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Uno degli effetti dell'emergenza Covid19 è la nuova vocazione dei legali al confronto sul web si fa conoscere con la rete DI ANTONIO RANALLI Videoconferenze, riunio ni on line, webinar. Il lockdown ha cambiato la vita e il modo di lavorare degli avvocati e degli studi lega li, anche nelle forme di incontro e di organizzazione dei meeting. Se prima dell'emergenza molti studi erano impegnati nell'orga nizzazione di convegni e inizia tive, oltre che delle tradizionali riunioni di lavoro, il Covid19 ha costretto tutti gli studi, grandi e piccoli, a ripensare le modalità per incontrare clienti e partner per lavoro, e più in generale per tenere vive quelle occasioni di incontro utili per gli scambi pro fessionali e di business affair. Ecco alcune delle esperienze che sono state realizzate du rante queste settimane. "I we binar sono uno strumento utile soprattutto per approfondire tematiche molto ben delineate che vanno a interessare e coin volgere una platea facilmente identificabile", spiega Gian matteo Nunziante socio dello Studio Nunziante Magrone. "Questo strumento è ancora più efficace se organizzato con un partner di rilievo. Noi ci sia mo per esempio focalizzati sul tema del real estate tramite un evento web con la Camera di Commercio Spagnola in Italia. Molto innovativo il format di appuntamenti ideato da Nicco lò Ferretti, il nostro socio re sponsabile del dipartimento IP: si tratta del progetto #IPhour, un ciclo di video interviste rese poi disponibili in streaming su Linkedin con imprenditori, in ventori, designer e protagonisti di primo piano del settore della proprietà intellettuale. Alcuni di questi strumenti potran no continuare ad affiancare o rafforzare gli incontri dal vivo. Sarà più facile invitare a segui re i convegni e i nostri appun tamenti in duplice modalità: dal vivo e da remoto facilitando così la partecipazione di un maggior numero di persone. In queste settimane abbiamo contribuito a mantenere vivo il rapporto con i nostri stakeholder tramite l'invio di newsletter tematiche e abbiamo rafforzato le nostre relazioni internazionali orga nizzando diverse videochat con studi stranieri". Le videoconferenze hanno portato molti studi a cimentarsi con la tecnologia. "Una mattina ci siamo svegliati… e ci siamo trovati in lockdown, una matti na ci siamo svegliati… e siamo diventati videomaker", raccon ta Roberta De Matteo, capo della comunicazione di Orrick Italia. "Questo forse nel nostro mondo professionale è stato uno degli aspetti sani dell'epidemia che ha stimolato attitudini e capacità che non pensavamo di possedere. Ecco come è iniziata la nostra "nuova" avventura di cineasti non me ne vogliano i seri professionisti di questo set tore perché anche se lavoriamo in un ambito molto tradizionale e rigoroso ci appassioniamo con vigore quando possiamo con tribuire con un tocco creativo. Passati i primi momenti di ir requietezza e adattati al nuovo modus operandi la reazione dei professionisti alle sollecitazioni del nostro team è stata eccellen te e travolgente. A oggi abbiamo realizzato tra video interviste e webinar ormai oltre 15 "produ zioni", fruibili da chiunque e dif fusi tramite i nostri social italia ni Linkedin, Youtube e Twitter, e ne abbiamo in cantiere da qui a settembre altrettanti. Abbia mo creato un paio di format con l'hashtag #OrrickOnAir, che ormai i nostri affezionati spet tatori riconoscono dal suono del jingle che accompagna i primi secondi di apertura, ospitando alcuni esponenti di spicco del mondo economico finanziario con cui ci siamo confrontati su varie tematiche che stanno impattando il nostro mercato e quelli internazionali. Nel breve periodo non vedo alternative, nel medio lungo più facile si vada verso una formula mista". Per Luca Tufarelli, founder e partner dello studio legale Ri stuccia Tufarelli & Partners "il diritto delle telecomunicazio ni e delle nuove tecnologie costi tuiscono la nostra quotidianità così come la partecipazione a progetti innovativi nella realiz zazione di ebusiness. In questo periodo abbiamo reso lo smart working la modalità principe dei nostri processi, abbiamo parte cipato a diversi webinar anche su temi come le app traccianti e grazie all'aiuto e il supporto del Gruppo abbiamo comunicato con i nostri clienti e target attraver so la stampa, le video interviste, il nostro sito, le news e i social. Per noi l'incontro di persona con i clienti è e resterà fondamenta le ma abbiamo messo a frutto la propensione all'uso delle nuove tecnologie fin dal primo giorno del lockdown. Continueremo a utilizzare questi strumenti per facilitare il rapporto fra colleghi ma anche per raggiungere i nostri clienti quando bisogna privilegiare l'immediatezza, l'informazione Data: 29.06.2020 Pag.: 34,35 Size: 1776 cm2 AVE: € 85248.00 Tiratura: 58779 Diffusione: 21671 Lettori: 100000 CBA STAMPA 1

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  • Uno degli effetti dell'emergenza Covid19 è la nuova vocazione dei legali al confronto sul web

    si fa conoscere con la reteDI ANTONIO RANALLI

    Videoconferenze, riunioni on line, webinar. Illockdown ha cambiato lavita e il modo di lavorare

    degli avvocati e degli studi legali, anche nelle forme di incontroe di organizzazione dei meeting.Se prima dell'emergenza moltistudi erano impegnati nell'organizzazione di convegni e iniziative, oltre che delle tradizionaliriunioni di lavoro, il Covid19 hacostretto tutti gli studi, grandi epiccoli, a ripensare le modalitàper incontrare clienti e partnerper lavoro, e più in generale pertenere vive quelle occasioni diincontro utili per gli scambi professionali e di business affair.Ecco alcune delle esperienze

    che sono state realizzate durante queste settimane. "I webinar sono uno strumento utilesoprattutto per approfondiretematiche molto ben delineateche vanno a interessare e coinvolgere una platea facilmenteidentificabile", spiega Gianmatteo Nunziante socio delloStudio Nunziante Magrone."Questo strumento è ancorapiù efficace se organizzato conun partner di rilievo. Noi ci siamo per esempio focalizzati sultema del real estate tramite unevento web con la Camera diCommercio Spagnola in Italia.Molto innovativo il format diappuntamenti ideato da Niccolò Ferretti, il nostro socio responsabile del dipartimento IP:si tratta del progetto #IPhour,un ciclo di video interviste resepoi disponibili in streaming suLinkedin con imprenditori, inventori, designer e protagonistidi primo piano del settore dellaproprietà intellettuale. Alcunidi questi strumenti potran

    no continuare ad affiancare orafforzare gli incontri dal vivo.Sarà più facile invitare a seguire i convegni e i nostri appuntamenti in duplice modalità: dalvivo e da remoto facilitando cosìla partecipazione di un maggiornumero di persone. In questesettimane abbiamo contribuitoa mantenere vivo il rapportocon i nostri stakeholder tramitel'invio di newsletter tematichee abbiamo rafforzato le nostrerelazioni internazionali organizzando diverse videochat constudi stranieri".Le videoconferenze hanno

    portato molti studi a cimentarsicon la tecnologia. "Una mattinaci siamo svegliati… e ci siamotrovati in lockdown, una mattina ci siamo svegliati… e siamodiventati videomaker", racconta Roberta De Matteo, capodella comunicazione di OrrickItalia. "Questo forse nel nostromondo professionale è stato unodegli aspetti sani dell'epidemiache ha stimolato attitudini ecapacità che non pensavamo dipossedere. Ecco come è iniziatala nostra "nuova" avventura dicineasti  non me ne vogliano iseri professionisti di questo settore  perché anche se lavoriamoin un ambito molto tradizionalee rigoroso ci appassioniamo convigore quando possiamo contribuire con un tocco creativo.Passati i primi momenti di irrequietezza e adattati al nuovomodus operandi la reazione deiprofessionisti alle sollecitazionidel nostro team è stata eccellente e travolgente. A oggi abbiamorealizzato tra video interviste ewebinar ormai oltre 15 "produzioni", fruibili da chiunque e diffusi tramite i nostri social italia

    ni Linkedin, Youtube e Twitter,e ne abbiamo in cantiere da quia settembre altrettanti. Abbiamo creato un paio di format conl'hashtag #OrrickOnAir, cheormai i nostri affezionati spettatori riconoscono dal suono deljingle che accompagna i primisecondi di apertura, ospitandoalcuni esponenti di spicco delmondo economico finanziariocon cui ci siamo confrontatisu varie tematiche che stannoimpattando il nostro mercato equelli internazionali. Nel breveperiodo non vedo alternative, nelmedio lungo più facile si vadaverso una formula mista".Per Luca Tufarelli, founder

    e partner dello studio legale Ristuccia Tufarelli & Partners"il diritto delle telecomunicazioni e delle nuove tecnologie costituiscono la nostra quotidianitàcosì come la partecipazione aprogetti innovativi nella realizzazione di ebusiness. In questoperiodo abbiamo reso lo smartworking la modalità principe deinostri processi, abbiamo partecipato a diversi webinar anchesu temi come le app traccianti egrazie all'aiuto e il supporto delGruppo abbiamo comunicato coni nostri clienti e target attraverso la stampa, le video interviste,il nostro sito, le news e i social.Per noi l'incontro di persona coni clienti è e resterà fondamentale ma abbiamo messo a frutto lapropensione all'uso delle nuovetecnologie fin dal primo giornodel lockdown.Continueremo a utilizzare

    questi strumenti per facilitareil rapporto fra colleghi ma ancheper raggiungere i nostri clientiquando bisogna privilegiarel'immediatezza, l'informazione

    Data: 29.06.2020 Pag.: 34,35Size: 1776 cm2 AVE: € 85248.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

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  • e la relazione agile".Il lockdown ha determinato

    situazioni totalmente nuove,con regole specifiche che si andavano sovrapponendo giornoper giorno, e necessitavano diinterpretazione immediata."Fin da subito abbiamo iniziatoa operare via web", dice NiclaPicchi, fondatrice e managingpartner dello studio legale Picchi, Angelini & Associati,"L'idea di proporre dei webinarci è parsa quasi ovvia: è statala conseguenza naturale di unasituazione nella quale ricevevamo le stesse richieste da molteimprese, alle quali dovevamodare risposte molto simili. Il format dei nostri webinar è statosemplice e informale: la duratacomplessiva era di circa un'ora,metà della quale dedicata afornire informazioni, e il restoa rispondere alle domande deipartecipanti. La partecipazioneè stata ampia, e i riscontri decisamente positivi. Ritengo che iwebinar non sostituiranno i seminari "dal vivo", ma si affiancheranno a questi nell'offerta dieventi da parte degli studi".Lo studio Montella Law

    cura i webinar sulle tematichelegali del Centro di CompetenzeDigitali, primo hub sulla digitalizzazione dei processi. In questo periodo di distanziamentoha registrato un aumento dellerichieste di approfondimento delle problematiche legatealla compliance e alle normative nazionali ed europee deglistrumenti digitali. "I webinare, in generale, la formazione adistanza sono strumenti utili",spiega Pietro Montella, perché consentono di raggiungereun ampio numero di persone edi avere un'interlocuzione e unconfronto in alcuni casi maggiore. Da questo punto di vista iwebinar avvicinano il relatore achi ascolta il quale spesso dietroil proprio pc supera la timidezzanella formulazione di domande,considerazioni e/o interventi divario genere. Ritengo utile ilmantenimento di queste inizia

    tive anche in futuro affiancandole, però, a convegni e incontridal vivo che sono fondamentaliper ampliare la propria rete direlazioni professionali".Durante il lockdown sono sta

    ti cancellati numerosi eventi etavole rotonde. "Siamo passatiall'organizzazione di webinar, digital talk e alla registrazione dibrevi video nei quali continuarea comunicare e a mantenere larelazione con clienti e prospectspecie in un periodo di enormeproliferazione normativa comequello che stiamo vivendo", afferma Emanuela Sabbatino,socia del dipartimento di Corporate M&A dello studio Cbae componente del team internodi marketing e comunicazione,"Abbiamo anche messo a puntoun ciclo di incontri digitali sultema della diversità, inclusione e responsabilità sociale chevede coinvolte le professionistedi Cba e di numerosi studi internazionali. È una modalità utilee nuova, interessante perché abbiamo riscontrato che facilita loscambio, abbatte molte barriereed è sfidante perché ci stimolaa trovare nuovi modi per essereaccanto a clienti e colleghi spesso valicando i confini nazionali.Per il futuro ci auguriamo diadottare un modello misto".Lexant invece collabora con

    realtà operanti nel mondo dellaformazione e ha dato vita ad alcuni format. "Attraverso poi laformula dei nostri Club Lexant",spiega il partner Andrea Arnaldi, "siamo soliti organizzare, in modalità "off line", eventie workshop per i nostri clientie per associazioni di categoria.Lo stato d'emergenza Covid 19con le sue relative restrizioni haspinto anche Lexant a utilizzarela formula del webinar ancorché,a nostro parere, già "vecchia" epoco funzionale. Per questomotivo, proprio nel periodo dilockdown, abbiamo collaboratocon Academy Ask alla realizzazione di una piattaforma digitaleper la gestione on line non solo dicorsi di formazione ma anche di

    workshop ed eventi. Siamo oggiin grado di raggiungere i nostriclienti con una offerta formativa e informativa caratterizzatasempre da un momento "live"ma anche da una interazionecon l'utente tramite la gestionedi un Forum o la possibilità discaricare e condividere video,saggi e pubblicazioni".Concilia Lex ha invece ide

    ato e realizzato un format dievento digitale. "L'iniziativa hariscosso apprezzamenti e unagrande eco", racconta Elisa DiMartino, responsabile dellasegreteria nazionale, "Siamointenzionati a tornare all'organizzazione di eventi di persona,come abbiamo fatto negli ultimi anni ma abbiamo riscontrato quanto utili e funzionalisiano anche gli eventi digitali.Permettono di intercettare unaplatea più ampia e interessataai temi. Inoltre consente ancheil coinvolgimento di relatori lacui agenda è spesso molto fittae che possono partecipare piùagilmente ad eventi on line diquanto possa avvenire in incontri di persona".Per Littler Italia, studio che

    nasce nella Silicon Valley, smartworking e webinar non sono maistati una novità. "Il passaggioal digitale, anche nel caso deiworkshop, è stato assolutamente naturale e più che positivocome feedback", affermano i comanaging partner EdgardoRatti e Carlo Majer, "Abbiamo rapidamente convertito inwebinar gli eventi che avevamoin programma e la risposta èstata immediata. Due le lezioniche abbiamo imparato: la primaè che il pubblico mediamente èpiù disponibile all'interazione,se messo a confronto con temi diinteresse  noi abbiamo lavoratosul tema dello smart working,dell'employer branding postCovid, per citare due esempi  edall'altro che ogni nostro evento, in futuro, vivrà anche diuna parte virtuale. Penso peresempio al nostro grande evento europeo, The Employer, che

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  • abbiamo spostato al marzo 2021ma che manterrà una parte dipubblico collegato da remoto,insieme al pubblico presente aLondra".Per Francesca Gesualdi,

    counsel di Cleary Gottlieb "sitratta di uno strumento praticoed economico, che consente disuperare qualunque problemalogistico e facilita così la partecipazione, sia dei relatori che delpubblico, raggiungendo anchepersone abitualmente lontanedai principali fori di discussionein Italia o all'estero. In secondoluogo, il webinar consente unanotevole flessibilità nell'organizzazione dei contenuti rispetto aun classico seminario dal vivo.In terzo luogo, la potenzialemaggiore difficoltà nel tenerela concentrazione del pubblicocomporta uno sforzo di sintesinell'esposizione, che si traducespesso in discussioni maggiormente efficaci e mirate. Infine,se per alcuni versi il webinarappare meno engaging rispettoa un incontro faccia a faccia, abbiamo riscontrato che il pubblicosi sente più libero di interveniree contribuire alla discussione,perché la distanza contribuiscea ridurre l'imbarazzo"."Il nostro studio ha da mol

    to tempo posto al centro dellarelazione contrattuale con ipropri clienti il tema della "conoscenza", facendo in modo chela stessa non avvenga in formaepisodica bensì continua", dicePaolo de Berardinis, partnerfondatore dello studio giuslavoristico de Berardinis Mozzi."Per queste ragioni abbiamo organizzato, con il supporto dellanostra Labour Alliance, riunioni a cadenza regolare. L'avventodella pandemia ci ha costrettoa utilizzare lo strumento delwebinar in sostituzione degliincontri. Questo ha consentitola continuazione degli appuntamenti, che si sono moltiplicatiin ragione della profusione dinorme specialmente nel "nostro" campo lavoristico che si

    sono di recente susseguite. Lostrumento del webinar per ilfuturo prossimo continuerà adover essere utilizzato e ritengosi possa ipotizzare una sorta diaffiancamento costante e dunque webinar più riunioni".L'iperproduttività legislativa

    legata al Covid19 ha portatomolti studi a organizzare incontri on line quotidiani. "In duemesi ho preso parte, in qualitàdi relatore, a più di dieci sessioni formative aventi a oggettoi rischi e le responsabilità dinatura penale per le impresenell'ambito dell'emergenza Covid", spiega Andrea Puccio,managing partner di PuccioPenalisti Associati, "Similiesperienze presentano indubbi aspetti positivi, che auspicosiano preservati nel tempo, purnella consapevolezza dei limitiche presentano. Infatti, lo strumento del webinar se, da unlato, facilita – anche in terminidi time consuming e cost saving l'accesso alle informazioni e leinterazioni tra partecipanti erelatori, eliminando le barriereche spesso si innescano a causa di fattori comportamentali,come la timidezza, d'altro canto, però, stante l'inconsistenzadella realtà virtuale, rende piùdifficoltoso il ruolo del relatore,il quale non ha la diretta percezione del livello di attenzionee di partecipazione dell'interaplatea".Le misure di contenimen

    to del contagio da Covid19 eil periodo di lockdown hannoportato la professione legale asperimentale modelli nuovi, attraverso il cosiddetto. learningby doing. "Mentre ci si avvia alritorno alla normalità occorreriflettere sull'utilità di alcunidi questi strumenti", affermaGiuseppe Fornari dello Studio Fornari e Associati, "Laprocedura organizzativa e partecipativa più snella ed efficiente, che non soffre delle distanzegeografiche e dei complicatiincastri di agenda, unitamentealla possibilità di ampliare la

    platea del confronto, non menoattenta e partecipe che ai convegni in presenza, rendono questostrumento sicuramente preziosoanche per il futuro. A condizione, però, che non si dimentichi lacentralità dell'uomo rispetto allostrumento tecnologico".Questo momento di crisi ha

    aperto spazi di riflessione. "Sulla spinta dell'importanza dei legami preesistenti e nuovi sononate iniziative che spaziano dalla formazione a veloci scambi diidee", dicono Antonio Bana eSara Tarantini dello StudioLegale Bana. "Il nostro studioha fatto grande uso del webinar. Con l'associazione Indicamè nato un ciclo sulla proprietàintellettuale che approfondiscele interconnessioni tra dirittocivile e penale per fashion, foode design. Poi abbiamo analizzatoi provvedimenti dell'emergenzaCovid. Questa esperienza ci hainsegnato che una corretta informazione non è scontata, e lasfida coinvolge anche gli studi legali. Penso ai rischi – soprattutto penali – per le imprese strettetra emergenza sanitaria e crisieconomica. Durante il lockdownla tecnologia è stata strumentostraordinario di diffusione diidee e documenti consentendosessioni di lavoro e di formazione. Ci accompagnerà anchenella Fase 2, ma crediamo cheil "fattore umano" resterà insostituibile nonché primo motoredi ogni vera ripresa".Per Luca Masotti, partner di

    Massotti Cassella "come studio, in genere, non siamo maistati particolarmente favorevoliall'uso di eventi/congressi comestrumento di marketing: le rarevolte che lo abbiamo fatto è stato su temi specifici, molto legatialla nostra attività, e di grandeattualità nel momento. Privilegiamo in genere forme di comunicazione diretta e personale,come esaustive newsletter. Lasensazione è che nella maggiorparte dei casi nei webinar si privilegi l'elemento promozionalerispetto a quello formativo, ap

    Data: 29.06.2020 Pag.: 34,35Size: 1776 cm2 AVE: € 85248.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

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  • profittando della situazione perottenere visibilità ma senza condividere informazioni di valoreaggiunto almeno per gli addettiai lavori. Francamente difficileprevedere cosa possa succederein futuro: credo in ogni caso chesempre più si utilizzeranno webinar e strumenti simili. Auspicosolo una ricerca attenta a temidi interesse e valore formativoaggiunto, con attenta selezionedei formatori che devono avereanche dimestichezza col nuovostrumento comunicativo".Il lockdown ha spinto a ripen

    sare la gestione dell'attività diconsulenza per adattarla airapporti a distanza. "In questafase abbiamo usato i webinarprevalentemente per raggiungere i clienti e il nostro networkanalizzando con loro i diversiprovvedimenti, in particolare ilDecreto liquidità", spiega Daniele di Prospero, partnerdi Studio Legale TributarioFantozzi & Associati, "Le rilevanti implicazioni sono statediscusse con altri professionisti,oltre che con imprenditori e amministratori di società. L'obiettivo era sensibilizzare le impresea effettuare gli adeguamenti organizzativi richiesti dalla leggeper prevenire possibili insol

    venze. Lo studio, poi, grazie adiverse videoconferenze, haprogettato una rete di oltre 30società, prevalentemente edili,per sfruttare le agevolazioniEco e Sisma Bonus. Il webinarha sicuramente rappresentato un valido aiuto durante illockdown consentendo di salvaguardare la piena operatività delle attività professionali.Lo Studio non potrà rinunciareai convegni dal vivo ma questostrumento sarà utile anche inlogica promozionale".Per Andrea Guarino, name

    partner di Guarino e Associati "i webinar si sono rivelatiuno strumento più snello e dirapida organizzazione rispettoai tradizionali convegni, nonché di agevole pubblicizzazioneattraverso i social media. Lafunzione di networking risultaperò leggermente stemperata epertanto ritengo che in futuroun mix di convegni tradizionalie di webinar sarà la soluzionepiù efficace. Tra i webinar chehanno visto protagonista lo studio, uno sulla figura di GiuseppeGuarino con la partecipazione(tra gli altri) di Gianni Letta, Gianni Ferrara, VincenzoCerulli Irelli (organizzato daEureca) e uno coordinato dalla

    prof. Maria Alessandra Sandullisul tema: "La sentenza del 5maggio 2020 della seconda Camera del Tribunale costituzionale federale tedesco (e le sueconseguenze)".Tutti concordi nell'affermare

    che quella appena sperimentata è un'esperienza destinata arestare. "Attuali ed interessantisono, ad esempio, webinar che lepiù importanti associazioni professionali globali stanno organizzando  con la partecipazione diprofessionisti di ogni parte delmondo  sulle conseguenze chel'emergenza ha ed avrà sui contratti e sull'organizzazione dellavoro negli studi professionali",conclude Gabriele Consiglio,partner di Talea Tax LegalAdvisory. "I nostri professionisti stanno inoltre partecipandoa webinar come docenti o comemoderatori, sia su temi legatiall'emergenza sia nell'ambitodi corsi già programmati e cheadesso sono opportunamente tenuti con la nuova modalità. Infine abbiamo utilizzato i webinarper la formazione interna, siaquale strumento per l'implementazione del protocollo antiCoviddi Studio, sia nell'ambito dellaofferta formativa professionalespecifica che Talea offre ai propriassociati su base continuativa".

    Grandi e piccoli studi rafforzano le proprie expertise

    Data: 29.06.2020 Pag.: 34,35Size: 1776 cm2 AVE: € 85248.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

    CBA STAMPA 4

  • Elisa Di Martino

    Edgardo Ratti

    Francesca Gesualdi

    Paolo de Berardinis

    Andrea Puccio

    Luca Masotti

    Andrea Guarino

    Gianmatteo Nunziante

    Roberta De Matteo

    Data: 29.06.2020 Pag.: 34,35Size: 1776 cm2 AVE: € 85248.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

    CBA STAMPA 5

  • Luca Tufarelli

    Pietro Montella

    Andrea Arnaldi

    Nicla Picchi

    Emanuela Sabbatino

    Data: 29.06.2020 Pag.: 34,35Size: 1776 cm2 AVE: € 85248.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

    CBA STAMPA 6

    CBA STAMPAITALIA OGGI - AVVOCATI E WEBINAIR, LO STUDIO SI FA CONOSCERE CON LA RETE