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1 ° Incontro del cammino di preparazione alle UP

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1° Incontro del camminodi preparazione alle UP

Preghiera

Canto di lode

Salmo

Lettura Fil 4,1-12

Breve meditazione

Sequenza

Orazione

Canto o preghiera mariana

L’Orizzonte

Il progetto delle UP

Il senso profondo del progetto

La prima fase del progetto

L’impegno di quest’anno.

Il vostro ruolo. Il lavoro da fare nelle comunità:

una riflessione sulla nostra comunità davanti al Signore, la situazione di partenza e le direzioni di crescita.

Chi siamo

Unità Pastorale delle Comunità Parrocchiali di ………

Equipe Diocesana per l‘accompagnamento alle UP…

Perché siamo qui

Nel disegno di Dio c’è un «perché» le nostre Comunità sono qui, in questo tempo ed in questi luoghi.

E’ un disegno pieno di amore e di salvezza e dobbiamo sempre riscoprirlo e viverlo.

C’è un cambiamento d’epoca ed il Signore chiede alla Chiesa ed alle nostre comunità di prendere in mano questo cambiamento.

Il fondamento del progetto

Il senso del progetto:

C'è un cambiamento d'epoca ed il Signore chiede alla sua Chiesa di cambiare e di crescere.

Perciò l’orizzonte delle Unità Pastorali è da vivere come risposta alle domande:

Come possono le nostre comunità essere Chiesadel Signore in questo tempo e nella nostra realtà concreta?

Quali cambiamenti ci invita a fare il Signore?

Facciamoci guidare dalla Parola di Dio

Perché la nostra gioia sia piena!

Laboratorio di formazione verso le Unità Pastorali

Dalla Prima Lettera di San Giovanni Apostolo

«Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito,

quello che abbiamo veduto con i nostri occhi,

quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono

del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò,

noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza

e vi annunciamo la vita eterna,

che era presso il Padre e che si manifestò a noi –

quello che abbiamo veduto e udito,

noi lo annunciamo anche a voi,

perché anche voi siate in comunione con noi.

E la nostra comunione è con il Padre

e con il Figlio suo, Gesù Cristo.

Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena».

Costruire ponti e avviare processi: il nostro Dio è un

Dio della comunione e della storia

“Si può dire che oggi non viviamo un'epoca di cambiamento quanto uncambiamento d'epoca. Le situazioni che viviamo oggi pongono dunquesfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere”.

dal Discorso del Santo Padre nell'Incontro con i Rappresentanti del V Convegno Nazionale della Chiesa italiana il 10 Novembre 2015 a Firenze.

Sulle comunione per una pastorale nuova, così si è espressa la CEI nella Nota pastorale del 2004:

“In questo cammino di collaborazione e corresponsabilità la comunione trasacerdoti, diaconi, religiosi e laici, e la loro disponibilità a lavorare insiemecostituiscono la premessa necessaria di un modo nuovo di fare pastorale”.

in Il volto missionario della parrocchia in un mondo che cambia, 11.

Costruire ponti e avviare processi: il nostro Dio è un

Dio della comunione e della storiaDurante la XXXI GMG, a Cracovia nella Veglia di preghiera con i giovani Papa Francesco afferma:

“Costruire ponti: sapete qual è il primo ponte da costruire? Un ponte chepossiamo realizzare qui e ora: stringerci la mano, darci la mano... è il ponteprimordiale, è il ponte umano, è il primo, è il modello..”.

dal Discorso del Santo Padre del 30 Luglio 2016.

“Dio si manifesta in una rivelazione storica, nel tempo. Il tempo inizia i processi,lo spazio li cristallizza. Dio si trova nel tempo, nei processi in corso. Non bisognaprivilegiare gli spazi di potere rispetto ai tempi anche lunghi dei processi. Noidobbiamo avviare processi, più che occupare spazi. Dio si manifesta nel tempoed è presente nei processi della storia. Questo fa privilegiare le azioni chegenerano dinamiche nuove. E richiede pazienza, attesa..”.

dall'Intervista a Papa Francesco di A. Spadaro, in L'Osservatore Romano, n. 216, Sab. 21/09/2013.

L’Orizzonte Pastorale Diocesano

• Il Discepolo abitato dallo Spirito.

«La natura stessa del cristianesimo consiste nel riconoscere la presenza di

Gesù e seguirlo».

• La Chiesa in uscita.

La Chiesa è chiamata a essere Sposa e Madre feconda nell’evangelizzazione.

• Una pastorale paradigmatica.

..pone il luogo essenziale della comunione visibile non nel “programmatico”

bensì nelle esperienze possibili di incontro con Cristo Signore che diventano

paradigmatiche.

• La Chiesa come famiglia.

La famiglia contiene, umanamente e cristianamente, il modello di ogni

comunione.

Due sottolineature per cogliere alcuni elementi sostanziali dei processi delle UP

Ciascuno e tutti insieme con Dio.

Una sottolineatura a proposito della comunionee della con-vocazione

Testimoniamo ciò che crediamo.

Una sottolineatura a proposito della testimonianza personale e comunitaria

Al lavoro, in una giornata come tante, è entrata la luce: Gesù.

…quello che

noi abbiamo

udito ...

Paolo. L'esperienza del Risorto è

sconvolgente.

… quello che

abbiamo veduto

e udito ...

Ecco il respiro sempre nuovo, il respiro universale dell'Amore

...quello che era da principio...

Ecco il respiro sempre nuovo, il respiro universale dell'Amore

… del Verbo della vita ...

Tutto questo Amore non si può tacere

…Queste cose vi

scriviamo...

Per una vita realizzata, per una gioia piena

... perché la

nostra gioia

sia piena.

La loro comunione è con il Padre

e il Figlio suo, Gesù Cristo.

Perciò lo hanno annunciato!

Anche a noi, oggi, qui, perché anche noi

fossimo in comunione con loro... e con il

Padre e il Figlio suo.

E noi? Facciamo altrettanto!

Così anche la nostra gioia sarà piena.

L’impegno di quest’anno

La prima fase del progetto: l’impegno di quest’anno

Proponiamo alle parrocchie di affrontare la loro realtà attraverso quattro dimensioni:

1. Come abbiamo e potremmo avere cura del nostro

essere cristiani, in comunione con il Signore?

2. Come siamo e come potremo essere via aperta

tra il Signore e le persone nel mondo di oggi?

3. Come possiamo sviluppare la comunità di

vicinanza, la Parrocchia, vivendo il cristianesimo

in comunità e in comunione con il Signore?

4. Come acquisire un respiro più ampio, realizzare

una comunità più grande, in comunione con il Signore, attraverso l’Unità Pastorale?

La prima fase del progetto: l’impegno di quest’anno

1. Primo incontro di UP: condividiamo il senso.

• Lavoro in parrocchia: ciascun CPP affronta la realtà della sua comunità (entro gennaio).

2. Secondo incontro di UP: condividiamo l’immagine della nostra UP (entro marzo).

• Lavoro in parrocchia: ciascun CPP ragiona su quanto detto nell’incontro di UP e su cosa si può proporre come prima iniziativa comune dell’UP per l’anno successivo.

3. Terzo incontro di UP (sacerdoti e moderatori): scegliamo una cosa concreta da fare come UP il prossimo anno (entro giugno).

4. Preghiamo come UP. Le comunità celebrano insieme la Veglia di Pentecoste fatta come UP ed invocano lo Spirito sul loro cammino.

1-Tutti i membri dei CPP dell’UP

3-Tutti i membri dei CPP dell’UP

5-Parroci UP e moderatori dei CPP

ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno

Come UP

In Parrocchia 2-Tutti i membri dei CPP

*Presentare il cammino per le UP*Condividere le basi*Presentare il lavoro dell’anno

Ogni CPP affronta la realtà della sua comunità:*elaborazione su quattro dimensioni

*ogni CPP presenta la propria comunità*laboratorio: gruppi misti; racconto della UP sulle stesse quattro direttrici

*condivide il lavoro fatto nell’incontro di UP*propone una cosa da fare insieme in tutta l’UP nell’anno successivo

4-Tutti i membri dei CPP

*scelta tra le proposte per l’anno successivo*verifica del percorso

6-PENTECOSTE 19 MaggioCelebrazione insieme come UP

La prima fase del progetto: l’impegno di quest’anno

La prima fase del progetto: l’impegno di quest’anno

Alcuni suggerimenti per il lavoro in Parrocchia

1. Vediamoci presto: recuperiamo le riflessioni di stasera…

2. Invitiamo tutti i membri del CPP, anche chi non è venuto stasera.

3. A chi non è venuto mandiamo il materiale ma, se possibile,

incontriamolo per trasmettere il senso di ciò che abbiamo sentito.

4. Per la preghiera utilizziamo quella di stasera, è un modo per

sentirsi in comunione con tutta la Diocesi.

5. Ragioniamo prima personalmente, anche nella preghiera, sulle

quattro dimensioni. Importante il ruolo del moderatore del CPP.

6. L’equipe non può essere sempre presente, ma è disponibile e ci si

può sentire in questa fase per eventuali chiarimenti.

7. Il moderatore garantisca a tutti la possibilità di parlare e solleciti

l’espressione della sensibilità di tutti. Ricordi inoltre il senso di ciò

che si sta facendo.

8. Si incarichi qualcuno di annotare (non è un verbale) quanto

emerge. Sarà utile per il lavoro successivo in parrocchia, sia per

«raccontare» in questa luce la propria parrocchia al successivo

incontro di UP.