3. verso la teoria dell’inter-azione situata: situazione, azione e cognizione

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Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008 Capitolo III. VERSO LA TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA: SITUAZIONE, AZIONE E COGNIZIONE http://www.psicologiadeinuovimedia.info 1 VERSO LA TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA: SITUAZIONE, AZIONE E COGNIZIONE

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Presentazione del Capitolo 3 del volume "Psicologia dei Nuovi Media" di GIuseppe Riva, Pubblicato dal Mulino, Bologna, 2008.

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VERSO LA TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA:

SITUAZIONE, AZIONE E COGNIZIONE

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Dai contributi teorici provenienti dalla psicologia bio-culturale, dalla psicologia cognitiva e dalla “psicologia

della situatività”

TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA

Che ha come principale strumento di analisi la comprensione della dialettica tra i soggetti

interagenti, il contesto e la situazione in cui si svolge l’interazione, introducendo il concetto di “presenza”

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I principi generali della I principi generali della

PSICOLOGIA BIO-CULTURALEPSICOLOGIA BIO-CULTURALE

Punto di partenza è il FENOTIPO, l’insieme dei caratteri che un individuo manifesta, risultato dell’interazione tra 3 elementi:

GENOTIPO, corredo genetico

CULTUROTIPO, messaggio culturale ereditato

AMBIENTE circostante

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A caratterizzare il A caratterizzare il CULTUROTIPOCULTUROTIPO è il concetto di è il concetto di “artefatto”, utilizzato dall’uomo nella propria attività “artefatto”, utilizzato dall’uomo nella propria attività

per coordinarsi nell’ambiente fisico e socialeper coordinarsi nell’ambiente fisico e sociale

PRIMARI, gli strumenti e i dispositivi utilizzati direttamente dai soggetti nell’interazione sociale e con l’ambiente

SECONDARI, le rappresentazioni degli artefatti primari e dei modi di azione ad essi associati

TERZIARI, i processi artistici nelle diverse espressioni creative

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L’azione del soggetto non è libera, ma vincolata da 2 fattori:

LE OPPORTUNITA’LE OPPORTUNITA’Colte all’interno degli stimoli Forniti dall’ambiente e dalla

cultura attraverso gli artefatti (challenge)

Le CAPACITA’CAPACITA’ Percepite dal

soggetto(skills)

C=f (S, Ch) il campo d’azione di un soggetto è funzione sia delle sue capacità percepite che delle opportunità offerte dall’ambiente

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Ogni azione è sempre situataOgni azione è sempre situata

Senza la definizione dei confini il soggetto non può agireSenza la definizione dei confini il soggetto non può agire

La nostra mente è caratterizzata da vincoli precisi…

non possiamo percepire due cose allo stesso non possiamo percepire due cose allo stesso tempo, per cui in ogni momento dobbiamo tempo, per cui in ogni momento dobbiamo

“delimitare” la nostra esperienza“delimitare” la nostra esperienza

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Da tempo la psicologia cognitiva e la neuropsicologia Da tempo la psicologia cognitiva e la neuropsicologia descrivono descrivono l’attività della mentel’attività della mente come il risultato del lavoro di come il risultato del lavoro di

numerosi processori paralleli, definiti “numerosi processori paralleli, definiti “modulimoduli”, ognuno in ”, ognuno in grado di elaborare in qualche modo le diverse rappresentazioni grado di elaborare in qualche modo le diverse rappresentazioni

simboliche che ricevono come input.simboliche che ricevono come input.

… per un’esigenza di tipo pratico…

Diventa necessario rendere Diventa necessario rendere SERIALE il contenuto della SERIALE il contenuto della coscienzacoscienza, definendo di volta in volta in maniera univoca a , definendo di volta in volta in maniera univoca a

livello centrale l’elemento su cui lavorare. livello centrale l’elemento su cui lavorare. Altrimenti, il rischio è quello di una capacità di risposta agli Altrimenti, il rischio è quello di una capacità di risposta agli

stimoli ambientali bassa.stimoli ambientali bassa.

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Ogni essere vivente è caratterizzato dalla categoria di POSIZIONALITA’ che esprime il legame di una forma

corporea con l’ambiente esterno.

ogni tipo di “influenza” proveniente dall’ambientedall’ambiente esterno (dall’esterno all’interno)

i suoi comportamenti nell’ambientenell’ambiente (dall’interno all’esterno)

Per sopravvivere, un essere vivente deve essere in grado di delimitare se stesso all’interno di due categorie di processi:

Il CONFINE dell’essere vivente è la PRINCIPALE PROPRIETA’ DELL’ESSERE VIVENTE

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Esistono due tipi di posizionalitàposizionalità

APERTAAPERTAInserisce immediatamente l’organismo in tutte le sue

manifestazioni vitali nel suo ambiente e lo rende un elemento dipendente

dall’ambito vitale ad esso corrispondente

CHIUSACHIUSA Inserisce mediatamente

l’organismo in tutte le sue manifestazioni vitali nel suo

ambiente e lo rende un elemento indipendente

dall’ambito vitale ad esso corrispondente

Sia gli animali che l’uomo hanno una posizionalità aperta, ma l’animale è “centrico” mentre l’uomo è “eccentrico”.

Si trova nel mezzo tra il proprio corpo e l’ambiente che lo

circonda

Si pone all’ esterno dei confini posti da corpo e ambiente

perché consapevole9

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IL CAMPO D’AZIONE DI UN SOGGETTO FINISCE IL CAMPO D’AZIONE DI UN SOGGETTO FINISCE DOVE QUESTO NON E’ PIU’ IN GRADO DI AGIREDOVE QUESTO NON E’ PIU’ IN GRADO DI AGIRE

Quali sono i limiti all’azione del soggetto?

l’ambiente fisico, che il soggetto cerca di superare tramite la costruzione di artefatti

la situazione, intesa come sistema informativo che contiene tutte le informazioni sull’ambiente che ci circonda, comprese anche le informazioni sociali

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E’ ALL’INTERNO DELLO SPAZIO DELIMITATO DELLA E’ ALL’INTERNO DELLO SPAZIO DELIMITATO DELLA SITUAZIONE CHE SI ATTUA LA DIALETTICA TRA SITUAZIONE CHE SI ATTUA LA DIALETTICA TRA

“CHALLENGES” E “SKILLS” (OPPORTUNITA’ E ABILITA’)“CHALLENGES” E “SKILLS” (OPPORTUNITA’ E ABILITA’)

Questa affermazione rovescia il concetto di “piano”.

Infatti, la visione dell’azione come esecuzione di piani predeterminati, sottovaluta la necessità del soggetto di dover

adattarsi continuamente agli stimoli e ai cambiamenti provenienti dall’ambiente

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La visione dell’azione situata ha trovato espressione in quattro quattro TEORIETEORIE che hanno avuto un crescente

successo all’interno della psicologia dei nuovi media

LA TEORIA LA TEORIA DELL’AZIONE SITUATADELL’AZIONE SITUATA

LA LA POSITIONINGPOSITIONING THEORY THEORY

LA TEORIA LA TEORIA DELL’ATTIVITADELL’ATTIVITA’’

LA TEORIA DELLA LA TEORIA DELLA COGNIZIONE SITUATACOGNIZIONE SITUATA

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L’efficacia dell’azione è legata alla capacità di adattare il proprio comportamento alle caratteristiche della situazione

All’interno delle organizzazioni la definizione di piani, intesa come “prescrizione di attività”, ha un ruolo centrale. Lo stesso in ambito clinico e scientifico.

LA TEORIA DELL’AZIONE SITUATA

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Il principio base di questa teoria è il fuoco sull’attività umana come principale oggetto di studio psicologico. In particolare, l’attività umana risulta essere caratterizzata dalle seguenti proprietà:

è sempre diretta verso un oggetto, fisico o ideale

LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’

è il principale strumento di conoscenza dell’uomo

è un’attività sociale

è mediata da artefatti

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A legare i tre livelli dell’attività umana è l’aspettativa, l’anticipazione dell’azione, che prende varie forme

a livello dell’attività, prende la forma di MOTIVAZIONEMOTIVAZIONE

LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’

a livello dell’azione, prende la forma di OBIETTIVOOBIETTIVO

a livello dell’operazione, diventa BASE ORIENTANTEBASE ORIENTANTE

L’anticipazione dell’azione prende anche la forma di “visione del “visione del mondo”mondo”: una disposizione stabile e non totalmente consapevole,

frutto di apprendimento sociale, a essere o comportarsi in un certo modo nella vita affettiva, pratica, intellettuale.

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All’interno del concetto generale di “attività umana” troviamo i seguenti componenti:

le ATTIVITA’ATTIVITA’, composte da insiemi di azioni

LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’

le AZIONIAZIONI, composte da insiemi di operazioni

le OPERAZIONIOPERAZIONI

I tre livelli non sono né rigidi, né strutturalmente separati. In generale, dato un oggetto specifico che indirizza l’attività, obiettivi,

azioni e operazioni possono cambiare a seconda della situazione ambientale in cui si trova il soggetto

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All’interno dell’azione un ruolo centrale è giocato dagli “artefattiartefatti”. La definizione di artefatto proposta è molto ampia

LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’

A caratterizzare gli artefatti sono due caratteristiche:

Qualsiasi strumento, fisico o ideale, utilizzato dall’uomo, all’interno di un’attività, par raggiungere un determinato obiettivo

La mediazione dell’azione La memoria sociale

IL PIANO E’ UN ARTEFATTO CHE CERCA DI “CRISTALLIZZARE” L’ESPERIENZA DEL GRUPPO NEI CONFRONTI DI UNA SPECIFICA

ATTIVITA’

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Qual è il legame tra attività del soggetto e processi mentali?

L’INTERNALIZZAZIONEL’INTERNALIZZAZIONE: la trasformazione delle attività esterne in attività interne (questo processo è alla base dei concetti di anticipazione, schema e visione del mondo)

LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’

L’ESTERNALIZZAZIONEL’ESTERNALIZZAZIONE, la trasformazione delle attività interne in esterne (questo processo trova applicazione nella creazione di artefatti e svolge un ruolo importante nel facilitare il processo di correzione di un’azione interna)

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I membri di una comunità arrivano a condividere una cultura, un linguaggio, un modo di esprimersi, una comunità di

pratiche, attraverso 3 caratteristiche:

LA TEORIA DELLA COGNIZIONE SITUATA

un impegno reciproco un’impresa comune un repertorio condiviso di risorse interpretative

le principali caratteristiche della “cognizione situata”

è distribuita all’interno delle pratiche sociali è mediata da artefatti di tipo fisico e normativo è specifica, cioè collegata ad una determinata situazione

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Sostituisce i concetti di ruolo e di atteggiamento con un processo dinamico, risultato dell’attività comunicativa, che si articola intorno a 2 elementi centrali:

LA POSITIONING THEORY

LA RICOSTRUZIONE LA RICOSTRUZIONE RETORICARETORICA

Il processo di “costruzione discorsiva di storie relative a istituzioni e a eventi macro sociali in modo da renderli intellegibili sotto forma di

icone sociali”

IL POSIZIONAMENTOIL POSIZIONAMENTO“il modo in cui i soggetti

producono dinamicamente e spiegano il proprio

comportamento quotidiano e quello degli altri”

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Gli oggetti della Teoria dell’inter-azione situata

I SOGGETTI, che agiscono per raggiungere oggetti specifici

IL CONTESTO, costituito dall’insieme di artefatti fisici e normativi

L’ATTIVITA’, diretta o mediata da artefatti e strutturata in azioni e operazioni

LA SITUAZIONE, parte di contesto in cui si svolge l’attività, caratterizzata da opportunità e vincoli

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