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http://www.skuola.net/ https://ripetizioni.skuola.net/?bg=5&utm Martina Elvira Anna Tenaglia Insegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni Soluzione a cura di PROPOSTA DI SOLUZIONE PER LA PRIMA PROVA DI MATURITÀ 2017 TRACCIA: Saggio breve tecnico-scientifico ARGOMENTO: Robotica e futuro Partiamo dal principio: cos’è la robotica? È la scienza che studia lo sviluppo dei robot e la loro applicazione nei più svariati ambiti. Viene utilizzata nel settore scolastico, medico, sociale ecc… Esistono dei limiti all’applicazione dei robot? vi rispondo con un’altra domanda: esistono limiti per sognare? La robotica ha fatto dei progressi incredibili e stà cambiando o stà per cambiare il nostro modo di vedere e pensare con annessi risvolti positivi e negativi. Nel mondo dell’istruzione grazie all’ausilio dei robot si può imparare ma in maniera più attiva e divertente, perché lo studente di qualsiasi fascia d’età, è protagonista in prima persona, deve riflettere per portare a termine il progetto intrapreso, sviluppa e rafforza le capacità cognitive. E’ un modo del tutto nuovo ma considerevolmente più coinvolgente che ribalta i metodi tradizionali intrapresi finora, abbatte il muro della noia e attira a 360°. Creatività e curiosità vengono appagate, e noi poveri figli del metodo ascolta e prendi appunti, possiamo recriminare solo di essere nati nel decennio sbagliato. Potremmo forse consolarci dei progressi fatti dai robot nel campo della domotica, ovvero quei robot che migliorano la qualità della vita domestica, ergo alleviano le fatiche nel tenere in ordine una casa. Come non innamorarsi dei robot “i-roomba” tanto per citarne uno, che puliscono il pavimento al posto tuo? e come lasciarlo solo senza affiancargli il suo compagno “scooba” che invece serve per lavare i pavimenti. Il tutto regolabile attraverso il proprio smartphone. Oramai non c’è lista nozze che non comprenda un asciugatrice! Passando al lato della sicurezza invece, sempre più sofisticati sistemi antifurto a prova di ladri, ma anche contro fughe di gas o incendi. Ma è solo la punta dell’iceberg, ci sono tanti altri sistemi per rendere la nostra casa il più “intelligente” possibile, e chissà quanti ancora arriveranno da qui a cinque anni. Mai sentito parlare di Soft robotica? Due parole così diverse ma che insieme stanno costruendo il loro perché. Se vi chiedessi di visualizzare un robot qual è la prima immagine che vi passa per la testa? Un qualcosa di rigido magari? perchè siamo abituati

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http://www.skuola.net/

https://ripetizioni.skuola.net/?bg=5&utm_source=skuola&utm_medium=pdf-prove&utm_campaign=maturita2017Martina Elvira Anna TenagliaInsegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni

Soluzione a cura di

PROPOSTA DI SOLUZIONE PER LA PRIMA PROVA DI MATURITÀ 2017TRACCIA: Saggio breve tecnico-scientificoARGOMENTO: Robotica e futuro

Partiamo dal principio: cos’è la robotica? È la scienza che studia lo sviluppo dei robot e la loro applicazione nei più svariati ambiti. Viene utilizzata nel settore scolastico, medico, sociale ecc… Esistono dei limiti all’applicazione dei robot? vi rispondo con un’altra domanda: esistono limiti per sognare?

La robotica ha fatto dei progressi incredibili e stà cambiando o stà per cambiare il nostro modo di vedere e pensare con annessi risvolti positivi e negativi.Nel mondo dell’istruzione grazie all’ausilio dei robot si può imparare ma in maniera più attiva e divertente, perché lo studente di qualsiasi fascia d’età, è protagonista in prima persona, deve riflettere per portare a termine il progetto intrapreso, sviluppa e rafforza le capacità cognitive. E’ un modo del tutto nuovo ma considerevolmente più coinvolgente che ribalta i metodi tradizionali intrapresi finora, abbatte il muro della noia e attira a 360°. Creatività e curiosità vengono appagate, e noi poveri figli del metodo ascolta e prendi appunti, possiamo recriminare solo di essere nati nel decennio sbagliato. Potremmo forse consolarci dei progressi fatti dai robot nel campo della domotica, ovvero quei robot che migliorano la qualità della vita domestica, ergo alleviano le fatiche nel tenere in ordine una casa. Come non innamorarsi dei robot “i-roomba” tanto per citarne uno, che puliscono il pavimento al posto tuo? e come lasciarlo solo senza affiancargli il suo compagno “scooba” che invece serve per lavare i pavimenti. Il tutto regolabile attraverso il proprio smartphone. Oramai non c’è lista nozze che non comprenda un asciugatrice! Passando al lato della sicurezza invece, sempre più sofisticati sistemi antifurto a prova di ladri, ma anche contro fughe di gas o incendi. Ma è solo la punta dell’iceberg, ci sono tanti altri sistemi per rendere la nostra casa il più “intelligente” possibile, e chissà quanti ancora arriveranno da qui a cinque anni. Mai sentito parlare di Soft robotica? Due parole così diverse ma che insieme stanno costruendo il loro perché. Se vi chiedessi di visualizzare un robot qual è la prima immagine che vi passa per la testa? Un qualcosa di rigido magari? perchè siamo abituati

a pensare ai robot in questa maniera. La Soft robotica invece esce fuori dagli schemi e punta sulla realizzazione di robot con materiali deformabili che possano meglio interagire con l’uomo e con l’ambiente circostante.

La lotta all’autismo e robot. Si esatto avete letto bene. Un robot dalle sembianze di un bambino che possa aiutare coloro che sono affetti da autismo non isolandoli in un rapporto a due robot-bambino, ma che al contrario stimoli quest’ultimo ad aprirsi al mondo.

Qui entriamo in un livello più alto di robotica, non più un semplice automa che deve eseguire un comando senza ulteriori complicazioni, qui parliamo di interagire con un’ essere umano a livello più alto. Una scommessa azzardata? Forse, ma l’abbiamo detto prima, non esistono limiti ai sogni.

Un utilizzo di soft robotica lo troviamo anche nella micro chirurgia. Alzi la mano chi non ha visto almeno una puntata di Grey’s Anatomy, quasi in ogni puntata vediamo i dottori in azione con tecniche non o poco invasive, che evitano un intervento. Questo grazie a sonde microscopiche e attrezzi di ogni genere che consentono e migliorano il lavoro dei chirurghi riducendo i tempi e, come detto prima, riducendo sensibilmente l’invasività e di conseguenza migliorando la salute del paziente.

Passiamo ad analizzare ora un altro aspetto. Finora abbiamo visto come la robotica in generale punti a migliorare la vita dell’uomo. Ma vi sono anche alcuni fattori negativi da analizzare.

Abbiamo iniziato partendo dal presupposto che non ci sono limiti a quello che un robot può fare o arriverà a fare. Ma tutto questo ha ripercussioni sul mondo del lavoro e conseguentemente sul tasso di occupazione perché tanta meraviglia andrà a rimpiazzare il lavoro degli uomini. Vi saranno sempre più robot e sempre meno persone. Perché un robot lavora di più e costa meno all’azienda, e rischia di cancellare intere categorie di lavoro. Quelli più a rischio sembrano essere i postini che di qui a dieci anni potrebbero essere soppiantati dai droni. L’Unione Europea è attenta e vigile su queste

tematiche, e si propone di attuare delle contromosse. Ma quanto in fretta passano dieci anni? Riusciranno a stare al passo coi tempi e a trovare le giuste contromisure per evitare disordini sociali dovuti alla prevista disoccupazione di massa?

Chi è capace di allargare i propri orizzonti vira verso una nuova tipologia di lavoro, che sfrutti Internet a proprio vantaggio. Ma per coloro che vedono solo nel posto fisso la sicurezza economica e che non riescono a pensare fuori dagli schemi, cosa riserverà il futuro?

Queste sono solo alcune delle domande aperte che lo sviluppo della robotica stà portando a galla.

Un’altra questione spinosa è la regolamentazione a livello giuridico dei robot. Un’altra rivoluzione di ampia portata che stravolgerà i nostri usi, sarà l’introduzione delle macchine intelligenti, per intenderci che guideranno al nostro posto. E se qualcosa và sfortunatamente per il verso sbagliato e si causa un incidente su chi cade la responsabilità?

Ecco il perché della risoluzione approvata dall’Unione Europea nel febbraio 2017, che classifica i robot come “persone elettroniche” e che sono quindi responsabili delle proprie azioni, le politiche atte ad evitare il collasso del mondo del lavoro come esposto prima, ma anche il controllo atto a garantire la privacy dei dati dei cittadini dell’U.E. oramai sempre più bombardati dai più disparati dispositivi tecnologici che in alcuni casi “rubano” all’insaputa dell’utente i suoi dati sensibili.

In pieno clima da cinema post apocalittico si è anche discusso dell’eventualità di un bottone per l’autodistruzione dei robot in caso di una loro rivolta. Ma a questo c’era già arrivata la Marvel con Iron Man.

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PROPOSTA DI SOLUZIONE PER LA PRIMA PROVA DI MATURITÀ 2017TRACCIA: Saggio breve tecnico-scientificoARGOMENTO: Robotica e futuro

Partiamo dal principio: cos’è la robotica? È la scienza che studia lo sviluppo dei robot e la loro applicazione nei più svariati ambiti. Viene utilizzata nel settore scolastico, medico, sociale ecc… Esistono dei limiti all’applicazione dei robot? vi rispondo con un’altra domanda: esistono limiti per sognare?

La robotica ha fatto dei progressi incredibili e stà cambiando o stà per cambiare il nostro modo di vedere e pensare con annessi risvolti positivi e negativi.Nel mondo dell’istruzione grazie all’ausilio dei robot si può imparare ma in maniera più attiva e divertente, perché lo studente di qualsiasi fascia d’età, è protagonista in prima persona, deve riflettere per portare a termine il progetto intrapreso, sviluppa e rafforza le capacità cognitive. E’ un modo del tutto nuovo ma considerevolmente più coinvolgente che ribalta i metodi tradizionali intrapresi finora, abbatte il muro della noia e attira a 360°. Creatività e curiosità vengono appagate, e noi poveri figli del metodo ascolta e prendi appunti, possiamo recriminare solo di essere nati nel decennio sbagliato. Potremmo forse consolarci dei progressi fatti dai robot nel campo della domotica, ovvero quei robot che migliorano la qualità della vita domestica, ergo alleviano le fatiche nel tenere in ordine una casa. Come non innamorarsi dei robot “i-roomba” tanto per citarne uno, che puliscono il pavimento al posto tuo? e come lasciarlo solo senza affiancargli il suo compagno “scooba” che invece serve per lavare i pavimenti. Il tutto regolabile attraverso il proprio smartphone. Oramai non c’è lista nozze che non comprenda un asciugatrice! Passando al lato della sicurezza invece, sempre più sofisticati sistemi antifurto a prova di ladri, ma anche contro fughe di gas o incendi. Ma è solo la punta dell’iceberg, ci sono tanti altri sistemi per rendere la nostra casa il più “intelligente” possibile, e chissà quanti ancora arriveranno da qui a cinque anni. Mai sentito parlare di Soft robotica? Due parole così diverse ma che insieme stanno costruendo il loro perché. Se vi chiedessi di visualizzare un robot qual è la prima immagine che vi passa per la testa? Un qualcosa di rigido magari? perchè siamo abituati

a pensare ai robot in questa maniera. La Soft robotica invece esce fuori dagli schemi e punta sulla realizzazione di robot con materiali deformabili che possano meglio interagire con l’uomo e con l’ambiente circostante.

La lotta all’autismo e robot. Si esatto avete letto bene. Un robot dalle sembianze di un bambino che possa aiutare coloro che sono affetti da autismo non isolandoli in un rapporto a due robot-bambino, ma che al contrario stimoli quest’ultimo ad aprirsi al mondo.

Qui entriamo in un livello più alto di robotica, non più un semplice automa che deve eseguire un comando senza ulteriori complicazioni, qui parliamo di interagire con un’ essere umano a livello più alto. Una scommessa azzardata? Forse, ma l’abbiamo detto prima, non esistono limiti ai sogni.

Un utilizzo di soft robotica lo troviamo anche nella micro chirurgia. Alzi la mano chi non ha visto almeno una puntata di Grey’s Anatomy, quasi in ogni puntata vediamo i dottori in azione con tecniche non o poco invasive, che evitano un intervento. Questo grazie a sonde microscopiche e attrezzi di ogni genere che consentono e migliorano il lavoro dei chirurghi riducendo i tempi e, come detto prima, riducendo sensibilmente l’invasività e di conseguenza migliorando la salute del paziente.

Passiamo ad analizzare ora un altro aspetto. Finora abbiamo visto come la robotica in generale punti a migliorare la vita dell’uomo. Ma vi sono anche alcuni fattori negativi da analizzare.

Abbiamo iniziato partendo dal presupposto che non ci sono limiti a quello che un robot può fare o arriverà a fare. Ma tutto questo ha ripercussioni sul mondo del lavoro e conseguentemente sul tasso di occupazione perché tanta meraviglia andrà a rimpiazzare il lavoro degli uomini. Vi saranno sempre più robot e sempre meno persone. Perché un robot lavora di più e costa meno all’azienda, e rischia di cancellare intere categorie di lavoro. Quelli più a rischio sembrano essere i postini che di qui a dieci anni potrebbero essere soppiantati dai droni. L’Unione Europea è attenta e vigile su queste

https://ripetizioni.skuola.net/?bg=5&utm_source=skuola&utm_medium=pdf-prove&utm_campaign=maturita2017Elvira Anna TenagliaInsegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni

Soluzione a cura di

tematiche, e si propone di attuare delle contromosse. Ma quanto in fretta passano dieci anni? Riusciranno a stare al passo coi tempi e a trovare le giuste contromisure per evitare disordini sociali dovuti alla prevista disoccupazione di massa?

Chi è capace di allargare i propri orizzonti vira verso una nuova tipologia di lavoro, che sfrutti Internet a proprio vantaggio. Ma per coloro che vedono solo nel posto fisso la sicurezza economica e che non riescono a pensare fuori dagli schemi, cosa riserverà il futuro?

Queste sono solo alcune delle domande aperte che lo sviluppo della robotica stà portando a galla.

Un’altra questione spinosa è la regolamentazione a livello giuridico dei robot. Un’altra rivoluzione di ampia portata che stravolgerà i nostri usi, sarà l’introduzione delle macchine intelligenti, per intenderci che guideranno al nostro posto. E se qualcosa và sfortunatamente per il verso sbagliato e si causa un incidente su chi cade la responsabilità?

Ecco il perché della risoluzione approvata dall’Unione Europea nel febbraio 2017, che classifica i robot come “persone elettroniche” e che sono quindi responsabili delle proprie azioni, le politiche atte ad evitare il collasso del mondo del lavoro come esposto prima, ma anche il controllo atto a garantire la privacy dei dati dei cittadini dell’U.E. oramai sempre più bombardati dai più disparati dispositivi tecnologici che in alcuni casi “rubano” all’insaputa dell’utente i suoi dati sensibili.

In pieno clima da cinema post apocalittico si è anche discusso dell’eventualità di un bottone per l’autodistruzione dei robot in caso di una loro rivolta. Ma a questo c’era già arrivata la Marvel con Iron Man.

PROPOSTA DI SOLUZIONE PER LA PRIMA PROVA DI MATURITÀ 2017TRACCIA: Saggio breve tecnico-scientificoARGOMENTO: Robotica e futuro

Partiamo dal principio: cos’è la robotica? È la scienza che studia lo sviluppo dei robot e la loro applicazione nei più svariati ambiti. Viene utilizzata nel settore scolastico, medico, sociale ecc… Esistono dei limiti all’applicazione dei robot? vi rispondo con un’altra domanda: esistono limiti per sognare?

La robotica ha fatto dei progressi incredibili e stà cambiando o stà per cambiare il nostro modo di vedere e pensare con annessi risvolti positivi e negativi.Nel mondo dell’istruzione grazie all’ausilio dei robot si può imparare ma in maniera più attiva e divertente, perché lo studente di qualsiasi fascia d’età, è protagonista in prima persona, deve riflettere per portare a termine il progetto intrapreso, sviluppa e rafforza le capacità cognitive. E’ un modo del tutto nuovo ma considerevolmente più coinvolgente che ribalta i metodi tradizionali intrapresi finora, abbatte il muro della noia e attira a 360°. Creatività e curiosità vengono appagate, e noi poveri figli del metodo ascolta e prendi appunti, possiamo recriminare solo di essere nati nel decennio sbagliato. Potremmo forse consolarci dei progressi fatti dai robot nel campo della domotica, ovvero quei robot che migliorano la qualità della vita domestica, ergo alleviano le fatiche nel tenere in ordine una casa. Come non innamorarsi dei robot “i-roomba” tanto per citarne uno, che puliscono il pavimento al posto tuo? e come lasciarlo solo senza affiancargli il suo compagno “scooba” che invece serve per lavare i pavimenti. Il tutto regolabile attraverso il proprio smartphone. Oramai non c’è lista nozze che non comprenda un asciugatrice! Passando al lato della sicurezza invece, sempre più sofisticati sistemi antifurto a prova di ladri, ma anche contro fughe di gas o incendi. Ma è solo la punta dell’iceberg, ci sono tanti altri sistemi per rendere la nostra casa il più “intelligente” possibile, e chissà quanti ancora arriveranno da qui a cinque anni. Mai sentito parlare di Soft robotica? Due parole così diverse ma che insieme stanno costruendo il loro perché. Se vi chiedessi di visualizzare un robot qual è la prima immagine che vi passa per la testa? Un qualcosa di rigido magari? perchè siamo abituati

a pensare ai robot in questa maniera. La Soft robotica invece esce fuori dagli schemi e punta sulla realizzazione di robot con materiali deformabili che possano meglio interagire con l’uomo e con l’ambiente circostante.

La lotta all’autismo e robot. Si esatto avete letto bene. Un robot dalle sembianze di un bambino che possa aiutare coloro che sono affetti da autismo non isolandoli in un rapporto a due robot-bambino, ma che al contrario stimoli quest’ultimo ad aprirsi al mondo.

Qui entriamo in un livello più alto di robotica, non più un semplice automa che deve eseguire un comando senza ulteriori complicazioni, qui parliamo di interagire con un’ essere umano a livello più alto. Una scommessa azzardata? Forse, ma l’abbiamo detto prima, non esistono limiti ai sogni.

Un utilizzo di soft robotica lo troviamo anche nella micro chirurgia. Alzi la mano chi non ha visto almeno una puntata di Grey’s Anatomy, quasi in ogni puntata vediamo i dottori in azione con tecniche non o poco invasive, che evitano un intervento. Questo grazie a sonde microscopiche e attrezzi di ogni genere che consentono e migliorano il lavoro dei chirurghi riducendo i tempi e, come detto prima, riducendo sensibilmente l’invasività e di conseguenza migliorando la salute del paziente.

Passiamo ad analizzare ora un altro aspetto. Finora abbiamo visto come la robotica in generale punti a migliorare la vita dell’uomo. Ma vi sono anche alcuni fattori negativi da analizzare.

Abbiamo iniziato partendo dal presupposto che non ci sono limiti a quello che un robot può fare o arriverà a fare. Ma tutto questo ha ripercussioni sul mondo del lavoro e conseguentemente sul tasso di occupazione perché tanta meraviglia andrà a rimpiazzare il lavoro degli uomini. Vi saranno sempre più robot e sempre meno persone. Perché un robot lavora di più e costa meno all’azienda, e rischia di cancellare intere categorie di lavoro. Quelli più a rischio sembrano essere i postini che di qui a dieci anni potrebbero essere soppiantati dai droni. L’Unione Europea è attenta e vigile su queste

http://www.skuola.net/

https://ripetizioni.skuola.net/?bg=5&utm_source=skuola&utm_medium=pdf-prove&utm_campaign=maturita2017Elvira Anna TenagliaInsegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni

Soluzione a cura di

tematiche, e si propone di attuare delle contromosse. Ma quanto in fretta passano dieci anni? Riusciranno a stare al passo coi tempi e a trovare le giuste contromisure per evitare disordini sociali dovuti alla prevista disoccupazione di massa?

Chi è capace di allargare i propri orizzonti vira verso una nuova tipologia di lavoro, che sfrutti Internet a proprio vantaggio. Ma per coloro che vedono solo nel posto fisso la sicurezza economica e che non riescono a pensare fuori dagli schemi, cosa riserverà il futuro?

Queste sono solo alcune delle domande aperte che lo sviluppo della robotica stà portando a galla.

Un’altra questione spinosa è la regolamentazione a livello giuridico dei robot. Un’altra rivoluzione di ampia portata che stravolgerà i nostri usi, sarà l’introduzione delle macchine intelligenti, per intenderci che guideranno al nostro posto. E se qualcosa và sfortunatamente per il verso sbagliato e si causa un incidente su chi cade la responsabilità?

Ecco il perché della risoluzione approvata dall’Unione Europea nel febbraio 2017, che classifica i robot come “persone elettroniche” e che sono quindi responsabili delle proprie azioni, le politiche atte ad evitare il collasso del mondo del lavoro come esposto prima, ma anche il controllo atto a garantire la privacy dei dati dei cittadini dell’U.E. oramai sempre più bombardati dai più disparati dispositivi tecnologici che in alcuni casi “rubano” all’insaputa dell’utente i suoi dati sensibili.

In pieno clima da cinema post apocalittico si è anche discusso dell’eventualità di un bottone per l’autodistruzione dei robot in caso di una loro rivolta. Ma a questo c’era già arrivata la Marvel con Iron Man.