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N. 21 Venerdì 7 Giugno 2013 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 10 7 15 6 l’editoriale La via umbra alla educazione scolastica di Elio Bromuri l termine dell’anno scolastico è tempo, o meglio sarebbe tempo di fare dei conti su vari piani: promossi e bocciati, popolazione scolastica in aumento o in regresso, il costo per lo Stato, il peso e il ruolo delle scuole paritarie - che si dicono “private” ma svolgono una servizio pubblico - e soprattutto, ma è il più difficile, un esame sulla crescita che l’insegnamento ha prodotto sul piano delle conoscenze e delle coscienze. Qualcuno, materialista più o meno inconsapevole, dirà: “Che c’entra la coscienza?”. Ma se la scuola non incide sulla formazione del senso della responsabilità verso se stessi e A gli altri - e questo è fondamentalmente la coscienza morale - può accadere per paradosso (notizia di mercoledì) che un ragazzo di una scuola media vada in classe con un coltello in tasca, “per difendermi dai più grandi”, avrebbe detto. A proposito di scuole paritarie - vedi il referendum di Bologna -, i cattolici, almeno loro, dovrebbero essere più chiari e risoluti nel difendere la libertà d’insegnamento senza complessi d’inferiorità verso coloro che sono ideologicamente contrari. La cosa di cui queste scuole devono essere garanti è l’alto livello per qualità d’insegnamento e libertà di pensiero. Dal punto di vista economico, si sa che la scuola paritaria farebbe risparmiare il bilancio pubblico, perché il costo a carico dello Stato è stato calcolato pari a circa il 2% della spesa complessiva per la scuola, mentre il servizio svolto in Italia va a beneficio del 21% della popolazione scolastica. Vi è inoltre un’altra querelle che riguarda l’ora di Religione cattolica. Una questione controversa, sulla quale vanno ad appuntarsi le critiche dei protestanti e dei partiti della sinistra radicale: vorrebbero eliminarla o trasformarla in un insegnamento di tutte le religioni o di morale laica o altro, con il pretesto che la scuola italiana è frequentata da alunni di religioni diverse. Non vi è dubbio che il problema si pone, e gli insegnanti devono esserne consapevoli. La famosa “ora alterativa” andrebbe attuata per chi si sente a disagio a seguire un insegnamento cattolico. Una soluzione didattica regolamentata finora non è stata trovata, e le ipotesi presentate sono piuttosto confuse o irrealizzabili.La via pratica dell’insegnamento religioso, seguita da molti docenti in linea con le indicazioni della legislazione scolastica, che può eliminare ogni disagio, consiste nel dare a quell’ora un carattere culturale e una finalità coerente con l’intero progetto formativo scolastico nella sua totalità. Non si va a scuola a fare proselitismo, ma a fornire ai giovani le chiavi interpretative - che hanno la loro origine nella fede cattolica - di tutte le espressioni della storia della nostra civiltà, italiana ed europea, dall’arte alla politica, al carattere del popolo, ai pregi (Santi) e difetti. In questa prospettiva, gli alunni di altre culture saranno i primi a volersi servire di tale insegnamento per scoprire le radici di un popolo al quale rischierebbero di rimanere estranei. C’è pure, e non solo per la religione, una “via umbra” all’educazione e alla formazione dei giovani. Essa viene da lontano, dai santi umbri, specialmente Benedetto e Francesco e, da vicino, dall’evento interreligioso dal quale è sorto e si è levato alto sul mondo lo “spirito di Assisi”, in quella famosa Giornata mondiale di preghiera delle religioni per la pace del 27 ottobre 1986. Anche su queste basi un bilancio è da fare. Parola a... Mons. Pietro Bottaccioli rievoca la cara figura di Papa Giovanni nel 50° anniversario dalla scomparsa Società/1 Il gioco d’azzardo sta diventando una malattia. E forse sarà questo a con- sentire ai Sindaci di intervenire Società/2 Violenze sulle donne: a un conve- gno a Perugia si sot- tolinea che la pre- venzione va fatta sugli uomini Chiesa umbra Esce il Direttorio uffi- ciale della Ceu con i criteri di scelta e for- mazione dei ministri straordinari dell’eucaristia Questa settimana chiudono le scuole e gli studenti che non hanno gli esami si preparano a 90 giorni di vacanza! Conclude il suo servizio anche il coordinatore della Commissione Ceu per la Scuola e l’Università, Giovanni Carlotti 5 17 18 20-21 23 25 26 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL ’UMBRIA www.lavoce.it PERUGIA Scuola: incontro per affrontare i “mali della Rete” DIOCESI CASTELLO Novità nello Statuto del Consiglio pastorale diocesano DIOCESI ORVIETO La festa del Corpus Domini a Orvieto, Todi e Bolsena DIOCESI TERNI Grazie per l’8 per mille! Ecco come è stato speso GUALDO TADINO Il mese mariano si conclude con un super-rosario GUBBIO Le prime parole del Commissario prefettizio

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N. 21Venerdì

7 Giugno 2013Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

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6l’editorialeLa via umbra allaeducazione scolastica

di Elio Bromuri

l termine dell’anno scolastico ètempo, o meglio sarebbe tempo difare dei conti su vari piani: promossi

e bocciati, popolazione scolastica inaumento o in regresso, il costo per lo Stato,il peso e il ruolo delle scuole paritarie - chesi dicono “private” ma svolgono unaservizio pubblico - e soprattutto, ma è il piùdifficile, un esame sulla crescita chel’insegnamento ha prodotto sul piano delleconoscenze e delle coscienze. Qualcuno,materialista più o meno inconsapevole,dirà: “Che c’entra la coscienza?”. Ma se lascuola non incide sulla formazione delsenso della responsabilità verso se stessi e

A

gli altri - e questo è fondamentalmente lacoscienza morale - può accadere perparadosso (notizia di mercoledì) che unragazzo di una scuola media vada in classecon un coltello in tasca, “per difendermidai più grandi”, avrebbe detto. A propositodi scuole paritarie - vedi il referendum diBologna -, i cattolici, almeno loro,dovrebbero essere più chiari e risoluti neldifendere la libertà d’insegnamento senzacomplessi d’inferiorità verso coloro chesono ideologicamente contrari. La cosa dicui queste scuole devono essere garanti èl’alto livello per qualità d’insegnamento elibertà di pensiero. Dal punto di vistaeconomico, si sa che la scuola paritariafarebbe risparmiare il bilancio pubblico,perché il costo a carico dello Stato è statocalcolato pari a circa il 2% della spesacomplessiva per la scuola, mentre ilservizio svolto in Italia va a beneficio del21% della popolazione scolastica. Vi èinoltre un’altra querelle che riguarda l’ora

di Religione cattolica. Una questionecontroversa, sulla quale vanno adappuntarsi le critiche dei protestanti e deipartiti della sinistra radicale: vorrebberoeliminarla o trasformarla in uninsegnamento di tutte le religioni o dimorale laica o altro, con il pretesto che lascuola italiana è frequentata da alunni direligioni diverse. Non vi è dubbio che ilproblema si pone, e gli insegnanti devonoesserne consapevoli. La famosa “oraalterativa” andrebbe attuata per chi sisente a disagio a seguire un insegnamentocattolico. Una soluzione didatticaregolamentata finora non è stata trovata, ele ipotesi presentate sono piuttosto confuseo irrealizzabili.La via praticadell’insegnamento religioso, seguita damolti docenti in linea con le indicazionidella legislazione scolastica, che puòeliminare ogni disagio, consiste nel dare aquell’ora un carattere culturale e unafinalità coerente con l’intero progetto

formativo scolastico nella sua totalità. Nonsi va a scuola a fare proselitismo, ma afornire ai giovani le chiavi interpretative -che hanno la loro origine nella fedecattolica - di tutte le espressioni della storiadella nostra civiltà, italiana ed europea,dall’arte alla politica, al carattere delpopolo, ai pregi (Santi) e difetti. In questaprospettiva, gli alunni di altre culturesaranno i primi a volersi servire di taleinsegnamento per scoprire le radici di unpopolo al quale rischierebbero di rimanereestranei. C’è pure, e non solo per lareligione, una “via umbra” all’educazione ealla formazione dei giovani. Essa viene dalontano, dai santi umbri, specialmenteBenedetto e Francesco e, da vicino,dall’evento interreligioso dal quale è sortoe si è levato alto sul mondo lo “spirito diAssisi”, in quella famosa Giornatamondiale di preghiera delle religioni per lapace del 27 ottobre 1986. Anche su questebasi un bilancio è da fare.

Parola a...Mons. PietroBottaccioli rievocala cara figura diPapa Giovanni nel50° anniversariodalla scomparsa

Società/1Il gioco d’azzardosta diventando unamalattia. E forsesarà questo a con-sentire ai Sindaci di intervenire

Società/2Violenze sulledonne: a un conve-gno a Perugia si sot-tolinea che la pre-venzione va fattasugli uomini

Chiesa umbraEsce il Direttorio uffi-ciale della Ceu con icriteri di scelta e for-mazione dei ministristraordinari dell’eucaristia

Questa settimana chiudono le scuolee gli studenti che non hanno gliesami si preparano a 90 giorni divacanza! Conclude il suo servizioanche il coordinatore dellaCommissione Ceu per la Scuola el’Università, Giovanni Carlotti 5

17 18 20-21 23 25 26

1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA www.lavoce.it

PERUGIA

Scuola: incontroper affrontare i“mali della Rete”

DIOCESI CASTELLO

Novità nello Statutodel Consigliopastorale diocesano

DIOCESI ORVIETO

La festa del CorpusDomini a Orvieto,Todi e Bolsena

DIOCESI TERNI

Grazie per l’8 permille! Ecco comeè stato speso

GUALDO TADINO

Il mese mariano siconclude con unsuper-rosario

GUBBIO

Le prime paroledel Commissarioprefettizio

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

CLIMA. Anche l’Umbriasta pagando care le “follie” di questomaggio atipico. Ilfresco e le piogge, dopoaver fatto danni,alimentano timorisull’immediato futuro

C’è chi paventa una nuovaglaciazione. Ma l’estate“vera” dovrebbe iniziarepresto. Nulla a che vedere,comunque, con il maggio1957 quando due giorni digelo misero in ginocchiol’intera produzioneagricola umbra

2 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

ioggia, pioggia e ancora pioggia. Èquesto – ma non solo – il riassuntodi questa primavera,

meteorologicamente appena conclusa. Irecord davvero memorabili riguardanol’Italia settentrionale, dove sono cadutifino a 700 mm di pioggia in soli tre mesi:in alcune zone, ad esempio l’Emilia, sitratta della primavera più piovosa daquando si effettuano misurazioni. AlCentro, benché i valori siano più bassi, inmolte zone siamo su accumuli di pocoinferiori ai 500 mm. In gran parte dellanostra regione, però, dall’inizio dell’annosono caduti oltre 600 mm di pioggia, conpunte di 700-900 mm nella fasciapedemontana appenninica. Considerandoche anche lo scorso autunno, dopo mesidi penuria, era stato piovoso e chel’inverno è trascorso sotto la pioggia alCentro e sotto la neve al Nord, si arrivaalla conclusione sorprendente che negliultimi sei-otto mesi è piovuto fra il 40 e il70% in più del normale, con punte del100%. In pratica, in pochi mesi è cadutala pioggia di un intero anno. Chiunque sisia recato recentemente in Appennino, sen’è accorto: le sorgenti sono ai massimi

P

livelli degli ultimi anni e la portata difiumi e torrenti è veramente cospicua. Lecaptazioni degli acquedotti stentano asmaltire il surplus idrico. A GualdoTadino, ad esempio, la sorgente di SanMarzio, che alimenta l’acquedottoprincipale, trabocca letteralmente: lastrada di accesso all’omonimo eremo ècosì diventata un vero e proprio fiume. Inaltri luoghi, l’eccesso idrico ha alimentatoil dissesto idrogeologico, come nei pressidi Valtopina, dove l’enorme frana che hacompromesso la stabilità di alcuneabitazioni, e interrotto per mesi la statale

Flaminia, minaccia sempre di riattivarsi.Non parliamo, poi, dei danni allaproduzione agricola, specialmente difrutta e verdura, gravementecompromessa dalla mancanza di giornatesoleggiate. A livello termico, al di là deisensazionalismi, la primavera è statafredda soprattutto in parte del Nord,mentre al Centro i valori bassi dell’iniziodi aprile e della fine di maggio sono statiparzialmente compensati da altri periodipiù miti (ma non tanto soleggiati). InUmbria, il mese di maggio è stato da 1 °Ca 2,5 °C più freddo della media solograzie ai primi giorni, davvero caldi. Lenevicate dei giorni 25 e 26 maggio,invece, scese fino a 600 metri, sonoeffettivamente uno degli eventi freddi piùintensi della terza decade del mese. Nullaa che vedere, però, con il disastroso maggio 1957, quando due giorni di gelofuori stagione misero in ginocchio l’interaproduzione agricola della nostra regione.Insomma: ci sono stati altri mesi dimaggio anomali, è vero, ma raramentecondizioni di tempo perturbato si sonoaccanite con tanta regolarità per quasi

tutta la primavera. Gli esperti e iclimatologi sottolineano come un quadrodel genere non era del tutto inatteso. Nelmese di gennaio, infatti, gli eventistratosferici - di portata quantomenodecennale - avevano completamentesconvolto la circolazione atmosferica alivello delle alte latitudini: l’invernoeccezionalmente freddo che ha coinvoltol’Europa atlantica e, in parte, l’Italiasettentrionale è stato quindi seguito dauna primavera ritardata. Alcuni modellimatematici a lungo termine ed alcuniclimatologi francesi hanno persinolanciato l’allarme di “un anno senzaestate”. Altri fisici, dalla vicina Russia,paventano addirittura l’inizio a breve(2014!) di una nuova Era glaciale. Larealtà è, presumibilmente, meno cruda.Le ultime proiezioni a medio termine deicentri di calcolo indicano che, benchéstentato all’inizio, il cammino dell’estatedovrebbe comunque portare temperaturecalde già nella seconda decade di giugno,pur in un quadro di frequenti“intermezzi” piovosi.

Pierluigi Gioia

Nelle foto: il Trasimeno dopo le recenti piogge. Il lago harecuperato un metro e mezzo, tornando alla profonditàdi 21 anni fa

Senza primavera o senza estate?

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Casta, indignados e grillini

VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

ITALIANI E POLITICA. Nel primo incontrodel Censis del ciclo“Un mese di sociale”,costruito il ritrattodella “societàimpersonale”

na politica sempre più estranea acittadini delusi, preoccupati earrabbiati, a rischio populismo ma

non lotta di classe. L’Ue vista comenemico. Gravi le responsabilità dellacultura. Il web non è strumento dipartecipazione ma di invettiva. Questo ilritratto della “società impersonale”,emerso all’incontro romano del Censis,primo dei quattro appuntamenti di “Unmese di sociale”, tradizionale momentodi riflessione che l’Istituto promuove ingiugno, dedicato quest’anno a “La societàimpersonale”.

Preoccupati e arrabbiati. “La politica -esordisce Francesco Maietta,responsabile settore politiche socialiCensis, presentando uno studio elaboratoper l’occasione - è sempre più estranea alquotidiano degli italiani, non genera népassione né coinvolgimento: il 77% deicittadini considera “‘mediocri’ le personeai suoi vertici”. Pari al 27,8%, oltre 14milioni di aventi diritto, il numero degliastenuti alle elezioni politiche delloscorso febbraio, con un balzo del 28,2%rispetto al precedente appuntamentoelettorale. Astensionismo salito al 37,6%alle ultime elezioni amministrative.“Novità sostanziale - osserva ilricercatore - il livello di distacco dallapolitica; maggiore di quanto non avvengain Germania, Grecia, Svezia e Francia”. Aquesto si aggiunge la “mistica del web”come “capacità di erodere le cittadelledel potere”. In realtà, oltre a “presentareaspetti di digital divide generazionale”, ilweb rappresenta “una sorta di stare allafinestra con la facoltà di impallinare tuttoe tutti”, limitandosi “allaspettacolarizzazione e all’invettiva”. Perquanto riguarda il Movimento 5 stelle,“l’elettore grillino è più arrabbiatodell’elettore medio”, ma è anche“fortemente antieuropeista. Il 58%ritiene l’euro la vera causa dei nostriproblemi”. Italiani in generale piùpreoccupati (52%) e più arrabbiati(50,55). All’interno di questa crisi, ciò che

U

accomuna le persone sono “gli stili divita”, meccanismi “impalpabili einformali, a dimensione individuale”. Trale maggiori fonti di tensione sociale ilconflitto tra immigrati e autoctoni(36,9%) e tra chi paga le tasse e chi no(30,9%).

E l’Italia moderata e riformatrice? “Il vulnus di questi ultimi anni fa saltare inmaniera definitiva il patto stretto neglianni Ottanta tra cittadini e politica”,afferma Guido Crainz, docente di storia

contemporanea all’Università di Trieste.“Enormi - secondo lo storico - i limitidella cultura”; un “versante autocritico”su cui riflettere” è la “mancatacostruzione di un tessuto comune, cosache riguarda anche la nostraappartenenza all’Europa”. Tornando alnostro Paese, il ceto medio “sembrasempre più avere abdicato al proprioruolo di “riflessione’ sociale”. Di quil’interrogativo: “C’è davvero un’Italiamoderata e al tempo stesso riformatrice?Non mancano forme di mobilitazione chemettono in luce pezzi di Paesi che non si

arrendono, ma la politica non appare ingrado di porsi come loro punto diriferimento”.

Moltitudine “plebeista”. Torna sul ruolodel web Giuseppe De Rita, presidentedel Censis: “Il meccanismo della rete nonmobilita la massa, bensì dei sottosistemi;non espande l’appartenenza e non creapartecipazione”; stimola piuttosto “unalogica di invettiva spettacolare cherichiama una cultura plebeista”, unasorta di “ritorno all’uomo qualunque”. “Ilnostro soggettivismo esasperato - osserva- ci spinge a voler gestire da noi stessianche la morte, ma non sappiamo gestirela nostra società” frammentata tra “casta,indignados e grillini”. “Non ci sarà più il51% della Dc”, avverte. El’autodefinizione dei grillini di “sempliciportavoce” dà “’idea di una debolezzacongenita ma anche di una società chenon produce più una domanda di nuovapolitica”, mentre oggi “sarebbe ilmomento di una società capace diprendere la parola e dire la sua”.Purtroppo l’unico “fattore comune” è“l’invettiva contro la casta, anche se nonsi sa bene che cosa sia”. Il presidente delCensis parla di “cetimedizzazione eimborghesimento” di una società per laquale gli elementi che accomunano nonsono più “le stesse idee politiche econvinzioni religiose, lo stesso lavoro oreddito, le stesse battaglie”, ma piuttosto“il medesimo stile di vita, soprattuttorispetto al tempo libero e ai consumi”.Una sorta, conclude, di “moltitudineplebeista” su cui occorre interrogarsi.

Giovanna Pasqualin Traversa

Domenica al lavoro, quanto mi costi!

Giuseppe De Rita: si fa avantiuna “moltitudine plebeista”accomunata dagli stili di vita,piuttosto che dalle stesse ideepolitiche e convinzioni religiose,dallo stesso lavoro o reddito,dalle stesse battaglie

LA VOCE ATTUALITÀ 3

Per due anni noi dell’associazione“Il Gibbo” abbiano tentato di ave-re con noi don Andrea Gallo, aGubbio, inutilmente. Per questoin molti mi hanno chiesto se io loconoscessi davvero. Si, lo cono-scevo bene. L’avevo incontratonel corso di un convegno che, alsolito, l’aveva interessato poco onulla (“Pareva che parlassimo delsesso degli angeli”); avevo in-staurato con lui un rapporto filia-le, più di una volta mi aveva ac-colto a San Benedetto al Porto,nella sua Genova.Poi, insieme con altri preti, lo

adottammo co-me padre puta-tivo quando,nel 1982, a Se-stri Levante,fondammo ilCoordinamen-to nazionaledelle comunitàdi accoglienza.Lo fondammoperché, nellaseconda metà

degli anni ’70, il settore della lot-ta alla tossicodipendenza era sta-to monopolio di Vincenzo Muc-cioli e di don Pierino Gelmini;quelle comunità terapeutiche ilcui successo aveva dato loro allatesta, tanto da rischiare di appari-re dei manutengoli del poteremeno limpido (ricordate il pulmi-no del Caf, Craxi-Andreotti-For-lani, parcheggiato all’interno diMolino Silla, ad Amelia?) e delladestra più retriva (ricordate la le-gione degli onorevoli nostalgici edanarosi che a San Patrignanocon bella nonchalance lasciavanocadere nel piatto robusti assegnial portatore?).Ci sembrava, il loro, uno stravol-gimento drammatico. Nella no-stra memoria storica cristiana ledue parole, “comunità” e “tera-pia”, potevano e dovevano anda-re insieme, ma mai e poi mai laseconda avrebbe potuto assorbirela prima, mai e poi mai la comu-nità avrebbe dovuto ridursi adespediente per risolvere un pro-blema medico o psicopedagogico. Per questo due preti (don LuigiCiotti del Gruppo Abele e don Vi-nicio Albanesi di Capodarco) e unreligioso (il clarettiano p. AngeloCupini, della Comunità di viaGaggio, a Lecco) presero l’inizia-tiva e gridarono: “Noi siamo co-munità, anche ma non soprattut-to terapeutiche. Prima di tuttosiamo comunità di accoglienza”.Ciotti ci mise la sua capacità di ar-ringare le folle, Albanesi la suacapacità di coniugare ideali su-premi e incisive operazioni con-crete, Cupini il suo continuo ri-chiamarsi al cuore spirituale deiproblemi.Fu su questa strada che il nostroCnca incontrò i cosiddetti preti distrada che da anni, in perfetta so-litudine, nel tentativo di aprirenuove vie all’evangelizzazione,portavano avanti il primato del-l’accoglienza: don Alberto de Na-dai, della comunità “Arcobaleno”di Gorizia, don Dante Clauser del-la comunità “Punto d’incontro” diTrento, don Mario Vatta della co-munità “San Martino in Campo”di Trieste. Era stato Vatta che, nel 1970, ave-va scritto: “La nostra vocazione ètrovare, immaginare, sperimen-tare nuove soluzioni e servizi difronte all’evolversi delle situazio-ni di bisogno ed emarginazionesociale”. 1970. Segnatevelo: un antidoto controeventuali rigurgiti di passatismo.

ABAT JOUR

Lui, sulla strada

A cura di Angelo M. Fanucci

n droghiere al mercato rionale silamenta. Da qualche tempo tieneaperto il suo banco anche la do-

menica. I suoi ricavi non sono aumenta-ti di un centesimo, in compenso è cre-sciuta la fatica e diminuito il tempo dadedicare alla sua famiglia.Certo potrebbe chiudere, non è obbliga-to, ma l’effetto della liberalizzazione del-l’apertura degli esercizi commerciali locostringe a lavorare anche nei giorni difesta. Altrimenti potrebbe perdere alcu-ni dei suoi clienti abituali, che hannoiniziato a spalmare durante i sette gior-ni i loro acquisti abituali. Oltre al dannola beffa, perché l’apertura costa: deve so-stenere la spese costanti come l’energiaconsumata, oppure lo stipendio del suounico dipendente.

U

Ma quel droghiere è “fortunato”, que-st’anno non chiuderà.L’effetto delle nuove norme sull’apertu-ra dei negozi durante la domenica, è evi-dente, non ha portato alcun beneficio aivenditori, specialmente i piccoli e mediproprietari: sono i dati prodotti da Con-fesercenti, a mostrare la continua ridu-zione dei consumi delle famiglie -4,3%lo scorso anno, e soprattutto un crolloverticale della vendita al dettaglio -13,7% tra il 2008 e il 2012. Un altro dato an-cora più grave indica che nei primi me-si del 2013 è diminuito del 50% il nume-ro delle aperture di esercizi commercia-li.Allora, perché si persevera sulla stradaindicata da questa liberalizzazione?Ha raggiunto le 159mila firme una Cam-pagna per cambiare la normativa: Libe-raladomenica, sostenuta dal mondo cat-tolico, ha trovato adesioni oltre i suoi na-turali confini, anche raccogliendo il con-senso di alcuni Presidenti regionali. Tut-tavia non si muove molto all’orizzonte.Dietro “l’occupazione della Domenica”c’è un’ideologia del consumo che ci pe-netra nelle ossa, secondo la quale esse-

re nelle condizioni di poter comprare inogni istante della nostra esistenza di-venta un diritto e dovere irrinunciabile.Non importa nemmeno il guadagno,quanto il culto dell’acquisto. Nella suaforma degenerata un co mportamentoche ne deriva è lo shopping compulsivo.Anche la questione del tempo deve aiu-tare ad entrare nella mentalità e lo stru-mento migliore è svuotare il senso dellafesta, a partire dal suo simbolo più gran-de, per un cristiano: la domenica.Ma senza la festa siamo più deboli, ce neaccorgiamo nella nostra quotidianità:quando non comprendiamo più il sensodel nostro lavorare, perché non gustia-mo la bontà dei risultati conseguiti;quando fatichiamo a costruire relazionisignificative, perché siamo occupati enon prestiamo attenzione a chi ci viveaccanto; quando emarginiamo il sensoreligioso, perché alimentiamo il trantran giornaliero che ci impedisce di in-quadrare la nostra vita in un disegno piùgrande.Quali conseguenze siamo disposti a pa-gare con la perdita della domenica?

Andrea Casavecchia

Stessi clienti spalmati su sette giorni. E tutto a scapito della famiglia

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utilizzabile dal 2012 nello specificoportale cartografico regionale UmbriaGeo. L’esigenza di fruibilità,anche attraverso l’impiego delle nuovetecnologie informatiche, ha spiegatol’assessore, non riguarda solo i databasedell’Umbria, ma tutta la cartografiageologica, nazionale e regionale. Proprioper questo la Regione Umbria hastipulato nel 2011 un protocollo d’intesacon Emilia-Romagna, Marchee Toscana, che dispongonodelle informazioni geologicheper l’intero territorioregionale di loro competenza.

VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

AGRICOLTURA.Le associazioni dicategoria già contano i danni

“Calamità naturale” per le piogge

opo settimane di pioggeCia e Coldiretti hannodato l’allarme sui danni

all’agricoltura e chiesto allaRegione di di fare richiesta alGoverno per vederericonosciuto lo Stato di calamitànaturale. La richiesta è statafatta propria dall’assessoreregionale all’agricolturaFernanda Cecchini che airappresentanti delleorganizzazioni agricole presentiil 4 giugno alla riunionestraordinaria del “Tavoloverde”, ha comunicato cheavrebbe scritto una letteraurgente al presidente dellaCommissione politiche agricoleFabrizio Nardone “per l’attivazionedello stato di calamità per l’agricolturaumbra e la richiesta che l’argomentosia posto all’ordine del giorno dellaprossima riunione della conferenzadegli assessori regionali all’agricolturain programma il 13 giugno”. Lariunione, a cui hanno partecipato tutti irappresentanti delle organizzazioniagricole, è servita per fare il punto suipossibili interventi e sulle strategienecessarie ad affrontare le criticitàdovute al maltempo, che su tutto ilterritorio umbro ha letteralmentemesso in ginocchio coltivazioni eproduzioni agricole, suscitando la fortepreoccupazione degli agricoltori.Anche in sede europea la RegioneUmbria si farà promotrice, nelprossimo incontro che si terrà aBruxelles il 19 e 20 giugno, dello stato

D

di assoluta difficoltà in cui versa ilsettore, soprattutto per quanto riguardale misure agroambientali, al fine dievitare la perdita delle risorse stanziateper il comparto. “Nei prossimi giorni -ha detto Cecchini - vanno quantificati ilpiù dettagliatamente possibile i dannisubiti, avendo ben presente che non c’èun solo settore agricolo, dai seminativi,ai trapianti, all’ortofrutta, al foraggioche si sia salvato dalla furia degli eventiatmosferici. In questo quadro lesemine dei cereali, già tardive a causadel maltempo, hanno subito i colpidevastanti di pioggia e grandine e così

la coltura della vita, dell’olio e deltabacco. Dei quasi sei mila ettari vocatia tabacco solo il 20% è stato finoratrapiantato ed è quindi facile prevederele ripercussioni che l’attuale situazioneavrà sui raccolti e di conseguenza suiredditi degli agricoltori e sui costi per iconsumatori. Sono molti inoltre iterreni dell’Umbria coperti d’acqua, suiquali sarà difficile poter operare intempi brevi per proseguire con leconsuete attività agricole”.Secondo Coldiretti, dalle primeinformazioni raccolte “si profila unasituazione di disagi e danni che varia asecondo delle zone. Al momento leprime stime fanno propendere per uncalo medio di produzione nelle diversezone di un 30-40 % per grano, orzo eavena, ma anche per le foraggere, conpunte ben superiori specie nelle zonecolpite da neve e grandine”.

M. R. V.

In 3D tramite il software gratuito Google earth

Carta geologica umbra su weba nuova Carta geologicadell’Umbria potrà essere consultatagratuitamente su Internet, grazie al

lavoro realizzato dal Servizio geologico esismico della Regione, in collaborazionecon l’Agenzia regionale Webred a cui èstata affidata l’informatizzazione. Tramiteil software gratuito Google Earth,distribuito separatamente, è possibilevisualizzare le carte geologiche regionaliin tre dimensioni, insieme ad immaginisatellitari, foto aeree ad alto dettaglio emolti altri dati ancora, ricavandone delleutili informazioni geologiche egeografiche. Il nuovo servizio è statoillustrato mercoledì 5 giugnodall’assessore regionale Stefano Vinti, nelcorso di una conferenza stampa che si ètenuta nella sala Protezione civile dipiazza Partigiani a Perugia. L’interacartografia geologica informatizzata per Google Earth è suddivisa nelle 265

L sezioni di carta tecnica regionale allascala 1:10.000, che ricoprono i circa 8475chilometri quadrati dell’intero territorioregionale, e contiene delle informazionisu ben 50.000 aree geologiche distinte, incui sono presenti oltre 200 corpi geologicia diversa costituzione. Tutta la cartografiageologica informatizzata è pubblicata escaricabile gratuitamente sul sito webdella Regione Umbria seguendo ilpercorso: Aree Tematiche - Ambiente eTerritorio - Governo del Territorio -Informazione Geologica - Cartografiageologica per Google Earth(www.territorio.regione.umbria.it/Static/GeologiaKmz/GeologiaKmz/Index_kmz.htm) in cui è disponibile un elenco perlocalità o sezione geologica consultabile.Le carte geologiche in formato per Google Earth derivano dalla cartageologica vettoriale della RegioneUmbria, anch’essa liberamente

L’assessore Cecchiniscrive al Governo echiede l’interventodell’Europa

Chiudere il corso in Economia del turismo? No mentre ci si candida a Capitale della Cultura!

a decisione del senatoaccademico dell’Uni-versità di Perugia di

sopprimere il corso di laureain economia del Turismo vaassolutamente rivista. Il corso è stato tra i primiproposti nel nostro paese, ilturismo è uno dei settoritrainanti dell’economiamondiale, nazionale e regio-nale ed uno delle fonti piùdinamiche di occupazione,come riportava il Corriere

L della sera del 31 maggio, ci-tando ad esempio che solo lacatena Hilton aprirà prossi-mamente 135 nuovi alber-ghi. Molti degli allievi del corsodi laurea di Assisi trovano oc-cupazione entro poco tempodal conseguimento della lau-rea e conosco personalmen-te alcuni di loro che lavoranoin prestigiose strutture al-berghiere in Italia ed in altripaesi europei.

La sede del Corso ad Assisi,conosciuta nel mondo più diPerugia e più dell’Umbria, èun altro valore aggiunto.Una sinergia con l’Universi-tà per Stranieri ed un’attività

di marketing adeguata, po-trebbero portare nuove iscri-zioni non solo dall’Italia, maanche dall’estero, anche conl’istituzione di master spe-cialistici su tematiche comeil turismo culturale, quelloeno-gastronomico e quelloreligioso, alcuni dei quali po-trebbero essere tenuti anchein lingua inglese. Stupisce che mentre si so-stiene la candidatura Peru-giAssisi capitale della Cultu-ra 2019 si pensi di chiudereuna delle eccellenze cultura-li della nostra regione!

Alberto Mossone

Allagamenti nella zona industriale di Terni

La protesta del sindaco Ricci

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

CONSIGLIERI: INDAGALA CORTE DEI CONTI

La Corte dei conti vuole vederci chiaro sul-le spese di tutti i gruppi consiliari di pa-lazzo Cesaroni nel 2012: circa un milionee mezzo di euro. Secondo i magistrati con-tabili, la documentazione dei rendicontidi tutti i gruppi politici sarebbe “caotica”,con errori formali e importi e date chenon corrispondono. Ci sarebbero ancherimborsi spese per trasferte, carburanti,pasti e hotel per i quali non sarebbe sta-ta indicata in modo chiaro la motivazio-ne, e irregolarità sulle spese per i colla-boratori dei gruppi consiliari. La Corte deiconti ha chiesto pertanto chiarimenti.Chiarimenti che attendono fiduciosi an-che i cittadini.

34 INDAGATI NELLAINCHIESTA SULLA BPS

Anche la Banca popolare di Spoleto è og-getto delle attenzioni della magistratura,che ha inviato 37 avvisi di conclusionedelle indagini preliminari sulla gestionedi uno dei più importanti istituti di credi-to dell’Umbria, attualmente commissa-riato dalla Banca d’Italia. Tra gli indagatici sono l’ex presidente della Bps GiovanniAntonini, alcuni suoi familiari, imprendi-tori e altri dirigenti e funzionari dellabanca. Gli avvisi di conclusioni delle in-dagini riguardano vari reati, tra i quali ap-propriazione indebita, intermediazioneusuraria, bancarotta fraudolenta. “Nonsono responsabile di nulla - ha dichiara-to ai giornali l’ex presidente Antonini - elo dimostrerò”.

ARRESTATO CANDIDATOA SINDACO NEL 2009

Non sempre i politici che si presentantocome “nuovi” sono meglio dei “vecchi”. Icarabinieri hanno arrestato per tentativodi estorsione il candidato a sindaco per lalista civica “Il Nuovo” delle elezioni co-munali del 2009 a Gualdo Tadino. Avreb-be chiesto 40.000 euro a un imprendito-re impegnato nei lavori di una cava, mi-nacciando in caso contrario di denun-ciarlo per presunte irregolarità alla Fore-stale e all’Arpa. L’arrestato, MassimilianoParlanti, di 44 anni, si presentava infattianche come esponente del comitato am-bientalista “No Cave”. I carabinieri, av-vertiti dall’imprenditore minacciato, lohanno arrestato mentre ritirava una bustacon un acconto di 500 euro. Parlanti siera presentato alle elezioni comunali del2009 con un movimento - aveva dichia-rato ai giornali - “nuovo perché è la primavolta che un gruppo di persone cercano diportare la loro professionalità al serviziodella collettività”. “Professionalità” cheevidentemente gli oltre 13 mila elettoridi Gualdo non avevano apprezzato: Par-lanti aveva ottenuto soltanto 266 voti enon era stato eletto.

UNA MANO TESA AGLIIMPRENDITORI ESAUSTI

“Ogni giorno incontro imprenditori esau-sti, psicologicamente distrutti, spogliatidella forza necessaria per andare avanti.Ogni giorno ho richieste di aiuto econo-mico: anche trovare 400 euro per pagareuna bolletta è diventato un problema in-sormontabile”. È lo sfogo del presidentedella Confcommercio di Spoleto AndreaTattini all’indomani del suicidio di unagiovane commerciante spoletina. “Moltiimprenditori - ha detto ancora - rinun-ciano anche a chiedere sostegno, covanoun’ingiusta vergogna, arrivando addirit-tura a togliersi la vita”. Ai tanti piccolicommercianti sfiduciati si è rivolto ancheil presidente provinciale della Confcom-mercio Giorgio Mencaroni: “Non perdetemai il senso di ciò che conta davvero, nondimenticate che la vita non ha prezzo. Noisiamo pronti ad ascoltarvi, affiancarvi pertrovare una soluzione. Parlare è sempre ilprimo passo per affrontare le cose”.

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI

❖ UMBRA ACQUEOra la bollettasi può pagare al postinoI portalettere dei centri di recapito di Perugia,Corciano, Torgiano, Città di Castello, Citerna,Monte Santa Maria Tiberina, Montone, SanGiustino, grazie al loro palmare potrannoaccettare i bollettini di pagamento premarcatidel tipo 896 con codice a barre emessi daUmbra Acque spa. Inoltre nei Comuni di Cittàdi Castello, Citerna, Monte Santa MariaTiberina, Montone, San Giustino, con il Postinotelematico il cliente potrà pagare i bollettinida casa o dal posto di lavoro nello stessomomento in cui avviene la consegna dellacorrispondenza, con rilascio della ricevuta dipagamento. Nei Comuni di Perugia, Corciano eTorgiano, per il servizio si deve prenotare lavisita di un portalettere chiamando il numerogratuito 803 160. Il costo - informa Posteitaliane - è di un euro, ossia 30 centesimi inmeno del costo allo sportello.

❖ SOCIETÀLe tappe in Umbria dellamarcia “contro i suicidi”Ha fatto tappa a Marsciano ieri, giovedì 6giugno, la marcia “Verso Roma contro isuicidi”. Si tratta di un’iniziativa partita da ungruppo di amici disoccupati di Solighetto diPieve di Soligo (Treviso) che, indignatidall’aumentare del fenomeno, ha deciso dipromuovere una marcia pacifica disensibilizzazione fino a Roma. L’intento èquello di coinvolgere altre persone durante ilcammino, con le quali cercare un confronto eun dialogo, essere vicino alle loro difficoltà,creare legami sociali di condivisione eraccogliere testimonianze. Alla fine delpercorso sarà fatto un resoconto riepilogativodell’intera esperienza, da consegnare anche arappresentanti del Governo. La marcia erapartita il 19 maggio. Oggi, venerdì, ripartenzain direzione di Todi.

❖ CACCIALa Giunta approvail calendario venatorioPreapertura il 1° settembre, esclusivamenteda appostamento, alle specie alzavola,marzaiola, germano reale, tortora, merlo,colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia egazza, e l’apertura generale a tutte le altrespecie il 15 settembre, ma non al cinghiale peril quale l’attività venatoria partirà il 3 ottobre,anche se le Amministrazioni provincialipossono posticipare tale data. È quantoprevede il Calendario venatorio per la stagione2013-2014, approvato dalla Giunta regionalesu proposta dell’assessore alla Caccia,Fernanda Cecchini. “Il nuovo Calendario - hadetto Cecchini - è il frutto di un’ampiapartecipazione che, partita da assembleepubbliche su tutto il territorio umbro, ha poitrovato la propria sintesi avanzatanell’organismo istituzionalmente deputato, laConsulta faunistico-venatoria in cui siedono irappresentati delle associazioni venatorie,agricole e ambientaliste, degli Atc (Ambititerritoriali di caccia) e delle istituzioni”.

SCUOLA. Intervistaal coordinatoreuscente dellacommissioneCresu (Ceu)

La scuola davanti alla sfidadei nuovi linguaggi

8 giugno si chiude unaltro anno scolastico,ma non per tutti. Gli

studenti dell’ultimo anno dellascuola media dovranno ancorafare i conti con gli esami che liimpegneranno fin quasi a tut-to il mese, così come stessodestino toccherà ai maturandidella scuola superiore.Intanto la Giunta regionale haapprovato il calendario regio-nale per l’anno scolastico2013-2014. Il prossimo annoscolastico, per tutte le scuoleumbre di ogni ordine e grado,inizierà mercoledì 11 settem-bre e si concluderà sabato 7giugno 2014. Il tutto, per un to-tale di 206 giorni complessivi,che si riducono a 205 giorni se

’L la festa del Patrono cade in ungiorno lavorativo. Anche lescuole d’infanzia avvierannole attività l’11 settembre, ma letermineranno il 30 giugno2014.Le vacanze natalizie decorre-ranno da lunedì 23 dicembre2013 a sabato 4 gennaio 2014compresi; quelle pasquali dagiovedì 17 aprile a sabato 26aprile 2014 compresi. La scuo-la è sospesa anche per le festi-vità di venerdì 1° novembre,festa di Tutti i santi, e sabato 2novembre (festa dei Morti), 8dicembre (Immacolata Conce-zione), 1° maggio (Festa del la-voro), 2 giugno (Festa nazio-nale della Repubblica) e per lafesta del santo patrono.

ermina un altro anno scolastico, etermina anche - dopo sei anni - ilruolo di Giovanni Carlotti come

coordinatore della Commissione regio-nale educazione, scuola e università(Cresu) della Ceu. Lo abbiamo intervi-stato.

Qual è il lavoro della Commissione?“Anzitutto, il servizio di coordinatore del-la Cresu è stata una grande esperienza diamicizia e condivisione con colleghi chevivono direttamente il mondo della scuo-la, svolgendo il proprio compito congrande impegno e passione eucativa.Abbiamo rilanciato l’attenzione, l’inte-resse e la stima della Chiesa umbra perla scuola e i suoi protagonisti attraversonumerose iniziative. Tra queste, mi pia-ce ricordare la Lettera aperta al mondodella scuola, elaborata ogni anno in oc-casione dell’inizio delle attività scolasti-che, e i tre incontri di confronto e rifles-sione con i docenti che svolgiamo ognianno a primavera. È stata poi istituitauna sottocommissione, coordinata dalprof. Massimo Liucci, che ha lavoratomolto proficuamente per analizzare leproblematiche relative all’insegnamen-to della Religione cattolica nelle scuoleprimarie e secondarie, promuovendouna decisa convergenza nella gestionedi questo servizio da parte delle variediocesi dell’Umbria”.

La scuola è parte centrale della vita deigiovani e della loro formazione. Qualisono a suo giudizio le sfide più attuali?“Mi pare che possiamo individuare due

T sfide principali. La prima è quella dellari-motivazione degli insegnanti e dellariqualificazione del loro ruolo. Se nel ’68era in crisi la voglia e la capacità di im-parare degli studenti, oggi è in crisi lavoglia e la capacità di insegnare da par-te dei docenti. Solo chi è innamorato edentusiasta della propria disciplina e delproprio servizio eucativo potrà contagia-re i suoi allievi, ‘facendo brillare i loroocchi’, come ci diceva lo scrittore E. Af-finati in uno degli incontri di quest’an-no. La seconda sfida è quella dei lin-guaggi. Dobbiamo far sì, anche metten-do in crisi il nostro modo di insegnare,che gli strumenti informatici e i mondivirtuali, che i nostri ragazzi frequentanoin abbondanza, diventino un’opportunitàper poterli coinvolgere nell’apprendi-mento”.

L’Università di Perugia rischia il com-missariamento. Cosa pensa della si-tuazione?“In un momento così difficile per tuttal’Università italiana, con il calo dei fi-nanziamenti e degli studenti, le ultimevicende locali legate al rinvio delle ele-zioni per i nuovi organi rischiano di da-re un colpo pesantissimo al nostro ate-neo. C’è davvero da augurarsi che nonci si avviti su ricorsi e controricorsi in tri-bunale, con la conseguenza di farci per-dere uno degli ultimi treni per il rilancio.Quando la casa brucia, è necessario chetutti si diano da fare per domare le fiam-me. Anche perché di eccellenze e di bel-le realtà su cui far leva per ripartire ce nesono in abbondanza”.

Maria Rita Valli

Si tornerà a scuola l’11settembre: ci saranno 90giorni di vacanza

Cresu. A Giovanni Carlottisubentra Annarita Caponera

avoriamo per una grande causa, inparticolare per i giovani, e lo facciamo

con la gioiosa consapevolezzadi dare il nostro piccolocontributo all’annuncio delVangelo e alla promozioneumana”. A sottolinearlo è statomons. Domenico Sorrentino,vice presidente della Ceu condelega all’educazione, scuola euniversità, nel presentare ai

membri della Cresu il nuovo coordinatore ditale Commissione, la prof.ssa AnnaritaCaponera dell’arcidiocesi di Perugia-Cittàdella Pieve, docente di Italiano e latino neilicei perugini, e di ecumenismo e dialogointerreligioso presso l’Istituto teologico diAssisi. Caponera, nominata dai Vescovi umbri,subentra a Giovanni Carlotti, che ha guidatonegli ultimi sei anni la Cresu. Il passaggio diconsegne è avvenuto lo scorso fine settimanapresso il Pontificio seminario regionale diAssisi, sede della stessa Ceu.

L“

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

er la seconda voltain Italia - dopo lapositiva esperienza

del 2011 - laConfraternita di sanJacopo di Compostellaorganizza lungo la viaFrancigena e la viaAmerina trepellegrinaggi cuipartecipano anche 30detenuti (10 per gruppo)accompagnati dapellegrini “esperti”. Sitratta di un’iniziativa che

coinvolge anche ilterritorio umbro, erientra nelle attività afavore del processo direinserimento deidetenuti nella vitasociale. A promuoverla,oltre alla Confraternita,sono il Tribunale disorveglianza di Roma e ilProvveditorato regionaleAmministrazionepenitenziaria del Lazio.Dei tre percorsi, uno èpartito da Assisi; gli altridue da Montecassino eda Radicofani (Siena).Per tutti, inizio il 5giugno e arrivo a Romain piazza San Pietro, il 12

giugno, per partecipareall’udienza del Papa. Ilpercorso umbroprevedeva le tappeiniziali: ritrovo ad Assisipresso Santa MariaMaggiore la sera del 5giugno, partenza dallabasilica di San Francescoad Assisi il 6 mattina, perpoi raggiungere Deruta;oggi, 7 giugno, ipellegrini transitano perAmelia. Accompagnatoreresponsabile del gruppoè Giancarlo Guerrini;coordinatore generale ilprof. Paolo Caucci vonSaucken dell’Universitàdi Perugia.

P

edizione 2013della staffettapodistica della

“Fiaccola della pace”Roma-Macerata ha vi-sto l’assoluta novitàdella benedizione di Papa Francesco all’u-dienza generale del 5giugno in piazza SanPietro. Anche quest’anno la Fiaccola segue ilpercorso classico, con le tappe umbre diTerni-Perugia-Assisi, per poi raggiungerele Marche con San Severino Marche-Osi-mo.Dopo la tappa iniziale a Terni, l’arrivo a Perugia il pomeriggio del 6 giugno. Nel-la cattedrale di San Lorenzo tutto il grup-po della Fiaccola ha partecipato alla mes-

’L sa officiata dall’arcive-scovo mons. Bassetti.In mattinata di ve-nerdì, intorno alle ore11, l’arrivo dei tedofo-ri a Todi con relativasosta in occasione deifesteggiamenti del750° anniversario delmiracolo di Bolsena,

cui seguiranno un breve saluto del primocittadino, un canto alla Madonna e unmomento di preghiera per fare memoriadella speciale ricorrenza.Dopo l’accensione e benedizione dellaFiaccola alla tomba di san Francesco in Assisi, i podisti transiteranno per Colfio-rito dove faranno una sosta presso la ba-silica di Plestia. Poi la Fiaccola lasceràl’Umbria per raggiungere le Marche.

Fiaccola della pace 2013 Passa dall’Umbria uno dei pellegrinaggi“compostellani” per detenuti

Panorama di Deruta

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li italiani spendono più di 76 mi-liardi di euro all’anno nell’illusio-ne, per i più vana, di acchiappare la

fortuna nel Gratta e vinci, Lotto, Supere-nalotto, videopoker e altri giochi. Poi, an-che se sono solo stime, ci sarebbero al-meno altri 10 miliardi all’anno incassatida chi gestisce scommesse e bische delgioco illegale. Insomma un fiume di soldi,una maxi-finanziaria, attorno al qualeruotano tanti interessi: di chi gestisce e la-vora nel settore delle scommesse (5.000aziende con 120.000 addetti), dello Statoche incassa la sua quota, e dei tanti politi-ci, si spera in buona fede, che pensano dirisanare il bilancio italiano e di abbassarele tasse con gli introiti del gioco.Un grande “affare”Introiti in costante crescitasoprattutto con l’aggravar-si della crisi economica.Statistiche e studi lo con-fermano: quando non arri-va più lo stipendio o lapensione non basta, cresceil desiderio di tentare lafortuna, ma anche il ri-schio di rovinarsi. Perché èin preoccupante aumentoanche la “ludopatia”. Unavera e propria malattia so-ciale, forma di comporta-mento patologico di chinon riesce più a staccarsidalle macchinette o dallafrenesia di “grattare”,scommettere, puntare. Eche riguarda sempre di piùanche i minorenni.Sono tante le iniziative e itentativi a livello nazionaleper porre limitazioni e re-gole più restrittive allapubblicità e all’eserciziodel gioco. Finora senza ri-sultati. Iniziative dei ComuniumbriAnche in Umbria doveogni abitante, neonaticompresi, spende media-mente più di 1.000 euro al-l’anno (uno stipendio) pertentare la fortuna. Il Sinda-co di Bastia ad esempiol’anno scorso aveva emes-so un’ordinanza per vieta-re l’apertura delle sale gio-chi durante l’orario scolastico, per evitareche gli studenti vi si rifugiassero saltandole lezioni. Il Tar però l’aveva bocciata, so-stenendo che era una materia di compe-tenza dello Stato e non dei Comuni. Nei giorni scorsi però dall’Umbria sonopartite altre due iniziative per arginare ilfenomeno della diffusione del gioco. Il Co-dacons ha presentato un esposto alla Pro-cura della Repubblica, ai carabinieri delNas e alla Guardia di finanza nel qualechiede di “aprire una indagine volta ad ac-certare l’eventuale sussistenza di fattispe-cie penalmente rilevanti e ogni altra fatti-specie criminosa che venisse individuata,quali il gioco d’azzardo, riciclaggio, estor-sione, e di valutare, laddove necessario, ilsequestro delle sale di videolotterie”. Nel-l’esposto si sottolinea che la “diffusione dimassa del gioco d’azzardo” è “tra le primecause di indebitamento delle famiglie e èl’anticamera del ricorso al prestito usu-raio”.Visto il fallimento dell’ordinanza del sin-daco di Bastia, i gruppi consiliari di mag-gioranza del Comune di Perugia con unordine del giorno propongono inveceun’altra strada per contrastare una dipen-denza che colpisce soprattutto “i più de-boli, non solo sotto il profilo economico,

G

ma sotto quello psichi-co. I maggiori consu-matori delle varie for-me di gioco d’azzardo -scrivono i capigruppoEmiliano Pampanelli(Prc), Francesco Mea-rini (Pd), Stelvio Zecca(Idv), Pier Luigi Neri(Comunisti italiani),Mario Catrana (Sini-stra e socialisti) e Fi-lippo Cardone (Grup-po misto - Centro de-mocratico) - apparten-gono quasi sempre al-le classi più disagiate esottoacculturate; ten-tati dal vincere facile,diventano vittime diuna vera e propria pa-tologia e quasi sempre,per dare una svolta al-la propria situazione,non fanno altro che ro-vinare la propria fami-glia arrivando al bara-tro”. Poiché il Comunedi Perugia non ha ilpotere di chiudere le

sale gioco, ma il gioco può diventare unamalattia, nell’ordine del giorno si proponedi intervenire applicando la legislazionesanitaria: “Vista la disciplina sanitaria chepone il Sindaco garante della salute pub-blica, e visto l’acclarato riconoscimentodella malattia di dipendenza da tali giochi,chiediamo al Sindaco e alla Giunta di in-tervenire per l’eliminazione nel territoriocomunale delle slot machine”. Dunqueuna strada nuova - la cui fattibilità è tuttada verificare - per arginare il diffondersidel gioco d’azzardo. L’invasione delle ‘slot’Il 45 per cento del quasi miliardo all’anno“investito” dagli umbri nella fortuna fini-sce infatti nelle slot machine. Secondo idati dei Monopoli di Stato, le “slot” eranopoco più di 2.000 nel 2004 ma nel marzo2012 sono triplicate, diventando circa6.000. “Dietro le slot machine - ha detto Paolo Brutti, presidente della Commis-sione regionale d’inchiesta sui fenomenidi criminalità organizzata e tossicodipen-denze - ci sono anche organizzazioni ma-fiose che alimentano queste attività, ed èormai accertato che il gioco d’azzardo rap-presenta una delle forme più diffuse perripulire il denaro sporco”.

Enzo Ferrini

VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

Gioco d’azzardo, una piagada arginare ma... come?

BREVI IN UMBRIA

❖ AEROPORTOGiornata di grande traffico aereo

L’aeroporto “SanFrancesco d’Assisi” il 6giugno ha vissuto unagiornata di trafficoparticolarmente intensa,con tutti i repartioperativi impegnati apieno regime. Oltre alnormale traffico di linea

sono transitati numerosi voli Charter ed Executive da Parigi(Francia), Praga (Rep. Ceca), dall’Ucraina e Germania,Anversa (Belgio), Mosca (Russia), Glasgow (Scozia) eFrancoforte (Germania). “Il forte aumento del trafficoexecutive, gestito da Sase in collaborazione con DeltaAerotaxi, testimonia la fruibilità dello scalo e l’interessecrescente verso la nostra Regione” commentano alla Sasericordando il nuovo collegamento Perugia – Bucarestinaugurato mercoledì.

❖ ASSOINDUSTRIAMessa la firma della fusione

È stato firmato lunedìl’atto di fusione tra leAssociazioni degliindustriali di Perugia eTerni in attuazione diquanto deciso dalleAssemblee delle dueassociazioni svoltesi il 21maggio e che decreta la

nascita della nuova Confindustria Umbria. La fusione saràoperativa sotto tutti i profili dal primo luglio 2013. Nellafase transitoria, fino al mese di dicembre 2013, saràUmbro Bernardini a guidare la nuova struttura nella fasedi avvio, affiancato dal vice presidente Ernesto Cesaretti. (Nella foto, da sinistra: Campanile, Bernardini, Cesaretti)

Gli umbri spendono in media1.000 euro all’anno perlotterie e slot. I Sindaci nonhanno poteri. Ma si potrebbeintervenire per motivi medici

Libera proponeassociazione Libera faproprie le proposte

avanzate al Governo nel 2010dall’Alea (Associazione per lostudio del gioco d’azzardo edei comportamenti a rischio) edal Conagga (Coordinamentonazionale gruppi per giocatorid’azzardo). In breve, proponedi: approvare una leggequadro sul gioco d’azzardo,ridefinendo le procedureautorizzatorie; limitare imessaggi pubblicitari;recepire l’indicazionedell’Organizzazione mondialedella sanità che vede nel giocod’azzardo compulsivoun’autentica malattia sociale;consentire ai giocatorid’azzardo patologici e ai lorofamiliari il diritto alla cura e almantenimento del posto dilavoro. Per quanto riguarda il contrasto dei fenomenid’illegalità: potenziare icontrolli e il monitoraggiodelle concessioni di licenze asocietà estere; inasprimentodelle sanzioni; conti correnti“dedicati” per concorsi,pronostici e scommesse;requisiti più stringenti per chigestisce i locali.

’L

6 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURADI PERUGIA

BORSA MERCI DI PERUGIAListino del giorno 04-06-13

QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE

FRUMENTIproduzione Provincia di Perugia

a) tenerifino (peso spec. 79 kg/hl - glutine dibuona qualità - c.e. 1%) umidità13% ....................................................buono mercantile (peso spec. 78kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............mercantile (peso spec. 75 kg/hl - c.e.2%) - umidità 13% ............................

FARINE DI FRUMENTOa) di grano tenero:(con caratteristiche di cui all’art. 7 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)farina tipo 00 .....................................farina tipo 0 .......................................farina tipo integrale ..........................farina tipo 00 - sfarinato granulare(granito) .............................................b) di grano tenero ad alto tenore diglutine:farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine11-12, consistente) ...........................c) di grano duro:(con caratteristiche di cui all’art. 9 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)semola ..............................................

CASCAMI DI FRUMENTOa) tenero:farinaccio .........................................crusca e cruschello tenero...............crusca e cruschello cubettato tenerob) duro:farinaccio duro..................................crusca e cruschello duro...................crusca e cruschello cubettato............

GRANTURCOlocale - umidità 14% ........................

CEREALI MINORI ELEGUMINOSE

orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *avena nazionale tipo Maremma ..... *avena estera (nazionalizzata) ........ *favino palombino per uso zootecnicofave per uso zootecnico.....................sorgo per uso zootecnico bianco ......sorgo per uso zootecnico rosato ......* impurità

SEMI OLEAGINOSIgirasole .............................................

FARINE PER USO ZOOTECNICOfarina estrazione di girasole..............farina estrazione di soia nazionale...farina integrale di granturco ..............

OLIO DI OLIVA(Legge 13-11-1960, n. 1407)a) produzione Provincia di Perugia:olio extra vergine di oliva, con non piùdel 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.

DENOMINAZIONE DELLE MERCIPrezzi del 04.06.13

da euro a euroDENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prezzi del 04.06.13

da euro a euro

235,000 237,000

n. q. n. q.

n. q. n. q.

445,000 450,000440,000 445,000440,000 445,000

450,000 455,000

605,000 615,000

432,000 438,000

213,000 214,000181,000 182,000178,000 179,000

206,000 208,000175,000 176,000180,000 181,000

228,000 234,000

n. q. n. q. n. q. n. q.

198,000 203,000n. q. n. q. n. q. n. q. n. q. n. q.

240,000 243,000 245,000 248,000

---- n. q.

273,000 275,000 507,000 510,000285,000 286,000

6,000 6,500

b) altre provenienze:olio extra vergine di oliva,naz. con nonpiù dell’8% in peso di acidità al kg.olio di oliva, con non più del 2% inpeso di acidità .......................... al kg.olio extra vergine di oliva, est. con nonpiù dell’0,8% in peso di acidità al kg.

OLII DI OLIVA RAFFINATI

olio di oliva raffinato, con non più dello0,5% in peso di acidità ..... al kg.olio di sansa raffinato, con non piùdello 0,5% in peso di acidità...................................................al kg.

OLII DI SEMIolio di semi vari ........................ al kg.olio di arachidi........................... al kg.

olio di girasole .......................... al kg.olio di soja ................................ al kg.

SEMENTIb) selezionate - esenti da cuscuta,purezza e germinazione e male erbepreviste dalla legge per le singole spe-cie - certificate - a seconda della varie-tà o ecotipo:erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazioneorzo di 2a moltiplicazione .................frumenti teneri di 2a riproduzione .......favino di 2^ moltiplicazione .......c) categoria commercialeselezionate - esenti da cuscuta, purez-za e germinazione e male erbe previ-ste dalla legge per le singole specie -certificate - a seconda della varietà oecotipo:favino ..................................................lupinella sgusciata ...........................

UVE - MOSTI - VINI(di produzione Provincia di Perugia)Uva bianca sana, base ....................Uva nera sana, base .......................Grechetto..............................................Mosto bianco base ............................Mosto rosso base .............................Vino da tavola bianco fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola bianco oltre a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso oltre 11° agr./q.le .................................................

3,200 3,520

2,600 2,650

2,800 2,850

2,700 2,750

1,900 1,950

1,070 1,0751,940 1,950

1,050 1,0551,065 1,070

– –– –– –

470,000 500,000– –– –

– –– –– –

– –– –– –

– –– –

4,000 4,500

4,500 5,000

3,300 3,700

3,800 4,200

Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)

PERIODO NAZION. PERIODO NAZION.Capoluogoprov. di PG

Capoluogoprov. di PG

Genn. 2011-Genn. 2012 + 3,2 + 2,9Febbraio 2011 - Febbraio 2012 + 3,3 + 3,0Marzo 2011 - Marzo 2012 + 3,2 + 3,0Aprile 2011 - Aprile 2012 + 3,2 + 3,0Maggio 2011 - Maggio 2012 + 3,0 + 2,9Giugno 2011 - Giugno 2012 + 3,1 + 3,2

Luglio 2011 - Luglio 2012 + 2,9 + 2,9Agosto 2011 - Agosto 2012 + 3,1 + 3,3Settembre 2011 - Settembre 2012 + 3,1 + 3,4Ottobre 2011 - Ottobre 2012 + 2,7 + 2,7Novembre 2011 - Novembre 2012 + 2,4 + 2,7Dicembre 2011 - Dicembre 2012 + 2,4 + 2,8

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assumersi le proprie responsabilità.“Questi uomini si ritengono vittime etendono a dare la colpa alle compagne,che spesso si fanno carico di ciò chenon funziona nella relazione. Ilproblema è che, se non c’è un lavorospecifico sulla violenza, questa non siinterrompe. Dobbiamo cioè imparare aparlarne in modo diverso, come unqualcosa che ci riguarda più da vicino”.Parlarne è necessario, aggiungePauncz, ma più che raccontare dei‘femminicidi’ occorrerebbe affrontare ilproblema sul piano sociale e culturale.L’esperta ha raccolto la sua esperienzanel libro Trasformare il potere (Romanoeditore). Una guida pensata per aiutarele donne.

M. A.

circa la metà venivano dal Centro-Norde Centro-Sud, ora sono in diminuzione,anche perché la richiesta dal territorioè sensibilmente aumentata e poi perchéil percorso di recupero è molto lungo:dopo cinque colloqui di valutazioneiniziale, segue un periodo di un annoall’interno di un gruppo, e per chi vieneda fuori è difficile proseguire, allora loindirizziamo a psicologi e psichiatri. Ilpercorso di assunzione diresponsabilità fa sì che la violenza siinterrompa abbastanza velocemente,nel giro di due mesi, mentre il periodosuccessivo serve a consolidare irisultati, e soprattutto estendere lapercezione dei maltrattamenti anche alivello psicologico”. Il problemacomunque, sottolinea, è la difficoltà ad

lessandra Pauncz, psicologa,operatrice del primo Centro diascolto uomini maltrattanti (nato

a Firenze nel 2009) ha presentato ilCentro al convegno di Perugia: “Sirivolge a uomini che hanno usatoviolenza nelle relazioni affettive”. Inquesti anni, 165 uomini si sono rivolti alCentro fiorentino che per i primi dueanni è stato l’unico punto di riferimentoin Italia per uomini con questoproblema. Oggi ve ne sono otto. “Ingenere, chi viene da noi è una personacon relazioni affettive stabili e di lungoperiodo, ed ha tra i 30 e i 50 anni. Sirivolgono a noi spontaneamente, spessospinti dalle proprie compagne, anche seabbiamo uomini che vengono conobblighi giudiziari. Nei primi due anni,

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

Convegnopromosso a Perugia dal Centro pariopportunità

IL COMMENTO

è qualcosa di profondamenteinquietante nel ripetersi di fattidi cronaca che hanno come

protagonisti adolescenti, che si tolgonola vita o cercano di farlo. Ragazzi eragazze che vorremmo pieni di forza edentusiasmo, e invece scopriamo quasiarresi di fronte a situazioni che reputanoinsopportabili, al punto di rifiutare la vitastessa. Nei giorni scorsi è tornata sotto iriflettori la vicenda di Carolina, 14ennedi Novara che si è uccisa a gennaioperché perseguitata da alcuni coetaneisui social network (coetanei che orasono indagati). “Con la gente – halasciato scritto Carolina proprio suFacebook – ho già avuto troppapazienza. Non voglio più perderetempo”. Qualche tempo prima dellatragica fine di Carolina un 15enne aRoma si era impiccato in casa perchéderiso sempre sul Web, “additato” comeomosessuale. E pochi giorni fa un16enne si è buttato dalla finestra dellascuola, a Roma, per motivi simili. Èancora vivo, per fortuna. “Mi sentooppresso, non ce la faccio più”, ha scrittoalla mamma. Difficile entrare nellospecifico dei singoli casi, chenaturalmente hanno profili unici. Cisono però aspetti comuni, che fannoriflettere.

- Il primo è il peso fortissimo,determinante, del “giudizio” altrui. Gliadolescenti, si sa, sono in cerca diidentità, in fuga dalle rassicurantidefinizioni familiari che li hannoaccompagnati nella crescita dallafanciullezza, bisognosi di autonomia e diun volto nuovo, di camminare con leproprie gambe… Il gruppo dei “pari”diventa sempre più importante, i volti ele parole degli “amici” sono lo specchiodi sé, l’aggancio con la realtà, iriferimenti per cercare la strada. È unmeccanismo di sempre. Non facile. Oggisembra in certi casi che i nostri ragazzisiano meno “attrezzati” a sopportare glialti e i bassi dell’ottovolante, le discese ele salite ripidissime. Sembrano propriofragili, sempre più fragili.- C’è poi da considerare l’amplificazionee la trasformazione delle relazioni che sirealizza attraverso i nuovi media, i socialnetwork, l’allargarsi del mondoimpalpabile ma “realissimo” del Web.Un mondo che chiede nuovecompetenze a chi lo frequenta, peraltrospesso con grande ingenuità, e che nellostesso tempo presenta rischi tutti nuovirispetto al passato.- Un rischio di cui si parla spesso èquello, ad esempio, del cyber-bullismo,piaga vera e crescente. Secondo i datidella polizia postale, nei primi 4 mesi del2013 sono state 54 le denunce inproposito: in tutto il 2012 erano state solo30. Nei casi di tragedie cui abbiamoaccennato, la dimensione del Web èsempre stata importante.

Per questi ambienti servono attenzioninuove, una “cura” specialissima da partedegli educatori (tanti sono già in primalinea, a cominciare dalle scuole). E sonoproprio gli educatori, ancora una volta, asentirsi chiamati in causa di fronte alletante fragilità così manifeste dei nostriragazzi. Chiamati a far respirare loro ilgusto di una “vita buona”, che guardi alfuturo con speranza, capace di spingereoltre le difficoltà e le frustrazioni.Chiamati a fare quadrato, con amore (econsapevolezza strategica), intorno allegenerazioni più giovani, perché nessunosi senta lasciato solo e abbia a dire diessere stanco e di non farcela più.

Alberto Campoleoni

’C

Violenza sulle donne,vanno ‘seguiti’ gli uomini

a violenza contro le donne è unproblema sempre più diffuso. Lacronaca parla di donne uccise, stu-

prate e maltrattate, ma per ogni donnache subisce violenza c’è un uomo che lafa. Del lato maschile della violenza sulledonne si è parlato il 31 maggio a Perugiaal convegno “Uomini violenti: preven-zione e recupero” promosso dal Centroper le pari opportunità (Cpo) della Re-gione, dalla Camera minorile di Perugiae dall’Unione forense per la tutela dei di-ritti dell’uomo, con il patrocinio della Re-gione e della Scuola superiore diavvocatura. “La violenza sulle donne è que-stione che riguarda innanzituttogli uomini, ed è quindi necessarioche nel ‘maschile’ cominci adaprirsi una riflessione” ha detto Daniela Albanesi, presidente delCpo regionale. “Occuparci solodelle donne non basta – ha ag-giunto Lucia Magionami, psico-terapeuta del Telefono donna delCpo –, c’è bisogno di più forma-zione per leggere la violenza e sa-

L perla riconoscere. È importante metter-si insieme, avere un linguaggio comunetra operatori dei vari servizi per creareuna sinergia che forse è più funzionale”.Al convegno sono stati ricordati i dati rac-colti in dieci anni di attività da Telefonodonna, istituito nel 1989 dal Cpo della Re-gione. I dati mostrano che la violenza siverifica quasi sempre all’interno di unarelazione poiché il maltrattante è il ma-rito (47% dei casi), il convivente (14,6%),l’ex marito (11,3%). Le donne che subiscono la violenza ap-

partengono a ogni classe sociale e ognifascia di età. Circa l’80% delle donne chehanno contattato il ‘telefono rosa’ de-nuncia di subire violenza e maltratta-menti, il restante 20% problemi legati al-la separazione. Negli ultimi dieci anni, 3.336 donne si so-no rivolte al numero unico regionale diTelefono donna (800 861126): dal 2003 al2012 sono quasi raddoppiate. Molte di lo-ro chiedono che la violenza finisca, mahanno difficoltà a sporgere denuncia pervergogna, per il timore del giudizio so-

ciale. Il 68% sono di origineitaliana, l’8% straniere. Il maltrattante, in base sem-pre ai dati di Telefono donna,è quasi sempre insospettabile(65%). Alcolismo, tossicodi-pendenza, problemi psicologi-ci-psichiatrici costituisconoaggravanti ma non sono le ve-re cause della violenza, che ècomunque trasversale, ri-guarda cioè uomini di ognietà, etnia, nazionalità, classesociale e livello culturale.

Manuela Acito

C’è il Centrodi ascoltoper uominimaltrattanti

Test genetici e salute, il caso Angelina Jolie

TELEFONO DONNAl servizio Telefono donna, che si attiva con ilnumero verde 800 861126, realizza azioni e

interventi di prevenzione e contrasto almaltrattamento e alla violenza nei confronti delladonna. Opera presso le due sedi di Perugia e Terni.Non eroga prestazioni terapeutiche, ma è un luogospecializzato nell’ascolto e nell’accoglienza. Dàinformazioni e accoglienza telefonica, presa incarico e trattamento dell’utente, e percorsi diuscita dalla violenza, consulenza legale epsicologica (ambedue gratuite).

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7LA VOCE SOCIETÀ

Ne ha parlato lapsicologa AlessandraPauncz. Un’esperienzanata a Firenze

lcune settimane or sonoi giornali hanno diffusola notizia riguardante

l’attrice Angelina Jolie, di 37anni, che si è sottoposta ad in-tervento di mastectomia bila-terale (asportazione di en-trambi i seni) a causa di un’al-terazione del gene Brca1, in-dice di alto rischio di tumoredella mammella. La decisioneè stata motivata dal fatto chela madre dell’attrice avevasofferto di un tumore allamammella ed era deceduta

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dopo anni di cure e di soffe-renze, e che la giovane attriceha voluto così garantirsi unavita futura più sicura da dedi-care ai suoi tre figli naturali eagli altri tre avuti in adozione.La notizia ha suscitato scon-certo e stimolato un ampio di-battito fra genetisti, oncologie bioeticisti. Non vi è dubbioche il mondo della medicinaha subito grandi trasforma-zioni negli ultimi decenni gra-zie alle nuove tecnologie checonsentono di raggiungere ri-sultati straordinari. Le cono-scenze del genoma umano inparticolare permettono ormaidi prevedere con buona pro-babilità lo sviluppo di nume-rose malattie grazie ai test ge-netici oggi possibili ed il rico-

noscimento di mutazioni digeni i cui effetti negativi pos-sono essere corretti con l’usodi farmaci mirati. Nel caso specifico di AngelinaJolie è stata riconosciuta unamutazione del gene Brca1 cheindica un rischio pari a circal’80% di sviluppare un cancrodella mammella, rischiorafforzato anche dalla espe-rienza familiare. La scelta del-l’attrice va naturalmente ri-spettata sul piano umano perle motivazioni che l’hanno in-dotta. Tuttavia bisogna ag-giungere che un test geneticopositivo come in questo casonon significa sicuro sviluppodi un tumore e che oggi ci so-no possibilità di periodici edaccurati controlli medici per

cogliere i primi segni di ma-lattia ed intervenire tempesti-vamente. Inoltre l’asportazio-ne dei seni non esclude lo svi-luppo di un tumore in altri or-gani come le ovaie. Quindi la decisione di Angeli-na Jolie, motivata ma non ob-bligatoria, non deve suscitarespirito di emulazione in altregiovani donne: la esecuzionedi test genetici deve esseresuggerita da specialisti ai qua-li bisogna poi affidarsi per unadecisione che deve essere se-renamente discussa e condi-visa. In sintesi la vicenda del-l’attrice americana, di cui si èmolto parlato in questi giornie che non è unica, deve in-durre le società medico-scien-tifiche e le società di Bioeticaad elaborare linee-guida cuiattenersi in situazioni analo-ghe.

Fausto Santeusaniogià docente di Endocrinologiaall’Università di Perugia

Adolescenti sempre più fragili

I social networkamplificano a dismisurail giudizio dei “pari”

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rispondere alla domanda: visiete presi cura dei vostrifratelli, delle vostre sorelle... indifficoltà?

Si diceva all’inizio chel’episodio della vedova di Naime quello della vedova di Sareptasono presentate in parallelo.Conviene ricordare l’antefatto. Ilprofeta Elia incontra questagiovane vedova alla porta di unacittà fenicia, mentre raccoglielegna; prima le chiede acqua dabere e subito dopo anche unpezzo di pane. Lei risponde che,a causa della siccità in corso,non ha nulla in casa, se nonl’ultima manciata di farina nellagiara e l’ultimo scolo di olionell’orcio; avrebbe cotto unaschiacciata per sé e per suofiglio e poi avrebbero atteso lamorte per fame. Elia le disse difare come le aveva chiesto,perché farina e olio nonsarebbero diminuiti, fino a cheil Signore non avesse mandatola pioggia. La vedova si fidò diquella parola e ne constatòl’affidabilità: incredibilmente,

farina e olionon finivanomai. Accadde inseguito quelloche si narranella primalettura. Ladonna si sentìtradita. Se nelamentò con ilprofeta; ma Diola visitò e leiriebbe suo figliovivo.L’evangelistaLuca narral’episodio della

VENERDÌ 7 GIUGNO 2013LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Lode a Dio che ci “visita”! Vangeloesù si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoidiscepoli e una gran folla andavano con lui. Quandofu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla

sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova;e molta gente della città era con lei. Il Signore, vedutala, ebbepietà di lei e le disse: “Non piangere!”. E, avvicinatosi, toccòla bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: “Ragazzo, dicoa te, àlzati!”. Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò aparlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Tutti furono presi datimore, e glorificavano Dio, dicendo: “Un grande profeta èsorto tra di noi” e “Dio ha visitato il suo popolo”. E questo direintorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutto ilpaese intorno.

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Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini*

SOCIETÀ. L’attualità di una ‘vecchiaconsiderazione’ delgiornalista cattolicoGiuseppe Cacciami

“Davvero - scrisse - inquesto momento cosìdecisivo, ci si rendeconto che la preghiera è il livello più profondodella vera politica”

avvero in questo momento co-sì decisivo ci si rende contoche la preghiera è il livello più

profondo della vera politica”. In una nonlontana stagione che vedeva il nostroPaese in affanno politico e istituzionale Giuseppe Cacciami, un maestro delgiornalismo cattolico italiano, chiudevacon queste parole la sua lettera a un ami-co. Chiamare in campo la preghiera mentreuna crisi dai molti aggettivi porta a benaltri pensieri può apparire del tutto fuoriluogo e fuori tempo. C’è il rischio di unindebito e ingenuo mescolamento di di-mensioni ed esperienze. Le perplessitàsono legittime e comprensibili.Le parole di Giuseppe Cacciami, ancheoggi attuali, non intendono però sorvola-re i dubbi e neppure vogliono rimanereestranee alle riflessioni degli analisti edei commentatori politici. Non c’è la volontà di prendere le distan-ze da una realtà problematica e in muta-zione, c’è il desiderio di aiutarla a pren-dere quota liberandola dai lacci del bas-so profilo e del piccolo cabotaggio. L’impresa è difficile: anche la gente delquotidiano prende atto dell’asperità del-la china da risalire, mentre è in preoccu-pata attesa di risposte efficaci e rapide. La comunità cristiana, fatta dalla gentedel quotidiano, sa bene che la politica ele istituzioni hanno bisogno di riformema nello stesso tempo sente che c’è qual-cosa di “specifico” che il vivere e pensa-re la fede devono offrire perché un’im-

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presa difficile non si trasformi in un’im-presa impossibile. Di questi sentimenti c’è espressione ognidomenica quando, nelle chiese, l’assem-blea risponde all’invito a pregare per chi

ha responsabilità politiche, di governo, dicostruzione del bene comune e di rag-giungimento della giustizia. Solo un osservatore frettoloso potrebberitenere che si tratti di formule ripetitivealle quali la gente è chiamata a rispon-dere meccanicamente. Non è così: quel-le persone vivono sulla propria pelle ladifficoltà e il disagio, e hanno fiducia nel-la forza della preghiera perché l’hannosperimentata e la sperimentano nella fa-tica di ogni giorno. C’è poi la Storia a richiamare un percor-so sul quale uomini e donne hanno testi-moniato, con la loro fede e con la loro in-telligenza, che imprese ritenute umana-mente impossibili sono state rese possi-bili e quindi sono state realizzate.

Quanta preghiera queste persone hannomesso nel loro impegno di costruttori disolidarietà e speranza? E i politici, con leloro specifiche competenze, non dovreb-bero essere tra questi? E la comunità cri-stiana non dovrebbe prendere maggiorcoscienza della propria responsabilità, acominciare proprio dall’approfondire ilsignificato del pregare per la politica e ipolitici? Non è importante dare, con linguaggiolaico, un segnale all’esterno sul rapportotra preghiera e politica, non per convin-cere o convertire, ma per aprire altri spa-zi di pensiero accanto a quelli degliesperti e degli addetti ai lavori? Si potrà prendere e far prendere consa-pevolezza che la politica ha bisogno an-che della preghiera per ritrovare se stes-sa e crescere nella sua specifica vocazio-ne al servizio? Non esiste una “cattedra” per le risposte.Esistono uomini e donne che vivono l’im-pegno politico come forma esigente dicarità, ben consapevoli che questa sceltanon regge senza un fondamento interio-re e senza il sostegno orante di una co-munità. “Davvero in questo momento così decisi-vo ci si rende conto che la preghiera è illivello più profondo della vera politica”:Giuseppe Cacciami non a caso nella let-tera all’amico si ferma a questo punto. Sache un giornalista, per la fiducia che hanell’intelligenza del lettore, non deve ag-giungere altro.

Paolo Bustaffa

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Gli episodi dellavedova di Sareptae di Naim sonoesempi concreti di“teologia dellavisita”: Dio siprende cura delSuo popolo

X DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C

n questa domenica la liturgiariprende la lettura continuadel Vangelo secondo Luca,

che oggi narra il noto episodiodella risurrezione del figlio dellavedova di Naim, letto inparallelo alla risurrezione delfiglio della vedova di Sarepta. Lachiave per comprenderecorrettamente questo episodioevangelico si trova verso la fine,nel momento in cui la follainterviene coralmente aglorificare Dio che ha visitato ilsuo popolo, perché ha fattosorgere un grande profeta inmezzo a loro. L’interessedell’evangelista, in questoracconto, sta nell’esaltare lavicinanza soccorritrice di Dio edella sua grazia nell’azione diGesù, che ha compassione dellasventura della povera madrevedova, ora anche senza figlio equindi senza sostegno alcuno; alcui dolore prende ampia parteanche la popolazione cittadina.Nell’esperienza biblica ha ungrande rilievo la teologia della“visita”. Quando si legge cheDio ha visitato il suo popolo, sideve intendere che Dio si èpreso cura di lui, che se nepreoccupa, che interviene insuo soccorso. Quelli tra noi cheal mattino pregano con lapreghiera delle lodi ricordano ilcantico di Zaccaria, il Benedictus, dove, insieme alpadre di Giovanni Battista,benediciamo Dio “che havisitato e redento il suo popolo”.La Bibbia esprime quest’operadi Dio anche con altreespressioni: avere compassione,consolare, e molte altre. Oggil’evangelista racconta che lagente, vedendo un ragazzo

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morto ritornare in vita ericonsegnato a sua madre,riconobbe la visita di Dio, che siera fatto vicino mandando ungrande profeta tra il popolo.L’uomo può in qualche modosomigliare a Dio quando visita ilfratello o la sorella che sono nelbisogno. Nel Vangelo secondoMatteo, al cap. 25, Gesù diceuna parabola sul giudizio cheDio farà alla fine della storia:saremo tutti giudicati in base adun codice che ha come criteriodi base: la visita. “Ero malato,carcerato… e mi avete visitato”.Ossia, saremo chiamati a

vedova di Naim con espressioniche richiamano da vicino il fattodi Elia. Nelle due narrazionivediamo una vedova in lacrimeper la perdita dell’unico figlio;in ambedue c’è un profeta incammino che giunge presso laporta di una città; c’è un gestocon cui si richiama in vita unfiglio morto. Tuttavia sisottolinea che Gesù è superiorea Elia, che pure era consideratoda tutti il più grande dei profeti:per Gesù è sufficiente toccare labara e ordinare al ragazzo dialzarsi; mentre Elia devesupplicare il Signore eprostrarsi ripetutamente. ANaim, oltre ai discepoli di Gesù,è presente una grande folla, checoralmente benedice Dio e nericonosce la benevolenza,perché è finalmente comparso ilprofeta grande che era statopromesso anticamente da Mosè(Dt 18,15). La seconda lettura ètratta dalla lettera di Paolo aineo-cristiani della Galazia(Turchia nord-occidentale),scritta nel contesto dellapolemica tra alcuni che si eranoconvertiti dal giudaismo e altriche venivano da ambienti

pagani. Gli ex giudei cercavanodi screditare Paolo, che siopponeva alle loro posizionidottrinali, sostenendo che nonera un vero apostolo perché nonaveva conosciuto Gesù durantela vita terrena. Paolo si difendedall’accusa scrivendo di nonavere appreso la verità su Gesùda uomini, ma direttamente, perrivelazione, dal Risorto.Colpisce un’espressone: “Maquando Dio… si compiacque dirivelare in me suo Figlio…”(Gal 1,16). Notare: non “a me”,come si trova in vecchie,imprecise traduzioni, ma “inme”. Paolo intende dire che laconoscenza di Gesù Cristo nongli venne da una“informazione”, ma fu unavvenimento, accadutonell’esperienza intima di unincontro. Ogni fede autentica eadulta in Gesù Cristo ha sempreinizio da un incontro.* Esegeta, già docenteall’Ita di Assisi

(Il commento al Vangeloè anche sul sito www.lavoce.it. Collegatiutilizzando il QR code)

Cristianesimoe politica

l rapporto tra cristianesimo e politica èstato complesso fin dal principio, a

cominciare dal fatto che Cristo vennecondannato a morte dalle legittimeautorità. Il libro dell’Apocalisse testimonial’atteggiamento di sfiducia, anzi terroreverso il Potere da parte delle primissimegenerazioni cristiane... del resto,l’imperatore era Nerone. Un momento disvolta fu l’editto di Costantino, di cuiquest’anno ricorre il 1.700° anniversario(313 - 2013); ma scontri e persecuzionicontinuarono anche in seguito, p.es. acausa dell’adesione di alcuni imperatoriall’arianesimo. Il Medioevo videaddirittura la “lotta per le investiture” traImpero e Papato. In epoca moderna,risulta interessante uno studio sulliberalismo (vedi art. a pag. 11). (d. r.)

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LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal Primo libro dei Re 17,17-24

SALMO RESPONSORIALESalmo 29

SECONDA LETTURADalla Lettera di Paolo ai Galati 1,11-19

VANGELODal Vangelo secondo Luca 7,11-17

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI DA SANTA MARTA

Come ogni settimana, un riassunto delle omelietenute da Papa Francesco nella cappella dicasa Santa Marta. Testi completi sul sito www.vatican.va, cliccando su “Meditazioniquotidiane”.

Venerdì 31 maggioL’eternità non sarà noiosaLa gioia cristiana è stata al centro dell’omeliadel Papa il 31 maggio, festa della Visitazione diMaria a Elisabetta, là dove Elisabetta esclama:“Ecco, appena il tuo saluto è giunto alle mieorecchie, il bambino ha sussultato di gioia nelmio grembo”. “Tutto è gioia - ha commentatoFrancesco -. Ma noi cristiani non siamo tantoabituati a parlare di gioia, di allegria. Credoche tante volte ci piacciano più le lamentele!Cosa è la gioia? La chiave per capire questagioia è quello che dice il Vangelo: ‘Elisabetta fucolmata di Spirito santo’. Quello che ci dà lagioia è lo Spirito santo”. Quindi ha citato “ilgrande Paolo VI”, che diceva: “Non si puòportare avanti il Vangelo con cristiani tristi,sfiduciati, scoraggiati”. Invece la gioia cristianaderiva dalla lode a Dio, e “l’eternità saràquesta: lodare Dio. Ma questo non sarà noioso,sarà bellissimo! Questa gioia ci fa liberi”.

Sabato 1° giugnoLo “scandalo” di CristoLo “scandalo” di un Dio che si è fatto uomo edè morto sulla croce è stato al centrodell’omelia tenuta da Papa Francesco il 1°giugno. “Noi - ha affermato - possiamo faretutte le opere sociali che vogliamo, e diranno:‘Ma che bene la Chiesa, che bene le operesociali che fa la Chiesa!’. Ma se noi diciamo chefacciamo questo perché quelle persone sono lacarne di Cristo, viene lo scandalo”. E tuttavia,“quella è la verità, quella è la rivelazione diGesù. Quella presenza di Gesù incarnato.Quello è il punto”. Se lo si dimentica, saràsempre forte la seduzione per i discepoli diCristo “di fare cose buone senza lo scandalo delVerbo incarnato, senza lo scandalo dellacroce”.

Lunedì 3 giugnoI corrotti, cioè smemoratiIl pensiero di Papa Francesco, il 3 giugno, èandato a Giovanni XXIII - “un modello disantità”, l’ha definito - per ricordarne il 50°anniversario della morte, ma anche esoprattutto per rilanciarne la testimonianza inun tempo in cui, perfino nella Chiesa, c’è chisceglie la strada della corruzione piuttosto chequella dell’amore come risposta al dono di Dioper l’uomo. Chi sono i corrotti? Gesù li hadefiniti sepolcri imbiancati. “E nelle comunitàcristiane - ha detto il Papa - i corrotti sono così.Si dice: ‘Ah, è buon cristiano, appartiene a talconfraternita; buono, buono, è uno di noi’. Maniente: sono per se stessi. Giuda haincominciato da peccatore avaro, è finito nellacorruzione... I corrotti sono grandi smemorati,hanno dimenticato questo amore con il qualeil Signore ha fatto la vigna, ha fatto loro.Hanno tagliato il rapporto con questo amore. Eloro diventano adoratori di se stessi. Quantomale fanno i corrotti nelle comunità cristiane!Il Signore ci liberi dallo scivolare sulla stradadella corruzione!”.

Martedì 4 giugnoImparare dai bambiniPapa Francesco è tornato sul tema il giornodopo, proponendo una riflessione sullinguaggio che di solito usano i corrotti, cioèquello dell’ipocrisia: lo stesso - ha detto - usatoda Satana nel deserto quando ha tentato Gesù.I corrotti “non amano la verità. Amanosoltanto se stessi, e così cercano di ingannare,di coinvolgere l’altro nella loro menzogna,nella loro bugia”. L’ipocrisia, dunque, è illinguaggio della corruzione, e non certo il“linguaggio di verità, perché la verità mai va dasola: va sempre con l’amore. Non c’è veritàsenza amore. L’amore è la prima verità. E senon c’è amore non c’è verità”. Invece “lamitezza che Gesù vuole da noi non ha niente ache fare con questa adulazione, con questomodo zuccherato di andare avanti. Niente. Lamitezza è semplice, come quella di unbambino; e un bambino non è ipocrita, perchénon è corrotto. Quando Gesù ci dice: ‘Il vostroparlare sia sì, sì, no, no’, con animo dibambino, ci dice il contrario di quello chedicono i corrotti”.

Papa Francescodi fronte aifamiliari deicaduti italianinelle missioni dipace all’estero

Guerra, suicidio dell’umanità

a guerra è il suicidio del-l’umanità perché uccideil cuore e uccide l’amo-

re. Il 2 giugno di Papa Fran-cesco è un dire “no” alla vio-lenza e alla guerra. È il giorno in cui la Chiesa ce-lebra la festa del Corpus Do-mini. La festa ci chiede propriodi non lasciarci guidare dallalogica umana ma di seguirequella di Dio e di “convertirci alla fedenella Provvidenza, di saper condividere ilpoco che siamo e che abbiamo, e nonchiuderci mai in noi stessi”. Uscire dal no-stro piccolo recinto e non aver paura didonare, di condividere, di lasciarsi coin-volgere dalle realtà che possiamo trovarenel nostro cammino.In questo uscire, c’è anche la scelta di chisi è impegnato nelle missioni di pace e diriconciliazione, in Afghanistan e in altriPaesi dove “si sparge ancora tanto san-gue fraterno in guerre che sono sempreuna follia: tutto si perde con la guerra.Tutto si guadagna con la pace”. Messa diFrancesco, la mattina a Santa Marta, coni parenti, soprattutto genitori, di 24 mili-tari italiani caduti nelle missioni di pacenel corso degli ultimi quattro o cinque an-ni, e di 13 militari feriti nel corso delle

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stesse missioni, accompagnati dall’ordi-nario militare mons. Vincenzo Pelvi. Pre-ghiera del Papa “per le vittime di quellapazzia che è la guerra. È il suicidio del-l’umanità perché uccide il cuore, uccideproprio dov’è il messaggio del Signore:uccide l’amore. Perché la guerra vienedall’odio, dall’invidia, dalla voglia di po-tere, anche - tante volte lo vediamo - daquell’affanno di più potere”.Spesso, sottolinea Francesco nella suaomelia del mattino, si cercano di risolve-re i problemi locali, economici, con unaguerra, perché “i soldi sono più impor-tanti delle persone, per loro. E la guerraè proprio questo: un atto di fede ai soldi,agli idoli dell’odio, all’idolo che ti porta aduccidere il fratello, che porta ad ucciderel’amore”. La preghiera del Papa si apreanche alla Siria, un conflitto che da più di

due anni infiamma il Paese e “colpiscespecialmente la popolazione inerme, cheaspira a una pace nella giustizia e nellacomprensione”. Ha un pensiero ancheper quanti sono stati sequestrati: “Nel de-plorare questi fatti, desidero assicurare lamia preghiera e la mia solidarietà per lepersone rapite e per i loro familiari, e fac-cio appello all’umanità dei sequestratoriaffinché liberino le vittime”. Tante situa-zioni di conflitto nel mondo; ma anche“tanti segni di speranza”. Come in alcuniPaesi dell’America Latina.Ed è proprio a questi segni di speranzache occorre volgere lo sguardo, per saperrispondere alla domanda che Dio ha fat-to a Caino e che oggi, di fronte alla pazziadella guerra, dice a tutti noi: “Dov’è tuofratello?”.

Fabio Zavattaro

Le bare dei soldati caduti a Nassiriya avvolte nel tricolore nel giorno dei funerali

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

La cultura dello scarto fa dell’Uomo un rifiutoPapaFrancescomentrecelebra lamessa “proEcclesia”

om’è noto, l’espressione“nuova evangelizzazione” fuconiata da Giovanni Paolo II

sul finire della tragedia delcomunismo stalinista. Ne indicòanche le coordinateprogrammatiche: nuovo fervoredegli evangelizzatori, nuovi metodidi evangelizzazione, nuovilinguaggi. E s’ebbe anche unprogetto-programma di lavorocoinvolgente tutti i cristiani: la Christifideles laici del 1988. ConPapa Benedetto XVI l’analisi delfenomeno della scristianizzazionetrovò acute riflessioni sulla“dittatura del relativismo” cherendeva tutto opinabile; e permeglio identificare il fenomeno,

C conoscendone da vicino i guasti. Eper provvedere ai rimedi pastorali,Papa Benedetto convocò unapposito Sinodo, che ha riassuntoin 56 propositiones le sueosservazioni e i suoi consigli perpromuovere un rilanciogeneralizzato e programmatodell’evangelizzazione. I Vescoviitaliani hanno provveduto con iloro progetti-programmi: ilProgetto culturale prima, ilProgramma di vita buona poi, manon sembra che sul piano dellanuova evangelizzazione - peraltroassai significativa - siano stati fattipassi concreti, come diconoparecchi sensori: dalla crisi dellapartecipazione liturgica a quella dei

matrimoni e della famiglia, epersino quella della pietà popolareche vada oltre il folklore. Ilpassaggio del testimone daBenedetto a Francesco non haconsentito finora l’elaborazioned’un progetto globale sulla basedelle propositiones sinodali. Leproposte innovative come i movimenti ecclesiali, che ci sonogià e già operano ma attendono unriconoscimento più coinvolgente ediffuso e sincero, sono ancora in

parcheggio, confusi nel varioassociazionismo che fu glorioso inpassato, ma vive oggi di scarsorespiro. C’è nelle attese ecclesiali ildesiderio d’un passo acceleratodella nuova evangelizzazione, ePapa Francesco, con le sue parole ei suoi gesti un po’ fuori dagli schemitradizionali, sta creando unasensibilità e una attesa dirinnovamento coraggioso che nonpuò essere deluso. In una Italia“vecchia” c’è bisogno d’una nuovaevangelizzazione, lasciando daparte tatticismi e ripulseimmotivate delle novità che i Papiperò (ma non i Vescovi) hanno giàriconosciuto come provenienti dalloSpirito santo, al quale interessaovviamente il rinnovamento dellaChiesa. I Vescovi italiani mai fino adoggi hanno parlato seriamente deimovimenti.

† Giuseppe Chiaretti

Giovanni Paolo II

Nuova evangelizzazione: uno slogan o un programma?

Papa Francesco. Udienza per la Giornata dell’ambiente

ra dedicata alla Giornata mondiale dell’am-biente, la catechesi di Papa Francesco all’u-dienza generale di mercoledì. Un evento - ha

detto - promosso dalle Nazioni Unite per lanciare“un forte richiamo alla necessità di eliminare glisprechi e la distruzione di alimenti”. Coltivare e custodire la terra (Genesi 2,15) - ha det-to “non comprende solo il rapporto tra noi e l’am-biente, tra l’uomo e il creato, riguarda anche i rap-porti umani. I Papi hanno parlato di ecologia uma-

E

na, strettamente legata all’ecologia ambientale.Noi stiamo vivendo un momento di crisi; lo vedia-mo nell’ambiente, ma soprattutto lo vediamo nel-l’Uomo. La persona umana è in pericolo, e il peri-colo è grave perché la causa del problema non è su-perficiale, ma profonda: non è solo una questionedi economia, ma di etica e di antropologia. La Chie-sa lo ha sottolineato più volte; e molti dicono: ‘Sì,è giusto, è vero…’ ma il Sistema continua comeprima, perché ciò che domina sono le dinamichedi un’economia e di una finanza carenti di etica”.Ha quindi aggiunto a braccio: “Quello che coman-da oggi non è l’uomo, è il denaro! Dio, nostro Pa-dre, ha dato il compito di custodire la terra non aisoldi, a noi: gli uomini e le donne”. Ma oggi “uo-mini e donne vengono sacrificati agli idoli del pro-fitto e del consumo: è la ‘cultura dello scarto’. Se sirompe un computer è una tragedia, ma la pover-tà, i bisogni, i drammi di tante persone finisconoper entrare nella normalità…”. E a proseguito, sempre a braccio: “Se una notte diinverno muore una persona, quello non fa notizia.Se in tante parti del mondo ci sono bambini che

non hanno da mangiare, quello non fa notizia.Sembra normale... Al contrario, per esempio, unabbassamento di 10 punti nelle Borse di alcunecittà costituisce una tragedia. Quello che muorenon è notizia, ma se calano 10 punti le Borse, è unatragedia. Così le persone vengono ‘scartate’. Noi, lepersone, veniamo scartati, come se fossimo rifiuti”.Questa cultura dello scarto – ha proseguito – “ten-de a diventare mentalità comune, che contagia tut-ti. La vita umana, la persona non sono più sentitecome valore primario da rispettare e tutelare, spe-cie se è povera o disabile, se non serve ancora, co-me il nascituro, o non serve più, come l’anziano.Questa cultura dello scarto ci ha resi insensibili an-che agli sprechi e agli scarti alimentari, che sonoancora più deprecabili quando in ogni parte delmondo, purtroppo, molte persone e famiglie sof-frono fame e malnutrizione”. “Invito tutti - ha concluso - a riflettere sul proble-ma della perdita e dello spreco del cibo per indivi-duare vie e modi che, affrontando seriamente ta-le problematica, siano veicolo di solidarietà e dicondivisione con i più bisognosi”.

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

❖ PREMIO CULTURARiconoscimento a Caterina Bon ValsassinaDomenica 9 giugno, alle ore 17, pressol’Auditorium di Santa Cecilia in via Fratti aPerugia, verrà consegnato il premio alla Cultura IlCorimbo “Pensieri e immagini” a Caterina BonValsassina “Una vita per l’arte e nell’arte, in difesadella bellezza”. Testimonianze di Pio Baldi,accademico di San Luca, Claudio Ricci, sindaco diAssisi, presidente nazionale dei siti dell’Unesco,Francesco Scoppola, direttore regionale per i Beniculturali e paesaggistici dell’Umbria. Introduzionedi Angelo Veneziani, presidente dell’associazione“Il Corimbo”. All’arpa Rachele Spingola.

Veri ‘portatori’del Signore

Esce il Direttorio della Ceu per i ministristraordinari della Comunione

Esce anche unaraccolta di “Documenti- Riti - Preghiere”

LITURGIA - Chiesa in Umbria

a Commissione regionaleper la liturgia ha pubblicatodue testi che si offrono co-

me strumenti utili al buon eserci-zio del ministero straordinariodella Comunione eucaristica.

Il primo, Direttorio per i ministristraordinari della comunione, ri-sponde alla necessità di una con-divisione di criteri e di modalità,tra tutte le diocesi umbre, per ta-le ministero. Il testo esprime, dun-que, una linea condivisa sull’i-dentità e i compiti dei ministri,sulla scelta dei candidati, sullemodalità di richiesta di nuovi mi-nistri e di rinnovo del mandato,sulla formazione e lo stile del ser-vizio ed, infine, sul conferimentodel ministero. Con la sua pubbli-cazione, il Direttorio è da ritener-si normativo per tutte le diocesidell’Umbria.Il testo ripropone anche il Rito del-l’istituzione dei ministri straordi-nari della Comunione, approvatodalla Cei: diffondere la conoscen-za delle parole e dei gesti con iquali vengono istituiti i ministripermette di poter attingere dallacelebrazione il senso profondo delministero della Comunione euca-ristica, che nel suo esercizio pra-tico custodisce un’intima parteci-pazione del ministro al dono diamore che è il Pane spezzato.Il Direttorio presenta in appendi-ce i moduli da utilizzare per la ri-chiesta di istituzione e di rinnovo

L del mandato, una scheda infor-mativa e il fac-simile del tesserinodi riconoscimento.

Il secondo volume, Il ministerostraordinario della Comunione eu-caristica. Documenti - Riti - Pre-ghiere, riporta testi e riti approva-ti dalla Cei e pubblicati nel Messa-le Romano, nel Rito della Comu-nione fuori della messa e culto eu-caristico, nel Sacramento dell’un-zione e cura pastorale degliinfermi, nel Benedizionale. Laddo-ve consentito dalla norma liturgi-ca, sono stati apportati adatta-menti alle formule e inserite ru-briche che, sulla base dell’espe-rienza, tengono conto delle parti-colari situazioni nelle quali le ce-lebrazioni si svolgono, al fine difavorire unapiena, consapevole eattiva partecipazione (cfr. SC 14).Per i ministri straordinari, questovolume è lo strumento indispen-sabile per il buon esercizio del lo-ro ministero e il primo sussidioper la loro formazione. Ogni capi-tolo presenta, infatti, una introdu-zione generale nella quale vieneriportata una selezione di branitratti sia dai documenti del magi-stero sia dai Praenotanda dei libriliturgici.Il primo capitolo riguarda la co-munione agli infermi e il viatico;il secondo, la comunione nellamessa e nella liturgia della Paro-la; il terzo, l’esposizione eucaristi-ca.

Di particolare interesse risultaquanto riportato nel secondo ca-pitolo a proposito della Comunio-ne eucaristica nella liturgia dellaParola per le domeniche. Accadeormai non di rado che, per la scar-sità di presbiteri, alcune comuni-tà cristiane non possano celebra-re l’eucaristia ogni domenica. Èsembrato utile fornire una strut-tura rituale e alcune precise dis-posizioni rubricali per celebrareuna liturgia della Parola nellaquale il ministro straordinario dis-tribuisce la Comunione. La cele-brazione riportata può essere uti-le, ovviamente, anche per il dia-cono chiamato a presiedere as-semblee che vogliamo pensare inattesa, più che in assenza, di pre-sbitero.L’ampia Appendice vuole rispon-dere alle richieste di molti mini-

stri straordinari segnalate allaCommissione da parte dei diret-tori degli Uffici liturgici diocesani.Si presenta come una ricca anto-logia di preghiere di adorazione edi ringraziamento, di preghiereresponsoriali, litanie, Salmi e can-tici, formulari per l’atto peniten-ziale e la preghiera dei fedeli,“collette” feriali, orazioni dopo lacomunione, indicazioni di letturebibliche, di schemi di acclamazio-ni. L’ampia possibilità di sceltavuole favorire una celebrazioneattenta al tempo liturgico, alla Pa-

rola che viene proclama-ta, alla situazione concre-ta in cui si celebra, conparticolare cura verso lacondizione delle personeinferme. È evidente che lascelta di questi testi nonpuò essere casuale, madeve essere frutto di unaseria preparazione alla ce-lebrazione.

In questo anno in cui lanostra regione celebra,nella diocesi di Orvieto-Todi, il Giubileo eucaristi-co in occasione del 750°anniversario del miracoloeucaristico di Bolsena edella bolla Transiturus, ledue pubblicazioni, risulta-to di un impegnativo lavo-ro della Commissione li-turgica umbra, offrono atutte le nostre Chieseun’occasione per contem-plare, celebrare e adorareil mistero dell’eucaristiacon fede rinnovata.

Padre Vittorio ViolaCoordinatore Commissio-ne Ceu per la Liturgia

❖ MOSTRAIl bianco e il nero tra pittura e fotografia

“Il bianco e il nerotra pittura efotografia” è lamostra inaugurata il31 maggio presso laFondazione umbraper l’architettura“Galeazzo Alessi” aPerugia (piazza

Danti, 28). In esposizione opere di Franco Venanti edei fotografi Stefano Bottini, Irina Mattioli, MarcoNicolini, Franco Prevignano. “Il nostro desiderio datempo - spiega la curatrice Anna Tini Brunozzi - èquello di ospitare gli artisti nella casa degliarchitetti, un avamposto in città dove far sostare,per il tempo opportuno, in tempi diversi esovrapposti, il lavoro degli architetti e di chidell’arte si occupa, osservandone la disciplina, lafatica, il senso, il lavoro, cercando, formando unacombinazione di attenzioni verso un obiettivo(l’opera), un incontro produttivo, anche attraversole dinamiche di un conflitto efficace”. La mostrarimarrà aperta fino al 22 giugno, da lunedì avenerdì, ore 10-13 / 15-18, sabato 10-13.

I compiti diquesti “ministri”

n mancanza di presbiteri, diaconi oaccoliti, il ministro straordinario della

Comunione può svolgere i seguenticompiti:a) portare la Comunione ad anziani eammalati impossibilitati a recarsi inchiesa, preferibilmente nei giorni festiviin concomitanza delle celebrazioniliturgiche. La Comunione potrà essereportata anche in altri momenti,concordati con l’anziano o il malato e lasua famiglia;b) portare la Comunione in forma di viatico;c) aiutare nella distribuzione dellaComunione durante la messa, quando ilnumero dei fedeli è tale da prolungareeccessivamente la celebrazione;d) guidare la liturgia della Parola con ladistribuzione della Comunione secondol’apposito rito;e) esporre pubblicamente l’eucaristiaall’adorazione dei fedeli, e al termineriporla nuovamente nel tabernacolo,senza tuttavia impartire la benedizione.

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LA VOCE CULTURA10

a città di Camerino hareso omaggio allamemoria del vescovo

Bruno Frattegiani con unamanifestazione pubblica chesi è svolta il 31 maggio nellabellissima sala della criptadel duomo gremita di gente.Erano presenti anche ilSindaco, il vicario generalemons. Decio Cipolloni, cheha svolto un’ampia relazionesull’operato di Frattegiani aCamerino, il prof. AlbertoPellegrino, che ha reso unaefficace testimonianzapersonale dell’amicizia avutacon il Vescovo, mons. MarioSensi e l’avv. Giuseppe DeRosa. Occasione dellamanifestazione era lapresentazione di un belvolume di ben 300 e piùpagine scritto da mons.Giuseppe Tozzi, che fu

L dell’arcivescovomons. Frattegianiper lungo tempo ilprimo collaboratore.Il volume raccontacon precisi dati eabbondantedocumentazionel’azione pastoraledi 25 anni diepiscopatocamerinense (1964-1989).Il titolo, Lieti attingerete allasorgente, suggerisce fin dalprincipio l’ispirazione biblicadella formazione teologica epastorale di “don Bruno”(così è stato semprechiamato da tutti).Frattegiani era infatti unuomo di vastissima cultura,che andava dal Diritto (eralaureato in Utroque Iure) e inesegesi biblica, che portavaavanti servendosi dei testi

originali di cuiera un grandeesperto. Ilvolume si aprecon “L’alba delnuovo giorno”,prendendo lemosse dalledimissioni delpredecessoremons. D’Avack.Poi “Dal

Concilio quattro lineepastorali”, che è la partefondamentale del libro, dovesi tratta tra l’altro di Parola diDio, ecumenismo, Chiesalocale. Dalla mole diinformazioni viene fuori unafigura che ha lasciato unaprofonda traccia nella storiadi Camerino, per la suagrande umanità che lo haportati anche a subirequalche critica da parte di

alcuni tradizionalisti, mentreha avuto consensi calorosida persone che si trovavanoai margini della Chiesa.Mons. Frattegiani era unprete perugino, nato aMigiana di Monte Malbe,dove vive una sua cugina edove ha avuto le sue piùprofonde radici di umanitàche sono comune patrimoniodi quel luogo ancora oggipiccolo e amabile. Questo èstato ricordato da don ElioBromuri, che ha partecipatoinsieme a Vincenzo Alberatialla manifestazione perrappresentare l’Arcivescovoe la diocesi perugina, cheera presente ancheattraverso il libro di donRemo Bistoni scritto qualchetempo fa, che tratteggia conbrevi cenni la personalità diFrattegiani.

Mons. Frattegiani, il vescovo umbro di Camerino

❖ ARTECapolavori nella ValtiberinaSi svolgerà dal 22 giugno al 3novembre 2013, a metà strada traUmbria e Toscana, ricco di storia earte, la nona edizione del progetto“Piccoli grandi musei”. Il percorsoquest’anno uscirà dalla Toscana percoprire anche l’Umbria. “Capolavoriin Valtiberina da Piero dellaFrancesca a Burri, itinerari traUmbria e Toscana” è il nomedell’iniziativa che prevede unpercorso espositivo che si snoderà tra

la Pinacoteca comunale, la collezioneBurri e il Museo del Duomo di Cittàdi Castello, il museo civico diSansepolcro, il museo della Madonnadel Parto a Monterchi e il museostatale di Palazzo Taglieschi adAnghiari. Proprio qui sarà esposta laTavola Doria, copia di autore ancorasconosciuto, della celeberrimaBattaglia di Anghiari dipinta daLeonardo da Vinci a Palazzo Vecchiodi Firenze. Nei vari musei saràpossibile vedere Piero dellaFrancesca, Perugino, Raffaello, RossoFiorentino, Alberto Burri. Per info www.piccoligrandimusei.it0575.740536, prenotazioni 0575.1940916.

❖ SACERDOZIOIl 13 giugno il clero umbro a Orvieto

L’annuale incontro sacerdotale regionale si terrà in Orvieto.Isacerdoti saranno accolti alle ore 9.00 nel Palazzo del Capitano delPopolo dove si terrà la celebrazione dell’ora media e la meditazionedi P. Amedeo Cencini. Alle 12.00 concelebrazione in duomo.

❖ ARTE E FEDESummer school ad AssisiSi terrà dal 23 al 29 agosto ad Assisi, presso il Sacro convento, laSummer school “Arte e fede” promossa dall’Università Cattolica delsacro Cuore di Milano. Il termine per presentare la domanda dipartecipazione è il 1° luglio. Info e iscrizioni www.unicatt.it/artefede.

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ai [ = raggi] purpureispargendo è quivi ap-parso / Con pungen-

te di spine aspracorona...” scriveil Tasso in unavisione misticadel Figlio di Dionella Gerusalem-me conquistata.Forse un’allusio-ne alla Sindone,che all’epoca eraritenuta disegna-

ta con il sangue di Cristo? (Inrealtà l’effetto rossiccio dell’im-magine è dovuto a una lievissi-ma “erosione” dei fili di lino). Nella fiumana di testi dedicatial sacro lenzuolo di Torino, ilrecente volumetto dell’editriceEffatà si segnala per una sottileprovocazione contenuta nel ti-tolo: il “dialogo possibile” nonè tra scienza e fede sulla Sindo-ne, ma tra Sindone e fede! Sitratta di una serie di contributi

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

❖ SPIRITUALITÀColloquio con san FrancescoFeliciano Prosperi con ilvolume Francesco. Per la Viacrucis alla Via lucis (L’Autorelibri, Firenze 2012, euro 12) cipropone il Santo di Assisi inun modo diverso, tutto suo. Elo fa “intessendo uncolloquio ideale fra me e lui - come spiega- incentrandolo su una dimensioneesistenziale alla portata dell’esperienzavissuta da ciascuno di noi e quindi fuori di

ogni panegirico, di ogniesortazione buonista. Hocercato di sottolineare ladurezza dell’impegno nelseguire Cristo verso il Calvario(la Via crucis, fatta di rinuncee di accettazioni) per arrivarealle scoperte della luce”.Prosperi non è nuovo alnostro giornale: è autore di Flevit amare, recensito giànelle nostre pagine, sul

dramma di Pietro dopo il canto del gallo edel Monologo avanti al Crocifisso, unasacra rappresentazione che ha avuto 46repliche a livello nazionale.

STORIOGRAFIA. Unponderoso volume fa ilpunto su una correntepolitica e filosofica spessostudiata in modounilaterale

Il liberalismo è spessocollegato solo con la culturaanglosassone, mentre haorigini e caratteri più ampi ecomplessi.Tra gli autori,l’umbro Dario Antiseri

en 1.248 pagine perraccontare la Storia delliberalismo in Europa

(traduzione dal francesepubblicata da Rubbettino, 2013,euro 56), che riporta i risultati diun seminario internazionaletenuto a Parigi tre anni fa. JeanPetitot, in una lettera dipresentazione, afferma di“provare una grandeammirazione per i pensatoriliberali italiani, repubblicani elaici, da Cavour a Bobbio...” e perquesto ha voluto che fossero benrappresentati nel seminario e nelvolume. Un volume ponderosoe impegnativo in cuisono raccolti i saggi di38 autori, filosofi,economisti, giuristi,politologi, storici,sociologi francesi,tedeschi, italiani,americani e di altrenazionalità, coordinati da Philippe Nemo e JeanPetitot. Apre l’elenco degliautori, Dario Antiseri,molto conosciuto e apprezzato inItalia e all’estero, che firma,insieme a Enzo di Nuoscio, la Premessa alla traduzione italianaed è anche autore di due saggi: Due figure del cattolicesimoliberale nel sec. XX: Luigi Sturzo eAngelo Tosato (pp. 705-732) e L’epistemologia di Popper.

B

Razionalismo critico eliberalismo (pp. 1069-1112). Antiseri è unumbro, formatonell’Università diPerugia dove è statoapprezzato docente ecui è rimasto semprelegato. Dai suoi duesaggi, soprattutto dalprimo si può, con

evidenza, individuare iltaglio dell’opera, che vuole essereinnovativa rispetto alla letteraturasul liberalismo europeo di tiposettoriale, che hatendenzialmente escluso alcunifiloni di matrice cristiana ecattolica. In questo senso, l’operacurata da Nemo e Petitot mostrache matrici di pensiero liberale

possono ritrovasi anche in periodiprecedenti all’epoca moderna epersino nel Medioevo e nellaScolastica. Per tale motivo ilvolume si pone in una prospettivadi rinnovamento degli studi e indialogo con la classica opera lacui impostazione finora è stataconsiderata dominante: la Storiadel liberalismo europeo di GuidoDe Ruggero (Laterza, 1925, 2a ed.2003). In maniera più esplicita icuratori, nell’Introduzionegenerale, dichiaranoesplicitamente che non voglionotrattare del liberalismo comepartito politico o correntefilosofica specifica, ma intendono“analizzare le tradizioni europeenon anglosassoni del liberalismo,intendendo per liberalismo la

teoria dell’unità filosofica, politicaed economica delle libertà” (p.13). In questa prospettivaintendono sfatare l’idea che illiberalismo sia una peculiaritàanglosassone, di origine inglese eamericana. La ricerca svolta contale prospettiva non è di tipoideologico-dottrinario, ma storico,sotto forma di ricerchemonografiche svolte da singolispecialisti. L’allargamentodell’orizzonte si esprime inmaniera diffusa nel saggio cheapre la prima parte, di PhilippeNemo, su Le fonti del liberalismonel pensiero antico e medievale,che analizza la polis greca, ilpensiero stoico, il Diritto romanoe aspetti della sapienza biblica.Un saggio che dà il tono a tutto il

volume. Non manca un epilogoaffidato a Barry Smith, che vuolein qualche modo dare voce a quelmondo anglosassone che è statoescluso dal volume, e vuol essereanche un discorso sulla “civiltà”per verificare se possa esistere uncriterio di valutazione eapprezzamento dell’una edell’altra in base a parametri qualila felicità del popolo, l’osservanzadei principi etici - sempre nellaprospettiva di un ordinamentoliberale della società, che deveessere valorizzato e riconosciutonon per i vantaggi materiali cheproduce, come oggi si sostiene,ma perché “permette dimassimizzare la possibilità che lepersone conducano vitesignificative” (p. 1233). Per avereun’idea generale della vastitàdegli argomenti trattati nelvolume, elenchiamo le parti di cuisi compone. Prima parte Leorigini, seconda parte Illiberalismo francese, terza parte Illiberalismo italiano, quarta parte Il liberalismo tedesco, quinta parte Il liberalismo austriaco, sestaparte Altri Paesi dell’Europaoccidentale. Ognuna di questeparti include dai cinque ai diecicontributi di autori diversi. Si puòdire una grande opera frutto dilavoro collettivo, che rimarràcome un pilastro nell’ambito dellastoriografia europea.

Elio Bromuri

❖ LIBRONumero della Rivista di ascetica dedicato alle vetrate di S. Domenico a Perugia

l 3 dicembre 2011 si è tenuta al Museo archeologico nazionaledell’Umbria, presso la basilica domenicana perugina, una conferenza sul

tema “600 anni di luce e colore a San Domenico diPerugia. La vetrata di Mariotto di Nardo e Bartolomeo diPietro (1411 - 2011)”. Nel numero 4 della Rivista diascetica e mistica dei mesi di ottobre - dicembre 2012sono stati pubblicati gli interventi di questa giornata distudio presentata da Paolo Franzese, direttoredell’Archivio di Stato di Perugia, e da Alberto Viganò,direttore del Centro culturale “San Tommaso d’Aquino”,quale portavoce della comunità dei Domenicani.Nell’introduzione alla rivista, Franzese sottolinea comel’incontro sia stata un’occasione per riflettere - attraverso

l’anniversario di una preziosa opera d’arte, la vetrata di Mariotto di Nardo edi Bartolomeo di Pietro - sulla lunga storia del rapporto fra l’Ordine di sanDomenico e la città. Gli interventi raccolti sono quelli di Alberto Viganò su“I frati predicatori a Perugia”, Costanza del Giudice su “Fonti documentarieper la storia dei Domenicani a Perugia, con particolare riguardoall’indulgenza di santo Stefano”, Alberto Maria Sartore su “La vetrata di SanDomenico dedicata a san Giacomo pellegrino. Storia e committenza”. MariaRita Silvestrelli su “Uno sguardo su Mariotto di Nardo, Bartolomeo di Pietroe la vetrata di San Domenico a Perugia”. Il volumetto è corredato dasplendide foto delle vetrate esaminate.

“Rivista di ascetica e mistica” 4/2012: “600 anni di luce e colore a SanDomenico di Perugia”, a cura di A. Viganò, Fi, convento di S. MarcoNerbini, euro 15

I

L’Europa in una carta del 1595

LA VOCE CULTURA 11

❖ BENI CULTURALIDall’Unità d’Italiaai tempi moderniIn occasione delle celebrazioni per il 150°anniversario dell’Unità di Italia, l’Istitutoper la storia dell’Umbria contemporanea(Isuc) ha progettato tre incontri, due aPerugia e uno a Spoleto, con l’intento diaprire una riflessione sui beni culturali, inparticolare archivi, biblioteche e musei,per esaminare il processo di graduale costruzione, daparte del nuovo Stato unitario, delle proprieistituzioni culturali; le dinamiche messe in atto, nellediverse fasi di crescita e consolidamento, per la

promozione di questo immensopatrimonio, nonché per la suavalorizzazione e conservazione. Il fruttodi queste riflessioni promosse dall’Isuc èstato pubblicato in un libricino della serie“I materiali” (Editoriale Umbra) dal titolo Archivi, biblioteche e musei nei 150 annidell’Unità d’Italia, a cura di AndreaCapaccioni. I contributi sono di trestudiosi: Paola Carucci, “Conservazione etrasmissione della memoria nel nuovoStato unitario”, Paolo Traniello, “L’eclissi

delle biblioteche nel dibattito politico italiano”,Cristina Galassi, “La formazione delle raccolte d’arte edelle Pinacoteche comunali nell’Italia postunitaria: ilcaso dell’Umbria”.

SPIRITUALITÀ

Sindone, Mistero del silenzioEsce libro a cura della diocesi di Torino

di taglio teologico e pastorale,scritti nello spirito dell’Annodella fede e con una introdu-zione dell’attuale arcivescovo diTorino, mons. Cesare Nosiglia.Di particolare spessore - sotto-lineano a più riprese gli autoridei vari contributi - le riflessio-ni fornite dai Papi, in particola-re Wojtyla e Ratzinger. “La Sindone - ha affermato Giovanni Paolo II - è immagi-ne dell’amore di Dio, oltre chedel peccato dell’uomo”; in essa“l’amore di Colui che ha tantoamato il mondo da dare il suoFiglio unigenito (Gv 3,16) sirende quasi palpabile e mani-festa le sue sorpredenti dimen-sioni”. E Benedetto XVI: “Co-me parla la Sindone? Parla conil sangue, e il sangue è la vita!...L’immagine impressa sulla Sin-done è quella di un morto, ma ilsangue parla della vita... È co-me una sorgente che mormoranel silenzio, e noi possiamo

sentirla, possiamo ascoltarla,nel silenzio del Sabato santo”. Al di là delle polemiche sulla“autenticità” che hanno mono-polizzato e avvelenato gli animiin questi ultimi anni - ribadi-scono gli autori -, è ora di rico-minciare a guardare a questatestimonianza della Passionealla luce della fede, della parte-cipazione interiore profonda, eliturgica e vitale al Mistero.Vengono comunque forniti insintesi anche i dati relativi allastoria e alla controversia dellareliquia grazie a un denso ca-pitoletto, tra cronologia e spiri-tualità, a opera di uno dei mas-simi esperti in materia, GianMaria Zaccone, direttore delMuseo della Sindone, apertonel capoluogo piemontese.

Dario Rivarossa

Aa. vv., Sindone e fede. Un dia-logo possibile, Effatà editrice,Torino 2013, pagg. 96, euro 12

Il liberalismo come non ve lo avevano mai raccontato

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possibile gettare al ventoun’annata in un istante? Èquello che è successo in-

credibilmente al “Renato Curi”in una domenica di giugno doveanche il cielo aveva voluto appa-recchiare un’atmosfera solare efestosa. Erano accorsi addirittu-ra in 14.000 per spingere lasquadra di mister Camploneverso la finale. Insomma, gli in-gredienti per il trionfo c’eranotutti.Il Perugia però scende in campocon lo stesso atteggiamento im-paurito dell’andata. La squadraè bloccata mentalmente e inca-pace di sviluppare quel giocoche aveva contribuito alla esal-tante rimonta del girone di ritor-no. I Grifoni sembrano appan-nati e senza idee, forse ancheper un Pisa ben disposto in cam-po e che può sviluppare il giocoche predilige: difendersi e rilan-ciare sulle due punte.Ed è subito da uno di questi ri-lanci che si sviluppa il vantaggionero-blu. Lebran, intimorito,non riesce a rinviare e regala ilpallone al Pisa, Koprivec tenta diopporsi al primo tiro ma sulla ri-battuta Rizzo insacca. Il “Curi” ègelato, i giocatori spaesati. Al Pe-rugia ora servono 2 goal, ma pertutto il primo tempo si contanosolo un paio di occasioni.La ripresa si apre allo stesso mo-do, il Pisa addirittura sfiora ilraddoppio con Perez, fermatomiracolosamente da Koprivec.

È

Camplone inserisce il veloceRantier e un altro attaccante,Ciofani. Sembrano le ultimemosse disperate, ma la partitacambia. Il Perugia, anche grazieall’espulsione di Tulli alla mez-z’ora, inizia a spingere sulle fa-sce e con palle lunghe verso ledue torri. Da una di queste in-cursioni centrali scaturisce il pa-reggio di Ciofani, che caparbia-mente difende una palla in areae si libera per la conclusione vin-cente.Il “Curi” diventa una bolgia, iGrifoni sembrano tirare fuorinuove energie, e pochi minutidopo il miracolo sembra concre-tizzarsi. Triangolo sulla sinistratra Fabinho e Nicco, che va sulfondo e mette una palla radenteche attraversa la porta e arrivasui piedi di Rantier appostato sulsecondo palo da solo. Controllo epalla in rete. È un delirio collet-tivo, dall’inferno al paradiso in 5minuti. In questo momento il Pe-rugia è in finale. Ma non è finita. Quello che suc-cede nei 30 secondi successivi è

incomprensibile eterrificante. Un mi-sto di fatalismo einesperienza, di su-perficialità e disat-tenzione. Il Pisa ri-prende il gioco velo-cemente mentrequalcuno ancora fe-steggia. Palla lungasulla sinistra, cross,

ribattuta affannosa di Russo, sucui si avventa Favasuli che conrabbia non si fa pregare e indo-vina la porta. È il pareggio che fapiombare nel silenzio lo stadio efesteggiare i 1.500 pisani in cur-va sud.I minuti finali scorrono surrealitra vani tentativi e un silenzio as-sordante. Al fischio finale svani-sce un sogno nel peggiore deimodi, tra le lacrime e lo stupore.Il Perugia spento e impaurito deiplay-off esce di scena dopo averincredibilmente recuperato unasituazione compromessa. In fi-nale ci va il Pisa, che si scontre-rà con il Latina, vincente ina-spettatamente sulla Nocerinanell’altra semifinale.È stata un’annata strana, diffi-coltosa ma esaltante, fatta di er-rori e rimedi, di abbattimento edi ritrovato entusiasmo, che hariportato tanta gente allo stadio el’attenzione della città. Da que-sto bisogna ripartire a settem-bre, inseguendo un nuovo sognochiamato Serie B.

Andrea Franceschini

VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

Per il Perugia l’incubosi materializza in 30 secondi

Un momentodella partitaPerugia-Pisa

IN BREVE

❖ CENTRO SPORTIVO ITALIANOA Città di Castello l’8 e 9 giugno la Finaleinterregionale di sport di squadra

Sabato 8 e domenica 9 giugno,a Città di Castello, si svolgerà laFinale interregionale di sport disquadra che vedrà impegnaticirca 500 atleti. Le squadre sicimenteranno in 5 discipline:calcio a 5, calcio a 7, pallavoloopen misto, pallacanestro openmaschile e pallacanestrogiovanile e saranno suddivisein 5 categorie inrappresentanza dei ComitatiCentro sportivo italiano (Csi)regionali di Umbria, Lazio,Abruzzo e Marche. Domenica 9

giugno è stata organizzata anche Giocare per credere, una manifestazione ludico-sportiva per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni. “Si punta al gioco come strumentoper credere nello sport, unendo l’aspetto educativo per promuovere e sviluppare ivalori umani e cristiani dei ragazzi” spiega Carlo Moretti, presidente del Csi Umbria.“Le finali interregionali, - aggiunge - favoriscono l’incontro tra ragazzi provenienti dadiversi Comitati diventando esperienza di educazione alla democrazia e allapartecipazione. Da aggiungere a questo, anche l’accettare l’altro: ovvero riconoscereuna pluralità di soggetti, personalità e caratteri diversi, cercando di promuovere ilrispetto reciproco, l’accettazione, l’ascolto e la valorizzazione dell’altro per renderloprotagonista della propria crescita”. Le finali interregionali si concludono domenica 9giugno con la celebrazione della messa alle ore 17 e le premiazioni delle squadre,alle ore 17.45, presso il Palazzetto dello Sport, in via Federico Engels, 1 a Città diCastello. (O. S.)

❖ SPORT - VELAA Castiglione del Lago atleti da tutto il mondo per i campionati di classe Lightning

Inglese, spagnolo, portoghese,tedesco ma anche greco efinlandese. Sono questi, oltreall’italiano, gli idiomi delmondo che può sentir parlarechi, in questi giorni, si reca alClub Velico Castiglionese diCastiglione del Lago. Insiemealle loro barche sono, infatti,ormai arrivati, da ogni angolodel globo, anche gli equipaggiche gareggeranno aicampionati di vela classeLightning, che si svolgeranno al

lago Trasimeno nelle prime due settimane di giugno. Centosessantadue atleti,provenienti da 11 diversi paesi che, a bordo di 54 imbarcazioni della classe disegnatada Sparkman & Stephens nel 1938, si sfideranno, da mercoledì 5 a venerdì 7 giugno,per il titolo italiano, europeo e internazionale Master e da lunedì 10 a venerdì 14giugno per quello mondiale. La flotta del Club Velico Castiglionese, forte dei suoi 40anni di attività, parteciperà alle manifestazioni con 4 equipaggi. I velisti Francesco DeRegis, Beatrice De Regis, Camillo Angeli Mario Forgione, Danilo Pelosi, TiberioMontaini e Gabriella Matteucci prenderanno parte a tutti e quattro i campionati,compreso l’International master, riservato a squadre il cui timoniere abbia compiutoalmeno 50 anni. Sergio Rustichelli, Francesco Rossi, Margherita Rustichelli, BarbaraRustichelli, Daniele Sepiacci, Filippo Rocchini e Luca Coppetti invece, competerannoper l’italiano, l’europeo e il mondiale. Info su www.lightningclass.org.

LA VOCE SPORT&TEMPO LIBERO12

L’ex maresciallo con il Geniodella lavorazione del legno

l legno è nel suo Dna. L’infanzia e laprima giovinezza nella bottega delpadre falegname a Frascati, e poi da

adulto nella grande falegnameria delsuocero a Ponte San Giovanni. Per viveresi è arruolatonell’Esercito, ma le manidel maresciallo diArtiglieria in congedo Franco Marciano, 68anni, hanno semprecontinuato a giocare,manipolare e creare con illegno. O meglio, gli scartidel legno. Da bambinocon manici di scopacostruiva macchinine. Glistudi di Ragioneria, e poinell’Esercito in giro perl’Italia. Nella sua stanza incaserma - racconta - c’erasempre un tavolino congli attrezzi del mestiere:un traforo, un avvitatore,limette, carta vetrata,pinze, colle e pennelli. E imodellini delle navi checostruiva, come quelli delle tre caravelledi Cristoforo Colombo. Nel 1973 vienetrasferito a Perugia dove presta servizio alDistretto militare fino al momento delcongedo, avvenuto nel 1985. Nelfrattempo si era sposato proprio con lafiglia di un falegname, uno dei titolari

I

della grande falegnameria (più di 10operai) Natalizi-Ricci di Ponte SanGiovanni. Un matrimonio anche con illegno, perché il maresciallo nelle orelibere aiuta il suocero, il cavaliere dellavoro Carletto Natalizi, nell’azienda difamiglia. Ma continua anche a coltivare il

suo hobby, e il garage ela soffitta di casa siriempono non solo dinavi ma anche diminiature in legno dimonumenti, tra i quali leporte etrusche diPerugia riprodottestudiando le fotostoriche del catalogoAlinari. Nasce ancheuna riproduzione dellafamosa biga etrusca diMonteleone (ora in unmuseo di New York) dilegno verniciato a rame.Poi arrivano i presepi.La materia prima sonole cassette di legnobuttate via nei

supermercati, il Das (una pasta permodellare), sassi, paglia, ramoscelli,sughero, segatura e pezzi di latta chediventano le lame delle zappe, dellevanghe, delle falci e dei tanti attrezzi inminiatura dei personaggi che popolanogli artistici presepi. Vanno bene anche i

vecchi caricabatterie dei telefonini, buoniper i giochi di luci. Uno di questi presepi èfinito in dono anche nella cattedrale diBarquisimeto, una delle principali cittàdel Venezuela. Adesso le sue mani e lasua fantasia stannno lavorando ad unaltro progetto: rappresentare la Passionee la Risurrezione di Cristo. “Perché - dicel’ex maresciallo - la Pasqua non è menoimportante del Natale”. Da poco i localidella falegnameria di Ponte San Giovanniormai chiusa, in via dell’Allodola, sonodiventati anche lo studio-laboratorio diFranco Marciano, con un singolarearredamento: vecchie porte trasformatein tavoli, finestre che sono diventate telaiper armadi. E così il suo laboratorio èdiventato anche un luogo di incontro diappassionati, curiosi e amici che portanovecchi oggetti in legno che torneranno avivere nei presepi. Perché dal marescialloMarciano non si butta via niente. Nellasua biografia c’è anche un altro capitolodella sua creatività: nel 1986 hadepositato alla Camera di commercio diPerugia il brevetto di una“raspaghiaccio”: fascette di acciaio dainserire sotto le scarpe per non scivolaresul ghiaccio. Brevetto acquistato da unamultinazionale che produce catene per laneve, la Konig K2 che lo ha prodotto neimercati esteri dei Paesi del Nord con ilnome Ice Grip.

Enzo Ferrini

Nel laboratorio di FrancoMarciano a Ponte SanGiovanni, modellini dinavi, riproduzioni dimonumenti e tantipresepi. Uno di questidonato alla cattedrale diuna città del Venezuela.Adesso sta progettandoscene della Passione eRisurrezione di Cristo

Franco Marciano con le sue opere

Svanisce in unrocambolesco finale ilsogno di promozione deiGrifoni. Adesso sarannoPisa e Latina a giocarsi la serie B

Gli equipaggi preparano le imbarcazioni

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013 LA VOCE GIROVAGANDO L’UMBRIA 13

on la cena grande che si èsvolta domenica 26 maggio apalazzo Trinci, hanno preso il

via a Foligno le iniziative per la Giostra della Quintana.Un’edizione speciale quella diquest’anno che, giunta alla 66aedizione, ricorderà i 400 anni dallaprima Giostra. Asottolineare questaricorrenza è statarealizzata anche una brochure in eleganteveste tipografica perdare spazio alle tantenotizie della festa. Qui,questo il nome dellapubblicazione, è indistribuzione da sabato1° giugno. Fino al 14giugno ci sono letaverne aperte, veri epropri santuari dellagastronomiasecentesca. A partire dalunedì 3 giugno spazio al Gareggiaredei convivi, quest’anno dedicato aivolatili d’acqua. Sabato 8 giugno, ore18.30, a palazzo Candiotti,inaugurazione della mostrafotografica “Foligno Shooting”,immagini di Quintana dal 1946 adoggi, curata da Francesca Briganti.Seguiranno giochi di bandiera esuoni di tamburi. Domenica 9, ore21, serata per i bambini in piazzaGaribaldi. Mercoledì 12, ore 22, inpiazza della Repubblica, ilsuggestivo “Atmosfererinascimentali”, spettacolo dellacompagnia Atmo e Piccolo nuovoteatro. Giovedì 13, ore 22, piazzadella Repubblica, spettacolo difalconeria con Freddy. Il 14 giugno(a partire dalle ore 21) lungo il

C centro storico sfilata del corteo dellerappresentanze rionali. Alle 23seguirà la lettura del bando e labenedizione dei cavalieri. Sabato 15,dalle ore 10 fino alle 16, presso ilQuintana Point di via Garibaldi,spazio ai collezionisti con l’annullopostale celebrativo e poi alle 21 al

Campo de li Giochi lespettacolari emozionidella Giostra della sfida.Gran finale venerdì 5luglio, alle 21.30 alCampo de li Giochi, conil concerto per fuochibarocchi e giochid’acqua “Armonia deglielementi”. È in corsofino al 31 agosto a Montefalco, Armonied’arte, kermesse tra ilsacro e il profano cheavrà come locationprincipali il Museocivico di San Francesco

e il chiostro di Sant’Agostino. Profanisaranno invece i contenuti dellemostre e delle performance proposteper questa terza edizione. Inparticolare sono state realizzate tremostre che proporranno costumi discena e abiti - sculture: protagonistitra gli altri quelli realizzati dalpremio Oscar Danilo Donati per ifilm di Pasolini, oltre a costumi eaccessori di scena di film come Romeo e Giulietta di Franco Zeffirellie La figlia di Elisa, ritorno aRivombrosa di Stefano Alleva, curatida alcune delle più grandi sartorieitaliane. Abiti che ispireranno anchele varie serate in programma ognisabato per tutta l’estate nelle quali sipotrà trovare un connubio di arte,musica e gastronomia.

I 400 anni della QuintanaRicorrenza specialeper la 66a edizionemoderna dellaGiostra folignate

PONTE FELCINOSABATO 8 GIUGNO, Ostello

comunale Villa Giardino, acura dell’associazione“Ecomuseo del fiume e dellatorre”, alle ore 17.30 visitaguidata al bosco didattico ealle torri sul Tevere, a cura diMauro Fratteggiani. Ore 18.30concerto di musica popolarecon “La nuova brigatapretolana”. Visita e concertogratuito.

VILLA FIDELIASABATO 8 E DOMENICA 9

GIUGNO a Villa Fidelia, Spello,omaggio alla rosa con “I giornidelle rose”. All’interno dellavilla e nello splendidogiardino, si terranno mostremercato, conferenze,laboratori e concerti.

VALLO DI NERASABATO 8 E DOMENICA 9

GIUGNO a Vallo di Nera, nelcuore della Valnerina, le piazzee le strade del borgo fortificatoospiteranno “Fior di cacio -Profumi e sapori d’Umbria”.Due giornate dedicate al cacioe alla sua lavorazione, allaricotta di meggiano, ai sentieridella transumanza. Musica,visite guidate al borgo e agliantichi mestieri dellaValnerina e tappe degustativegratuite.

TODIDOMENICA 16 GIUGNO a Todi si

terrà “Todi e il Tevere: le frane,il colle, il fiume”, passeggiatanel territorio. Ritrovo alle ore 9presso il tempio del Crocifisso.Il percorso prevede la visita delparco storico della fabbricadella Piana e all’ex monasteromedievale di Montecristo e nelterritorio. Prenotazioneobbligatoria Gal Media ValleTevere, 075 9880682.

Intantoprosegue finoal 31 agosto a Montefalco la kermesse“Armonied’arte”suddivisa traeventi sacri edeventi profani

EVENTI in Umbria

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

Il problema non è la Costituzione

i risiamo con leproposte di riformecostituzionali. Adesso si

parla del modello francese(detto semi-presidenziale).Chiedo scusa se mi ripeto; l’hodetto più volte ma continuo apensarlo: le riformecostituzionali sono un falsoproblema. O, se volete, unafalsa soluzione. Il problemavero è l’incapacità dei partiti difare buona politica; o peggio,l’incapacità del popoloitaliano, nel suo insieme, diesprimere una classe dirigenteall’altezza della situazione. Leindividualità ci sono, in alto ein basso; quello che manca è“il collettivo”, un costumecivile forte e condiviso.Prendiamo a paragone trePaesi vicini a noi: la Francia, laGran Bretagna e la Germania.I loro sistemi costituzionali edelettorali sono radicalmentediversi tra loro. La Franciaelegge con voto popolare unPresidente della Repubblicache è anche il vero Capodell’esecutivo. La GranBretagna ha un sovranoereditario, che politicamentenon conta nulla. La Germaniaha un Capo dello Stato simileal nostro, che non governa,non è eletto dal popolo e haun’autorità più che altromorale. Ma funzionano tuttibene, e non sentono il bisognodi copiarsi a vicenda.

Noi vogliamo copiare ifrancesi? Bene. Ma in Francia,due mesi fa, un ministro si èdimesso a furor di popoloperché accusato - noncondannato - di frode fiscaleper aver tenuto un contobancario, uno, in un paradisofiscale. Vogliamo copiare itedeschi? In Germania unministro si è dimesso perché siè scoperto che la sua tesi dilaurea era - in parte - copiata.E in un caso e nell’altrodimettersi vuol dire usciredalla politica per sempre. Nonparliamo del presidenteamericano Clinton, che rischiòdi essere destituito per averdetto una bugia, una, su unfatterello molto privato. Meglionon fare confronti, vero?Dunque, quali differenzecontano di più: quelle dellacosiddetta “ingegneriacostituzionale” o quelle dellacultura politica e civile dellapopolazione? La leggeelettorale, quella sì, vacambiata, perché èintrinsecamente truffaldina enon garantisce nemmeno lagovernabilità. Ma per il resto,non c’è nessuna fretta dicambiare.

Pier Giorgio Lignani

C

IL PUNTO La nuova Pentecostedella Chiesa dei poveri

aro don Elio, (a proposito dell’articolo di fondo

del numero scorso, “La terza Chiesa èa Roma”, ndr), credo anch’io che giàsiamo nei tempi indicati daBuhlmann, con la “terza Chiesa” chesta emergendo. La visione di unaChiesa piramidale, con le Chieseeuropee che danno e le Chiese delterzo mondo che ricevono, è statasuperata sia in senso logistico chepastorale e teologico. Già da alcunianni le congregazioni religiose hannoavuto un forte calo delle vocazioniitaliane ed europee ed attingono lenuove forze nelle Chiese giovani.Varie diocesi hanno coperto la scarsitàdel clero autoctono con il servizio disacerdoti che vengono dal terzomondo. Il potenziamento delleConferenze episcopali nazionali econtinentali ha comportato unamaggiore acculturazione einculturazione del Vangelo nel mondointero. Anche la maniera di fareteologia è molto cambiata in uncrescente dialogo tra Vangelo e realtàsociale, tra liturgia e vita. L’“opzionepreferenziale per i poveri” - approvatadalla Conferenza episcopaledell’America Latina nel 1979 a Pueblain Messico - ha vuto una ripercussionenon solo in America Latina ma nelmodo di fare pastorale e missione nelmondo intero. Vuol dire esaminare larealtà, e tutto il “vedere, giudicare eagire”, non dall’alto verso il basso madal basso verso l’alto, dal punto divista dei poveri. Una volta in un ritiroai preti della periferia di São Paulo,Frei Gilberto Gorgulho, teologodomenicano, spiegò l’incontro di Gesùcon il giovane ricco dicendo che iricchi danno valore alla religione diparole, la classe media dà valore allamorale per meritare un buontrattamento dal Signore, e i poverisono quelli che prendono il Vangeloalla lettera con spirito di sacrificio. Unfrate francescano paranaense disseche la sua comunità stava cercando divivere non solo per i poveri e con ipoveri, ma anche come i poveri. Ilvescovo dom Angélico BernardinoSandalo affermò che la caritàdev’essere fatta non solo a livello dipesce e di rete per pescare, ma anchea livello di fiume, dove tutta la societànon cerca l’ingiustiziaistituzionalizzata, ma la possibilità dilavoro e di guadagno per tutti. Il

C

linguaggio semplice e concreto, ilmischiarsi con le realtà povere e diperiferia umana, il coinvolgere i laici eil dialogare con le varie situazioniaiutano a capirsi e a testimoniarecome una nuova Pentecoste, con quel“soffio di freschezza” portato daPapa Francesco, come dettonell’editoriale.

Padre Dante Volpinimissionario saveriano

Francesco De Poi,non lo abbiamo “perduto”

aro don Elio,con ancora viva nel cuore

l’esperienza della cerimonia funebrecelebrata sabato pomeriggio induomo, sento il bisogno di scriverlequalche parola per esprimere la miacommossa partecipazione e la miasincera gratitudine. Francesco De Poi èstato mio amico fin dagli annidell’infanzia, siamo cresciuti insieme eabbiamo coltivato le stesse passionigiovanili; poi i nostri percorsi di vita sisono differenziati, ma ciò non ci haimpedito di rimanere sempre legati dasentimenti di affettuosa, fraternaamicizia. Può immaginare dunque

C

con quale stato d’animo siaintervenuto al suo funerale, cheperaltro, come accade nei casimigliori, si è ben presto trasformato inuna straordinaria occasione di efficaceazione pastorale della Chiesa. In unacattedrale colma di gente attenta ecommossa (parenti, amici,collaboratori, conoscenti), la bara èentrata portata a spalle dallemaestranze e deposta sul tappetocircondato di fiori dinanzi all’altare (èstato quello forse il momento dimaggiore commozione). È seguita unacerimonia semplice, sobria, solenne,accompagnata in sordina dalla musicadell’organo; introdotta con paroleadatte, fondata su letture appropriate(le opere di misericordia su cui saremogiudicati; l’eredità divina che non cisarà tolta): tutto ciò ha fatto sì checoloro che venerdì avevano accolto laimprovvisa notizia con incredulità esmarrimento, seguiti da costernazioneed angoscia per la pedita di uncarissimo amico, trovassero parole direale conforto, venendo coinvolti inuna riflessione collettiva sul destinodell’uomo e della società, e ricevendoun’adeguata provvista di fede e disperanza. Francesco ne sarebbe stato

molto contento, così come delleparole del figlio primogenito, concluseda un caloroso applauso, con cui si èsciolta l’assemblea.

Mario RoncettiPerugia

Papa Francesco “testimonial”dello Spirito santo

entile Direttore, vorrei raccontarle un episodio che

mi ha commosso, perché è talmentefuori dal comune che vorrei farneparte a chi non lo ha vissuto. Giovedìscorso, essendo priva di nipotini chemonopolizzano il telecomando,guardavo distrattamente latelevisione, e sono capitata su unatrasmissione che non guardo maiperché troppo focalizzata su fatti dicronaca cruenti o su gossip. Ebbene,ospite era un distinto signore, di cuinon conosco il nome, maprobabilmente un giornalista, checommentava con la conduttricel’udienza generale di Papa Francesco.Ebbene, dopo essersi definito ateo,aggiungendo però di far parte dicoloro che “credono di non credere”,ha testualmente detto: “Vuoi vedereche lo Spirito santo esisteveramente?”. Questa frase mi hacolpito perché, subito dopo l’elezionedel Papa, ho pensato e detto a moltiche anche i più scettici avrebberodovuto vedere nella figura di PapaFrancesco l’intervento di quello Spiritoche solo due settimana fa abbiamoricordato nella solennità dellaPentecoste.

Carmen CostantinoPerugia

Don Andrea Gallosanto subito? No, ma...

o letto l’articoletto di A. Torti su La Voce del 31 maggio, pag. 10.

Che poi articolo non è, ma solocitazioni... Ergo: don Gallo “santosubito”?

Valerio Torregiani

Santo subito, no. Solo per rareeccezioni questo avviene. Ma ègiusto ricordare, come hannofatto Moni Ovadia e soprattuttoil card. Bagnasco, che don Galloera un prete e ciò che ha fatto dibuono per le persone in variomodo bisognose, lo ha fatto innome del Vangelo. Non misembra di poco conto.

H

G

Incentiviamo scuola e università in carcereutte le iniziative portanoacqua al “mulino delriscatto”, e realtà come la

scuola e l’università in carcerevanno sostenute, favorite,incoraggiate e incentivate perché,oltre a far crescere, portano a unserio percorso di recupero deldetenuto per restituirlo alla societàcivile. Sono la scuola e l’universitàche possono perorare la causa dichi - come i detenuti - presto o tardideve ritornare a essere parte dellasocietà, donando una luce a quantivedono le loro giornate e iltrascorrere della loro vita buie einsignificanti. È la scuola,

T l’università che deve far intendere ilcarcere e la pena comeun’occasione di riflessione, dicrescita culturale, di speranza. Ma,soprattutto, non va dimenticato chedentro il carcere ci sono personeche hanno commesso degli errori epersone che hanno subito degliorrori. Sono fermamente convintoche il più efficace deterrente per lasicurezza sia principalmenteinvestire nella fiducia e nellepotenzialità di quanti intendono ilcarcere non come uno “squallidoparcheggio” ma come un “filtrorigeneratore” che trova le sue“note” migliori sulla “frequenza”

maestra dell’emancipazioneattraverso lo studio. Come eventi erisultati concreti dell’attualeimportanza della “formazionescolastica in carcere”, si rileva unimportante progetto realizzatoall’interno del reclusorio di Spoletoda alcuni detenuti che, attraversogli studi alla scuola superiore primae l’Università dopo, hanno ritenutodare un senso critico e valutativodel proprio vissuto deviante edeviato. Con molte attività eprogetti. Il teatro, per esempio,come testimonianza, con l’obiettivodi valorizzare la specificità dellapersona, come espressione

terapeutica, con l’organizzazionedel lavoro sul corpo dell’autoredetenuto, sprigionandone creativitàe libera espressività; il teatro cometeorema rieducativo con lo scopo dipromuovere la funzionerisocializzante della pena.Auspichiamo che la scuola el’università si adoperino a esseremolto più presenti nel carcere diquanto già non lo siano, conl’istituzione di corsi formativi, poliuniversitari e periodici incontri tradocenti, rappresentanti di studentiesterni e detenuti, per dibattere suitemi della legalità e del sociale.

Giuseppe Barrecadetenuto presso la casa di reclusionedi Spoleto, neo laureato in Scienzedella comunicazione

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Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugiatel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066

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L’eredità diPapa Giovanni

† Pietro Bottaccioli*

VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

Giovanni XXIII prega alla tomba di San Francesco il 4 ottobre 1962

inquanta anni fa, 3giugno 1963,lunedì di

Pentecoste, alle ore19.45, Giovanni XXIIIconchiuse la suaesistenza terrena all’Ite,missa est della messacelebrata dal cardinaleLuigi Traglia sul sagratodella Basilica vaticana.Se la memoria affettuosadi Papa Giovanni èsempre viva nel popolocristiano, è segno che ilsuo ricordo è qualchecosa di più chel’impressione felice delsuo passaggio sullascena del mondo. PapaGiovanni fu veramenteun uomo mandato daDio, come dichiarò ilPatriarca ortodosso diCostantinopoli.Immensamente ricca epreziosa è la eredità cheegli ci ha lasciato. Unuomo dalla meravigliosasemplicità e dall’umiltàevangelica che, nelcorso di poco più dicinque anni del suoministero pastorale sullaCattedra di Pietro, diedeinizio ad una nuovaepoca della Chiesa.Senza dimenticarel’immagine protesa alla

C

carezza deibambininell’ospedaledi SantoSpirito nel suoprimo Nataleromano e lavisita deicarcerati aRegina Coeli, in cuimette i suoi occhi negliocchi e il cuore accanto,vicino al cuore deireclusi. Morente,sentendosi circondato damigliaia di fedeli orantiin piazza San Pietro,commenta: “È naturaleche sia così: io li amo,loro mi amano”. Se lafedeltà di una vitaspirituale si misura sullasua identità dal principioalla fine, quella diAngelo Roncalli risultasenza alcunafrattura,come si puòdedurre dal suo Giornaledell’anima. Quell’uomoormai inerte s’era

lasciato prenderee guidare da Diofin dalla teneraetà. Era statoalunnopromettente allascuola di mammaMarianna, delprozio Zaverio,

dell’austero parrocoRebuzzini, dei dueSeminari a lui persempre carissimi, ilBergomense e ilRomano; poi alla scuoladel vescovo RadiniTedeschi e del cardinaleFerrari; con il cuorecarico di ammirazione edi venerazione rivolto aiPapi del suo secolo, daLeone XIII a Pio XII. Conla storica decisionepresa da Giovanni XXIIIdi convocare il Concilioecumenico Vaticano II -una decisione che eglistesso interpretò comefrutto di una mozionesoprannaturale - Papa

Giovanni ha voluto farrientrare la Chiesa nellastoria e nella società delXX secolo, poiché eraconvinto che essa nonfosse né una ‘cittadella’né un ‘museo’, ma ungiardino che non cessadi fiorire. Incontemporanea con gliinizi del Vaticano II siannunciava quella cheavrebbe potutodiventare la guerra piùcatastrofica del XXsecolo, quella di Cuba,ma, come per miracolonon fu poi combattuta,grazie all’intervento diPapa Giovanni accoltoda Kennedy e daKruscevsimultaneamente. PapaGiovanni non nascose diaver ricavato dalloscampato pericolomateria per ripensare inprofondità la dottrinacattolica sulla pace esulla guerra, e ne fissò iprincipi sulla famosaenciclica Pacem in terris,che donò al mondo nelGiovedì santo 1963nell’imminenza dellamorte, come suotestamento.* Vescovo emerito diGubbio

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

entocinquantagiovani universitari,guidati

dall’arcivescovo mons.Gualtiero Bassetti, sonostati - il 5 giugno -all’udienza generale delmercoledì di Papa Francesco in piazza San Pietro conuna missione ben precisa: rappresentare i giovani dellediocesi italiane che parteciperanno alla Gmg 2013 di Riode Janeiro. A questo si è unita la presentazione al Papadi due doni della Chiesa italiana alla Chiesa sorella dellacittà brasiliana che ospiterà il prossimo luglio l’attesogrande evento mondiale della gioventù. Si tratta di unacopia della statua della Madonna di Loreto e di un

C

Crocifisso di San Damiano, chesaranno collocati in unospedale di Rio de Janeirorealizzato come “opera segno”della Gmg, e che verràinaugurato dal Papa. Apresentare i due doni dellaChiesa italiana, benedetti daPapa Francesco, è statol’arcivescovo Bassetti inqualità di vice presidentedella Cei, insieme a duegiovani perugini, Giosuè,seminarista, e Paolo,responsabile della Casa diaccoglienza della Pastoralegiovanile diocesana inMontemorcino (realtà nata,ricordiamo, come opera incontinuità dello spirito della“Missione giovani” realizzata a

Perugia nel marzo 2011 peravvicinare ed incontrare igiovani nei luoghi da loromaggiormente frequentaticome l’Università). “Il nostroateneo - racconta donRiccardo Pascolini, direttoredell’ufficio diocesano per laPastorale universitaria - èstato al centro del salutopersonale che il Santo Padreha rivolto ai giovani peruginiin piazza San Pietro, dicendoloro: ‘Saluto gli studentidell’Università di Perugiaaccompagnati dall’arcivescovoGualtiero Bassetti. Chepossano crescere nella culturae nella fede’. Questo ciincoraggia molto – aggiungedon Pascolini – anche per il

fatto di essere consapevoli chela nostra è una pastorale cheentra nella cultura, ed èun’esperienza nata dallaMissione giovani, atestimonianza di una Chiesaaperta alle giovanigenerazioni, confrontandosicon esse anche in ambitoculturale”. La giornata romanadegli universitari perugini si èconclusa nel pomeriggio con ilpellegrinaggio alla tombadell’apostolo Pietro, dove èstata celebrata la messapresieduta da mons. Bassetti.“Dio si fida di voi – ha detto ilpresule ai giovani – e nessunodi voi può sentirsi solonell’avventura della vita”.

Riccardo Liguori

Diocesi. L’omeliadell’arcivescovoBassetti per la festadel Corpus Domini

BREVI

❖ CITTÀ DELLA PIEVEFesta di inizio estatealla casa di riposoSabato 15 giugno si svolge alla residenza peranziani “Creusa Brizi Bittoni” di Città dellaPieve la Festa di inizio estate. Il programma:ore 9.30 messa presieduta dall’Arcivescovoin memoria di don Sestilio Picchio; ore11.30 spettacolo del mago Dudi; ore 12saluto delle autorità e pranzo; ore 14.30estrazione della lotteria, poi musica conl’Unitalsi.

❖ AGESCIncontro su don Milani,aperto a tuttiIl Comitato provinciale Agesc (Associazionegenitori scuole cattoliche) di Perugia haorganizzato un incontro aperto a tutti daltitolo “Don Lorenzo Milani: uomo, cristiano,educatore appassionato”. L’incontro si terràil 12 giugno, ore 18, presso la scuoladell’infanzia “Marcellina Viganò” in viaSettevalli 149 a Perugia. Interverrannomons. Bassetti e Antonella Ubaldi, D.S. del ICircolo didattico di Perugia e autrice dellibro Caro Don Lorenzo. Per informazioni:suor Maddalena tel. 075 5010715, MircoCasciarri cell. 360 600499, mail [email protected].

❖ MINISTRI EUCAR.Presentazione delDirettorio e RitualeL’Ufficio liturgico diocesano fa sapere chenel mese di giugno, a cominciare dadomenica 9, verrà portato e presentato intutta la diocesi il nuovo Rituale per i ministristraordinari della Comunione unitamente al Direttorio (vedi art. a pag. 10) con leindicazioni circa l’istituzione e l’esercizio delministero. Gli incontri si terranno semprealle 16: domenica 9 nella parrocchia diCastel del Piano; sabato 15 nella parrocchiadi Ponte san Giovanni; domenica 16nell’oratorio parrocchia di Marsciano;sabato 22 nel teatro parrocchiale parrocchiadi San Barnaba; sabato 29 nella parrocchiadi Sant’Arcangelo. Saranno disponibili anchei tesserini per i ministri della Comunione.

❖ PERUGIAFesta dei popoli in piazza del BacioFesta di colori, suoni, sapori, tradizioni, maanche di conoscenza, scambio, amicizia,fratellanza e condivisione: è il senso delladell’iniziativa promossa dalle Acli provincialie la pastorale Migrantes di Perugia sabato 8giugno presso la piazza del Bacio, zonastazione Fontivegge alle ore 15. Hannoassicurato la loro presenza, tra gi altri,l’arcivescovo Bassetti, i responsabiliMigrantes regionale e diocesano, mons.Luigi Filippucci e Jean Koutoua, e SouaberAbdelaziz, presidente della comunitàmusulmana di Olmo.

“L’eucaristia ci stimolaa essere persone nuove”

i sono domandato spesso:cosa Gesù poteva fare dipiù per noi? - ha esordito

l’arcivescovo Bassetti nell’omelia incattedrale nella festa del Corpus Do-mini, domenica 2 giugno. - Nell’euca-ristia, ci mostra un amore che va finoall’estremo, un amore che non cono-sce misura... L’eucaristia è una me-moria viva, che spinge a fare semprenuove cose, a impegnarsi: ci stimola acambiare, a essere persone nuove”.“Nell’eucaristia - ha proseguito - tro-verete la forza per continuare il vostrocammino, la pazienza e la forza di af-frontare le ingiustizie, le cattiverie, ledifficoltà di ogni genere, anche all’in-terno delle nostre famiglie. Nell’euca-ristia troverete il coraggio per impe-gnarvi a testimoniare la vostra fede…Si viene in chiesa per ricevere il Si-gnore, e si esce per donarlo ai fratelli,amando e servendo il prossimo”.

Poi il vibrante richiamo di mons. Bas-setti a non perdere l’identità della fedecristiana in un’epoca di profonda crisivaloriale. “Purtroppo oggi, da parte di

M“ molti cristiani - ha evidenziato il Ve-scovo - c’è la tendenza a ridurre la pro-pria identità di fede a un fatto privato,a un rapporto soltanto personale conDio e con la Chiesa. E così perdiamo lanostra identità. Privatizzando il cri-stianesimo, noi facciamo il gioco di chivorrebbe chiuderci in casa, di chi pen-sa che noi, come cristiani, non abbia-mo più nulla da dire o da proporre al-la società di oggi. E perfino la domeni-ca diventa un giorno come gli altri. Ri-appropriamoci, perciò, della domeni-ca, giorno del Signore, giorno dellaChiesa, giorno dell’Uomo, giorno del-la festa, giorno del riposo!”. E subito mons. Bassetti ha ribadito:“Difendiamo la domenica! In essa pos-siamo recuperare tanti valori: noi ab-biamo bisogno della luce che ci vienedalla Parola di Dio e della forza che sisprigiona dal pane eucaristico. Dalbanchetto eucaristico viene la forzaper vivere, per curare ferite e discri-minazioni. Se la nostra vita è un viag-gio, l’eucaristia è il pane per questoviaggio: il viatico!».Nell’evidenziare la sempre numerosa

partecipazione di fedeli alla solennitàdel Corpus Domini, ha quindi affer-mato: “Oggi vogliamo essere tutti ado-ranti davanti alla santissima eucari-stia, solennemente esposta e portata inprocessione per le nostre strade. Pos-sa ognuno di noi rinnovare il proprioatto di fede e la sua personale offerta.Che la nostra amata Perugia, oggi pre-stata all’eucaristia, sia santificata dal-la divina Presenza, ritrovi la sua animacristiana e quella pace che tanto vacercando”.

All’udienza dal Papa gliuniversitari della Gmg

Famiglia riunitainizio celebrazione, mons. Bassettiaveva esordito dicendo: “È bello

vedere in cattedrale, nel giorno dellasolennità del Corpus Domini, tutta lagrande famiglia diocesana per esprimerela sua lode a Gesù nell’eucaristia. Salutocon affetto le confraternite cittadine edella comunità peruviana, gli operatoridell’Unitalsi, del Centro volontari dellasofferenza (Cvs) e della Croce rossa, igiovani scout dell’Agesci, i membri degliOrdini cavallereschi di Malta e del SantoSepolcro, i sacerdoti, i religiosi e lereligiose della città. In particolare, saluto ibambini presenti che recentemente hannoricevuto la prima comunione. La messadel Corpus Domini possa riempire i vuotidel nostro cuore!”.

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Esce l’inventario dell’archiviostorico delle Clarisse di Perugia

abato 1° giugno, nel salone del nostromonastero, ha avuto luogo la presen-tazione del piccolo ma prezioso li-

bretto Inventario dell’archivio storico delmonastero di Sant’Agnese di Perugia (secc.XIV-XX), edito dalla Porziunco-la. Un lavoro iniziato tanti annifa e continuato ultimamente daalcune sorelle spronate e aiu-tate dalla prof.ssa GiovannaCasagrande e coadiuvate dallasapiente competenza dell’or-mai “maestro” in materia, prof.Andrea Maiarelli.Maiarelli ha parlato della col-lana Archiva da lui a suo tem-po proposta e portata avantinonostante la fatica per un lavoro non sem-pre apprezzato e nascosto, che richiedemolto tempo ed energie non retribuite. Ma“un inventario rimane nel tempo, ci per-mette di scoprire le nostre radici, di cono-scere la vita di chi ci ha preceduto, le lorolotte e l’agire di Dio nella storia degli uo-

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mini”.Paola Monacchia con la sua competenzaarchivistica ci ha aiutato a leggere un libroche può sembrare arido e lontano dalleprovocazioni che ci assorbono nel nostropresente. Alla fine del suo intervento ha la-

sciato delle provocazioni per continuare illavoro.Luigi Tittarelli, da esperto demografo sto-rico, ha mostrato come negli archivi si sco-pra la storia della società nelle varie epo-che e come sia importante, per la ricerca,trovare archivi ordinati, regestati. Il suo in-tervento permette alla nostra madre suorSara Donata di dire, in conclusione, che imonasteri sono da sempre luoghi di for-mazione della cultura (intendendo per cul-tura la raccolta del sapere e del conoscereper indicare agli uomini il senso e il fine delvivere quotidiano) e di percorsi di fede.Giovanna Casagrande, grande amica del-le Clarisse, si è complimentata per la no-stra forma di vita che permette di vivere in

unità di spiriti, così che ogni pubblicazioneè firmata semplicemente “Sorelle Claris-se”. Come sempre, nasconde la sua noncomune competenza in conoscenza di sto-ria del francescanesimo, degli Ordini pe-nitenti e del Secondo ordine francescanodietro un’allegra esposizione che coinvol-ge e spinge ad amare la storia e la nostra vi-ta.Da parte nostra un grande “grazie” ai rela-tori e alle persone - amici ed esperti in ma-teria - intervenuti. Il salone non era pie-nissimo, tuttavia i presenti erano molto in-teressati. Vi era anche chi ha aiutato nel fi-nanziare questa pubblicazione. Ci siamo congedati augurandoci di ritro-varci per un prossimo incontro, magari suidocumenti antichi di cui c’è qualche indi-zio ma che non si trovano più: le due sop-pressioni del sec. XIX hanno distrutto tan-to. Ma l’ideologia, pur facendo molti dannie vittime, non elimina lo Spirito di Dio cheopera sempre.

Le Clarisse di S. Agnese

Una preziosaraccolta didocumenti chevanno dalTrecento alNovecento

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BREVI

❖ COMUNE PERUGIAMozione per contributo alle scuole dell’infanziaI consiglieri del Comune di Perugia,Leonardo Varasano (Pdl) e Otello Numerini(Udc) hanno presentato una mozione che,se approvata, impegnerà Sindaco e Giunta aripristinare la convenzione “con le scuoled’infanzia paritarie aderenti alla Fismattraverso la quale si riconosca, anche conun opportuno sostegno economico,l’indispensabile contributo che dette scuoleforniscono all’offerta formativa presente nelComune di Perugia”. Nella mozione iconsiglieri sottolineano alcuni numeri: le 13strutture aderenti alla Fism accolgono circa850 bambini, pari a oltre il 20% dei bambinitra i 3 e i 6 anni residenti nel capoluogo, esono presenti anche nelle più piccolefrazioni. Il Comune dispone di 3 sole scuoled’infanzia, con circa 200 bambini, per lequali affronta una spesa di oltre 5 milioni dieuro, trasporti esclusi. “Fino a pochi anni fa- ricordano i consiglieri - il Comune diPerugia si mostrava sensibile alla realtàdella scuola d’infanzia paritaria,garantendo a queste strutture, attraversoapposita convenzione, un contributo dioltre 125 mila euro, ridotto ai 25 mila euroerogati per l’anno 2012”.

❖ CULTURAGiacobbo a Perugiaparlerà di GesùNell’ultimo suo libro Conosciamo davveroGesù? (Mondadori - Eri Rai), il noto ediscusso conduttore di Voyager RobertoGiacobbo affronta molti degli interrogativisulla figura di Cristo. Il libro vienepresentato oggi venerdì 7 giugno alle ore17.45 alla libreria Clu di Ellera di Corciano,via Ponchielli 5, presente l’autore, chefirmerà e dedicherà le copie.

❖ ORDINE DI MALTAUno speciale tvne ripercorre la storiaSarà in onda giovedì 13 giugno alle 20.45sul canale 12 e satellitare 836 (e tutte le serealle 21 fino a fine giugno sul canale 609dedicato alla cultura), uno speciale dedicatoall’Ordine cavalleresco di Malta. Il videoracconta in 30 minuti, con interviste fattead alcuni membrie e volontari umbri, lastoria dell’Ordine di Malta, iniziando dallafondazione del primo ospedalegerosolimitano in Terra Santa nel 1048(perché l’Ordine non nasce come militare,ma come ospitaliero). Continua con gliOspitalieri in Umbria dal 1171 e con lapresentazione delle attività dell’Ordine oggi.Si prosegue con la storia della delegazionePerugia-Terni e la descrizione delle attivitàdi volontariato. Hanno partecipato: PaoloCaucci von Sauken, Filippo Orsini, NadiaLeoni, Luciano Valentini di Laviano, MarcoLaurenti, Fabrizio Luciani, Rosa Ansidei diCatrano, Gian Domenico Faustini Pongelli,Marcello Borromeo, Paula Giannoni, MariaLaura Falcinelli Gambini, Orfeo Ambrosi,Sorin Pop, Luigi Quatraro, Eugenio Patacca,Marco Papinipapi, Ugo Bibbiani, MassimoBindella, Padre Ireneo Martinez, GabrieleMari e Alessandro Maria Salvi. Il progetto ele interviste sono di Valentina Baldoni, ilmontaggio e le grafiche di Mauro Magrini eValentina Baldoni, le musiche originali diLanfranco Fornari. Lo speciale è prodottoda Tef Channel.

Concerto per Campoestivo giovani disabiliLunedì 24 giugno si tiene nell’abbaziaperugina di san Pietro, alle ore 21, unconcerto della schola cantorum diCastiglione del Lago. L’evento è organizzatodall’Ordine di Malta in occasione dei 900anni dalla fondazione; la giornata è quelladella festività di san Giovanni Battista,patrono dell’Ordine. Musiche di Cherubini,Frank, Puccini, Haendel, Stradella, Verdi,Gershwin, e spiritual americani. L’ingresso èa offerta libera per contribuire allarealizzazione del Campo estivo giovanidiversamente abili che si svolgerà aMagione l’ultima settimana di agosto.

SCUOLA. Incontro diformazione per Dirigenti, a cura della diocesi

n interessante incontro per diri-genti scolastici, promosso da LucaOliveti, direttore dell’ufficio di Pa-

storale della scuola, si è tenuto il 28 mag-gio a Montemorcino su “Il fenomeno del-le ludopatie. Rischi e sfide educative per lenuove generazioni”. Dopo un caloroso e significativo salutodell’arcivescovo mons. Gualtiero Basset-ti, il relatore Alvaro Paolacci ha svilup-pato il tema della ludopatia, oggi purtrop-po molto diffusa presso adolescenti, gio-vani ed anche bambini, e del quale c’èscarsa conoscenza da parte di genitori eadulti. “La ludopatia è una malattia, nonun vizio”, ha affermato Paolacci dopo averchiarito il concetto di “dipendenza”. Ed haspiegato che per il giovane internet è “l’al-tro” che risponde sempre, non pone do-mande, non giudica, non chiede nulla egli fa provare un senso di onnipotenza per-mettendogli anche di cambiare la propriaidentità. Per questo genera un trasfertmolto forte. È icona di una libertà senza li-miti: come i pesci nell’acqua, ma come ipesci nell’acqua non sanno cos’è l’acqua,così i giovani non hanno una conoscenzacritica di internet. Per questo, deriva mo-rale, ipnotizzazione, saturazione sono glieffetti negativi che possono prodursi. Compito della scuola e della famiglia è dicontenere ed arginare, fornendo un “con-troambiente” che non toglie, ma aggiunge,tenendo sempre acceso il dialogo o pro-spettando un aiuto esterno come lo psico-logo o un educatore. I ragazzi, i giovani, essendo purtroppomolto spesso orfani di maestri, più facil-mente sviluppano la dipendenza da inter-net. Tra le cause il relatore ha indicatol’assenza della figura paterna e il legamesimbiotico con la madre nel sistema fami-liare, mentre riferimento al sistema scola-stico ha indicato il bullismo e l’eccessivacompetitività. Ci sono segni per riconoscere la dipen-

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denza, come sostiene Tonino Cantelmi,psicoterapeuta: un senso di euforia e be-nessere del ragazzo/a con esclamazioni eimprecazioni ad alta voce, incurante deipresenti come se fosse solo/a, chiuso/a nelmondo virtuale della Rete, dalla quale nonè in grado di staccarsi; e se, per qualcheragione, non può connettersi, rimane neisuoi comportamenti come se fosse con-nesso. Vuole sempre più tempo e si la-menta che ne ha poco. Trascura i doveriscolastici e anche di igiene personale. Èun hikikomori, ha spiegato il relatore: unragazzo che vive recluso nella sua came-ra da letto con i suoi rifiuti, isolato; cessale relazioni con gli altri. È la Rete che gliconsente di costruire una realtà che non lofa soffrire né per la sua timidezza né perla sua insicurezza. Compie una sorta disuicidio dalla realtà, non esce dalla stan-

za.Nel parlare dell’utilità e pericoli dei Mud,Paolacci ha sottolineato come i conflittinati nel mondo virtuale possono sfociarein quello reale. Net gaming: dipendenzadai giochi di Rete fino a perdere grossesomme di denaro. Casinò virtuali. Ed hafatto presente che anche i bambini gioca-no con i soldi (slot machines, siti di giochid’azzardo on line) e prendedoli dove capi-ta, anche rubando. La vita non si cambia con un colpo di for-tuna: al gioco non si vince mai, si perdesempre. Attenzione dunque alla pubblicitàe a parlare in famiglia del gioco con la spe-ranza della vittoria: i piccoli e i ragazziascolano e possono far propria questa te-si! La prevenzione attraverso la cono-scenza è fondamentale insieme al dialogo,sempre, con i propri figli in famiglia, coni docenti a scuola. La compresenza fisica dell’adulto e una ri-sposta educativa come base sono le mo-dalità più significative, che tutti possiamoe dobbiamo sentire come impegno di fron-te a questa sfida educativa. L’incontro si èconcluso con un significativo dibattito trail relatore e la qualificata presenza dei par-tecipanti.

Rita Ferri

I giovani, essendo spesso “orfani” dimaestri, sviluppano facilmente ladipendenza da internet. Compito dellascuola e della famiglia è arginare ilfenomeno fornendo un “contro-ambiente” che non toglie ma aggiunge

Perugia. “Tutta la mia città”, per vivere insieme il centro storico tra attività e intrattenimento

utta la mia città” è l’eventoculturale che animerà lacittà di Perugia fino alla fine

di giugno. Una kermesse giunta alsecondo anno di attività nata perriappropriarsi degli spazi del centro conspettacoli, cultura, sport, arte, giochi,laboratori. E questo grazie anche al

T“ coinvolgimento delle varie associazionidella città. Particolari iniziative sonoquelle che interesseranno i giorni dal 20al 23 giugno identificate come “Legiornate dell’identità cittadina”. In tuttosono stati organizzati 104 eventi, 38 isoggetti coinvolti, 27 i luoghi, 4 glisponsor. Tra le proposte principali, ma

tutte sono interessanti, sabato 8 giugnoArticity e-bike Perugia tour, ore 10 - 18,visite guidate per i borghi del centro allascoperta dei laboratori artigiani conbiciclette elettriche. Percorsi artisticinell’ambito di Nature day Floralia, golfurbano, i giovedì della musica classica,“Perugia is open night” (giovedì 13giugno, ore 18.30) con musica dal vivo eaperitivi a tema nelle piazze e nel centrocon visita guidata agli scavi sotto lacattedrale. Info www.comune.perugia.it

uso dei nuovi mezzi di comu-nicazione, i social network, apartire da Facebook, è diffu-

sissimo tra gli adolescenti. Ma cheruolo svolgono questi strumenti nellacostruzione della socialità, nel rap-porto con gli altri, nel percorso edu-cativo e nella formazione personale?E ancora: che significato assume lacondivisione in internet di elementidella vita personale degli adolescenti,come fotografie, filmati, riflessioniscritte? Come si può educare i giova-ni ad un uso consapevole di questimezzi, scongiurandone gli effetti ne-gativi, come il cyber-bullismo o la vio-lazione dell’intimità? Per affrontare queste domande, ilgruppo scout “Perugia 5” ha promos-

’L

so un incontro di studio e di riflessio-ne sul tema “Educazione e condivi-sione al tempo dei social network”,con due docenti del Corso di perfezio-namento in progettazione, gestione ecoordinamento dell’oratorio dell’Uni-versità degli studi di Perugia: Floria-na Falcinelli, docente di Didattica ge-nerale, e Chiara Laici, ricercatrice inTecnologie dell’istruzione. L’incontro, patrocinato dall’ufficio dio-cesano di Pastorale giovanile, si è te-nuto mercoledì 5 giugno a Ponte Fel-cino.“L’uso sempre più intenso di internetdei giovani – dice Marco Moschini,presidente del centro culturale LeoneXIII e promotore dell’evento – solleci-ta una riflessione comune da parte dieducatori e genitori, nella consapevo-lezza che lo spazio educativo di ogginon può prescindere, anzi deve com-prendere le opportunità che ci pro-vengono da queste nuove modalità dicondivisione e di costruzione della co-munità. Ma questo deve avvenire inun’ottica educativa, evitando il rischiodella deresponsabilizzazione”.

G. L.

Agesci. Incontro di studio sui social network

Faccia a faccia con FacebookPerugia - convegno

Il recupero delpalazzo del Capitano

l recupero e il riuso di dueimportanti ambienti, lesale Salara e Gotica del

palazzo del Capitano delpopolo, definite “un nodoidentitario primarionell’evoluzione della città diPerugia lungo le Muraetrusche”, sono il tema delconvegno - che si tiene nel

capoluogo nella giornata di oggi, 7 giugno -organizzato dal Comune e dalla Presidenza della corted’Appello di Perugia, in collaborazione conl’associazione Radici di pietra. I lavori sono introdottida Claudia Matteini, consigliere della corte d’Appellodi Perugia. Sono previsti gli interventi della presidenteMarini, del sindaco Boccali, del vice prefetto SilvanaTizzano, di Giovanni Galati, procuratore generale dellacorte d’Appello, e di Bruno Bracalente, presidentedella Fondazione PerugiAssisi 2019. Per l’occasioneviene proiettato un video inedito sul palazzo delCapitano del popolo, realizzato dal Comune di Perugiae curato da Radici di pietra, nel quale vengonodescritte la storia e le caratteristiche evolutive emonumentali del palazzo. L’iniziativa è stata inseritanelle manifestazioni del XX Giugno.

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scuole, per far diffondere la raccolta digeneri alimentari da passare poiall’Emporio della Caritas. È stato anchericordato che vi sono ‘vecchie’ povertàche non emergono; è necessaria unaconoscenza più ampia del territorio daparte dei Centri, creando confidenza eamicizia. Altra difficoltà messa inevidenza è la comunicazione conextracomunitari. Quanto ai rapporti conle parrocchie, alcuni li hanno definitiottimi, in altri casi rilevata poca apertura.Tra le proposte fatte, quella che vi sia unprete o un diacono in ogni Centro.Affermata concordemente la necessità diun collegamento con la Caritas e i Servizisociali per arrivare a combattere lapovertà partendo, come è stato detto, dalbasso. Condivisa da tutti l’utilità diincontrarsi per scambiare le proprieesperienze, progetti, idee.

Eleonora Rose

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BREVI

❖ CATECHISTIIncontro diocesanodomenica 9 giugnoSi svolgerà domenica 9 giugno presso il conventodegli Zoccolanti a Città di Castello l’incontrodiocesano dei catechisti a conclusione dell’annopastorale. Presente il Vescovo, sarà l’occasioneper verificare quanto fatto durante l’anno nellevarie parrocchie. Si potrà pure condividere con ipresenti particolari attività svolte; questo perdivulgare e scambiare materiale ed idee.L’incontro, che si svolgerà con lo slogan delle“buone opere” inizierà alle ore 17 con lapreghiera alla quale farà seguito l’intervento dimons. Domenico Cancian. Saranno presentantealcune attività di alcune parrocchie della diocesi.Alle ore 20 la cena. Per questioni organizzative siprega di comunicare l’adesione o per parrocchiao anche singolarmente ai numeri 338 8000341(Alessandro), 347 0063244 (Carla), 328 8413820(Serena), 338 1522964 (Raffaella) o all’indirizzomail [email protected].

❖ CSIManifestazione “Giocareper credere” per bambiniDomenica 9 giugno il comitato regionaledell’Umbria del Centro sportivo italiano (Csi)organizza “Giocare per credere”, unamanifestazione destinata ai ragazzi dai 6 ai 12anni. Presso l’area verde accanto al palazzettodello sport di Città di Castello sarà possibilecimentarsi in vari sport: calcio, pallavolo,pallacanestro… Alle ore 9.30 è previsto l’arrivodei partecipanti. Alle 10 l’inizio dei giochi. Alle12.30 il pranzo e alle 14.30 le testimonianze susport e fede. Alle 16 ancora giochi e alle 18 lepremiazioni per tutti. Per informazioni 0755156071 o email [email protected].

❖ ALTOTEVERE S. F.Cento giovani coinvoltinella raccolta pro Raduloc

Oltre 130 quintali di prodotti e più di 100giovani coinvolti: partito il carico della “Granderaccolta viveri” di Altotevere senza frontiere. Ilcarico è partito da Città di Castello, è transitatoper Bari, e raggiungerà la casa famiglia diRaduloc grazie alla disponibilità dell’Esercitoitaliano. In sintesi, ecco il - bel - bilanciodefinitivo della “Grande raccolta viveri” per ilKosovo promossa nei supermercati dell’AltaValle del Tevere e del Casentino dall’associazione“Altotevere senza frontiere” onlus. Un successo aldi sopra delle aspettative, che raddoppia quantoraccolto con la simile iniziativa organizzata nel2011. “Una risposta straordinaria - è ilcommento i volontari - da parte della gente, chepremia l’impegno concreto di questi anni afavore del Kosovo, ma soprattutto uno stimoloforte ad andare avanti con convinzione sullastrada della solidarietà, per trovare risposte auna crisi senza precedenti che morde sempre dipiù anche il nostro territorio”. Gli aiutiraggiungeranno il Paese balcanico, doveandranno a sostenere la casa-famiglia perbambini abbandonati di Raduloc, gestita dallaCaritas Umbria, e oltre 200 famiglie povere dellazona. Una realtà sorta all’indomani dellaterribile guerra del 1999 e sostenuta da quattroanni anche da Altotevere senza frontiere. Lastruttura oggi guarda al futuro delle giovanigenerazioni, con l’importante progetto cheprevede la creazione di laboratori perl’avviamento al lavoro dei ragazzi. I giovani diAltotevere senza frontiere saranno presenti inKosovo a luglio e agosto, mettendosi adisposizione delle tante attività della struttura eaiutando nella distribuzione dei viveri raccolti.La casa di Raduloc è aperta tutto l’anno perchiunque voglia fare un’esperienza divolontariato al fianco dei bambini e dei poveridel Kosovo. Per informazioni: cell. 320 4223695,email [email protected], sito www.umbriakosovo.it.

Tanti gliinteressantiaggiornamentinel Consigliopastoralediocesano

CARITAS. Incontro dei volontari da tutte le Up diocesane

Centri di ascolto a confrontoabato 1° giugno si è tenuto presso lachiesa di Santa Veronica un incontrofra tutti i volontari dei Centri di

ascolto delle Unità pastorali della diocesi.All’incontro, promosso dalla Caritasdiocesana, era presente il vescovo mons.Domenico Cancian, il quale haringraziato i volontari per le tantepresenze, sottolineando che, se l’uomo siapre a Dio, si apre allo Spirito santo chesi incarna nel nostro vivere quotidiano.Ha letto alcuni passi dell’Antico e delNuovo Testamento, nonché di sanGiovanni Crisostomo, facendo rilevarecome in essi sia evidenziato che nonbasta dare da mangiare a chi ne habisogno, bisogna dare se stessi. E comesia importante fare l’elemosina ai poveriprima di adornare il tempio di Dio.Mostrando la copia di un’icona dellaTrinità del XV secolo, ha fatto osservareche si scorge un posto vuoto nel tavolo

S intorno a cui sono le tre Persone: postoche è per ciascuno di noi. Don PaolinoTrani, direttore della Caritas diocesana,ha fatto presente che la dura crisi che siattraversa fa incontrare famiglie chevivono in povertà; ma la crisi ci puòrendere più umani, e ha ricordato chenon si può prendere l’ostia eucaristicasenza dimenticare la fame altrui. Irelatori dei vari Centri di ascolto,menzionando ciascuno le parrocchie lorocircostanti, hanno poi esposto lacostituzione del Centro in cui operano:numero dei volontari, situazioneeconomica, richieste e strategie di aiuto.Tra le richieste più pressanti vi sonoquelle del pagamento bollette, per lequali il Centro provvede direttamente; aquesto proposito è stato richiestoqualcosa di strutturato per le utenze edevitare tagli di luce, gas, acqua. È stataricordata l’iniziativa, presa in alcune

DIOCESI. La processione del CorpusDomini. Le parole del vescovo Cancian

incertezza climaticanon ha rovinato le ce-lebrazioni del Corpus

Domini, che ha avuto luogosabato scorso, per le vie delcentro. Alla celebrazione, co-me tradizione, hanno parteci-pato i bambini che hanno rice-vuto quest’anno il sacramentodella prima comunione.Durante la messa che ha pre-ceduto la processione, il ve-scovo mons. Domenico Can-cian ha invitato i numerosi fe-deli presenti a “contemplarecon grande fede e mistero l’a-more di Dio per tutti noi” e ha

’L invitato tutti a partecipare conserietà e costanza alla celebra-zione eucaristica domenicale.Il Vescovo, durante l’omeliaconclusiva, ha rivolto una pre-ghiera al Signore, affermando:“Perdonaci per come ti trattia-mo, per la disinvoltura con cuinon partecipiamo o partecipia-mo male all’eucarestia. Perdo-naci perché le chiese non sonosempre frequentate. Vogliamoimpegnarci, in questa sera, al-l’appuntamento della messadomenicale: un momento cen-trale dell’esperienza cristiana,facciamo in modo che l’euca-

restia domenicale diventi ilcuore dell’esistenza, delle no-stre comunità e delle nostre fa-miglie”. “Tu - ha aggiunto - ci insegni afare della vita un dono. L’euca-restia è una scuola di carità.Insegnaci a vivere con umiltà,in povertà e in ringraziamento.Fa’ in modo che la nostra fede

cresca e che si traduca in ca-rità”. “L’ultimo pensiero - hacontinuato il Vescovo - è rivol-to a Maria, che ha saputo ac-cettare la volontà di Dio e do-narsi: aiutaci a seguire il suoesempio. Fa’ - ha terminato -che ognuno possa sperare econfidare in te e ricevere la tuagrazia”.

La chiesa di Santa Veronica

Il gruppo dei volontari La conclusione della processione

18 LA VOCE Città di Castello

Lo Statuto delle novitàons. Domenico Cancian neigiorni scorsi ha provveduto adotare il Consiglio pastorale

diocesano di un nuovo Statuto. L’atto siè reso necessario per adeguarel’organismo consultivo – costituitoprincipalmente da fedeli laici – allanuova organizzazione della Chiesalocale, secondo le Unità pastorali.Ognuna delle undici Unità pastorali hainfatti indicato un laico come suorappresentante nel Consigliodiocesano, che in questo modorispecchia tutto il territorio delladiocesi. Nel Consiglio trovano ancheposto i responsabili dei principali ufficidi Curia: liturgico, comunicazionisociali, Caritas e catechistico – gliultimi due diretti da laici – e i membriin rappresentanza dei religiosi, dellereligiose, dei diaconi e della Consultadelle aggregazioni laicali che operanonella Chiesa locale. Un’interessantenovità è la presenza, nel Consigliopastorale diocesano, di un laicoappartenente ad una comunità nonitaliana: il Vescovo ha scelto unarappresentante della comunitàcattolica romena, che è una delle piùnumerose e vivaci in diocesi.Un’opzione che prende atto delle

M grandi trasformazioni sociali avvenutenegli ultimi anni nel corpo socialealtotiberino. Nominati direttamente dalVescovo, infine, altri dodici laici chearricchiscono il Consiglio con lapropria esperienza e testimonianza difede sul territorio. Viene così inevidenza un ruolo nuovo e più incisivodei laici nella Chiesa tifernate che, incomunione con i presbiteri, diventano“corresponsabili” nellaevangelizzazione. In totale 35 persone,di cui 18 donne, che per quattro anni(anziché tre, come prevedeva ilprecedente Statuto emanato nel 2002)daranno pareri sulle linee pastorali,sull’organizzazione delle strutture e suogni argomento richiesto dal Vescovo.Il nuovo Statuto contiene diversenovità, tra cui la possibilità per i singolimembri di proporre “interpellanze” alVescovo sulle materie di competenzadel Consiglio, e quello di lavoraresinergicamente con gli altri organismidiocesani composti da sacerdoti. Laprima “uscita pubblica” del nuovoorganismo è prevista il 12 giugno, inoccasione dell’Assemblea diocesana diverifica dell’anno pastorale, che siterrà presso la nuova sala dell’istitutoSacro Cuore.

Lavori di gruppo durante un’assemblea ecclesiale

I nuovi membri del Consiglio pastoralediocesanoMEMBRI DI DIRITTOMons. Giovanni Cappelli, Alessandro e SilviaPacchioni, don Paolo Martinelli, PierluigiBruschi, don Andrea Czortek, MarcellaMonicchi

RAPPRESENTANTI DELLE UNITÀ PASTORALIMaddalena Barrica, Salvatore Bartolucci,Claudia Canosci, Marcella Crispoltoni, BrunellGhigi, Flavio Grassini, Giuseppe Meozzi,Liviana Montanari, Sabina santinelli, elenaSerafini, Arianna Spirli

RAPRESENTANTE DEI DIACONI PERMAMENTISergio Puletti

RAPPRESENTANTE DEI RELIGIOSI E DELLERELIGIOSEPadre Daniele Giglio, suor Raffaella Bibi e suorDaniela Littamè

DI NOMINA VESCOVILERoberta Bacchetta, Alessandro Bianconi,Michele Ceccagnoli, Marco Fiorucci, NicolaGustinelli, Irene Lazzari, Fabrzio Leveque,Maurizio Maio, Moreno Mancini, MassimilianoMarianelli, Ornella Mariucci, Marta Rampini

RAPPRESENTANTI DELLE COMUNITÀSTRANIEREIrina Lazar

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI

❖ VOLONTARIATO Estivo degli studentiSono 76 gli studenti tifernati chevolontariamente dedicheranno una partedelle loro vacanze estive agli anziani, aidisabili, ai bambini: “Una cifra che ci hasorpreso” ha detto l’assessore alle Politichescolastiche di Castello, Mauro Alcherigi,illustrando il progetto “Conoscere percrescere”: una sorta di “servizio civile subase cittadina, durante il quale i ragazzi,dal II anno delle superiori al V, siaffiancheranno agli operatori sociosanitaridella cooperativa La Rondine”. Le strutturecoinvolte sono il Flauto magico, le Operepie Muzi Betti, i centri estivi e i due centridiurni per l’Alzhaimer di Trestina e Città diCastello.

❖ ISTITUTO GABRIOTTIAssegnati i premiAssegnati i premi del concorso “VenanzioGabriotti”, indetto dall’istituto omonimo. Lamanifestazione di consueto si svolge il 9maggio, giorno della morte dell’eroe dellaResistenza altotiberina, ma quest’anno ilterremoto ha costretto a rimandare lepremiazione, che si è svolta nei giorni scorsinella sala del Consiglio comunale. Il primopremio è andato a Samantha Mandrelli con“I pastori sardi, una cultura tutta lascoprire” della classe V A Igea del“Franchetti-Salviani”, che si è aggiudicatoanche il secondo posto con un lavoro coraledella classe V A sull’immigrazione comericerca del lavoro; contiene ancheun’intervista al popolare cantante MarcoCarta. Terzo posto a “La voce di San LeoBastia - Un passo indietro” della scuolaprimaria di San Leo Bastia, sulla societàrurale e contadina degli anni deldopoguerra. Quarto posto alla classe III Cdel polo liceale “Plinio il Giovane”. Quinto esesto premio all’istituto “Leonardo Da

Vinci” con la III D di Selci-Lama cheha intervistato alcune protagonistedell’emigrazione in Alto Tevere; e illavoro “Le nostre storie… la nostrastoria” della classe III A. Settima laclasse IV A del corso informatico delFranchetti-Salviani con “Da paese acittà: la vallata racconta”; ottavo“Raggi di speranza” della classe Vdell’istituto comprensivo “A. Burri”.

❖ CASTELLOUn bebé, una pianta“L’approvazione all’unanimità daparte del Consiglio comunale dellamozione per la messa a dimora diuna pianta per ogni bambino natoo adottato è un atto simbolico digrande civiltà, e denota lasensibilità nei confronti dellapromozione della cultura delrispetto della natura e dellasalvaguardia dell’ambiente”. Ilcapogruppo del Partitodemocratico Gaetano Zucchinicommenta così l’esito dellavotazione sul documento che lostesso ha proposto all’attenzionedella massima assise comunaletifernate, nella seduta del giorno 31maggio, per chiedere l’adesione delComune di Città di Castello allalegge n.10 del 14 gennaio 2013 concui sono state aggiornate ledisposizioni della legge Cossiga-Andreotti del 1992. La mozioneimpegna la Giunta ad applicare ledeterminazioni di legge previsteper i Comuni con più di 15.000abitanti, per la messa a dimora diuna pianta per ogni bambino natonel Comune o adottato,provvedendo così ad identificare epredisporre aree idoneeall’implementazione del verde,sfruttando le risorse arboreeprovenienti anche dai vivai forestaliregionali, nel rispetto dellespecificità locali, promuovendo alivello delle scuole di ogni ordine egrado, la conoscenzadell’ecosistema boschivo, il rispettodelle specie arboree, la tutelaambientale urbana.

CULTURA. Iniziativa a palazzo Vitelli inconcomitanza con lamostra su Josef Albers

Graffiti & Bauhaus

n concomitanza con la mostra“Arte come esperienza: i meto-di di insegnamento di un mae-

stro del Bauhaus”, ha avuto luogonella Pinacoteca comunale di Cittàdi Castello un workshop organiz-zato in collaborazione con l’Acca-demia di belle arti di Perugia. L’i-niziativa, riservata agli studenti di“Progettazione di interventi urba-ni e territoriali delle scuole di pit-tura, scenografia e scultura”, èconsistita nell’elaborazione di al-cuni graffiti con cui decorare, inchiave moderna, la facciata di pa-lazzo Vitelli alla Cannoniera, sededella stessa Pinacoteca. Gli elaborati, realizzati dalle stu-dentesse Manuela Montenero,Elita Adiyi e Maria Ventrella so-no stati proiettati sulla facciata delpalazzo durante un’aperturastraordinaria dell’esposizione, al-le 21 del 1° giugno. La videoproie-zione delle opere, esito del work-shop, è stata inoltre accompagna-ta da “Forma Trio”, un progettomusicale ispirato dalle opere di Jo-sef Albers, realizzato da AndreaBiagini (flauto), Michele Bianchini(sax), Maria Chiara Fiorucci (ar-pa), con gli arrangiamenti elettro-nici di Angelo Benedetti.La giornata si è aperta con un in-tervento di Luca Martini, docentepresso l’Accademia di Perugia, eda una conferenza di Marco Pa-lazzeschi, che ha spiegato la storiadi palazzo Vitelli. Elisa Nocentini,della cooperativa “Atlante cultu-

I

ra”, ha invece raccontato alcunipunti salienti della biografia e delmodo di fare arte di Josef Albers,ma ha anche spiegato come siastato possibile realizzare la mostrain questione. L’occasione di realizzare l’esposi-zione, infatti, si è presentata ai ra-gazzi di “Atlante cultura” dopo unavisita del direttore della Josef Al-bers Foundation alla mostra del Si-gnorelli, ospitata nel 2012 anchenegli spazi della Pinacoteca tifer-nate.La manifestazione dedicata ad Al-bers, già visitata da oltre 20.000persone, è stata organizzata nel-l’anno del 125° anniversario dellanascita dell’artista, e sarà ospitata

fino al prossimo 19 giugno nellesedi della Galleria nazionale del-l’Umbria e della Pinacoteca diCittà di Castello, dove sono espostele opere legate alla sua attivitàd’insegnamento.Josef Albers, nato in Germania nel1888, entrò nella scuola Bauhausprima come studente, nel 1920, poivi restò come docente fino al 1933,quando, a causa della chiusuradella scuola da parte dei nazisti,emigrò negli Usa. Qui proseguì lasua attività di insegnamento, einoltre poté effettuare numerosiviaggi in Messico; un Paese che haavuto molta influenza nella produ-zione artistica di Albers.

Francesco Orlandini

Tre studentessehannorealizzato deimoderni graffitiper decorare (tramite video-proiezione) la facciata dellostorico palazzo

SCUOLA. Gemellaggio tra il I Circolo localee il 48° Circolo didattico di Napoli

ntercultura e abilità tecnologica,senza dimenticare la cartastampata: questi gli ‘assi nella

manica’ citati da Massimo Belardinelli,dirigente del primo Circolo didatticoSan Filippo, che ha parlatodell’esperienza del gemellaggio tra la“sua” scuola e gli studenti del 48°Circolo didattico di Napoli. L’iniziativa siinserisce in un contesto più ampio discambi interculturali che fa capo alprogetto di International PrimarySchool. “ La nostra scuola - spiega - si

I configura come internazionale. Ognianno organizziamo per le quinte uno stage all’estero che permettel’affinamento delle competenzelinguistiche, attestato dal certificatorilasciato dalla Cambridge University. Laquinta protagonista del gemellaggio conNapoli è una classe 2.0, cioètecnologica, in base ad un progetto cheprevede nella didattica l’usopreponderante di strumenti informatici.Esempio di questa metodologia è illibro digitale realizzato dagli studenti”.

Grazie al progetto delle classitecnologiche è nato il gemellaggio conuna classe 2.0 di Napoli. “È nata unabella collaborazione, inizialmentebasata sulla videoconferenza che hapermesso ai nostri ragazzi di assisterealla visita degli allora ministri Barca eProfumo e del commissario europeoalla scuola di Napoli. Ringraziamol’Amministrazione comunale per ilsupporto dato in questa bellissimaesperienza”. Non solo digitale, ancheantidoto al digitale: “Abbiamo realizzato- dice Belardinelli - una biblioteca dinarrativa, e i nostri studenti lavoranosempre in due o in piccoli gruppi”.

Eleonora Corgiolu

e associazioni“Le fatiche di Er-cole” e “La ca-

mera chiara”, insiemecon la Fondazione An-gelo Celli, hanno orga-nizzato un incontro conl’antropologo TullioSeppilli sul tema “Salu-te e sanità: un bene co-mune? La pluralità deisistemi medici e il no-stro Sistema nazionalesanitario”.L’incontro si è tenutopresso il salone goticodel Museo del duomo; aveva il patrocinio dellaProvincia di Perugia, del Comune di Castello, diUsl Umbria 1 e Cesvol Perugia.Nell’affrontare l’argomento, Seppilli ha precisatoche la salute non è governabile solo dalla Sanità,che comunque è tenuta a presidiarla, ma dipen-de anche da tutta una serie di fattori. La logicaantropologica in un contesto globalizzato porta aconsiderare la salute anche dal punto di vista del-le altre culture, riscontrando, nonostante le di-versità, una omogeneità di fondo nelle direzioni diintervento su problemi relativi alla salute.

L In Italia è la stessa Costituzionea sancire il diritto alla tuteladella salute, a prescindere dal-la condizione economica.Quella di garantire attraversoil Sistema sanitario nazionaleassistenza per tutti non è solouna questione etica, ma com-porta scelte economiche e fi-nanziarie importanti che origi-nano continue discussioni, do-vute all’incoerenza con la logi-ca di mercato dell’impiego del-la fiscalità generale a copertu-ra delle necessità sanitarie ditutti.

Sarebbe opportuno - ha concluso Seppilli - ripen-sare una Sanità partecipata; anche se il coinvolgi-mento dei cittadini in questioni etiche complessesarebbe difficile, comportando la necessità di unaarticolata formazione dell’opinione pubblica. Dif-ficoltà questa che si avverte anche riguardo alladiffusione di un corretto stile di vita necessarioper la preservazione dello stato di salute, ma chespesso non collima con i messaggi pubblicitari,che vorrebbero far credere che certe abitudini sia-no ‘più moderne’ e quindi ‘migliori’.

Sabina Ronconi

Salute / società. Conversazione con il prof. Tullio Seppilli

La sanità, bene comune?IL RELATORE

ullio Seppilli, classe 1928, èantropologo particolarmente attento

agli aspetti dell’antropologia medica edelle complesse relazioni tra biologico esociale. Già professore di Antropologiaculturale e direttore dell’Istituto dietnologia e antropologia culturale pressol’Università di Perugia, dal 1993 èpresidente della Fondazione Angelo Celli,impegnata nella divulgazione della culturadella salute quale diritto e bene comune.

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Novità in libreria:Bibbia enigmistica

ra le ultime novità editoriali,merita una segnalazione il libro

di Ferruccio Ceragioli Al vincitoreuna pietruzza bianca (San Paolo,pag. 160, euro 12.50). Il titolorichiama la promessa contenutanell’Apocalisse. Partendo da questa,l’autore fornisce una rilettura degliincontri di alcuni uomini e alcunedonne con Gesù per scoprire comenella loro storia sia avvenuto il donodi questa “pietruzza bianca”, cioè diuna nuova identità. Si passa inrassegna la storia dei Magi, di alcunedonne incontrate e graziate da Gesù,di Zaccheo, dei personaggi dellaPassione, di Nicodemo, di Tommaso.Nelle loro esistenze si possonotrovare le tracce di Gesù, e scoprirequelle orme utili a noi per poterseguire ed incontrare il Figlio di Diosulla via della fede meditando la suaParola. La Bibbia enigmistica è unfascicoletto di 64 pagine (San Paolo,euro 6.90) che contiene oltre trentaidee per un approccioparticolarissimo al testo biblico; conparole crociate, reticolati, legamilogici, anagrammi, indovinelli. Èun’utilissima raccolta di giochienigmistici da utilizzarenell’insegnamento della religione.Sicuramente utile anche per leprossime attività estive. È uscita inedizione tascabile la Bibbia ViaVerità e Vita (San Paolo, edizionerilegata, euro 33; edizione poket,euro 28). Il lavoro editoriale proponenuove ed ampie introduzioni ai libribiblici, frutto dei più recenti studi edelaborate da autorevoli biblistiitaliani coordinati da GianfrancoRavasi (per l’Antico Testamento) eBruno Maggioni (per il Nuovo). Tuttele note e le introduzioni sono stateredatte a partire dalla nuovaversione CEI del 2008.

Francesco Mariucci

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La facciata di palazzo Vitelli alla Cannoniera

19LA VOCE Città di Castello @[email protected]

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

“Un segno di specialepredilezione per voi”

Gli eventi del 2 giugno dalle 6 del mattino alla sera

a domenica del Corpus Domini le celebrazioni in duomo sonoiniziate alle ore 6 con l’ostensione del sacro Corporale e la messa,

alla quale partecipano moltissimi fedeli e i pellegrini che nella nottehanno percorso la Marcia della fede (vedi qui in basso) ripercorrendole strade che il sacro lino fece fino ad Orvieto, ove lo attendeva papaUrbano IV. Altro momento molto significativo è quello dellabenedizione eucaristica sul sagrato del duomo, al termine dellalunga processione per le vie della città, dopo la quale il Corporaleviene solennemente esposto dietro l’altare maggiore. Nel pomeriggio,sempre in cattedrale, si è svolta un’ora di adorazione eucaristica incomunione con il Papa in San Pietro e con tutte le Chiese del mondo:un segno speciale di unità e di universalità, che ha dato un sensoancora più profondo alla festa in occasione dell’Anno della fede. Alle18, come di consueto, si è celebrata l’ultima messa, al termine dellaquale avviene il rito della riposizione del Corporale nel reliquiariodella cappella ad esso dedicata. Un rito particolarmente amato etoccante che, fino all’anno scorso, era guidato da don Italo, parrocodella cattedrale, il quale, vedendo i volti quasi dispiaciuti deipellegrini accalcati nella cappella di fronte alla chiusura delle porte,invitava sempre a non restare attoniti come gli apostoli al momentodell’Ascensione e a credere che il Signore è vivo ed è con noi. Alla finedella serata, nella chiesa di San Francesco, si è poi tenuto il concertoda camera della Filarmonica del Trasimeno, impreziosito dalla vocedel francescano frate Alessandro; concerto organizzato come ognianno a scopi benefici dai Cavalieri del Santo Sepolcro. (M. P.)

L

ORVIETO. Lecelebrazioni per ilCorpus Domini.L’omelia del card.Filoni dellaCongregazioneper l’evange-lizzazione deipopoli

e celebrazioni del CorpusDomini hanno avuto ini-zio, come da antico calen-

dario liturgico, giovedì 30 mag-gio con la messa in duomo, se-guita dalla processione nelle vieintorno alla cattedrale. Il vesco-vo Benedetto Tuzia, che per laprima volta ha celebrato questafesta in diocesi, ha evidenziatoche la porta che si apre per por-tare l’eucaristia a tutti ci dà ilsenso dell’unità, della nostra di-gnità, del nostro valore, diquanto ognuno di noi è amato,sottolineando altresì come, inquesto giorno, la festa si svolgain un tono forse più familiare,ma certamente con la stessa so-lennità del cuore. In effetti, per la città di Orvietola festa del Corpus Domini nonè solo una solennità della Chie-sa universale, ma il senso dellasua identità, della sua storia, delsuo patrimonio artistico. Comeogni anno, Orvieto avverte qua-si la responsabilità di mostrarea tutti il profondo ed intimo le-game che la unisce a questa fe-sta, che proprio qui, nel 1264, fuistituita e che ancora oggi vienevissuta e celebrata da tutta lapopolazione con una fede in-tensa e una viva partecipazio-ne.

L Nel solenne pontificale di do-menica scorsa, il card. Fernan-do Filoni, prefetto della Con-gregazione per l’evangelizza-zione dei popoli, ha ricordatoche “il mistero del Corpo e San-gue di Gesù ha voluto lasciarein questa terra un segno spe-ciale della sua predilezione”.Citando san Basilio, ha poi ram-mentato che “ogni celebrazio-

ne è l’incessante memoria dicolui che è morto e risorto pernoi”; la memoria ebbe iniziodalle stesse parole di Gesù, chediede il comando perché non siesaurisse tutto in quel momen-to, istituendo così non solo l’eu-caristia, ma anche il sacerdozio,che è quindi in funzione del-l’eucaristia”. “Proprio nell’eucaristia - haprecisato il cardinale - i cristia-

ni trovano l’unità della fede econoscono l’amore di Cristo cheè la manifestazione del misterodel Padre. In Gesù abbiamo po-tuto conoscere fino a che puntoDio ci ama, e il suo sacrificio ri-stabilisce ha posizione di graziatra Creatore e creatura”. Sottolineando poi il profondo le-game di questa solenne cele-brazione con l’Anno della fede,si è rivolto agli orvietani dicen-do: “Qui Gesù ha voluto pren-dere una dimora nel momentoin cui lo avete ospitato in questosegno straordinario che è statol’evento prodigioso. Voi l’aveteaccolto con la vostra fede, eogni anno gli manifestate l’af-fetto per questa dimora”. Una fede intensa, che ha sapu-to raggiungere le vette alte del-la cultura e dell’artigianato, mi-rabilmente espresse nel Corteostorico in costumi medievaliche ha scortato il Ss. Sacramen-to, esposto sul sacro Corporale,per tutte le vie principali dellacittà. Privilegio e grazia straor-dinari per Orvieto, ma ancheimpegno a cogliere i frutti dicondivisione, ospitalità e sacra-lità in questa festa così antica,ma sempre nuova e profonda-mente amata.

Marta Parretti

L’inizio il 30 maggio conla messa in duomo,seguita dalla processioneintorno alla cattedrale.Era la prima volta chemons. Tuzia celebravaquesta festa in diocesi

Corpus Domini (foto Maria Assunta Pioli)

Benedizione eucaristica sul sagrato del duomo (foto M.A.Pioli)

Marcia della fede, allariscoperta del “Credo”

er ripercorrere il cammino del sacerdote Pietro daPraga, una rappresentanza di sette ragazzi,coordinata dall’organizzatore Ennio Colombini, è

partita lunedì 27 maggio alla volta della Capitale ceca. Dalì è partita la VII edizione della staffetta Praga-Bolsena-Orvieto, diretta a ricalcare di corsa le orme del boemoPietro, sacerdote dai costumi irreprensibili, ma angustiatodal dubbio sulla reale presenza di Gesù Cristonell’eucarestia. Egli scese a Roma nel 1263 per essereconfermato nella fede sulle tombe degli apostoli Pietro ePaolo; nel cammino da Roma ad Orvieto si fermò aBolsena per celebrare la messa nella cripta di SantaCristina, dove avvenne il miracolo: al momento dellaconsacrazione, l’ostia si tramutò in carne stillando sanguevivo che imporporò il corporale, i purificatoi e alcunepietre dell’altare. Ecco perché questi ragazzi, affiancati daun’altra rappresentanza di atleti cechi, si sono messi incammino con grande spirito di fratellanza e forza divolontà. Le loro fatiche sono sempre state compensate dauna calorosa accoglienza da parte di tutti i paesi visitati.Tra questi, ci piace ricordare, nel loro primo incontroufficiale con questa Staffetta, i Comuni e le parrocchie diCittà della Pieve, Montegabbione, Fabro, Ficulle, Allerona,Castel Viscardo, Castel Giorgio e San Lorenzo Nuovo, che sisono mostrati molto sensibili nei confronti di unamanifestazione così bella e nobile, che aspira a diventaresempre più grande affinché la storia di Pietro da Praga e ilmiracolo con cui Gesù Cristo gli si è manifestato sianosempre più conosciuti.

Luca Cavalletti

P

La staffetta Praga-Bolsena-Orvietodietro le orme di Pietro da Praga

a Marcia della fede 2013, svol-tasi nella notte tra sabato 1° edomenica 2 giugno, è stato uno

dei momenti più significativi fra leiniziative riproposte nell’ambito delprogramma del Giubileo eucaristicostraordinario della nostra Chiesadiocesana di Orvieto-Todi.Il percorso, da Bolsena ad Orvieto,che apparentemente potrebbe sem-brare sempre lo stesso, ogni anno as-sume caratteristiche sempre nuoveed avvincenti. Quest’anno gli oltrecentocinquanta partecipanti, insie-me a molti altri fedeli, hanno inizia-to il percorso con una veglia di pre-ghiera che si è tenuta nella basilicadi Santa Cristina a Bolsena.Dopo il saluto del vescovo mons. Tu-zia, il momento di riflessione è con-tinuato con la proiezione del corto-metraggio Credo, nato dalla collabo-razione di quattro importanti ufficidella Cei, un regista, un teologo, edun esperto di comunicazione. Temadel video era la nuova evangelizza-zione: attraverso immagini e musi-che siamo stati invitati a riflettere in

L chiave simbolica sugli elementi fon-damentali della preghiera del Credocristiano. Nel video la Chiesa è stata rappre-senta come un veliero “abitato” dauomini e donne di buona volontà; edè grazie alla loro consapevolezza, alloro coraggio ed alla loro capacità divedere oltre il visibile che il veliero èstato, è, e sarà ancora capace di na-vigare in mari che apparentementesono sconosciuti, ma che da sempreaspettano che la chiglia della navechiamata Chiesa li solchi, portandol’antico e sempre nuovo annuncioche Cristo è risorto, e con lui lo sare-mo anche noi. Alle ore 23 la marcia è iniziata con lozaino in spalla e tanta voglia di ri-percorrere, oltre al cammino che ciavrebbe condotti ad Orvieto, anchequello interiore, con preghiere, can-ti e momenti di silenzio.Le tappe sono state segnate da ri-flessioni proposte dai sacerdoti, an-ch’essi in cammino con i loro fedeli,e da momenti altrettanto belli comel’accoglienza che il folto gruppo ha

ricevuto nelle varie soste program-mate. Qui sono stati accolti dalla pre-ghiera, dal sorriso e da un piccolomomento di ristoro anche fisico daparte delle comunità parrocchialiche ormai da sempre si occupanodell’accoglienza.Dopo aver affrontato l’ultima faticafisica rappresentata della salita ver-so la città di Orvieto, alle ore 5.45 sia-mo stati accolti dal Vescovo il quale,dopo aver lavato i piedi a sei parteci-panti alla Marcia in segno di acco-glienza e di servizio, ha preso permano due giovani che rappresenta-vano le città di Orvieto e di Todi e ciha accompagnati nel percorso giubi-lare introducendoci nella cattedraleattraversando la Porta santa. Alle ore6 è iniziata la messa, che ha dato ini-zio a tutte le celebrazioni della festi-vità del Corpus Domini.

Il giovani di “Vita nuova”parrocchia di Sugano

Marcia della fede (foto M.A.Pioli)

20 LA VOCE Orvieto.Todi

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI

❖ DIOCESI/1Inventario beni culturali

Terminata l’inventariazione informatizzata deiBeni culturali della diocesi, domenica 9 giugnoalle ore 17 avrà luogo, presso la sala deiQuattrocento nel palazzo del capitano del Popoload Orvieto, la consegna ufficiale delle schede siaal ministero per i Beni culturali che alleparrocchie. All’incontro, dal titolo “Forme ecolore dell’Ineffabile” interverranno il vescovomons. Benedetto Tuzia, mons. Stefano Russo,direttore dell’ufficio Cei per i Beni culturaliecclesiastici, l’arch. Francesco Scoppola, direttoreregionale per i Beni culturali e paesaggisticidell’Umbria, il capitano Christian Costantini,comandante del nucleo Tutela del patrimonioculturale di Firenze. Sono invitati in particolare iparroci, i superiori delle case religiose ed i laicidei Consigli pastorali parrocchiali e per gli affarieconomici. Il lavoro, realizzato grazie alfinanziamento della Cei con i fondi dell’8 x millema anche con il contributo di varie altre realtà,ha portato alla produzione di oltre 25.000 schedeche ora saranno messe in rete favorendo laconoscenza, la valorizzazione e la protezione deibeni stessi.

❖ ORVIETOSerata medievaleSabato 8 giugno ad Orvieto avrà luogo l’evento“La città del Corpus Domini”. Alle ore 18 in piazzaduomo si svolge una festa medievale, con unapartita a scacchi a personaggi viventi in costumetra la città di Orvieto e quella di Marostica. Inalcuni ristoranti orvietani sarà possibile gustareuna cena con un menu medievale. Infine semprein piazza duomo alle ore 21.30 si rappresenta undramma sacro del sec. XIV: “Miracolo de lo sacroCorporale”, per la regia di Maurizio Panici, registadi numerose opere teatrali soprattutto classiche.

❖ GIUBILEOSantificazione del cleroGiovedì 13 giugno si svolge a Orvieto, inoccasione del Giubileo, la Giornata disantificazione sacerdotale del clero dell’Umbria.L’appuntamento è alle ore 9.30 per lacelebrazione dell’ora media nella sala deiQuattrocento nel palazzo del Capitano delpopolo. Alle ore 10, padre Amedeo Cencini,sacerdote canossiano docente e autore dinumerose pubblicazioni sulla psicologia dellareligione, svolge una meditazione sul tema“Eucaristia e formazione permanente del clero.Prete, dov’è il tuo tesoro?”. Alle ore 12concelebrazione in duomo. Segue il pranzopresso il ristorante “Al San Francesco”.

❖ DIOCESI/2Sant’Antonio di PadovaGiovedì 13 giugno è la festa di sant’Antonio diPadova, santo venerato anche nella nostradiocesi. È patrono di Civitella del Lago, Doglio,Ripabianca e Corbara. È festeggiato a Bolsena,Canale, Porano, nella parrocchia di San Giovenalea Orvieto. A Castel Viscardo è celebrato il 27agosto: il motivo è che nel passato la gente sirecava a mietere il grano in Maremma e alla finedel raccolto festeggiava il patrono.

❖ FABRO SCALOFesta del Sacro CuoreNel recente passato, il mese di giugno eradedicato al culto del Sacro Cuore. Anche se delleforme potevano sembrare un po’ tropposentimentali, il culto del Sacro Cuore va al centrodella nostra fede che deve essere semprecristologica. In diocesi c’è una parrocchiadedicata al Sacro Cuore, Fabro Scalo. La chiesa èstata costruita con la nascita del paese nel dopoguerra, periodo storico incentrato sulladevozione al Sacro Cuore di Gesù. La comunità lofesteggia venerdì 7 giugno.

21LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

Castel V., Viceno e Benano,chiusura anno catechistico

omenica 26 maggio, pressol’oratorio San Filippo Neri diOrvieto si è concluso l’anno della

catechesi per i ragazzi di CastelViscardo, Viceno e Benano.Accompagnati da don DaniloInnocenzi, i ragazzi sono stati accoltinella piccola chiesa della Cava dalparroco don Enrico Bartoccini, chehanno salutato con un bel canto allaVergine. I “Cavaioli” per ringraziarehanno offerto una buona colazione airagazzi, durante la quale don Danilo haannunciato una visita fuori programmaai sotterranei della chiesa diSant’Andrea, dove con le suespiegazioni, arricchite con qualcheparola in orvietano, ha fatto conoscere

D ai ragazzi i restidell’antica chiesa al disotto di quella attuale.Dopo la visita i ragazzi sisono recati all’oratorioSan Filippo Neri, dovequattro animatrici di Castel Viscardo,guidate da due più esperte, hanno fattodivertire genitori e figli. Durante la sostaall’oratorio il gruppo ha condiviso unpranzo accompagnato da due “chitarrecastellesi”, che successivamente hannoinsegnato ai ragazzi i canti per la messa.Dopo la musica, canti e balli, i ragazzied i genitori, accompagnati dal loroparroco don Marco Gasparri e da donDanilo, hanno attraversato la Portasanta, visitato la cripta del duomo e

concluso la giornata con una messanella cappella del Corporale, celebratasolo per loro dai due sacerdoti. Perquesta bella giornata i ragazziringraziano don Danilo Innocenzi, donMarco Gasparri, le catechiste, leanimatrici, i cavaioli e tutti coloro chehanno fatto rivivere l’oratorio SanFilippo Neri come un luogo per lafamiglia, dove poter condividereinsieme l’amore per Dio e per gli altri.

Veronica Lupi

Chiusura anno catechistico

La festa del Corpus Domini a Bolsena, con il card. Giuseppe Bertello

Fiori per Cristo che si dona a noi

Giubileo Eucaristico Straordinario a 750 anni dal Miracolo

omenica 2 giugno Bol-sena ha celebrato lasolennità del Corpo e

del Sangue di Cristo, in questoprimo anno del Giubileostraordinario diocesano in cuiricorrono i 750 del miracoloeucaristico di Bolsena avve-nuto nel 1263; che portò, nel-l’anno successivo, alla istitu-zione - per tutta la Chiesa -della festa del Corpus Domini. L’intensa giornata di fede èiniziata all’alba con la cele-brazione eucaristica, propriosull’altare del Miracolo, come750 anni fa per rivivere conemozione e gioia quei mo-menti di manifestazione par-ticolare della grazia di Dio.Aspettando la tradizionale etanto attesa processione con ilSantissimo Sacramento e lasacra Pietra, l’intera giornatadei bolsenesi è stata dedicataalla composizione delle infio-rate che ne adornano il per-corso, capolavoro artistico didevozione popolare, meravi-glioso arcobaleno di colori eprofumi, per la cui realizza-zione collaborano tutti i citta-dini, dai bambini più piccoliagli anziani, detti “infiorato-ri”, sulla cui tecnica e la ricca

D varietà di fiori utilizzati (rac-colti durante la settimana pre-cedente per la campagna cir-costante) è incentrata la cu-riosità dei numerosi visitato-ri.La processione è stata prece-duta dalla messa presiedutadal card. Giuseppe Bertello,presidente del Governatoratodello Stato della Città del Vati-cano e da poco nominato daPapa Francesco consigliereper la riforma della Curia.Nell’omelia il card. Bertello hamesso in risalto come al cen-tro della liturgia vi sia il donoche Cristo ha fatto di se stessoper la salvezza dell’uomo. Significative le letture, con ilracconto dell’offerta del panee del vino fatta dal sacerdoteMelchisedek che preannuncial’offerta dell’eucaristia; sanPaolo che ha descritto la cele-brazione eucaristica nella pri-mitiva comunità cristiana diCorinto; l’evangelista Lucache ci ha presentato la molti-plicazione dei pani, annunciodell’eucaristia come dono digrazia che sostiene la fede deicristiani. Il Cardinale ha sot-tolineato come la Parola diDio ci chieda di mettere in

pratica l’insegnamento di Ge-sù, abbandonare gli egoismipersonali, e con l’aiuto del-l’eucaristia fare comunionecon il prossimo, per venire in-contro ai fratelli bisognosi, co-me auspica Papa Francesco. La solenne processione delCorpus Domini, accompagna-ta dalla banda musicale dellacittà di Volkertshausen e da-

gli sbandieratori “Monalde-chi” di Bolsena, ha visto lapartecipazione di numerosis-simi fedeli che in questa festi-vità sono venuti a Bolsena perpregare sull’altare del Mira-colo e hanno affollato questacelebrazione giubilare anchegrazie alla splendida giornatadi sole.

Luigi Burla

Corpus Domini a Todi, con processione a Santa Prassede

a quando Todi è parte della diocesi diOrvieto-Todi, il Corpus Domini èsvolto nel pomeriggio della

domenica, per permettere ai presbiteri e aifedeli di partecipare alla celebrazione inOrvieto, e ogni anno si sceglie una chiesadiversa dove arrivare con la processione. Alleore 18 si è celebrata la messa in duomo,partecipata da numerosi fedeli di tutte leparrocchie. L’eucaristia è unità ecomunione: questo si percepiva nellacelebrazione, vissuta da un’assembleaattenta e composta. La Chiesa tuderte haripetuto il memoriale del Signore e, anche sesono due millenni che lo celebriamo,l’eucaristia è sempre nuova e rinnova ilpopolo di Dio. I fedeli hanno ricevuto lacomunione sotto le due specie, il pane e ilvino della vita. Al termine si è svolta laprocessione che quest’anno è giunta nellachiesa di Santa Prassede, attraversando

D

piazza del Popolo, corso Cavour, via Cesiafino alla suddetta chiesa. Accompagnata dalsuono della banda cittadina, giunta allachiesa del Sacro Cuore dei frati Cappuccini,c’è stata una sosta di preghiera perimpartire, dal sagrato, la benedizioneeucaristica, rivolta a tutta la città, sia a chiabita ancora nel centro storico sia ai fedeliche vivono nei nuovi quartieri fuori le mura,presenti numerosi al sacro rito. Infine ègiunta nella chiesa di Santa Prassede, accoltada una bella infiorata predisposta lungo lavia e di fronte alla chiesa. Lungo il tragittosono state create delle infiorate e degli altaricon immagini sacre; molto espressivo in viaCesia un altarino su cui erano posti ungrosso pane e un calice di vino rossocircondato da spighe di grano. Allaprocessione hanno partecipato il Sindacocon il gonfalone del Comune e altre autoritàcivili e militari. La processione era aperta dalgrande gonfalone del duomo che portaimpresse le chiavi di san Pietro; la storia cidice che fu donato da papa Bonifacio VIII,tuderte di adozione, per esprimere l’unitàdella città di Todi con la sede apostolica.

Don Marcello CrucianiUn particolare delle infiorate a Todi

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI

❖ BCTLibri in offertaAppuntamento mensile con la campagna“Sostieni Bct”: il 12 giugno dalle ore 10 alle18 è possibile acquistare libri in buono statoche sono stati donati dai cittadini. Il puntovendita è allestito in piazza e, in caso di maltempo, verrà spostato al piano terra dellabiblioteca: il materiale è venduto ad unprezzo che varia da 1 a 10 euro. In questaoccasione si può sostenere la Bct grazie alcontributo di alcuni artisti. Il primo cheoffrirà le sue opere è Paolo Liberati: saràpossibile acquistare ad un prezzo simbolicoacquarelli, disegni e studi preliminari. Ilricavo servirà a finanziare nuovi servizi eacquistare ulteriore materiale. È anchepossibile fare una donazione o acquistare la card annuale “Amici Bct” che prevede losconto del 50% sulle quote di partecipazionea laboratori e corsi e consente l’accessogratuito a internet per un’ora al giorno.

❖ IMPRESEVa meglio l’exportCresce il tasso di apertura delle impreseverso l’estero, la propensione all’export, etiene l’indice di dotazione infrastrutturaledella provincia. Ma sul versante interno ilterritorio soffre per una contrazione deltasso di imprenditività. È quanto emergedalla lettura della Camera di commercio diTerni per monitorare, rispetto all’Umbria eall’Italia, lo stato di salute dell’economia delterritorio e la sua evoluzione nel tempo. Il“diamante dell’economia” al 2012 mostraun tessuto produttivo e imprenditoriale chesta cercando di uscire dalla crisisostanzialmente guardando all’estero. Balzoin avanti dell’indicatore di competitività suimercati internazionali, con una propensioneall’export che sale al 32% in linea con lamedia regionale. Per quanto riguarda iltasso di imprenditività, l’indicatore deldiamante rileva una flessione generalizzatacon l’indice delle unità locali attive per 100abitanti dell’8,4% (era del 10,1% nel 2010).Nel mercato del lavoro si registra unacrescita del tasso di disoccupazione (si passadal 5,9% all’8,6%), aumento che ha colpitosia l’Umbria che l’Italia.

❖ TERNIPassaggio sopraelevatoAl via l’appalto integrato per il percorsopedonale sopraelevato della stazione diTerni. Dopo l’approvazione finale delprogetto definitivo, il bando di gara perl’appalto integrato è stato pubblicato sullagazzetta n. 60 del 24/05/13. L’importocomplessivo ammonta ad 3.330.788,11 eurodi cui 65.465,36 euro per la progettazioneesecutiva e la parte restante per lavori acorpo, mano d’opera e sicurezza. Il sistemadi aggiudicazione è quello dell’offertaeconomicamente più vantaggiosa. Le offertedovranno essere presentate entro ilprossimo 12 luglio, con l’obiettivo dipervenire all’aggiudicazione definitiva entrol’autunno 2013. L’avvio del cantiere èprevisto per la fine dell’anno. Lapubblicazione del bando costituisce il puntodi arrivo della prima macrofase del percorsoche finirà nel 2015 con il completamentodel nuovo collegamento sopraelevato tra viaProietti Divi e piazza Dante.

❖ SCUOLEGiochi della gioventùCentinaia di ragazzi delle scuole medie “DeFilis”, dell’istituto “Leonino” di Terni edell’istituto “Fanciulli“ di Arrone si sonosfidati nelle varie discipline sportivepredisposte per la tappa ternana della finaledei Giochi della gioventù. La manifestazionesi è svolta al campo scuola “Casagrande”.Grande entusiasmo da parte di tutti ipartecipanti che alla fine hanno fatto festainsieme. Presenti all’evento il delegatoprovinciale di Terni del Coni Stefano Lupi el’assessore allo Sport del Comune di TerniRenato Bartolini, che hanno premiato leclassi vincitrici: per la prima media l’Ic DeFilis Terni, per le seconde medie l’istitutoLeonino e per le terze medie la scuolamedia Fanciulli di Arrone.

Fin dall’inizio, lacessione delle Acciaierieè avvenuta in modi pocotrasparenti. Ora tuttorischia di precipitare

a vicenda delle Acciaierie di Ternisi sta facendo inquietante; serpeg-gia la paura che alla fine lo stabili-

mento possa essere chiuso o fortementeridotto. Il timore è fondato, la situazione èdi stallo, e ogni decisione viene rimanda-ta di scadenza in scadenza. Intanto la pro-duzione langue, così dicono i sindacati. Quel che sta accadendo è incomprensibi-le. Tutti ricordano come la decisione del-la ThyssenKrupp di vendere l’Ast ad Ou-tokumpu sia stata improvvisa e non benmotivata. La società acquirente, nella per-sona di uno dei massimi dirigenti venne aTerni e rassicurò tutti: l’Outokumpu ha inmente di mantenere e aumentare gra-dualmente la produzione, tanto che l’ac-coglienza da parte della città di Terni fubenevola. Dopo qualche tempo, all’im-provviso, Outokumpu annunciò di dovervendere l’Ast su ordine della Commissio-ne europea per la concorrenza, in quantola posizione della multinazionale sarebbediventata dominante in Europa. Allora ci domandiamo: perché ha acqui-stato? Non sapeva di correre questo ri-schio? Non venne alcuna risposta, co-munque siamo rimasti in attesa di un nuo-vo acquirente - entro termini non brevi,peraltro, e senza che fosse fissato alcunprezzo minimo di acquisto: la vendita eraal migliore offerente. Prima della scaden-za del termine giunsero tre offerte, di cuiuna, quella di Aperam, Arvedi, Marcega-glia è apparsa subito la migliore e, quindi,da preferirsi. Outokumpu chiese e ottenneun ulteriore lasso di tempo per risponde-re; approssimandosi la seconda scadenza,chiese ulteriore termine e le fu accordato.

L

Ed ora, come fulmine a ciel sereno, di-chiara che nessuna delle offerte di acqui-sto è accettabile perché tutte di troppo in-feriori al valore effettivo dell’Acciaieria diTerni. A questo punto, io manifesto uno stuporeimprovviso, per non dire altro: se cosìstanno le cose, perché la Outokumpu nonha fissato un prezzo minimo fin dall’ini-zio? A che gioco stiamo giocando? Istitu-

zioni e sindacati si sono rivolti alla Com-missione europea, e questa fa sapere chepoco può fare poiché trattasi di compra-vendita tra privati. La situazione è critica, molte le manoife-stazioni dei lavoratori sfociate anche inscontri con le Forze dell’ordine. I poliziot-ti hanno bloccato hanno bloccato il corteodi protesta dei lavoratori per impedire chei manifestanti occupassero i binari dellastazione e sono entrati in azione con man-ganelli colpendo quelli in prima fila e fe-rendo anche il sindaco di terni LeopoldoDi Girolamo, a cui va tutta la solidairetà ditutta la comunità. Episodio incresciosissi-mo, da non ripetersi; i lavoratori, con ilsindaco, difendevano i posti di lavoro e ilfuturo della città.

Nicola Molè

Il sindaco Di Girolamo è rimastoferito dalla polizia nel corsodella manifestazione deilavoratori a difesa dellafabbrica e dei posti di lavoro

AMELIA. Esperienza solidale e formativa nei “campi antimafia” dell’associazione Libera

“campi antimafia” sono un esempioconcreto di come anche in queiluoghi in cui ha imperversato la

mafia è possibile costruire una realtàsociale ed economica fondata sullalegalità e il rispetto della persona. Comeogni anno dal 2004, a partire dalperiodo primaverile, partono i campirivolti ai volontari provenienti da tuttaItalia, in collaborazione conl’associazione Libera fondata da donLuigi Ciotti. Trenta campi antimafia perl’edizione 2013, da fine aprile ad

I ottobre, nelle terre confiscate in Sicilia,Calabria, Puglia, Campania, Liguria,Veneto e Toscana, che andranno araccogliere circa 1.000 volontari erappresentano un percorso educativo ecomplesso, con diverse attività, dallavoro agricolo sui terreni confiscati, agliincontri con persone e testimonianze,dalle visite ai luoghi simbolo fino adattività di incontro con i cittadini. Avivere questa esperienza qualchesettimana fa sono state otto persone diAmelia, che a Corleone hanno visto

riaprire Casa Caponetto: “Durante igiorni della nostra presenza a Corleone,abbiamo fatto ripartire la CasaCaponetto, lavorando nei campi,togliendo le erbacce nelle coltivazioni dilenticchie e ceci. Abbiamo seguitopercorsi formativi sul territorio che cihanno fatto conoscere il fenomeno dellamafia, dalla visita alla casa di PeppinoImpastato alla tomba di Placido Rizzottial giro dei ‘pizzini’” racconta RitaNovelli. Tornati ad Amelia, il contributoalle attività della Casa Caponettoproseguirà: per questo sarannoorganizzate delle cene i cui proventisaranno destinati a questa causa.

Benedetta Rinaldi

TERNI. Alla parrocchia della Polymer

Festa delle roseImprenditoria - Narni

Primo premioalla Genera spa

azienda narnese Genera spa, che opera nelle energierinnovabili e nell’ingegneristica, ha ottenuto il primopremio a un singolare quanto interessante concorso

che si tiene ogni anno a Torre Annunziata e che si rifà al suonome romano, Oplontis. È rivolta agli alunni delle classi IV e Vdegli istituti superiori in Italia dediti allo studio dell’economiaaziendale che hanno il compito di individuare, sulla base deipropri interessi, alcune aziende presenti sul territorioregionale di pertinenza di ciascuna scuola e di acquisirne ibilanci alla Camera di commercio, all’insaputa delle impresestesse da analizzare. La selezione provinciale è stata eseguitadalla prof.ssa Bruna Monachino dell’Istituto tecnico - indirizzocommerciale di Narni-Amelia. La giuria del premio ha cosìmotivato l’assegnazione del premio: “Nell’economia modernarisulta sempre più complesso distinguere i mercati leciti daquelli illeciti; è sempre più dirompente la presenzadell’economia sommersa, dell’economia criminale, ma anchedella criminalità dei ‘colletti bianchi’ che, sotto una facciata diperbenismo, operano nel campo degli affari senza scrupoli.Crimini di cui spesso l’opinione pubblica non ha una correttapercezione a causa dell’ambiguità della morale corrente;crimini rispetto ai quali, pertanto, risulta indispensabilepromuovere la cultura della ‘legalità preventiva’ iniziandodagli anni di formazione scolastica”. Quindi il bilanciosocietario della Genera è stato giudicato chiaro, trasparente,completo ed efficace per la comunicazione.

Claudia Sensi

’L

Ast: troppi puntisono poco chiari

Don Luigi Ciotti

Panorama degli stabilimenti delle acciaierie di Terni

22 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

giunta alla 27a edizione la“Festa delle rose” presso laparrocchia Immacolata Con-

cezione della Polymer, organizzatadal circolo Acli “Aurora” con il pa-trocinio della Provincia di Terni,del Comune e della CircoscrizioneSud. Ogni anno, propone un vivacemomento d’incontro, di gioioso ri-trovarsi della comunità parroc-chiale e dell’intera città. Momentoclou della festa è il premio della Ro-sa d’oro conferito a persone che sisono distinte nell’impegno sociale,nei gesti d’amore, di bontà e d’al-truismo: in programma domenica 9giugno alle ore 21 insieme al quel-lo per i ragazzi delle scuole “Sen-tiero della bontà”. “La nostra premiazione – spieganogli organizzatori - vuol dar voce aisegni dell’amore, della bontà e del-l’altruismo che sono numerosi an-che se non fanno notizia”. La festaè un’occasione per socializzare eper divertirsi attraverso le varie at-tività proposte: serate danzanti,giochi popolari, pesca di benefi-

È cenza, stand gastronomico, e ognipomeriggio attrazioni per i bambi-ni nello spazio “Bimbolandia”. Spa-zi di approfondimento e riflessionecon l’incontro su “Amore senza vi-ta?” a cura del dott. Alberto Virgoli-no, presidente del Movimento perla vita di Terni in programma il 12giugno. Inoltre la scuola per l’in-fanzia S. Pio X, il 13 giugno, pro-porrà lo spettacolo CappuccettoRosso e alle 21 la manifestazionemusicale a cura del gruppo scout. Altre manifestazioni sportive sonoin programma sabato 8 giugno al-le 16 a cura della Ads “Tutti in gio-co - Libertas” e con il torneo di cal-cio. L’istituto comprensivo “Brin” -scuola media, sezione staccata “Al-terocca” venerdì 7 giugno alle ore18 propone lo spettacolo Aspettan-do l’estate, mentre martedì 11 giu-gno alle ore 21 si terrà la prima edi-zione del concorso “Kantilandia”,gara canora per i bambini dai 4 ai14 anni, con borse di studio in pa-lio.

E. L.

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI

❖ AMELIACentro estivo per ragazziL’oratorio Santa Maria Ausiliatrice di Amelia, dal10 giugno al 12 luglio dalle 8 alle 13, organizzaun centro estivo per i ragazzi dai 7 ai 12 anni.Durante la mattina sono previste una serie diattività: nel momento dell’accoglienza, ibambini e i ragazzi si dedicano al gioco libero,subito dopo presso la cappellina, il sacerdoteguiderà la riflessione su una Parola checaratterizzerà la giornata e tutto il percorsodelle attività. “Quest’anno – spiega MicheleBoccialoni, responsabile delle attività – è statoscelto il tema FantaSì e prenderemo spuntodalla Storia infinita per indicare ogni giorno unaparola, che può essere diversità, altruismo,amicizia con l’intento di far riflettere i ragazzi”.La giornata prevede anche laboratori teatrali,sportivi, di danza e artigianali e un “gestosimbolo” ossia un disegno, una frase, unimpegno che i ragazzi si prendono una voltatornati a casa. Oltre alle attività che si svolgonoall’interno dell’oratorio, il secondo, terzo equarto mercoledì sono previste delle uscite; il26 giugno, presso la Passeggiata di Terni, citerrà un incontro tra tutti i ragazzi degli oratoridella diocesi. “La finalità delle attivitàorganizzate dall’oratorio – conclude Boccialoni– è quella di proporre da un punto di vistacristiano una riflessione sulla fede, attraverso ilgioco”. (Benedetta Rinaldi)

❖ TERNIFesta della famigliaLa parrocchia di San Francesco a Terni el’oratorio Don Bosco celebrano la Festa dellafamiglia domenica 9 giugno. Alle ore 11.30 cisarà la messa con il rinnovamento dellepromesse matrimoniali; in particolare siricorderanno i 10°, 25°, 50°, 60°. Alle ore 13 ilpranzo insieme, condividendo quello checiascuna famiglia offre. Seguiranno giochiinsieme.

❖ CANTO CORALERassegna Porta fideiSi è svolto il primo incontro della rassegna dicanto corale “Porta fidei” nella chiesa di SanCristoforo. Il coro “Dona Nobis” di San Cristoforoe la schola cantorum “Don Dante Brizzi” diArrone sono stati protagonisti, di fronte a unnutrito pubblico, del primo incontro dellarassegna. Il programma musicale della serataha attraversato secoli di storia musicale vocale,spaziando dalla musica sacra alla musicaprofana compresa quella di estrazionepopolare. Il coro “Dona nobis” è nato nel 2005nell’ambito della parrocchia di San Cristoforo,su iniziativa del parroco don Franco Semenza edi un gruppo di parrocchiani appassionati dellamusica, con il fine di partecipare sempre più esempre meglio, anche attraverso il canto, allavita della Chiesa e alla liturgia. La scholacantorum “Don Dante Brizzi” di Arrone nascenel 2010 dal desiderio di un gruppo di amici difar rinascere la tradizione corale e ripercorrerele storiche orme del coro polifonico “Don DanteBrizzi”, il quale, prendendo il nome dal suofondatore, per oltre 50 anni contribuì adiffondere la cultura e la conoscenza dellamusica polifonica. La schola cantorum èattualmente diretta dal maestro Luigi Sinibaldie il suo repertorio musicale spazia tra i secoliincludendo brani rinascimentali di autori comePalestrina, testi tradizionali alpini, testi di famamondiale del Novecento.

❖ MOSTRAI percorsi di CasentiniSarà inaugurata sabato 8 giugno alle ore 19 lamostra personale “Piero Casentini - Percorsiincrociati” allestita presso il Museo diocesano ecapitolare di Terni. Sono esposte all’interno delMuseo diocesano di Terni e nell’attigua “salaCasentini” della Curia vescovile le opereprodotte nell’ultimo decennio dall’artista,accomunati - per linguaggio artistico e ricercainteriore - dal tema del Sacro, vissuto comeindagine estetica e spirituale sull’uomo e sulletracce del Divino nella contemporaneità (nelmondo). La mostra ospita due percorsi. Quellopiù propriamente religioso unisce opere cheappartengono alla sfera del Sacro e alla liturgia.Il secondo percorso è quasi inedito: riguardal’aspetto propriamente “laico”, mai asettico eusuale, e pur sempre indicativo di un approccioumanistico con le forme artistiche.

DIOCESI. L’importanza di destinare l’8 per mille

“Grazie” a nome di tantepersone in difficoltà

Estremo saluto a Gabriella Focianil 30 maggio, dopo dodici anni di coma, Gabriella Fociani ha concluso la sua“avventura” terrena. Una persona non

facile da dimenticare per la sua presenzae la sua testimonianza di fede, nella cecitàche l’ha colpita fin da giovane, e che ha sa-puto vivere pienamente con serenità egrande spirito “missionario”.La sua vita è iniziata nel 1927 nel quartie-re Città Giardino di Terni. Qui la sua espe-rienza familiare e parrocchiale, ricca disollecitazioni, hanno costituito le basi perla formazione di un carattere docile, maforte e tenace. Fin dai primi anni della suaadolescenza ha preso parte alle attivitàparrocchiali di Azione cattolica come ani-matrice di gruppi giovanili, attività che inseguito ha continuato a svolgere come pre-sidente nella parrocchia di San Francesco.La malattia che l’ha portata alla cecità nonle ha impedito di sfruttare le sue “risorseinteriori”. Il concorso per centralinista leha consentito, per lungo tempo, di lavora-re al Monte paschi di Terni, dove moltil’hanno apprezzata e la ricordano con

grande stima ed affetto.Contemporaneamente ha fondato a Terniuna sezione del Movimento apostolico cie-chi: sono stati anni di intenso impegno, ca-ratterizzati sempre dalla gioia dell’incon-tro con persone che, pur condividendo lostesso “limite”, trovavano nel’incontro fra-terno, nella preghiera, nella convivialitàsostegno e aiuto reciproco.Colpita da ictus nel settembre del 2001, èrimasta nel silenzio per questi lunghissimianni. Tante le domande che sono affiorate,ma anche grande lo stupore per la sere-nità che continuava a trasparire dal suovolto.All’ospedale, una sua compagna di stanzachiese se tutte quelle persone che le veni-vano a far visita e che le volevano stare vi-cino fossero parenti. Le fu risposto che era-no tutti amici. La donna meravigliata:“Amici? Ma questa donna, chi è? Che face-va?”.Tutta l’esperienza di Gabriella ci aiuta acapire che veramente “l’essenziale è invi-sibile agli occhi”.

I

importanza di un gesto sempli-ce per sostenere la missionedella Chiesa, il ministero dei

sacerdoti e risollevare i più poveri. Gra-zie all’impegno di tanti fedeli, che si rin-nova ogni anno destinando l’8 per mil-le dell’Irpef alla Chiesa cattolica, anchequest’anno in diocesi si è potuto fare

’L molto per tanti fratelli. Anche a costo di essere ripetitivi, ognianno ci sentiamo il dovere di ringrazia-re tutti i contribuenti che con il loro ge-sto (che non costa nulla, perché co-munque sono tassazioni che noi in ognicaso paghiamo, e che lo Stato permetteal cittadino di destinare secondo le pro-

prie libere scelte)hanno aiutatomolte persone. Èun gesto che cicoinvolge non so-lo nella comunitàcristiana, ma an-che nella vita civi-le e sociale. Importante ricor-dare che i fondiper scopi caritati-

vi in questi ultimi due anni sono andatia crescere in maniera significativa, pro-prio per le tante e gravi situazioni di ne-cessità e di vera e propria povertà chesono sotto gli occhi di tutti. Basterebbesolo una cifra: i pasti caldi alla mensaSan Valentino sono passati in due annida una media di 60 coperti giornalieri a110 circa di questi ultimi giorni e conuna caratteristica sempre più marcata:la maggioranza ormai non riguarda piùstranieri o extracomunitari ma cittadi-ni e famiglie italiane e ternane! Naturalmente i fondi dell’8 per millenon possono sostituire quello che il do-vere di ogni credente di contribuzione asostenere la vita della propria comu-nità e l’aiuto ai poveri, ma è certamen-te un grande aiuto.

Don Francesco De Santis

ei fondi destinatiall’esercizio della cura delleanime, 60 mila euro sono

serviti a sostenere le spese inerentil’organizzazione di eventi econvegni diocesani, di particolareimportanza nel campo pastorale.In particolare sono state fatte tregrandi Assemblee diocesane suisacramenti dell’iniziazionecristiana. La diocesi è stataimpegnata a tutti i livelli nelladefinizione del Direttorio per lanuova impostazione dellacatechesi dei bambini, ragazzi,giovani e adulti. Per la Curiadiocesana e centri pastoralidiocesani sono stati impegnati 120mila euro, per l’istituto di studiteologici e storico sociali 15 mila,contributo alla Facoltà teologica 5mila, parrocchie in condizione distraordinaria necessità 15 milaeuro, per aiutare iniziativepastorali nelle parrocchie piùpiccole e povere: Ss. Giovenale eCassio in Narni, S. Antonio daPadova Narni Scalo, S. Maria della

Neve in Penna in Teverina, S.Gregorio in Foce, S. Maria diTestaccio, S. Liberato in Narni,Parrocchia S. Pietro in Vincoli inMontecampano, S. Nicola di Bari inMacchie; per enti ecclesiastici per ilsostentamento dei sacerdotiaddetti 5.278 euro, per il cleroanziano e malato 5 mila euro, perle religiose in servizio pastorale8.833 euro. Nell’ambito della formazione del clero, 70 milaeuro sono stati destinati alSeminario diocesano,interdiocesano, regionale; 10 milaper le rette dei seminaristi esacerdoti studenti a Roma o pressoaltre facoltà ecclesiastiche, 15 milaper la formazione permanente delclero, 5 mila per la formazionepermanente del diaconato, 5 milaper la pastorale vocazionale. Per gliscopi missionari sono statiimpegnati 2.000 euro per il Centromissionario diocesano eanimazione missionaria e 3.000euro per i sacerdoti fidei donum aKananga. Per la catechesi e

l’educazione cristiana la sommaimpegnata è stata di 10 mila europer oratori e patronati per ragazzie giovani, 8 mila per associazioniecclesiali, 47 mila per iniziativeculturali nell’ambito della diocesi.Per il servizio per la promozionedel sostegno economico alla Chiesa1.550 euro. Per gli interventicaritativi: da parte della diocesiper la Caritas diocesana per le varieopere che gestisce insiemeall’associazione di volontariato S.Martino 140 mila euro, in favore diextracomunitari 15 mila per lagestione di casa Parrabbi per laprima accoglienza degliextracomunitari e la cura delleproblematiche relative al posto dilavoro e all’abitazione, in favore dianziani a sostegno delle iniziativediocesane 10 mila; in favore diportatori di handicap - Unitalsi -Cvs, Comunità di Sant’Egidio 10mila, in favore di altri bisognosi10.952,33 euro; per i poveri dellaMissione nella diocesi di Kananga20 mila, lavori di manutenzioneconvento di S. Martino sede Caritas25 mila, per le opere missionarie adimensione diocesana 5 mila, afavore del progetto Albania 5 mila.Per le opere caritative parrocchiali:22.500 euro sono stati destinatialla Caritas quale contributo per ilfunzionamento della casa diaccoglienza “Casa Valenza” perl’ospitalità di mamme sole con figliminori a carico, 10 mila alla

parrocchia di S. Maria del Rivo perla casa di accoglienza per i senzafissa dimora, 20 mila euro per altribisognosi tramite la Caritas, alleconferenze della San Vincenzoeuro 35.235,91. Per le operecaritative di altri enti ecclesiasticiossia a disposizione di parrocchiepovere, 30 mila euro, tra cui S.Maria della Misericordia in Terni, S.Andrea Apostolo in Marmore, S.Francesco in Amelia, S. MariaAssunta in Giove, S. LorenzoMartire in Attigliano, Ss. Pietro eCesareo in Guardea, S. GiovanniEvangelista in Vacone, S. MariaAnnunziata e S. Silvestro inTaizzano, S. Salvatore in Terni, S.Pietro Apostolo in Aguzzo. Infine,altre assegnazioni quali ilcontributo alla mensa dei poveri“San Valentino” 35 mila euro; adisposizione del Vescovo per casiurgenti o riservati 20 mila,contributo dormitorio Caritas -nuovo Centro di ascoltoSant’Antonio 22.500 euro; per icentri di ascolto delle Vicarie 15mila euro è stato suddiviso tra ivari Centri di ascolto nelleparrocchie di S. Giovanni Bosco inTerni, S. Paolo Apostolo in Terni,Ss. Giovenale e Cassio in Narni, Ss.Pietro e Cesareo in Guardea, S.Francesco d’Assisi in Amelia, S.Antonio da Padova in Narni Scalo,Immacolata Concezione in Terni eS. Maria del Rivo in Terni.

E. L.

D

8 PER MILLE: USATO PER ...

omenica 9 giugno l’oratorio SantaMaria Ausiliatrice di Amelia ospiteràla giornata provinciale Anspi che

sarà aperta dal convegno “L’Anspi aservizio della comunità, il ruolodell’associazionismo” al qualeprenderanno parte Adriano Fabrizipresidente zonale Anspi, Riccardo Moragasindaco di Amelia, Claudia Ciacci segretarioregionale Anspi, don Alessandro Bigiparroco di Amelia e co-fondatore Anspizonale, Giuseppe Dessì vice presidentenazionale Anspi, Don Danilo Innocenzi vicedirettore Pastorale giovanile di Orvieto-Todi, Lorenzo Laudizi presidente oratorio“M. Ausiliatrice” di Amelia e MarcoMoschini, direttore del Corso diprogettazione, gestione e coordinamentodell’oratorio dell’Università di Perugia. Lagiornata proseguirà alle ore 12 con lamessa, il pranzo comunitario e alle 15 coni tornei di calcetto e pallavolo.

D

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 23

ORATORI. Giornataprovinciale Anspi ad Amelia

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI

❖ CATTEDRALEAdorazione eucaristicaDomenica 2 giugno, dalle ore 17 alle 18 nellacattedrale di S. Rufino in Assisi la diocesi diAssisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, aderendoall’iniziativa voluta dal Papa emeritoBenedetto XVI, ha vissuto un tempo diadorazione eucaristica in comunione con ilSanto Padre e “con tutti i Vescovi e con le lorocomunità diocesane sparse per il mondo”. Hapresieduto l’adorazione il vescovo mons.Domenico Sorrentino. Molti fedeli hanno presoparte a questo tempo di grazia, “gesto dicondivisione spirituale”, nella comunione,anche “temporale”, con la Chiesa sparsa sututta la Terra.

❖ MOSTRA - PITTURAI gatti di Claudio FronzaL’artista Claudio Fronza continua a collezionaremeritati successi di pubblico e di criticadescrivendo Assisi nei suoi aspetti più intimi,solo apparentemente di dettaglio. È questo ilcaso della recente mostra personale Assisi e igatti (26 maggio - 2 giugno) allestita nel suoatelier di via San Paolo con una presentazione,in 40 acquerelli e legni dipinti, dei felini,domestici o randagi, che popolano il centrostorico colti negli atteggiamenti piùaccattivanti: quando si crogiolanoacciambellati al sole o annusano ghiotti lefragranze di adiacenti cucine presso le qualisostano in paziente attesa di qualchebocconcino prelibato. Gli animali sono statiincastonati con squisita sensibilità negli angolisuggestivi (balconi, finestre, terrazze, portoni)che Fronza è abituato a cogliere con acutacapacità di osservazione, consolidando la suareputazione di moderno “cantastorie di Assisi”. (Pio de Giuli)

❖ ESCURSIONEIn Val CastorianaIl dinamico gruppo di Assisi degli “Amici dellamontagna” si accinge ad effettuare, domenica9 giugno, una escursione in Val Castoriana,località che delimita ad occidente i montiSibillini e che nel V secolo accolse un gruppo dimonaci cristiani fuggiti dalla Siria, i qualidettero vita alla famosa abbazia di Sant’Eutizio.Sarà la meta principale dell’itinerario che,giustamente intitolato “Sulle tracce deglieremiti”, toccherà nell’ordine l’eremo di SanFiorenzo con i resti delle umide grotte di“pietra spongia” scavate dai primi monaci,l’eremo di San Biagio che nel XIII secoloospitava gli “eremitani di S. Agostino”, la chiesadella Madonna del Condotto, la chiesa di SanSalvatore e quella trecentesca della Madonnadella Croce. Incontrando la fitta rete di sentierie mulattiere, utilizzati in passato per letransumanze, si attraverseranno ombrosiboschi di faggi talvolta interrotti da scorcipanoramici del monte Moricone (m.1427), delmonte Lungo (m.1249), del monteMacchialunga (m.1273), per un totale di 16 km,piuttosto impegnativi, che richiedono, oltre adun abbigliamento adeguato, allenamento epassione. (P. D. G.)

❖ ROTARYOspiti della TasmaniaSi registrano proficui scambi internazionali di“gruppi di studio” organizzati dal RotaryInternational per promuovere relazioniamichevoli tra professionisti di varia estrazioneinteressati ad ampliare i propri orizzonticulturali ed umani. In questa logica, nelloscorso mese di marzo si sono recati inTasmania - famosa isola del Continenteaustrale che deve il suo nome al navigatoreolandese Abel Tasman (1603-1659) - i soggettiselezionati dal Distretto 2090 ai quali è statariservata una gradevole e proficua ospitalità.Per vivere una analoga esperienza sono giuntiin Italia per il periodo 15 maggio - 16 giugno iquattro professionisti tasmaniani CourtneyGreisbach (26 anni, giornalista), Jason WilliamLicht (27 anni, architetto), Kally Bushby (29anni, esperta agronoma), Timothy JamesMckay (36 anni, vigile del fuoco professionista)guidati dal team leader Andrew Douglas Gray(62 anni, progettista e costruttore edile). Il loroprogramma ha incluso la visita di moltestrutture rotariane dell’Umbria, delle Marche,del Molise e dell’Abruzzo. (Pio de Giuli)

VIOLE. Festa di san Vitale, conimportanti aspettipastorali e ilconferimento delpremio. Rimandato il Palio al 15-16giugno

Santi... e capricci di primavera

n una rapida successione,contraddistinta da qualchesovrapposizione, si sono

avvicendate recenti celebra-zioni e ricorrenze religiose: inonore di san Crispolto (Betto-na), di san Pasquale (Castel-nuovo), di san Bernardino(Tordandrea), la festa della Re-gola e successivamente dellaSs. Trinità (Rivotorto), la festadedicata alla Madonna della Cortina (Por-ziano) ed altra destinata alla Madonnadella Speranza (santuario dei Tre Fossi).La solennità del Corpus Domini viene tra-dizionalmente suggellata dalle “infiora-te”, create con impegno ed artistica crea-tività in particolare a Cannara e a Spello.In una fase di prossima preparazione lafesta di sant’Antonio (Capodacqua). I “capricci” della primavera hanno condi-zionato la festa di san Vitale (Viole), anchese sostanzialmente integro è risultato l’a-spetto pastorale, con comprensibile sod-disfazione del parroco don Cesare Pro-venzi. L’omelia pronunciata nella chiesadel Santo dal vescovo Sorrentino (giove-dì 30 maggio) ha dato risalto alla consi-stenza di una affermata unità pastorale ealla nascita di un germoglio, le Famiglie

I

Maria - Comunità del Vangelo, nell’au-spicio di attenuare una “cultura disgre-gante”. Apprezzato dai presenti un espli-cito riferimento di gratitudine a don Lam-berto Petrucci, parroco dal 14 ottobre1934 all’8 ottobre 2000. Al termine dellacelebrazione si è composta sotto un cieloplumbleo la processione dominata dallastatua di san Vitale, presenti varie confra-ternite. L’insistenza di un tempo variabile, preva-lentemente piovoso, ha consigliato agliorganizzatori il rinvio ai giorni 15-16 giu-gno di manifestazioni popolari come il“Palio di san Vitale”, caratterizzato dallacorsa col canestro, originale gioco tra lesquadre delle rispettive balìe. È possibilecomunque menzionare il conferimentodel premio San Vitale a Gino Masciolini,

presidente della locale Associazione re-duci e combattenti. Si conosce la vicenda storica e leggenda-ria di san Vitale: originario di Bastia, con-vertito a nuova vita dopo molteplici ma-lefatte, visitatore di santuari, monaco inlocum S. Mariae Violis, dove morì il 31maggio 1370. Il pellegrinaggio “a cavallo”attraverso gli eremi del Subasio, inseritonella festa (9 giugno), prende origine dalmistico legame dell’eremita con il monte.La traslazione delle spoglie del santo dal-la cattedrale di S. Rufino alla chiesa par-rocchiale di San Vitale destò vasto con-senso ad una processione “a piedi” svol-tasi con gonfalone e stendardi – partecipeil vescovo emerito Goretti – in un pome-riggio del 26 maggio 2001.

Francesco Frascarelli

GUALDO TADINO. Posticipata a domenica 9 lafesta della Madonna di Laentro (Palazzo Mancinelli)

vrà luogo domenica 9 giugno,dopo lo spostamento dovuto allaconcomitanza con la processione

del Corpus Domini, l’antica festa dellaMadonna di Laentro, cui è intitolatal’omonima chiesa di PalazzoMancinelli. Il paese, che già in questigiorni si sta man mano ripopolandodei tanti emigranti che l’hannolasciato, si ritroverà a rinnovare unculto che è probabilmente uno dei piùantichi del territorio, risalendosicuramente all’Alto Medioevo e,

A probabilmente, all’epoca delladominazione bizantina, comesuggerisce l’epiteto greco “là en tô rô”(“apparsa sul fiume”), oggicomunemente tradotto con “Madonnadel fiume”. È comunque un’occasioneper rivedere abitate molte delle casedel paese, chiuse per gran partedell’anno. Appuntamento alle ore11.15 di domenica con la solennecelebrazione eucaristica presso lachiesa della Madonna del Fiume aPalazzo Mancinelli. Il pomeriggio, alle

17, nuovo momento di preghieraall’interno della chiesa, da cui, alle17.30, la statua della Vergine verràcondotta in processione lungo unpercorso di circa 3 km fra i centriabitati di Vaccara, Palazzo Mancinelli eGenga. Il percorso sarà magnificamentedecorato con una lunga infiorata,realizzata nel corso del pomeriggiodagli abitanti dei tre paesi. Al termine,dopo il ritorno in chiesa e un ultimomomento di raccoglimento guidato dalparroco don Michele Zullato, il circoloAcli di Palazzo Mancinelli offrirà a tuttii presenti una “merenda” a base diprodotti tipici della zona.

Pie. Gio.

olto diffuso in Umbria,così come nel resto d’I-talia, il culto di sant’An-

tonio “da Padova”, che in realtàsi chiamava Fernando ed eraoriginario di Lisbona. La suamemoria liturgica cade il 13giugno.Entrato nell’Ordine francesca-no, e ottenuto il permesso dalprovinciale di Spagna e dal prio-re agostiniano, Fernando entranel romitorio dei Minori, mu-tando il nome in Antonio. Invi-tato al Capitolo generale di As-sisi, arriva con altri francescania Santa Maria degli Angeli doveha modo di ascoltare Francesco.Per circa un anno e mezzo vivenell’eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Pove-rello, inizierà a predicare in Ro-magna e poi nell’Italia setten-trionale e in Francia. Nel 1227diventa provinciale dell’Italiasettentrionale. Il 13 giugno 1231si trova a Camposampiero e,sentendosi male, chiede di rien-

M trare a Padova, spirerà nel con-vento dell’Arcella. Ricordando le gesta di sant’An-tonio a Rasina la Pro loco orga-nizza a partire da lunedì 10 untriduo di preghiera alle ore20.30; giovedì 13 alle ore 21 siterrà la processione per le viedel borgo a cui seguirà un riccobuffet. Oltre al programma reli-gioso c’è quello ludico con il ra-duno delle auto storiche dome-nica 9 alle ore 8,30; dal 14 al 16sarà operativo uno stand gastro-nomico arricchito da musica dalvivo. A Cerqueto la festa inizia oggi,venerdì 7 e si concluderà il 16.Giovedì 13 alle ore 21 si terrà lamessa, a seguire la processioneper le vie del quartiere e i fuochid’artificio chiuderanno la sera-ta. In tutte le serate (tranne il13) sarà aperto dalle ore 19.30lo stand gastronomico con deli-ziose specialità e tanta musicadal vivo.

M. G. - D. R.

Cerqueto / Rasina. Iniziative religiose e civili

Sant’Antonio da Padova❖ PARRANO“Camminiamo in...sieme” con il Gruppo giovani”

l Gruppo giovani di Parrano, dopo il successo ottenuto inpassato, ripropone quest’anno “Camminando in...sieme”.

Protagonisti di questanuova avventura, comedelle altre, sono i giovanidel paese che sicontraddistinguono nelterritorio nocerino per illoro impegno edentusiasmo. “Abbiamodeciso - spiegano i ragazzi

del gruppo - di intraprendere questa nuova sfidariscoprendo il nostro territorio e la sua meravigliosa natura.L’idea nasce due anni fa. Visto il successo delle precedentiiniziative messe in campo, abbiamo deciso di passare unagiornata diversa dalle altre stando insieme in allegria. Lagiornata, in programma per domenica 16 giugno, inizieràcome di consueto alle ore 9.30 con la celebrazione dellamessa presso la chiesa della Madonna del Buon Consiglio diMolina. Terminata la messa si partirà dal piazzale di Molinaalle ore 10.30 e si arriverà nella tarda mattinata a SanBiagio di Lanciano, dove sarà possibile fermarsi per ilpranzo al sacco che sarà a carico dei partecipanti, mentre lebibite saranno offerte dal Gruppo giovani. Il ritorno èprevisto per le ore 18 circa”. In caso di maltempo,“Camminando in...sieme” sarà rimandata a data dadestinarsi. Inoltre il gruppo giovani di Parrano aspetta tuttidomenica 14 luglio con la 5a Giornata della gioventùchiamata “Domenica in...sieme” presso la parrocchia. Tantele sorprese in cantiere. Non mancate!

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Un momento della celebrazione nella chiesa di San Vitale

I giovani di Parrano

La Madonna di Laentro

24 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

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nche quest’anno Bettona - parrocchiaS. Maria Assunta - ha celebrato la fe-sta del patrono san Crispolto vescovo

e martire. Particolarmente ricco, comesempre, il programma che riassumiamo: 8-10 maggio, triduo solenne; 11 maggio, mes-sa (ore 20.45) presieduta da mons. Sorren-tino e processione con le reliquie del san-to; 12 maggio, messe ore 8 - 11 -17, baciodel reliquiario di san Crispolto e asporta-zione, da parte dei fedeli, del cotone votivodopo avere “levigato” le ossa del santo.Molti fedeli hanno partecipato alle varie ce-lebrazioni. Come documentato dagli storici, Bettona èstata una delle prime diocesi umbre. NegliAtti conciliari si legge che il vescovo di Bet-tona Gaudenzio fu presente nel ConcilioRomano del 465 d.C. indetto dal ponteficeIlario, e fino al secolo XVI Bettona ebbe il ti-tolo di cattedrale. Le diocesi estinte “per-

A dono” la loro Chiesa particolare, ma non iltitolo e quindi la “diocesi titolare di Betto-na” ha il suo vescovo titolare, che attual-mente è mons. Alvaro Efren Rincon Rojas,vescovo colombiano. Lo stesso mons. Rojas è venuto a Bettona -accolto dal sindaco e dai parroci don Darioe don Enrico - e il 13 maggio alle ore 11 hapresieduto la messa. Durante la celebra-zione è stata letta una lettera di benvenutoda parte del vescovo Sorrentino. Due im-portanti motivi hanno portato mons. Rojasa Bettona: la canonizzazione della primasanta colombiana - santa Laura Montoya -il 12 maggio e il desiderio di incontrare tut-ti i parrocchiani della “sua Chiesa” in oc-casione della festa del patrono. È stato an-che festeggiato l’80° compleanno di mons.Rojas; la comunità bettonese gli ha fattoomaggio di una pergamena del Pontefice.

Be. Ma. (diacono)

VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

❖ CULTURANasce Premio “Città di Assisi”

Promosso dall’assessorato alla Pubblica istruzione e dalsuo dinamico titolare Francesco Mignani, nasce anche inAssisi un premio letterario articolato in due sezioniriservate, rispettivamente, a Romanzi editi (da case editricimedie e piccole) e ad elaborati inediti prodotti da giovaniin età compresa tra 16 e 25 anni. I concorrenti dovrannoattenersi al bando consultabile presso l’assessorato erispettare il termine ultimo (30 giugno) per la consegnadel materiale, che sarà valutato da una qualificata giuria.Il tema scelto per questa prima edizione - “Natura: azionee reazione” - appare in piena sintonia con i caratteriidentitari della “Seraphica Civitas”. (P. D. G.)

❖ ASSISIIl ‘giallo’ delle cassette

Errare humanum est, perseverare diabolicum...Prosegue in Assisi l’ostinata (quantoincomprensibile) estirpazione delle cassettepostali, già denunciata invano come motivodi diffuso disagio, con la scomparsa -segnalata con disappunto dal concittadino elettore Bruno Calzolari - di quella di portaSan Giacomo, zona frequentata dagli ospitidegli alberghi circostanti e dai turisti chescendono dal parcheggio dell’ex tiro a segno.Sopravvive soltanto quella di piazza SantaChiara, ma fino a quando?

❖ CONCERTOI Pooh all’Umbriafiere

I Pooh tornano sui palchi italiani con “OperaSeconda in tour”, spettacolo che ha registratoil tutto esaurito, con oltre 60 mila presenzenelle 41 date realizzate in 54 giorni. Saràproprio la tappa a Bastia Umbra, inprogramma sabato 6 luglio alle ore 21.30 adinaugurare la rassegna Bastia Estate 2013. Ilconcerto si terrà presso il centro fieristicoUmbriafiere. Roby, Dodi e Red, con DaniloBallo alle tastiere e Phil Mer alla batteria,sono in concerto con le grandi canzoni dellaloro carriera, per la prima volta

accompagnati in tour da un’orchestrasinfonica: la Ensemble Symphony Orchestra.L’assessore alla Cultura Fabrizia Renzini hadichiarato: “È un onore e un orgoglio averequesto storico complesso in tour a Bastia,unica tappa in Umbria. Stiamo costruendo ilcartellone di Bastia Estate con eventi diqualità”. Opera Seconda è il nuovo discocontenente undici brani della carriera deiPooh. Per i biglietti del concerto è abilitata laprevendita online nel circuito Ciaotickets(www.ciaotickets.com) e Hello Ticket(www.helloticket.it) e presso i punti venditaautorizzati: a Bastia è possibile acquistare ibiglietti presso il punto vendita di ClaudioRosignoli, in via della Rocca.

Un immenso rosario per una Madre adorata

GUALDO TADINO. Conclusione delmese mariano con il“Rosario più grandedel mondo” e unconcerto di brani diorigine classica o popolare

avvero tantissimi i fedelidentro la chiesa di SantaMaria madre di Dio a

Gualdo Tadino venerdì scorso,31 maggio, per l’appuntamentoconclusivo delle celebrazionimariane del mese di maggio. Ela chiesa più grande della cittàè riuscita a contenere per poconon solo tutti i presenti, giuntianche da fuori città, ma ancheil “Rosario più lungo delmondo”, realizzato l’annoscorso dalla sezione abruzzesedell’Unitalsi a Lourdes e damolti mesi impegnato in untour nelle principali cittàitaliane. È una corona lungaquasi 150 metri, con grani dioltre mezzo metro di diametro,sostenuti ciascuno – durante lalunga celebrazione – daaltrettanti volontari dellasottosezione gualdesedell’Unitalsi e di altreassociazioni di volontariatogualdesi, dalla Protezione civileagli scout, dalla confraternitadella Santissima trinità aifiguranti della sacrarappresentazione del Venerdìsanto. Un’occasione non tantoper ammirare una comunquesuggestiva realizzazione da

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Guinness dei primati, che si èfermata per tre giorni nellachiesa gualdese, quanto perraccogliersi nella preghieraassieme vescovo diocesano, mons. Domenico Sorrentino,e celebrare ancora una volta ilsanto rosario, nella sua formameditata, con sei Misteri,intervallati da letture,riflessioni e canti, eseguiti dalcoro interparrocchialegualdese, formato dai

componenti di ben quattroparrocchie del territorio. Lariflessione finale è stata affidataa mons. Sorrentino, che (perun’evidente somiglianza nellaforma) ha paragonato l’enormerosario ad una serie di boemarine di salvataggio.Paragone per nulla azzardato,visto che “la preghiera allaVergine - ha commentato ilVescovo - dev’essere per tuttinoi come ciò che ci sorregge

dal mare grosso della nostravita, dal mare insidioso deinostri affanni, e ci riporta conla mente all’unico nostro veroSalvatore, Gesù Cristo”. Altermine della lungacelebrazione, caratterizzatadalla coralità della preghiera edal grande silenzio e dalprofondo raccoglimento deipresenti, il coro Cai “RaffaeleCasimiri” di Gualdo Tadino,diretto dal maestro Claudio

Felice Pericoli, ha eseguitoalcuni brani polifonici dedicatialla Vergine, dai tre celeberrimiLieta armonia, Stella del maree Verginella gloriosa delmaestro gualdese RaffaeleCasimiri, all’Ave Maria di DeMarzi, Ave vera Virginitas diJosquin Desprez fino al solenneAve Maria di Borroni. Braniintervallati ad altri celebri passipoetici, fra cui l’intensapreghiera alla Vergine dalXXXIII canto del Paradiso diDante, interpretatidall’insegnante mateliceseEnzo Buonacucina. Un finaleche ha conferito allacelebrazione ancheconnotazioni storico-estetiche,mostrando come il culto dellaVergine si sia concretizzato increazioni di limpida bellezza edi grande spessore artistico.

Pierluigi Gioia

Attività estive per giovani propostedalle parrocchie di Bastia Umbra

on l’arrivo della stagione estiva, tante sono le attività programmate edorganizzate per bambini, ragazzi e giovani di Bastia Umbra. Ne parliamo con il

parroco di S. Michele Arcangelo, don Giuseppe Pallotta.Quali sono le attività programmate per i bambini, ragazzi egiovani? “Il 10 giugno iniziamo con l’oratorio che si ispira adun’opera di letteratura per ragazzi, La storia infinita diMichael Ende, che si svolgerà al prefabbricato di via SanRocco. Dal 10 al 28 giugno inizierà l’oratorio per i bambinidi età compresa tra i sei e i dieci anni, di mattino dalle 8 alle13. I bambini sono 140; saranno coordinati da 50 animatorie come responsabile don Romano Bucaj, vice parroco dellaparrocchia di San Marco. Il 17 giugno comincerà l’oratorioper i ragazzi tra gli 11 e i 12 anni e si protrarrà sino al 28; ipartecipanti sono 65, con la presenza di 25 animatori e

come responsabile don Alberto Franceschetti. Una novità per questi ragazzi: è statopredisposto l’oratorio di sera, con l’orario pomeridiano prolungato sino alle 22 conla cena inclusa. Un oratorio interessante ed emozionante poiché in ogni settimanaè prevista un’uscita sul territorio. Il 19 giugno tutti, bambini e ragazzi,prenderanno parte ad una giornata d’incontro e di Festa degli oratori a Perugia,mentre per il 27 giugno è stabilita una gita animata all’isola Polvese. L’esperienzaestiva dei bambini e dei ragazzi prosegue con il camposcuola Brave Camp, presso ilcentro soggiorno del santuario Madonna La Salette di Salmata in Nocera Umbra,dal 2 all’8 agosto. Si tratta di un’occasione per far divertire i più giovani, ma doveci saranno momenti di riflessione personale e di gruppo, in modo da riscoprire inostri valori. Dal 15 al 19 luglio, sempre a Salmata, è stata organizzata un campoper tutti gli animatori, dal titolo ‘Mi fido di te’ come momento di ricarica umana edi riscoperta della fede. Un’altra esperienza, molto significativa, è il pellegrinaggioa piedi per i giovani maggiorenni, che si effettuerà in tre giorni, dal 20 al 22 luglio,da Acquapendente ad Orvieto, in occasione del Giubileo eucaristico”.

O. S.

C

Le parole del Vescovoons. Sorrentino nella sua riflessione conclu-siva ha esordito affermando che il simboli-

smo del rosario ci unisce sotto il segno di Maria edè una preghiera ardita che fa ben sperare. Il colpod’occhio, ha affermato il Vescovo, “mi ha fatto pen-sare al mare, e i grani del rosario come a delle boesalvagente. La nostra vita è come un mare burra-scoso, e non sempre ci rendiamo conto che da solinon riusciamo a salvarci. Maria è la mamma che vi-gila su di noi e ci protegge con l’intercessione del Fi-glio”. Gesù è il Salvatore, ma noi tutti uniti formia-no una rete che ci protegge, ed ecco il rosario. “Il ro-sario è la preghiera dei vivi e non dei morti, e perquesto va ripresa l’abitudine di recitarlo in fami-glia”. Mons. Sorrentino ha quindi benedetto duegrandi ceste di rosari che ha poi personalmente dis-tribuito ai fedeli. (M. G.)

M

Un momento della celebrazione

Don Pallotta

25LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

BETTONAFesta di sanCrispoltocon ilVescovotitolareLa comunità di Bettona con mons.Rojas

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI

❖ GUBBIOPreassemblea diocesanaIl mese di giugno coincide con un evento digrande importanza per la Chiesa: lapreassemblea diocesana per la verificadell’anno pastorale e per programmarequello nuovo anno. Si terrà alle ore 18.30 al“Beniamino Ubaldi” nei giorni 6-7 giugno,presente don Giuseppe Nevi, responsabileUfficio per la pastorale familiare delladiocesi di Cremona. “La preassemblea digiugno e l’assemblea del 18-19-20settembre - ricorda il vescovo Ceccobelli -sono i due momenti più importanti dellanostra chiesa diocesana, ai quali non sonoammesse assenze. Siamo tutti chiamati:presbiteri, diaconi, religiosi, religiose,seminaristi, laici che mettono a serviziodella collettività i loro carismi, ma ancheogni singolo battezzato che si riconoscemembro della grande famiglia dei discepolidi Gesù”.

❖ UMBERTIDELavori estivi per studentiÈ stato pubblicato l’avviso per partecipare ai“Lavori estivi per studenti”, progettopromosso dal Comune di Umbertide incollaborazione con le cooperative Asad eGalassia Down. È riservato ai ragazzi/e dietà tra i 16 e i 20 anni. In tutto sono 21 iposti disponibili per un totale di 30 oreciascuno, percependo un rimborso spese dicirca 150 euro. Al termine verrà rilasciatal’attestazione per l’ottenimento di creditiformativi scolastici. Iscrizioni all’ufficioInformagiovani. Tel. 075 9419273 oppure331 6689548.

❖ SEMONTE/1Festa dei popoliTorna la “Festa dei popoli”, giunta alla IVedizione. L’appuntamento è per lunedì 10giugno alle ore 16.30 nel giardino dellascuola dell’infanzia di Semonte. Inprogramma musiche, danze, costumi egastronomia tipica dei Paesi di provenienzadegli alunni. Un momento di divertimentoed integrazione. Saranno presenti stand diCoop Centro Italia, associazione aquilonistiEolo e associazione “L’impegno”, da tempoattiva nella regione del Burkina Faso. Incaso di maltempo la festa si svolgerà nellapalestra attigua - Cva. (B. P.)

❖ DIOCESIIncontro sulla famigliaLa Chiesa eugubina, in cammino verso la47a Settimana sociale dei cattolici italiani,riflette con mons. Vincenzo Paglia su “Lafamiglia, un bene comune”. È il temadell’incontro che si terrà nella sala convegnidell’hotel Beniamino Ubaldi venerdì 14giugno alle ore 20.45. L’iniziativa è statapromossa dall’ufficio diocesano per iProblemi sociali e il lavoro, la giustizia e lapace.

❖ SANT’UBALDOEsercizi spiritualiPromossi dal rettore e dal vice rettoremons. Fausto Panfili e don StefanoBocciolesi, da domenica 9 a mercoledì 12giugno si terranno degli “esercizi spiritualial popolo”. Sono articolati su due fasce:dalle ore 8 alle 22.30 di ogni giorno, conpossibilità di pernottamento o presso laforesteria del convento o l’albergo dellaRocca, oppure dalle ore 18 alle 22.30. Leriflessioni del mattino saranno tenute damons. Panfili e don Bocciolesi, nelpomeriggio dal vescovo emerito Bottaccioli.

❖ SEMONTE/2La Fonte del pellegrinoSabato 8 giugno alle ore 16.30 nellafrazione di Semonte, in località Settestrade,avrà luogo un significativa cerimonia:l’inaugurazione della “Fonte delpellegrino”. È promossa dall’ufficiodiocesano della Pastorale. Info 331 2522277- 335 6758571.

GUBBIO. Le parole concui si è presentata ilcommissario prefettizioMaria LuisaD’Alessandro

ruciando un po’ i tempi rispetto aquelle che erano la previsioni, l’ar-rivo del commissario prefettizio al

Comune è avvenuto a quasi due anni esat-ti da quando Diego Guerrini ha riportatoun Pd al governo della città alla testa diuna coalizione di centrosinistra (23 mag-gio 2011). Il delicato incarico è stato affidato a MariaLuisa D’Alessandro, che ha fatto il suo in-gresso nella residenza municipale intor-no alle ore 11 del 30 maggio. Elegante,sorridente e cordiale, accompagnata dalmarito, l’ex prefetto di Perugia Gianloren-zo Fiore, e dal comandante della Compa-gnia carabinieri capitano Pierangelo Ian-nicca, è stata accolta e salutata dal sinda-co Guerrini, dal presidente del ConsiglioGianni Pecci e dai vice presidenti Giusep-pe Brunelli e Pasquale Di Bacco. Si è quindi recata nell’ufficio della segre-taria generale Paola Bastianini, con laquale si è intrattenuta a colloquio, primapresa di contatto con la struttura burocra-tica-organizzativa dell’ente che dovrà gui-dare fino alle elezioni della primavera2014. Questo il suo indirizzo di saluto alla città:“Nell’assumere le funzioni di commissarioprefettizio di questa splendida, storica cit-tà, desidero rivolgere all’intera cittadi-nanza il mio più cordiale saluto. L’inter-ruzione della normale dialettica demo-cratica e la nomina di un commissario so-no sempre momenti delicati per la vita di

B

un ente locale, ma, con l’aiuto e la colla-borazione di tutti, spero di riuscire a rap-presentare nei migliori dei modi le esi-genze e le necessità di questa collettivitàlocale, che sono onorata di rappresentare. Un grazie anticipato alle istituzioni pub-bliche e private presenti sul territorio, conle quali cercherò di instaurare un dialogocostante e costruttivo. Un grazie partico-

lare alla struttura operativa dell’Ente, checollaborerà con me alla realizzazione de-gli obiettivi di servizio che di volta in vol-ta ci daremo, al fine di affrontare le varieproblematiche quotidiane, nell’esclusivointeresse della cittadinanza”. La sua prima uscita ufficiale ha coincisocon la cerimonia della firma in vescovatodella convenzione “Sostegno alle situazio-ni di povertà nel Comune di Gubbio” (vediqui sotto) che vede insieme Caritas, Fon-dazione Cariperugia, Cesvol. “Sono con-tenta - ha affermato D’Alessandro rispon-dendo agli indirizzi di saluto - che questamia prima iniziativa pubblica coincida conun progetto che mette al centro la perso-na per aiutarla a superare un momento didifficoltà”.

Giampiero Bedini

“L’interruzione della normale dialetticademocratica - ha detto - è un momentodelicato ma, con l’aiuto e lacollaborazione di tutti, spero di riuscire a rappresentare nei migliori dei modi le esigenze di questa collettività”

GUBBIO. Come accedere ai fondi erogati grazie al progetto “Sostegno alle situazioni di povertà”

el semestre giugno-dicembre2013 le famiglie eugubineavranno la possibilità di

presentare richiesta - presso gli sportellidella Caritas diocesana in piazza SanPietro e dei servizi sociali del Comune -per beneficiare degli interventi previstidal progetto “Sostegno alle situazioni dipovertà nel Comune di Gubbio”, unarete solidale creata dalla Caritasdiocesana in sinergia con i servizi socialidel Comune, Fondazione Cassa dirisparmio e Cesvol Perugia. la relativa

N convenzione - come annunciato nelnumero della scorsa settimana - è statafirmata in vescovato da mons. MarioCeccobelli, dal commissario Maria LuisaD’Alessandro, da Carlo Colaiacovo,dall’avv. Luigi Lanna per rispondere alleurgenze quotidiane delle famiglie che sitrovano in situazioni di difficoltà socialeed economica. Insieme alla domandadovrà essere consegnata appositadocumentazione Isee; l’idoneità peraccedere al Fondo sarà vagliata da unaCommissione formata da un

rappresentante per ente. Ciascunnucleo familiare potrà beneficiare di uncontributo annuo massimo di 800 euro.I primi interventi saranno orientati adintegrare il canone di affitto ed ilpagamento delle bollette energetiche. Ilprogetto dispone di una risorsacomplessiva, tra contributi e servizi, dicirca 100 mila euro, 50 mila dei qualierogati dalla Fondazione Cariperugia,contributo relativo per ora al soloprimo semestre. Dal 2009 al 2012 iltasso di povertà regionale èraddoppiato, passando dal 4,9% adoltre il 9%; solo a Gubbio sono più di100 le famiglie colpite dalla crisi.

Benedetta Pierotti

itorna a Umbertide il Grest aSanta Maria della Pietà: mo-mento rivolto ai giovani e

giovanissimi in cui, attraversogiochi e divertimento, si cerca ditrasmettere un insegnamento re-ligioso ai partecipanti. Notizie piùprecise sono state fornite da Mo-rena Marcaccioli, una delle ca-techiste più impegnate sul frontegiovani, e fra’ Giampaolo Fabà-ro, vero e proprio deus ex machi-na e organizzatore dell’evento, incontinuazione con le attività par-rocchiali. La tematica scelta è stata unifor-mata a livello regionale dall’An-spi (Associazione nazionale di pa-storale) e il tema sarà “La storiainfinita”, in sintonia con gli altrioratori umbri. Gli organizzatori tengono a chia-rire che il Grest sarà rivolto aibambini che durante l’anno han-no lavorato con i catechisti di San-ta Maria. Questo, per riappro-priarsi della specifica identità diparrocchia, nella quale si fa un

R cammino in cui viene annunciatoGesù Cristo. Si svolgerà dal 1° al12 luglio e in quei giorni saràoperativo dal lunedì al venerdì(dalle ore 9 alle ore 12 nel matti-no; dalle 15 alle 18 nel pomerig-gio). Con una ulteriore precisa-zione: non vuole essere e non sa-rà una sorta di “baby-parking”,ma la giornata si articolerà conmomenti di preghiera (all’inizio ealla sera), giochi, attività a tema,e tutto quanto servirà per far ri-flettere e star bene quanti parte-ciperanno. Potranno iscriversi tutti i bambinidai 7 ai 12 anni, versando la quo-ta di 25 euro (ridotti a 18 per chiha fratelli) per acquistare il mate-riale necessario a svolgere l’atti-vità, allestire le scene, i giochi, ivestiti dei bambini. Una collabo-razione che si richiede perché lepossibilità economiche della par-rocchia sono diminuite. Le iscri-zioni si ricevono fino al 15 giu-gno presso i frati di Santa Maria.

Fabrizio Ciocchetti

Umbertide. Il tema e le “condizioni” necessarie

Il Grest a Santa MariaDalla diocesi

Alla beatificazione di don Puglisi

Palermo per la beatificazione di donGiuseppe (Pino) Puglisi, martire dellamafia, c’erano anche il vescovo

Ceccobelli e l’emeritoBottaccioli. “Con questagrande e solenne liturgia- ricorda mons.Ceccobelli -, presiedutadal card. Paolo Romeo,alla presenza del card.De Giorgi e concelebratada circa 50 vescovi e daoltre 500 presbiteridavanti a una follaimmensa, la Chiesa ha

mostrato un suo figlio esemplare, modello perogni cristiano, ma in modo particolare perogni prete. Il beato Pino Puglisi ha saputoseminare la Parola di Dio con la vita, insituazioni di grande disagio e contro unsistema mafioso che cercava manovalanzagiovane per le sue nefaste imprese.Commoventi la liturgia e le testimonianze dichi lo ha conosciuto. L’ho invocato comemediatore di grazia per la nostra Chiesa e peril nostro presbiterio, e lo addito come modellodi coerenza e di coraggio per tutti”.

A

Il saluto del Commissario

Carlo Colaiacovo

Il commissario prefettizio Maria Luisa D’Alessandro

26 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

BREVI

❖ CARISPOContributo per progetto musicologia dell’AmaL’associazione Ama (malati di Alzheimer),centro di ascolto di Spoleto, ringrazia laFondazione Carispo per il contributoricevuto per il sostegno di un progettoimportante, quello della musicologia.L’associazione da anni è presente nelterritorio e sostiene molte attività disupporto agli anziani affetti da questamalattia. Il progetto di musicologia verràattivato presso il centro diurno in viaPietro Falchi. Si tratta di una terapiaespressiva che ha come obiettivo ilmiglioramento della qualità della vitaoltre che di rivitalizzazione l’umore,ridurre l’aggressività e stimolare lamemoria, attraverso l’ascolto dellamusica, coinvolgimento gli anziani nelcantare canzoni e semplici canti popolariaccompagnati da strumenti a percussioni.Infine è stato pubblicato un libro daltitolo: 25 anni di ricordi, storia del centrosociale anziani. Il ricavato della vendita èstato devoluto all’associazione. (SaraSassi)

❖ NORCIA Corsi internazionali diinterpretazione musicaleCome ogni anno, il 1luglio inizieranno aNorcia i Corsiinternazionali diinterpretazionemusicale, giuntiormai alla lorotrentunesimaedizione. Per duemesi, quindi fino allafine di agosto, la città di San Benedetto si

trasformerà in un grandelaboratorio dove i suonidiventeranno quasi una colonnasonora per scandire il viverequotidiano. Grandi maestriinternazionali saranno i docentidei corsi. Tra di essi la celebreCecilia Gasdia, il soprano veroneseche è tra le più affermate cantantiliriche internazionali eprotagonista, come presidentedella Giuria, della trasmissione diRai Uno Ti lascio una canzone. Tragli altri docenti si segnalano isolisti del teatro alla Scala diMilano, i solisti dell’AccademiaNazionale di Santa Cecilia etantissimi altri concertisti di famamondiale. I 350 giovani allieviprotagonisti dei corsi giungerannoda ogni dove Paese. Le lezioni sisvolgeranno in sale prestigiosecome il teatro civico, l’auditoriumdi San Francesco, la SalaOttobeuren, il Museo Civico. Tuttele informazioni sui corsi sonoconsultabili sul sito: http://www.umbriaclassica.com/

❖ SPOLETOCorsa dei vaporettiprime batterieSono ben 60 i concorrenti dellaoramai attesissima e tradizionalecorsa dei vaporetti, una decina inpiù dello scorso anno. La corsaandrà in scena il 21, 22, 23giugno. Nel regolamento, perquest’anno, il peso complessivo diciascun vaporetto saràobbligatoriamente di 40chilogrammi; i vaporetti verrannopesati sia alla partenza cheall’arrivo. Il tracciato sarà lo stessodello scorso anno, con le provelibere che inizieranno il venerdìalle quali seguirà la discesacronometrata. Tempi cheverranno presi anche nellagiornata di sabato, quando sipotrà assistere alle prime batteriedi qualificazione alla fase finaleche vivrà il suo apice nelpomeriggio di domenica 23giugno. (Sa. Sa.)

Il coro spoletino ha chiuso la serie di concerti con un’esibizione nel santuario della Madonnetta (Ge)chiusura del ciclo dedi-cato alle elevazioni mu-sicali in onore del mese

mariano, il coro spoletino“Laudesi Umbri” ha espressotutte le sue potenzialità in unadelle più originali ed armonio-se creazioni del barocco ligu-re: il santuario della Madon-netta a Genova. Il repertorio of-ferto all’ascolto nel giorno del-la Pentecoste ha spaziato dal-l’inno della città di Assisi Squil-la!, al Cantico delle Creature, a Sia Laudato San Francesco inonore del Santo umbro, a pez-zi mariani classici o di tradizio-ne popolare.Non poteva esserci chiusuramigliore, dopo l’elevazionesvoltasi nella splendida chiesaromanica dei Santi Felice eMauro in Sant’Anatolia di Nar-co e nell’altrettanto suggestivacornice della basilica papale diS. Maria degli Angeli.È indubbio che il repertoriomariano è quanto di più coin-volgente ed anche, spesso,commovente, possa proporrela corale, anche perché il di-rettore, padre Antonio Gianno-ni, come ormai d’abitudine, al-la fine di ognuna delle eleva-zioni, propone ai presenti dicantare un inno alla Madonna.Nelle varie occasioni padreGiannoni, si è avvalso del supporto dei so-listi Loretta Carlini, soprano, Patrizia Mar-tiniani, contralto, Maurizio Verde, tenore,Gianni Annibali, tenore, Matteo Ferralde-schi, basso, Roberto Arelli, baritono. Ilmaestro Angelo Silvio Rosati, presenza or-mai imprescindibile nel coro, lo ha sem-pre accompagnato all’organo e, in parti-colare, nel santuario della Madonnetta, haespresso tutte le sue capacità e la sua plu-riennale esperienza artistica esibendosi

A

all’organo settecentesco facendo un “re-galo” ulteriore ed inatteso ad un uditorioattento ed entusiasta.Il giorno successivo, per una felice com-binazione, il coro ha animato la liturgiadella messa in onore della Pentecoste nel-la parrocchia di S. Nicola di Sestri Ponen-te.La corale (oggi di 35 elementi) nasce piùdi 35 anni fa quando padre Antonio Gian-noni dell’Ordine dei Frati Minori decide di

fondarlo nella città di Spoleto e da allora i“Laudesi Umbri” hanno raggiunto tra-guardi ragguardevoli, acquisendo ampianotorietà ed alti livelli di preparazione.Nata con intenti prettamente polifonici neltempo ha avuto modo di esprimersi anchein contesti più vari, dal Medioevo alla mu-sica contemporanea, sia in polifonia siacon accompagnamento. Numerose sonostate infatti le rassegne, i concerti e i Fe-stival a cui ha partecipato: non dimenti-chiamo i premi ricevuti sia al concorso po-lifonico di Arezzo sia al Torneo interna-zionale di musica che in diverse occasio-ni nella sua Spoleto, in collaborazione conil Festival dei Due Mondi, dove ha parte-cipato alla creazione menottiana dell’OraMistica, esibendosi nella chiesa di San-t’Eufemia, in alternanza ad altre realtà in-ternazionali.

M. A. P.

Montefranco. Riaperta al culto la chiesa di SantaMaria Assunta nel ricordo di mons. Mario Curini

artedì 28 maggio è statariaperta al culto, dopo i lavoridi messa in sicurezza, la

chiesa parrocchiale di S. MariaAssunta in Montefranco (Spoleto). Lacelebrazione eucaristica, presiedutadall’arcivescovo Boccardo e animatanel canto dal coro di Torreorsina, haavuto una duplice valenza: alfesteggiamento per la chiesarinnovata, si è unito il ricordo dimons. Mario Curini, originario propriodi Montefranco, ad un anno dal suo

M ritorno alla Casa del Padre. “Siamolieti di riaprire la chiesa parrocchialedi Montefranco in memoria di donMario – ha affermato il parroco donNolberto Cardenas Rosas – e lofacciamo insieme a sua mamma,Velia”. L’Arcivescovo, nell’omelia, haespresso tre pensieri. Il primo rivoltoalla riapertura della chiesa di S. MariaAssunta, con un ringraziamentoparticolare ai tecnici del Comune edella Curia, alla Soprintendenza e allaFondazione Cassa di Risparmio di

Terni e Narni. Un secondo pensiero,poi, al Vangelo e alla richiesta diserietà e radicalità del vivere dacristiani nelle parole di Gesù, chechiede di lasciare tutto per seguirlo. Ilterzo per don Mario Curini: “Questacelebrazione diviene per tutti noi dauna parte, il pensiero di gratitudineverso don Mario, che ha lasciato unvuoto incolmabile nella sua famiglia enella nostra Chiesa diocesana;dall’altra, dal suo esempio, il coraggioad andare avanti con coerenza nellavita cristiana”. La famiglia di donMario ha voluto donare alla chiesaparrocchiale la tovaglia sulla quale èstata celebrata l’Eucaristia.

artedì 28 maggio presso la sala confe-renze di Palazzo Trinci, nell’ambito delconvegno “Dopo le pavimentazioni qua-

le futuro”, organizzato dalla Confcommercio, an-che la diocesi di Foligno con il progetto Cittadinidel mondo ha presentato una proposta di riqua-lificazione di piazza Matteotti dal titolo “Meet:piazza dell’incontro”. Il progetto, curato dagli architetti Giacomo Li-viabella e Valentina Pugnali, nasce da quell’inte-razione tra le varie agenzie educative, scuola ediocesi, con il sostegno delle istituzioni, in parti-colar modo del Comune di Foligno, che in questianni stanno cercando insieme di far esprimere evalorizzare le energie giovani per il bene comu-ne del nostro territorio. Foligno nella sua storia èstata da sempre una città dell’incontro, delloscambio, del dialogo. Da Foligno, ce lo ricorda latarga in piazza della Repubblica, Francesco d’As-sisi è ripartito vendendo le sue cose per una con-versione umana e spirituale, aprendo successi-vamente il suo cuore al dialogo con tutti i fratel-li e le sorelle anche di un’altra religione. Per que-sto anche da Foligno può partire un percorso diincontro e di dialogo nella contemporaneità.Questa è la missione del Meet. Tre i livelli in cui la struttura è suddivisa: il pri-mo è legato a quello superiore, la fase della “cu-

M

riosità”, prossimo a piazza della Repubblica, do-ve da un arco si entra in una fontana circolareche ha come tema centrale l’acqua, elemento co-mune alle tre religioni monoteistiche. La fase del“silenzio” è legata al livello sotterraneo, il secon-do, che serve a formare cittadini consapevoli del-le proprie identità e diversità. È il luogo dove av-viene la didattica, la formazione e la conoscenzadello spirito del Meet. L’ultima fase quella della“meraviglia”, legata all’altezza di via Mazzini. Inquesto luogo, sopra le sedute di attesa della fer-mata del bus e del bike sharing, ci sono degli spa-zi sui quali gli artisti, che hanno i loro laboratorinel sotterraneo, potranno esporre le loro opere.

Anacleto Antonini

Foligno. Proposta di recupero per essere cittadini del mondo

Meet, la piazza dell’incontro

A Spoleto la Festadei ministranti

stata celebrata, sabato 1°giugno a Spoleto, la Festa

diocesana dei ministranti. Quasicento bambini hanno preso parteall’iniziativa che ha visto un primomomento di bans e giochi, a curadei ragazzi della Pastorale giovanilee, a seguire, la celebrazioneeucaristica presiedutadall’Arcivescovo. E proprio mons.Boccardo ha accolto i ministrantinella cappella del Ss.moSacramento del Duomo, spiegandoil significato della parola“Cattedrale”, quale cattedra delvescovo, che ha il compito diinsegnare e guidare i cristiani. Poi,nell’omelia, l’importanza delservizio durante la messa: ”Voi, chesiete più vicini all’altare– haaffermato il presule – prestateservizio a Gesù e al sacerdote,aiutando a concentrare la gente suigesti e sulla Parola del Signore”.“Siete importanti per il servizio chesvolgete perché aiutate i grandi apregare e rendete ricca la vostraparrocchia, una comunità cheascolta Dio e cammina con Lui”. Hapoi aggiunto: “Noi preti abbiamobisogno del vostro aiuto e ne habisogno la comunità. Ricordateviche non è inutile ciò che fate. Nonci deludete. Vi chiediamo di servireil Signore nella gioia, essendoragazzi e ragazze in gamba”.

È

La corale dei Laudesi Umbri

La celebrazione

La corale, composta da 35elementi, è stata fondata più di35 anni fa da padre AntonioGiannoni. Numerosi i successiraccolti nel corso delle rassegne

27LA VOCE Spoleto / Foligno .Norcia @[email protected]

Il progetto della piazza

C.Gasdia

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VENERDÌ 7 GIUGNO 2013

Tra rievocazioni storiche,musica, gare di abilità, mercatie cucina per dieci giorni il borgosi tuffa nel passato

LE OFFICINE IN VERDE

Il 7 e l’8 giugno, il Post eBibliobus promuovonodue appuntamenti pressol’area di Pontevalleceppi aPerugia e quella diResina, con attivitàdedicate ai bambini tra i 4e gli 11 anni. Incollaborazione conBibliobus si terrà unlaboratorio sulle tecnichedi dispersione dei semidopo aver ascoltato lalettura animata del libro

“L’albero delle 1000dolcezze” di AngeloRagusa. Per info www.perugiapost.it, tel.075.5736501.

FANTAPASSEGGIATA

Il 9, 22, 23, 29, 30 giugnoalla Cascata delleMarmore di Terni sisvolgerà laFantapasseggiata, visitaguidata con i bambinilungo i più suggestivisentieri del Parco, alla

scoperta dei protagonistidella leggenda delleMarmore: Gnefro, ilfolletto della Cascata, ilpastore Velino e la ninfaNera. Calendario,prenotazione e costi www.marmorefalls.it

MERCATO DELLE GAITE

Dal 20 al 30 giugnoall’interno del centrostorico di Bevagna,Mercato delle gaite, conl’apertura delle antiche

botteghe dei mestieri edelle taverne che farannorivivere la magia delMedioevo. Info www.ilmercatodellegaite.it.

FONDO MONTE CUCCO

Sabato 8 e domenica 9giugno, al monte Cucco,Gara di mountain bikeche si snoderà nelterritorio del parco e nellavalle del Chiascio. Info www.cuccobike.it

este e giochidi corte, ri-evocazioni

storiche in costu-me, spettacoli tea-trali, concerti e ga-re fra piatti rinasci-mentali. Sarannoquesti gli ingre-dienti principalidella Festa del Ri-nascimento che sitiene ad Acqua-sparta dal 6 al 16giugno. Giunta allaQuattordicesimaedizione quest’an-no la kermessestorica dedicata aFederico Cesi II, fondatore dell’Acca-demia dei Lincei, verrà proposta investe rinnovata, con una campagnadi comunicazione “social” che metteal centro gli stessi contradaioli.Per dieci giorni il borgo si troverà adessere ripartita geograficamente intre zone definite, tante quante le sueantiche contrade: quella del Ghetto,dai vessilli verdi e neri, quella di Por-ta Vecchia, con i colori giallo e blu, equella di San Cristoforo, in bianco eblu, che si contenderanno la vittoriadel Palio sfidandosi in quattro gare,quali la preparazione di piatti tipicirinascimentali, l’organizzazione dirappresentazioni teatrali per le viedel paese, il Palio della Lince (garadi abilità a cavallo in cui ogni cava-liere deve colpire con una lancia unbersaglio fisso, in programma dome-nica 9 giugno) e il Gioco dell’Oca, conprove di abilità e destrezza di epocarinascimentale che si svolgeranno inpiazza Federico Cesi. Sabato 15, dal-le 21.30, si sfideranno i contradaiolipiù piccoli, mentre domenica 16, al-le 17.30, toccherà agli adulti. In con-

F

clusione, alle 18, la proclamazionedella contrada vincitrice e la conse-gna del Palio. Da non perdere le sfilate in costumestorico: “Il Grande Corteo dei Doni’,con la lettura del Bando e la riconse-gna delle chiavi al Governatore dellaCittà da parte della Contrada delGhetto, vincitrice dell’edizione 2012(giovedì 6 giugno, ore 21.30), “L’o-maggio al Principe Federico Cesi” daparte delle vicine città di Amelia, Cal-vi dell’Umbria, Narni, Otricoli e San-gemini (sabato 8 giugno, ore 21.30),e “Il Corteo storico” che concluderàla manifestazione domenica 16 giu-gno (da piazza San Francesco, ore17.30).Il programma prevede inoltre esibi-zioni itineranti dei tamburini delle

tre Contrade e della Compagnia deiTrampollari e dei musici della scuo-la “ResonArs” di Assisi, un mercatorinascimentale lungo il corso cittadi-no, la mostra dei lavori realizzati da-gli alunni della scuola dell’infanzia diAcquasparta, spettacoli teatrali perbambini, e un’anteprima del festivaldi musica classica “Federico Cesi”.Grande spazio sarà infine dato allavalorizzazione storico-culturale deibeni del territorio, con una serie diconferenze dedicate alla storia dellafamiglia Cesi, al feudo di Casigliano,al progetto di realizzazione del Mu-seo per la Comunità e alla recentecampagna di scavi cominciata sottola tomba di Federico il Linceo, nellachiesa di Santa Cecilia.Ogni sera, dal 13 al 16 giugno, la ma-nifestazione avrà anche un “DopoFe-sta”, trasmesso in diretta streamingsu www.ustream.tv (canale Rinasci-mento-Acquasparta), con i commen-ti dei contradaioli e curiosità. Info www.comune.acquasparta.tr.it

M. A.

MANIFESTAZIONI IN UMBRIA

LA VOCE GIROVAGANDO L’UMBRIA28

Rinascimentotra antiche contrade

Dal 6 fino al 16 giugnoAcquasparta si veste a festa in ricordo di Federico Cesi