1. def strategie comunicative in classe e didattica dell_italiano per i digitali nativi

7/24/2019 1. DEF Strategie Comunicative in Classe e Didattica Dell_italiano Per i Digitali Nativi

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Strategie comunicative in classe edidattica dellitaliano per i digitali nativi

(catania 2 dicembre 20 15)

Rosaria Sardo(Dipartimento di Scienze Umanistiche

universit di Catania)


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Per u na didattica attenta agli stili cognitividei discenti

io non rimprovero i miei insegnanti per non averinsegnato in funzione di come er o fatto io, ma per nonavermi aiutato a capire perch certe cose m i venissero

cos bene e sp ontanee e a ltre invece m i mettessero indifficolt

(Cornoldi, C., 1999, La diversit come fattore diapprendimento: stili cognitivi e intelligenze , in:Tuffanelli, L., Intelligenze, emozioni, apprendimenti. Ladiversit nellinterazione formativa , Trento,Erikson,1999, p. 118)


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Stili cognitivi, stili di pensiero, stilicomunicativi e apprendimento

Per stili cognitivi si intendono le differentistrategie cog nitive messe i n atto d urante iprocessi di apprendimento.

Gli stili di pensiero mettono in relazione stilicognitivi individuali, strategie d i apprendimentoe relazione con se stessi e con gli altri.

Gli stili comunicativi traducono in forme

espressive peculiari gli sti li cognitivi e gli sti li dipensiero d i ciascun individuo, anche i n relazioneal suo con testo cu lturale di appartenenza


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Conoscere i propri stilicognitivi/comunicativi/didatticiaiuta il docente a creare sintonie con i discenti

1) necessit di promuovere t ra i discenti un approcciometacognitivo, sia rispetto al proprio learning style,sia rispetto a i processi di acquisizione e a pprendimentodella lingua

2) indicare m odalit, obiettivi a breve e a lungotermine dellitinerario didattico

3) Promuovere i l role p laying per n on fossilizzare l e

etichette stilistiche: tutti possono imparare tutto, se ilcontenuto viene d eclinato n ei modi giusti.

4) declinare u no stesso contenuto nei tre st ili cognitiviprimari: VISIVO; UDITIVO; CINESTETICO


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Howard Gardner: Cerano una volta leteorie dellintelligenza

1) lintelligenza linguistica : generica sensibilit per i lsuono, lorganizzazione d elle p arole, il signicato, le d iversefunzioni del linguaggio;

2) lintelligenza logico-matematica: ca pacit di accederealluniversombolico d ei numeri, stabilendo ra pporti eformulando regole;

3) lintelligenza spaziale: capacit di percepire forme, di

riconoscere elementi visivi e saper orga nizzare l o spazio;4)lintelligenza cinestetico-corporea: ca pacit di gestire,organizzare, utilizzare i l proprio corpo per ni pratici oespressiv

5) lintelligenza musicale : capacit di distinguere e


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Poi arriv R .J. Sternbergnon tanto m odelli di intelligenza quanto st ili di pensiero

INTELLIGENZA: analitica, pratica e creativa.

Il pensiero a nalitico ri guarda la capacit di analizzare,prendere i n esame, valutare, giudicare, mettere i n

rapporto, confrontare.Il pensiero p ratico comprende l a capacit di usarestrumenti, sperimentare d irettamente, applicare edattuare piani.

Il pensiero creativo esprime la capacit di creare,scoprire, produrre, immaginare e supporre.

Ci h a pesanti ripercussioni anche a scuola, dove v iene

premiata ed anche coltivata soprattutto lintelligenzadi tipo analitico.


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le teorei sternberg arricchite dai cognitivisti italiani: cornoldi- de b eni.str tegie cognitive e stili

Stile globale-analitico: m odalit di percezione i n basealla quale vi ene a nalizzata una congurazione, unaporzione d i realt.

Stile sistematico procedure m entali per passi graduali,attenzione a i dettagli, la pi cauta valutazione ren depossibile una soluzione pi certa, ma il rischio quello d iun problem solving t roppo lento.

Stile intuitivo ipotesi globali che p oi si cerca diconfermare o confutare, rapido n el prospettare u napossibile sol uzione, ma il ragionamento p u esser eapprossimativo e limitarsi alla prima ipotesi confermata.


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Stile verbale vs. spaziale: preferen za spiccata per i lcodice l inguistico o visuospaziale Trasversale a varicompiti cognitivi, pi evidente nei processi di

memoria, e r appresentazione.

Stile impulsivo: tempi decisionali veloci, buoni

risultati nel problem solving vs. Stile riessivo: lariessivit viene considerata p i adattiva, mentrevalori estremi di impulsivit possono, in alcuni casi,esser e considerati come espressione patologica

Lo s tile dipendente-indipendente dal campo:Gestalt e differen ze individuali nellattenzionedeliberata e n ella percez ione.


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Stili cognitivi in classe:VISIVO/UDITIVO/CINESTETICO (v.a.k):

tra logenesi e on togenesi Plurisensorialit primaria e sp ecializzazionisuccessive: dal cinesteti co, alluditivo al visivo.

Apprendimento dei c

chi comunica il contenuto e di chi apprende i lcontenuto.

Preferen ze i ndividuali consolidate d alle esp erienzepositive

Dopo l a prima infanzia ciascuno d i noi si specializza inun pacchetto di stili condizionati dal contesto

Il ruolo d egli psicolinguisti statunitensi RichardBandler e M ichael Grinder 1991


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Oggi la neurobiologia indaga sui cosiddettidigitali nativi (Prensky 2001)

Digita denizioni che:

Provengono d alla neurobiologia, dalla psicologia sociale eda studi condotti su bambini esperti in giochi educativi.Anche s e la stragrande m aggioranza d egli educatoricontemporanei cresciuta pensando che i l cervellomano,

soprattuttoopo 3nni,noncambia sicamente in baseagli stimoli esterni, lericeeneurobiologiche pi recentidimostrano ch e t ale v isione sbagliata.Non vi sono p i dubbi che st imolazioni di vario gen erecambino le st rutture d el cervellonuendo su l modo in cuile ersone p ensano, e che t ali trasformazionivadano av antiper utta la vita. Ilceellounamisura che nelleradeibaby boomers n on st ata del tutto ca pita, per g ran parteplastico.Pu e re,ed,cosantemente ri organizzato.

Anche se l termine p opolare rewired , ricablato, un po


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I nativi digitali abituati alla velocit, almultitasking , allaccesso random , alla graca, almondo a ttivo, collegato, divertente, fantasioso e

rapido d ei loro v ideogiochi, di MTV e d i Internet,sono annoiati dalla maggior parte d ellaformazione at tuale . Ancora peggio, le n uoveabilit derivate dalla tecnologia dotate di un sicuro

valore e ducativo (elaborazione p arallela,consapevolezza graca, accesso random ) sono q uasitotalmente i gnorate d agli educatori.Le d ifferenze cognitive d ei nativi digitalirichiedono nuovi approcci educativi chemeglio si accordino al loro modo di essere . Ed a bbastanza interessante c he f ra gli strumenti ingrado d i soddisfare l e m utevoli esigenze d iapprendimento dei nativi digitali vi siano i

videogiochi per computer, che i ragazzi oggi amanocos tanto. Per uesto la rendimento diitale


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individuare l e m odalit co gnitive di cui ciascun discentedispone g i, prest ando a ttenzione a lle ev entuali rigidit,a modelli cognitivi rigidi

promuovere l autoconsapevolezza delle propriemodalit cognitive in relazione alle diverse attivit

Favorire i l confronto con differenti modalit cognitiveattraverso il conitto cognitivo , la mediazioneintersoggettiva (Vygotskij, 1974)

stimolare luso e il controllo autoregolato d i strategiecognitive diverse in base alla situazione e al tipo dicompito.

Declinare in chiave glottodidattica i principididattici enerali con articolare attenzione alla


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Modelli glottodidattici

STRUTTURALISTI

(teoria dellabitudine)

Teoria dellapprendimento Teoria dellapprendimento

induttivo deduttivo

TRASFORMAZIONALISTI


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Acquisizilingua: un metaprocesso

Ragionare sulla lingua () implicalesercizio di capacit mentali (diosservazione, simbolizzazione,

classifcazione, partizione, seriazione,istituzione di relazioni logiche,generalizzazione, astrazione,() chepotrebbero esercitarsi anche su altrioggetti ! ("# $# %ltieri &iagi, Didattica dellitaliano ,"ilano, &runo "ondadori)#


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Gertrude M oskowitz (professor of Foreign Languages E ducation of theTemple U niversity), Caring a nd sharing in the Foreign Language Class.A sourcebook are Humanistic tecniques, Rowley Mass., Newbury H ouse,1978

Approccio umanistiholds promise for changing t he s teretypes of the foreignlanguage cl ass an d for h umanizing it instead (p.1).

When given the op portunity t o t alk about themselvesin personally relevant ways, students tend t o becamemuch more motivated () They want to communicate.When this happens, growth becomes a r eciprocal

process: enhancing personal growth enahances growthin the f oreign language (p.4)


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- cogliere I segnali di stress n egli alunni

- rendere evi denti le r agioni per apprendere l a L2

- evitare g li eccessi di cognitivismo durante ilprocesso di insegnamento/apprendimento d i L2:

As a con sequence of this overstress on the

cognitive, and of the a voidance of any feelingconnected with it, most of the exc itement hasgone ou t of education

(C. Rogers in D.A. Read S.B. Simon


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Riforme d ella scuola coeren ti:Dropouts d ont leave sc hool because w e d idnt give t heme

enough facts, but because t hey d ont nd any m eaning intheme p.8

The g rowth of growth: combining t he s ubject matter tobe l earned with the feelings, emotions, experience, and

lives o f the l earners p.11 Realizzazione d elle p roprie p otenzialit come o biettivoprincipale delleducazione. traditionally education haspowered the content into t he st udent. Affective ed ucation

draws i t out of the st udent p. 12 Basare I programmi sui bisogni effettividellapprendente. (dignit, rispetto, appartenenza,autostima, sicurezza sica, incoraggiamento, espressione

crea tiva, interazione sociale + bisogni legati ai saperi


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PROPOSTE di Gertrude Moskowitz:

120 esercizi to b lend what students f eel, think,and know with what they are learning in thetarget language, eserc izi che ri escono a motivaregli studenti a esprimersi in qualche m odo n ellaTL, facendo su perare l e i ncertezze esp ressivetipiche degli apprendenti, soprattutto nelle primefasi di apprendimento. Si tratta di esercizi gisperimentati da vari insegnanti o dallautrice

stessa. Vengono forniti : periodo u tile p er l arealizzazione, livelli di lingua necessari eobiett ivi linguistici da ottenere attraverso gliesercizi.


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MEETING, BECOMING ACQUAINTED, GETTING TO KNOWEACH OTHER

1) Colorful names

-l. practice vocabulary of colours, shapes, feelingsFogli di cartoncino co lorato e forbici. Ciascuno sce glie u ncolore p er s ritaglia il proprio n ome, un cartoncino l oappunta sul vestito e passa alle p resentazioni. Le f orme

sono d iverse e v nno d iscusse. Si lavora i n coppie.Hi, Im

Why did you choose blue x?

Because it means . And I feelWhat does your diamond shape means x?

Si cambia coppia

)


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3) Lots in common

Find someone who has got

Find everyone i n the c lass who is s imilar to youin height wright

4) One word dialogue

5) Search for someone who likes who owns who plays

6) A touching ex perience Affective aims to

Language aims:

b ody, colors


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7) Interview with you

Practice t he rst person in different tenses

Answer questions

Questionario da discutere a coppie

Im a person who

Im happiest when Im would like t o be

8) Fortune cook iesLanguage aims:

future t enses


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DISCOVERING MYSELF

The shape Im in

Secret messages

MY STRENGHTHS

- modelli umanistico-affettivi- modello evolutivi otto stadi emozionali diErikson

- modello cen trato su l s esaminare i propribisogni e vivere secondo il proprio ideale disviluppo.

- modello cen trato su llorientamento d el gruppo.Comunicazione ed empatia

- Lo SchemadiJohari (o JohariWindow )st atoi nventatonel 1955
https://it.wikipedia.org/wiki/1955https://it.wikipedia.org/wiki/1955


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Lo Schema di Johari (o Johari Window ) st ato i nventato nel 1955 da Joseph Luft e Harry Ingham , che h anno com binato l e i niziali deiloro nomi.aspetti di comunicazione i nterpersonale e dinamica

di gruppo.Denisce l e rel azioni interperson ali tra person e i nquattro quadranti basati su due d imensioni.

Un quadrato, suddiviso i n quattro quadranti.

Nella dimensione ori zzontale si misura il grado d iconoscenza che l a persona ha di s s tesso in terminidi person alit, atteggiamenti, impressioni edemozioni trasmesse a gli altri. Arriva alla person asolo d all'esterno.

L a misura verticale invece si riferisce a l grado diconoscenza che g li altri hanno d el soggetto.

La combinazione di queste du e m isure por ta'
https://it.wikipedia.org/wiki/1955https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Joseph_Luft&action=edit&redlink=1https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Harry_Ingham&action=edit&redlink=1https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Harry_Ingham&action=edit&redlink=1https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Joseph_Luft&action=edit&redlink=1https://it.wikipedia.org/wiki/1955


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________________________________ ____ |

Arena/ Punto Cieco || Facciata/ Ignoto |

_____________________________________

Arena ci che most conoscono

Hidden area c i che nascondo di me e che n onvoglio far con oscere

Unknown Area i nconscio

Blind spot cose c he g li altri sanno d i me e ch e i onon conosco

Sharing signica allargare l a open area (Arena) e


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Conseguenze di un insegnamentoumanistico/affettivo

- la crescita personale o ltre ch e co gnitiva diventaresponsabilit degli insegnanti

- emozioni e sen timenti vanno r ivalutati come

fondamentali per lapprendimento- imparare a conoscersi u na spinta forte a dapprendere

- far c resce re l autostima e m igliorare l e re lazioniinterpersonali fa apprendere m eglio.


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Adoperare il materiqualche a ttivit umanistico affettiva quandoserve e q uando si pu inserire. (agganci con

largomento d ella lezione e person alizzazionedellargomento)

- Fornire a gli studenti in precedenza materialelinguistico u tile p er r ispondere a domandepersonali

- Costruire u n clima di accettazione

- Accentuare t utti i dati positivi cerca ndo di

escludere t utti i commenti negativi- Usare a ttivit a basso ri schio ( cosa mipiacerebbe che a ccadesse, cosa mi piace d i mestesso, il mio ri cordo p i caro, il mio su ccesso pi

grande, di cosa sono orgoglioso)


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- Far c omprendere c he g li error i sono siologici(interlingua)

- Rendere p ossibile i l passaggio a L1 se c difficolt

- Stabilire regole di ascolto

- Iniziare e co mpletare o gni eserci zio- Imparare su bito i nomi degli alunni e p roporreattivit coinvolgenti

- Non programmare t roppe a ttivit di tipoumanistico-affettivo i n uno s tesso p eriodo centellinarle

- Usare i compiti a casa come p reparazione d iunattivit umanistico-affettiva

-


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S!operte"#rammati!ali

'ervono a consolidareconoscenze giimmagazzinate#onducono verso unuso consapevole eattivo della lingua

Un modello di didattica dellitaliano:

gli esperimenti grammaticali di MariaLo duca (2005)


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armilo*+'mith ( --.) --/, Oltre lamente modulare , &ologna, 0l "ulino

1uattro 2asi3) onoscenza non analizzata per routines epatterns, imitazione di modelli.) onoscenza progressivamente analizzata,ma ancora implicita e inconsapevole

4) onoscenza analizzata e creativa5) onoscenza consapevole sulla 6uale si pu7esercitare lazione didattica


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RAPPORTO TRA PROCESSI NATURALI DI ACQUISIZIONE E DIDATTICA

naturalezza dellambiente comegaranzia di input

ampio e di*erenziato

%spetti macroambientali ruolo dellapprendentenella comunicazione3

+silenzioso

+unilaterale +bilateralelimitato

+bilateralecompleto

Modellod idlbrtkrshen


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Modello d i dulay-burt-krashen

%mbiente

linguistico

La seconda lingua , $olo#na, Il Mulino, %&'

fltro organizzatore

monitor output

v "otivazionev 'tatiemotivi

v 0dentifcazione 089:R$08;R0 omissione di

mor2ema doppia marcatura regolarizzazioni arci2orme ordine improprio

onoscenzemetalinguistiche

>R;%80??%9>R:30nsieme delle

strategielinguistiche

adottatedallapprendente


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Camilla bettoni, imparare unaltra lingua , **%apprendimento della L% e apprendimento della L + imilarit- e .a i

intenzionalitconsapevolezza

0mparare controllo %pprendereguida

consapevolezzaspontaneit

%c6uisire

passiva

competenza comunicativa

e attiva

linguistica


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sis tema dinamico

dedotto dallinputtendente per gradi diapprossimazione verso laTL.

>>>

&'Te(L&')*+


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rst step: comprensione

Perc - l&'P*T diventi produttivo deve essere capito,diventare &'T+ .

contestualizzato

conoscenze generali sul messaggio

L input deve essere strutturato/analizzabileconoscenze di L1

conoscenze parziali di L2

modi0cabile oreigner tal

negoziabile ri3ormulazioni, salienza


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modello psicolinguistico di $evelt, Speaking. From intention to

articulation , ambridge, "09 @ress, -A-#

onoscenze generali 0nterprete

$essico "or2osintassi

'emantica =: >=0B0 %9>R:

Bonologia

"essaggio acustico uditore

;erarchia universale di procedure che rendono lascoltatore interlocutore3

ASCOLTO

d di


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second step: produzione

&nterlingua, stadi comuni, variabili, esiti diversi.

+nalisi dellinput assegnabilit delle parole ad unaclasse

salienza

3re uenza contenuti

costruzione del L 44&56)(+MM+T&5+L&77+T6

8 L1 scolare #999/:999 lemmi

8 L1 adulta 29999 lemmi


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conoscenza di2orma 2onica

struttura mor2ologica

pattern sintattico

gerarchie implicazionalisignifcati

relazioni lessicali

collocazioni privilegiate

Lessico passivoB conoscenza di alcune propriet dellemma.

Lessico attivoB conoscenze di pi; propriet del lemma

L 44&56 )(+MM+T&5+L&77+T6

5(&T (& C& +5D*&4&7&6'

la variabilit


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9ratti comuni, ambienti e strategie linguistiche diversi, esiti di*erenti#

sostituzione

$ # 9ras2erimento di elementi linguistici da $ a $. aggiunta evitamento

uso eccessivo

=iminuisce col crescere della competenza in $.#

%mbiente linguistico 0nput diverso

8egoziabilit dellinput# onversazione autentica

0nsegnabilit3 linsegnamento D eEcace solo selinterlingua D allo stadio

immediatamente precedente a 6uello in cui lastruttura insegnata D

appresa naturalmente#


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Gariabili personali :t + periodo critico e lateralizzazione + esito fnale

"otivazione + integrativa + strumentale

0ntelligenza + solo per abilit di lettura e scrittura H

abilit metalinguistiche %ttitudine + "$%9 ("odern $ang# %pt# 9est) -/-@$%& -II

'tile cognitivo e problem solving

@ersonalit + &0 ' (&asic 0nterpersonalommunicative 'Jills)

+ %$@ ( ognitive %cademic $anguage@rofciencK)

@rogresso e variabilit + contestuale sociale intersoggettiva psicologica

linguistica

situazionale

+ soggettiva3 relativa al punto di apprendimento


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@roduzione# "odello psicolinguistico di$evelt ( -A-)

oncettualizzazione 0nterprete

Bormulatore onoscenze generali =ecodifcatore

%rticolatore $essico


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Teoria d ella p rocessabilit d i pienemann (1998)


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Bormulata per rendere conto delle se6uenze di ac6uisizione e dello sviluppodi abilit procedurali nellinterlingua# onsidera gli aspetti cognitivi,psicolinguistici e linguistici del processo#

0nterpretazione psicolinguistica @rogetto ?0'%

@rocessi di produzione linguistica $evelt

Bormalizzazione della descrizione grammaticale &resnan -A.

$a codifcazione grammaticale comprende3

L


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"entre D ancora in produzione la struttura dellaiterazione viene attivata dal concettualizzatoreuna nuova iterazione da collegare alla prima e

cosN via# 8el processo vengono attivate le seguentiprocedure di codifcazione che hanno se6uenza0"@$0 %?0>8%$:3 # accesso lessicale

.# procedura categoriale 4# procedura sintagmatica 5# procedura 2rasale /# procedura della proposizione subordinata, seapplicabile (p#es# in italiano alcune subordinate

sono marcate dal congiuntivo)


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La scelta del codice e spressi vo: lingue ovariet linguistiche d iverse

8el modello bilingue (adattato da =e &ot, Abilingual production model: Levelts speaking model adapted , in Applied Linguistics nO 4, pp/%0 1, --.) ladecisione su 6uale lingua usare viene presanel concettualizzatore insieme alla2ormulazione del messaggio preverbale# 0lrisultato di 6uesta decisione porta poi allaselezione, nel 2ormulatore, degli elementi

lessicali e delle routines specifci di 6uellalingua# =un6ue in tutti i casi in cui le linguenon sono strettamente imparentate, sidevono supporre diverse procedurespecifche per le due lingue! (&ettoni,.PPP,p#. 5)#


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8aturalmente ci7 che vale per il parlantebilingue vale in modo diverso, piF limitato, perlapprendente di $.# $ac6uisizione delleprocedure di elaborazione linguistica segue lase6uenza implicazionale con cui vengonoattivate nella produzione del parlato!(&ettoni,.PPP,p#. 5)#

# accesso al lemma

.# procedura categoriale4# procedura sintagmatica5# procedura 2rasale/# procedura subordinante

IL 1 IL2 IL3 IL4 IL5

+ + + + +

+ + + +

+ + +

+ +

+


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Interlingue com e si stemi di transizioneed eventuale fossilizzazione

"a che cosa succede 6uando manca unelemento nella gerarchiaimplicazionale delle procedureQ

Linterlingua si blocca e siriscontra corrispondenza diretta

tra le strutture concettuali "in L1$e le strutture super0ciali.GerroriH


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La variabilit dellinterlingua I de0nita apriori dalla gamma di opzioni strutturali dicui lapprendente dispone in uello stadio di&L

spazio delle ipotesi

Per un tratto linguistico sconosciuto, onon appreso

lapprendente a a disposizione treopzioniB

1$ 6missione


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La nozione controversa di errore

Sappiamo che i n realt un errore testimonia oun punto di crisi del sistema linguistico ( maiperfettamente ri spondente a i principisaussuriani di analogia o d ifferenza nella

formazione delle strutture) o un attrito trasistemi in contatto.(Cfr. S. Schmid, Un modello d i strategiedacquisizione per lingue imparentate , in A.

Giacalone R amat e M . Vedovelli (a cura di), Italiano come l / lingua straniera ,Bulzoni Editrice, 1994, pp. 61-80.


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Congruenza, corrispondenza, differenza(S.Schmid 1994)

Schmid distingueva tre s trategie fondamentali neiprocessi di acquisizione d i un apprendente i n situazionedi contatto fra lingue i mparentate12: anzitutto

la congruenza , ovvero l a scoperta di strutture i dentichetra lingua di partenza e l ingua darrivo e l asottovalutazione di tratti fonologici o morfologici disupercie,

p oi la corrispondenza tra regole dei due si stemi,effettuata attraverso una ipergeneralizzazione di trattinon identici,

e i nne l a differenza , percepita come t ale m a realizzata

in modo an alogico su forme ad alto uso


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In Come n ato il libro degli erroriRodari scriveva:

pensai di scrivere un libro i ntero di lastrocche eraccontini sugli error i di ortograa. Doveva essereuna specie d i panorama nazionale d egli errori tipici[...]. Questa Itaglia sbagliata per non doveva n

poteva diventare u n vero e proprio sc hedarioortograco (ecco, per, uno sc hedario che sa rebbeassai utile a lla scuola): doveva rest are u n libro p erbambini. E, se p ermettete, doveva divertire a nche

lo scri ttore [...]. Dallortograa, il discorso, duranteil lavoro, si and sem pre p i allargando no acomprendere altre f amiglie di errori : pregiudizi,opinioni corren ti da combattere, sviste ideali,comportamenti sbagliati


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Quale n orma proporre in classe? diamesia econtesto: due v ariabili da non dimenticare

la norma linguistica in classe sa r una propostaconcreta e negoziabile allinterno d el uido edinamico r epertorio d ellitaliano con temporaneo,allinterno del quale convivono sistemi linguistici incontatto che g enerano t utta una serie d i fenomeni diinterferenza che sol itamente son o d eniti error i.


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Didattica dellitaliano a scuola

Se la norma linguistica proposta dai programmiministeriali no a l 1955 era monoliticamenteorientata verso l italiano e n ei programmi del1963 si prest ava attenzione a lle l ingue altre

solo in chiave d ialettale, nei nuovi programmi perla scuola media del 1979, poi, i dialetti vengonopresen tati come a spetti di culture e o ccasione d iconfronto linguistico, anche se non sono i ndicate

nuove s trade p er una didattica efficace v icina allarealt complessa degli usi comunicativi attuali,spesso multilinguistici.


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Don Milani, Manzi, Rodari, De Mauro,De seta

Gi nella seconda met degli anni Sessanta gli assuntipedagogici di Don Milani, uniti allimpegno st orico-linguistico-didattico d i Tullio D e M auro, alla prassieducativa a livello m ediatico d i Alberto M anzi e

allopera letterario-didatticadi Gianni Rodari e M arioLodi, avevano indicato strade percorri bili.

Come documentava De Seta sullo schermo in Diario diun Maestro , in quegli anni allidea di un

apprendimento l inguistico b asato su lla prescrizione d iregole e precet ti si sostituiva, non senza difficolt,lidea di un apprendimento r ispettoso d el naturaleprocesso d i acquisizione della lingua stessa e delle

diversit dei sistemi di partenza delle l ingue m aterne.

Tullio d e m auro e il giscel 1975


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g

DIECI TESI PER UNEDUCAZIONE

LINGUISTICA E DEMOCRATICA

(1975)

1. La centralit del linguaggioverbale

2. Il suo rad icamento n ellavita biologica, emozionale,intell ettu ale,sociale

3. Pluralit e com plessitdelle ca pacit l inguistiche

4. I d irit ti linguisti cinella Costituzione 5. Caratt eri della

pedagogia linguisticatradizionale

6. Inefficacia d ellapedagogia linguisticatradizionale

7. Limiti della pedagogialinguistica tradizionale

8. Principi delleducazionelinguistica democrat ica

9. Per un nuovo curriculumper gl i insegnanti 10. Conclusione

Alberto manzi: cost


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linguistiche %lberto "anzi, del gioco, scriveva3 (###) : grazie

ai movimenti del suo corpo, al toccare, al sentire, aldisfare, al provare ###che il bambino costruisce le sueesperienze, che con6uista e organizza lo spazio, cherealizza il concetto di tempo, che precisa le relazioni

tra sS e le cose, sS e gli altri###ossia 2orma i suoiconcetti3 pensa #!

0l bambino costruisce il suo sapere lavorando conle cose, ragionando sulle cose, osservando le cose#ostruisce il suo sapere non raggruppando unaconoscenza sull altra, ma assimilando le in2ormazioni

e le esperienze, mettendole in relazione alleconoscenze recedenti# 0l bambino ha una rete

CHOMSKY: Libero corso a lleuristica intuitiva


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Nel 1968, Noam Chomsky si era sc hierato contro lametodologia glottodidattica del tempo e osservava chepiuttosto che l avorare su lla grammatica della singolafrase era n ecessa rio u n lavoro su lla testualit esullinput linguistico, il quale doveva essere il pipossibile ampio, negoziabile e differen ziato:

Possiamo solo suggerire che un programmadidattico sia concepito in modo da dare libero

gioco a quei principi creativi che gli esseriumani utilizzano nel processo diapprendimento linguistico, e presumonellapprendimento di qualsiasi altra cosa.Penso che dovremmo probabilmente tentare dicreare un ricco ambiente per leuristica

Dididllili li


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Didattica dellitaliano a scuola: verso nuovimodelliDalle Regole del Corticelli del 1745, alle Regole

elementari de del purista Puoti noalle g rammatiche i n uso i n anni recenti il metodogrammaticale p rescrittivo prevedeva la seguente p ocoefficace procedura:

presentazione d ella regola, esempi spessodautore, esercizi .

In realt tale m etodo p u esser e u tile i n una fasepreliminare, ma come h anno dimostrato gli studi dipsicolinguisti come S tephen Krashen 1983, se n on siforniscono an che occasioni comunicative il pipossibile n aturali anche in classe (metodocomunicativo) , in grado di attivare il naturale

processo di inferenza e acquisizione

Lagrammaticavalenzialed iSabatinieg li


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La grammatica valenziale d i Sabatini e g liesperimenti grammaticali di Maria Lo duca:proposte operative

Lo Duca, Maria G., 2004, Esperimenti grammaticali. Riessioni e grammatica dellitaliano, Roma, Carocci .

Francesco Sabatini, CarmelaCamodeca, Cristiana DeSantis, Sistema e Testo. Dalla grammatica valenzialeall'esperienza dei testi , Loescher

Accademia dell , Insegnare

italiano come lingua materna e come L2 , Firenze.Lo Duca, Maria, G., 2007b, Il modello valenziale in L1 ,in Siviero, Carmen, (a cura di), 2007, Lingue e ver bi aconfronto. Fare grammatica in L1, L2, L3 , Bergamo,

Junior, pp. 45-49.

La didattica delliaooggiemon


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ggeuropean framework

Oggi i programmi ministeriali si confrontano con loEuropean Framework sul terreno d i obiettivi e r equisitiminimi e le p rove INVALSI cercano di monitorare lostato d i una lingua in movimento d inamico e t uttavia,ancora una volta, non vengono proposti interventioperativi concreti di potenziamento delle abilitlinguistiche e testu ali richieste.

Ititkttliitiid


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Input, intake, output linguistici: dove,come e quando intervenire

Krashen e P ienemann hanno riportato lattenzionesullimportanza dellinput ampio, differen ziato,negoziabile e processa bile per a ttivare p rocessidapprendimento e acquisizione effi caci

O gni azione g lottodidattica dovr tener c onto d iqueste i ndicazioni e d ovr rispettare t ali momenti edellapprendente sostenendoli e potenziandoli di voltain volta con pratiche d idattiche m otivanti e, se

possibile, divertenti per l avorare su lle r egole d elgioco grammaticale.

un potenziamento dei processi di apprendimentoattraverso la riessione induttiva o deduttivasui fenomeni linguistici fatta in contesto

Itlid itddii


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Italiano d oggi e n eostandardizzazionemediatica: quale n orma per i digitalinativi?

per g iungere no allitaliano per t utti e alla grandeconquista dellitaliano delluso medio (Sabatini1985) parlato e scritto, stato necessa ria la granderivoluzione comunicativa rappresentata dai mass

media, che h anno vei colato e veicolanocapillarmente modelli diafasicamentedifferenziati ed efficaci, superando con le l oropoten zialit di espressione p ersuasiva epragmaticamente incisiv a le secche del perdurantepolicentrismo e plurilinguismo italiano.

Giornali-radio-cinema-tv-web:


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Educare a lla diamesia e a lla diastratia.


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IMMEDIATEZZA vs. DISTANZA

1) Comunicazione pr 1) comunicazionepubblica2) 2) interlocutoresconosciuto

3) Emotivit 3) emotivit debole4) Ancoraggio pragma/situazion. 4) distacco referenz.dalla situazione5) Ancoraggio referen z. al contesto 5) distacco referen z dal

contesto6) Compresenza (faccia a faccia) 6) distanza spaziotemporale7) Cooperazione comunic. intensa 7) cooperazione

comunic. minima

Educarealloralitinchiave


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Educare alloralit in chiavemetacognitiva>"@R:':8?% =0 >=0 : , G0'0G>,08:'9:90 >'ituazione comunicativa 2accia a 2accia,condivisione del contesto e della deissiT atenaparlata con coinvolgimento dei due emis2eri ememoria a breve termineTmoduli e stilemi atti allaricezione "emoria a &reve 9ermine3'trutture 2rastiche brevi (paratassi o ipotassi diprimo grado)Bormule e ritmi prosodiciReiterazione di parole chiave%lternanza di tema e rema, ana2ore, rimandi al co+testo

Benomeni di messa in rilievo (2rasi segmentate,

Educarea llascritturainchiave


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Educare a lla scrittura in chiavemetacognitiva

' R099


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Educare a lla comunicazionemultimediale

&L T(+4M 446 T L 6'&56 3&0=0R:?0>8%$:, ">8> >=0 : ma mancanzadel canale visivo e problemi di =:0''0 e '>$>@%R?0%$: >8=0G0'0>8: =:$ >89:'9>

>"&L T(+4M 446 (+C&6 6'&56 3">8>=0R:?0>8%$:, ">8> >=0 :mancanza del canale visivo e mancanza delcontesto condivisoT :8B%'0 %8%$:G:R&%$: (prosodNa, tratti paratestuali)&L T(+4M 446 T L F&4&F6B">8>=0R:?0>8%$:, @$=0 :,mancanzadel contesto condiviso, problemi legati alla

Ilparlatoserio/semplicei ntv


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Il parlato serio/semplice i n tv

lui/lei/loro soggetti,

ma raro gli per le e loro;

sintassi marcata: soprattutto frase sci ssa e

dislocazione a sinistra;monoproposizionalit;

stile nominale,

condizionale di cautela;

tecnicismi spesso spiegati o parafrasati;lessico talvolta enfatico e uno della primapersona plurale del verbo, alla ricerca di

complicit emotiva col telespettatore;


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Lagalassiaprluricodiced ellitalianod el


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La galassia prluricodice d ellitaliano d elweb

(itorno della scrittura in 3orme ibridate,mediate, mescidatePluralit di codici espressivi "JL6)come testo/c iave$(ivincita della scrittura c e diventaicona e dellicona c e diventa scrittura

bello essere migliore amica cn teW 9e J seidavvero prezioso a te J molti ti vorrebberocm migliore amico molte ragazze, ma J seisolo mioW 9u J mi regali emozioni pro2ondedalle tue semplici parole ma J X me valgono

Quali modelli di scri ttura per i digitali nativi?


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Le s critture em ozionali'crivo da 6uando sono piccola# 9utti mi dicono3

]"a che belli i tuoi racconti, le tue poesie# : mi2anno incazzare# 0o non scrivo nS racconti stupidinS poesie# &o scrivo emozioni. K diverso #($orena 'pampinato, $a prima volta che ti ho

rivisto, Roma, Banucci, .PPA, p# -5)

5+(+TT (&4T&5 Testuali

9essitura narrativa nucleare, reticolare, con unaspiccata pre2erenza per le dislocazioni (Le tengonascoste, le mie lacrime p# 4 ) , i costrutticoordinati, paratattici, brevi, ritmati dal punto2ermo, le lunghe tirate in stile nominale(La etto. La telefonata delle quattro. E le altee

Dallaretoricadellascritturaemozionale


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Dalla retorica della scrittura emozionalealla scrittura consapevole

'confnamento sistematico tra linguaggioprosastico e linguaggio poetico#'intassi marcata e ana2ore ( i vedo, !artina,quando ti provi i miei vestiti. "uando ti metti itacchi e s#li davanti allo specchio. "uando ti passi ilrossetto sulle labbra come faccio io. "uando miguardi. "uando sogni. p. /),polisindeti ( E noi, seduti sulla spiaggia a parlare. $oiun ti amo scritto sulla sabbia. E un bacio. E un altro.E un altro ancora + con echi di &aglioni+ p# . ),anadiplosi (: io# @iccola ballerina che timorosa 2a la

1. def strategie comunicative in classe e didattica dell_italiano per i digitali nativi

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