024 rocca giulia

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    Taccuino: Stefano contro So hiaCreato: 28 07 2012 21:13 Aggiorna 05 06 2013 22:20Posizione: Catanzaro Calabria Italia

    024 ROCCA GIULIA [email protected]

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    Carlotta stava recandosi a lezione, svolt un angolo di un edificio e si trov davanti due personeche si stavano baciando e strizzando appassionatamente. Istintivamente mise la mano di fronteagli occhi di Michele. Poi comment:"Povera creatura mia, per fortuna che non sei ancora ingrado di capire!". Decisa a passare oltre i due sporcaccioni si avvi, immediatamente si bloccperch aveva riconosciuto il maschio, anche la femmina aveva un qualcosa di familiare. "Aldo!Ma che cosa stai facendo!". Aldo si stacc velocemente dalla sua compagna e con ariacolpevole farfugli:"Carlotta, sei tu, scusa e che, sai come vanno queste cose". Sulle labbra diCarlotta mor sul nascere il rimprovero che voleva fargli, realizz che l'altra sporcacciona eraMargherita. "No! Non possibile! Margherita, tu! Per la beata vergine Cunegonda non riesco acrederci!". Margherita rossa in viso mise le mani avanti:"Ho dato le dimissioni dall'esercito"."Sul serio e quando? Indossi ancora la divisa". Margherita disse:"Ieri, le ho date ieri sul tardi".Margherita le confesso:"Suvvia Carlotta, le lettere di dimissioni no sono ancora partite lo saicome funziona la burocrazia. Non vorrei fare la pettegola! Quando la natura chiama come si faa non rispondere!". Carlotta sorrise acida:"Tu parli di natura che chiama? Ma non hai fatto ilvoto di conservarti? Io, pettegola? Ma non mi dire!". Indicando il viale su si trovavano e su cuistavano transitavano un sacco di studenti le disse:" Vedo che per meglio occultare la vostratresca avete scelto un luogo molto appartato". Margherita si diede un tono, prese dalla mano

    Aldo e disse:"Ma che mi frega! Non ho nulla di cui vergognarmi. Scusa Aldo per un attimohanno prevalso le vecchie abitudini. Andiamo a lezione, continueremo la nostra interessante

    discussione dopo, in un luogo con meno guardoni intorno!". Carlotta si ritrov sola a guardarequei due che senza nessuna vergogna se ne andavano a spasso mano nella mano. Entratadentro la classe not che le sorprese non erano finite. Gli uomini di Stefano e le ragazze diGiulia, che, in genere, sedevano in un blocco compatto e scoraggiante, s'erano mischiati perbene, non contenti di essersi mischiati c'era una inequivocabile aria di intimit. Carlotta rimasea guardarli sfacciata, le ragazze di Giulia amoreggiavano gaie e leggere come le femmine didrago, poco mancava che trillassero e dessero delle bottarelle con la testa ai loro ragazzi.Carlotta si sedette, indicando le ragazze disse a Stefano:"C' qualche novit che dovreisapere?". Stefano disse:"Vuoi sapere perch le guerriere di Giulia amoreggiano coi mieiuomini?". Carlotta rimase in silenzio. Stefano agit un po' le mani e disse:"Non primavera,ma siamo quasi sulle soglie dell'inverno. La dolce stagione per loro scoppiata in ritardo e harisvegliato i bollori di quelle ragazze glaciali. Comunque non mi lamento, speriamo chedecidano di sposarsi, Giorgio e Luisa sperano proprio in un po' di matrimoni fra Galizia e ilRegno boscoso". Carlotta gli disse:"Ho capito tutta colpa dei draghi vero?". Stefano disse:"Se no, le ragazze e i miei uomini all'universit si sono corteggiati, dopo quel che successo conMatilde, silenziosamente la prospettiva di diventare cavalieri di un drago a fatto il resto.Quando i draghi sono arrivati hanno trovato delle copie che avevano fatto un patto fra loro".Carlotta prese la sua conchiglia delle comunicazioni e ci soffi dentro. L'accosto all'orecchio eattese. La voce di Elio non tard. Carlotta non sprec neanche tempo a salutarlo:"Fai i bagaglie vieni a stabilirti nel mio appartamento. Qui le devote della vergine Cunegonda stannoamoreggiando coi loro ganzi in modo cos sfacciato che suscitano le invidie delle ninfe deiboschi. Dove sta scritto che io debba portare, da sola, il peso della bandiera delle illibate.Muoviti che anch'io ho qualche voglia da cacciarmi". Elio rispose succintamente:"Arrivo!". Finita

    la lezione, noiosissima, Carlotta, seccata da quel fiorire generale di amoreggiamenti senzaritegno, si rifugi su una panchina di un grazioso giardino vicino all'orto botanico. Ne avevaa rofittato er o iare Michele sulla anchina."Su da bravo rendi un o' di sole. A breve lo

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    rimpiangeremo. L'inverno alle porte. Per la prossima estate tu comincerai a sgambettare.Stai diventando proprio pesante da tenere in braccio". Un'ombra e un frullio d'ali la spinsero aprendere Michele di nuovo nelle sue braccia protettive. Un pensiero sorse nella sua testa:"Midispiace signorina, non era mia intenzione spaventarvi". Carlotta si gir intorno e guard inalto. "Non riesco a vederti, dove sei?". Un drago argenteo comparve vicino la panchina. Non era

    un drago enorme, era piuttosto piccolo ma era fatto bene, a Carlotta piacque a prima vista."Ciao, posso sapere come ti chiami?". "Sole, al tuo servizio". "Ed io Carlotta, magari fossi almio servizio, sembra che adesso avere un drago vada di moda. Poveri cavalli nessuno ne vuolepi sapere di loro". Sole avvicin la testa al bambino e le disse:" Se tu fossi capace di donare iltuo cuore a uno di noi cos come hai fatto con questa creatura non ci sarebbe drago pi felicedel tuo". Carlotta espansiva allung la mano per dare una carezza a Sole. Il drago non siritrasse, Carlotta sospir, si rese conto che aveva innescato con il drago l'empatiamentale:"Scusa, non volevo, che ...". Il silenzio cal fra Carlotta e il drago, rimasero aspecchiarsi occhi negli occhi e a aprire le porte del cuore all'altro.

    Fabio era un po' arrabbiato, aveva fatto il pi presto possibile e Carlotta non c'era era sparitada ore. La cosa era cos insolita che Sophia e Stefano stavano cominciando a preoccuparsi.

    "Forse meglio che chieda a Zoe, magari qualche drago l'ha vista". Sirvina stava per dire lasua quando la vide passare dalla finestra. "Eccola, eccola arrivata". Carlotta entr dentro e sidiresse sparata dall'Elfa: "Sirvina, scusa bada tu per un po' a Michele. Ho da fare. Ho parlatocol drago di Veronica e mi ha assicurato che dopo pranzo verr per accudirlo fino a quando misbrigo". Sirvina meravigliata le disse:" Hai affidato Michele al drago di Veronica?". "Ma no! A

    Veronica, glielo ho detto tramite Ardore". Sirvina l'assicur: "Volevo ben dire, certo, certo, nonti preoccupare". Carlotta vide Elio e gli disse:"Ciao, ciao ci vediamo dopo adesso ho da fare"."Carlotta ma! Mi hai chiamato tu, ho fatto arrabbiare Luisa perch mi sono precipitato qui!".Carlotta seccata gli disse:"Poi ti racconto, ho da fare, ho da fare ...". Carlotta si astrasseall'improvviso, ammusonita sembrava assorta in s stessa. Elio assistette a un altro improvvisocambio d'umore. "Ma certo perch non ci ho pensato da me!" disse tutta contenta. Carlotta siappress a Fabio e lo squadr dalla testa ai piedi. L'esame non sembr convincerla del tutto."Che c' che non va?" disse indispettito da quelle bizzarrie. "Non lo so, non lo so. Sei un tipopaziente vero? Non sei eccessivamente suscettibile?". Fabio disperato le disse:"Si pu sapereche ti prende!". "Mi raccomando, mi raccomando, non prendertela, cerca di essere pazienteCassiopea ha un caratteraccio, sa essere impossibile. Cerca di sopportarla, se riusciamo apresentarti e dopo cinque minuti non ha tentato di mangiarti o ucciderti fatta". Fabiopreoccupato le disse:"Chi Cassiopea? Perch dovrebbe mangiarmi?". "Sciocchino, ma comechi , Cassiopea la compagna del mio drago, una vera tipaccia. Scontrosa e violenta gliumani non gli piacciono se non per pranzo. Per fortuna che tu sei solo umano per met, quindiil suo dispetto sar dimezzato". Fabio strabuzz gli occhi:"Da quando hai un drago?". Carlotta cipens:"Sai che ti dico? Portiamo pure Michele. un cucciolo adorabile, le femmine di dragovanno in visibilio quando lo vedono, tienitelo in braccio e sono sicura che per non far del male a

    piccolino non ne far a te".

    Stefano li segu fuori per vedere il drago. "Bel drago", disse Sophia, "piccolo ma grazioso". Solesi preoccup di dirgli: "Sono ancora un cucciolo signora, per questo sono cos piccolo". Sophia,conciliante, gli disse:"Sputi fuoco?". Sole avvilito le disse:"No, signora, ancora no, per ho gliartigli e denti affilati. Posso fare la mia parte". Carlotta intervenne a difesa del drago:"Lasciastare il mio drago brutta guerrafondaia! Non lo hai sentito solo un cucciolotto!". Un'ombracomparve sul terreno e Stefano disse:"Ho il sospetto che sia arrivata quella Cassiopea di cui siparlava". Fabio svelto prese Michele dalle braccia di Carlotta. Cassiopea non lo dava a vederema era molto arrabbiata. "Testa di pesce avariato! Mai che mi dai ascolto. Ti avevo detto dinon ascoltare la tua frenesia, di farti un bagno nel golfo di Andorra. Cos magari anche unbuono a nulla come te riusciva a pescare almeno una sardina o un merluzzetto!". Carlotta sipresent:"Buongiorno Cassiopea ... "Il drago non la fece parlare:"Zitta carina, lo so chi sei,questo stupido non pu nascondermi niente". Carlotta a muso duro gli disse:"Perch lo insulti?

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    Ha solo seguito la sua natura". Cassiopea sbuff fuoco dalle narici, e Sole si frappose fra lei ela sua compagna. "Ti sei rincitrullito?", disse Cassiopea, "mi credi capace di farle del male?Dopo che vi siete uniti? Non sono priva di giudizio come te, testa di lombrico!". Stefanoosservava la scena divertito. Cassiopea si avvicin a Fabio. Abbasso la testa e diede una lungaocchiata a Michele. Mosse la testa un po' di qua e un po' di l. Poi emise un trillo. Michele

    allung le manine e cominci a ridere al drago. Il drago trillo ancora compiaciuta, poi disse aCarlotta: "Un bellissimo cucciolo, come mai hai un cucciolo asura?". Carlotta non riusc arispondere, sgarbata Cassiopea le disse:"Non c' bisogno che ti sforzi, lo so, lo hai giraccontato a testa di caprone". Elio approfittando della distrazione di Cassiopea inizi aosservarla con attenzione. Era un drago poco pi piccolo di Sole e di un bel blu. Cassiopeanonostante il carattere pessimo era cos bella e graziosa da essere comunque accattivante.Fece un fischio di apprezzamento e dal cuore gli usc:"Questa femmina una vera bellezza,peccato per il carattere, un vero impiastro puzzolente, altrimenti potevo essere tentato dilasciare Carlotta per fidanzarmi con lei". Cassiopea sbuffo fuoco dalle narici si gir e Fabio siritrov la sua testa proprio di fronte alla sua. "Hai detto?". Fabio fece un cenno a Carlotta e glidiede Michele, Cassiopea aveva superato, per i suoi gusti, il segno, detestava le screanzate."Ho detto che sei un drago grazioso". "Non cercare di rivoltare l'uovo, mi hai offeso!". "Ti

    riferisci all'impiastro puzzolente?". "Per uno che solo la met di qualcosa che non riesce aessere un elfo o un uomo intero hai la lingua puntuta". Fabio sostenne lo sguardo e le disse:"Come fa Sole a sopportarti? Secondo me troverebbe pi calore e affetto se lo cercasse fra lemannare della catena del S ind!". Elio doveva aver colpito nel segno Cassiopea sbuffo fumo efiamme. Sole intervenne:"Non cos, solo che non tiene la lingua a posto, un drago moltoaffettuoso, sa farsi volere bene. Io sono contento di lei". "Contento tu, io invece ne hoabbastanza di questa maleducata e non ci voglio avere a che fare". Fabio si riprese Michele edisse a Carlotta. "Mi occupo io di nostro figlio, stai tranquilla. Ci vediamo dopo, quando tisbrigherai". "Fabio ..." mormor dispiaciuta Carlotta, " non mi va di ...". "Sciocca, un grandeonore quello che Sole ci sta donando, sono felice per te. Muoviti staccati da Michele e resta conlui fino a quando la vostra unione non si cementer". Fabio si accosto a Sole e gli disse:" MIchiamo Fabio, sono uno dei nipoti di Luisa del Regno boscoso. un onore che tu faccia partedella mia famiglia". Detto queste cose Elio si allontan con Michele. Cassiopea mentre se neandava gli lanci un ultimo pensiero:"Ringrazia che ho lo stomaco gi pieno oggi". Sole invitCarlotta a salire sopra la sua groppa. Cassiopea gli disse:"Te ne vai?". "S, ne ho abbastanza disentire la tua lingua velenosa per oggi. Mi hai deluso!". "Ma che ti credevi te lo avevo detto chesono contraria!". "S, lo so! Non te ne faccio una colpa. Ma un conto offendermi in privato, unaltro di fronte a tutti. Ci sono trentacinque draghi in questo posto e tutti stanno ridendo di me".

    Stefano, con un certo orgoglio segu con lo sguardo Sole e Carlotta che si allontanavano nelcielo, disse:"Sophia basta pettegolare, andiamo dalla coppia azzurra. Dobbiamo pianificare untrasloco". Prima di andarsene Stefano rimprover Cassiopea. "Sai chi sono?". Cassiopeaaccorta gli disse:"Lo so chi sei!". " Tu non mi piaci affatto, Fabio un mio buon amico e anche

    Carlotta, bada a non combinare guai, se non hai pi niente da fare qui vattene via". Stefano sigust il silenzioso dispetto della cucciola che faceva fatica a tenere la sua lingua velenosa nellacustodia. Cassiopea si gir e si incammin, fece cinque o sei metri e gir la testa da una partee dall'altra per vedere dove fosse andato Fabio, sentiva che non era lontano. Fabio era daparecchio che era assente. Michele era cresciuto dall'ultimo volta che lo aveva visto e, offesoper la sua lunga assenza, lo stava guardando in cagnesco. "Non fare l'offeso con me! Non sonolibero, Luisa non mi vuole mollare, ogni volta che tento di venire qui mi mette i bastoni fra leruote ed io non riesco a dirle di no". Michele parve accettare le sue scuse e ritorn asorridergli."Ti prometto che d'ora in poi Luisa dovr fare a meno di me, non riesco pi a starecos tanto tempo lontano da voi. Un'ombra li coperse. Fabio si spost dall'altro lato dellapanchna per rimettersi al sole, la giornata era fresca. Ancora una volta l'ombra lev loro il sole.Fabio seccato le disse:"Si pu sapere perch sei ancora qui?". Cassiopea avvicin la sua testaa Michele e emise una serie di trilli dolci e gradevoli che mandarono in visibilio il piccolino. "Alpiccolino vado a genio, perch tu non mi sopporti?". Fabio boccheggi:"Io non ti sopporto? Mi

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    hai detto di ringraziare che avevi gi mangiato altrimenti mi avresti usato per fare colazione!"."Esagerato! Sei un uomo particolarmente suscettibile! Stavo scherzando!". Fabio severo ledisse:"Davvero?". Cassiopea con un tono colpevole disse:"Un po' s. La colpa non mia non mipiaccione le novit, sono abitudinaria! Almeno me lo avesse detto prima quello che voleva fare,mi ha messo di fronte al fatto compiuto. In genere fa quello che gli dico. la prima volta che fa

    di testa sua, una si offende!". "Va bene, va bene, suppongo che avremo occasione di vedercispesso adesso che Carlotta si unito al tuo compagno. Accetto le tue scuse, non ti serborancore". Cassiopea sbuff fuoco dalle narici. "Si pu sapere cosa ti prende?". Un frullio d'ali evicino a loro atterr Veronica. La ragazza aveva con s una capiente borsa e un piccolo sacco apelo. Veronica diede una occhiataccia a Cassiopea: "Smettila! Carlotta ti manda a dire dismetterla di fare la bambina capricciosa. Di farti una ragione! Sole dispiaciuto. Vuole ilbambino e Fabio nella vostra tana, e li vuole adesso!". Veronica gentile disse a Fabio:" dipiume d'oca e impermeabile, lo terr al caldo e al coperto anche durante il volo. Carlotta lo hafatto con le sue mani, per essere pronta ad ogni evenienza. Nella borsa c' tutto quello cheserve a Michele per un paio di giorni". Senza aggiungere altro Veronica sal sulla groppa di

    Ardore e s'involo. Fabio disse:"Mi ero meravigliato che quella femmina avesse abbandonato ilsuo cucciolo". Cassiopea possessiva disse: "Il nostro cucciolo! Far un cucciolo anch'io e se

    sar una femmina sar sua. Se un maschio faremo un accordo con un'altra coppia di draghi".Fabio le sal sulla groppa dicendo:Andiamo da Carlotta a quest'ora avr le paturnie a causa diMichele".

    Un bagliore azzurro preannunci l'arrivo di un visitatore. Stefano diede un'occhiata a Talisien.Dentro di s Stefano mugugn, Talisien aveva la divisa di gala, era venuto per conto di Luisa.Giulia si accigli, stava trovando dentro di s una battuta salace. Talisien con grande solennitdisse:"Nobile Stefano, la nostra signora, Luisa del regno boscoso vi comanda di presentarviimmediatamente da lei". Stefano storse il muso, non si ricordava di aver combinato qualcheguaio ultimamente. "La mia signora avrebbe piacere, principessa Sophia che voiaccompagnaste il nobile Stefano". Fu la volta di Sophia a storcere il muso, da quando avevalitigato con Stefano a causa dei loro draghi Elena le aveva tolto la confidenza e Luisa avevaaddirittura tentato di fare sposare Stefano e Giulia. Talisien non aveva per finito, con un certogusto perfido si rivolse a Giulia, sottolineando ogni parola:"Dama Giulia, Luisa vi ordina dipresentarvi immediatamente al suo cospetto". Giulia sussult:"Luisa comanda a me?". L'elfo ledisse:"S, signorina ve lo comanda". Giulia guard stefano in tralice:"Si p sapere che stasuccedendo? Che cosa stai combinando?". "Io? Io non combino nulla, per, se possopermettermi di darti un consiglio mai, ripeto mai, ho sentito uscire dalla bocca di Luisa unaparola di troppo se ti comanda vuol dire che lo pu fare". Giulia si alz e affronto Talisien:"Luisa si espressa proprio come hai detto, non che magari ti ha detto di invitarmi a farlevisita?". Talisien replic soddisfatto:"No, affatto, vi comanda di andare da lei e se mi possopermettere un consiglio, non c' nulla di peggio che disobbedire a Luisa". Talisien disse aGiulio: "A voi invece vi invita, avrebbe piacere che il signore di Valle ombrosa le facesse visita,

    adesso!". Giulia disse all'elfo: "In ginocchio!". Talisien si adombr:"Ma che cosa dite!". Giulia ledisse:"Vuoi contestare la mia autorit su di te? Ricorda che la tua signora pu comandarmi! Tulo hai detto!". Giulia gli tese la mano e gli sventol l'anello sotto il naso:"Rendimi l'omaggio chemerito!". Talisien senza dire altro, malvolentieri, si inginocchi e le baci l'anello:"Ai vostroordini mia signora". Giulia gongolante inizi a saltellare di gioia:" Ah, ah! Ah, ah!". Sophiaguard Stefano perplessa. Giulia seria si avvicin a Stefano e con il dito gli indic la guancia.Stefano commosso le diede un bacio affettuoso sulla guancia. Giulia lo acchiapp, suscitando leproteste di Sophia, e gli moll due sonori bacioni sulle guance. Stefano scoppi a ridere el'abbracci. Giulio e Sophia si guardarono meravigliati. "Caro cugino, disse Giulia tel'immaginavi solamente un anno fa che saremmo diventati parenti?". "No, cara cugina, abbiamofatto bene a non ammazzarci, non vedo l'ora di incontrare Luisa, sono proprio curiosa di saperequello che vuole dirci". Giulio allarg le braccia afflitto, non riusciva a capire. Talisien era unportento nel trasportare le cose, senza aggiungere altro, in un sfarfallio azzurro deposit iquattro nella Reggia Albero. Giulia si precipit da Luisa e si inginocchi, le disse con un sorriso

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    birbante:"Sono qui, mia signora, come avete comandato". Luisa sorrise, guard di sbiegoStefano e disse:" Ecco, una ragazza a modo e bene educata. Non certo come qualcuno di miaconoscenza!". "Mia signora dubitate di me, eppure non so cosa altro devo fare per farvicontenta. Comandate e vi obbedir". Il sorriso dispettoso di Luisa fecero capire a S tefano che siera incastrato con le sue parole. "Giulia, cara, mi dicono che tu e il signore di Valle ombrosa vi

    conoscete". Giulia si rialz e indicando Giulio le disse:"Posso presentarvelo, mia signora?"."Certo, certo per quel che ho in mente necessario il suo assenso". Giulio si fece avanti e ledisse:" Regina Luisa, non sono pi il signore di Valle ombrosa, Filippo l'ha rubata all'agronomotanto tempo fa". Luisa si accigli:"Per piacere Giulio non nominare quell'orribile persona inquesto momento, non voglio turbare la mia mente ricordandolo". "S, scusate, signora". Luisariprese a sorridere, contenta, entusiasta disse:" Mi sposo con Giorgio, oggi daremo l'annuncioufficiale del nostro fidanzamento. Per questo mi sono permessa di anticipare la mia autorit suGiulia". Luisa fece una pausa, Giulia l'accarezz per il verso giusto:"Grazie, mia signora, mionorate per la fiducia che mi state mostrando, vi assicuro che far del mio meglio permeritarmi questo onore". "Giulia ti chiedo un grande sacrificio". "Vi ascolto mia signora". "Io eGiorgio vogliamo che nel giorno delle nostre nozze, per rinsaldare l'unione di nostri popoli sisposino altri importanti personaggi di Galizia e del Regno boscoso. Tuttavia a te chiediamo un

    sacrificio doppio, non solo di rinunciare al voto verso Cunegonda ma ti chiediamo di sposarticon Giulio di Valle ombrosa". Luisa si rivolse a Giulio:"A voi non posso comandare di fare untale passo, ma vi prego di prendere in considerazione questa mia proposta". Giulio le disse:"Signora mi reputo fortunato ed onorato da questa proposta". Luisa gli disse:" Aspettate adirlo. Non una proposta priva di rischi. Valle ombrosa era in ottimi rapporti con il Regnoboscoso, non solo con Galizia. Giulio prima di sposarvi dovrete fare a me e Giorgio atto divassallaggio, Valle ombrosa sar dichiarata un principato dello stato federale di Galizia e delRegno boscoso, e Giulia sara dichiarata, all'atto del matrimonio, principessa di Valle ombrosa".Giulio ansioso disse:"Giulia ti prego, accetta". Giulia disse: "Accetto, anche se il nostromatrimonio ha per dono di nozze la guerra contro Askal. Ho gi presentato la domanda didimissioni appena sar accettata ...". Luisa la interruppe:"Dimission respinte, le tue comequelle delle tue ragazze. Non ci possiamo permettere il venir meno della struttura di comandodell'Ordine. Giorgio ha emesso un decreto che modifica lo statuto del tuo Ordine, la verginitnon pi un requisito necessario. Askal ha un esercito imponente, le nostre spie mandanorapporti preoccupanti. Avremo bisogno di molti soldati e non possiamo permetterci il lusso dirinunciare a donne che vogliono combattere e avere una vita normale. Questo peso vi levato". Giulia non contenta indic Stefano:"Mi volete fare il dispetto di lasciare a piede liberomio cugino?". "No, certo che no! Anche lui e Sophia dovranno sposarsi a suggello dell'alleanzacon Asturia. La federazione comprende Anche Asturia". Stefano commento:" Federati con uncomando centralizzato delle forze armate saremo un osso duro da rosicchiare, senza contare idraghi". Luisa severa disse:"Principessa Sophia, ho gi parlato coi tuoi, mi vuoi deludereancora?". "No, no signora, ma che dite, far la mia parte". Stefano invece di pensareall'imminente matrimonio pensava gi alla mossa successiva, pragmatico disse:" Ci vogliono

    bei quattrini per sistemare il nido dei dragoneri sull'Arat e di recente soldi nelle casse dellostato ce ne sono pochi. Per ne varrebbe la pena, saremmo una spina nel fianco perNaghputra". Giulio si schiar la voce:"Ehmm, qualche soldo io ce l'ho". Giulia gli disse:"Un mesedi paga di un reggimento molto ma ... ". Giulia si interruppe e lo guard male. Giulio tent digiustificarsi: "Non vorrei che tu pensassi male di me o del mio drago, ma come dire, Azzurra come una gazza ladra, raccoglie tutto quel che luccica". Stefano gli disse:" cos facileraccattare l'oro per un drago ad Askal?". "Beh, dipende da dove vai a raccattarlo. Oltre aicorrieri delle paghe, ci sono i convogli che trasportano i tributi e le banche, i depositi del tesororeale". Giulia gli disse:"Mi stai dicendo che il principe di Valle ombrosa pu finanziare laricostruzione della sede dei dragonieri di Arat. "Se permetti la chiameremo Rocca Giulia, perbuon auspicio. Comunque s, a Rocca Giulia, da qualche parte, c' un vecchio magazzino con iltesoro di Azzurra, sono sicura che non se la prender a male se lo usiamo. Tanto una grandeladrona e si rifar ai danni di Askal. Inoltre, sempre a Rocca Giulia, ho dei documenti, alquantoriservati, con indicati i depositi delle riserve di Askal. I magazzini sono troppo grandi e con una

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    sorveglianza sonnacchiosa, sono sicuro che potremo fare man bassa senza difficolt". Luisascoppi a ridere. Gaia Luisa indicando Stefano disse: "Guardatelo, solo adesso se ne resoconto, non mi sembra molto entusiasta di sposarsi con Sophia!".