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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Corrado Di Niro. Al presidente dell'Acem va riconosciuta la tenacia nel sottoli- neare i mancati pagamenti alle imprese da parte della Regione. Tutto questo mentre si continuano ad elargire bonus ai dirigenti e nella stessa proposta di ri- forma della macchina amministrativa si continuano a tenere in piedi strutture e dirigenze che non hanno più alcun senso. Per questo l'associazione dei co- struttori torna a ribadire alla Regione che è arrivata l'ora di cambiare strada per non far fallire il sistema Molise. L’Oscar del giorno a Corrado Di Niro Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 99 - GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Neuroni e millantatori: chi ce li ha e chi li sogna Il Tapiro del giorno lo diamo a Pier- paolo Nagni. L'assessore alle Politiche per la casa è stato 'bastonato' dal coordi- namento di quanti ancora esclusi dalla graduatoria per i buoni casa. Questi hanno parlato di cittadini di serie A e di serie B. E lamentano l'assenza di provve- dimenti e un silenzio che finisce con il complicare ulteriormente le cose. Tra l'al- tro lo stesso assessore ha approvato in Consiglio regionale una legge, che pre- vede la vendita di alloggi Iacp a prezzo inferiore, senza considerare il rischio che così facendo si distrugge lo stesso Istituto e la possibilità di nuove case. di Giovanna Ruggiero Gli indignati fanno indignare. Già. Perché secondo il centrosinistra, con il governatore in prima linea, il popolo non può provare rabbia se non viene fomentato. Non può decidere con la propria testa di voler scendere in piazza a lanciare pomodori ad una classe politica deludente che, tra i primi provvedimenti seri, ha deciso di aumentare lo stipendio per se stessi e le tasse per i cittadini. Frattura si difende e cita numeri da capogiro. Abbiamo tagliato le spese rispetto al 2009, quando i consiglieri oltretutto erano 30 e non 20. E dove tagliano? Sulla testa di altri lavoratori. Meno spese di materiale di cancelleria (da 88mila a 27mila euro), via le appa- recchiature elettroniche con un costo che scende da 160mila euro a 81mila, via le spese per acquisto libri, ri- viste e giornali dove la cifra passa da 49mila euro a 17mila euro. Bravo presidente. I lavoratori del settore ringraziano di cuore per contribuire al loro stipendio. Almeno, in questo modo, meno entrate ci sono in un’azienda, meno Irap devono versare alla Regione che l’ha pure aumentata. Il governatore spaccia per po- pulisti coloro che chiedono a lui e ai suoi di tagliarsi lo stipendio ma non si crea problemi a tagliare sulla testa degli altri. Lui, il presidente della Regione, dice di non accettare lezioni di moralità da parte di chi ha vissuto con la reversibilità dei padri ex politici ed erano davanti ai cancelli a manifestare. Ma si dimentica di dire che i molisani, ad oggi, campano l’intera famiglia Frattura divisa per generazioni. E sì. Perché papà Fernando prende due vitalizi, il figlio Paolo gioca a fare il governatore e la sorella Giuliana ha il buon marito che fa il consigliere regionale. Certo, Frattura una rinuncia l’ha fatta: nel 2012 ha dovuto votare a favore dell’abroga- zione del vitalizio. Ma per una rinuncia quanto ancora dovranno versare i molisani in casa Frattura? Nessuno chiede al buon Paolo di fare il presidente a gratis. Ma suvvia. La cifra che intascano oggi gli eletti molisani non sembra un po’ eccessiva? Un consigliere in Emilia Romagna non crediamo lavori meno rispetto ad un eletto molisano. Eppure intasca la metà. Ma Frattura dice che le spese in Regione sono diminuite. Dappertutto, ma non nelle sue tasche. E come fare a difendersi dalle accuse? Accusiamo i giornalisti che si occupano del pro- blema. "Chi sta dietro taluna stampa che si diverte a millantare? Dove sono assunti i figli di qualche giornalista? Con quali sovvenzioni?". Da perfetto uomo delle istituzioni, invece di rispondere del suo operato Frattura chiede spiegazioni a chi svolge il proprio lavoro. E allora via con le domande: e lei signor presidente, con quali soldi ha campato fino ad oggi prima ancora di essere eletto? Con quali sovvenzioni ha mantenuto il suo studio da architetto? Quanti e quali sono i progetti pubblici che le sono stati finanziati? Messa così, presidente Frattura, non le sembra che al di là della morale i cittadini hanno offerto ed offrono già abbastanza per tutta la sua famiglia? E visto che lei, presidente, vuol farla finita con le falsità dopo i tagli effettuati, non possiamo che condividere la sua idea. Allora piuttosto che pensare che i molisani non sono in grado di indignarsi da soli, tagliate sul serio. Ma sulle vostre buste paga.

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PD molisano: crisi economica e di identità

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aCorrado Di Niro. Al presidente dell'Acemva riconosciuta la tenacia nel sottoli-neare i mancati pagamenti alle impreseda parte della Regione. Tutto questomentre si continuano ad elargire bonusai dirigenti e nella stessa proposta di ri-forma della macchina amministrativa sicontinuano a tenere in piedi strutture edirigenze che non hanno più alcunsenso. Per questo l'associazione dei co-struttori torna a ribadire alla Regioneche è arrivata l'ora di cambiare stradaper non far fallire il sistema Molise.

L’Oscar del giornoa Corrado Di Niro

Il Tapiro del giornoa Pierpaolo Nagni

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 99 - GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

Neuroni e millantatori: chi ce li ha e chi li sogna

Il Tapiro del giorno lo diamo a Pier-paolo Nagni. L'assessore alle Politicheper la casa è stato 'bastonato' dal coordi-namento di quanti ancora esclusi dallagraduatoria per i buoni casa. Questihanno parlato di cittadini di serie A e diserie B. E lamentano l'assenza di provve-dimenti e un silenzio che finisce con ilcomplicare ulteriormente le cose. Tra l'al-tro lo stesso assessore ha approvato inConsiglio regionale una legge, che pre-vede la vendita di alloggi Iacp a prezzoinferiore, senza considerare il rischio checosì facendo si distrugge lo stesso Istitutoe la possibilità di nuove case.

di Giovanna Ruggiero

Gli indignati fanno indignare. Già. Perché secondo il centrosinistra, con il governatore in prima linea, il popolonon può provare rabbia se non viene fomentato. Non può decidere con la propria testa di voler scendere inpiazza a lanciare pomodori ad una classe politica deludente che, tra i primi provvedimenti seri, ha deciso diaumentare lo stipendio per se stessi e le tasse per i cittadini. Frattura si difende e cita numeri da capogiro.Abbiamo tagliato le spese rispetto al 2009, quando i consiglieri oltretutto erano 30 e non 20. E dove tagliano?Sulla testa di altri lavoratori. Meno spese di materiale di cancelleria (da 88mila a 27mila euro), via le appa-recchiature elettroniche con un costo che scende da 160mila euro a 81mila, via le spese per acquisto libri, ri-viste e giornali dove la cifra passa da 49mila euro a 17mila euro. Bravo presidente. I lavoratori del settoreringraziano di cuore per contribuire al loro stipendio. Almeno, in questo modo, meno entrate ci sono inun’azienda, meno Irap devono versare alla Regione che l’ha pure aumentata. Il governatore spaccia per po-pulisti coloro che chiedono a lui e ai suoi di tagliarsi lo stipendio ma non si crea problemi a tagliare sulla testadegli altri. Lui, il presidente della Regione, dice di non accettare lezioni di moralità da parte di chi ha vissutocon la reversibilità dei padri ex politici ed erano davanti ai cancelli a manifestare. Ma si dimentica di dire chei molisani, ad oggi, campano l’intera famiglia Frattura divisa per generazioni. E sì. Perché papà Fernando

prende due vitalizi, il figlio Paolo gioca a fare il governatore e la sorella Giuliana ha il buon marito che fa ilconsigliere regionale. Certo, Frattura una rinuncia l’ha fatta: nel 2012 ha dovuto votare a favore dell’abroga-zione del vitalizio. Ma per una rinuncia quanto ancora dovranno versare i molisani in casa Frattura? Nessunochiede al buon Paolo di fare il presidente a gratis. Ma suvvia. La cifra che intascano oggi gli eletti molisani nonsembra un po’ eccessiva? Un consigliere in Emilia Romagna non crediamo lavori meno rispetto ad un elettomolisano. Eppure intasca la metà. Ma Frattura dice che le spese in Regione sono diminuite. Dappertutto, manon nelle sue tasche. E come fare a difendersi dalle accuse? Accusiamo i giornalisti che si occupano del pro-blema. "Chi sta dietro taluna stampa che si diverte a millantare? Dove sono assunti i figli di qualche giornalista?Con quali sovvenzioni?". Da perfetto uomo delle istituzioni, invece di rispondere del suo operato Fratturachiede spiegazioni a chi svolge il proprio lavoro. E allora via con le domande: e lei signor presidente, con qualisoldi ha campato fino ad oggi prima ancora di essere eletto? Con quali sovvenzioni ha mantenuto il suo studioda architetto? Quanti e quali sono i progetti pubblici che le sono stati finanziati? Messa così, presidenteFrattura, non le sembra che al di là della morale i cittadini hanno offerto ed offrono già abbastanza per tuttala sua famiglia? E visto che lei, presidente, vuol farla finita con le falsità dopo i tagli effettuati, non possiamoche condividere la sua idea. Allora piuttosto che pensare che i molisani non sono in grado di indignarsi da soli,tagliate sul serio. Ma sulle vostre buste paga.

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Si continua imperterriti da parte deiregionali nella copertura delle propriespettanze e come sono composte: voceper voce, documento contabile per docu-mento contabile. Non è affatto accetta-bile che vengano riassunte in una cifraindistinta (presidente della giunta e pre-sidente del consiglio 9.061,71 euro ; vicepresidente della giunta e vice presidentedel consiglio 8.206,71; segretario delconsiglio, presidente di commissione epresidente di gruppo 7.779,21; consi-glieri regionali 7.346,71), che rimane lapiù alta in Italia tra gli amministratoriregionali. Il popolo che per decisione delconsiglio regionale di luglio scorso devepagare più tasse, più imposte e bolli, nelcorso della significativa, straordinaria,manifestazione di ieri, ha chiesto altro.

E non sarà soddisfatto fin quanto daparte dei consiglieri regionali del Molisenon avranno una risposta di chiarezza ela dimostrata volontà di mettere riparo aivantaggi indebiti e indebitamente utiliz-zati (i fondi dei portaborse, per esserechiari). Intanto alcuni consiglieri, soloalcuni, i meno politicamente trogloditi,hanno preso atto del valore sociale e

morale della manifestazione popolare,

come opportunamente sottolineato, svin-colata dalle bandiere dei partiti e daipalloncini dei sindacati. Non era mai ac-caduto in precedenza.

Del resto neanche la vergogna di au-mentare le tasse, le imposte ei bolli incorrispondenza dell’au-mento delle proprieprebende era acca-duto prima nella

storia di Palazzo Moffa. Ma c’è dell’altro.Va presa in considerazione, seppurecome un leggero rigurgito di liberalità, laposizione del presidente Frattura neiconfronti dei manifestanti e delle ragioniche li muovono.

Sui primi ha espresso parole di com-prensione (Questo consiglio non può ri-manere estraneo alla sofferenza socialeoggi portata in strada dai nostri cittadini);sulle seconde, la più brutale e ingiustifi-cata supposizione che essi siano nelle

mani “di occulti manipolatori delledifficoltà quotidiane”.

Qui il corso accelerato di sta-linismo impostogli dal co-

gnato Ioffredi e dalsinistro, che più sini-

stro non si può, Sal-vatore Ciocca, ha

dato i frutti spe-rati.

Macchiare la manifestazione popolaredi studenti, pensionanti, artigiani, com-mercianti e casalinghe di strumentali-smo, di scopi inconfessati einconfessabili, di manovre destabilizza-trici, è un affronto all’onestà intellet-tuale, alla spontaneità, e allo spiritoautenticamente democratico (il dissensoè un valore costituzionale), di coloro chehanno manifestato e chiesto il ritorno adun’equità sociale pesantemente compro-messa. Senza bandiere e palloncini, quelpopolo ha fatto sì che Frattura ricono-scesse, in quanto finora non le ha rico-nosciute, la necessità e l’urgenza di “aprire un confronto con le parti sociali eimprenditoriali al fine di dimostrare le so-luzioni adottate e di favorire il percorsoper ulteriori soluzioni per il contenimentodella spesa pubblica e i costi della politicae a dare attuazione alle norme che favori-scono la trasparenza e la partecipazionepolitico-istituzionale e amministrativa”. Ilpopolo manifestante ha chiesto anchequesto questo e vederselo riconosciutocorrisponde alla trasparenza della pro-testa e alla sua legittimità di fronte alletergiversazioni del presidente Frattura,degli assessori e della maggioranza.Della minoranza è opportuno, per de-cenza politica, non fare alcuna men-zione. Così come non meriterebberocommento le intolleranti espressioni deiconsiglieri Ioffredi e Ciocca (il comunistain Giaguar). Per il democratico Ioffredi èin atto una campagna denigratoria e lamanifestazione di ieri mattina ha spon-sor occulti che le Forze dell’Ordine de-vono individuare per arrivare aimandanti (si! –ndr).

L’altrettanto democratico Ciocca in-vece s’è chiesto dov’era quella gente cheoggi s’indigna, quando erano altri (consi-glieri regionali, supponiamo – ndr) chepercepivano addirittura doppi stipendi.Vergogna allora e maggiore vergognaora. Non sono questi parallelismi né gliinfangamenti a restituire giustizia al po-polo stremato dalle tasse, dalle impostee dai bolli, in contrapposizione alle mi-gliaia di euro al mese della casta politicaimperante. Se ne rendano conto unavolta per tutte.

Dardo

TAaglio

lto2

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Sulla manifestazione dei cittadini da-vanti al Consiglio regionale, si pongonofasulli interrogativi di chi mira esclusiva-mente al proprio tornaconto e al propriointeresse e si mostra privo di scrupoli,sulla partecipazione, sul finanziamento,sulla quantità di cittadini presenti e, in al-cuni casi, della mala educazione di alcunimanifestanti arrabbiati più che indignati.Si cercano e si evocano finanziatori oc-culti, si indicano ispiratori di convenienza,si depotenzia ad arte il vero contenutodella protesta, contrapponendo il miserotentativo di giustificare gli iniqui aumenticon i risparmi ottenuti. Non si comprendeche l’aumento degli emolumenti è la col-matura di 5 mesi passati a cercare unquinto assessore, a disporre nomine senzameritocrazia promessa, ad aumentaretasse e tributi, a continuare lo sfascio diquel poco di assetto produttivo rimasto, aincasinare ancora di più la sanità, a spe-gnere l’orchestra molisana, a sbarrare il

Teatro Savoia, a mettere in pericolo Sola-grital, Zuccherificio e Ittierre. E mi fermoper pietà. In sette mesi di governo, ci ritro-viamo la somma dello sfascio lasciato, conl’aggiunta dell’incapacità di dare unasvolta promessa. Si dirà, ma dopo settemesi. Dopo sette mesi ancora non abbiamocapito qual è, e sarà, il Molise di tutti. Lagente, gli incazzati di ieri mattina, hannopercepito che l’unico vero provvedimentopreso è quello dell’aumento delle tasse edelle accise, in contemporanea con l’au-mento delle indennità ai consiglieri, al pre-sidente e agli assessori regionali.

Sono stanchi del solito e stucchevole ritodel rinvio a domani, si sentono presi ingiro, chiedono risposte concrete ai pro-blemi perché percepiscono che il futuro èincerto. Interiorizzano una sorta di rigettoverso ogni forma organizzata del con-senso coatto dei forti contro la massa deidiseredati, si chiamano fuori, scagliandoaddosso agli uomini del potere monetine

come rappresentazione dell’avidità dellapolitica. Non se ne fregano una “beatamazza” (per dirla con l’eleganza lingui-stica dell’assessore Facciolla) di tavoli po-sticci che servono a dispensare acquasanta sulle disgrazie della gente. Si aspet-tavano una svolta sul lavoro, una ricostru-zione del welfare di prossimità, unaredistribuzione keynesiana del reddito, sisono trovati in casa una pesante e uni-forme impostazione derivata dal governonazionale.

Alle insicurezze nazionali, aggiungonoquelle locali, in una sorta di federalismodelle disgrazie.

Questa protesta, con questi contenuti,avevano il dovere di organizzarla i sinda-cati che invece, silenti e commissariati, sisono estraniati e rinchiusi nelle loro auto-sufficienza da modello 730. La gente èstata lasciata sola, indifesa, tradita, avevariposto speranze, si è ritrovata sola. Enelle società complesse, se sottomesse, i

vuoti si riempiono anche con l’autorganiz-zazione. Ci poteva essere tutto il Molise o,almeno, le migliaia di persone che si dilet-tano a evocare manifestazioni violente,durature, incazzate, armate, schizzate, etutto l'armamentario retorico a disposi-zione. Molti di quelli che hanno parteci-pato lo hanno fatto per dirimersi dallafiducia mal riposta e altri a conferma diuna scelta contraria alla attuale ammini-strazione, ed è puerile trovare alibi. In-tanto, pochi o molti, per la prima volta nelMolise i cittadini protestano svincolatidalle bandiere dei partiti, i palloncini deisindacati, i richiami a pagamento. Unaforma autorganizzata con tanto di obolo edi fatica a parlare con le persone. Si trattadi populismo? di qualunquismo? o forse sitratta di stanchezza e sfiducia verso unaclasse politica che chiede partecipazionequando è utile per se stessa senza volerpagare pegno?

Rino Ziccardi

Metodo stalinista (“ma chi vipaga?”) in risposta alla protesta

Dal gruppo regionale di potere si cercano e si evocano finanziatori occulti, si indicano ispiratori di convenienza, si depotenzia ad arte il vero contenuto della protesta: equità e giustizia sociale

pagati d’Italia e di aver tartassato più di ogni altra collettività quella molisana

Le ragioni del popoloe quelle della Casta

All’indomani della manifestazione popolare del primo ottobre

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CAMPOBASSO. Paolo di Laura Frattura,Michele Petraroia, Francesco Totaro, Dome-nico Di Nunzio e Massimiliano Scarabeo.Sono ben cinque i componenti del consiglioregionale appartenenti al Partito Democra-tico. Uno di loro ricopre il ruolo di governa-tore, altri due vestono i panni dell’assessore.Un altro fa il capogruppo e gestisce 230milaeuro all’anno. L’altro fa il consigliere. Le in-dennità le intascano tutte ma a quanto pareil 10% della quota dovuta al partito nonviene mai sborsata. O quasi. Gli unici ad ef-fettuare pagamenti mensili e regolari sonogli assessori Scarabeo e Petraroia. Anche se,a dirla tutta, consegnano nelle casse delpartito solo 500 euro al mese e non il 10%degli emolumenti. Poi c’è la new entry Frat-tura che mensilmente dovrebbe dare circa1250 euro. Su circa 9mila euro però, ne hadati solo 2.249 lo scorso mese di agosto.

Anche il capogruppo Francesco Totaronon naviga in acque tranquille. Tra la vec-chia morosità che secondo indiscrezioni siaggira intorno ai 5mila euro e le nuovemensilità del 2013, ha versato al Pd appena1.500 euro. Il neo eletto Domenico Di Nun-zio, invece, è totalmente moroso. Così, senzasoldi, con 28mila euro di crediti, una situa-zione debitoria risalente alla vecchia ge-stione fino al 2007 di circa 70mila euro, danon è certo possibile mantenere aperta unasede. Soprattutto se si tratta di quella delcapoluogo sita in via Ferrari.

Tanto che il tesoriere Costanza Carrierouna mattina di agosto si è ritrovata con il te-lefono staccato per il mancato pagamentodelle bollette piuttosto elevate perché rife-rite al periodo elettorale. Non va meglioneppure tra gli eletti di via Roma. DallaProvincia infatti, il capogruppo Micaela Fa-nelli che intasca come consigliere circa1.200 euro al mese perché presente in tuttele commissioni, ha provveduto a versare loscorso aprile una quota che si aggira tra le150 e le 200 euro.

E vista la carenza di soldi anche con l’af-fitto non se la passa bene: su 6 mensilità ar-retrate sembra si sia riusciti a coprirne 4.Ne restano due. Una situazione al limitedella sopportazione per chi gestisce le cassedel partito. Interpellata telefonicamente, iltesoriere Costanza Carriero non gradiscemolto parlare di questioni interne. “I pannisporchi si lavano in famiglia” rispondeprontamente ma poi, incalzata dalle do-mande fornite da indiscrezioni, sbotta con-fermando la situazioni di morosità “dialcuni consiglieri regionali” tanto che “èstata attivata la commissione di garanzia del

partito, sia regionale che nazionale”. I debitidegli eletti doveva essere saldato entro il 30settembre ma ad oggi l’unico che abbiaprovveduto sembra sia stato il consigliereprovinciale Aufieri subentrato alla parla-mentare Laura Venittelli. E sembra che ilPd nazionale abbia già provveduto ad infor-mare tutti: chi non paga la quota è fuori dalpartito.

C’è crisi economica anche nel Pd e i prin-cipali colpevoli sembra siano proprio i cin-que esponenti del Pd in Regione che,nonostante si siano aumentati le indennità,evidentemente non arrivano a fine mese equindi non hanno soldi per versare la quotadovuta, da regolamento, al proprio partito.Una soluzione ci sarebbe: gli eletti di Pa-

lazzo Moffa potrebbero sempre mettersiper strada con il piattino ed organizzareuna colletta tra la popolazione molisana. Ei parlamentari? Loro la quota la versano alpartito nazionale ma anche tra i tre eletti aRoma, Ruta Leva e Venittelli, sembra che gliunici ad essere costanti nel rispettare le re-gole del partito siano Ruta e Leva. Sull’ono-revole Venittelli ad esempio si dice che il PdMolise aspetta ancora che la deputata versila quota totale della campagna elettorale. Ilsegretario regionale e il presidente regio-nale, eletti in Camera e Senato, hanno datoal Pd 30mila euro.

Lei, la baciata dalla fortuna, ne deve an-cora 19mila. Costanza Carriero precisa: “Iomi sono attivata nelle opportune sedi per

risolvere questa incresciosa questione”.Non conferma i dati forniti ma neppure lismentisce. Di certo il tono della sua vocenon approva l’argomento della telefonata.L’unica risposa che si riesce a scucire sonoi rimborsi per le elezioni.

“Quelli del 2011, seppure si tratta di soldispesi, sono stati annullati per l’annulla-mento delle regionali”. I rimborsi per le ele-zioni del 2013 invece sono andati a coprirei vecchi debiti lasciati appunto dalla vecchiagestione d’aletiana. Non resta che sperarenel buon cuore degli iscritti: chissà, per so-lidarietà i poveri regionali potrebbero sem-pre chiedere di contribuire in nome delcomune senso di appartenenza al partito.

giorug

TAaglio

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C’è la crisi: Pd indebitato per i consiglieri morosiIl partito non ha soldi e gli eletti non versano la quotaDa Roma arriva il dictat: chi non paga è fuori

di Massimo Dalla Torre

E’ proprio vero che i detti popolari specialmente se in verna-

colo sono la saggezza dei popoli. Detti che, come nella fattispecie,

la dicono lunga di come siamo arrivati veramente alla frutta, anzi

al dopo frutta, con una variante che il conto ancora una volta a

pagarlo non è chi dorme sonni tranquilli perché è al sicuro dietro

una posizione sociale, economica, politica, ma chi non sa come ar-

rivare a fine mese per far quadrare i conti e magari cercare di

mettere da parte qualche risparmio per le evenienze che man-

dano in affanno il sistema alquanto logoro.

Un logorio preoccupante perché quello che è accaduto l’altro

ieri dinanzi i cancelli del Consiglio Regionale è solo uno dei tanti

sintomi, che esplicitano come il malessere è talmente palese che

non ci sono medicine che possano dare sollievo a chi è vittima e

sotto certi aspetti forse complice inconsapevole di continue far-

raginosità che rendono la vita di una comunità invivibile.

Un sistema che scatena urla e contestazioni, forse anche un

po’ oltre le righe, che sono la prova provata che la misura è

colma.

Vedete carissimi lettori, cui ci rivolgiamo perché siamo consa-

pevoli che sicuramente saprete giudicare meglio di ogni altro gli

avvenimenti e di conseguenza sia i commenti sia la cronaca, qui

non si tratta di ripicche personali, o manie di protagonismo se

non addirittura macchinazioni oscure messe su da chi vuole sov-

vertire le cose, qui si tratta solo e unicamente che la gente è

stanca di vedersi vessata, bene inteso non vogliamo accusare nes-

suno in particolare. Una vessazione quotidiana che non permette

più di ragionare e il lancio di ortaggi all’indirizzo del palazzo è

preoccupante, specialmente se si pensa che nel Molise non è mai

accaduto. Una vessazione e permetteteci di aggiungere un’esa-

sperazione collettiva che non vuole sentire più le cosiddette “fa-

volette della buona notte”, perché “l’età della fanciullezza”, come

direbbero i poeti romantici è passata da tempo per lasciare spa-

zio all’oscura realtà fatta di rinunce, disoccupazione, desertifica-

zione morale e materiale. Tutte cose che costringono alla fine, a

dover necessariamente ribellarsi giacché gli appelli spesso sono

vanificati dalle promesse che poi non si mantengono. Non ci piace

puntare il dito accusatorio verso la classe che siede nella plancia

di comando sia esso nazionale, regionale, comunale o provinciale,

anche se le province saranno ridimensionate. Non ci piace perché

siamo consapevoli che da grandi responsabilità scaturiscono

grandi oneri e in questo preciso momento gli oneri travalicano

l’immaginabile tant’è che non tutti sono disposti ad accettarne il

peso.

Un fardello che è come un macigno che, se non puntellato a

dovere, rischia di schiacciare quel poco che ancora resiste; cre-

deteci al punto in cui siamo il poco è ridotto al lumicino. Respon-

sabilità e oneri che, purtroppo, fanno sempre più pendant con il

gioco delle parti che è divenuto un qualcosa d’indefinibile.

Responsabilità e oneri che invece dovrebbero essere i vettori

su cui indirizzare le linee guida di governo. Le quali, non devono

essere fatte passare per “baruffe chiozzotte” tra le parti come le

definirebbe Carlo Goldoni, bensì dritte, senza alcuna curvatura o

interruzione perché se dovessero intersecarsi tra loro, contro

ogni regola geometrica, innescherebbero ancora di più la protesta

della gente che vuole risposte chiare e risolutrici, perché se que-

sta volta gli indignati sono stati trecento, ci riferiamo alla manife-

stazione locale, la prossima volta potrebbero decuplicarsi, e allora

non ci saranno né cancelli né lucchetti a proteggere chi decide le

sorti della comunità qualunque essa sia.

“Quanno er popolo se sdegna il potere se sgrugna”

Il governatore si difende: non ho rubato, sulle indennità si dicono falsità

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Cosa hanno da spartire espressionicome ‘safety culture’ e ‘co-responsability’contenute nel comunicato stampa dell’as-sessorato regionale alle politiche sociali altermine della serie di incontri incentratisul Comitato di coordinamento per la si-curezza sui luoghi di lavoro, crediamoniente. Sono espressioni che hanno un lorocorrispettivo nella lingua italiana (culturadelle sicurezza e corresponsabilità) e, sic-come siamo in Italia, dovremmo usare lanostra lingua. Peraltro, lo conferma la diret-tiva della presidenza del Consiglio dei mi-nistri inviata ai pubblici amministratori,con la raccomandazione di scrivere e par-lare chiaro.

Per l’assessore Petraroia un po’ diesotismo linguistico forse lo aiuta a

coprire la scarsezza di contenuti cheraggiunge con la sequela infinita di

incontri, riunioni, assemblee, ta-vole rotonde (e quadrate). Nonha fatto eccezione la sequenzadelle riunioni del Comitato dicoordinamento per la sicu-rezza sui luoghi di lavorochiamato ad esprimere le sue

potenzialità di intervento subitodopo il grave incidente mortale avve-

nuto in un cantiere dove si stavano instal-lando pale eoliche a Montenero diBisaccia. Scarsezza di contenuto, dicevamo.Giudichi il lettore. Di seguito riportiamo,infatti, la conclusione degli incontri cui

hanno preso parte decine di funzionari edirigenti pubblici sottratti ai rispettivicompiti istituzionali pur di assecondare ilvezzo assemblearistico dell’assessore. Leg-giamo le conclusioni, dunque, e vediamocosa hanno di pratico.

D’ora in poi dovrebbe esserci maggioresicurezza sui luoghi di lavoro grazie a unnuovo metodo di approccio alle tematichedella prevenzione e sicurezza. Come? Conla convocazione, almeno semestrale, diun’Assemblea allargata alle rappresentanzeche, per motivi normativi, non rientrano trai membri effettivi del Comitato regionale, econ la costituzione di specifici gruppi di la-voro con funzioni di studio, approfondi-mento e di mera istruttoria di tematichespecifiche che potranno essere successiva-mente affrontate dal Comitato. Ciò, secondole valutazioni conclusive dell’assessore,dovrebbe tutelare la salute dei lavoratori ela sicurezza sul lavoro. Non pago, egli ri-tiene che il 2014 sarà caratterizzato da unamaggiore trasparenza e compartecipazionegrazie alle linee di intervento individuatenelle attività di vigilanza (ma non sono statedette né indicate - ndr) e una program-mazione orientata al risultato di efficaciasul piano della prevenzione di malattie edinfortuni più che al mero rispetto della re-golamentazione (un assurdo: le regoledovrebbero indoicare gli interventi preven-zione o no?); alla valorizzazione delle figureprofessionali coinvolte attraverso un con-

tinuo confronto con il mondo della scuola edell’università; e alla ricerca e all’efficaciadell’azione di controllo, nonché alla valoriz-zazione degli accordi aziendali e territorialiche promuovano l’adozione da parte di da-tori di lavoro, dei lavoratori, e di tutti isoggetti interessati, di comportamenti voltia migliorare i livelli di tutela della salute edella sicurezza. Per arrivare a queste con-clusioni, che sono poi semplici linee di con-dotta, sono state necessarie più riunioni e,come già detto, la partecipazione di decinedi figure istituzionali e non. Eppure, l’asses-sore s’è detto soddisfatto e certo che daquanto è stato raggiunto scaturirà una mag-giore sicurezza sul lavoro. Se lo dice lui,bisogna credergli sulla parola. Poi, prima disciogliere la seduta finale, come cavolo amerenda, nella circostanza, ha informato ipartecipanti e, attraverso un comunicatostampa, l’opinione pubblica, sugli sviluppidella concessione degli ammortizzatori so-ciali. In particolare, i trattamenti di inte-grazione salariale in deroga. Provvedimentiche saranno concessi in favore dei dipen-denti (operai, impiegati, intermedi, quadri,apprendisti, lavoratori a tempo determinato,somministrati, soci lavoratori di cooperativedi produzione, lavoratori a domicilio) delleimprese appartenenti a tutti i settori lavora-tivi. La via della soluzione pratica dei prob-lemi, ancora una volta, però, non è stataimboccata.

Dardo

4 TAaglio

lto3 ottobre 2013

Safety culture’ e ‘Co-responsability’, esotismo linguistico per coprire il poco che si conclude nelle chilometriche riunioni dell’assessorato alle politiche sociali

L'intervento

Il silenzio che attanaglia i protago-nisti della vicenda “Stalla di 12.000manze”, firmata Granarolo e sponso-rizzata da una serie di personaggi piùo meno illustri, lascia circolare vociche meritano di essere raccontate eche spiegano tante cose nel momentoin cui si confermeranno vere.

C’è stato chi vi aveva annunciatoche il vero sito della stalla è stato de-ciso a San Martino in Pensilis, il paeseche da quando è nelle mani di Fac-ciolla, come sindaco, ieri, e assessoreregionale all’agricoltura e all’am-biente, oggi, è appagato per aver de-stinato alle pale eoliche ettari delproprio territorio, il grande e vero te-soro che ha dopo la carrese e la Pam-panella, e per sacrificarlo, oggi, allamega stalla della Granarolo.

Dal silenzio di quest’assessore, cheincanta la gente con le parole e operacome un navigato doroteo di untempo, è uscita la notizia che ungruppo di proprietari terrieri, pri-m’ancora che coltivatori, è andato avisitare la stalla spagnola di oltre7.000 manze nei pressi di Saragozza,nel bel mezzo di un parco eolico. Se la

notizia è confermata, c’è da dire chesono lì per essere convinti della bontàdel progetto e la definizione della ven-dita del terreno che serve per la piat-taforma di cemento che sopporterà lastalla.

E allora c’è da credere anche all’al-tra notizia uscita dal silenzio del Se-minario di Larino e cioè della messa adisposizione dei terreni di Monte Ar-cano per dare alla Granarolo la possi-bilità di presentare al Ministero il suoprogetto di una stalla di 12.000 manzeche, altre voci scappate dal silenziodel sindaco di Larino o di qualcheporta borse di vecchia data, è l’unicaopportunità per la nostra città e per ilMolise.

Opportunità! Una parola che suonabene per la Granarolo che realizza unprogetto, finanziato anche con i soldidei cittadini italiani, in cambio, graziealla lungimiranza dei parlamentarimolisani e del governo regionale e,sempre se risponde a verità la visitadei proprietari terrieri a Saragozza,del ex Sindaco di San Martino in Pen-silis, di una colata di cemento, fiumi diacqua, pezzi importanti di paesaggio e

ambiente.Più che di opportunità, al di là di

quanto vengono pagati i terreni aiproprietari terrieri, bisogna parlare disvendita di un pezzo di territorio irri-gato di San Martino e, con esso, del-l’intero Molise. La verità è che nonancora riescono a rendersi conto dellasituazione grave, pesante che vive ilmondo e, tanto più, il nostro Paese acausa di sprechi non più sostenibili,soprattutto quelli riferiti al territorio.

In pratica non sanno quello chefanno in un momento in cui “il passatoè futuro”, se uno pensa all’agricolturae alla ruralità, al bisogno di cibo diqualità, alle tradizioni e, soprattutto, aipaesaggi che, senza le pale eoliche acoprire il paesaggio incantevole delmare tra le Tremiti e il Gargano, sonouna straordinaria fonte di emozioniche il turista vuole vivere prima diogni altra cosa per sentirsi appagato epronto a tornare.

Il turismo e l’agricoltura sono ledue vere opportunità, se diventanoprogrammazione e azione subito, perun Molise che vuole costruire il suofuturo e metterlo a disposizione delle

nuove generazioni, altro che una me-gastalla di 12.000 manze che incidesull’ambiente e il paesaggio e, nel mo-mento in cui questo accade, chiudeanche al turismo!

Oltretutto, con la messa a disposi-zione di qualche posto di lavoro incambio delle possibilità offerte da 100ettari coltivati irrigati, la megastallanega la possibilità di produrre cibo diqualità e offende quanti in quel terri-torio hanno investito in vigne e can-tine, oliveti e frantoi, agriturismo eospitalità.

Il silenzio che coinvolge i protagoni-sti sopracitati è, comunque, l’aspettoaltrettanto preoccupante perchéspiega un comportamento che nega ilcoinvolgimento e la partecipazionealle scelte dei cittadini, a significareche i sindaci, i consiglieri regionali, iparlamentari e, perfino, i rappresen-tanti del Seminario di Termoli-Larino,proprietario di terreni donati dai lari-nesi, dei cittadini hanno poca o nullaconsiderazione. E questo non è unacosa che li fa onore visto che si mettein discussione la democrazia.

Larino Viva

Quando il silenzio è demagogia e ipocrisia

Page 5: 3 ottobre 2013

Via libera al nuovo Direttore Generale e ai cinquedirettori d’area. Il governo regionale vive l’eccitazionedi questo cambio ai vertici dell’organizzazione man-ageriale dell’ente, sa di avere gli occhi della critica ad-dosso, sa pure che non potrà essere alieno dafavoritismi e clientelismo nell’attingere e nelloscegliere tra gli idonei coloro cui affidare l’incombenzadi una nuova efficiente (spera la gente) gestione degliapparati regionali. Si annuncia uno spoil-system ca-muffato. Il bottino dirigenziale infatti sarà realizzatoandando a scegliere “ad libitum” all’interno della listadegli idonei, con il marchio della preferenza per col-oro che vantano vicinanza politica (Vincenzo DeMarco, Sergio Di Vico, Cosimo Dentizzi, Giovanni DiPilla), dimestichezza personale col presidente e congli assessori (Massimo Pillarella, Lorella Palladino,Gaspare Tocci), un’esperienza collaudata nel ruolodirigenziale (Antonio Iacobucci, Rodolfo Cocozza,

Carmine Pace) o una qualche meritocrazia personalee professionale in aggiunta ad influenti mallevadorieesterne (Lucio Di Gaetano, Angelo Percopo, RobertoFagnano, Alberto Manfredi Selvaggi). La roulette lagiocano in tanti, dicevamo. Ma il croupier è abilissimoa gestirla, facendo in modo che escano i nomi che sivogliono e null’altri.

Un direttore generale e cinque direttori d’area. Even-tuali delusi o scontenti si potranno rifare con le 2 diri-genze dell’Autorità di bacino, con la dirigenzadell’Iresmo e con quella dell’Esu, con le tre dirigenzedell’Agenzia Molise lavoro (finché sarà tenuta inpiedi) per la quale, dopo il defenestramento, cerca ditornare in gioco anche Biagio Testa. Se Frattura &Company hanno il mazzo delle carte in mano, non dimeno al tavolo delle cariche e degli incarichi partecipada protagonista il presidente del Consiglio regionaleVincenzo Niro che, da transfuga del centrodestra, ha

maturato una forte attitudine alle spartizioni di poteree al clientelismo. La nuova organizzazione dell’Ente gliha riservato ben 9 (dicansi 9) dirigenze da gestire.

Si vedranno delle belle. Il prologo, diciamolo chiara-mente, è stato quanto mai indicativo della spregiudi-catezza dei comportamenti e della potestà assolutisticadei nuovi padroni del Molise. I nomi di Mariaolga Mo-gavero e di Carmela Lalli sono la cartina del Tornasoledel metodo politico e amministrativo in atto.

Per completezza di cronaca, e per dare al lettore ilquadro d’assieme della qualità e della quantità deiprofessionisti che hanno titolo per assumere funzionidirigenziali e direttive nel contesto organizzativo dellaRegione Molise, di seguito riportiamo i nomi degli altriconcorrenti: Gilberto Ambotta, Pellegrino Amore, An-tonio Calise, Domenico Carano, Giulana Carano,Michele Antonio Carmosino, Maria Antonietta Cen-namo (da poco dirigente regionale in pensione), DarioCiccarelli, Carlo Cicchese, Anna Maria Coppola, Clau-dio Cristofaro, Giuseppe Cutone, Paolo PasqualeD’Anello, Ernesto Del Prete, Raffaele D’Elia, PasqualeMauro Di Mirco, Giovanni D’Uva, Angelo Fratangelo,Giuseppe Antonio Giarrusso, Pierluigi Lagioia, Anto-nio Lastoria, Maria Stella Marino, Lino Mastronardi,Giuseppe Murgolo, Francesco Nola, Salvatore Panaro,Gabriella Petrollini, Donatella Pisaturo, Govanni Pre-sutti, Antonio Romano, Antonio Russo, Gabriella San-toro, Mario Schintu, Laura Scioli, Francesco Sforza,Mariarosaria Simonelli, Antonella Tabasso, Gian-franca Testa, Vincenzo Toma, Vincenzo Tosques,Franco Veltro. Un gran numero di donne.

C’era anche la Micaela Fanelli, ma ha chiesto di us-cire dalla lista. Punta a ben altri traguardi. Signori, ilmeglio del Molise!

Dardo

Scelte “ad libitum” all’interno della lista degli idonei, con il marchio della preferenza per coloro che vantano vicinanza politica, dimestichezza personale col presidente e gli assessori,un’esperienza collaudata nel ruolo dirigenziale o una qualche meritocrazia professionale

TAaglio

lto5

3 ottobre 2013

Apprendiamo che l’assessore Nagni e la giuntaFrattura hanno deliberato l’ennesimo finanzia-mento a favore dei “buoni casa 2004” esaurendo difatto tutta la graduatoria e chiudendo una fase chesi trascinava da circa dieci anni.

Apprendiamo non senza stupore che l’assessoreNagni e la giunta Frattura non hanno inteso, pa-rallelamente, stanziare alcun finanziamento a fa-vore delle 1.500 famiglie dei “buoni casa 2009” chepermetta lo scorrimento della graduatoria rimastaferma a soli 150 contributi.

Non possono esistere graduatorie di serie “A” egraduatorie di serie “B” famiglie di serie “A” e fa-miglie di serie “B” e soprattutto atti amministratividi serie “A” e atti amministrativi di serie “B”.

Il dovere istituzionale impone che si dia conti-nuità amministrativa agli atti adottati dalla Re-gione a prescindere dalla parte cui si appartiene:non è consentita l’identificazione politica di unbando o di un atto ed il conseguente ostracismo,peraltro a danno dei cittadini.

La nuova e diversa visione della soluzione alla“questione casa” che l’assessore Nagni teorizza(d’effetto quale il “social housing”, le ipotetiche for-mule di “integrazione pubblico/privato” o le alchi-mie “finanziarie”) non può valere per il passato eper una situazione che rischia di degenerare e diesplodere in tutta la drammaticità.

Le famiglie non possono più farsi carico di oneriper sé e per i propri figli, non riescono più a soste-nere due o più nuclei familiari, non possono cor-rere il rischio di vedersi vendere all’asta la propriacasa o quella dei figli.

Per questo continuiamo a chiedere, nel silenzioassordante e complice di tutti gli amministratoricomunali, provinciali e regionali, che venganostanziate con la massima urgenza risorse che va-dano a sbloccare la situazione di stallo dei “buonicasa 2009” oltre all’adozione di un cronopro-gramma finanziario che porti all’esaurimentodella graduatoria in tempi ragionevoli.

Il costituendo comitato prima casa

Buoni casa: la “casa” non è uguale per tutti

L'intervento

CAMPOBASSO. L’Acem (Associazione Co-struttori Edili del Molise) esprime indigna-zione circa la notizia inerente l’erogazione dicospicui premi a dirigenti da parte di Enti lo-cali in un momento in cui le imprese ad oggicontinuano a non essere pagate, nonostantenumeri e cifre sbandierati qua e là sugli organidi informazione ma non ancora riscossi mate-rialmente.

Questo dimostra che le carenze di liquiditàpiù volte ostentate dalla classe dirigente pergiustificarsi, riguardano sempre e soltanto leaziende creditrici della Pubblica Amministra-zione, mentre ritardi di pagamento o interru-zioni di flussi di cassa non si verificano mai perle altre spese e per i suoi emolumenti.

Con tutto il rispetto per i dirigenti della Pub-blica Amministrazione e per i dipendenti pub-blici, va sottolineato che i dipendenti e glioperai delle aziende private hanno pari dirittie pari dignità ed a causa dei mancati paga-menti nel solo settore dell’edilizia in Molise, diloro hanno perso il lavoro ben oltre 4000 unitànell’ultimo triennio e numerosi altri lo perde-ranno a breve in mancanza di un seria inver-sione di marcia nel modus operandi.

Intanto, il Presidente dell’Associazione Cor-rado Di Niro a breve convocherà un’altra con-ferenza stampa per fare il punto dellaquestione, sulla gravissima situazione che nonaccenna a migliorare.

"La Regione ancora non ci paga"

Pronto l’assalto alla diligenza delle dirigenze!

L'Acem torna a denunciare la grave situazione in essere

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CAMPOBASSO. E' legittimoche un'azienda proceda al-l'assunzione di giornalistiseguendo un criterio nazio-nale. Ma non è possibile chenon si possa tenere in nes-sun conto una presenza digiornalisti disoccupati moli-sani per la sede locale. Erastato il consigliere nazio-nale dell'Ordine dei giorna-listi, Vincenzo Cimino, arichiamare l'attenzionesulla questione e si è bu-scato poche ma dure righedel Cdr della Tgr del Moliseche " respinge con sdegno ledichiarazioni del professorCimino che, nella sua vestedi consigliere nazionale del-l'ordine dei Giornalisti, do-vrebbe evitare di lanciareaccuse inesistenti e preoc-cuparsi invece di esercitareil suo ruolo con misura edequilibrio. L'Ordine deiGiornalisti deve vigilaresulla deontologia dei suoiiscritti e non sui criteri diassunzioni. Per questo spe-

cifico aspetto ci sono altriorganismi. Non è una que-stione formale ma di demo-cratico rispetto di ruoli efunzioni. Vogliamo anche ri-cordare che norme e sen-tenze vietano assunzioni subase regionale. Per rima-nere nello specifico , adesempi , in Molise solo moli-sani". Una risposta che,francamente, lascia l'amaroin bocca perchè è pur veroche vanno rispettate leggi eregole ma non è possibileche solo perchè siamo unapiccola terra nessun giorna-lista di questo lembo di ter-ritorio possa entrare nelnovero dei fortunati. "8nuovi giornalisti professio-nisti, appena usciti dallascuola di Perugia, riempi-ranno gli schermi del Tg3Molise", era stato il grido diVincenzo Cimino. "Alla fac-cia dei disoccupati molisani,alla faccia delle nostre e vo-stre legittime aspettative,alla faccia del manuale Cen-

celli ed alla faccia del ri-spetto e della tutela che do-vrebbero essere alla basedel diritto al lavoro. E cosìmentre tanti giornalisti pro-fessionisti disoccupati delMolise si arrabbattono comepossono per pochi spiccioli,magari costretti a fare altrilavori, mentre gli stessi di-soccupati del Molise si at-tendono qualche tutela,qualche riconoscimento chepossa far rimanere accesauna flebile speranza nelloro cuore, piomba questanotizia che sicuramente siabbatterà come una scure. Ache cosa servirà mai esseregiornalista disoccupato delMolise se in nessuna formapuoi essere assorbito dalmercato pubblico o pri-vato?". Da parte nostra nonci troviamo nulla di scanda-loso. Anzi, la volontàespressa da un consiglierenazionale dell'Ordine difare chiarezza dopo anni disilenzi.

“Dopo quattro anni e mezzo il sin-daco si rende conto che la fiera nonsi può più organizzare”. Il consi-gliere Salvatore Colagiovanni reagi-sce alla notizia diffusa dal sindaco edall’assessore al Commercio e lo facriticando aspramente il loro ope-rato nel settore del commercio. “Soloatti fallimentari – ha detto il capo-gruppo del Pdl ieri in conferenzastampa - la fiera è stata organizzatacon successo per quattro anni ma,ora, all’improvviso si rendono contoche ci sono degli impedimenti”. Perconfermare la sua tesi Colagiovanniha invitato all’incontro con gli or-gani di informazione anche l’ex as-sessore al Commercio PasqualeColarusso che ha confermato la va-lidità dell’evento fiera ereditatodalla precedente amministrazioneguidata da Di Fabio e rilanciato conDi Bartolomeo attraverso la conven-zione con Confesercenti. Colarusso,

inoltre, ha tenuto a precisare che icommercianti della città devono es-sere tutelati sempre e non a inter-mittenza così come si sta facendoadesso decidendo di interromperela fiera per tutelate i commerciantidel capoluogo e dando spazio, allostesso tempo, agli ambulanti chenon sono di Campobasso.. “Se dicolpo Di Bartolomeo e GiuseppeCimino hanno scoperto chel’evento è poco remunerativo e chesussistono dei problemi nella con-cessione dell’area, qualcosa nontorna - – ha continuato Colagio-vanni – evidentemente sono natedelle tensioni tra gli amministratorie il vertice di Confesercenti , altri-menti la faccenda non si spiega”.Colagiovanni non si è limitato acriticare il primo cittadino e il suovice, si è scagliato anche contro icolleghi che hanno già scelto di so-stenere la ricandidatura di Di Bar-

tolomeo alle prossime elezioni. “Nonho dato la mia adesione perché ri-tengo che sia necessario coinvolgereil partito, è una decisione che deveessere presa solo dopo aver sentito ivari esponenti del Pdl”. InsommaColagiovanni alza la testa perchépunta alla poltrona del sindaco,resta in maggioranza ma èstufo di assecondare DiBartolomeo. “Il sindaco –ha concluso – è troppoabituato ad essere cir-condato da persone chegli danno sempre ra-gione, è arrivato il mo-mento che qualcuno glifaccia capire che lecose non funzionanocosì e che gli atti de-vono scaturire da unconfronto democra-tico”.

Teresa Manara

63 ottobre 2013 Campobasso

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Il consiglieredel Pdl alla caricacontro assessore e sindaco: nel settore del commerciosolo atti fallimentari

La manifestazione della Coldiretti in piazza Municipio a Campobasso

Scontro a distanza tra il consigliere nazionaledell'Ordine e il Cdr della sede regionale

Assunzioni Rai: e i molisani?Campagna Amica, da oggi si riparte

Colagiovanni-Di Bartolomeo:finisce l’idillio

CAMPOBASSO. Da oggi, a Campobasso in Piazza Vittorio Emanuele II, antistanteil Municipio, dalle ore 9,00 ritorna l’appuntamento settimanale con il “MERCATODI CAMPAGNA AMICA” di Coldiretti Molise, in collaborazione con la Camera diCommercio Provinciale e con la disponibilità dell’Amministrazione Comunale diCampobasso e della sua Polizia Municipale, che hanno reso possibile l’evento.L’iniziativa è un’occasione preziosa per i consumatori, per avere il giusto rapportoqualità/prezzo, potendo interagire direttamente con gli agricoltori-produttori.L’evento, che, oltre alla promozione e valorizzazione delle produzioni agricole mo-lisane, rappresenta un importante momento di animazione ed attrazione per ilcentro cittadino, è una mostra-mercato, svolta esclusivamente da imprenditoriagricoli, autorizzati ai sensi del D.lgs n. 228 del 2001 e successive integrazioni, cheproporranno solo prodotti provenienti dalle loro aziende agricole, ubicate in re-gione Molise, ed interagiranno con i cittadini, informandoli sulle produzioni tipi-che e tradizionali del Molise, indicandone metodi e tecniche di produzione.“L’appuntamento con il MERCATO DI CAMPAGNA AMICA – osserva Vittorio Sal-lustio, presidente di Coldiretti Molise – assume un’importanza maggiore, anchein considerazione dell’attenzione massima che i consumatori mettono nelle sceltealimentari. Per effetto della crisi, secondo una nostra indagine, il 68 per cento degliitaliani ha tagliato i pasti fuori casa nei ristoranti, al bar, in trattoria o in pizzeria,mentre il 60 per cento ha anche ridotto le spese per l’intrattenimento. Un esempioemblematico è rappresentato dal fatto che, per la prima volta dal loro arrivo inItalia, si è addirittura ridotta la spesa degli italiani per l’acquisto di insalate prontefresche e confezionate (IV gamma), che in precedenza avevano avuto tassi di cre-scita a due cifre. Per questi prodotti si è verificato un crollo record della spesa del7,5 per cento, nei primi otto mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2012,secondo l’Ismea. Gli italiani adesso preferiscono passare più tempo in cucina, aprepararsi da mangiare ed anche a lavare e tagliare l’insalata.”

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Non lo ammetterà mai, non lodirà mai palesemente ma la suacandidatura alla carica di sin-daco è certa. Certa, certa forseno ma molto, molto probabile,si. Michele Scasserra vuole oc-cupare il posto di Gino Di Bar-tolomeo , diventare il primocittadino di Campobasso, sederesulla poltrona principale delComune capoluogo di regione.Ufficialmente continua adescluderlo categoricamente ma,in realtà, ci sta pensando seria-mente o, come si dice quandonon si ha la prova provata, cistarebbe facendo un pensierino.

L’uso del condi-zionale è do-

veroso per

non suscitare reazioni stizzite eallora è preferibile proseguireutilizzando la forma verbaledell’incertezza e della possibi-lità. Pare, si dice che Scasserrastia valutando la candidaturaanzi, sembra che il progettoper espugnare il Palazzo di Cittànon sia affatto in fase embrio-nale ma in avanzato stato di svi-luppo. Che si tratti di un caffèin via Petrella, di un aperitivo inpiazza Pepe, di una birretta invia Duca D’Aosta, di incroci piùo meno casuali o di veri e propriappuntamenti , poco importa.Ciò che conta, invece, è la na-tura esplorativa degli incontrifinalizzati a verificare la fatti-bilità della candidatura dell’im-prenditore. E se con amici e

conoscenti si sonda il terrenoalla luce del sole , con i poli-tici si “quaglia” in gran se-greto.

Con estrema riservatezzasi chiudono accordi, si strin-gono intese e si studianostrategie in compagnia diesponenti politici, assessori,consiglieri comunali ed exconsiglieri regionali. An-cora niente di suggellato,per ora può bastare unastretta di mano, una paccasulla spalla, una strizzatinad’occhio, uno sguardo d’in-

tesa. Patti elettorali ed

eventuali apparen-tamenti verrannocon il tempo. Adessosi gettano le basi perassicurarsi di essere“in pole” ben stac-cati dal centrodestrae dal centrosinistra.Appoggi? Si. Soste-gno? Sii. Adesioni?Siii. Ma guai ad uti-lizzare la parola in-vestitura oendorsement comedicono gli esterofilio quelli che voglionodarsi un tono per-ché loro sì che “ma-sticano la politica”.Scasserra non nevuole sapere di in-vestiture ufficiali nédall’una, né dall’altraparte. E se, per essere un po’più diretti, non è propenso adaccettare la benedizione delPd, quindi di Roberto Ruta, nédel Pdl, quindi di Michele Iorio,ed escludendo anche i penta-stellati del capoluogo che quasicertamente correranno da soli,è facile intuire con chi, pare, stiastringendo o abbia già strettouna delle prime intese per con-quistare Palazzo San Giorgio.Ancora non è chiaro? Ma si cheè chiaro. Sembra proprio che sitratti di Massimino, quel Massi-

mino che, se per i più benevoli èl’aspirante “grillino”, per i piùmaligni resta l’eterno “sapien-tino”.

Gli incontri proseguono, lechiacchierate esplorative puree, più o meno in sordina, Scas-serra si prepara. Dal 2009 al2011 è stato presidente di As-sindustria Molise. E' socio fon-datore e consigliere diamministrazione della BancaPopolare delle Province Moli-sane. Nell'ottobre del 2011 èstato eletto consigliere regio-

nale, per la circoscrizione pro-vinciale di Campobasso, nellalista civica Molise Civile. Nelnovembre del 2011 è stato no-minato assessore regionale, conattribuzione della delega alloSviluppo economico, alle Atti-vità produttive, al Turismo eall’Energia. A febbraio del 2013si è candidato alla Camera conMonti. Nel 2014 sindaco diCampobasso? Non si sa. Forse,ci prova. Non è detto che ci rie-sca.

Teresa Manara

73 ottobre 2013Campobasso

BONEFRO. Sono trascorsi ormai 11anni dal sisma che colpì le zone del cra-tere della nostra regione e le situazioni didisagio continuano ad essere sempre piùgravi, per i dimoranti nei villaggi provvi-sori.

A Bonefro, lunedì prossimo sarà so-speso purtroppo il “sevizio Navetta “ chead oggi collega il villaggio al centro ur-bano. Nel 2002, per fronteggiare la fasedi emergenza abitativa, si è reso neces-sario organizzare un efficiente servizionavetta per il trasporto dei cittadini edegli alunni. Tutti ben sanno che il villag-gio temporaneo dista dal centro urbanooltre due km e oltre ad ospitare una ses-santina di prefabbricati ospita anche lescuole elementari e medie.

Il servizio navetta dal 2003 è stato auto-rizzato dalla Regione Molise con attogiuntale n. 252 del 24.02.2003 ed è statoaffidato sino alla data odierna a una dittalocale di trasporto pubblico , regolar-mente autorizzata dalla Regione Molise.

Il servizio interessato è stato regolar-mente pagato con i fondi regionali al-l’uopo destinati fino alla data del 30aprile 2012 . Il servizio è espletato a tut-t’oggi ma i pagamenti alla ditta non sonostati più effettuati, poiché sono state so-spese tutte le attività della strutturaCommissariale presso la Regione Molisecompresa la partecipazione della stessaai costi relativi ai servizi essenziali per lecomunità colpite dai tragici eventi delsisma del 31.10.2002, trai i quali il servi-zio di navetta villaggio provvisorio/centrourbano. Il Sindaco Giuseppe Montaganodichiara: “Le famiglie che, ancora oggi,vivono nel nostro villaggio provvisoriosono circa 25 e sono formate per lo più dapersone anziane che vivono sole, senzanessuna rete famigliare di sostegno. Conla sospensione del servizio navetta , non

saranno più garantite a queste persone iservizi essenziali di prima necessità,come il servizio di collegamento al centroabitato per visite mediche, farmacia, Co-mune, Ufficio Postale, Banca ecc…

Si lascerebbero quindi, tutte questi an-ziani, prive di servizi primari e vitali, cre-ando cosi un vero proprio problemasociale. Oltre il danno anche la beffa”.

“Il problema poi si estende anche altrasporto alunni - continua il Sindaco -infatti nel nostro villaggio sono presentiancora le scuole elementari e medie. Tuttii giorni circa 100 alunni vengono accom-pagnati con la navetta presso i moduliabitativi adibiti a scuole. Con questa in-terruzione anche gli alunni subiranno ul-teriori disagi. Non solo da 10 anni siseguono le lezioni in delle scuole in legnoma ora gli verrà sospeso anche l’accom-

pagnamento, e negato il diritto allo studiosancito dalla legge”.

“Mi appello- continua Montagano – an-cora una volta al Presidente della Re-gione Molise Paolo di Laura Frattura, alconsigliere Ciocca, all’Assessore Nagni,all’assessore Petraroia, a tutti i consi-glieri regionali, di provvedere urgente-mente e di arrivare, questa volta, ad unasoluzione concreta e certa, nonostante lemie numerose sollecitazioni. Bisogna tro-vare urgentemente i fondi necessari perpagare. sia la ditta che non viene pagatadal mese di aprile 2012 , e sia i finanzia-menti per poter continuare il servizio.Non possiamo lasciare a piedi i nostrianziani e i nostri alunni, abbiamo il do-vere di garantire loro, almeno, il serviziodi collegamento con il centro abitato e ildiritto allo studio e alla cultura”.

La Regione Molise “lascia a piedi” gli anziani e gli alunni del villaggio provvisorio di Bonefro

Candidati sindaco, Scasserra c’èVERSO IL VOTO

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POZZILLI. Oggi e domani, a partire dalle ore 9.00,presso l’Aula Multimediale della sede ospedaliera del-l’IRCCS Neuromed, il corso dal titolo Il Laboratorio diAnalisi del Movimento: Posturografia e Analisi del Cam-mino in Clinica, a cura del Prof. Francesco Pierelli e daldott. Edoardo Romoli, Direttore Sanitario dell’IRCCSNeuromed. Il corso, organizzato in collaborazione con lasezione Molise della SIRN (Società Italiana di Riabilita-zione Neurologica) e patrocinato anche dalle altre prin-cipali Società Scientifiche della riabilitazione (SocietàItaliana di Medicina Fisica e Riabilitativa, Società Ita-liana di Medicina del Movimento, Associazione ItalianaFisioterapisti) è destinato a medici riabilitatori e fisiote-rapisti. Nelle sessioni pratiche del corso i partecipantipotranno cimentarsi con la strumentazione del Labora-torio di Analisi del Movimento, ed avranno modo di con-frontarsi con esperti del settore e acquisire le cono-scenze di base per effettuare valutazioni della postura edel cammino, traendo utili elementi da integrare neiprogrammi di riabilitazione. Il Laboratorio di Analisi del

Movimento è l'ultimo aggiornamento tecnologico del-l'Unità di Neuroriabilitazione dell'Istituto Neuromed di-retta dal dr. Michelangelo Bartolo. "L'Unità di Neuroria-bilitazione - dice il dr. Bartolo - nel corso degli ultimianni ha rappresentato un settore di grande sviluppo

nell'ambito dell'Istituto, che oggi offre ai pazienti i piùavanzati sistemi tecnologici per la riabilitazione dellemalattie neurologiche. Il Laboratorio di Analisi del Mo-vimento offrirà ulteriori opportunità per conoscere edefinire meglio il livello funzionale dei nostri pazienti,aspetto che si potrà tradurre nello svolgimento di pro-grammi di riabilitazione più specifici ed individualizzati".

"Il continuo progresso delle tecnologie biomediche,l’importanza sempre più rilevante che le istituzionidanno all’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, inrelazione al contenimento dei costi, rendono indispen-sabile l’integrazione di sistemi di valutazione clinica estrumentale delle capacità motorie e delle abilità funzio-nali in generale", aggiunge l'Ing. Alessandro De Nunzio,Responsabile tecnico del Laboratorio e tra i coordinatoridel corso.

ISERNIA. Si è tenuto ieri mattina presso l’assessorato regionale ai trasporti

l’incontro tra l’assessore Pierpaolo Nagni e i sindacati Filt Cgil e Fit Cisl in merito

alla paventata dismissione, entro il 2014, della linea ferroviaria Sulmona - Car-

pinone e la mancata continuità con la tratta principale Campobasso – Roma

– Napoli. Un’incontro sollecitato dagli stessi sindacati con la richiesta di con-

siderare l’opportunità di aprire un tavolo tecnico che preveda la partecipazione

delle società del gruppo Fs, delle sigle sindacali, delle associazioni di consumatori

e delle autorità competenti delle regioni interessate. Soddisfazione è stata

espressa dal rappresentante della Filt Cgil, Giorgio Simonetti per la disponibilità

al confronto dell’assessore Nagni. “Abbiamo recentemente e nuovamente sol-

levato il problema della Sulmona - Carpinone chiedendo l’intervento dell’as-

sessore affinché interessi il suo omologo della Regione Abruzzo, ma anche l’as-

sessore al ramo della Regione Campania. Questo perché - ha spiegato meglio

- le competenze per le infrastrutture ferroviarie sono state recentemente tra-

sferite da Bari alla Campania che si è già dimostrata interessata all’apertura della

linea Sulmona - Carpinone, non solo per fini turistici ma anche per l’utilizzo di

alcuni convogli, ad esempio attraverso il ripristino della corsa Pescara - Napoli”.

“L’incontro di oggi – ha dichiarato l’assessore Nagni – è stato anche un’occa-

sione per rivedere insieme ai sindacati di categoria il quadro complessivo che

interessa RFI. Sappiamo che esiste la volontà di chiudere la Sulmona - Carpinone.

Una decisione che noi da tempo stiamo cercando di osteggiare rendendoci però

conto che, per ottenere il risultato sperato, c’è bisogno di una forte sinergia tra

le regioni interessate. Il Molise ha già dato ampia disponibilità a trovare possibili

soluzioni - ha sottolineato – e sindaci del versante molisano hanno dato un

forte impulso per una battaglia comune che potrebbe vedere la Regione im-

pegnata anche sul fronte economico. Noi siamo pronti; purtroppo però ci sem-

bra di registrare un minore interesse da parte della Regione Abruzzo. Il rischio

– ha concluso Nagni - è che se questa battaglia non la combattiamo insieme,

non riuscirà ad avere successo”.

di Donatella Petrino

La stampa ha omesso di informare i lettori

che la maxi truffa è stata SCOPERTA a pochi

giorni dall’entrata in azienda, proprio dal nuovo

proprietario Bianchi, perché gran parte del

debito delle aziende inquisite era passato alla

nuova gestione ITR NEW.

Un controllo minuzioso di quanto ereditato

come debito, ha allertato il nuovo imprendi-

tore BIANCHI e dall’analisi minuziosa delle

fatture si è scoperta la truffa e quindi denuncia

è partita proprio da Bianchi che avrebbe do-

vuto pagare il debito a questi fornitori a fronte

evidentemente di fatture false emesse e tran-

sitate nella new co. La Procura della Repub-

blica ha disposto gli accertamenti dovuti e

quindi l’indagine con l’ausilio della guardia di fi-

nanza sta facendo luce sulla frode. Purtroppo,

per una parte del debito acquisito dalla nuova

gestione ITR , era stata già effettuata la ces-

sione bancaria e, quindi aimè, pur ESSENDO

UNA PALESE TRUFFA, il nuovo imprenditore

BIANCHI …ha dovuto pagare agli istituti di

credito cessionari la quota già ceduta, sottra-

endo quindi liquidità alla sua nuova gestione e

quindi ai fornitori e ai dipendenti onesti che

sono stati defraudati dei loro soldi dai corrotti.

L’altro giorno parlando con alcuni giornalisti, li

avevo invitati a fare un’analisi seria, dettagliata

e puntuale del perché oggi, c’è una mancanza

di liquidità per fronteggiare i debiti assunti e in-

vece di SPETTACOLARIZZARE IL DOLORE,

li ho invitati a leggere le carte ufficiali gli ac-

cordi e le promesse mai mantenute. NON SE

NE PUO’ PIU’ DI SENTIRE CHE GLI STI-

PENDI CE LI HA PAGATI LA REGIONE

CON L’ON THE JOB E CHE LA NUOVA ITR

AVREBBE AVUTO SOLDI PUBBLICI…..An-

date a vedere lo stato patrimoniale attivo de-

positato al Tribunale e per favore constatate

quanti crediti tributari e previdenziali sono

iscritti nella sezione 4bis e 4ter del bilancio,

perché gli unici soldi che ha pagato la regione

e con notevole ritardo, sono i compensi ai

consulenti dell’ON THE JOB ma nulla è stato

corrisposto alla nuova ITR, se non la compen-

sazione tramite INPS dei contributi, che fino a

qualche anno fa avveniva mediante il beneficio

della…..DEFISCALIZZAZIONE DEGLI

ONERI SOCIALI …..di cui hanno usufruito

tutte le aziende ubicate nel molise, ma adesso

questa LEGGE non c’è più. Per rendersi meglio

conto basta confrontare i dati pubblici in bilan-

cio del costo del personale dei bilanci PRE AS

/ AS e attuali, per rendersi conto che oscilla di

molto poco e che quindi, a parte una minima

compensazione sui contributi, gli stipendi sono

stati erogati dall’azienda. Non si può dire ladro

ad un imprenditore che non ha preso un

CENTESIMO di soldi pubblici, senza il rischio

di essere diffamati, perché nonostante vi siano

stati dileggiatori che si sono permessi di dire

millanterie pubblicamente, la ITR NEW è

stata finanziata esclusivamente con i soldi e

con le garanzie di ALBISETTI …che non era af-

fatto fallita, ma godeva di cosi’ tante credenziali,

che le banche ordinarie hanno concesso cre-

dito alla controllata ITR sulla base degli indici

positivi del bilancio proprio della ALBISETTI

che è la CONTROLLANTE. Senza la pro-

messa di una politica sociale, Bianchi non sa-

rebbe mai stato cosi’ pazzo da prendere in ca-

rico 700 dipendenti con continuità di stipendio,

livello e ogni sorta di benefit acquisito, ma

avrebbe preso un numero minore di addetti e

sicuramente con nuove condizioni contrattuali,

magari passando anche per la mobilità per

avere gli sgravi fiscali, MA INVECE E’ STATO

PORTATO A CASA il miglior accordo sinda-

cale che ci sia stato mai in ITALIA, perché la

presenza istituzionale aveva appunto garantito

il sostegno all’impresa che poi di fatto non c’è

stato e, quindi, tranne i lavoratori che non

sono stati acquisiti dalla nuova società e sono

stati posti in CIGS dalla gestione commissa-

riale, per tutti gli altri c’è stata assoluta conti-

nuità contrattuale di stipendi e di livelli. Le ra-

gioni di una crisi senza precedenti non certo

ve le devo spiegare io e, insieme a tutte le altre

imprese ITALIANE e MOLISANE, la privatis-

sima ITR, in quanto non è partecipata da nes-

sun ente pubblico, ma unico proprietario è il

consiglio di amministrazione nella persona del

presidente BIANCHI ANTONIO e quindi

ogni decisione sulle sorti della sua impresa è

rimessa a lui e prescinde da ogni millanteria

politica a scopo di perenne campagna eletto-

rale. Ebbene l’imprenditore, nel suo diritto, ha

scelto di presentare concordato preventivo in

bianco, pertanto ora sarà il giudice a valutare

le sorti di continuità o sospensione dell’attività,

dopo aver valutato tutta la documentazione

che stiamo producendo.

PS: non uso mai pseudonimi e non mi na-

scondo mai dietro false identità perché ogni

mia affermazione è assolutamente documen-

tata !!!

113 ottobre 2013Isernia

L'inchiesta della Procura partita proprio dall'imprenditore. Laricostruzione dei fatti

Oggi e domani l'analisi di laboratorio per gli atteggiamenti posturali

Incontro per il coinvolgimento delle dueRegioni per intervenire sulla linea

Carpinone-Sulmona, primi passi

L’analisi del movimento al Neuromed

“Ittierre, la truffa scoperta da Bianchi”

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TERMOLI - In merito alla que-stione dei due impianti eleva-tori della stazione ferroviarianon ancora funzionanti, l’as-sessorato regionale ai LL.PP. eTrasporti, rende noto che,nell’ambito della Giunta regio-nale, si è provveduto a dare pa-rere favorevole preventivo perl’approvazione del Regola-mento di esercizio di tali im-pianti che dovrà ora passare alvaglio della commissione con-siliare competente per poi otte-nere l’approvazione definitivadella giunta regionale. “Al fine di tranquillizzarel’utenza e alla luce delle notestampa pubblicate negli ultimi

giorni da alcune testate giorna-listiche – ha dichiarato l’asses-sore Nagni - intendiamoprecisare che la Regione Mo-lise sta lavorando, e anche inmaniera celere, per giungere alpiù presto alla conclusione del-l’iter finalizzato all’approva-

zione definitiva del progetto eal rilascio dell’autorizzazioneall’apertura al pubblico degliimpianti”. Forse si è ad unasvolta definitiva anche se,anche nel passato, si era giuntiall’attivazione degli ascensorima con risultati negativi.

123 ottobre 2013 Termoli

TERMOLI – Il comandante dellaCapitaneria di Porto, AntonioNasti, coadiuvato dal suo vice Ni-cola Albino e dal sottotenente diVascello Fulvia Gravilla, ha illu-strato i risultati dell’operazioneMare Sicuro 2013 che si è svoltalungo il litorale molisano e nel-l’arcipelago delle Isole Tremitidal 24 giugno alll’8 Settembre. Iservizi hanno visto impegnati 40militari che hanno eseguito 3.000controlli a bordo di tre motove-dette e un gonfiabile di stanzaalle Tremiti. Il comandante Nastiha tenuto a sottolineare la “sensi-bile flessione sia delle infrazionie di conseguenza dei verbali ele-vati, sia degli incidenti in mare”.Elementi ritenuti positivi anchegrazie all’azione preventiva “in

relazione all’iniziativa "bollinoblu" svolta in sinergia con le altreAmministrazioni dello Stato”. Intotale sono stati 200 i bollini con-segnati per certificare l’avvenutocontrollo sulle dotazioni di sicu-rezza e di bordo con una diminu-zione del 50 per cento dellesanzioni amministrative elevaterispetto alla stagione estiva 2012.Nella stagione estiva da poco ter-minata sono stati 10 gli interventidi soccorso e 19 le persone trattein salvo e 6 le unità navali in dif-ficoltà portate in sicurezza. Rad-doppiato il numero dei controllinelle strutture balneari e dimi-nuite del 50%, rispetto allo scorsoanno, le irregolarità riscontratenel zona di mare riservata allabalneazione.

TERMOLI - Alcolisti Anonimi è un’associazione di uo-mini e donne che mettono in comune la loro esperienza,forza e speranza al fine di risolvere il loro problema co-mune e di aiutare altri a recuperarsi dall’alcolismo.L’unico requisito per divenirne membri è desideraresmettere di bere. Non vi sono quote o tasse per esseremembri di A.A.; noi siamo autonomi mediante i nostripropri contributi. A.A. non è affiliata ad alcuna setta,confessione, idea politica, organizzazione o istituzione;non intende impegnarsi in alcuna controversia, né so-stenere od opporsi ad alcuna causa. Il nostro scopo pri-mario è rimanere sobri e aiutare altri alcolisti araggiungere la sobrietà (A.A. Grapevine). Nella nostraDiocesi, è possibile rivolgersi al seguente numero:366.9223002. Le riunioni – per chi lo desideri – si svol-gono tutte le domeniche alle ore 18 presso i locali adia-centi della Parrocchia “Santa Maria degli Angeli” inTermoli.

NOTIZIE IN BREVE

Ascensori della stazione ferroviaria, l’assessore Nagni rassicura l’utenza

Capitaneria di porto: illustrati i risultati dell’operazione “Mare Sicuro 2013”

TERMOLI – Non accenna a placarsi la discus-sione sull’ultima concessione edilizia alla Blucostruzioni la quale sta realizzando una palaz-zina vicino alla chiesa del Crocifisso. Dopo l’in-tervento del sindaco Antonio Basso Di Brino, oraè la volta dell’onorevole Remo Di Giandomenico.L’ex sindaco della città, ed attuale Consiglierecomunale, ha indetto per questa mattina alle 11,presso il Municipio, una conferenza stampa sullaquestione della Blu costruzioni. TERMOLI – Nella mattinata di venerdì 4 otto-bre la società “Te.Am.” Teramo Ambiente S.p.A.effettuerà, di concerto con l’Ufficio Ambiente delComune di Termoli, un intervento di pulizia mi-

rata nel quartiere di Colle della Torre. Nello spe-cifico verranno svolte attività di pulizia e spaz-zamento stradale (sia manuale chemeccanizzato) e rimozione di eventuali “microdiscariche” prodotte dall’abbandono indiscrimi-nato e incontrollato dei rifiuti in determinatezone del quartiere. TERMOLI – Un nuovo periodo di cassa integra-zione per i lavoratori della Fiat di Rivolta del Re.La nuova Cig, annunciata dalla dirigenza dellostabilimento, scatterà dal 28 ottobre e fino al 4novembre prossimi. Otto giorni di nuovo fermoper i lavoratori causato dalla contrazione di mer-cato e non solo a livello nazionale.

TERMOLI – E’ caduto dallo scooter mentre conse-

gnava la corrispondenza tra le vie dei Gelsi e Palissan-

dro riportando alcune ferite. Al postino è ora giunta la

solidarietà del sindacato Cisl Poste. “Purtroppo non è

un caso isolato – dichiara il segretario Antonio D’Ales-

sandro - ogni giorno i colleghi del recapito e della lo-

gistica devono affrontare tutti i rischi che la strada

comporta: buche, strade impervie, traffico, cani e

spesso mezzi inadeguati. La Slp – continua il segretario

- è sempre stata attenta al problema della sicurezza e

contro l’atteggiamento dell’Azienda sempre ai limiti

pur di risparmiare, anche sulla pelle dei lavoratori”.

D’Alessandro rinnovando la vicinanza al collega rivolge

un appello a tutti i colleghi “a segnalare preventiva-

mente situazioni di possibili pericoli, da qualunque

parte possano arrivare”.

Solidarietà del sindacato al postino caduto dallo scooter

Dal tunnel dell’alcool alla rinascita: l´operato del Centro alcolisti anonimi

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PALATA – L’amministrazione co-munale da il via al progetto per ipiccoli alunni “Sezioni Primavera”.E’ affisso all’Albo Pretorio del Mu-nicipio e sul sito internet www.co-mune.palata.cb.it l’avviso dimanifestazione di interesse di po-tenziali soggetti che possano rea-lizzare il servizio “SezioniPrimavera”. Al progetto possonoaccedere i bambini di età com-presa tra i 24 e i 36 mesi, residentio domiciliati nel territorio comu-nale e nei territori dei Comuni as-sociati. Le pre-iscrizioni sipossono presentare entro il 15 ot-tobre 2013, compilando l’allegatoB, che si può scaricare dal sito delComune di Palata, o in consegnapresso l’Ufficio Economato delComune. I soggetti realizzatori(scuole pubbliche e soggetti pri-vati) che vogliono manifestare in-teresse alla realizzazione delservizio hanno di tempo fino al 15ottobre 2013, compilando l’alle-gato A, scaricabile dal sito del Co-mune di Palata, o disponibilepresse l’Ufficio Economato del

Comune. I Comuni limitrofi inte-ressati ad associarsi con il Co-mune di Palata per il servizio“Sezioni Primavera”, possonoprendere contatto con il SindacoMichele Berchicci. Il responsabiledel procedimento è Vincenzo Mu-razzo, Economo-Provveditore del

Comune di Palata, che resta a di-sposizione per qualsiasi chiari-mento in merito, dal lunedì alvenerdì dalle ore 08.00 alle ore14.00 e il martedì e il giovedì dalleore 15.00 alle ore 18.00, o al n.0875-969221, e-mail:[email protected]”.

MONTENERO DI BISACCIA –L’Amministrazione comunale in-forma che è stato disposto, permotivi igienico-sanitari contingi-bili ed urgenti, a partire dal 1 ot-tobre, l’affidamento del serviziodi raccolta e smaltimento dei ri-fiuti solidi urbani per le utenzedomestiche e commerciali alladitta Tekneko S.r.l., già aggiudica-taria della gara di appalto per ilservizio di raccolta differenziata“porta a porta” nei comuni diMontenero di Bisaccia e Monte-cilfone. L’iniziativa di sostituire laditta precedentemente impegnatanella raccolta dei rifiuti solidi ur-bani sul territorio cittadino(Sieco), è stata presa a seguito diuna comunicazione inviata dallastessa Sieco S.p.A. al Comune diMontenero, con la quale infor-mava l’Amministrazione che a far

data dal 30 settembre il rapportocontrattuale doveva intendersicessato improrogabilmente. Ilprimo cittadino, valutata la notadella Sieco S.p.A., prendendo attodelle inadempienze e delle criti-cità determinatesi soprattutto neimesi scorsi, e recepita la disponi-bilità della Tekneko S.r.l. ad assu-mere la gestione del servizio, haritenuto di dover disporre l’im-mediata risoluzione al problemaambientale determinatasi sul ter-ritorio. “Abbiamo sofferto molto inquesti ultimi mesi – ha dichiaratoil sindaco Nicola Travaglini – leproblematiche ambientali e diraccolta dei rifiuti solidi urbani.Siamo altresì consapevoli che re-stano da risolvere alcuni problemiderivanti dalla vecchia gestione,soprattutto in merito alle mensi-lità arretrate dovute ad alcuni

operai; posso però garantire chequesta Amministrazione riserveràla sua massima attenzione alla vi-cenda, al fine di poter chiudereogni problema rimasto in sospeso.Intendo infine ringraziare in que-sta occasione il Segretario gene-rale della Fisascat Cisl AlfredoMagnifico il quale, lo scorso mesedi agosto, smentendo qualche di-ceria diffusa da esponenti politicilocali, ha riconosciuto il merito alsottoscritto e a questa Ammini-strazione di aver avuto, sulla vi-cenda Sieco, un comportamentodefinito “encomiabile”. Questo ri-conoscimento gratifica tutti noiper l’impegno profuso in questianni e ci sprona nell’attività chequotidianamente svolgiamo, in si-lenzio e lontano dai riflettori me-diatici, nell’interesse di questa co-munità”.

133 ottobre 2013Termoli

GUGLIONESI – L’amministrazione comunale rende noto che glielettori in possesso dei requisiti di idoneità, che intendono pro-porre la loro iscrizione all'Albo delle persone idonee all'ufficio dipresidente di seggio elettorale, sono invitati a presentare appositadomanda entro il mese di OTTOBRE. Nella domanda dovrà essereindicato: cognome e nome; data e luogo di nascita; residenza conindirizzo della via e del numero civico; professione, arte o mestiere;titolo di studio. I requisiti richiesti per l’idoneità sono: essere elet-tore del comune; non aver superato il settantesimo anno di età; es-sere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma diistruzione secondaria di secondo grado (diploma).

Sono esclusi dall’iscrizione all’Albo i dipendenti dei ministeridell'Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti; i me-dici provinciali, gli ufficiali sanitari ed i medici condotti; i segretaricomunali ed i dipendenti dei comuni, addetti o comandati a pre-stare servizio presso gli uffici elettorali comunali; i candidati alleelezioni per le quali si svolge la votazione.

Eventuali altre informazioni possono essere assunte presso l’Uf-ficio Elettorale Comunale

MONTENERO DI BISACCIA –E’ nato ufficialmente nella citta-dina bassomolisana il comitatocivico “Montenero Libera”, ini-ziativa di 6 giovani con lo scopodi migliorare le varie attività cheinteressano i residenti. “Abbiamosentito la necessità di unircisotto uno spirito comune –hanno detto - per dar voce a chia causa di una cattiva gestionedella cosa pubblica preferisce ri-

manere in silenzio, vogliamodare eco alle problematiche dellafolla e nello stesso tempo esserepropositivi e interpellati daglienti locali. Portiamo la nostra vo-glia di cambiare e di costruireper aiutare la gente a vivere inun in paese che può dare dav-vero tanto ai suoi cittadini.

Per chi vuole seguire il nostroimpegno – concludono i promo-tori dell’iniziativa - può visitare,

nel portale web, il sito internetwww.montenerolibera.it o scri-verci all’indirizzo di posta elet-tronica [email protected]”. Presidentedel neo comitato è stato nomi-nato Simone Zappitelli, che avràal suo fianco i consiglieri NicolòCavedo, Lorenzo Di Stefano, Gu-stavo Benedetto, MattiazenoneDi Gregorio e Federico D’Aule-rio.

Nato il comitato civico“Montenero Libera”

Iscrizione all'albo dellepersone idonee all'ufficiodi Presidente di Seggio

PALATA - “L’ospitalità nelle strutture residenziali per anziani-Riflessioni, prospettiva, opportunità”, è il titolo di un incontro orga-nizzato dal circolo Auser - che si terrà il prossimo 5 ottobre dalle17 presso la Sala Consiliare, con il patrocinio della Regione Molise,dell’A.S.Re.M., dell’Ambito Territoriale Sociale di Termoli e del-l’amministrazione comunale. In apertura dell’incontro ci saranno isaluti del sindaco, Michele Berchicci e del Presidente del CircoloAuser Carmelina Grizzanti Rizzanti, e poi seguiranno gli interventidi: Nicola Malorni - psicologo clinico di comunità - Coordinatoredell’Ambito Territoriale Sociale di Termoli il quale tratterà l’argo-mento la “Residenzialità e promozione del benessere nella personaanziana”; Mino Dentizzi, Geriatra e Dirigente della R.S.A. di Larinoche parlerà su “La qualità della vita nelle residenze per anziani”.Dopo il dibattito le conclusioni saranno del vicepresidente ed As-sessore alle Politiche Sociali della Regione, Michele Petraroia, e delPresidente della Regione Molise con delega alla Sanità, Paolo DiLaura Frattura. I lavori del convegno saranno coordinati da Pasqua-lino Desiderio Segretario del Circolo Auser di Palata.

L’Auser organizza convegnosull’ospitalità per gli anziani

Raccolta rifiuti: il servizioè passato alla ditta Tekneko

GUGLIONESI – Sono aperte le iscrizioni alla Scuola di Teatro comunale

Interminatispazi che l’associazione teatrale molisana L’Altro Cantiere pro-

muove da 6 anni con il patrocinio dell’amministrazionew comunale. Sa-

bato 5 ottobre alle ore 15 al Teatro Fulvio si terrà il primo appuntamento,

aperto a tutti, con uno stage orientativo, al quale possono partecipare al-

lievi di tutte le età.

La proposta della Scuola di Teatro di Guglionesi si articola in un corso

base di alfabetizzazione teatrale (dizione - recitazione - vocalità – linguag-

gio del corpo – testualità – improvvisazione – trucco teatrale) e durante

l’anno (da ottobre 2013 a maggio 2014) e prevede stage mirati con attori

e registi: Bano Ferrari, Giampiero Pizzol, Laura Aguzzoni, Giampiero Bar-

tolini. A conclusione delle attività gli allievi allestiranno come sempre uno

spettacolo-saggio di fine corso. Per iscriversi contattare la segreteria

dell’associazione ai numeri: 327 04 19 095 - 389 48 92 573, oppure scri-

vere a [email protected]. Sul sito www.laltrocantiere.it le informa-

zioni e il modulo di iscrizione.

Scuola di teatroSono, aperte le iscrizioni

Al via bando per progetto Sezioni Primavera

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Succede a Iserniache vada via dopo unasola settimana l’allena-tore Santo Mazzulloche aveva appenapreso il posto dell’eso-nerato Renna. In que-sto modo si spiega l’ul-timo posto in classificadella squadra pentrache ha sempre perdutoin tutte e sei le partiteufficiali che ha giocatoin campionato.

Probabilmente potràesserci un ripensa-mento, dopo un con-fronto chiarificatorecon la proprietà che

dovrebbe essere di DeBenedictis, ma ancorada perfezionare sulpiano formale. Certo èche se la notizia do-vesse risultare vera sa-rebbe veramente cla-morosa e renderebbeancora più difficile larisalita della forma-zione biancocelesteche già lo scorso annoha avuto momentisconcertanti, a cui sonoseguiti giorni di sere-nità, durante i qualiFarina e i suoi ragazzisi sono assicurati lasalvezza.

Succede a Bojanoche Ferruccio Bon-vini, ex giocatore delCatania e Savoiaprenda il posto deldefenestrato Berlin-ghieri a cui è costatacara la sconfitta al-l’ultimo minuto, su-bita in trasferta con-tro l’Amiternina.

Il nuovo allenatoreche è stato di recentesulla panchina dellaVis Pesaro, squadraper la quale avevaanche giocato, è chia-mato a rimettere or-dine nello spogliatoio.

E a ridare fiducia aigiocatori che si sen-tono da settimane indissidio con la pro-prietà. Insommatanto a Isernia che aBojano, a livello calci-stico, c’è proprio unbell’ambientino. Dalquale si spera ven-gano fuori alla megliole rispettive squadreche così facendostanno mettendo indubbio la salvezza.Che era il loro obiet-tivo principale allavigilia del campio-nato.

143 ottobre 2013 Sport

A Isernia arriva un colpo di scena: va via anche il nuovo allenatore.

A Bojano per sostituire il licenziatoBerlinghieri arriva l’ex della Vis Pesaro.

Facciamo il bilancio della gara podistica vinta da Giovanni Grano e Arianna Di Pardo.

La mezza maratona ha tagliato il trentesimo traguardo ottenendo un pieno successo organizzativo

Mazzullo se ne vaimprovvisamente

La salvezza affidataa mister Bonvini

Tutto ciò che riguarda la Tappino-Altiliadi Giovanni Di GregorioGrandi numeri. Per muscoli forti. Chiusala parentesi dell’Ama (Atletica MoliseAmatori) ecco approssimarsi la Virtus,con la Su e Giù. Di atletica si tratta. Sustrada, naturalmente. In pista con la ca-renza di impianti in regione c’è poco dascialare. Quello che si fa è già troppo.Così le maggiori società del nostro Mo-lise pensano di dedicarsi al mezzofondo,alle mezze maratone. Come è il casodella Tappino-Altilia che ha riscosso unindubbio successo. Merito non solo di chiha organizzato l’edizione numero 30, an-data in scena domenica scorsa, ma so-prattutto di quella bella mente da cui ènata l’idea di disegnare un percorso se-ducente che dalla periferia del capo-luogo, attraverso un tracciato che ognicampobassano conosce a memoria, portasino al sito archeologico di Altilia. Co-lonne, basole, e ruderi sparsi di qua e dilà hanno il potere di rendere ogni cosapiù bella. Così anche la fatica di chi si èdovuto ingoiare 21 chilometri di asfaltopassa quasi in second’ordine. Eppure nehanno dovuto versare di sudore gli 850partecipanti alla gara che si è disputatain una magnifica giornata illuminata dalsole che ha scaldato cuori e sito.PIETRUNTI

Il presidente Franco Pietrunti è un pen-sionato delle Poste che viene dal calcio.Improvvisamente s’è innamorato del-l’atletica e si è messo subito in discus-sione, iniziando a correre come ungiovanotto. Senza però dimenticare le fa-tiche organizzative che praticamente loimpegnano per tutto l’anno. Per quantostrana possa apparire questa afferma-zione.Pietrunti ha i capelli candidi come fioc-chi di neve, se non è impegnato a orga-nizzare vuol dire che è in pantaloncini emaglietta, con tanto di pettorale, in gara.Poco conta in che posizione lui tagli iltraguardo, l’importante è che col passoche gli è proprio arrivi a destinazione.Per dimostrare a sé stesso di essere an-cora tosto.RISULTATIS’è scritto che a vincere l’edizione nu-mero 30 della Tappino-Altilia è statoGiovanni Grano (Nai) che ha superato ildecano locale Ivan Di Mario che anchel’anno scorso avrebbe chiuso al secondoposto se non avesse fatto i capricci al tra-guardo, in aperta polemica con gli orga-nizzatori. Che, a suo dire, gli avrebberotrovato un degno antagonista venutodall’Africa che lo ha superato negli ul-timi chilometri.

Anche la gara delle ragazze è stata vintada una portacolori della Nai, la molisa-nissima Arianna Di Pardo che ha prece-duto Margherita Goglia dell’Alto Sannio.COSTILa competizione sportiva che si conclude

ad Altilia non costa solo fatica, ma anchesoldi. Da un conteggio grossolano si sco-pre che le spese complessive si aggirinointorno a 30 mila euro. Frutto di quantoraccolto dalle iscrizioni (ogni parteci-pante ha versato 20 euro), degli sponsore qualche contributo pubblico.PREMIOltre al vincitore che ha portato a casa500 euro ci sono stati cesti di prodottimolisani, gadget e altro che hanno gon-fiato le spese. Questi appuntamenti sonocaratterizzati da diversi punti di ristoro,compreso quello situato tra gli scavi, incui anche il pubblico è invitato a consu-mare bruschette, pane e nutella e altreleccornieVIGILI DEL FUOCOPer la prima volta c’è stata una garanella gara. Destinata ai vigili del fuoco acui ha manifestato un ringraziamento ilcomandante Foderà, presente anche allapremiazione. PREMIAZIONEL’immagine più bella, oltre alla partenzache offre un magnifico colpo d’occhio, èstata il momento della premiazione. Leautorità, gli atleti, gli invitati e tutto ilpubblico si sono ritrovati sui gradonidell’anfiteatro di Altilia per uno spetta-colo che ha pochi confronti.

Mister MazzulloMister Bonvini

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153 ottobre 2013Spettacolo

“Quando nel dicembre 1979 salirono sul palco del teatro Ariston a proporre branidei Devo (Mongoloid) e dei Talking Heads (Take me to the river), componevano mu-siche assurde e tiratissime senza sapere che quel genere si sarebbe chiamato Punkanche a Campobasso.Con due chitarre, batteria e basso andarono incontro al 1980che provò il loro legame di amici adolescenti con la perdita di Michele: per lui spak-keranno la sua chitarra dal vivo (alla maniera degli Who) in una prima esibizionecome gruppo solista per le feste del Corpus Domini. Al tempo delle mitiche rassegneRockland I, II e III degli anni ottanta, stanno insieme ai “Mansarda” di Adelky Battista,“Three Imaginary Boys” di Frankie di Rocco, “Transizione” di Carmine La Pietra “Di-spago” di Adriano Iaverone e ai grandi “Handle With Care” di Salvatore il roscio e Sil-vio e Nicola e Fausto e Gianluca. Tentano molte volte di formare una rock band tuttaal femminile ma, una volta scoperti nel loro vero intento, non vi riusciranno mai; comepure mai troveranno il mitico produttore per il primo disco. Arrivano i ’90 e litroviamo a Roma e Perugia con le Pantere delle facoltà romane forti dell’esperienzadi un concerto memorabile nella Berlino murata: sarà un bel successo. Gruppospalla degli Skiantos, grazie ad una forte raccomandazione, dal 1995 tengono gli stru-menti e la lingua a freno. Come gli Skianti gradiscono ortaggi sul palco durante le loroesibizioni. Ci faranno ascoltare Dead Kennedys, Cure, Police, Madness, Clash emolto altro ancora!” Jam

Le musiche assurde

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di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Il fenomeno punk è duratoil tempo di un fiammifero. Ha però consacratoalcuni miti, tipo Sid Vicious (vero nome JohnSimon Ritchie), bassista dei Sex Pistols, bandsimbolo, forse più dei Clash o Stranglers delfulgore del punk sul finire dei ‘70. I Sex Pi-stols hanno dissacrato il Regno Unito e la Re-gina, la loro”God save the Queen”, è un’iconamusicale, tralasciando arrangiamenti e musi-calità, è ancora oggi il primo esempio cheviene in mente per definire il punk dal puntodi vista musicale. Sid Vicious invece, ne in-carna l’essenza, la sua straziante/stonata “Myway” di Sinatra, durante la tormentata unionecon Nancy, è l’apice del fenomeno che si stavagià sgonfiando e che vide in lui, l’agnello sa-crificale di un movimento che ha mutato su-bito la sua forma e che ha porato via Viciousnel 1979. L’unione con Nancy è diventata an-che un film. Tutto il movimento dell’epoca,sia anglosassone che americano, ovviamentetrova emuli nel mondo. In Molise in quel pe-riodo gli Uhu Extra sono gli antesignani dicerto fermento punk-rock regionale, ne par-liamo con il bassista del gruppo, Luca Di Mu-zio.

Negli anni ’80 cavalcate la scena punk ela proponete in Molise, quale impatto con ilpubblico?

“Piuttosto estremo : c’era una cerchia di amicie appassionati che stravedeva ed osannava, e lozoccolo duro regionale del cavatiell’e’car-n’e’puorc’ che ci voleva picchiare”.

Il punk, sommariamente, era definito daalcuna stampa, trash, voi come vi ritene-vate?

“Noi ci ritenevamo ed eravamo un’avanguar-dia punk-demenziale-newwave ; trash per noierano i Pooh, Stephen Schlacks, Awanagana, ,Domenica In, il compromesso storico”.

Fondamentale per il punk, era l’impattosonoro.

“Nel caso nostro più che il volume, limitatoper forza di cose dagli scarsi mezzi, c’era sicu-ramente la ricerca di una certa sonorità; mal’impatto maggiore era sicuramente quello sce-nico delle due facce trucidamente infervorate, lamia e quella di Paolo il batterista, che facevanoda sfondo al più talentuoso “front-man” che sisia mai visto nella natzione molisana, InvernoMuto (Nicola Mucci); con lui sul palco potevasuccedere qualsiasi cosa, ed infatti succedeva ditutto. La riprova ci fu quando ci capitò di suo-nare fuori da Cb, un contatto col pubblico istin-tivo e potente”.

In una foto del 1982, tu al basso con ilgessato, come è possibile in una bandpunk?

“In realtà non si tratta di un gessato ma di unvestitino nero anni ’60, tipo Beatles prima ma-niera. L’estetica della nascente new-wave ci hainfluenzato molto, più del punk, e a noi sem-brava la naturale evoluzione di questo. A 18anni la mente riesce a compiere sintesi meravi-

gliosamente armoniche…”.Coma nascono gli uhu extra?“Perché il caso qualche volta fa in modo che

si incontrino le persone giuste al momento giu-sto: molto semplicemente ci siamo ritrovatinella soffitta del batterista con gli stessi gusti edesideri musicali, la stessa determinazione, lostesso stufo per il rock classico (allora era di-ventato per noi come una gabbia), lo stessogrado di esibizionismo”.

Cosa suonavate?“Ovviamente alcuni pezzi originali ed altri

ricevuti “in eredità” dai Marm un gruppo proto-punk campobassano mescolati con Talking He-ads, Cure, Devo, Ultravox, Bowie, DepecheMode, Clash, Ramones, naturalmente Sex Pi-stols. E non posso dimenticare gli Skiantos”.

Nascete a ruota, con la fine del punk nelmondo, perché?

“Per questioni meramente anagrafiche e geo-grafiche. Con la carica musicale che avevamo ilgenere era solo un pretesto per dare una formaalla nostra voglia di fare musica; sicuramentec'era una sintonia emozionale con la nuovaanima mundi musicale dell'epoca, ma fonda-mentalmente suonavamo tutto quello che ci pia-ceva. Un esempio: ad una festa smettemmo undarkissimo “A forest” nel tripudio dei presenti(Seventeen Seconds era uscito da pochissimo)ed attaccammo un pezzo nostro in stile discomusic, piuttosto allegrotto, col risultato chedurò quasi una mezzora perché la gente saltavadappertutto e ad ogni accenno a terminare sireclamava che continuassimo”.

Avete fatto una reunion nel 2011, solo pernostalgici?

“Sicuramente per il gusto di ritrovarsi, certa-mente per i nostalgici (a cominciare da noi)ma... era aperto a tutti !”.

Che ricordo hai del movimento musicaledell’epoca?

“Imprevedibile, stimolante, molto ricettivo, edecadentissimo : un'intensità pazzesca, nelbene e nel male. E sicuramente un aspetto cheoggi vedo meglio : per quanto ci fosse già moltobusiness, c'erano ancora molti spazi "vergini" espesso era il mercato che doveva seguire il ta-lento”.

Cosa pensi oggi della musica e di quellache ascoltano i teenager?

“Diciamo che il mercato ha affinato i metodiper ingabbiare il talento ed influenzare i gusti.E poi c'è troppa musica; paradossalmente lapossibilità di ascoltarne tanta e di tutti i generiè un vantaggio solo teorico: la musica è come unbuon vino, per gustarlo il palato ha bisogno deltempo necessario per sentire tutti i sapori.Quindi il risultato è la dispersività, avere un ar-chivio con milioni di brani che non avrai mai iltempo di ascoltare può portarti a svolazzaresuperficialmente tra una miriade di composi-zioni decontestualizzate senza capo né coda.Non mi permetto di giudicare quello che ascol-tano i teenagers di oggi, gli consiglio solo diascoltarlo con attenzione pensando alla qualitàe non alla quantità”.

Vagiti punkA cavallo degli ‘80 gli Uhu Extra sono unaband che anticipa il fenomeno targato UK

CAMPOBASSO - Il video di “Tutti a lavorare” di Raif, gio-vane cantautore molisano, vede la presenza di Carlo Croc-colo e Luca Lionello. Nel capoluogo Raif gestisce la birreriaKonug-Ludwig (vico Percettore) dove domani si esibirà livecon la sua band.

Raif, il cantautore incensurato

BOJANO - Questa sera l’Oktoberfest in largo Pallottta prevede illive del Power duo, domani i 3ttnika e il 5 gli Acoustic tribe.

CAMPOBASSO - Stasera al De Anima (via Barbato) è “Giove-DEEP”, serata aperitivo e musica. In consolle Jackie Brown.

CAMPOBASSO - Venerdì 4 ottobre al Caffè Teatro (via Ferrari),Jerry Figliola live sax.

Appuntamenti

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