1 i.t.g. p.l. nervi 30 novembre 2011 fornire radici fornire radici per costruire ali per costruire...

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1 I.T.G. “P.L. Nervi” I.T.G. “P.L. Nervi” 30 novembre 2011 30 novembre 2011 Fornire RADICI Fornire RADICI per costruire ALI per costruire ALI 1° incontro 1° incontro Educare alle emozioni Educare alle emozioni Dott.ssa Alzati Raffaella

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Page 1: 1 I.T.G. P.L. Nervi 30 novembre 2011 Fornire RADICI Fornire RADICI per costruire ALI per costruire ALI 1° incontro 1° incontro Educare alle emozioni Educare

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I.T.G. “P.L. Nervi”I.T.G. “P.L. Nervi”30 novembre 201130 novembre 2011

Fornire RADICIFornire RADICI

per costruire ALIper costruire ALI 1° incontro 1° incontro

Educare alle emozioniEducare alle emozioni

Dott.ssa Alzati Raffaella

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Rapporto Adolescente AdultoRapporto Adolescente Adulto

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““Ai bambini ed ai ragazzi un’atmosfera di Ai bambini ed ai ragazzi un’atmosfera di perfezione certamente non giova. Hanno perfezione certamente non giova. Hanno bisogno di avere intorno essere umani, pur bisogno di avere intorno essere umani, pur con le loro inadeguatezze. Genitori con le loro inadeguatezze. Genitori sufficientemente buoni sono quelli necessari sufficientemente buoni sono quelli necessari ai bambini piccoli e grandi. Sufficientemente ai bambini piccoli e grandi. Sufficientemente buono sta ad indicare voi, genitori, e me, buono sta ad indicare voi, genitori, e me, ragazzo; nella relazione deve esserci spazio ragazzo; nella relazione deve esserci spazio per entrambi. Per essere coerenti, oltre che per entrambi. Per essere coerenti, oltre che prevedibili, noi genitori dobbiamo essere noi prevedibili, noi genitori dobbiamo essere noi stessi. Così i nostri figli impareranno a stessi. Così i nostri figli impareranno a conoscerci. Se recitiamo una parte conoscerci. Se recitiamo una parte verremmo sicuramente scoperti non appena verremmo sicuramente scoperti non appena ci sorprenderanno senza il trucco” ci sorprenderanno senza il trucco”

(D. Winnicott)(D. Winnicott)

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Il genitore è innanzitutto un essere Il genitore è innanzitutto un essere umano con caratteristiche umano con caratteristiche specifiche, risultato della sua storia specifiche, risultato della sua storia personale. È una persona con personale. È una persona con competenze, sistema di valori, competenze, sistema di valori, potenzialità e limiti che continuano potenzialità e limiti che continuano ad esistere anche quando decide ad esistere anche quando decide di avere un figlio e quindi di di avere un figlio e quindi di assumersi la responsabilità di un assumersi la responsabilità di un altro essere umano e della sua altro essere umano e della sua crescita.crescita.

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Diventare genitore non significa Diventare genitore non significa dover diventare perfetto e neppure dover diventare perfetto e neppure perdere l’identità costruita perdere l’identità costruita precedentemente. Questo vale ancor precedentemente. Questo vale ancor di più quando il figlio entra nel di più quando il figlio entra nel periodo adolescenziale con tutte le periodo adolescenziale con tutte le trasformazione che ciò comporta, trasformazione che ciò comporta, trasformazioni che coinvolgono trasformazioni che coinvolgono massicciamente la coppia parentale e massicciamente la coppia parentale e che mettono in discussione proprio la che mettono in discussione proprio la funzione genitoriale.funzione genitoriale.

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Non lo riconosco più…Non lo riconosco più…Ora è diverso, sembra un altro….Ora è diverso, sembra un altro….Parla poco però mi chiede le Parla poco però mi chiede le

coccole…coccole…Prima mi raccontava tutto, ora no…Prima mi raccontava tutto, ora no…Mi sembra di non sapere nulla di lui..Mi sembra di non sapere nulla di lui..Si chiude in camera…Si chiude in camera…Ha sempre a che ridire su tutto…Ha sempre a che ridire su tutto…È diventato scontroso…È diventato scontroso…Non so come fare con lui…Non so come fare con lui…

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Molto spesso un ragazzo che Molto spesso un ragazzo che in casa non parla o parla solo in casa non parla o parla solo per contrapporsi è alle prese per contrapporsi è alle prese con interrogativi speculari a con interrogativi speculari a quelli dei genitoriquelli dei genitori

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Ciò comporta, tanto per Ciò comporta, tanto per l'adolescente quanto per l'adulto, la l'adolescente quanto per l'adulto, la capacità di accettare che crescere capacità di accettare che crescere richiede un tempo fatto di richiede un tempo fatto di incertezze e, spesso, di incertezze e, spesso, di contraddizioni e la possibilità di contraddizioni e la possibilità di tollerare l'ansia sempre presente tollerare l'ansia sempre presente quando non ci sono risposte certe, quando non ci sono risposte certe, predefinite ed è necessario sforzarsi predefinite ed è necessario sforzarsi di pensare per capirsi e per scoprire di pensare per capirsi e per scoprire nuove modalità relazionali.nuove modalità relazionali.

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L'ansia connessa al capire è infatti in L'ansia connessa al capire è infatti in un certo senso fisiologica in un certo senso fisiologica in adolescenza, se per capire s'intende adolescenza, se per capire s'intende una comprensione razionale tesa a una comprensione razionale tesa a trovare risposte definite, che trovare risposte definite, che eliminino qualsiasi incertezza e eliminino qualsiasi incertezza e qualsiasi contraddizione. Ma se è così qualsiasi contraddizione. Ma se è così difficile per l'adolescente avere di se difficile per l'adolescente avere di se stesso un'immagine definita e stesso un'immagine definita e stabile, se gli è difficile stabile, se gli è difficile complessivamente sapere cosa vuole complessivamente sapere cosa vuole e cosa vuole diventare, come può un e cosa vuole diventare, come può un suo interlocutore capirlo? suo interlocutore capirlo?

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Non può capirlo, ma può Non può capirlo, ma può accettareaccettare di non capirlo e vivere questa di non capirlo e vivere questa condizione come naturale condizione come naturale conseguenza del suo momento conseguenza del suo momento evolutivo. Se l'adulto accetta questa evolutivo. Se l'adulto accetta questa condizione e non si propone di fornire condizione e non si propone di fornire un'identità posticcia, inventata, se è un'identità posticcia, inventata, se è disposto ad ascoltare con interesse disposto ad ascoltare con interesse rispettoso e non giudicante, se sa rispettoso e non giudicante, se sa cogliere ed accogliere l'insicurezza cogliere ed accogliere l'insicurezza palese o nascosta, lo sgomento palese o nascosta, lo sgomento espresso o in agguato, l'adolescente espresso o in agguato, l'adolescente si sentirà si sentirà riconosciutoriconosciuto nella sua nella sua ancora non raggiunta identità. ancora non raggiunta identità.

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Questo Questo riconoscimento, che il più , che il più delle volte deve essere sentito e non delle volte deve essere sentito e non comunicato, paradossalmente gli comunicato, paradossalmente gli restituisce un'identità che è l'identità restituisce un'identità che è l'identità dell'adolescente, quella del cambiamento, dell'adolescente, quella del cambiamento, della confusione, della precarietà. della confusione, della precarietà. Contribuirà in questo modo alla miglior Contribuirà in questo modo alla miglior accettazione da parte di lui del suo accettazione da parte di lui del suo processo evolutivo che è teso alla ricerca processo evolutivo che è teso alla ricerca e alla formazione dell'identità. È questo e alla formazione dell'identità. È questo processo evolutivo che costituisce la sua processo evolutivo che costituisce la sua identità, pur scomoda che sia, e quanto identità, pur scomoda che sia, e quanto più questa identità sarà accettata da lui e più questa identità sarà accettata da lui e dall'adulto tanto più sarà facilitato il dall'adulto tanto più sarà facilitato il cammino verso l'età adulta.cammino verso l'età adulta.

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Quello che l'adolescente più Quello che l'adolescente più spesso disprezza, infatti, spesso disprezza, infatti, quello di cui vuole liberarsi è quello di cui vuole liberarsi è proprio il suo essere proprio il suo essere adolescente con le incertezze adolescente con le incertezze e le contraddizioni che ciò e le contraddizioni che ciò comporta, ma questo è comporta, ma questo è proprio ciò che spesso anche proprio ciò che spesso anche l'adulto non tolleral'adulto non tollera..

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Se l'adulto è in grado di aspettare il Se l'adulto è in grado di aspettare il trascorrere del tempo, allora può trascorrere del tempo, allora può essere un genitore che aiuta il essere un genitore che aiuta il figlio ad essere l'adolescente che figlio ad essere l'adolescente che realmente è, un genitore cioè che realmente è, un genitore cioè che l'aiuta a vivere la sua realtà, senza l'aiuta a vivere la sua realtà, senza mantenerlo nel mondo dei piccoli, mantenerlo nel mondo dei piccoli, ma neppure senza proiettarlo, ma neppure senza proiettarlo, prima del tempo, in quello degli prima del tempo, in quello degli adulti.adulti.

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L’adolescente va sempre oltre i nostri interrogativi conoscitivi ed i nostri sforzi di

“volerlo comprendere” perché è un individuo in continuo mutamento e divenire che spesso diffida degli adulti o che “non vuol essere

compreso”. A noi rimane il compito, tutt’altro che facile, di

“tenere duro nel ruolo di sostegno, giocando sul tempo …”

(D. Winnicott, 1965)

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““Giocare sul tempo”Giocare sul tempo” significa significa condividere con l’adolescente la condividere con l’adolescente la difficile condizione di saper difficile condizione di saper aspettare, con tutto ciò che questo aspettare, con tutto ciò che questo emotivamente comporta, senza emotivamente comporta, senza essere né interventisti né passivi, essere né interventisti né passivi, ma ponendosi come un oggetto ma ponendosi come un oggetto presente, capace di percorrere con presente, capace di percorrere con lui, pur rispettando la sua libertà, il lui, pur rispettando la sua libertà, il cammino che deve compiere, da cammino che deve compiere, da solo, verso il mondo adulto. solo, verso il mondo adulto.

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Per anni sono stato un nevrotico, ansioso, Per anni sono stato un nevrotico, ansioso, depresso, egoista. Tutti continuavano a depresso, egoista. Tutti continuavano a dirmi che dovevo cambiare. Tutti, però dirmi che dovevo cambiare. Tutti, però io non ci riuscivo. Ero impotente e io non ci riuscivo. Ero impotente e intrappolato. Un giorno un mio amico intrappolato. Un giorno un mio amico mi disse: “Non cambiare, rimani come mi disse: “Non cambiare, rimani come sei. Non importa se cambi o no, io non sei. Non importa se cambi o no, io non posso fare a meno di amarti!”posso fare a meno di amarti!”

Quelle parole alle mie orecchie, Quelle parole alle mie orecchie, suonarono come musica: “Non suonarono come musica: “Non cambiare! Non cambiare! Io mi rilassai, cambiare! Non cambiare! Io mi rilassai, mi sentivo vivo e, meraviglia delle mi sentivo vivo e, meraviglia delle meraviglie, CAMBIAI!!meraviglie, CAMBIAI!!

A. De MelloA. De Mello

ACCOGLIENZAACCOGLIENZA

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EGOISMO EGOISMO

NON E’ FARE QUELLO CHE NON E’ FARE QUELLO CHE VOGLIAMO, MA PRETENDERE VOGLIAMO, MA PRETENDERE

CHE GLI ALTRI FACCIANO CHE GLI ALTRI FACCIANO QUELLO CHE NOI VOGLIAMO!QUELLO CHE NOI VOGLIAMO!

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TORNANDO ALL’INIZIO…TORNANDO ALL’INIZIO…

Muoversi nel paradosso dell’educazione: Muoversi nel paradosso dell’educazione: FORNIRE RADICI (PROTEZIONE) FORNIRE RADICI (PROTEZIONE) PER COSTRUIRE ALI PER COSTRUIRE ALI (AUTONOMIA) non è mai stato un (AUTONOMIA) non è mai stato un percorso semplice, per nessuna percorso semplice, per nessuna generazione nei confronti della generazione nei confronti della successiva.successiva.

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CHE COSA SIGNIFICA CHE COSA SIGNIFICA EDUCARE?EDUCARE?

L’educazione è un processo complesso che L’educazione è un processo complesso che deve avere come obiettivo l’acquisizione deve avere come obiettivo l’acquisizione dell’identità personale di chi viene educato dell’identità personale di chi viene educato e tendere a fornirgli la capacità di gestire e tendere a fornirgli la capacità di gestire autonomamente la propria vita. Ciò autonomamente la propria vita. Ciò implica rispettare l’etimologia del termine implica rispettare l’etimologia del termine EDUCERE caratterizzato dall’attenzione ad EDUCERE caratterizzato dall’attenzione ad aiutare l’altro a divenire se stesso, e non aiutare l’altro a divenire se stesso, e non dalla tendenza a immettere in lui valori del dalla tendenza a immettere in lui valori del tutto estranei alla sua visione del mondo.tutto estranei alla sua visione del mondo.

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Le tentazioni….Le tentazioni….

Una delle prime condizioni perché il Una delle prime condizioni perché il processo educativo possa processo educativo possa raggiungere il suo scopo è la raggiungere il suo scopo è la capacità di vincere la tentazione di capacità di vincere la tentazione di pretendere che i nostri ragazzi pretendere che i nostri ragazzi incarnino il nostro modo di pensare o incarnino il nostro modo di pensare o di essere, o, persino, ciò che si è di essere, o, persino, ciò che si è desiderato essere senza riuscirvi.desiderato essere senza riuscirvi.

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Le paure…Le paure…L’impegno educativo implica soprattutto lo sviluppo L’impegno educativo implica soprattutto lo sviluppo

di un rapporto bilaterale fondato sulla reciproca di un rapporto bilaterale fondato sulla reciproca fiducia: si educa in qualche modo sempre auto-fiducia: si educa in qualche modo sempre auto-educandosi, imparando anche da chi viene educandosi, imparando anche da chi viene educato, in quanto portatore di stimoli che educato, in quanto portatore di stimoli che invitano a ridiscutere il proprio progetto. Questo invitano a ridiscutere il proprio progetto. Questo non significa che l’educatore non debba svolgere non significa che l’educatore non debba svolgere il suo ruolo genitoriale: non si tratta di il suo ruolo genitoriale: non si tratta di trasformarsi in fratello o in compagno trasformarsi in fratello o in compagno rinunciando a svolgere la funzione di modello, rinunciando a svolgere la funzione di modello, tanto importante per la maturazione tanto importante per la maturazione dell’adolescente, ma di viverla facendo dell’adolescente, ma di viverla facendo attenzione a rispettare la loro persona e il loro attenzione a rispettare la loro persona e il loro cammino di crescita.cammino di crescita.

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Le parole non bastano…Le parole non bastano…Non si educa per quello che si dice, ma Non si educa per quello che si dice, ma

per quello che si è…per quello che si è…L’educazione è efficace laddove la L’educazione è efficace laddove la

proposta è accompagnata dal contributo proposta è accompagnata dal contributo dell’esperienza dell’adulto al quale si è dell’esperienza dell’adulto al quale si è legati da un rapporto di stima e di legati da un rapporto di stima e di affetto.affetto.

Non è sufficiente conoscere Non è sufficiente conoscere intellettualmente i valori per praticarli; è intellettualmente i valori per praticarli; è necessario sentirli, averli cioè assimilati necessario sentirli, averli cioè assimilati così profondamente da farli diventare così profondamente da farli diventare parte costitutiva della propria persona.parte costitutiva della propria persona.

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Anche per questo l’educazione Anche per questo l’educazione non può svilupparsi non può svilupparsi istantaneamente, ma implica istantaneamente, ma implica la messa in atto di un la messa in atto di un cammino faticoso segnato da cammino faticoso segnato da tempi lunghi e da un tempi lunghi e da un continuo sforzo personale.continuo sforzo personale.

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Caratteristiche della Caratteristiche della relazione educativarelazione educativa

La relazione educativa dovrebbe, La relazione educativa dovrebbe, allora, essere:allora, essere:

- BIUNIVOCABIUNIVOCA

- ASIMMETRICAASIMMETRICA

- SIGNIFICATIVASIGNIFICATIVA

- EMOZIONANTEEMOZIONANTE

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BIUNIVOCA…BIUNIVOCA…

perché ADULTO E RAGAZZO, percorrendo insieme un cammino, possano vicendevolmente orientarsi, accordarsi, portarsi avanti, sondare il possibile, pensarsi nel futuro, cioè educarsi l’un l’altro.

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ASIMMETRICAASIMMETRICA

perché la prevalenza dell’intervento educativo sia chiaramente sbilanciata dall’ADULTO verso il RAGAZZO e non viceversa. Chi riceve la proposta educativa deve sentire che la sua guida può sostenerlo nelle difficoltà.

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SIGNIFICATIVASIGNIFICATIVA

perché generata ad orientare possibilità nuove per il futuro attraverso la condivisione di una progettualità. Essere stati pensati da qualcuno, essergli stati a cuore, essere uno nella storia dell’altro è sorgente di grande sicurezza e di significato per sé.

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EMOZIONANTEEMOZIONANTEperché le emozioni, con i sentimenti, svolgono un ruolo fondamentale nei processi mentali: orientano e sostengono l’azione, ci informano sul nostro stato interno, ci permettono di formulare ipotesi sullo stato mentale e sulle intenzioni degli altri, partecipano a costruire gli atti di conoscenza rendendo il senso sensato, i significati significativi, i colori colorati.

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L’ANALFABETISMO EMOTIVOL’ANALFABETISMO EMOTIVO

L’essenziale è invisibile agli L’essenziale è invisibile agli occhi. Lo si vede bene solo occhi. Lo si vede bene solo col cuore.col cuore.

A. De Saint-A. De Saint-ExupèryExupèry