5. bovini (gestazione & parto) (m)

33
Organizzazione e Gestione Sostenibile della Produzione Zootecnica e Tutela dell’Ambiente Tecniche di allevamento in sistemi intensivi e semintensivi dei ruminanti 1 5 Gestazion Gestazion e e & & parto parto

Upload: matachealexandru

Post on 02-Oct-2015

27 views

Category:

Documents


4 download

DESCRIPTION

Bovine Gestatie Italiana

TRANSCRIPT

Consistenze & produzionistato fisiologico della femmina che va dal concepimento al parto
Concepimento
nella vacca coincide grosso modo con il salto utile o con l’ultima inseminazione strumentale
5
2. rifiuta il maschio
3. è tranquilla, mangia di più e tende ad ingrassare
4. fra il 3° e 4° mese, nei soggetti in asciutta, dalla strizzatura dei capezzoli fuoriesce una sostanza vischiosa
5. la mammella e la vulva si ingrossano
6. dopo il 5° mese di gestazione, sul fianco destro si possono sentire i movimenti del feto
5
Esplorazione rettale
Con l’animale in piedi, calzando un apposito guanto monouso che copre tutto il braccio, l’operatore introduce la mano a cuneo nell'intestino e, attraverso la parete intestinale, palpa l’utero per esaminarne il contenuto
Ecografia
Determining pregnancy in cattle is an important management tool.
The ability to determine pregnancy can allow you to make timely culling decisions, focusing the resources of your operation on sound, reliable breeders.
With experience, you can determine the age of the fetus, which will allow you to predict expected calving dates and plan for the necessary labor at calving time.
Pregnancy determination can also help you manage feeding to better meet the high nutritional demands of gestation, calving, lactation, and rebreeding.
Knowledge of expected calving dates can also be an advantage when marketing bred replacement heifers.
Potential buyers often want to purchase females whose calving dates coincide with those of their present herd.
99.bin
5
Apparato riproduttivo di una bovina giovane (veduta anteriore)
Notare la posizione della mano, con le dita piegate a pugno, all’interno del retto, direttamente oltre le corna uterine
Tratto da: ‘Determining Pregnancy in Cattle’ - Educational program of the Texas Agricultural Extension Service
Texas Agricultural Extension Service - Zerle L. Carpenter, Director
The Texas A&M University System - College Station, Texas
Apparato riproduttivo di una bovina matura (dopo diverse gravidanze)
Notare la posizione, appoggiato direttamente sulla base della pelvi
5
Separazione dei corni uterini
(30-35 giorni)
All’inizio della gravidanza, l’utero contiene una modesta quantità di fluido e si avverte la parete leggermente ispessita
Uno dei corni risulta di dimensioni leggermente maggiori rispetto all’altro
In questo stadio è possibile determinare la presenza della vescicola embrionale, facendo scorrere delicatamente il corno tra le dita, in un atto simile alla mungitura (si avverte la vescicola scivolare tra le dita)
5
5
Gestazione (90 giorni)
Il feto a 90 giorni è posizionato oltre la rima pelvica, all’interno della cavità addominale
5
L’apparato riproduttivo si trova sul piano della cavità addominale
È possibile palpare l’arteria uterina
5
5
Come trattare la bovina gravida
1. non maltrattarla, non percuoterla
2. non adibirla a lavori gravosi, specialmente dopo il 7° mese
3. non mandarla al pascolo su terreni accidentati, né farla transitare per passaggi o porte strette
4. somministrare alimenti non molto voluminosi e facilmente digeribili, né bevande molto fredde
5. non lasciarla a contatto con tori giovani
6. mandarla in asciutta almeno 45 giorni prima
7. farle fare della ginnastica funzionale, lasciandola per alcune ore all’aperto
8. alimentazione adeguata al suo stato (specialmente dal 7° mese in avanti il valore nutritivo della razione deve aumentare fino al parto)
5
Accrescimento in lunghezza e in peso del feto bovino durante il periodo della gestazione
5
5
Parto
Gli ormoni estrogeni si accumulano nella femmina gravida e la loro azione viene contrastata, durante la gestazione, dal progesterone
Al termine della gravidanza, la repentina capacità delle surrenali del feto a produrre cortisolo, l’insufficiente quantità di progesterone e, quindi, le variazioni di rapporto degli ormoni placentari, darebbero modo agli ormoni estrogeni (produzione accelerata dal volume del feto nell’utero) e all’ormone ossitocina (secreta dal lobo posteriore dell’ipofisi) di affrettare il parto
5
1. sviluppo della mammella da qualche settimana prima del parto
2. rilassamento dei legami all’attacco della coda e loro abbassamento fino a formare dei cordoni (rottura dei cordoni)
3. labbra della vulva flosce ed arrossate, tutto l’organo è ingrossato
4. dai capezzoli, strizzandoli, fuoriesce il colostro
5. i fianchi si infossano
6. dalla vulva fuoriesce una secrezione bianco-gialliccia
7. comincia la dilatazione del canale cervicale
5
Circa una settimana prima del parto, la bovina deve essere sistemata “libera” in un locale separato o, se ciò non è possibile, in una posta, separata da altri animali
La stessa bovina deve in ogni caso essere protetta dal freddo e specialmente da correnti d’aria
L’eventuale corda o catena con la quale è legata non deve essere troppo corta, per permettere alla bovina di adagiarsi comodamente e agli assistenti al parto di poterla liberare alla svelta nel caso fosse necessario
Il locale (o la posta) deve essere pulito, lavato, disinfettato e deve avere una abbondante lettiera di paglia asciutta
5
acqua potabile bollente (20 litri circa)
una bottiglia di olio (di vaselina, o di oliva, o di semi)
una bottiglia di lisoformio o di creolina
un catino con sapone ed alcuni asciugamani puliti
2 o 3 corde lisce di circa un metro e mezzo e dello spessore di un dito mignolo (le quali debbono essere state in precedenza bollite e quindi conservate pulite in un sacchetto di plastica)
2-3 bastoni solidi, lunghi 50 cm
un largo telo di plastica, pulito, da poter adagiare fra la lettiera e la parte posteriore dell’animale
5
L’assistente al parto deve:
lavarsi e disinfettarsi le mani, e calzare dei guanti lunghi di plastica mono-uso
provvedere ad immobilizzare la coda della bovina (legare la base terminale del fiocco con una cordicella abbastanza lunga, farla girare attorno al collo della partoriente e fissarla)
lavare con acqua tiepida e sapone i genitali esterni della bovina, nonché le parti adiacenti
Il parto è l’atto conclusivo della gravidanza che espone la femmina a non lievi pericoli, sia per le lesioni che si possono provocare nella fuoriuscita del feto, e sia perle condizioni igieniche dell’ambiente in cui si opera
Nei casi più complicati (presentazione anormale del feto, torsione dell’utero, lacerazioni gravi, ritenzione delle seconde, inversione dell’utero, ecc.) richiedere subito l’intervento del veterinario
5
fase preparatoria
fase di espulsione
Queste fasi costituiscono il vero e proprio parto, cui si aggiunge una successiva fase, di particolare importanza, che è quella del secondamento, cioè, dell’emissione delle membrane fetali
5
Fase preparatoria
In questa fase si notano in modo più accentuato tutti quei segni premonitori di cui si è parlato precedentemente
L’assistente al parto in questa fase non deve intervenire se non per preparare il giaciglio per la partoriente ed il materiale che potrà essere utile nelle fasi successive
5
Fase dilatante o di apertura
Il feto è racchiuso negli invogli fetali che lo mantengono come in un sacco, immerso nelle acque fetali
Nella parte più interna si trova l’amnion (seconda borsa o borsa interna), che avvolge immediatamente il feto con interposizione del liquido amniotico che, al termine della gestazione, è di 2-4 litri
Segue, verso l’esterno, l’allantoide (borsa delle acque o prima borsa), una specie di sacco a due corna che al termine della gestazione contiene dai 5 ai 12 litri di liquido giallo-bluastro
I due invogli fetali precedenti sono completamente circondati dal corion sulla cui superficie esterna si trovano i cotiledoni (i cosiddetti bottoni) i cui vasi da una parte si riuniscono per formare i vasi del cordone ombelicale diretti al feto e dall’altra hanno rapporti, attraverso le carrucole fetali, con i vasi materni della mucosa uterina
Attraverso le carrucole ed i cotiledoni il feto assume dalla circolazione materna i principi nutritivi necessari al proprio sviluppo e l’ossigeno per la respirazione cellulare e, attraverso la stessa placenta, allontana i prodotti del proprio catabolismo
5
Appena prima del parto, l’utero inizia ad avere delle contrazioni, dapprima leggere e distanziate una dall’altra e quindi sempre più forti e ravvicinate
Queste determinano la pressione del l’allantoide (della borsa delle acque o prima borsa) e del feto verso la cervice dell’utero
La stessa pressione è favorita e provocata anche dall’azione dell’oxitocina e della prostaglandina PGF2α e contribuisce al progressivo allargarsi del collo dell’utero dove si insinua la borsa delle prime acque la quale, per le contrazioni sempre più forti dell’utero, fa aumentare la larghezza del canale attraverso cui dovrà passare il feto
La borsa delle acque infine fuoriesce dalla vagina, presentandosi come un piccolo pallone rigonfio o pende come una lunga bisaccia piena di liquido
Non bisogna mai provocare la rottura di questa borsa, altrimenti si ha una incompleta e tardiva apertura del collo dell’utero e quindi un ritardo del parto
5
La borsa delle acque si è insinuata affacciandosi in vagina
B La dilatazione del collo uterino si accentua proseguendo il movimento verso l’esterno della borsa delle acque
5
(da Sirri)
(da Sirri)
Grazie alle contrazioni dell’utero, il feto assume una posizione adatta per l’espulsione (posizione normale)
5
Molte volte però il feto può assumere delle posizioni anormali per cui occorre l’intervento del veterinario
5
Fase di espulsione
È l’unica fase del parto nella quale l’assistente può direttamente intervenire per aiutare la partoriente
La borsa esterna delle acque (o prima borsa), che è generalmente di colore scuro con riflessi bluastri, si rompe spontaneamente e fuoriesce il liquido contenuto (le acque dell’allantoide), simile all’urina, il quale effettua una pulizia d’ordine meccanico di tutte le vie del parto
In seguito agli sforzi espulsivi (premiti), il feto (o almeno parte di esso) entra nella cavità del bacino e quindi nel canale vaginale
Anche la seconda borsa non deve essere rotta dall’assistente al parto, tranne quando sporge dalla vagina per parecchio tempo senza rompersi spontaneamente
Alla rottura della seconda borsa (che generalmente è di colore grigio biancastro) fuoriesce un liquido denso, mucillagginoso, quasi filante, grigio-torbido o qualche volta giallo-bruno (seconde acque o liquido amniotico) che ha lo scopo di lubrificare le vie del parto per facilitare il passaggio del feto
5
Dopo la rottura della seconda borsa è giunto il momento (se occorre e solo quando occorra) di aiutare la bovina nel suo travaglio, avendo i seguenti accorgimenti:
non aver fretta di tirare fuori il feto
non praticare strappi bruschi
la forza di trazione, se occorre, deve essere regolare e progressivamente crescente, assecondando i premiti della bovina
5
Le cure alla bovina che ha partorito
Dopo il parto, la bovina va fatta alzare in modo da favorire il ritorno dell’utero in posizione normale
Bisogna lavare bene i genitali esterni e rinnovare la lettiera
Per scongiurare il rovesciamento dell’utero è buona norma di mettere alla bovina un bendaggio (la cosiddetta «imbraca») che può essere anche improvvisato con una corda pulita opportunamente intrecciata e sistemata
5
500 g di farina di avena
500 g di farina di orzo
500 g di cruschello e crusca di grano
4 cucchiai di sale pastorizio complesso
litri 4 di acqua calda
Si somministra anche una bevanda ristoratrice calda, che può essere rappresentata da un buon litro di vino dolce cui si possono aggiungere 200-300 g di zucchero
Il pastone e la bevanda hanno lo scopo di dare alla bovina un apporto energetico per recuperare lo stress dovuto al parto e favorire il secondamento
5
Dopo 1-2 ore dal parto, la mammella e le parti circostanti vanno lavate accuratamente con acqua tiepida e sapone e, quindi, asciugate
Si raccolgono i primissimi spruzzi di ciascun capezzolo (come del resto va fatto ogni volta che si munge) e poi buttati in concimaia
La vacca sarà poi munta ed il colostro in parte somministrato al vitello neonato ed in parte congelato e conservato
5
Secondamento
È l’espulsione degli invogli fetali (detti comunemente anche placenta o secondina) che avviene 6-12 ore dopo il parto
Le seconde devono essere lasciate pendere liberamente dalla vulva finché spontaneamente cadono al suolo, senza esercitare alcun tipo di trazione
Nel caso ciò non avvenisse entro 18-20 ore dal parto, occorre ricorrere all’intervento del veterinario
A parto e secondamento avvenuto, la vulva si affloscia riacquistando le sue solite rugosità e la vagina si restringe dando un muco più abbondante del solito che si mescola alle altre secrezioni provenienti dall’utero
L’utero va incontro ad un processo d’involuzione:
dopo 4 giorni dal parto diminuisce della metà del proprio volume
dopo 7 giorni di 2/3
dopo 15 giorni ritorna normale
5
Pregnancy