1896 - 2016 120° anniversario associazione nazionale ... · elettricista nicolò luppi...
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1896 - 2016
120° anniversario
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
MARINAI D’ITALIA
Gruppo Medaglia d’Oro
“Umberto GROSSO”
Torino
STORIA DELL’A.N.M.I. DI TORINO
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STORIA DELL’A.N.M.I. DI TORINO
Negli anni 1894 – 1895 il Sottocapo Timoniere Vittorio Giuseppe TORTA riesce a diffondere,
tra i marinai torinesi, già con lui imbarcati sulle Regie Navi “Maria Adelaide” e
“Affondatore”, l’idea di fondare una Società di Mutuo Soccorso per un aiuto reciproco tra
marinai congedati dalla Regia Marina.
L’idea del TORTA si realizzò
dando subito buoni frutti tanto che
il 1° gennaio 1896 venne
ufficialmente inaugurata la “
SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO FRA MILITARI CONGEDATI DALLA REGIA
MARINA”con il relativo “STATUTO” (Vedi allegati 1-2-3-4).
La Sede aveva locazione, in affitto, nel Palazzo del Conte BRONDELLI di BRONDELLO
Silvestro il quale aveva posto a disposizione un locale del suo stabile sito in via Maria
Vittoria 23/25 in Torino (Vedi allegato 5).
SOCI FONDATORI
Promotore e fondatore nel 1894-1985
Sottocapo Timoniere Vittorio Giuseppe TORTA
Soci fondatori e promotori dello Statuto del 1° gennaio 1896
Sottocapo Timoniere Pietro ALY BELFADEL
Sottocapo Timoniere Domenico BOSIO
Cannoniere Ferdinando BERTA
Sottocapo Timoniere Luigi CACCIABUE
Sottocapo Timoniere cav. Felice CARIGNANO
Sottocapo Timoniere cav. Giuseppe CELLARIO
Sottocapo Timoniere cav. Felice CERRATO
Sottocapo Furiere cav. Alessandro COLOMBINO
Sottocapo Cannoniere Oreste CREMA
Sottocapo Cannoniere Pietro FAUSONE
Fante di marina Pietro GIACOMASSO (reduce LISSA)
Nostromo Giuseppe LANA
Elettricista Nicolò LUPPI
Elettricista Giuseppe PIEMONTE
Elettricista Giovanni SARTORETTO
Marò Scelto Biagio SCANAVINO
Marò Scelto Gaetano SIMONAZZI
Sottocapo Cannoniere Joycelyn SOUBEYRAN
Sottocapo Cannoniere Cesare VAUDAGNOTTO
Sottocapo Cannoniere Attilio ZAVARONI
Soci fondatori foto del 1898 : In piedi da sinistra FAUSONE – CREMA – CARIGNANO - ZAVARONE-SCANAVINO Seduti da sinistra CELLARIO – VAUDAGNOTTO – COLOMBINO -SARTORETTO
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Il 15 dicembre 1897 viene inaugurato il “VESSILLO SOCIALE”.
Si rileva che già nel 1898 la “Società” fosse registrata, con tutto il Consiglio Direttivo nella
“Guida Commerciale ed Amministrativa di Torino” a pag. 548.
Non sono ancora state rintracciate documentazioni relative alle motivazioni o disposizioni
che hanno fatto subire modifiche, anche se non radicali, allo “Statuto” negli anni 1900 (31
marzo) e 1912 (9 marzo).
Nel 1912 viene anche mutata la denominazione sociale in “UNIONE MARINARA
ITALIANA”.
Nel marzo del 1922, il Presidente in carica, grazie anche all’interessamento e sostanziale
aiuto dell’Ammiraglio BALBO BERTONE Luigi Conte di Sambuy, Sindaco della città di
Torino, riuscì ad ottenere dal comune, in concessione precaria, l’uso dell’attuale terreno
delimitato, sulla sponda sinistra del fiume Po, in corrispondenza dello spallone del ponte
Principessa Isabella, con l’impegno a non erigere fabbricati previa autorizzazione
municipale (Vedi allegato 6).
Viene concordato un canone annuo di £. 30,00, anticipate, a decorrere dal 15 aprile 1922 con
rinnovo annuale a richiesta.
Nel 1925 il nuovo presidente in carica ottiene dal Comune l’autorizzazione per la recinzione
del terreno in concessione e ne dà esecuzione con una recinzione a filo spinato limitandone
l’ingresso con un cancello adiacente allo spallone del ponte Principessa Isabella.
Sempre in quell’anno (1925) ottiene dalla Commissione Edilizia del Comune, l’approvazione
di un progetto, già precedentemente presentato, per la costruzione di uno chalet (Vedi
allegato 7).
Nel maggio sempre del 1925 si riprende la carica il precedente presidente il quale prosegue
nell’impegno prendendo accordi con la ditta VIENNA per la costruzione dello chalet in
progetto. L’impegno è sottoscritto per la somma di £ 51000 .
A causa dei ritardi nei pagamenti per indisponibilità, modifiche imposte durante i lavori, e
altre incresciose conseguenze, la cifra totale risultò di £63742,80 totalmente estinta con un
solidale contributo di tutti i Soci, ognuno conforme le proprie disponibilità.
Soci fondatori della Sede sul Po 21 novembre 1925
ALY BELFADEL Pietro – ANGELERI Giuseppe – ATZORI Raffaele – BARBERIS Carlo –
BIANCO Mario – BOCCARDO comm. Luigi – BRICCA Giovanni – BUDA cap.CREM
Giuseppe – CACCIABUE Luigi – CARIGNANO cav. Felice - CERATO cav. Felice –
CONDIO cap. cav. Giuseppe – CRAVERO Carlo – FESSIA Eugenio – LOVERA DI MARIA
conte Alberto – LUPPI Nicolò – MARCHESE Pier Renato – MARCHETTI Tito –
MARTINELLI Achille – MONTERSINO Giuseppe – NIEDDU ten. Cav. Uff. Amedeo – PASSI
Celestino – PIAZZA cav. Luigi – PROTTO comand. Carlo – REMONDINI comm. avv. Adolfo
– RIVOLTELLA cav. Carlo – SCANAVINO Biagio – SECCHI Carlo – SVENDER Ettore –
TREVISAN Andrea – ZAVARONI Attilio.
Nel luglio del 1926, ultimata la costruzione dello chalet e la modifica parziale della
recinzione dell’area in concessione, il Comune ne dà l’abitabilità con un canone concordato
annuo di £ 10 anticipate (Vedi allegato 8).
Nel 1928 a Torino, ebbe luogo l’importante manifestazione per il X° Anniversario della
Vittoria ed il IV° centenario della nascita di Emanuele Filiberto Di Savoia. Per
quell’occasione fu allestito un gran parco espositivo con enormi padiglioni della Tecnica e
della Scienza e delle nostre Forze Armate. La Sede della nostra Associazione ospitò il Centro
Radiotelegrafico della
Regia Marina sino alla fine della grande manifestazione (della quale conserviamo
un’interessante documentazione).
Per la manifestazione di cui sopra, il padiglione della Regia Marina era arricchito con la
parte centrale (camera di manovra e torretta) del sommergibile, da poco destinato alla
demolizione, “Andrea PROVANA di Leiny” (uno dei quattro della classe Barbarigo varati
nel 1918).
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Il presidente in carica, Comm. Profes. Ing. Mario FOSSATI, Con l’aiuto dell’allora Podestà
della Città di Torino ottiene che, a fine manifestazione il cimelio del “PROVANA” sia
collocato, a cura del Comune, nel campo adiacente la nostra Sede, dove si trova ancora oggi.
Tale operazione fu terminata nel 1933.
Nel 1934 a seguito circolare n° 4 del direttivo di Milano, per l’unificazione di base delle
Associazioni, ancora una volta è mutata la denominazione sociale in quella che è ancor oggi
attuale “Associazione Nazionale Marinai d’Italia” con la sigla A.N.M.I.
Rimane pure inteso che” l’Associazione di Mutuo Soccorso” tra i marinai, fondata come già
detto il 1 dicembre 1896 a Torino, è stata la prima forma d'associazionismo ufficiale
marinaro d’Italia.
Passati gli eventi bellici, l’Associazione, che non ha mai chiuso, riprende in pieno l’attività e
nel 1946, poiché ogni gruppo A.N.M.I. doveva assumere il nome di una M.O. deceduta per
azioni di guerra, il Consiglio Direttivo di Torino decise di prendere il nome della Medaglia
d’Oro al Valor Militare Umberto GROSSO.
Chi era Umberto GROSSO Umberto Grosso é un eroe della II Guerra mondiale, nacque a Pinerolo (Torino) il 14 ottobre 1890. A 17 anni si arruolò volontario in marina e nel 1920 raggiunse il grado di Capo Cannoniere, da allora fu il capo cannoniere di molte unità fino al maggio 1940 quando venne promosso Sottotenente del C.R.E.M. e venne trasferito sull’incrociatore Zara. Nella notte tra il 28 e il 29 marzo 1941 lo Zara, coinvolto nello scontro di Capo Matapan, venne colpito e gravemente danneggiato. Dato l’ordine di abbandonare la nave, per evitare che divenisse preda del nemico, il Comandante in 2° Capitano di Fregata Vittorio Giannattasio cercò un compagno che con lui si recasse nel deposito munizioni per dar fuoco alle cariche ed affondare così la nave., Umberto Grosso che conosceva i depositi munizioni meglio di chiunque altro si offrì volontario ben sapendo che avrebbe perso la vita. La nave esplose ed essi scomparvero in mare.
Foto del 1928: In alto a sinistra ed a destra il padiglione della REGIA MARINA con in esposizione la parte centrale del Sommergibile PROVANA A lato visita alla manifestazione dei Sovrani di Casa SAVOIA
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Nello stesso anno, con il plebiscito popolare che determina il passaggio Istituzionale da
Monarchia a Repubblica, cambia anche la nostra bandiera, sia quella della Marina Militare
sia quella dell’A.N.M.I.
Nel 1957 con l’aiuto finanziario richiesto alla FIAT, viene eliminata la balconata esterna in
legno ad ingresso, rivolta verso il Po e sostituita con un ampio terrazzo in cemento poggiato
su colonne che formano così un portico al piano terreno. In seguito, alla balconata di ferro,
è aggiunta una veranda di ferro scatolato con copertura in ondulato.
Nel 1959 nel centenario della nascita del Gran Amm. Paolo Theon De REVEL è stata posta, a
cura di quest’Associazione Marinai, alla casa atavica sita in Via Lagrange 14 in Torino, una
targa marmorea alla memoria.
Sempre in quest’anno (1959) il nostro Gruppo
ha l’onore di poter donare la “Bandiera di
Combattimento” alla Nave appoggio incursori
“M.O. Pietro CAVEZZALE”, madrina la madre
dell’Eroe.
Nel 1961 in concomitanza con il centenario dell’Unità d’Italia si è tenuto, a Torino, il IV°
Raduno Nazionale Marinai d’Italia.
Il 12 dicembre 1964 la Marina Militare varò una unità, e più precisamente una corvetta, a cui
venne dato il nome Umberto Grosso a testimonianza del sacrificio compiuto per la Patria e
per l’Onore, e nel1967, con l’entrata
ufficiale nella flotta della Marina Militare, il
nostro Gruppo ha ancora l’onore di
consegnare la “Bandiera di Combattimento”
a questa Unità.
Foto del 1952: Chalet Sede A.N.M.I. visto dal lato del fiume Po
Genova 8 marzo 1959: consegna della Bandiera di Combattimento alla Nave appoggio CAVEZZALE. Nella foto il Presidente A.N.M.I. Torino Andrea RAVERA e la signora Maria CAVEZZALE madrina della Bandiera e mamma dell’eroe
Genova 30 aprile 1967: consegna della Bandiera di Combattimento alla Corvetta Umberto GROSSO. Nella foto il Presidente A.N.M.I. Torino FRIGERIO e la signora GROSSO
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Dal 1976 al 1983 nella nostra Sede si sono tenuti dei Corsi regolari per il conseguimento di
Patenti Nautiche con addestramento pratico in mare, nel golfo del Tigullo su imbarcazione
WALROS II° classe IOR con istruttore il nostro Consigliere BOARETTI. Gli esami
d’abilitazione erano tenuti presso la Capitaneria di Porto di Santa Margherita Ligure.
L’interruzione di tale attività è dovuta a motivi diversi compresi quelli di natura burocratica.
In quel periodo comunque sono stati abilitati al Comando e alla Condotta d’imbarcazioni a
vela e a motore ben 205 allievi e 15 Vigili del Fuoco del Comando Regionale di Torino.
Il 12 novembre 1978 all’Argentiere La Bressè, in Savoia (Francia) si è concretato il
gemellaggio tra i Gruppi del Dipartimento Alte Alpi, Briancon, Gap, Embrun de la FAMMAC
ed il nostro Gruppo A.N.M.I. di Torino con una rilevante e prolungata manifestazione.
Il 15 giugno 1980 con una bellissima cerimonia viene inaugurato, dopo lunghi accordi con il
Comune di Torino, il tratto di strada tra corso Galileo Galilei e viale E. Millo con il nome di
“viale Marinai d’Italia” dove si trova l’ingresso della Sede A.M.N.I.
Nel luglio del 1982 come da accordi di concessione tra il Consiglio Direttivo in carica ed i
proposti Enti Comunali il nostro chalet passa in proprietà al Comune di Torino e viene di
conseguenza stabilito un canone annuo di locazione per la durata di anni sei, rinnovabile su
nostra richiesta.
Negli anni 1984 e 1985 i nuovi lavori da parte del Comune per il recupero pubblico delle rive
del Po ci costringono a modifiche ambientali per il raggiungimento della riva del fiume.
Nel 1996 il Comune di Torino incorpora ed elenca tra i monumenti della città anche il
cimelio della parte centrale del sommergibile “PROVANA” prendendosi così a carico anche
la manutenzione del medesimo. A noi rimane la custodia con l’impegno delle visite del
pubblico a titolo gratuito.
Moltissime sono state le manifestazioni organizzate o a cui ha partecipato il nostro Gruppo,
sia locali sia fuori territorio, non trascurando mai l’ordine dell’uniforme sociale.
Mancano purtroppo lunghi e lontani periodi del passato dell’Associativo la cui
documentazione con il tempo si è persa.
Di questo fanno comunque parte anche i fatti più recenti, a chiusura di questa prima breve
esposizione e cioè il grosso impegno preso a far sì che dopo tanti anni questa nostra Sede non
fosse costretta alla chiusura causa il deterioramento della struttura dello chalet.
Anche qui, come nel passato, con un lungo paziente e costante contatto con le Autorità locali
si è giunti ad un possibile totale rinnovamento della Sede, portandola ad essere conforme alle
normative di sicurezza vigenti e dopo questa ristrutturazione ci permette di riprendere la
attività, nonostante le tante difficoltà odierne, e proseguire nel tempo guidata da uomini che
perseguono nello spirito dei nostri predecessori l’amore verso la Marina e la Patria.
Foto del 2005 prima della ristrutturazione Foto del 2008 dopo la ristrutturazione e l’inaugurazione avvenuta il 7 dicembre in coincidenza della festività di S. Barbara
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Nel giugno del 2009 il nostro gruppo, con diversi altri
gruppi ANMI piemontesi e con la partecipazione
dell’allora Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino,
hanno consegnato, a Civitavecchia, la bandiera di
combattimento alla nuova unità della Marina Militare
la portaerei “Cavour”.
Nel 2010 in associazione si forma un gruppo
appassionato di kayac e dall’anno successivo in
cominciano ad organizzare corsi di addestramento per
impararare a pagaiare.
Nel 2011 il Gruppo ANMI ha stipulato con la Polizia locale, nel contesto del progetto “Terre
ed Acque” un accordo di paternariato, a titolo gratuito, per aiutare con la presenza assidua
di kayac ad identificare azioni illecite a danno dell’ambiente fluviale e dei frequentatori delle
sponde e di soccorso nei confronti di pagaia tori in difficoltà. Lo stesso anno si è stipulato
una convenzione, a titolo gratuito, con l’Ente Parco Collina del Po per la pulizia fluviale da
materiale plastico ed inquinante e di controllo della corretta fruizione ambientale del fiume
Po.
Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, il nostro Gruppo ANMI ha
organizzato e partecipato con alcuni suoi Soci ad un viaggio storico a bordo di kayac da
mare sviluppatosi con diverse tappe partendo da Villefranche sur Mer, primo porto dei
Savoia, fino all’Arsenale di La Spezia.
Nel 2012 abbiamo avuto una gradita ed emozionante visita di alcuni parenti dell’equipaggio
del sommergibile KURSK, tragicamente affondato nel mare di Barents nell’aprile 2000.
I soci nella nostra sede oggi dispongono di segreteria, luogo di ristoro e di una fornita
biblioteca costituita negli anni da libri dedicati alla Marina Militare e Mercantile di grande
interesse oggetto di consultazione da parte di ricercatori e storico
Il 21 ottobre 2014 è ricorso il centenario dell’impostazione nei cantieri del Muggiano (La
Spezia) del Regio Sommergibile “Andrea Provana”;
i soci, come da tradizione, nei mesi precedenti hanno
provveduto alla manutenzione ordinaria e messa in
sicurezza del Sommergibile per eliminare i segni
degli anni. In questa giornata di celebrazione erano
presenti Autorità Civili con a capo il Sindaco di
Torino, autorità Militari ed una rappresentanza di
marinai francesi appartenenti all’AMMAC di
Briancon, gemellati da diversi anni col nostro
gruppo ANMI.
La sede inoltre ospita un’area espositiva interna con
oggetti, cimeli e ricordi donati dai Soci e dalla
Marina Militare, ed un’area espositiva esterna dove
sono presenti componenti di sistema d’arma
subacquea degli anni 60-90,
quali lancia siluri di vario
tipo, una campana butoscopica
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Galeazzi ultimo tipo, il MIN cercamine, modelli di navi eseguite dai nostri soci ed altro
ancora.
Il Gruppo nel 2010 ha iniziato a proporre alla Cittadinanza iniziative volte a far conoscere
l’ANMI e la Marina Militare allo scopo di far tornare vivo il legame con il mare.
Nel proseguo delle attività di valorizzazione e promozione sul territorio sono state avviate
dall’autunno del 2013 degli “incontri in sede” su argomenti di storia marinara e di attività
sociale, gratuiti, aperti al pubblico.
Essendo la Sede sulle sponde del Po, che è frequentato da diverse associazioni di canottieri e
canoisti è stato organizzato il convegno “Il Po l’acqua e le attività remiere” con il Patrocinio
della Regione Piemonte, la Circoscrizione 8, il museo della Montagna “Duca degli Abruzzi”
e la partecipazione della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Savona.
Il Presidente
Gianfranco DALLA GASSA
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Storia del Regio Sommergibile Provana
Entrato in servizio nel settembre 1918, quando
ormai la prima guerra mondiale volgeva al
termine, ed assegnato sotto il comando del
capitano di corvetta Ubaldo degli Uberti come
comandante alla I Flottiglia Sommergibili di La
Spezia, non prese parte ad alcuna azione bellica.
Nell’ottobre 1920 fu assegnato all’Accademia
Navale di Livorno ed impiegato nello
addestramento degli allievi.
Nel 1923, durante la crisi di Corfù, quando la
flotta italiana occupò quell’isola con uno sbarco,
il Provana – insieme al gemello Barbarigo –, al comando del capitano di fregata Achille
Gaspari Chinaglia, fu tenuto (emerso) di
retroguardia durante lo sbarco, venendo poi
dislocato in agguato su una delle due rotte che
conducevano a Corfù (all’altra fu destinato il
Barbarigo): i due sommergibili sarebbero serviti a
proteggere la squadra navale italiana da un
eventuale contrattacco da parte di navi greche.
Prese parte alle esercitazioni del 1926 e del 1927.
Il 30 marzo 1927, mentre il sommergibile si trovava
a Portoferraio, ci fu uno scoppio causato dal motore
diesel di dritta: rimasero feriti 6 uomini. Trainato a La Spezia, il sommergibile, ormai
superato, non fu neanche riparato: fu posto in disarmo e quindi radiato il 21 gennaio
dell’anno seguente e fu messo in demolizione
Durante l’esposizione mondiale del 1928 la sezione
centrale del sommergibile, comprendente la torretta,
fu collocata a Torino, davanti al padiglione della
Regia Marina.
Conclusasi l’esposizione, tale parte del Provana fu
concessa all’ANMI di Torino, che la collocò, nel
1933, nel Parco del Valentino, nei pressi della
propria sede (viale Marinai d’Italia 1), ove si trova
tuttora.
Caratteristiche Tecniche
Dimensioni: Lunghezza: 67 mt. Larghezza: 5,9 mt.
Motori: 2 motori Diesel FIAT da 2600 CV
2 motori elettrici Ansaldo da 1300 cv complessivi
due eliche
Velocità: in emersione 16,8 in immersione 9,3 nodi
Autonomia: in emersione 690 miglia nautiche a 16,8 nodi o 1850 mn a 9,3 nodi
in immersione 7 mn a 9,3 nodi o 160 miglia nautiche a 1,6 nodi
Equipaggio: 4 ufficiali, 36 sottufficiali e marinai
Armamento: 2 cannoni antiaerei da 76/40 mm
6 tubi lanciasiluri da 450 mm (4 a prua e 2 a poppa)
6 siluri
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Chi era Andrea Provana
I Provana sono una delle quattro grandi famiglie feudali del Piemonte, da sempre nella sfera di influenza dei
Savoia. Le origini risalgono al 1200; Andrea Provana nasce nel castello di Leynì nel 1511 da Giacomo Provana
e da Filiberta Rivoira.
La vita di Andrea Provana è strettamente legata alle vicende del Duca Emanuele Filiberto di cui è stato fin da
ragazzino paggio ed aiutante. Nel 1556 il territorio Sabaudo si estende fino a Nizza con sbocco sul mare, il
Duca gli affida l’incarico di costruire un postazione navale di tipo difensivo ed offensivo che realizzerà
nell’insenatura di Villefranche sur Mer. Nasce così La Marina Sabauda nucleo dell’attuale Martina Italiana.
Nel 1560 viene nominato Capitano Generale della Marina Mauriziana. Nel 1571 al comando di una galera ha
combattuto contro i Turchi a Lepanto dove è stato ferito alla testa. Viene nominato Ammiraglio dell’Ordine del
Mauriziano. Alla morte del Duca Emanuele Filiberto viene nominato tutore del figlio Carlo Emanuele I e viene
nominato Primo Ministro, muore a Nizza il 22 maggio 1592.
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ALLEGATI:
1. Frontespizio dello “Statuto” con allegati dattiloscritti 10 articoli
2. 1° pagina dattiloscritta dello “Statuto”
3. 2° pagina dattiloscritta dello “Statuto”
4. 3° pagina dattiloscritta dello “Statuto”
5. Dichiarazione affitto Via Maria Vittoria 23/25 – Torino
6. Autorizzazione per il terreno presso il fiume Po
7. Autorizzazione a costruire uno chalet sul terreno presso il Po
8. Concessione di abitabilità dello chalet
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Allegato n° 1 Frontespizio dello “Statuto”
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Allegato n° 2 1° pagina dattiloscritta dello “Statuto”
14
Allegato n° 3 2° pagina dattiloscritta dello “Statuto”
15
Allegato n° 4 3° pagina dattiloscritta dello “Statuto”
16
Allegato n° 5 Dichiarazione affitto Via Maria Vittoria 23/25 – Torino
17
Allegato n° 6 Autorizzazione per il terreno presso il fiume Po
18
Allegato n° 7 Autorizzazione a costruire uno chalet sul terreno presso il Po
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Allegato n° 8 Concessione di abitabilità dello chalet