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Bolsena (Volsinii) .

L’origine di Bolsena (in latino Volsinii) risale al III secolo a.C. quando venne popolata dagli abitanti sfuggiti alla distruzione dell’etrusca Velzna (Orvieto) e da cui ereditò anche il nome latino.Il lago di Bolsena è nato in seguito ad un esplosione vulcanica. In origine l’apparato vulcanico del Vulsinio era costituito da sette crateri. Dopo l’esplosione lavica, uno di essi crollò su se stesso formando una caldera di proporzioni enormi che successivamente fu ricoperta dalle acque. Le stesse acque che oggi formano il lago di Bolsena (oggi il lago balneabile più pulito in Europa). Sono tutt’oggi ancora evidenti tracce degli antichi crateri lungo il fianco dell’isola Bisentina e nella conca di Latera. Le zone circostanti il bacino d’acqua iniziarono ad essere popolato soltanto verso la fine dell’eraneolitica, quando cioè, sorsero insediamenti con piccoli villaggi di palafitte. In seguito, fu durante l’età del ferro e successivamente in quella del bronzo che i nuovi insediamenti furono condizionati dalla variazione del livello dell’acqua e dalla posizione della riva. Con l’insediamento dei Villanoviani si diede vita ai primi centri abitati.Nel corso del tempo i borghi raggiunsero benessere e ricchezza. Fu durante il periodo Etrusco che il lago visse un periodo di grande splendore. Plinio cita il lago nell’opera “Naturalis Historia” mentre nel III secolo Santa Cristina ne verrà proclamata patrona.

Nel Medioevo fecero la loro comparsa i Longobardi ed i Saraceni che, in diverse occasioni, saccheggiarono con le loro armi i centri urbani più importanti. In seguito al saccheggio di Bolsena, i suoi abitanti decisero di salvare le spoglie di Santa Cristina portandole sull’isola Martana. Nel frattempo sull’isola Martana, Teodato, il re goto, imprigionò e uccise Amalasunta, figlia di Teodorico. Dal XII secolo il lago venne conteso dai comuni di Viterbo, Orvieto e dalla Chiesa. Fu Clemente VI a portare il lago sotto il controllo diretto del Papato. Tale situazione spinse, però, gli abitanti sul piede di guerra, scatenando ribellioni. Quando il Papa fece ritorno a Roma, dopo la cattività avignonese, riuscì a consolidare i propri domini nella zona del lago. Nel frattempo la città di Montefiascone divenne rifugio di numerosi pontefici. Nel 1537 Papa Paolo III affidò il ducato di Castro a Pier Luigi Farnese, suo figlio. Qui sorsero residenze delle maggiori famiglie nobili romane. Con la caduta di Castro, il lago tornò ad essere di proprietà della Chiesa.

Nel XVII secolo il cardinale Marcantonio Barbarigo diventa vescovo di Montefiascone e benedisse l’opera di Santa Lucia Filippini. Fondò, inoltre, l’ordine delle Maestre Pie. L’ordine di suore si occupava dell’assistenza religiosa ed educativa delle categorie più deboli tra cui i bambini, i poveri e i disagiati. In seguito alla morte del cardinale Barbarigo, il lago visse un periodo buio. La zona è anche stata teatro di diverse vicende risorgimentali. Nacque infatti un movimento mazziniano, l’Associazione Castrense, al quale aderirono gli abitanti del lago. Nel 1860 a Talamone sbarcarono i garibaldini, giunsero al lago e scatenarono una rivolta. Ciò fornì loro l’occasione di occupare la fortezza militare di Valentano. Ma l’intervento delle forze pontificie e l’ostilità degli abitanti contribuì al fallimento del tentativo di occupazione.

Successivamente, nel 1871, l’area del lago entrò a far parte del Regno d’Italia.

Bolsena (Volsinii)

The origin of the name Bolsena (in Latin Volsinii) dates back to the III century BC when it was populated by the inhabitants who had escaped from the destruction of Velzna (Orvieto), from which its name derives. Lake Bolsena was formed after a volcanic eruption. The volcanic apparatus, Vulsini, boasted seven craters and following a lavic explosion, one of these collapsed on itself forming an enormous caldera that was then gradually covered by water. These waters today form Lake Bolsena (today the cleanest lake in Europe for bathing). Traces of these ancient craters are still visible today and can be seen along the side of Bisentina Island and the basin of Latera. People only began to live in the areas surrounding this basin of water towards the end of the Neolithic period, when small villages of stilt houses appeared. The Iron and Bronze Ages followed, during which new settlements were conditioned by changes in water levels and the position of the shores. The first residential areas formed with the Villanovan settlements. Over time the hamlets became richer and wealthier. It was during the Etruscan period that the lake was seen in all its splendor. Pliny the Elder quoted the lake in his “Naturalis Historia” while in the III century Saint Christina became its Patron Saint.

In the Middle Ages, the Lombards and Saracens arrived and sacked the most important town centers with their weapons on several occasions. Following the sacking of Bolsena, its inhabitants decided to save Saint Christina’s relics by taking them to Martana Island. In the meantime on Martana Island, Teodato, the king of the Goths imprisoned and murdered Amalasunta, the daughter of Teodorico. The lake was sought after by the communes of Viterbo, Orvieto and the Church in the XII century. Clement VI brought the lake under direct control of the Papacy. However, this situation pushed the inhabitants onto the war path, causing rebellions. When the Pope returned to Rome, following the Avignonese Captivity, he managed to stabilize his own areas around the lake. The city of Montefiascone in the meantime became a refuge for numerous pontiffs. In 1537 Pope Paul III, assigned the Dukedom of Castro to Pier Luigi Farnese, his son. Many noble Roman families then took up residence here. After the decline of Castro, the lake became property of the Church again.

In the XVII century, Cardinal Marcantonio Barbarigo became bishop of Montefiascone and blessed the work of Saint Lucia Filippini. He also founded the Maestre Pie Institute. This Order of Nuns offered religious and educational assistance to the poor and needy, to destitute children. Following the death of Cardinal Barbarigo, the lake experienced a dark period. The area has also been the focus of many Risorgimento events and in fact a Mazzini Movement was founded here, The Castrense Association, which the lake side inhabitants joined. In 1860, Garibaldi landed in Talamone with his men and reached the lake causing a revolt. They occupied the military fortress of Valentano. The intervention of pontiff forces and local hostility caused their attempt of occupation to fail.

Later in 1871, the lake area became part of the newly formed Kingdom of Italy.

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The Via Francigena follows the ancient remains of the roman roads (III Century B.C), and was completed by the Lombards (IV century), who used it as a communication route between the

Kingdoms of Pavia and Tuscia, avoiding the Byzantine controlled areas.

The Via Francigena was given this name under the domination of the Franks, who after defeating the Lombards, extended the road towards France (IX century) as far as the North Sea.

The Via Francigena thus became one of the most important trade routes in Medieval times that connected the Mediterranean to the area beyond the Alps. Furthermore, when thriving

spirituality saw the increase of pilgrimages between Rome and Jerusalem and vice versa, it quickly became a pilgrim’s road, just as popular as Santiago de Compostela.

La Via Francigena ebbe origine dalle antiche strade romane (III sec. a.C.)Nata sui resti di queste strade, fu completata dai longobardi (VI sec.) che, evitando le zone

controllate dai bizantini, collegarono il regno di Pavia con la Tuscia.

Alla dominazione longobarda successe quella dei franchi che prolungarono questa strada verso la Francia (IX sec.) sino al Mare del Nord, da qui appunto il nome Francigena.

La via Francigena divenne così una delle vie di comunicazione e di commercio più importanti del Medioevo che collegava il Mediterraneo con i territori d’oltralpe.

Inoltre, col rifiorire della spiritualità, divenne in breve tempo una delle strade su cui passavano i numerosi pellegrini diretti a Roma e a Gerusalemme e, in senso inverso, quelli che si recavano a

Santiago di Compostela.

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LUCA MARIA MORELLI

Si ringrazia il comune di Bolsena ed i suoi abitanti per l’aiuto,

la disponibilità e le concessioni date per la realizzazione di questo servizio.

We thank the municipality of Bolsena and its people for their help,

availability and allowing us to the information to create this service.

Stampato in Umbria (Italia) da Graphicmasters - Gennaio 2015

Printed in Umbrian (Italy) by Graphicmasters - January 2015