9 marzo 2015

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Lunedì 9 Marzo 2015 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno IV Numero 42 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale di Silvio Rossi Un aforisma di Talleyrand, reso fa- moso in Italia da Giulio Andreotti, che l’ha utilizzato come un mantra, recita “il potere logora chi non ce l’ha”. In- fatti, colui che è stato uno dei più lon- gevi politici della Repubblica, ha fatto logorare decine di colleghi di partito o di suoi avversari. Matteo Renzi, che della vecchia scuola democristiana è stato un allievo molto attento, ha assimilato la lezione, ... Continua a pagina 2 RIETI: IL SUO MULINO FINISCE ALL'ASTA E LUI SI UCCIDE Oreste Molinari, amico di Silvio e compagno di av- venture nei mer- cati, ci ricorda che Silvio per la giornata di domenica 8 marzo, aveva or- ganizzato al mercato di Capannelle un grande evento in occasione della Festa della Donna. “Avrebbe macinato in di- retta la farina, e poi preparato e cucinato gli strozzapreti per tutti i clienti e gli amici del mercato. BURATTINI E BURATTINAI di Mario Vito Torosantucci gni volta che incontro il mio amico contadino Romoletto, sono in forte imbarazzo, per la sua sempli- cità, per la sua dignitosa onestà intel- lettuale e per il suo spiccato acume istintivo, pur privo di un curriculum scolastico. Ovviamente, dopo i soliti convenevoli, domande sulla salute, riguardanti le nostre rispettive fami- glie, il discorso, cade immancabil- mente sul lavoro, andamento generale della vita nazionale e internazionale, profughi e politica. Romoletto, mi dice di essere molto arrabbiato, perché le cose, vanno tal- mente male, che non sa più a quale Santo rivolgersi, chiedendomi con- forto nei suoi ragionamenti logici. Lavora, butta il sangue tutto il giorno (frase di una famosa canzone), i gua- dagni sempre minori, dovuti ai vari intermediari per la vendita dei pro- dotti, le varie sigle di pagamenti, sempre più scioglilingua ed onerosi, e quindi sconcertato, gli si pone il so- lito dilemma, se andare a votare, ed eventualmente, per chi votare. Effet- tivamente, la domanda è imbaraz- zante anche per me, essendo la situazione attuale, talmente compli- cata, articolata nei vari aspetti ad ogni livello ed in qualsiasi settore, pilotata a tal punto, da creare una tale confusione, da far invidia, alla celeberrima torre di babele. O TERNI Paracadutista si schianta a terra a pagina 3 PAPA FRANCESCO Con le donne società più umana a pagina 3 PAVIA Uccide agricoltore e poi si ammazza di Matteo La Stella a pagina 3 “La ragione – spiega l’Assessore Marciano – per cui i lavoratori vanno in cig è la stessa per la quale non sono state instal- late sbarre nei par- cheggi multipiano o per la quale il Comune è costretto a pulire i parcheggi quando spetterebbe alla Sis. Questa vi- cenda dimostra ancora una volta il falli- mento della privatizzazione come forma di gestione dei servizi pubblici locali. FORMIA (LT): LAVORATORI SIS IN CASSA INTEGRAZIONE Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma a pagina 5 a pagina 6 Continua a pagina 2 RISCHIO SCISSIONE PER IL CARROCCIO S LEGA TI NEMI: ENNESIMO SCANDALO SULLA SICUREZZA di Ivan Galea a pagina 4 Tra Salvini e il sindaco di Verona Tosi non corre buon sangue. Quest’ultimo non ha digerito la deriva populista che il segretario ha impresso alla formazione, con l’alleanza di Casapound.

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L'OSSERVATORE D'ITALIA - QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE - WWW.OSSERVATOREITALIA.IT

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Page 1: 9 marzo 2015

Lunedì 9 Marzo 2015

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno IV Numero 42

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

WWW.OSSERVATOREITALIA.ITWWW.OSSERVATOREITALIA.IT

L’editoriale di Silvio Rossi

Un aforisma di Talleyrand, reso fa-moso in Italia da Giulio Andreotti, chel’ha utilizzato come un mantra, recita“il potere logora chi non ce l’ha”. In-fatti, colui che è stato uno dei più lon-gevi politici della Repubblica, ha fattologorare decine di colleghi di partito o di suoi avversari.Matteo Renzi, che della vecchia scuolademocristiana è stato un allievo molto attento, ha assimilato la lezione, ... Continua a pagina 2

RIETI: IL SUO MULINO FINISCE

ALL'ASTA E LUI SI UCCIDEOreste Molinari,amico di Silvio ecompagno di av-venture nei mer-cati, ci ricordache Silvio per lagiornata di domenica 8 marzo, aveva or-ganizzato al mercato di Capannelle ungrande evento in occasione della Festadella Donna. “Avrebbe macinato in di-retta la farina, e poi preparato e cucinatogli strozzapreti per tutti i clienti e gli amici del mercato.

BURATTINI E BURATTINAI

di Mario Vito Torosantucci

gni volta che incontro il mioamico contadino Romoletto, sono inforte imbarazzo, per la sua sempli-cità, per la sua dignitosa onestà intel-lettuale e per il suo spiccato acumeistintivo, pur privo di un curriculumscolastico. Ovviamente, dopo i soliticonvenevoli, domande sulla salute,riguardanti le nostre rispettive fami-glie, il discorso, cade immancabil-mente sul lavoro, andamento generaledella vita nazionale e internazionale, profughi e politica. Romoletto, mi dice di essere moltoarrabbiato, perché le cose, vanno tal-mente male, che non sa più a qualeSanto rivolgersi, chiedendomi con-forto nei suoi ragionamenti logici.Lavora, butta il sangue tutto il giorno(frase di una famosa canzone), i gua-dagni sempre minori, dovuti ai variintermediari per la vendita dei pro-dotti, le varie sigle di pagamenti,sempre più scioglilingua ed onerosi,e quindi sconcertato, gli si pone il so-lito dilemma, se andare a votare, edeventualmente, per chi votare. Effet-tivamente, la domanda è imbaraz-zante anche per me, essendo lasituazione attuale, talmente compli-cata, articolata nei vari aspetti adogni livello ed in qualsiasi settore,pilotata a tal punto, da creare unatale confusione, da far invidia, allaceleberrima torre di babele.

O

TERNIParacadutista si schianta a terra

a pagina 3

PAPA FRANCESCOCon le donne società più umana

a pagina 3

PAVIAUccide agricoltore e poi si ammazza

di Matteo La Stella a pagina 3

“La ragione – spiegal’Assessore Marciano– per cui i lavoratorivanno in cig è lastessa per la qualenon sono state instal-late sbarre nei par-cheggi multipiano o per la quale ilComune è costretto a pulire i parcheggiquando spetterebbe alla Sis. Questa vi-cenda dimostra ancora una volta il falli-mento della privatizzazione come formadi gestione dei servizi pubblici locali.

FORMIA (LT): LAVORATORI SIS IN

CASSA INTEGRAZIONE

Eleganza e accoglienza al centro del mondoGrand Hotel Palace - Roma

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Romaa pagina 5 a pagina 6

Continua a pagina 2

RISCHIO SCISSIONE PER IL CARROCCIO

SLEGATI

NEMI: ENNESIMO SCANDALO SULLA SICUREZZAdi Ivan Galea a pagina 4

Tra Salvini e il sindaco di Verona Tosi non corre buon sangue. Quest’ultimo non ha digerito la deriva populista che

il segretario ha impresso alla formazione, con l’alleanza di Casapound.

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pag. 2 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Lunedì 9 Marzo 2015 - Anno IV Numero 42

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

di Silvio Rossi

... pronto a utilizzarla nel momento incui le condizioni politiche lo pongonoin una situazione di vantaggio.Dopo la “salita al trono” dell’allorasindaco di Firenze, in molti scommet-tevano nella spaccatura del PD, con-vinti che la minoranza bersaniananon avrebbe accettato il cambio distrategia politica del partito. In effetti,tensioni e malumori, dal momentodella successione a Letta, fino alle re-centi approvazioni delle riforme, cene sono stati. Spesso i più strenui so-stenitori dell’ala più a sinistra, da Fas-sina a Civati, da Cuperlo a Mineo,hanno minacciato uscite, spaccature, rese dei conti.Se però analizziamo la situazione po-litica di questi ultimi tredici mesi, ciaccorgiamo che uno dei partiti che hasubito meno defezioni è stato proprioil Nazareno. Se nel PD molti annun-ciano uscite, ma nessuno imbocca de-finitivamente la porta, nelle altreformazioni, anche senza annunci, lescissioni sono all’ordine del giorno. SEL ha visto una decina di parlamen-tari, con in testa Gennaro Migliore,confluire nel partito di Renzi. Stessacosa avvenuta per Scelta Civica. Perquanto riguarda i Cinquestelle, le de-fezioni c’erano prima di Renzi, cisono oggi, e probabilmente continue-ranno a esserci, finché non reste-ranno soltanto Grillo e Casaleggio.Delle tensioni dentro Forza Italia, ne abbiamo parlato molto.

Tra Verdini e Fitto c’è più distanza diquella che separa l’estrema sinistracon l’estrema destra del fronte parla-mentare. Ultima in ordine di tempo,anche la Lega sta affrontando il problema “divisioni”.Tra Salvini e il sindaco di Verona Tosinon corre buon sangue. Quest’ultimonon ha digerito la deriva populistache il segretario ha impresso alla for-mazione, con l’alleanza di Casapound. Un partito come la lega, per sua na-tura, riesce a rimanere unito se man-tiene un’attenzione forte nei temi piùconsoni (tutela del nord, controllodell’immigrazione, federalismo), marischia molto se si avventura in poli-tiche troppo schierate a destra o a si-nistra. Con le ultime decisioni ilrischio è di presentare due liste con-trapposte, facendo il gioco del centrosinistra.Se una nave cambia repentinamentela sua direzione, i passeggeri che sitrovano sul lato esterno rischiano di essere sbalzati fuori. Rischio che è più attenuato se la naveè grande, perché la stazza attenuaparzialmente lo scarto. Se la nave èpiù piccola invece, chi si trova dal latoopposto alla virata, rischia più facilmente di finire in acqua. Per questo motivo il Partito Democra-tico si è potuto permettere modifichedella propria politica che hanno la-sciato conseguenze non drammati-che, mentre la stessa azione a viaBellerio può avere conseguenze letali.

dalla prima “SLEGATI”dalla prima l’editoriale di Mario Vito Torosantucci

... La vera soluzione al nostro pro-blema, è l’utopia, cioè, attendere la co-stituzione di un partito, che racchiuda,ma applichi, le idee buone di tutti i par-titi, escludendo tutto il resto, che rap-presenta la maggioranza dellepromesse fatte e non mantenute neglianni. Sperando, che eventuali nuoveproposte e promesse, non venganocome al solito, portate via dal vento,e che a noi, restino soltanto le pale deimulini, che puntualmente si trasfor-meranno, in grandi palate sui nostridenti. In termini semplici cerco di farcapire, al mio amico Romoletto, chegli onesti cittadini, sono soltanto dellepedine, da spostare a piacimentodella politica, sottomesse, inermi, equindi, dei burattini nelle mani deiburattinai. Mediaticamente, la nostraattenzione, viene spostata con sa-piente artificio, da un settore all’altro,che come per incanto, all’improvvisosparisce, riproponendosi successiva-mente, quando era stato già abbandonato dalla nostra mente. Le paure, le angosce, le preoccupa-zioni , riaffiorano periodicamente conpiù o meno intensità, alternandosi inun vortice psicologico, che si riper-cuote sul nostro sistema nervoso, cre-ando quella confusione, per cui siamotalmente fragili, e quindi manovrabili,gestibili e controllabili, infondendonel paese un’atmosfera negativa chene frena lo sviluppo. I giornali sono incrisi? Ovvio! La carta stampata è disolito di parte, quindi un apparte-nente ad una determinata area, se sirende conto della continua non obiet-tività nel trattare gli argomenti daparte del proprio giornale, avendo unminimo di dignità intellettuale, si di-samora e si allontana sempre piùdalle vicende politiche. A questo ri-sultato, influisce molto la miriade ditelegiornali, che, anche loro pilotatipoliticamente, inculcano nella massa,tutto ciò che desiderano sia di loro in-teresse, imponendo con scaltrezza,un bel lavaggio del cervello. Infatti, incerti momenti, siamo bersagliati dalledrammatiche notizie dell’isis e delle

teste tagliate, cosa, che non fa più no-tizia ormai, cosa volete che sia unapersona che taglia la testa ad un’altrapersona. Infatti poi, quei macellai,hanno cambiato strategia, comin-ciando a bruciare gli esseri viventi,perché essendo passato qualche se-colo, la nostra memoria era diventatalabile a certi episodi). In altri momentipossiamo dedicarci ai femminicidi,che nel nostro paese, non mancanomai, alla malasanità, alle rapine e vio-lenze comuni, che per la maggioranzadei casi, sono dovute agli stranieriche importiamo, e che non siamo ca-paci, perlomeno di rispedirli a casaloro, dove sarebbero bene accolti. Ro-moletto, non è razzista, ma ha paura.Quella paura che attanaglia la mag-gior parte degli italiani, inermi, e cheper le nostre leggi sbagliate, non sipossono neanche difendere. Ho racco-mandato al mio amico, qualora fosseaggredito in casa propria, di nonusare il fucile da caccia, perché pas-serebbe dei guai, ma nel momento incui venisse macellato di botte, cercaredi convincere quei delinquenti assas-sini, con le buone e con qualche ca-rezza. Tornando alla presa in giro daparte della politica, fa veramente ar-rabbiare, vedere e sentire in televi-sione un parlamentare, della bandadei cosiddetti perbenisti, che in ri-sposta alle proteste di cittadini stufidi violenze, e quindi pronti a ribel-larsi e sostenere il benzinaio indagatoper omicidio, continuava a dire ripe-tutamente, con una espressione iro-nica, che lui preferiva essere difeso dalle forze dell’ordine. Che genio! Ogni persona onesta, vuole e deve es-sere difesa dalle forze dell’ordine. Equando queste non ci sono o nonsono sufficienti ? Bisogna forse su-bire, farsi violentare o farsi ammaz-zare? Però ecco che l’interesse si fapiù acceso, e quindi è preferibile spo-stare l’interesse dei cittadini, su unabelle partita di calcio, il sipario delteatrino si riapre e lo spettacolo italiano va avanti. Alla prossima...

di Alberto De Marchis

Sembrava quasi fatta eppure la gelatadell'Eurogruppo è arrivata sonanteper il compagno Varoufakis che sem-bra non piacere a Bruxelles. E' stato lostesso Varoufakis che nella mattinataha alzato la cresta, parlando di unAtene che non avrebbe più chiestoprestiti e di un referendum sull'europoi smentito: non era "sull'euro".Adesso il ministro delle Finanze elle-niche deve attututire lo schiaffo. Lalista di riforme che la Grecia ha in-viato all'Ue "non e' completa" e per es-sere attuata richiedera' "tempilunghi". Cosi' il presidente dell'Euro-gruppo Jeroen Dijsselbloem, ha rispo-sto a una lettera ricevuta venerdi' dalnuovo governo di centrosinistra di Atene. "Questo documento sara' utile nelprocesso di identificare la lista di mi-sure di riforme - ha scritto Dijssel-bloem - ma le proposte hannobisogno di un ulteriore discussione".Una 'gelata' che arriva alla vigilia dellariunione che si terra' domani a Bruxel-les. Motivo forse anche per cui AlexisTsipras ha chiamato oggi il presidentedella Bce Mario Draghi confermandoil rispetto dell'Eurotower e chiedendo-

gli di non sottostare a pressioni poli-tiche. Inizialmente Dijsselbloem,aveva ieri risposto "in maniera posi-tiva" alla lettera inviatagli dal ministrodelle Finanze ellenico, Yanis Varoufa-kis, che aveva chiesto di iniziare im-mediatamente i colloqui tecnici con icreditori (Ue, Bce e Fmi) sulla basedelle sette riforme proposte nella mis-siva. Lo afferma un portavoce del go-verno greco. "Dijsselbloem ha speditouna lettera ieri notte per rispondereal ministro delle Finanze Varoufakis",fa sapere il portavoce, "ha riposto inmaniera positiva al ministro greco,sottolineando la necessita' che i nego-ziati continuino nella sede del gruppodi lavoro dell'Eurogruppo e tra i teamtecnici in modo da applicare la deci-sione del 20 febbraio. In tale data iministri delle Finanze dell'area euroavevano acconsentito a estendere diquattro mesi il piano di aiuti ad Atenealla condizione che il governo Tsiprasgli sottoponesse una lista di riformeeconomiche e che quest'ultima ve-nisse valutato positivamente dai creditori. La prima tranche di riforme propostesara' sul tavolo dell'Eurogruppo di lu-nedi' prossimo. Insomma si tratta diun vero e proprio terremoto ellenico.

GRECIA: SULLE RIFORME TUTTO DA RIFARE

"Un altro importante traguardo rag-giunto in meno di due anni, un altrotassello fondamentale per l'efficienzadell'Agenzia Regionale per lo Sviluppoe l'Innovazione dell'Agricoltura delLazio e per l'Amministrazione Zinga-retti", è quanto dichiara in una nota An-tonio Rosati, amministratore unicoARSIAL, in merito al bando di gara perl'affidamento dell'Enoteca Regionaledel Lazio 'Palatium', terminato il 20 feb-braio. "Sono pervenute 10 offerte e perl'Agenzia questo rappresenta senzadubbio un grande successo. Tutte pos-siedono i requisiti richiesti nella proce-dura e il passo successivo sarà inoltrarele lettere di invito per la presentazionedei progetti tecnici e delle offerte eco-nomiche, i due criteri su cui si baseràl'aggiudicazione finale. L'Enoteca Regio-

nale - ha concluso Rosati - avrà prestouna gestione imprenditoriale privatama continuerà a svolgere un ruolo pri-vilegiato nella valorizzazione e nellapromozione delle eccellenza enogastronomiche del Lazio".

ROSATI (ARSIAL): GRANDE SUCCESSO, 10

OFFERTE PER BANDO ENOTECA REGIONALE

Varoufakis incassa la sveglia della Ue. Tutto s'immaginava fuorché

questa reazione. Ma forse il ministro ellenico ha tirato troppo la

corda con Bruxelles

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pag. 3www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.it L’osservatore d’Italia edizione di Lunedì 9 Marzo 2015 - Anno IV Numero 42

CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

Un omaggio a tutte le donne del mondo nellagiornata che le commemora. Ha lasciato tuttisenza parole, Papa Francesco quando ha rivolto"un saluto a tutte le donne che ogni giorno cer-cano di costruire una società più umana e acco-gliente". "E un grazie fraterno - ha aggiunto - aquelle che in mille modi testimoniano il Vangeloe lavorano nella Chiesa. Questa giornata è pernoi l'occasione per ribadire l'impegno delledonne e l'importanza della presenza delledonne nella nostra vita: senza le donne il mondosarebbe sterile: portano la vita e ci trasmettonola capacità di vedere oltre, capire il mondo conocchi diversi, un cuore più creativo, paziente, te-nero". "Una preghiera e un pensiero - ha poi con-cluso - per tutte le donne presenti in piazza eun saluto a tutte le donne". "Durante questaQuaresima - ha poi spiegato Francesco - cer-chiamo di stare più vicini alle persone chestanno vivendo momenti di difficoltà. Vicini - haspiegato dopo l'Angelus - con l'affetto, la pre-ghiera e la solidarieta'". Poi un suggerimento rivolto alla folla di piazza San Pietro: "Cammi-niamo nel mondo come Gesù, costruiamo a Dioun tempio nella nostra vita", ha detto Papa Fran-cesco ricordando che "i veri adoratori di Dio nonsono i custodi del tempio materiale, i detentoridel potere e del sapere religioso, ma coloro che adorano Dio in spirito e verita'".Il Papa ha preso spunto dall'episodio della cac-ciata dei venditori dal Tempio, ricordato nella li-turgia di oggi. E noi, si è domandato Francesco,"gli permettiamo di fare 'pulizia' nel nostrocuore e di scacciare gli idoli (cioè gli atteggia-menti, quell'abitudine di chiacchierare e spellaregli altri) che forse si sono insediati?". Ognuno può rispondere in se stesso.Qualcuno potrebbe dire: 'Padre, io ho paura chmi bastoni, che riprenda la frusta. No, Gesù non

bastona mai, farà pulizia con tenerezza, miseri-cordia amore. la misericrodia è il suo modo difare pulizia". Il gesto di costruire e impugnare"una frusta di cordicelle", ha osservato Bergoglioall'Angelus, "suscitò forte impressione, nellagente e nei discepoli". "Chiaramente apparvecome un gesto profetico" che i presenti chieserodi confremarare con "un segno divino, prodi-gioso che accreditasse Gesù come inviato daDio". Ma poi non capirono la risposta di Gesù,che disse: "distruggete questo tempio e in tregiorni lo farò risorgere", perche', ha spiegato ilPapa, "non avevano compreso che il Signore siriferiva al tempio vivo del suo corpo, che sa-rebbe stato distrutto nella morte in croce, masarebbe risorto il terzo giorno". Infatti, "la suaumanità e' il vero tempio, dove Dio si rivela, parla, si fa incontrare".Anche noi, ha chiesto allora Francesco ai pre-senti, "facciamo di tutta la nostra esistenza unsegno del suo amore per i nostri fratelli, special-mente i più deboli e i più poveri", ed impegna-moci a rendere Gesu' "incontrabile per tantepersone che troviamo sul nostro cammino". In-fatti, ha assicurato il Pontefice, "se siamo testi-moni di questo Cristo vivo tanta genteincontrera' Gesù in noi, nella nostra testimonianza"."Ogni Eucaristia che celebriamo con fede - hapoi concluso - ci fa crescere come tempio vivodel Signore, grazie alla comunione con il suoCorpo crocifisso e risorto. Gesù conosce quelloche c'è in ognuno di noi, e conosce pure il nostropiù ardente desiderio: quello di essere abitati daLui, solo da Lui. Maria Santissima, dimora privi-legiata del Figlio di Dio, ci accompagni e ci so-stenga nell'itinerario quaresimale, affinchépossiamo riscoprire la bellezza dell'incontrocon Cristo, che ci libera e ci salva"

PAVIA: UCCIDE UN AGRICOLTORE PER CUI

STAVA LAVORANDO E POI SI AMMAZZA

PAPA FRANCESCO ALLE DONNE: "CON VOI LA

SOCIETÀ È PIÙ UMANA"

di Matteo La Stella

Pavia - I Carabinieri del nucleo radiomobile della compagniadi Voghera, durante un controllo nelle vicinanze del cimiterodi Scaldasole, in provincia di Pavia, hanno rinvenuto il corposenza vita del muratore 35enne, autore dell'omicidio di unagricoltore nelle campagne del pavese. Matteo Zanini, questoè il suo nome, è piombato nella cascina del 60enne MaurizioVaresi intorno alle 13:00 di domenica, con un fucile regolar-mente denunciato. L'agricoltore, a bordo del proprio trattore,è caduto sotto i colpi sparati da Zanini, che ha premuto per trevolte il grilletto mirando al volto del conoscente prima di dile-guarsi. Il corpo inerme di Varesi è stato rinvenuto dal nipote,che lo ha trovato riverso sul mezzo agricolo poco distante dalcasolare, prima di dare l'allarme. Solo intorno alle 17:00 è statopoi rintracciato Zanini, trovato esanime nella sua automobilevicino al cimitero di Scaldasole, in località Barco. L'uomo si èammazzato con lo stesso fucile utilizzato in mattinata perl'esecuzione, colpendosi alla gola, forse subito dopo aver sparato a Varesi. A generare il raptus omicida di Zanini, sarebbestata una lite per affari avvenuta sabato nel casale. Varesi in-fatti, aveva già richiesto in passato la manodopera del mura-tore 35enne per effettuare dei lavori all'interno della suacascina e, ultimamente, gli aveva affidato la ristrutturazionedi un portico. In merito a quest'ultima, sabato pomeriggio trai due sarebbe nata una lite che ha dato vita all'escalation di sangue domenicale.

TERNI: PARACADUTISTA SI SCHIANTA A

TERRA

Terni - Un paracadutista è morto, precipitando nella zona diTerni, in Umbria. La vittima aveva 42 anni ed era originario diRoma. Era partito poco prima dell'incidente dalla locale avio-superficie, la stessa dove morì Pietro Taricone, nel giugno dicinque anni fa. Sembra che il paracadutista facesse parte di ungruppo ma si sia lanciato da solo. Il suo corpo è stato trovatolungo una strada poco lontana dal luogo di partenza. Da chia-rire le cause dell'incidente. Non si sa ancora infatti se il para-cadute non si sia aperto oppure se ci siano stati problemidurante il lancio. Stessa fine di Taricone. Il protagonista delGrande Fratello aveva avuto un incidente dopo essersi lanciatocon il paracadute, era poi stato ricoverato all'ospedale di Terni,dove era morto il 30 giugno 2010. L'indagine avviata subitodopo era stata archiviata: dagli accertamenti era infatti emersoche a provocare la tragica fatalità era stato un errore umano.

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REDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIAREDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIANOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

NEMI: ENNESIMO SCANDALO SULLA SICUREZZA

di Ivan Galea

Nemi - Transenne a Nemi in via Ric-cardo De Sanctis detto Vittorio, che col-lega la zona alta del paese con il centrostorico, dove delle pietre si sono staccate dalla spalla di un ponte.E dire che solo pochi mesi fa, il 23 otto-bre 2014 per l'esattezza, l'intera vegeta-zione su via De Sanctis era stata oggettodi potature a nostro dire "incaute" vo-lute da quella che ormai viene definitala (dis) amministrazione di Alberto Bertucci.Infatti, l'amministrazione comunaleaveva provveduto a far tagliare con unatrincia posta su un braccio meccanicol'intera vegetazione, alberi compresi,nata a ridosso della via e sui muri di contenimento.L'utilizzo della trincia su braccio mecca-nico potrebbe aver trasmesso notevolivibrazioni alle radici delle piante (fico,edera. ecc.) nate tra gli interstizi delmuro provocando quindi l'allentamentoed il successivo distacco delle pietre. I

muri in questioni sono del tipo “alla ro-mana”, realizzati con conci di peperinomurati e listati con malta cementizia. Daevidenziare che manca ormai da svariatidecenni una corretta manutenzione dei

muri consistente nella completa estirpa-zione della vegetazione presente e nellarisarcitura delle connessure con malta cementizia.Ed a Nemi il tema della sicurezza dei cit-tadini torna prepotentemente a impe-gnare le nostre colonne nella speranzache qualcuno intenda, una volta pertutte, sollecitare questa amministra-zione comunale che sembra più impe-gnata a tamponare le proprie incapacitàgestionali del territorio con l'organizzazione di eventi e manifestazioni.Sembrerebbe addirittura che ci sia l'in-tenzione di creare un passaggio pedo-nale tra un altro costone roccioso, chein passato è stato interessato da distac-chi di massi di grosse dimensioni, e il pi-lone del ponte che si trova all'incrociotra la via Nemorense e la via De Sanctis.Si auspica si tratti solo di una leggendametropolitana, in quanto il punto inte-ressato per il passaggio pedonale nonsembrerebbe proprio adatto allo scopo,anzi, a nostro dire, potrebbe mettere aserio rischio l'incolumità degli ignari

passanti. Certo è che passare sotto iponti di Nemi e vedere questi scenari didegrado e mancanza di interventi riso-lutori finalizzati alla sicurezza per poiimmaginare che venga creato un passag-gio pedonale a rischio caduta massidove potrebbe addirittura passare unafamiglia risulta assai paradossale e sin-ceramente fa accapponare la pelle. Unpò come per l'altra annosa situazionedelle "cascate" a ridosso della pareterocciosa in via Salita della Chiesa dovead oggi, dopo due anni, di segnalazioni,non risulta ancora effettuato nessuntipo di intervento. Tirando le somme, laviabilità a Nemi è tutta una transenna: ilrischio è che il piccolo paese delle fra-gole possa rimanere blindato e isolato.La via Nemorense da entrambi i lati diaccesso al paese è transennata, la Pro-vincia di Roma non esiste più e chissàse almeno il nuovo ente sovracomunale"Roma Città Metropolitana" vorrà pren-dersi la briga di interfacciarsi con il Co-mune di Nemi per togliere i residenti edi visitatori da questo impaccio.

La viabilità a Nemi è tutta una transenna

ANGUILLARA: DOPO IL CORTEO... INIZIA IL CAMMINO

Chi è al governo della città non può trascurare le richieste che della piazza.

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara - Hanno vinto loro. Ce l’hanno fatta,anche con l’aiuto dei Social Network, con i citta-dini e i tanti ragazzi che sono scesi in piazza permanifestare il dissenso per chi è stato chiamatoad amministrare un territorio a vocazione turistica, sulle sponde del lago di Bracciano.In questi giorni l’impulso generato dalla comuni-cazione ha raggiunto ogni cittadino di Anguillara.Una decisione portata avanti per dire “no” a chisi è preso la responsabilità di gestire la macchinaamministrativa. Ciò che hanno ripetuto più volteè la disattenzione da parte della politica locale peruno degli angoli dell’Italia che offre meravigliepaesaggistiche senza uguali. Si chiedono perchéAnguillara non possa avere un programmad’azioni integrato al fine di accrescere lo sviluppo economico e sociale.Il social bombing che hanno attivato sui varigruppi Facebook ha portato il risultato che sierano prefissati : scuotere l’intera Giunta cheamministra il Paese, rei per non aver realizzato inquattro anni un piano di crescita e di ottimizza-zione del territorio adeguati. Gli ultimi tempisono stati segnati da una forte crisi culturale, unosmarrimento generalizzato da parte di chi do-vrebbe avere le idee chiare per cercare di uscireda un’angosciosa situazione di degrado che sinota in molte strutture scolastiche, in diversiquartieri periferici dove sono disattese le normaliazioni di gestione ordinaria. Gli interlocutori chesi sono succeduti hanno, di fatto, sostenuto chefinora non sono state elaborate proposte efficaciper una pianificazione strategica, in grado di ge-nerare coesione sociale e la giusta valorizzazione delle proprie ricchezze.In una città come Anguillara, che è ancora legataa logiche di tipo familistico, dove è difficile por-tare in piazza molte persone se non si appartienea certi “gruppi organizzati”, aver mosso circaquattrocento persone non è un risultato da sotto-valutare, anche se gli organizzatori speravano che l’affluenza fosse maggiore.

Il vero successo è rappresentato dal fatto che du-rante la manifestazione, così come era stato an-nunciato, sono rimasti lontani i simboli di partito.La protesta, spesso garbata, a volte un po’ forte,decisa nelle intenzioni, ha riguardato tutta la po-litica, non solo di Anguillara, e indipendente-mente dagli schieramenti. La giunta Pizzorno eral’obiettivo contingente, ma non sono stati rispar-miati i consiglieri di opposizione, le precedentiamministrazioni, la politica nazionale che ha ri-dotto i fondi ai comuni, mettendoli in difficoltà.Un dato è sicuramente emerso oggi. Chi è al go-verno della città non può trascurare le richiesteche sono giunte oggi dalla piazza. Non ci si puòarroccare dentro al Palazzo, aprendo le orecchiesolamente alle voci che giungono acriticamentedal partito di riferimento, che osserva la vita cit-tadina con gli occhi bendati. Non può acconten-tarsi di farsi raccontare i fatti quotidiani dallefalse lusinghe di giornali compiacenti che sem-brano i cortigiani dell’imperatore nella fiaba diAndersen, fingendo di non vederne le nudità fin-ché non è giunto un bimbo che ha gridato “Il re ènudo”.

ROMA EUR TRA DEGRADO E ABBANDONO

Roma - “Più che una piazza è stata una piazzata. L’atteggia-mento dell’assessore all’Urbanistica di Roma GiovanniCaudo ha deluso molto i cittadini in attesa di risposte e noici uniamo alle sacrosante contestazioni che ha scatenato”.Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritatoche così argomenta: “Questo pomeriggio, nell’ambito dellamanifestazione contro le mafie, organizzata in 50 piazzeitaliane, il titolare di uno dei più delicati assessorati dellaCapitale, durante una passeggiata volta a mostrare scandalipassati e recenti di quello che un tempo era il salotto buonodella città, ha mostrato un atteggiamento di sprezzo e non-curanza per i problemi più gravi di quel territorio. Intervi-stato su un tema scottante quale l’annunciata riapertura delluna park, attesa da anni da tutti i cittadini e dai turisti, si èsottratto alle proprie responsabilità, additando la Eur S.p.A.quale capro espiatorio di tutte le nefandezze commesse nelquartiere. L’assessore quindi – continua Maritato – non ha ilcontezza su ciò controlla, considerato che la società, appar-tiene al 90 per cento dal ministero delle Finanze ma il 10per cento lo detiene Roma Capitale. Ne tragga le debite con-clusioni e decida di conseguenza, considerato che – argo-menta il presidente – l’evento di oggi aveva tra i proprislogan la necessità di promuovere la trasparenza, aprire unadiscussione pubblica sul futuro della città, vincere la corru-zione, contrastare la speculazione edilizia. Tutte sollecita-zioni che Caudo ha totalmente ignorato, suscitando l’ira dei cittadini”.

Assotutela: "L’Eur affonda ma l’assessore Caudo

non risponde ai cittadini"

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REDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBOREDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBONOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

RIETI: IL SUO MULINO VA ALL'ASTA E LUI SI GETTA NEL LAGOParte la mobilitazione degli amici del mercato contadino dei Castelli Romani e di Capannelle

TARQUINIA (VT), VIGILI DEL FUOCO: IL SINDACO SCENDE IN PIAZZA CON L'USB

Tarquinia (VT) - «Apprendocon soddisfazione che l’USB hafatto sua la mia proposta dimanifestare per avere un di-staccamento fisso dei vigili delfuoco a Tarquinia. In tema disicurezza non esistono citta-dini di serie A e di serie B». Loafferma il sindaco Mauro Maz-zola, che il 12 marzo sarà con la fascia tricolore inpiazza Giacomo Matteotti, a Tarquinia, insieme al-

l’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco. «L’in-cendio alla palazzina di alcune settimane fa - prose-gue il primo cittadino - ha dimostrato ancora unavolta l’estrema urgenza di attivare una sede perma-nente dei vigili del fuoco nella nostra città. Da sem-pre mi batto per risolvere questo problema e sonoanni che porto all’attenzione delle istituzioni prepo-ste le motivazioni alla base della mia richiesta. Moti-vazioni dettate da fattori oggettivi come l’eccessivadistanza da Viterbo, 45 chilometri, e le difficoltà deldistaccamento di Civitavecchia, distante 20 chilome-

tri, che opera in una città dove sono presenti il portocrocieristico più grande del Mediterraneo e una cen-trale elettrica. Un presidio a Tarquinia garantirebbela copertura di un vasto territorio, che comprende illitorale viterbese e i comuni dell’immediato entro-terra. In questi anni abbiamo avuto continui tagli allasicurezza e questo è inaccettabile, quando in giococi sono vite umane. Invito sindaci, assessori e consi-glieri dei comuni del comprensorio a partecipare,nonché i cittadini, perché questo è un problema che riguarda tutti».

Rieti - Silvio Paoselli, il mugnaio buonodelle terre intorno a Rieti, ha lasciatosoli i suoi amici del Mercato ContadinoCastelli Romani e Capannelle. Il suocorpo l’hanno ritrovato nelle acque dellago del Salto, trascinato via dalla gelidecorrenti. I suoi amici produttori eranorestii a parlarne per rispettare il doloredella famiglia, ma ormai la notizia è didominio pubblico. I coltivatori e gli alle-vatori amici di Silvio hanno deciso digridare al mondo la loro rabbia per quanto accaduto.“Sì anche vita di Silvio è stata vendutaall’asta”, hanno scritto i suoi amici con-tadini; come all’asta era stato venduto ilsuo mulino antico per il quale si era in-debitato sino al collo. Non c’è l’ha fattaa reggere in questo tempo in cui il ventodella crisi sta desertificando le nostrecampagne e le nostre vite. Quel mulinoantico è stato acquistato all’asta per unaspeculazione immobiliare; venduto as-sieme alla vita di Silvio che non ha rettoil dolore di non poter più mettere piede nel tempio della sua vita.Un sms alla sorella ed agli amici delmercato contadino con cui Silvio hadato l’addio ed ha chiesto di accudirecon amore i suoi asini. Poi il tonfo nell’acqua gelida.Elisa Di Gennaro, presidente dell’Asso-ciazione km0, soggetto gestore del Mer-cato Contadino, sì è mobilitata assiemea tutti i produttori che ogni settimanaportano cibo fresco e buono nelle nostrecase, e, a nome di tutti i produttori delCircuito Coltivendo dei Mercati Conta-dini, ha lanciato un appello al Sindacodel Comune di Contigliano, in cui sitrova il mulino di Silvio: “Chiediamo chegli speculatori che hanno comprato al-l’asta il mulino di Silvio non debbanofare del manufatto aziendale un utilizzodiverso da quello per cui Silvio ha sacri-ficato la sua vita. Chiediamo che nonvengano consentiti cambi di destina-zione d’uso di quel manufatto. Chie-diamo che la triste vicenda della morte

di Silvio sia dibattuto dal Consiglio co-munale, da convocare con urgenza inseduta straordinaria per trovare unmodo per impedire qualunque speculazione su quel manufatto”: Oreste Molinari, amico di Silvio e com-pagno di avventure nei mercati, ci ri-corda che Silvio per la giornata didomenica 8 marzo, aveva organizzato almercato di Capannelle un grande eventoin occasione della Festa della Donna.“Avrebbe macinato in diretta la farina, epoi preparato e cucinato gli strozzapretiper tutti i clienti e gli amici del mercato.Domenica noi produttori siamo statitutti al Mercato Contadino Castelli Ro-mani e Capannelle, continua Molinari,per tenere in vita il nostro comune pro-getto, per continuare ad impastare as-sieme a Silvio la “farina del suo sacco” .Si sono incontrati in centinaia all’in-terno dell’Ippodromo Capannelle, pro-duttori e consumatori, per ricordareSilvio e fare le cose che lui avrebbe vo-luto fare: impastare la farina, prepararemille forme di pasta, cuocere e man-giare assieme nel rito che al mercatocontadino accomuna i tanti che si op-pongono al dominio mondiale del-l’agroindustria in nome della sovranitàalimentare. Cartelli e foto dedicate a Sil-vio per tutto l’Ippodromo Capannelle;lacrime e sguardi sgomenti, applausi ericordi. Una protesta silenziosa con rac-colta fondi e volti cosparsi di farina per

ricordare Silvio Paoselli, il mugnaio buono.Sono esasperati i piccoli produttori agri-coli ed i piccoli trasformatori che in que-sto momento di crisi, schiacciati tra latirannia della grande distribuzione el’indifferenza delle istituzioni, trovanouno sbocco alla loro crisi solo grazie alrapporto diretto con i consumatori, at-traverso gruppi di acquisto e mercati difiliera corta autogestiti. Aziende il cuireddito agricolo dipende principalmentedalla vendita dei prodotti e non dai trasferimenti pubblici.L’agricoltura familiare dei piccoli pro-duttori e degli artigiani del cibo di qua-lità non è adeguatamente sostenutadalle istituzioni. Molti piccoli produt-tori, stretti dalla crisi, rischiano di perdere tutto.La situazione è insostenibile. In moltiper protesta vorrebbero occupare i luo-ghi di rappresentanza delle istituzioni. I responsabili del Mercato Contadino ri-volgono un appello al Presidente dellaRegione Lazio, Nicola Zingaretti, ed al-l’Assessore all’Agricoltura Sonia Ricci,affinché venga istituito con urgenza unfondo di solidarietà per i produttori indifficoltà che rischiano di perdere i pro-pri beni aziendali. Questa volta pretendono risposte concrete.“Non deve più accadere”, ci segnala Er-minio Latini l’allevatore che ha ricopertoimportante cariche istituzionali a difesa

del mondo rurale, “che si perdano terree beni aziendali per aver saltato qualcherata di mutuo. Deve essere immediata-mente istituito un fondo di solidarietàper salvare le piccole aziende in crisi ”. Non si pignorano intere vite.Oreste Molinari, consigliere del Consor-zio Tutela Frascati, ci ricorda che “ana-loghi gravi problemi li viviamo anchenel settore vitivinicolo, dove la crisi con-tinua a mietere vittime. Chiediamoanche al Ministro dell’Agricoltura dicontribuire per l’istituzione di un fondodi solidarietà per sostenere i piccoli im-prenditori agricoli che rischiano diveder pignorati e venduti all’asta i beni aziendali ”.La situazione è insostenibile. Come lo èstato in molti altri paesi dove numerosicontadini, come ci ha documentatol’economista Vandana Shiva, si sonotolti la vita per aver perso il controllo dei mezzi di produzione.Sembrava lontano nel ricordo di un altromillennio il racconto di Bernardo Berto-lucci, nel film “Novecento”, di un conta-dino che faceva violenza su se stessoper difendere le proprie condizioni divita. La scena di quel film ora la ritro-viamo proiettata sullo schermo della no-stra epoca, come se nulla fossecambiato nel frattempo. Come se il fi-nale della storia di allora fosse l’inizio di quella di oggi.Intanto gli amici del mercato contadinodi Silvio si stanno organizzando per unaraccolta pubblica di fondi che serva asalvare quel mulino venduto all’asta, per donarlo alla famiglia. La mobilitazione continua. Domanidopo i funerali a Rieti ( ore 15,30 ChiesaRegina Pacis di Rieti) i produttori amicidi Silvio incontreranno il Sindaco diContigliano per pretendere risposteconcrete. Azioni clamorose di protestaverranno concertate nel corso dei prossimi giorni. Gli amici produttori non la-sceranno solo il dolce mugnaio Silvionel suo lungo viaggio!

Stimigliano (RI) - I carabinieri delN.o.r.m. della compagnia carabinieri diPoggio Mirteto, in collaborazione con imilitari dei comandi stazione di Stimi-gliano, Cottanello e Collevecchio, nel-l’ambito dello svolgimento dei servizidevoluti ad assicurare il controllo pre-ventivo del territorio di competenza tesi

a contrastare il dilagante fenomenodell’uso e del consumo di sostanze stu-pefacenti, traevano in arresto unadonna A.V. 39enne, residente a Stimi-gliano, disoccupata, censurata. Ladonna, poco prima, all’interno di unasala giochi di Stimigliano, cedeva so-stanza stupefacente a M.M. 38enne, re-

sidente a Stimi-gliano. nella cir-costanza M.M.,veniva denun-ciato in stato diliberta all’A.G. diRieti, perche’ intercettato a bordo dellapropria autovettuta veniva trovato in

possesso di una confezione sigillata conall’interno grammi 3,200 circa di so-stanza stupefacente del tipo “cocaina” gia’ suddiviso in dosi. L’arrestata A.V., dopo le formalita’ dirito, veniva tradotta nella propria abita-zione in regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’A.G.

STIMIGLIANO (RI): ARRESTATA RESIDENTE PER SPACCIO DI COCAINA

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REDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINAREDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINA

L’osservatore d’Italia edizione di Lunedì 9 Marzo 2015 - Anno IV Numero 42

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FROSINONE: AREA ABBANDONATA DA 40 ANNI TRASFORMATA

IN PRATO ATTREZZATO Frosinone - Con un lavoro sinergico tra amministrazione co-munale e cittadini di Frosinone, un terreno incolto nel quar-tiere Scalo si è trasformato in prato, con area attrezzata emarciapiede. Le famiglie Colasanti Biagio e Iolanda ed eredi,infatti, qualche tempo fa hanno accolto la richiesta dell’am-ministrazione Ottaviani di messa a disposizione di un ter-reno inutilizzato, accanto alla scuola elementare "GiuseppeLombardo Radice". Il Comune, quindi, ha risistemato la zonaattrezzandola a verde pubblico. "Quest’area era rimasta ab-bandonata da circa quarant’anni – ha commentato il sindacoNicola Ottaviani – ed era diventata ricettacolo di varie “cri-ticità”, proprio a ridosso della scuola elementare e della pub-blica via. Grazie al contributo di queste famiglie, con illavoro dell’assessore all’ambiente Francesco Trina e del-l’agronomo del Comune, dott. Giuseppe Sarracino, l’ammi-nistrazione comunale ha potuto realizzare nella zona ungiardino con area attrezzata, che contribuirà a dotare ilquartiere degli standard di verde, fino a questo momentomarginali. Ci auguriamo che questo esempio sia seguitoanche dai titolari di altre aree che, attualmente dismesse oin disuso, possono invece risultare utilissime per la realiz-zazione di giardini, piccole piazze o luoghi di socializza-zione".

FORMIA (LT): LAVORATORI SIS IN CASSA INTEGRAZIONEMarciano: "Gestione pubblica per rilanciare il servizio"

Formia (LT) - “Forse i lavoratori sonostati male informati: l’Amministrazionenon ha preso parte all’incontro in Re-gione semplicemente perché non è stataconvocata”. L’Assessore alla Sostenibi-lità Urbana Claudio Marciano replicacosì alle critiche seguite all’avvio dellaCig per i 18 dipendenti dell’azienda con-cessionaria del servizio strisce blu. “Perlegge - prosegue l'Assessore - agli ac-cordi sulla cassa integrazione parteci-pano solo sindacati e impresa. Abbiamoscritto alle parti per chiedere comunquedi essere ascoltati in quanto concessio-nari del servizio, purtroppo non ab-biamo ricevuto riscontri. In ogni caso, lapresenza fisica non avrebbe cambiatoniente. Una crisi industriale che vaavanti da otto mesi non prende unapiega diversa nel corso di una riunione.”“La ragione – spiega l’Assessore Mar-

ciano – per cui i lavoratori vanno in cigè la stessa per la quale non sono stateinstallate sbarre nei parcheggi multi-piano o per la quale il Comune è co-stretto a pulire i parcheggi quandospetterebbe alla Sis. Questa vicenda di-mostra ancora una volta il fallimentodella privatizzazione come forma di gestione dei servizi pubblici locali. Se non vogliamo aumentare le tariffe inmodo spropositato, conservare i posti dilavoro e avere un introito per le cassecomunali, l'unica possibilità è avere unagestione totalmente pubblica, come delresto ha già espresso il Consiglio Comu-nale a Dicembre. La SIS ha gestito male,ma anche un altro privato, di fronte alriconoscimento di un aggio del 41% alComune, di fronte a 18 dipendenti fulltime da assumere e a tariffe bloccate sa-rebbe entrato in crisi. Forse l’azienda

pensava, aggiudicato l’appalto, di potertrattare condizioni tariffarie più vantag-giose ma si è trovata di fronte la nuovaamministrazione e questa speranza èandata subito in fumo perché abbiamopreteso che si rispettasse il contratto”.Rispedite al mittente le accuse di immo-bilismo. “Dall’avvio della crisi – spiegaMarciano -, l’Amministrazione non èstata con le mani in mano. Abbiamo cer-cato di ridurre il danno facendo pres-sioni sull'impresa, nei limiti delle nostreprerogative istituzionali, affinché accet-tasse di ridurre la cassa integrazione al minimo. Il nostro compito, tuttavia, è statoquello di pensare al futuro. Insieme alPiano Urbano del Traffico, abbiamo rea-lizzato anche il Piano della Sosta che èstato consegnato proprio ieri dalla so-cietà Tau di Milano. Si tratta di un piano

straordinario che prevede la riorganiz-zazione completa dei parcheggi. Il pianoverrà sottoposto alle commissioni con-siliari, quindi sarà discusso con le forzesociali e politiche della città, perchétocca un aspetto molto rilevante per lavita delle persone. Il Consiglio, nel frat-tempo, ha già approvato la gestionepubblica dei parcheggi, ora che ha ancheil piano industriale, potrà vagliare lostrumento più adeguato per superare la crisi. Personalmente, ritengo che la gestionedei parcheggi debba essere messa as-sieme a quella di altri servizi, per ren-dere i costi amministrativi più bassi eper aumentare la produttività del perso-nale. Un esempio - conclude - è il tra-sporto pubblico locale, che viveanch'esso una situazione gestionale precaria.”

CORI (LT): AL VIA IL CORSO PER ASSAGGIATORI DI OLIO VERGINE ED EXTRA VERGINE D’OLIVA

Cori (LT) - Per la seconda volta dopo il 2010, la cittàdi Cori ospiterà il “Corso tecnico riconosciuto per As-saggiatori di olio vergine ed extra vergine d’oliva” or-ganizzato dall’associazione Centro Assaggiatori

Produzioni Olivicole Latina, con il coordinamento delPresidente del CAPOL Luigi Centauri. Il corso, giuntoalla sua VII edizione, è riconosciuto dalla RegioneLazio e si avvale del patrocinio del Comune di Cori –Assessorati alle Attività Produttive e all’Agricoltura.Il progetto punta a formare nuovi tecnici esperti as-saggiatori di olio vergine di oliva, con la partecipa-zione del Capo Panel C.O.I. (Consiglio OleicoloInternazionale) Dr Giulio Scatolini. Sono previsteprove pratiche di assaggio e lezioni sul quadro nor-mativo nazionale e comunitario, oltre ad approfon-dimenti sui metodi di coltivazione, sulle tecniche ditrasformazione e conservazione, sulle metodologiedi valutazione delle caratteristiche sensoriali per im-parare a “scoprire” e “riconoscere” i pregi e i difetti degli oli esaminati. Il corso ha una durata complessiva di 35 ore, suddi-vise in nove giornate formative, che si svolgerannopresso la Sala Conferenze del Museo della Città e delTerritorio di Cori, dal 13 al 24 Aprile 2015 con la col-laborazione dell'Associazione Culturale Arcadia. La

frequenza è obbligatoria per l’intera durata del corsoe, a seguito del superamento delle prove, i corsisticonseguiranno l’Attestato di Idoneità Fisiologica perl’iscrizione all’Elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini. La domanda di partecipazione, debitamente compi-lata su apposito modello disponibile presso la segre-teria del CAPOL, dovrà pervenire al CentroAssaggiatori Produzioni Olivicole di Latina in ViaDon Minzoni n. 1, entro e non oltre il 31 Marzo 2015.La richiesta di partecipazione dovrà essere corredata dalla fotocopia di un documento d’identità. Al corso verranno ammessi 25 partecipanti e tra gliiscritti verrà selezionata una quota pari al 70% cherisulti operante nei settori oleicolo, agroalimentare edella ristorazione. La rimanente quota sarà riservataad estimatori e/o neofiti. La selezione avverrà in baseall’ordine di arrivo delle domande. Per informazioni:CAPOL: e-mail: [email protected] – tel. n.329.1099593 - Fax 0773.690979. Tutor del corso: Catullo Manciocchi – Tel. n. 3337212220.

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