10 anni di cdo san marino
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Libro redatto e pubblicato in occasione del decennale della Compagnia delle Opere di San MarinoTRANSCRIPT
Una ResponsabilitàlibeRa e CostRUttiva10 anni di impresa e di amicizia
© Tutti i diritti riservatiCDO San MarinoStrada Torinia, 1047899 Serravalle [email protected]
catalogoa cura diRemo ContucciIsabella PiscagliaCristina FabbriBruno MonacoBarbara Zavatti
immagini erassegna stampaArchivio CDO San Marino
ideazioneBruno MonacoComunicazione Creativa
impaginazioneSara ZavalloniAngela Fornasari
stampaCentro Stampa Digitalprint
con il patrocinio diin collaborazione con
Nell’Antica Terra della Libertàè nata la CDO della Repubblica di San Marino
Le premesse c’erano tutte: una quindicina di imprenditori e liberi professionisti da
tempo iscritti alla CDO di Rimini, ma residenti e operanti a San Marino che, a chiun-
que lo si chieda, è ben altra realtà.
Nel tempo è nata e cresciuta una amicizia sempre più stretta e operosa. Iniziative,
seminari, interventi, insomma una responsabilità sempre più chiara verso lo specifico
della realtà locale. L’iscrizione a CDO, viverne la vita e prendere parte alle sue inizia-
tive, soprattutto il condividere con gli amici associati l’avventura dell’impresa e del
lavoro, sono state per tutti l’esperienza della riscoperta del valore della persona come
esigenza di significato e di felicità.
E così il passo è stato breve: il 23 ottobre 2002 si è costituita l’Associazione della Com-
pagnia delle Opere della Repubblica di San Marino. Fra i soci fondatori anche Sandro
Bicocchi, Direttore generale di CDO, e Domenico Pirozzi, Presidente di CDO Rimini.
Remo Contucci, anima e riferimento da sempre del gruppo sammarinese, eletto alla
carica di Presidente, riassume in modo chiaro quale sarà il compito di CDO San Ma-
rino: “Una amicizia attenta ai bisogni delle persone in cui fare emergere la ragione per cui si vive e si lavora. E questo in un Paese, San Marino, ricco di risorse econo-miche ma dove, paradossalmente, uno stato assistenziale rischia di comprimere la libertà e la responsabilità delle persone e della società”.
Il Fatto
“Questo è il fatto. E il fatto è la cosa più testarda del mondo”Michail Bulgakov
Il Maestro e Margherita
Il fatto è l’innesco perfetto del cuore, e suo carburante divino, che non
lascerà mai pace, ma solo fuoco. Dal cuore si può sempre fuggire - e per-
dersi - ma nessuno può impedire che bruci: così avvenne nella Pasqua dal
1929, così avvenne il 25 gennaio scorso, così avviene tutti i giorni fino alla
fine del mondo.
Emmanuel Exitu
IL FATTO
IL FATTOIL FATTO
L’io, il potere, le opere.Primo incontro di formazione. Annunciata la costituzionedella Compagnia della Opere anche a San Marino.San Marino, 10 marzo 2001
Comunicato stampa
Con la partecipazione di un pubblico attentissimo (con politici, imprenditori e professionisti) che gremiva la sala del
centro Tonelli di Dogana, ha preso avvio nella mattinata di oggi il primo dei quattro incontri in programma del corso di
formazione della Compagnia delle Opere dal titolo “L’io, il potere, le opere”.
Il seminario, proposto nella realtà di San Marino dal Centro di Solidarietà e dagli associati sammarinesi alla Compagnia
delle Opere della Provincia di Rimini, indica nella pubblicazione di Don Giussani “il libro di testo” per una lettura in-
consueta quanto rigorosa delle grandi questioni che investono, volente o nolente, qualsiasi uomo: il potere, il lavoro, le
opere e la politica.
Si tratta, come suggerisce il sottotitolo del libro e del seminario, non di elucubrazioni intellettualistiche quanto invece
di contributi offerti da una esperienza. E proprio in uno stretto riferimento all’esperienza, l’Avv. Massimo Pasquinelli
ha guidato e commentato il primo tema dell’incontro odierno: “Potere e responsabilità: a chi l’uomo deve rispondere”.
Fuori dai luoghi comuni, è emersa una idea di potere come rischio di ogni uomo, perché ognuno esercita un potere,
piccolo o grande che sia. La questione - è stato detto - si pone per ciascuno e in qualsiasi campo dell’esistenza umana su
come viene esercitato il potere: se cioè eleggendo se stessi a termine autoreferenziale del proprio potere oppure se l’uomo risponde a Qualcuno di più grande oltre se stesso.
Nelle conclusioni Domenico Pirozzi ha descritto la realtà della Compagnia delle Opere come compagnia di amici che vogliono vivere, e quindi costruire e fare impresa, in modo appassionato e vero, in un paragone con tutta la realtà. Sussidiarietà, non profit, buoni, deduzioni fiscali, sono la discriminante per uno stato che concepisca il proprio potere al servizio dell’uomo.
Realtà, quella della Compagnia delle Opere, che molto probabilmente presto vedremo costituita giuridicamente e a pieno
titolo anche nella Repubblica di San Marino. Sono infatti alcune decine gli imprenditori sammarinesi oggi associati a
Rimini e che intendono dotarsi di una più stabile ed autonoma organizzazione per meglio essere presenti sul territorio.
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02IL FATTO
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Un criterio ideale un’amicizia operativa.Giorgio Vittadini · Presidente Nazionale CDO
San Marino, 15 febbraio 2003
Inaugurazione Compagnia delle Opere di San Marino
Desiderio, opere e politicalo vorrei articolare il mio intervento in due punti: nel primo vorrei illustrare la natura della C.d.O. e nel secondo vorrei
proporvi una riflessione su quello che per noi è San Marino e su che cosa significa incominciare qui un’esperienza come
questa.
Inizio rifacendomi ad un intervento, che io richiamo sempre perchè per me e per chi se n’è accorto (e penso che nel
tempo se ne accorgeranno molte più persone) è una Magna Carta del rapporto tra Stato e Società all’interno della storia
dell’Italia; mi riferisco all’intervento che fece Don Giussani ad Assago nel 1987 al congresso della D.C.; quell’intervento
ha una portata storica.
In quest’intervento Don Giussani ha ribaltato la logica con cui si interpreta di solito il rapporto fra società, politica ed eco-
nomia. Quest’intervento aveva tre temi: desiderio, opere e politica, e leggendo in modo geniale
la storia di Italia, sottolineava che la politica, lo stato, le rappresentanze hanno
come scopo quello di costruire uno schema, un modello
non di gestire la società dalla culla alla tomba. A parte la
culla e la tomba, che sono le sole cose che una persona non
decide, le altre si desidererebbe deciderle. [...]
Ancora prima c’è l’idea che neanche le opere sono lo scopo della società ma è l’esistenza di luoghi in cui liberamente possa accadere che gli uomini rag-giungono la loro felicità, per essere molto concreti e ca-
pire che non sto parlando di filosofia ricordo che in Italia per
molti secoli i più grossi operatori sociali sono stati santi o per-
sone di quel tipo.
Quando Don Bosco ha costruito, cominciando dalle periferie di
Torino, quello che ancora adesso è, con buona pace di tutti, la più
grande realtà di formazione professionale mondiale, non è che avesse il progetto di fondare un ordine di formazione pro-
fessionale, semplicemente voleva bene a dei ragazzi che noi chiameremmo oggi “drop out” o deviati e che lui recuperava.
Quando San Camillo a Roma nel 1500 ha cominciato a costruire quello che sarebbe stato l’ospedale moderno non è che
avesse il progetto di costruire un ordine di promozione umana nella sanità ma partiva dall’amore per l’ammalato.
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03IL FATTO
E quando, in termini laici (per dimostrare che non stiamo facen-
do un discorso confessionale) parte del Socialismo italiano si è
orientato, proprio in queste terre, verso la costruzione di una re-
altà di difesa del lavoratore che potesse, in termini cooperativi,
valorizzare una forma diversa di proprietà, lo ha fatto perché
aveva a cuore, in primo luogo, il bisogno di lavoro della gente.
In qualche modo il desiderio di felicità è un fattore più grande di qualunque programmazione e inter-vento economico. Avete capito che avere a tema la felici-
tà del singolo lavoratore è diverso che costruire un’impresa
che pure possa avere un grosso sviluppo. [...]
Questa è l’idea di società a cui noi ci ispiriamo, di cui vorrem-
mo essere parte: la Compagnia delle Opere è nata non da un progetto ma da un’e-
sperienza, dall’esperienza di tante associazioni imprenditoriali, sindacali, di tante forze politiche prima che
partitiche, di tante aggregazioni, di tante forme intermedie, che fanno l’Italia.
Questo tipo di immagine, per cui una forza ideale, personale sia il fattore di costruzione della società e dello Stato e non
viceversa, questo tipo di posizione che fa scaturire l’impegno politico da una posizione attiva e costruttiva, è quella che
noi vorremmo: vorremmo costruire dal basso, non contro lo Stato, non per il privato contro lo Stato, ma per collaborare,
perché è una pluralità che costruisce la risposta ai bisogni.
Noi siamo nati per questo, ci siamo messi insieme per questo, non dando niente per scontato, ricominciando da capo
e sentendo positiva la presenza di altri, perché è un pluralismo ideale di forze che costruisce un paese sviluppato come
l’Italia. [...]
Noi siamo nati per aiutare ciascuno di noi a vivere meglio il suo desiderio, per non sentirlo separato dalla vita economica e sociale. [...]
Qualunque ideologia che identifica in una parte il bene ed il male è lontana, non dalla nostra concezione, ma dalla stessa
tradizione italiana, perché sempre ha prodotto come conseguenza una qualche forma di violenza. Perché faccio questo
discorso? Perché a questo punto sto descrivendo anche qual è il nostro modo di agire, la nostra esperienza, un’e-sperienza che prima di tutto cerca di mettere a tema il desiderio, la felicità, la domanda sull’io e sul significato di quello che si fa, anche per l’imprenditore. [...]
San Marino un ‘anomalia storica, politica e culturaleSan Marino noi l’abbiamo sempre sentito come un fattore fondamentale della nostra identità, non lo dico per piaggeria,
ma perché l’ho conosciuto bene in questi vent’anni di Meeting, perché sempre è stato presente ed è intervenuto negli
incontri più importanti. Voi capite che sia l’idea dell’Italia, sia l’idea dell’Europa non possono prescindere dal fatto che il
13IL FATTO
valore di una realtà non è data dal numero, dal peso, dai “muscoli” o dalla quantità, ma dalla qualità.
Proprio in tema di federalismo, della giusta valorizzazione di un’Italia, magari dei comuni più che delle regioni, è eviden-
te che io voglio che sia difesa una pluralità, non voglio né uno statalismo centrale, ma neanche delle identità chiuse che
si difendono in modo arroccato, voglio piuttosto delle identità che esistono e si integrano in un sistema aperto: questa è
la caratteristica che ho sempre conosciuto di San Marino. E’ difficile spiegarsi l’esistenza di questa strana identità, 1700
anni di indipendenza, in un territorio che ha inglobato tutto, è difficile capire il perché di questa anomalia, di questo
“disordine sociale”, ma questo punto è da guardare proprio come un segno per tutti, anche se non tutti hanno l’indipen-
denza e l’identità nazionale che ha San Marino. Questa è l’idea che la costruzione non è l’uniformità, il grande che assorbe il piccolo, ma la valorizzazione di ogni piccolo. [...]
L’altra caratteristica di San Marino, nella chiarezza della sua identità, è anche l’estrema apertura; io non ho mai trovato
un sammarinese che avesse la chiusura di certe posizioni politiche che abbiamo dalle nostre parti quando si sottolinea
un’identità. San Marino ha sempre posto l’idea di un rapporto perchè è qualcosa che c’è nel vostro patrimonio genetico.
È proprio l’idea della diversità, del valore che tutto esista.
La seconda questione importante per quest’idea di San Marino è proprio nella sua funzione europea.
[...]
È per questo che ci sentiamo in sintonia con la natura stessa dello Stato di
San Marino e i nostri amici sammarinesi che vogliono vivere l’esperienza
della Compagnia delle Opere intendono unire queste due origini: la va-
lorizzazione della persona unica e irripetibile con il suo desiderio di co-
struzione umana e sociale e l’identità sammarinese che dà di questo una
versione anche nazionale e che a tutti, anche a quelli più lontani, anche
ai norvegesi ha qualcosa da insegnare perché insegna che nella storia
dell’Europa ci sono delle discontinuità che danno il senso di tutte le
unità che ci sono. Questo tipo di identità ha la nascita della Compa-gnia delle Opere a San Marino e quindi noi vogliamo collabora-
re perché esista, non come un enclave che difende se stesso, ma che
si mette al servizio ancor di più dell’unità di San Marino.
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Tre spunti di lavoro1. La riflessione sul significato del rapporto fra stato e società all’interno di San Marino [...]
È molto più difficile dare libertà quando libertà non vuoi dire anarchia. [...] Che esista questa diversità è una possibi-
lità di guardare il rapporto società stato in modo originale, come laboratorio per tutti.
2. Il secondo tema riguarda il lavoro, l’idea di come aiutare una flessibilità che non sia distruzione del lavoro. [...] Costruire un sistema di domanda- offerta che si conosca, che si possa incontrare, che sia tutelato. [...]
Occorre aiutare questa forma di lavoro che è anche una forma di integrazione e di valorizzazione reciproche fra Italia
e San Marino.
3. Terzo ed ultimo tema di quest’inizio è il rapporto fra servizi di pubblica utilità alla persona e l’apparato pubblico. Dobbiamo tendere ad un sistema
dove scuole, università, formazione, tempo libero, cultura,
sanità, assistenza sia tale per cui, quando vengono a man-
care risorse pubbliche, si valorizzi la capacità del privato a
contribuire ad un servizio pubblico.
Io non sono sammarinese ma i miei amici qui lo sono. Noi non
vogliamo importare una realtà ma vorremmo collaborare con chi,
anche qui, si riconosce in una stessa identità e desideriamo che
questo sia un ponte per collaborare con tutta la realtà di San Ma-
rino perché questa anomalia storica, politica, culturale e economica
rimanga e cresca non solo per voi ma anche per noi.
15IL FATTO
Vittadini: “San Marino cresca e progrediscaper il bene dei sammarinesi e di noi tutti”.Inaugurata stamane a Borgo Maggiore l’attività della CDO sammarinese
San Marino, 15 febbraio 2003
Comunicato stampa
Si è svolta questa mattina, alle 10,30 al Teatro Concordia di Borgo Maggiore, l’inaugurazione dell’attività della Com-
pagnia delle Opere della Repubblica di San Marino Sono intervenuti Domenico Pirozzi, presidente CDO Rimini e tra
i fondatori dell’associazione a San Marino, Remo Contucci che presiede la CDO in Repubblica, e il professor Giorgio
Vittadini presidente nazionale. Un saluto significativo è stato dato ai presenti dal Segretario di Stato per
il lavoro. Venturini ha affermato, tra l’altro, che “l’attenzione della CDO al mondo del lavoro è il motivo per cui ho accolto con piacere l’invito”.
Erano presenti circa 250 persone fra cui i Segretari di Stato Valentini,
Venturini, Mularoni. Questa grande attenzione alla realtà sammarinese
e ad ogni forma di fattiva collaborazione è quanto è emerso anche negli
incontri particolari che si sono svolti nella prima parte della mattinata fra
Vittadini e il Segretario di Stato Pasquale Valentini e successivamente con
il Segretario Fiorenzo Stolfi e Giancarlo Venturini. Erano presenti inoltre il
Senatore Gianpaolo Bettamio, l’europarlamentare on. Giorgio Lisi e il consi-
gliere regionale Marco Lombardi. Le associazioni di categoria erano rappre-
sentate da Franco Capicchioni per l’Anis, Paride Bugli per Osla e Gianfranco
Terenzi per Unas.
Pirozzi ha svolto una breve introduzione ricordando che
“all’origine di CDO c’è l’incontro di alcune persone con il magistero di don Luigi Giussani, che ha generato un’atten-zione all’educazione e al sostegno di persone e opere”. Per
significare “il desiderio di felicità dell’uomo, da cui nascono anche le opere”, è stato eseguito un intermezzo musicale dal-la pianista Simonetta Agarici (“La goccia” di F. Chopin).
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03IL FATTO
Nel suo intervento programmatico sulla presenza di CDO a San Marino, Remo Contucci ha messo al centro il tema della
sussidiarietà: “La sussidiarietà è la possibilità di agire da sé, per costruire da sé la risposta alle proprie esigenze. Lo Stato non deve pretendere di rispondere alle necessità sociali solo all’interno delle sue strutture”. [...] In conclusione,
Contucci ha ricordato che “CDO non è un’associazione sindacale né un’associazione di categoria ma uno spaccato della società. Vogliamo collaborare con tutti per riportare San Marino al suo antico ruolo di Terra della Libertà”.
Nel suo intervento, Vittadini ha ricordato l’intervento di don Luigi Giussani ad Assago (1987): “Dopo Crispi si è iniziato a pensare che lo Stato avesse un ruolo esclusivo e ancor oggi si pensa che senza lo Stato e i partiti la società non possa far niente. Lo scopo ultimo non deve essere la creazione di opere, ma la possibilità che si formino luoghi in cui l’uomo possa fare un incontro necessario alla risposta, al proprio desiderio di felicità”. [...]
Vittadini si è poi soffermato su tre punti legati alla realtà di San Ma-
rino: “Il rapporto Stato-società dentro la Repubblica; il tema del lavoro per aiutare la flessibilità, favorendo l’incontro di domanda e offerta; l’incontro tra servizio pubblico e servizio privato che ope-ra con finalità pubbliche, ma non necessariamente in senso statale”.
L’augurio è che la cosiddetta ‘anomalia’ rappresentata da San Marino possa crescere e progredire nell’interesse dei sammarinesi e di noi tutti”.
17IL FATTO
Arriva un nuovo direttore CDO San Marino.San Marino, 11 ottobre 2004
I primi due anni di CDO sono stati caratterizzati dal desiderio di comunicare l’esperienza dei primi soci fondatori ad altri
amici e colleghi imprenditori sammarinesi. La sede non aveva una struttura, i nuovi soci erano seguiti dal Direttore di
CDO Rimini Massimo Bronzetti che dedicava un giorno alla settimana alla nostra associazione. Tuttavia questo non era
sufficiente per rispondere ai bisogni dei soci che nel frattempo erano triplicati, nasce così l’esigenza di darsi una struttura
che mettesse in rete i soci fra loro.
La figura che cercavamo era quella di un direttore che avesse capacità organizzative, relazionali, ma soprattutto che
condividesse l’origine e lo scopo dell’esperienza di CDO. Non cercavamo innanzitutto un dipendente, ma un amico che
insieme a noi vivesse l’avventura del criterio ideale e dell’amicizia operativa come un bene per sè e per tutti. Nei primi
sei mesi del 2004 il Presidente e l’intero direttivo avevano negli occhi e nel cuore questa tensione e questa domanda e
proprio in quel periodo si rivolge a noi un socio che chiedeva aiuto nel rapporto con le istituzioni perchè aveva iniziato a
San Marino il primo servizio all’infanzia non statale.
E’ nato così l’incontro con la Dott.ssa Isabella Piscaglia che aveva il compito di
organizzare lo start up di nuovi asili sul territorio per conto della Cooperativa Ser-
vice Web. E’ stata l’occasione che ci ha permesso di conoscere e apprezzare le doti
umane e le capacità professionali di Isabella, che corrispondevano alla persona che
cercavamo e quindi il Presidente ed il direttivo le hanno proposto di lavorare per
CDO San Marino.
Isabella inizia a lavorare come direttore CDO San Marino nell’ottobre del 2004 e da
quel momento la nostra sede diventa un luogo di incontro fra soci, di risposta ai bisogni
attraverso strumenti che l’associazione nazionale metteva disposizione. Il direttivo, at-
traverso il direttore, proponeva ai soci servizi e strumenti che aiutavano l’impresa ad af-
frontare il mercato da protagonista. Sono nate così iniziative come la Scuola d’Impresa, il
Matching, gli incontri culturali, le cene sociali che hanno fatto percepire ai soci l’originalità
della Compagnia delle Opere; una concezione del lavoro che realizza la persona, diventan-
do in tal modo protagonista di un’opera che costruisce il bene comune.
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04IL FATTO
Saluto di S.E. Mons. Luigi Negri,Vescovo di San Marino - Montefeltro.Rimini, 24 agosto 2005
Cena dei soci CDO San Marino al Meeting
Il Vescovo di San Marino compie oggi tre mesi, non è perciò sull’esperienza di Vescovo di San Marino e Montefeltro che
posso parlare, ma su quello per cui uno può anche accettare di fare il Vescovo di San Marino e Montefeltro. Noi abbiamo
ripetuto tante volte, ci siamo sentiti dire tante volte da Don Giussani, i miei l’anno sentito dire più volte dal 22 maggio,
che il popolo cristiano è un popolo che “mangia e beve, veglia e dorme, vive e muore, non più per se stesso ma per Lui che è morto e risorto per noi”. [...]
Ma dove si vede? Dove si vede? Si vede in un uomo ed in una donna che si mettono insieme non affermando
semplicemente la propria reazione, [...] lo si vede nel modo con cui un padre ed una ma-
dre educano i propri figli, [...] lo si vede nel modo con cui trattano le
cose, lavorano, anche il lavoro più dimesso.
Giovani Paolo II nella Laborem Exercens ha ammesso che ogni tipo
di lavoro anche quello dimesso, e ha aggiunto anche quello coatto,
in quanto è fatto per Cristo diventa segno della Sua Presenza. Ecco, il
popolo cristiano è il luogo dove Cristo continua.
Il popolo cristiano non è popolo cristiano perché la domenica va a messa
e basta, è popolo cristiano perché la domenica va a messa e poi lavora, e
nel lavoro si sente provocato e sfidato a vivere il più possibile in coerenza,
almeno ideale, con l’avvenimento della fede.
Io ho percepito proprio in questi mesi più di prima che la Compagnia delle Opere ha la capacità di intrapresa che è con-
nessa all’esperienza di autentica fede. La fede cambia la testa e il cuore perciò cambia le mani, cambia il modo di giudi-
care le cose. La Compagnia delle Opere è come l’estrema espressione della capacità di rinnovamento della vita dell’uomo
e del popolo che il Signore ha reso possibile.
Grande problema di San Marino è quello di scoprire che la Chiesa è un fatto presente, reale, che non contesta lo Stato per
contestarlo ma che chiama lo Stato ad essere al servizio della società e non padrone della società, ma questo è un discorso
che ci impegnerà nei prossimi anni. [...]
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05IL FATTO
La vita socio-economica è parte integrante della vita di un uomo. Se si scorpora la fede da questo, la fede diventa una cosa
sostanzialmente non interessante. “La fede che non diventa cultura…” diceva Giovanni Paolo II “…non è stata realmen-te accolta, pienamente vissuta, umanamente ripensata”; per questo per me la Compagnia delle Opere è come l’estrema
espressione della vita di questo popolo che vivendo, vive non per se stesso ma per un Altro, lo annunzia, lo annunzia non
parlandone, lo annunzia vivendo. [...]
La seconda e ultima osservazione è che questo itinerario, che va dalla fede alle opere - e l’opera verifica la fede, l’opera
è l’espressione della fede - mi dispiace dovervelo dire perché siete grandi, questo itinerario ha bisogno di due grandi
condizioni:
1. che vogliate bene a Gesù Cristo, cioè che l’esperienza radicale della vostra vita sia la fede come riconoscimento di Lui.
[...] Ecco, che la vostra vita di operatori, che arriva fino agli aspetti sofisticati della tecnica o della politica o dell’eco-
nomia, abbia come respiro questo grido semplicissimo che accomuna i primi cristiani a noi. Vieni Signore
Gesù! Vieni dentro la vita, vieni dentro la logica con cui affronto le cose, illumina
la coscienza ed il cuore, consenti alla mia vita di essere
l’espressione il più possibile meno inadeguata a te.
2. La seconda condizione è che ci sia una compagnia per
questo. In questo avete maestri ben più sagaci di me. Una
compagnia in cui la concretezza della vita e la concretezza
del lavoro venga messa in comune. [...]
20 IL FATTO
Il valore della sussidiarietà.Convegno Associazione Carlo Magno
San Marino, 23 ottobre 2005
Intervento di Remo Contucci Presidente CDO San Marino
Tre anni fa, come oggi, veniva costituita l’Associazione CDO a San Marino ed è una felice coincidenza ricordare questo
anniversario partecipando ad un convegno sulla Sussidiarietà. Per questo ringrazio gli amici della Carlo Magno che hanno
organizzato questa serata e mi danno l’opportunità di portare un contributo su questo importante argomento.
Il mio intervento sarà diviso in tre parti:
1. L’origine della sussidiarietà nell’esperienza della persona, dell’ io
2. Le opere che l’esperienza di sussidiarietà ha creato a San Marino
3. Come l’esperienza di sussidiarietà risponde ai bisogni di San Marino oggi.
1. L’origine della sussidiarietà nell’esperienza della persona, dell’ ioLa sussidiarietà è un metodo che valorizza la libertà come capacità di iniziativa dal basso perché il valore di una società, il
suo potenziale sviluppo, sta nel riconoscere e valorizzare l’unicità e l’irripetibilità della persona.
Sussidiarietà è dunque qualunque iniziativa che valorizzi l’io partendo da quello che c’è, mettendo al centro la persona.
Secondo il pensiero di Papa Leone XIII espresso nella Rerum Novarum “Non è lecito togliere agli individui ciò che essi possono compiere con le forze dell’industria propria, così è ingiusto rimettere ad una maggiore e più alta società (lo stato) quello che dalle minori e inferiori comunità si può fare”. Quali sono le condizioni che possono aiutare il singolo e
le comunità in cui vive a fare piena esperienza di libertà all’interno di una società? Per rispondere a questa domanda non è
superfluo riprendere un brano dell’intervento dal titolo Senso religioso, opere e politica di don Giussani all’assemblea della
DC lombarda svoltosi nel 1987.
Don Giussani affermò che il desiderio di felicità, di verità, di giustizia, di bellezza costituisce la scintilla che accende il “mo-
tore”, per cui l’uomo “si mette a cercare il pane e l’acqua, si mette a cercare il lavoro, a cercare la donna, si mette a cercare una poltrona più comoda e un alloggio più decente, si interessa a come mai certi sono trattati in un modo e lui no, proprio in forza dell’ingrandirsi, del dilatarsi e del maturarsi di questi stimoli che ha dentro e che la Bibbia chiama globalmente cuore”.
Tuttavia, la mentalità dominante tende a ridurre sistematicamente i desideri dell’uomo, cercando di governarli, di appiat-
tirli, fino a creare smarrimento nei giovani e cinismo negli adulti. Per questo occorrono movimenti che educano il desiderio,
fino a permettere quell’esperienza di libertà che è soddisfazione del desiderio, e incapaci di rimanere nell’astratto, questi
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2005
movimenti, tendono a mostrare la loro verità attraverso l’affronto dei bisogni che incontrano, immaginando e creando
strutture che chiamiamo opere cioè “forme di vita nuove per l’uomo” come le chiamò Giovanni Paolo II.
Esistono due concezioni contrastanti nel regolare il rapporto fra la società e lo stato: la prima vede nello stato l’origine di
ogni risposta ad ogni bisogno, dalla culla alla tomba. Questo però fa si che il desiderio che muove l’uomo non si esprima
liberamente. Qui il potere ti dice di cosa hai bisogno e non si preoccupa di conoscere l’uomo ma di gestirne semplicemente
le reazioni per canalizzarle su programmi e linee decise a priori. E’ una concezione di stato laicista che impone alla società la
sua ideologia come è emerso recentemente sulle Istanze d’Arengo sulla laicità dello stato o sul progetto di legge sulla fecon-
dazione assistita. La seconda vede nello stato uno strumento che favorisce e difende tutta la creatività che nasce dalla socie-
tà, dettando le regole per una pacifica convivenza e rispondendo ai bisogni della società la dove essa non riesce a rispondere.
Da queste considerazioni è partita l’iniziativa della Compagnia delle Opere per introdurre nella Costituzione italiana il prin-
cipio di Sussidiarietà raccogliendo un milione e mezzo di firme.
2. Esperienze di sussidiarietà a San MarinoAnche a San Marino la società si è organizzata autonomamente rispetto allo Stato. Fino a tutto l’Ottocento, nella piccola
realtà sammarinese, era la società, con le sue articolazioni, a provvedere alle necessità della popolazione. Infatti, attraverso
le Parrocchie, gli Ordini religiosi e le Confraternite, si provvedeva, all’assistenza dei poveri e degli ammalati, alla assistenza
degli indigenti.
Fino a quasi tutto il secolo XIX, quando la realtà statuale sammarinese non aveva ancora assunto quella funzione politica
e sociale che oggi la caratterizza, la società era organizzata attraverso le sue aggregazioni e associazioni che si facevano
carico dei bisogni di istruzione e di assistenza della popolazione: attorno alle istituzioni cattoliche si impartisce un minimo
di istruzione e prende avvio il primo ospizio ospedaliero. Nascono così, d’intesa con le autorità civili, il Collegio Belluzzi e
l’Ospedale della Misericordia.
La situazione muta a partire dagli ultimi decenni del secolo XIX, con l’affacciarsi sulla scena politica di movimenti e partiti
e con il diffondersi, a partire dalla Rerum Novarum, della Dottrina sociale della Chiesa, le varie componenti della società,
seppure lentamente, cominciano ad organizzarsi per il conseguimento di scopi solidali e mutualistici ben determinati. E’
esattamente quel che succede nel 1876 con la nascita della Società Unione Mutuo Soccorso, che ha dato vita alla Cassa di
Risparmio della Repubblica di San Marino.
Le società di Mutuo Soccorso erano - e lo sono ancora, anche se in forma residuale - istituzioni filantropiche di Previdenza
con le quali gli individui, esposti ad uno stesso rischio di miseria, di malattia o di interruzione di lavoro o di guadagno,
mettevano insieme un contributo periodico con lo scopo di assistersi scambievolmente, quando qualcuno fosse colpito da
qualche sventura. Secondo il pensiero delle Società di Mutuo Soccorso, “il miglior sistema di assistenza è quello che mette
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in grado il povero di non avere mai bisogno dell’elemosina”. I primi decenni del Novecento, molto vivaci sotto l’aspetto
politico e sociale, vedono, accanto al consolidarsi delle nuove formazioni politiche, il sorgere delle prime organizzazioni
sindacali, soprattutto di operai e di contadini.
Particolarmente significativa la nascita nel 1920 della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Faetano, istituita sul modello del-
le Casse Rurali che in quel periodo si andava diffondendo in modo capillare sul territorio italiano e non solo. E’ interessante
leggere l’Atto Costitutivo della Cassa Rurale di Faetano perché fa capire come la sussidiarietà non è una cosa astratta, è fatta
di persone con nomi e cognomi. Provate ad immaginare da quale desiderio erano mossi i soci fondatori:
«Il 20 dicembre 1920, essendo Capitani Reggenti le II.EE. Carlo Balsimelli e Simone Michelotti, Pontefice a Roma S.S. Benedetto XV, alla presenza dei testimoni Lazzaro Nicolini di Faetano e Frate Colombano Sommariva dei Minori Os-servanti di Rimini, nella casa parrocchiale dell’Arciprete Don Eugenio Fabbri, avanti al notaio pubblico sammarinese Avv. Giuliano Gozi, i signori: Giuseppe Mularoni, coltivatore; Giuseppe Zanotti, contadino; Marino Bucci, contadino; Domenico Guidi, coltivatore; Marino Simbeni, coltivatore; Pio Nicolini, coltivatore; Sigismondo Pruccoli, falegname, Gelasio Grossi, coltivatore; Antonio Vannucci, coltivatore; Luigi Gasperoni, bracciante; Giuseppe Gennari, domesti-co; ed i sacerdoti Don Giovanni Belli di Montescudo e Don Silvio Fedeli di Fermo dichiararono di voler costituire fra loro una Società Cooperativa in nome collettivo con la denominazione “Cassa Rurale di Prestiti di Faetano”».
I promotori espressero l’intendimento di creare una società cooperativa “aperta a persone di specchiata onestà e morali-tà, non contrarie alla Chiesa Cattolica e al Governo costituito, con lo scopo di migliorare le condizioni morali e mate-riale dei soci, fornendo loro il denaro a ciò necessario”.
La Cassa Rurale nasceva così, come in tanti centri rurali, per una esigenza di associazione e di cooperazione fra coloro che ri-
cercavano strumenti e mezzi di emancipazione, attingendo alle fonti del piccolo risparmio per proteggerlo ed amministrarlo
senza fini speculativi, per combattere l’usura, per facilitare l’accesso al credito privilegiando le qualità personali rispetto
alle garanzie reali, in una condotta di preferenzialità di servizio all’area dei più deboli con aderenza e fedeltà all’ispirazione
cristiana.
Nel corso di tutto il secolo XX, e in modo più incisivo fino agli anni settanta, di fondamentale rilievo per lo sviluppo sociale
e culturale dei sammarinesi è stato l’impegno di enti religiosi e di soggetti privati nel campo dell’educazione: autentiche
iniziative private con finalità pubbliche sono stati l’istituzione, in molti Castelli della Repubblica, degli asili infantili per la
prima infanzia, mentre in Città venivano aperti l’orfanatrofio e l’educandato del Monastero Santa Chiara.
Altre iniziative hanno riguardato, sempre nel campo dell’educazione, le scuole serali, esperienze nel campo dell’istruzione
musicale, la scuola domestica e di bottega.
A proposito di scuole serali, non può essere dimenticata l’esperienza, autenticamente popolare, della nascita negli anni
23IL FATTO
Settanta, a Domagnano, della scuola per il conseguimento della licenza media per gli adulti: scuola promossa e sostenuta
gratuitamente dai cittadini e poi, dopo qualche anno di attività, assorbita dallo stato. La coscienza che muoveva chi dava vita
a queste opere era di rispondere ad un bisogno reale e personale che però aveva una valenza pubblica, era per tutti. E questo
era evidente sotto gli occhi di tutti anche per lo stato. Oggi invece si tende a fare coincidere pubblico con statale proprio per
quella concezione di stato a cui accennavo prima. Pubblico non equivale a statale, è pubblico ciò che serve a tutti, anche se
non sono lo stato o i suoi apparati a gestirlo direttamente. Dal dopo guerra è iniziato un processo che a visto la progressiva
scomparsa di vari soggetti e il trasferimento delle opere da essi prodotte alla diretta gestione dello stato.
Cosa ha determinato questo processo:
• La difficoltà ha sostenere economicamente queste opere.
• Uno stato che attraverso accordi economici, fiscali e finanziari con l’Italia vede crescere fortemente la sua disponibilità
finanziaria.
• Una carenza di elaborazione culturale nel valore e nella identità di cui queste opere erano portatrici.
Ha prevalso pertanto la logica di uno stato gestore anziché quella di uno stato facilitatore e regolatore della vita dei vari
soggetti sociali. Le conseguenze di questa logica è la situazione attuale in cui si assiste ad una delega di responsabilità della
persona di fronte ai propri bisogni, ad uno stato che cerca di sostituirsi all’iniziativa della persona senza peraltro soddisfare
i suoi bisogni e ad una democrazia formale in cui si è perso il senso del bene comune.
3. Come l’esperienza di sussidiarietà risponde ai bisogni di San Marino oggiAbbiamo visto che la scintilla che mette in moto l’uomo facendogli fare l’esperienza di una vera libertà è il desiderio di felici-
tà, di giustizia e di bellezza. Questa è la posizione umana di coloro che hanno dato vita ad una esperienza di sussidiarietà nel
nostro paese attraverso le opere a cui accennavo prima. Lo statalismo che ha governato e governa San Marino attraverso la
gestione da parte dello stato di gran parte dei servizi di pubblica utilità, ha prodotto una mentalità che ha affievolito questo
desiderio di libertà e di intrapresa da parte delle persone.
Oggi, perché la sussidiarietà si sviluppi, occorre una educazione che vinca questa mentalità che delega allo stato la risposta
ad ogni bisogno e ridesti nella persona il desiderio di cui è fatta. Per questo la CDO ha promosso la prima scuola per impren-
ditori, è particolarmente sensibile alle scuole libere nate dal desiderio delle famiglie di trasmettere ai propri figli la propria
tradizione, è attenta al mondo del no-profit che offre alle persone la possibilità di una reale libertà di scelta nei servizi di
pubblica utilità. Oggi la sussidiarietà si realizza attraverso strutture che danno alle famiglie, ai giovani, agli imprenditori,
la possibilità di poter scegliere e costruire risposte diverse da quelle dello stato nei campi dell’educazione, dell’assistenza,
della sanità, del lavoro. In campo educativo sussistono oggi alcune realtà di notevole importanza quali le colonie estive per
i ragazzi mentre stanno prendendo corpo, grazie ad una legislazione che ha avuto anche il nostro sostegno, alcuni asili nido
che rispondono ad un bisogno a cui lo stato non riesce a far fronte.
24 IL FATTO
Visita di Papa Benedetto XVI alla Diocesi e alla Repubblica.Incontro con i Membri del Governo, del Congresso e del Corpo Diplomatico nel Palazzo Pubblico di San Marino
San Marino, 19 giugno 2011
Alle ore 17.30, nella Sala del Consiglio Grande e Generale del Palazzo Pubblico, il Santo Padre Benedetto XVI incontra i
Membri del Governo, del Congresso e del Corpo Diplomatico accreditato presso la Repubblica di San Marino.
Nel corso dell’incontro, dopo l’indirizzo di omaggio dei Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini, il Papa
rivolge ai presenti il discorso che riportiamo di seguito.
Serenissimi Capitani Reggenti, illustri Signori e Signore!
Vi ringrazio sentitamente per la vostra accoglienza; in particolare esprimo la mia riconoscenza ai Capitani Reggenti,
anche per le cortesi parole che mi hanno rivolto. Saluto i Membri del Governo e del Congresso, come pure il Corpo diplo-
matico e tutte le altre Autorità qui convenute. Nel rivolgermi a voi, abbraccio idealmente l’intero popolo di San Marino.
Fin dal suo nascere, questa Repubblica ha intrattenuto relazioni amichevoli con la Sede Apostolica, e negli ultimi
tempi esse sono andate intensificandosi e consolidandosi; la mia presenza qui, nel cuore di
quest’antica Repubblica, esprime e conferma questa amicizia.
Più di diciassette secoli fa, un gruppo di fedeli,
conquistati al Vangelo dalla predicazione del
diacono Marino e dalla sua testimonianza di
santità, si aggregò attorno a lui per dare vita ad
una nuova comunità. Raccogliendo questa pre-
ziosa eredità, i Sammarinesi sono rimasti sempre
fedeli ai valori della fede cristiana, ancorando sal-
damente ad essi la propria convivenza pacifica, se-
condo criteri di democrazia e di solidarietà. [...]
Anche nella Repubblica di San Marino, l’attuale si-
tuazione di crisi spinge a riprogettare il cammino e
diventa occasione di discernimento (cfr Enc. Caritas
in Veritate, 21); essa infatti pone l’intero tessuto sociale
di fronte all’impellente esigenza di affrontare i proble-
mi con coraggio e senso di responsabilità, con genero-
sità e dedizione, facendo riferimento a quell’amore per
2520
11IL FATTO
la libertà che distingue il vostro popolo. A questo riguardo, vorrei ripetervi le parole rivolte dal Beato Giovanni XXIII ai
Reggenti della Repubblica di San Marino, durante una loro visita ufficiale presso la Santa Sede: “L’amore della libertà - diceva Papa Giovanni, mio Predecessore - vanta tra voi squisitamente radici cristiane, e i vostri padri, cogliendone il vero significato, vi insegnarono a non disgiungere mai il suo nome da quello di Dio, che ne è il suo insostituibile fondamento”.Questo monito conserva ancora oggi il suo valore impe-
rituro: la libertà che le istituzioni sono chiamate a pro-
muovere e difendere a livello sociale, ne manifesta una
più grande e profonda, quella libertà animata dallo Spi-
rito di Dio, la cui presenza vivificante nel cuore dell’uomo
dona alla volontà la capacità di orientarsi e determinarsi
per il bene.
26 IL FATTO
Santiago Alberto Mazza nuovo Presidente CDO San Marino.San Marino, 5 dicembre 2011
Comunicato stampa
Lo scorso 14 novembre l’Assemblea dei soci ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2011-2014 Consiglio
Direttivo che risulta così composto: Alessandro Bollini - La Splendor Service Srl; Bracciale David - B.N. Srl, Brigliadori
Vittorio - Hotel Venus; Cavalli Cesare - AVSI San Marino, Cavalli Giuseppe - Cavalli Srl, Chezzi Alberto - Partners & Co.;
Di Paolo Cesare - Trend Srl, Mancini Francesco - Cooperativa Culturale Il Sentiero; Mazza Santiago Alberto - Fotonica
Srl; Musco Salvatore - Cooperativa Edù.Co; Renzi Roberto Serafino - Tecnoplay SpA; Zanotti Romano - Aedilia Engine-
ering SpA e l’ex Presidente Remo Contucci.
Il presidente uscente Remo Contucci e l’ex Vice Presidente Giuseppe Cavalli hanno poi convocato venerdì scorso alle
18.00 in sede CDO il Consiglio Direttivo proponendo la nomina a Presidente del giovane Santiago Alberto Mazza av-
venuta per acclamazione e a seguire la nomina di Giuseppe Cavalli in qualità di Vice Presidente Vicario e di Cesare Di
Paolo in qualità di Vice Presidente, anche qui con l’applauso dei presenti. Applauso per il coraggio
dell’ex presidente Contucci di fare un passo indietro per valorizzare la crescita di un giovane nel
Consiglio Direttivo, applauso per il desiderio del Presidente Mazza di crescere in questa nuova
avventura.
Il Presidente Santiago Alberto Mazza ha poi ringraziato per la fiducia riposta nella sua persona
ricordando come Compagnia delle Opere sia stata per lui una presenza di aiuto nelle scelte
lavorative, personali ed imprenditoriali. “Nel lavoro ci daremo obiettivi di breve e di lunga scadenza partendo da quello che più ci sta a cuore nella vita: io guardo mia figlia. Il mondo così com’è non mi piace per lei ed io farò di tutto per migliorare le cose, per la mia fami-glia e per la società tutta. Provengo dal mondo del Rugby dove è determinante il gioco di squadra ed il lavoro di gruppo, dove nessuno è il numero uno ma è il gruppo che fa la differenza, per questo non sarò mai da solo ma con voi una squadra.”Un ringraziamento da parte di tutti e della Direttrice Isabella Piscaglia alla dedizione e
all’opera instancabile ed appassionata di Remo Contucci nominato per acclamazione
Presidente Onorario dell’Associazione.
2720
11IL FATTO
Il Bene Comune
“Accanto al bene individuale, c’è un bene legato al vivere sociale delle per-
sone: il bene comune. E’ il bene di quel “noi-tutti”, formato da individui,
famiglie e gruppi intermedi che si uniscono in comunità sociale. Non è
ricercato per se stesso, ma per le persone che fanno parte della comunità
sociale e che solo in essa possono realmente e più efficacemente conse-
guire il loro bene. Volere il bene comune e adoperarsi per esso è esigenza di giustizia e di carità.”
Benedetto XVI, Caritas in Veritate
IL BENE COMUNE
IL BENECOMUNE
IL BENE COMUNE
La Politica, la Crisi, il Cambiamento
“Diligite justitiam qui judicatis terram”Scegliete la giustizia, voi che governate la terra
Dal Libro della Sapienza
In queste pagine sono raccolti i comunicati stampa che CDO San Ma-
rino ha redatto in questi dieci anni di attività in relazione a fatti di
rilievo in ambito economico e politico.
Il richiamo continuo all’applicazione del principio di sussidiarietà nel-
la regolamentazione dei rapporti fra Stato e Società - riconoscendo il
primato della Persona sulla Società e della Società sullo Stato – ci ri-
corda la visione cristiana del mondo in cui l’ordine esterno scaturisce
da un ordine interiore che l’uomo riceve in dono, ma che deve anche
responsabilmente e continuamente scegliere.
Una società che a tutti i livelli vuole intenzionalmente rimanere al ser-
vizio dell’essere umano si propone come meta prioritaria il bene co-mune in quanto bene di tutti gli uomini e di tutto l’uomo. La persona
non può trovare compimento solo in se stessa, a prescindere cioè dal
suo essere con e per gli altri.
30 IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
Libera Società in Libero Stato.San Marino, 12 maggio 2001
Comunicato stampa
Tutti lavorano, molti creano imprese. Ma questo non basta: quel che conta, quel che decide in ciò che ognuno fa è lo scopo, il senso. Perché la vita sia umana, ciò che facciamo deve lasciare il segno nella realtà, deve costruire; e quel che costruisce è l’ideale, qualcosa di più grande di sé come criterio del-la propria azione. Fino al minimo dettaglio del lavoro, della costruzione dell’opera, nell’espressione dell’uomo nella sua famiglia, per i suoi figli, per il bene, per il mondo.
La Compagnia delle Opere esiste per creare un contesto che aiuti il più possibile gli uomini a farsi la domanda a riguardo
della ragione per cui lavorano e vivono.
Da questo lavoro nascono anche domande al mondo politico.
E’ possibile, per un privato, servire il bene pubblico in nome di un ideale?
E’ possibile un effettivo riconoscimento legislativo del non profit?
E’ possibile una reale libertà per i cittadini di San Marino? E’ possibile incrementare il senso di appartenenza alla comu-
nità sammarinese senza nulla sacrificare della libertà dei suoi cittadini?
E’ possibile una reale difesa del lavoro?
Questi sono spunti per un solo principio: vogliamo un sistema misto dove le persone, le associazioni possano scegliere come rispondere ad un proprio bisogno. Chiediamo insomma che lo status di cit-tadini non si risolva quasi esclusivamente in una dovizia di risorse economiche ma si realizzi in una cittadinanza di reale libertà da spendere nel mondo.
Stimiamo il mondo politico nella misura in cui vuole fornirci risposte favorendo il rapporto Società-Stato. Difenderemo e sosterremo chi è più sensibile a questi contenuti e a una società fatta di persone e non di individui.Gli associati a Compagnia delle Opere della Repubblica di San Marino.
31La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
2001
Inizia un dialogo per la sussidiarietà in Repubblica:non solo parole, ma fatti concreti.Incontro fra Compagnia delle Opere e Confederazione Democratica Lavoratori Sammarinesi
San Marino, 13 novembre 2003
Comunicato stampa congiunto CDO - CDLS
Oggi pomeriggio, presso la sede della CDLS, si è svolto un incontro fra due qualificate delegazioni del sindacato stesso
e della CDO di San Marino. Erano presenti fra gli altri il segretario generale CDLS Marco Beccari e il presidente CDO
Remo Contucci. Pur nella loro distinzione e diversità di natura nell’approccio ai temi economici, hanno inteso iniziare un
dialogo fattivo a partire da alcuni princìpi ideali che ritengono fondanti: il valore primario della persona, dunque quello
della libertà - caratteristica originaria della nostra Repubblica -, infine la sussidiarietà.
Non c’è infatti affermazione concreta della libertà della persona, nell’economia e nel lavoro, se non si rispetta la giusta di-
namica che fa vivere il corpo sociale: prima dello Stato, che è soprattutto un ente regolatore, vengono la per-sona, la famiglia, i corpi intermedi che immaginano e mettono in essere la risposta alle domande e alle urgenze. CDLS e CDO ritengono, in una parola, che oggi anche in Repubblica, occorra più società e meno Stato.
Le rappresentanze hanno trovato una consonanza di fondo su alcuni atti concreti di cui si è individuata la necessità.
• Un aggiornamento legislativo che permetta di riconoscere le società non profit all’interno dell’ordinamen-to societario che, attraverso una proposta di legge, dovranno essere fra le protagoniste di un rilancio dell’economia
e della società sammarinese.
• CDLS e CDO concordano sul principio di fondo che i servizi alla persona non devono essere “per forza” gestiti dallo Stato, ma in un’ottica sussidiaria anche i soggetti privati possono svol-gere un servizio di utilità pubblica.
• CDLS e CDO studieranno forme di collaborazione per attivare nuove opportunità di incontro fra domanda e offerta.
• La “Colletta Alimentare” del 29 novembre prossimo, promossa dalla CDO, vedrà l’adesione anche della CDLS.
L’auspicio comune è che questo dialogo iniziato continui portando buoni frutti non solo per le due realtà
associative, ma nell’interesse di tutta la collettività sammarinese. L’antica terra della libertà ha sempre
più bisogno di uomini liberi che in forma associata e collaborando fra loro promuovono un nuovo slan-
cio per la società sammarinese, un impianto legislativo più moderno, in una pa-
rola l’uscita da uno stato di immobilismo reso eviden-te dalle difficoltà della politica a risolvere i problemi.
3220
03IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
Nuovo governo: manca la sussidiarietà.San Marino, 7 gennaio 2004
Comunicato stampa
Preoccupazione ma anche apertura al dialogo: così la Compagnia delle Opere giudica l’insediamento del nuovo governo
a tre in Repubblica. Il nuovo governo si autodefinisce straordinario e di contenuti. Ne prendiamo atto e al contempo non
nascondiamo una certa preoccupazione. I contenuti possono essere buoni o meno buoni, utili allo sviluppo della società
oppure tendenzialmente di ostacolo.
Noi crediamo nella centralità della sussidiarietà: nel primato cioè della persona e della società sullo stato, nell’ottica di
una libertà di scelta e di costruzione da parte del singolo. Questo contenuto è ciò di cui ha più bisogno la nostra
Repubblica per liberarsi dai residui di statalismo e vivere una nuova stagione di rilancio.
Perciò auspichiamo che il nuovo governo porti a compimento l’iter legislativo delle leggi sul diritto allo studio e sui servizi per l’infanzia già presentate in prima lettura in
C.G.G. L’approvazione delle suddette leggi sarebbe un segnale molto positivo da parte del
nuovo governo e darebbe un contenuto innovativo al rapporto fra stato e società.
Non ci risulta che questo governo metta la sussidiarietà al centro, e ci rammarica consta-
tare che figure come l’ex Segretario di Stato Pasquale Valentini testimone di un modo di
fare politica più rispondente ai bisogni della società siano rimaste escluse
dall’esecutivo. Tuttavia non neghiamo un dialogo,
anzi lo auspichiamo, ma giudicheremo il nuovo
governo e anche i prossimi che verranno, presto
o tardi, sulla base dei contenuti in cui crediamo. In
tal senso constatiamo con piacere che all’interno dei
diversi partiti di maggioranza e di opposizione alcu-
ni politici manifestano una nuova sensibilità verso la sussidiarietà.
La CDO desidera approfondire il rapporto con loro perché la libertà della persona sia
pienamente rispettata nella sua operosa dinamica di costruzione e di intrapresa.
33La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
2004
Solita liturgia o capitale umano?San Marino, maggio 2005
Comunicato stampa
Il 2005 è l’anno dei rinnovi contrattuali e come ad ogni rinnovo è iniziata la solita liturgia. Da una parte il sindacato esa-
spera il conflitto dipingendo l’imprenditore come nemico degli interessi dei lavoratori; dall’altra l’imprenditore affronta
con fatalismo e preoccupazione i rinnovi contrattuali con la speranza che passi presto la “burrasca”.
La preoccupazione è dovuta alla perdita di competitività del sistema produttivo sammarinese negli ultimi anni, perdita
che il prolungarsi degli scioperi può accentuare portando alla lunga anche alla diminuzione di posti di lavoro.
Così sembra naturale che i due soggetti principali del mondo del lavoro debbano essere sempre in lotta fra loro. Questo
conflitto permanente è spesso originato da posizioni ideologiche preoccupate di difendere un potere sociale e politico in
cui il bene comune delle persone coinvolte non viene considerato. Questo è evidente nell’attuale trattativa per il rinnovo
contrattuale. Lo scoglio maggiore non è rappresentato dalla trattativa economica, ma dalla richiesta del sindacato di
definire all’interno di un contratto privato la riforma dell’intero mercato del lavoro.
Una riforma cambia l’immagine, l’organizzazione e l’offerta di un Paese pertanto deve essere di pertinenza delle forze
politiche che sono state democraticamente elette dal popolo. Le riforme si fanno in Consiglio Grande e Generale non con
i contratti di lavoro! Ma come e chi può superare queste contrapposizioni ideologiche?
Questo è un compito ed una responsabilità di tutti, ma innanzitutto dell’imprenditore. Investire in capitale umano, in
educazione e in formazione è l’unica strada per far nascere una nuova cultura del lavoro rispettosa della persona, come
ci ricorda Péguy: ”Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore. La gamba di una sedia doveva essere ben fatta. Era naturale, era inteso. Era un primato. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone né per gli intenditori né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta per sé, in sé, nella sua stessa natura. Esigevano che quella gamba fosse ben fatta. E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con la me-desima perfezione delle parti che si vedevano. Secondo lo stesso principio con cui costruivano le cattedrali.”
Su questo invitiamo tutti a lavorare insieme a noi nei lassi di tempo fra un
rinnovo e l’altro, perché fra 3 anni guardandosi indietro, ci sia una alterna-
tiva al ripetersi della solita liturgia.
3420
05IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
La prima politica è vivere.San Marino, maggio 2006
Comunicato stampa
Al suono di questo slogan facilmente condivisibile e spesso scontato è emerso quello che riteniamo sia risultato un vero punto di novità all’interno del dibattito elettorale sammarinese di queste settimane: la presenza della Compagnia delle Opere.
Tutto è iniziato il 4 aprile ad un direttivo della Compagnia delle Opere che ha generato il documento “un voto per” discus-
so e approvato dai soci: questo documento mostra i criteri con cui giudicare la vita della società sammarinese, indicando
la priorità dell’azione politica nel servizio al bene comune.
Riprendendo alcune fonti autorevoli (Giovanni Paolo II, La politica è un affare che riguarda l’uomo e Don Luigi Gius-
sani, Io, il potere, le opere) il Presidente Remo Contucci ha sottolineato che «la cosa fondamentale per l’uomo non è il
potere ma il desiderio: il desiderio è come la scintilla con cui si accende il motore. Tutte le mosse umane nascono da
questo fenomeno, da questo dinamismo costruttivo dell’uomo. E allora si mette a cercare il pane, l’acqua, si mette a
cercare il lavoro, a cercare la donna, si mette a cercare una poltrona più comoda e un alloggio più decente, si interessa a
come mai taluni hanno e altri non hanno, si interessa a come mai certi sono trattati in un modo e lui no, proprio in forza
dell’ingrandirsi, del dilatarsi, del maturarsi di questi stimoli che ha dentro e che la Bibbia chiama globalmente “cuore”, e
che io chiamerei anche “ragione”.»
Questo lo svolgersi di un percorso innovativo:
- la presentazione del documento in conferenza stampa il
4 maggio che ha visto con sorpresa la pre-
senza dei rappresentanti o portavoce di
diversi partiti politici anche di estrazione
culturale diversa da quella cattolica;
- incontri di approfondimento richiesti da
alcune forze politiche in seguito alla diffusione del docu-
mento a San Marino;
- diversi imprenditori soci della Compagnia delle Opere candidati a titolo personale in vari partiti, imprenditori che
hanno ritenuto opportuno incontrarsi e incontrare le imprese e le opere sammarinesi associate CDO e non, per para-
gonarsi con il documento un voto per e rispondere alle loro domande.
35La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
2006
Questa è la vera novità: in tutti gli incontri è stato riconosciuto il metodo di lavoro di Compagnia delle Opere, persone che
a partire da un giudizio certo ma senza pregiudiziali si confrontano con tutte le realtà sociali. E’ inoltre emersa la volontà
dei candidati, indipendentemente da quello che sarà l’esito della consultazione elettorale, di continuare a fare politica
partendo dal confronto con la società così com’è, affrontando i problemi della gente, degli imprenditori, del popolo sam-
marinese dentro una continuità di bene slegata dal fatto che il partito di appartenenza sia alla maggioranza di governo,
un metodo di fare politica che sia stimolo e pungolo per chi sarà chiamato a governare.
Questa è la riconferma che a partire da un’ideale comune può nascere un’amicizia veramente operativa.
36 IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
Nuovo governo: fra poteri forti e sussidiarietà.Sab Marino, novembre 2007
Comunicato stampa
Si dice che il governo sia caduto a causa dei poteri forti, ma questi sono sempre esistiti e sempre esisteranno. Il governo
è caduto per la crisi della politica.
I partiti di maggioranza in particolare sono ridotti a puro gioco di potere che non rispondendo alla società, di cui sono
strumenti, si incastrano nella difesa di interessi personali e di lobby.
La litigiosità della ex maggioranza e la frammentazione dei partiti non sono frutto di ideali diversi, ma di assenza di ide-
ali. Infatti sempre di più si erge ad ideale il proprio punto di vista, la propria opinione, il proprio interesse.
Occorre una educazione perché la politica torni ad essere un luogo in cui gli ideali si incontrano per la difesa del bene co-
mune. A livello politico educarsi al bene comune vuol dire realizzare il principio di sussidiarietà, riconoscendo il primato
della società sullo stato e della persona sulla società. E’ significativo che durante questa crisi di governo solo i partiti di
opposizione hanno aperto un confronto con le realtà sociali, economiche e culturali, mentre i partiti che danno vita al
nuovo governo erano tutti impegnati a scambiarsi accuse e veti incrociati.
La Compagnia delle Opere è un luogo in cui ci educhiamo a tenere desto il desiderio di essere protago-
nisti nella vita e nella società. Per questo un primo segnale di cambiamento della politica deve essere
un nuovo Walfare per San Marino.
Dopo anni di statalismo che ha creato nei cittadini una mentalità che
delega allo stato la risposta ad ogni bisogno e che ha impoverito il pro-
tagonismo della società civile, occorre un progressivo passo indietro dello
stato nella gestione dei servizi pubblici in particolare nei settori del lavoro,
dell’educazione e della sanità della previdenza e dei servizi alla famiglia.
Per questo un segnale forte di cambiamento del
nuovo governo sarebbe quello di con-
venzionarsi con quelle strutture private
che offrono i suddetti servizi. Ricono-
scendo in questo modo il diritto di liber-
tà di scelta da parte delle
famiglie e delle singole
37La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
2007
persone. Inoltre è importante mettere mano al sistema previdenziale completando la riforma iniziata in modo tale che i
giovani di oggi abbiano una copertura pensionistica valida per il loro futuro.
Chiediamo infine al nuovo governo di impegnarsi a costruire un rapporto con l’Italia basato sulla fiducia e collaborazione
reciproca che garantisca a San Marino l’utilizzo di alcuni punti fermi della nostra economia quali segreto bancario, riser-
vatezza societaria, differenziale fiscale e risolva in modo definitivo la questione frontalieri.
San Marino deve offrire in cambio garanzie riguardo il rispetto della legalità nel campo finanziario e commerciale, oltre
alla disponibilità di rinunciare al Casinò e alle attuali sale da gioco che oltre a creare danni sociali è motivo di tensioni
fra i due paesi.
Crisi politica: vecchie logiche e alcune novità.San Marino, luglio 2008
Comunicato stampa
La forte instabilità politica che caratterizza l’azione del governo negli ultimi anni, il deterioramento dei rapporti con
l’Italia, la crisi economica con il rischio di recessione internazionale, creano una situazione in cui il paese reale è sempre
più in difficoltà.
Così capita che le pratiche di assunzione di frontalieri sono bloccate perché la Commissione, in questo periodo di “ordi-naria amministrazione” delibera solo all’unanimità.
Alcune aziende italiane fornitrici di materia prima, hanno dichiarato di non fornire più le aziende sammarinesi
per il timore di essere inserite nella “lista nera” delle società che lavorano con operatori
economici sammarinesi.
Gli Istituti di Credito, perno importante per il bilancio del-
lo Stato, sono in crescente difficoltà per la mancanza di re-
gole e accordi che garantiscono trasparenza ed evitano abusi
e turbative con l’Italia.
E la politica, in tutto questo, dov’è?
E’ impegnata a giocare con le alchi-
mie dei numeri anziché rispondere
ai bisogni del popolo. Così il Consi-
glio Grande e Generale,
3820
08IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
molto diverso nella composizione dei partiti da quello eletto nel 2006, non riesce ad esprimere un governo. A chi convie-
ne tutto questo? Certamente non al paese, e forse nemmeno ai partiti che si oppongono alle elezioni.
Allora cosa sperare per il paese?
Che, secondo il principio di sussidiarietà, la società sia sempre più protagonista nel rispondere ai propri bisogni, senza
aspettare che sia sempre lo Stato a risolvere i problemi.
Che la politica recuperi il suo vero scopo, quello di lavorare per il bene comune del popolo senza lasciarsi condizionare
da pressioni lobbistiche.
Che si vada al più presto alle elezioni politiche anticipate con la nuova legge elettorale affinchè il Consiglio Grande e
Generale sia realmente rappresentativo della volontà popolare.
Serve qualcuno che si assuma la responsabilità di questo riconoscimento, cioè
qualcuno che alzi gli occhi dai calcoli della politica per
guardare al bene del paese.
Alcuni segnali ci sono: stan-
no emergendo personalità che
testimoniano un modo nuovo
di fare politica, privilegiando
l’affronto dei problemi anziché i
meri calcoli di potere. Personalità
politiche mosse da ideali e non da
interessi personali.
La Compagnia delle Opere auspica
che questi tentativi si moltiplichino,
per il bene della politica e quindi del
paese.
39La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
Per una politica al servizio della persona e del bene comune.San Marino, ottobre 2008
Elezioni Politiche 2008
Il nostro Paese deve riprendere il suo cammino, pena una grave crisi che ne può compromet-
tere il futuro economico, sociale ed umano. E’ un compito che innanzitutto riguarda tutti noi,
prima che la politica. Ci interessa la politica vera, come disse Don Giussani alla DC lombarda
vent’anni fa, “quella che difende una novità di vita nel presente, capace di modificare anche l’assetto del potere” e dunque di “favorire uno Stato che sia veramente laico, cioè al servizio della vita sociale secondo il concetto tomistico di bene comune”.
A partire da questa preoccupazione chiediamo a chi sarà chiamato a legiferare e a gover-
nare il paese un impegno ad affrontare le seguenti priorità con un’azione di riforma il più
possibile condivisa.
1. Emergenza educativa priorità assoluta del Paese.
L’educazione richiede da parte di tutti una passione per la verità tale da investire i rap-
porti che si vivono in tutti gli ambiti: dal lavoro alla scuola, dalla famiglia alla politica.
Per questo chiediamo la difesa della libertà di educazione, diritto per gli insegnanti
e per le famiglie, senza creare discriminazioni economiche quando si scelgono per i
propri figli scuole non statali. Chiediamo di realizzare la piena equiparazione dei nidi
d’infanzia privati con quelli statali, in applicazione del principio di sussidiarietà, at-
traverso convenzioni fra Stato e scuole private prevedendo anche buoni alle famiglie.
2. Difesa della dignità dell’uomo.
In questi anni sono state concesse licenze a società che operano nel delicato settore delle cellule staminali. Abbiamo
assistito al tentativo di fare a San Marino ciò che la legge 40 impedisce in Italia. Per questo chiediamo una legislazione
che impedisca la sperimentazione scientifica contro la dignità dell’uomo. Sosteniamo la tutela del diritto alla vita dal
concepimento alla fine naturale e la difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio “principi non negoziabili” e
non solo per i cattolici.
3. Politica Estera con l’Italia.Impegno a costruire un nuovo rapporto con l’Italia basato sulla fiducia e collaborazione reciproca, perseguendo un cam-
mino teso ad evitare tensioni con il nostro vicino, garantendo il rispetto della legalità in campo finanziario, commerciale
4020
08IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
e rinunciando al progetto del Casinò. Urge l’ accordo con l’Italia sulla tassazione dei fronta-
lieri ed un impegno affinché si possano creare le condizioni perché l’Italia inserisca San Ma-
rino nella “white list” evitando così alle aziende problemi commerciali con clienti e fornitori.
4. Innovazione, formazione e lavoro.
Premiare le aziende che innovano sia in impianti che in formazione del proprio capitale uma-
no. Uno strumento utile al finanziamento dell’innovazione possono essere i Consorzi Fidi,
per i quali chiediamo una legge che preveda a loro favore stanziamenti annuali. Una legge
sull’outsourcing quale strumento di flessibilità per le aziende e la detassazione degli straordinari
per aumentare la competitività aziendale e migliorare le condizioni economiche dei lavoratori.
Chiediamo la definizione ed il completamento della riforma pensionistica. Chiediamo di rivedere
la legge istitutiva della Camera di Commercio perché diventi, come in altri paesi, uno strumento
di sviluppo economico per le imprese. Su questi temi prioritari, chiediamo alle forze politiche e ai
singoli politici, con cui intendiamo continuare a dialogare, di non avere timore ad agire insieme per
costruire il bene del paese. Di fronte alla scadenza elettorale perciò:
• Sosterremo quelle realtà politiche che non negano in via di principio e nei fatti la dignità della per-
sona e il primato della società, opponendosi con chiarezza ad ogni forma di statalismo soffocante.
• Sosterremo quelle formazioni politiche che danno spazio all’esperienza di chi in questi anni ha pro-
mosso - secondo il principio di sussidiarietà - luoghi di libertà per persone, famiglie, movimenti e
associazioni.
• Sosterremo quei candidati che mossi da ideali e non da personalismi e interessi lobbistici, hanno testi-
moniato in questi anni una nuova concezione della politica.
41La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
Crisi: una sfida da uomini.San Marino, marzo 2009
Comunicato stampa
“L’attuale crisi economica globale va vista come un banco di prova: siamo pronti a leggerla, nella sua complessità, quale sfida per il futuro e non solo come emergenza a cui dare risposte di corto respiro? Siamo disposti a fare insieme una revisione profonda del modello di sviluppo dominante per correggerlo in modo concertato e lungimirante?”(Benedetto XVI, messaggio di inizio anno)
Fra le tante parole e numerose analisi che abbiamo sentito in queste settimane sulla crisi l’intervento di Papa Benedetto
XVI coglie uno sguardo realistico sulla situazione in cui tutti ci troviamo a vivere. E’ entrato in crisi un modello di svi-
luppo che pensavamo fosse proiettato verso una crescita inarrestabile. Abbiamo scoperto che così non è. La finanza si è
staccata sempre più dall’economia reale nonché da valori che la sostengono in particolare il bene comune, inseguendo
l’illusione di una economia virtuale. In tale situazione il modello economico che ha sostenuto San Marino dal dopoguer-
ra fino ad oggi è finito e non sarà qualche pacchetto anticrisi a farci uscire dal tunnel, va ripensato il sistema
paese, va progettato lo sviluppo di San Marino nei prossimi decenni. Oggi si può solo
ripartire da qui: da un’economia reale.
Per questo occorre un amore al senso del proprio
lavoro, che origini un’energia positiva con cui af-
frontare i compiti le responsabilità. Sicuramente
sono opportuni interventi urgenti da parte del gover-
no che evitino trasferimenti di produzione di aziende
sammarinesi in Italia e sostengano lo sviluppo, ma la
strada non è certo un ritorno all’assistenzialismo come
richiesto da qualche forza sociale ed economica.
Occorrono anche imprenditori che vivano con una re-
sponsabilità sociale la loro impresa e politici che amino
il bene comune più dei loro interessi personali o di lobby,
perchè Il cambiamento non nasce dai sistemi, fossero an-
che i più perfetti, ma nasce nella persona che mette il cuore
(libertà e responsabilità) in quello che fa.
4220
09IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
Compagnia delle Opere di San Marino vuole aiutare gli imprenditori ad affrontare la crisi da protagonisti sostenendo e
stimolando la loro libertà e responsabilità, ridestando l’ideale per cui tutti i giorni ci muoviamo e per il quale vale la pena
spendere la vita. In questo senso portano un valore particolare le iniziative che CDO sta organizzando;
- la Scuola d’Impresa come strumento che promuove una cultura imprenditoriale partendo dalla persona, perché non
si esce dalla crisi lamentandosi ma costruendo un nuovo modo di fare impresa;
- Il Matching che quest’anno giunge alla V° edizione confermandosi sempre più uno
strumento di aiuto agli imprenditori nell’affronto della crisi
instaurando relazioni all’interno di una rete di
imprese in un clima di fiducia.
- Il Meeting di Rimini ‘09 dal titolo “La conoscen-
za è sempre un avvenimento” come occasione di
conoscere il significato della realtà attraverso l’in-
contro con testimoni nei campi del lavoro, dell’e-
conomia, della politica.
Solo se affrontiamo la crisi come un banco di prova,
come sfida per il futuro, per costruire un modello di
sviluppo lungimirante possiamo uscire dalla situazione
attuale cambiati nelle persone e quindi nel paese.
43La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
Sussidiarietà e bene comune per uscire dalla crisi.San Marino, gennaio 2010
Comunicato stampa
“Accanto al bene individuale, c’è un bene legato al vivere sociale delle persone: il bene comune. E’ il bene di quel “noi-tutti”, formato da individui, famiglie e gruppi intermedi che si uniscono in comunità sociale” non è un bene ricercato per se stesso, ma per le persone che fanno parte della comunità sociale e che solo in essa possono realmente e più efficacemente conseguire il loro bene”. (Benedetto XVI, Caritas in Veritate)
In questo preciso momento storico, San Marino si trova a dover decidere il proprio futuro.
Questa visione spetta al popolo sammarinese attraverso le istituzioni democraticamente elette,
aperte in uno spirito sussidiario alle varie aggregazioni sociali presenti nella società. [...]
Compagnia delle Opere vuole dare il proprio contributo alla costruzione del futuro del paese, in-
nanzitutto rimanendo salda nella sua origine come luogo che ha a cuore il bene della persona, che
non è un bene per se stesso ma di tutta la comunità sociale, perché il bene dell’imprenditore è il bene
dell’impresa e il bene dell’impresa è bene comune.
Iniziative come la Scuola d’Impresa, il Matching, il Meeting, la rete fra i soci che diventa una rea-
le amicizia operativa nascono dall’esperienza dell’incontro con l’avvenimento cristiano che ridesta il
cuore dell’uomo e lo muove a riconoscere che per poter amare se stessi, per poter operare tanto, biso-
gna essere insieme; per poter essere insieme bisogna riconoscere un amore a se che permetta di amare
anche gli altri, e quindi che operi un cambiamento grande che è l’amore alla gente.
Compagnia delle Opere lancia un appello a tutti gli attori della partita, noi per primi, perché la crisi che
attraversiamo, che non è solo economica, si trasformi in un bene per il paese. Ci permetta di eliminare
tante cose finte e di aprirci ad una domanda di significato sul senso di quello che facciamo.
4420
10IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
Il cambiamento: una ragionevole speranza.San Marino, aprile 2010
Comunicato stampa
Le conseguenze della crisi economica mondiale, il rapido mutamento delle relazioni fra gli stati così come stabilito dal
G20 del 2009 e il conseguente atteggiamento del governo italiano fino al famoso decreto incentivi, sono i fatti che pa-
radossalmente ci stanno costringendo a prendere sul serio la necessità di un cambiamento radicale del nostro sistema
paese. In particolare questo cambiamento è indispensabile per costruire un paese con un’economia trasparente che attiri
investimenti sani in grado di garantire crescita e lavoro per tutti. Il governo attuale ha dovuto rincorrere emergenze su
emergenze e, pur avendo ottenuto importanti riconoscimenti a livello europeo, non ha ancora affrontato adeguatamente
il vero problema: l’individuazione di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale del paese.
Questo processo che darà frutti nel medio lungo termine, va sostenuto con un’azione determinata che coinvolga in modo
responsabile tutte le forze sociali ed economiche affinché si sappiano conciliare le esigenze di cambiamento con la neces-
sità di contenere i sacrifici necessari in una misura da tutti sopportabile.
Ma occorre una condizione: c’è bisogno di un rinnovamento culturale. Come ha affermato autorevolmente il nostro
Vescovo, crediamo anche noi “… che questo momento di crisi potrebbe essere vissuto positivamente, nel senso di una maturazione ancora più profonda della propria identità - così come è attestata e comunicata dalla grande tradizione culturale e civile che caratterizza l’esperienza della Repubblica di San Marino. Da questa ripresa della propria identità può nascere una nuova stagione di vita culturale, sociale ed economica”. (Mons. Luigi Negri, Messaggio per l’insedia-
mento dei Capitani Reggenti, 1° aprile 2010).
Questo rinnovamento culturale deve investire tutti: la politica affinché sia vinto l’individualismo che la blocca, l’econo-
mia affinché gli interessi corporativi lascino il posto al perseguimento del bene comune, la società civile affinché recuperi
i valori della nostra tradizione.
Compagnia delle Opere San Marino, che raggruppa un centinaio di imprese, guarda con ragionevole speranza al futuro
del Paese in forza di una reale esperienza di amicizia fra i suoi soci che sta creando una nuova cultura d’impresa e una
nuova socialità. [...]
45La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
2010
Il prodigio che tutti aspettiamo.San Marino, febbraio 2011
Comunicato stampa
“Discordia” è la parola che descrive, oggi, la realtà del nostro paese. E’ una parola vera. Basta guardarsi, per accor-
gersene. Sorprende il primo effetto che ha su di noi questa valanga di confusione e divisione
personale, sociale e politica.
46 IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
2011
Prima della repulsione di fronte allo squallore della lotta politica. Prima della ribellione per le inefficienze della PA. Pri-
ma della black list e dello scudo fiscale di Tremonti. Forse addirittura prima della rabbia e della pena per un paese che
avrebbe bisogno di tutto tranne che ognuno difenda il suo piccolo “orticello” creando un clima in cui tutti sono contro
tutti. Prima di tutto questo, o comunque dentro tutto questo, se siamo leali dobbiamo riconoscere che il disagio ed il
malessere che oggi vive il paese ha davvero quel nome: discordia, che divide il paese portandolo sull’orlo del precipizio.
Non perdiamo l’occasione per prendere sul serio l’origine di questo disagio, quell’inquietudine profonda che ci blocca.
Che crea un paese inceppato nei suoi meccanismi decisionali, frantumato nella difesa di interessi corporativi e disorien-
tato verso il futuro.
Se viene preso sul serio questo disagio, porta a una domanda: “E’ possibile superare la discordia che regna oggi nel pae-se? Esiste un punto di unità in cui tutti si possono riconoscere?” Possiamo sperare di uscire dalla drammatica situazione
attuale se tutti decidiamo di essere veramente ragionevoli sottomettendo la ragione all’esperienza, se cioè, liberandoci da
ogni presunzione ideologica, siamo disponibili a riconoscere qualcosa che nella realtà già funziona. Destare e sostenere
il desiderio e le energie della persona è il primo contributo che possiamo dare al bene di tutti.
“Accanto al bene individuale, c’è un bene legato al vivere sociale delle persone: il bene comune. E’ il bene di quel “noi-tutti”, formato da individui, famiglie e gruppi intermedi che si uniscono in comunità sociale non è un bene ricercato per se stesso, ma per le persone che fanno parte della comunità sociale e che solo in essa possono realmente e più effi-cacemente conseguire il loro bene.” (Benedetto XVI, Caritas in Veritate)
Compagnia delle Opere prima di essere una associazione fra imprenditori è un luogo in cui il bene comune è una espe-
rienza reale, il mio bene è il bene dell’altro, è l’inizio di una socialità nuova che non è rinunciare a qualcosa
ma gustare cento volte tanto il fare politica, il fare impresa, lavorare e metter su
famiglia.
Compagnia delle Opere lancia un appello a tutte le persone, le asso-
ciazioni, i membri di governo, i partiti ed i sindacati perché operino
quel prodigio che il cuore di ogni sammarinese si aspetta: l’unità del
popolo per uscire dalla crisi.
C’è qualcuno che può sentirsi escluso da tale com-
pito? Noi no. Per questo invitiamo tutti il 15 marzo
all’incontro sul tema “Fare impresa oggi”.
47La Politica, la Crisi, il Cambiamento IL BENE COMUNE
Ora et labora.San Marino, 26 maggio 2011
Comunicato stampa
Giornata di sciopero oggi a Serravalle che fa seguito agli scioperi che i sindacati hanno indetto nelle aziende con lo slogan
“amiamo San Marino”. Crediamo che l’amore dei sindacati per San Marino sia sincero, ma è un amore ad una immagine
di San Marino vecchia che non esiste più, secondo i canoni di un sindacato di classe che si contrappone a tutto con i soliti
metodi stereotipati anni 70 che conosciamo bene.
Non è di questo che abbiamo bisogno, il paese è già abbastanza inceppato nei suoi meccanismi decisionali, frantumato
nella difesa di interessi corporativi e disorientato verso il futuro. Abbiamo bisogno di un movimento sindacale che co-
struisca nuove relazioni sociali che abbandoni le posizioni e i toni massimalistici e che si misuri con le nuove sfide della
realtà. Mentre spesso è guidato da una logica stantia che porta il nostro paese nella direzione opposta alla strada che in
Europa i sindacati stanno percorrendo. Basta guardare oltre confine e studiare il caso Marchionne.
Quando le condizioni sono così pesanti si impone la necessità di assumere una posizione non condizionata dalla difesa di
posizioni di potere, ma capace di costruire comunque e sempre con creatività e pazienza. Se ci facciamo determinare dal-
le condizioni sociali, economiche e politiche non possiamo cambiarle, ma se partiamo dalla esperienza dei nostri bisogni
reali allora siamo liberi e responsabili e possiamo costruire un bene comune per tutti.
Secondo Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, le aziende possono diventare oggi come i
monasteri un tempo: luoghi di costruzione del bello e di educazione delle persone, per questo Compagnia delle Opere
di San Marino ha pubblicato un manifesto che riporta una frase di John Henry Newman (1801-1890) cardinale e
filosofo inglese che paragona la situazione dell’uomo oggi a quella successiva alla invasione dei barbari, riconoscendo che
l’opera di S. Benedetto ha rimesso in sesto un mondo sociale e materiale in rovina.
Non siamo sicuri che sia questo desiderio oggi a muovere il movimento sindacale sammarinese. Crediamo però che que-
sta sia la strada che corrisponde di più ai bisogni dei lavoratori e dell’intero paese.
48 IL BENE COMUNE La Politica, la Crisi, il Cambiamento
2011
La crisi sfida per un cambiamento.ottobre 2011
49IL BENE COMUNELa Politica, la Crisi, il Cambiamento
2011
Scuola d’Impresa
“Gli uomini raramente imparano ciò che credono già di sapere”Barbara Ward
Fatta di seminari, workshop e conversazioni imprenditoriali, la Scuo-
la d’Impresa vuole favorire una innovazione sostenibile, un efficace
orientamento orientamento ai mercati, una lungimirante pianificazio-
ne finanziaria e, in tutto, un reale coinvolgimento dei collaboratori.
Il metodo si basa su una riflessione sistematica della propria esperien-
za lavorativa, per poter costruire con maggior chiarezza e determina-
zione percorsi imprenditoriali e impostazioni manageriali in grado di
affrontare le sfide di una società sempre più individualistica e di un
mercato sempre più competitivo. In questi anni sono stati decine gli
imprenditori sammarinesi che hanno partecipato ai nostri percorsi
formativi.
50 IL BENE COMUNE Scuola d’Impresa
Gli imprenditori tornano a scuolaAffrontare la crisi. Rilanciare l’Impresa.San Marino, aprile 2009
Comunicato stampa
Grande partecipazione alla conversazione imprenditoriale che Compagnia delle Opere ha organizzato giovedì 23 aprile
presso la Sala del Castello di Domagnano, in occasione della presentazione dei percorsi della Scuola d’Impresa 2009-
2010. I Segretari di Stato Marco Arzilli e Marco Marcucci portando il loro saluto hanno valorizzato l’iniziativa conceden-
do il loro patrocinio.
In questo momento critico per imprenditori, governo, forze politiche, forze sociali ed economiche che sono chiamati a
scelte difficili, il contributo che CDO intende dare è la proposta di una “Scuola d’Impresa” che promuova
una cultura d’impresa e una conoscenza approfondita della nuova realtà econo-
mica. La presentazione dei percorsi è stata preceduta da una interessante con-
versazione con due importanti imprenditori; Giovanni Gemmani, presidente
di SCM Group, leader mondiale nelle macchine per legno e Michele Montagna,
presidente di Alluflon, azienda leader nella produzione di articoli casalinghi.
I due imprenditori partendo dalla loro esperienza hanno testimoniato che si esce
dalla crisi più forti di prima non solo investendo in conoscenza, professionalità,
innovazione ma approfondendo le ragioni che muovono l’imprenditore a mettersi
nell’avventura dell’impresa. Le ragioni vanno oltre l’impresa stessa
perché nascono dal desiderio di felicità per se e per tutti gli uomini
per questo l’impresa svolge una responsabilità sociale importante
per il bene comune di tutta la società.
Con questa iniziativa CDO vuole aiutare gli imprenditori ad affron-
tare la crisi da protagonisti sostenendo e stimolando la loro libertà e
responsabilità, ridestando l’ideale per cui tutti i giorni si muovono, si
sacrificano e vivono.
51IL BENE COMUNE
2009
Scuola d’Impresa
A luglio tre tappe per l’internazionalizzazione delle Pmi.San Marino, luglio 2009
Comunicato stampa
Si è concluso con la giornata di follow-up il primo percorso della Scuola d’Impresa organizzata da CDO San Marino dal
titolo Finanziare lo sviluppo. Il professor Alessandro Berti docente di Economia degli Intermediari Finanziari e Tecni-
ca di Borsa presso l’Università degli Studi di Urbino ha accompagnato gli imprenditori iscritti nell’indagare gli aspetti
economici e finanziari della propria azienda in un percorso insieme “dotto e popolare” con grande soddisfazione dei
partecipanti.
Continua il lavoro anche sul fronte dell’Internazionalizzazione: dal 1 al 3 luglio, a Milano, Roma e Napoli, si svolgeranno
incontri dedicati ad approfondire le opportunità offerte da Germania, Francia e Spagna per i mercati del “made in Italy” dell’agroalimentare, del tessile e dell’arredo.
Compagnia delle Opere, in collaborazione con Indis (Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi l’organismo tecnico
dell’Unioncamere al quale è demandata l’attività di studio e promozione del settore distributivo-commerciale e dei servi-
zi), ha organizzato un tour di tre giorni che toccherà altrettante tappe per offrire alle imprese la possibilità di approfondi-
re il tema dell’internazionalizzazione delle PMI. Il primo appuntamento è fissato il 1° luglio a Milano; il giorno successivo
l’incontro si svolgerà a Roma; l’iniziativa si concluderà il 3 luglio a Napoli. Gli incontri saranno guidati da responsabili
delle Camere di Commercio di Francoforte, di Barcellona e di Lione che illustreranno le opportunità offerte da Germa-
nia, Francia e Spagna per i mercati dell’agroalimentare, del tessile e dell’arredo.
In particolare si parlerà dell’andamento generale per settore nei tre Paesi, dei flussi di esporta-
zione, della modalità di approccio ai tre mercati, di accesso ai canali di
distribuzione dei servizi di assistenza alle imprese
interessate a introdursi in
questi mercati.
5220
09IL BENE COMUNE Scuola d’Impresa
Condurre le persone.San Marino, 11 febbraio 2010
CDO: Scuola d’Impresa sul capitale umano
Oggi e domani si terrà, presso il GH Primavera, il terzo percorso della Scuola d’Impresa dal titolo “Condurre le persone”.
L’iniziativa promossa da Compagnia delle Opere di San Marino con il patrocinio della Segreteria di Stato Industria,
Artigianato e Commercio è iniziata nel 2009 affrontando i temi “Finanziare lo sviluppo” e “Realizzare l’innovazione” ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori sammarinesi soddisfatti dell’esperienza definire la Scuola “dotta e popolare insieme”.
La Scuola d’Impresa ha lo scopo di promuovere una cultura d’impresa che nasca dalla riflessione critica dell’esperienza
imprenditoriale e fornisca una conoscenza approfondita della nuova realtà economica ai piccoli e medi imprenditori
sammarinesi. I Percorsi in particolare hanno l’obiettivo di aiutare imprenditori e manager delle PMI a utilizzare e svilup-
pare metodi e strumenti per individuare e definire obiettivi, identificare e sviluppare strategie e realizzare le azioni più
idonee al raggiungimento dei risultati prefissati.
Il percorso che prende il via oggi sarà condotto dal Dottor Bernhard Scholz, consulente di direzione aziendale e dal Dot-
tor Francesco Liuzzi, docente presso l’Università degli Studi di Milano e avrà lo scopo di valorizzare la centralità della
persona per lo sviluppo e la competitività delle imprese. Il capitale umano è sempre più fattore differen-
ziale per la qualità del prodotto/servizio offerti al mercato e saper ben condurre le
persone, oggi più che mai, permette ai propri collaboratori
di diventare protagonisti del loro
lavoro condividendo
al meglio gli obiettivi
aziendali.
53IL BENE COMUNE
2010
Scuola d’Impresa
Scuola d’Impresa sul Capitale Umano.San Marino, 11 febbraio 2010
Comunicato stampa
Bernhard Scholz, Presidente Nazionale di Compagnia
delle Opere, venerdi 12 febbraio sarà ricevuto in udienza
pubblica dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti, a testimo-
nianza del valore che la presenza di CDO esprime per il bene
comune di tutta la società sammarinese.
5420
10IL BENE COMUNE Scuola d’Impresa
Nuova cultura d’impresa: condizione per lo sviluppo.San Marino, 13 marzo 2012
Comunicato stampa
Parte domani mercoledì 14 marzo l’edizione 2012 della Scuola d’Impresa organizzata da Compagnia delle Opere San
Marino in rete con altre sedi CDO della Romagna, con la Conversazione Imprenditoriale dal titolo “Nuova cultura d’im-
presa: condizione per lo sviluppo” condotta dal Presidente Nazionale CDO Bernhard Scholz con l’imprenditore Mirco
Morotti, Amministratore Unico di MO.CA spa.
La Conversazione Imprenditoriale è un incontro pubblico in cui è possibile confrontarsi e dialogare con colleghi im-
prenditori portatori di esperienze significative. Attraverso il paragone quindi sui criteri di scelta e le strategie adottate si
acquisisce una comprensione più approfondita delle potenzialità presenti nella propria impresa. La Conversazione se-
gnerà l’avvio della Scuola d’impresa 2012 che quest’anno è stata organizzata in rete ed itinerante con le sedi CDO di Forlì
Cesena e Rimini per favorire una conoscenza fra gli imprenditori del nostro paese con quelli del circondario.
Innovazione: costruire in un mondo che cambia.San Marino, 10 aprile 2012
Comunicato stampa
Partita il 14 marzo a Cesena, la Scuola d’Impresa itinerante organizzata da CDO San Marino in rete con le altre sedi
CDO della Romagna, torna domani al Best Western Palace Hotel di Serravalle di San Marino proponendo l’inizio del
percorso che metterà a tema l’innovazione. Il sistema competitivo è in continua evoluzione, vince l’imprenditore in
grado di cambiare quando serve, mettendo in discussione le regole del gioco utilizzate laddove non siano più coerenti
con le richieste del mercato.
Perchè questo accada non è condicio sine qua non avere un piccolo grande genio in azienda fra i soci o fra i collabo-
ratori, perchè l’innovazione è per tutti e alla portata di tutti. Come si fa allora a costruire innovando in un mondo che
cambia continuamente e repentinamente? Semplice! Occorre educare il proprio sguardo! Per affinare il proprio sguar-
do CDO San Marino propone un percorso condiviso con le sedi CDO di Rimini e di Forlì Cesena fatto di Conversazioni
Imprenditoriali e Percorsi in aula.
55IL BENE COMUNE
2012
2012
Scuola d’Impresa
Ogni sera chiediamoci: cosa posso migliorare?San Marino, 16 aprile 2012
Comunicato stampa
Abbiamo riflettuto sul fatto che “i fenomeni vanno compresi a fondo”, che innovare, creare, modificare ciò che si fa è
scritto nel DNA di ogni azienda, è nella sua stessa natura e questa spinta naturale è continuamente risollecitata, a volte
quasi costretta, dal mondo esterno all’impresa, dai propri clienti, dai mercati e dai concorrenti, ma è imprescindibile.
Non assecondare questa natura fermandosi e difendendo lo status quo equivale spesso a perdere delle posizioni perché i
risultati ottenuti in passato anche se eccellenti non sono sicurezza del futuro e non possono essere un ostacolo all’impe-
gno innovativo. Grazie al racconto della discontinuità positiva della storia delle loro realtà gli amici imprenditori Daniele
Melucci e Sandro Ricci ci hanno testimoniato come il motivo del cambiamento spesso nasce dall’intuizione dell’impren-
ditore, dal confronto con chi più strettamente collabora con lui, da uno scambio di informazioni casuale, dall’osserva-
zione di settori diversi dal proprio, da un’incontro una relazione, dal confronto con i competitor più bravi, da uno stretto
rapporto con i clienti, dall’impostare diversamente il rapporto con i propri fornitori... ma è anche un lavoro sistematico,
un atteggiamento mentale un desiderio di voler migliorare costantemente il rapporto con i propri clienti. [...]
“La vera risorsa sono state le cose che accadono” ci ha detto Sandro Ricci del Meeting, “Ciò non toglie che noi program-miamo il lavoro di tutto l’anno ma nel tempo ho imparato a stare molto attento alle cose che accadono perché in più di un’occasione questa modalità ci ha aperto nuovi orizzonti ed ha innescato un lavoro arricchente.” [...] Daniele Melucci
di Extera Srl ha posto l’attenzione sulla maggior velocità con cui queste discontinuità nella storia di un’azienda si mani-
festano, sulla necessità di selezionare, formare e trattenere risorse umane all’altezza di queste sfide, [...] sulla necessità
di decidere una linea e ri-deciderla tutti i giorni chiedendosi ogni mattina cosa mi sta chiedendo il mercato? “Oggi non vinco se sono solo, ma solo se costruisco partnership condivise di ampio respiro”.
La realtà è sempre positiva perché è un grande punto di partenza: da lì arrivano indicazioni preziose su come innescare
innovazioni; al contrario, il lamento e l’addossare la colpa al cliente è un alibi comodo che soffoca ogni possibilità di
innovazione.
Questo desiderio di miglioramento, questo letterale fuoco di Sant’Antonio dobbiamo augurarci di averlo sempre!
5620
12IL BENE COMUNE Scuola d’Impresa
Iniziative e Incontri Pubblici
In queste pagine sono raccolti, in ordine cronologico, alcune delle più
importanti iniziative culturali proposte pubblicamente a tutti i sam-
marinesi e i momenti conviviali a cui i soci hanno partecipato in occa-
sione delle assemblee sociali. Mancano, per ovvie ragioni di spazio, le
numerose iniziative nate dai soci stessi e dalla sede locale tese a fare
“rete”. Apertura e confronto con tutti sono, oggi come ieri, la caratte-
ristica principale e determinante di ogni nostra iniziativa.
57IL BENE COMUNEIniziative e Incontri Pubblici
Compie un anno la Compagnia delle Opere di San Marino“Difendiamo il futuro, investiamo in capitale umano”.San Marino, 7 aprile 2004
Comunicato stampa
La Compagnia delle Opere della Repubblica di San Marino compie un anno di attività avvicinandosi a quota 100 soci:
dopo questi primi 12 mesi la CDO sammarinese offre ai suoi soci nuove convenzioni e numerosi servizi che si aggiungono
alle già ricche opportunità della CDO italiana. Oltre a questo la CDO di San Marino si è fatta sentire pubblicamente
puntando l’attenzione su tutto quello che nella società si muove e va verso la sussidiarietà:
“Continueremo a muoverci in questa direzione - dichiara il presidente Remo Contucci - anche se lo slancio ideale verso l’applicazione di una moderna sussidiarietà si è spesso scontrato contro resistenze ideologiche di uno statalismo ormai fuori tempo.”
In occasione del suo primo anniversario, la CDO sammarinese ha convocato un conve-
gno pubblico dove interverrà il presidente nazionale della CDO Italia, Raffaello Vignali. L’appuntamento è per mercoledì 7 aprile alle ore
18 alla Sala del Castello di Doma-
gnano. L’argomento trattato sarà
“Difendiamo il futuro, investiamo in capitale umano” e gli inter-
venti approfondiranno
il tema dell’investimento
in capitale umano come
centro della vita economi-
ca, sociale, politica del no- stro paese. Questa
inversione di tendenza è ciò che può salvarci da
un possibile declino economico e sociale soprat-
tutto se operata da uomini capaci di educare oltre
che istruire.
Interverranno gli imprenditori Eraldo Zafferani e Vittorio Tadei. Sono attesi i Segretari di
Stato Claudio Felici e Pier Marino Mularoni.
58 IL BENE COMUNE
2004
Iniziative e Incontri Pubblici
Un nuovo Io per un nuovo Sviluppo.San Marino, 15 aprile 2005
Cena sociale con la partecipazione di Enrico Biscaglia, Direttore Generale CDO
Aiutati da Enrico abbiamo messo a tema come l’educazione del singolo “io”, e del popolo
alla realtà, percepita nell’integralità dei suoi fattori, attraverso un’esperienza
ideale e di fede, costituisce l’origine di un nuovo possibile sviluppo.
Custodire e incrementare il desiderio nell’uomo che lavora e investe - attra-
verso l’esaltazione dell’aspirazione alla verità, alla giustizia, alla bellezza - è la
condizione per favorire un’esistenza che persegua e compia il proprio destino, e
nello stesso tempo sia la premessa per un nuovo sviluppo.
59IL BENE COMUNE
2005
Iniziative e Incontri Pubblici
Il lavoro come espressione dell’io.San Marino, 17 aprile 2007
Comunicato stampa
Compagnia delle Opere ha organizzato un meeting con i soci e gli amici dal titolo “Il lavoro come espressione dell’io”, che intende far riflettere sul significato ultimo del proprio operare e
sulla dignità del proprio lavoro, argomento prioritario per un reale sviluppo della società e del
paese.
L’affronto del tema è affidato a Giuseppe Angelico presidente CECCATO S.p.A. leader
mondiale nella meccanica di altissima precisione ed in particolare
nella produzione di filiere acriliche, sintetiche e chimiche. Pre-
sente in 38 paesi del mondo, CECCATO esporta in oltre 60 paesi
circa il 95% del suo fatturato. Giuseppe Angelico
entrato nel gruppo come
direttore finanziario, dive-
nuto amministratore dele-
gato nel 2001, ne è dalla fine
del 2006 il presidente.
Alla giornata saranno presenti anche gli
amici dottor Maurizio Giuliano Responsa-
bile Estero Compagnia delle Opere e dottor Luigi
Bianchi che assieme ad alcuni commercialisti di San
Marino cura i rapporti di internazionalizzazio- ne da e
verso Romania e Ucraina.
Al termine dell’incontro seguirà l’assemblea per l ’ a p -
provazione del bilancio, un aperitivo in terrazza, la c e n a
ed un intrattenimento da Zelig OFF con l’attore co- mico
Giampiero Pizzol.
6020
07IL BENE COMUNE Iniziative e Incontri Pubblici
Eppur si muove innovazione e piccola impresa.San Marino, 17 maggio 2007
Comunicato Stampa
In una sala gremita alla presenza di S.E. Monsignor Luigi Negri è
stato presentato il libro di Raffaello Vignali, Presidente Compagnia
delle Opere, “Eppur si muove”. La serata si è aperta con l’introduzione di
Remo Contucci, Presidente della Compagnia delle Opere San Marino, che
ha ricordato l’importanza di “fare rete” e di “con-correre”.
E’ seguita l’introduzione del Magnifico Rettore dell’Università di San Marino
- professor Giorgio Petroni che ha indicato la via da seguire per favorire
l’innovazione: aprire le strutture di ricerca alle PMI, e investire in parchi scien-
tifici e tecnologici. Petroni ha riconosciuto nel libro un primato: il primo testo
sull’innovazione scritto da un cristiano dove l’impresa è vista
come un dono di Dio all’uomo perché
l’uomo la possa trasformare.
Sul palco si sono avvicendati sei im-
prenditori che hanno raccontato dei vari
livelli di innovazione nelle loro aziende.
Francesco Amati, Neni Rossini, Mara Verbena, Andrea Della Balda,
Giovanni Mercadini e Giuseppe Mucci. Infine Pier Giovanni Terenzi Presidente di ANIS ha illustrato il progetto “San Marino che produce” nel quale
una ventina di aziende sammarinesi sarà in mostra al Meeting di Rimini del
prossimo 19-25 agosto.
A conclusione della serata Raffaello Vignali ha spiegato che la ragione che l’ha
portato a scrivere il libro è stata il desiderio di aiutare i suoi amici imprenditori a di-
ventare sempre più coscienti dei valori e degli ideali insiti nel fare impresa. Il profitto
pur necessario non può essere lo scopo ultimo dell’impresa: solo un’ideale che rende
la vita più umana da valore all’impresa.
61IL BENE COMUNE
2007
Iniziative e Incontri Pubblici
La scintilla che mette in moto l’economia.San Marino, 16 dicembre 2009
Incontro con Paolo Manocchi e Cena di Natale
Lo spunto nasce dal desiderio di realizzare un’occasione conviviale con gli imprenditori del territorio per lo scambio
degli auguri di Natale, dando vita ad un momento unico, che permetta a ciascuno di portare via con sè un
contributo utile a vivere meglio come persona e come professionista.
Una sfida ragguardevole, la nostra, dettata dalla convinzione che
la vera risorsa su cui investire per costruire un futuro migliore è
l’Uomo.
Con l’incontro: “La scintilla che mette in moto l’economia - Gli otto valori che ci possono fare volare”, desideriamo mettere a fuoco il
capitale umano, inteso come quell’insieme di conoscenze, capacità,
abilità acquisite, o ancora da scoprire, nel corso della vita di ciascuno.
Un modo di intendere il lavoro, quindi, come una grande opportunità di
educazione alla vita, che richiede ad ogni persona senso di responsabilità,
qualunque sia la propria occupazione.
Questo incontro è stato progettato per essere vissuto in
modo gradevole e rilassante ed ha contenuti che sono
rivolti ad intensificare i processi dell’auto motivazione; l’ora
di tempo in cui all’incirca si sviluppa scorre piacevolmente
grazie alle capacità comunicative del relatore Paolo Manoc-
chi, che attraverso l’ausilio di immagini e selezionate tracce
musicali interviene verbalmente sottolineando, ampliando e
specificando i significati più profondi racchiusi nell’Uomo.
Pertanto, blocca la data sulla tua agenda, prossimamente ti invieremo le istruzioni per iscriverti gratuitamente all’even-
to e alla cena a buffet che seguirà successivamente.
Grazie e un caro saluto da CDO Compagnia delle Opere di San Marino e da tutta la squadra di GEM BB S.r.l.
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09IL BENE COMUNE Iniziative e Incontri Pubblici
Cambiare! Un lavoro da uomini.San Marino, 22 giugno 2010
Incontro con S.E. Monsignor Luigi Negri - Vescovo di San Marino e Montefeltro e Pasquale Valentini - Segretario di
Stato alle Finanze.
Durante l’incontro è emersa - in un momento di difficili rapporti con la vicina Italia - l’originalità dell’azione dell’uomo
di fede e l’importanza della responsabilità e dell’interdipendenza delle azioni di ognuno. On. Valentini: “che ciò che ognuno di noi può fare come persona è strettamente collegato a ciò che come comunità e come stato insieme possia-mo costruire”.
Una crisi è la più grande benedizione che può capitare ai popoli e ai paesi, perché tutte le crisi portano progresso.La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo in cui il giorno nasce dalla notte oscura.È dalla crisi che nasce l’inventiva, così come le scoperte e le grandi strategie.Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi,inibisce il proprio talento e dimostradi essere interessatopiù ai problemi che alle soluzioni.Senza crisi non ci sono sfide e senzasfida la vita è una routine, una lenta agonia.Senza crisi non ci sono meriti.È dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno,poichè senza crisi ogni vento è unacarezza. Parlare della crisi significapromuoverla, mentre non nominarlavuol dire esaltare il conformismo.Piuttosto lavoriamo duro.Finiamola una volta per tutte con l’unicacrisi che ci minaccia, cioè la tragediadi non voler lottare per superarla.Albert Einstein
63IL BENE COMUNE
2010
Iniziative e Incontri Pubblici
Fare impresa oggi.San Marino, 15 marzo 2011
Esperienze a confronto in occasione dell’uscita del documento della Commissione Economia e PMI di CDO.
Testimonianze di Giuseppe Angelico - Presidente Ceccato spa; Roberto Valducci - A.D. Valpharma spa;
Emilia Guarnieri - Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.
Sin dalla nascita CDO è risultata come un luogo di riflessione continua ed
approfondita sul significato del lavoro, sul senso dell’imprenditorialità, sui
criteri di un’economia per il bene di tutti. Tante di queste riflessioni sono
emerse con chiarezza nella loro validità proprio di fronte alla crisi. L’af-
fronto delle difficoltà di questa situazione ha fatto emergere con insistenza
il bisogno di una presa di coscienza delle ragioni per cui ha significato “fare impresa” indipendentemente dalle congiunture favorevoli o sfavorevoli. Per
capire dove nascono e si alimentano le energie per affrontare con coraggio
e creatività il complesso lavoro quotidiano, permettendoci di liberarci da un
modo sammarinese di fare impresa spesso non reale e che ha contribuito ha
creare la grave situazione in cui ci troviamo abbiamo organizzato
un incontro pubblico con testimonianze di
imprenditori che parten-
do dalla loro esperienza
hanno documentato che è
possibile fare impresa con-
ciliando successo imprendi-
toriale e bene comune.
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11IL BENE COMUNE Iniziative e Incontri Pubblici
65IL BENE COMUNEIniziative e Incontri Pubblici
Il bene di tutti: un impegno per ognuno.San Marino, 23 maggio 2011
Comunicato stampa
Un’adesione numerosa e attenta quella che si è verificata venerdì 20 maggio al Kursaal in
occasione dell’Assemblea dei soci di Compagnia delle Opere. Assieme agli amici della Coo-
perativa Culturale Il Sentiero hanno accolto i loro ospiti con la presentazione degli affreschi
di Ambrogio Lorenzetti sull’Allegoria del Buono e del Cattivo Governo.
Il bene di tutti: una responsabilità per ognuno il titolo dell’evento che ha
visto partecipare la professoressa toscana Mariella Carlotti e S. E. Monsignor Luigi Negri e concludere i
lavori con il concerto piani-
stico del maestro Antonio D’Abramo. Cosa abbia-
mo imparato dalla lettura
degli affreschi senesi del
‘300 a cui nel 1969 l’Ufficio
filatelico di San Marino ha dedicato una serie di francobolli? Lo riassume bene
il presidente di CDO Bernhard Scholz nella lettera di saluto inviata: “Quando le condizioni sono così pesanti si impone la necessità di assumere una posizione non condizionata, capace di costruire comunque e sempre con creatività e pa-zienza. Se ci facciamo determinare dalle condizioni sociali, economiche o poli-tiche non possiamo cambiarle, ma se partiamo da un’ esperienza umana che ci rende liberi e responsabili, allora possiamo incidere anche sulla storia, con minore o maggiore efficacia, ma sempre positivamente. So bene che tanti di voi lo stanno dimostrando giorno per giorno e in questo non conta la visibilità ma la sincerità e l’autenticità”. E ce lo ha richiamato l’Eccellentissima Reggenza nel messaggio di saluto: “Conditio sine qua non della crescita in prosperità e pace di ogni comunità umana è la capacità di tendere al ben comune e ciò vale ancora di più per coloro che sono i responsabili della Cosa Pubblica”. Un incontro che è stato di conforto e di orientamento per ognuno
di noi, che ci ha aiutato a comprendere che il momento è si travagliato, ma che potrebbe diventare attraverso l’iniziativa
personale di ognuno di noi: un nuovo inizio!
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11IL BENE COMUNE Iniziative e Incontri Pubblici
Il lavoro e l’ideale.San Marino, 14 novembre 2011
Comunicato stampa
Presentazione del ciclo scultoreo dedicato al lavoro del Campanile di Giotto di Firenze, con la Professoressa Mariella Carlotti, curatrice della mostra al Meeting di Rimini.
L’incontro di oggi sarà un aiuto ad affrontare la sfida della crisi fin nella sua origine, e non lo facciamo con discorsi ma
attraverso l’esperienza di uomini che hanno sfidato la crisi, affrontando il lavoro partendo da quella esigenza di bellezza,
di felicità, di giustizia, di pace che caratterizza la natura umana. Partendo da questo ideale hanno dato dignità al lavoro e
costruito una società in cui il bene comune dava forma a tutto.
67IL BENE COMUNE
2011
Iniziative e Incontri Pubblici
Educare alla Libertà
“La libertà è uno dei più preziosi doniche i cieli abbiano mai dato agli uomini”
Miguel de Cervantes
Il fantastico hidalgo don Chisciotte della Mancia
La coscienza che siamo noi i primi bisognosi di educazione ci ha spinto a
valorizzare tutto quello che nella società sammarinese nasceva, partendo
dal criterio di libertà di scelta nel campo educativo, assistenziale e sani-
tario. L’Appello sulla Educazione del 2006 è l’esempio più eclatante di
questa emergenza che trova condivisione in tutte le componenti sociali,
culturali e politiche sammarinesi.
Gli interventi e le iniziative realizzate in questi dieci anni sul tema della li-
bertà, spaziano in tutti i settori della vita dell’uomo: la scuola, la famiglia,
la laicità, la vita e la morte.
EDUCARE ALLA LIBERTA’
EDUCAREALLA LIBERTA’
EDUCARE ALLA LIBERTA’
Verso la sussidiarietà nei servizi per l’infanzia.Remo Contucci, presidente CDO: “No alle polemiche ideologiche sugli asili”
San Marino, 24 luglio 2003
La CDO della Repubblica di San Marino interviene nelle discussioni sulla proposta di legge sugli asili nido.
San Marino è l’antica terra della libertà, su questo non ci sono discussioni. Ma negli anni Duemila la libertà cammina in-
sieme alla sussidiarietà. Insomma, ha un nome e un cognome come è stato dimostrato anche dall’Italia nella sua riforma
che ha compiuto il passo storico di inserire la sussidiarietà nella Costituzione. Le parole, lo sappiamo, rimangono spesso
lontane dalle attuazioni pratiche: ma anche solo in quanto parole hanno un loro significato e sfido chiunque, nella società
civile, fra le parti sindacali e politiche di qualunque natura e schieramento, da destra a sinistra, a dimostrare che della
sussidiarietà - e dunque di una maggiore libertà - non abbiamo bisogno.
Dal mio punto di vista ho apprezzato che una proposta di legge aprisse maggiori spazi all’iniziativa della società civile e
dei gruppi intermedi, che nascono dal basso, nel settore del Welfare e in particolare dei servizi per l’infanzia. Ho ap-
prezzato inoltre la sensibilità delle istituzioni statali nel rendere spedito il cammino della legge,
che nei prossimi giorni verrà esaminato a livello parlamentare. Ora sono sorpreso,
dal basso livello della polemica innescata dalle forze sindacali. Basso livello perché
si ignora - o si finge di ignorare - che le aziende candidate a fornire i servizi sono im-
prese nei confronti delle quali sarà lo Stato ad esercitare un ferreo controllo di qualità
e di affidabilità, sia a monte - con l’accreditamento e le conces-
sioni - sia a valle, con la puntuale verifica della corrispondenza
fra requisiti richiesti e servizio erogato. Niente di più e niente di
meno che una corretta applicazione del principio di sussidiarietà.
Maggiore sussidiarietà, uguale maggiore libertà. [...]
Quanto agli “scantinati” in cui sarebbero ridotti i bambini e ai cibi
Ogm, mi sembrano un’offesa all’intelligenza dei sammarinesi e del-
le istituzioni che hanno scritto la proposta di legge. In ogni caso ben
vengano i formaggi di José Bové sulla tavola dei bambini,
e magari anche delle nostre famiglie. Purché non
se ne faccia una questione ideologica. Di parole al
vento e di ideologie alla tanto un chilo ne abbiamo
abbastanza.
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03EDUCARE ALLA LIBERTA’
Un segnale di apertura verso una sussidiarietà reale.San Marino, 25 maggio 2004
Comunicato stampa
È con grande soddisfazione che la Compagnia delle Opere di San Marino e OSLA (Organizzazione Sammarinese degli
Imprenditori), tramite i rispettivi presidenti, Remo Contucci e Paride Bugli, commentano la legge sulle “Norme in mate-ria di servizi socio-educativi per la prima infanzia” che oggi il Consiglio Grande e Generale ha approvato:
“Finalmente il nostro Stato ha lanciato un segnale di apertura forte e chiaro verso una sussidiarietà reale. L’appro-vazione della legge sui servizi socio-educativi per la prima infanzia avvenuta anche con il sostegno di parte dell’op-posizione è un fatto storico perché da un contenuto nuovo al rapporto fra stato e società. Questa legge risponde ad una insufficiente offerta delle strutture dello Stato rispetto alla domanda delle famiglie sammarinesi e permette alle famiglie stesse di scegliere i sevizi socio-educativi a loro più consoni”.
I presidenti della CDO sammarinese e di OSLA, che da tempo chiedevano questo cambio di rotta nella gestione degli asili
e di tutte le strutture di servizio alle famiglie, guardano a questo risultato in prospettiva:
“Auspichiamo che questo episodio sia solo il primo di una lunga serie: il nostro desiderio è quello di poter applicare questo criterio, che vede al centro della società la persona e non lo Stato, anche a tutti gli altri settori della vita sociale ed economica.”
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04EDUCARE ALLA LIBERTA’
No alla cultura della morte sul Titano.San Marino, 20 settembre 2004
Comunicato stampa
La Compagnia delle Opere della Repubblica di San Marino, dopo le pre-
occupazioni sollevate dall’articolo apparso sulla prima pagina del Corriere
della Sera di martedì 14 settembre, circa la possibilità che a San Marino si
praticassero tecniche di procreazione assistita con selezione genetica preim-
pianto, accoglie con soddisfazione l’OdG approvato nell’ultima seduta consi-
liare col quale si impegna il Governo a non autorizzare l’esercizio di tali pratiche
prima che uno specifico provvedimento legislativo abbia regolamentato tutta la
materia della fecondazione assistita.
“Le ragioni che ci rendono così attenti a questo problema - spiega il presidente dell’associazione Remo Contucci - sono riassunte nell’appello che il Papa ha lan-ciato al Meeting di Rimini: La scienza non deve essere usata come uno strumento per soddisfare il delirio di onnipotenza dell’uomo... I risultati raggiunti nei vari ambiti della scienza e della tecnica vengono da molti considerati e difesi come a priori accettabili. Si finisce così per pretendere che ciò che è tecnicamente possibile sia di per sé eticamente buono.E’ l’uomo misura di tutte le cose, la radice di una ideologia che usa la scienza e la tecnica sganciate da qualsiasi riferimento etico e morale. Da questo nasce una “cultura della morte” che si esprime in pratiche come l’aborto, l’eutanasia e in certi metodi di fecondazione assistita. Auspichiamo che questa “cultura” non trovi sostenitori anche qui sul Titano.”
Per questi motivi la Compagnia delle Opere di San Marino invita tutti i parlamen-
tari che si riconoscono nel valore dell’inviolabilità della vita dell’uomo, unico ed
irripetibile, ad unirsi per far sì che la necessaria regolamentazione della fecondazio-
ne assistita avvenga nel rispetto di tali principi e prima possibile, partendo proprio
dalla proposta formulata dai consiglieri Valentini e Muccioli che riconosciamo in sin-
tonia con queste nostre preoccupazioni.
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04EDUCARE ALLA LIBERTA’
Laicità.In riferimento all’Istanza d’Arengo per la laicità dello Stato
San Marino, 6 ottobre 2005
Comunicato stampa
Le richieste avanzate nell’Istanza d’Arengo presentata domenica riguardo alla laicità dello Stato rivelano una concezione
di Stato laico come Stato ateo e agnostico, dimenticando che la parola laico deriva dal greco “laos” che significa “popolo”.
Il laico è dunque una persona che agisce a partire dall’esperienza suscitata in lui dal popolo cui appartiene.
La storia della nostra Repubblica affonda le sue radici proprio in questa storia di popolo che è il cristianesimo, che ha
contribuito in modo determinante al riconoscimento del valore assoluto della persona, della democrazia e della libertà
tanto caro a noi Sammarinesi e al mondo occidentale in cui viviamo.
Marino era certamente un cristiano, non una scheggia impazzita e solitaria della storia di cui disporre secondo proprie
ideologie - riducendolo a carta da parati che esprime patriottismo - e perciò un uomo che ha speso totalmente la sua
vita per l’ideale che ha permesso al nostro Paese di nascere.
Uno stato veramente laico dunque non censura la religione e tutte le espressioni sociali colle-
gate con religioni o con complessi valoriali, ma, al contrario, predispone le condizioni di libertà
e di libero sviluppo per tutte le espressioni che abbiano un rapporto con la storia della gente e
con la tradizione che ha portato il Paese ad essere quello che è: l’antica terra della libertà, non la
terra anticamente libera.
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05EDUCARE ALLA LIBERTA’
Se ci fosse una educazione del popolo tutti starebbero meglio.San Marino, 10 febbraio 2006
Comunicato stampa
Sono state pubblicate sul web le firme degli aderenti all’appello “Se ci fosse un’educazione del popolo tutti starebbero meglio”, promosso lo scorso gennaio da una quarantina di personalità del mondo della cultura, del giornalismo e dell’e-
conomia, in occasione della nuova edizione del libro di Luigi Giussani “Il rischio educativo”. La campagna ha permesso
di raccogliere fino ad oggi alcune centinaia di firme.
Una partecipazione così consistente testimonia che la proposta di un’educazioone intesa
come introduzione alla realtà e al suo significato tocca profonda-
mente le persone o, per lo meno, suscita consenso e viva curiosità:
tra le adesioni quella di S.E. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San
Marino e Montefeltro, insieme a persone provenienti dal mondo
imprenditoriale, della scuola, della politica, della sanità, oltre a
parroci, genitori, giovani, operai. impiegati, casalinghe, pensionati...
a riprova del fatto che l’emergenza educativa lanciata dall’appello è
largamente condivisa dalla società sammarinese.
La campagna prosegue con la presentazione del libro “Il rischio educati-vo” di Luigi Giussani lunedì 27 febbraio 2006 con la partecipazione del
Prof. Giorgio Petroni, Magnifico Rettore dell’Univer-
sità di San Marino e della Prof.ssa Gabriella Man-giarotti, membro del Dipartimento della Formazione
dell’Università di San Marino.
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06EDUCARE ALLA LIBERTA’
75EDUCARE ALLA LIBERTA’
Presentazione pubblica del libro“Il rischio educativo”, di Luigi Giussani.San Marino, 27 febbraio 2006
Comunicato stampa
Organizzata dal Comitato Promotore
Appello Educazione, in colla-
borazione con Compagnia del-
le Opere e con il patrocinio della
Segreteria di Stato per la Pubbli-
ca Istruzione, questo momento
vuole presentare la nuova edizio-
ne del libro di Giussani - in occa-
sione della quale è stato lanciato
l’appello “Se ci fosse una educazione del popolo tutti starebbero meglio” -
attraverso gli interventi di Giorgio Petroni - Magnifico Rettore dell’U-
niversità di San Marino, Gabriella Mangiarotti - del Dipartimento Formazione dell’Università di San Marino,
moderatore dell’incontro il Professor Pasquale Valentini Preside Scuola Media Inferiore di San
Marino.
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06EDUCARE ALLA LIBERTA’
Insieme a questo importante appuntamento diamo comunicazione anche
di un’altra prestigiosa occasione, infatti venerdì 24 febbraio alle ore
13.00 l’appello sull’educazione verrà presentato agli Eccellentissimi
Capitani Reggenti presso le sale di Palazzo Pubblico.
Constatiamo inoltre con soddisfazione e gratitudine che le adesioni
all’appello continuano ad affluire numerose al sito www.appelloeduca-
zione.sm, che ha raccolto ormai centinaia firme, a conferma di quanto la
proposta di un’edu-
cazione intesa come
introduzione alla
realtà e al suo signi-
ficato tocchi profon-
damente le persone
suscitando consenso
e viva curiosità.
77EDUCARE ALLA LIBERTA’
Se tutto è famiglia, niente è famiglia.San Marino, 3 luglio 2006
Comunicato stampa
Abbiamo appreso dalla stampa che nella seduta di insediamento del Consiglio Grande e Ge-
nerale si è approfittato della ratifica di un decreto per la “determinazione delle percentuali degli stanziamenti destinati alla erogazione di mutui in favore di famiglie”, per introdurre
fra le tipologie di nuclei famigliari coloro che non risultano coniugati e i “nuclei unigenitoriali” senza figli a carico.
Il fatto ci sembra molto grave, non solo per il
modo strumentale di porre la questione, ma per le
conseguenze che tale atto può determinare sul piano
sociale ed umano.
Il legame famigliare nella nostra tradizione è stato vis-
suto e viene ancora concepito come un bene prezioso,
una risorsa decisiva per lo sviluppo della persone, la
“cellula base” della società.
Allora il primo modo per sostenere la famiglia è quello di
riconoscere ciò che è famiglia e ciò che non lo è. Se tutto è
famiglia, allora niente è famiglia e la famiglia è niente. Ma in questo modo si opera
una pesante discriminazione verso coloro che si assumono la responsabilità di una
stabile vita comune, di impegno verso l’altro liberamente scelto, di cura e di educazione
dei giovani, fattori questi fondamentali perché il corpo sociale possa vivere e svilupparsi.
Altre specifiche richieste che nascono da esigenze individuali o da altre forme di legame
possono essere affrontate direttamente e non subdolamente cercando di annacquare il
contenuto dell’istituto famigliare.
Che questa mentalità volta a rendere sempre più evanescente il legame famigliare abbia prevalso in Consiglio Grande
e Generale ci preoccupa enormemente perché denota sempre più quanto sia distante la politica dalla responsabilità di
favorire la crescita umana delle future generazioni.
Facciamo appello ai politici, cattolici e laici perché con la loro azione difendano gli aspetti fondamentali della dignità
umana, difesa ancor più necessaria in questi tempi in cui questi principi sono negati o fraintesi.
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06EDUCARE ALLA LIBERTA’
Compagnia delle Opere della Repubblica di San Marinoaderisce al Family Day.San Marino, 12 maggio 2007
Comunicato stampa
A Roma viene organizzata una grande manifestazione a sostegno della famiglia.
La Compagnia delle Opere di San Marino ha deciso di aderire alla giornata per tre motivi essenziali.
1. La famiglia, primo nucleo organizzato della società, è il luogo di nascita della vita e dello sviluppo
della personalità attraverso l’educazione, in quanto tale è una grandissima
risorsa. Chi propone altri modelli dovrebbe dichiarare qual è il mo-
dello alternativo di società che vorrebbe impiantare.
2. Da sempre la famiglia a San Marino, ha una funzione fondamentale
nel creare, sviluppare e fare crescere le imprese, con un ruolo che non
è solo economico, ma innanzitutto ideale. In questo senso la famiglia da
un contributo fondamentale per il benessere di tutto il paese.
3. La famiglia, con la sua capacità di educare i giovani e di accogliere i sog-
getti più deboli della società, può trovare ulteriore sostegno nelle associa-
zioni a loro volta composte da realtà familiari, create per dare risposte ai
bisogni di educazione e di accoglienza (come per esempio l’Associazione dei
Genitori Adottivi e Affidatari, la Casa d’accoglienza di S. Michele e altre).
La Compagnia delle Opere di San Marino, nell’aderire alla manifestazione del 12
maggio, per chiedere sussidiarietà per la famiglia, minacciata da una mentalità
laicista che la vorrebbe superata, invita alla massima partecipazione.
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07EDUCARE ALLA LIBERTA’
Crocefisso nelle scuole: una sentenza laicista.San Marino, 5 novembre 2009
Comunicato Stampa
Compagnia delle Opere condivide pienamente il giudizio espresso dalla Santa Sede e dalla Cei sulla sentenza della Corte
europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che ordina di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche, e ritiene giusta la
decisione del Governo italiano di presentare ricorso contro la decisione. Con questa sentenza si tenta di imporre una
irreligiosità ed un laicismo estremista che non appartengono alla storia e alla tradizione dei paesi europei. Al contrario,
la croce è sempre stata simbolo di una concezione dell’uomo e di una storia che hanno portato l’Europa stessa al ricono-
scimento della dignità inviolabile di ogni persona e della positività ultima della sua vita.
E’ paradossale che la Corte per i diritti dell’uomo voglia negare e osteggiare il segno più importante di quella tradizione senza la quale i diritti fonda-mentali dell’uomo, come li conosciamo oggi, non sarebbero mai entrati nella coscienza dei nostri popoli europei.
Gli stessi giudici che dichiarano la presenza della croce come una , im-pongono ai giovani cittadini di accettare il “nulla” come primo riferimento. Anche da chi non crede, la croce viene accolta come riman-
do a una storia e a una identità che hanno sempre favorito la libertà per-
sonale e la pluralità, e hanno combattuto il rischio di un relativismo etico.
Nelle scuole il crocifisso è il richiamo a una proposta che nasce dalla storia e
dall’identità di un popolo, una proposta con la quale il giovane si può confron-
tare, che favorisce e non sminuisce la sua libertà. Togliere un tale riferimento
da un ambito educativo come la scuola, non aiuta certamente una risposta
all’emergenza educativa.
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09EDUCARE ALLA LIBERTA’
Una firma storica a favore della Sussidiarietà.San Marino, 16 febbraio 2010
Comunicato stampa congiunto CDO OSLA
“Una data storica quella di ieri per la Repubblica di San Marino, un passo importante verso la sussidiarietà” il com-
mento di CDO San Marino ed OSLA alla notizia della firma della convenzione fra lo Stato e le strutture private di asili
nidi e spazi bambino che operano da diversi anni sul territorio. Finalmente [...] è stato attuato l’ultimo tassello previsto:
l’accreditamento e la convenzione con le strutture socio-educative non statali.
Una data memorabile perché lo Stato tradizionalmente impostato come fornitore di servizi alla collettività, sollecitato
dalla società civile ha modificato negli anni il suo ruolo trasformandosi in regolatore di soggetti “altri” dallo stato che in-
sieme ad esso sono fornitori di servizi pubblici. Un’attuazione che sta arricchendo il nostro sistema di welfare dell’offerta
anche di soggetti privati così come avviene nei paesi più sviluppati, rispondendo in modo più adeguato ai bisogni delle
famiglie, favorendo l’occupazione ed innescando una sana competizione fra tutti i soggetti in gioco.
In un momento di crisi economica come quello che il Paese sta attraversando questa firma risponde anche ad un altro
bisogno: quello di uno stato con poche energie economiche che ragionevolmente apre al privato la possibilità di conven-
zionare un servizio di pubblica utilità sostenendone lo sviluppo e risparmiando enormemente sul costo di attivazione di
un analogo servizio statale e garantendo attraverso l’Authority la qualità del servizio. [...] Un primo passo importante si
è attivato quindi ieri: ora occorre proseguire in questo alveo non dimenticando mai di applicare criteri
anche nell’attuazione delle modalità di convenzionamento che salvaguardino la
libertà di scelta delle famiglie e la qualità del servizio.
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10EDUCARE ALLA LIBERTA’
Asilo nido: se è statale è buono se non lo è, è cattivo!L’esperienza dice di no.San Marino 13 gennaio 2012
Comunicato stampa
Il Congresso di Stato nella seduta del 9 gennaio 2012 ha deliberato che il nuovo asilo nido di Falciano, che ospiterà 46
bambini, avrà una gestione non statale. È una scelta coraggiosa che pone San Marino sulla scia degli stati più avanzati nei
servizi alla persona in cui la sinergia fra stato e privato produce un sistema virtuoso a beneficio innanzitutto dei bambini,
delle loro famiglie e di tutto il servizio pubblico.
Ci sono due modi con cui guardare questa scelta: o si parte da un pregiudizio per cui tutto ciò che
è statale è buono e ciò che non lo è, è cattivo usando l’ideologia come criterio di lettura della realtà,
oppure partendo dalla realtà e guardando ciò che corrisponde di più al bisogno delle famiglie. Noi
vogliamo guardare la scelta del governo partendo dall’esperienza fatta dai 5 nidi privati in questi anni.
La vera ragione di questa scelta, non è la privatizzazione di un servizio per un risparmio economico, ma
una integrazione fra strutture statali e non statali come strategia di sviluppo del paese [...]. Lo Stato deve
garantire che tutti i servizi alla persona, come sono quelli all’infanzia, rispettino gli standard qualitativi che
la normativa impone (sia al nido statale che a quello privato) lasciando la libertà di scelta educativa alla
famiglia, affidando ad essa la capacità di riconoscere il bene per i propri figli. [...]
Compagnia delle Opere vede in questa scelta del Congresso di Stato un passo verso una sussidiarietà che
valorizza l’intrapresa, la responsabilità e la libertà della persona, si auspica che il governo possa
applicare lo stesso criterio di cambiamento e sviluppo virtuoso anche in altri
settori della vita sociale ed economica, in particolare il
mercato del lavoro.
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12EDUCARE ALLA LIBERTA’
Cooperativa Edù.co: l’isola che c’è.
La Cooperativa Edù.co è una piccola realtà nostra associata che opera sul territorio sammarinese dal 2005, con l’obiet-
tivo di dare sostegno e aiuto alla famiglia nel difficile ma affascinante compito educativo. Inizialmente il loro lavoro ha
riguardato i Centri Estivi per bambini delle scuole elementari, oggi accolgono bambini e ragazzi divisi per fasce d’età:
scuola dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie inferiori.
Vengono proposti percorsi adeguati a ciascuna fascia d’età, pensati soprattutto affinchè il tempo trascorso insieme sia
una reale possibilità di crescita e di scoperta della bellezza della vita, per i ragazzi e per gli educatori.
L’esperienza maturata in questi anni li ha resi sempre più appassionati all’incontro con i ragazzi e le loro famiglie: è evi-
dente in tutti il desiderio di condividere e sostenere un cammino che valorizzi ciò che ciascuno è. Così lo studio non è un
peso da portare, ma un’occasione per diventare grandi, uomini adulti. Per questo, e per la domanda posta
loro da alcuni genitori, hanno dato vita ad un progetto chiamato “L’isola che c’è”:
luoghi in cui i ragazzi possano essere accompagnati e sostenuti,
nello studio, ma innanzitutto nel diventare grandi.
83EDUCARE ALLA LIBERTA’
Compagnia in Rete
“Nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenzaallora si muove, infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti non sarebbero mai avvenute. Qualunque cosa tu possa fare o sognare,
incominciala! L’audacia ha in sé genio, potere e magia.”Johann Wolfgang von Goethe
In queste pagine sono descritte le tre più importanti iniziative che hanno
permesso di “mettere in rete” le imprese e gli imprenditori di CDO e non
solo: Matching, Expandere with Matching e Meeting di Rimini. Il “fare
rete” è una questione culturale: l’altro è visto come una risorsa e non come
un possibile impedimento al proprio sviluppo.
Così per molti nostri imprenditori, anche concorrenti sullo stesso mercato,
competere (dal latino cum-petere) ha voluto dire “correre insieme”. E’ una
sfida a vivere e operare in un vicendevole rapporto di fiducia che è ragio-
nevole solo se fondato su quel criterio ideale che, fin dal primo momento
guida la Compagnia delle Opere.
COMPAGNIA IN RETE
COMPAGNIAIN RETE
COMPAGNIA IN RETE
Vivere Compagnia delle Opere significa trovarsi al centro di una rete di re-
lazioni di cui protagonista è ciascun associato che può trarre benefici per la
propria impresa e la propria attività a tutti i livelli. Il Matching ed il network
di Expandere, oltre all’evento in se’, rappresentano una scuola continuativa
in cui l’imprenditore può attingere a tante conoscenze preziosissime per
guidare la sua opera. Conoscenze e non semplici informazioni.
Entrambe le iniziative sono nate perché qualche imprenditore ha posto in
CDO un problema, una domanda. Ci sono state persone che hanno avuto il
coraggio di porre domande. Le loro domande hanno portato a creare due
strumenti utili per tutti.
Matching
Il valore di un incontro. E’ un’occasione unica per l’imprenditore per
selezionare nuovi fornitori e conoscere potenziali clienti, guardare ai mer-
cati, internazionalizzare la propria azienda, innovare, fare rete.
86 COMPAGNIA IN RETE Matching
Matching occasione unica di incontro.San Marino, 6 giugno 2005
Comunicato stampa
La prima rassegna internazionale dell’iniziativa promossa da Compagnia delle Opere volta a far incontrare le aziende
si svolgerà alla Fiera di Milano dal 15 al 17 novembre prossimi. La presentazione dell’iniziativa Matching è fissata per
lunedì 6 giugno 2005 alle ore 18.00 presso la sala della curia di Domagnano.
7 imprese di San Marino parteciperanno al Matching 2007.San Marino, 17 novembre, 2007
Comunicato stampa
Dopo il successo delle prime due edizioni, torna lunedì Matching: il grande evento per il business
e per le Pmi, organizzato da Compagnia delle Opere per dare un concreto sostegno all’attività della
piccola e media impresa. Il grande workshop per le PMI promosso da CDO, si svolgerà dal 19 al 21 no-
vembre presso la fiera milanese di Rho-Pero. Parteciperanno 1625 aziende. In agenda 21 mila incontri
fra imprenditori. [...] La terza edizione di Matching registra una crescita a livello numerico tanto da
raggiungere il numero di 1625 aziende partecipanti ed una crescita nella capacità, da parte delle azien-
de iscritte, di cogliere a pieno tutte le potenzialità dell’evento secondo la sua autentica finalità:
la rete tra le imprese. Proprio per questo abbiamo scelto il tema “Dalla fornitura alla partnership”, per focalizzare l’atten-
zione sulla capacità di tessere relazioni economiche
che diventino vera e propria costruzione di progetti
comuni. Matching 2007, inoltre, ha acquistato sempre
più una dimensione internazionale ne sono una dimo-
strazione le 60 aziende, di cui sette di San Marino, pro-
venienti dalle 14 sedi estere di CDO ed i 200 operatori
stranieri, tra cui 160 buyer provenienti da 25 Paesi.
8720
0520
07COMPAGNIA IN RETEMatching
Chiude Matching: 35mila incontri tra imprenditori per ripartire,“in rete”, dall’economia reale.San Marino, 21 novembre 2008
Comunicato stampa
Si è conclusa mercoledì nel tardo pomeriggio la quarta
edizione di Matching, l’evento organizzato da CDO per
dare un sostegno all’attività della piccola e media impresa
favorendone le relazioni di business. Titolo di questa edi-
zione è stato “Collaborare, crescere”.
Matching, che ha preso il via lunedì 17 novembre, ha visto la
partecipazione di circa 2.000 imprese, in crescita rispetto alle
1.625 della scorsa edizione. Assieme al numero di partecipanti
sono aumentati anche gli appuntamenti di business, arrivati a
35mila, contro i 23 mila dello scorso anno.
Durante l’assemblea conclusiva, il presidente di Compagnia delle
Opere Bernhard Scholz ha così commentato il lavoro di questi
tre giorni: «Matching ha dato a tutti noi la possibilità di riscoprire il valore di un incontro umano. E’ questo che rende possibile un clima che aiuta il lavoro e che fa rinascere la fiducia pur in un momento di difficoltà»
8820
08COMPAGNIA IN RETE Matching
89COMPAGNIA IN RETEMatching
“Fare rete per lo sviluppo e come risposta alla crisi”.Matching 2009: 2.200 Pmi hanno realizzato oltre 40mila incontri tra imprenditori:
San Marino, 26 novembre 2009
Comunicato stampa
Si è conclusa mercoledì la quinta edizione di Matching, l’evento organizzato da CDO per dare
un sostegno all’attività della piccola e media impresa favorendo le relazioni di business, lo scam-
bio di beni e servizi tra aziende e la conoscenza di tutto ciò che riguarda la vita e lo sviluppo
dell’impresa. Nei tre giorni di Matching, che ha avuto come titolo “Innovare, internazionalizza-re” e si è svolto a FieraMilano, 2.200 imprenditori hanno dato vita a circa oltre 40mila ap-puntamenti di business (erano stati 35mila lo scorso anno), hanno partecipato a 12 seminari
e 46 workshop, si sono incontrati con buyer e imprese estere, hanno messo le basi per accordi che
verranno finalizzati nelle prossime settimane. “Durante questo evento abbiamo riscoperto che l’eco-nomia si basa innanzitutto sulle relazioni umane ed in questi giorni abbiamo fatto esperienza reale di rete” ha dichiarato Remo Contucci Presidente CDO San Marino. [...]
Nella giornata di martedì 24 novembre, una delegazione di autorità russe ha fatto visita al Matching
incontrando anche il Segretario di Stato Marco Arzilli, la Coordinatrice della Segreteria Nadia Lombar-
di, il Direttore della Camera di Commercio Massimo Ghiotti. Della delegazione facevano parte: Alexan-
der Borisov, Direttore generale dell’associazione del Business internazionale di Mosca e Consigliere del
Sindaco di Mosca; Roman Chernov, Sindaco di Penza; Mikhail Kuritsin, Direttore per la concessione dei
crediti alle PMI di San Pietroburgo. [...] L’attesa delle 17 aziende associate CDO San Marino che hanno
partecipato assieme all’Istituto per la Sicurezza Sociale ed alla Camera di Commercio è stata ampliamente
soddisfatta, tanto che in dieci hanno già confermato la presenza per l’edizione del 2010.
Molto positivo il giudizio sul workshop “San Marino: un’opportunità per la tua azienda” in cui martedì è
stato presentato il Sistema Paese alla presenza del Se-
gretario di Stato Marco Arzilli, del Coordinatore della
Segreteria Nadia Lombardi e del Presidente della Camera
di Commercio Simona Michelotti e del Direttore della Ca-
mera di Commercio Massimo Ghiotti. Ha moderato Remo
Contucci Presidente CDO San Marino.
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09COMPAGNIA IN RETE Matching
“Un’esperienza indubbiamente positiva che ci ha permesso di presentare al meglio la realtà economica sammarinese
e di instaurare decine e decine di nuovi contatti con imprenditori fortemente interessati ad effettuare investimenti
nel nostro Paese”. Questo il commento di Massimo Ghiotti, Direttore Generale della Camera
di Commercio, alla chiusura di Matching 2009, la fiera organizzata dalla
Compagnia delle Opere per favorire il business tra imprenditori, e che per
tre giorni ha impegnato il Direttore Ghiotti e l’Assistente di Direzione Mar-
co Macina, nella promozione del sistema San Marino.
Una partecipazione che ha richiesto un lavoro di preparazione molto intenso
da parte di tutto il personale dalla Camera di Commercio negli ultimi mesi:
un duro lavoro che però ha dato i suoi frutti, visto che il Direttore riferisce una
media di venti imprese al giorno che, nel corso degli incontri, hanno manifesta-
to un concreto interesse ad investire nel nostro Paese. Un’organizzazione capil-
lare quindi, che ha nuovamente visto la collaborazione tra la Camera di
Commercio e la Segreteria di Stato per l’Industria,
l’Artigianato e il Commer-
cio per affrontare
la crisi economica
insieme alle im-
prese sammarinesi,
puntando su inno-
vazione e internazio-
nalizzazione, ponendo
l’accento sulle poten-
zialità della nostra Re-
pubblica, e soprat-
tutto sulla forte
volontà di favorire
un’economia sana,
competitiva, basata
su qualità e tipicità.
91COMPAGNIA IN RETEMatching
To know - to grow: conoscere per crescere.CDO San Marino presenta Matching 2010
San Marino, 30 aprile 2010
Comunicato stampa
Ieri sera CDO San Marino ha presentato la VI edizione del Matching. Matching è un importante appuntamento orga-
nizzato da Compagnia delle Opere per sviluppare relazioni di business, un’occasione per costruire la rete tra le imprese
e una chiave di successo per superare la crisi. L’evento, patrocinato dalla Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato
e il Commercio ha visto intervenire Antonello Giannangeli - Direttore Generale Matching e alcuni degli imprenditori
che hanno portato la loro testimonianze, avendo partecipato alle scorse edizioni e che parteciperanno a quella del 2010.
Il titolo, ha spiegato Giannangeli, individua un dato fondamentale della cultura imprenditoriale: la conoscenza, che ab-
braccia tutto ciò che riguarda la vita e lo sviluppo dell’impresa. Matching, in tutte le sue edizioni, ha sempre favorito que-
sto fattore, inteso come conoscenza del mercato, di altre imprese come possibili clienti, facilitando l’incontro tra fornitori
o partner, mettendoli in diretto contatto tra loro.
La presenza a Matching permette alle aziende di beneficiare del potenziale di relazioni offerte dall’iniziativa, con una
formula ricca alla portata di tutti i budget, facendo business all’interno della propria filiera e oltre con aziende di tutti i
settori merceologici tra i quali: Edilizia ed impiantistica, Agroalimentare, Servizi, Formazione, Sanità, Tessile, Abbiglia-
mento, Trasporti e Logistica, Energia Termotecnica e Ambiente, Turismo, Ristorazione e Benessere. [...]
Alla sesta edizione è prevista la partecipazione di più di 2.500 aziende capaci di sviluppare 45.000 appuntamenti di
business, con l’intervento di numerose grandi aziende. Per l’estero si stima la presenza di oltre 300 operatori esteri, fra
aziende e buyer. Del territorio sammarinese, dalla prima edizione ad oggi, hanno partecipato circa 30 aziende.
9220
10COMPAGNIA IN RETE Matching
La Camera di Commercio a Matching 2011.San Marino, dicembre 2011
Comunicato stampa
Chiuso in positivo il bilancio della partecipazione della Camera di Commercio a
Matching 2011, l’evento fieristico di Compagnia delle Opere che si è tenuto a Milano
alla fine del mese di novembre.
Un’opportunità per conoscere e per farsi conoscere. Un appuntamento annua-
le che ha trovato la sua formula vincente nella pianificazione anticipata degli incontri.
Federica Tonelli e Marianna Bucci, rispettivamente responsabili dell’Ufficio Legale e
dell’Ufficio Marketing e Estero della Camera di Commercio di San Marino, hanno messo
a frutto con successo le opportunità offerte dalla tre giorni di fiera: da un lato
promuovendo la Repubblica di San Marino, le sue attività economiche e il
Club Estero, dall’altro cercando di raccogliere informazioni e contatti interes-
santi per lo sviluppo dell’internazionalizzazione.
Nelle ultime settimane sono proseguiti i contatti con le Camere di Commercio
estere ed italo-estere di Germania, Spagna, Serbia, Russia, Brasile, Slove-nia e con le rappresentanze delle istituzioni estere incontrate a Matching
Grazie alla partecipazione
ai vari workshop inoltre,
è stato possibile appro-
fondire la conoscenza del
mercato russo e delle sue
potenzialità e scoprire i van-
taggi e le diverse modalità di
interazione tra imprese offerte
dai contratti di rete.
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11COMPAGNIA IN RETEMatching
Expandere
Incontrarsi per crescere. E’ nato per favorire le relazioni e la conoscen-
za fra gli associati di un territorio, la possibilità di scambiare informazioni
ed esperienze in funzione di una crescita dell’impresa non solo in un’ottica
b2b ma anche in termini di conoscenza del mercato e delle possibilità esi-
stenti per lo sviluppo. Rappresenta un gesto ordinario nella vita CDO, ma
straordinario per la potenza che ha nel rispondere all’esigenza elementare
che ognuno ha di conoscere e di farsi conoscere.
94 COMPAGNIA IN RETE Expandere
Il desiderio di incontrarsi è più forte della paura del terremoto.San Marino, 29 maggio 2012
Comunicato stampa
490 aziende si incontrano a Bologna per la prima edizione
di Expandere with Matching Emilia Romagna.
Il Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna si animerà domani 30 maggio grazie
al lavorio di 490 aziende impegnate in diversi settori dell’economia che si incontreranno
ad Expandere with Matching. La sede di CDO San Marino sarà presente all’evento con 12
aziende.
Tutti i partecipanti hanno provveduto a prepararsi un’agenda di appuntamenti che andranno
ad onorare e a cui aggiungeranno nuovi incontri che nasceranno sul luogo. Le imprese avranno
a disposizione un desk personalizzato e la possibilità di incontrare altri imprenditori, cercare
nuove opportunità, conoscere potenziali partner e clienti e selezionare
nuovi fornitori. La finalità formativa ed informa-
tiva sarà garantita – oltre agli incontri one
to one fra imprenditori - attraverso una
serie di workshop che approfondiranno i
temi della finanza e dell’accesso al credito,
dell’internazionalizzazione, delle reti d’im-
presa, il family business e dei social network.
Quest’ultimo tema in particolare porta la firma
“Made in San Marino” grazie alle esperienze di
due aziende del territorio associate che hanno
messo al servizio le loro competenze: Fotonica
srl e Titanka srl.
In occasione di Expandere with Matching, dopo
l’aggravarsi della situazione e il succedersi delle
scosse di terremoto in Emilia Romagna, Compagnia
9520
12COMPAGNIA IN RETEExpandere
delle Opere avvia una sottoscrizione per sostenere in modo concreto le popolazioni colpite dal sisma.
Le sedi locali CDO sono impegnate per aiutare le famiglie, le imprese, le opere sociali
e le scuole nella difficile ripresa delle attività.
96 COMPAGNIA IN RETE Expandere
Internazionalizzazione
L’apertura ai mercati esteri è una delle opportunità fondamentali proposte
da CDO, attraverso missioni imprenditoriali, percorsi mirati di avvicina-
mento ai nuovi Paesi, ricerche di mercato e progetti realizzati anche in col-
laborazione con le istituzioni.
97COMPAGNIA IN RETEInternazionalizzazione
Il mercato per le imprese sammarinesi è l’universo mondo!San Marino, ottobre 2010
Comunicato stampa
La parola crisi, ci è stato ricordato in diverse occasioni, significa cambiamento: cambiamento delle modalità solite di
agire - una lettura questa che la vede direttamente correlata alla capacità di innovazione - ed anche cambiamento nei
luoghi d’azione. Perché non approfittare dell’occasione che ci si sta prospettando leggendo l’attuale difficoltà nei rapporti
con la vicina Italia come un’opportunità? Perché non provare a comprendere la realtà odierna con un angolo di apertura
più ampio? Non potrebbe essere la nostra chance per verificare altri paesi ed aprirsi al mondo?
Occorre attrezzarsi per poter varcare i confini nazionali, conoscendo meglio i mercati esteri, le opportunità che offrono
e le modalità con cui poter operare con maggior efficacia in ogni Paese. In tema di internazionalizzazione il costo dell’i-
nesperienza è particolarmente alto, come sanno tanti imprenditori per documentazione diretta o per aver assistito a casi
di insuccesso.
Per aiutare gli imprenditori ad affrontare con maggior consapevolezza e preparazione i
mercati esteri Compagnia delle Opere ha indetto per lunedì 25 ottobre una giornata di lavo-
ro c/o il GH Primavera che culminerà nell’incontro aperto al pubblico fissato per le
ore 17.30 dal titolo ABC per vendere all’estero. Dall’esportazione all’inter-
nazionalizzazione.
Questo appuntamento che prosegue il percorso iniziato
con la Scuola d’Impresa per la ricerca di nuovi mercati
proposta a giungo, vedrà sul tema il contributo del Se-
gretario di Stato all’Industria Artigianato e Commercio
Marco Arzilli, la testimonianza di un imprenditore Miche-
le Amati responsabile Commerciale di ASA San Marino e
la presentazione del Vademecum dell’Internazionalizzazio-
ne affidata a Marco Beretta Direttore Commerciale di CDO
Network.
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10COMPAGNIA IN RETE Internazionalizzazione
99COMPAGNIA IN RETEInternazionalizzazione
Meeting per l’amicizia fra i popoli
Con le sue 800mila presenze, il Meeting per l’amicizia fra i popoli - che dal
1980 ha luogo ogni anno, a Rimini, nella seconda metà di agosto - è l’evento
estivo di incontri, cultura, musica e spettacolo più frequentato del mon-
do. Fedele al suo proposito di confrontarsi con l’esperienza umana nella
sua interezza, il Meeting ha dedicato spazio e attenzione in modo esplicito
e specifico all’economia, secondo un’impostazione che rispecchia la natu-
ra stessa di CDO: dialogare con tutte le esperienze, guardare ai fatti e agli
esempi virtuosi che emergono dal tessuto imprenditoriale del nostro Paese,
valorizzandone peculiarità ed eccellenze.
Il Meeting è anche una grande opportunità per le aziende, attraverso una
loro presenza, di comunicare con il grande pubblico e con qualificati sta-
keholders, così come lo è stata per le nostre istituzioni economiche e sociali
un’opportunità di incontri con i massimi esponenti del mondo economico
e politico italiano e non.
Come disse Giovanni Paolo II nella sua visita nel 1982, il Meeting è un luogo
dove si costruisce “una civiltà che nasca dalla verità e dall’amore”, ma so-
prattutto è un gesto di gratuità: migliaia di persone, di ogni età e condizione
sociale, che donano tempo ed energie per realizzare la manifestazione.
100 COMPAGNIA IN RETE Meeting
Una ricca opportunità per la Repubblica.San Marino, 5 settembre 2006
Comunicato stampa
A pochi giorni dalla conclusione della XXVII edizione del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli
intitolata “La ragione è esigenza di infinito e culmina nel sospiro e nel presentimento che que-sto infinito si manifesti”, svoltosi dal 20 al 26 agosto presso la nuova fiera di Rimini, Compagnia
delle Opere della Repubblica di San Marino è sorpresa e soddisfatta per la felice esperienza vis-
suta nei giorni della manifestazione, che si è confermata anche quest’anno un’occasione ricca di
opportunità per la Repubblica, per gli imprenditori associati e non solo.
Durante la settimana del Meeting numerose sono state le possibilità di incontro, favorite dalla Com-
pagnia delle Opere, per esponenti istituzionali di San Marino (governo, sindacati, imprenditori) con
personaggi della scena italiana ed internazionale, che hanno consentito la nascita di nuovi rapporti e
consolidato relazioni esistenti. Lo stand di San Marino, gestito dall’Ufficio del Turismo e dall’Ufficio
Filatelico e Numismatico, ha avuto un grande successo di pubblico e ha contribuito a promuovere
l’immagine di San Marino nei confronti degli oltre 700.000 visitatori e delle 750 testate
giornalistiche italiane e straniere presenti nei padiglioni della fiera. [...]
Il Meeting 2007, che si svolgerà a Rimini dal 19
al 25 agosto 2007, che avrà per tito-
lo «La verità è il destino per il quale siamo stati fatti» potrà approfondire
ulteriormente la collaborazione con la
Repubblica di San Marino e diventare
sempre più occasione di rapporti e rela-
zioni internazionali in ogni settore, dal
commercio all’industria fino alla politica
ed al sociale.
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06COMPAGNIA IN RETEMeeting
Dal Meeting la via per affrontare la crisi.San Marino, agosto 2010
Comunicato stampa
Inizia domenica una settimana densa di incontri alla XXXI edizione del Meeting di Rimini dal titolo “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”.
“Mai come quest’anno il titolo del Meeting è pertinente alla situazione del nostro paese - dichiara il Presidente Remo Contucci - infatti negli ultimi decenni San Marino ha smesso di desiderare cose grandi che nascono dal cuore della nostra tradizione per piegarsi a una economia spesso non reale, una politica senza progettualità e slancio ideale”. L’af-
fronto della grave crisi che il paese sta attraversando può essere illuminato dall’avvenimento del Meeting che richiama
all’unico motore capace di mobilitare liberamente e responsabilmente la persona al cambia-
mento grazie alla spinta del desiderio. «Il desiderio accende il motore dell’uomo. E allora si mette a cercare il lavoro, a cercare la donna, si mette a cercare una poltrona più comoda e un alloggio più decente, si interessa a come mai taluni hanno e altri non hanno» (Don Luigi Giussani).
Anche dalla crisi economica non si uscirà se non grazie alla
scintilla di questo motore teso alla ricerca di un bene reale
per tutti. Così per approfondire l’argomento CDO San Mari-
no invita Soci ed Amici alla tradizionale Giornata al Meeting
proponendo di ritrovarsi al padiglione C1 stand di CDO merco-
ledì 25 alle ore 16.00 per visitare la mostra “Cor Magis. Il cuore, l’opera il bene di tutti. Siena Anno Domini 1337”. A partire dagli
affreschi del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti che decorano
il Palazzo Pubblico di Siena si verificherà come quando gli uomi-
ni sono tesi al bene comune, l’effetto sia l’operosità, la concordia e
la sicurezza e quando invece diventi dominante la ricerca del bene
proprio, la cifra dei rapporti sociali sia la violenza che tutto devasta:
uomini e cose. Grazie alla persuasività della Bellezza sarà mostrato
come il bene di tutti sia più “mio” dell’individualismo. Si proseguirà
poi partecipando all’incontro Dentro la crisi, oltre la crisi con: Paolo
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10COMPAGNIA IN RETE Meeting
Scaroni, Amministratore Delegato di ENI; Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia
e delle Finanze italiano; Bernhard Scholz Presidente CDO; Modera Augu-
sto Minzolini, Direttore TG1. E si finirà a cena presso il ristorante tipico
Trentino allestito in fiera.
Fra i relatori del Meeting ci sarà anche Marco Arzilli Segretario di Stato
all’Industria della Repubblica di San Marino che assieme a Sergio Dompè di
Farmindustria, Giuseppe Orsi di Augusta Westland e Antonio Tajani, Vicepre-
sidente Commissione Europea e Commissario responsabile per l’Industria e
l’Imprenditoria ci testimonieranno come l’innovazione sia un modo interessante
per operare in mercati spenti e difficili, rimettendo in discussione il proprio modo
di produrre e lavorare, provando ad anticipare il cambiamento, rimettendosi in
gioco INNOVAZIONE: UNA SFIDA A 360°.
Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri della Repubblica
di San Marino interverrà in apertura dei lavori sul tema “Libertà religiosa e responsabilità politica” giovedì 26 agosto (ore 17.00, Auditorium B7) assieme
al ministro Franco Frattini, Maitre Madické Niang, Ministro degli Affari Esteri
della Repubblica del Senegal; Salamatu Hussaini Suleiman, Minister of State for
Foreign Affairs of the Federal Republic of Nigeria; Tasnim Aslam, Ambasciatore
della Repubblica Islamica del Pakistan in Italia; Kenan Gursoy, Ambasciatore del-
la Repubblica di Turchia presso la Santa Sede.
Giovedì nel pomeriggio anche gli Eccellentissimi Capitani
Reggenti visiteranno il Meeting.
Diversi anche gli espositori sammarinesi presenti al Meeting:
• La Repubblica di San Marino (Pad. C2) presente con l’Uffi-
cio del Turismo e l’Ufficio Filatelico e Numismatico che an-
che quest’anno promuoveranno l’immagine di San Marino;
• San Marino RTV (Pad. C2) che ha allestito uno stand per
accogliere ed approfondire la conoscenza con i personaggi
internazionali che saranno in fiera;
103COMPAGNIA IN RETEMeeting
• Università di San Marino (pad. A5) che incontrerà il mondo dei giovani e meno giovani che popolerà la fiera nella
settimana riminese;
• Fotonica S.r.l. che firma anche il portale del Meeting www.meetingrimini.org ha allestito una sala di registrazione
Camo Video Live posta nel Pad. C2.09 e su appuntamento telefonando al nr. 335.7335648 o prenotandosi su http://
www.fotonica.com/meeting realizzerà gratuitamente presentazioni video e video-interviste mixando immagine del
relatore con i propri contenuti promozionali
Partecipare la Meeting siamo certi sarà per
ognuno una possibilità di am-
pliare e approfondire le proprie
conoscenze per trarne delle valu-
tazioni più pertinenti alla situazio-
ne specifica nella quale ciascuno è
chiamato a orientarsi e a decidere.
È proprio nel confronto con la realtà
stessa che i criteri del cuore emergo-
no nella loro forza trasformatrice.
104 COMPAGNIA IN RETE Meeting
105COMPAGNIA IN RETEMeeting
CDO: quello che abbiamo visto… al Meeting.San Marino, settembre 2011
Comunicato stampa
Le centinaia di migliaia di persone, tra cui centinaia samma-
rinesi, che hanno visitato la 32° edizione del Meeting di Ri-
mini si sono trovati davanti un popolo di uomini vivi e certi
del destino buono per ogni uomo, perché non definiti dall’indi-
vidualismo soffocante della società di oggi ma dall’appartenen-
za all’ideale che da duemila anni sfida il desiderio di felicità, di
giustizia, di bellezza, di amore compiendoli. A riconoscerlo sono
anche giornalisti che, pur provenendo da posizioni ideali molto
diverse dalle nostre, sono venuti al Meeting senza pregiudizi e con
uno sguardo onesto e privo di preconcetti. [...]
Il Meeting si conferma il luogo del dialogo fra culture diverse che co-
struisce una socialità nuova in cui il bene comune diventa una ami-
cizia operativa. E’ quello che spesso manca a San Marino dove i per-
sonalismi e gli interessi di parte dominano nella politica e l’incertezza
nell’economia blocca le imprese.
Compagnia delle Opere è consapevole che il futuro di San Marino dipende da un
cambiamento culturale che ridesti i valori della nostra tradizione e per quanto il
nostro contributo possa sembrare piccolo, da esso dipende il destino di San Ma-
rino e del mondo intero. Non è una frase retorica, basti pensare alla testimonianza
che ci ha offerto Benedetto XVI nella sua recente visita.
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11COMPAGNIA IN RETE Meeting
107COMPAGNIA IN RETEMeeting
La Colletta Alimentare
“La natura della misericordia è di non essere forzata. Essa scendedolcemente come la soave pioggia dal cielo sul terreno sottostante, ed è
due volte benefica. Fa felice colui che la dispensa e colui che la riceve.”William Shakespeare
Il mercante di Venezia, atto IV, scena I
Cosa c’entra un gesto come la Colletta Alimentare con l’impresa e l’impren-
ditore? La coscienza che l’impresa è un soggetto privato ma di interesse
pubblico fa scattare un’attenzione e una condivisione del bisogno che di-
venta condivisione della vita intera. Da questa apertura al reale l’impren-
ditore scopre il valore della gratuità, senza il quale lo scopo del fare impre-
sa viene ridotto al solo profitto. I risultati della Colletta Alimentare sono
inimmaginabili, sia sul piano umano sia su quello degli aiuti materiali: in
questi anni sono stati raccolti 100.000 kg di prodotti per un valore di mezzo
milione di euro, con il coinvolgimento di decine di associazioni, centinaia di
volontari e migliaia di donatori.
LA CARITA’ ALL’OPERA
LA CARITA’ALL’OPERA
LA CARITA’ ALL’OPERA
Nel 2005
la prima donazione
dell’Eccellentissima Reggenza
per la Colletta Alimentare.
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05LA CARITA’ ALL’OPERA Colletta Alimentare
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07LA CARITA’ ALL’OPERAColletta Alimentare
La carità all’opera.1999-2008: 10 anni di Colletta Alimentare a San Marino
San Marino, 27 novembre 2008
Incontro pubblico
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08LA CARITA’ ALL’OPERA Colletta Alimentare
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09LA CARITA’ ALL’OPERAColletta Alimentare
Colletta Alimentare a San Marino:raccolte 15 tonnellate, + 3% rispetto al 2010.Grande successo per la tredicesima edizione sammarinese della Colletta Alimentare.
San Marino, 28 novembre 2011
Comunicato stampa
La gratuità ha traboccato ogni nostra misura. In un anno caratterizzato da condizioni economiche difficili anziché chiu-
dersi nel proprio personale disagio il popolo sammarinese ha risposto con cuore e grande generosità all’invito della
tredicesima edizione della Colletta Alimentare organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e, in Repubblica,
da Compagnia delle Opere- Opere Sociali.
La colletta è stata un successo: la raccolta totale in Italia è di ben 9,600 tonnellate, + 2% riespetto al 2010 mentre a San
Marino la raccolta è di 14.956 Kg di alimenti, con un aumento del 3% (circa 5 quintali) rispetto al ,dato dello scorso anno!
La raccolta segna un aumento di oltre cinque quintali rispetto al 2010, un dato confortante e positivo soprattutto nel difficile
contesto che interessa anche il nostro paese e limita la capacità di spesa dei consumatori. Sono state infatti diverse migliaia
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11LA CARITA’ ALL’OPERA Colletta Alimentare
le persone che hanno condiviso la loro spesa nei 15 punti vendita aderenti sparsi su tutto il territorio sammarinese.
Sono stati circa 250 i volontari che hanno reso possibile lo svolgersi della giornata, provenienti da una ventina di as-
sociazioni laiche e cattoliche: Scout Clan di Borgo, Azione Cattolica, Circolo Culturale Ricreativo “Don Elviro”, USTAL,
Comunione e Liberazione, Attivamente, Carità senza Confini, Associazione Sammarinese Studentesca, Centro Sociale
Sant’Andrea, Associazione Famiglie Adottive e Affidatarie, Associazione Carabinieri in congedo, Associazione pensionati
CSU, Croce Rossa Sammarinese, AVSI San Marino, Comunità Oratorio Salesiano Don Bosco, Banda Mi-
litare Milizia Uniformata, Associazione Madonna della Consolazione, Compagnia
Milizia uniformata,
Tutti questi elementi fanno capire come la Colletta Alimentare sia
diventata il gesto di carità del popolo sammarinese: è da una posi-
zione umana così che può nascere una cultura in grado di affrontare
la drammatica situazione attuale con speranza, il cambiamento di
paese può nascere infatti solo dal cambiamento della persona.
La Colletta Alimentare è un esempio di ciò che Papa Be-
nedetto XVI ha recentemente affermato “dalla intelligenza
della fede nasce una intelligenza della realtà” cioè da una
fede ragionevolmente vissuta nascono opere che rendono
più umana la società.
I promotori rivolgono i più sentiti ringraziamenti:
• a tutti i volontari che hanno partecipato alla Colletta;
• all’Ente Cassa Faetano per il generoso contributo;
• i media che hanno collaborato alla promozione dell’evento;, in particolare
L’Informazione, Fixing, SMTV e il sito Libertas.sm
• un grazie di cuore a tutte le persone che con la loro
spesa hanno condiviso i bisogni di chi non può farla.
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AVSI San Marino.
AVSI San Marino, Associazione Volontari per il Servizio
Internazionale, è una associazione senza scopo di lucro sorta
con l’intento di promuovere la solidarietà internazionale sia
attraverso iniziative di sostegno a specifici progetti di intervento
umanitario che attraverso attività di educazione e sensibilizzazione
delle persone.
Da alcuni anni AVSI è divenuta un network internazionale di 60
ONG e Associazioni di diversi paesi europei, America Latina e Africa.
Oggi è presente in 38 Paesi di Africa, America Latina, Medio Oriente,
Est Europeo e Asia con circa 100 progetti pluriennali in corso nei settori della sanità
e dell’igiene, della cura dell’infanzia in condizioni di disagio, dell’educazione e della formazione
professionale, del recupero delle aree marginali urbane e dell’ambiente, dell’agricoltura ed
interventi di emergenza. Opera in collaborazione e con finanziamenti della Segreteria di Stato per
gli Affari Esteri, del Ministero degli Affari Esteri Italiano, dell’Unione Europea, delle agenzie delle
Nazioni Unite, UNICEF, UNCHS, UNDP, Programma Alimentare Mondiale e di enti internazionali
come Banca Mondiale e Banca Interamericana di Sviluppo; coopera inoltre con Enti locali, con
istituzioni di solidarietà internazionale, associazioni di categoria, Imprese e privati cittadini.
La persona è il centro di ogni azione: la sua dignità e il suo sviluppo umano sono la finalità ultima
di ogni tipo di intervento, mosso sempre da un’incrollabile fiducia nell’uomo. Ogni persona, ogni
comunità, per quanto carente, rappresenta una ricchezza. Significa valorizzare ciò che le persone
hanno costruito, quel tessuto umano e quell’insieme di esperienze che costituiscono il loro patrimonio
di vita. È un punto operativo fondamentale, che nasce da un approccio positivo alla realtà, che rende cosciente la
persona del suo proprio valore e della sua dignità; e nel contempo aiuta ad una responsabilità.
AVSI a San MarinoAVSI svolge annualmente una campagna di solidarietà, le “Tende”, per sostenere alcuni progetti di sviluppo.
Liberamente e secondo la propria operosa creatività, tanti volontari si coinvolgono in iniziative di ogni tipo, dagli
spettacoli alle cene, dai presepi viventi ai dibattiti nelle scuole e nelle piazze.
AVSI realizza inoltre progetti di sostegno a distanza, una forma di solidarietà che consiste in un contributo economico
116 LA CARITA’ ALL’OPERA Colletta Alimentare
stabile e continuativo destinato ad un “beneficiario” ben identificato che in qualche Paese del mondo ha bisogno di
cibo, medicine, scuola; nato in una famiglia da aiutare o che magari una famiglia non l’ha mai avuta. Senza strapparlo
alla sua terra, rispettando la sua cultura e salvaguardando la sua dignità di persona umana.
Il sostegno a distanza consiste quindi in un aiuto materiale che contribuisce a migliorare le condizioni di vita: ma cibo,
casa, salute, istruzione, aiutano la persona solo se comportano sicurezza, amore, appartenenza, autostima. Per questo,
insieme agli aiuti materiali, AVSI garantisce la presenza di persone che accompagnano il bambino nel
suo percorso, persone che hanno a cuore, in tutto e soprattutto, il bene di ogni
bambino, la sua dignità umana. Sono 150 i bambini sostenuti a distanza da
persone di San Marino.
AVSI San Marino:
Data di costituzione: 23 Ottobre 1995
Regime giuridico: Legge 13 Giugno 1990 n. 68
Riconoscimento del Tribunale Commissariale: 19 Novembre 1996
Iscritta al n. 77 del Registro Generale delle Associazioni
Iscritta all’Albo delle Associazioni di volontariato
(art. 8 Legge 14 Novembre 1985 n.142) istituito
presso la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri
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Volti di una Storia
“Quello che è essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine de Saint-Exupéry
Il piccolo principe
“Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita.”
Boris Pasternak
“E d’un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno –uno sguardo umano- ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto.
E tutto diventa improvvisamente più semplice.”Andrej Tarkovskij
VOLTI DI UNA STORIA
VOLTI DIUNA STORIA
VOLTI DI UNA STORIA
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124 VOLTI DI UNA STORIA
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126 VOLTI DI UNA STORIA
Questi sono i nostri “primi” dieci anni!
I prossimi, come i primi, sono affidati alla libertà di uomini
che vivono il proprio lavoro come un “opera” costruendo il bene.
Il proprio e quello di tutti.
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