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A come AccAdemiA Il piacere di raccontarsi è più dolce quando la narrazione corre sul filo di un continuo progredire, fino al più ambizioso “lieto fine”. Quelli dell’Accademia hanno sempre avuto il gusto civile della documentazione, che è appunto un ren- der conto, oltre che una orgogliosa rappresentazione di una vicenda. Non è il primo libro, questo, che illustra le sorti di una società sportiva, che è, prima di tutto, un gruppo di amici che si sostengono leal- mente per la realizzazione di un progetto. Questo che avete fra le mani è, tuttavia., un libro speciale. Esso ripercorre anni di intense emozioni, di sacrifici veri, di una tensione costante. Non so esattamente il motivo per cui mi è stato chiesto di presentare questo libro. Non so nemmeno se qualcuno si sia ricordato che sono stato anche presiden- te del Comitato Provinciale della Federazione Pallavolo (FIPAV). Tutti sanno che mi fa piacere sentirmi accostato ai fratelli Pedicini che hanno fatto la storia della pallavolo a Benevento, insieme a Paolo Basile, Antonio Delcogliano, Franco Forte, Gaetano Amato, i fratelli Ruscello. Solo accostato, perché in vita mia non ho mai giocato a pallavolo se non sulla spiagga di Zambrone dove, peraltro, mio nipote Mario (figlio di Francesco) ad un certo punto mi pregò di fargli il favore di uscire. Bella educazione. Oltre a quella medaglia d’oro del torneo amatoriale in riva al mare, conservo un’altra medaglia d’oro relativa alla vittoria a Telese di una festa dello sport alla quale partecipavo in qualità di presidente della FUCI. Insieme ad Antonio Petrilli ci scrivevano a referto, se per caso qualcuno si fosse fatto male. Niente trascorsi agonistici, quindi. E niente trionfi da dirigente, se non una finale nazionale juniores vinta dalla Klippan Torino organizzata (soprattutto da Antonio Buratto) nel nostro “Mario Parente”. Era, peraltro, un periodo amaro, con il disimpegno dei Vigili del Fuoco del comandante Mariani e con la necessità di racimolare contributi e inventare presidenti. Fu in quegli anni, nei quali lo stesso Michele Ruscello – astro nascente da noi – si trovò sulla panchina del Modena ad accettare una trasformazio- ne in palleggiatore perché gli mancavano una ventina di centimetri, che balenò l’idea di una strada tutta nuova. Ad Avellino c’era stata la serie A nella pallacanestro con Mabel Bocchi. Perché non provavamo, a Benevento, a creare la pallavolo femminile? Ma non tanto per mettere le ragazze dalle due parti di una rete. Proprio per programmare una scalata ai vertici. Insomma per andare in serie A. L’Accademia Volley ha fatto tutto questo. Ha cominciato da zero, curando le ragazzine che uscivano casomai dai Giochi della Gioventù, le ha fatte maturare nei tornei e nei campionato adatti alla loro età e, quando sono cresciute, ha cominciato a strutturare la prima squadra per inseguire il sogno. Alla fine di uno splendido campionato, fatto quasi solo di vittorie, a primavera del 2008 il sogno si è avverato. E’ del tutto legittimo l’orgoglio della pattuglia dell’Accademia Volley. Si è data la dimostra- zione che quando ci sono l’impegno, la preparazione culturale, la costanza e il disinteresse personale si possono mettere a fuoco progetti e si possono concretizzare anche in una realtà non sempre stimo- lante come quella della provincia di Benevento. Dopo il rugby, la pallavolo. Due realtà costruite con gli stessi ingredienti donano alla città l’orgoglio del- l’approdo alla serie A di due discipline sportive emblematiche di valori positivi. Nel caso della pallavolo, la sottolineatura è d’obbligo, in serie A vanno le ragazze, le donne. Lo squa- drone che ha dominato il torneo di B1 ha raccolto il testimone di tante ragazze, oggi donne e madri, professioniste e operatrici economiche, che hanno sostenuto con la loro genuina passione l’ambizione dei dirigenti. Non è un caso nemmeno che questo libro veda la luce mentre a piazza Risorgimento impazza il beach volley. La trasposizione del puro sport nella piazza eletta dai giovani a luogo di incontro ha consolida- to il rapporto di questo sport con la città. Certo, la serie A sarà molto impegnativa. Amministratori ed operatori economici sapranno cogliere il senso di una impresa e la ricaduta positiva sulle giovani generazioni. Sostenere l’Accademia Volley in serie A vorrà significare non solo un doveroso ticket a chi porta in giro il nome di Benevento, ma anche un investimento per la formazione di nuove leve impregnate degli stessi valori che hanno sostenuto le centinaia di atlete che in campo e fuori hanno dato continuità e sostanza ad uno stile. Lo stile dell’Accademia. Mario Pedicini Prefazione A 1

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Libro celebrativo della storica promozione in serie A2 dell'Accademia Volley Benevento della stagione 2007/08, curato dall'Accademia Volley nel 2008

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A come AccAdemiA

Il piacere di raccontarsi è più dolce quando la narrazione corre sul filo di un continuo progredire, finoal più ambizioso “lieto fine”.Quelli dell’Accademia hanno sempre avuto il gusto civile della documentazione, che è appunto un ren-der conto, oltre che una orgogliosa rappresentazione di una vicenda. Non è il primo libro, questo, cheillustra le sorti di una società sportiva, che è, prima di tutto, un gruppo di amici che si sostengono leal-mente per la realizzazione di un progetto.Questo che avete fra le mani è, tuttavia., un libro speciale. Esso ripercorre anni di intense emozioni,di sacrifici veri, di una tensione costante. Non so esattamente il motivo per cui mi è stato chiesto dipresentare questo libro. Non so nemmeno se qualcuno si sia ricordato che sono stato anche presiden-te del Comitato Provinciale della Federazione Pallavolo (FIPAV). Tutti sanno che mi fa piacere sentirmiaccostato ai fratelli Pedicini che hanno fatto la storia della pallavolo a Benevento, insieme a PaoloBasile, Antonio Delcogliano, Franco Forte, Gaetano Amato, i fratelli Ruscello. Solo accostato, perché invita mia non ho mai giocato a pallavolo se non sulla spiagga di Zambrone dove, peraltro, mio nipoteMario (figlio di Francesco) ad un certo punto mi pregò di fargli il favore di uscire. Bella educazione.Oltre a quella medaglia d’oro del torneo amatoriale in riva al mare, conservo un’altra medaglia d’ororelativa alla vittoria a Telese di una festa dello sport alla quale partecipavo in qualità di presidente dellaFUCI. Insieme ad Antonio Petrilli ci scrivevano a referto, se per caso qualcuno si fosse fatto male.Niente trascorsi agonistici, quindi. E niente trionfi da dirigente, se non una finale nazionale junioresvinta dalla Klippan Torino organizzata (soprattutto da Antonio Buratto) nel nostro “Mario Parente”. Era,peraltro, un periodo amaro, con il disimpegno dei Vigili del Fuoco del comandante Mariani e con lanecessità di racimolare contributi e inventare presidenti. Fu in quegli anni, nei quali lo stesso MicheleRuscello – astro nascente da noi – si trovò sulla panchina del Modena ad accettare una trasformazio-ne in palleggiatore perché gli mancavano una ventina di centimetri, che balenò l’idea di una stradatutta nuova. Ad Avellino c’era stata la serie A nella pallacanestro con Mabel Bocchi. Perché non provavamo, aBenevento, a creare la pallavolo femminile? Ma non tanto per mettere le ragazze dalle due parti di unarete. Proprio per programmare una scalata ai vertici. Insomma per andare in serie A.L’Accademia Volley ha fatto tutto questo. Ha cominciato da zero, curando le ragazzine che uscivanocasomai dai Giochi della Gioventù, le ha fatte maturare nei tornei e nei campionato adatti alla loro etàe, quando sono cresciute, ha cominciato a strutturare la prima squadra per inseguire il sogno.Alla fine di uno splendido campionato, fatto quasi solo di vittorie, a primavera del 2008 il sogno si èavverato. E’ del tutto legittimo l’orgoglio della pattuglia dell’Accademia Volley. Si è data la dimostra-zione che quando ci sono l’impegno, la preparazione culturale, la costanza e il disinteresse personalesi possono mettere a fuoco progetti e si possono concretizzare anche in una realtà non sempre stimo-lante come quella della provincia di Benevento.Dopo il rugby, la pallavolo. Due realtà costruite con gli stessi ingredienti donano alla città l’orgoglio del-l’approdo alla serie A di due discipline sportive emblematiche di valori positivi.Nel caso della pallavolo, la sottolineatura è d’obbligo, in serie A vanno le ragazze, le donne. Lo squa-drone che ha dominato il torneo di B1 ha raccolto il testimone di tante ragazze, oggi donne e madri,professioniste e operatrici economiche, che hanno sostenuto con la loro genuina passione l’ambizionedei dirigenti.Non è un caso nemmeno che questo libro veda la luce mentre a piazza Risorgimento impazza il beachvolley. La trasposizione del puro sport nella piazza eletta dai giovani a luogo di incontro ha consolida-to il rapporto di questo sport con la città.Certo, la serie A sarà molto impegnativa. Amministratori ed operatori economici sapranno cogliere ilsenso di una impresa e la ricaduta positiva sulle giovani generazioni. Sostenere l’Accademia Volley inserie A vorrà significare non solo un doveroso ticket a chi porta in giro il nome di Benevento, ma ancheun investimento per la formazione di nuove leve impregnate degli stessi valori che hanno sostenuto lecentinaia di atlete che in campo e fuori hanno dato continuità e sostanza ad uno stile. Lo stiledell’Accademia.

Mario Pedicini

Prefazione

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A come AccAdemiA

“E adesso che sono arrivato fin qui grazie ai miei sogni…….” così inizia una canzone di Vasco Rossi. Ed è proprio da un mio sogno che è cominciata l’avventura Accademia.Per me è impossibile descrivere il significato del risultato raggiunto quest’anno.Nella mia vita sportiva ho sempre ritenuto che la mia “terra” ha troppe poche volte permesso di pri-meggiare e di mettere in risalto i suoi innumerevoli talenti.Le cause possono essere ricercate in tanti fattori e non è questo il momento di affrontare la tematica.Da atleta ho dovuto faticare tantissimo per raggiungere risultati di un certo livello e ho sempre sogna-to di realizzare qualche cosa che potesse essere di aiuto ai giovani e che potesse dare loro l’opportu-nità di praticare sport nel miglior modo possibile.Questo è il motivo che mi portò nel 1986, insieme a Gino De Nigris, a fondare l’Accademia Volley.Ci ponemmo, tra gli altri, un obiettivo particolare: riuscire a portare Benevento pallavolistica in serieA. Tante sono state le difficoltà che abbiamo dovuto superare ma, insieme ad un gruppo di ragazzi edi ragazze e ai consigli di un “vecchio” saggio, abbiamo tenuto duro e, a poco alla volta, abbiamocostruito un “giocattolo” dal funzionamento quasi perfetto.Tanti sono stati i momenti bellissimi, ma molti sono stati anche quelli brutti. È praticamente impossibile ricordarli tutti ma il mio modo di intendere la vita mi porta a ricordare sola-mente quelli belli che terrò sempre conservati gelosamente nel mio cuore. Qualche rammarico, invece, c’è: uno si chiama Antonio Buratto e uno è il settore maschile. Antonio Buratto è stato prima mio amico e poi mio “nemico”, ma ho sempre riconosciuto in lui abne-gazione, intensità e amore per la pallavolo come nessuno mai a Benevento. A mio avviso, l’errore che ha commesso è stato quello di preferire altre persone e altri metodi a me ea Gino e alle nostre idee. 22 anni ci sono voluti ma il tempo ha dimostrato chi aveva imboccato la stra-da giusta! In ogni caso, tutti possono sbagliare, e oggi è mio dovere e piacere riconoscere in lui unapersona che merita tutto il mio affetto e la mia riconoscenza per ciò che ha fatto per me e per la pal-lavolo e che avrei piacere di avere al mio fianco nel momento della festa.L’altro rammarico è il settore maschile. La decisione presa nel 1994 di dedicarci solamente al settore femminile ancora mi “brucia”. L’affetto, l’amicizia, la riconoscenza e la disponibilità che mi dimostrano tangibilmente ancora oggi iragazzi che al motto “stringete il dentino” ho allenato per 7 anni non ha eguali. Ai tanti ragazzi di allora che oggi sono stimati professionisti va il mio pensiero in questo momento digrande gioia. Non nascondo che da qualche mese, vedendo i bambini del Centro di Avviamento allaPallavolo e, ripensando a loro, mi balena l’idea di ricominciare a curare il settore maschile che oggi èpraticamente scomparso dalla città. Ritornando alle note liete, l’Accademia me ne ha data una che mi riempie di orgoglio: essere riuscito atrasmettere amore, serietà, professionalità, dedizione, generosità, disinteresse, impegno, rispetto di sestessi e degli altri, competenza…. per la pallavolo e per la vita quotidiana a Dante, Vittorio e MariaGrazia. Loro sono il futuro e il senso dei miei sforzi!Descrivere, quindi, cosa significhi per me la vittoria di questo campionato è impossibile ma la doman-da che tanti mi hanno posto: “E adesso ?” merita una piccola risposta.Adesso, purtroppo, non dipende più da me. Sapevo benissimo che già la serie B1 era un campionato sovradimensionato per le possibilità della“famiglia Accademia”, figuriamoci la serie A!L’obiettivo era arrivarci perché, come mio solito, prima voglio dimostrare di saper fare e di riuscire arealizzare e poi “chiedo” aiuto e collaborazione. Solamente con l’aiuto delle Istituzioni possiamo pen-sare di partecipare al campionato di serie A e, cosa per me incredibile perché verificatasi per la primavolta, devo riconoscere che lo stanno facendo. La disponibilità dimostrata ha un significato enorme: l’Accademia Volley è diventata patrimonio dellacittà e della provincia! Se non sarà possibile nonostante l’aiuto delle Amministrazioni locali…. pazien-za, vorrà dire che o ricominceremo tentando altre strategie o abbandoneremo tutto e finirà una bellastoria durata più di un ventennio. Come al solito sono ottimista. Qualche mese fa, raccontavo a Dante che in questi 22 anni molti sono stati i momenti di scoramentoma, all’improvviso, avveniva qualcosa, quasi di miracoloso, che trasformava la situazione e che per-metteva all’Accademia di continuare e di migliorare. Ciò mi ha insegnato a non abbattermi mai, a non addossare colpe ad altri e a lottare sempre. Concettoche credo di essere riuscito a trasmettere a chi collabora con l’Accademia Volley!Chiudo ringraziando naturalmente tutti, ma se oggi festeggiamo la serie A lo dobbiamo principalmen-te a Lorella. È lei che mi ha dato la forza per andare avanti sempre e comunque.

Michele Ruscello

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E’ passato poco più di un mese dalla splendida promozione in serie A2 dell’Accademia Volley. Quante emozioni… pensare di far parte dell’elite di uno degli sport più praticati in Italia dove la concor-renza, oltre ad essere agguerrita, è soprattutto ben attrezzata e sostenuta da munifici sponsor. Quante suggestioni… quanti ricordi… nel rivedere fotogramma per fotogramma il film che hai sempresognato. Ho letto da qualche parte che il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di cor-rere il rischio di vivere i propri sogni. Un pensiero che si addice perfettamente all’Accademia Volley. I suoi dirigenti, i tecnici, le atlete, i sostenitori, questo sogno lo hanno vissuto e lo hanno trasformatoin una splendida realtà; una realtà che però non concede alcuna tregua ed impone subito la sua duralegge. Trascorso poco più di un mese ci si trova già di fronte ad una svolta: abbandonare il provincia-lismo sportivo ed inserirsi a pieno titolo nel gotha del volley, oppure recedere dalle intenzioni ed ono-rare questo sport in una dimensione più ristretta. Questa seconda circostanza sarebbe resa ancora più dolorosa se si pensa che anche qui da noi, nel-l’entroterra campano, uomini forti e coraggiosi hanno dimostrato di poter raggiungere importanti tra-guardi e ci hanno liberato da qual pizzico d’invidia sportiva nutrito nei confronti di altre città. Ancona, Modena, Perugia, Milano o Reggio Emilia oggi non sono più distanti o migliori di noi. Oggi sono semplicemente sedute al nostro stesso tavolo. Ma c’è di più ! Questi uomini, oltre ad essere forti e coraggiosi, hanno anche dimostrato di essere capa-ci. Sanno programmare, sanno organizzare, sanno coniugare la tecnica con elementi di elevata mana-gerialità. La pallavolo di oggi, quella di serie A, impone anche queste poco comuni capacità. Sarebbe quindi un vero peccato, una vera sconfitta se per l’assenza di più sponsor questa squadradovesse essere relegata solo all’onor di firma del campionato appena vinto. Sono tuttavia convinto che l’Accademia Volley, per come ha impostato il lavoro fin dall’inizio, sia con-sapevole che la vittoria e la sconfitta non sono la vera essenza della sua missione. Nello sport, come nella vita, la vittoria e la sconfitta sono come due impostori da trattare allo stessomodo. Per questo l’Accademia Volley non perde mai ! L’essenza della sua missione non è fondata sulla vitto-ria o sulla sconfitta ma sugli inalienabili valori dell’amicizia, della famiglia, dell’altruismo e dell’amoreverso il prossimo.

Forza Ragazzi! Mantenetevi folli, e comportatevi come persone normali.

Gino De Nigris

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...e finalmente la tanto agognata serie A è arrivata.Come è arrivata? Potrei dire che è arrivata grazie ad una squadra fanta-stica capitanata da Chiara Marchetto e guidata egregia-mente da Uccio e Vittorio…Potrei dire che finalmente ho visto giocare, nella”mia”Accademia, la grande Ildi, per la quale io nutrivoammirazione ed ero una sua accanita fan, tanto cheogni anno dicevo a Michele: “Perché non prendiamo laVojth”?Potrei dire che si è materializzato il sogno per il qualetutti (presidenti, dirigenti, mogli, parenti, mamme epapà) indistintamente ci prodigavamo affinchè si realizzasse.Potrei dire che senza Dante che ci ha creduto sempre,

anche nei momenti difficili, e ha trasmesso a tutti lavoglia di crederci e di continuare …grazie al suo ottimi-smo…non ci saremmo riusciti !Potrei dire … che senza la passione, la dedizione, ilsacrificio, il cadere e il rialzarsi sempre a TESTAALTA…la SERIE A sarebbe ancora un sogno.Potrei dire che senza il sostegno dei nostri sponsor,alcuni ormai storici, che dopo oltre venti anni ancora ci sostengono, non saremmo arrivati fin qui.Potrei dire che in questi lunghi anni sono state tante le persone che hanno lasciato un segno indele-bile nel mio cuore, quanti ricordi… e tante le ragazze che mi hanno considerato una di loro…Molti i momenti legati a TUTTE le PROMOZIONI; il mio ricordo è legato anche ad una canzone, “LERAGAZZE” dei Neri Per Caso, che cantavo insieme alle “MIE” ragazze per festeggiare la promozione inB2 (94/95).Io chiedo scusa a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo SOGNO ma il mio GRA-ZIE è particolare, il mio GRAZIE è per una persona speciale: MICHELE.E’ per lui perché ha dedicato tutta la sua vita a due VALORI: LA FAMIGLIA e LA SUA ACCADEMIA VOL-LEY!Per me è principalmente grazie a lui che tutto ciò si è avverato!Non ci sono parole per descrivere le lacrime, la sua gioia, i suoi abbracci con le persone più care.La prima cosa che ha detto è stata: “LORELLA LORELLA SERIE A SERIE A! NOI SIAMO SERIE A”!In quell’istante, abbracciata a lui, mi sono passati alla mente tutti i momenti, tutte le promozioni, tuttela vittorie ed anche tutte le sconfitte, tutta la mia vita pallavolistica al suo fianco! E’ stato in quell’atti-mo, con il cuore a mille, che la mia squadra lasciava ancora una volta un segno profondo e incancella-bile dentro di me.GRAZIE ACCADEMIA, PARTE INTEGRANTE DELLA MIA VITA. GRAZIE DI CUORE, MI HAI REGALATO UNSOGNO!

Lorella De Gennaro

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Francamente quando oltre 15 anni fa, travolto dalla passione di Michele Ruscello e Gino De Nigris, ini-ziai a collaborare con l’Accademia Volley non avrei mai pensato di poter raggiungere il traguardo dellaserie A. Sembrava una meta così difficile da ottenere da ritenerla quasi un sogno. Un sogno talmente utopistico da aver pudore a parlarne anche tra di noi e da conservarlo nella propriainteriorità come sempre si fa con i propri sogni impossibili.Il sogno è realizzato! L’abnegazione ed il lavoro di tanti, per tanti anni, insieme ad un gruppo di splendide ragazze, ha dona-to la serie A alla nostra città nello sport femminile più diffuso e più selettivo. Nella speranza che le istituzioni e le forze economiche ci diano una mano a conservarla, un grazie dicuore a tutti.

Annio Majatico

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Il muro grigioEro di fronte al muro del garage di casa deimiei nonni paterni, lo ricordo benissimo comese fosse ieri, lo vedo ancora quel muro grigio.Avrò avuto 15 o 16 anni. Era estate e Micheleci faceva allenare tre volte al giorno in prepa-razione alla successiva stagione agonistica. Erodi fronte al muro, e facevo ripetizioni infinite dipalleggi e di bagher, fissavo un punto sul muroe cercavo di colpirlo sempre. Il mio desideriopiù grande era quello di diventare un giocatoredi serie A ed ero convinto, ma assolutamenteconvinto, che ce l’avrei fatta. Per raggiungere ilmio traguardo sapevo che dovevo migliorare lamia elevazione per sopperire alla mancanza dicentimetri e così il mio obiettivo più prossimoera quello di aumentare di 10 cm il mio salto.Non avevo altra ambizione che diventare ungrande giocatore…Solo chi fa sport ed in particolare uno sport di squadra può comprendere cosa significa la competizione, cosasignifica l’adrenalina, cosa significa godere di una vittoria e stare male per una sconfitta, non riuscire a par-lare dall’emozione e condividere con altre persone sogni e obiettivi. La natura non mi ha voluto però atletae negli anni ho imparato da un lato ad accettare i miei limiti fisici ma dall’altro a capire che per la nostramente, per quella no che non ci sono limiti… sognare non costa nulla e non è vero che sognare è un lussoche non tutti si posso permettere.Edgar Allan Poe ha detto “Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a coloro che sogna-no soltanto di notte”. E così, fallito il mio sogno di atleta di serie A, fermatosi seppur con orgoglio alla pan-china in C2 regionale (!!!), i miei obiettivi sono cambiati ma la serie A è sempre rimasta nei miei sogni e nellemie speranze. Per una intera vita sportiva ho sempre visto la serie A come un traguardo irraggiungibile, unobiettivo troppo grande e troppo lontano per essere raggiunto, ma se un merito mi riconosco è proprio quel-lo di aver sempre creduto nella possibilità di portare l’Accademia e Benevento nella serie A della pallavolo.Come un visionario dicevo sempre “non so come, non so quando ma so che un giorno l’Accademia arriveràin serie A”, lo pensavo quando mia madre mi rimproverava di sottrarre troppo tempo all’università, lo pen-savo quando il mio capo in azienda mi riprendeva perchè distratto dal lavoro, lo pensavo quando mia mogliesi lamentava, e lo fa tutt’ora (!!!), di essere trascurata a vantaggio della pallavolo. Pensavo alla serie A quan-do a 18 anni giravo la città per attaccare sulle vetrine le locandine della partite dell’Accademia, allora in serieD, pensavo alla serie A quando facevo (e faccio ancora!!!) ore di anticamera per parlare con autorità o conpotenziali sponsor, pensavo alla serie A quando siamo retrocessi nel 99/00 perdendo tutte le partite e pen-savo alla serie A quando abbiamo vinto i titoli regionali giovanili. Pensavo alla serie A nei momenti più brut-ti e bui del mio percorso pallavolistico, ed ho pensato alla serie A quando ho scritto il primo messaggio sulguestbook di Alfredo!!!E’ strano notare come qualcosa che fino a poco tempo fa mi appariva come irraggiungibile sia ora già partedel passato. Sì perché è proprio vero che la vita si vive nel rincorrere i propri obiettivi e nel coltivare i pro-pri sogni, poi un giorno il sogno si avvera o in altri casi sfuma ma puntualmente nascono nuovi stimoli, nuoviobiettivi, nuovi sogni che ci rendono vivi e che sono l’essenza più profonda, il battito pulsante di ognuno di

Dante Ruscello

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noi. Mi domandavo cosa avrei pensato o provato il giorno che avessi raggiunto la serie A… ora lo so… ora hola certezza che i nostri limiti sono solo nella nostra testa e che niente e nessuno può limitarci se non noi stes-si. Certo, nello sport come nella vita non si vince sempre, a volte si perde e si prendono batoste ma sonoproprio queste che ci rendono più forti e che ci fanno apprezzare fino in fondo i nostri risultati positivi. Mentre scrivo questo testo non so ancora se riusciremo a partecipare al campionato di serie A2, terribilmen-te costoso e impegnativo, in un momento decisamente negativo per l’economia tutta ed in una città semprepiù votata al calcio, so però che vedo ancora quel muro grigio davanti a me e quei 10 centimetri da guada-gnare…!!! D’altra parte mi basta pensare alle difficoltà superate nell’ultima stagione per capire che non bisogna maimollare… pochi sanno che il giorno precedente la prima di campionato si valutò la possibilità di ritirare lasquadra dal campionato, pochi sanno che alle 2.00 del mattino di quella stessa notte ero davanti al ristoran-te Il Patio a comunicare alle atlete (e chi se li dimentica i loro volti attoniti!!!) che la squadra aveva perso trepezzi importantissimi e che solo poche ore più tardi quella stessa squadra, orfana di un solo elemento, siabbattè come un ciclone sul malcapitato Aragona. La soddisfazione di aver vinto questo campionato è immen-sa, ed è immensa non solo perché in tanti ci hanno provato in passato ma solo in pochi ci sono riusciti, masoprattutto perché mai un campionato è stato vinto così tante volte nello stesso anno.Un campionato vinto la prima volta nel rialzarsi da una stagione, quella 2006/07, davvero difficile da gesti-re e da digerire, vinto una seconda volta in estate con una campagna acquisti veloce, efficace e a conti fattivincente, vinto una terza volta nel riuscire a scendere in campo con l’Aragona alla prima di campionato evinto nuovamente nel ricomporre solo alla sesta giornata una squadra che aveva rischiato seriamente di sgre-tolarsi. Un campionato vinto settimana dopo settimana con il duro lavoro di uno staff tecnico eccellente e conla tensione agonistica di chi non sottovaluta mai l’avversario, un campionato vinto con la trasparenza e conl’onestà di chi con si è tirato indietro rispetto alle imprevedibili ed improvvise difficoltà societarie. Ed alloranon posso che essere grato a tutti quanti hanno creduto in questa eccezionale impresa ed in particolar modoai tecnici e alle atlete che hanno dimostrato con i fatti di essere professionisti di altissimo livello, in campo efuori. La fiducia che hanno avuto in noi è assolutamente impagabile e all’interno della Palestra Amato espor-remo lo striscione della promozione in serie A2 affinché tutti i bambini e le bambine delle prossime genera-zioni conoscano e ricordino le gesta di questo eccezionale gruppo e lo prendano come esempio di forza tec-nica e morale.Voglio ringraziare con tutto il mio cuore tutte le persone che negli anni hanno contribuito a fare grandel’Accademia, dalle atlete agli allenatori, dai dirigenti ai Presidenti, tutti, dal primo all’ultimo, e il mio pensie-ro non può non andare a chi ha assistito dall’alto alla realizzazione di questo sogno come Alfredo Amato eMaurizio Riccio. Un ringraziamento particolare va a Michele e a Gino, i fondatori dell’Accademia, che con illoro storico abbraccio del 6 aprile hanno sintetizzato in una immagine 22 anni di rincorsa ad un grande sognochiamato serie A!!! Grazie a Massimo Pedicini e Renato Melillo, colonne insostituibili della società ed esempioconcreto di persone che “fanno la differenza” sempre e nonostante tutto!!! Grazie a Uccio e Vittorio, perfet-to connubio di competenza, passione, fame di vittoria e determinazione, grazie a Giuseppe Palma e IvanoRomano, le cui disponibilità e professionalità non hanno eguali, e grazie a tutta l’Accademia fino a Mary eIlenia per il loro incessante tifo e per il loro profondo essere Accademia.L’Accademia Volley 2007/08 è una squadra che si consegna alla storia della pallavolo e dello sport sannita e

che nella mia memoria sarà ricordata come “la Grande Accademia Volley” perché non si è grandi quando vatutto bene ed è tutto perfetto ma si è grandi quando si superano ostacoli e difficoltà, ed è proprio in queimomenti che si fa la differenza e che si distingue il campione dal semplice atleta, la grande persona dallapersona normale. L’altro giorno sono tornato dopo non so quanti anni a vedere quel muro grigio e mi ha fattoun certo effetto, lo ricordavo più grande e più maestoso, ora è diventato ai miei occhi piccolo, vecchio e rovi-nato ma guai a chi me lo tocca…!!!

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Quando Dante Ruscello mi ha detto che anche io dovevoscrivere un intervento per il libro che “celebrerà” la conqui-sta della serie A2 dell’Accademia Volley, ho realizzato che daquel momento in poi molte delle mie serate le avrei trascor-se a scrivere, poi a leggere e dopo a cestinare almeno die-cimila volte quello che scrivevo!!! Perché? Perché non riescocon le parole, figuriamoci con lo scritto, a descrivere tutta lagioia, la felicità, la commozione, l’orgoglio che in “quegliattimi” ho provato. “Quegli attimi” iniziano alle 16,41 del 6aprile 2008. Era ormai da qualche settimana che c’era in noila certezza, mai però palesemente dichiarata, che il sogno,inizialmente un’utopia, di raggiungere l’agognata “SERIE A”si stava realizzando. Ciò invece di rendere “quegli attimi”quasi normali ha amplificato tutti gli effetti. Da specificareche in “quegli attimi” cercavo di non perdere nessuna dellescene che si svolgevano accanto a me; il solo pensiero dinon riuscire ad immortalare quello che stava accadendo, dopo che per un’intera stagione avevo fotografato di tuttomi faceva tremare le gambe. E non era il solo problema: tra uno scatto e l’altro dovevo anche pensare ad evitareche le lacrime che continuavano a riempirmi gli occhi ed il mirino della fotocamera non mi facessero sbagliare a met-tere bene “a fuoco” le immagini. Quando poi mi sono trovato ad inquadrare due omaccioni alti oltre 180 cm cheabbracciati piangevano, singhiozzando come bambini, al centro del campo sotto quella rete di pallavolo che 22 anniprima avevano montato per la prima volta per la loro neonata creatura “Accademia Volley”, ho compreso la fortunache mi era toccata ad essere lì a vivere “quegli attimi”. Non ho scattato subito perché ero letteralmente affascina-to e ipnotizzato dal “suono” che veniva da quel pianto liberatorio di felicità e di affetto sincero che solo l’amicizia elo sport pulito possono regalare. Spero che le mie foto riescano a raccontare e trasmettere quello che stava succe-dendo, almeno in piccolissima parte, a chi era assente. Sono certo, invece, che i presenti e gli stessi Michele e Ginonel rivedere quegli scatti rivivranno ogni volta le stesse splendide ed inenarrabili sensazioni. Per non dimenticare eper dividere con gli altri “quegli attimi”, devo raccontare che ad un certo punto mi sono ritrovato, completamentevestito, sotto la doccia dove erano stati “accompagnati” tutti, ma, mentre ero riuscito a consegnare al volo la foto-camera a qualcuno, in tasca mi era rimasta una scheda di memoria dove erano registrate tutte le foto scattate finoa qualche minuto prima comprese quelle di Michele e Gino. Questo particolare l’ho scoperto però solo quando sonorientrato a casa: cercate di immaginate per un attimo quello che ho provato! Ho “scaricato” le foto solo dopo avermesso la scheda su un tantissimi fogli di carta assorbente, e usato un asciugacapelli per circa un’ora per esseresicuro che nessuno degli scatti andasse perduto per un corto circuito nei micro circuiti elettronici. Devo e voglio aquesto punto ringraziare gli artefici della “fantasmagorica” stagione 2007/08, e poiché è un classico che quando sipassa ai ringraziamenti si dimentica sempre qualcuno, permettetemi di dire “GRAZIE CON TUTTO IL CUORE” a tuttala “famiglia Accademia” nessuno escluso e di scusarmi in anticipo con chi dimenticherò. E adesso passiamo ai nomi.Si deve iniziare sempre da qualcuno e allora permettetemi di ringraziare prima di tutti un gruppo di ragazze, chedefinire “meravigliose” è altamente riduttivo. Le 13 splendide ragazze della B1: una squadra nel pieno e totale sensodella parola; una squadra che ha tratto dalle difficoltà un’unione ed una forza che ha permesso loro di macinarebel gioco, vittorie e momenti di vita quotidiana meravigliosi che nessuno potrà mai cancellare. Il difficile viene ades-so. Credo di non sbagliare se dico che la squadra ha dato tanto e ottenuto ancora di più grazie all’esperienza delfondatore dell’Accademia, nonché Direttore Tecnico, Michele Ruscello; alla professionalità del Direttore SportivoDante Ruscello; alle indiscusse capacità tecniche e umane dell’allenatore Uccio Carratù e del suo aiutante VittorioRuscello; all’impegno dei due giovanissimi Fabio Melillo e Alessandro Cilento, rispettivamente scout-man e prepara-tore atletico, ognuno a fare quanto meglio possibile nel proprio campo; all’inestimabile opera del dottor GiuseppePalma e del fisioterapista Ivano Romano, che alla fine l’Accademia ha ritrovato come amici veri e sinceri e al lavo-ro continuo e certosino dell’addetto stampa, nonché validissimo speaker, Massimo Pedicini. Grazie alle ragazze dellaserie D allenate da Vittorio Ruscello (aiutato dal giovane Vito Forte), che hanno avuto la sfortuna di fare una cosagrandiosa in un stagione che sarà veramente difficile ripetere. Hanno vinto il loro campionato approdando alla serieC con 3 giornate di anticipo vincendo 24 partite su 26 (solo una in meno delle compagne della serie B1)…bravissi-me!!! Grazie a Maria Grazia Ruscello e Omar Tretola e alle loro compagini di giovanissime, che divertendosi e ribal-tando i pronostici, hanno vinto un titolo provinciale con l’U16 e si sono piazzate al posto d’onore con l’U14 (posizio-ne raggiunta anche dall’U18 della coppia Ruscello-Forte). Grazie a Lorella De Gennaro, Vice Presidente in caricadell’Accademia Volley nonché moglie, madre e zia dei tre Mister Ruscello, sempre puntualissima e pronta al tavolodei segnapunti con la freccia del mouse posizionato sempre sul successivo punto da assegnare all’Accademia duran-te le tredici vittoriose partite in casa. Grazie alle istruttrici, agli istruttori, ai giovanissimi atleti e atlete del Centrodi Avviamento allo Sport. Grazie ai genitori che hanno indossato i panni di accompagnatori, tifosi, segnapunti aseconda delle necessità. Grazie alla competenza, serietà, simpatia dei segnapunti Daniela De Gennaro, Vito Forte eValentina Saccomanno. Grazie a Giulio Sebastiani che tra una ramanzina e l’altra dei Mister Carratù e Ruscello, hadato il suo contributo per la realizzazione di questo successo. Grazie alle persone (mogli, mariti, fidanzati) che “die-tro le quinte” hanno aiutato chi era in prima linea e per questo importanti in eguale misura. Grazie a Gaetano Amatoe Michela Iacovino per essere stati sempre con noi, come con noi è stato e sarà sempre Alfredo che, sono certo, haanche lui gioito per questa vittoria. Grazie a Giuseppe Lamparelli, sempre presente nel massimo rispetto dei ruoli,e alla sua signora, insieme ad un gruppo di affezionati sostenitori e amici sempre presenti sugli spalti per esserevicino alle ragazze. Grazie a quegli Sponsor che hanno tenuto fede agli impegni presi e che in alcuni momenti cihanno permesso di superare delle situazioni di empasse fino a qualche ora prima ritenute insuperabili. Grazie, perfinire, alla mia macchina fotografica che mi ha permesso di regalare più di 11.000 scatti di questa stagione fanta-stica a chi tra qualche anno rivedendole ricorderà “quegli attimi” e il “fotografo”. Il “fotografo” ha un solo granderammarico: quello di non aver potuto fotografare gli spalti dello splendido Palatedeschi gremiti da un numeroso pub-blico; quel pubblico numeroso che questa squadra meritava e che ha avuto solo durante la Final Four di Coppa Italiadi lega serie B (dove è giunta seconda alle spalle della sola Pallavolo Reggio Emilia) e durante l’importantissima par-tita casalinga contro la ASD Aversa, che poi è risultata essere la seconda forza del campionato.

Renato Melillo

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Nell’immaginazione funziona perfettamente: inizio travagliato, la squadrareagisce, lavora e si allena con grande attenzione e dedizione, il gioco fun-ziona, le motivazioni sono al massimo, e i risultati arrivano come neanche ilmiglior ottimista avrebbe potuto pronosticare (escluso il mitico FrancescoPini!!), il sogno di tanti anni di lavoro e passione si è realizzato, la serie Aè arrivata! Non si è mai capito perché, nella vita mai che bastassequesto…così arriva la doccia fredda che il destino ti preserva. Nella settima-na precedente alla gara con il Marsala, che avrebbe sancito matematicamen-te la promozione, apprendo che mio padre è ricoverato e che la mia famigliadovrà convivere per il futuro con un problema di salute importante. Cosi,rispetto a come l’avevo immaginata, mi sono ritrovato a guardare con occhiodiverso tutta la settimana precedente la gara decisiva e la festa successiva.Tante lacrime, di gioia, ma soprattutto di dolore per quello che stava acca-dendo, i miei genitori non sarebbero stati presenti per la prima volta in unagara cosi importante. Quello che avevo sognato e conquistato all’improvvisoacquistava una dimensione più giusta e reale; la pallavolo è tutto per me,ma nella vita c’è una scala di valori che forse ho dovuto scoprire ed appren-dere nel modo più triste ed improvviso. Quando penso a come ringraziare lemie atlete temo che nessuna parola scritta o dichiarata possa bastare, ilmerito della promozione è soprattutto loro e delle loro capacità tecniche.Inizio con quelle che hanno avuto più pazienza e che hanno avuto poche pos-sibilità di esprimersi in gara, ringrazio l’intelligenza di Marianna e poi tutte lealtre che fra tanti pregi (e qualche difetto) ne hanno espresso uno su tutti:pochi proclami e tanto lavoro! Almeno in questa occasione credo che meriti un ringraziamento particolare Danielaperché non è facile ricoprire all’interno di un gruppo il suo ruolo, aiutata anche dalla maturità e dall’intelligenzadello spogliatoio. Condivido con Vittorio la gioia della vittoria come ho condiviso con lui tutti gli stati d’animo egli sfoghi dopo ogni allenamento e partita: collaboratore fondamentale nel lavoro tecnico ed elemento cardineall’interno del gruppo. Si vince collaborando con la massima fiducia e stima, in questo senso sono stati preziosi,professionisti seri, preparati, ma soprattutto amici di tutti e sempre disponibili in ogni momento della loro gior-nata ad ascoltare i nostri problemi fisici e non, un ringraziamento particolare ad Ivano ed il dott. Palma. Nel lavo-ro di staff è stato indispensabile quello di Fabio e Alessandro, per raggiungere i risultati schiaccianti nei con-fronti delle dirette inseguitrici sia dal punto di vista tattico che della freschezza atletica. Come non ringraziareGiulio sempre presente ad ogni allenamento che quotidianamente ha messo a dura prova la nostra pazienza;Massimo dirigente sempre disponibile a tutte le nostre esigenze; Renato grazie al quale ogni singolo attimo diquesta stagione storica rimarrà sempre documentato; MariaGrazia che ci ha fatto sentire un po’ meno soli all’in-terno del PalaTedeschi. Grazie a Michele per la sua preziosa collaborazione tecnica, che da saggio padre dellafamiglia Accademia mi ha saputo consigliare sempre con la massima discrezione e mai con invadenza. Se devoindividuare un preciso merito di qualcuno per questo anno vincente, mi viene in mente Dante (vero motoredell’Accademia volley) con il quale ho condiviso tutto, giorno dopo giorno, telefonata dopo telefonata, la costru-zione della squadra, la sua attenta gestione nei rapporti umani, le sue paure e la sua sincera sofferenza per ledifficoltà sopraggiunte inaspettatamente, ma soprattutto per la sua preziosa capacità di portare serenità a que-sto gruppo e guidarlo fino alla vittoria del campionato. A lui l’augurio di riuscire ad affermare l’Accademia Volleyanche nel palcoscenico della serie A. Alla famiglia Accademia il mio più sincero augurio “nell’ardua impresa” difar capire alla “sorda”città di Benevento ed alla sua Provincia l’importanza e l’orgoglio di avere nel proprio terri-torio personalità che sanno dar vita a realtà sane, oneste e vincenti; cosa di non poco conto all’interno di unaRegione troppo spesso e con troppa facilità mal giudicata da tutto il resto Paese.

Antonio Carratù

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Per chi come me è cresciuto in questa società, festeggiare la conqui-sta della serie A significa realizzare il sogno di una vita! 22 anni fa eraun sogno ad occhi aperti poi piano piano è diventato un obiettivo con-creto, che oggi, al secondo vero tentativo, siamo riusciti a conquista-re! Dopo una vita dedicata all'Accademia da tre anni a questa parteho sacrificato ogni aspetto personale possibile ed immaginabile innome della pallavolo e di questo obiettivo, ho mangiato solo pane epallavolo soprattutto quando ero 15 ore al giorno in ufficio, compresodue estati complete! Certo il prezzo da pagare è stato elevatissimo,ma ora in questo momento di gioia mi resta una sensazione di appa-gamento, di realizzazione personale che Luciano Ligabue definirebbeLEGGERO, ecco io in questi giorni mi sento LEGGERO! Penso che lacosa più bella da insegnare ai più giovani è di credere nel lavoro e nelsacrificio, tanto più una cosa sembra difficile, quanti più sacrifici sifanno per raggiungerla, maggiore sarà la gioia e la soddisfazione, ecosì una volta raggiunta la serie A tutti i sacrifici e le sofferenze sonosparite d'incanto ricompensandoci di tutto! E ora tutti noi ci ritrovia-mo con una nuova carica pronti ad una nuova sfida e ad un nuovoobiettivo da raggiungere.

Ringrazio di cuore tutte le atlete, dalla prima all'ultima, per il meravi-glioso anno che mi hanno regalato. E' stato un onore per me allenare atlete di un caratura tecnica masoprattutto morale di tale livello!

Ringrazio di cuore tutte le atlete della serie D che mi hanno regalato un'altra promozione in un annoda incorniciare, a loro va il merito di sopportarmi ormai da diversi anni!

Un abbraccio a tutti i componenti dello staff tecnico e dirigenziale dell'Accademia per l'anno vissutoinsieme.

In conclusione un'ultimo ringraziamento per il quale è necessaria una premessa, per la prima volta que-st'anno mi avevano affidato il ruolo di secondo allenatore, un ruolo per me inusuale e soprattutto malconciliabile con il mio carattere ed il mio modo di allenare. La fortuna ha voluto che nella mia primavolta da secondo fosse nominato come primo allenatore un certo "Antonio Carratù" ed a te Uccio va ilmio grazie più sentito ........... per aver reso tutto così facile e soprattutto perchè pur essendo il tuosecondo non mi hai MAI trattato come secondo!

Vittorio Ruscello

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Grazie Accademia Volley, grazie per avermi regalato delle emozio-ni forti. Grazie di avermi concesso l'onore di far parte di te. Seistata un punto fondamentale della mia vita cara Accademia, nonsai quanto. Non dimenticherò mai quella domenica di aprile e que-sto grazie a te, grazie a quello che sei! Accademia sei speciale!Accademia sei unica!

Alessandro Cilento

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Benevento, 6 aprile 2008Caro diario,ti devo raccontare una cosa sensazionale.Ti ricordi di quando, tanto tempo fa, eravamo in non so quale serie,e Dante mi faceva sorridere ogni volta che “vaneggiava” sulla serieA?! Ci voleva convincere; un giorno o l’altro, prima o poi, più primache poi, l’Accademia Volley di Benevento, NOI...saremmo arrivati inserie A...HahahaRoba da non crederci, ed infatti ero scettico.È difficile, dispendioso in termini di tempo e denaro, deve girare tuttonel verso giusto – pensavo...Ho fatto sempre quello che mi competeva al meglio delle mie possi-bilità, ma la vedevo proprio complicata la faccenda.Quest’anno, sono stato felicemente smentito da una squadra meravi-gliosa, ragazze strepitose, dalla prima all’ultima, atlete di talentocapaci di creare ed alimentare una forza senza fine all’interno di ungruppo compatto, una spanna al di sopra di ogni difficoltà che si pre-sentava innanzi a loro, sia in quei 162mq, sia fuori, dove non valgo-no schemi o combinazioni con buone probabilità vincenti.E come non parlarti del mister, direttamente da “lu salentu”, misterCarratù...insieme a Vittorio, hanno tenuto in mano le redini dello spo-gliatoio, che per quanto armonioso potesse essere, era pur semprecomposto da donne ;-)Hanno lavorato tutti benissimo, atlete, allenatori, staff tecnico ed organizzativo tutt’intorno alla squa-dra... Una sinergia difficilmente esprimibile a parole per coloro che non vi erano immersi. È stata unastagione piena, zeppa di emozioni. Davvero bello aver fatto parte di un magico incantesimo quest’an-no. Ed ora, con un mese d’anticipo, l’Accademia Volley di Benevento, NOI...abbiamo conquistato sulcampo la serie A. Oggi, una sensazione unica la doccia promozione, le grida di gioia, i visi sorridentidelle ragazze, dei tecnici, come lo sono stati per tutta la stagione, ma questa volta senza più pensierio scaramanzie...solo una lettera in mente...A.Beh ora non sto qui a nominare tutti quelli che hanno lavorato sodo per giungere alla vetta, sono tanti,e devo scappare, vado a festeggiare la serie AAAAAAAAAAAAAAAAA...Ciao.Qui finisce la pagina del diario, beh in definitiva è un quadro delle emozioni e sensazioni donatemi daun’intera stagione disputata ad alti livelli, ma mancano i ringraziamenti, che sinteticamente riassume-rei con un banale quanto sentito...Grazie a tutte...Grazie a tutti, di cuore.A chi c’è stato vicino anche quest’anno, ed a chi, per i motivi più disparati, si è dovuto leggermenteallontanare. Ci avete regalato un sogno:L’ACCADEMIA IN SERIE A???Ora è realtà, e...speriamo bene.

Fabio Melillo

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Scrivere in poche parole quello che la collaborazione con l'Accademia Volley ha significato per me questo anno è arduo e allostesso tempo semplice.Società, atlete, tutto meraviglioso, una miscela di ingredienti che haarricchito il mio bagaglio sia umano che professionale. Mi sono appassionato ad uno sport che appena conoscevo, oppo-sta, posto quattro, centrale, erano per me termini incomprensibiliche con il tempo ho imparato a conoscere e capire. Ed adesso che sto scrivendo queste poche righe, ho in cuore ungrosso magone, perche affiorano I ricordi di questo anno trascorsoe vissuto in maniera intesa, ed I rimpianti per non aver potuto esse-re presente con piu assiduità, a causa degli impegni lavorativi. Comunque sono orgoglioso ed onorato di aver vissuto e in qualchemodo contribuito ad un annata favolosa, che sicuramente saràricordata negli anni a venire. Grazie Accademia.E termino con l' augurio e la speranza di poter continuare in futuroa vivere e a gioire per nuovi traguradi sempre più importanti e siasportivi che professionali...Forza Accademia.

Giuseppe Palma

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Quando mi è stato chiesto di scrivere qualche riga sulla mia esperienza diquest'anno mi sono trovato in grande difficoltà proprio per il fatto che èmolto difficile riuscire ad esprimere attraverso poche parole ciò che ho pro-vato in questa fantastica esperienza, comunque in un modo o nell'altro oraci provo..... tutto è iniziato agli inizi di settembre quando Michele mi ha portato ungiovane ragazzo che mi voleva conoscere per capire il mio modo di lavora-re e sapere se insieme si potesse collaborare: era il nuovo allenatoredell'Accademia Volley. Dopo alcuni giorni e qualche sporadico incontro disfuggita allo studio con le prime atlete e lo stesso allenatore che si trovavadi fronte ai primi problemi fisici, mi chiama Dante per chiedermi se mifacesse piacere partecipare come fisioterapista dell'Accademia ad un qua-drangolare a Brindisi, e senza sapere neanche ora il perché, visto che finoa quel momento mi ero sempre rifiutato di partecipare attivamente con lesquadre sportive, accettai incondizionatamente.Arrivati a Brindisi per poter sedere in panchina bisognava firmare il tesse-ramento e al momento della firma a tavola ad ora di pranzo Vittorio scher-zando di disse “è fatta tu non lo sai neanche cosa hai firmato...ora sei inca-strato”. Ora invece lo so con convinzione cosa ho firmato: un biglietto di sola andata per un viaggio fanta-stico che mi ha fatto vivere delle emozioni meravigliose che hanno cancellato il peso di ogni sacrificio lavo-rativo fatto durante il cammino, viaggio che mi ha permesso di conoscere delle persone che alla fine sondiventate per me una seconda famiglia con la quale ho potuto condividere sia i momenti difficili che i momen-ti belli del lungo cammino che nonostante le innumerevoli difficoltà dovute al fatto che qualcuno avesse deci-so di scendere alla prima fermata, non si è mai interrotto e che anzi con sempre più determinazione è riu-scito a raggiungere la sospirata meta che ormai tutti conoscono e che ha regalato alla nostra città un sognomeraviglioso l'Accademia in serie A. Un plauso particolare a queste ragazze che hanno lottato tanto senzamai mollare, all'allenatore che ha saputo essere una saggia guida in ogni momento, a tutto lo staff che hainteragito con loro sempre ed un grande ringraziamento alla Società che ci ha sempre creduto e ha saputotenere sempre in piedi il grande sogno alla cui realizzazione posso con orgoglio dire di avere partecipato.C'ero anch'io!

Ivano Romano

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A … è serie A … noi siamo la serie A. L’Accademia raggiunge un traguardo unico, storico e prestigiosoe sono fiera e orgogliosa di questa grande vittoria. Una vittoria che arriva da lontano, dal 1986, quan-do due giovani ragazzi decidono di sfidare se stessi creando le basi di una società che oggi rappresen-ta la Campania e che è conosciuta in tutta l’Italia.In questi anni ho sempre sperato e ho sempre sognato ma non credevo che la serie A arrivasse così infretta! ... ho sempre detto che l’Accademia è la prova evidente che dal nulla può nascere tutto… ed èstato così! Ho conosciuto tutte le persone, tutti i dirigenti e tutti gli atleti della nostra società, conser-vo gelosamente tanti ricordi e tanti gesti di tutti quelli che hanno fatto parte dell’Accademia… e grazieai quali l’Accademia è oggi in serie A. Sono cresciuta insieme a mio padre che per me è molto più diun semplice papà! Io amavo lui e di conseguenza amavo la palestra e il pallone. Quando è natal’Accademia io avevo solo tre anni e non avendo fratelli e quindi nessuno in casa con cui giocare, deci-si che l’Accademia sarebbe stata la mia compagna di giochi, compagna di sogni e compagna di vita! Imiei genitori non avrebbero potuto regalarmi una sorella migliore…! La mia infanzia è stata una favo-la e ricordo come se fosse ieri quando iniziavo a imparare a saltare a piedi uniti o solo con il piededestro o con il sinistro… papà non perdeva occasione per insegnarmi qualcosa! Ricordo quando io eValeria Nicchiniello facevamo con “zio”Gino un esercizio che chiamavamo “Vai,forza,dai”… io e Valeriadovevamo difendere tutti i suoi attacchi e dovevamo incoraggiarci a vicenda… era stupendo… oggi sonofiera di poter far fare lo stesso esercizio alle Piccole Atlete dell’Accademia! Il mio sogno era quello didiventare una grande giocatrice di pallavolo, di portare l’Accademia in serie A e giocare in Nazionale…Nel frattempo crescevo e mi divertivo, vincendo e perdendo…! Non ho dimenticato tutte le difficoltà cheabbiamo superato, difficoltà che purtroppo ci sono ancora oggi ma che, sono certa, supereremo nelmigliore dei modi… perché l’Accademia è la vita della mia famiglia, è il nostro amoree NOI saremo sem-pre più forti… perché lo sport insegna a non abbattersi mai! Non è giusto che le nostre risorse si but-tino via solo perché mancano i soldi! L’Accademia è per me quello che ho raccontato e tanto altro, è unpiccolo mondo, è vero ed è ricco e povero nello stesso tempo: ricco di valori e povero di soldi!L’Accademia in serie A è il trionfo della passione e la vittoria dell’amore. Noi vogliamo valorizzare quel-lo che possediamo e spero che la seria A possa far avvicinare i ragazzi al nostro sport e alla nostrasocietà! L’Accademia è in serie A soprattutto per BENEVENTO e i ragazzi di Benevento perché Noivogliamo offrire di più, vogliamo dare tutto quello che si può dare! Ogni campionato è racchiuso nelmio cuore ed è bellissimo tuffarsi nel passato e rivedere Roxana, a Trani, che chiude l’azione con il brac-cio sinistro e ci porta in B2! Sugli spalti eravamo in 4: io, mamma, Valeria e Dante! Mi rivedo a gon-fiare i palloni con l’elio per la promozione in B1 e ricordo il tifo che Simona Scognamiglio faceva ad ognimia partita importante! Ricordo che per Simona D’Argenio io ero “frogi”, ricordo che per “colpa” diFloriana persi il mio numero 11, i cori dei tifosi del Benevento calcio per la promozione in C1, i com-pletini storici, il “limacchio” Campanale, la perfezione di Marina Bonelli, la grinta di Lucia Giuliani e diLisa Gritto, la bellezza di Giusy Caterina e la simpatia di Tonia Mezzapesa… ”Raga vi saluto tutte, anchetutte le altre che per ragioni di spazio non posso ricordare”… la preparazione alla Fagianella, i 100, 300e soprattutto gli 800m sotto al sole d’Agosto… era esattamente stupendo, perché noi, tra una corsa eun salto, riuscivamo a intonare dei cori sensazionali dedicati al mitico Pino Lanni! Ricordo gli addomi-nali che ci faceva fare Vittorio Cardone… e potrei continuare occupando tutte le pagine di questo libro…ma non posso pensare alla serie A senza pensare ad ACCADEMIA-MAGLIE … il Parente era pieno e CarlaMorel più in forma che mai … l’Accademia però riuscì a conquistare i 2 punti che alla fine del campio-nato ci consentirono di volare in B1… di quel giorno posso dire solo: EMOZIONE! Guardai mio padre epensai: ”Un giorno allenerò anche io”. Notavo un affetto e una stima che le ragazze avevano nei con-fronti del loro allenatore che non avrei mai immaginato un allenatore triste… eppure le delusioni fannoparte della vita e presto o tardi arrivano per tutti! Ci sono stati episodi che mi hanno segnato tanto,quasi da privarmi della voglia di andare avanti… e invece no! Se per un episodio ho sofferto, ho capi-to che devo pensare solo ai momenti felici e andare avanti con la forza e con la grinta di sempre… que-sto è quanto ho imparato dagli eventi. Il campionato 2007/08 è la prova che le vittorie sono più bellese desiderate fortemente… che 20 anni di gioie non possono essere dimenticati per un anno che nonva… 21 anni sono nel mio cuore e nel mio cuore c’è anche l’anno scorso… un anno brutto, triste in cuiho capito molto… ho capito che è difficile, veramente difficile, avere un’amica, ho capito che le perso-ne ti usano fin quando gli conviene, ho capito che forse è inutile dare troppo, ma ho capito anche cheè giusto continuare a lavorare e a dare perché non c’è delusione che superi gioia e soddisfazione. Ormaisono anni che mi dedico al settore giovanile dell’Accademia e ho un rapporto stupendo con le mie pic-cole atlete…Spero, con il cuore, che non mi tradiranno mai perché per me rappresentano tanto e soprattutto per-ché io per loro ci sarò sempre! Ognuna di loro mi regala qualcosa giorno per giorno, le loro domande,le loro paure, le loro emozioni sono anche le mie e allenando io continuo a giocare con loro e le vitto-rie per me valgono doppio! Non posso, quindi, non ringraziarle…

Maria Grazia Ruscello

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Devo confessare che mi sento una parte della grande storia dell’Accademia Volley! Non sono mai stataun talento e purtroppo, anche se la forma delle mie mani è identica a quella del mio papà, non ho ere-ditato il suo tocco di palla…! Comunque mi sento felice per i piccoli risultati raggiunti, per tutti i cam-pionati giovanili vinti e per le mie brevi e sporadiche prestazioni in B2 e in B1. Sono stata per moltianni la seconda alzatrice della prima squadra e sono stata in panchina “in silenzio”, solo come pochialtri… ho cercato di dare tutta me stessa per il bene della squadra, per sorreggerla nei momenti di crisie per gioire in quelli felici… gli anni in cui giocavo io sono stati anni difficili, anni in cui non avevamoveramente nulla se non un grande amore che ci dava la forza di esultare per un set vinto, solo un set,come se avessimo vinto la coppa del mondo! Credo che chi giocava insieme a me e più di me debbaessere ricordato con grande merito… perché se non ci fossimo state noi, povere sognatrici, l’Accademiasarebbe morta! La serie A è anche per tutte quelle ragazze che, come me, hanno sostenuto la squa-dra e gli allenatori cercando di dare senza pretendere! Per arrivare così in alto c’è stato bisogno di tantolavoro e sacrificio... non può esserci una persona a cui dare il merito di tutto! Noi componentidell’Accademia siamo tutti indispensabili, siamo tanti pezzi di un puzzle che, per esprimere un senso,deve essere completo. Ed è così, ognuno di noi ha un compito, ognuno di noi ha pregi e difetti, ognu-no di noi sbaglia ma la nostra forza e ciò che ci distingue dagli altri è che ognuno di noi ama incondi-zionatamente la pallavolo, i giovani e il rispetto della persona. Prima di arrivare alla serie A voglio chiu-dere gli occhi e tornare a Taormina… finale play-off per Risalire in B1… stavamo perdendo 2 a 0 e conuna grande rimonta si arrivò al tie-break... in B1 salì il Taormina ma l’emozione e la gioia di essere arri-vate fino a lì fu troppo grande!!! Con le lacrime agli occhi abbracciai forte Teresa Agozzino e il nostroabbraccio significò molto più di mille parole, quel momento non lo dimenticherò mai! Non riesco a spie-gare e forse nessuno capirà ma credetemi, non capivo se piangevo per gioia o per dolore… dopo 10minuti intensi con TERESA, mi strinsi forte a MICHELE, mio padre, che riuscì anche in quel momento adarmi una forza infinita! Grazie! Quanto all’ultimo campionato, quello che finalmente ci ha portato inserie A, ci sarebbe ancora tanto da scrivere! Innanzitutto da piccola allenatrice ringrazio Uccio e Vittorioperché, oltre ad essere due persone straordinarie, hanno dimostrato di essere allenatori da serie A!...e poi ci sono le ragazze… uniche… che sono scese in campo conquistando una lunga striscia di vittoriee ci hanno regalato il grande sogno!!! Grazie a Chiara… il nostro super capitano, grazie a Simona… perla quale ho grande stima e dal momento che sono stata sempre la seconda di qualcuno mi avrebbeONORATO essere la sua seconda! Grazie a Ildy…un Fenomeno, grazie a Dany, a Silvia, a Monica, aMarianna… il simbolo della nostra città. Grazie ad Arianna e a Mariangela, a Rosa, ad Annamina, a Elenae a Roberta. GRAZIE RAGAZZE PER AVER REALIZZATO il MIO SOGNO, IL NOSTRO SOGNO! IL 2007/08 è stato stupendo, organizzare la Final Four di Coppa Italia mi ha stimolato a fare sempredi più e in due occasioni abbiamo visto il Palatedeschi quasi pieno di sostenitori…bellissimo!!! Grazie atutti. Grazie al mio papà, la mia guida, il mio maestro e la mia forza! Grazie a Dante e a Vittorio… puntidi riferimento fondamentale e fratelli insostituibili! Grazie alla mia mamma sempre pronta a sostener-mi e a difendermi a qualunque costo. Grazie a Renato, Massimo, a Fabio, Alessandro, al dott.Palma, aIvano… grazie al piccolo Vito, grazie a Valentina e a Daniela… Grazie a Ilenia e grazie a Monica, graziea tutti quelli che lavorano per l’Accademia… stavo per dimenticare FIORETTI!!!! Grazie ai tifosi e a tuttiquelli che ci seguono con assiduità…… grazie alle giovani promesse dell’Accademia… e vorrei termina-re ringraziando Omar che mi è sempre vicino! Mi sostiene, mi aiuta e molto spesso mi sopporta… senzalui non avrei mai potuto fare tutto quello che faccio e non sarei così felice. Grazie.

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Mi sento lusingato di poter esprimere le mie emozioni e la mia gioiaper la vittoria di questo campionato. Sono ormai trascorsi 2 anni daquando mi sono avvicinato all’Accademia Volley e da quando ne fac-cio parte.In questo lungo periodo ho conosciuto tutto lo staff della società e nesono rimasto colpito fin dal primo momento. L’Accademia meritavaquesto importante successo perché è una società organizzata inmaniera impeccabile e caratterizzata da una vera passione. Ho cerca-to e cercherò di fare tutto il possibile per aiutare la crescitadell’Accademia e per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.Si tratta di una realtà sportiva pulita, costruita da persone molto com-petenti che amano lo sport. Sono felice di essere istruttore e di alle-nare insieme a Mary l’under 14 e l’under 16. Grazie a questa possibilità che mi è stata offerta ho capito ancora dipiù quanto è importante lo sport nella mia vita. Ringrazio Mary peravermi insegnato ad amare la pallavolo più di quanto pensassi potes-se essere possibile e ringrazio le piccole campionesse dell’AccademiaVolley per le emozioni che mi hanno regalato e che continueranno aregalarmi. La serie A rappresenta la prova del grande lavoro svolto fino ad oggie un ringraziamento speciale va alla prima squadra che è riuscita afarmi vivere un anno fantastico. Mi sono appassionato talmente tantoche, quando non ero impegnato con la mia squadra, ho seguito anche le partite fuori casa. Un momento di grande gioia ci fu a Mercato San Severino e ricordo che il nostro capitano, dopo averchiuso la partita con una potente schiacciata, si stese a terra con le lacrime agli occhi, dando sfogo allatensione accumulata. Fu molto spontaneo da parte mia abbracciarla per gioire insieme, anche perchéero convinto che lei avesse tutte le carte in regola per fare la differenza e per rifarsi rispetto all’annoscorso! L’apice della gioia arrivò con la vittoria sull’Aversa, ma le vittorie sono state tante e un grandericonoscimento va alla squadra e agli allenatori che ci hanno regalato questo sogno. Oltre al campionato, anche la Final Four è stato un grande evento, organizzato per la prima volta nellanostra città! L’Accademia ha potuto dimostrare anche alle persone più diffidenti che si può organizza-re qualcosa di bello e di positivo anche nell’Italia meridionale. La nostra città si è affermata in ambito nazionale grazie a tutti gli appartenenti alla “famiglia accade-mia”conquistando un secondo posto di tutto rispetto! Un affettuoso abbraccio a Simona e a Daniela chevolevano la COPPA a tutti i costi…!E’ stato un anno bellissimo, di quelli che restano impressi nei ricordi, sempre! E come dimenticare tuttii fidanzati, i mariti, gli allenatori e i dirigenti?Impossibile! Con loro si è creato un gruppo unito quanto la squadra. Il goal del Dott. Palma e il suogiro ”sotto la curva” sono indimenticabili, come è indimenticabile la serata trascorsa al MALEVENTUMe tutti i brindisi fatti con Uccio e Simone per festeggiare la promozione.Il mio in bocca al lupo va a tutti, con la consapevolezza di essere la storia della pallavolo sannita e conla speranza che il sogno continui.

Omar Tretola

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A2: Sogno avverato o obiettivo realizzato?Dopo anni di attività sportiva, che hanno visto alternarsi inevitabilmente successi ad insuccessi, gioiea delusioni, si può fare un bilancio, certamente non conclusivo, che può spingerci ad andare avanti conrinnovato entusiasmo, se pensiamo che questo bilancio si chiami “A2”. I risultati ottenuti ci fanno pensare che uno scatto in avanti, un salto di qualità, sia possibile. Un obiet-tivo sportivo come questo, soprattutto in una piccola città del sud come la nostra, non può essere rag-giunto in breve tempo ed infatti ha richiesto diverse tappe intermedie prima del suo conseguimento. Talvolta la tortuosità di questo percorso ci ha fatto soffrire ma abbiamo tenuto duro, non ci siamo fer-mati di fronte agli ostacoli e, sia fuori che dentro il campo, siamo stati capaci di non perdere di vista iltraguardo. Chissà, forse anche tale sofferenza è stata necessaria, poiché ha reso il sapore di questomomento ancora più gradito. Credo che la meta raggiunta, in origine sogno di alcuni, sia oggi megliodescrivibile come il conseguimento di un obiettivo collettivo perseguito negli anni, nonché una serieinfinita di esperienze di vita comune. Solo associando forze, determinazione, motivazioni e risorseumane è stato possibile raggiungere l’A2, chiara espressione non soltanto di una grande coesione digruppo ma anche della crescita professionale di dirigenti e tecnici dell’Accademia Volley Benevento. Realizzare un obiettivo con l'aiuto di altri ha significato maggiore garanzia di successo. Questi “altri”sono stati più di semplici compagni di viaggio, sono un elemento indispensabile per la piena esecuzio-ne delle potenzialità individuali, della squadra e societarie. Collaborare è stato una sorta di ingredien-te segreto fondamentale. Ognuno ha voluto arricchire il comune progetto con le proprie esperienze ecapacità ed ha combattuto strenuamente in mille forme differenti, ma ha prima di tutto creduto che ilrisultato fosse raggiungibile. Questo non è un sogno e non c’è nessuna paura di risvegliarsi, è unarealtà. L’Accademia è in serie A nel secondo sport nazionale perché gli obbiettivi si centrano quandonon si è da soli.

Ilenia Nicchiniello

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..."Credo che nella vita di un atleta la cosa piu' importante e' porsidegli obiettivi...Impegno quotidiano, umilta', forza mentale, caratte-re,sacrificio, senso di appartenenza...queste sono le capacità chehanno contaddistinto questo gruppo.Ringrazio tutte le persone che hanno contribuito al raggiungimento diquesto storico traguardo.CI VEDIAMO IN SERIE A!!!

Ildi Vojth

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CHE ANNO RAGAZZI...!!!Non saprei da dove cominciare, eppure ce ne sarebbero da racconta-re!Ore, giorni, mesi trascorsi insieme a persone che pur diverse tra lorosono accomunate da una sola cosa, una delle principali della loro vita:"LA PALLAVOLO".Per quanto riguarda quest'anno agonistico una sola cosa mi sento diesprimere.Penso che nello sport di squadra il "Gruppo" sia il giocatore in piu´che poche squadre possono permettersi di avere, perche´ bisognasaperselo costruire e l'Aaccademia volley ci e´ riuscita.Credo che se il Gruppo fosse mancato partite come quella storica diAversa oggi non ci darebbe un bellissimo ricordo.Le difficolta´ non sono mancate, ma abbiamo camminato diritte versoil nostro obbiettivo principale SERIE A e l'abbiamo raggiunto.QUAND IUN' E´FURT, IE´FURT E AVAST...!(quando uno e´ forte, e´ forte e basta!) GRAZIE A TUTTI DALLAMATERANA "DELL'ANNO BUONO"

Mariangela Di Cecca

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24-20. Battuta del Marsala. Rete. Accademia in serie A!! Gioia elacrime di felicità da parte di chi ha voluto fortemente che questoavvenisse,ma soprattutto grande soddisfazione.Soddisfazione per aver ottenuto la completa realizzazione di un

grande sogno.Soddisfazione per chi ha dato l’anima perché questo avvenisse.Soddisfazione per chi ha fatto della pallavolo una ragione di vita enon ha mai mollato.Una vittoria che non è avvenuta per caso, ma che è stata il frutto diun duro e lungo lavoro. La vittoria di un gruppo unito, agguerrito,che ha saputo affrontare con grinta tutti i momenti difficili.Ma oltre la tecnica, il talento c’è qualcosa che va al di là di tutto que-sto e che ci ha permesso di vincere. E’ stato il cuore e la passione.Ecco la nostra arma vincente, quella che ci ha permesso di affronta-re un anno intenso,difficile e ricco di emozioni. Un anno che rimarràper sempre impresso nei miei ricordi. Un anno che mi ha arricchitosia come sportiva che come persona. Ho avuto la possibilità di alle-narmi con delle vere professioniste. Ho fatto tesoro di tutti i consigliche mi hanno dato. E’ stato un anno che mi ha dato tante soddisfa-zioni. Tutti i sacrifici fatti sono stati ricompensati dalle promozioni inserie A e in serie C, due grandi nuovi traguardi per me che non avevo mai giocato nemmeno in un cam-pionato regionale. Ho avuto la possibilità di migliorare, di fare esperienza e di questo ringrazio tantis-simi Uccio e Vittorio. Un ringraziamento, però, va anche a mio padre che pazientemente mi ha accom-pagnata ogni giorno per permettermi di realizzare tutto questo.Forza Accademia! E adesso…A…tutto gas..!!

Elena Gammarota

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Sembrava così lontano questo giorno invece è già arrivato. E’ passa-to un altro anno e meglio di così non poteva finire. Se solo ripensoalla prima giornata di campionato dove tutto sembrava dovesse sva-nire mi vengono ancora i brividi…Invece eccoci qua, siamo riusciti a vincere questo campionato addirit-tura con quattro giornate di anticipo mettendo da parte i grossi pro-blemi economici e scendendo ogni giorno in campo più determinate eunite di prima, e penso che proprio questa è stata la nostra forza: “ilgruppo”.Quindi ringrazio moltissimo le mie compagne di squadra, Uccio eVittorio che insieme a noi ci hanno sempre creduto, il dottore Palmaed Ivano che sono sempre stati disponibili, Dante che oltre ad esserestato sempre presente ci ha sostenuto in ogni momento, e tuttal’Accademia Volley che ci è stata vicina.Infine dico a tutte noi: “ragazze, siamo state fantastiche!!!”. Unabbraccio.

Daniela Stabile

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A…come Accademia!E’ ormai questo il termine di paragone che usiamo qui a Beneventodopo la vittoria del nostro campionato!Una promozione questa, che porterò nel cuore con grande gioia, comele altre della mia carriera, ma che ad essere sincera, ha un sapore unpo’ diverso.Forse perché raggiunta con la squadra della mia città in cui ho fattoritorno dopo 10 anni; forse perché ottenuta in anticipo (ben un meseprima), con un gruppo stupendo di persone unite da una fiducia e unastima reciproca, che vanno ben oltre il semplice rapporto di lavoro;forse perché rappresenta la grande capacità dimostrata nel superaremille difficoltà, grazie a quell’incredibile voglia di vincere che ci hacontraddistinto fin dall’inizio del campionato! Però a questo punto unpiccolo rammarico c’è! In effetti una domanda che mi faccio spesso èperché dinanzi al nostro straordinario percorso i beneventani sonorimasti indifferenti? Non tutte le città possono vantare la propriasquadra in una categoria così importante come la serie A. So cheBenevento è una città per lo più calcistica, ma perché negare caloree sostegno ad una squadra come la nostra che quest’anno ha datotanto onore e soddisfazioni?Spero dunque che questo pizzico di amarezza che provo svaniràquando vedrò centinaia e centinaia di persone gremire il PalaTedeschie tifare a squarciagola FORZA ACCADEMIA!Vorrei terminare con un sincero ringraziamento ai miei allenatori, alle mia compagne ed allo STAFFtutto, che hanno permesso che questo grande sogno di portare la serie A a Benevento si realizzasseanche con me come protagonista. GRAZIE!

Marianna Iadarola

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E se ne vaaaa…la capolista se ne vaaaa!!! ? ...e si…e credo se ne sia anda-ta alla grandissima…Non si poteva immaginare un risultato migliore,nono-stante i problemi ke ci hanno circondato…ma come dice qlk filosofo di dante “la conquista ha più sapore se la siottiene tra le difficoltà…”se la vittoria è sudata…cercata…sognata…e cre-detemi…è stato proprio così…l’abbiamo immaginata dal primo momen-to…da quando l’arbitro ha fischiato l’inizio della prima partita di campio-nato, dando così il via alla nostra corsa sfrenata verso la serie A…e saba-to dopo sabato,vittoria dopo vittoria, abbiamo aggiunto una sfumaturanuova per colorare il nostro obbiettivo…il nostro sogno…Un magnifico anno sportivo x un magnifico gruppo di atlete…non c’è che dire… dentro e fuori quei 9 metri quadri…che ci hanno fattopenare…e piangere di gioia... Per me è stato veramente un grande onorefar parte di qst squadra,composta di atlete con la A maiuscola (A2 misembra più appropriato ? ) …grandi per tecnica,ma soprattutto per pas-sione…una passione radicata nel cuore e nella mente, a cui si sono acco-date persone dello staff ke sicuramente non hanno nulla da invidiare a noigiocatrici…per qnt riguarda la passione ovviamente (in campo sarebberoproprio da vedere ?)…che hanno gioito e sofferto con noi,anzi…più dinoi,ne sono convinta…che ci hanno trasmesso un calore immenso,riuscen-do a riscaldare il più freddo dei palazzetti d’Italia (il nostro?)…un grande staff…anche qst da serie A…Non ci è mancato niente qst’anno (…diciamo?) e un grazie va anche ai nostri tifosi personali,fatti di fidanza-ti,mariti,genitori e parenti,pronti a seguirci ovunque pur di sostenere con la sola voce qst nostroobbiettivo…qst sogno,trasformato ormai in realtà…e sulla scia di tutto qll ke abbiamo vissuto in qst anno disoddisfazioni,mi prendo la libertà di lasciare un messaggio a tutte le giovani atlete che vorranno leggerlo… “isogni esistono…non mollateli mai,non perdete mai la speranza di realizzarli…perché bisogna lottare fino alfischio finale…e vedrete che ogni goccia di sudore versata in palestra sarà una lacrima di gioia per un tra-guardo raggiunto…in bocca al lupo a tutte!”… e 1000 di qst anni ACCADEMIA!!!

Arianna Amati

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Ho scelto questa frase perche' secondo me riassume in maniera per-fetta la stagione appena trascorsa..."Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato."La nostra squadra di talento ne ha da vendere ma la vera forza è statasenza dubbio il gruppo che, con umiltà e determinazione, è riuscito aportare a termine una missione che si prospettava in salita fin dall'i-nizo.Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a quest'avventura.Grazie a Uccio e Vittorio che hanno saputo guidarci in maniera perfet-ta senza farci mai perdere di vista l'obiettivo, ma soprattutto, graziea tutte noi che, nonostante le mille difficoltà, nn abbiamo mollato maie con entusiasmo abbiamo dominato un campionato difficile con gliocchi sempre puntati verso l'alto alla ricerca di quel sogno chiamatoserie A...

Silvia Tosti

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E’ stata un’annata speciale di cui porterò sempre il ricordo dentro dime. Ad ogni partita c’era il rito di Dante che ci snocciolava una fraseper caricarci prima di scendere in campo. Ho pensato allora, nel miopiccolo, di concludere la stagione con una frase, una che a parer miopotesse riassumere l’intera annata: “IL LUPO E’ LA FORZA DEL BRAN-CO E IL BRANCO E’ LA FORZA DEL LUPO”.Siamo state un branco nel vero senso della parola. Unite abbiamoaffrontato ogni sfida, sia quelle sul campo di gioco che quelle fuori.Ognuna di noi era un lupo: forte, tenace, assetata di risultati e soli-dale con tutte le altre.Abbiamo ampiamente dimostrato che con la grinta individuale e laforza del branco i risultati si ottengono. A questo punto non rimanealtro da fare se non ringraziare tutti, e parto dalla famiglia Ruscelloperché è grazie alla loro fiducia nei miei confronti che ora sono qui ascrivere, un grazie speciale alla “famiglia” dello studio medico, sonodelle persone meravigliose. E poi un grazie alla famiglia Melillo e allafamiglia Pedicini, la loro dedizione ha aiutato molto al raggiungimen-to del nostro obiettivo. Infine un grazie a tutti i lupi del branco, siamostati unici, inimitabili e ineguagliabili!SIAMO UN BRANCO DI SERIE A!!!Un abbraccio forte a tutte le persone che ho conosciuto, ma soprat-tutto a tutte le persone che mi hanno conosciuta davvero!

Chiara Marchetto

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Questo sì che è un anno da incorniciare! Si dice che le cose belle voli-no… beh in questo caso è proprio così. Già dai primissimi allenamen-ti si è respirata una piacevole atmosfera di serenità e affiatamentomista alla sottile ansia di chi sa quanto sia importante e difficile l’o-biettivo a cui aspira… ovvero l’agognata serie A2!Ebbene, nonostante le non poche difficoltà che hanno messo a duris-sima prova l’equilibrio della squadra, il gruppo ne è uscito rinforzatoe compattato più che mai, trasformando un momento tanto delicatoe precario in un collante fortissimo che ci ha permesso di regalare atutta la società e a Benevento una meritatissima ed immensa soddi-sfazione.C’è da dire che per me quest’anno è stato doppiamente ricco di gra-tificazioni, perché ho partecipato anche al campionato di serie D conun magnifico gruppo che, partita dopo partita, si è unito sempre più…riuscendo a conquistare la promozione diretta in serie C… un risulta-to questo che mi ha riempito di gioia e di soddisfazione. E quindi cheaggiungere… questo sarà un anno che porterò sempre nel mio cuore…un anno che mi ha regalato infinite emozioni… un anno che mi hafatto riscoprire il piacere di giocare a pallavolo. Perciò sento il bisognodi ringraziare chi ha creduto in me, permettendomi di migliorare pal-lavolisticamente e di fortificarmi caratterialmente… dai miei inegua-gliabili allenatori Uccio e Vittorio a tutte le mie fantastiche compagne.

Annamaria Ferrone

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Sto pensando da parecchio al modo in cui cominciare questo mio intervento, madiciamo che non c’è una frase o una parola che possa sintetizzare il campionatoappena concluso. Se ripenso alle situazioni e alle emozioni che ho vissuto, mivengono in mente tante cose da scrivere, ma con le parole non riuscirei a descri-vere degnamente ogni momento. Sono sicura che quello che ho imparato que-st’anno, partendo dalle cose più piccole, lo custodirò come un tesoro grandissi-mo. Conserverò il ricordo di ogni secondo trascorso, perché difficilmente ne capi-teranno altri così. Sin dal primo giorno sono stata orgogliosa di essere parte diquesto gruppo, la mia squadra. Una squadra con carattere, grinta, determina-zione, anche quando tutto girava storto. Una squadra di giocatrici che hannodimostrato cosa vuol dire essere veri professionisti. Una squadra di persone fan-tastiche. Ognuna di loro mi ha insegnato qualcosa che mi ha aiutato a cresceree migliorare ed è per questo che mi sento di dover ringraziare singolarmentetutte. La prima persona che sento di dover ringraziare è Simona. E’ inutile spen-dere parole sull’aspetto tecnico perché credo che ciò che la rende una delle pal-leggiatrici più forti della B1 è stato evidente da subito. A lei un grazie particola-re perché per me è stata un grosso stimolo. Credo di non avere mai conosciutoalcuna giocatrice con la sua determinazione. Avere lei in campo al mio fianco,con la responsabilità che mi sentivo addosso di dover mettere per forza la pallaa terra solo per ricambiare la fiducia che mi dava in ogni alzata, è stato ciò chepiù mi ha spinto a migliorare. E’ proprio così. Simona mi ha sempre dato tantafiducia anche quando entravo in campo solo per qualche punto. E per il solo fattodi avermi fatto sentire, per questo, parte integrante della squadra, non smetteròmai di ringraziarla e conserverò ogni suo insegnamento. Chi ha svolto un ruolofondamentale per me quest’anno è stata Marianna. A poco a poco ho imparatoa conoscere le parti più belle del suo carattere, la sua dolcezza e la sua sempli-cità che la rendono una persona fantastica e che mi portano a considerarla unagrande amica. E’ stata l’unica ragazza di Benevento a calcare i parquet della serie A e credo che ogni giocatrice dellanostra città debba considerarla un modello da seguire. A lei il mio grazie per avermi sorretto nei momenti difficili. Nonposso non ringraziare Monica. Quest’anno è stata la testimonianza di quello che avevo intravisto in lei l’anno scorso.E’ una ragazza e giocatrice davvero in gamba, di quelle che si dice parlino con i fatti. E lo ha dimostrato sempre. Insilenzio notava tutto e devo ringraziarla perché tutti i consigli che mi ha dato hanno per me un grandissimo valore. Poic’è Silvia. Grande persona, grande giocatrice e soprattutto espressione di tutte le pallavoliste che, come me, non sonoparticolarmente dotate in altezza ma che rimpiazzano ottimamente con la grinta, la voglia di vincere e, come si diceda noi, con la “cazzimma”. E’ una delle persone che hanno contribuito in maniera particolare all’unione del gruppo e alei voglio augurare una carriera ricca di soddisfazioni e successi perché giocatrici del suo calibro non si trovano ovun-que. Un grazie particolare a Ildi e Daniela, le centrali più forti con le quali ho avuto l’onore di giocare. Ho osservatoparecchio il loro gioco, non ho perso nessuno dei loro movimenti e, anche se sarà difficile mettere in pratica quello cheho imparato da loro, saranno per me sempre un modello al quale ispirarmi. In modo particolare Ildi, della quale sonoda sempre una grandissima fan! Non mi resta che ringraziare Chiara, che ho imparato a conoscere meglio quest’anno.Anche se lei vuole nasconderlo, ho capito che è una persona molto sensibile e dolce. Quest’anno ha davvero dimostra-to il suo valore in campo e fuori e sono sicura che porterò con me sempre un bellissimo ricordo di lei. Infine ci sono lemie compagne di panchina: Arianna, Mariangela, Anna ed Elena. Hanno vissuto con me questa bellissima esperienzache ci ha permesso di crescere e migliorare giocando con giocatrici di altissimo livello. Ogni sabato ci dicevamo quan-to eravamo orgogliose di far parte di una squadra e di un gruppo così. Ogni allenamento ci stimolava sempre a fare ilnostro meglio, spinte dalla convinzione che saremmo potute arrivare anche noi a giocare come le nostre compagne.Voglio dire un grazie particolare ad Arianna, perché è stata la maggior parte delle volte il mio sfogo quando le cosenon andavano per il verso giusto. Spero che la nostra amicizia continui anche dopo e poi magari, chissà, ci ritrovere-mo tra tanti anni a giocare di nuovo insieme, solo che in una posizione diversa! Tutto ciò che abbiamo realizzato que-st’anno, il gruppo che si è formato e i risultati ottenuti, è stato, ovviamente, per una grandissima parte, merito delledue persone che ci hanno seguito ogni momento quest’anno: Uccio e Vittorio( o Uccio e Vuccio, o Uccio e Gabbana,come volete!). Sono da sempre stati parte integrante del nostro gruppo. La loro serietà e la loro complicità ci ha per-messo di raggiungere gli obiettivi preposti. Sono contentissima per Vittorio e per questa sua prima grandiosa esperien-za, che spero sia per lui solo un trampolino di lancio per quello che sarà il suo futuro da allenatore. Sono contentissi-ma, allo stesso modo, per Uccio, nel quale ho visto una grande persona. Ha sempre messo tanto impegno in ogni cosache faceva e questo impegno è stato ripagato. La vittoria del campionato la merita tutta ed è anche per lui che speroche l’Accademia riesca a partecipare al campionato di A2, perché sono convinta che anche lì farà una grandissima figu-ra. Sono veramente orgogliosa di aver avuto lui come allenatore e porterò sempre con me tutti gli insegnamenti chemi ha dato. In conclusione volevo ricordare tre persone: innanzitutto il mitico Dantello. Parecchie volte l’ho visto soloa risolvere la barca di problemi che ci sono stati quest’anno e, nonostante tutto, lui è riuscito a gestire ogni cosa, apartire dal rapporto con noi che, in molte situazioni, capisco, non era per niente facile. E’ riuscito a realizzare il nostrosogno e credo che l’Accademia gli debba tantissimo. L’altra persona che ci tengo a menzionare è Teresa. E’ stata dasempre un punto di riferimento per l’Accademia e sicuramente è stata un tassello importantissimo per la realizzazionedi questo sogno. Ha sempre giocato anche lei per raggiungere la serie A e, ora che ho la passibilità di esultare, vorreiche lei lo facesse insieme a me. Per questa vittoria, Tere, sento di dover ringraziare anche te! L’ultima persona, ovviamente non per importanza, che voglio ricordare è Alfredo. Sono convinta che da lassù ha gioi-to con noi della promozione dell’Accademia, che da sempre è stata la sua seconda casa. Ho un dolcissimo ricordo dilui ed è a lui che voglio dedicare la nostra vittoria. Dopo aver ringraziato tutti i protagonisti di questa avventura, checonserverò come incisi nel mio cuore e nella mia memoria, non mi resta che dire che sarò legata per sempreall’Accademia, che ormai fa interamente parte della mia vita. L’Accademia merita piena fiducia e sta solo aspettandodi dimostrarlo, perche è mossa dalla passione e, si sa, la passione unita al sacrificio, muove ogni cosa. Ed è la passio-ne che ci ha permesso di arrivare fin qui.Io, ovunque sarò, tiferò sempre Accademia e non smetterò mai di ripeterlo.

Rosa Principe

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Io credo che quest'anno sia stato il vero sport a vincere e credo chesiano queste le vere vittorie: quelle in cui a farla da padrona non è lasola bravura degli elementi in campo, ma piuttosto il gioco di squa-dra, la tenacia, l'atteggiamento sempre positivo ed una società pron-ta ad affrontare le grandi difficoltà che si sono presentate ad iniziocampionato…Per questo voglio ringraziare veramente tutti: le "fantastiche" compa-gne di squadra, i "giovani" allenatori e tutta la dirigenza, in particolarmodo Dante che in qualsiasi momento è riuscito a motivare e crede-re in un grande progetto!!! Grazie di cuore

Monica Pierantoni

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Un anno a Benevento, un anno nell’Accademia volley, un solo obietti-vo…la serie A. Parto da qui, da un obiettivo molto importante, unobiettivo che mi è stato prospettato da Dante nel maggio del 2007.Un obiettivo che definirei un sogno. Un sogno perché l’ultimo campio-nato da me vinto risale alla stagione 1999/2000 quando giocavo nellaNovitas Sestu Cagliari. Un obiettivo a lungo inseguito e purtroppospesse volte vanificato. Parto da qui, dalla mia decisione di sposare ilprogetto Accademia volley, una decisione molto importante dal puntodi vista personale, ho voluto mettermi in gioco in un ambiente e inuna città per me completamente nuova. Ho deciso di venire aBenevento per vincere e ho vinto, anzi abbiamo vinto. Abbiamo vintoin tutto e per tutto soprattutto come gruppo. Si il gruppo, croce edelizia di ogni squadra e nel nostro caso è stato sotto tutti i punti divista una vera e propria delizia. È stato un anno molto duro perchévincere non è così facile come possa sembrare, perché ogni partita èuna battaglia e perché mai come quest’anno ogni squadra era vera-mente molto competitiva. Senza essere presuntuosa posso dire chesiamo state veramente le più forti, lo siamo state perché abbiamolavorato tanto e bene, abbiamo lavorato avendo sempre in mente l’o-biettivo da raggiungere ma soprattutto, abbiamo lavorato con tantavoglia di migliorarci e con tanta umiltà non sentendoci mai appagatema anzi con tanta “fame” di vittorie. Non voglio dilungarmi oltre, voglio solo ringraziare la societàAccademia per l’opportunità che mi ha dato, voglio ringraziare Uccio e Vittorio perché ho tratto altrigrossi miglioramenti tecnici e tattici ed infine voglio ringraziare tutte le mie compagne di squadra.Ognuna di loro mi ha dato qualcosa, come atleta e come donna, le voglio ringraziare perché senza diloro non sarei riuscita a raggiungere questo prezioso e ambizioso traguardo chiamato serie A!!!

Simona Battistini

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Quest'anno ho rivissuto le stesse emozioni di due anni fa, quandodopo un lungo campionato e faticosissimi play-off siamo riuscite ademergere per la prima volta in serie C. Ancora faticA, sudore, lavoroci hanno rese le protagoniste di due nuove vittorie. Vincere nuova-mente il campionato di serie D mi ha regalato una forte emozione, unmal di stomaco, la voglia di impegnarmi sempre di più per dare ilmeglio di me, ma quando l'accademia ha raggiunto il proprio scopo hovisto i volti, le lacrime, la soddisfazione, la preoccupazione. Venti annisono bastati per mostrare al pubblico beneventano una pallavolo di"classe"...la serie A!!!!!! Ho imparato dalla costanza delle persone cheniente può darti maggiore soddisfazione se non il raggiungimento diun obiettivo, tanto grande quanto la serie A, dopo anni ed anni dilavoro e di sogni. Allenandomi con le ragazze della serie B ho potutosolo imparare, oltre che la pallavolo, a vivere, a comportarmi. Sonoesempi reali di determinazione ed umiltà. Grazie ragazze e grazieUccio!!!!!! Passiamo ora alla serie D...che dire...non mi sono mai tro-vata così bene in un gruppo. Sono davvero la mia seconda famiglia.Ed è bello condividere con persone tanto trasparenti la vittoria inces-sante di partita dopo partita, che ci ha permesso di scalare il campio-nato. Anche qui sono state la forza, la grinta e soprattutto l'unione che ha consentito tali risultati. Grazie aRenato che ci ha allietato con i suoi sorrisi e le sue foto, Dante che ha scritto impeccabili articoli sulle nostrevittorie, Vito Guido, Ile F1, Vale gab, Lalla...attack, Marika zit, Annamina, Leeeeelena, Lulù alfio, Fede ces,Enry pan, Rosa tac, Chiara..."siiiiiiiiiiiiiiiiii"!!!!!!Grazie anche a Vittorio che mi ha fatto crescere, anche se i suoi allenamenti sono stati intercalati da conti-nui rimproveri, battutine acide e da "esse" molto particolari.Il mio sogno nel cassetto? Raggiungere la serie A con la mia squadra, ma penso che dobbiamo darci unamossa, sennò, nel frattempo, "qualche" allenatore potrebbe andare in pensione. Baci! La vostra Pallinella.

Roberta Basile

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Campionato Nazionale serie B1 femminile

da sx: Maria Vittoria Ievolella, Chiara Marchetto, Simona Battistini, Daniela Stabile, Silvia Tosti, Ildiko Vojth, Ariana Amati,Mrianna Iadarola, Mariangela Di Cecca, Annamaria Ferrone, Roberta Basile, Elena Gammarota, Monica Pierantoni, Rosa Principe

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L’Accademia Volley 2007/2008

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Esordio v incente con Aragona

Nella prima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile 2007/08 l'AccademiaVolley ha vinto 3-0 la gara interna con la Pallavolo Aragona.Al termine di una settimana in cui l'Italia pallavolistica si è divertita ad inventare episodi esituazioni degni della soap opera Beautiful e a celebrare anzitempo un funerale in realtà maimesso in conto, l'Accademia da in campo dimostrazione di come la determinazione e lavolontà possano essere più forti di ogni fattore esterno.Mentre gli avvoltoi che volteggiavo da una settimana sul PalaTedeschi abbandonavanomestamente i cieli di Benevento la furia delle ragazze di Uccio Carratù si abbatteva sul mal-capitato Aragona che in poco più di un'ora di gioco usciva sconfitto con gli eloquenti parzia-li di 25-15, 25-10 e 25-18.Sempre a senso unico la gara con un Accademia scesa in campo con Mariangela Di Cecca alposto di Monica Pierantoni e Rosa Principe in luogo di Daniela Stabile, quest'ultima utilizza-ta solo per i giri di seconda linea.La multinazionale aragonese con cinque brasiliane, due russe e un'argentina in campo nonriesce mai ad impensierire le beneventane ed arrivano così per l'Accademia i primi e quantomai importanti 3 punti in classifica.Iniziato al meglio il cammino in campionato la società è ora più che mai determinata a risol-vere quanto prima le difficoltà di questo inizio stagione per affrontare serenamente il diffici-le torneo di B1. Nei prossimi giorni sarà inoltre definita la posizione contrattuale di MonicaPierantoni.Sabato prossimo intanto il calendario propone già l'ostico derby di Aversa per l'Accademia,attesa dunque da una delle trasferte più difficili della stagione.

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Ad Aversa pr ima sconf i t ta stagionale

Nella seconda giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l’Accademia Volley ha perso 3-2 sul campo del Centro Santulli Aversa. Il primo derby campano della stagione va alle padrone di casanormanne che per la prima volta al gran completo riescono a prevalere su un’Accademia dal rendimen-to altalenante.La squadra di coach Montemurro recupera in extremis Luisa Casillo, decisiva con 4 punti nel tie-break,e schiera inizialmente Picerno in regia e Sollo opposta, Palmeri e Vinaccia al centro, Fattaccio eSavostianova alle bande con Pietrangeli libero. L’Accademia, con Stabile pronta solo per la secondalinea, risponde con Battistini in regia e Marchetto opposta, Vojth e Principe al centro e Tosti e Di Ceccaschiacciatrici con Iadarola libero.Nella prima frazione di gioco è l’Accademia a condurre sempre nel punteggio con allungo finale dal 21-19 al 25-20. Anche il 2^ set inizia bene per le beneventane che vanno subito avanti 6-1. Da questomomento la partita cambia volto con l’Accademia che inizia a stentare e con l’Aversa che cresce note-volmente in tutti i fondamentali. Trascinata dalle solite Fattaccio e Sollo la squadra di casa allunga ilpasso e si impone 25-15 nel secondo set e 25-21 nel terzo dopo aver sprecato 4 set point dal 24-17.Quando il match sembra ormai segnato arriva però la reazione dell’Accademia Volley che, come nelprimo set, conduce sempre nel quarto fino ad un largo 24-18. Quattro punti dell’Aversa scaldano ilPalaCajazzi ma sono le beneventane a chiudere 25-22 e a rimandare tutto al tie-break.Il set decisivo rimane in perfetto equilibrio fino al 10 pari, poi sono le padrone di casa a trovare l’allun-go che le porta prima sul 14-10 e poi al 15-12 finale. Per la seconda volta in due giornate di campio-nato l’Aversa prevale al 5^ set mentre l’Accademia registra la sua prima sconfitta stagionale. Per leragazze di Uccio Carratù una serata a fasi alterne che da ancora più valore al punticino conquistato,sicuramente prezioso su un campo ostico come quello dell’Aversa.In un campionato che si conferma molto difficile ed equilibrato non c’è tempo del resto di guardarsiindietro perché sabato prossimo al PalaTedeschi sarà di scena la nuova capolista Tortolì, unica squa-dra a non aver ancora ceduto un solo set.

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Sapete cos’hanno i Corleonesi che li distingue dalle altre famiglie? La fame… i Corleonesi hanno fame! Totò Riina dalla fiction “Il Capo dei Capi”

Grande v i t tor ia sul Torto l ì

Nella terza giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley havinto 3-1 la gara interna con l'Airone Ogliastra Tortolì.Opposte all'unica squadra che non aveva ceduto neanche un set nelle prime due giornate leragazze del Presidente Fiore sfoderano una prova maiuscola che conferma la compattezza ela determinazione di un gruppo in evidente crescita.Con il sestetto delle prime due giornate l'Accademia parte male in un 1^ set in cui dopo unafase iniziale caratterizzata da molti errori, il Tortolì vola via fino al 25-18 grazie agli 8 puntidella ex Lucia Nale e ai 6 di Francesca Moretti.La reazione delle ragazze di Uccio Carratù non tarda ad arrivare ed inizia la partita vera dellebeneventane che prendono le misure agli attacchi sardi ed iniziano a macinare il propriogioco. Con i secchi parziali di 25-13 e 25-17 l'Accademia passa in vantaggio e nel 4^ setallunga fino al 23-17 prima di chiudere il set 25-21 e l'incontro 3-1.Grande la soddisfazione per il team beneventano per tre punti pesanti che gli consentono diagganciare a quota 7 in classifica il gruppone delle prime della classe in compagnia di Aversa,Mercato San Severino e Soverato.I risultati delle prime tre giornate confermano quanto il campionato sia incerto e difficile edora l'attenzione dell'Accademia si sposta sulla insidiosa trasferta di Potenza di sabato pros-simo.

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Presto o tardi coloro che vincono sono coloro che credono di poterlo fare. Richard Bach

Tie-break v i t tor ioso a Potenza

Nella quarta giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley havinto 3-2 sul campo della Polizia Municipale Potenza.Al termine di una maratona di 2 ore e mezzo la squadra beneventana riesce a spuntarla sulledeterminate padrone di casa ma torna a casa con il rimpianto di due palle match non tra-sformate nella quarta frazione. La partita ha vissuto sui binari dell'equilibrio dal primo all'ul-timo punto anche se con l'Accademia a condurre stabilmente nel punteggio. Le ragazze diUccio Carratù scendono in campo con Daniela Stabile in posto 4 al suo esordio stagionale dalprimo minuto mentre il Potenza recupera per qualche giro di prima linea Alma Vetri, comun-que molto ben sostituita da Simona Ancora.Nella prima frazione l'allungo dell'Accademia si registra dal 17-16 al 20-16, poi le beneven-tane gestiscono il vantaggio fino al 25-21.Nel 2^ set Battistini e compagne volano sul 18-11 ma il Potenza, trascinato da una scatena-ta Miriam Mascaro (9 punti nel set, 27 nel match), rimonta fino al 20-22. Il finale è comun-que di marca sannita con il 25-22 che fissa il punteggio sul 2-0. La reazione della squadralucana non si fa attendere e il Potenza allunga fino al 19-13 prima di subire il ritornodell'Accademia che pareggia subito a quota 19. In un tiratissimo finale di frazione l'Accademia annulla due palle set consecutive dal 22-24 al24 pari ma cede poi 26-24 con un errore in attacco. Nel 4^ set le beneventane vanno avan-ti sul 13-8, il Potenza pareggia a quota 16 ed è poi un lungo punto a punto fino ai vantaggi.Il Potenza annulla due match point alle sannite sul 23-24 e sul 24-25 e riesce poi a chiude-re al secondo tentativo 28-26 anche in questo caso con un errore in attacco dell'Accademia.Alle beneventane non basta una super Marchetto, per lei 11 punti nel 4^ set e 30 nel match,e si va al 5^ set con l'amaro in bocca e con la paura di un possibile contraccolpo psicologi-co. La prima metà del tie-break vede l'Accademia sprecare in malo modo il vantaggio di 7-3 e si va al cambio campo sull'8-7. Lo sprint finale è però di marca sannita con il 15-11 fina-le che chiude una gara bella e combattuta.Per l'Accademia una vittoria importante su un campo tutt'altro che facile ed ora il calendariopropone alle ragazze di Uccio Carratù un doppio turno casalingo con Rossano Calabro eBrindisi. Due gare difficili e importanti da sfruttare al meglio per rimanere nel gruppone ditesta che vede ora le imbattute Mercato San Severino e Aversa prime a 10 punti, seguite aquota 9 da Brindisi e Accademia Volley.

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“Il leone usa tutta la sua forza anche per uccidere un coniglio”. da “L’Arte della Guerra” di Sun Tzu (generale cinese del V secolo A.C.)

Con il Rossano all'inferno e ritorno!!!

Nella quinta giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley ha vinto 3-1la gara interna con la Simet Volley Rossano.Al termine di una partita memorabile la squadra beneventana riesce a cogliere 3 punti pesantissimidopo aver rischiato seriamente di capitolare e in più di un'occasione.In un campionato che si conferma difficile ed equilibrato, come del resto dimostrano settimanalmentei risultati, l'Accademia si trova così a soffrire terribilmente con una squadra, il Rossano, che la classi-fica vede a dir poco immeritatamente ultima.I sestetti iniziali sono quelli attesi alla vigilia e il 1^ set vede il Rossano stabilmente in vantaggio dimisura fino al tirato 25-23 finale chiuso da un errore in attacco dell'Accademia.La reazione beneventana non tarda ad arrivare e al primo time-out tecnico del 2^ set le padrone dicasa sono avanti 8-4, il Rossano però mura e difende bene contro le polveri bagnate delle attaccantisannite. Quando le calabresi conducono 23-19 il match sembra aver già preso una piega ben definitama con una clamorosa rimonta l'Accademia tira fuori tutta la propria determinazione e, trascinata daSilvia Tosti, riesce a chiudere 26-24 dopo aver annullato un set-point sul 23-24.Come quasi inevitabilmente accade nella pallavolo la partita cambia improvvisamente volto e mentrele ragazze di Uccio Carratù partono spedite nel 3^ set sulla scia della rimonta effettuata, il Rossanoaccusa il colpo psicologicamente, memore peraltro delle rimonte già subite nelle partite precedenti. Ilsecco 25-14 per l'Accademia porta le beneventane in vantaggio ma consente al Rossano di assorbirela beffa e di riprendere a macinare il proprio gioco. Sospinto da una strepitosa Kaia Kovacova il sestet-to di Simonetta Avalle ingaggia un incredibile punto a punto con l'Accademia fino alla lotteria finale deivantaggi, decisamente vietata ai deboli di cuore. Il pubblico del PalaTedeschi assiste ammirato allasfida stellare tra Kaia Kovacova e Ildi Vojth con la schiacciatrice del Rossano autrice di 31 punti, di cui11 nel 4^ set, e con la centrale dell'Accademia a segno 28 volte, di cui 9 nel 4^ set.Battistini e compagne annullano ben 6 palle set al Rossano prima di chiudere al quarto match point conun muro di Vojth su Zebri sul punteggio record di 34-32 che libera la gioia incontenibile delPalaTedeschi. Da quando esiste il Rally Point System due sole volte il tabellone si era fermato su unpunteggio così alto in gare ufficiali dell'Accademia Volley ed in entrambi casi a sfavore delle beneven-tane. Nel campionato di serie D 2003/04 la seconda squadra dell'Accademia perse 3-2 sul campo delCSU Napoli cedendo 32-34 il 4^ set, nel torneo di B1 2005/06 le beneventane vinsero 3-1 alPalaTedeschi con l'Amatori Volley Brindisi ma perdendo il 2^ set proprio 32-34. Sempre per gli aman-ti delle statistiche il punteggio più alto registrato invece con successo sannita risaliva al 33-31 con cuil'Accademia vinse il 3^ set della gara persa in casa 3-2 con l'Aversa nel torneo di B2 2001/02.Ma al di là dei numeri rimane per l'Accademia una vittoria fermamente voluta e cercata fino alla fineanche quando la sorte sembrava ormai avversa. Certo la squadra non si è espressa al meglio in tutti ipropri elementi ma fare bottino pieno in serate come quella di sabato lascia ben sperare per il prosie-guo della stagione. Già sabato prossimo c'è peraltro un vero e proprio big-match con la sfida internaall'Assi Amatori Brindisi, appaiato a quota 12 punti all'Accademia e al Mercato San Severino sul secon-do gradino della classifica.

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“Le condizioni peggiori creano cose straordinarie”. Anonimo

Con Brindisi un clamoroso 3-0

Nella sesta giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley ha vinto3-0 la gara interna con l'Assi Amatori Brindisi.L'atteso big match di giornata va dunque all'Accademia ma se una vittoria beneventana era ipo-tizzabile alla vigilia di sicuro davvero in pochi avrebbero pronosticato un 3-0 così netto ed inequi-vocabile. Un risultato, quello del PalaTedeschi, con parziali eloquenti di 25-17, 25-13 e 25-15, chese da un lato esprime appieno quanto espresso sul campo dalle due squadre, dall'altro non puòche essere decisamente bugiardo per l'indubbio valore di un Brindisi irriconoscibile.Due i fattori che come sempre possono spiegare un risultato così netto, da un lato l'ottima provacorale di un'Accademia finalmente al completo e sempre più "affamata" di vittoria, dall'altro laserataccia di un Brindisi molto falloso e mai entrato in partita.Per le ragazze di Uccio Carratù un successo importantissimo che porta la firma di MariannaIadarola, stoicamente scesa in campo con una fasciatura d'altri tempi in testa nonostante i duepunti di sutura e il grande spavento per una terribile capocciata a terra di venerdì sera, ma anchedi Monica Pierantoni, al suo esordio stagionale in campionato che ha così ricompattato definitiva-mente l'organico costruito in estate.Ora la squadra del Presidente Fiore è sempre ad un punto dalla capolista Aversa e in compagniadel Mercato San Severino su un podio per il momento tutto campano, e sabato prossimo è pro-prio un derby regionale ad attendere l'Accademia che si recherà nella temibile tana delPontecagnano.

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"Non so che cosa uscirà da là dentro, so una cosa: se saremo uniti vinceremo".Dal film Il Gladiatore

A Pontecagnano una prova di maturità!

Nella settima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley havinto 3-1 sul campo della Cogemal Pontecagnano.Nella bolgia della Palestra Picentia e al cospetto di una Cogemal determinatissima, la squa-dra di Uccio Carratù offre una prova maiuscola di carattere che le consente di fare bottinopieno dove Aversa e Mercato San Severino avevano lasciato un punto e il Tortolì perso 3-1.Per la prima volta con il sestetto titolare in campo dal primo minuto l'Accademia trova nellabattuta un'arma importante e conduce stabilmente nel 1^ set. Il break decisivo si registradal 12-13 al 17-13, poi le beneventane gestiscono il vantaggio e chiudono 25-18 tutto som-mato agevolmente.La reazione delle padrone di casa non tarda ad arrivare, salgono in cattedra Pericolo eAbbruzzo, 12 punti in due nel 2^ set, e riducendo a 3 il numero degli errori punto ilPontecagnano da filo da torcere all'Accademia. L'equilibrio si spezza solo nel finale quandosul 20-20 un paio di ingenuità beneventane lanciano le ragazze di Jmenez fino al 25-22 chepareggia i conti.Il 3^ set conferma l'equilibrio in campo con un estenuante punto a punto fino al 16-17 quan-do l'Accademia mette a segno un break di 4-0 che la porta sul 20-17. L'esperienza e la soli-dità difensiva delle beneventane contengono lo sprint finale del Pontecagnano e con la soli-ta Vojth l'Accademia va a chiudere la frazione 25-21. Vanessa Torrisi, 10 punti negli ultimidue set, da la carica alle sue compagne ma le protagoniste del 4^ set sono Chiara Marchetto(7 punti) e Silvia Tosti (6) che consentono all'Accademia di allungare sul 13-8 e di volare poisul 18-13 fino al 25-20 finale.Grande la soddisfazione per la squadra sannita che con l'ennesima prova di carattere ha "cre-duto" fino in fondo nella vittoria e ha espugnato un campo temibilissimo guadagnando cosìpunti in classifica su tutte le dirette concorrenti di alta classifica. Grazie ai tie-break esternicon cui Aversa, Mercato San Severino e Tortolì hanno espugnato San Giorgio del Sannio,Soverato e Brindisi, le ragazze del Presidente Fiore sono ora appaiate all'Aversa sul primogradino della classifica e precedono di un punto il Mercato San Severino e di 5 il Brindisi.Sabato prossimo si ritorna al PalaTedeschi dove l'Accademia riceverà la visita dell'insidiosoModica.

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La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli restaalla ricerca. Heidegger.

Accademia da sola al comando!!!

Nella ottava giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley ha vinto 3-1la gara interna con la Pro Volley Team Modica.Una giornata da incorniciare quella di sabato per la squadra beneventana che in un colpo solo coglie ilsesto successo consecutivo in campionato eguagliando il record già ottenuto nel 97/98 e nella scorsastagione, e soprattutto rimane da sola in vetta alla classifica. Mai nelle sei partecipazioni alla B1 dellasua storia l'Accademia Volley era stata solitaria al primo posto ma la classifica è talmente corta che nonc'è neanche il tempo di gioire. Già sabato prossimo infatti le ragazze di Uccio Carratù sono attese dallalunga e difficile trasferta di Marsala in un turno in cui è in programma lo scontro diretto Aversa-MercatoSan Severino tra le due immediate inseguitrici dell'Accademia. La gara con il Modica si è confermatatutt'altro che agevole con un 1^ set in cui le siciliane hanno sfoderato una difesa a dir poco strepitosache ha consentito loro di prevalere 25-23 su un'Accademia poco incisiva. Dal 2^ set però la reazionedi Marchetto e compagne non si è fatta attendere e la gara ha cambiato completamente volto. Le attac-canti beneventane trovavano i varchi giusti per scardinare la difesa avversarie e il Modica commette-va qualche errore gratuito di troppo. Le tre frazioni successive registrano così un andamento presso-chè identico con l'Accademia che prende il largo, subisce un timido tentativo di rimonta e chiude poicon punteggi comodi. Nel 2^ set si passa dal 19-8 al 21-16 prima del 25-17 finale, nel 3^ dal 20-8 al23-18 prima del 25-18 finale e nel 4^ dal 19-10 al 24-16 prima del definitivo 25-16. Una vittoria impor-tante con un avversario insidioso che conferma la capacità dell'Accademia di reagire a situazioni sfa-vorevoli come quella del 1^ set, ma che conferma anche che in questo campionato non si può maiabbassare la guardia. Ora prende il via la missione Marsala con la consapevolezza che si tratterà dellaennesima battaglia aperta a qualsiasi risultato.

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"Possono…perché credono di potere!". Virgilio

A Marsala 7^ sigillo e vetta consolidata!

Nella nona giornata di andata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley havinto 3-1 sul campo della Sigel Marsala Volley.La lunga trasferta siciliana si conclude nel migliore dei modi per le ragazze di Uccio Carratù che, conDaniela Stabile ferma ai box per problemi fisici, e l'ennesima prova di carattere riescono ad espugna-re il difficile campo del PalaBellina.Le siciliane appaiono subito determinate a mettere lo sgambetto alla capolista ma l'Accademia approc-cia alla gara nel modo giusto e prende ben presto in mano le redini del gioco. Il punteggio vede sem-pre le beneventane in vantaggio di 3 o 4 punti con il Marsala che non molla e rimane agganciato finoal 20-22 prima dello sprint finale con cui l'Accademia chiude 25-20.Nella seconda frazione l'equilibrio si spezza sul 13-12 per le beneventane che con un perentorio breakdi 11-3 volano sul 24-15 prima di chiudere agevolmente 25-17.Quando l'Accademia va al 1^ time-out tecnico del 3^ set sull'8-4 la gara sembra ormai segnata ma ilMarsala ha una impennata d'orgoglio e grazie ad un evidente calo delle sannite va a chiudere il set 25-19. La reazione dell'Accademia non tarda ad arrivare con Silvia Tosti e compagne che volano subito a+6 sul 9-3 per poi gestire il vantaggio dal 20-14 fino al 24-18. Al terzo tentativo arriva l'attacco vin-cente di Chiara Marchetto che chiude il set sul 25-20 e il match sul 3-1 con 3 punti pesanti perl'Accademia. Fare bottino pieno in questo campionato, ancor più in trasferta, è sempre difficile el'Accademia festeggia così il record di sette vittorie consecutive in B1, mai ottenuto nella sua storia,consolidando il suo primo posto solitario in classifica. Se l'Aversa rimane infatti ad una sola lunghezzadalle beneventane il Mercato San Severino scivola a 4 punti, il Tortolì rimane a 6 lunghezze e il Brindisiprecipita a meno 9. Archiviata la trasferta di Marsala c'è ora da pensare subito alla sfida delPalaTedeschi con il temibile Soverato che nasconde più di un'insidia.

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All’ennesimo tentativo non riuscito: “non ho mai fallito, ho semplicemente scoperto unnuovo modo di non inventare la lampadina elettrica”. Thomas Edison

Otto successi di fila e +2 sulla seconda!

Nella decima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley havinto 3-0 la gara interna con il Volley Soverato.Nell'ultima uscita casalinga del 2007 le ragazze di Uccio Carratù sfoderano un'altra bella pre-stazione non consentendo mai al Soverato di entrare in partita.La gara con le calabresi della ex Mezzapesa era molto temuta alla vigilia ma con una con-dotta di gara ordinata e concreta Marchetto e compagne hanno chiuso i conti con imprevistafacilità fissando i parziali sul 25-18, 25-16 e 25-21 in poco più di un'ora di gioco.Pochi gli spunti di cronaca con l'Accademia sempre avanti nel punteggio e brava a gestire ilvantaggio fino agli sprint finali dei tre set.L'ottava vittoria consecutiva consente all'Accademia di aumentare il vantaggio sull'Aversa adue lunghezze mentre il Mercato San Severino rimane a 4 punti e il Tortolì scivola e meno8. Sabato prossimo, nell'ultimo turno del 2007 agonistico, l'Accademia renderà visita allaGolem Software Lamezia.

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Nel rientrare vittorioso a Roma dopo le sue esaltanti vittorie belliche l’Imperatore GiulioCesare, osannato da due ali di folla in tripudio, nascondeva sul carro uno storpio che glidiceva: “ricordati che sei mortale”.

A Lamezia il primo 3-0 in trasferta!

Nella undicesima e terzultima giornata di andata del campionato nazionale di serie B1 femminilel'Accademia Volley ha vinto 3-0 sul campo della Golem Software Lamezia Volley.Nell'ultimo turno del 2007 agonistico le ragazze di Uccio Carratù fanno ai propri sostenitori ilmiglior regalo di Natale conquistando la nona vittoria consecutiva in campionato, settima da trepunti. A due giornate dal giro di boa l'Accademia conserva così due punti di vantaggio sull'Aversae quattro sul Mercato San Severino e può concedersi un meritato e sereno periodo di festività. Aldi là del punteggio la trasferta di Lamezia si conferma meno agevole di quanto non dica la clas-sifica con le calabresi del nuovo tecnico Stefano De Napoli determinatissime a vendere cara lapelle. In tutti e tre i set è costantemente l'Accademia a condurre nel punteggio con un Lameziaperò sempre pronto a mettere pressione alle beneventane. Senza strafare Pierantoni (miglior realizzatrice con 13 punti) e compagne gestiscono al meglio lagara e chiudono il match con i parziali di 25-20, 25-19 e 25-22. Il campionato giunge alla sostanatalizia e l'Accademia può ritenersi soddisfatta dei 30 punti conquistati sui 33 disponibili, consa-pevole al tempo stesso che il 2008 le riserverà molte sfide difficili. Si ritornerà in campo già il 4e 5 gennaio al PalaTedeschi per i trentaduesimi e sedicesimi di finale della Coppa Italia di serieB, mentre il 12 gennaio sarà di nuovo campionato con il derby casalingo con il San Giorgio delSannio, per poi chiudere il girone di andata con la micidiale trasferta di Mercato San Severino.

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L’occasione favorisce solo la mente che vi è preparata. Luis Pasteur

Il derby sannita è targato Accademia!

Nella dodicesima e penultima giornata di andata del campionato nazionale di serie B1 fem-minile l'Accademia Volley ha vinto 3-0 la gara interna con il Caffè Monet di San Giorgio delSannio.L'atteso primo derby di B1 della storia della pallavolo sannita rispetta i pronostici della vigi-lia con la capolista che si impone agevolmente in 3 set sulla penultima della classe. Il risul-tato è tuttavia frutto di una prova molto attenta e determinata dell'Accademia che con unottimo approccio mentale alla gara non concede spazio al S.Giorgio delle ex Agozzino e Riccie delle esordienti bulgare Kostadinova e Stojlova (quest'ultima rimasta in panchina). La dife-sa beneventana argina le attaccanti avversarie per poi trasformare con buone percentuali leazioni di contrattacco e solo nel 2^ set l'incontro si anima quando dal 21-14 beneventano sipassa al 24-19 fino al 24-22. Con i parziali di 25-11, 25-22 e 25-14 l'Accademia conquistacosì la decima vittoria consecutiva in campionato che le consente di portare il vantaggio sulleinseguitrici a 3 punti sull'Aversa, vittorioso al tie-break a Tortolì, e a 6 punti sul Mercato SanSeverino, sconfitto 3-2 a Potenza.E proprio a Mercato San Severino le ragazze di Uccio Carratù concluderanno sabato prossi-mo il girone di andata in uno scontro diretto durissimo che si preannuncia aperto quantoavvincente.

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"L'importante non è come colpisci, ma come riesci a resistere ai colpi". "Se c'è una cosa chevuoi fare, se c'è una cosa che senti che devi fare, falla. Sei un combattente e combatti". dalfilm Rocky Balboa

A Mercato una partita da Accademia...!!!

Nella tredicesima e ultima giornata di andata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'AccademiaVolley ha vinto 3-0 sul campo della Yinglitaly Rota Volley di Mercato San Severino.Il big match della giornata tra la prima e la terza forza del girone tiene fede ai pronostici della vigilia con unapartita spettacolare, sempre aperta ed incerta, dai contenuti tecnici ed agonistici elevatissimi e davanti adun pubblico numeroso e rumoroso quanto sportivo e corretto.Per l'Accademia un vero e proprio trionfo, un successo insperato alla vigilia soprattutto per le dimensioni concui è maturato, ma assolutamente meritato e frutto di una prestazione eccellente in tutte le individualitàcome a livello di squadra. Una partita da "Accademia del Volley" ed una partita da "Accademia Volley" conquei valori, da sempre vanto della società beneventana, della determinazione, del gruppo forte e motivato edella umiltà, a portare per mano la squadra di Uccio Carratù e Vittorio Ruscello. E la portata dell'impresaaumenta notevolmente se si pensa che la Rota Volley non è stata da meno con una ottima prestazione eduna grande carica agonistica e che il campo di Mercato San Severino era imbattuto da quasi due anni. Lapartita. Le due squadre sono al gran completo e fin dalle prime battute di gioco si intuisce che sarà gran bat-taglia su ogni azione. Nel 1^ set è tuttavia sempre l'Accademia avanti nel punteggio fino al massimo van-taggio di 5 lunghezze sul 13-8. Il Mercato non molla e impatta a quota 19 ma è di nuovo l'Accademia, sospin-ta da una gran difesa, ad allungare sul 22-19 prima e sul 24-21 poi. In un finale al cardiopalma le padronedi casa annullano due set point prima dell'attacco vincente di una incontenibile Ildi Vojth (miglior realizzatri-ce dell'incontro con 20 punti) che fissa il punteggio sul 25-23. Il match è intensissimo, nella Rota la brasilia-na Filò e la russa Okrachkova picchiano fortissimo ma nell'Accademia è l'intero reparto offensivo a giraresotto la impeccabile regia di Simona Battistini che manda ben 4 atlete in doppia cifra (Vojth 20, Tosti 14,Pierantoni 12, Marchetto 11). A fare i miracoli in difesa ci pensano Iadarola e Stabile ed anche nel 2^ set èsempre l'Accademia a condurre nel punteggio (8-6 al primo time-out tecnico, 16-12 al secondo) fino al 24-19. Come nel set precedente il Mercato non molla fino alla fine e solo al quarto tentativo l'Accademia chiudeil set sul 25-22 con un attacco di Daniela Stabile. Nella terza frazione le ragazze di Antobio Piscopo giocanoil tutto per tutto e dopo un grandissimo equilibrio trovano il loro massimo vantaggio dell'intero match sul 22-19. Ma l'Accademia riesce ancora una volta a sorprendere tutti per carattere e determinazione e, trascinatadai ben 9 punti nella frazione di Silvia Tosti, pareggia subito i conti a quota 22. Il Mercato torna avanti sul23-22 ma sbaglia poi una battuta e ai vantaggi è l'Accademia cha si porta avanti. In un finale al cardiopal-ma in cui le beneventane non trasformano due palle match è comunque l'Accademia a difendere l'attaccoavversario e a chiudere il match con una schiacciata di Chiara Marchetto. E' 27-25 e l'Accademia vince conun clamoroso 3-0 che passa senza dubbio alla storia della società beneventana come una delle partite piùbelle in assoluto ed una delle vittorie più difficili ed importanti di sempre. In classifica l'Accademia conservail vantaggio di 3 punti sull'Aversa ma allunga a +9 sul Mercato San Severino e chiude il girone di andata con36 punti all'attivo su 39 disponibili e con 11 vittorie consecutive, le ultime 4 per 3-0, alle quali si aggiungo-no i due successi dei trentaduesimi e sedicesimi di Coppa Italia. Non c'è tuttavia tempo di esultare perchègià sabato prossimo inizia il girone di ritorno e l'Accademia è attesa dalla lunghissima e insidiosa trasferta diAragona sul campo di una squadra in evidente crescita e alla ricerca di punti salvezza. Le beneventane hannoora il difficile compito di conservare il primato in classifica e per fare questo dovranno affrontare tutte e 13le battaglie ancora in calendario come la memorabile sfida di Mercato San Severino.

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Ivan Lendl in una partita del primo turno del Roland Garros stava stravincendo contro ilnumero 230 del mondo e su una palla dubbia fece interrompere il gioco, chiese l’interven-to del supervisor e dopo una interruzione di 15 minuti ottenne il punto.

Accademia espugna Aragona e vola a +6

Nella prima giornata di ritorno del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volleyha vinto 3-0 sul campo della Pallavolo Aragona.Bissando il successo pieno dell'andata le ragazze di Uccio Carratù si impongono con grande auto-rità su un campo ostico dove anche le prime della classe avevano sofferto e portano a 12 la seriedi vittorie consecutive, le ultime 5 per 3-0!!!E la importante vittoria in terra siciliana aquisisce ancor più valore a seguito della inattesa scon-fitta casalinga, prima stagionale, dell'Aversa, superato 3-1 al PalaCajazzi dal Pontecagnano, cheporta il vantaggio dell'Accademia a 6 punti sullo stesso Aversa proprio alla vigilia del big matchdi domenica prossima 3 febbraio quando al PalaTedeschi si affronteranno beneventane e norman-ne.Ad Aragona l'Accademia da prova di maturità approcciando alla gara con grande concentrazionee determinazione. Pochi errori gratuiti, solo 8 nell'intero match, buoni rendimenti in tutti i fonda-mentali e l'Accademia chiude l'incontro con inattesa velocità con i parziali di 25-16, 25-11 e 25-18 nonostante la carica dell'Aragona in ogni avvio di set. L'Accademia esce così dal campo tra gliapplausi dello sportivo pubblico locale e può concentrarsi sulla partita dell'anno, quella cioè chevedrà opposte le prime due squadre della classifica, con le beneventane che ritroveranno dome-nica prossima al PalaTedeschi l'unica squadra capace di superarle quest'anno in gare ufficiali!

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Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quan-do fu loro chiesto quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse: “spacco pietre”rispose il primo. “Mi guadagno da vivere” rispose il secondo. “Partecipo alla costruzione diuna cattedrale” disse il terzo. Peter Schultz.Cogli la rosa quando è il momento che il tempo lo sai che vola… e lo stesso fiore che oggisboccia domani appassirà”. dal film L’attimo fuggente.

Una giornata da consegnare alla storia!!!Il 3 febbraio 2008 sarà ricordato a lungo nella storia della pallavolo e dello sport sannita.In un PalaTedeschi stracolmo come non accadeva forse dai tempi della B1 maschile di basket degli anni '90l'Accademia Volley scrive una pagina memorabile di pallavolo superando 3-1 il Centrto Santulli Aversa al termine diquasi due ore di battaglia. L'attesissimo scontro diretto tra le prime due squadre della classifica conferma le previ-sioni della vigilia con grande agonismo in campo, prestazioni tecniche maiuscole da ambo le parti e grande entu-siasmo e coinvolgimento del pubblico. Sugli spalti ci sono oltre 1200 persone tra tifosi, addetti ai lavori, dirigenti eatlete da tutta Italia, per un derby campano avvincente che decreta la fuga in vetta alla classifica dell'Accademia.Con il successo pieno sull'Aversa e la concomitante sconfitta del Mercato San Severino a Brindisi il vantaggio delleragazze di Uccio Carratù è ore di ben 9 lunghezze sulla seconda e di 12 sulla terza in classifica. Un vantaggio sicu-ramente importante ma che dovrà essere gestito al meglio delle beneventane, attese ancora da 11 difficili batta-glie, la prima delle quali già domenica pomeriggio a Tortolì. Per fare un pò di numeri l'Accademia incrementa il suonuovo record di vittorie consecutive in B1 portandolo a 13 ed eguagliando la striscia dell'Aversa sempre vittoriosonel girone di andata. Le beneventane colgono la prima vittoria in B1 contro le rivali di sempre normanne e portanoa 24 punti su 24 il loro bottino di punti casalingo. Un vero e proprio "Accademia Day" da ricordare, iniziato al mat-tino con la vittoria della squadra under 14 sul Molinara (3-0) e con il successo casalingo (3-1) della seconda squa-dra di serie D sul Centro Ester (foto) che lancia le ragazze di Vittorio Ruscello a +11 sulla terza e quindi verso lapromozione in serie C. Un giorno in cui per la prima volta la mascotte dell'Accademia passeggia lungo CorsoGaribaldi (foto)per promuovere la partita ed in cui il settore giovanile guidato dalle instancabili Maria Grazia Ruscelloe Ilenia Nicchiniello si raduna a pranzo per poi addobbare a festa il PalaTedeschi. Emozioni bellissime quelle vissu-te nell'impianto beneventano, disponibile grazie alla consueta ed impagabile collaborazione della Provincia e deldelegato allo Sport Giuseppe Lamparelli, con una partecipazione straordinaria del pubblico record di una domenicapomeriggio che conferma a quanti ancora non lo sapessero che l'Accademia è una grande squadra. Sotto di un setcontro un Aversa combattivo e trascinato dalle solite e formidabili Sollo e Fattaccio (38 punti in due), l'Accademiaha la forza di reagire, di ritrovare la sua tranquillità di gioco e di imporsi 3-1 con parziali alla fine limpidi ed inequi-vocabili. La partita. Accademia in formazione tipo, Aversa con Vinaccia in 4 al posto della claudicante Savostianova.E' subito l'Aversa a mostrare grande determinazione, il muro normanno tocca moltissimi palloni e le contratte attac-canti beneventane faticano più del solito nella fase cambio palla. Il Centro Santulli va avanti sul 16-11, l'Accademiarimonta e passa in vantaggio prima sul 20-18 e poi sul 22-21. Il finale è però tutto delle ospiti che con 4 punti con-secutivi chiudono la frazione 25-22. Dal 2^ set l'Accademia si scrolla di dosso la tensione e il suo gioco torna adessere fluido. Si va avanti sul filo dell'equilibrio ma è sempre l'Accademia avanti di qualche punticino, il break deci-sivo è sul 19-18 quando Marchetto e compagne allungano fino al 25-20 finale. Andamento simile al precedenteanche nel 3^ set, l'Aversa va avanti sul 18-16 ma alla distanza è il motore diesel dell'Accademia a ribaltare la situa-zione e a chiudere nuovamente 25-20. Sulle ali dell'entusiasmo le padrone di casa partono a razzo anche nella quar-ta frazione fino al +6 sul 9-3. Al secondo timeout tecnico l'Accademia conduce 16-12 ma l'Aversa non molla e rien-tra sul 18-19. Finisce però qui la partita delle normanne che subiscono un perentorio break di 6-0 delle beneventa-ne che volano fino al 25-18 finale che fa esplodere a festa il PalaTedeschi. Va così in archivio una giornata storicama inizia ora per l'Accademia la parte più difficile della stagione, quella in cui bisognerà gestire al meglio il vantag-gio acquisito con un percorso ancora lungo e pieno di difficoltà. Si ricomincia dunque domenica da Tortolì e poi,come sempre, una partita per volta senza abbassare mai la guardia.

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03/02/2008 - B1Accademia-Aversa 3-1

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Il più grande rischio per la maggior parte di noi non sta nel fissare un obiettivo troppo altoe non conquistarlo, ma nello stabilirne uno troppo basso e raggiungerlo! Michelangelo

Espugnata Tortolì, ora è +11 su Aversa!

Nella terza giornata di ritorno del campionato nazionale di serie B1 femminile l'AccademiaVolley ha vinto 3-0 sul campo dell'Airone Ogliastra Tortolì.La capolista non si ferma più e dopo la memorabile vittoria nella partita dell'anno con l'Aversaespugna anche il difficile campo di Tortolì con l'ennesima prova autoritaria di forza e di carat-tere che sancisce la quattordicesima vittoria consecutiva in campionato.I timori di un possibile rilassamento dopo Aversa sono subito fugati da una condotta di garaattenta e diligente che evidenzia i problemi in ricezione di un Tortolì privo della infortunataDe Santis e che sfoggia ancora una volta la solidità e la regolarità dell'Accademia.Al Tortolì non bastano i 17 punti della ex Nale, l'Accademia va subito e rimane sempre invantaggio in tutti e tre i set chiudendoli a conti fatti agevolmente 25-20, 25-14 e 25-20 conl'unico tentativo di rimonta sardo dal 16-8 al 21-19 del terzo set. Tra le beneventane sugliscudi Tosti (21 punti) e Vojth (16) ma tutto il 6+1 da sempre prova di affidabilità.Con la terza sconfitta consecutiva dell'Aversa, superato 3-2 in casa dal Modica, i punti di van-taggio dell'Accademia sulla seconda salgono ora a 11 ma con 10 battaglie ancora da dispu-tare. Già sabato una difficile sfida attente le ragazze di Uccio Carratù che riceveranno la visi-ta di una delle squadre più in forma del momento, il Potenza quinto in classifica e vittoriosonelle ultime 7 gare tra campionato e Coppa Italia.

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Il talento ti fa vincere una partita, l’intelligenza ed il lavoro di squadra ti fanno vincere uncampionato. Michael Jordan

Superato anche il Potenza!!!

Nella quarta giornata di ritorno del campionato nazionale di serie B1 femminile l'AccademiaVolley ha vinto 3-0 la gara interna con la Polizia Municipale Potenza.Opposta ad una delle squadre più in forma del momento, la capolista soffre nel finale madimostra ancora una volta le sue grandi doti caratteriali chiudendo il match in tre set. IlPotenza, unica squadra ad aver strappato un punto nelle 16 vittorie beneventane, avevaperso 3-0 solo nella sfortunata gara d'esordio con il Tortolì, poi un crescendo culminato nellerecenti 7 vittorie consecutive del 2008 tra campionato e Coppa. E questo ruolino di marcianon dava certo tranquillità all'Accademia, attesa già tra due settimane da una nuova sfidacasalinga con il Potenza (PalaTedeschi, sabato 1 marzo, ore 11.30) per gli ottavi di finaledella Coppa Italia di serie B.Non è stata forse una delle gare più brillanti dell'Accademia ma avere ragione delle lucanenon era certo facile e dopo aver stravinto con inattesa velocità il 1^ set 25-10, le beneven-tane si sono poi imposte 25-22 nel secondo dopo essere state sempre in vantaggio e 26-24in un tirato terzo parziale dopo aver annullato una palla set al Potenza sul 23-24.Con la quindicesima vittoria consecutiva, settima per 3-0 delle ultime otto, l'Accademia con-ferma il suo vantaggio in vetta alla classifica con +11 sull'Aversa e +12 su Mercato SanSeverino e si recherà sabato prossimo sul campo della Simet Volley Rossano del nuovo coachPaolo Giribaldi.

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Sono il migliore, è vero. Io però penso ancora a migliorare. Quando credi di essere perfet-to vuol dire che sei finito. Valentino Rossi

3-1 a Rossano: 16 vittorie consecutive!!!

Nella diciottesima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'AccademiaVolley ha vinto 3-1 sul campo della Simet Volley Rossano.Non conosce più ostacoli la capolista che anche sul difficile campo calabrese offre la solitaprova di forza e di carattere reagendo nel migliore dei modi ad un avvio di match tutto insalita. Il Rossano del nuovo coach Paolo Giribaldi scende infatti in campo con grande deter-minazione e mette subito alle corde l'Accademia con una ottima difesa e con la solitaKovacova (22 punti). L'equilibrio del 1^ set si spezza sul 20-19 per le calabrese che trova-no l'allungo fino al 24-21 per poi chiudere 25-22.Le ragazze di Uccio Carratù ritrovano però il ritmo da prime della classe ed escono fuori alladistanza imponendo la loro superiorità tecnica. Anche se il Rossano gioca con grande inten-sità su ogni azione i parziali di 25-19, 25-13 e 25-16 parlano di una affermazione limpida perl'Accademia che, scampato il pericolo, conferma il vantaggio di 11 punti sulla seconda in clas-sifica ma ora a 8 giornate dal termine del campionato.E mentre il conto alla rovescia verso il grande sogno ha ormai preso il via il campionato siferma per un turno dando così spazio agli ottavi e ai quarti di finale della Coppa Italia di serieB, in programma sabato 1 marzo al PalaTedeschi, quando le beneventane affronteranno alle11.30 il Potenza e, in caso di vittoria, il Soverato alle 19.30 per un posto nella prestigiosa edambitissima final four nazionale di Coppa.

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Bisogna approfittare di ogni occasione, perché non sappiamo se ci sarà una seconda pos-sibilità. Michele Alboreto

A Brindisi ancora un capolavoro!!!

Nella diciannovesima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'AccademiaVolley ha vinto 3-0 sul campo dell'Assi Amatori Brindisi.Vincendo per il terzo anno consecutivo sul parquet del PalaMelfi la squadra di Uccio Carratù,premiato ad inizio gara per le sue tre stagioni brindisine, compie l'ennesimo capolavoroimponendosi sulla quarta in classifica con grande autorità.La diciassettesima vittoria consecutiva in campionato, ventunesima comprendendo la CoppaItalia, è frutto di una prova maiuscola delle beneventane che con la solita compattezza disquadra sono sempre state avanti nel punteggio per poi allungare nella fase centrale di ogniset. I parziali di 25-18, 25-19 e 25-16 parlano di un'affermazione netta e limpida perl'Accademia su un Brindisi tutt'altro che arrendevole.Il conto alla rovescia verso il grande sogno continua ed ora le beneventane sono a quattrosuccessi dal traguardo, da cogliere nelle ultime sette giornate.Sabato prossimo si torna al PalaTedeschi per affrontare il Pontecagnano e poi sarà Final Fourdi Coppa Italia il 19 e 20 marzo.

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Il secondo è il primo degli ultimi. Enzo Ferrari

Superato anche il Pontecagnano: -8 dal sogno

Nella ventesima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volleyha vinto 3-0 la gara interna con la Cogemal Pontecagnano.Sembra ormai inarrestabile la marcia trionfale delle ragazze di Uccio Carratù che con ladiciottesima vittoria consecutiva in campionato, a cui vanno aggiunte le 4 di Coppa Italia,sono ora a meno otto dal grande traguardo. Con 11 punti di vantaggio sull'Aversa le bene-ventane sono chiamate a conquistare 8 punti nelle ultime sei gare per avere la certezzamatematica della promozione diretta in serie A2 ma al di là del dato statistico ciò che lasciaben sperare i tifosi dell'Accademia è sempre più il carattere di questa squadra.Con il Pontecagnano in effetti la prova delle beneventane non è stata delle più brillanti maciò nonostante l'Accademia è riuscita comunque ad imporsi in 3 set, risultato che le avver-sarie avevano subito una sola volta nella stagione, dopo aver rimontato nel 1^ dal 10-16.Una vittoria, quella di Marchetto e compagne, che consente all'Accademia di andare allasosta pasquale nelle migliori condizioni possibili in attesa della trasferta di Modica del 31marzo. La formazione sannita potrà al tempo stesso tuffarsi anima e corpo nella esaltanteFinal Four di Coppa Italia di serie B, in programma al PalaTedeschi il 19 e 20 marzo. Nellasemifinale di mercoledì sarà il Vigevano di Rosario Braia l'avversario dell'Accademia e sulparquet beneventano ci sarà da attendersi grande spettacolo.

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Sergei Bubka oltrepassò i 6 metri, primo astista di tutti i tempi, il 13 luglio 1985 a Parigi. AiGiochi Olimpici di Seul 1988 non riuscì a superare i 6,10 m. e in qualche modo deluse, ma vinsecomunque la medaglia d'oro con 5,90 metri. Bubka migliorò il record del mondo di 21 centime-tri nell'arco di quattro anni tra il 1984 e il 1988, più di quello che qualunque altro astista aves-se ottenuto nei 12 anni precedenti. Sorprendentemente Bubka non riuscì a piazzarsi sul gradi-no più alto del podio alle successive Olimpiadi di Barcellona nel 1992. Lo zar fallisce tutti i suoitentativi tra 5,70 e 5,75 e lascia così via libera a Maxim Tarassov, un avversario quasi semprestrabattutto da Bubka. Nel 1996 Bubka si qualificò per i Giochi Olimpici di Atlanta (USA), ma uninfortunio gli impedì di prendervi parte. Nel corso della propria carriera Bubka stabilì ben 35nuovi record mondiali, 17 dei quali all'aperto e 18 indoor.

Espugnata anche Modica: -5 dal sogno!!!Continua il conto alla rovescia per l'Accademia Volley che nella ventunesima giornata del campionatonazionale di serie B1 femminile ha vinto 3-0 sul campo della Pro Volley Team Modica. Le ragazze diUccio Carratù si mettono subito alle spalle la sconfitta nella finalissima di Coppa Italia e con la solitàautorità si impongono agevolmente anche in Sicilia portando a 19 la striscia di vittorie consecutive incampionato.Ora il grande sogno chiamato A2 è a soli 5 punti dalla certezza matematica, 5 punti da conquistarenelle ultime 5 giornate. Un sogno che potrebbe addirittura realizzarsi già nel prossimo week end a con-dizione che l'Accademia faccia 3 punti nella gara casalinga con il Marsala e che l'Aversa perda con qual-siasi punteggio nel big match per il secondo posto di Mercato San Severino. 11 punti di vantaggio a 5giornate dal termine sono insomma un bottino davvero ragguardevole e tutto lo sport sannita non fache contare i giorni e i minuti che separano Benevento dalla serie A della pallavolo!!!La gara di Modica non ha avuto molta storia, i parziali di 25-14, 25-20 e 25-19 testimoniano una chia-ra supremazia delle beneventane, apparsa nettissima nella prima frazione, comunque limpida nelle duesuccessive, nonostante qualche errore sannita in più del solito.Ora l'Accademia è attesa dalla sfida casalinga con il Marsala, in programma domenica prossima alPalaTedeschi alle ore 15.30, e poi dalla trasferta di Soverato.Ancora 5 punti, ancora un ultimo sforzo, e poi sarà grande festa!!!

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La serie A2 femminile bacia Benevento!!!Piangere di gioia, urlare a squarciagola, levare le braccia al cielo e ricevere l'abbraccio di tutti quelli chehanno gioito e sofferto con te, provare una gioia immensa ancora più grande di quanto si potesseimmaginare, realizzare che il sogno è diventato realtà!!!E' forse questo il significato più profondo della promozione in serie A2 dell'Accademia Volley Benevento,è forse questo lo spirito di una società che nata dal nulla ha per 22 anni silenziosamente e umilmenterincorso un sogno che a tutti sembrava utopia, facendo leva, anche nei momenti peggiori, su quei valo-ri della passione e della determinazione che fanno spesso la differenza. E una delle immagini più belledelle tante che rimarranno scolpite in modo indelebile nella memoria della pallavolo sannita è il com-mosso abbraccio dei due fondatori dell'Accademia Volley, Michele Ruscello e Gino De Nigris, che nel1986, con 22 anni e qualche capello bianco in meno, diedero vita ad una società che oggi porta per laprima volta nella storia la serie A della pallavolo a Benevento. "Possono... perchè credono di potere"ha detto Virgilio e l'Accademia Volley ha sempre creduto nei propri ideali come nei propri sogni trovan-do nella immensa squadra di quest'anno la perfetta interpretazione e traduzione della sua essenza piùprofonda. Un'Accademia forte e caparbia, determinata e sempre concentrata, in campo e fuori, nono-stante difficoltà che avrebbero abbattuto un toro. Una squadra che nello stringere i denti e nel resiste-re all'imprevisto ciclone societario precampionato ne è uscita rinforzata e compattata come una rocciache resiste a qualsiasi intemperia esterna. Una squadra che ha vinto 32 volte su 34 gare ufficiali con20 vittorie consecutive in campionato, 13 punti di vantaggio sulla seconda in classifica e promozionematematica con ben 4 giornate di anticipo in un campionato definito da tutti gli addetti ai lavori comeuno dei più difficili ed equilibrati degli ultimi anni. Una squadra che ha sfiorato il grande slam con lasfortunata finale di Coppa Italia in una memorabile Final Four beneventana che non ha comunque fer-mato la corsa dell'Accademia. Una squadra che ha regalato alle 16.41 del 6 aprile 2008 uno deimomenti più belli dello sport sannita con una incontenibile esplosione di gioia e felicità. Dopo la scon-fitta dell'Aversa a Mercato San Severino le ragazze di Uccio Carratù avevano nella sfida interna con ilMarsala una opportunità troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire e con il prevedibile 3-0 sulle pur com-battive siciliane (25-10, 25-20 e 25-20) hanno raggiunto strameritatamente la grande meta della pro-mozione in A2. Ricorderanno a lungo questa data tutte le atlete dell'Accademia ed una in particolare,Elena Gammarota, classe 1991, al suo esordio assoluto in serie B1 proprio nel gran giorno della serieA. E' il trionfo dell'Accademia, ripreso in diretta televisiva su TV7 Benevento, ed è la vittoria sì dellafantastica squadra guidata da Uccio Carratù e Vittorio Ruscello ma anche di tutto lo staff tecnico e diri-genziale e di tutte le atlete e di tutti quanti in 22 anni hanno scritto pagine importanti di un libro a lietofine. Un libro forse piccolo ma che pensa in grande e che sogna di diventare un'enciclopedia, ricca nonnecessariamente di vittorie ma sicuramente di passione e di emozioni. Le tante braccia levate al cieloil 6 aprile 2008 sicuramente avranno scaldato i cuori di tre persone che gioiscono dall'alto perl'Accademia, Tonino De Nigris, Alfredo Amato e Maurizio Riccio. Da oggi a Benevento non si dice più Acome Ancona, ora si dice "A come AccAdemiA!!!". L'Accademia Volley è in serie A, evviva l'AccademiaVolley Benevento!!!

Se da bambino mi fossi scritto una storia, la storia più bella che mi potessi immaginare, l’a-vrei scritta come effettivamente mi sta accadendo.Paolo MaldiniHo odiato ogni minuto di allenamento, ma mi dicevo: “non rinunciare, soffri ora e vivi ilresto della vita come un campione”. Anonimo

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06/04/2008 - B1Festa al Maleventum

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I campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall'interno, partendo da qual-cosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l'abilità ela volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell'abilità. Cassius Clay

Accademia vittoriosa anche a Soverato

Nella ventitreesima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'AccademiaVolley ha vinto 3-2 sul campo della Frigorcarni Volley Soverato.Nonostante una settimana di festeggiamenti e di distrazioni e con due soli giorni di allena-mento nelle gambe le ragazze di Uccio Carratù riescono ad espugnare anche il parquet diS.Andrea sullo Jonio spuntandola in 5 set su un Soverato determinatissimo a cogliere un suc-cesso di prestigio.La gara si apre con un gradito omaggio floreale delle calabresi alle beneventane come augu-rio per la promozione in serie A2 appena conseguita, poi in campo inizia una battaglia di oltredue ore con una super Gatti da una parte (28 punti per lei) e spazio per tutto l'organico dal-l'altra. Il Soverato parte con la sua consueta formazione, l'Accademia lascia in panchina permotivi precauzionali la dolorante Vojth, ben sostituita da Rosa Principe. Il 1^ set delle bene-ventane è praticamente perfetto con un solo fallo di invasione e grande efficacia in tutti i fon-damentali. Il 25-11 dell'Accademia non ammette repliche. Nella seconda frazione sono sem-pre Silvia Tosti e compagne a condurre nel punteggio fino al 23-19, poi l'Accademia va alprimo set point sul 24-22 ma in un finale al cardiopalma riesce a chiudere la frazione solo alsettimo tentativo sul 30-28 senza concedere tuttavia nessuna palla set alle avversarie.Dal 3^ set la squadra della ex Accademia Tonia Mezzapesa trova una bella reazione e riescea mettere alle corde le beneventane in evidente calo mentale. Con i parziali di 25-19 e 25-18 il Soverato pareggia meritatamente i conti e si va al 5^ set, terzo stagionale perl'Accademia dopo quelli di Aversa (perdente) e di Potenza (vincente). Il tie-break è sostan-zialmente equilibrato anche se sono le sannite a provare ripetutamente l'allungo. Sull'11-11due punti consecutivi di Daniela Stabile lanciano l'Accademia a +2 ed il vantaggio viene bengestito fino al 15-12 finale.L'Accademia porta così a 21 la incredibile striscia di vittorie consecutive pur lasciando perstrada il quarto punto della stagione, cosa che non le accadeva dalla quarta giornata di cam-pionato. I numeri sono tuttavia ormai ininfluenti per una squadra, l'Accademia Volley, chegià da domenica scorsa può festeggiare con matematica certezza la storica promozione inserie A2! Una stagione da incorniciare per la società sannita che ha conseguito giovedì scor-so la promozione in serie C anche con la seconda squadra e che si appresta a disputare lefinali regionali del campionato under 16 femminile.Sabato prossimo penultimo impegno casalingo per l'Accademia Volley che ospiterà alle 20.30al PalaTedeschi il Lamezia Volley già retrocesso.

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Se la goccia d’acqua dicesse: non è una goccia che può fare un fiume… non ci sarebbe l’o-ceano. Michel Quoist

Con il Lamezia sono 22 vittorie di fila!!!

Nella ventiquattresima e terzultima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminilel'Accademia Volley ha vinto 3-0 la gara interna con il Lamezia Volley.Pronostico rispettato per il testa coda del girone che vedeva opposte la prima della classe,già matematicamente promossa in A2, ed il fanalino di coda, già matematicamente retroces-so in B2. Ne è uscita fuori la più classica delle partite di fine stagione, del tutto irrilevante aifini della classifica, con ritmo molto blando e molte sostituzioni da ambo le parti con spazioper tutti gli elementi della rosa.L'Accademia parte con Mariangela Di Cecca opposta e chiude il 1^ set con un nettissimo 25-12. Nella seconda frazione entrano Arianna Amati e Rosa Principe, il Lamezia prova a farsipericoloso ma alla distanza è sempre l'Accademia ad imporre la legge della capolista impo-nendosi 25-18 e 25-22.I tre punti consentono alle ragazze di Uccio Carratù di portare a quota 22 il clamoroso recorddi vittorie consecutive ed ora mancano due sole gare prima del meritato riposo estivo. Sicomincia da domenica prossima con il derby sannita di S.Giorgio per finire il sabato succes-sivo in casa con il Mercato San Severino.

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Essere vincente significa essere il meglio di quello che puoi e vuoi. Fefè De Giorgi

Anche il derby sannita è targato Accademia.

Nella penultima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volleyha vinto 3-1 sul campo della SG Volley di San Giorgio del Sannio.In un derby del tutto privo di motivazioni con l'Accademia già promossa in A2 e il San Giorgiogià retrocesso in B2, le ragazze di Uccio Carratù conquistano l'intera posta in palio senzaeccessivi affanni utilizzando tutte le atlete a disposizione. 25-21, 25-16, 16-25 e 25-18 i par-ziali dell'incontro che legittimano la forza della capolista che raggiunge così quota 23 vitto-rie consecutive in campionato, un incredibile record difficilmente eguagliabile.Inizia ora l'ultima settimana di un campionato indimenticabile che troverà il suo atto finalesabato 3 maggio al PalaTedeschi (h. 17.30) quando nella sfida con il Mercato San Severinoil pubblico beneventano potrà tributare l'ultimo grande applauso ad una squadra che resteràper sempre nella storia della pallavolo e dello sport sannita.

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Le persone che aspettano che tutte le condizioni siano perfette prima di agire, non agisco-no mai. Anonimo

Vittoria anche sul Mercato S.Severino!Nella ventiseiesima e ultima giornata del campionato nazionale di serie B1 femminile l'Accademia Volley havinto 3-1 la gara interna con la Rota Volley di Mercato San Severino.Nella sua ultima uscita stagionale la squadra allenata da Uccio Carratù da l'ennesima e definitva prova diforza tecnica e morale conquistando da un lato la ventiquattresima vittoria consecutiva in campionato con unrecord a dir poco incredibile, ed estromettendo dall'altro il Mercato San Severino dai play-off, a vantaggiodell'Aversa vittorioso a Rossano Calabro (3-0). A dispetto dei tanti e soliti sospetti di quanti ipotizzavanoun'Accademia volutamente "benevola" nei confronti degli amici di Mercato San Severino, la squadra bene-ventana scende in campo con il sestetto titolare e onora fino in fondo il suo campionato disputando la suaonesta partita. La Rota Volley paga forse a caro prezzo la tensione nervosa di una gara in cui si giocava l'in-tera stagione e non riesce mai ad entrare in partita offrendo una prova decisamente insufficiente per potercentrare l'obiettivo play-off. Senza neanche patire più di tanto le beneventane si impongono con i parziali di25-20, 19-25, 25-16 e 25-21 e chiudono nel migliore dei modi il loro esaltante campionato registrando anchel’esordio stagionale di Annamaria Ferrone. Un pò di numeri possono aiutare ad avere contezza dello straor-dinario cammino dell’Accademia Volley, prima squadra della pallavolo sannita a raggiungere la serie A. Nellastagione in corso nei campionati nazionali maschili e femminili, dalla serie A1 alla serie B2, una sola squadraha fatto meglio dell’Accademia, il Città di Castello nel girone C della B1 maschile, conquistando 75 punti sui78 disponibili, uno in più delle beneventane, con lo stesso numero di vittorie, 25 su 26 gare disputate, ma afavore dell’Accademia c’è comunque il secondo posto assoluto nella Coppa Italia di serie B nella spettacola-re Final Four di marzo proprio al PalaTedeschi di Benevento. Il bilancio stagionale delle ragazze di UccioCarratù si chiude dunque con l’invidiabile bottino di 36 vittorie su 38 gare ufficiali complessivamente dispu-tate tra campionato (26) e Coppa Italia (12) con soli quattro punti lasciati per strada in B1, di cui tre nelleprime quattro giornate con la squadra priva di due atlete titolari ed uno a promozione già matematicamen-te acquisita! Ben 24 le vittorie consecutive in campionato, dalla terza fino all’ultima giornata di sabato scor-so, un record difficilmente eguagliabile. Analizzando lo storico della B1 femminile dal 1997 ad oggi si riscon-tra infine come due sole squadre siano riuscite a rimanere imbattute in campionato, l’Aragona nel girone Ded il Lodi nel girone A, entrambe nella stagione 2002/03, mentre il Mazzano (BS) conquistò 76 punti ma conuna sconfitta nel girone B del 2001/02. Accademia che si colloca dunque al secondo posto di sempre (dal1997) del girone D della B1 e che si consegna alla storia come un rullo compressore che ha avuto la capa-cità ed il merito di non abbassare mai la guardia in un girone considerato unanimemente tra i più equilibra-ti e competitivi degli ultimi anni. Ecco, è con i numeri e con i fatti che l’Accademia Volley preferisce parlare,e non con le facili e puerili illazioni di chi prevedeva partite “non regolari” o presunte “pastette”. Il tempo èsempre galantuomo e questa stagione ne è e ne sarà la dimostrazione con una società ed una squadra chehanno saputo resistere al terribile ciclone di inizio anno per poi diventare un gruppo talmente forte ed unitoda consegnarsi alla storia a suon di successi e di record!!! Merito indiscutibile di uno staff tecnico serio e pre-parato diretto da Michele Ruscello con i tecnici Uccio Carratù e Vittorio Ruscello, il preparatore atleticoAlessandro Cilento, lo scout man Fabio Melillo, il medico Giuseppe Palma e il fisioterapista Ivano Romano.Merito indiscutibile di 13 atlete che saranno per sempre un esempio da seguire, in campo e fuori, per tuttele prossime generazioni di pallavoliste beneventane, e non solo: Simona Battistini, Arianna Amati, RobertaBasile, Chiara Marchetto, Mariangela Di Cecca, Ildi Vojth, Daniela Stabile, Rosa Principe, Annamaria Ferrone,Monica Pierantoni, Silvia Tosti, Elena Gammarota e Marianna Iadarola. L'Accademia Volley esprime il suo piùsincero rammarico per la mancata qualificazione ai play-off degli amici di Mercato San Severino, sicura chenella prossima stagione la Rota Volley sarà grande protagonista del campionato di B1, e formula comunqueun grande in bocca al lupo alla Pallavolo Aversa per i prossimi play-off promozione.

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03/05/2008 - B1Festa al Malò

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Coppa Italia serie B femminileAlbo d’Oro

2007-08 Pallavolo Reggio Emilia

2006-07 Euromac Mix Casale Monferrato

2005-06 Spes Matera

2004-05 Zoppas Conegliano Veneto

2003-04 Cdp Linea Medica Roma

2002-03 Mariani Petroli Lodi

2001-02 For. Civitanova M.

2000-01 Caoduro Cavazzale (VI)

1999-00 Forme Cucine Soliera (MO)

1998-99 Progeco Cecina Volley

1997-98 Las Fly Tortoreto

1996-97 Libertas Claus Forlì

1995-96 Pefim Centro Ester Napoli

1994-95 Centro Ester Napoli

1993-94 Valce Conero AN

1992-93 V.C. Foppapedretti Bergamo

1991-92 V.C. La Mela D’oro Bergamo

1990-91 Galluzzo Phonola Firenze

1989-90 Agroittica Calvisano Brescia

1988-89 Volley Conegliano Tdc TV

1987-88 Tajè Pellicce Crema CR

1986-87 Pallavolo Pinerolo TO

1985-86 Tor Sapienza Porta Portese Roma

1984-85 P.V.F. Matera

1983-84 Junior Bistefani Casale M.To AL

1982-83 Dop. Ferroviario Castelvetrano TP

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Il cammino dell’Accademia Volley nella Coppa Italia di serie B

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15/09/2007 - Coppa Italia 1ˆ faseAccademia Volley - Orion Na 3-0

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10/06/2007 - Coppa Italia 1ˆ faseAccademia Volley - S. Giorgio d.S. 3-0

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04/01/08 - Coppa Italia B32ˆ finale

Accademia Volley - Trani 3-0

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05/01/08 - Coppa Italia B16ˆ finale

Accademia Volley - Aversa 3-0

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01/03/08 - Coppa Italia B8ˆ finale

Accademia Volley - P.M. Potenza 3-0

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01/03/08 - Coppa Italia B4ˆ finale

Accademia Volley - Soverato 3-0

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11/03/08 - Coppa Italia BConferenza Stampa Final Four

Sala Consiliare Provincia

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18/03/08 - Coppa Italia BPresentazione squadre Final Four

Hotel Lemi

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19/03/08 - Coppa Italia BSemifinale

Reggio E. - Donoratico 3-0

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19/03/08 - Coppa Italia BSemifinale

Accademia Volley - Edin Vigevano 3-1

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20/03/08Final Four Coppa Italia B

Festa Mini Volley

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20/03/08Final Four Coppa Italia BPartita 100 contro 100

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20/03/08 - Coppa Italia BFinale 3ˆ-4ˆ posto

Donoratico - Vigevano 3-1

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20/03/08 - Coppa Italia BFinalissima

Accademia Volley - Reggio Emilia 1-3

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premiazioni della Final Four di Coppa Italia

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Campionato Regionale serie D femminile

In piedi da sx: Vittorio Ruscello (all.), Elena Gammarota, Marica Errico, Rosa Fucci, EnricaVarricchio, Annamaria Ferrone. In basso da sx: Chiara Favo, Maria Laura Lamparelli,Luana Parrella, Ilenia Nicchiniello, Roberta Basile, Valentina Saccomanno.

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La seconda squadra dell’Accademia Volley 2007/2008

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13/01/07 - serie DAccademia - Virtus Fari 3-1

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10/04/08 - serie DAvella - Accademia Volley 0-3

Promozione matematica in serie C

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In piedi da sx: Vito Forte, Federica Greco, Luana Parrella, Elena Gammarota, Marika Errico, Vittorio Ruscello, Laura Miraglia.In basso da sx: Enrica Varricchio, Lalla Lamparelli, Fabiana Mancini, Mariangela Tretola, Erika Mancini, Ester Urso.

Campionato Provinciale - Under 18 femminile

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In piedi da sx: Maria Grazia Ruscello, Chiara Bosco, Francesca Siciliano, Carmen De Gennaro,Elena Cicchiello, Daniela Massarelli, Omar Tretola. In basso da sx: Carlotta Verdile, MariaCristina Pavone, Benedetta Stefanelli, Mariangela Tretola, Maria Francesca Lepore.

Campionato Provinciale - Under 14 femminile

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Accademia Volleycampione provincialeUnder 16 Femminile

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In piedi da sx: Omar Tretola, Enrica Varricchio, Laura Buccirossi, Sabrina Senape, EsterUrso, Lura Miraglia, Maria Grazia Ruscello. In basso da sx: Erika Mancini, ElianaSaccomanno, Mariangela Tretola, Fabiana Mancini, Serena De Luca,Giulia Ricci.

Campionato Provinciale - Under 16 femminile

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09/11/07Il Centro di Avviamento alla Pallavolo

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21/12/07 - Mini VolleyLa tombolata natalizia

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04/02/08 - Mini VolleyLa festa di Carnevale

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Album Album fotograficofotografico

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23/08/07 - Il radunosede Accademia Volley

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24/08/07 Sagra del Cicatiello - Paupisi

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23/09/07 Memorial Elvira Ciullo - Brindisi

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14/12/07 L’Accademia a Panorama Sport - TV7

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17/12/07 L’Accademia alla Festa del Volley

Sannita - S. Giorgio del Sannio

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20/12/07 Gli auguri di Natale

a casa di Dante e Roberta

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03/02/08 La mascotte Accaal Corso Garibaldi

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05/02/08 Cena a casa di

Michele e Lorella

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21/02/08 L’Accademia

alla Forum Gym

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24/02/08 L’Accademia tifa Benevento

contro il Pescina - stadio S. Colomba

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05/03/08 La Laurea

dell’Ing. Rosa Principe

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09/04/08 L’Accademia alla Fuoriclasse Cup

campo Meomartini

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13/04/08Benevento-Vibonese

L’Accademia alla partita promozioneStadio S. Colomba

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19/04/08 L’Accademia allaOpel Sparandeo

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01/05/08 Pranzo a casa di Massimo

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02/05/2008L’Accademia a Panorama Sport - TV7

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Accademia Volley

22 anni di sfide...

...continuità e sostanza ad uno stile

Finito di stampare nel mese Giugno 2008

Impaginazione e Grafica:

Viale Principe di Napoli, 165 - Beneventowww.grafistudiosavoia.it

[email protected]

A come Accademiaa cura di Dante Ruscello

FotografieRenato Melillo

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