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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Classica – Scientifica – Professionale - 89861 - TROPEA PROGRAMMAZIONE COMUNE IN FUNZIONE DEL PTOF E DEGLI OBIETTIVI DEL RAV PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE SETTORE: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti enogastronomici. La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo e all’ottimizzazione delle nuove tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e del marketing di settore. Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il profilo generale è orientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di Sala e Vendita” e “Accoglienza turistica”. A garanzia della coerenza della formazione rispetto alla filiera di riferimento e di una stretta correlazione tra le articolazione, alcune discipline (per esempio, scienza e cultura dell’alimentazione) sono presenti come filo conduttore in tutte le

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

Classica – Scientifica – Professionale

- 89861 - TROPEA

PROGRAMMAZIONE COMUNE IN FUNZIONE DEL PTOF E DEGLI OBIETTIVI DEL RAV

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE

SETTORE: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA

L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allostudente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti enogastronomici. La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo e all’ottimizzazione delle nuove tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e del marketing di settore. Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il profilo generale è orientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di Sala e Vendita” e “Accoglienza turistica”. A garanzia della coerenza della formazione rispetto alla filiera di riferimento e di una stretta correlazione tra le articolazione, alcune discipline (per esempio, scienza e cultura dell’alimentazione) sono presenti come filo conduttore in tutte le aree di indirizzo delle articolazioni, seppure con un monte ore annuale di lezioni differenziato rispetto alla professionalità specifica sviluppata.

Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro diintervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell’articolazione “Servizi di Sala e di Vendita” gli studenti acquisiscono competenze che li mettono in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; di interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; di valorizzare i prodotti tipici locali,

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interagendo con il cliente per trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale.

Nell’articolazione “Accoglienza Turistica” vengono acquisite le competenze per intervenire nell’organizzazione e nella gestione delle attività di ricevimento delle strutture turistico- alberghiere, in relazione alla domanda stagionale e alle diverse esigenze della clientela. Particolare attenzione è riservata alle strategie di commercializzazione dei servizi e di promozione di prodotti enogastronomici che valorizzino le risorse e la cultura del territorio nel mercato internazionale, attraverso l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE SALA E VENDITA

PRIMO BIENNIO

Il docente di “Laboratorio servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - settore sala e vendita” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse; utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiera; valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera;

integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzandole tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi; controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico – fisico, nutrizionale e gastronomico; predisporre e realizzare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

L’articolazione dell’insegnamento di “Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Sala e Vendita ” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di Classe.Le conoscenze e le abilità indicate si sviluppano nello stretto raccordo tra questa disciplina e le altredell’area di indirizzo, in particolar modo con “Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina” e “Scienza degli Alimenti”. Un efficace processo di insegnamento apprendimento richiede una didattica finalizzata alla attuazione di progetti definiti con la partecipazione dei docenti dell’area generale e di indirizzo.

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

PRIMO BIENNIO

Conoscenze Competenze Abilità

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- Figure professionali che operano nel settore enogastronomico e caratteristiche delle professioni.- Ruoli e gerarchia della brigata di sala e di bar.- Elementi di deontologia professionale.- Il laboratorio di sala e di bar: le aree di lavoro, leattrezzature e gli utensili.- Igiene personale, dei prodotti, dei processi di lavoro e pulizia dello ambiente.-Norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro e rudimenti sul primo soccorso.-Nozioni di base sul vino e sugli abbinamenti.-Elementi di enologia tipica del territorio in cui si opera.-Principali tipi di menu e successione dei piatti.-Tecniche di comunicazione professionale applicata alla vendita dei servizi.-Tecniche di base di sala: mise en place e stili di servizio.-Tecniche di base di bar: caffetteria e principali bevandeanalcoliche.

-Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio- economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; -Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

-Riconoscere le principali figure professionali correlate al settore enogastronomico e le regole fondamentali di comportamento professionale.-Identificare attrezzature e utensili di uso comune.-Provvedere alle corrette operazioni di funzionamento ordinario delle attrezzature.-Rispettare le “buone pratiche” inerenti l’igiene personale, la preparazione, la conservazione dei prodotti e la pulizia del laboratorio.-Distinguere i vini e i piatti tradizionali del territorio in cuisi opera.-Proporre alcuni abbinamenti di vini locali ai piatti ed effettuare il serviziodel vino.-Utilizzare le forme di comunicazione per accogliere il cliente, interagire e presentare i prodotti/servizi offerti.-Distinguere il menu dalla carta.-Utilizzare le principali tecniche di base nel servizio di prodottienogastronomici e nelle preparazioni di bar.

LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO Alla fine di questo anno scolastico l’alunno dovrà:

1) Conoscere e applicare le principali norme igieniche e antinfortunistiche2) Sapersi collocare all’interno dell’organizzazione di una brigata, conoscendo le precise

funzioni tecnico-professionale di ogni componente.3) Raggiungere capacità di autodisciplina e/o di autocontrollo nonché di collaborazione con i

vari componenti della brigata.4) Conoscere e saper utilizzare i vari tipi di servizi in base alle diverse situazioni che si

presentano.5) Stabilire buone relazioni con gli altri reparti in generale e con quello della cucina in

particolare.6) Conservare e utilizzare correttamente alimenti e bevande.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE SALA E VENDITA

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Il docente di “Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull’evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio; essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato; sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo; svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità; contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono ilriferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina,nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare alraggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termine dicompetenze:

SECONDO BIENNIOConoscenze Competenze Abilità-Classificazione degli alimenti e delle bevande secondo criteri di qualità.-Principi di alimentazione e accostamenti enogastronomici.-Tecniche di catering e banqueting.-Caratteristiche organolettiche del vino.-Tecniche di miscelazione e preparazione di cocktail.-Software di settore.

-Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità delservizio e il coordinamento con i colleghi;- Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando lenuove tendenze di filiera.;- Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;-Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche;- Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda deimercati, valorizzando i prodotti tipici;- Utilizzare il patrimonio lessicale ed

-Riconoscere i criteri di certificazione di qualità degli alimenti e delle bevande .-Valutare le caratteristiche organolettiche di alimenti ebevande.-Progettare menu e “carte” rispettando le regolegastronomiche, le esigenze della clientela e le dinamichedel mercato.-Progettare menu e servizi funzionali all’organizzazione dicatering e banqueting.-Riconoscere le caratteristiche organolettiche del vinoattraverso le tecniche di degustazione.-Distinguere le differenti tecniche di vinificazione eutilizzare il disciplinare per l’attribuzione delledenominazioni dei vini.-Proporre un corretto abbinamento cibo – vino-Utilizzare le tecniche per la miscelazione di cocktail

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espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca eapprofondimento disciplinare.

nazionali ed internazionali.

QUINTO ANNOConoscenze Competenze Abilità

Tecniche di gestione dell’azienda turistico-ristorativa.Tecniche per la preparazione e il servizio della cucina disala.Principi di analisi sensoriale dei vini.Enografia nazionale e internazionale.Software del settore turistico- ristorativo.Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.Criteri e strumenti per la sicurezza e la tutela della salutenel luogo di lavoro

-Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità delservizio e il coordinamento con i colleghi;- Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando lenuove tendenze di filiera.;- Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;-Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche;- Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda deimercati, valorizzando i prodotti tipici;- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca eapprofondimento disciplinare.

Simulare la gestione di un’azienda turistico- ristorativa,con riferimento alle risorse umane, economichefinanziarie.Simulare attività di gestione finalizzate alla valorizzazionedelle risorse territoriali e dei prodotti tipici.Esecuzione di piatti alla lampada, dal primo piatto aldessert per flambè di prestigio.Eseguire analisi sensoriali del vino.Riconoscere il sistema enografico nazionale edinternazionale.Utilizzare il sistema informativo di un’impresa turistico ristorativa.Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in linguastraniera.Operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza ealla tutela della salute.

LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO Alla fine di questo anno scolastico l’alunno dovrà:

1) Conoscere i principali piatti della cucina Calabrese.2) Saper stilare un menu completo. 3) Effettuare la mise en place di un tavolo, guèridon e console.4) Saper svolgere i metodi di servizio classici. 5) Saper preparare e servire la prima colazione a buffet in sala. 6) Saper organizzare il banco bar. 7) Saper effettuare il servizio completo della caffetteria.8) Saper realizzare i principali cocktail aperitivo, dissetanti e digestivi.

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9) Conoscere l’HACCP dei vari reparti di sala e bar.10) Saper effettuare il servizio del vino (stappatura della bottiglia e mescita).11) Conoscere i principali vini calabresi.

14) Saper effettuare il servizio della birra. 15) Saper realizzare alcune decorazioni per cocktail. 16) Conoscere la tipologia dei banchetti.

ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE CONDIVISA DI CONTENUTI E VERIFICHE PER DSA E BES

Gli insegnanti opereranno affinché l’alunno sia messo in condizione di seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni. Si useranno strumenti compensativi e misure dispensative stabilite nel PDP. Sarà applicata una valutazione formativa che terrà conto delle conoscenze, dei progressi in itinere, seguendo i criteri indicati nel PDP.

COMPETENZE DI INDIRIZZOIn base all’allegato B3 del Regolamento degli Istituti Professionali a conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera” conseguono i seguenti risultati di apprendimento in termini di competenze:Generali di indirizzo (primo biennio-secondo biennio-Quinto anno)1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiera.3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera.5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

Relative alle articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di Sala e di Vendita” (secondo biennio- Quinto anno)1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico fisico, nutrizionale e gastronomico.2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

Relative all’articolazione “Accoglienza Turistica” (secondo biennio-Quinto anno)1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico- alberghiera.2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela.3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico- alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed

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enogastronomiche del territorio.4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico- alberghiere.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione si basa su prove orali e pratiche, nel numero di almeno due, per ciascuna tipologia, in ogni trimestre e pentamestre.

Le verifiche orali saranno finalizzate ad accertare l'assimilazione dei contenuti da parte dello studente nonché a verificare il livello delle sue competenze e capacità, inoltre, saranno tenute in considerazione, anche, la costanza e la serietà dell’impegno. Le verifiche pratiche saranno finalizzate a valutare il grado di competenze raggiunto dell’alunno nell’ambito delle attività di laboratorio.

Tutte le verifiche saranno finalizzate ad accertare i progressi in itinere dell’allievo e l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento in modo tale che ogni docente potrà intervenire per attivare eventuali attività di recupero o per modificare la programmazione annuale. Sarà oggetto di valutazione anche la capacità dell’alunno di trasferire saperi e saper fare in situazioni nuove, con pertinenza, adattandoli e rielaborandoli nel nuovo contesto, individuando i collegamenti. Inoltre le sue capacità di inserirsi nel gruppo lavoro e rendersi disponibile alla cooperazione, ad assumere volentieri incarichi, che porta a termine con notevole senso di responsabilità.

Dal punto di vista docimologico potrà essere valutata come "sufficiente" la preparazione dello studente che dimostri di possedere una conoscenza generale dei contenuti disciplinari e che dia prova di saperli organizzare e rielaborare, esprimendosi in maniera corretta e con proprietà lessicale.

La valutazione ha in ogni caso un valore formativo, nel senso che deve dare all’alunno la chiara consapevolezza del livello delle sue conoscenze, competenze e capacità e deve pertanto aiutarlo a colmare le proprie lacune, a migliorare il metodo di studio e ad utilizzare al meglio le sue capacità al fine della propria crescita umana e culturale.

La valutazione finale sarà la risultante non meccanica né aritmetica, ma globale di una serie di elementi quali la frequenza, la partecipazione, l'assiduità nell'impegno e i progressi conseguiti rispetto alla situazione iniziale.

Essa terrà quindi conto dell’intero percorso formativo e della specifica personalità dell’alunno.

La valutazione, inoltre, deve essere trasparente e deve avvalersi di una prassi corretta di comunicazione agli studenti e ai genitori.

Non si dovranno inoltre trascurare altri fattori di carattere socio-ambientale e/o affettivi e gli eventuali problemi di salute.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

PROVE PRATICHE

VOTO CONOSCENZA APPLICAZIONE ABILITA’ E$PRESSIVE

PARTECIPAZIONEE IMPEGNO

1-2 Rifiuta di sottoporsi alla verifica

Nessuna Nessuna Inesistente

3 Molto scarso

Ha acquisito una conoscenza stentata e molto scadente su

tutti i punti dell’unità didattica

Non riesce ad applicare le poche

conoscenze acquisite dell’unità

didattica

Si esprime in maniera molto limitata, quasi

incompressibile

Non partecipa al dialogo educativo,

non svolge i compiti assegnatigli

4 Ha acquisito una conoscenza Riesce ad applicare Si esprime in Partecipa al dialogo

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Scarso frammentaria, lacunosa e approssimativa sugli

argomenti

con difficoltà le conoscenze e

commette errori gravi anche in

compiti semplici

maniera stentata, confusa e scorretta sui termini tecnici

educativo in modo incostante, non sempre svolge i

compiti assegnatigli sulle analisi

organolettiche5

MediocreHa acquisito una conoscenza non completa e superficiale dei contenuti minimi di base

Sa applicare meccanicamente le conoscenze ma non in situazioni nuove, commettendo errori

non gravi

Si esprime in maniera

comprensibile ma impacciata e non

appropriata

Partecipa al dialogo educativo in modo

incostante, non sempre svolge i

compiti assegnatigli

6Sufficiente

Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti

minimi di base dell’unità didattica

Riesce ad applicare le conoscenze

acquisite a semplici situazioni nuove degli argomenti

trattati

Si esprime in maniera lineare ed

appropriata

Partecipa regolarmente al

dialogo educativo, svolge i compiti

assegnatigli

7Discreto

Ha acquisito una conoscenza completa, pertinente e

abbastanza approfondita di tutti i punti, riguardante la

disciplina

Riesce ad applicare le conoscenze

acquisite a situazioni nuove

Si applica e si esprime con

chiarezza, usando la terminologia

corretta

Partecipa regolarmente al

dialogo educativo, svolge sempre i

compiti assegnatigli8

BuonoHa acquisito una conoscenza

completa, approfondita e coordinata di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze

acquisite, senza commettere errori anche in situazioni

nuove

Si applica e si esprime con

chiarezza, usando un vocabolario

ricco e appropriato

Partecipa al dialogo educativo in modo

costante, svolge sempre in modo preciso i compiti

assegnatigli9

OttimoHa acquisito una conoscenza ampia, completa, strutturata,

integrata e molto approfondita di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze in

maniera autonoma, senza errori, anche

in situazioni complesse

Si esprime in maniera accurata e

arricchita da concetti e termini

specifici multidisciplinari

Partecipa al dialogo educativo in modo propositivo, svolge

sempre in modo preciso i compiti

assegnatigli10

EccellenteHa acquisito una conoscenza

molto ampia, completa, strutturata, integrata e molto approfondita di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze in

maniera autonoma, precisa, senza

errori, anche in situazioni complesse

Si esprime in maniera fluida,

accurata e arricchita da

concetti e termini specifici

multidisciplinari

Partecipa al dialogo educativo in modo eccellente, svolge sempre in modo molto preciso i

compiti assegnatigli

STRUMENTI DI VERIFICA

Prove individuali Colloqui e prove pratiche

Prove collettive Simulazione di servizio

Numero di verifiche Due- Tre

Tipologie delle verifiche Verifiche orali e pratiche

Criteri di misurazione della verifica Orale: grado di conoscenza degli argomenti

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trattati. Pratico: grado di competenze raggiunto

nell’ambito delle attività di laboratorio

Modalità di notifica alla classe Immediata

Modalità di trasmissione della valutazione alle

famiglie

Registro elettronico

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE SETTORE: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA

Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.

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PRIMO BIENNIO

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI- SETTORE CUCINA Il docente di “Laboratorio di servizi enogastronomici – Settore cucina” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse; utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti

enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiere; valorizzare promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove

tendenze di filiera; controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,

chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; predisporre e realizzare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione

a specifiche necessità dietologiche .

Nel primo biennio docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali;• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel

tessuto produttivo del proprio territorio

Conoscenze Figure professionali che operano nel settore enogastronomico e caratteristiche delle professioni. Ruoli e gerarchia della brigata di cucina. Elementi di deontologia professionale. Il laboratorio di cucina:le aree di lavoro, le attrezzature e gli utensili. Igiene personale, dei prodotti, dei processi di lavoro e pulizia dell’ambiente. Norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro e rudimenti sul primo soccorso. Cenni sulla corretta utilizzazione igienica e gastronomica delle principali materie prime. Elementi di gastronomia tipica del territorio in cui si opera. Principali tipi di menu e successione dei piatti. Tecniche di base di cucina e principali tecniche di cottura. Principali tecniche di produzione di salse, contorni, uova, primi e secondi piatti. Tecniche di base di pasticceria, principali impasti e creme

Abilità Riconoscere le principali figure professionali correlate al settore enogastronomici e le regole fondamentali di comportamento professionale. Identificare attrezzature e utensili di uso comune. Provvedere alle corrette operazioni di funzionamento ordinario delle attrezzature. Rispettare le “buone pratiche” di lavorazione inerenti l’igiene personale, la preparazione, la cottura e la conservazione dei prodotti e la pulizia del laboratorio. Identificare le materie prime e i principali elementi di qualità e conservarle correttamente. Distinguere i prodotti tipici e i piatti tradizionali del territorio in cui si opera. Distinguere il menu dalla carta. Utilizzare le principali tecniche di base nella produzione gastronomica di cucina e di pasticceria. Presentare i piatti nel rispetto delle regole tecniche.

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LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO

Primo biennio:

1. Conoscere e applicare le principali norme igieniche e antinfortunistiche.2. Conoscere le figure professionali e i rispettivi ruoli, la terminologia tecnica.3. Il laboratorio di cucina: le aree di lavoro, le attrezzature e gli utensili.4. Tecniche di base di cucina e principali tecniche di cottura.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA

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LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE CUCINA

Il docente di “Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale:

riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;

cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio

essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire 6 un servizio il più possibile personalizzato;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità. I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termine di competenze:

utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera

valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera

applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti

controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico

predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche

adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

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SECONDO BIENNIO

Conoscenze

Valore culturale del cibo e rapporto tra gastronomia e società.

Caratteristiche della cucina regionale, nazionale ed internazionale.

Prodotti enogastronomici e tutela del marchio di qualità.

Criteri di elaborazioni di menu e carte.

Stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva.

Costi di produzione del settore cucina.

Alimenti e piatti delle tradizioni locali, prodotti della tradizione e dell’innovazione.

Organizzazione del personale del settore cucina. Tecniche di cottura e conservazione degli alimenti

Programmazione e organizzazione della produzione Tecniche di cucina. Tecniche di pasticceria. Software di settore

Abilità

Individuare le componenti culturali della gastronomia.

Individuare i fattori che determinano l’elaborazione di un menu.

Elaborare menu in relazione alle necessità dietologiche e nutrizionali della clientela.

Progettare un catalogo di menu, rispettando le regole gastronomiche in relazione al target dei clienti.

Elaborare menu e carte, in funzione della tipicità, stagionalità e target dei clienti.

Elaborare menu in relazione alle necessità dietologiche e nutrizionali della clientela.

Calcolare i costi di produzione specifici del settore. Apportare alla ricetta originale di un piatto variazionipersonali, fornire spiegazioni tecniche e motivazioni culturali, con attenzione all’evoluzione del gusto e della cucina.

Classificare gli alimenti in base alle qualità organolettiche e alle relative certificazioni di qualità. Simulare l’organizzazione scientifica della brigata di cucina.

Utilizzare tecniche di approvvigionamento per abbattere i costi (Food and beverage cost) . Applicare tecniche di cottura e conservazione ai prodotti enogastronomici.

Produrre impasti di base, creme e farce di base, torte e dolci al cucchiaio.

Produrre impasti lievitati ed evidenziare le varianti regionali.

LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO

Secondo biennio

1. Conoscere gli stili di cucina e la conservazione degli alimenti.2. Principali tecniche di produzione di salse, antipasti, primi piatti, secondi piatti di pesce, di

carne, contorni, uova e pasticceria.

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3. Conoscere i tipi di menu e la cronologia delle portate.4. Conoscere la classificazione delle carni e i prodotti ittici.

QUINTO ANNO

Conoscenze

Caratteristiche di prodotti del territorio.

Tecniche di catering e banqueting. Tipologie di intolleranze alimentari.

Sistema HACCP.

Marchi di qualità, sistemi di tutela e certificazioni. Criteri e strumenti per la sicurezza e la tutela della salute nel luogo di lavoro.

Software di settore. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.

Abilità

Realizzare piatti con prodotti del territorio. Organizzare il servizio attraverso la programmazione e il coordinamento di strumenti, mezzi e spazi. Progettare menu per tipologia di eventi.

Simulare eventi di catering e banqueting.

Realizzare piatti funzionali alle esigenze della clientela con problemi di intolleranze alimentari. Simulare un piano di HACCP.

Riconoscere i marchi di qualità e utilizzare sistemi di tutela e certificazioni.

Applicare i criteri e gli strumenti per la sicurezza e la tutela della salute.

Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.

LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO

Quinto anno1. Elaborare semplici menu.2. Essere in grado di preparare e servire le principali portate (primi, secondi di pesce, di carne,

contorni e dessert).3. La cucina innovativa del territorio, regionale, nazionale e internazionale.4. Realizzare il calcolo del costo del piatto.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

PROVE PRATICHE

VOTO CONOSCENZA APPLICAZIONE ABILITA’ E$PRESSIVE

PARTECIPAZIONEE IMPEGNO

1-2 Rifiuta di sottoporsi alla verifica

Nessuna Nessuna Inesistente

3 Molto scarso

Ha acquisito una conoscenza stentata e molto scadente su

tutti i punti dell’unità didattica

Non riesce ad applicare le poche

conoscenze acquisite dell’unità

didattica

Si esprime in maniera molto limitata, quasi

incompressibile

Non partecipa aldialogo educativo,

non svolge i compitiassegnatigli

4Scarso

Ha acquisito una conoscenza frammentaria, lacunosa e

approssimativa sugli argomenti

Riesce ad applicare con difficoltà le

conoscenze e commette errori gravi anche in

compiti semplici

Si esprime in maniera stentata,

confusa e scorretta sui termini tecnici

Partecipa al dialogoeducativo in modo

incostante, nonsempre svolge i

compiti assegnatiglisulle analisi

organolettiche5

MediocreHa acquisito una conoscenza non completa e superficiale dei contenuti minimi di base

Sa applicare meccanicamente le conoscenze ma non in situazioni nuove, commettendo errori

non gravi

Si esprime in maniera

comprensibile ma impacciata e non

appropriata

Partecipa al dialogoeducativo in modo

incostante, nonsempre svolge i

compiti assegnatigli

6Sufficiente

Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti

minimi di base dell’unità didattica

Riesce ad applicare le conoscenze

acquisite a semplici situazioni nuove degli argomenti

trattati

Si esprime in maniera lineare ed

appropriata

Parteciparegolarmente al

dialogo educativo,svolge i compiti

assegnatigli

7Discreto

Ha acquisito una conoscenza completa, pertinente e

abbastanza approfondita di tutti i punti, riguardante la

disciplina

Riesce ad applicare le conoscenze

acquisite a situazioni nuove

Si applica e si esprime con

chiarezza, usando la terminologia

corretta

Parteciparegolarmente al

dialogo educativo,svolge sempre i

compiti assegnatigli8

BuonoHa acquisito una conoscenza

completa, approfondita e coordinata di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze

acquisite, senza commettere errori anche in situazioni

nuove

Si applica e si esprime con

chiarezza, usando un vocabolario

ricco e appropriato

Partecipa al dialogoeducativo in modo

costante, svolgesempre in modopreciso i compiti

assegnatigli9

OttimoHa acquisito una conoscenza ampia, completa, strutturata,

integrata e molto approfondita di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze in

maniera autonoma, senza errori, anche

in situazioni complesse

Si esprime in maniera accurata e

arricchita da concetti e termini

specifici multidisciplinari

Partecipa al dialogoeducativo in modopropositivo, svolge

sempre in modopreciso i compiti

assegnatigli10

EccellenteHa acquisito una conoscenza

molto ampia, completa, strutturata, integrata e molto approfondita di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze in

maniera autonoma, precisa, senza

errori, anche in situazioni complesse

Si esprime in maniera fluida,

accurata e arricchita da

concetti e termini specifici

multidisciplinari

Partecipa al dialogoeducativo in modoeccellente, svolgesempre in modomolto preciso i

compiti assegnatigli

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PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO

LABORATORIO DI SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA

Primo biennio (Classi I e II)

Il docente di “Laboratorio di servizi di accoglienza turistica” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

1.Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera

2.Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela

3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistico, culturali e enogastronomiche del territorio

4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere; attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

utilizzare e produrre testi multimedialiLa disciplina si sviluppa in stretta correlazione con gli insegnamenti dell’Area generale e d’indirizzo.

Fondamentale appare la connessione con la lingua italiana e le lingue straniere. L’organizzazione di opportuni

laboratori di simulazione consente agli studenti di verificare le abilità comunicativo-relazionali possedute.

Conoscenze1. Concetti di base della comunicazione verbale e non verbale nelle diverse situazioni.2. Modulistica elementare alberghiera, elementi base di corrispondenza alberghiera.3. Elementi base di menu.4. Il linguaggio tecnico alberghiero e le tecniche di accoglienza5. Elementi di comunicazione professionale applicata alla vendita e all’assistenza clienti.6. Le operazioni del ciclo cliente.7. Il front e back office: struttura del reparto, organigramma e mansioni.8. Tecniche elementari di prenotazione e strutture ricettive nel comparto italiano.9. Elementi di base di vendita e assistenza clienti.10. Caratteristiche e articolazioni del sistema turistico- ristorativi.

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11. Strutture ricettive, tipologie di aziende ristorative e le figure professionali.12. Risorse naturalistiche e i parchi del proprio territorio.13. Località d’arte e d’interesse turistico significative della zona.14. Tecniche di comunicazione professionale.15. Il conto cliente.16. Gli arrangiamenti alberghieri.17. La differenziazione dei prezzi in base alla tipologia di camere.18. La differenziazione dei prezzi in base alla stagionalità.

Abilità1. Accogliere il cliente mettendolo a proprio agio.2. Presentare i prodotti/servizi offerti.3. Rispettare le regole di corretto approccio professionale con il cliente.4. Applicare le tecniche di base di accoglienza e assistenza al cliente.5. Eseguire le operazioni relative alle fasi di ante e check-in del ciclo clienti.6. Identificare le strutture ricettive e di ospitalità.7. Individuare le interazioni tra ospitalità, enogastronomia ed economia.

8. Riconoscere le differenze tra i vari tipi di strutture ricettive, aziende ristorative e figure professionali coinvolte.9. Riconoscere le risorse ambientali storiche, artistiche e culturali del proprio territorio nella prospettiva del loro sfruttamento anche a fini turistici.10. Utilizzare le forme di comunicazione professionale di base per accogliere ed interagire con il

cliente.11. Impostare il conto di un cliente individuale.12. Redigere un listino prezzi di tipo alberghiero.

VALUTAZIONELa valutazione può essere:

formativa: ha lo scopo di fornire un'informazione continua e analitica circa il modo in cui l'allievo procede nell'apprendimento e nell'assimilazione. Serve anche al docente per valutare la qualità del proprio intervento. Questa valutazione si colloca all'interno delle attività didattiche e concorre a determinare lo sviluppo successivo.

sommativa: risponde all'esigenza di apprezzare le abilità degli allievi di utilizzare in modo aggregato capacità e conoscenze acquisite durante una parte significativa dell'itinerario di apprendimento.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE: Partendo dalla programmazione di dipartimento, le singole discipline indicano le tipologie di verifica che intendono proporre nel corso dell’anno scolastico (almeno due scritte o orali nel trimestre e nel pentamestre) con le relative griglie di valutazione in allegato.

Verifiche

Verifiche orali; Prove strutturate o semi strutturate; Risoluzione problemi; Ricerche; altro.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

PROVE PRATICHE

VOTO CONOSCENZA APPLICAZIONE ABILITA’ E$PRESSIVE

PARTECIPAZIONEE IMPEGNO

1-2 Rifiuta di sottoporsi alla verifica

Nessuna Nessuna Inesistente

3 Molto scarso

Ha acquisito una conoscenza stentata e molto scadente su

tutti i punti dell’unità didattica

Non riesce ad applicare le poche

conoscenze acquisite dell’unità

didattica

Si esprime in maniera molto limitata, quasi

incompressibile

Non partecipa aldialogo educativo,

non svolge i compitiassegnatigli

4Scarso

Ha acquisito una conoscenza frammentaria, lacunosa e

approssimativa sugli argomenti

Riesce ad applicare con difficoltà le

conoscenze e commette errori gravi anche in

compiti semplici

Si esprime in maniera stentata,

confusa e scorretta sui termini tecnici

Partecipa al dialogoeducativo in modo

incostante, nonsempre svolge i

compiti assegnatiglisulle analisi

organolettiche5

MediocreHa acquisito una conoscenza non completa e superficiale dei contenuti minimi di base

Sa applicare meccanicamente le conoscenze ma non in situazioni nuove, commettendo errori

non gravi

Si esprime in maniera

comprensibile ma impacciata e non

appropriata

Partecipa al dialogoeducativo in modo

incostante, nonsempre svolge i

compiti assegnatigli

6Sufficiente

Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti

minimi di base dell’unità didattica

Riesce ad applicare le conoscenze

acquisite a semplici situazioni nuove degli argomenti

trattati

Si esprime in maniera lineare ed

appropriata

Parteciparegolarmente al

dialogo educativo,svolge i compiti

assegnatigli

7Discreto

Ha acquisito una conoscenza completa, pertinente e

abbastanza approfondita di tutti i punti, riguardante la

disciplina

Riesce ad applicare le conoscenze

acquisite a situazioni nuove

Si applica e si esprime con

chiarezza, usando la terminologia

corretta

Parteciparegolarmente al

dialogo educativo,svolge sempre i

compiti assegnatigli8

BuonoHa acquisito una conoscenza

completa, approfondita e coordinata di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze

acquisite, senza commettere errori anche in situazioni

nuove

Si applica e si esprime con

chiarezza, usando un vocabolario

ricco e appropriato

Partecipa al dialogoeducativo in modo

costante, svolgesempre in modopreciso i compiti

assegnatigli9

OttimoHa acquisito una conoscenza ampia, completa, strutturata,

integrata e molto approfondita di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze in

maniera autonoma, senza errori, anche

in situazioni complesse

Si esprime in maniera accurata e

arricchita da concetti e termini

specifici multidisciplinari

Partecipa al dialogoeducativo in modopropositivo, svolge

sempre in modopreciso i compiti

assegnatigli10

EccellenteHa acquisito una conoscenza

molto ampia, completa, strutturata, integrata e molto approfondita di tutta l’unità

didattica

Applica le conoscenze in

maniera autonoma, precisa, senza

errori, anche in situazioni complesse

Si esprime in maniera fluida,

accurata e arricchita da

concetti e termini specifici

multidisciplinari

Partecipa al dialogoeducativo in modoeccellente, svolgesempre in modomolto preciso i

compiti assegnatigli

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Allegato “ B “

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIOREClassica – Scientifica – Professionale

TROPEA

PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SOSTEGNO E

POTENZIAMENTO AMBITO SCIENTIFICO E RISTORATIVO

a.s. 2017/2018

Composizione del dipartimento di sostegno e potenziamento

Docenti Classe ore sedeBarbalace Caterina II A 18 (sostegno) Enogastronomico

Caruso Giuliana II B - IIIB 18( sostegno) Enogastronomico

Serrau M. Franca I B - II B 18( potenziamento) Enogastronomico

Seva Carmela II A 18( sostegno) Liceo Scientifico

Coccia M. Luisa I A –II A 18( 9 ore sost.+9 ore potenz.)

Enogastronomico

Carlino Giuseppe IV B 18 (9 ore sostegno + Enogastronomico

Barillaro Elisabetta II A 18 ( sostegno) Liceo Classico

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Premessa

Il nostro Istituto riserva una specifica attenzione all’inclusione degli allievi diversamente abili e si

avvale da anni della presenza di insegnanti specializzati.

Le linea guida che ispirano il nostro intervento mirano al raggiungimento dell’inclusione e

intendono favorire il recupero e il potenziamento delle capacità individuali, senza trascurare

l’orientamento al lavoro e l’integrazione nella società. Un’attenzione speciale viene dedicata alle

strategie da adottare e alla progettazione di percorsi individualizzati, personalizzati, flessibili e

programmati, agli strumenti e agli ausili tecnici ed informatici che possono rivelarsi molto più

efficaci al raggiungimento degli obiettivi stabiliti per ogni singolo allievo. La presente

programmazione, elaborata dai docenti di Dipartimento del Sostegno e potenziamento Area

Scientifica e Tecnico – pratico, intende garantire il diritto allo studio agli studenti in situazione di

svantaggio sociale e culturale e DSA nel rispetto della normativa vigente, secondo la C. M.n° 8 del

06/03/2013 e della legge n.104/92 che sancisce l’integrazione scolastica e sociale. Presupposto

fondamentale è considerare gli allievi come esseri unici, ponendosi nell’ottica di valorizzare le

differenze, pensando ad esse come ad una risorsa e non come inferiorità. Un’integrazione scolastica,

quindi, sostanziale e non formale, che si avvale nella nostra scuola di un’ attiva collaborazione di

tutto il personale dell’Istituto. I singoli Consigli di Classe promuoveranno e svilupperanno le

occasioni di apprendimento, favorendo la partecipazione alle attività e collaborando alla stesura del

P.E.I. e del P.D.P.,con il coinvolgimento attivo delle famiglie. Il Dipartimento intende articolare la

programmazione partendo dalle competenze, conoscenze, attività, abilità, per il raggiungimento

degli obiettivi che saranno effettivamente calibrati sulla base delle potenzialità, capacità e

prerequisiti posseduti dai singoli allievi. Queste ultime informazioni scaturiranno da un’attenta

osservazione da parte di tutti gli insegnanti che utilizzeranno test d’ingresso e griglia osservativa da

somministrare ad inizio dell’ anno. In ogni caso, ad una prima indagine potranno sempre seguire ulteriori

osservazioni aggiuntive e/o integrative, qualora se ne ravvisi la necessità, soprattutto per gli studenti inseriti

nella classi prime, la cui analisi della situazione di partenza presenta maggiori difficoltà e richiede tempi più

lunghi.

Al fine di rendere più efficace l’attività di sostegno in questa prima fase osservativo-ricognitiva, si

ritiene opportuno procedere nel seguente modo:

esaminare la documentazione pervenuta dalla A.S.L. di competenza (Diagnosi Funzionale) e

dalla Scuola o Classe di provenienza (Fascicolo Personale; Profilo Dinamico Funzionale;

Piano Educativo Individualizzato);

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utilizzare una “griglia di osservazione” da integrare eventualmente con annotazioni libere

sui comportamenti e sulle abilità nelle varie situazioni (all’interno del gruppo classe, in

presenza dell’insegnante di sostegno, nelle attività individuali, ecc.);

prendere contatto con gli insegnanti della Scuola o Classe di provenienza, con i genitori, con

l’Èquipe Socio-Psico-Pedagogica, con i referenti dei centri socio-assistenziali specializzati

eventualmente frequentati dall’allievo.

Le informazioni raccolte, riunite e coordinate dall’insegnante di sostegno, saranno poi elemento di

base, unite alle risultanze della Diagnosi Funzionale, per la stesura della programmazione

educativo-didattica individualizzata, del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo

Individualizzato.

Il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) e il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) restano di

fatto gli strumenti essenziali attraverso i quali si esercita il diritto all’istruzione e all’educazione

dell’alunno con disabilità.

.

PERCORSO SCOLASTICO

Nella scelta del percorso scolastico più idoneo per l’allievo con disabilità si possono seguire due

percorsi scolastici:

a) una programmazione globalmente riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi

ministeriali;

b) una programmazione differenziata.

a) PRIMO PERCORSO: Programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai

programmi ministeriali, o comunque ad essi globalmente corrispondenti (O.M. n. 90 del

21/05/2001, art. 15, comma 3).

Per gli studenti che seguono obiettivi riconducibili ai programmi ministeriali è possibile prevedere:

un programma minimo con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;

un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti,

ricercando la medesima valenza formativa (D.L.vo 297/1994, art. 318).

Sia per le verifiche che vengono effettuate durante l’anno scolastico, sia per le prove che vengono

effettuate in sede di esame, possono essere predisposte prove equipollenti, che verifichino il livello

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di preparazione raggiunto e le abilità sviluppate al termine del percorso di studio. Le prove

equipollenti possono essere effettuate con l’ausilio di mezzi diversi o con modalità diverse:

MEZZI DIVERSI: le prove possono essere, ad esempio, svolte con l’ausilio di

apparecchiature informatiche;

MODALITÀ DIVERSE: il Consiglio di Classe può predisporre prove utilizzando modalità

diverse (ad esempio questionari a diversa tipologia di item: risposta multipla, Vero/Falso,

ecc.).

Gli allievi possono usufruire di tempi più lunghi nelle prove scritte (dell’O.M. n. 90 del 21/05/2001,

art. 15, comma 9; D.L.vo n. 297/94, art. 318, comma 3).

Gli assistenti dell’autonomia e comunicazione possono essere presenti durante lo svolgimento solo

come “facilitatori” della comunicazione (D.M. 25 maggio 95, n. 170).

b) SECONDO PERCORSO: Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici

formativi non riconducibili ai programmi ministeriali.

Questo percorso richiede necessariamente il consenso della famiglia (O.M. n. 90 del 21/05/2001,

art. 15, comma 5). Il Consiglio di Classe, infatti, deve dare immediata comunicazione per iscritto

alla famiglia, fissando un termine per manifestare un formale assenso. In caso di mancata risposta,

si intende accettata dalla famiglia la valutazione differenziata; in caso di diniego scritto, invece,

l’allievo deve seguire la programmazione di classe. La programmazione differenziata consiste in un

piano di lavoro personalizzato per lo studente, stilato sulla base del P.E.I. da ogni docente del

Consiglio di Classe per ogni singola materia.

Gli alunni vengono valutati con voti decimali, che sono relativi unicamente al P.E.I. ed hanno

valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi.

Per gli alunni che seguono un P.E.I. differenziato, ai voti riportati nello scrutinio finale e ai punteggi

assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, l’indicazione che la

votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali (O.M. 90 del 21/05/2001, art. 15,

comma 6).

Per favorire un reale processo di integrazione dei diversamente abili, i docenti Specializzati

attueranno la loro azione educativo-didattica all’interno della classe di appartenenza dei singoli

allievi.

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Sono previsti, comunque, momenti di individualizzazione condotti all’esterno del contesto classe

atti a consentire:

nel caso di allievi con particolare gravità, la possibilità di effettuare attività specifiche

(senso-percettive, motorie e/o “ informatiche”) in spazi più idonei (aula informatica – aula

studio);

nel caso di allievi con gravità che non seguono il programma della classe di appartenenza, la

possibilità di proporre attività specifiche di consolidamento e verifica mirate, utili ai fini di

una valutazione serena ed obiettiva del processo formativo.

Obiettivi generali

Realizzare un buon grado di socializzazione e di integrazione all’interno del gruppo classe, dell’Istituto e del territorio;

Miglioramento dell’asse relazionale con gli altri studenti, con i docenti e i non docenti; Sviluppo dell’attitudine alla collaborazione e alla partecipazione alle attività; Acquisizione di abilità di base, sia teorica che pratiche; Sviluppo dell’autonomia personale e sociale; Consolidamento e/o miglioramento delle abilità, delle conoscenze e delle competenze

raggiunte; Accrescere l’autostima; Potenziamento delle capacità attentive, mnestiche e di concentrazione;

Migliorare l’autonomia operativa; Promuovere la fiducia in sé; Rispettare le regole della comunità scolastica e le norme civili di comportamento; Rispettare le strutture scolastiche e l’ambiente; Controllare l’emotività; Sviluppare un’adeguata motivazione all’apprendimento; Migliorare i tempi di ascolto e di applicazione allo studio.

Obiettivi Area Umanistica

Migliorare le abilità di letto-scrittura; Migliorare la comprensione e la produzione scritta e orale; Arricchire il lessico.

Obiettivi Area Scientifica

Sviluppare e potenziare la capacità di associare, discriminare, seriare, quantificare, ecc.; Eseguire calcoli e operazioni; Sviluppare abilità logico-matematiche e di problem solving; Uso di calcolatrice e computer.

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Obiettivi Area tecnico - pratica

Sviluppare capacità organizzative; Sviluppare capacità tecnico-pratiche; Sviluppare e potenziare capacità di utilizzare strumenti specifici.

Area Psicomotoria

Imparare a gestire il proprio spazio; Migliorare la motricità fine e grosso-motoria; Acquisire e migliorare gli schemi, le abilità motorie di base e la coordinazione dinamica

generale; Acquisire la capacità di percepire il proprio corpo nel rapporto spazio-tempo.

Metodologia didattica

L’approccio metodologico sarà prevalentemente di tipo pratico, operativo, semplificato e concreto.

Per alcune discipline si tenterà di avvicinare quanto più possibile gli interventi didattici a quella che

può essere l’esperienza dell’alunno. Si cercherà costantemente di rendere partecipe gli alunni con

disabilità all’attività didattica svolta in classe, facendo leva sulle loro preferenze nonché sulla

necessità di garantire una piena integrazione e socializzazione.

Gli interventi didattici verranno attuati attraverso le seguenti modalità:

● Predisposizione di un ambiente accogliente, sicuro motivante che accresca l’autostima,

l’autonomia e la fiducia dell’alunno;

● Lezione frontale;

● Lettura guidata degli argomenti del libro di testo;

● Lezione interattiva ( LIM);

● Spiegazioni individualizzate;

● Discussioni libere o guidate;

● Organizzazione dei contenuti secondo unità didattiche, mappe concettuali;

● Schematizzazione sintetica;

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● Semplici proposte operative quali test, schede di laboratorio, questionari, ricerche guidate,

esercizi, facili problemi e spunti di riflessioni per far cogliere i nessi ed i collegamenti fra ivari

aspetti dei temi trattati;

● Lavori di gruppo;

● Apprendimento cooperativo;

● Offrire occasioni di dialogo e discussione per scoprire e valorizzare particolari capacità personali

dell’alunno in difficoltà;

● Offrire occasioni di dialogo affinchè l’alunno possa prendere coscienza dei propri bisogni

relazionali e culturali.

Strumenti

● Libri di testo;

● PC in aula e nel laboratorio;

● Discussioni libere o guidate;

● Spiegazione di quanto letto;

● Schede, questionari, ricerche guidate, esercizi;

● Uso di mezzi audiovisivi;

● Laboratori operativi: di informatica, di lingua straniera, ecc.;

● LIM;

● Calcolatrice;

● Visione di film;

● Attività di recupero e potenziamento.

SPAZI DI LAVORO

Classe, laboratori informatici, linguistici e scientifici, laboratori di sala /bar e cucina, ambiente

esterno (uscite didattiche).

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TIPOLOGIE DI VERIFICHE

In base al percorso educativo – didattico seguito dall’alunno con disabilità è possibile predisporre le

seguenti tipologie di verifica:

● Prove coerenti con quelle predisposte per la classe;

● Prove equipollenti che devono consentire di accertare il raggiungimento degli obiettivi minimi

prefissati;

● Prove differenziate che devono consentire di accertare il raggiungimento degli obiettivi

individualizzati prefissati.

Verifiche specifiche

● Verifiche scritte ( test, questionari, completamento schede illustrate, prove strutturate o

semistrutturate: risposte a scelta multipla, vero/ falso, ecc.);

● Semplici conversazioni guidate.

Le verifiche verranno concordate nei tempi e nei modi dello svolgimento tra l’insegnante di

sostegno o potenziamento e l’insegnante curriculare.

VALUTAZIONE

La valutazione dovrà:

● rispecchiare la specificità di ogni alunno e il suo personale percorso formativo;

● tenere conto degli obiettivi prefissati, del livello di partenza, dei ritmi di apprendimento,

dell’impegno dimostrato, della partecipazione alle attività educativo – didattiche, della componente

affettivo – relazionale e soprattutto dei progressi raggiunti in relazione all’integrazione,

all’acquisizione di autonomia e di competenze sociali e cognitive.

La valutazione delle competenze prevede che:

● per le competenze dei ragazzi che seguono una programmazione differenziata con obiettivi

didattici non riconducibili ai programmi ministeriali si farà riferimento al P.E.I.

● per le competenze dei ragazzi che seguono una programmazione per obiettivi minimi globalmente

riconducibili ai programmi ministeriali si farà riferimento alle proposte elaborate dai singolo

dipartimenti.

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Griglia di valutazione materie con obiettivi minimi e/o differenziati

Rilievo Voto Modalità di raggiungimento dell’obiettivo

Obiettivo non raggiunto e problematiche 2/3 Mancata consegna, comportamento oppositivo

Obiettivo non raggiunto 4 Totalmente guidato e non collaborativo

Obiettivo raggiunto in parte 5 Guidato

Obiettivo sostanzialmente raggiunto 6 Parzialmente guidato

Obiettivo raggiunto in modo soddisfacente

7 In autonomia

Obiettivo pienamente raggiunto 8/9 In autonomia, con sicurezza e con ruolo attivo

Obiettivo pienamente raggiunto 10 In autonomia, con sicurezza e con ruolo propositivo

Nella stesura dalle singole programmazioni didattiche-educative si farà riferimento agli obiettivi

socio-affettivi- comportamentali e cognitivi trasversali.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Nicolantonio Cutuli

Gruppo dipartimentale

Prof.ssa Barbalace Caterina

Prof.ssa Caruso Giuliana

Prof.ssa Serrau Maria Franca

Prof.ssa Seva Carmela

Prof.ssa Coccia M. Luisa

Prof. Carlino Giuseppe

Prof.ssa Barillaro Elisabetta

DOCENTI DI DIPARTIMENTO FIRMA

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1 BARBALACE CATERINA

2 CURELLO GREGORIO

3 LOIACONO COSTANTINO

4 LO IACONO SALVATORE

5 MAZZITELLI DOMENICO

6 PANTANO MARIA GRAZIA

7 RESTUCCIA MICHELE

8 SEVA CARMELA

Tropea 20/11/2017

Il Dirigente Scolastico

Prof. Nicolantonio Cutuli