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A.3 Energetica dell’edificio
Fonti Rinnovabili di Energia Prof. Claudia Bettiol A.A. 2006-07 1
ANALISI ENERGETICA NELLE SCUOLE
A.3 Energetica dell’edificio
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Rilevare i consumi di energia Persone in possesso dei dati
Rilevare la volumetria lorda riscaldata, la superficie lorda ai piani e la superficie
disperdente degli edifici
Individuare i gradi-giorno della zona in cui è situata la scuola
Individuare il fattore di normalizzazione del consumo per riscaldamento in funzione
della forma degli edifici
Individuare il fattore di normalizzazione dei consumi d’energia per considerare l’orario
di funzionamento della scuola
Calcolare gli Indicatori Energetici Normalizzati IEN
Valutazione dei risultati
Modelli (schede) per il calcolo degli IEN
Campioni di riferimento
Individuazione delle classi di merito
MODALITA’ OPERATIVE PER IL CALCOLO DEI
CONSUMI
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Reperimento dei dati di interesse energetico
Nella tabella che segue sono riportate le grandezze necessarie perapplicare i procedimenti messi a punto dall'ENEA per permettere ilconfronto energetico negli istituti scolastici. Inizialmente bisogna
verificare chi è in possesso dei dati. Alcuni sono di pertinenza sia dellascuola, sia dell'ufficio competente dell'Ente proprietario, altri dell'uno odell'altro. Il consumo elettrico, ad esempio, è noto sia a chi paga, sia al
personale della scuola, che può facilmente effettuare una lettura delcontatore, ammesso che sia accessibile. Per il consumo del combustibile
per riscaldamento può valere lo stesso discorso se si tratta di gasmetano, altrimenti ci si può rivolgere all'Ente proprietario o a chi gestisce
il contratto di fornitura del calore.
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Modalità di calcolo dei consumi energetici specifici
I consumi di combustibile e di energia elettrica delle scuole in esamevanno determinati e valutati confrontandoli con i consumi di riferimento diun campione significativo di scuole. Per la parte riscaldamento i consumi di
riferimento delle scuole campione sono riferiti all’unità di volume riscaldato e all’unità di Gradi-Giorno.
I consumi di combustibile, inoltre, sonoinfluenzati da altri due parametri che sono le ore giornaliere di
funzionamento della scuola e la forma dell’edificio. Dall’analisi delcampione di scuole, utilizzato come riferimento della comparazione, è stato
possibile quantificare, con buona approssimazione, la dipendenza deiconsumi da questi due ultimi fattori. I consumi delle scuole in esame
vanno perciò corretti (in base alla forma dell’edificio e al numero di ore difunzionamento) con dei cosiddetti fattori di “normalizzazione”.
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Indicatori energetici normalizzati
Classi di efficienza relative ai consumi specifici per riscaldamento
Indicatore IENR
Indicatore IENE
Classi di efficienza relative ai consumi specifici per energia elettrica
N.B:Questi indicatori non sono oggetto di normativa tecnica consolidata; si tratta di consumi opportunamente trattati affinché siano confrontabili con quelli di un campione.
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Rilevare i consumi di energia
Consumi medi annui di combustibile per riscaldamento
I consumi di energia perriscaldamento vanno rilevatidalle bollette o fatture della
centrale o delle centralitermiche della scuola in esame.Essi dovranno fare riferimentoai 3 anni antecedenti a quellodella diagnosi. Si sommano i
consumi di combustibile dei treanni e si dividono per 3
ottenendo così il consumoannuo medio di combustibile.
Nel caso in cui la gestione degliimpianti energetici sia regolata
con un contratto di servizioenergia, i dati di consumodevono essere forniti dal
gestore del servizio che li deverilevare dal libretto di centrale.
Nmc = Normal Metro Cubo
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Consumi medi annui di energia elettrica
Rilevare i consumi di energia
I consumi di energia elettrica, relativi ai 3 anni antecedenti a quello della
diagnosi, vanno ricavati dalle bollette del distributore.
Si sommano iconsumi d’energia elettrica dei tre anni
e si dividono per 3 ottenendo così il consumo annuo medio d’elettricità.
I dati dei consumi annui d’energiaelettrica vanno, poi, registrati nella
tabella che segue.
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Rilevare la volumetria lorda riscaldata, la superficie lorda ai piani e la superficie disperdente degli edifici
Volumetria lorda riscaldata ( V )Si ricava dai disegni, se sono disponibili, oppure si misura l'edificio dall'esterno.Nella V vanno compresi i muri esterni e vanno escluse quelle parti dell'edificio
non riscaldate (interrati, mansarde, magazzini, garage, etc.). Se la scuola sicompone di più edifici, V sarà la somma delle volumetrie dei singoli edifici.
Superficie lorda ai piani ( Ap )La superficie ai piani viene ricavata dalle planimetrie degli edifici o, in mancanza
di queste, con rilievi diretti comprendendo nelle misure anche i muri divisori,esclusi i muri perimetrali. Se la scuola si compone di più edifici Ap sarà la
somma delle superfici ai piani dei singoli edifici.
Superficie disperdente ( S )La superficie disperdente è data dalla somma delle singole superfici che
avvolgono il volume lordo riscaldato V (pareti perimetrali, tetti, solai di pianoterra). Se la scuola si compone di più edifici S sarà la somma delle superfici
disperdenti dei singoli edifici.
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Rilevare la volumetria lorda riscaldata, la superficie lorda ai piani e la superficie disperdente degli edifici
V = ……… m3
Ap = …….. m3
S= . …….. .m2
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Individuare i Gradi-Giorno della località in cui è situata la scuola
Per i confronti tra i consumi di combustibile per riscaldamento occorre tener conto delle differenze climatiche delle località in cui sono situate le scuole.
A tale scopo i consumi specifici vengono "destagionalizzati" attraverso i Gradi-Giorno (GG) che sono ottenuti come sommatoria delle differenze tra la temperatura interna di progetto (20 °C) e la
temperatura media giornaliera esterna, per tutti i giorni di riscaldamento della stagione invernale di una determinata località.
Poiché per la maggior parte dei comuni non sonodisponibili i GG effettivi anno per anno, si adottano quelli di legge, calcolati su base pluriennale. Se
fossero disponibili quelli effettivi, si assumerebbe il valore medio dei GG degli ultimi tre anni, in analogia a quanto fatto per i consumi di combustibile.
Per la definizione esatta dei GG e per la loro adozione si rimanda al DPR 412/93. Per conoscere i GG del Comune interessato: www.comuni-italiani.it
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Fattore di normalizzazione del consumo per riscaldamento, in funzione della forma degli edifici
A parità di volume riscaldato di due edifici quello che ha una maggiore superficie disperdente consuma più energia per il riscaldamento. L'incidenza di questo
elemento è notevole.
Il consumo specifico della scuole in esame, perché sia comparabile con i consumi di riferimento delle scuole campioni, deve essere normalizzato con un fattore che
tenga conto della loro forma.
Esso viene espresso dal rapporto tra la superficie disperdente dell'edificio e il suo volume lordo riscaldato ( S/V ).
In corrispondenza di questo rapporto e della tipologia di scuola in esame si ricava, dalla tabella che segue, il fattore di normalizzazione Fe.
S/V = ……… m2/m3
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Fattore di normalizzazione del consumo perriscaldamento, in funzione della forma degli edifici
Fattori di normalizzazione Fe
S/V [m2/m3] FeS/V < 0,4 1,2
0,41 < S/V < 0,5 1,10,51 < S/V < 1 1,0
S/V > 0,6 0,9
MATERNE
S/V [m2/m3] FeS/V < 0,3 1,2
0,31 < S/V < 0,35
1,1
0,36 < S/V < 0,4 1,00,41 < S/V<0,45 0,9
S/V > 0,45 0,8
ELEMENTARIMEDIE- SECONDARIE/SUPERIORI
S/V [m2/m3] FeS/V < 0,25 1,1
0,26 < S/V < 0,3 1,10,31 < S/V < 0,4 0,9
Fe = ………
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Fattore di normalizzazione del consumo perriscaldamento, in funzione della forma degli edifici
Fattori di normalizzazione Fh
Il fattore di normalizzazione Fh dipende dalle ore di funzionamento della scuola.
La normalizzazione deiconsumi medi deve essere effettuata per le scuole Elementari, Medie e Secondarie Superiori, dati i diversi orari di presenza e
quindi di consumi per riscaldamento, per illuminazione eper altri servizi.
Le scuole Materne presentano in massima parte uno scarto di orario di funzionamento limitato (da 6 a 8 ore al giorno) tale da
non comportare apprezzabili differenze dei consumi.
Nella tabella a fianco sono riportati i valori dei fattoridi normalizzazione (Fh) dei consumi per riscaldamento e di
energia elettrica relativi alle ore di funzionamento giornaliero delle scuole.
Ore / giorni Fh
Sino a 6 1,2
7 1,1
8 – 9 1,0
10 – 11 0,9
Oltre 11 0,8
Fh = ………
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Valutazione dei risultati
Campione di riferimento
La valutazione dei consumi energetici specifici (IEN) calcolati per lascuola in esame avviene, come già accennato, paragonandoli ai consumispecifici di riferimento relativi ad un campione significativo della realtà
nazionale.Nelle tabelle che seguono sono riportati i consumi specifici di riferimento
organizzati per tipologia scolastica e per classe di merito rispetto allaqualità energetica.
Individuazione delle classi di merito
La classe di merito della scuola in esame si individua in base allacollocazione nelle tabelle di riferimento dello IEN trovato.
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Valutazione dei risultati
Classi di merito dei consumi specifici di riferimento per riscaldamento
Buono Sufficiente Insufficiente
Materne < 18,5 >18,5 e < 23,5 > 23,5
Elementari < 11 > 11 e < 17,5 > 17,5
Medie,Superiori/
secondarie< 11 > 11 e < 17,5 > 17,5
Wht / m3 * GG * anno
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Valutazione dei risultati
Classi di merito dei consumi specifici di riferimento per energia elettrica
Buono Sufficiente Insufficiente
Materne < 11 >11 e < 16,5 > 16,5
Elementari, Medie, Secondarie sup. tranne Ist.
Tecn. Ind. e Ist.Prof.Ind.< 9 > 9 e < 12 > 12
Ist. Tecn. Ind., Ist. Prof.Ind, < 12,5 > 12,5 e < 15,5 > 15,5
kWhe / m2 x anno