

PPEERR CCOONNQQUUIISSTTAARREE IILL BBRREEVVEETTTTOO DDII TTIIMMOONNIIEERREE OOCCCCOORRRREE:: GGUUIIDDAA MMAARRIINNAACCHHII ÈÈ?? È l’esperto della propria costa, la persona a cui può rivolgersi chiunque

navighi per avere tutte le informazioni utili del luogo.

CCHHEE CCOOSSAA DDEEVVII CCOONNOOSSCCEERREE?? La costa della tua località, gli approdi, i porti e

i suoi servizi (rifornimento di carburante, di acqua, collegamenti con le altre località, Guardia costiera,

sanità marittima ecc.); la fauna e la flora della zona costiera (a terra e in acqua) e i rischi che corre; le

fonti delle informazioni meteorologiche locali; le persone a cui rivolgersi in caso di emergenza in acqua.

CCHHEE CCOOSSAA DDEEVVII SSAAPPEERR FFAARREE?? Renderti utile qualora ce ne fosse bisogno, offrendo ogni di tipo di

informazione a chi naviga nella zona. Leggere una carta nautica e interpretare la profondità dei fondali,

fari e fanali, punti di approdo, tratti in cui non si può navigare e ogni altra indicazione utile. Individuare

le coordinate di un punto al largo con l’uso della carta, e fornire indicazioni per raggiungerlo. Usare una

barca a remi e conoscere l’uso di una radio Vhf e le norme per comunicare.

BBAATTTTEELLLLIIEERREECCHHII ÈÈ?? È lo specialista delle imbarcazioniche non vanno a vela: barca a remi e canoe.CCHHEE CCOOSSAA DDEEVVII CCOONNOOSSCCEERREE?? I terminimarinareschi relativi alle imbarcazioni a remi egli ordini di voga, sapendo come eseguirli a seconda dei diversi ruolisulla barca (timoniere, prodiere e vogatore); le dotazioni di sicurezzadi un’imbarcazione a remi.CCHHEE CCOOSSAA DDEEVVII SSAAPPEERR FFAARREE?? Manovrare una piccola imbar-cazione a remi puntando, sciando e vogando. Accostare e scostareda riva, da un pontile e da un’altra imbarcazione. Eseguire i piùcomuni nodi marinari e lanciare bene una sagola e una ciambella disalvataggio. Saper dare e prendere rimorchio...

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Per mantenere le imbarcazio ni sempre in condizioni dipiena efficienza� è necessariocompiere periodiche opere dimanutenzione e riparazione�Su una imbarcazione in vetro resina� eventuali fori possonoessere facilmente riparati�Per prima cosa si deve capo volgere lo scafo ponendolosu dei supporti (è importan te che si lavori in unambiente ben areato) e siinizia la pulizia intorno alforo� eliminando ogni trac cia di vernice con l'utilizzodi carta a vetro o con l'ace tone� Dopo la pulizia� si pre para la miscela da applicarecome fondo� essa deve esse re composta da resina più il�� di catalizzatore e deveessere amalgamata beneevitando la formazione di

bolle (più catalizzatore siaggiunge� più velocementela resina si indurisce)�Preparata la miscela� serven dosi dei pennelli� si dà unamano sulla zona da riparare�Quando la prima mano non siè del tutto asciugata� vi siapplicherà una seconda mano�Subito dopo vi si può stenderela lana di vetro� sagomata inmodo tale da coprire il foro eda aderire ad una zona discafo attorno ad esso per assi curare una buona presa�Per stendere la lana di vetro�si devono utilizzare i pennellicon una miscela di resina piùil �� di catalizzatore� èimportante che la lana divetro sia bene intrisa e cheaderisca allo scafo senzabolle o increspature� Dopoalcuni giorni� una volta indu

rita la riparazione� si devonorifilare le sbavature e leviga re la parte con la carta avetro� Infine si può applicarecon un pennello l'ultimamano di resina che puòanche essere colorata� oppu re si può direttamente river niciare la riparazione ed ilresto dello scafo per unifor mare la colorazione�

Gli attrezzi ed i materiali necessari sono:

• • 3 o 4 pennelli a spatoladi media grandezza

• • alcuni contenitori

• • carta a vetro

• • acetone

• • resina

• • catalizzatore

• • un foglio di lana divetro.

RRiippaarraazziioonnee ddeelllloo ssccaaffoodi Renato Sorce

PREPARARSI I REMI: ogni voga tore prepara il suo remo por tando la pala sulla falchetta�mano interna sul girone emano esterna all’altezza delcuneo� I prodieri (i due chesono a prua) non preparano iremi� ma tengono accostatal’imbarcazione�ARMA REMI: comando da usarese l’imbarcazione non èattraccato sul fianco�

Incominciando dai capovoga(i � vogatori più vicini altimoniere)� tutti i vogatoriportano i remi nelle scalmie re facendoli scivolare sullafalchetta e restano coi remiorizzontali� pale paralleleall’acqua e mani sul girone�PALE A PRUA: ogni vogatorepiega il corpo verso poppa�stende le braccia portando ilgirone bene a poppa e giroun po’ i pugni in modo dadisporre la pala verticalmen te� pale vicino all’acqua�VOGA: ogni vogatore mette lapala in acqua ben verticale etira a sé il girone a bracciatese e all’altezza del petto�abbandonando il corpo all’in dietro fino al termine dellapalata� Completata la palatail vogatore piega i gomiti e ipolsi raddrizzandosi� leva ilremo dall’acqua spalandolo e

riporta la pala a prora�La palata deve essere lungaperché la pala rimanga inacqua fino a che ha effettoutile� Il ritorno deve esserelento e disteso� con le palelontano dall’acqua�LEVA REMI: comando da darsiall’inizio della palata� Si com pleta la palata e si portanoquindi i remi orizzontali e per pendicolari all’imbarcazione�ALZA REMI: comando che puòsostituire il “prepararsi iremi” quando si è attraccatisul fianco� Se è dato durantela voga� comandare prima il

“leva remi”� i vogatori solle vano verticalmente i remi(sfilandoli dalle scalmiereverso l’interno se necessario)e li tengono tra le ginocchia�il girone appoggiato sulfondo e le pale poppa prua�A MARE: i vogatori sollevano ilremo dalla posizione “alzaremi” e fanno cadere la pala in

acqua di piatto senza che ilremo tocchi la falchetta� Lofanno poi entrare nella scalmie ra e lo portano in “leva remi”�

FILA REMI: il capovoga� al termi ne della palata� dà la voce“fila” – I vogatori fanno saltareil remo dalla scalmiera� tenen dolo fuori bordo con la manoesterna sul girone� Se i reminon escono dalla scalmierasenza sfilarli� i vogatori li spin gono paralleli al bordo con lamano esterna sul ginocchio�RIENTRA REMI: (dal leva remi)Ogni vogatore prende il giro ne del remo del compagno dibanco e lo porta ad appog giare sul righino interno dellafalchetta� Da questa posizio ne si riarmano i remi alcomando “arma remi”�AGGUANTA: tutti i remi sonotenuti in acqua a mezza pala ta� con le braccia tese� le paleimmerse a metà e verticali�SCIA: ogni vogatore porta ilcorpo leggermente a prua� ilgirone contro il petto� la pala apoppa verticale; quindi mettela pala in acqua e spinge ilgirone verso poppa facendouna palata in senso contrario�A PRUA: (per attraccare) Iprodieri alzano i remi con temporaneamente e poi lidisarmano; prendono quindila gaffa (o il mezzo mari naio) e l’estremità della bar betta (la cima legata a prua)e si dispongono in piedi sulpagliolo con la faccia a prora�DISARMO: i vogatori passanoper l’alzaremi e successiva mente� cominciando da proradepongono i remi sui banchi�tutti coi gironi all’altezza delprimo banco�

CCoommaannddii rreellaattiivvii aallllaa mmaannoovvrraa ddii uunnaa iimmbbaarrccaazziioonnee aa rreemmiidi Edo Biasoli

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SSCCAALLAA BBEEAAUUFFOORRTT SSUULLLLAA FFOORRZZAA DDEELL VVEENNTTOOcifra Termine velocità del vento sul mare

Beaufort descrittivo equivalentem/sec nodi

0 Calma 0-2,0 1 Il mare è come uno specchio (mare d'olio)1 Bava di vento 3,0-5,1 1-3 Si formano increspature che sembrano squame di pesce, ma senza

alcuna cresta bianca di schiuma2 Brezza leggera 6,1-3,3 4-6 Ondicelle minute, ancora corte ma ben evidenti:

le loro creste hanno un aspetto vitreo ma non si rompono 3 Brezza tesa 4,3-4,5 7-01 Ondicelle grosse, le cui creste cominciano a rompersi.

La schiuma ha apparenza vitrea. Talvolta si osservanoqua e là delle "pecorelle" dalla cresta biancheggiante di schiuma

4 Vento moderato 5,5-9,7 11-61 Onde piccole che cominciano ad allungarsi: le "pecorelle" sono più frequenti5 Vento teso 0,8-7,01 71-12 Onde moderate che assumono una forma nettamente più allungata:

si formano molte "pecorelle" (possibilità di qualche spruzzo)6 Vento fresco 8,01-8,31 22-72 Cominciano a formarsi onde grosse ("cavalloni"); le creste di schiuma

bianca sono ovunque più estese. (molto probabile qualche spruzzo)7 Vento forte 9,31-1,71 82-33 Il mare s'ingrossa. La schiuma che si forma al rompersi delle onde

comincia ad essere "soffiata" in strisce lungo il letto del vento8 Burrasca 2,71-7,02 43-04 Onde moderatamente alte e di maggiore lunghezza. La sommità delle loro

creste comincia a rompersi in spruzzi vorticosi risucchiati dal vento. La schiumaviene "soffiata" in strisce, ben distinte, nel letto del vento

9 Burrasca forte 8,02-4,42 14-74 Onde alte. Dense strisce di schiuma nel letto del vento. Le creste delle onde cominciano a vacillare ed a precipitare rotolando. Gli spruzzi possono ridurre la visibilità

10 Tempesta 5,42-4,82 84-55 Onde molto alte sovrastate da lunghe creste (“marosi”). La schiuma formatasi addensata in grandi banchi, viene "soffiata" in strisce bianche e compatte lungo il letto del vento. Nel suo insieme il mare appare biancastro. Il precipitare rotolando delle onde diviene intenso e molto violento. La visibilità è ridotta

11 Tempesta violenta 5,82-6,23 65-36 Onde eccezionalmente alte (le navi di piccola e media grandezza possono scomparire alla vista per qualche istante). Il mare è completamente coperto da banchi di schiuma che si allungano nel letto del vento. Ovunque la sommitàdelle creste delle onde è polverizzata dal vento. La visibilità è ridotta

12 Uragano 32,7 e oltre 64 e oltre L'aria è piena di schiuma e di spruzzi. Il mare è completamente bianco a causa dei banchi di schiuma alla deriva. La visibilità è fortemente ridotta

DDoottaazziioonnii ddii ssiiccuurreezzzzaa ppeerr llee bbaarrcchhee iinn uussoo iinn rreeppaarrttoo

Navigazione nei fiumi, torrentie corsi d'acqua: cinture di sal vataggio (una per ogni perso na a bordo); un salvagenteanulare con cima�Navigazione entro 300 metridalla costa: in questa fascia ledotazioni di sicurezza nonsono obbligatorie per legge�ma vivamente consigliate!Entro un miglio dalla costa(un miglio corrisponde a circa1.852 m): cinture di salvatag

gio (una per ogni persona abordo); un salvagente anula re con cima; per i natantisenza marchio CE occorronoanche; pompa o altro attrez zo di esaurimento; mezziantincendio – � estintore�

Nota: I natanti devono averea bordo solo un estintore�indipendentemente dallapotenza del motore� Per leimbarcazioni il numero degli

estintori e la loro capacitàestinguente sono stabilitinella tabella annessa al rego lamento di sicurezza e piùavanti riportata�

Per la navigazione oltre 1miglio è meglio consultare ildecreto � ottobre � n� ���"Regolamento recante normedi sicurezza per la navigazio ne da diporto" (G�U� del�������)

SSTTAATTOO DDEELL MMAARREE ((SSCCAALLAA DDOOUUGGLLAASS))

Codice Altezza media Termine Descizionedelle onde (mt) specifico

0 0 Calmo Liscio, senza increspature.1 0-0,1 Quasi calmo Piccole increspature.2 0,1-0,5 Poco mosso Onde appena accennate, molto corte, con qualche

piccola cresta schiumosa.3 0,5-1,25 Mosso Piccole onde. Qua e là le creste si rompono formando schiuma.4 1,25-2,5 Molto mosso Onde piccole che tendono ad allungarsi.

Frequenti marosi con schiuma.5 2,5-4,0 Agitato Onde di media altezza con forma allungata.

Molti marosi biancheggianti di schiuma.6 4,0-6,0 Molto agitato Si formano onde più ampie. Creste di schiuma

ovunque estese con spruzzi.7 6,0-9,0 Grosso Il mare si gonfia. Il vento trascina gli spruzzi in strisce.8 9,0-14 Molto grosso Onde moderatamente alte e lunghe. La sommità delle

creste si rompe in spruzzi vorticosi. La schiuma viene soffiata in strisce ben visibili.

9 oltre 14 Tempestoso Onde alte. Le creste rotolano a valle dell'onda. Compattestrisce di schiuma distese nella direzione del vento.

CCAARRTTAA NNAAUUTTIICCAA

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llaasscciiaarree uunn sseeggnnoollaasscciiaarree uunn sseeggnnoo

Avventura 5/2002Avventura 5/2002

DDII SSTTEE

FFAANNOO

GGAARRZZ

AARROOLL

a squadriglia allora ideò, lanciò, progettò erealizzò un’impresa memorabile (ma delperché non si parli anche di verifica e fie-

sta, lo vedremo poi).

Flipòt (che vuol dire “Filippo il cicciottello”), il capo-squadriglia, aveva partecipato a un campo di specia-lizzazione di pionieristica, e dovunque andasse avevavisioni di traversate alla marinara, ponti di corda, viedi arrampicata, impalcature a incastro.Vicino alla città c’era il paesino di Montefagiano, incollina, dove il cugino di un Tapiro aveva una tratto-ria. La squadriglia decise di mostrare al borgo la pro-pria infinita generosità, regalando a Montefagiano ungrande percorso ginnico ai piedi del colle, appenaentro il bosco di querce. I Tapiri volevano sorprende-re gli abitanti con un effetto speciale, presentando ilregalo fatto e finito. In cambio, si sarebbero accon-tentati di un diploma di ringraziamento del sindaco,da incorniciare in sede per far impallidire le altresquadriglie, in particolare i Montoni.L’impresa fu realizzata in due uscite di squadriglia.Non costò quasi nulla, perché tutto il legname fu rin-tracciato sul posto: con asce, saracchi, pialle e trapanitirarono giù e sgrossarono rami e alberi giovani;

chiodi, chiavarde, viti e caviglie fecero il resto. Flipòt il“grande carpentiere”, Flipòt il “maestro d’ascia”: cosìlo avrebbero ricordato per generazioni le cronachedel paese e del reparto.Quando ebbero finito, i Tapiri si scrollarono polvere,terriccio e trucioli dalle uniformi, e convocaronod’urgenza il sindaco (un amico del cugino) per con-segnare ufficialmente al paese di Montefagiano ilnuovo percorso ginnico.Il sindaco interruppe la sua partita di biliardo – acci-denti, proprio quando per una volta stava vincendo –e giunse con una ventina di concittadini ai piedi delbosco per prendere in consegna l’opera. Flipòt feceun discorsone. Il sindaco, nascondendo con una manouna macchia di birra sulla fascia tricolore, gli rispose:“Grazie, grazie. Davvero bravi. Ma dovete sapere chedi questa trappola a ostacoli noi non ce ne facciamoniente.Volevo dirvelo prima, ma vi vedevo così entu-

La squadriglia dei Tapiri non ne poteva più di piccole buone azioni. Voleva lasciare il segno, sulla terra, in cielo e sottoterra: il libro d’oro del reparto avrebbe dovuto risplendere della loro fertile genialità…

UUNN’’ IIMM

PPRREESS

AA....

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

llaasscciiaarree uunn sseeggnnoollaasscciiaarree uunn sseeggnnoo

siasti a lavorare, che mi dispiaceva interrompervi.Non volevo darvi un dispiacere. Ma appena ve neandrete, smonteremo tutto e chiuderemo i buchi”.“Come sarebbe a dire?” disse Flipòt con lo strozzoin gola, vedendosi rotolare dal piedistallo dell’onoregiù fino al patibolo dell’ingiusta condanna.“Sarebbe a dire – disse tranquillo il sindaco – che noiqui abbiamo scarsità di legna, e voi ne avete consu-mata un sacco tagliando alberi giovani e sani. Cheavete scavato il percorso proprio dove ci sono le gal-lerie delle talpe, che tengono il bosco pulito dagliinsetti. Che avete piantato decine di bandierine dimetallo dipinto di rosso che fanno da punto di riferi-mento ai cacciatori di frodo dei fagiani. Che a noi laginnastica non serve, perché il lavoro nei campi citiene già bene in forma. Il vostro percorso inveceattirerà qui mandrie di turisti con lo stereo, che lasce-ranno nel bosco lattine, bicchieri di plastica, posate diplastica, bottiglie di chinotto di plastica, avanzi di pro-sciutto plastificato, macchine fotografiche usa e gettadi plastica, plastiche facciali. Quelle ve le facciamo noise venite qui un’altra volta”. E dietro il sindaco sog-ghignava il cugino con un pesante bastone.“Quando vi alzate al mattino – diceva B.-P. – ricordateviche avete una buona azione da compiere a vantaggiodi qualcuno durante la giornata”. E aggiungeva: “Labuona azione ha valore soltanto se non avrete accetta-to in cambio una ricompensa”. B.-P. parlò molte volte

di questo argomento, e lo fece anche pensando allesquadriglie in uscita; per ringraziare i contadini che cihanno ospitato – suggeriva – potremmo accomodarele staccionate e i cancelli, o strappare le erbacce. Ma,prima, meglio chiedere loro se sono d’accordo.Prima di lasciare un segno, infatti, occorre aver cono-sciuto le persone incontrate e i luoghi che ci hannoospitato, per non riparare una staccionata già destinataa legna da ardere o estirpare l’erbaccia senza accorgersiche si tratta di orzo. Essere ospiti vuole anche direascoltare le storie delle persone, degli animali, delbosco, dell’acqua, dell’erba. Imparare come vivono e, sesiamo in gamba, vivere un po’ come loro.Allora sì chepotremo renderci utili davvero. La buona volontà nondà un diploma di competenza: se non so nuotare, nonmi getto nel canale per salvare il gatto di zia Esmeralda,costringendo poi altre due persone a tuffarsi per salvareme, coinvolgendo medici, pompieri, ambulanze e tele-giornali. L’alternativa non è stare sul bordo a guardare,ma avere “prima” imparato a nuotare.Qualche anno fa, in Francia, un gruppo di scoutpassò alla storia perché ripulì per benino dai graffitil’interno di una grotta. Peccato che si trattasse dirarissime incisioni opera di uomini primitivi, antichedi qualche migliaio d’anni. Lasciarono cosi bene ilsegno che si parla ancora adesso di loro.“Lo scout non è uno sciocco”, dice un articolo dellalegge scritto con inchiostro simpatico. Molto simpatico.

...... MM

EEMMOO

RRAABBII

LLEE!!

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DDopo domani parto per il campo estivo.Devo fare il mio zaino e non è un’impresada poco! La mia camera è sotto sopra.

Sembra il mercato delle pulci! C’è roba ovunque!In un angolino ho buttato scarpe, scarponi, pantofolee sandali; sul letto ho appoggiato i vestiti… e quantivestiti! Il pigiama pesante, tipo tuta, calzettoni di lanae di cotone blu, rosso e verde, pantaloncini per lamattina e per la sera, due paio di pantaloni lunghi, ledue cinture, l’uniforme, senza dimenticare il cappelloper le giornate di sole, il poncho per la pioggia, imaglioni per ripararmi dal freddo, …e poi le magliet-te, la roba intima, la camicia...

Sulla scrivania ho di tutto: torcia elettrica, machinafotografica “usa e getta”, costume da bagno, cellu-lare, salviettone, sapone concentrato, spazzolino,dentifricio gusto mirtillo, pettine tipo rastrello incorno di rinoceronte, deodorante “roll-on”, sham-poo “aufbau”, …Sulla sedia ho messo gavette, strofinaccio, borraccia,forchette, cucchiaio, coltello del nonno, la cremasolare Nivea, il burrocacao, “brioche” e caramelle (cipensa sempre la nonna a portarmi le caramelleprima del campo!). … Senza dimenticare la chitarra,lo stuoino, quattro nuove pile “duracel” per la torcia,il sacco a pelo bello caldo...

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

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nnoonn bbaassttaa mmaaiiChe differenza passa tra

un campo scout e un’impresa sportiva,

un campeggio di sopravvivenza o le

vacanze in un villaggio turistico? Alcune riflessioni

sull’essenzialità.

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Non so più se parto per dieci giorni con la squadri-glia o per una lunga vacanza al mare con gli amici.Dovrei prendere il camper di babbo… E invece hosolamente questo mio zaino rosso. È lì nel belmezzo della mia camera, piccolo… e rosso!È un incubo!Aiuto!! Da dove inizio?

Caro guida o esploratore, mi sembra che ti sei “incespu-gliato” nelle mille ricchezze della tua vita.Ma la tua meta è qualche lussuoso hotel della rivierariservato ai soli V.I.P., qualche “club mediterraneo”… o è ilcampo estivo con la tua squadriglia e il tuo reparto?Ora devi sapere che la porta della natura – dove vivraitutte le tue attività scout del campo – è decisamentetroppo stretta per i ricchi, per la gente che pensa solo apossedere e che corre dietro all’avere. Purtroppo tantepersone pensano di essere quando hanno molto. Invece“è più facile per un cammello passare perla cruna di un ago che per un ricco entra-re nel Regno dei Cieli” (Luca 18, 25)

Allora, ascoltami bene, prima di mettere le tue cose

nello zaino, dovresti scrivere grande, grande su un car-tellone la parola “essenzialità” e attaccarlo allaparete di camera tua perché noi abbiamo scelto l’es-senzialità e la povertà per poter vivere nella natura loscautismo ed essere pienamente felici!… Tutto il restoci impedisce di partire.

Vedi, caro amico, cara amica, se non ti sforzi di capirequesta parola chiave della vita scout, rischi di non potermai chiudere il tuo zaino. Invece se capisci quanto èimportante l’essenzialità per essere scout, allora saraicapace di smistare tutte le cose che ingombrano la tuastanza e il tuo cuore: mettere da parte in qualchecanestro il superfluo e l’accessorio, per prendere sola-mente il necessario.

Ed ecco il paradosso!… Questa povertà edessenzialità scout accettata liberamentesi trasformerà in ricchezza: gusterai la gioiaimmensa di un’avventura vissuta alla grande, chelascerà dentro di te una scia definitiva di luce!Vai, parti povero di cose inutili e tornerai ricco di Dio edelle sue meraviglie!

se capisci quanto è importante l’essenzialità per essere scout, allora sarai capace di smistare tuttele cose che ingombrano la tua stanza e il tuo cuore: mettere da parte in qualche canestro

il superfluo e l’accessorio, per prendere solamente il necessario.

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

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Lettere per discutereLLeetttteerree ppeerr ddiissccuutteerreeLLeetttteerree ppeerr ddiissccuutteerree

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

Siamo alcune guide della squadriglia...(…) Fa parte della nostra squadri-glia una ragazza affetta dal morbodi Down che non è per niente auto-sufficiente e questo dà seri problemia tutta la squadriglia nei giochi,nelle attività di reparto e soprattut-to nelle varie uscite e nei giorni delcampeggio estivo, dove la sua pre-senza diventa un peso per tutte noidella squadriglia.Infatti bisogna accudirla ventiquattroore su ventiquattro vestendola,lavandola, metterla nel sacco apelo, portandola in braccio dove leinon può farcela... Per noi quindi chela dobbiamo assistere, il campo nonè più un momento di svago, di relaxe di complete attività, ma una veraassistenza da croce-rossine le qualinon siamo. E non è giusto perché, èvero che abbiamo da sempre accet-tato la sua presenza nel gruppo,ma non accettiamo l'obbligo deinostri capi a doverci far svolgeremansioni che certamente non sonodi nostra competenza.Presto faremo il campo estivo e l'ideadi dover rivivere la stessa esperienzadegli altri anni ci fa già star male,oltretutto non ci sarà la nostra capo

squadriglia.A noi lo scautismo piace enon lo vorremmo lasciare ma ci stan-no chiedendo troppo e vi chiediamose è giusto quello che pensiamo.Noi vorremmo fare una vera espe-rienza di scautismo e non di volon-tariato o di assistenza handicappatialtrimenti avremmo scelto un'altraassociazione.Aspettiamo una vostra risposta.

Buona Caccia

È difficile dare un giudizio su diuna situazione che non si cono-sce, però mi vengono in mentetre considerazioni:• Essere scout è mettersi al servi-zio degli altri… vi ricordate lavostra Promessa, la Legge e lafamosa e mai abbastanza ricordatabuona azione? Avete pensato cheaccogliendo questa ragazza nellavostra squadriglia e nel vostroreparto permettete a lei di starefra ragazzi e ragazze della sua etàe alla sua famiglia di prendersi un“po’ di respiro”… non vi sembrauna grande “buona azione”?• Anche nel mio reparto, quandoero esploratore, c’era un ragazzodown… non ci siamo mai sentiti

limitati dalla sua presenza, anzi, imomenti trascorsi con lui ce liricordiamo ancora come i più bellie divertenti… con i suoi tormen-toni, i suoi capricci ma anche lesue capacità e il suo modo diesprimerci affetto.Tutto il repartosi sentiva coinvolto nel prendersicura di lui e non ricordo che nes-suno si sia mai lamentato… inol-tre la sua squadriglia in quelperiodo fu la migliore del reparto(lo scrivo con un certo rammari-co perché non era la mia)… enon rinunciarono a nulla: uscite disquadriglia, imprese di campi-smo… la sopraelevata…• Ma i vostri capi reparto dovesono? Effettivamente se al camposarete senza capo squadriglia lecose potrebbero non essere tantofacili… non sarebbe il caso di par-larne con loro? Forse il problemasta tutto qui. Nel caso del mioreparto Francesco, così si chiama-va il ragazzo, era accolto e aiutatoda tutti e non scaricato a pochi,anche se, ovviamente, trascorrevala maggior parte del tempo con lasua squadriglia, che si occupavaanche della sua igiene.

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Gentile Redazione,mi chiamo Andrea, e sono un ragaz-zo che ha da poco lasciato la splen-dida attività scoutistica. È stata unascelta che mi ha provocato moltidispiaceri, soprattutto perchè abban-donavo un bellissimo ambiente. Lemotivazioni della mia scelta sonodiverse. Innanzitutto mi sono resoconto le attività ecclesiastiche erano,a mio parere, troppo ossessive eritengo che con il cantare filastroccheche recitano "Cacca al diavolo, fiori aGesù" si sfiori a dir poco il reato diplagio. Sono completamente d'accor-do sul fatto di indirizzare i ragazzi albene, ma chi decide cos'è il bene? Ipreti? NO! Ognuno deve far funzio-nare il proprio cervello e soprattuttobisogna essere indipendenti, senzavincoli con nessuno che ci dica cosabisogna fare o no (un certo signorechiamato Dio). Ma adesso vi spiegouna cosa, vi racconto come è nata lareligione cattolica. All'inizio del terzosecolo l'Impero Romano si stavaman mano rovinando e la gente,dopo scorrerie barbare, malattie esaccheggi si cominciava a chiedere ilperchè della vita. Allora un intelligen-te signore ha pensato di promettere

la vita tanto sognato dopo la mortee ha fondato, insieme a suoi compa-gni, la religione cattolica. Questa è lavera storia! Gente, aprite gli occhi,non c'è nessuno lassù a guidarvi!Questo mondo è fatto veramentemale e voi siete soli quaggiù. Potete(e dovete) sperare nell'unione traveri Amici e compagni, allora si che sicombatte il male! Ovviamente conqueste affermazioni non intendo por-tare il pubblico "dal Diavolo", ma vor-rei far ragionare con la testa loro lagente senza lasciarsi condizionaredalla Chiesa. Ecco, queste sono alcu-ne delle riflessioni che l'attività scou-tistica AGESCattoliciI mi ha portato acompiere. (…)

Andrea

Non firmare le proprie lettere èuna mancanza di fiducia neinostri confronti, che non siamoqui per giudicare o denunciarenessuno, ed è una mancanza dilealtà e di coraggio.Per questa ragione le lettere senzafirma non verranno pubblicate.Riportate sempre, chiaramente, ilvostro indirizzo, in modo da con-sentirci di contattarvi. Se deside-rate che il vostro nome non com-paia è sufficiente chiederlo.

Se volete intervenire scrivete a:SCOUT Avventura – AGESCIPiazza Pasquale Paoli, 1800186 ROMA oppure

Lettere per discutere

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

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• • Agli scout si vive l’avventura nella natura (cam-peggi, esplorazioni, ecc.)… le persone che perragioni indipendenti dalla propria volontà nonpossono “fare da sole” come possono vivere apieno lo scautismo?

• • Credi anche tu che le attività “ecclesistiche” agliscout siano troppo ossessive? Che posto ha Dio neltuo essere scout? Negli scout ci può essereposto per chi non crede?

[email protected]

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Roberto Piumini, Fiammetta d’a-more, Einaudi Ragazzi, euro 5,11 -pp. 131

Questo libro ci riporta ai tempidel rinascimento, in un simpaticogioco di racconti scambiati da unragazzo e una ragazza. Le novellesono divertenti, allegre e malizio-se, ben scritte da un autore,Roberto Piumini, che ha al suoattivo molti bei libri di narrativaper ragazzi (alcuni già recensiti suAvventura).

Chloë Rayban, L.O.V.E.,Mondadori Junior Gaiaeuro 6,71 – pp. 144

Il titolo del libro usa un gioco diparole tra la parola inglese LOVE,amore, e l’acronimo di un miste-rioso gruppo di viaggiatori dellaRete. La protagonista, in perennedisaccordo con i suoi genitori, siinfatua di uno strano ragazzoappartenente a questo gruppo…Si ritrova così intrappolata dentroad un computer che la spediscenel passato, ad incontrare suamadre e suo padre che vivono lafavolosa era dei Beatles e diPortobello Road e, come lei, sono

in contra-sto con irispettivigenitori.La salveràun caroamicoappassio-nato dicompu-ter e diinternet.

tima uscita MISS MONDO: il rap-porto con Dio (“Tu che conosci ilcielo”), la speranza (“Voglio vole-re”) e l’amore (“Eri bellissima”), euna canzone dedicata alla moglie(“Tutte le strade portano a te”).A proposito di dediche, ce nesono due per gli Who, una piùesplicita già nel titolo (“Chissà sein cielo passano gli Who”), l’altraun po’ meno (“In pieno rock ‘n’roll”), quella che come testo forsesi distingue un po’ di più.Temi già sentiti, si è detto, e infondo anche musiche un po’ pre-viste: belle, come sempre, ma nonparticolarmente nuove. Sarà unproblema, o solo una pausa diriflessione? Dovremo aspettareancora qualche album per avereuna risposta.

Fuori come va?

L’ultimo lavoro di Luciano Ligabue(per gli amici e i fans Liga) si chia-ma “Fuori come va?”, e si trattadel sesto disco in studio.Un album che non aggiungemolto a quello che già sapevamosul cantautore emiliano, tanto chelui stesso lo definisce il suo albumpiù leggero. E non perché musi-calmente si possa avere qualcosada ridire: il rock è quello di sem-pre, uno dei pochi casi nostrani incui il confronto con oltreoceanonon ci lasci del tutto spiazzati. Èsolo perché sicuramente è quelloche gli è costato meno fatica, frut-to del lavoro di una squadra sem-pre più collaudata.Il disco esce insieme a un film “Dazero a dieci”, il secondo in cui ilLiga si cimenta con la regia, dopo“Radio Freccia”. Anticipa sia il filmche l’album il primo singolo,“Questa è la mia vita”, seguito aruota da “Tutti vogliono viaggiarein prima”.I temi sono quelli di sempre, giàsentiti fin dall’esordio nel 1990 inLIGABUE, e passando per duealbum intermedi (LAMBRUSCO,COLTELLI, ROSE & POPCORNe SOPRAVVISSUTI E SOPRAVVI-VENTI) arrivare a BUON COM-PLEANNO ELVIS, il disco dellaconsacrazione definitiva, fino all’ul-

Topo di musicotecaTTooppoo ddii mmuussiiccootteeccaaTTooppoo ddii mmuussiiccootteeccaa

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Scrivete a Topo di Musicotecaper segnalare i libri e i CD

che più vi sono piaciuti e peravere consigli. Inviateci le

recensioni dei vostri libri pre-feriti.Vi ricordiamo che Topodi Musicoteca non effettua

vendita per corrispondenza eche potete acquistare i libri e

i CD recensiti in tutte lelibrerie e negozi di musica. Ilibri scout editi dalla NuovaFiordaliso possono essere

richiesti direttamente alla casaeditrice, o acquistati presso lecooperative scout, troverete ilcatalogo on line e le istruzio-

ni per ordinare inwww.fiordaliso.it.

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tempo di jamboree

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

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I componenti delle squadriglieAquile e Delfini erano seduti insede e tutti guardavano fissoMarco, il vice delle Aquile. Luiaveva di fronte a sé una volumi-nosa cartella. Si schiarì un attimola voce e cominciò a parlare:”Come ben sapete, le squadri-glie mi hanno affidato l’incarico,visto che sono l’unico, e sottoli-neo, l’unico a possedere la spe-cialità di informatico… impor-tante incarico, di responsabilità,che soltanto uno abile comeme, un ragno della rete, unmaster di internet…”Francesca lo bloccò immediata-mente: ”Ehi, fermati un attimo, volabasso e schiva i sassi, perché secontinui a fare la ruota come unpavone, o meglio, come un gallospennacchiato, il sasso te lo tiro ioin testa! Vieni al sodo!” Marco, bloc-cato nel suo discorso, si fece rossocome un papavero e continuò sec-cato. ”Va bene! Ho fatto la ricercache volevate sui siti del Cngei(http://www.cngei.it), del Jamboree(http://www.worldscoutjambo-ree20.org) e degli scout Tailandesi(http://www.thaiscouting.com)...Questi due siti sono in inglese, lin-gua che io capisco benissimo. Inquesta cartella ci sono le pagineche ho stampato… ho fatto fuoriquasi una cartuccia intera di inchio-

stro! Comunque vi faccio unabreve sintesi. La Tailandia è unamonarchia, e il re è il Capo Scout.Allo scautismo ci tengono molto…pensate che lo insegnano a scuola!La loro mascotte è un tigrotto sim-paticissimo. È stato uno dei loro re,Rama VI, a fondare lo scautismo inquel paese, nel 1911. In Tailandia cisono i Lupetti, gli Scout e i SeniorScout, che sarebbero come i nostrirover. Il Cngei, che è l’associazionescout che insieme con l’Agesciforma la FederazioneItaliana Scautismo, eparteciperà

insieme a noi al Jamboree, è statofondato nel 1912 da CarloColombo.Anche loro hanno iLupetti, gli Esploratori e i Rover.Adifferenza dell’Agesci la loro asso-ciazione è laica…cioè non solocattolica,che nonvuoldire

Segui le avventure della Squadriglia Delfini e dellaSquadriglia Aquile sulle tracce di un misterioso manoscrittolungo le calli di Venezia. Sui prossimi numeri di Avventura

potrai leggere il seguito del racconto… visitando il sitowww.agesci.it/jamboree/, potrai anche tu

partecipare alla caccia al tesoro!

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tempo di jamboreetteemmppoo ddii jjaammbboorreeeetteemmppoo ddii jjaammbboorreeee

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

che sia atea, tutt’altro, ma che hascelto di avere al suo interno ragaz-zi e ragazze anche di religioni diver-se. Ah, ho dato anche un’occhiataalle loro specialità… quella di infor-matica ce l’hanno anche loro!”Subito Gioia chiese: ”E quella diattore?””No, mi dispiace… - rispose Marcocon un sorrisetto, mentre il volto diGioia esprimeva delusione, ma poicontinuò, più gentile – Però c’èquella di animazione e quella dimimica! Addirittura hanno anche laspecialità di difesa personale!”Franco, il caposquadriglia delleAquile, che era campione di Karate,alzò un sopracciglio, interessato.Marcella, la capo dei Delfini, la tagliòcorta: ”Bene, hai fatto un buonlavoro. Chiederemo ai capi repartose si può organizzare un’incontro oun’uscita di squadriglia con duesquadriglie del Cngei.”Marco obbiettò subito: ”Ma loronon le chiamano squadriglie! Lechiamano pattuglie!”

Marcella, con pazienza, riprese:

”Va bene, allora chiederemo di fareun’uscita di pattuglia-squadriglia, vabene?”Tutti furono d’accordo… chissàperché, con il Jamboree che siavvicinava sempre di più, nessunodegli squadriglieri protestava maimolto e tutti erano sempre dispo-nibili! E quando i capi repartoebbero parlato con i capi delgruppo Cngei di Mestre, organiz-zando una uscita gemellata delledue squadriglie con due pattuglie,tirarono fuori il numero diAvventura su cui si parlava dell’u-scita di squadriglia e cominciaronosubito a fare proposte. Marcella eFranco telefonarono ai capi dellepattuglie e si accordarono per unincontro di preparazione.

Marco era seduto sul bordo di unmolo e guardava il mare di Venezia.Intorno a lui c’era un via vai digente: marinai, scaricatori, operaiche facevano lavoravano agli scafidelle navi.Un marinaio anziano, col voltoabbronzato segnato dalla salsedine,

si sedette vicino a lui: ”Ciao,Marco!””Oh, messer Giacomo! Servovostro!”L’uomo era il nostromo dellanave che li avrebbe portati lon-tano ed era amico della suafamiglia da molti anni.”Non stavi guardando solo ilmare, vero?”Il ragazzo si stupì di quelleparole: ”No, come fate asaperlo?””Perché anch’io, più o menoalla tua età, mi sono sedutosu di un molo e ho comin-ciato a pensare a quello chec’è… al di là del mare! Sonoandato a vederlo… ogni

tanto ritorno a Venezia, ma poi miprende ancora quella voglia, quelladi andare a vedere al di là delmare. La chiamano avventura…””Sì, sento quella voglia… e mi riten-go fortunato, perché tra poco par-tirò e andrò oltre il mare, a vederequello che c’è più in là.”L’uomo strinse gli occhi, osservandouna barca di pescatori che stavaprendendo il largo: ”Vedi, anchequelli sulla nave laggiù sono uominidi mare, ma loro non andranno al dilà, non andranno a vedere… doma-ni torneranno a casa, con le retipiene, se saranno stati fortunati. Manon potranno raccontare molto,magari di un fortunale, magari di ungrande pesce che quasi gli rompevale reti. Le persone che vivono l’av-ventura, quelle ti possono raccontaretante cose. Io te ne potrei racconta-re tante da passare notti dopo nottisenza smettere di parlare.”Marco chiese al nostromo: ”Quantagente diversa da noi hai visto, neituoi viaggi? Mi hanno detto che cisono popoli che hanno usanze chea noi farebbero rabbrividire…””è vero, ma ogni luogo ha le sueregole e le sue abitudini. Anche noi,per molti di loro, abbiamo usanzestrane e riprovevoli. È il bello delmondo: è così vario che non smettemai di stupirci. Ho visto gente chebevevo in boccali fatti d’osso, altri invasi di creta, altri ancora in scodelledi legno… noi beviamo in bicchieridi metallo… ma beviamo anchenoi, come loro. Avrò occasione di rac-contarti qualcosa, dopo la partenza,nei giorni di bonaccia in cui avròpoco da fare!”Il giovane annuì, poi si perse ancoralontano con lo sguardo. Il nostromosospirò, si alzò un po’ a fatica ebatté con la mano sulla spalla diMarco, prima di andare. 1

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BORGO S� LORENZO(FI) ELISA SQUARCINIvorrebbe corrisponderecon guide ed esploratoriesteri per acquisire laSpecialità diCorrispondente e di con�seguenza il Brevetto diAnimazioneInternazionale� Sarà miacura inviarti il tuo indi�rizzo al Settore interna�zionale� Ciao Sandro

i scuso con Giulia� mala sua precedente letteranon me la ricordo�Comunque provvedosubito ad accontentarti�GIULIA D’ERCOLE a cuipiace la musica e la vitaall’aria aperta vorrebbecorrispondere con guidee scout di tutta Italia�L’indirizzo è: Via LagoMaggiore �� – ����Pescara

A�A� Esperantista cer�casi� Sono CAMILLA ecerco E/G che abbianomateriale per la specia�lità di Esperantista� incambio offro notizie suAmica della natura eBotanico�Il mio indirizzo è: STELI�TANO CAMILLA PiazzaCesare Battisti �� Sarzana���� (SP)

a solita vita ti annoia evorresti iniziare una corri�spondenza con una guidache ti sappia ascoltare?Se hai risposto di si aqueste due semplicidomande� cosa aspetti ascrivere a : PAOLA DEFINA Via Vecellio� � –��� Bernalda (MT) Perla seconda richiesta� hopassato il nominativoall’Internazionale� Ciao!

CCOMI� SONO ARRI�VATA!!! Sono io� l’alie�na� pronta a catapultarvinel magnifico mondodella corrispondenza!!!Affrettatevi perché lanavicella è pronta a sal�pare � Per qualsiasi infor�mazione rivolgersi a:MARINA LICCIARDI ViaLibertà � – ��Lascari (PA) Mi racco�mando MISSIONE TOPSEGRET… ma soprattut�to non contradditela…potrebbe diventare irra�scibile� Un avviso al CapoReparto… fate sparire lebottiglie del vino!

HIARA FURLAN vor�rebbe corrispondere conguide e scout di tuttaItalia per conquistare laSpecialità diCorrispondente� Chiunque

sia interessato a scoprirnei pregi e i difetti (che asuo dire sono pochi!)può… anzi deve scriverein Via G� Comisso �Mignagola di Carbonera(TV) ���� Per il secondoannuncio� l’ho passatoall’internazionale� Ciao!

tutte le guide e scoutche vogliono prendere laSpecialità di corrispon�dente: ATTENZIONE!!!!Una guida del RepartoKajak del Quartu (CA)cerca corrispondenti cheabbiano voglia di scam�biare bans� ricette� foto�grafie� distintivi� ecc� Seanche voi ne avete voglia�scrivete a: SILVIA COLLUVia Barletta �� – � �Quartu S� Elena (CA)

A�A� CERCASI Scoutche vogliono corrispon�dere con ragazza estro�versa� amante della musi�ca moderna e della moda�scrivete a: PINKY STAR�NOTTI Borgo Cappuccini�� – ��� Livorno� Sepreferite ragazza sponta�nea� avventurosa eamante dell’Horror� scri�vete a: CECILIA LANDIVia della Padula �� –��� Livorno

LESSIO PALOMBI vor�rebbe corrispondere conguide e scout di tuttaItalia per conquistare lafavolosa specialità diCorrispondente�L’indirizzo è il seguente:Via Giovanni Cimabue ��– �� Aprilia (LT)

ARTINA MENNILLI alsuo ultimo anno di repar�to� vorrebbe corrisponde�re con guide e scout perconquistare la specialitàdi Corrispondente�Chiunque volesse aiutar�la� può scrivere in ViaSan Donato� � – ���Chieti

iao guide e scoutd’Italia� Se volete corri�spondere con una guidasimpatica e anche un po’timida… ho l’indirizzogiusto: ELEONORA DIPACE Vle Zaccagnini snc��� Bernalda (MT)

a Sq� Aquile delReparto K – Cisterna �cercano squadriglie dispo�ste a fare corrispondenza�L’indirizzo è: JACOPORUTA Via Carlo Ganelli��Cisterna di Latina – �

ARILENA MONTEDO�RO vorrebbe corrispon�dere con guide e scoutper scambio di fazzolet�toni� foto e idee� Scrivetenumerosi in ViaFogazzaro � – ���Rutigliano (BA)

O�S cercasi diperata�mente guida o scout chemi aiuti a superare laspecialità di segnalato�re… ma anche per corri�spondere da buoni amiciche non mi piantino inasso alla seconda lettera�Il mio indirizzo è: ISA�BELLA GANZERLI ViaStatale � /�� Medolla(MO) ���

C’e’ posta per voi

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

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NNDDRROO Carissimi tutti, ben trovati!

Molti di voi erano preoccupati, ma come potete vedere nulla è cambiato. Eccomi di nuovo con voi per iniziare un nuovo giro

d’Italia che ci poterà a…

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iao� sono una guidadel Rende � amo canta�re� ballare� cucinare estare all’aria aperta� Sevi va di corrisponderecon una guida pazza esimpatica� ma soprattut�to se volete aiutarmi aprendere la Specialità dicorrispondente� scrive a:LAVINIA DURANTINIVia Crocevia� ��Castiglione Cosentino(CS)� Approfitto dell’oc�casione per salutareRoberto Pecora e MirkoCozza del Cosenza � ( seci fosse anche GiovanniPesce… salutatemelo daparte mia!)

LISA CUCCO vorrebbecorrispondere con ragaz�ze e ragazzi di tuttaItalia� Il suo indirizzo è:Via Granezza�� – ���Vicenza

u�uuh!!! Si� si� dicoproprio a te! Fermati unattimo e leggi bene! Se tiva di corrispondere conuna guida simpatica� nonpuoi far altro che scriver�mi e conquistare un’ami�ca a distanza�Questo è il mio indirizzo:ISABELLA MAINENTIVia Gregorio Asbesta�� –��� Siracusa

iao a tutti! Sono AMIREHSANI � volevo corri�spondere con esploratorie guide di tutta Italia� Sevolete corrispondere conme� scrivete in: ViaSommati� � – ����Livorno

RUNO LORENZOvorrebbe corrisponderecon guide e scout italiani�Chiunque vuole� puòcontattarlo in Via F�Filzi��� – ��� UdineHo inoltrato la tuarichiesta al SettoreInternazionale� Ciao!

HIARA CARICATOvorrebbe scambiare bans�giochi e altro con chiun�que abbia voglia e fanta�sia di scrivergli� Siccomel’ho sentita molto nervo�sa a causa di tutti quelliche hanno inserito l’an�nuncio su queste colonnee poi non gli hanno rispo�sto… io personalmentemi sbrigherei a scriver�gli� Io l’indirizzo ve lodo… poi fate come vole�te: Via Mincio n° �� –��� Lecce

LT STOP! FERMA! Èqui che dovete leggere!!È la squadriglia Pantereche vi parla� Ci sentiamosole e cerchiamo nostrisimili� Corrispondete connoi e non ve ne pentire�te� Risposta assicurata�Pantere d’Italia riunitevie scriveteci�L’indirizzo è:LORENZA BUSCO Via E�Toti – Casamassima�� (BA)

iao sono ALICE� sonoappassionata di musica e… cerco un’eterna corri�spondenza con personedi qualsiasi età (menomale … ho qualche spe�ranza!) e di qualsiasiparte del mondo�

Scrivete a: ALICEMICHIELETTO Via Calvi�� – �� Olmo diMartellago (VE)

ARIA JOSE vorrebbescambiare idee� amicizia�opinioni� bans� giochi contutti voi� Sono graditissi�me anche cartoline illu�strate delle vostre città epaesi� L’indirizzo è:Saglimbeni Maria JosèVia Santa Elena�� –��� Messina

LAUDIA di Melegnano(MI) chiede disperata�mente a FRA di Genova difarle recapitare il suo indi�rizzo perché senza di essonon può rispondergli�

iao a tutti! Siete sve�gli� attenti e scattanti???Volete corrispondere conuna guida frizzante� fuoridi testa e desiderosa diconoscere guide e scoutdi tutta ItalIa?Allora non perdetetempo e scrivete a: CIUCANI SILVIA Via G� Monti � – ���Fermo(AP)

ai voglia di corrispon�dere con una ragazzache adora disegnare�lamusica e stare in compa�gnia… ma soprattuttodeve assolutamenteprendere la Specialità diCorrispondente???Allora cosa aspettate a scri�vere a: VALERIA PAL�MIERO Via S� Giovanni�� – ���Campobasso

iamo VALERIA eGIORDANA e vorremmoproprio corrispondere conte che hai posato i tuoiocchi su questo annuncio�Gli indirizzi sono: VALE�RIA SORRENTINO ViaCristoforo Colombo ���GIORDANA DI GIANDO�MENICO Via IVNovembre – � S�Nicolò a T� (Teramo)

e siete estroversi� seavete voglia di divertirvi edi aiutare una guida aprendersi la Specialità diCorrispondente non pote�te fare a meno di scriverea: MARISTELLA SANTA�CROCE Via MonteNavone � – ���Siracusa

v olete trovare un passa�tempo diverso � oltre aquello di parlare con ilcactus del salotto???Bene avete trovato una“falchetta” in gamba concui corrispondere�Impugnate la penna escrivete a: VERONICAPETROCCHI Via Pomona�� sc� L int� � – ���Roma� Un saluto alla SqLeoni del Roma �� – Rep�Brownsea e a Stefano deiCondor del Roma �� –Vascello Fantasma�

iamo due guide e cer�chiamo corrispondentida tutta Italia� A tuttiquelli che ci scriveranno�risponderemo in due�MARIA ROCCO ViaCaffaro �/� Genova���

C’è posta per voiCC’’èè ppoossttaa ppeerr vvooiiCC’’èè ppoossttaa ppeerr vvooii

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Avventura 5/2002Avventura 5/2002

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Page 32: * Avv 05-2002 - agesci.it · i nodi marinari, la meteorologia, la car-tografia perché un conto è muoversi su una strada ed un altro

C’e’ posta per voiCC’’èè ppoossttaa ppeerr vvooiiCC’’èè ppoossttaa ppeerr vvooii

SCOUT - Anno XXVIII - Numero 19 - 1 luglio 2002 - Settimanale - Spedizione periodi-co in abbonamento postale legge 662/96 art. 2 comma 20/c Poste italiane DCO/DC - BO - €0,51 - Edito dall'Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli, 18 - 00186 Roma- Direttore responsabile Sergio Gatti - Registrato il 27 febbraio 1975 con il numero15811 presso il Tribunale di Roma - Stampa So.Gra.Ro., via I. Pettinengo 39, Roma -Tiratura di questo numero copie 60.000 - Finito di stampare nel giugno 2002

La rivista è stampata su carta riciclata Associatoall'Unione StampaPeriodica Italiana

Ciaooooooooo! Sono una guida del Reparto CoronaBoreale (PR�) e vorrei corrispondere con guide e scoutdi tutta Italia� Il mio nome è SARA e la mia e�mail è:ssaarraaddaanniieellllii@@mmssnn��ccoomm

Sono Stefano… abito a Ponte della Priula e volevocorrispondere con altri scout e guide� Il mio indirizzoe�mail è: sstteeffyybbeelllloo@@lliibbeerroo��iittSenza il tuo cognome� non posso pubblicare l’indirizzopostale� Ciao!

Sono una ragazza che ha tanta voglia di corrisponde�re con altri esploratori e guide per conoscerci� scam�biare bans�canti e altro ancora� Il mio indirizzo diposta elettronica è: ggiioorrddyy����@@ffrreeeemmaaiill��iittSenza il tuo cognome� non posso pubblicare l’indiriz�zo postale� Ciao!

Ciao a tutti! Sono Alessandra� entro il prossimocampo estivo devo conquistare la �° tappa e per riu�scirci� devo progettare un impianto idraulico compre�so di lavabi e docce… Aiutatemi� per favore!!!Mandatemi i progetti degli impianti realizzati dalvostro reparto� disegni� schizzi…ma fate presto per�ché il tempo stringe!!!

Il mio indirizzo di posta elettronica è: aallee��mmaarrttiinneellllii@@lliibbeerroo��iitt

Informiamo le signorie vostre che la Sq� Falchi delreparto Impeesa del Lecce � ha un indirizzo e�mail�Informiamo altresì che tramite tale indirizzo èpossibile ottenere corrispondenza con tale Sq�Ecco l’indirizzo: lleeccccee__ssqq__ffaallcchhii@@iinnwwiinndd��iitt

Volete corrispondere con la Sq� più simpatica di tuttala Campania? La Sq� Panda del Napoli �° ha appenaattivato il suo indirizzo e�mail: ssqq��ppaannddaa@@lliibbeerroo��iitt

La Sq� Aquile del Reparto K Cisterna � cerca sq�disposte a fare corrispondenza con loro� L’indirizzopostale è: Ruta Jacopo Via Carlo Ganelli�� Cisterna diLatina �� mentre l’indirizzo di posta elettronicaè: rreeppaarrttookk@@jjuummppyy��iittL’indirizzo del sito ve lo daremo appena lo avremocontrollato�

CHIARA CARICATO vorrebbe corrispondere con guidee scout di tutta Italia� Chi volesse contattarla� puòfarlo tramite posta elettronica all’indirizzo: wwwwww��ggiiooccaarrii@@lliibbeerroo��iitt

AAVVVVIISSOO IIMMPPOORRTTAANNTTIISSSSIIMMOOFFiinnaallmmeennttee uunn ccaammppoo ddii ccoommppeetteennzzaa iinn pprroonnttoo ssooccccoorrssoo!!

All’elenco dei campi di competenza pubblicato sul numero 2 è stato aggiunto un campo:

Brevetto Pronto Soccorso Periodo 30/08-03/09/2002 N. max partecipanti 28 Luogo Base di Bracciano (RM)

Per l’iscrizione valgono le indicazioni già date per gli altri campi di competenza. Consultate www.agesci.it/avventura/