243. allegato b - camera€¦ · smo sfrenato il loro mantra; secondo il rapporto 2018 di...

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243. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Gagliardi ..................................... 1-00271 8901 Risoluzione in Commissione: IX Commissione: Capitanio .................................... 7-00351 8903 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazione a risposta in Commissione: Gallinella .................................... 5-02943 8904 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta scritta: Fratoianni .................................. 4-03885 8904 Affari europei. Interrogazione a risposta immediata: Lollobrigida ................................ 3-01056 8905 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta in Commissione: Vianello ....................................... 5-02945 8906 Beni e attività culturali e turismo. Interrogazione a risposta immediata: Piccoli Nardelli .......................... 3-01055 8907 Interrogazione a risposta scritta: Sarli ............................................ 4-03887 8908 Economia e finanze. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: VI Commissione: Baratto ........................................ 5-02951 8908 Fragomeli ................................... 5-02952 8909 Centemero .................................. 5-02953 8910 Grimaldi ..................................... 5-02954 8910 Interrogazioni a risposta scritta: Bignami ...................................... 4-03883 8911 Buompane .................................. 4-03884 8911 Infrastrutture e trasporti. Interrogazioni a risposta immediata: Paita ............................................ 3-01057 8912 Molinari ...................................... 3-01058 8913 Terzoni ........................................ 3-01059 8914 Interrogazione a risposta orale: Vallascas ..................................... 3-01051 8915 Atti Parlamentari 8899 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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Page 1: 243. Allegato B - Camera€¦ · smo sfrenato il loro mantra; secondo il rapporto 2018 di Confpro-fessioni, i liberi professionisti hanno retto più di altre categorie alla crisi

243. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozione:

Gagliardi ..................................... 1-00271 8901

Risoluzione in Commissione:

IX Commissione:

Capitanio .................................... 7-00351 8903

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Gallinella .................................... 5-02943 8904

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta scritta:

Fratoianni .................................. 4-03885 8904

Affari europei.

Interrogazione a risposta immediata:

Lollobrigida ................................ 3-01056 8905

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Vianello ....................................... 5-02945 8906

Beni e attività culturali e turismo.

Interrogazione a risposta immediata:

Piccoli Nardelli .......................... 3-01055 8907

Interrogazione a risposta scritta:

Sarli ............................................ 4-03887 8908

Economia e finanze.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

VI Commissione:

Baratto ........................................ 5-02951 8908

Fragomeli ................................... 5-02952 8909

Centemero .................................. 5-02953 8910

Grimaldi ..................................... 5-02954 8910

Interrogazioni a risposta scritta:

Bignami ...................................... 4-03883 8911

Buompane .................................. 4-03884 8911

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta immediata:

Paita ............................................ 3-01057 8912

Molinari ...................................... 3-01058 8913

Terzoni ........................................ 3-01059 8914

Interrogazione a risposta orale:

Vallascas ..................................... 3-01051 8915

Atti Parlamentari — 8899 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

Page 2: 243. Allegato B - Camera€¦ · smo sfrenato il loro mantra; secondo il rapporto 2018 di Confpro-fessioni, i liberi professionisti hanno retto più di altre categorie alla crisi

Interrogazione a risposta scritta:

Pagani ......................................... 4-03886 8916

Interno.

Interrogazione a risposta immediata:

Ravetto ....................................... 3-01052 8916

Interrogazione a risposta scritta:

Zanella ........................................ 4-03882 8917

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta orale:

Deidda ........................................ 3-01048 8917

Politiche agricole alimentari e forestali.

Interrogazione a risposta orale:

Baroni Anna Lisa ...................... 3-01049 8918

Pubblica amministrazione.

Interrogazione a risposta scritta:

Pedrazzini .................................. 4-03881 8919

Salute.

Interpellanze urgenti

(ex articolo 138-bis del regolamento):

Zolezzi ........................................ 2-00529 8920

Nappi .......................................... 2-00530 8921

Interrogazione a risposta scritta:

Maglione ..................................... 4-03888 8922

Sviluppo economico.

Interrogazioni a risposta immediata:

Fassina ........................................ 3-01053 8922

Lupi ............................................. 3-01054 8923

Interrogazioni a risposta orale:

Mura ........................................... 3-01047 8924

Andreuzza .................................. 3-01050 8924

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

IX Commissione:

Mulè ............................................ 5-02947 8925

Gariglio ....................................... 5-02948 8926

Capitanio .................................... 5-02949 8927

Barbuto ...................................... 5-02950 8927

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Mura ........................................... 5-02944 8928

Deidda ........................................ 5-02946 8929

Apposizione di una firma ad unainterrogazione ........................................... 8930

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo . 8930

Trasformazione di un documento del sinda-cato ispettivo ............................................. 8930

Atti Parlamentari — 8900 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

PAG.PAG.

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:

La Camera,

premesso che:

con poco meno di 1 milione e 400mila unità, l’aggregato dei liberi professio-nisti costituisce al 2017 oltre il 6 per centodegli occupati in Italia e il 26 per cento delcomplesso del lavoro dipendente;

in decisa crescita nell’ultimo decen-nio (+28 per cento tra il 2008 e il 2017), iliberi professionisti hanno costituito l’unicacomponente del mercato del lavoro chenon soltanto ha tenuto, ma si è rafforzatanel corso della crisi, in netta controten-denza rispetto agli altri segmenti occupa-zionali del lavoro indipendente;

l’Italia che riemerge dalla crisi è unPaese del terziario similmente alla Germa-nia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti eoggi immaginare il futuro del lavoro auto-nomo richiede uno sforzo di pensiero voltoa ridurre le differenze tra i vari modelliassociativi e normativi, e che nel contempopossa cogliere gli strumenti salienti cheoffre l’era digitale e del terziario avanzato;

in Italia esistono ben 26 ordini pro-fessionali e collegi professionali che con-tano oltre 2 milioni e 300 mila iscritti e, sesi considerano anche i dipendenti che la-vorano presso gli studi professionali, il nu-mero aumenta fino a circa 6 milioni emezzo di lavoratori: un bel numero se siconsidera che nel 2018 gli italiani occupatierano 23 milioni e 215 mila;

nel 2006 con i cosiddetti « decretiBersani », nel tentativo di aumentare laconcorrenza in settori come quello delleprofessioni chiuse, è stata abolita la tariffaminima che di fatto ha provocato un im-poverimento di tutte le categorie professio-nali con un calo di reddito medio del 8,6per cento, con punte significative tra iprofessionisti dell’area tecnica (-18,6 percento) e giuridica (-29,2 per cento);

per ovviare a ciò è intervenuta lalegge n. 284 del 4 dicembre 2017 – colle-gato fiscale 2018 – che ha convertito, conmodificazioni, il decreto-legge 16 ottobre2017, n. 148, introducendo nel nostro si-stema giuridico « l’equo compenso » pertutti in professionisti;

l’equo compenso altro non è che ilriconoscimento del valore sociale ed eco-nomico della prestazione professionale, undiritto costituzionalmente garantito nellediverse forme (articoli 1, 4 e 35); infatti iprofessionisti concorrono, attraverso le loroprestazioni, alla realizzazione ed attua-zione di diritti costituzionali come, ad esem-pio, il diritto alla salute, all’abitazione, al-l’ambiente, alla difesa;

nonostante l’equo compenso sia statosalutato come un passo decisivo per inver-tire le regole europee in materia di liberaconcorrenza, l’impatto pratico non ha an-cora determinato gli effetti sperati e nonmanca nemmeno la confusione generatadall’Antitrust che recentemente si è pro-nunciata affermando che: « le tariffe pro-fessionali fisse e minime costituiscono unagrave restrizione della concorrenza, inquanto impediscono ai professionisti di uti-lizzare il più importante strumento con-correnziale, ossia il prezzo della presta-zione »;

oggi il mondo delle libere profes-sioni rappresenta un fondamentale valoreaggiunto per l’economia della nostra Na-zione: si concentra, infatti, in Italia la mag-giore percentuale dei professionisti censitinei 18 Paesi dell’Unione europea e questomondo delle libere professioni, nelle suediverse articolazioni, rappresenta un mo-dello sociale che non può essere abbando-nato a se stesso o a regole europee mutuateda sistemi giuridici che fanno del liberali-smo sfrenato il loro mantra;

secondo il rapporto 2018 di Confpro-fessioni, i liberi professionisti hanno rettopiù di altre categorie alla crisi economicadel secondo millennio, ma necessitano dirisposte urgenti ed indifferibili da parte delGoverno e delle istituzioni, in termini di:difesa della propria specificità ed identità;

Atti Parlamentari — 8901 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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riduzione della pressione fiscale; semplifi-cazione delle incombenze burocratiche; tu-tela della meritocrazia anche attraverso lasemplificazione normativa; un rapportoequilibrato con il fisco,

impegna il Governo:

1) ad intraprendere ogni opportuna ini-ziativa di carattere normativo atta agarantire la diffusa applicazione delprincipio dell’equo compenso per leprestazioni svolte da professionisti, prin-cipio già contemplato all’articolo 13-bisdella legge professionale forense, rece-pito nella legge di bilancio 2018 edesteso anche alle prestazioni, e a tutti iliberi professionisti, indipendentementedalla iscrizione o meno ad un ordina-mento professionale e a collegi, com-misurato alla quantità e alla qualità dellavoro svolto;

2) a valutare l’opportunità di prevederespecifiche iniziative finalizzate alla re-visione dei compensi per i consulentitecnici di ufficio ausiliari della giusti-zia, la cui tariffazione è ancora rego-lata dal Testo unico sulla giustizia cherichiama la legge n. 319 del 1980, ob-soleta sia nel testo che nei contenuti,tenendo conto che attualmente gli ono-rari sono commisurati al tempo impie-gato dai professionisti a svolgere l’in-carico e valutati poco più di quattroeuro l’ora e che, alla luce delle nuoveincombenze determinate dal decreto-legge n. 83 del 2015 che introduce nuovemisure in materia fallimentare e diprocedure di esecuzione forzata immo-biliare, il compenso previsto per le at-tività del professionista appare assolu-tamente anti storico e non adeguato;

3) ad adottare iniziative per predisporreun Testo unico sull’abbattimento dellebarriere architettoniche e sull’accessi-bilità, anche d’intesa con la rete delleprofessioni tecniche, perché oggi esi-stono una serie di norme tra di loronon coordinate, come il decreto delPresidente della Repubblica n. 503 del1996 che riguarda tutto ciò che è atti-

nente agli edifici pubblici, il decretoministeriale n. 236 del 1989 che ri-guarda gli edifici privati e la legge suiPeba (piani di eliminazione delle bar-riere architettoniche) di fatto mai at-tuati;

4) a promuovere tutte le iniziative di com-petenza atte a garantire un più facileaccesso al credito per i liberi profes-sionisti ed il coinvolgimento del Medio-credito centrale per un accesso piùagevole al fondo di garanzia;

5) ad attuare le iniziative necessarie peresentare dall’Isa (Indicatore sintetico diaffidabilità) tutte le attività professio-nali, commerciali ed artigiane con fat-turato pari od inferiore a 250.000 euroannui;

6) a valutare, nell’ambito delle prossimeiniziative normative, la possibilità diabrogare l’obbligo di invio delle liqui-dazioni periodiche dell’Iva per i sog-getti che utilizzino la fatturazione elet-tronica, per evitare inutili duplicazionionerose sia per gli utenti che per iprofessionisti del settore;

7) ad adottare iniziative per applicare una« flat tax » al 15 per cento sugli incre-menti di fatturato, prodotti dai liberiprofessionisti e dalle piccole e medieimprese con fatturato pari o inferiore a50 milioni di euro e con un numero didipendenti pari od inferiore a 250, re-alizzati rispetto all’ultimo esercizio dibilancio e reinvestiti in economia reale;

8) ad adottare iniziative per innalzare lasoglia della « no tax area » esentandodal pagamento dell’Irpef tutti i contri-buenti, lavoratori dipendenti, lavora-tori autonomi e pensionati con un red-dito non superiore a 15 mila euro lordiannui;

9) ad assumere iniziative per istituire unosservatorio sul mercato del lavoro delleprofessioni sulla base dei dati delleCasse di previdenza al fine di verificarele misure da adottare a sostegno dellelibere professioni e di monitorare emisurare i costi amministrativi e fiscali

Atti Parlamentari — 8902 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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sempre più elevati che limitano oggil’accesso alla professione;

10) a valutare l’opportunità di adottareiniziative per introdurre una sca-denza annuale per l’« esterometro »;

11) a valutare l’opportunità di adottareiniziative per innalzare al 100 percento la quota di Imu deducibile peri professionisti, le imprese artigiane ecommerciali con un fatturato pari oinferiore a 250.000 euro annui;

12) ad adottare iniziative per istituirepresso la Presidenza del Consiglio unosservatorio permanente, con la par-tecipazione dei rappresentanti degliordini professionali, al fine di concer-tare con il mondo delle professioniprovvedimenti atti a semplificarne l’at-tività lavorativa e contributiva e agarantire l’applicazione dell’equo com-penso con parametri specifici per ogniprofessione, anche in considerazionedell’evoluzione tecnologica.

(1-00271) « Gagliardi, Benigni, Pedrazzini,Silli, Sorte, Schullian ».

Risoluzione in Commissione:

La IX Commissione,

premesso che:

la situazione infrastrutturale ita-liana nell’ambito delle coperture delle retidi accesso next generation network (Ngn)mostra evidenti ritardi rispetto agli altriPaesi europei e agli obiettivi fissati dall’A-genda digitale europea e dal Governo ita-liano;

gli obiettivi del piano strategicobanda ultra larga italiano prevedono benl’85 per cento della popolazione raggiuntada una infrastruttura capace di garantireconnettività ad almeno 100 Mbps entro il2020;

il citato « Piano di investimenti perla diffusione della banda ultralarga », ap-provato ad integrazione della Strategia ita-liana per la banda ultralarga del 3 marzo2015, prevede degli « incentivi alla do-

manda (voucher) per incrementare il nu-mero dei sottoscrittori di servizi ad almeno100 Mbps »;

con la delibera del Cipe n. 71 del2017, sono stati assegnati al Ministero dellosviluppo economico ben 1,3 miliardi dieuro (a valere sul fondo sviluppo e coe-sione) a sostegno della domanda di servizidi connettività a banda ultra larga (600milioni di euro per il 2020 e 700 milioni peril 2021) a favore dei clienti finali;

la copertura in Italia con tecnologieche abilitano connessioni ad oltre 100 Mbpsè pari al 22 per cento, rispetto ad unamedia europea del 58 per cento:

con riferimento alla penetrazionedella banda larga fissa sopra i 100 Mbps, inItalia si registra un valore pari a circa il 5per cento delle abitazioni rispetto ad unamedia europea intorno al 15 per cento;

si ritiene imprescindibile la neces-sità di colmare il divario digitale esistentenel nostro Paese, specie con riguardo aiservizi di connessione ad alta velocità;

è stato accolto dal Governo pro tem-pore l’ordine del giorno n. 9/1807-AR/149,nell’ambito dell’iter di conversione in leggedel decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34,recante misure urgenti di crescita econo-mica e per la risoluzione di specifiche si-tuazioni di crisi,

impegna il Governo:

ad adottare iniziative per introdurrequanto prima degli incentivi – nella formadi voucher destinati ai clienti finali o disconto sul prezzo di acquisto o attivazioneo, comunque, nella forma economicamentepiù idonea ed efficiente – per l’attivazionedi servizi di connessione alla rete internetad almeno 100 Mbps in download;

ad adottare iniziative volte a preve-dere che tali incentivi siano usufruibili inparticolare da cittadini e piccole e medieimprese attualmente privi di collegamentoalla banda ultralarga e – nel rispetto delprincipio di neutralità tecnologica – sianovariabili in funzione della tecnologia im-

Atti Parlamentari — 8903 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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piegata e dei costi effettivamente sostenutiper l’attivazione dei servizi di connessione.

(7-00351) « Capitanio, Maccanti, Cecchetti,Donina, Giacometti, Morelli,Rixi, Tombolato, Zordan ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta in Commissione:

GALLINELLA, CANCELLERI, GADDA,PARENTELA, GALIZIA, SARLI, MA-GLIONE, PIGNATONE, CASSESE, SU-RIANO, D’ARRANDO, DEL SESTO e TRIZ-ZINO. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro degli affari esteri e dellacooperazione internazionale. — Per sapere –premesso che:

il segretario generale delle NazioniUnite ha recentemente lanciato l’idea diorganizzare la più importante conferenzainternazionale sul tema del Food Systemconnessa con l’agenda dell’Onu 2030, unasorta di Food System Summit che rappre-senterà la Conferenza intergovernativa del-l’Onu più rilevante del 2021;

lo stesso segretario dell’Onu ha ipo-tizzato che tale summit possa svolgersi nellacittà di New York;

l’Italia ospita, a Roma, tre istituzionidelle Nazioni Unite, con un mandato speci-fico e complementare sul piano strategico,che rappresentano un vero e proprio sistemaonusiano nel settore agroalimentare: la Fao,un’agenzia specializzata con funzioni nor-mative, di assistenza tecnica, formazione ediffusione di conoscenze di tecniche e tecno-logie; l’Ifad, un fondo finanziario con fun-zioni di leva di attività finanziarie per lo svi-luppo rurale attraverso la concessione di pre-stiti; il Wfp, un programma del segretariatocon funzioni operative di distribuzione diaiuti alimentari;

inoltre, sempre a Roma, è presenteBioversity International, parte del consor-

zio globale che riunisce centri di ricercache si occupano di povertà rurale, sicu-rezza alimentare, nutrizione e sostenibilitàambientale – e il Consultative Group onInternational Agricultural Research, Cgiar– che ha recentemente promosso un estesoprogramma di ricerca su agricoltura pernutrizione e salute;

Roma ospita, inoltre, il Comitato sullasicurezza alimentare mondiale (Cfr), unorgano multistakeholder delle Nazioni Uniteche raduna Governi, agenzie dell’Onu, set-tore privato e settore civile; un sistemapotenzialmente strategico per l’Italia e perla comunità internazionale, al di là deilimiti che oggi palesa;

è evidente, quindi, che il polo dell’Onudi Roma ha un peso strategico nell’ambitodella cooperazione multilaterale, nelle di-verse organizzazioni del sistema delle Na-zioni Unite, arrecando evidenti benefici eco-nomici al Paese, mettendo l’Italia al centrodei temi del dibattito internazionale, degliorientamenti strategici delle agenzie delpolo romano ed, infine, rappresentando uncontributo strategico all’agroalimentare ter-ritoriale italiano –:

se, in base a quanto esposto in pre-messa, sia intenzione del Governo di can-didare Roma quale città ospite del FoodSystem Summit 2021 e, in caso affermativo,attraverso quali iniziative. (5-02943)

* * *

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta scritta:

FRATOIANNI. — Al Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale. —Per sapere – premesso che:

su il Fatto Quotidiano del 16 ottobre,la giornalista Francesca Borri ha raccon-tato la sua disavventura all’aeroporto delCairo, in Egitto, avvenuta qualche giornoprima, e di come sia stata bloccata e trat-tenuta per ore nelle stanze della National

Atti Parlamentari — 8904 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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Security presso l’aeroporto, tra interroga-tori e minacce;

successivamente le è stato impeditol’ingresso nel Paese ed è stata rimpatriatain Italia;

la giornalista racconta che una voltaatterrata da Milano, al controllo passa-porti, è stata accompagnata attraverso untetro cunicolo in un labirinto di stanze buiee scalcinate della National Security;

a quel punto racconta di essere rima-sta per ore ad aspettare, per ore e ore,chiusa in un ufficio umido e malconcio;

secondo Francesca Borri, in quel luogofiniscono le persone fermate per motivipolitici e i migranti irregolari;

tra gli agenti presenti c’era chi confi-scava i cellulari, chi compilava moduli, chiserrava le porte a chiave, chi interrogava;

la console italiana, presentatasi pocodopo il fermo, non aveva l’interprete, allaquale le autorità egiziane avevano negatol’ingresso e quindi non era in condizione dicapire ciò che gli agenti dicevano né era ingrado di informare Francesca Borri suireali motivi del fermo;

l’unica cosa certa è che quando lastessa giornalista ha pronunciato il nome diRegeni, gli agenti egiziani si sono innervo-siti e hanno cominciato ad urlarle contro,intimandole di zittirsi;

a parere dell’interrogante la terribileesperienza vissuta dalla giornalista Fran-cesca Borri rappresenta un’altra umilia-zione per il nostro Paese, dopo anni dicontinue risposte a dir poco inefficaci sullaricerca della verità per l’omicidio di GiulioRegeni ad opera delle forze di sicurezza delregime di Al Sisi;

il Governo egiziano non può conti-nuare con questo atteggiamento, ad avvisodell’interrogante protervo ed arrogante;

Francesca Borri è una di quelle gior-naliste che continua ad indagare sull’omi-cidio di Giulio Regeni e non smetterà finoa quando non sarà fatta giustizia e nonemergerà tutta la verità –:

se il Ministro non intenda acquisireogni informazione utile a conoscere i mo-

tivi per cui una giornalista italiana sia statabloccata all’aeroporto del Cairo e tratte-nuta per parecchie ore dalle autorità egi-ziane senza che le fosse comunicato ilmotivo del fermo;

se il Governo, alla luce di quella cheappare l’ennesima umiliazione per il nostroPaese ad opera delle forze di sicurezzaegiziane e di fronte al persistente atteggia-mento, ad avviso dell’interrogante protervoe arrogante, del Governo egiziano nei con-fronti dell’Italia, non intenda ritirare l’am-basciatore italiano da un Paese che si di-mostra ogni giorno meno sicuro e semprepiù dittatoriale. (4-03885)

* * *

AFFARI EUROPEI

Interrogazione a risposta immediata:

LOLLOBRIGIDA, MELONI, ACQUA-ROLI, BALDINI, BELLUCCI, BIGNAMI, BU-CALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIA-BURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO,DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE,DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI,GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI,MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE,MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAM-PELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVE-STRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUC-CONI. — Al Ministro per gli affari europei.— Per sapere – premesso che:

l’autorizzazione concessa dall’Organiz-zazione mondiale del commercio agli Usaad apporre dazi su merci di provenienzaeuropea per 7,5 miliardi di euro ha avutoconseguenze significative sull’Italia;

nello specifico, i dazi applicati in ri-torsione per l’affaire Airbus che coinvolgeFrancia, Gran Bretagna, Germania e Spa-gna, hanno provocato l’allarme di nume-rose aziende italiane virtuose; per la mag-gior parte produttori che hanno impron-tato la propria impresa sul made in Italy eche con i dazi rischierebbero di chiudere;

dalla stima realizzata da Ice New Yorksu dati delle dogane Usa relativi al 2018

Atti Parlamentari — 8905 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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proiettati sul 2019, in termini percentuali,« il peso maggiore dei dazi viene imposto aFrancia (27,7 per cento), Gran Bretagna(25,9 per cento) e Germania (19,8 per cento).Seguono Spagna (11,2 per cento), Italia (6,4per cento). Dunque, “l’Italia è il quintoPaese dell’Unione europea colpito dai daziUsa, con un valore dell’export interessato dimolto inferiore ai 4 membri del ConsorzioAirbus (Francia, Regno Unito, Germania eSpagna)” »;

ad avviso degli interroganti è evidenteche le scelte di politica estera italiana con-dotte finora abbiano avuto delle ripercus-sioni in termini di sanzioni Usa che avreb-bero potuto essere più selettivamente indi-rizzate ai franco-tedeschi in ragione delcaso Airbus;

è prioritario segnalare che i dazi del25 per cento posti dagli Stati Uniti a caricodei prodotti europei colpiscono, nello spe-cifico, i prodotti di eccellenza italiana diderivazione lattiero-casearia, come il Par-migiano Reggiano, il Grana Padano, il Gor-gonzola, i salumi, come il salame e lamortadella, ma anche i prodotti del mare,come crostacei e molluschi, agrumi o isucchi e i liquori, amari e il limoncello checosteranno alle aziende italiane circa 500milioni di euro;

il totale dell’export italiano nel 2018 èstato pari a 468,5 milioni di dollari (datidogane Usa); pertanto, l’imposizione di dazicosì pesanti rappresenterebbe un colpo intermini di perdite economiche –:

quali urgenti iniziative di competenzaintenda adottare, anche in sede europea, alfine di affrontare la crisi in atto nellaprospettiva di scongiurare le inevitabili per-dite economiche conseguenti all’imposi-zione dei dazi statunitensi e per tutelare leesportazioni dei prodotti italiani.

(3-01056)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta in Commissione:

VIANELLO, FARO e DEL MONACO. —Al Ministro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare. — Per sapere – pre-messo che:

il Ministero dell’ambiente e della tu-tela del territorio e del mare ha concorsocome ente, beneficiario a diversi progettinell’ambito del programma operativo na-zionale (Pon) sicurezza per lo sviluppo,obiettivo convergenza 2007-2013, tesi allarealizzazione di azioni di sicurezza tramiteil contrasto alle aggressioni della crimina-lità alle strutture produttive. Si tratta, inparticolare, di progetti tecnologici di vide-osorveglianza, non invasiva, a tutela delpatrimonio ambientale; implementazione esviluppo di altri sistemi di controllo perinnalzare la capacità di contrasto ai reatiambientali, con particolare riferimento aisettori dei rifiuti, dell’abusivismo edilizio,dell’inquinamento; sperimentazione di stru-menti innovativi per il controllo, il moni-toraggio e la prevenzione degli illeciti ri-guardanti lo smaltimento di rifiuti urbanied industriali, l’inquinamento delle acque,del mare, lo sfruttamento illegale di cave edaltri reati contro il patrimonio ambientalee i beni primari; sperimentazione di stru-menti innovativi per il contrasto al feno-meno dell’abusivismo edilizio e del con-nesso « ciclo del cemento » (anche con l’im-piego innovativo di tecniche sensoristiche edi telesorveglianza); realizzazione di si-stemi di rete tra i soggetti che operano inattività di controllo e monitoraggio dei re-ati ambientali;

il progetto Mampira, nello specifico,mira al contrasto di reati all’interno dellearee marine protette delle regioni obiettivoconvergenza, disponendo una serie di atti-vità, fra le quali, la realizzazione di unsistema di videosorveglianza applicato alle14 aree marine protette (Amp) e dimensio-nato in base alle caratteristiche logistichedi ciascuna area marina protetta indivi-

Atti Parlamentari — 8906 — Camera dei Deputati

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duata, e agli obiettivi che si intende rag-giungere sul piano del monitoraggio delleAmp, della promozione del territorio, delsostegno alla legalità;

nel 2016, tuttavia, lo stesso Ministeroinviava una nota con la quale sollecitava glienti gestori delle Amp alla massima colla-borazione con il raggruppamento tempo-raneo di imprese (Rti) esecutore ai fini delcollaudo finale dei sistemi di videosorve-glianza;

è giunta notizia agli interroganti che ilsistema previsto per l’area marina protetta,riserva naturale, di Torre Guaceto (Brin-disi), ad esempio, non sarebbe mai entratoin funzione. Il Consorzio, a quanto constaagli interroganti, avrebbe più volte solleci-tato l’Rti ad intervenire sulle numeroseproblematiche che impedivano il funziona-mento del sistema, tuttavia, senza esito.Pare che l’impianto di videosorveglianza siaattualmente spento;

la riattivazione del sistema di video-sorveglianza consentirebbe di realizzare unarete wireless utilizzabile anche dai fruitoridell’area protetta –:

se il Ministro interrogato intenda for-nire elementi sullo stato di attuazione delprogetto Mampira, specificando caso percaso, lo stato attuale nelle singole areemarine protette, e sul reale funzionamentodei sistemi di videosorveglianza previsti,indicando altresì quali iniziative intendaporre in essere nei confronti dei gestoridelle aree marine protette inadempienti.

(5-02945)

* * *

BENI E ATTIVITÀ CULTURALIE TURISMO

Interrogazione a risposta immediata:

PICCOLI NARDELLI, DI GIORGI,CIAMPI, PRESTIPINO, ROSSI, ORFINI,GRIBAUDO, ENRICO BORGHI e FIANO.— Al Ministro per i beni e le attività cultu-

rali e per il turismo. — Per sapere – pre-messo che:

ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge n. 83 del 2014 è stato introdotto uncredito d’imposta del 65 per cento per leerogazioni liberali in denaro, cosiddetto Artbonus, quale sostegno del mecenatismo afavore del patrimonio culturale e dello spet-tacolo;

introdotto inizialmente a favore deibeni culturali pubblici e dello spettacolo,per finanziare interventi di manutenzione,protezione e restauro di beni culturali pub-blici, di istituti e luoghi della cultura, difondazioni lirico-sinfoniche, di teatri di tra-dizione, di strutture di enti e istituzionipubbliche dello spettacolo, con la succes-siva legge sullo spettacolo dal vivo, legge 22novembre 2017, n. 175, è stato esteso atutti i teatri, alle orchestre e ai festival;

l’Art bonus ha segnato una svolta nelquadro delle agevolazioni tributarie a so-stegno della cultura. Grazie a questo nuovostrumento, in cinque anni risulterebberodonati oltre 350 milioni di euro da più di11.600 mecenati e a favore di circa 1.650beneficiari;

tra i maggiori interventi finanziati fi-gurano quelli a favore dell’Arena di Ve-rona, del Teatro alla Scala, del Teatro regiodi Parma, del Museo egizio di Torino, delTeatro Donizetti di Bergamo, delle Muraurbane di Lucca;

i risultati, oltre a confermare l’effica-cia di una misura considerevole dal puntodi vista materiale, rivestono un’importanzaeducativa, avendo avuto come obiettivo prio-ritario quello di introdurre nel nostro Pa-ese la cultura del mecenatismo;

è attualmente, in Europa, una dellepiù vantaggiose misure fiscali per incorag-giare il mecenatismo;

andrebbe ancora colmato il divario diforza dei sistemi produttivi Nord/Sud; gliinvestimenti al Sud, come dimostrano datipiù recenti, restano ancora minimi: 1,1milioni di euro per la Campania, 171.925euro per la Sicilia, 5.200 euro per la Cala-

Atti Parlamentari — 8907 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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bria, 600 euro per il Molise, nulla in Basi-licata –:

quali siano i risultati finora raggiuntidall’introduzione del credito d’imposta del65 per cento per le erogazioni liberali indenaro a sostegno della cultura e dellospettacolo, cosiddetto Art bonus.

(3-01055)

Interrogazione a risposta scritta:

SARLI, CARBONARO, AMITRANO,SPORTIELLO e PROVENZA. — Al Ministroper i beni e le attività culturali e per ilturismo, al Ministro delle infrastrutture edei trasporti. — Per sapere – premesso che:

la stazione Bayard, inaugurata il 3ottobre 1839, ha il suo rudere al corsoGiuseppe Garibaldi, 394, a Napoli; fu ilcapolinea della prima tratta ferroviaria co-struita sul territorio italiano, nel regnodelle Due Sicilie;

l’edificio della stazione venne assuntoa simbolo di progresso e celebrato in nu-merosi dipinti e incisioni di Salvatore Fer-gola;

un anno fa, come riporta il giornale IlMattino del 3 ottobre 2018, si è tenuto unconvegno sul tema, organizzato dai docentidel DiArc (dipartimento di architettura diNapoli), nel quale sono intervenuti, oltre anumerosi studiosi, i rappresentanti di Ferservizi, Rete ferroviaria italiana, Fonda-zione Ferrovie dello Stato e il comune diNapoli. In quell’occasione è stato chiaritoche la proprietà dei suoli sui quali insistel’edificio è di Rfi;

il 3 ottobre 2018 sono ricorsi i 179anni dall’inaugurazione del primo trattoferroviario sul territorio italiano;

il progressivo degrado sta compromet-tendo giorno dopo giorno l’esistenza stessadi ciò che resta della antica stazione Ba-yard;

l’edificio fu riconosciuto di pregio ar-tistico e fu vincolato ai sensi dell’articolo 4della legge n. 1089 del 1939;

il decreto legislativo 22 gennaio 2004,n. 42, recante il codice dei beni culturali edel paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 dellalegge 6 luglio 2002, n. 137, prevede all’ar-ticolo 134 – beni paesaggistici che sonobeni paesaggistici gli immobili e le aree (dicui) all’articolo 136;

quest’ultimo articolo (Immobili ed areedi notevole interesse pubblico) stabilisceche « sono soggetti alle disposizioni di que-sto Titolo per il loro notevole interessepubblico: a) le cose immobili che hannocospicui caratteri di bellezza naturale (sin-golarità geologica o memoria storica, ivicompresi gli alberi monumentali) » –:

quali iniziative di competenza il Go-verno intenda intraprendere per valoriz-zare la stazione Bayard a fronte di unamemoria storica che l’edificio evoca nell’o-pinione pubblica napoletana e meridionale.

(4-03887)

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ECONOMIA E FINANZE

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

VI Commissione:

BARATTO, MARTINO, GIACOMONI,CATTANEO, ANGELUCCI, PORCHIETTO,GIACOMETTO, D’ETTORE e PAOLORUSSO. — Al Ministro dell’economia e dellefinanze. — Per sapere – premesso che:

con il decreto-legge n. 34 del 2019,convertito, con modificazioni, dalla leggen. 58 del 2019 recante misure urgenti dicrescita economica per la risoluzione dispecifiche situazioni di crisi, è stato intro-dotto l’articolo 10 recante « Modifiche alladisciplina degli incentivi per gli interventidi efficienza energetica e rischio sismico »,cosiddetto ecobonus e sismabonus. L’age-volazione consiste in una detrazione dal-l’Irpef o dall’Ires per interventi che aumen-tano il livello di efficienza energetica degliedifici esistenti, nella misura del 50 per

Atti Parlamentari — 8908 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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cento o del 65 per cento (dell’80 per centoe dell’85 per cento per i condomini);

i soggetti aventi diritto possono op-tare, in luogo delle detrazioni, per un con-tributo di pari ammontare, sotto forma disconto sul corrispettivo dovuto, anticipatodal fornitore che effettua gli interventi stessiche il fornitore potrebbe recuperare comecredito d’imposta in cinque quote annuali.Il fornitore recupera lo sconto come cre-dito d’imposta, da utilizzare esclusiva-mente in compensazione tramite modelloF24, in cinque quote annuali di pari im-porto; il fornitore, in alternativa, può a suavolta cedere il credito d’imposta ai proprifornitori di beni e servizi. È esclusa lacessione a istituti di credito, intermediarifinanziari e alle pubbliche amministra-zioni;

tale misura ha suscitato da parte delleprincipali organizzazioni di categoria fortipreoccupazioni, nella considerazione chetale norma, mette a serio rischio l’operati-vità e la sopravvivenza stessa di centinaiadi piccole medie imprese del settore. Lestesse, infatti, si trovano nella paradossalecondizione di dover riconoscere lo sconto,pena la perdita dei cliente, non potendod’altra parte sopportare il grave rischio diuna inevitabile crisi di liquidità che com-prometterebbe l’esistenza stessa dell’azienda;

nel luglio 2019 è intervenuta sul puntol’Agcm (Autorità Garante della concor-renza del mercato) evidenziando le criticitàsotto il profilo concorrenziale della normae affermando che la stessa « (...) apparesuscettibile di creare restrizioni della con-correnza nell’offerta di servizi di riqualifi-cazione energetica a danno delle piccole emedie imprese, favorendo i soli operatorieconomici di più grandi dimensioni. »;

infatti, nell’impossibilità di cedere ilcredito agli istituti di credito, le piccole emedie imprese si ritrovano a dover accet-tare condizioni capestro da parte dei soligrandi operatori in grado di soddisfare lecessioni –:

se il Governo intenda adottare appo-site iniziative normative per modificare ladisposizione richiamata in premessa, anche

prevedendo la così detta « bancabilità » delcredito d’imposta vantato dal fornitore, evi-tando il rischio sistemico cui attualmente èesposto un settore fondamentale per losviluppo economico del Paese, quale è quellodelle piccole e medie imprese. (5-02951)

FRAGOMELI, BURATTI, MANCINI,MURA, ROTTA e TOPO. — Al Ministrodell’economia e delle finanze. — Per sapere– premesso che:

l’articolo 17 del decreto-legge 23 ot-tobre 2018, n. 119, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136,ha modificato l’articolo 2, comma 1, deldecreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127,trasformando da opzionale in obbligatorial’adozione del processo di memorizzazioneelettronica e trasmissione telematica deidati dei corrispettivi giornalieri da parte ditutti i soggetti passivi Iva che effettuanoattività di commercio al minuto e assimi-late;

in particolare, dal 1° luglio 2019, glioperatori con partita Iva che hanno avuto,nell’anno precedente al 2019, un volumed’affari complessivo superiore a 400.000euro sono obbligati alla trasmissione tele-matica dei corrispettivi e dal 1° gennaio2020 tale obbligo sarà esteso al resto deisoggetti passivi Iva, ivi incluse le piccoleattività e gli artigiani;

con provvedimento del 28 ottobre 2016,l’Agenzia delle entrate ha stabilito le mo-dalità di memorizzazione e trasmissionetelematica dei corrispettivi tramite « RT »Registratori telematici (apparecchiature har-dware derivanti dai registratori di cassa omisuratori fiscali) e, a seguire, con provve-dimento del 18 aprile 2019 ha individuatoanche una modalità software, via web, gra-tuita messa a disposizione dalla stessa am-ministrazione finanziaria;

molte imprese sono già fornite di unsoftware gestionale con il quale emettonosia fatture che ricevute fiscali (corrispet-tivi): mentre per le fatture tutto avviene viasoftware (memorizzazione e trasmissione),per le ricevute fiscali al momento questonon è possibile e deve essere all’uopo ac-quistato il registratore telematico;

Atti Parlamentari — 8909 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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l’implementazione di una soluzionesoftware per la registrazione dei corrispet-tivi comporterebbe indubbi vantaggi in ter-mini di versatilità e velocità di risposta agliaggiornamenti, diffusione della tecnologia eabbattimento dei costi fissi di gestione chesono fattori determinanti soprattutto per lasopravvivenza del fitto tessuto produttivoformato da piccoli esercizi ed artigiani;

le categorie di rappresentanza, non-ché gli intermediari fiscali, si sono mostratifavorevoli ad individuare soluzioni infor-matiche che permettano la memorizza-zione e la trasmissione anche per i corri-spettivi, così come avviene oggi per la fat-turazione elettronica –:

se non ritenga utile assumere inizia-tive per prevedere, in vista dell’introdu-zione dell’obbligo di trasmissione telema-tica dei corrispettivi, a decorrere dal 2020,l’introduzione, in particolare a favore dellepiccole attività commerciali, di una mora-toria sulle sanzioni, per il primo semestredi applicazione, al fine di sanare eventualiomissioni dovute ad errori formali, nonchéagevolare l’introduzione di soluzioni sof-tware per la memorizzazione e trasmis-sione dei corrispettivi. (5-02952)

CENTEMERO, BITONCI, CAVANDOLI,COVOLO, GERARDI, GUSMEROLI, ALES-SANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TA-RANTINO. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

l’articolo 4-bis decreto-legge n. 193 del2016, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 225 del 2016, aveva previsto, condecorrenza 1° gennaio 2018, l’obbligo del-l’emissione della fatturazione elettronicaper il tax free shopping;

per poi garantire l’interoperabilità trail sistema di fatturazione elettronica ed ilsistema OTELLO (Online tax refund at exit:light lane optimization) è stata emanata ladeterminazione 22 maggio 2018, n. 54088,del direttore dell’agenzia delle dogane emonopoli, di concerto con il direttore del-l’Agenzia delle entrate;

del predetto articolo 4-bis è rilevante,per gli interroganti, la disposizione recata

dal comma 5, in virtù della quale le mag-giori entrate derivanti dall’applicazione del-l’obbligo di fatturazione elettronica per iltax free shopping dovevano essere destinateal Fondo per l’ammortamento dei titoli diStato istituito presso il Ministero dell’eco-nomia e delle finanze –:

quale sia stato il gettito per le cassedello Stato, e specificatamente per il Fondoper l’ammortamento dei titoli di Stato isti-tuito, per l’anno 2018 e per il primo seme-stre 2019, ai sensi dell’articolo 4-bis di cuiin premessa. (5-02953)

GRIMALDI. — Al Ministro dell’economiae delle finanze. — Per sapere – premessoche:

l’ordinamento del corpo della Guar-dia di finanza prevede un concorso an-nuale per l’ammissione degli allievi al corso;gli ultimi concorsi, nel 2010, 2011, 2012hanno previsto l’assunzione sia dei vinci-tori che degli idonei a norma del 16-ter, deldecreto-legge n. 78 del 2015;

l’articolo 7, comma 4, del decreto le-gislativo n. 199 del 1995, prevede la possi-bilità di procedere al reclutamento me-diante scorrimento della graduatoria deicandidati idonei ma non vincitori entro 18mesi dall’approvazione;

l’articolo 1, comma 296, della leggen. 205 del 2017 ha previsto assunzioni nelruolo iniziale del corpo della Guardia diFinanza, mediante scorrimento, fino adesaurimento, delle graduatorie degli idoneinon vincitori del concorso 2012;

nel 2018, è stato indetto concorso per380 allievi concluso il 10 dicembre 2018; il26 aprile 2019 la Guardia di Finanza haemanato bando per 965 finanzieri che nonprevede scorrimento delle graduatorie delconcorso 2018, che conservano efficaciaper 18 mesi;

il Consiglio di Stato, in Adunanza ple-naria, con sentenza n. 14 del 2011, è in-tervenuto sul reclutamento di personaledella Pubblica amministrazione o mediantescorrimento di graduatorie valide ed effi-caci o mediante indizione di concorsi, sot-

Atti Parlamentari — 8910 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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tolineando che disposizioni che estendono itermini di efficacia delle graduatorie pre-sentano finalità di contenimento della spesapubblica, in relazione ai costi derivanti danuovi concorsi e non derogano alla regolacostituzionale del concorso;

nella sentenza si stabilisce che lo scor-rimento della graduatoria è regola generaledi reclutamento, mentre l’indizione del con-corso costituisce eccezione e richiede mo-tivazione, salvo particolari necessità, di pro-cedere al nuovo concorso pur in presenzadi graduatorie efficaci;

il comandante generale della Guardiadi finanza, nel luglio 2018, in audizionedinanzi alla VI Commissione, ha segnalatoche la legge n. 124 del 2015 ha ridotto laconsistenza dell’organico del corpo dellaGuardia di finanza di circa 5.000 unità,portandola a 62.000 unità;

attualmente il corpo della Guardia difinanza è di circa 57.000 unità, destinate aridursi per pensionamenti; con recluta-menti adeguati è necessario colmare ladifferenza tra pianta organica e consi-stenza effettiva;

l’articolo 3 della legge n. 56 del 2019,prevede, per il 2019-2021, che le ammini-strazioni possano procedere, in deroga al-l’articolo 30 del decreto legislativo n. 165del 2001, sia all’assunzione di vincitori, siaallo scorrimento delle graduatorie vigenti,ovvero all’avvio di procedure concorsuali,nel limite delle facoltà assunzionali deltriennio, ma al netto delle risorse umanereclutate mediante graduatorie o scorri-mento delle medesime relative a precedenticoncorsi; tale priorità, nelle assunzioni delpersonale, ai vincitori e agli idonei di gra-duatorie in corso di validità viene ribaditanel decreto del Presidente del Consiglio deiministri 4 settembre 2019 –:

quali iniziative intenda assumere, pergarantire l’applicazione delle regole delloscorrimento della graduatoria del concorso

indetto nel 2018 per il reclutamento degliallievi finanzieri nell’anno 2019.

(5-02954)

Interrogazioni a risposta scritta:

BIGNAMI. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

di recente l’Agenzia delle Entrate –servizio riscossione ha introdotto la nuovapiattaforma « Pago PA » che andrà a sosti-tuire il bollettino Rav (Ruoli mediante av-viso), nell’ambito dell’attuazione dell’A-genda digitale italiana;

attraverso tale piattaforma il cittadinoha pertanto la possibilità di ricevere intempo reale l’attestazione dell’avvenuto pa-gamento e chiudere automaticamente lapropria posizione debitoria;

risulta, tuttavia, all’interrogante chenon tutte le carte e non tutti i circuiti dipagamento siano riconosciuti e accettatidalla piattaforma on line; la stessa cosaavverrebbe anche per i pagamenti agli spor-telli;

ciò evidentemente comporta un disa-gio e non certo una semplificazione per icittadini che dovrebbero poter saldare ilproprio debito e versare i tributi, potendoricorrere a qualsiasi carta e a qualunquecircuito di pagamento;

se sia a conoscenza dei fatti esposti inpremessa;

quali siano le carte e i circuiti finan-ziari riconosciuti dalla piattaforma on linee accettati agli sportelli dell’Agenzia delleentrate;

quali iniziative di competenza si in-tendano adottare per far sì che tutti icircuiti di pagamento siano accettati dal-l’Agenzia delle entrate, al fine di semplifi-care evidentemente le operazioni in caricoal cittadino. (4-03883)

BUOMPANE e FARO. — Al Ministrodell’economia e delle finanze. — Per sapere– premesso che:

Banca del Fucino è una banca privataitaliana fondata a Roma nel 1923, che al 31

Atti Parlamentari — 8911 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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dicembre 2016 possedeva un patrimonionetto di circa 72 milioni di euro e oltre 1miliardo di euro di raccolta;

Banca del Fucino dispone di 30 filialisul territorio nazionale ed è presente nellacittà di Roma, in Abruzzo, nelle Marche enel Lazio con succursali e filiali;

nei mesi scorsi la storica Banca delFucino controllata dalla famiglia Torlonia,ha dato il « via libera » all’operazione conIgea Banca, istituto con una compagineazionaria fatta di casse previdenziali, gruppiindustriali, farmacisti e fondazioni banca-rie;

in particolare, Igea Banca presiedutada Mauro Masi e guidata da FrancescoMaiolini, con sede legale e direzione gene-rale a Roma, è una società per azioni chenasce nel novembre 2015 ed è oggi opera-tiva con 4 filiali: Roma, Palermo, Catania eBronte;

il presidente Igea Banca, Mauro Masi,è anche amministratore delegato di Consap(concessionaria servizi assicurativi pub-blici) controllata totalmente dal Ministerodell’economia e delle finanze, la quale ge-stisce servizi su concessione del Ministerodello sviluppo economico, del Ministero del-l’interno e del Ministero dell’economia edelle finanze;

Consap gestisce numerosi fondi, tra iquali un apposito fondo presso il Ministerodell’economia e delle finanze per l’inter-vento della garanzia cartolarizzazione sof-ferenze (Gacs), prevista dal decreto-legge14 febbraio 2016, n. 18, convertito, conmodificazioni, dalla legge 8 aprile 2016,n. 49;

il suddetto decreto ha previsto il rila-scio della Gacs al fine di agevolare lo smo-bilizzo dei crediti in sofferenza (NPLs) daibilanci delle banche e degli intermediarifinanziari aventi sede legale in Italia;

Igea Banca ha già raggiunto un ac-cordo con la Società per la gestione diattività (Sga s.p.a.), società partecipata dalMinistero dell’economia e delle finanze,

per la cartolarizzazione di più di 300 mi-lioni di NPLs di banca del Fucino –:

se il Ministro interrogato stia adot-tando tutte le iniziative di competenza permonitorare la suddetta operazione;

se ritenga che l’incarico di ammini-stratore delegato di Consap ricoperto daMauro Masi sia compatibile con quello dipresidente di Banca Igea e quali eventualiiniziative di competenza intenda adottareal riguardo. (4-03884)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta immediata:

PAITA, NOBILI, D’ALESSANDRO e FRE-GOLENT. — Al Ministro delle infrastrutturee dei trasporti. — Per sapere – premessoche:

a Genova sono da tempo in realizza-zione due opere pubbliche fondamentali, ilcui compimento contribuirà a spezzare l’i-solamento della città e a dare uno sbocco alporto: il terzo valico dei Giovi e il nodoferroviario;

i lavori del cantiere del terzo valicodei Giovi, rimasti bloccati per un anno acausa dell’analisi costi-benefici del Go-verno Conte I, sono ripartiti, ma sembre-rebbero in questo periodo aver subito ral-lentamenti;

la realizzazione del nodo ferroviario,che avrebbe dovuto precedere il valico diparecchi anni, è invece stata rallentata dallacrisi della società appaltatrice, con la suc-cessiva rinuncia all’appalto medesimo;

si tratta di un’opera strategica inquanto le potenzialità del terzo valico deiGiovi dipendono anche dalla realizzazionedel nodo ferroviario, attraverso il quale ilPonente genovese avrebbe a disposizioneuna metropolitana ferroviaria urbana, fon-damentale per una zona ad alta densitàabitativa, fortemente industrializzata e sitain prossimità dell’area portuale;

Atti Parlamentari — 8912 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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per evitare il pericolo di ulteriori ri-tardi, il Governo Conte I aveva stabilito larealizzazione contestuale dei due appalti,proprio per valorizzarne l’integrazione;

per la conclusione del nodo ferrovia-rio è necessaria la nomina del commissariodel nodo ferroviario di Genova, che hasubito una battuta d’arresto a causa dellacrisi del Governo Conte I, in conseguenzadella quale sono rimaste sospese le nomineche spettano al Governo in carica –:

se non ritenga opportuno adottare leiniziative di competenza per procedere conurgenza alla nomina del commissario delnodo di ferroviario di Genova, affinché sipossa proseguire e portare rapidamente acompimento la realizzazione dell’opera.

(3-01057)

MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE,BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BE-LOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BI-NELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI,BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBI-SUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA,CAPARVI, CAPITANIO, CASTIELLO, VA-NESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI,CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA,COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI,COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DEANGELIS, DE MARTINI, D’ERAMO, DIMURO, DI SAN MARTINO LORENZATODI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ,FERRARI, FOGLIANI, LORENZO FON-TANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRAS-SINI, FURGIUELE, GALLI, GARAVAGLIA,GASTALDI, GAVA, GERARDI, GIACCONE,GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GIOR-GETTI, GOBBATO, GOLINELLI, GRI-MOLDI, GUIDESI, GUSMEROLI, IEZZI, IN-VERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNA-IOLI, LIUNI, LOCATELLI, LOLINI, EVALORENZONI, LOSS, LUCCHINI, MAC-CANTI, MAGGIONI, MANZATO, MAR-CHETTI, MATURI, MOLTENI, MORELLI,MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI,ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PA-OLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PA-TERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PIC-CHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RAC-CHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, RIXI,

SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, SUTTO,TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCA-LINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI,TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VI-VIANI, RAFFAELE VOLPI, ZICCHIERI,ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Mini-stro delle infrastrutture e dei trasporti. —Per sapere – premesso che:

la realtà territoriale e trasportisticadell’Umbria evidenzia un assetto delle prin-cipali infrastrutture stradali e ferroviarieconfigurato su una maglia portante costi-tuita da un sistema primario che correlungo la valle del Tevere, la valle umbra ela conca ternana e da collegamenti radialiche interconnettono le realtà urbane cen-trali;

la maglia infrastrutturale portanteserve direttamente la quasi totalità delle« località centrali », concentrandosi su diessa circa il 70 per cento dell’intera popo-lazione e delle attività economiche dellaregione Umbria. Le infrastrutture primariedi questa maglia, pur efficace in termini diposizionamento (anche se con evidenti ca-renze), non presentano in alcune trattecaratteristiche prestazionali adeguate, siaper la componente ferroviaria che per quellastradale;

la rete stradale primaria e principaledell’Umbria, imperniata sull’autostrada A1e sull’itinerario E45, avente funzioni dicollegamento nazionale ma anche regio-nale di media e breve percorrenza, è criticaper i numerosi cantieri presenti e viadottichiusi per instabilità strutturale che hannogenerato deviazioni del traffico pesante sullaviabilità secondaria, rallentando notevol-mente la mobilità ordinaria di merci ependolari;

la situazione del trasporto ferroviarioumbro è critica. La regione è, infatti, unadelle più penalizzate d’Italia e le criticitàdel trasporto ferroviario locale (Ferroviacentrale umbra) si ripercuotono pesante-mente sulla qualità della vita dei cittadini,sull’economia e sul turismo che, in Umbria,rappresenta una delle risorse portanti del-l’economia locale, che sta attraversandouna crisi importante, con le prenotazioni

Atti Parlamentari — 8913 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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che sono crollate anche nelle aree noninteressate dai danni causati dal terremoto.La difficoltà a raggiungere la regione con iltreno è, infatti, una delle cause che disin-centivano i turisti a venire in Umbria, maanche le aziende ad investire sul territo-rio –:

quali iniziative urgenti di competenzail Ministro interrogato intenda adottare pergarantire la funzionalità e l’efficienza delsistema stradale e ferroviario umbro, conparticolare riferimento ai corridoi dellastrada E45 e della Ferrovia centrale umbra,assicurando un livello di servizio adeguatosulla rete viaria, con il completamento deicantieri in corso e la riapertura definitivadei viadotti ancora chiusi, e implemen-tando il servizio ferroviario indispensabileper lo sviluppo dell’economia dell’Umbria,soprattutto con il completamento del dop-pio binario sull’intera tratta. (3-01058)

TERZONI, CIPRINI, GALLINELLA, SCA-GLIUSI, ILARIA FONTANA, DAGA, DE-IANA, D’IPPOLITO, FEDERICO, LICATINI,ALBERTO MANCA, MARAIA, MICILLO,RICCIARDI, ROSPI, VARRICA, VIANELLO,VIGNAROLI, ZOLEZZI, BARBUTO, LU-CIANO CANTONE, CARINELLI, CHIAZ-ZESE, DE GIROLAMO, DE LORENZIS, FI-CARA, GRIPPA, MARINO, RAFFA, PAOLONICOLÒ ROMANO, SERRITELLA, SPES-SOTTO e TERMINI. — Al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti. — Per sapere– premesso che:

i lavori del progetto denominato « Qua-drilatero Umbria-Marche » sono stati av-viati da tempo, ma l’opera non è ancoraterminata, con conseguenti disagi per i frui-tori dovuti all’alternanza di tratti comple-tati e tratti con lavori ancora in corso;

soprattutto a seguito degli eventi si-smici dell’Italia centrale, l’opera rappre-senta un’infrastruttura di assoluta rile-vanza per garantire il diritto alla mobilitàdelle popolazioni delle aree interne del-l’Umbria e delle Marche;

il completamento dell’opera in que-stione assume un rilievo strategico ancheper il rilancio economico delle aree colpite

dal sisma, essendo un asse di collegamentoper il trasporto di merci e persone tra areea diverso grado di sviluppo, anche al fine diassicurare un progressivo riequilibrio ter-ritoriale tra queste zone;

attualmente sono stati completati granparte dei lotti, ma altri sono nella faseesecutiva o in fase di progettazione;

per lungo tempo i lavori sono statiinterrotti a causa della crisi economica efinanziaria dell’azienda appaltatrice Astaldi;

nell’ultimo anno il Governo e il Par-lamento, anche a seguito dell’intervento diSalini-Impregilo sull’assetto societario diAstaldi e grazie all’avvio di un confronto tratutti i soggetti interessati, subappaltatoricompresi, hanno varato una serie di prov-vedimenti in grado di risolvere alcune dellecriticità derivanti dalla crisi di Astaldi e, inparticolare, quelle delle aziende creditriciattraverso le norme che hanno istituito ilfondo denominato « Fondo salva-opere » in-serite nel decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34,« decreto crescita »;

il riavvio delle attività da parte del-l’Astaldi, nelle modalità più efficaci percompletare celermente tutte le opere checostituiscono la « Quadrilatero Umbria-Marche », rimane comunque strettamenteconnesso alla risoluzione delle problema-tiche delle aziende subappaltatrici che, incaso contrario, rischia di determinare nuovirallentamenti nell’esecuzione dell’opera nelsuo complesso;

le norme introdotte nel cosiddetto « de-creto crescita » prevedono l’adozione deglispecifici atti organizzativi e di spesa con-sequenziali da parte dei Ministeri compe-tenti –:

quale sia lo stato di attuazione deldecreto-legge richiamato con riferimento alfondo denominato « Fondo salva-opere » equale il relativo cronoprogramma per l’a-pertura al traffico dei due tratti del macro-lotto 2 della strada statale 76 Fossato diVico – Fabriano (sub lotto 1.1A) e del

Atti Parlamentari — 8914 — Camera dei Deputati

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tratto Albacina – Serra S.Quirico (sub lotto1.1B). (3-01059)

Interrogazione a risposta orale:

VALLASCAS. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

il trasferimento alle articolazioni pe-riferiche della direzione generale per lamotorizzazione (di cui al decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri 8 gennaio2015, operativo dal successivo mese di mag-gio), delle competenze, precedentemente de-legate alle province, relative alla gestionedegli albi provinciali degli autotrasporta-tori, avrebbe da subito messo in luce mol-teplici difficoltà delle motorizzazioni civilinell’adempiere alle nuove e complesse man-sioni, vista la già preesistente situazione digrave sottodimensionamento degli organici;

questo stato di cose avrebbe determi-nato un immediato rallentamento e, in al-cuni casi, la totale sospensione delle attivitàconnesse alla gestione degli albi, con par-ticolare riguardo alle procedure relativealla revisione annuale dei veicoli per l’au-totrasporto;

nonostante i disservizi causati dall’i-nadeguatezza degli organici siano genera-lizzati su tutto il territorio nazionale, perquanto concerne la gestione degli albi, idisagi starebbero colpendo in particolaremodo il comparto dell’autotrasporto perconto terzi della Sardegna;

le motorizzazioni civili dell’isola, giàin difficoltà nello svolgimento degli adem-pimenti della previgente gestione, avreb-bero tempi di disbrigo delle nuove praticheche limiterebbero le potenzialità operativedell’impresa di autotrasporto e causereb-bero una significativa riduzione del girod’affari;

secondo alcuni organi di stampa, siregistrerebbero liste d’attesa di oltre unanno e mezzo per prenotare la revisionedel veicolo: secondo il giornale online Sar-diniapost (22 giugno 2019) risulterebbe « intilt il servizio revisioni ai mezzi pesanti: nel2016 ritardi a 9 mesi, nel 2017 ritardi a un

anno e mezzo, nel 2019 ritardi a 9 mesi esospensione delle prenotazioni »;

è il caso di ricordare che il veicolonon revisionato non può circolare all’e-stero, ma, eventualmente, nel solo territo-rio italiano nel caso il conducente sia inpossesso della ricevuta della prenotazionedella revisione;

ad ogni modo, per la circolazione inItalia dei veicoli non revisionati, sussiste-rebbero molteplici elementi di incertezzaper quanto concerne la validità della pre-notazione quale documento attestante laregolarità del veicolo sia in caso di verificada parte delle forze di polizia sia nellevalutazioni di responsabilità da parte dellecompagnie di assicurazioni in caso di sini-stro;

questo stato di cose avrebbe ripercus-sioni negative su un comparto, come l’au-totrasporto per conto terzi, già soggettonegli ultimi anni agli effetti della grave crisirecessiva che ha colpito il nostro Paese acui si aggiungono, per gli operatori dellaSardegna, le forti limitazioni connesse allacondizione di insularità e alla inattuatacontinuità territoriale interna ed esterna;

come detto, questa situazione si sa-rebbe determinata per un forte sottodimen-sionamento degli organici nelle quattro mo-torizzazioni sarde di Cagliari (27 unità nel2020), Sassari (15), Oristano (13 nel 2020),Nuoro (10);

l’8 giugno 2018, il Ministero delle in-frastrutture e dei trasporti ha pubblicatoun bando per l’assunzione di 148 funzio-nari (ingegneri) da destinare alle sedi pe-riferiche del dipartimento trasporti (di cui8 in Sardegna), ma, a tutt’oggi, nonostantesi siano espletate le diverse selezioni, laprocedura concorsuale non sembra ancoraconclusa –:

quali iniziative intenda adottare, perquanto di competenza, per rimuovere lasituazione di stallo che si è creata nellemotorizzazioni civili della Sardegna pereffetto del trasferimento della gestione de-gli albi provinciali degli autotrasportatoriprecedentemente in capo alle province;

Atti Parlamentari — 8915 — Camera dei Deputati

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se sia a conoscenza dello stato diattuazione delle procedure concorsuali re-lative al bando citato in premessa, consi-derate le gravi criticità causate nella mag-gior parte della motorizzazioni italiane dallegravi carenze degli organici;

se non ritenga opportuno, per quantodi competenza, avviare un programma dirafforzamento degli organici delle motoriz-zazioni del Paese, eventualmente anche pro-muovendo intese con altre amministrazionidello Stato, delle regioni e degli enti locali,al fine di favorire l’assegnazione tempora-nea di unità lavorative presso le articola-zioni periferiche del dipartimento della mo-torizzazione civile. (3-01051)

Interrogazione a risposta scritta:

PAGANI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

le autorità di sistema portuale (AdSP),costituite ai sensi della legge n. 84 del 1994e successive modificazioni e integrazioni,rappresentano lo Stato nei porti di compe-tenza e sono soggette alla vigilanza, al co-ordinamento e al controllo del Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti. La me-desima legge prevede altresì che l’associa-zione delle AdSP è Assoporti che ha icompiti attribuitigli dalla medesima legge;

da notizie rese pubbliche sulla rete,attraverso una newsletter che riporta l’in-tervista del presidente dell’Alis Guido Gri-maldi, si apprende che alcune AdSP avreb-bero aderito a tale associazione che si pro-pone l’obiettivo di generalizzare questo tipodi situazione;

l’associazione è stata fondata dalGruppo Grimaldi, società che opera nelsettore del trasporto marittimo, della logi-stica e della intermodalità. Si tratta di unaassociazione che associa oltre 1.300 im-prese private del settore trasporti;

appare assolutamente discutibile cheun ente pubblico non economico, qualisono le autorità di sistema portuale, insostanza lo Stato, possa aderire ad asso-ciazioni di tipo privato. Inoltre Alis associa,

talvolta, gli stessi operatori portuali o im-prese di navigazione che operano, anche inconcessioni rilasciate dalle medesime AdSP,con il rischio, in tal modo, anche di possi-bile conflitto di interessi –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza di tali circostanze e se e quali ini-ziative intende adottare nell’ambito delleproprie competenze, per risolvere, nell’in-teresse pubblico, questa situazione che ri-schia invece di comprometterlo. (4-03886)

* * *

INTERNO

Interrogazione a risposta immediata:

RAVETTO, PRESTIGIACOMO, GREGO-RIO FONTANA e SPENA. — Al Ministrodell’interno. — Per sapere – premesso che:

nell’ambito della missione che si èsvolta il 16 ottobre 2019, la delegazione delComitato parlamentare di controllo sull’at-tuazione dell’Accordo di Schengen, di vigi-lanza sull’attività di Europol, di controllo evigilanza in materia di immigrazione, di cuiè parte la prima firmataria della presenteinterrogazione, ha visitato l’hotspot di Lam-pedusa;

è evidente come l’hotspot di Lampe-dusa sia al collasso e versi in una situa-zione di estrema emergenza: su 94 postiprevisti, erano presenti 320 persone in mezzoa materassi senza lenzuola, sporcizia, ri-fiuti;

la struttura è, quindi, apparsa sporca,degradata e non adatta a svolgere il com-pito per cui è stata istituita;

a detta delle forze dell’ordine presentisul luogo, i minori presenti nella strutturasono una quindicina, ma è evidente comenon esista la sezione dedicata per ospitarli;

è infatti di assoluta gravità il fatto chela sezione dell’hotspot che dovrebbe esserededicata ai minori sia inagibile a causa diun incendio doloso occorso molto tempo fa,con la conseguenza che i 5 minori molto

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piccoli – tra cui un neonato – che la primafirmataria della presente interrogazione haavuto modo di vedere nell’hotspot, sonocostretti a stare con le madri in una stanzapiccola, lugubre e sporca –:

se e quali iniziative intenda adottareper ripristinare quanto prima la sezionededicata ai minori e se intenda chiarirecome sia possibile che la struttura di Lam-pedusa ospiti circa 320 migranti a frontedei 94 posti previsti, valutando quindi an-che una riorganizzazione complessiva del-l’hotspot o addirittura la sua dismissione.

(3-01052)

Interrogazione a risposta scritta:

ZANELLA. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

il 14 ottobre 2019, con 26 voti favo-revoli e 12 contrari, il consiglio comunaledi Milano ha approvato il piano di governodel territorio, comprendente il nuovo do-cumento di piano, la variante del piano deiservizi, comprensivo del piano per le at-trezzature religiose e la variante del pianodelle regole;

l’amministrazione comunale, esami-nate le richieste delle comunità religiosealla disponibilità dell’area in ordine allarelativa compatibilità con i parametri ur-banistici previsti dalla legge regionale, haritenuto idonee, tra nove strutture, anchequattro realtà islamiche tra le quali risultaparticolarmente dubbia la situazione dellaComunità Milli Gorus;

come riportato da autorevoli fonti gior-nalistiche, la Comunità citata, dal 2013,avrebbe trasformato il capannone indu-striale in una vera e propria moschea abu-siva senza regolari permessi e senza chie-dere le necessarie autorizzazioni al co-mune;

la costruzione della moschea, che no-nostante gli evidenti profili di irregolaritànon è mai stata bloccata dalle autoritàcompetenti, sembra sia attribuibile ad unmusulmano di origine egiziana, che vive inGermania, coinvolto in diverse organizza-

zioni islamiche e sostenitore della Fratel-lanza musulmana;

oltre all’aspetto edilizio desta evidentipreoccupazioni il fatto che la ComunitàMilli Gorus risulti osservata speciale inGermania, essendo iscritta nel rapportosulla protezione costituzionale del Mini-stero dell’interno tedesco, mentre in Italiaè considerata come un culto da dover re-golarizzare;

strette connessioni si ravvisano tra lavicenda appena riportata e quella dell’in-vasione del Kurdistan siriano, ad avvisodell’interrogante, caratterizzate entrambeda un atteggiamento di grave ambiguità siaa livello nazionale quanto a livello locale –:

se il Ministro interrogato, alla luce diquanto riportato in premessa, non intendafornire tempestivamente, per quanto di com-petenza, gli opportuni chiarimenti in me-rito alla natura della comunità islamicaMilli Gorus. (4-03882)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta orale:

DEIDDA, CIABURRO, LUCA DE CARLO,OSNATO, MANTOVANI, VARCHI, ROTELLI,TRANCASSINI, GEMMATO, GALANTINO,BUCALO, BALDINI, FRASSINETTI e CA-RETTA. — Al Ministro dell’istruzione, del-l’università e della ricerca, al Ministro pergli affari regionali e le autonomie, al Mini-stro per il sud e la coesione territoriale. —Per sapere – premesso che:

il comma 1 dell’articolo 20 della legge31 gennaio 1994, n. 97, ha previsto che loStato, le regioni e gli enti locali, nell’ambitodelle rispettive competenze, collaborano nelrealizzare un equilibrato sviluppo territo-riale dell’offerta di scuola materna e del-l’obbligo nei comuni montani, mediante laconclusione di accordi di programma;

l’articolo 1, comma 622, della legge 27dicembre 2006, n. 296, prevede, a sua volta,che l’istruzione impartita per almeno dieci

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anni è obbligatoria ed è finalizzata a con-sentire il conseguimento di un titolo distudio di scuola secondaria superiore o diuna qualifica professionale di durata al-meno triennale entro il diciottesimo annod’età;

all’inizio di ciascun anno scolastico, aquanto consta agli interroganti l’Istitutoprofessionale di Stato servizi enogastrono-mici e ospitalità alberghiera « Montanaru »di Desulo – comune montano della provin-cia di Nuoro in Sardegna – rischia di nonvedersi concessa l’attivazione della primaclasse in ragione di un numero di iscrittiritenuto insufficiente, sulla base dei criteristabiliti dai competenti organi nazionali elocali;

il comune di Desulo dista 60 chilome-tri da Nuoro, capoluogo di provincia; 150chilometri da Cagliari, capoluogo di re-gione; 20 chilometri da altre scuole e 100chilometri da istituti scolastici analoghi aquello suindicato e per la conformazione elo stato del sistema viario interno sardo,oltre che per il maltempo, i tempi di per-correnza risultano ampiamente dilatati ri-spetto a quelli standard rilevati in altrezone dotate di adeguate vie di comunica-zione e mezzi di trasporto;

il predetto Istituto rappresenta unodei pochi, se non l’unico argine alla disper-sione scolastica dell’area in questione e,quindi, al suo spopolamento e la sua even-tuale chiusura si porrebbe in aperto con-trasto con il diritto allo studio e con quelloalla scelta dell’indirizzo più consono agliinteressi e alle attitudini del singolo stu-dente, costituzionalmente protetti;

il medesimo istituto è dotato di eccel-lenti laboratori di cucina, sala, bar, ricevi-mento e informatica e il mantenimentodella prima classe non comporta costi ag-giuntivi eccessivi per il sistema scolastico,in ragione del fatto che molti degli inse-gnanti assegnati alle classi successive del-l’istituto risultano in possesso di ore dispo-nibili da impiegare, appunto, nelle lezionicon la prima classe;

appare opportuno – anche al fine dirispettare gli obblighi imposti dalla norma-

tiva, anche costituzionale, suindicata – ri-vedere i parametri di attivazione delle primeclassi, distinguendo, opportunamente, quellirelativi ai territori montani e/o svantag-giati, da quelli previsti per le zone carat-terizzate da un’alta densità di popola-zione –:

se sia a conoscenza dei fatti soprae-sposti e quali iniziative intenda assumere alfine di operare un’opportuna differenzia-zione tra i territori montani e quelli carat-terizzati da un’alta densità di popolazionein ordine ai criteri per l’assegnazione delleprime classi agli istituti di istruzione supe-riore, consentendo, così, il mantenimentodei presidi scolastici anche nelle zonesvantaggiate. (3-01048)

* * *

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARIE FORESTALI

Interrogazione a risposta orale:

ANNA LISA BARONI e GELMINI. — AlMinistro delle politiche agricole alimentari eforestali. — Per sapere – premesso che:

per la prima volta nella sua storia ilConsorzio di tutela dell’olio dop Garda haformalizzato la richiesta di stato di cala-mità naturale alle regioni Lombardia eVeneto e alla provincia autonoma di Trento;

il Consorzio, che raggruppa 474 socitra produttori e operatori della filiera di-stribuiti nelle province di Brescia, Verona,Mantova e Trento, ha stimato un calo diproduzione che oscilla tra il 90 e il 95 percento. Il dato definitivo si avrà solo a finenovembre 2019, quando terminerà la rac-colta delle olive, ma la perdita produttivaed economica è evidente già oggi: con tuttaprobabilità molti produttori non procede-ranno neanche alla raccolta; è azzerato diconseguenza il lavoro dei frantoi, con ri-flessi anche sul turismo in frantoio;

secondo il Consorzio le cause dell’an-nata negativa sono da ricercare nei cam-biamenti climatici in atto. Il freddo di mag-

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gio e il caldo intenso di giugno 2019, seguitida venti forti e grandine, non hanno la-sciato scampo agli oliveti, che hanno regi-strato dapprima un ridotto sviluppo deifrutti dopo la fioritura (allegagione) e suc-cessivamente, in forme assai gravi, la ca-duta precoce delle olive (cascola) e gli at-tacchi della mosca olearia;

risulta confermato l’allarme lanciatogià ad inizio settembre 2019, provenienteda tutte le tre sponde del lago: GardaBresciano, Garda Orientale (province diVerona e Mantova) e Garda Trentino. Gliolivicoltori si troveranno nella situazione diaver sostenuto tutte le spese per la colti-vazione senza alcuna remunerazione per lavendita del raccolto. Di qui l’emergenza ela richiesta di intervento pubblico;

l’olivicoltura che si è sviluppata, sindall’Alto Medioevo, sulle sponde del lago diGarda è fondamentale per il mantenimentodel paesaggio gardesano, ma svolge ancheuna rilevante funzione di attrattore per ilturismo dell’area, tanto celebrato all’e-stero –:

se non ritenga opportuno attivare ra-pidamente tutti gli strumenti di aiuto ne-cessari a sostenere la filiera dell’olio del-l’area del lago di Garda, anche in conside-razione della sua valenza turistica, cultu-rale e storica. (3-01049)

* * *

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta scritta:

PEDRAZZINI, GAGLIARDI, BENIGNI,SILLI e SORTE. — Al Ministro per la pub-blica amministrazione, al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, al Mi-nistro della salute. — Per sapere – pre-messo che:

l’unità operativa di chirurgia generaledi Fidenza è un reparto ospedaliero attual-mente diretto dal professor Violi, docenteuniversitario che ha vinto un regolare con-corso ospedaliero nel 2005 e che, a quanto

consta agli interroganti, andrà in pensionea fine anno;

per la sua sostituzione, la soluzionepiù lineare sarebbe quella di effettuare unnuovo concorso ospedaliero, come si è sem-pre fatto, dando la possibilità a diversibravi chirurghi di partecipare;

l’orientamento degli organi compe-tenti, viceversa, sembrerebbe quello di av-viare un discutibile percorso per un ruolomolto importante per l’ospedale di Fidenzae i suoi cittadini;

l’idea sarebbe quella di una trasfor-mazione dell’unità operativa di chirurgiagenerale di Fidenza in una struttura uni-versitaria, cioè la trasformazione di unastruttura di cui al cosiddetto « allegato C »in una struttura di cui all’« allegato A »;

in questo modo, anziché espletare unconcorso pubblico per direttore ospeda-liero, verrebbe avviata una particolare pro-cedura (« ex articolo 24 ») per l’individua-zione della necessaria figura professionaleche consentirebbe, di fatto, una selezioneaperta solo ai candidati interni alla facoltàdi Parma;

in ordine a tale procedura sembra chesiano sorti seri dubbi di legittimità tantoche non si troverebbero, a quanto constaagli interroganti, candidati per ricoprire ilruolo di commissari giudicanti;

sono evidenti, ad avviso degli interro-ganti, i rischi di abuso insiti in questaprocedura che potrebbe non garantire unaselezione trasparente;

in pratica, l’iter prevedrebbe di desi-gnare come direttore un professore univer-sitario, senza un vero e proprio concorsoladdove, una volta che l’azienda sanitariaabbia deciso di coprire il posto di direttorevacante, la procedura adeguata sarebbe l’in-dizione di un concorso pubblico per diret-tore della struttura complessa ospedalierache, in caso di aggiudicazione a un profes-sore universitario, si trasformerebbe cor-rettamente, tramite un’apposita conven-zione università-ospedale in una strutturaospedaliera a temporanea direzione univer-sitaria – cosiddetto « allegato B », come

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d’altronde è adesso con il professor Violi.In questo caso allo scadere dell’incarico deldirettore per quiescenza o altro, la strut-tura tornerebbe automaticamente tra quellecosiddette di « allegato C » e sarebbe ripro-posta come struttura ospedaliera con ne-cessità di concorso per accedere alla dire-zione;

tra l’altro, le strutture ospedaliere chepossono essere trasformate in quelle di« allegato A » dovrebbero essere strutturedi grande spessore scientifico e assisten-ziale, mentre la chirurgia di Fidenza èultimamente balzata agli onori della cro-naca per fatti assistenziali negativi e dicerto non rappresenta, ad avviso degli in-terroganti, un centro di eccellenza per laricerca –:

se il Governo non ritenga di promuo-vere, per quanto di competenza, una veri-fica – anche per il tramite dell’ispettoratoper la funzione pubblica ex articolo 60,comma 6, del decreto legislativo n. 165 del2001 – in relazione alla correttezza delleprocedure di cui in premessa. (4-03881)

* * *

SALUTE

Interpellanze urgenti(ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della salute, il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, il Ministro dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca, per sapere – pre-messo che:

il secondo rapporto sulla malnutri-zione infantile della Ong Helpcode, affermache sono circa centomila i bambini obesi oin sovrappeso nel nostro Paese, con unaprevalenza dei maschi (21 per cento) sullefemmine (14 per cento);

secondo uno studio condotto dall’Im-perial College di Londra e dall’Organizza-zione mondiale della sanità (Oms), il nu-mero di bambini e adolescenti obesi (tra i

5 e 19 anni) è aumentato di 10 volte negliultimi 40 anni, mentre in Italia è cresciutodi quasi 3 volte nel 2016 rispetto al 1975 e,nonostante un lieve calo che si è registratodal 2009, i dati sono ancora allarmanti;

l’alimentazione in gravidanza e neiprimi anni di vita è fondamentale per unosviluppo armonico dei bambini, per il con-tenimento della generazione delle celluleadipose e per lo sviluppo del sistema im-munitario. Numerosi studi fanno riferi-mento all’importanza dei primi « 1.000 giornidi vita », comprendendo anche la gesta-zione. Anche il Ministero della salute di-partimento prevenzione) ha sottolineato che« le evidenze scientifiche disponibili confer-mano che i primi 1.000 giorni di vita sonofondamentali per un adeguato sviluppo fi-sico e psichico »;

succede spesso che i bambini, anchedi pochi mesi e comunque all’interno del-l’arco temporale dei citati « 1.000 giorni »,siano nutriti presso strutture comunitarie,come ad esempio gli asili nido, dove vieneprivilegiata una dieta che prevede un ec-cesso di proteine e, in particolare, di ori-gine animale; risulta quindi carente la cul-tura relativa alla possibile assunzione degliaminoacidi essenziali combinando, nellostesso pasto, legumi e cereali;

un recente studio pubblicato sull’A-merican Journal of Clinical Nutrition, incui i ricercatori hanno comparato l’impattosul colesterolo derivante dalla scelta difonti proteiche (di origine vegetale e ani-male), distinguendo tra carni rosse e bian-che, mostra la riduzione di grassi saturi,del colesterolo (Ldl) e totale con l’apportodi sole proteine di origine vegetale;

lo studio presentato al meeting an-nuale EASD (European Association for theStudy of Diabetes) ha dimostrato che unadieta vegana, a basso contenuto di grassi,induce cambiamenti nel microbiota intesti-nale. Questi cambiamenti sono risultati cor-relati ai cambiamenti della composizionecorporea e alla sensibilità all’insulina e sitraducono nella perdita di peso;

lungi dall’estremizzare la questione ebanalizzarla in « vegetariani sì o no », è

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opinabile che a ogni pasto in un asilo nidoo scuola materna sia necessaria l’introdu-zione di proteine animali, peraltro spessodi bassa qualità visti i prezzi minimi e lafiliera di approvvigionamento; si tratta ol-tretutto di un solo pasto al giorno: senzauna dovuta educazione nutrizionale dellefamiglie dei bambini, si corre il rischio cheessi assumano proteine animali più volte algiorno;

il Lancet Planetary Health ha pubbli-cato recentemente una revisione della Grif-fith University in Australia in cui emergeche per i medici la formazione legata allanutrizione è praticamente nulla. La nutri-zione non è sufficientemente integrata nel-l’educazione medica, indipendentemente dalPaese esaminato o dall’anno accademico;

preme inoltre sottolineare che la pro-duzione di proteine animali è correlata acirca il 10 per cento delle emissioni di gasserra in Italia –:

se il Governo disponga di dati aggior-nati in ordine all’impatto sulla salute deibambini derivante dall’assunzione quoti-diana di proteine animali nelle mense sco-lastiche;

se il Governo intenda promuovere esostenere un’educazione alimentare, anchemediante adeguati strumenti di formazionee informazione, rivolti a medici e a opera-tori sanitari e scolastici, che favorisca unridotto impatto sulle risorse ambientali esulla salute dell’individuo, privilegiando lascelta di fonti proteiche di origine vegetalee favorendo la presenza settimanale di pa-sti completi vegetariani a disposizione ditutti gli utenti delle mense scolastiche;

se il Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare disponga didati relativi agli effetti sull’ambiente dellediete alimentari associate al consumo deiprodotti di origine animale rispetto allediete alimentari che non prevedono taleconsumo e se intenda promuovere studi ericerche finalizzati a verificare i vari effetticon particolare riferimento alle emissionidi gas serra.

(2-00529) « Zolezzi, Ilaria Fontana, Daga,Deiana, D’Ippolito, Federico,

Licatini, Alberto Manca, Ma-raia, Micillo, Ricciardi, Rospi,Terzoni, Varrica, Vianello, Vi-gnaroli, Zanichelli, Sarli, Spor-tiello, D’Arrando, Nappi ».

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della salute, per sapere – pre-messo che:

l’articolo 17 del codice deontologicodel farmacista vieta atti di comparaggio ealtri accordi illeciti volti a stigmatizzarecondizionamenti tra professionisti e voltialtresì a scoraggiare abusi professionali perquanto riguarda prescrizioni mediche oveterinarie;

l’articolo 18 dello stesso recita: « Ilfarmacista non deve promuovere, organiz-zare o aderire a iniziative di accaparra-mento di prescrizioni mediche comunque edovunque poste in essere »;

ad oggi si sta espandendo esponen-zialmente il fenomeno di farmacisti cheaffittano a canone e spese di gestione « zero »locali, nei pressi o adiacenti alla propriafarmacia, a studi medici collocandovi me-dici di base, specialisti, centri di analisiclinica. Si palesa quello che appare agliinterpellanti uno squallido scambio di fa-vori al medico il quale trasferisce il vecchiostudio medico per godere di spazi organiz-zati e gratuiti, scatenando un conflitto diinteressi in aperta violazione della deonto-logia professionale di medico;

in tale situazione lo scambio con ilfarmacista avviene con l’automatica spedi-zione della prescrizione da parte degli as-sistiti che si recano direttamente presso lafarmacia adiacente talvolta senza neancheil rilascio della ricetta cartacea; illecita èanche l’erogazione anticipata del farmacorispetto alla prescrizione, sia per quelliafferenti alla cura delle patologie cronicheche di quelli di fascia C. Un’attenzioneparticolare va data agli antibiotici, nonsempre questi ultimi erogati previa dia-gnosi di un medico; questo alimenta unaconcorrenza sleale verso le altre farmacie edanno alla salute dei cittadini;

l’articolo 45 del regolamento per ilservizio farmaceutico (regio decreto 30 set-

Atti Parlamentari — 8921 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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tembre 1938, n. 1706) prevede infatti che:« Gli ambulatori medico-chirurgici annessialle farmacie devono sempre avere l’in-gresso diverso da quello delle farmacie, allequali sono annessi, e non debbono averealcuna comunicazione interna con le stesse »;

vista l’impossibilità di esercitare laprofessione di medico all’interno della far-macia, avvicinare le due attività non èillegale, in quanto il confine della legitti-mità « dipende dal comportamento deon-tologicamente corretto dei professionisti »con chiaro riferimento al comparaggio eall’accaparramento di ricette;

a seguito di numerose indagini com-piute dai Nas è stato riscontrato un incre-mento del volume d’affari a seguito deltrasferimento di studi medici all’interno dilocali adiacenti farmacie –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti di cui in premessa e qualiiniziative di competenza ritenga di assu-mere per porre fine a questo fenomeno nonsolo deontologicamente scorretto, che avallacollusioni tra medici e farmacisti e che creadanni alla salute dei cittadini.

(2-00530) « Nappi, Massimo Enrico Baroni,Bologna, D’Arrando, Ianaro,Lapia, Lorefice, Mammì,Menga, Nesci, Provenza, Sa-pia, Sarli, Sportiello, Troiano,Zanichelli ».

Interrogazione a risposta scritta:

MAGLIONE. — Al Ministro della salute.— Per sapere – premesso che:

con disposizione protocollo n. 124826del 10 ottobre 2019, l’azienda sanitarialocale di Benevento, comunicava al comunedi Ceppaloni, che a seguito di prelievi dicampioni effettuati all’interno della strut-tura della piscina comunale denominata« Green Park », situata nel comune di Cep-paloni, veniva rilevata la presenza di « Le-gionella Pneumophila »;

dai suddetti rilievi, secondo i dati inpossesso all’Asl di Benevento, emergeva unaconcentrazione del batterio della Legio-

nella Pneumophila superiore ai limiti con-sentiti dalla legge;

nella medesima disposizione, l’Asl diBenevento chiedeva al comune di Ceppa-loni di emettere un’ordinanza di divietod’uso della piscina;

il sindaco di Ceppaloni con ordinanzasindacale n. 13, protocollo n. 0007520, delgiorno 11 ottobre 2019, ordinava al legalerappresentante della « Ape Immobiliare »,società che gestisce l’impianto sportivo de-nominato « Green Park » di Ceppaloni, lachiusura ad horas dell’impianto e l’avviodelle procedure di bonifica;

la predetta ordinanza sarebbe statapubblicata sull’albo pretorio online del co-mune di Ceppaloni, il giorno 14 ottobre;

a quanto consta all’interrogante lastruttura sarebbe quindi rimasta apertaall’utenza nei tre giorni successivi alla datadi notifica della disposizione dell’Asl diBenevento, avvenuta, come detto in pre-messa, l’11 ottobre 2019, esponendo così glioperatori ed i fruitori dell’impianto ad unpotenziale rischio di contagio –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa e qualiopportune iniziative di competenza intendamettere in atto, anche promuovendo unaverifica da parte del Comando dei Carabi-nieri per la tutela della salute. (4-03888)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazioni a risposta immediata:

FASSINA, FORNARO e STUMPO. — AlMinistro dello sviluppo economico. — Persapere – premesso che:

la grave crisi finanziaria che ha inve-stito la compagnia aerea Alitalia s.p.a. hareso necessari una serie di interventi nor-mativi conseguenti all’ammissione della so-cietà alla procedura di amministrazionestraordinaria avvenuta il 2 maggio 2017 tracui, in primis, la previsione dell’ingresso del

Atti Parlamentari — 8922 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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Ministero dell’economia e delle finanze nelcapitale sociale di una nuova compagniaaerea, « Nuova Alitalia »;

dal 19 ottobre 2018 è in corso unanuova fase della procedura di cessione coni soggetti che hanno manifestato interesse;

il 15 ottobre 2019 è scaduta l’enne-sima proroga del termine per la presenta-zione dell’offerta vincolante e definitiva perAlitalia;

a fronte dell’assenza di un’offerta vin-colante e definitiva da parte del consorzioFerrovie dello Stato italiane, Atlantia e Delta,il Governo pare orientato a concedere un’ul-teriore « proroga condizionata » e a inte-grare con aggiuntivi 350-400 milioni di euroil prestito ad Alitalia, al fine di garantire laliquidità necessaria all’operatività, data unasituazione di cassa che, a differenza diquanto comunicato ufficialmente dai com-missari il 18 settembre 2019 al Ministerodello sviluppo economico, a fine settembre2019 si era ridotta a 160 milioni di euro;

le condizioni di contesto nelle qualiha operato Alitalia rendono impraticabile ilrilancio del vettore in assenza di interventidi rimozione di ostacoli strutturali, tra iquali: sottocapitalizzazione e conseguenteincapacità di realizzare investimenti ade-guati nell’espansione e rinnovo della flotta;concorrenza falsata dagli aiuti economiciconcessi a livello locale ai vettori low cost;debolezza contrattuale verso i fornitori diaeromobili a causa delle dimensioni limi-tate e dell’assenza da un consorzio di co-struttori; disimpegno dal lungo raggio evincoli sul medesimo derivanti dalle alle-anze internazionali; costi fuori misura perl’uso delle infrastrutture aeroportuali, inparticolare nell’hub di Fiumicino; presenzadi componenti di tassazione che accre-scono ulteriormente i costi aeroportuali edanneggiano il trasporto aereo nella com-petizione con quello ferroviario; insuffi-cienze infrastrutturali derivanti da mancatio inadeguati collegamenti ferroviari dei mag-giori aeroporti e conseguente limitato « fee-deraggio » ferroviario dei voli;

l’impegno dei privati coinvolti nella« newco » è minimale e apparentemente de-

finito per finalità altre rispetto alla profit-tabilità dell’azienda e, conseguentemente, ilpiano in discussione è, secondo gli interro-ganti, palesemente inadeguato al rilancio,pur prefigurando un pesantissimo taglio dioccupati, quantificato in circa 2.800 unità –:

se il Governo non ritenga necessaria,per quanto riportato in premessa, una fasedi gestione pubblica temporanea dell’a-zienda finalizzata alla definizione di uncredibile piano industriale. (3-01053)

LUPI, COLUCCI, TONDO e SANGRE-GORIO. — Al Ministro dello sviluppo eco-nomico. — Per sapere – premesso che:

nel documento programmatico di bi-lancio è prevista un’imposta sulla plasticache scatterà dal 1° giugno 2020;

introdurre una tassa di un euro alchilogrammo quando la materia prima vieneacquistata mediamente a 90 centesimi alchilogrammo, e rivenduta mediamente a1,3/1,4 euro al chilogrammo, significa tas-sare con un aumento del 110 per centol’intera filiera della plastica;

il settore industriale delle materie pla-stiche rappresenta un’eccellenza italiana,con un indotto occupazionale che coinvolgecirca 10.000 aziende, 150.000 addetti ed unfatturato di 40 miliardi di euro;

secondo Confindustria le imprese ita-liane già pagano 450 milioni di euro al-l’anno di contributo ambientale Conai (Con-sorzio nazionale imballaggi) per la raccoltae gli imballaggi in plastica e 350 milioni dieuro sono destinati ai comuni italiani pergarantire la raccolta differenziata; esatta-mente 0,150 euro al chilogrammo per ma-teriale riciclabile e 0,370 euro al chilo-grammo per non riciclabile;

la tassa rischia di colpire anche gliimballaggi composti in parte con materialiriciclati, penalizzando così gli investimentieffettuati da un intero settore nei processidi transizione verso l’economia circolare;

si tratta di un provvedimento privo difondamento logico, perché il problema nonè combattere la plastica come materiale,

Atti Parlamentari — 8923 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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ma combattere contro la plastica non rac-colta e dispersa nell’ambiente. Si rischiacosì di criminalizzare un materiale perquella che appare agli interroganti l’inca-pacità del Governo e delle amministrazionia gestire il problema rifiuti, mettendo cosìa rischio l’intero settore occupazionale;

il Governo dovrebbe puntare, nell’in-teresse reale del Paese, a una vera infor-mazione ed educazione sull’importanza delcorretto smaltimento e del valore che puòderivare dai rifiuti plastici, recuperando esmaltendo correttamente la plastica. Si pre-ferisce tassare, anziché informare ed edu-care, scaricando l’inefficienza della rac-colta e la gestione del problema sulle spalledell’industria della plastica e solo per farcassa: ciò comporta un gravissimo impattonel settore delle plastiche, soprattutto daimballaggio, con serissime ed evidenti rica-dute occupazionali;

l’Italia è un Paese che ha dato allachimica premi Nobel e ora pensa di risol-vere il problema della plastica con tasse edivieti: basterebbe solo educare, ma pereducare bisogna conoscere;

ciò che accadrà, senza un cambio dirotta, è che l’industria italiana della pla-stica sarà fuori competizione –:

se, in considerazione della grave si-tuazione che si verrebbe a creare nel set-tore industriale delle materie plastiche, ilMinistro interrogato non intenda adottareiniziative per sostenere tale compartoproduttivo. (3-01054)

Interrogazioni a risposta orale:

MURA. — Al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

la Sardegna è l’unica regione italianaa non poter garantire alle utenze civilicome a quelle produttive l’accesso al gasmetano con un impressionante aggravio dicosti;

le prospettive del sistema industrialesardo, in termini di competitività e soste-nibilità, dipendono strettamente dalla pos-sibilità di accesso sicuro, costante e a costi

adeguati a fonti energetiche, il gas metanofra tutte, al momento non disponibili;

sono diverse le indiscrezioni, giorna-listiche e non solo, che attribuirebbero alGoverno la decisione di sospendere il per-corso progettuale di metanizzazione dellaSardegna;

il Presidente del Consiglio, GiuseppeConte, in occasione della sua recente visitain Sardegna, ha dichiarato che il gap diinfrastrutturazione energetica sardo verràcompensato attraverso la costruzione di unnuovo elettrodotto « Sardegna-Sicilia-Cam-pania-Tunisia », secondo quanto propostonel piano industriale di Terna;

a fine settembre 2019 è arrivato sulprogetto di dorsale del metano presentatodalle società Snam e Sgi, il « via libera » delMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, anche rispetto allavalutazione di impatto ambientale;

i lavori dovrebbero partire a febbraio2020 e concludersi alla fine del 2022. Sevenissero rispettati i tempi del cronopro-gramma di progetto, la Sardegna riusci-rebbe a raggiungere gli obiettivi europeiintermedi di decarbonizzazione fissati peril 2025 –:

se corrisponda al vero che si intendesospendere la realizzazione del progetto dimetanizzazione della Sardegna;

se vi siano altri progetti, immediata-mente cantierabili e la cui conclusione siaprevista prima del 2025, con i quali sivorrebbe sostituire il progetto dimetanizzazione. (3-01047)

ANDREUZZA, BINELLI, DARA, GALLI,CAFFARATTO, EVA LORENZONI, MU-RELLI, PATASSINI e PETTAZZI. — Al Mi-nistro dello sviluppo economico, al Ministrodel lavoro e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

il sistema della moda italiano constadi circa 82.000 imprese (68.500 micro e58.000 artigiane) con un fatturato di 78miliardi di euro, di cui oltre 63 dati dal-l’export con il surplus di 20,3 miliardi di

Atti Parlamentari — 8924 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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euro – il più alto nell’Unione europea –, eche dà lavoro ad oltre mezzo milione dipersone;

il Veneto gioca un ruolo da protago-nista nella moda italiana (terza regione inItalia dopo Lombardia e Toscana) e, inparticolare, la provincia di Treviso è tra lerealtà trainanti dell’intero settore con lesue 1.000 aziende e un export di 2,4 mi-liardi di euro. Nonostante ciò, la Federa-zione Moda Confartigianato Veneto ha de-nunciato una profonda crisi delle aziendedel territorio e il rischio di chiusura entrola fine del 2019 di quaranta laboratoriartigiani nella sola provincia di Treviso,pari al 5 per cento del comparto;

si tratta di un danno pesantissimo cheha tra le cause principali la concorrenza,spesso sleale, operata da aziende irregolariche operano in quel territorio. Come emersonel corso del seminario organizzato in data18 ottobre 2019 da Moda ConfartigianatoVeneto si contano « quattro laboratori ir-regolari made in Cina ogni tremila abitantiche possono permettersi prezzi di moltoinferiori agli artigiani trevigiani. E gli im-prenditori italiani che restano senza lavorosi riconvertono come controllo qualità perle aziende cinesi ». Tra laboratori illegali econtraffazione, il mercato erode circa 80mila posti di lavoro sul suolo nazionale;

la Federazione Moda ConfartigianatoVeneto ha pertanto lanciato un vero e pro-prio allarme sulla piaga del sommerso spie-gando che si parla tanto di caporalato inagricoltura, ma si ignora quello ben piùesteso nel settore della moda, e che « ilaboratori cinesi con dipendenti irregolarisottopagati stanno strangolando gli arti-giani del territorio. Nell’indifferenza gene-rale ». Si tratta di laboratori con una pro-pria struttura in Italia, che posseggono unknow-how di livello e arrivano a fregiarsidel marchio made in Italy, ma che – comedenunciato sempre da Confcommercio – siavvalgono illecitamente di manodopera abasso costo: i lavoratori irregolari vengonopagati in media quasi 10 euro in menoall’ora rispetto a chi è in regola. Circa ottoeuro contro i 18 di un dipendente concontratto. La cosa più grave, per gli addetti

ai lavori, è che chi compete con gli artigianidel manifatturiero per le commesse spessonon è cinese, ma un artigiano veneto che hadovuto chiudere e per sopravvivere si oc-cupa di retail e controllo qualità. In pratica,fa concorrenza pur di sopravvivere;

tale situazione finisce con il penaliz-zare e disincentivare anche il reshoring,perché chi decide di rientrare nel nostroPaese per realizzare prodotti made in Italyspesso non riesce a essere competitivo e sitrova costretto a scegliere tra la chiusuradell’attività o il ricorso a modalità di im-piego irregolare;

talvolta si può addirittura assisterealla creazione di una vera e propria filieraa basso costo in cui i laboratori artigianilocali vedendosi costretti ad accettare com-messe a prezzi fuori mercato devono ricor-rere al lavoro irregolare per rientrare dallespese di produzione –:

se e quali iniziative i Ministri interro-gati intendano adottare per contrastare inmodo più efficace il fenomeno della con-correnza sleale attuata attraverso l’impiegoirregolare dei lavoratori nel settore moda ei fenomeni di contraffazione legati all’ille-gittimo uso del marchio made in Italy.

(3-01050)

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

IX Commissione:

MULÈ, SOZZANI, ROSSO e PENTAN-GELO. — Al Ministro dello sviluppo econo-mico. — Per sapere – premesso che:

la delibera del Cipe n. 61 del 25 ot-tobre 2018, recante « Fondo sviluppo e co-esione 2014-2020: Piano di investimenti perla diffusione della banda ultra larga » hamodificato su proposta dell’allora Ministrodello sviluppo economico, il punto 1 delladelibera Cipe n. 105 del 2017, prevedendo,tra l’altro, che un importo complessivo finoa 45 milioni di euro fosse assegnato perprogetti di sperimentazione, ricerca appli-cata e trasferimento tecnologico, anche incollaborazione con enti territoriali, relativi

Atti Parlamentari — 8925 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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alle tecnologie emergenti, quali blockchain,intelligenza artificiale, internet delle cose,collegate allo sviluppo delle reti di nuovagenerazione 5G;

la medesima delibera n. 61 del 2008ha individuato quale soggetto attuatore perl’attuazione della linea di intervento sopracitata, proprio il Ministero dello sviluppoeconomico;

con decreto del 26 marzo 2019 ilMinistro dello sviluppo economico ha ap-provato il programma di supporto tecno-logie emergenti nell’ambito del 5G, suddi-videndolo in due assi. Al primo asse sonostati destinati 30 milioni di euro per larealizzazione di case delle tecnologie emer-genti scegliendo tra i comuni già oggetto disperimentazione 5G, ovvero Torino, Roma,Catania, Cagliari, Genova, Milano, Prato,L’Aquila, Bari e Matera e/o ogni altro co-mune che dovesse avviare una sperimenta-zione 5G nel corso di svolgimento dell’in-tervento;

lo stanziamento di risorse per l’asse Idel programma è stato successivamente ele-vato a 40 milioni di euro con il decreto delMinistro dello sviluppo economico 5 giugno2019;

da molteplici notizie di stampa si èappreso che dei 30 milioni stanziati 12milioni sono stati attribuiti al comune diMatera e 7,5 milioni sono stati attribuiti alcomune di Torino per la realizzazione dicase della tecnologia;

né dalle notizie di stampa né dallapagina web del Ministero dello sviluppoeconomico dedicata al programma di sup-porto alle tecnologie 5G si evincono i criteriin base ai quali circa due terzi delle risorseassegnate in un primo momento alla rea-lizzazione di case della tecnologia, sianostati attribuiti ai soli comuni di Matera eTorino –:

quali siano stati i criteri in base ai qualiè stato attribuito ai comuni di Matera e To-rino il finanziamento riportato in premessae se ad oggi siano stati assegnati finanzia-menti ad altri comuni oggetto di sperimenta-zione e per quale importo. (5-02947)

GARIGLIO, BRUNO BOSSIO, CANTINI,PIZZETTI e ANDREA ROMANO. — Al Mi-nistro dello sviluppo economico. — Per sa-pere – premesso che:

le tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione sono il settore che, più diogni altro, da impulso e sostiene lo sviluppodi un Paese: le reti di nuova generazionecontribuiscono, infatti, fattivamente alla cre-scita economica, sociale ed occupazionaledei territori;

il Ministero dello sviluppo economicocura l’attuazione del piano nazionale stra-tegico per la banda ultralarga (Bui), il qualepunta a raggiungere l’85 per cento dellapopolazione con infrastrutture in grado diveicolare servizi a velocità pari e superioria 100 Mbps e garantire accesso ad almeno30 Mbps al 100 per cento dei cittadini;

mentre la diffusione della banda ul-tralarga si sta sviluppando nel Paese, inmolte zone d’Italia persistono però ancoragravi problematiche rispetto al corretto uti-lizzo della telefonia mobile;

tale problema sarebbe causato dall’as-senza di ripetitori;

l’Uncem denuncia da decenni questoproblema infrastrutturale e ha avviato unamappatura delle aree non coperte dal ser-vizio, arrivando ad oggi a censire oltre1.200 comuni in Italia;

si tratta di territori dove telefonare,inviare un messaggio e navigare in internetcon il proprio smartphone è impossibile oquasi: un divario digitale che mette in crisicittadini ed imprese, oltre alla pubblicaamministrazione e agli enti locali;

l’Unione nazionale comuni, comunitàed enti montani ha chiesto al Governostanziamenti economici ed interventi nor-mativi specifici urgenti per cercare di ri-solvere la situazione. In particolare, si chiedeche:

a) siano vincolate e incentivate lecompagnie telefoniche ad ampliare le areeservite. La copertura oggi misurata su oltreil 95 per cento della popolazione non con-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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sidera, infatti, che il 5 per cento restantevive nel 15 per cento del Paese;

b) l’autorità per le garanzie nellecomunicazioni consenta l’acquisto di ripe-titori a tutti coloro che manifestano lavolontà di investire in questo settore, comead esempio comuni, privati ed imprese;

c) si prevedano nel Bui investimentispecifici per promuovere una diffusionemaggiormente capillare dei servizi di tele-fonia mobile nei territori che hanno evi-denti criticità di ricezione –:

se il Governo sia a conoscenza deiproblemi riportati in premessa e quali ini-ziative urgenti intenda assumere, per quantodi competenza, anche sul piano normativo,al fine di risolvere questa situazione, te-nendo conto delle proposte dell’Uncem.

(5-02948)

CAPITANIO, MACCANTI, CECCHETTI,DONINA, GIACOMETTI, MORELLI, RIXI,TOMBOLATO e ZORDAN. — Al Ministrodello sviluppo economico. — Per sapere –premesso che:

l’articolo 1, comma 1032, della legge27 dicembre 2017, n. 205, ha demandato alMinistero dello sviluppo economico l’ado-zione di una road map per il rilascio dellefrequenze degli operatori nazionali in banda700MHz;

tale road map è stata definita con ildecreto ministeriale del 19 giugno 2019, ilquale – con riguardo agli standard di tra-smissione – prevede in particolare:

un primo switch-off, previsto per il1° settembre 2021, relativo all’obbligo dipassaggio alle trasmissioni in MPEG-4 pertutto il territorio nazionale e per tutte leemittenti nazionali;

un secondo switch-off, nel periodocompreso tra il 21 e il 30 giugno 2022,relativo all’obbligo di passaggio allo stan-dard di trasmissione DVB-T2 con codificaHEVC –:

considerata la ristrettezza dei tempiin cui i cittadini saranno costretti ad ade-

guarsi per continuare a fruire del digitaleterrestre, quali iniziative intenda adottareper favorire il passaggio degli utenti ainuovi standard di trasmissione in relazioneai due successivi e ravvicinati switch-off dicui sopra. (5-02949)

BARBUTO, SCAGLIUSI, DE LOREN-ZIS, TERMINI, LUCIANO CANTONE, CA-RINELLI, CHIAZZESE, DE GIROLAMO,FICARA, GRIPPA, MARINO, RAFFA, PA-OLO NICOLÒ ROMANO, SERRITELLA eSPESSOTTO. — Al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

nell’ambito del processo di trasforma-zione delle reti televisive, correlato allaliberazione delle frequenze in banda 700MHz, a favore dello sviluppo del 5G, illegislatore italiano ha previsto di suppor-tare, attraverso contributi economici, i cit-tadini nel passaggio dallo standard DVB-Ta quello DVBT-2;

l’articolo 1, comma 1110, della leggen. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019) chemodifica l’articolo 1, comma 1039, dellalegge n. 205 del 2017, ha stanziato 151milioni di euro in favore dei cittadini, perlimitare i disagi agli utenti finali che po-trebbero derivare dalle trasformazioni tec-nologiche delle reti televisive sia nazionaliche locali e, quindi, dalla necessità di ade-guare anche i televisori;

a tal fine, la legge prevede che ilMinistero dello sviluppo economico, di con-certo con il Ministero dell’economia e dellefinanze, emani un decreto volto a definirei criteri soggettivi e oggettivi di accesso aicontributi in esame, gli adempimenti a ca-rico dei soggetti coinvolti, i relativi aspettiprocedurali, per l’acquisto da parte deiconsumatori di apparecchi (Tv e decoder)che consentano di ricevere i programmitelevisivi con le nuove tecnologie richiestenel passaggio dallo standard DVB-T a quelloDVB-T2;

il Ministero dello sviluppo economicoha avviato prima dell’estate una consulta-zione pubblica sulle linee guida relative aicriteri e alle procedure per definire il de-creto di erogazione dei contributi citato,

Atti Parlamentari — 8927 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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per acquisire, dai soggetti interessati, leosservazioni e i commenti; si prevede che icontributi – destinati ai cittadini con ISEEfascia 1 e 2 – siano erogati tramite unosconto presso rivenditori accreditati all’attodell’acquisto dei suddetti apparecchi. Talemisura avrà una durata triennale –:

quale tempistica si preveda per l’ema-nazione del decreto ministeriale di cui inpremessa e con quali modalità i cittadinipotranno usufruire dei benefici descritti.

(5-02950)

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MURA. — Al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

alla fine del 2017 sono state definite lecondizioni normative relative al costo del-l’energia e quelle attinenti ai soggetti pub-blici e privati disponibili a rilevare pro-prietà degli impianti e a farsi carico deirelativi investimenti, necessarie per il ri-lancio della ex Alcoa;

per quanto attiene alle condizioni nor-mative e al costo dell’energia, con l’appro-vazione della legge europea 2017 e deirelativi decreti attuativi, si interviene sulladisciplina delle agevolazioni previste per leimprese a forte consumo di energia elet-trica con un intervento di detassazione cheabbassa di almeno 5 euro per MWh ilvalore economico delle tariffe;

relativamente ai costi energetici si pro-cede poi a siglare il Memorandum of Un-derstanding con le condizioni di competiti-vità per rendere appetibile lo stabilimento.All’interno di tale protocollo, oltre ad al-cune condizioni infrastrutturali (in parti-colare, dragaggio del porto e ripartizionedelle responsabilità sulle tematiche ambien-tali) venivano previste risorse economiche(20 milioni) messe a disposizione da Alcoaper riavviare lo stabilimento e si ipotizza-vano strumenti per riequilibrare le tariffeenergetiche:

a) la interrompibilità ovvero la pos-sibilità di interrompere l’erogazione di ener-gia in ogni momento in cambio di impor-

tanti sconti sulle tariffe (circa 25 milioni dieuro all’anno di compensazioni da parte diTerna);

b) lo strumento dell’interconnector(funzionale all’acquisto di energia da Paesistranieri come la Francia, previa installa-zione da parte del beneficiario di una in-frastruttura ai confini);

c) un accordo bilaterale con l’enteenergetico (secondo la logica del « più con-sumo, meno pago »);

considerato il nuovo quadro norma-tivo e tariffario, a fine 2015, la svizzeraSider Alloys presenta manifestazione di in-teresse e nel marzo 2017 formalizza l’of-ferta di acquisto e presenta un piano in-dustriale al Ministero dello sviluppo eco-nomico che, valutato positivamente il pianoindustriale medesimo, avvia la proceduraper l’accordo di programma recante inter-venti di bonifica e reindustrializzazione conInvitalia, regione Sardegna, Alcoa e SiderAlloys;

il tutto è inserito all’interno del con-tratto di sviluppo (55,7 milioni di euro), ilcosiddetto « piano Sulcis »;

a dicembre 2017 risultano definiti iseguenti atti:

1) protocollo ambientale per inter-venti di bonifica e reindustrializzazione (traMinistero dello sviluppo economico e Mi-nistero dell’ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare, Invitalia, Alcoa, regioneautonoma della Sardegna – provincia dellaSardegna del Sud Consorzio industriale pro-vinciale Carbonia-Iglesias);

2) risoluzione del contenzioso Alcoa– Autorità per l’energia elettrica, il gas e ilsistema idrico;

3) master agreement Alcoa – Invita-lia per la cessione dello stabilimento diPortovesme;

4) accordo di programma tra Mini-stero dello sviluppo economico, Invitalia,regione Sardegna per la riattivazione e ilrilancio del complesso industriale ex AlcoaPortovesme;

Atti Parlamentari — 8928 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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a partire da marzo 2018, Sider Alloys,come da impegni assunti, ingaggia un gruppoiniziale di lavoratori esperti, già dipendentidello stabilimento, per eseguire attività ditest e verifiche sui macchinari al fine didefinire il migliore revamping a garanzia diperformance tecniche e costi operativi ade-guati;

a oggi, dopo il percorso complesso earticolato, sinteticamente descritto, si at-tende che il Ministero dello sviluppo eco-nomico sciolga definitivamente le riservecirca il mantenimento degli impegni as-sunti all’inizio del 2018 –:

se si intendano adottare iniziative pergarantire l’attuazione del telaio normativodefinito nella scorsa legislatura attraversoil Memorandum of Understanding (inter-rompibilità, interconnector e accordi bila-terali) quale condizione sine qua non per laripresa delle attività produttive presso lostabilimento Sider Alloys;

se non si volessero realizzare le mi-sure di cui sopra, quali iniziative si inten-dano adottare per garantire comunque laripresa produttiva del sito Sider Alloys.

(5-02944)

DEIDDA. — Al Ministro dello sviluppoeconomico, al Ministro dell’economia e dellefinanze. — Per sapere – premesso che:

il Governo intenderebbe introdurrealcune misure, al fine di limitare l’uso deicontanti, con le quali obbligare, a pena disanzioni, al ricorso alle transazioni elettro-niche: decisione che all’interrogante ap-pare, però, oltre che inutile ai fini dellalotta all’evasione, inattuabile in diverse zonedell’Italia e della Sardegna dove, per lapresenza di zone d’ombra, risulta impossi-bile avere un collegamento internet stabilee con una velocità sufficiente per le citatefinalità;

l’Uncem ha ricevuto, tra luglio e set-tembre 2019 – da parte di sindaci, ammi-nistratori locali e cittadini – oltre 1450segnalazioni relative ad aree del Paese sco-perte dal segnale di telefonia mobile; ciò haconsentito, così, di comporre un elenco di

1220 comuni – unitamente ai relativi bor-ghi, frazioni, strade, pezzi di territorio –nei quali appare impossibile perfino tele-fonare;

il suindicato obbligo costituirà l’enne-simo ostacolo per gli imprenditori e/o iliberi professionisti che abbiano deciso dirisiedere nei comuni montani o nei cosid-detti piccoli comuni nei quali la fibra nonc’è o, addirittura, lo stesso segnale internetrisulta assente e/o intermittente;

recentemente si è appreso dalla stampache il Ministero dello sviluppo economicoavrebbe ammesso il ritardo nell’attuazionedel piano relativo alla banda ultralarga:ritardo che, dunque, non consentirà di rag-giungere per un verso, entro il 2020, lacopertura dell’85 per cento della popola-zione con fibra ottica completa e, per unaltro verso, la copertura delle cosiddettearee grigie, nelle quali gli operatori si sa-rebbero limitati ad investimenti parziali eper la copertura delle quali i fondi dispo-nibili risulterebbero comunque insuffi-cienti;

l’Anci ha pure precisato che centinaiadi comuni, in particolare sardi, pur essendodotati di infrastrutture telematiche, nonpossono accedere alla fibra ottica per l’as-senza dei gestori, con ulteriore, grave dannoper imprenditori e/o liberi professionistiimpossibilitati ad operare;

sarebbe opportuno compensare il pre-detto divario tecnologico dei comuni mon-tani e/o periferici, per un verso, con unserio intervento di defiscalizzazione e, perun altro verso, con l’attivazione della zonafranca nel territorio regionale sardo, ga-rantendo così l’investimento ad opera deigestori anche nei territori in cui gli stessinon ravvisino alcuna convenienza econo-mica –:

se siano a conoscenza dei fatti soprae-sposti e, in particolare, dei dati dei comuni edella popolazione non coperti da fibra otticao internet e/o da rete telefonica e quali inizia-tive intendano adottare al fine di risolvere leproblematiche richiamate connesse al diva-rio tecnologico esistente in diverse aree, nonsolo della Sardegna, ma anche dell’intero ter-

Atti Parlamentari — 8929 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019

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ritorio nazionale, per di più in previsionedelle misure anti-evasione che si intendonodefinire. (5-02946)

Apposizione di una firma ad unainterrogazione.

L’interrogazione a risposta scritta Iorioe altri n. 4-03753, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 4 ottobre2019, deve intendersi sottoscritta anche daldeputato Buompane.

Ritiro di documenti del sindacatoispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta immediatain Commissione Grimaldi n. 5-02593 del24 luglio 2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Paita n. 5-02835 del 7 ottobre 2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Grimaldi n. 5-02905 del 15 ottobre2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Gariglio n. 5-02913 del 15 ottobre2019;

interrogazione a risposta orale Ra-vetto n. 3-01045 del 21 ottobre 2019.

Trasformazione di un documentodel sindacato ispettivo.

Il seguente documento è stato così tra-sformato su richiesta del presentatore: in-terrogazione a risposta in Commissione Sarlie altri n. 5-00773 del 18 ottobre 2018 ininterrogazione a risposta scritta n. 4-03887.

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

*18ALB0079220**18ALB0079220*

Atti Parlamentari — 8930 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 OTTOBRE 2019