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Franco Guadagni

Telecom Italia Lab

Franco GuadagniTelecom Italia Lab

L’obsolescenza dei supporti tecnologici: quanto durano i ricordi digitali?

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Quanto durano i ricordi digitali?Quanto durano i ricordi digitali?

Sommario:

La memoria digitale: un problema non solo specialistico

Una questione di dimensioni ... notevoli

Perchè il digitale ha la memoria corta?

L’interconnessione delle risorse: un asso nella manica?

Una metafora per la “memoria della rete”

Uno sguardo in un possibile futuro

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L’informazione prodotta nel 2002

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Unità di misura: TerabytesFonte: Berkeley University“How much information” Project

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Tanta?


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Tantissima...


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Il problema è di tutti...

Con la diffusione delle tecnologie digitali, i ricordi perdono materialità e diventano bit

Oggi oltre il 90% dell’informazione generata è prodotta direttamente sotto forma digitale

Si tende a digitalizzare anche i ricordi materiali...

I vantaggi li conosciamo tutti (conservazione della qualità, duplicabilità, riduzione di spazio occupato)

Gli svantaggi rischiano però di diventare preponderanti

Cosa troverà mio nipote nella soffitta digitale?

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Dove scrivo? Quanto dura?

(Dati probabilmente ottimistici, almeno in alcuni casi…)(Fonte: Michael Gilbert, Univ. of Massachusset)

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... Ma non solo ...

Anche supponendo che i bit non “sbiadiscano” nel supporto, e rimangano perennemente visibili

Il formato fisico del supporto cambia rapidamente (chi ricorda i

floppy disk da 8.5 pollici? E le audiocassette del ?)

E se il formato fisico rimane buono (es. CD, nastro) può invecchiare il formato logico (Attenti agli standard!)

... Infine, la protezione dei dati può essere nociva al loro ricordo. Chi ricorderà le password con cui li proteggo?

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Le memorie di oggi

Disponibili flash memories dell’ordine dei GB. Standard approvato fino a 178 GB

Microdrives da 40 GB in 0.3*2.5*3 cm

Primi HD commerciali low end (<1K$) da desktop oltre il Terabyte


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E quelle di domani

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Costo di 1 terabyte di memoria (US$)

Nel 2015 per 10-100 US$ avremo 1-10 Terabyte di memoria; il PC avrà memoria da 100 Terabyte a 1 PetabytePrototipate soluzioni dell’ordine di 5 Terabyte per cmq (*)

(*) Marketandresearch report on data storage, Gennaio 2003


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Lo scenario di medio termine:

Ogni PC potrà essere equipaggiato a basso costo con quantità di memoria dell’ordine delle decine/centinaia di TB

Anche scenari di “registrazione della vita” (progetti Microsoft “sensecam” e “mylifebits”, progetto Nokia “lifeblog”) producono dati che comunque non richiedono oltre un TB/anno

Tutta la filmografia italiana (4000 films) a qualità DVD può essere “alloggiata” in 10-20 TB

Supponiamo che 50 TB siano sufficienti a soddisfare le esigenze dei più esigenti. Come posso sfruttare il fatto di averne 100?

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C’e’ anche la rete!

Uno scenario di ampia interconnessione con accessi a larga banda e’ verosimile.

Abbiamo visto che la replicazione è un’arma contro la morte dei dati...

Perché non fare uno più uno?

La solidarietà degli utenti interconnessi, stimolata dal desiderio di immortalità, e coadiuvata da adeguate tecnologie SW di distribuzione, protezione e retrieval favorirebbe la replicazione dei dati in rete.

Le tecnologie di “data grid” già oggi utilizzate a livello professionale per scopi diversi dalla conservazione, potrebbero essere riadattate allo scopo.

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La rete: memoria “organica” e soffitta digitale

Già oggi, se pur con una capacità potenzialmente migliaia di volte inferiore, la rete agisce da deposito di memorie digitali in perenne evoluzione.

I dati più “importanti” sono replicati, ed hanno una “sopravvivenza” più lunga.

La divulgazione e diffusione dei dati è una garanzia contro la loro obsolescenza (es. http://ridgwaydb.mobot.org/mobot/rarebooks/)

Il tempo modifica la “presenza” in rete dell’informazione, facendo deperire i dati che non sono replicati.

C’e’ anche un “effetto soffitta”, per cui gran parte dell’informazione, pur non essendo usata, permane disponibile on line.

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Punti aperti

Oggi la memoria digitale off line è molto maggiore di quella on line.

Per questa parte di dati non sono disponibili strumenti standard di catalogazione e di ricerca

Anche per la parte di dati on line gli strumenti di ricerca dovrebbero essere molto più potenti degli attuali

La protezione dell’informazione è potenzialmente in conflitto con la sua replicazione e diffusione

Spunti di riflessione e ricerca, il futuro dei ricordi digitali è comunque ancora da scrivere.

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Finale

... E se un mio pronipote potrà trovare in soffitta qualche ricordo materiale, è più probabile che qualche rimasuglio digitale sarà invece rimasto impigliato e dimenticato nelle maglie della rete ...

Franco GuadagniE-mail [email protected]

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