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1° Circolo Didattico “Guglielmo Marconi” Via G. Marconi, 39 70010 Casamassima (Ba) Tel. /Fax: 080676357 e-mail: [email protected] e-mail istituzionale: [email protected] http://digilander.libero.it/scuolamarconi/

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1° Circolo Didattico “Guglielmo Marconi” Via G. Marconi, 39

70010 Casamassima (Ba) Tel. /Fax: 080676357

e-mail: [email protected] e-mail istituzionale: [email protected]

http://digilander.libero.it/scuolamarconi/

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 2

Promuovere l’autonomia personale e la riflessione critica.

Offrire opportunità per la socializzazione, l’interazione e la collaborazione con gli altri.

Favorire atteggiamenti positivi verso le differenze, con particolare attenzione ai cambiamenti della società e della cultura.

“Obiettivo della Scuola è quello di far nascere il tarlo della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l’ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze.” Giuseppe Fioroni

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 3

1 Introduzione Pag. 4 2 Il territorio di Casamassima Pag. 5 3 Risorse territoriali Pag. 6 4 Presentazione della scuola (storia della scuola) Pag. 7 5 Scuola dell’Infanzia “Don Milani”

Chi era Don Milani

Pag. 8 6 Scuola dell’Infanzia “Via Lapenna”

Chi era Francesco Lapenna

Pag. 10 7 Scuola primaria “GuglielmoMarconi”

Chi era Guglielmo Marconi

Pag. 11 8 Dove siamo Pag. 13 9 Finalità: Scuola dell’Infanzia Pag. 14 Scuola Primaria Pag. 15 10 Risorse funzionali: Strutturali Pag. 16 Professionali Pag. 17 11 Organigramma Pag. 19 12 Traguardi formativi: Scuola dell’Infanzia Pag. 22 Scuola Primaria Pag. 25 13 Tempi e discipline Pag. 37 Curricolo essenziale Pag. 38 Curricolo integrativo opzionale Pag. 41 Curricolo aggiuntivo facoltativo Pag. 42 Progetti speciali d’istituto Pag. 44 Visite guidate e viaggi d’istruzione Pag. 47 14 Verifica e valutazione Pag. 48 15 Criteri di valutazione Pag. 49 16 Nostra offerta formativa in allegato

Indice

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 4

Il Piano dell’Offerta Formativa, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n° 275 del 1999, è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare ed educativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro Autonomia. È coerente con le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Il P.O.F. del 1° Circolo Didattico “G. Marconi” di Casamassima, elaborato annualmente dal Collegio dei Docenti, secondo l’indirizzo del Consiglio di Circolo, è molto articolato e consultabile sul sito internet dell’Istituto.

E’ finalizzato a:

Stabilire e rendere noto alla comunità gli obiettivi, gli esiti ed i

percorsi per raggiungerli, in modo che si conosca che cosa questo Istituto Scolastico può e vuole offrire e si instaurino valide collaborazioni ed interazioni;

Rendere espliciti gli obiettivi e gli esiti perseguiti e farli diventare volontà comune;

Offrire proposte educative e didattiche coerenti ed omogenee, rispondenti ai bisogni evidenziati;

Razionalizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, per ottenere i migliori risultati possibili;

Suscitare un confronto permanente con altre Scuole, con l’Ente Locale e le altre scuole presenti sul territorio;

Raggiungere gli Obiettivi delineati dalla strategia messa a punto a Lisbona per il 2010;

Attuare le recenti Indicazioni per il curricolo del primo ciclo di istruzione.

Introduzione

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A parte le notizie geografiche e storico-demografiche, facilmente rintracciabili sulle guide di Casamassima e nei POF degli anni precedenti, l’attenzione al territorio oggi deve essere concentrata essenzialmente su questi aspetti:

• economia prevalentemente agricola; • presenza del terziario (grande distribuzione); • esigenze giovanili; • esigenze degli anziani.

L’economia di Casamassima si basa ancora prevalentemente sull’agricoltura di tipo intensivo con prodotti di qualità come l’uva da tavola, le olive, le ciliegie, le mandorle, ecc. Tali prodotti, comunque, pur raggiungendo livelli di qualità non certamente bassi, purtroppo stentano ancora ad inserirsi nel mercato perché l’offerta del prodotto rimane ancora frantumata e non sufficientemente qualificata e tipizzata. E’ un’agricoltura quindi poco modernizzata e che poco attira le nuove generazioni. Di fronte a questa situazione abbiamo avuto negli ultimi anni un avanzamento del ceto impiegatizio e quindi uno sviluppo del settore terziario che comunque non si è ancora ben integrato nel tessuto socio economico. La presenza della facile distribuzione, pur avendo dato un certo respiro all’occupazione giovanile, non ha certo risolto il problema occupazionale, in quanto prevale ancora una precarietà nel lavoro e l’utilizzo del part-time, che certamente non possono costituire una solida base per il bilancio familiare. Quest’ultimo settore dell’economia ha portato un certo cambiamento sull’aspetto demografico del paese, determinando così un boom edilizio, infatti c’è stato un aumento della popolazione residente (attualmente attestatasi sui 17.000 abitanti) che proviene dalla città o dai paesi limitrofi. Ciò ha comportato seri problemi di integrazione e di adattamento a causa della mancanza di servizi a sostegno di questo sviluppo, soprattutto per le fasce più deboli provenienti dalla città, che hanno creato difficoltà anche a livello di integrazione scolastica e quindi hanno richiesto un diverso modo di porsi da parte dei Servizi Sociali e da parte dei docenti di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado. Nonostante gli sforzi degli amministratori che si sono succeduti nell’ultimo quindicennio, il paese offre ben poco ai giovani a livello occupazionale, a livello di attività sportive e socio ricreative. A parte interventi sporadici di manifestazioni culturali e artistiche, che negli ultimi tempi diventano sempre di più, manca ancora un teatro, palestre, centri di aggregazione, anche se si nota la presenza di Associazioni culturali e sportive operanti sul territorio. C’è un centro Informagiovani abbastanza attivo e alcuni gruppi di volontariato (prevalentemente cattolico) ben inseriti sul territorio. Va combattuta una generale apatia giovanile dovuta a tante disillusioni (la chimera del facile guadagno che svanisce) che i giovani hanno dovuto subire. Ci sono pertanto sacche a rischio: la micro delinquenza e il problema droga non è ancora qualcosa che riguarda il passato. Mancano strategie concrete per offrire ai giovani occasioni sicure di inserimento sociale e di progettazione personale (sostegno e guida a progetti lavorativi con leggi dello stato – prestito d’onore). La fascia infantile e preadolescenziale ha come punto di riferimento la scuola, che continua a dare risposte concrete e professionalmente elevate alle richieste dell’utenza; un maggiore sforzo va compiuto per assicurare alla popolazione scolastica ambienti più sicuri e all’altezza dei tempi. Uno sguardo infine alla popolazione anziana, che è alla ricerca dei propri spazi e di una collocazione più all’altezza delle aspettative. Anche in questo caso mancano delle strategie ben definite di interventi.

Il territorio di Casamassima

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Servizi Istituzionali

- Sportello ASL - Consultorio familiare - Servizio di Guardia Medica - Servizio di Riabilitazione - Centro Polispecialistico - Servizio di Igiene Mentale - Servizi sociali comunali - Centro Aperto Polivalente

Impianti sportivi

- Campo sportivo e da tennis

comunale - 4 campi di calcetto, privati - Campo da tennis privato - Campo di pallacanestro - 3 palestre scolastiche utilizzate

da Associazioni Sportive in orario extra scolastico

- Piscina privata - Istituto Semiconvittuale per

minori “Cristo Re

Servizi di pubblica utilità

- Biblioteca comunale - Esattoria Comunale - Ufficio del lavoro - 2 Uffici Postali - Ufficio Agricolo di zona - 5 Sportelli Bancari - Cinema Multi sala “WARNER

BROSS”

Associazioni - AGESCI - Archeo Club - Gruppo Natura - Pro Loco - Associazioni sportive - Associazioni musicali - Scuole di danza - Centro diurno per anziani

Risorse territoriali

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Il primo Circolo didattico di Casamassima si trova nella parte vecchia del territorio e delimita, con altri edifici pubblici tra cui il Comune, l’agglomerato “dell’antico villaggio“. L’edificio è una struttura consegnata dall’ingegnere Ruggiero Ceo, nel 1935 e ristrutturata negli anni 90. Si presenta con un ampio cortile esterno e spazi attrezzati anche per attività sportive. Costruito su due livelli ha ampi androni e padiglioni con aule spaziose e luminose. Nel Regno di Napoli l’istruzione venne effettuata inizialmente dalla Compagnia di Gesù. Dopo la cacciata dei Gesuiti dal Regno, decreto 3 novembre 1767, si manifestò la necessità di provvedere in qualche modo all’istruzione del popolo. Re Ferdinando IV di Borbone, dispose l’istituzione di “collegi” nelle stesse sedi prima gestite dai Gesuiti, nell’anno 1769. Durante il decennio francese del primo Ottocento, Re Giuseppe Napoleone affrontò il problema della scuola pubblica in maniera più organica, perché, con decreto n. 140 del 15 agosto 1806 obbligò a spese dell’Università “tutte le città, terre, ville ed ogni altro luogo abitato” a mantenere un maestro per insegnare ai fanciulli i primi rudimenti e la dottrina cristiana, nonché una maestra per far apprendere alle fanciulle il leggere, lo scrivere e il far di conto. Re Gioacchino Murat, con decreto 15 settembre 1810 n. 735, regolò poi la materia in maniera più precisa, rendendo obbligatoria l’istruzione primaria nei paesi con più di 300 abitanti per i bambini che avessero compiuto i cinque anni, con pagamento di una retta comunale, da cui erano esentati i poveri. Casamassima contava allora 3732 abitanti. Indipendentemente dalle suddette note storiche, la nostra comunità ebbe modo di poter usufruire di insegnamenti basilari, grazie alla presenza in loco di istituzioni religiose. Per volere della nobildonna Dorotea Acquaviva D’Aragona, sorella del feudatario Don Antonio, incoronata con laurea poetica, dal 1591 al 1594, fu edificata nel centro storico un’Opera Pia intitolata “Hospitium Sanctae Mariae Destituterum”che raccoglieva ragazze povere abbandonate per istruirle. Nel 1660, l’Ospizio fu trasformato con l’autorizzazione dell’Arcivescovo in monastero di clausura sotto il nome di Santa Chiara. In detto luogo venivano istruite le novizie e i bambini d’asilo. Dopo la morte del feudatario Don Antonio Acquaviva D’Aragona, avvenuta nel 1598, fu completato ed aperto il convento dei Padri Minori Osservanti sito nella via di Bari, fuori l’abitato. In detta opera furono istruiti molti giovani casamassimesi, come si legge nella carta d’archivio. Le due comunità religiose anzidette vennero soppresse dopo l’Unità d’Italia con legge 7 luglio 1866. Il Monastero delle Clarisse, però, con autorizzazione del Prefetto, rimase aperto fino alla fine dell’Ottocento. Nel 1796 ad opera del benefattore Don Domenico Console, Primario della Chiesa Collegiata di Casamassima fu istituito l’Orfanotrofio Addolorata che raccoglieva le ragazze povere e gli orfani del paese. In detta comunità allogata in un antico palazzo signorile del centro storico (Palazzo de Bellis), nel 1812, ad opera dello stesso fondatore fu istituito il Conservatorio Musicale retto da un Maestro di Cappella. Detta pia istituzione, nel 1900, fu trasferita nell’ex Convento dei frati Minori Osservanti nella via di Bari. Non colpita dalla legge della soppressione dei monasteri del 1866, (perché orfanotrofio e non convento), operò in Casamassima con i corsi completi delle scuole elementari, fino al 1966, quando fu chiusa e trasformata in Ospedale.

Presentazione della scuola (Storia della scuola)

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Le scuole elementari pluriclassi, nell’Ottocento, con un maestro ed una maestra retribuiti dal Comune, furono allogate prima accanto alla “Porta nella Piazza o dei Molini”, oggi Porta Orologio, dopo la chiusura definitiva del Convento Santa Chiara, funzionarono con tutte le classi in detto Monastero, fino all’anno scolastico 1934/35. Dal 1935/36 passarono nel nuovo edificio scolastico elementare costruito in largo Padulo, oggi Largo Fiera sopra le cisterne multisecolari del nostro paese. I maestri, fino all’avvento del Fascismo furono retribuiti dai comuni. Il nuovo edificio scolastico progettato dall’ingegnere Ruggiero Ceo fu intitolato allo scienziato, inventore della radio, Guglielmo Marconi morto nel 1937. Dopo le scuole elementari, in epoca fascista,vi erano le scuole di Avviamento, chiuse subito dopo la guerra dal Commissario. Dal 1946 al 1954 ci fu una vacazio relativa all’istruzione subito dopo le elementari; in quell’epoca, infatti, molti alunni hanno frequentato le scuole di avviamento a Sammichele o ad Adelfia. Altri ragazzi andavano in Seminario a Bari. Le scuole superiori venivano invece frequentate già dagli anni ’20 – ’30 ad Altamura o Conversano. Si evince da diversi catasti Onciari e Archivi Storici che Casamassima vanta un antico nucleo di professionisti (Notai, Medici, Farmacisti, Giudici) che hanno operato a livello provinciale e interregionale. Negli anni ’50, infine, fu ripristinata sia la Scuola Media sia la Scuola di Avviamento, che, con la riforma degli anni ’60 si sono fuse.

Lorenzo nasce in epoca fascista il 27 maggio del 1923. Vivere eventi storici, quali quelli avvenuti tra le due grandi guerre e aver, in prima persona, sperimentato le complicità di classe con gli orrori del nazifascismo, ha consentito a Lorenzo di analizzare, con lucidità e sensibilità particolari, i meccanismi che sostengono il potere egemone della classe dominante. Cresciuto in una famiglia della ricca borghesia che riusciva a vivere abbastanza bene col fascismo; in qualche modo ha determinato una scelta di vita così estrema. Una famiglia in cui la cultura, con la “C” maiuscola, era di casa. Dove le ben radicate

Scuola dell’Infanzia “Don Milani” Via Lapenna Tel. 080 674841

Chi era Don Lorenzo Milani

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tradizioni intellettuali non consentivano alcun accenno a problematiche religiose. Nonno Luigi era un notissimo archeologo, la madre era una raffinata signora ebrea, il padre un professore universitario. I Milani abitavano a Firenze. Da generazioni, i Milani, producevano cattedratici fatti in casa e si dedicavano a raffinati interessi culturali vivendo tranquillamente di rendita. La tenuta di Gigliola a Montespertoli, composta da 25 poderi, aveva mantenuto intere generazioni di signori e letterati. D'estate, la famiglia Milani, trascorreva le vacanze alla villa “Il Ginepro” al mare di Castiglioncello. Nel '30 i Milani attraversarono un periodo difficile. La grande crisi economica impediva di vivere di sola rendita e il sig. Albano fu costretto ad andare a lavorare a Milano, come direttore di azienda, occupandosi della organizzazione industriale. Nella città lombarda lo seguirono la moglie e i figli che lì completarono gli studi. A Milano, Lorenzo, passò tutta la sua infanzia e l'adolescenza. Diceva “Quella scuola vile, consciamente o inconsciamente non so, preparava gli orrori di tre anni dopo. Preparava milioni di soldati obbedienti. Obbedienti agli ordini di Mussolini. Anzi, per essere più precisi, obbedienti agli ordini di Hitler. Cinquanta milioni di morti." La giornata che Lorenzo racconta nelle sue lettere, datate in quel periodo, era piena di svaghi. Andava al campo, a tirar di scherma e di palla corda oppure tornava da scuola pattinando. Era fragile di bronchi, assai emotivo e non soffriva scene di violenza: aspetti della personalità che lo accompagneranno tutta la vita. Solo per tradizione, nel '37, Lorenzo si iscrive alla prima ginnasio. Lo stesso anno, durante le vacanze, chiede, tra lo stupore della famiglia, di ricevere la prima comunione. Il 21 maggio '41, a causa della guerra le scuole chiudono, Lorenzo viene dichiarato maturo. In quel momento, esprime il desiderio di cimentarsi nella pittura. Vive per un anno intero a Firenze. Il padre la ritiene "una bambinata", avrebbe dovuto intraprendere una rapida quanto fortunata carriera da intellettuale universitario. Lorenzo, a causa del suo anticonformismo, non rinuncia al fascino di una vita "spensierata", ma l'esperienza diretta a contatto con la gente comune sostituisce, con i suoi messaggi "duri", le raffinatezze delle discussioni salottiere a cui era abituato. Era un ragazzo dalla bella figura slanciata, simpatico, cortese. Aveva l'aria tipica del giovane di famiglia benestante quando, in una parentesi fiorentina mentre faceva merenda in un vicolo, seduto accanto al suo cavalletto, fu fortemente scosso dalla frase di una donna: "Non si mangia il pane bianco nelle strade dei poveri!" Questo episodio raccontato da lui stesso ad Adele Corradi, gli fa confidare: "Mi sono accorto di essere odiato e che me ne importava". E' proprio attraverso una ricerca sui colori, usati nella liturgia cattolica che Lorenzo si avvicina in qualche modo alla Chiesa. Il 12 giugno del '43 il giovane Milani, ormai convertito, riceve la cresima. Una mattina d'estate, siamo nel '43, il giovane Milani entra nella sacrestia di Santa Maria Visdomini nel cuore di Firenze: " (...) per salvare l'anima venne da me", dirà in una delle poche testimonianze lasciate mons. Raffaello Bensi, padre spirituale di Lorenzo seminarista: "Da quel giorno d'agosto fino all'autunno, si ingozzò letteralmente di Vangelo e di Cristo. Quel ragazzo partì subito per l'assoluto, senza vie di mezzo. Voleva salvarsi e salvare, ad ogni costo. Trasparente e duro come un diamante, doveva subito ferirsi e ferire. E così fu." All'età di 20 anni, l' 8 novembre 1943, abbandona il colto mondo borghese, a cui apparteneva, ed entra nel seminario di Cestello in Oltrarno dove, pur nei contrasti col rettore e i superiori, accetta le dure regole. Da allora sarà obbediente e ribelle ad una Chiesa nella quale lui si sentirà inserito e che lo avvicinerà agli strati più poveri della società. Sarà una scelta che farà soffrire. I genitori non saranno presenti alla cerimonia della tonsura, atto di rinuncia al mondo per poter entrare nello stato ecclesiastico.

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Il montanaro di Barbiana aveva bisogno di un tramite e di una proposta unificante: la scuola. Lottando per la liberazione del povero dall'alienazione della materia, cioè dal solo lavoro, il Priore consente a una cultura muta il diritto alla parola: " (.... ) la povertà dei poveri non si misura a pane, a casa, a caldo, ma si misura sul grado di cultura e sulla funzione sociale. La sua figura ha rappresentato, in questo secolo, un momento di riflessione dell'uomo su se stesso, completa delle esperienze vissute sia nella condizione di ricco che in quella di povero. I valori e il potere della lingua, appresa e assimilata dentro una "scuola del reale" , quale fu per lui l'ambiente familiare, lo portò a credere che solo la parità culturale avrebbe dato dignità all'uomo, per natura artista e creativo. Un messaggio profetico, non moralistico e che educa al rifiuto di una vita ripetitiva. Le novità per il priore rappresentavano la gioia di vivere, di combattere e di conoscere: "(....) il maestro deve essere per quanto può profeta, scrutare i "segni dei tempi", indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso (....)".

Francesco Lapenna nacque in Casamassima il 20 gennaio 1844 e vi morì il 5 giugno dell'anno1908. Dopo i primi anni di scuola, si recò a Napoli ove perfezionò i suoi studi e fu allievo di Monsignor Prisco, grande maestro di Filosofia, diventato successivamente Cardinale del capoluogo partenopeo. Dopo essersi laureato in Legge, visse per due anni a Firenze dal 1869 al 1870. In questa città fu redattore del giornale “Il Diritto”. Ritornato successivamente a Casamassima, ricoprì cariche pubbliche quale Sindaco o Consigliere Provinciale. Nell'esplicare tali incarichi dette prova di operosità, di nobiltà di carattere e di rettitudine anche come privato cittadino. Proprio per questo, non mancarono acerrimi nemici ed oppositori che, anziché volere il bene del Comune, trascinarono Casamassima nella più profonda miseria morale. Disgustato di tanto, abbandonò la vita politica e continuò i suoi studi. Sono di questo periodo, infatti, i due volumi “Oro e Potere”, editi dalla Tipografia Librai Editori Roux Frasassi di Torino. Ma la sua vita fu una continua odissea. Un male che non perdona lo privò della presenza terrena di ben quattro figli e poi anche della sua signora. In tante traversie, però, qualche amico gli dedicò alcuni versi in latino che lo sorressero spiritualmente: “… Virtutem incolumen… sublatam ex oculis querimus invidi..”. Il fine che egli diede alle sue opere è indicato nella Prefazione del primo volume: “Dinanzi ai grandi problemi sociali, che toccano tutti, non si può essere indifferenti, e molto meno si può ridere: scrivo quindi siccome amore entro mi va dettando, augurando fortuna alle verità, che sono l'oggetto dei miei modesti studi. Quale premio poi alle mie fatiche, auguro soltanto un sentimento di benevolenza, anche quando le buone intenzioni abbiano a fallire al loro scopo, ch’è quello di fare alla verità tutto

Scuola dell’Infanzia “Via Lapenna” Via Lapenna Tel. 080 6530960

Chi era Francesco Lapenna

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l'omaggio dovutole, senza lenocinio di frase e senza artifici ingegnosi di tronfia speculazione, che la realtà tormenta e svisa e il comune criterio soppianta e disvia.” Egli dopo aver fatto una panoramica critica del secolo così si esprime: " Oro e Potere sono le due finalità, i due Numi cui tutto si sacrifica. … con l’oro si va al potere, col potere si fa buona caccia all’oro e con entrambi si sta bene e ci si resta, con e senza la romana dignità del valoroso centurione... “. L’uomo per il Lapenna, è “mente che, animata da virtù creatrice, intende alle sue origini e fissa le norme dell’umano destino: mente che, in un atto di volere effettivo, a tali norme si conforma e gli ostacoli interni ed esterni combatte e supera perché il proprio e il comune destino si compiano nel gran pellegrinaggio della vita, campo immenso di movimenti, di azioni e di sviluppo. L’Uomo e il Potere, avendo unità di essenza, sono guidati da una stessa Legge con unica evoluzione. L’essenza comune è la ragione.” I due volumi furono ampiamente commentati dalla stampa del tempo è in maniera oltremodo positiva. Altre traversie lo perseguitarono nel 1898. Accusato durante i moti di quell'anno, fu arrestato e rinchiuso, per oltre un mese, nel Castello di Bari. Il giorno del processo, però, fu il giorno della sua vittoria; una vittoria morale che gli consentì di esser compianto da tutto il popolo di Casamassima quando, lo stesso male che aveva carpito al suo affetto i suoi troncò anche la sua vita.

(Tratto da libro di Angelo Tanzella “Lucciole casamassimesi” Editrice Resta Bari)

Guglielmo Marconi nacque a Bologna, in via delle Asse 1170, il 25 aprile 1874 da Giuseppe e da una giovane irlandese protestante, Annie Jameson, religione in cui fu allevato anche il giovane Guglielmo causa una precisa condizione voluta dalla madre prima del matrimonio. Non compì studi regolari e fu educato privatamente a Bologna, Firenze e Livorno, luoghi in cui si era trasferita la famiglia. Fin da ragazzo sentì nascere in se un'irresistibile vocazione per la fisica e l'elettricità e studiò i lavori di Maxwell, Hertz, Righi, Lodge ed altri. Nel 1894 costruì, nel granaio della villa paterna di Pontecchio, vicino a Bologna, un laboratorio per eseguire esperimenti di propagazione delle onde elettriche. Nel settembre del 1895 lo

Scuola Primaria “Guglielmo Marconi” Via G. Marconi, 39 Tel. e Fax: 080 676357

Chi era Guglielmo Marconi

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storico sparò per segnalare l'avvenuta ricezione dei tre punti oltre l'ostacolo della collina (circa 1700 metri). Nel 1896 si trasferì, con i suoi apparecchi, in Inghilterra dove l'anno successivo ottenne il brevetto per il suo sistema di telegrafia senza fili. Nel 1897 fondò, a Chelmsford, la "The Wireless Telegraph & Signal Company Limited" (nel 1900 fu rinominata "Marconi's Telegraph Company Limited") Nel 1899 istituì un servizio di comunicazione senza fili tra la Francia e l'Inghilterra attraverso il canale della Manica. Nel 1900 ottenne il famoso brevetto n° 7777 per "tuned or syntonic telegraphy" che permette di accordare le stazioni su determinate frequenze. Nel dicembre 1901 dimostrò che le trasmissioni radio non erano influenzate dalla curvatura terrestre effettuando il collegamento attraverso l'Atlantico tra Poldhu, Cornovaglia, e San Giovanni di Terranova a una distanza di 3380 km. Nel 1902 in seguito ad esperimenti sulla corazzata "Carlo Alberto" della Marina Militare Italiana per trasmissioni bilaterali a lunga distanza. riceve i complimenti dallo scienziato russo Alexander Popov che definisce Marconi "Padre della Radio". Nel 1904 ricevette, dall'Università di Bologna, la Laurea Honoris Causa con la seguente motivazione: “per le alte benemerenze verso gli studi e per le sue scoperte scientifiche". In totale, nella sua vita collezionò, ben 16 Lauree Honoris Causa conferitegli da Università di tuitto il mondo. Nel 1905 sposò la nobile scozzese Beatrice O'Brien dalla quale ebbe quattro figli. Ottenuto il divorzio si risposò con la nobile romana Cristina Bezzi Scali dalla quale, nel 1930, ebbe un'altra figlia, Elettra. Nel 1907 istituì il primo servizio pubblico radiotelegrafico Europa-America. Nel 1909, in gennaio, il naufragio in Atlantico del piroscafo Republic, scontratosi causa nebbia con un altro piroscafo, portò al salvataggio di 2000 passeggeri grazie ad altri piroscafi accorsi essendo stati avvisati tramite il telegrafo Marconi. Questo fatto creò grande scalpore. Nel dicembre dello stesso anno ottenne il Premio Nobel per la fisica. Il 15 aprile 1912 affonda il transatlantico Titanic e nella tragedia muoiono 1000 passeggeri mentre 700 vengono salvati da piroscafi accorsi alla richieste di aiuto lanciata per radio. Molti di più sarebbero stati salvati se un piroscafo inglese passato nelle vicinanze fosse stato fornito di apparecchiatura radio. Il fatto aumentò notevolmente la popolarità dell'invenzione marconiana. Nel 1914 viene eletto Senatore del Regno e Cavaliere di Gran Croce. Nel 1915 l'Italia interviene nella prima guerra mondiale e Marconi indossa la divisa di Tenente del Genio come volontario ed è presente sui fronti e sul mare. Effettua le prime installazioni delle sue apparecchiature a bordo di aerei. Nel 1919 Marconi partecipa alla Conferenza della Pace a Parigi come membro della Delegazione Italiana. Nel 1920 acquista dall'Ammiragliato Britannico lo yacht "Rowenska" e lo trasforma in laboratorio galleggiante per i suoi esperimenti e lo ribattezza Elettra. Nel 1923, durante una lunga crociera nell'Atlantico, Marconi sperimenta il sistema di onde corte a fascio. Nel 25 marzo 1930 Marconi, dal panfilo Elettra ancorato a Genova, via radio accende le luci dell'esposizione mondiale di Sidney in Australia ad una distanza di 22000 Km. Contemporaneamente invia un messaggio di saluto al popolo australiano, messaggio chiaramente percepito dalla folla presente all'inaugurazione. Il 12 febbraio 1931 Papa Pio XI inaugura la stazione radio della Città del Vaticano Realizzata da Marconi. Nel 1934 dimostrazione della "navigazione cieca", ovvero del radiofaro a microonde. Marconi fa guidare l'Elettra all'entrata del porto di Sestri Levante senza l'uso della bussola e senza visibilità della costa. Nel 1935 compie alcuni studi sulla riflessione delle microonde. Partendo da questi studi gli inglesi inventarono il radar. Il 20 luglio 1937 Marconi muore.

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Dove siamo

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Scuola dell’Infanzia

La Scuola dell’Infanzia del 1° Circolo Didattico di Casamassima intende orientare la sua offerta formativa facendo ricorso alla metafora della casa. La rappresentazione metaforica richiama l’idea di un itinerario da costruire gradualmente, “mattone dopo mattone” unendo lo sforzo, l’impegno personale e la fatica dell’apprendere, all’originalità e creatività che ciascuno potrà apportare alle diverse fasi di realizzazione – costruzione. “Niente è più scontato o privo di meraviglia per il bambino, di tutto si fa scoperta, indagine, cognizione”. Il vero protagonista di questo viaggio è proprio il bambino; egli sarà un esploratore che, sotto l’attenta regia educativa dell’insegnante, partendo da conoscenze frammentarie e concetti spontanei, arriverà a sistematizzarle in un clima ludico dove, lo star bene favorirà “ l’imparare”.

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Formazione Integrale della Persona attraverso la maturazione

dell’identità, la conquista dell’Autonomia e lo sviluppo delle Competenze

Finalità

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Scuola Primaria

Le finalità della Scuola Primaria del 1° Circolo sono: Promuovere il pieno sviluppo della persona. Educare ed orientare. Fornire all’alunno le occasioni per capire se stesso, per

prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.

Favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentare obiettivi non immediati e perseguirli.

Promuovere il senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali.

Sollecitare gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco.

Orientare e sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative.

Facilitare le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei messaggi provenienti dalla società nelle loro molteplici forme.

Creare contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, diventando consapevoli che il proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare, trovano stimoli al pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per ricercare significati ed elaborare mappe cognitive.

Favorire lo sviluppo delle dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e l’acquisizione dei saperi irrinunciabili.

Favorire la formazione di cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.

Costruire con le famiglie un progetto educativo condiviso e continuo.

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 16

Risorse funzionali strutturali

Dirigente Scolastico: Prof.ssa Rita Rosaria Gagliardi D.S.G.A.: Gabriele Scarano

Personale Amministrativo: N° 4 Collaboratori scolastici: N° 11

Risorse funzionali

Scuola dell’Infanzia “Don Milani” Il plesso è composto da sei sezioni con orario 8:00 – 16:00 Dispone di : • n° 1 atrio • n° 1 ampio salone • n° 1 vano con porta blindata • n° 1 vano cucina • n° 4 bagni per i bambini • n° 1 bagno per le insegnanti • un ampio spazio esterno

Scuola dell’Infanzia “Lapenna” Il plesso occupa i locali a piano terra di un edificio adibito a civile abitazione, è composto da due sezioni con orario 8:00 – 13:00 (ne funziona solo una) Dispone di : • n° 1 atrio • n° 1 bagno per i bambini • n° 1 bagno per le insegnanti

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 17

SCUOLA DELL’INFANZIA DON

MILANI N° 1 Plessi N° 6 Sezioni N° 152 Alunni N° 15 Docenti su posto sezione N° 1 Docente per l’I.R.C. N° 2 Docenti di sostegno N° 3 Collaboratori

Risorse funzionali professionali

SCUOLA DELL’INFANZIA VIA

LAPENNA N° 1 Plessi N° 1 Sezione N° 25 Alunni N° 1 Docenti su posto sezione N° 1 Docente per l’I.R.C. N° 2 Collaboratori scolastici

Plesso “Guglielmo Marconi” L’edificio, di recente ristrutturazione, comprende: • n° 32 aule • n° 1 locali per Ufficio di Segreteria • n° 1 locale di Direzione • n° 1 sala medica • n° 4 ampi corridoi • n° 4 bagni • n° 1 palestra • n° 1 cortile ampio con campo di

calcio e spazio verde • n° 2 aule multimediali • n° 1 laboratorio lettura e biblioteca • n° 1 laboratorio scientifico • n° 1 ascensore

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 18

SCUOLA PRIMARIA “G. Marconi” N° 1 Plesso N° 32 Classi N° 698 Alunni di cui 16 H N° 48 Docenti su posto comune N° 3 Docenti specialisti di lingua straniera N° 9 Docenti di sostegno N° 3 Docenti per l’I.R.C.

SERVIZI PRESTATI DALLA SCUOLA

SERVIZIO MEDICINA SCOLASTICA SERVIZIO SCUOLABUS per gli alunni la cui

abitazione dista dalla scuola di almeno 2 km. organizzato dal Comune

SERVIZIO ASSISTENZA DISABILI (L. 104/92) con il supporto dell’amministrazione Comunale

1° Circolo Didattico “G. Marconi” Via Marconi,39 – 70010 Casamassima (BA) c.f. 80010420729 Tel. 080 676357 Fax 080 676357 E-mail: [email protected] E-mail istituzionale: [email protected] http://digilander.libero.it/scuolamarconi/

Plesso Don Milani Via Lapenna

Tel. 080 674841

40 ore settimanali dalle 8:00 alle 16:00

Con refezione scolastica

Plesso “Via Lapenna” Via Lapenna

Tel. 080 6530960

Dalle ore 8:00 alle ore 13:00 Senza refezione scolastica

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 19

Dirigente Scolastico

D.S.G.A. 4 Amministrativi 11 Collaboratori

scolastici

Collegio dei Docenti Scuola

Primaria e dell’Infanzia

Vicario Collaboratori

Funzioni strumentali Responsabile sicurezza

Consiglio di Circolo Giunta Esecutiva

Consiglio di Intersezione Consiglio di Interclasse

Organigramma

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 20

FUNZIONI STRUMENTALI

Area educativa Funzione strumentale Funzione

Gestione del POF Scuola dell’Infanzia Maria D’Alesio Area 1

Gestione del POF Scuola primaria Lucia Natalia Daddato Area 1

Sostegno al lavoro dei docenti Clara De Cicco Area 2

Interventi e servizi per gli studenti Chiara Mariella Area 3

Partecipazione al sistema integrato

M. Paola Susca Bonerba Area 4

REFERENTI D’ISTITUTO

Referente alla salute Chiara Mariella

Referente all’ambiente Carmela Petronelli

Referente per la sicurezza Vito Cicoria

Referente stranieri Chiara Tanzella

Lama e Dintorni Alessandra Morgese

Consiglio Comunale dei Ragazzi Maria Paola Susca Bonerba

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 21

AREA AMMINISTRATIVA

INCARICO AREA PREVALENTE NOMINATIVO

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi Gabriele Scarano

Assistente Amministrativo

Gestione Personale Docente e ATA a.t.d. e

a.t.i. Michelangela Barone

Assistente Amministrativo

Gestione finanziaria contabile Anna Cessa

Assistente Amministrativo Gestione alunni Annamaria Cuoco

Assistente Amministrativo

Gestione Affari Generali: Protocollo – Area comunicazione e

Patrimonio

Anna Lotito

Docente Giuseppina Rossi

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Il sé e l’altro

Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. È consapevole delle differenze e sa averne rispetto. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

Il corpo in movimento

Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

Linguaggi, creatività, espressione

Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. È preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Traguardi formativi Scuola dell’Infanzia

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Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

I discorsi e le parole

Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. È consapevole della propria lingua materna. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

La conoscenza del mondo

Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi. È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 24

Progetto: “Apprendere con un

click” Alunni di 5 anni

Progetto: “Time for english”

Progetti POF Scuola dell’Infanzia

Progetto Accoglienza: “Le relazioni, le

emozioni, i sentimenti”

Progetto: “La strada … di tutti

… per tutti”

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Area linguistico-artistico-espressiva

Italiano

Al termine della classe terza della scuola primaria Ascoltare e parlare – Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti su argomenti di esperienza diretta. – Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. – Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere il senso globale. – Raccontare oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e/o logico. – Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività che conosce bene. Leggere – Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l'argomento centrale, le informazioni essenziali, le intenzioni comunicative di chi scrive. – Comprendere testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, pratici, di intrattenimento e/o di svago. – Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. Scrivere – Produrre semplici testi di vario tipo legati a scopi concreti (per utilità personale, per stabilire rapporti interpersonali) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). – Produrre testi legati a scopi diversi (narrare, descrivere, informare). – Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in un breve testo che rispetti le fondamentali convenzioni ortografiche. Riflettere sulla lingua – Compiere semplici osservazioni su testi e discorsi per rilevarne alcune regolari – Attivare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi. – Conoscere le parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice. Al termine della classe quinta della scuola primaria Ascoltare e parlare – Cogliere l'argomento principale dei discorsi altrui. – Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. – Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l'ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto. – Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in precedenza. – Comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...). – Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.

Traguardi formativi Scuola Primaria

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Leggere – Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà. – Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. – Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. – Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (come, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). – Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un procedimento. – Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono (versi, strofe, rime, ripetizione di suoni, uso delle parole e dei significati) ed esprimendo semplici pareri personali su di essi. – Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce. Scrivere – Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. – Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. – Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). – Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione. – Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario. – Realizzare testi collettivi in cui si fanno resoconti di esperienze scolastiche, si illustrano procedimenti per fare qualcosa, si registrano opinioni su un argomento trattato in classe. – Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (parafrasare un racconto, riscrivere apportando cambiamenti di caratteristiche, sostituzioni di personaggi, punti di vista, riscrivere in funzione di uno scopo dato…). – Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi. Riflettere sulla lingua – Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase; individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo; riconoscere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici); analizzare la frase nelle sue funzioni (predicato e principali complementi diretti e indiretti). – Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi). – Comprendere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati. – Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio. – Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici. – Riconoscere la funzione dei principali segni interpuntivi.

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Lingua straniera (Inglese) Al termine della classe terza della scuola primaria Ricezione orale (ascolto) – Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente. Ricezione scritta (lettura) – Comprendere cartoline, biglietti di auguri, brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo parole e frasi con cui si è familiarizzato oralmente. Interazione orale – Interagire con un compagno per presentarsi, giocare e soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione, anche se formalmente difettose. Produzione scritta – Copiare e scrivere parole e semplici frasi attinenti alle attività svolte in classe. Al termine della classe quinta della scuola primaria Ricezione orale (ascolto) – Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente (esempio: consegne brevi e semplici) e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (esempio: la scuola, le vacanze, i passatempi, i propri gusti…). Ricezione scritta (lettura) – Comprendere testi brevi e semplici (esempio: cartoline, messaggi di posta elettronica, lettere personali, storie per bambini…) accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo nomi familiari, parole e frasi basilari. Interazione orale – Esprimersi linguisticamente in modo comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione e all’interlocutore, anche se a volte non connesse e formalmente difettose, per interagire con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità. – Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale (gusti, amici, attività scolastica, giochi, vacanze…), sostenendo ciò che si dice o si chiede con mimica e gesti e chiedendo eventualmente all’interlocutore di ripetere. Produzione scritta – Scrivere messaggi semplici e brevi, come biglietti e brevi lettere personali (per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere notizie, per raccontare proprie esperienze…) anche se formalmente difettosi, purché siano comprensibili.

Musica Al termine della classe terza della scuola primaria – Usare la voce, gli strumenti, gli oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario genere. – Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali curando l’espressività e l’accuratezza esecutiva in relazione ai diversi parametri sonori. – Riconoscere e discriminare gli elementi di base all’interno di un brano musicale. – Cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico. Al termine della classe quinta della scuola primaria – Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando le proprie capacità di invenzione sonoro-musicale.

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– Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione. – Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture di tempi e luoghi diversi. – Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani esteticamente rilevanti, di vario genere e provenienza. – Rappresentare gli elementi sintattici basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.

Arte e immagine Al termine della classe terza della scuola primaria Percettivo visivi – Esplorare immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, gestuali, tattili e cinestetiche. – Guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte dai suoni, dai gesti e dalle espressioni dei personaggi, dalle forme, dalle luci e dai colori e altro. Leggere – Riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme, volume e la struttura compositiva presente nel linguaggio delle immagini e nelle opere d’arte. – Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. – Descrivere tutto ciò che vede in un’opera d’arte, sia antica che moderna, dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni. – Riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artistico-culturali. Produrre – Esprimere sensazioni, emozioni, pensieri in produzioni di vario tipo (grafiche, plastiche, multimediali…) utilizzando materiali e tecniche adeguate e integrando diversi linguaggi. – Esprimere sensazioni, emozioni, pensieri in produzioni di vario tipo (grafiche, plastiche, multimediali…) utilizzando materiali e tecniche adeguate e integrando diversi linguaggi. Al termine della classe quinta della scuola primaria Percettivo visivi – Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio. Leggere – Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo (piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento ecc.), individuando il loro significato espressivo. – Leggere in alcune opere d’arte di diverse epoche storiche e provenienti da diversi Paesi i principali elementi compositivi, i significati simbolici, espressivi e comunicativi. – Riconoscere e apprezzare i principali beni culturali, ambientali e artigianali presenti nel proprio territorio, operando una prima analisi e classificazione. Produrre

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– Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro. – Sperimentare l’uso delle tecnologie della comunicazione audiovisiva per esprimere, con codici visivi, sonori e verbali, sensazioni, emozioni e relizzare produzioni di vario tipo.

Corpo movimento sport Al termine della classe terza della scuola primaria Il corpo e le funzioni senso-percettive – Riconoscere e denominare le varie parti del corpo su di sé e sugli altri e saperle rappresentare graficamente; riconoscere, classificare, memorizzare e rielaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso (sensazioni visive, uditive, tattili, cinestetiche). Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo – Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc). – Sapere controllare e gestire le condizioni di equilibrio statico-dinamico del proprio corpo. – Organizzare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità, successione e reversibilità) e a strutture ritmiche. – Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con attrezzi. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva – Utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione e della danza. – Assumere e controllare in forma consapevole diversificate posture del corpo con finalità espressive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play – Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di numerosi giochi di movimento e presportivi, individuali e di squadra, e nel contempo assumere un atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo, accettando i propri limiti, cooperando e interagendo positivamente con gli altri, consapevoli del “valore” delle regole e dell’importanza di rispettarle. Sicurezza e prevenzione, salute e benessere – Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività. – Percepire e riconoscere “sensazioni di benessere” legate all’attività ludico-motoria. Al termine della classe quinta della scuola primaria Il corpo e le funzioni senso-percettive – Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione e conseguenti all’esercizio fisico, sapendo anche modulare e controllare l’impiego delle capacità condizionali (forza, resistenza, velocità) adeguandole all’intensità e alla durata del compito motorio. Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo – Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione.

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– Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva – Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. – Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento utilizzando band musicali o strutture ritmiche. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play – Conoscere e applicare i principali elementi tecnici semplificati di molteplici discipline sportive. – Saper scegliere azioni e soluzioni efficaci per risolvere problemi motori, accogliendo suggerimenti e correzioni. – Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. – Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Sicurezza e prevenzione, salute e benessere – Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. – Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute, assumendo adeguati comportamenti e stili di vita salutistici. Area storico - geografica

Storia Al termine della classe terza della scuola primaria Organizzazione delle informazioni – Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire durate temporali e conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. – Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Uso dei documenti – Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza. – Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non. Strumenti concettuali e conoscenze – Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo, regole, agricoltura, ambiente, produzione, ecc. – Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa,…). – Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti). Produzione

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– Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni. Al termine della classe quinta della scuola primaria Uso dei documenti – Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. – Rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni – Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. – Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate. Strumenti concettuali e conoscenze – Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici. – Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione – Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. – Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non. – Elaborare in forma di racconto - orale e scritto - gli argomenti studiati.

Geografia Al termine della classe terza della scuola primaria Orientamento – Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, sapendosi orientare attraverso punti di riferimento e utilizzando gli organizzatori topologici (sopra, sotto, avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.). Carte mentali – Acquisire la consapevolezza di muoversi e orientarsi nello spazio grazie alle proprie carte mentali, che si strutturano e si ampliano man mano che si esplora lo spazio circostante. Linguaggio della geo-graficità – Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, di una stanza della propria casa, del cortile della scuola, ecc.) e rappresentare percorsi esperiti nello spazio circostante. – Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi. Paesaggio – Esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta. – Individuare gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggio. – Conoscere e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di residenza e la propria regione.

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Al termine della classe quinta della scuola primaria Orientamento – Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando la bussola e i punti cardinali. Carte mentali – Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e a spazi più lontani, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici e immagini da satellite, ecc.). Linguaggio della geo-graficità – Analizzare fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici, immagini da satellite. – Localizzare sulla carta geografica dell'Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative. Paesaggio – Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri sociostorici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale. Regione – Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa), in particolar modo, allo studio del contesto italiano. Territorio e regione – Comprendere che il territorio è costituito da elementi fisici e antropici connessi e interdipendenti e che l'intervento dell'uomo su uno solo di questi elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri. – Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, analizzando le soluzioni adottate e proponendo soluzioni idonee nel contesto vicino. Area matematico – scientifico - tecnologica

Matematica Al termine della classe terza della scuola primaria Numeri – Contare oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre. – Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. – Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. – Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. – Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. Spazio e figure – Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori).

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– Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato. – Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. – Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio, utilizzando strumenti appropriati. Relazioni, misure, dati e previsioni – Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. – Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. – Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. – Misurare segmenti utilizzando sia il metro, sia unità arbitrarie e collegando le pratiche di misura alle conoscenze sui numeri e sulle operazioni. Al termine della classe quinta della scuola primaria Numeri – Conoscere la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero. – Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. – Dare stime per il risultato di una operazione. – Conoscere il concetto di frazione e di frazioni equivalenti. –Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane. – Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. – Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. – Conoscere sistemi di notazioni dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra. Spazio e figure – Descrivere e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri. – Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). – Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. – Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione. – Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. – Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando ad esempio la carta a quadretti). – Determinare il perimetro di una figura. – Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione. Relazioni, misure, dati e previsioni – Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni. – Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza. – Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. – Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse/pesi e usarle per effettuare misure e stime.

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– Passare da un’unità di misura a un'altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario. – In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili. – Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

Scienze naturali e sperimentali Al termine della classe terza di scuola primaria Sperimentare con oggetti e materiali – Attraverso interazioni e manipolazioni individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali e caratterizzarne le trasformazioni, riconoscendovi sia grandezze da misurare sia relazioni qualitative tra loro (all’aumentare di …, ….aumenta o diminuisce); provocare trasformazioni variandone le modalità, e costruire storie per darne conto: “che cosa succede se…”, “che cosa succede quando…”; leggere analogie nei fatti al variare delle forme e degli oggetti, riconoscendo “famiglie” di accadimenti e regolarità (“è successo come…”) all’interno di campi di esperienza. Osservare e sperimentare sul campo – Osservare, descrivere, confrontare, correlare elementi della realtà circostante: per esempio imparando a distinguere piante e animali, terreni e acque, cogliendone somiglianze e differenze e operando classificazioni secondo criteri diversi; acquisire familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità su diverse scale temporali dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, fasi della luna, stagioni, ecc.). – Riconoscere i diversi elementi di un ecosistema naturale o controllato e modificato dall’intervento umano, e coglierne le prime relazioni (uscite esplorative; allevamento di piccoli animali in classe, orticelli, costruzione di reti alimentari). – Riconoscere la diversità dei viventi (intraspecifica e interspecifica), differenze/somiglianze tra piante, animali, altri organismi. L’uomo i viventi e l’ambiente – Percepire la presenza e il funzionamento degli organi interni e della loro organizzazione nei principali apparati (respirazione, movimento, articolazioni, senso della fame e della sete, ecc.) fino alla realizzazione di semplici modelli. – Individuare il rapporto tra strutture e funzioni negli organismi osservati/osservabili, in quanto caratteristica peculiare degli organismi viventi in stretta relazione con il loro ambiente. – Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali sia di tipo stagionale, sia in seguito all’azione modificatrice dell’uomo. Al termine della classe quinta della scuola primaria Oggetti, materiali e trasformazioni – Costruire operativamente in connessione a contesti concreti di esperienza quotidiana i concetti geometrici e fisici fondamentali, in particolare: lunghezze, angoli, superfici, capacità/volume, peso, temperatura, forza, luce, ecc. – Passare gradualmente dalla seriazione in base a una proprietà (ad esempio ordinare oggetti per peso crescente in base ad allungamenti crescenti di una molla), alla costruzione, taratura e utilizzo di strumenti anche di uso comune (ad esempio molle per misure di peso, recipienti della vita quotidiana per misure di volumi/capacità), passando dalle prime misure in unità arbitrarie (spanne, piedi, …) alle unità convenzionali. – Indagare i comportamenti di materiali comuni in molteplici situazioni sperimentabili

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per individuarne proprietà (consistenza, durezza, trasparenza, elasticità, densità, …); produrre miscele eterogenee e soluzioni, passaggi di stato e combustioni; interpretare i fenomeni osservati in termini di variabili e di relazioni tra esse, espresse in forma grafica e aritmetica. – Riconoscere invarianze e conservazioni, in termini proto-fisici e proto-chimici, nelle trasformazioni che caratterizzano l’esperienza quotidiana. – Riconoscere la plausibilità di primi modelli qualitativi, macroscopici e microscopici, di trasformazioni fisiche e chimiche. Avvio esperienziale alle idee di irreversibilità e di energia. Osservare e sperimentare sul campo – Proseguire con osservazioni frequenti e regolari a occhio nudo, con la lente di ingrandimento e con lo stereomicroscopio, con i compagni e da solo di una porzione dell’ambiente nel tempo: un albero, una siepe, una parte di giardino, per individuare elementi, connessioni e trasformazioni. – Indagare strutture del suolo, relazione tra suoli e viventi; acque come fenomeno e come risorsa. – Distinguere e ricomporre le componenti ambientali, anche grazie all’esplorazione dell’ambiente naturale e urbano circostante. – Cogliere la diversità tra ecosistemi (naturali e antropizzati, locali e di altre aree geografiche). – Individuare la diversità dei viventi (intraspecifica e interspecifica) e dei loro comportamenti (differenze / somiglianze tra piante, animali, funghi e batteri). – Accedere alla classificazione come strumento interpretativo statico e dinamico delle somiglianze e delle diversità. – Proseguire le osservazioni del cielo diurno e notturno su scala mensile e annuale avviando, attraverso giochi col corpo e costruzione di modelli tridimensionali, all’interpretazione dei moti osservati, da diversi punti di vista, anche in connessione con l’evoluzione storica dell’astronomia. L’uomo i viventi e l’ambiente – Studiare percezioni umane (luminose, sonore, tattili, di equilibrio, …) e le loro basi biologiche. – Indagare le relazioni tra organi di senso, fisiologia complessiva e ambienti di vita (anche confrontando diversi animali appartenenti a gruppi diversi, quali vermi, insetti, anfibi, ecc). – Confrontare con i sensori artificiali e il loro utilizzo nella vita quotidiana. – Proseguire lo studio del funzionamento degli organismi e comparare la riproduzione dell’uomo, degli animali e delle piante. – Rispettare il proprio corpo in quanto entità irripetibile (educazione alla salute, alimentazione, rischi per la salute). – Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice

Tecnologia Al termine della classe terza della scuola primaria Esplorare il mondo fatto dall’uomo – Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni e schemi elementi del mondo artificiale, cogliendone le differenze per forma, materiali, funzioni e saperli collocare nel contesto d’uso riflettendo sui vantaggi che ne trae la persona che li utilizza. – Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le funzioni e i principi di sicurezza che gli vengono dati.

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– Prevedere lo svolgimento e il risultato di semplici processi o procedure in contesti conosciuti e relativamente a oggetti e strumenti esplorati. – Seguire istruzioni d’uso e saperle fornire ai compagni. – Conoscere e raccontare storie di oggetti e processi inseriti in contesti di storia personale. – Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento e conoscere a livello generale le caratteristiche dei nuovi media e degli strumenti di comunicazione. Al termine della classe quinta della scuola primaria Interpretare il mondo fatto dall’uomo – Individuare le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, rilevare le caratteristiche e distinguere la funzione dal funzionamento. – Esaminare oggetti e processi rispetto all’impatto con l’ambiente. – Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi. – Riconoscere il rapporto fra il tutto e una parte e la funzione di una certa parte in un oggetto. – Rappresentare oggetti e processi con disegni e modelli. – Riconoscere le caratteristiche di dispositivi automatici. – Elaborare semplici progetti individualmente o con i compagni valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego, realizzare oggetti seguendo una definita metodologia progettuale. – Osservando oggetti del passato, rilevare le trasformazioni di utensili e processi produttivi e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia della umanità. – Comprendere che con molti dispositivi di uso comune occorre interagire attraverso segnali e istruzioni ed essere in grado di farlo. – Utilizzare le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (TIC) nel proprio lavoro.

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Per la Scuola dell’Infanzia il tempo è strutturato in 40 ore settimanali. Per laScuola Primaria il tempo è strutturato in 27 ore per il curriculo di base obbligatorio e 3 ore di curricolo integrativo.

Classe Disciplina

Prima

Seconda Terza, Quarta e Quinta

Italiano

8 7 6

Inglese

1 2 3

Storia

3 3 3

Geografia

2 2 2

Matematica

5 5 5

Scienze

2 2 2

Tecnologia e informatica

1 1 1

Musica

1 1 1

Arte e immagine

1 1 1

Scienze motorie e sportive

1 1 1

Religione

2 2 2

Laboratori

3 3 3

TOTALE

30 30 30

Tempi e discipline

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Comprende tutte le attività disciplinari secondo le indicazioni ministeriali. L’educazione della persona si attua principalmente nella proposta didattica che si sviluppa attraverso le diverse discipline, in quanto tutte necessarie al compimento della formazione integrale dell’alunno in vista della comprensione della realtà nella totalità dei suoi fattori. “Le singole discipline sono considerate nella loro specificità ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico-espressiva; area storico-geografica; area matematico-scientifico-tecnologica. Si sottolinea l’importanza di un insegnamento capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una nuova visione unitaria della conoscenza.” (dalle Nuove Indicazioni 2007) Italiano Nella scuola primaria il linguaggio verbale non è usato solo per comunicare con gli altri ma per costruire se stessi (ragionare, sviluppare i processi mentali che organizzano in varie forme i dati dell’esperienza). Inizialmente si privilegia l’abilità all’ascolto e alla comprensione di testi letti dall’insegnante. Si porta l’alunno all’apprendimento della lettura e della scrittura sotto dettatura e in forma autonoma, alla conoscenza delle regole ortografiche e delle più semplici forme di morfologia e sintassi. Successivamente si aiutano i bambini a raggiungere autonomia nella produzione di testi di varie tipologie privilegiando in modo particolare l’arricchimento lessicale. Si sviluppa la riflessione grammaticale di tutti gli elementi della frase e delle loro caratteristiche. Inglese L’insegnamento della lingua inglese inizia già dal primo anno. Partendo da un apprendimento di tipo esclusivamente orale delle nozioni linguistiche di base di uso quotidiano, l’alunno arriva gradualmente a leggere e a scrivere, e ad essere in grado di utilizzare l’inglese, seppur in maniera semplice, come un vero e proprio mezzo di comunicazione. Parallelamente, l’apprendimento della lingua viene collocato in una dimensione interculturale, per far si che l’alunno possa confrontare la propria cultura con quella di altri popoli, rispettandone e apprezzandone la diversità. Storia, geografia e scienze Lo studio di queste discipline permette l’acquisizione di un metodo di apprendimento personale e critico,relativo alla realtà culturale passata ed attuale. Inizialmente l’approccio viene impostato in modo da coinvolgere l’alunno in una nuova esperienza, stimolandolo, con domande che ne accrescano la curiosità e l’attenzione. Successivamente l’alunno è aiutato ad approfondire e a perfezionare la padronanza linguistica specifica delle discipline. Matematica Le finalità della matematica contribuiscono alla formazione del pensiero nei suoi vari aspetti di intuizione, di immaginazione e di progettazione, di ipotesi e deduzione, di controllo, verifica e smentita. Il suo insegnamento assume pertanto un carattere decisamente formativo. Saper classificare, ordinare e mettere in relazione grandezze e

Curricolo essenziale

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numeri. Risolvere semplici situazioni problematiche. Conoscere e saper operare con i numeri naturali e decimali e conoscere le principali figure geometriche e le misure convenzionali. Risolvere diverse situazioni problematiche tratte da esperienze concrete. Tecnologia e informatica L’insegnamento dell’informatica avviene attraverso l’utilizzo di due laboratori attrezzati appositamente per la scuola primaria e per il potenziamento della cultura laboratoriale, attraverso un progetto integrato per aree disciplinari (spazio-temporali, matematico-geometriche, linguistiche). Gli obiettivi formativi hanno il compito di integrare i programmi trasversalmente, per creare nuovi modi di fare didattica interattiva nella programmazione di classe. Da essa è possibile far scaturire unità didattiche specifiche volte a potenziare strumentalità, abilità e competenze. Musica L’insegnamento della musica ha come finalità: coinvolgere ciascun bambino in un percorso di giochi, canti e di invenzione che lo porti a sviluppare le attitudini musicali normalmente già presenti; divertirsi facendo musica apprendere gli elementi fondamentali della lettura ritmica e melodica tradizionale. Arte ed immagine Questa disciplina dà la possibilità di sviluppare il senso estetico e la creatività per essere educato alla bellezza e alla ricchezza della storia umana, anche attraverso l’incontro con le opere d’arte. Inoltre permette di applicare e sviluppare la manualità con la conduzione dello studio di determinati materiali e il loro diverso utilizzo (il progetto può essere integrato con la proposta di corsi specifici organizzati dalle singole classi). Corpo, movimento e sport In queste attività il bambino impara agendo ed è il corpo lo strumento della sua azione. Di conseguenza è prioritario porre cura all’aspetto fisico, percettivo, espressivo e di movimento. Le finalità sono: la conoscenza del proprio corpo e dei suoi molteplici usi (espressivi, cognitivi, ludici), per favorire le attività motorie e lo sviluppo delle abilità necessarie per promuovere l’adattamento attivo e creativo all’ambiente; autonomia personale e la capacità di comunicare e di esprimersi socialmente attraverso la propria individualità. Religione L’insegnamento della religione cattolica ha la finalità di offrire in modo sistematico, organico e completo, le ragioni legate ad un contenuto storico e di verità su cui si fonda l’esperienza cristiana. Educazione alla Convivenza Civile Il Collegio organizza per l’alunno attività educative e didattiche disciplinari e interdisciplinari al fine di aiutarlo a trasformare in competenze personali le conoscenze e le abilità nel campo dell’educazione alla cittadinanza, dell’educazione stradale, ambientale, alimentare, alla salute e all’affettività.

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Laboratori La Riforma stabilisce il passaggio da una scuola prevalentemente basata sull’ascolto ad una scuola centrata sul laboratorio, cioè sull’operare riflessivo, sul costruire insieme, sul dialogare e sul cooperare linguistico e relazionale. Da qui il superamento del carattere tradizionale della classe, per passare ad un’attività didattica attraverso laboratori per gruppi classe o interclasse. Inoltre un insegnamento che connette in modo ordinario e sistematico teoria e pratica, conoscenze e comportamenti. Nel laboratorio il bambino impara attraverso l’esperienza diretta, si sente protagonista del processo di costruzione della conoscenza attraverso il dialogo e la comunicazione con gli altri. In questa ottica la nostra scuola ha scelto di privilegiare per gli alunni della prima classe e del primo biennio laboratori che impegnano i bambini in attività manipolative e ludiche che favoriscono la conoscenza valorizzando le abilità e gli interessi di ognuno. Nel secondo biennio, quando l’alunno ha ormai acquisito una certa capacità di utilizzare le proprie conoscenze e competenze in diversi ambiti, vengono proposti laboratori che tendono a valorizzare competenze più estese per introdursi alla realtà attraverso il contributo che ogni singola disciplina mette a disposizione.

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Comprende le attività laboratoriali, svolte nelle tre ore antimeridiane, per 33 settimane, per l’arricchimento del curricolo essenziale. Il Collegio Docenti ha predisposto i seguenti laboratori:

Laboratorio di educazione all’ascolto (1 ora) Laboratorio “Giochi logici”(1 ora)

Progetto “A scuola di sport”: psicomotricità (1 ora)

Laboratorio Educazione Alimentare (1 ora, sez. A-B) Laboratorio “Giochi logici” (1 ora, sez. A-B)

Laboratorio di educazione all’ascolto (1 ora, sez. C; 2 ore sez.E-F) Progetto di musicoterapia (1 ora, sez. C)

Laboratorio di lingua inglese (2 ore, sez. D) Progetto “A scuola di sport”: psicomotricità (1 ora)

Laboratorio di lettura (1 ora) Laboratorio di educazione ambientale (1 ora) Progetto “A scuola di sport”: pallavolo (1 ora)

Laboratorio espressivo-manipolativo (2 ore; 1 ora sez. G) Progetto di musicoterapia (1 ora, sez. G)

Progetto “A scuola di sport”: minibasket (1 ora)

Laboratorio linguistico-espressivo (1 ora, nel I quadrimestre)

Laboratorio manipolativo (1 ora, nel II quadrimestre) Progetto “A scuola di sport”: tiro con l’arco, minivolley, minibasket e calcio a 7

(1 ora) Progetto “ Pentolaccia” (1 ora, sez. C-D, per 10 settimane)

Progetto “Da Marconi…allo spazio” (2 ore, per 3 settimane)

Curricolo integrativo opzionale Scuola Primaria

Interclasse I

Interclasse II

Interclasse III

Interclasse IV

Interclasse V

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Comprende le attività laboratoriali, non obbligatorie, svolte in orario pomeridiano, per l’arricchimento del curricolo essenziale e integrativo.

Progetto Accoglienza: “Ciao scuola” (settembre) “ Babbo Natale a scuola” (dicembre)

“Lame e dintorni” (aprile-maggio)

Progetto Pentolaccia: “Cari adulti, tornate a raccontarci…Le favole”

( gennaio-febbraio) Progetto di musicoterapia:

“Arte della Comunicazione” (sez. A-B, da febbraio a maggio)

Progetto Accoglienza “Ciao scuola”

Classi I

“Progetto recupero” 20 Alunni classi III

“Dalle TRADIZIONI… alla FANTASIA”

“Da Marconi… allo spazio”

Classi V

Progetto Pentolaccia “Cari adulti, tornate a

raccontarci…. le favole”

Classi II

Progetto teatrale “Il meraviglioso

viaggio di Ulisse” Classi V

“Babbo Natale a scuola” Classi I

“Nonno, prendimi per mano” Classi III

Corso di manualità “Ci provo anch’io 3” 21 alunni classi IV

Progetto Pentolaccia “Noi cittadini del

mondo” Classi V sez. C-D

Progetto Educazione Stradale

Classi V sez. B-C-D-F-G

“Lame e dintorni”

classi I e IV “Arte della

comunicazione” Classi II

Progetto Intercultura

Curricolo aggiuntivo opzionale

Interclasse I

Interclasse II

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Progetto: “Nonno prendimi per mano” “Progetto recupero” (da gennaio ad aprile)

Progetto ceramica: “Ci provo anch’io 4” (maggio) “Lame e dintorni” (marzo-aprile-maggio)

Progetto di musicoterapia: “Arte della Comunicazione” (sez. F, da marzo a maggio)

Progetto: “Da Marconi… allo spazio”(da novembre a gennaio) Progetto Pentolaccia: “Noi cittadini del mondo”(gennaio – febbraio)

“Io, in bici, per la strada” (maggio) “Il meraviglioso viaggio con Ulisse” (da aprile a giugno)

Progetto di musicoterapia: “Arte della Comunicazione” (sez. D, da marzo a maggio)

Interclasse III

Interclasse IV

Interclasse V

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F-1-FSE-2007-746 ”Da lettore curioso

a lettore consapevole”

F-1-FSE-2007-746

”Alla scoperta dei servizi del

i i

F-1-FSE-2007-746 ”I rifiuti una

risorsa”

F-1-FSE-2007-746 ”Piccoli

Pitagora… al Pc!”

F-1-FSE-2007-746 ”Imparare con il

computer a lavorare con i

numeri”

F-1-FSE-2007-746 ”Grammaticando”

B-1-FSE-2007-1350 ”Sviluppare strategie

metodologiche per trasmettere competenze

comunicative”

B-1-FSE-2007-1350 ”Sviluppare abilità per favorire la costruzione

del pensiero matematico”

B-1-FSE-2007-1350 ”Progettare percorsi di

sviluppo delle competenze scientifiche”

B-4-FSE-2007-757 ”Sviluppare strategie

metodologiche per recuperare il disagio

socio-culturale”

Progetto Cinema Progetto Multimediale “Apprendere con un clik" (Scuola dell’Infanzia) Progetto L2 “Time for english” (Scuola dell’Infanzia) Progetto Piscina Educazione alla salute “Mamma, cosa mangio?” Progetto CRIT Progetto “Handball” Scuole aperte “Teatro” Progetto di educazione motoria “A scuola di sport” Progetto LIS: “Le mani comunicano”

PON: “ La fucina delle idee”

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE“Competenze per lo sviluppo” Con l’Europa investiamo nel nostro futuro

Progetti speciali di Circolo

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 45

Progetto in rete “Stare bene

insieme… che bello!”

Scuola Primaria

“G. Rodari”

Scuola Primaria

“G. Marconi”

Scuola Secondaria di I° grado

“D. Alighieri”

Laboratorio di

recupero cognitivo

Laboratorio grafico-pittorico

Laboratorio giornalistic

o

Laboratorio espressivo-

teatrale

Laboratorio musicale

Laboratori

Progetto “Scuole aperte” Area a rischio “Stare bene insieme…che bello!”

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 46

3 laboratori!

Lingua cinese

Lingua

albanese

Lingua spagnola

Progetto “Area a forte processo immigratorio Dialoghiamo con le immagini”

Progetto in rete “Dialoghiamo con le

immagini”

Scuola Primaria

“G. Rodari”

Scuola Primaria

“G. Marconi”

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 47

Data Destinazione Impianti da visitare

6 Marzo 2008 Lecce Caffè Quarta

18 Marzo 2008 Lecce Caffè Quarta

27 Marzo 2008 Grottaglie Laboratorio ceramica

28 Marzo 2008 Grottaglie Laboratorio ceramica

31 Marzo 2008 Grottaglie Laboratorio ceramica

1° aprile 2008 Bari Porto Commerciale

2 aprile 2008 Bari Porto Commerciale

3 aprile 2008 Bari Porto Commerciale

4 aprile 2008 Bari Porto Commerciale

6 Maggio 2008 Taranto Museo Archeologico

6 Maggio 2008 Cassano Masseria Ruotolo

7 Maggio 2008 Taranto Museo Archeologico

7 Maggio 2008 Taranto Museo Archeologico - Castello - Traghetto

8 Maggio 2008 Taranto Museo Archeologico

8 Maggio 2008 Taranto Museo Archeologico - Castello – Traghetto

9 Maggio 2008 Taranto Museo Archeologico - Castello - Traghetto

12 Maggio 2008 Gargano Acquario di Lesina Foresta Umbra

13 Maggio 2008 Gargano Acquario di Lesina Foresta Umbra

13 Maggio 2008 Rutigliano Agriturismo Lama S. Giorgio

16 Maggio 2008 Gargano Acquario di Lesina Foresta Umbra

Visite guidate e viaggi di istruzione

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Il momento della valutazione permette di verificare l’adeguatezza delle scelte didattiche, degli strumenti utilizzati e dei metodi approntati. Valutare i risultati dell’alunno significa soprattutto individuare le sue attitudini, le sue difficoltà per permettere di acquisire la base dalla quale avviare progetti educativi specifici per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati. Non può essere fine a se stessa, ma deve essere vissuta come momento di riflessione sul percorso compiuto e di stimolo su quello ancora da compiere. I docenti utilizzano i seguenti strumenti di valutazione: verifica e valutazione formativa, connesse all’apprendimento nel suo verificarsi e indirizzate a determinare interventi didattici mirati (recupero, insegnamenti individualizzati) e differenziati; confronto periodico con le colleghe sulla programmazione educativa e didattica in particolare; confronto, revisione e progettazione dei risultati raggiunti per le classi parallele. Prove oggettive di verifica: saranno effettuate quando l’insegnante ritiene di aver terminato lo svolgimento di ogni singola unità di apprendimento programmata. Pertanto, la loro scadenza é lasciata alla sua discrezione in modo da rispettare la situazione evolutiva della classe sotto il profilo della attività didattica. La scuola favorisce ogni forma di collaborazione con la famiglia attraverso incontri individuali e periodici con i genitori degli alunni. Essi hanno lo scopo di realizzare quell’interazione formativa con la famiglia che è condizione indispensabile perché si possa esplicare in modo efficace e completa l’azione educativa scolastica. Vengono attuati secondo un calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico dal Collegio dei Docenti. La Scuola si avvale degli incontri bimestrali dei Consigli di Intersezione e di Interclasse; essi si riuniscono con la presenza dei rappresentanti dei genitori, per illustrare, proporre, discutere e valutare le iniziative educative e culturali. Verifica e valutazione sommativa, si concretizzano con la compilazione del Documento di Valutazione e, sono finalizzate all’attribuzione di un giudizio quadrimestrale sul grado di maturazione globale, sulla crescita culturale degli alunni, sull’acquisizione delle competenze, sull’apprendimento disciplinare. Alla fine di ogni quadrimestre avviene la consegna del documento di valutazione.

Verifica e valutazione

1° Circolo Didattico “G. Marconi” POF a.s. 2007/2008 49

Alla fine di ogni quadrimestre,a febbraio e a giugno, viene consegnato alle famiglie il Documento di valutazione che contiene le valutazioni di tutte le discipline. Il giudizio delle singole discipline è dato dalla valutazione delle prove di verifica e dalle osservazioni effettuate dagli insegnanti. Il giudizio globale tiene conto sia del comportamento (grado di interesse, modalità di partecipazione,impegno, relazione con gli altri..) che degli apprendimenti. I giudizi a disposizione del docente per la valutazione sono i seguenti: OTTIMO: gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti. L’alunno denota padronanza, autonomia e capacità di trasferire ad altri settori competenze acquisite. DISTINTO: gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti. L’alunno possiede una competenza sicura, che manifesta autonomamente in situazioni strutturate. BUONO: gli obiettivi sono stati raggiunti. L’alunno possiede una competenza discreta, che manifesta in situazioni guidate. SUFFICIENTE: gli obiettivi sono stati raggiunti, ma vanno consolidati. L’alunno possiede una competenza ed un’autonomia essenziale: gli apprendimenti sono ancora fragili e parziali. NON SUFFICIENTE: gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti. L’alunno non ha conseguito una competenza essenziale e presenta limiti tali da richiedere specifiche azioni didattiche.

Criteri di valutazione