2017 · la distrazione come tentazione irresistibile fabio merlini (iuffp, lugano / fondazione...

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In collaborazione con Informazioni e iscrizioni Fondazione Eranos Via Moscia 125 C.P. 779 6612 Ascona, Svizzera Tel. +41 (0)79 194 30 90 Tel. +41 (0)91 792 20 92 [email protected] www.eranosfoundation.org Con il sostegno di 2017 CONVEGNO DI ERANOS ERANOS CONFERENCE Casa Eranos, Ascona-Moscia Iscrizione obbligatoria Registration is required 07-09 settembre Dove va il mondo? L’incerto futuro, tra saperi tradizionali e conoscenze scientifiche Where is the World Going? The Uncertain Future, between Traditional Knowledge and Scientific Thought Stephen Aizenstat (Pacifica Graduate Institute) Azzolino Chiappini (Facoltà di Teologia di Lugano) Jaap Mansfeld (Universiteit Utrecht) Guy Pelletier (Institut de Planétologie et Astrophysique de Grenoble) Grazia Sho - gen Marchianò (Fondo Scritti Elémire Zolla) Salvatore Natoli (Università di Milano-Bicocca) Erel Shalit (Bar-Ilan University, Tel Aviv) Gli ultimi incontri congressuali della Fondazione Eranos sono stati dedicati a due grandi temi che non hanno smesso di interrogare la riflessione alle varie latitudini: l’origine del male e l’origine del mondo. Su queste questioni “senza tempo”, i Convegni hanno proposto un dialogo tra due culture, quella umanistica e quella scientifica, cercando di metterne a fuoco le implicazioni, i presupposti, le prospettive, in un confronto aperto e intenzionato a superare i rispettivi steccati disciplinari. Con questo spirito, intendiamo proseguire anche per l’edizione 2017 della Tagung di Eranos, affrontando un tema non meno impegnativo: il mondo ha una fine? Che cosa ha da dirci la scienza a questo riguardo? Quali sono i modelli che parlano della fine del mondo? Quali tradizioni religiose si sono occupate di questa questione? Per quali ragioni, in alcuni momenti storici, il tema attira irresistibilmente su di sé l’interesse? In che misura ciò ha a che vedere anche con l’esperienza del declino di un certo ordinamento societario? La questione del destino del mondo sembra ravvivarsi in modo particolare, infatti, nei momenti di crisi, quando le cose non sembrano più funzionare secondo consuetudine e normalità. Quando la relazione con il contesto in cui viviamo non riesce a “darsi pace”, a vacillare è il nostro stesso “posto nel mondo”. In questa situazione, in cui il futuro perde la certezza, la domanda sul destino del mondo diventa ancora più urgente. The recent Conferences organized by the Eranos Foundation were dedicated to the origins of evil and the origins of the world—two great topics that have never ceased to stimulate reflections from several perspectives. These are the ‘timeless’ issues about which these Conferences fostered a dialogue, one that involved two cultures—the humanistic and the scientific. This was an attempt to focus attention on the implications, premises, and point of views of these cultures within the context of an open exchange meant to go beyond disciplinary barriers. For the 2017 Eranos Conference, we would like to take up a topic in the same vein, one that is just as challenging: Will the world come to an end? What can science tell us about this? What are the models that talk about the end of the world? What religious traditions have dealt with this issue? Why does this question attract people’s interest at particular moments in history? How much does this have to do with the decline of a certain social order? The question of the destiny of the world seems to come up again in a particular way in times of crisis when things no longer seem to be working as they normally do. It comes up when our relationship with the world we are living in does not manage to ‘let us be,’ when our very ‘place in the world’ is what is wavering. In this predicament, when the future loses its certainty, this question about the destiny of the world becomes more and more urgent. Con traduzione simultanea dall’inglese e francese all’italiano A simultaneous translation from Italian into English will be provided ERANOS-JUNG LECTURES Monte Verità, Ascona Iscrizione gradita Chi ha paura dell’interiorità? Un percorso tra letteratura, filosofia e psicologia Il ciclo di conferenze intende sviluppare l’ipotesi che l’interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all’ascolto di se stessi che presuppone una particolare “educazione dell’anima”, alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l’interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione e consumo, che tipo di individuo si afferma? 10 febbraio Il cielo nascosto. Figure dell’interiorità Antonio Prete (Università di Siena) 28 aprile Dare spazio al tempio interiore Antonio Vitolo (Associazione Italiana di Psicologia Analitica, Roma-Napoli) 12 maggio Dall’interiorità all’intimità: storia di una catastrofe Emanuele Trevi (scrittore, Roma) 02 giugno Esteriorità versus interiorità nell’epoca del post-umano Giuseppe O. Longo (Università di Trieste) 13 ottobre Fra il troppo e il niente: è possibile incontrare davvero la nostra anima? Chiara Gamberale (scrittrice, Roma) 10 novembre Fuga dall’interiorità. La distrazione come tentazione irresistibile Fabio Merlini (IUFFP, Lugano / Fondazione Eranos) SCUOLA DI ERANOS Casa Eranos, Ascona-Moscia Iscrizione obbligatoria I seminari della Scuola di Eranos propongono giornate di studio e riflessione intorno ai temi più importanti, alle questioni cruciali che costellano la vita adulta e, più in generale, il “corso” della vita. Temi e questioni che riguardano le relazioni con gli altri, ma anzitutto la relazione con noi stessi. La finalità che accomuna i seminari è offrire momenti di incontro che siano occasione per suscitare pensieri e sguardi nuovi capaci di orientare, rianima- re e promuovere la “coltivazione di sé”. 01 aprile Dialogare con l’Ombra Gian Piero Quaglino (Vivenzia, Torino) 10 giugno Meglio introversi Gian Piero Quaglino (Vivenzia, Torino) 21 ottobre Semplificare: la nobile arte della sottrazione Gian Piero Quaglino (Vivenzia, Torino) 2017

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Informazioni e iscrizioni

Fondazione EranosVia Moscia 125C.P. 7796612 Ascona, SvizzeraTel. +41 (0)79 194 30 90 Tel. +41 (0)91 792 20 [email protected]

Con il sostegno di

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7CONVEGNO DI ERANOSERANOS CONFERENCE Casa Eranos, Ascona-Moscia Iscrizione obbligatoria Registration is required

07-09 settembre Dove va il mondo? L’incerto futuro, tra saperi tradizionali e conoscenze scientifiche Where is the World Going? The Uncertain Future, between Traditional Knowledge and Scientific Thought

Stephen Aizenstat (Pacifica Graduate Institute) Azzolino Chiappini (Facoltà di Teologia di Lugano) Jaap Mansfeld (Universiteit Utrecht) Guy Pelletier (Institut de Planétologie et Astrophysique de Grenoble) Grazia Sho-gen Marchianò (Fondo Scritti Elémire Zolla) Salvatore Natoli (Università di Milano-Bicocca) Erel Shalit (Bar-Ilan University, Tel Aviv)

Gli ultimi incontri congressuali della Fondazione Eranos sono stati dedicati a due grandi temi che non hanno smesso di interrogare la riflessione alle varie latitudini: l’origine del male e l’origine del mondo. Su queste questioni “senza tempo”, i Convegni hanno proposto un dialogo tra due culture, quella umanistica e quella scientifica, cercando di metterne a fuoco le implicazioni, i presupposti, le prospettive, in un confronto aperto e intenzionato a superare i rispettivi steccati disciplinari. Con questo spirito, intendiamo proseguire anche per l’edizione 2017 della Tagung di Eranos, affrontando un tema non meno impegnativo: il mondo ha una fine? Che cosa ha da dirci la scienza a questo riguardo? Quali sono i modelli che parlano della fine del mondo? Quali tradizioni religiose si sono occupate di questa questione? Per quali ragioni, in alcuni momenti storici, il tema attira irresistibilmente su di sé l’interesse? In che misura ciò ha a che vedere anche con l’esperienza del declino di un certo ordinamento societario?

La questione del destino del mondo sembra ravvivarsi in modo particolare, infatti, nei momenti di crisi, quando le cose non sembrano più funzionare secondo consuetudine e normalità. Quando la relazione con il contesto

in cui viviamo non riesce a “darsi pace”, a vacillare è il nostro stesso “posto nel mondo”. In questa situazione, in cui il futuro perde la certezza, la

domanda sul destino del mondo diventa ancora più urgente.

The recent Conferences organized by the Eranos Foundation were dedicated to the origins of evil and the origins of the world—two great topics that have never ceased to stimulate reflections from several perspectives. These are the ‘timeless’ issues about which these Conferences fostered a dialogue, one that involved two cultures—the humanistic and the scientific. This was an attempt to focus attention on the implications, premises, and point of views of these cultures within the context of an open exchange meant to go beyond disciplinary barriers. For the 2017 Eranos Conference, we would like to take up a topic in the same vein, one that is just as challenging: Will the world come to an end? What can science tell us about this? What are the models that talk about the end of the world? What religious traditions have dealt with this issue? Why does this question attract people’s interest at particular moments in history? How much does this have to do with the decline of a certain social order? The question of the destiny of the world seems to come up again in a particular way in times of crisis when things no longer seem to be working as they normally do. It comes up when our relationship with the world we are living in does not manage to ‘let us be,’ when our very ‘place in the world’ is what is wavering. In this predicament, when the future loses its certainty, this question about the destiny of the world becomes more and more urgent.

Con traduzione simultanea dall’inglese e francese all’italiano A simultaneous translation from Italian into English will be provided

ERANOS-JUNG LECTURES Monte Verità, Ascona Iscrizione gradita

Chi ha paura dell’interiorità? Un percorso tra letteratura, filosofia e psicologia

Il ciclo di conferenze intende sviluppare l’ipotesi che l’interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all’ascolto di se stessi che presuppone una particolare “educazione dell’anima”, alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l’interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione

e consumo, che tipo di individuo si afferma?

10 febbraio Il cielo nascosto. Figure dell’interiorità Antonio Prete (Università di Siena)

28 aprile Dare spazio al tempio interiore Antonio Vitolo (Associazione Italiana di Psicologia Analitica, Roma-Napoli)

12 maggio Dall’interiorità all’intimità: storia di una catastrofe Emanuele Trevi (scrittore, Roma)

02 giugno Esteriorità versus interiorità nell’epoca del post-umano Giuseppe O. Longo (Università di Trieste)

13 ottobre Fra il troppo e il niente: è possibile incontrare davvero la nostra anima? Chiara Gamberale (scrittrice, Roma)

10 novembre Fuga dall’interiorità. La distrazione come tentazione irresistibile Fabio Merlini (IUFFP, Lugano / Fondazione Eranos)

SCUOLA DI ERANOS Casa Eranos, Ascona-Moscia Iscrizione obbligatoria I seminari della Scuola di Eranos propongono giornate di studio e riflessione

intorno ai temi più importanti, alle questioni cruciali che costellano la vita adulta e, più in generale, il “corso” della vita. Temi e questioni che riguardano le relazioni con gli altri, ma anzitutto la relazione con noi stessi. La finalità che accomuna i seminari è offrire momenti di incontro che siano occasione per suscitare pensieri e sguardi nuovi capaci di orientare, rianima-re e promuovere la “coltivazione di sé”.

01 aprile Dialogare con l’Ombra Gian Piero Quaglino (Vivenzia, Torino)

10 giugno Meglio introversi Gian Piero Quaglino (Vivenzia, Torino)

21 ottobre Semplificare: la nobile arte della sottrazione Gian Piero Quaglino (Vivenzia, Torino)

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