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Psicologia dello Sviluppo
Corso di laurea in scienze psicologiche della personalità e delle relazioni interpersonali (L4)
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LO SVILUPPO PERCETTIVO E MOTORIO
•
Azione come guida della percezione e viceversa (connessione
tra le 2)
•
Pattern detection: il neonato possiede le capacità funzionali per
esplorare l’ambiente visivo; nascita: stimoli periferici, 20-30 cm,
bianco e nero e dinamici e a alto contrasto
•
Pattern discrimination/preference: stimolazione olfattiva
piacevole; capacità di discriminare i suoni; discriminazione per
stimoli linguistici e sonori; progressiva perdita della capacità didiscriminazione per contrasti non nativi. Preferenza per il
movimento biologico e per il volto umano (preferenze che viene
plasmata dall’interazione con l’ambiente)
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LO SVILUPPO PERCETTIVO E MOTORIO
•
Visual scanning: passaggio dall’esplorazione periferica delleconfigurazioni ad analisi interne
•
Novelty preference: tecnica della familiarizzazione
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Concezione del bambino nella prima infanzia
Prima degli anni 60
Neonato visto come:! dotato esclusivamente di risposte automatiche
! passivo recettore di stimoli
!
scarsa capacità di percepire la realtà
Neonato visto come:
!
dotato di competenze percettive e cognitive
! attivo nell’elaborazione della realtà
Oggi…
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Il mutamento nella prospettiva teorica
Prospettiva comportamentista ( visione empiristica )
Prospettiva costruttivista
La mente del neonato è priva di contenuti di conoscenza innati epredeterminati (tabula rasa) e, solo attraverso l’esperienza, processo
graduale cumulativo e continuo, e ai processi associativi tra stimoli erisposte accumula passivamente informazioni
Le competenze del neonato sono di natura sensomotoria, il bambinodispone esclusivamente dei riflessi e, solo attraverso l’azione cheinteragisce con l’ambiente e struttura la percezione.
Cosa ha contribuito a modificare la visione del neonato?
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Prospettiva cognitivista
Prospettiva nativista
Alla nascita sono presenti alcuni processi cognitivi elementari chefarebbero parte dell’architettura di base del sistema cognitivo . Questiprocessi cognitivi sono di base innati e stabili nel corso dello sviluppo.Spostamento di interesse dall’azione ai processi cognitivi (es.
percezione).
Fino dalla nascita il bambino è già predisposto ad elaborare in modo
distinto un vasto insieme di domini di conoscenza (es. volti, numero,linguaggio, ecc..)
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Prospettiva neurocostruttivista
La mente del neonato è dotata di un insieme di predisposizioni e di vincoli innati che forniscono un vantaggio adattivo iniziale e che
limitano, guidano e facilitano lo sviluppo della conoscenza.
Attenzione al processo di interazione tra il cervello e l’ambiente, siaesterno sia interno.
Concetto di vincolo biologico e di predisposizione innata:
- predisposizioni specificate per via innata che fungono da punto dipartenza predeterminato per il processo di sviluppo;
-
predisposizioni molto poco specifiche;- di carattere dominio-generale
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Le difficoltà connesse allo studio della prima infanzia
!
Reclutamento dei soggetti ! Variabilità degli stati neurocomportamentali
!
Ridotto repertorio comportamentale
!
Età preverbale
Cosa ha contribuito a modificare la visione del neonato?
I progressi in ambito tecnologico e metodologico
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Cosa ha contribuito a modificare la visione del neonato?
gli studi sullo sviluppo percettivo
!
Forte rivalutazione e valorizzazione della prima infanzia comeperiodo dello sviluppo passibile di indagine scientifica
!
Rivalutazione delle competenze percettive del bambino: l’attività
percettiva svolge un ruolo più rilevante dal punto di vista cognitivo
rispetto all’azione nelle prime fasi dello sviluppo, quando il sistema
motorio è ancora immaturo mentre tutti i sistemi sensoriali
possiedono già un discreto livello di maturità funzionale.
Le conoscenze della funzionalità dei sistemi sensoriali prima e
alla nascita.
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Lo sviluppo percettivo
non corrisponde ad una copia esatta,
immediata e diretta dell’ambiente
ma è il risultato di mediazioni e attività svolte dall’individuo,in un’organizzazione dinamica e significativa della realtà.
è lo studio dell’emergere dellacapacità di percepire il mondo che
ci circonda.
Il mondo percepito
La percezione è un processo attivo e dinamico di elaborazione deglistimoli sensoriali che procede attraverso l’analisi, la selezione e
l’elaborazione dell’informazione.
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Importante distinzione tra SENSAZIONE e PERCEZIONE
Illusione di Muller- Lyer
Triangolo di Kanizsa
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Il contatto con il mondo esterno avviene attraverso
Effetto soggettivo e immediatoprovocato dagli stimoli suidiversi organi di senso
Organizzazione dinamica esignificativa degli stimolisensoriali
SENSAZIONE PERCEZIONE
Quali informazioni inostri sensi sono in
grado di rilevare
Come elaboriamo einterpretiamo le
informazioni selezionate
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Lo studio dello sviluppo percettivo indaga in che modo ibambini delle diverse età integrano e interpretano le
proprie sensazioni.
La ricerca sulla prima infanzia studia:
! cosa è in grado di percepire il bambino alla nascita! come si modificano le abilità percettive nei primi mesi di
vita
!
il rispettivo ruolo dell’esperienza e della maturazione neldeterminare lo sviluppo
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Importanza dello sviluppo percettivo nella prima infanzia:
- dibattito innato – appreso
Lo studio della percezione nella prima
infanzia permette di analizzare econfrontare il ruolo della natura e
dell’esperienza sulle origini della
conoscenza.
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L I V E L L O D
I S
V I L U P P O -
M A T U R
A Z I O N E
POSSIBILI ESITI EVOLUTIVI
NASCITA ETA’ ADULTAESPERIENZA
Mantenimento
Mantenimento
Nessun effetto
Induzione
Perdita
Perdita
Facilitazione
ASSENZA DI MATURAZIONE
Modello di Aslin, 1981
I possibili esiti che l’intervento dell’esperienza può produrre aseconda del livello di maturazione raggiunto da una determinata
abilità a base biologica
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Esempio
Eimas et al. (1971) I bambini nei primi mesi di vita percepiscono a
livello pre-verbale i cambiamenti acustici dellediverse categorie di sonorità?
Bambini di 1-4 mesi riescono a distinguere /b/ da /p/, ma non gli esempi didue diverse /b/.
I bambini categorizzano suoni differenti, come sonori o sordi, molto tempo
prima di usare il linguaggio verbale o anche di avere un’esperienza molto estesa
nell’udire i suoni del linguaggio parlato.
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Esempio
Streeter (1976) Esperimenti con bambini di culture diverse
Bambini di 4-6 mesi riescono a discriminare contrasti fonetici che non sono
presenti nella loro lingua madre, ma a 10-12 mesi sono in grado di discriminare
esclusivamente le variazioni fonetiche presenti nell’ambiente linguistico in cui
sono immersi.
Alcune capacità percettive si sviluppano prima che intervenga una
qualche forma di esperienza
Processo di progressiva specializzazione
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Per esempio: other-race effect facilitazione nel discriminare e nelriconoscere volti appartenenti ai propri conspecifici (Pascalis et al., 1998) o
a individui della propria razza (O’ Toole et al., 1994).
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processo per il quale da uno stato di relativa
globalità, indifferenziazione e disorganizzazione,
ogni sistema biologico complesso passa a uno stato
di progressiva diversificazione e maggiore
complessità, attraverso continui scambi bidirezionali
tra organismo e ambiente.
Concetto di EPIGENESI
Gottlieb (1992)
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Gottlieb (1992) distingue tra:
Il rapporto tra struttura e funzione nel corso dello sviluppo è di tipo unidirezionale.
La maturazione delle strutture determina lo sviluppo delle funzioni.
GENI STRUTTURE FUNZIONI ESPERIENZA (muscolari, neurali) (comportamento) (ambiente)
Non è prevista la possibilità che l esercizio di alcune funzioni possa indurre la
formazione di nuove strutture, o che nuove funzioni vengano scoperte durante
l
esercizio delle funzioni già presenti
EPIGENESI PREDETERMINATA
Fattori di natura genetica generano la
specializzazione cognitiva.
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Il rapporto tra struttura e funzione nel corso dello sviluppo è di tipo bidirezionale.
Vi è una reciproca interdipendenza tra fattori biologici e ambientali nello sviluppo delle funzioni.
L
esperienza induce l
emergere di nuove funzioni, e l
esercizio delle funzioni
determina l
emergere di nuove strutture (e viceversa).
GENI STRUTTURE FUNZIONI ESPERIENZA
(muscolari, neurali) (comportamento) (ambiente)
EPIGENESI PROBABILISTICA
L’attività cognitiva diviene più complessa e si specializza inmodo graduale nel corso dello sviluppo
Fattori di natura genetica e l’esperienza interagiscono in modo bidirezionale econcorrono nel determinare l’architettura specializzata del sistema cognitivo.
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EPIGENESI PROBABILISTICA
Lo sviluppo è caratterizzato da momenti di instabilità nei quali le potenzialità
sono massime, e da momenti di successiva stabilità.
A partire da un iniziale stato di equipotenzialità, lo sviluppo consiste nel
progressivo restringimento dei percorsi e degli esiti evolutivi possibili.
Lo stato finale dipende dall insieme specifico di vincoli che hanno agito in
momenti precisi dello sviluppo.
Il“
paesaggio epigenetico”
di Waddington (1975)
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Acuità visiva: indica la capacità di cogliere i dettagli più fini diun’immagine ed è misurata in termini di frequenza spaziale. Nel
neonato è circa 30 volte inferiore rispetto all’adulto e, non supera il
valore di 1 c/g: a 20 cm di distanza il neonato può distinguere strisce
bianche e nere alternate di 1.5 mm, a condizione che il livello dicontrasto presente sia massimo.
La percezione visiva del neonato
Il sistema visivo è in grado fin dalla nascita di rispondere allestimolazioni provenienti dall’ambiente, tuttavia i limiti nella percezione
visiva del neonato sono dovuti dall’incompleta maturazione delsistema visivo e del sistema nervoso
Le caratteristiche del sistema visivo alla nascita
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Sensibilità al contrasto: capacità del sistema visivo di cogliere piccoledifferenze di luminanza nello spazio visivo. Nel neonato è di circa 10
volte inferiore a quella di cui dispone l’adulto. Il picco massimo si haper frequenze spaziali vicine agli 0.20 c/g, valore che corrisponde a
strisce di 7.5 mm poste ad una distanza di 20 cm.
Le caratteristiche del sistema visivo alla nascita
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Piano focale: l’accomodazione del cristallino per le varie distanze
visive è minima nel neonato e di conseguenza il piano focale tende adessere fisso e situato ad una distanza di circa 20 cm. Le capacità visive
neonatali, seppur limitate rispetto a quelle adulte, sono sufficienti per
soddisfare i bisogni del bambino.
Le caratteristiche del sistema visivo alla nascita
Colore: nessun dato disponibile prima dei 4 mesi, età in cui i bambini vedono i colori come gli adulti normali.
Scansione visiva: strategie di selezione dell’informazione utilizzatedurante l’esplorazione dello stimolo; natura dell’informazione
selezionata nello stimolo.
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L’immaturità del sistema nervoso implica la imperfettamielanizzazione delle fibre delle vie ottiche cheimpedisce sia una rapida trasmissione dei messaggi al
cervello, sia una adeguata motilità oculare.
Fino ad 1 mese l’accomodazione del cristallino (messaa fuoco di oggetti posti a diverse distanze) è minima e,il coordinamento binoculare viene ritenuto carente.
Queste limitazioni non impediscono al neonato né imovimenti oculari né la percezione di stimoli visivi.
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Il neonato è in grado di:
• ispezionare l’ambiente tramite movimenti oculari coniugati
(consentono ampia esplorazione del campo visivo, in direzioneorizzontale più che verticale) e di inseguimento (permettono diseguire uno stimolo che si sposta lentamente dal centro del suo
campo visivo verso la periferia).
• il riflesso pupillare permette al neonato di discriminare gli
stimoli intensi e vicini.
•
entro i 3 mesi si sviluppa la visione binoculare (capacità dimettere a fuoco gli oggetti con entrambi gli occhi).
• sin dalla nascita discriminano sfumature cromatiche.
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1. Acuità visiva2. Sensibilità al contrasto3. Piano focale ( Accomodamento )
5. Colore6. Scansione visiva
Le caratteristiche del sistema visivo alla nascita
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Alla nascita, il bambino può selezionare facilmente stimoli:
!
di grandi dimensioni
! a forte contrasto
! a bassa frequenza spaziale
! posti ad una distanza compresa tra i 20 e i 30 cm
! non troppo distanti dal centro del campo visivo.
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! stimoli strutturati rispetto a quelli uniformi
!
stimoli complessi rispetto ai semplici
! stimoli curvilinei
! attenzione sui contorni attraggono maggiormente la
loro curiosità
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! Sfruttano le poche risposte comportamentali che i bambini nel
primo anno di vita sanno produrre spontaneamente (fissazione visiva, suzione,…)
! Si basano sulla ideazione di una situazione sperimentale criticaall’interno della quale la risposta prodotta dal soggetto consente di
compiere inferenze sulla natura dei processi sottostanti
! Non sono invasive
! Consentono rilevazioni oggettive, attraverso l’utilizzo distrumenti che registrano le risposte dei soggetti
! Hanno ampie potenzialità di applicazione: vengono utilizzate perstudiare diversi aspetti dei processi attentivi, percettivi e cognitivi
I paradigmi utilizzati per lo studio della prima infanzia
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Alcuni esempi di risposte comportamentali non verbali che ibambini spontaneamente mettono in atto utilizzate nelle
ricerche sulla prima infanzia." Movimenti oculari.
" Orientamento della testa in direzione di uno stimolo
"
Risposte di startle
" Modificazioni nelle espressioni facciali
"
Indici fisiologici (ritmo cardiaco e respiratorio, attività elettrica
cerebrale)
" Movimenti degli arti inferiori e superiori
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Capacità presenti alla nascita :
funzioni cognitive vs operazioni
# Udito: discrimina suoni linguistici vs nonlinguistici( Kimura,1973 ); il proprio pianto vs quello di
un coetaneo ( Dondi, 2001 )
#
Gusto:discrimina dolce dal salato
# Olfatto: discrimina l’odore del latte materno daquello di un estranea
( Mc Farlane, 1973 )
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I progressi nelle conoscenze della funzionalità dei sistemi
sensoriali alla nascita
• Mette a fuoco con entrambi gli occhi a una distanza di 20 cm
•
Segue con gli occhi un oggetto in movimento
• Preferenza alcuni stimoli visivi rispetto ad altri Vista
Udito• Localizza la fonte sonora
• Risponde a diversi suoni, soprattutto alla voce umana
•
Discrimina la voce della madre da quella di altre persone
Odorato
• Reagisce ad alcuni odori, ad esempio, l’ammoniaca
• Discrimina l’odore della madre già nella prima settimana di vita
• Discrimina stimoli olfattivi gradevoli e sgradevoli (variabile dipendente:
espressione facciale)
Gusto• Discrimina il dolce dal salato. Riconosce l’acido dall’amaro
• Preferisce le sostanze zuccherine e rifiuta quelle salate
Tatto• Risponde alle stimolazioni tattili in quasi tutte le parti del corpo,
soprattutto intorno alle mani e sulla bocca
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I progressi nelle conoscenze della funzionalità dei sistemi
sensoriali alla nascita
Competenze gustative e olfattive precoci:
Il neonato risponde diversamente a:
Espressioni di soddisfazione
Sapori dolci
Odori gradevoli (lattematerno)
Espressioni di disgusto eirritazione
Sapori amari e acidi
Odori sgradevoli
Le sensazioni gustative e olfattive nel neonato sono importanti ai fini
della nutrizione ma anche al fine di mediare la relazione con il caregiver.
*
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I progressi nelle conoscenze della funzionalità dei sistemi
sensoriali alla nascita
Competenze gustative e olfattive precoci:
Stimolo dolce > espressione positiva, live sorriso, movimenti di suzioneStimolo amaro > espressione di non gradimento, arricciamento del naso,
chiusura occhi, movimenti di sputo.
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I progressi nelle conoscenze della funzionalità dei sistemi
sensoriali alla nascita
Percezione uditiva precoce
A l l a n a s c i t a
• riconoscono precocemente la voce materna e la preferiscono ad altri stimoli
• sono inizialmente in grado di discriminare i fonemi delle diverse lingue, per poi
focalizzarsi selettivamente solo su quella della propria cultura di appartenenza
P
r i m a d e l l a
n a s c i t a
• la voce della madre, trasmessa verso il basso tramite il diaframma, è lo stimolo
sonoro che può essere udito meglio dal feto.
• il feto è in grado di udire gli stimoli sonori esterni, s.tto se di elevata intensità, che
penetrano attraverso la parete addominale materna in utero.
• sono predisposti ad elaborare le caratteristiche ritmiche degli stimoli linguistici. Es.
orientano gli occhi e la testa in direzione di suoni ritmici e di voci umane.
i ll d ll f i li d i i i
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I progressi nelle conoscenze della funzionalità dei sistemi
sensoriali alla nascita
Tatto
D o l o r e
• il dolore nei neonati può essere alleviato da una varietà di stimoli: suzione di
soluzione zuccherina, suoni, odori gradevoli.
S e n s i b i l i t à
t a
t t i l e
• il neonato è in grado di discriminare alcuni stimoli tattili con le mani
o la bocca (ruvidi versus lisci).
• comincia a svilupparsi a partire dall’ottava settimana dal concepimento. A tre
mesi dal concepimento il feto si gira nella direzione di uno stimolo tattile.
• gli stimoli dolorosi elicitano una forte risposta di stress nel neonato: modificazioni
nell’espressione facciale, negli indici fisiologici, pianto (Es. prelievo del sangue).