02 alberi
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Alberi in meccanicaTRANSCRIPT
Facoltà di Ingegneria Industriale
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
A.A. 2010/11
Progettazione di Sistemi Meccanici
Progetto di un albero
M. MADIA
2
• Assi: fissi o rotanti; sollecitati solamente a flessione, non a torsione.
• Alberi: sempre rotanti; sollecitati sia a flessione, sia a torsione.
Definizioni
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Linea d’asse: rettilinea, a gomiti.
Tipo di sezione: cava o piena.
Forma della sezione: circolare o profilata (quadrati, scanalati).
Lunghezza: lunghi o corti.
Tipologia: di pezzo, snodati flessibili.
Vincoli: isostatici, iperstatici (a prescindere dalla libertà di ruotare).
3Esempio di albero
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
4
La progettazione di un albero consiste principalmente nel dimensionamento dei diametri delle varie sezioni.
Dimensionamento di massima:
esperienza;
calcoli semplificati;
formule empiriche.
Progetto di un albero: dimensionamento di massima
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Verifiche:
Resistenza alle sollecitazioni statiche;
Resistenza a fatica;
Entità massima delle deformazioni;
Velocità critiche sia flessionali, sia torsionali.
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Primo dimensionamento dei dettagli (raccordi, smussi, cave, …):
Progetto della geometria dei “punti critici”: raccordi tra tratti a diversi diametri sedi e spallamenti per cuscinetti sedi di linguette e chiavette profili scanalati etc.
Sovra-sollecitazionilocalizzate
(Effetto d’intaglio)
Progetto di un albero: dimensionamento dei dettagli
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Primo dimensionamento dei dettagli (raccordi, smussi, cave, …):
esperienza;
calcoli semplificati;
formule empiriche.
Verifiche:
Resistenza alle sollecitazioni statiche;
Resistenza a fatica.
6Progetto di un albero: scelta del materiale
Nella trattazione seguente ci si riferirà sempre ad alberi costruiti in acciaio.Si ha una importante divisione a seconda del tipo di albero:
alberi lunghi; alberi corti.
In generale negli alberi lunghi la condizione limite è rappresentata dalla deformazione massima accettabile, quella che viene definita come freccia massima (fmax).Il parametro importante è quindi la rigidezza dell’albero, legata al modulo di
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Il parametro importante è quindi la rigidezza dell’albero, legata al modulo di elasticità che assume valori simili per tutti gli acciai.Non sono quindi necessari acciai ad alta resistenza, possono essere usati acciai come Fe360, Fe430 o Fe510.
Negli alberi conti la condizione limite è rappresentata dalla vita a fatica.In questo caso è necessario usare acciai ad alta resistenza (non legati o debolmente legati). Esempi tipici sono il C40 od il 30NiCrMo3.In generale vengono anche sottoposti a trattamento termico per migliorarne le caratteristiche di resistenza a fatica (es. bonifica).
7Progetto di un albero: condizioni particolari
Bisogna prendere in considerazione il fatto che gli alberi possono lavorare in condizioni particolari in cui possono diventare limitanti altre sollecitazioni:
usura; fatica da contatto; corrosione; etc.
Rimedio: cementazione o nitrurazione.
Rimedio: rivestimenti.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
8
Prima di procedere con il dimensionamento è necessario effettuare delle
considerazioni preliminari sulla geometria dell’albero.
• Prima stima delle distanze tra supporti, mozzi, etc.
riduzione degli ingombri;
interfacce con altre parti della macchina;
Progetto di un albero: passi preliminari
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
interfacce con altre parti della macchina;
etc.
• Scelta di un diametro “medio” necessario:
stima delle sollecitazioni agenti sull’albero.
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Schematizzazione delle azioni agenti su di ruotadentata elicoidale montata su di un albero vincolatoisostaticamente (cerniera e cuscinetto).
Progetto di un albero: calcolo delle azioni interne (1)
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
2t t
dM F= ⋅
10
E’ necessario effettuare le seguenti operazioni:
• individuare i piani in cui eseguire lo studio (x-z ed y-z);
• riportare tutti i carichi sull’asse dell’albero;
• ricordarsi dei momenti di trasporto.
Progetto di un albero: calcolo delle azioni interne (2)
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
11
L’operazione successiva è il calcolo delle reazioni vincolari.
l a b= +2
t t
dM F=
Progetto di un albero: calcolo delle azioni interne (3)
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
0
0
02
a
t
r a
A F
bH F
l
b dV F F
l l
= −
=
= + ⋅
1
12
t
r a
aH F
l
a dV F F
l l
=
= − ⋅
12
Bisogna quindi fissare una convenzione per il calcolo delle azioni interne. La
convenzione può essere fissata arbitrariamente, l’importante è essere
conformi nella scrittura delle azioni interne.
Taglio: T
Azione assiale: N
Progetto di un albero: calcolo delle azioni interne (4)
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Taglio: T
Momento flettente: Mf
Momento torcente: Mt
13
Mf
T
Mf
T
12
r a
d aa F F
l
⋅ − ⋅ ⋅ −
2r a
d ab F F
l
⋅ + ⋅ ⋅
t
a bF
l
⋅⋅
b d
2
a dF F
l l−
⋅b
t
aF
l
12
r a
d aa F F
l
⋅ − ⋅ ⋅ −
2r a
d ab F F
l
⋅ + ⋅ ⋅
t
a bF
l
⋅⋅
b d
2
a dF F
l l−
⋅b
t
aF
l
Progetto di un albero: calcolo delle azioni interne (5)
Le azioni interne vengono calcolate indipendentemente sui due piani.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
T
N
Mt
Piano x-z Piano y-z
T
N
Mt
Piano x-z Piano y-z
2r a
b dF F
l l+
⋅
bF
l
aF
2t
dF
2r a
b dF F
l l+
⋅
bF
l
aF
2t
dF
14
,32.16
f MAX
amm
Md
σ≥
Progetto di un albero: progetto di massima (1)
Considerando la flessione ed in particolare avendo calcolato il massimo
momento flettente con la risoluzione delle azioni interne, si può scrivere:
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
amm
Mf,MAX : massimo momento flettente
d : diametro albero nella sezione con massimo Mf
σamm (~ Rm / 6) : massima sollecitazione ammissibile per il materiale
15
,31.72
t MAX
amm
Md
τ≥
Progetto di un albero: progetto di massima (2)
Passando alla torsione, avendo calcolato il massimo momento flettente con la
risoluzione delle azioni interne, si può scrivere:
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
amm
Mt,MAX : massimo momento torcente
d : diametro albero nella sezione con massimo Mt
τamm (~ Rm / 15) : massima sollecitazione ammissibile per il materiale
16
,32.17
f eq
amm
Md
σ≥ ( )
222, ,maxf eq f t
M M Mα= + ⋅dove
Progetto di un albero: progetto di massima (3)
Nel caso l’albero venga sollecitato sia a torsione che a flessione:
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
α2 = 0.25 : flessione rotante con torsione pulsante o costante
α2 = 0.75 : flessione rotante con torsione alternata
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Le operazioni fondamentali da eseguiresono:
• determinazione del fattore Kt (ad es. da
diagrammi sperimentali)• calcolo della sollecitazione massima
effettiva:
Progetto di un albero: sovrasollecitazioni locali (1)
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
max t nomKσ σ= ⋅
18
Fa
Fr
Progetto di un albero: sovrasollecitazioni locali (2)
E’ possibile determinare il fattore Kt anche con metodi numerici (FEM, BEM,
etc.)
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Ft
Cuscinetto volvente radialeLato motore
Cuscinetto volvente reggispinta
Ampia zona di sovrasollecitazione causata dalla variazione di geometria
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Ci si limita al caso dei materiali duttili, ammettendo che sia accettabile losnervamento localizzato. In questo caso è possibile eseguire la verifica staticanell’ipotesi di insensibilità all’intaglio.Si fa riferimento ad un criterio per materiali isotropi, in generale si usano ilcriterio di Huber-Hencky-von Mises od il criterio di Guest-Saint Venant-Tresca:
στσσ sn≤⋅+= 22* 3
Progetto di un albero: verifica di resistenza statica
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
η
στσσ sn
nomnom ≤⋅+= 22*
vM 3
η
στσσ sn
nomnom ≤⋅+= 22*
GT 4
20Progetto di un albero: verifica di resistenza a fatica
Nel caso di verifica di resistenza a fatica bisogna tenere in considerazionidiversi fattori.In generale il progetto di un albero a fatica deve sempre considerare iseguenti effetti:
1. effetto dell’intaglio (coefficiente di intaglio a fatica Kf, passaggio dal limite
di fatica della provetta a quello del componente);2. finitura superficiale (coefficiente b2);
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
2. finitura superficiale (coefficiente b2);3. effetto dimensionale (coefficiente b3).
21
( )1 1f tK q K= + ⋅ −
Progetto di un albero: sensibilità all’intaglio (1)
Il coefficiente di intaglio a fatica Kf viene espresso attraverso la seguenterelazione che dipende dal coefficiente di intaglio teorico Kt e dalla sensibilitàall’intaglio q:
La sensibilità all’intaglio q viene espressa dalle due seguenti relazioni
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
1
1 'q
rρ=
+
1
1q
a r=
+oppure
Neuber Peterson
empiriche:
22Progetto di un albero: sensibilità all’intaglio (2)
Risulta interessante osservare l’espressione della sensibilità all’intaglio datada Neuber e Peterson.
2
140
≈′ρ
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
mR
140
≈′ρ
Risulta evidente che materiali con diverse caratteristiche meccaniche sonodiversamente sensibili all’intaglio.In particolare più sono elevate le caratteristiche, più elevata è la sensibilità.
23Progetto di un albero: effetto della finitura superficiale
L’effetto della finitura superficiale è strettamente legato al coefficiente diintaglio, le asperità possono aumentare il valore di sforzo locale, degradandoquindi il limite di fatica del pezzo.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
( )( )rifa,alim
rifa,alim
2RR
RR
=
≠=
σ
σb
24Progetto di un albero: effetto dimensionale
Passando dalla provetta al pezzo si nota una diminuzione del limite di fatica,fenomeno che prende il nome di effetto dimensionale.
( )( )10mmd
10mmd
lim
lim3
=
≠=
σ
σb
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
25
2 3lim FA
f
b b
Kσ σ
⋅= ⋅
Progetto di un albero: limite di fatica del pezzo
Gli effetti precedentemente illustrati portano alla formulazione del limite difatica del pezzo, sulla base del limite di fatica del provino:
In cui σFA è il limite di fatica ricavato dalle prove di laboratorio su provini
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
limamm
σσ
η=
In cui σFA è il limite di fatica ricavato dalle prove di laboratorio su provinistandard.La sollecitazione ammissibile a fatica è quindi ricavata introducendo un valoredel coefficiente di sicurezza η:
26Progetto di un albero: verifica di resistenza a fatica
La verifica a fatica di un albero soggetto a flesso-torsione deve riferirsi ad uncriterio di fatica multiassiale.Tra i vari criteri i più usati sono quello di Gough-Pollard e quello del Sines.Nel seguito si farà sempre riferimento al criterio di Gough-Pollard che nellasua forma più generale può essere formulato come:
amm
22
lim
2 στσσ ≤⋅+=∗aaGP H
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
ammlim στσσ ≤⋅+= aaGP H
limlimlim τσ=H
E’ importante rimarcare come i limiti a torsione e flessione siano fortementedipendenti dal tipo di sollecitazione applicata, ovvero se il ciclo di carico èalternato simmetrico o vi è anche presenza di sforzo medio (diagrammi diHaigh o Smith).
27Progetto di un albero: verifica delle deformazioni (1)
E’ importante tenere in mente che la verifica a rottura del pezzo è unacondizione necessaria ma non sufficiente per un buon progetto.E’ infatti necessario anche tenere conto delle massime deflessioni con cui unalbero può operare, soprattutto quando siamo in presenza di alberi lunghi e dibasse tolleranze negli ingombri.Di solito si fa riferimento alle seguenti condizioni:
freccia massima minore di l/3000, dove l è la distanza tra i supporti;
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
freccia massima minore di l/3000, dove l è la distanza tra i supporti;
rotazione ai supporti inferiore a 10-3 radianti (circa 3 gradi.)
28Progetto di un albero: verifica delle deformazioni (2)
Consideriamo il seguente esempio.
Vincoli: cerniera e carrello. Carichi: radiali su due piani ortogonali.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
29
Deformata per il solo carico Pxz
2 2
max max, max,xz yzf f f= +
2 2
max,3
P a bf
E J l
ξζ
ξζ
ξζ
⋅ ⋅=
⋅ ⋅ ⋅
Progetto di un albero: verifica delle deformazioni (3)
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Deformata per il solo carico Pyz
fmax,xz
fmax,yz
2 2
xz yzα α α= +Analogamente per le rotazioni:
30Progetto di un albero: velocità critiche flessionali (1)
Si indicano con il termine velocità critiche quei regimi di rotazione pericolosiper il corretto funzionamento della macchina.In particolare, quando la pulsazione della forzante eguaglia una dellepulsazioni proprie della macchina si determinano delle condizioni di risonanza.Si consideri un albero privo di massa propria con un disco sottile calettato sudi esso, rotante a velocità costante Ω.L’albero interseca il disco nel punto C non coincidente con il baricentro G deldisco, ma distante quindi una quantità ε.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
disco, ma distante quindi una quantità ε.
31Progetto di un albero: velocità critiche flessionali (2)
E’ quindi possibile scrivere, in un riferimento cartesiano, l’equilibrio dinamicodel sistema in cui compaiono solo la forze di inerzia e quelle di richiamoelastico:
22
3 con
0
0
ba
lJEk
kyym
kxxm
G
G
⋅
⋅⋅⋅=
=+
=+
&&
&&
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Esprimendo le coordinate del baricentro G in funzione delle coordinate delpunto C:
0 bakyym G ⋅ =+&&
( )( )
( )( )
ΩΩ=+
ΩΩ=+
Ω+=
Ω+=
tmkyym
tmkxxm
tyy
txx
G
G
sin
cos quindi
sin
cos2
2
ε
ε
ε
ε
&&
&&
32Progetto di un albero: velocità critiche flessionali (3)
Il moto del punto C viene quindi descritto dalle seguenti equazioni:
( )
( ) m
k
tmk
my
tmk
mx
cr
C
C
==Ω
ΩΩ−
Ω=
ΩΩ−
Ω=
ωε
ε
quindi
sin
cos
2
2
2
2
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Per quanto riguarda il baricentro G le equazioni di moto sono:
( )
( )
Ω
+
Ω−
Ω=
Ω
+
Ω−
Ω=
tmk
my
tmk
mx
G
G
sin
cos
2
2
2
2
εε
εε
33Progetto di un albero: velocità critiche flessionali (4)
Si possono fare quindi delle interessanti considerazioni sulla traiettoriadescritta dal punto C e dal baricentro G.In particolare, il punto C descrive a regime una circonferenza il cui raggio è:
( )( )
εωω
ω
ωε
→⇒>>Ω∞→⇒=Ω
Ω−
Ω⋅=
CC
C
RR
R
,
12
2
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
εωω →⇒>>Ω∞→⇒=Ω CC RR ,
Nel caso del baricentro G si ha invece:
( )( )
0 ,
11
2
2
→⇒>>Ω∞→⇒=Ω
+Ω−
Ω⋅=
GG
G
RR
R
ωω
ω
ωε
Questo fenomeno viene definito come auto-centraggio del baricentro.
34Progetto di un albero: velocità critiche torsionali (1)
Si consideri prima il caso di un albero snello, con massa trascurabile, il cuiestremo di sinistra è incastrato su quello di destra è calettato un disco sottilecon momento di inerzia I.
L’albero è caratterizzato da una rigidezza torsionale espressa da:
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
l
JGk
p⋅=θ
in cui G è il modulo elastico tangenziale e Jp il momento d’inerzia polare della
sezione dell’albero.
L’albero è caratterizzato da una rigidezza torsionale espressa da:
35Progetto di un albero: velocità critiche torsionali (2)
Per una certa rotazione arbitraria θ si genera quindi una coppia di richiamodata da:
θϑ ⋅⋅
=l
JGM
p
L’equazione che governa le vibrazioni torsionali risulta quindi:
( )GJ
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
da cui si ricava facilmente che la frequenza propria ω del sistema è:
( )tMl
GJI
p Ω=+ cosθθ&&
lI
JG p
⋅
⋅=ω
Si ha pertanto risonanza quando Ω = ω.
36Progetto di un albero: velocità critiche torsionali (3)
Gli alberi sono in realtà liberi di ruotare e portano più di una massa (peresempio volani o ruote dentate).Si consideri quindi lo stesso sistema illustrato in precedenza, in cui peròanche sull’estremo di sinistra è calettato un disco sottile.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Trascurando il momento forzante, l’oscillazione libera del sistema deveavvenire in equilibrio dinamico, ovvero una massa deve oscillare in un sensoe l’altra deve farlo nell’altro senso.
37Progetto di un albero: velocità critiche torsionali (4)
Deve quindi esistere una sezione dell’albero che durante la vibrazione è comese rimanesse fissa in quanto i due tratti di albero in quel punto devonopossedere la stessa pulsazione, ovvero:
2211
2211
lIlIlI
JG
lI
JG pp ⋅=⋅⇒⋅
⋅=
⋅
⋅=ω
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
Considerando la seguente relazione:
Si ottiene la seguente relazione per la velocità critica torsionale:
lll =+ 21
l
JG
II
II p⋅⋅
⋅
+=
21
21ω
38Progetto di un albero: montaggio cuscinetti (1)
La scelta dei cuscinetti è di fondamentale importanza, in quanto è necessariofare la scelta costruttiva più opportuna in relazione allo schema ideale che si èusato nella fase di dimensionamento.Nel caso illustrato di seguito si ha un esempio di errato montaggio deicuscinetti (a) e della corretta soluzione (b).
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
39Progetto di un albero: montaggio cuscinetti (2)
Nella figura vengono riportate due diverse soluzioni costruttive per il montaggiodei cuscinetti:
a sinistra i cuscinetti non sono vincolati assialmente alla scatola; a destra uno dei cuscinetti è vincolato assialmente in una sola direzione.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
40Progetto di un albero: montaggio cuscinetti (3)
Un’altra cosa importante è l’alloggiamento dei cuscinetti su albero e scatola,bisogna fare il modo di avere il corretto dimensionamento tra le ghiere delcuscinetto e le spalle dei supporti.Nella figura vengono presentati due casi di adattamento alla sede per unospallamento insufficiente (a) ed uno eccessivo (b).
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
41Progetto di un albero: montaggio cuscinetti (4)
I cuscinetti vengono schermati dall’ambiente esterno tramite delle tenute, lequali hanno anche il ruolo di evitare la perdita del mezzo lubrificante.E’ importante non avere nessun corpo estraneo nella pista di rotolamento deirulli o sfere dei cuscinetti in modo da evitare il danneggiamento degli stessi.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
42Progetto di un albero: disegno costruttivo (1)
Seppur un albero risulti semplice dal punto di vista costruttivo in quanto ageometria (solido di rivoluzione), il disegno costruttivo può a volte essereanche molto complesso in quanto deve recare le indicazioni sulle lavorazioni esulle tolleranze per l’accoppiamento con altri organi.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
43Progetto di un albero: disegno costruttivo (2)
In figura viene riportato un secondo esempio di albero che reca, a sbalzo, unapuleggia fissa ed una folle.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
44Progetto di un albero: disegno costruttivo (3)
In figura viene riportato un terzo esempio di albero per un piccolo motoreelettrico.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
45Progetto di un albero: disegno costruttivo (4)
In figura viene riportato un quarto esempio di albero in cui vengono messe inrisalto le lavorazioni ed i profili scanalati.
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici