1980: la grande comaneci al palazzetto dello sportnadia comaneci nella straordinaria serata del 19...

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Romania, Germania, Jugoslavia, Ungheria e Italia, e poi ancora nel 1965 alla sala Borsa ad un amichevole Italia- Francia. Insomma, negli anni Ottanta, sia la gloriosa Pro Novara, nata nel 1881, sia la Libertas Novara, nata nel 1957 proprio da una costola della Pro Novara (gli antichi dirigenti di questa società definirono quella frattura “un golpe”!), erano vive, anzi vivissime, perché stavano vivendo e continuavano a vivere i momenti migliori della loro storia. Riassumiano questo fe- lice periodo della ginna- stica novarese che noi abbiamo, fortunatamente, goduto in diretta. 1970: Rita Peri, tredicenne della Pro Novara, vince il suo primo italiano indivi- duale alla trave, la sua specialità preferita. E’ allenata da Florindo Borgini, un grade tecnico e appassionato. La stessa Peri debut- ta con la maglia della Nazionale junior, a Roma, contro la Gran Bretagna. E’ la prima ginnasta della Pro Novara a vestire l’azzur- ro. Grande festa in via Alcarotti. 1971: Rita Peri, ormai “rapita” dalla Nazionale, vince a Smirne i Giochi del Mediterraneo. Partecipa ai suoi primi euro- pei a Minsk. Vince i titoli italiani assoluti alla trave e al corpo libero. 1972: Rita è sempre azzurra, e partecipa ai suoi primi Giochi Olimpici a Monaco di Baviera, Germania, ottenendo buoni piazza- menti in un campo internazionale formida- bile. Furono le Olimpiadi della sovietica D opo un certo periodo di rifles- sione, succeduto ai campionati del Novara in serie “B” (quelli con Parola) e ai trionfi del rinato Hockey su pista (grazie al poker Mariggi- Tarantola-Panagini- Olthoff), ebbene sì dopo una certa strisciante crisi concomitante alla grave crisi della benzina e dei trasporti (ricordate gli anni 1973-1974?), dopo i gravi turbamenti della politica (delitto Moro 1978), ecco finalmente tornare un po’ di sereno anche nel cielo di Novara sportiva. Gli anni Ottanta, sotto certi aspetti, sono stati veramente straordinari, specialmente se considerati oggi con la lente del cronista e storico. L’apertura strepitosa di questi “Ottanta” dello sport novarese ha un evento che la distingue in maniera clamorosa. L’organiz- zazione a Novara, nel nostro Palazzetto dello Sport (inaugurato nel 1969 con la par- tita di hockey Novara-Follonica), di un cla- moroso evento: la sfida amichevole fra le nazionali di ginnastica di Romania e di Italia. Due società esemplari Novara, grazie alle due società cittadine, aveva ospitato in passato diverse manifesta- zioni internazionali. Non possiamo dimenti- care, avendo partecipato direttamente nel- l’organizzazione con il compianto amico Vittorio Merlo, la famosa gara di Stresa nel 1962 con le Nazionali femminili di 95 1980: la grande Comaneci al Palazzetto dello Sport Nadia Comaneci )

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Page 1: 1980: la grande Comaneci al Palazzetto dello SportNadia Comaneci nella straordinaria serata del 19 ottobre 1980. 1976: anno olimpico, nella Nazionale ita-liana che si qualifica per

Romania, Germania,Jugoslavia, Ungheria eItalia, e poi ancora nel1965 alla sala Borsa adun amichevole Italia-Francia.

Insomma, negli anniOttanta, sia la gloriosa ProNovara, nata nel 1881, siala Libertas Novara, natanel 1957 proprio da unacostola della Pro Novara(gli antichi dirigenti diquesta società definironoquella frattura “ungolpe”!), erano vive, anzivivissime, perché stavanovivendo e continuavano avivere i momenti miglioridella loro storia.

Riassumiano questo fe-lice periodo della ginna-stica novarese che noiabbiamo, fortunatamente,goduto in diretta.

1970: Rita Peri, tredicenne della ProNovara, vince il suo primo italiano indivi-duale alla trave, la sua specialità preferita.E’ allenata da Florindo Borgini, un gradetecnico e appassionato. La stessa Peri debut-ta con la maglia della Nazionale junior, aRoma, contro la Gran Bretagna. E’ la primaginnasta della Pro Novara a vestire l’azzur-ro. Grande festa in via Alcarotti.

1971: Rita Peri, ormai “rapita” dallaNazionale, vince a Smirne i Giochi delMediterraneo. Partecipa ai suoi primi euro-pei a Minsk. Vince i titoli italiani assolutialla trave e al corpo libero.

1972: Rita è sempre azzurra, e partecipa aisuoi primi Giochi Olimpici a Monaco diBaviera, Germania, ottenendo buoni piazza-menti in un campo internazionale formida-bile. Furono le Olimpiadi della sovietica

Dopo un certoperiodo di rifles-sione, succeduto

ai campionati del Novarain serie “B” (quelli conParola) e ai trionfi delrinato Hockey su pista(grazie al poker Mariggi-Ta r a n t o l a - P a n a g i n i -Olthoff), ebbene sì dopouna certa strisciante crisiconcomitante alla gravecrisi della benzina e deitrasporti (ricordate glianni 1973-1974?), dopo igravi turbamenti dellapolitica (delitto Moro1978), ecco finalmentetornare un po’ di serenoanche nel cielo di Novarasportiva.

Gli anni Ottanta, sottocerti aspetti, sono stativeramente straordinari,specialmente se considerati oggi con la lentedel cronista e storico.

L’apertura strepitosa di questi “Ottanta”dello sport novarese ha un evento che ladistingue in maniera clamorosa. L’organiz-zazione a Novara, nel nostro Palazzettodello Sport (inaugurato nel 1969 con la par-tita di hockey Novara-Follonica), di un cla-moroso evento: la sfida amichevole fra lenazionali di ginnastica di Romania e diItalia.

Due società esemplariNovara, grazie alle due società cittadine,

aveva ospitato in passato diverse manifesta-zioni internazionali. Non possiamo dimenti-care, avendo partecipato direttamente nel-l’organizzazione con il compianto amicoVittorio Merlo, la famosa gara di Stresa nel1962 con le Nazionali femminili di

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1980: la grande Comanecial Palazzetto dello Sport

Nadia Comaneci

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Page 2: 1980: la grande Comaneci al Palazzetto dello SportNadia Comaneci nella straordinaria serata del 19 ottobre 1980. 1976: anno olimpico, nella Nazionale ita-liana che si qualifica per

Nadia Comaneci nella straordinaria serata del 19 ottobre 1980.

1976: anno olimpico, nella Nazionale ita-liana che si qualifica per Montréal ci sonoben due nostre ginnaste: la capitana RitaPeri e Donatella Sacchi. Partecipano e otten-gono i piazzamenti previsti, mentre fra imaschi si fa luce Corrado Colombo dellaLibertas, che debutta con la Nazionale gio-vanile alle Gymnasiadi di Orlèans, dopoaver vinto il titolo italiano allievi. AncheFrancesco Mosca della Pro Novara diventaNazionale debuttando contro la Jugoslavia.

1977: Rita Peri conclude la sua splendidastagione di ginnasta, con un bottino esem-plare: due partecipazioni olimpiche; duevolte campionessa del Mediterraneo; cinquetitoli italiani di specialità; 22 maglie azzur-re; capitana della Nazionale; successi asso-luti in prestigiose gare italiane. CorradoColombo della Libertas Novara vince ancheil titolo italiano juniores. Francesco Moscasi conferma uno dei punti di forza dellaNazionale maschile.

1978: Mosca prende parte ai mondiali diStrasburgo, mentre Silvia Ramella dellaLibertas si veste d’azzurro.

1979: Mosca partecipa ai Giochi delMediterraneo a Spalato, mentre arrivano allaNazionale anche Michela Fitto della ProNovara e Corrado Colombo della Libertas.

Olga Korbut, 17 anni. La Rita vince il suoquarto tricolore ancora alla trave.

1973: Rita Peri trionfa in una classica garanazionale il “Gran Premio Federale”, e assi-ste al debutto in Nazionale della sua amica ecompagna di squadra Costanza De Vito.Intanto alla Libertas Novara è nata una stel-la: Donatella Sacchi che vince il titolo italia-no esordienti. Francesco Mosca della ProNovara vince il titolo italiano fra gli allievi.

1974: Rita si aggiudica, proprio alPalazzetto di Novara, il “Trofeo Primavera”,obbiettivo lungamente inseguito. E’ sempremaglia azzurra, e conosce in agosto aBelluno un astro nascente che si chiamaNadia Comaneci, rumena.

1975: Rita vince i Giochi del Mediterraneoad Algeri sia nella prova singola che in quel-la a squadre. Incontra due volte la Romaniaguidata dal fenomeno Nadia Comaneci.Intanto, Donatella Sacchi veste la sua primamaglia azzurra ai Giochi del Mediterrano,insieme alla Peri.

Anni straordinariQuesti anni, Settanta e Ottanta, probabil-

mente rimarranno irripetibili per le due socie-tà ginnastiche novaresi, ai vertici assolutinazionali, soprattutto in campo femminile.

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1980: la piccola Elena Ghiselli, figlia diGiovanni il grande campione dei 200 piani,si fa luce vincendo il campionato italianoallieve e guidando la Libertas ad un ennesi-mo titolo per società.

La stessa Ghiselli, con le compagne disquadra Donatella Nonato, Claudia Larghi eGiampiera Gambaro, entra a far parte dellasquadra Nazionale femminile.

Il “fenomeno” Nadia ComaneciLa Libertas Ginnastica Novara è lanciatis-

sima. Ha già organizzato diverse manifesta-zioni internazionali fra cui il “Sei Nazioni” aStresa, Italia-Francia femminile, due GranPremi federali a Galliate, un’applauditaAccademia Internazionale, in occasione del20° anniversario della società.

E soprattutto un bellissimo confrontomaschile fra Italia e Unione Sovietica, alpalazzetto di Novara.

Le ottime conoscenze internazionali deidirigenti della Libertas (presidente Galbani,segretario generale Gigi Agnelli in testa),soprattutto nei riguardi dei Paesi dell’Esteuropeo, riescono ad avvicinare la grande“stella” Nadia Comaneci che è stata lastraordinaria trionfatrice ai Giochi Olimpicidi Montréal 1976 e anche di Mosca 1980.

La stupefacente rumena è nata nel 1961 a

Gheorghiu Dej, una cittadina a 300 chilome-tri da Bucarest. E’ stata scoperta e avviataalla ginnastica dai coniugi Bela e MartaKaroly. Quando si è presentata al Form diMontréal è una bambina 16enne di 39 chili.Ma non è una sconosciuta: ha già vinto iltitolo nazionale nel 1973, e ben quattro tito-li ai campionati europei del 1975.

A Montréal la grandissima Nadia piroetta,sfarfalla, fa voli d’angelo, salti della morteed avvitamenti, leggera come una libellula.Fresca, sorridente, simpatica, armoniosa. Ledondola soltanto la coda di cavallo, trattenu-ta da un nastro rosa. Diventa l’incontrastata“regina” dei Giochi 1976 e si fa conoscere intutto il mondo, perché per la prima voltanella storia della ginnastica artistica strappaai giudici alcuni “10”, mai assegnati adalcun ginnasta sia femmina che maschio.

La Comaneci vince, anzi trionfa nel con-corso generale individuale staccando netta-mente la sovietica Nelly Kim, sia nelleparallele asimmetriche e alla trave. Si“accontenta” della medaglia di bronzo nelcorpo libero, e trascina la sua Romania allamedaglia d’argento nel concorso a squadredietro all’imbattibile Unione Sovietica.

Quattro anni dopo, Nadia Comaneci, alleOlimpiadi di Mosca si impone ancora nelcorpo libero e alla trave, conquistando la

Corrado Scaglia, nazionale della “Libertas Novara”.Michela Fitto, nazionale della “Pro Novara”

Page 4: 1980: la grande Comaneci al Palazzetto dello SportNadia Comaneci nella straordinaria serata del 19 ottobre 1980. 1976: anno olimpico, nella Nazionale ita-liana che si qualifica per

medaglia d’argento nel concorso individualee in quello a squadre.

Era il 19 ottobre 1980La Libertas Novara riesce a portare a

Novara, al palazzetto di viale Kennedy, lasquadra della Romania per un incontro ami-chevole con la squadra italiana. E nella com-pagine rumena figura ovviamente la capita-na Nadia Comaneci, insieme alle compagneGrigoras, Eberle, Turner, Szabo, Agache eUngureanu, tutte onuste di titoli e di glorie.

E’ il 19 ottobre del 1980. Circa cinquemi-la spettatori attentissimi gremiscono ilpalazzetto. Non c’è un posto libero. La ten-sione è altissima perché anche Novara spor-tiva (e molti spettatori provengono da tuttele province limitrofe) vuole ammirare dalvivo, in diretta, il “fenomeno”.

Nadia Comaneci ha mostrato qualche per-plessità non ritenendosi in perfetta forma. Eavrebbe forse gradito mostrarsi soltanto in

“esibizione”. Poi il capo-delegazione rume-no Variu, molto amico dei dirigenti Libertas,la convince a gareggiare. E Nadia Comanecinon si sottrae all’attenzione generale e guidala squadra rumena al previsto successo, vin-cendo personalmente la classifica individua-le, con punteggi altissimi. trionfa in tutte lespecialità, sfiorando il voto “10” alla trave eal corpo libero.

E’ uno spettacolo nello spettacolo. Mai fuorganizzata nella storia di Novara sportivauna manifestazione di tale livello.

La Nazionale italiana, quella storica sera,schierò la sua pluricampionessa italiana, laveneta Bortolaso, e ben due ginnaste novare-si, Michela Fitto della Pro Novara ed ElenaGhiselli della Libertas. La giovane Fitto siclassificava al decimo posto, mettendo inevidenza una buona grinta al corpo libero; lagiovanissima Elena Ghiselli mostrava sicurotalento concludendo con un onestissimoundicesimo posto. Lei così giovane!

Oltre ai previsti premi di classifica, NadiaComaneci si aggiudicò anche una “Fiat 126”messa in palio da un noto impresario edilenovarese e socio del Panathlon, GianfrancoMontipò.

Noi eravamo lì fra i cinquemila, e nonpotemmo mascherare un senso di commo-zione per quella incredibile “farfalla” sulleparallele, o nel volteggio al cavallo, o neglisvolazzi del corpo libero.

Sopra, Florindo Borgini, gran-de allenatore della “ProNovara”.Sotto, Elena Ghiselli sulpodio del Gran PremioInternazionale di Roma.

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