6 gennaio 2011 … la befana … racconti e leggende ... · la nascita di un gran re. decisero...

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FUOCO … LA MAGIA DEL SUO ARDIRE PUO’ PREDIRE IL FUTURO I falò di inizio anno sono una tradizione popola- re molto sentita che consiste nel bruciare delle grandi cataste di legno e frasche nei primi gior- ni di gennaio, solitamente durante la vigilia dell’Epifania. Sembra che questa usanza risalga a riti pre-cristiani, i Celti infatti accendevano dei fuochi per ingraziarsi la divinità e bruciava- no un fantoccio rappresentante il passato. Rimasta intatta come rituale da svolgersi nella vigilia dell’Epifania, ancora oggi la fiamma sim- boleggia la speranza e la forza di bruciare il vec- chio e tutte le cose passate, la direzione delle sue scintille viene letta come presagio per il fu- turo. Il fuoco simboleggia anche la luce, la vera luce del mondo che tutto illumina con la sua forza e speranza come la nascita di Gesù. Un giorno, i Re Magi partirono carichi di doni (oro, incenso e mirra) per Gesù Bam- bino. Attraversarono molti paesi guidati da una stella, e in ogni luogo in cui passavano, gli abitanti accorrevano per conoscerli e u- nirsi a loro. Ci fu solamente una vecchietta che in un primo tempo voleva andare, ma all’ultimo minuto cambiò idea, rifiutandosi di seguir- li. Il giorno dopo, pentita, cercò di raggiunge- re i Re Magi, che però erano già troppo lontani. Per questo la vecchina non vide Gesù Bambino, né quella volta né mai. Da allora ella, nella notte fra il cinque e il sei Gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a por- tare ai bambini buoni i doni che non ha da- to a Gesù. http://www.lascatoladeisegreti.it/befana.htm 6 gennaio 2011 … La Befana … racconti e leggende illustrate da alcune pittrici di Albignasego Disegni di Maria Raia

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Page 1: 6 gennaio 2011 … La Befana … racconti e leggende ... · la nascita di un gran re. Decisero allora di partire, e come s'incamminaro-no, la stella luminosa, dal cielo, indicava

FUOCO … LA MAGIA DEL SUO ARDIRE PUO’

PREDIRE IL FUTURO I falò di inizio anno sono una tradizione popola-re molto sentita che consiste nel bruciare delle grandi cataste di legno e frasche nei primi gior-ni di gennaio, solitamente durante la vigilia dell’Epifania. Sembra che questa usanza risalga a riti pre-cristiani, i Celti infatti accendevano dei fuochi per ingraziarsi la divinità e bruciava-no un fantoccio rappresentante il passato. Rimasta intatta come rituale da svolgersi nella vigilia dell’Epifania, ancora oggi la fiamma sim-boleggia la speranza e la forza di bruciare il vec-chio e tutte le cose passate, la direzione delle sue scintille viene letta come presagio per il fu-turo. Il fuoco simboleggia anche la luce, la vera luce del mondo che tutto illumina con la sua forza e speranza come la nascita di Gesù.

Un giorno, i Re Magi partirono carichi di doni (oro, incenso e mirra) per Gesù Bam-bino. Attraversarono molti paesi guidati da una stella, e in ogni luogo in cui passavano, gli abitanti accorrevano per conoscerli e u-nirsi a loro. Ci fu solamente una vecchietta che in un primo tempo voleva andare, ma all’ultimo minuto cambiò idea, rifiutandosi di seguir-li. Il giorno dopo, pentita, cercò di raggiunge-re i Re Magi, che però erano già troppo lontani. Per questo la vecchina non vide Gesù Bambino, né quella volta né mai. Da allora ella, nella notte fra il cinque e il sei Gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a por-tare ai bambini buoni i doni che non ha da-to a Gesù. http://www.lascatoladeisegreti.it/befana.htm

6 gennaio 2011 … La Befana … racconti e leggende illustrate da alcune pittrici di Albignasego

Disegni di Maria Raia

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CALZE E DOLCI L’uso dei doni assumerebbe un valore propiziatorio per l’anno nuovo, l’uso della calza va ricon-dotto forse al fatto che la vec-chia era povera e non aveva altro che delle calze da utilizzare per contenere i dolci per i bambini … Ma vedremo nel racconto dei re Magi in perché del suo girovagare di casa in casa.

LA STORIA DELLA SCOPA Una scopa magica che fa volare …. la Befana si muove con questo misterioso mezzo di trasporto un po’ perché come tutte le vere streghe che si rispettino ha la sua scopa ma soprattutto questa ser-ve per spazzare via le fatiche e i brutti ricordi dell’anno appena passato e lasciare invece spazio a sogni e speranze per l‘anno nuovo

che sta arrivando

Disegni di Franca Grigoletto

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I RE MAGI I re Magi non erano re, ma sacerdoti che alla corte di Babilonia studiavano le stelle per predire il futuro. Quando nacque Gesù una stella si mise a brillare più delle altre e attrasse la loro attenzione. Da bravi maghi capirono che la stella indicava loro un evento davvero speciale. Si ricordarono allora quello che era scritto nei loro testi antichi circa la nascita di un gran re. Decisero allora di partire, e come s'incamminaro-no, la stella luminosa, dal cielo, indicava a loro la strada da seguire. Li condusse fino a Betlemme, sopra la grotta di Gesù. I re Magi si chiamavano: Gasparre, Melchiorre e Gasparre, Melchiorre e Gasparre, Melchiorre e Gasparre, Melchiorre e BaldassarreBaldassarreBaldassarreBaldassarre e portarono in dono al Bambinello oro incenso e mirra. I re Magi rappresentano le tre razze umane: La razza bianca, La razza nera La razza gialla. I doni oro incenso e mirra rappresentano: L'oro; la regalità. L'incenso; la divinità. La mirra; l'umanità.

CARBONE, CARBONCINO … TI FACCIO UN DISEGNINO

Lo conoscete il detto:” Il carbone o unge o scotta”? Vuol dire che il carbone non è buono come i bambini che lo ricevono per “punizione”… ma in realtà questo strano dol-ce nero fatto di zucchero serve solo come scherzo per ricordare ai bambini di essere buoni e non fare troppi capricci. Quindi tutti tranquilli che il carbone nella calza c’è solo per ridere un po’ dei propri capricci.

Disegni di Sabrina Galiazzo

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I BAMBINI I bambini sono i grandi protagonisti di questa festa, sono loro i destinatari di tanti dolci e tanti doni, perché in questa notte magica diventano tutti un po’ dei piccoli Re. Ogni bambino possiede un cuore grande e buono e la sua mente imma-gina tante storie fantastiche, sogni e desideri. Ogni bambino rappresenta il futuro, l’anno nuovo, è il buon auspicio per tutti coloro che sapranno farli cre-scere in un clima di pace e serenità.

Disegni di Franca Donati Franceschi

LA NOTTE, LE STELLE E LA LUNA L’arrivo della Befana si associa al fatto che in cielo c’è la luna, chissà magari il magneti-smo lunare avvolge tutto con la sua magia, o veramente c’è la luna perché la Befana in fondo è un po’come una strega magica .. o forse sarà solamente perché con la luna pie-na, che illumina il mondo, è più facile volare. E le stelle? Si narra che i Re Magi per giunge-re alla capanna dove nacque Gesù Bambino furono aiutati proprio dalla Stella Cometa che illuminò e indicò loro la strada da per-correre.

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Disegni di Silvia Varotto

DI COSA SONO FATTE LE STELLE?DI COSA SONO FATTE LE STELLE?DI COSA SONO FATTE LE STELLE?DI COSA SONO FATTE LE STELLE?

tratto da: http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080311065425AA63enT: Nello strato esterno ci sono l'idrogeno e l'elio, sotto carbonio e ossigeno, sotto ancora troviamo neon e magnesio, silicio, ferro e nichel. Tutti questi metalli pesanti si sono originati tramite reazioni di fusione nucleare tra più nuclei atomici. quando le reazioni arrivano a creare ferro non proseguono più, perché, la creazione di atomi più pesanti richiede energia, e questo "toglie" vita alla stella facendola esplodere... Tratto da http://planet.racine.ra.it/testi/cosa_stelle.htm “Cosa sono le stelle” di Marco Garoni Il colore delle stelle: blu, blu-bianche, bianche, giallo-bianche, stelle gialle (come il nostro Sole), gialle-arancio e rosse (di gran lunga le più numerose) Il colore dipende dalla loro temperatura: le blu sono le più calde, le rosse le più fredde. Una volta cono-sciuta la temperatura e la luminosità di una stella diventa semplice calcolare quanto sia grande e distante dalla Terra. Le stelle blu-azzurre, una volta terminato il loro ciclo vitale esplodono violentemente dando origine a quelle che vengono chiamate SuperNove.

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Disegni di Silvia Varotto

Ma cosa sono le cose che portarono i Re Magi?Ma cosa sono le cose che portarono i Re Magi?Ma cosa sono le cose che portarono i Re Magi?Ma cosa sono le cose che portarono i Re Magi?

ORO: È un metallo di transizione tenero, pesante, duttile, malleabile di colore giallo. L'oro è un metallo di colore giallo "in massa", ma che può assumere anche una colorazione diversa a secon-da delle sue leghe: rossa, violetta. Si trova allo stato nativo sotto forma di pepite, grani e pagliuzze nelle rocce e nei depositi alluvionali. Viene usato per coniare monete ed è uno standard monetario per molte nazioni. Si usa inoltre in odontoia-tria, gioielleria e nell'industria elettronica. L'oro ha assunto nel tempo il significato di simbolo di purezza, valore e lealtà.

INCENSO Incenso è il nome genericamente attribuito alle oleoresine secrete da diverse piante arbustive che cresco-no nelle regioni meridionali della Penisola Arabica e delle antistanti coste dell'Africa orientale, la più im-portante delle quali, appartenente al genere Boswellia, è la Boswellia sacra. Significato: da sempre usato in tutte le corti orientali per il fasto, l’omaggio, l’adorazione; anche i Romani

ne appresero l’uso e da loro è passato anche nelle cerimonie liturgiche del Cristianesimo.

MIRRA La mirra è una gommaresina aromatica, estratta da un albero o arbusto del genere Commiphora, della fa-miglia delle Burseraceae, può essere anche alterata come polvere. Nella Bibbia è uno dei principali componenti dell'olio santo per le unzioni (Esodo, XXX,23), ma anche un profumo, citato sette volte nel Cantico dei Cantici. Nel Vangelo secondo Matteo è uno dei doni portati dai Re Magi al Bambino Gesù. Secondo la tradizione simboleggia l'unzione di Cristo, o l'espiazione dei peccati tramite la sofferenza e la morte corporale (la mir-ra era utilizzata anche per le imbalsamazioni). Nella Grecia antica la mirra era ampiamente utilizzata, fino a mescolarla con il vino e un episodio mitologi-co narra della sua origine, legandola a Mirra figlia del re di Cipro e madre di Adone. La mitologia classica ricorda poi la figura di Ati, il bellissimo semidio indiano dai capelli impomatati di mirra. Attualmente la mirra è utilizzata come componente di prodotti farmaceutici (proprietà disinfettanti) e soprattutto nella profumeria. (Wikipedia)