abstract ricerca quantitativa alcotra - provincia di torino · 1 alcotra in provincia di torino: la...
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ALCOTRA IN PROVINCIA DI TORINO:
LA QUALITÀ DELLA PROGETTAZIONE 2007-2013
E LE PROPOSTE PER LA PROSSIMA PROGRAMMAZIONE
ABSTRACT DEL
REPORT DI RICERCA QUANTITATIVA
25 febbraio 2012
2
SOMMARIO
1. Presentazione:ilreportdiricercaquantitativa.......................................................................................3
2. Titolaritàdellaricerca:ProvinciadiTorino ..............................................................................................33. Finalità:nuovaprogrammazione...................................................................................................................3
4. Attivitàsvolte..........................................................................................................................................................4
5. Metodologiautilizzata.........................................................................................................................................46. Distribuzionedeiprogetti .................................................................................................................................5
7. Ilcontributodelterritorioprovincialetorinese................................................................................... 148. Ilquestionario ..................................................................................................................................................... 27Numerositàdeirispondenti ................................................................................................................................................27L’indicedicoerenza ................................................................................................................................................................28Ledomandeposte....................................................................................................................................................................29
9. Irisultatidelquestionario.............................................................................................................................. 34Ilpartenariato............................................................................................................................................................................34Glistakeholder ..........................................................................................................................................................................37Laripostaaibisogni................................................................................................................................................................40Ilprocesso ...................................................................................................................................................................................43Larete ...........................................................................................................................................................................................44Risultatiattesi............................................................................................................................................................................46Persistenza,capitalizzazioneelariproducibilità.......................................................................................................48Giudiziosintetico:Soddisfazionedeglioperatori ......................................................................................................52
10. Gruppodiricerca............................................................................................................................................. 52
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1. Presentazione:ilreportdiricercaquantitativa Il presente documento riporta i risultati di una ricerca quantitativa sugli impatti della programmazione “Alcotra Italia-Francia” nel periodo 2007-2013 sul territorio della Provincia di Torino. Sulla base dei dati e della loro analisi si propongono suggerimenti per la prossima programmazione, evidenziati in appositi riquadri.
2. Titolaritàdellaricerca:ProvinciadiTorino La Provincia di Torino, nell’ambito dell’attività di comunicazione ed animazione del programma transfrontaliero “Alcotra Italia-Francia” e a seguito dell’approvazione del piano di attività 2011 da parte dell’Autorità di gestione del programma (Regione Piemonte), ha commissionato questa ricerca.
3. Finalità:nuovaprogrammazione Obiettivo del presente lavoro è quello di acquisire dati quantitativi relativi alla programmazione 2007-2013 e successive interpretazioni degli stessi, che consentano all’Amministrazione provinciale di avere dei riferimenti scientifici utili alla prossima programmazione 2014-2020, per dare un contributo scientifico e fondato alla definizione dei contenuti del prossimo programma operativo. I risultati che verranno esposti non vanno quindi intesi in nessun modo come ‘valutazioni’ dei progetti – che anzi secondo l’ente di valutazione preposto presentano vari indicatori positivi - bensì come criticità individuate da concrete esperienze che possono suggerire miglioramenti di queste ‘buone pratiche’. Le proposte specifiche in tal senso, via via illustrate in questo rapporto, sono l’obiettivo ricercato.
4
4. Attivitàsvolte− Analisi dei documenti di programmazione − Analisi e studio del contesto territoriale (basata sugli assi del programma o per sub-ambito territoriale della provincia) − Raccolta di tutti i dati quantitativi riferiti ai progetti aventi impatto sul territorio provinciale − Individuazione di fattori di performance − Analisi delle performance e dell’impatto.
5. MetodologiautilizzataCome detto, la richiesta del committente riguarda l’efficienza e soprattutto l’efficacia dei progetti ed è finalizzata a supportare la formulazione di proposte per la prossima programmazione. La metodologia utilizzata per ottenere le informazioni contenute nel presente rapporto è frutto di una scelta: poiché i progetti sottoposti ad analisi non sono stati ‘progettati’ avendo in vista una modalità specifica di valutazione (salvo quella relativa al processo amministrativo), e poiché numerosi progetti analizzati non sono ancora conclusi, si è scelto di fare dialogare strettamente l’approccio quantitativo con quello qualitativo (vedi ad es., su questo tipo di approccio, A. Lippi, La valutazione delle politiche pubbliche, Bologna, Il Mulino, 2007, capp. IV e V).
Quanto ai criteri impiegati, sono state prese le mosse dal metodo europeo MEANS e dai suoi criteri (vedi Palumbo, Il processo di valutazione, Milano, Angeli, 2001, pp190, 192, 195) che sono poi stati implementati nella costruzione del questionario strutturato a risposte chiuse della nostra inchiesta quantitativa on line e nelle tracce dei colloqui.
Alcuni elementi sono anche stati tratti dalla metodologia dei piani strategici, quale ad es. fu applicata a Torino al primo e al secondo piano strategico della città (vedi www.associazionetorinointernazionael.org). L’indagine si è basata su tre aree di domanda:
1. Una prima serie di quesiti riguarda il coinvolgimento del territorio e l’interpretazione della sua domanda di interventi per lo sviluppo.
2. Una seconda serie di quesiti riguarda la qualità del progetto, individuata soprattutto nella sua capacità di costituire e usare reti di collaborazione.
3. Infine una terza serie di quesiti riguarda il risultato e l’eredità di ‘capitale sociale’ del progetto.
Un approccio come il nostro permette al decisore/programmatore pubblico di utilizzare la valutazione almeno sotto tre profili:
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1. Il profilo informativo: ovvero la possibilità di comunicare gli effetti delle politiche e dei programmi con basi il più possibile oggettive e scientifiche.
2. Il profilo valutativo: la possibilità di aiutare i programmatori ad esprimere un giudizio sul valore dei progetti/programmi.
3. Il profilo programmatorio o progettuale: il nostro lavoro può contribuire al miglioramento dei prossimi progetti e programmi.
6. Distribuzionedeiprogetti
Nell’ambito di Interreg, il programma Alcotra copre il seguente territorio:
A queste aree territoriali possono poi collegarsi nei progetti i territori adiacenti:
• Province di Biella, Vercelli, Asti, Alessandria e Savona
6
• dipartimenti dell'Ain, dell'Isère, della Drôme, del Vaucluse e del Var.
Infine, vi sono alcuni Territori ammessi a titolo della flessibilità di cui all'art. 21del Regolamento FESR:
• Provincia di Genova; • dipartimenti del Rhône e delle Bouches-du-Rhône.
Il Programma dichiara il seguente obiettivo generale:
• migliorare la qualità della vita delle popolazioni • e lo sviluppo sostenibile dei sistemi economici e territoriali transfrontalieri
attraverso la cooperazione in ambito sociale, economico, ambientale e culturale.
Il programma si articola quindi su 4 assi, di cui i primi tre sono quelli che ci interessano nell’analisi (poiché il quarto è dedicato all’Assistenza tecnica, animazione e comunicazione):
Asse obiettivo misura obiettivo
1.1 crescita sostenibile dei sistemi produttivi
1.2 valorizzazione delle produzioni locali 1
Svilu
ppo
e in
nova
zion
e Favorire la competitività e lo sviluppo sostenibile dei sistemi produttivi transfrontalieri 1.3 sostenibilità dei sistemi turistici
2.1 difesa di tali aree di territorio protetto
2
Prot
ezio
ne e
ges
tione
del
te
rrito
rio
Sviluppare strategie comuni per preservare e gestire la biodiversità, le risorse naturali e il paesaggio dello spazio transfrontaliero e per gestire i rischi naturali e tecnologici
2.2 rafforzare la cooperazione per la prevenzione degli eventi calamitosi e per la gestione delle emergenze
3.1 Serv. Sociosanitari
3.2 Trasporti
3.3 Cultura 3
Com
petit
ività
Promuovere la competitività delle aree di frontiera
3.4 Istruzione, formazione, lavoro
7
Per quanto riguarda la provincia di Torino, i progetti sono 56, così distribuiti tra i diversi assi e misure:
Progetto Partner
it * partner italiani Risorse it *
Asse 1
Misura 1.1 Sistemi produttivi
1 Inter-plast 2 3 (8)
Politecnico, Proplast-Consorzio per la promozione della cultura plastica, Unioncamere Piemonte
890.000 (2.123.000)
2 FASST 2 (5) 669.510 (1.546.629,32 )
3 MYMED 3 (4) 584.133,73 (1.380.491,73)
4
ALCOTRA INNOVAZIONE (STR) 4 (6) capofila it
4.146.191,78 (5948601,78)
5 PERSIL 3 (8) 611388,62 (1.510.379,62 )
6 EDEN - EcoDEsign Network 3 (10)
898.000 (1.678.659,00 )
7 Eco-extraction transfrontalière 2 (5)
442.000 (1.055.950,00 )
8
CLAIRE Clusters Alpini Industria Ricerca Energia 3 (6)
448.561 (800.461,00 )
Misura 1.2 Economie rurali
1 PROMO-TERROIR 3 (5) 919.200,81 (1.533.409,75)
2
FRUTTETI, BIODIVERSITÀ E GIOVANI CONSUMATORI 5 (7)
capofila italiano
564.449,46 (1.031.651,46 )
3 VALORT 5(7) capofila italiano
280.642,86 (482.723,86)
4
GENEALP – Genepì delle Alpi e altre piante officinali 6 (8)
capofila italiano
704.612,7 (807.612,70)
5
SAPORE E PRODOTTI DELLE ALTE VALLI (PIT) 2 (6)
426.300 (677.270,00 )
6
ACTT - Vers une nouvelle organisation de l'offre alimentaire locale : alimentation - consommateurs - territoires transfrontaliers 3 (5)
684.765 (1.434.765,00 )
8
7
VIN’ALP - Valorisation de la viticulture alpine/VIN'ALP - Valorizzazione della viticoltura alpina 2 (8)
267.346 (1.341.959,00)
8
Una rete per le biodiversità transfrontaliere / Un réseau pour les biodiversités transfrontalières 2 (4)
capofila italiano
273.070 (550.855,00)
9 Amycoforest 4 (5) capofila italiano
711.951 (961.951,00 )
Misura 1.3 Turismo
1
PIATTAFORMA TECNOLOGICA TURISTICA 2 (3)
Provincia Torino, Turismo Torino 643.000 (943.000)
2
Una destinazione per un Turismo Sostenibile : il Grand Tour Marittime Mercantour (PIT) 5 (7)
1.181.699 (1.880.199,00)
3
Piano di coordinamento e di comunicazione (PIT) 125.000 (250.000)
4
Geoturismo nel Geoparco delle Alpi Cozie (PIT) 3 (9)
capofila italiano
2.093.253 (3.866.473,00)
5 STRATTOUR (STR) 5 (9) capofila italiano
2.560.050,54 (4.910.186,54 )
Asse 2
Misura 2.1 Risorse del territorio
1 Foreste di protezione 2 (9)
capofila italiano
889.620,11 (1.728.432,11)
2
SALVAGUARDIA DELL’ECOSISTEMA CASTAGNO 1 (2)
capofila italiano
170.000 (332.432,00)
3 PELLIDRAC 2 (3) capofila italiano
507.000 (817.000,00)
4 Galliformi Alpini 3 (4) capofila italiano
1.020.882,59 (1.320.882,59)
5
VALORIZZAZIONE DELLA FILIERA FORESTA LEGNO 1 (2)
capofila italiano
756.000 (1.296.000,00 )
6 R2-D2 5 (7) capofila italiano
1.039.493,24 (1.437.179,24 )
7
Conoscenza del patrimonio naturale e della biodiversità: l’Inventario Biologico Generalizzato (PIT) 4 (5)
818.000 (1.684.000,00)
9
8
Pianificazione e gestione del territorio: tutela e valorizzazione delle risorse (PIT) 3 (7)
capofila italiano
1.046.500 (1.632.000,00)
9
Valorizzazione delle risorse forestali (PIT) 2 (9)
capofila italiano
855.000 (1.515.815,00)
10
Villaggio educativo per la sostenibilità nelle Alte Valli (PIT) 2 (9)
307.012 (858.460,00 )
11 Renerfor (STR) 7 (10) capofila italiano
4.151.895,41 (6.109.852,41 )
12 Aera (STR) 4 (8) capofila italiano
1.970.723,35 (3.300.723,35 )
Misura 2.2 Prevenzione dei rischi
1 Cristall 1 (2) ARPA 800.000 (1.650.000)
2
RISE - Réseaux Intégrés de Surveillance sismologique et d’Echange 2 (4)
capofila italiano
831.600,54 (1.623.320,54 )
3 GLARISKALP 3 (5) capofila italiano
781.520,08 (1.629.535,08 )
4
MASSA (Medium and Small Size rock fall hazard Assessment) 4 (9)
663.138,32 (81.641.239,32)
5 Risknat (STR) 5 (13) capofila italiano
8.398.800,43 (811.737.460,43 )
6
PICRIT- Protezione delle Infrastrutture critiche trasfrontaliere 2 (3)
capofila italiano
595.000 (81.395.000,00 )
Asse 3
Misura 3.1 Servizi sociosanitari
1 Opsa 4 (9) capofila italiano
942.310 (1.667.037,56 )
Misura 3.2 Trasporti
1
RESEAU TRANSFRONTALIER D'INFORMATION ROUTIERE 3 (4)
438.570 (1.039.227,00 )
2
INTERALPES TRANSPORT INTERMODAL TRANSALPIN 3 (5)
670.605 (983.135,00)
3 TRIA 310.000 (470.000) Misura 3.3 Cultura
1
MUSICHE DAL VIVO NELLE ALPI LATINE 3 (4)
capofila italiano
924.500 (1.824.500,00 )
2 PasseparCirque 1 (2) capofila italiano
507.425,54 (694.393,54 )
3 TV8 ALP 2 (4) 500.000,00 (1.000.000,00)
10
4 Viapac 2 (4) capofila italiano
950.000 (1.850.000,00 )
5 Carta bianca 1 (2) 300.000 (1.045.192,00)
6
Gli Scavalcamontagne - Teatro senza confine nelle Alpi latine 1 (2)
capofila italiano
900.000 (1.800.000,00)
7
Conoscenza del patrimonio culturale: identità nella diversità (PIT) 3 (6)
capofila italiano
842.500 (1.547.000,00 )
8
Dai beni faro alla valorizzazione del sistema dei beni ambientali e culturali nelle Alti Valli (PIT) 1 (11)
capofila italiano
827.840 (1.814.591,00)
Misura 3.4 Istruzione, formazione e lavoro
1 O3E 2 (4) 400.000 (1.000.000,00)
2 JECODA 2 (3) 389.788,05 (588.644,05 )
3 Lavoro senza frontiere 1 (2)
capofila italiano
825.000 (1.650.000,00 )
4
PEEF Polo d'eccellenza Educazione e Formazione (STR) 12 (25)
capofila italiano
4.771.912,62 (9.370.017,62 )
(PIT) = progetto in Piano Integrato transfrontaliero
* tra parentesi partner totali. Se in grassetto, capofila italiano
* tra parentesi risorse totali
(STR) = Progetto Strategico
11
La distribuzione percentuale di tutte le misure sui tre assi è la seguente (dati arrotondati):
Misura1.1 43% deltotaledell'asse1 Misura1.2 24% deltotaledell'asse1 Misura1.3 33% deltotaledell'asse1 TOTASSE1 33% deltotaledellerisorseitalianeMisura2.1 53% deltotaledell'asse2 Misura2.2 47% deltotaledell'asse2 TOTASSE2 42% deltotaledellerisorseitalianeMisura3.1 6% deltotaledell'asse3 Misura3.2 10% deltotaledell'asse3 Misura3.3 40% deltotaledell'asse3 Misura3.4 44% deltotaledell'asse3 TOTASSE3 25% deltotaledellerisorseitalianeTOT 100%
In grafico, la distribuzione percentuale delle risorse italiane tra i tre assi è la seguente:
Una percentuale prossima alla metà dei progetti ha usato le risorse per i temi riguardanti il territorio.
25%
42%
33%
12
La distribuzione percentuale di tutte le misure sul totale generale delle risorse (a prescindere dagli assi) fornisce un colpo d’occhio dell’allocazione di dettaglio delle risorse sui diversi temi:
Misura1.1 14% Misura1.2 8% Misura1.3 11% Misura2.1 22% Misura2.2 20% Misura3.1 2% Misura3.2 2% Misura3.3 10% Misura3.4 11% deltotaledellerisorseitaliane
In grafico:
Questo grafico di sintesi raffina ulteriormente quanto detto dal grafico precedente e può fornire una riflessione al programmatore in merito a possibili azioni di influenza sulla destinazione dei progetti nella prossima tornata. È evidente infatti che questa distribuzione potrebbe non corrispondere a una visione generale sulle priorità tematiche.
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Senza entrare nel merito, e volendo fare solo degli esempi, occorrerebbe chiedersi se è corretto che i sistemi sociosanitari siano solo il 2%, così come i trasporti.
Un altro esempio: se si aggregano le risorse dedicate a misure che agiscono più direttamente sul lavoro:
Misura1.1 14% Misura1.2 8% Misura1.3 11% Misura3.4 11% 44% deltotaledellerisorseitaliane
e quelle che garantiscono gli obiettivi di Alcotra attraverso percorsi con minore impatto sul lavoro:
Misura2.1 22% Misura2.2 20% Misura3.1 2% Misura3.2 2% Misura3.3 10% 56% del totale delle risorse italiane
La distribuzione sembra essere abbastanza equilibrata, sempre che questa sia la priorità di programmazione per i prossimi anni.
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7. Ilcontributodelterritorioprovincialetorinese
In questo capitolo proviamo a misurare il “contributo” dato dai progetti realizzati in ambito provinciale (o da enti con sede in provincia) di Torino al raggiungimento degli obiettivi individuati dagli Indicatori per ciascuna delle misure (sui 56 progetti di cui 12 terminati e 44 in attuazione). Partendo dai risultati attesi dichiarati dal programma, quantificati con indici di performance, individuiamo il contributo che il nostro territorio sta dando alla data odierna.
Si ottiene un indice complessivo di contributo del 26%, che è maggiore della percentuale che il territorio provinciale torinese rappresenta in Alcotra, sia che si consideri la sua dimensione di km quadrati, sia di popolazione, sia di PIL. Si tenga conto che questo indice riguarda sia progetti conclusi, sia progetti attualmente in fase di attuazione. E che ci basiamo , inesorabilmente, su dati in corso di variazione e non sempre omogenei.
Il dato deve essere considerato quindi indicativo, ma complessivamente interessante: se potessimo sintetizzare, si potrebbe dire che, dato l’obiettivo complessivo di Alcotra, alla data odierna il territorio della provincia di Torino sta facendo ampiamente la sua parte per raggiungerlo o addirittura superarlo.
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Misura 1.1. SISTEMI PRODUTTIVI 8 Progetti:
1. Interplast II 2. FASST 3. MYMED 4. ALCOTRA INNOVAZIONE (Str) 5. PERSIL 6. EDEN - EcoDEsign Network 7. Eco-extraction transfrontalière 8. CLAIRE Clusters Alpini Industria Ricerca Energia
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti di ricerca tra poli tecnologici, centri
di ricerca e PMI N° 6
Progetti che promuovono servizi
avanzati e applicazioni alle imprese
N° 4
Progetti per la promozione di prodotti
e processi produttivi rispettosi
dell’ambiente
N° 2
Soggetti attuatori N° 40 CONTRIBUTO
ATTUALE DELLA PROVINCIA DI
TORINO
85,6%
16
Misura 1.2. ECONOMIE RURALI 9 Progetti:
1. PROMO-TERROIR 2. FRUTTETI, BIODIVERSITÀ E GIOVANI CONSUMATORI, 3. VALORT, 4. GENEALP – Genepì delle Alpi e altre piante officinali, 5. LE ALTE VALLI: LA MONTAGNA FA SISTEMA- SAPORE E PRODOTTI DELLE ALTE
VALLI (PIT), 6. ACTT - Vers une nouvelle organisation de l'offre alimentaire locale : alimentation - consommateurs
- territoires transfrontaliers, 7. VIN’ALP - Valorisation de la viticulture alpine/VIN'ALP - Valorizzazione della viticoltura alpina, 8. Una rete per le biodiversità transfrontaliere / Un réseau pour les biodiversités transfrontalières, 9. Amycoforest
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti complessivi N° 14
Soggetti attuatori N° 50
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
55%
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Reti transfrontaliere di aziende certificate
attivate N° 6
Azioni di promozione N° 20
Organismi e associazioni coinvolti
nelle reti N° 30
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
24%
17
Misura 1.3. TURISMO 5 Progetti:
1. PIATTAFORMA TECNOLOGICA TURISTICA 2. SPAZIO TRANSFRONTALIERO MARITTIME-MERCANTOUR: LA DIVERSITÀ NATURALE E
CULTURALE AL CENTRO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE ED INTEGRATO- Una destinazione per un Turismo Sostenibile: il Grand Tour Marittime Mercantour (PIT)
3. LE ALTE VALLI: LA MONTAGNA FA SISTEMA- Piano di coordinamento e di comunicazione (PIT) 4. LE ALTE VALLI: LA MONTAGNA FA SISTEMA- Geoturismo nel Geoparco delle Alpi Cozie (PIT) 5. STRATTOUR (STR)
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti per la promozione del
patrimonio N° 16
Progetti per il miglioramento dei
servizi turistici N° 14
Soggetti attuatori N° 100 CONTRIBUTO
ATTUALE DELLA PROVINCIA DI
TORINO
9%
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Itinerari turistici N° 16
Comuni interessati dagli itinerari N° 60
Azioni di qualificazione per operatori turistici N° 6
Iniziative di promozione N° 50
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
3%
18
Misura 2.1. RISORSE DEL TERRITORIO 12 Progetti:
1. Foreste di protezione 2. SALVAGUARDIA DELL’ECOSISTEMA CASTAGNO 3. PELLIDRAC 4. Galliformi Alpini 5. VALORIZZAZIONE DELLA FILIERA FORESTA LEGNO 6. R2-D2 7. S
PAZIO TRANSFRONTALIERO MARITTIME-MERCANTOUR: LA DIVERSITÀ NATURALE E CULTURALE AL CENTRO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE ED INTEGRATO- Conoscenza del patrimonio naturale e della biodiversità: l’Inventario Biologico Generalizzato (PIT)
8. LE ALTE VALLI: LA MONTAGNA FA SISTEMA- Pianificazione e gestione del territorio: tutela e valorizzazione delle risorse (PIT)
9. LE ALTE VALLI: LA MONTAGNA FA SISTEMA- Valorizzazione delle risorse forestali (PIT) 10. Villaggio educativo per la sostenibilità nelle Alte Valli (PIT) 11. Renerfor (STR) 12. Aera (STR)
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti sulle energie da fonti rinnovabili N° 4
Progetti per mitigare effetti
dell’inquinamento N° 6
Progetti per l’adattamento ai
cambiamenti climatici N° 6
Progetti per preservare e gestire la biodiversità N° 12
Soggetti attuatori N° 100 CONTRIBUTO
ATTUALE DELLA PROVINCIA DI
TORINO
26%
19
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Azioni di sensibilizzazione e
informazione N° 15
Reti e sistemi informativi congiunti
realizzati N° 12
Protocolli di azione comune N° 15
Interventi in aree protette N° 18
Iniziative per l’aggiornamento degli
operatori N° 10
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
11%
20
Misura 2.2. PREVENZIONE DEI RISCHI 6 Progetti:
1. Cristall 2. RISE - Réseaux Intégrés de Surveillance sismologique et d’Echange 3. GLARISKALP 4. MASSA (Medium and Small Size rock fall hazard Assessment) 5. Risknat (STR) 6. PICRIT- Protezione delle Infrastrutture critiche trasfrontaliere
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti per la prevenzione dei rischi N° 13
Soggetti attuatori N° 45
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
24%
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Azioni di sensibilizzazione e
informazione N° 8
Sistemi informativi e banche dati N° 10
Strutture che operano nei sistemi N° 30
Operatori coinvolti negli scambi N° 160
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
20%
21
Misura 3.1. SERVIZI SOCIOSANITARI 1 Progetto:
1. Opsa
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti in campo sanitario N° 7
Progetti in campo sociale N° 5
Soggetti attuatori N° 45
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
9%
22
Misura 3.2. TRASPORTI 3 Progetti:
1. RESEAU TRANSFRONTALIER D'INFORMATION ROUTIERE 2. INTERALPES TRANSPORT INTERMODAL TRANSALPIN 3. TRIA
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti per migliorare la mobilità
transfrontaliera N° 5
Progetti per attivare servizi di trasporto
sostenibile N° 5
Soggetti attuatori N° 30
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
39%
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Interventi di messa in sicurezza N° 3
Servizi di trasporto collettivi sperimentati N° 2
Servizi di info-mobilità transfrontalieri N° 5
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
35%
23
Misura 3.3. CULTURA 8 Progetti:
1. MUSICHE DAL VIVO NELLE ALPI LATINE 2. PasseparCirque 3. TV8 ALP 4. Viapac 5. Carta bianca 6. Gli Scavalcamontagne - Teatro senza confine nelle Alpi latine 7. SPAZIO TRANSFRONTALIERO MARITTIME-MERCANTOUR: LA DIVERSITÀ NATURALE
E CULTURALE AL CENTRO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE ED INTEGRATO-Conoscenza del patrimonio culturale: identità nella diversità (PIT)
8. LE ALTE VALLI: LA MONTAGNA FA SISTEMA - Dai beni faro alla valorizzazione del sistema dei beni ambientali e culturali nelle Alti Valli (PIT)
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti per l’accesso all’informazione N° 5
Progetti per la protezione e
conservazione del patrimonio culturale
N° 14
Progetti per il miglioramento dei
servizi culturali N° 13
Progetti per il miglioramento dei
servizi culturali N° 13
Soggetti attuatori N° 130 CONTRIBUTO
ATTUALE DELLA PROVINCIA DI
TORINO
16%
24
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Circuiti e percorsi culturali realizzati N° 15
Eventi culturali N° 20
Iniziative di sensibilizzazione e
divulgazione N° 20
Reti tra operatori culturali attivate N° 6
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
19%
25
Misura 3.4. ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 4 Progetti:
1. O3E 2. JECODA 3. Lavoro senza frontiere 4. PEEF Polo d'eccellenza Educazione e Formazione (STR)
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Progetti per lo sviluppo di servizi per il mercato
del lavoro N° 7
Progetti per l’istruzione e la formazione N° 14
Soggetti attuatori N° 50
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
15%
Indicatori di realizzazione
Unità di misura
Risultato atteso
Scambi realizzati N° 20
Scuole coinvolte N° 40
Servizi per il lavoro collegati in rete N° 10
Iniziative per l’integrazione nel
mercato del lavoro di categorie di lavoratori
svantaggiati
N° 5
CONTRIBUTO ATTUALE DELLA
PROVINCIA DI TORINO
13%
26
INDICE TOTALE DI PERFORMANCE ATTUALMENTE RAGGIUNTA 26%
27
8. Ilquestionario Sono stati analizzati approfonditamente con metodi qualitativi tutti i progetti conclusi alla data della ricerca (n°= 12). Di tale indagine si dà conto nel Report di indagine qualitativa collegato e complementare al presente. Tale indagine è stata coordinata con la presente dallo stesso capo-ricercatore.
Ai fini della presente ricerca quantitativa, tutti i progetti di ambito provinciale (n°= 56), conclusi e non conclusi, sono stati contattati e gli operatori più coinvolti sono stati invitati a compilare un questionario disponibile on line. Vi è stato un primo invito e successivi 3 recall.
Numerositàdeirispondenti
Hanno risposto all’indagine:
Soggetti
rispondenti
Su
interpellati %
43
80
54%
Progetti rispondenti
Su interpellati
%
24
56
43%
I dati di risposta sono sufficienti a fornire alcune indicazioni di una certa rilevanza.
28
L’indicedicoerenza
Come detto, l’indagine qualitativa si è svolta parallelamente ed è stata coordinata con la presente.
Ciò ha permesso di usare, per le risposte al questionario, un indice di coerenza con l’indagine qualitativa riportato nella presente indagine quantitativa.
Tale indice è stato elaborato raccogliendo una votazione dai 4 ricercatori che hanno lavorato sull’indagine qualitativa. Essi hanno un punto di vista molto approfondito, poiché hanno incontrato gli operatori, li hanno intervistati, hanno coordinato case-meetings e analizzato casi specifici in profondità. La votazione è stata espressa e poi raffinata con il metodo Delphi del confronto a coppie.
Ne è nato un indice che sintetizza il grado di coerenza che i ricercatori valutano tra i risultati della ricerca qualitativa (presentata nel report parallelo a questo) e quelli dei dati del questionario della presente ricerca. Siccome il questionario auto-compilato è, come tutti i questionari che intervistano gli attori sul proprio operato, esposto al rischio di un sopravvalutazione degli aspetti positivi (specialmente in un contesto in cui a chiedere queste informazioni è un ente, la Provincia di Torino, in qualche modo considerato un decisore e un valutatore in merito a futuri finanziamenti), questo indice ci pare un valore aggiunto importante per questo lavoro, perché può essere letto come un indicativo correttore di questa possibile sopravvalutazione.
In pratica, per una risposta al questionario (che qui viene presentata con istogramma), l’indice di coerenza con la ricerca qualitativa dice quanto i ricercatori qualitativi (che hanno analizzato molto da vicino i progetti) sono d’accordo con quella risposta. La scala va da – 3 a + 3. Un indice positivo indica “siamo d’accordo” con la riposta data al questionario. Un dato prossimo a zero indica delle divergenze o perplessità. Un dato negativo indica “non siamo d’accordo” (in questo caso è accennato il motivo, per il quale si rimanda alla trattazione più approfondita nel report qualitativo parallelo a questo).
29
Ledomandeposte
Il questionario era anonimo e disponibile on line.
La sua elaborazione e composizione è stato frutto di un lavoro scaturito dall’analisi documentale descritta precedentemente e dal lavoro dei gruppo di ricercatori di concerto con la Provincia di Torino. Si riporta il testo del questionario:
1. Quali sono stati i principali ideatori e promotori del progetto, oltre ai partner che figurano del progetto?
Solo i partner
Anche altri: elenco di persone/enti con ruolo
2. Gli ideatori/promotori del progetto diversi dai partner formali hanno preso parte/sostenuto il progetto anche la sua realizzazione?
Sì
No
3. Se ha risposto Sì alla domanda n.2, specifichi la continuità dei rapporti
Forte
Debole
Non saprei rispondere
4. Nella definizione del suo obiettivo generale, quali considerazioni tra le seguenti sono state più rilevanti? (Sono possibili più risposte)
Le visioni e i programmi espressi dell'UE
Un’analisi dei bisogni del territorio
I portatori di alcune competenze tecniche indispensabili al progetto
La volontà politica di sindaci, giunte, o altri organismi politici
I bisogni espressi da sindacati, associazioni
Gli interessi di rilevanza collettiva di imprese o di altri soggetti privati
Non saprei rispondere
Altro, specificare
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5. In che termini definirebbe l’impatto atteso del progetto? (Sono possibili più risposte)
Culturale
Ambientale
Economico
Di cooperazione trans-frontaliera
Non è valutabile
Altro (specificare)
6. Ritiene che i risultati conseguiti/in via di conseguimento del progetto siano adeguati all’impatto atteso sui bisogni da soddisfare?
Del tutto
In grande parte
In piccola parte
Per nulla
Non è valutabile
7. Ritiene che le risorse impiegate siano adeguate all’impatto sociale atteso dai risultati del progetto?
Del tutto
In grande parte
In piccola parte
Per nulla
Non è valutabile
8. Ritiene che l’impatto dei risultati del progetto potrebbe ridurre disuguaglianze sociali o situazioni di scarsa coesione sociale nel suo territorio?
Del tutto
In grande parte
In piccola parte
Per nulla, non è un impatto pertinente al progetto
Non è valutabile
9. Rispetto alla realizzazione del progetto, ritiene di avere appreso/stare apprendendo lezioni da difficoltà e insuccessi, oltre che da successi? (Potrà accennare quali nel commento finale).
Del tutto
In grande parte
In piccola parte
Per nulla, non è un impatto pertinente al progetto
Non è valutabile
31
10. I risultati raggiunti o in via di raggiungimento potranno riprodursi nel tempo anche senza ulteriori interventi pubblici?
Del tutto
In grande parte
In piccola parte
Per nulla, non è un impatto pertinente al progetto
Non è valutabile
11. Ritiene che il progetto e i suoi risultati siano trasferibili/riproducibili?
Del tutto
In grande parte
In piccola parte
Per nulla, non è un impatto pertinente al progetto
Non è valutabile
12. Ha notizia di altri progetti, precedenti, coevi o prossimi, che potrebbero essere in qualche misura sinergici col suo?
Sì
No
13. Se ha risposto Sì alla domanda precedente, indichi il grado di sinergia tra i progetti
Del tutto
In grande parte
In piccola parte
Per nulla
Non è valutabile
14. Il suo progetto sta mobilitando altre iniziative e risorse di altra origine verso lo stesso obiettivo di impatto sociale ?
Del tutto
In grande parte
In piccola parte
Per nulla
Non è valutabile
32
15. I risultati del progetto raggiunti, totalmente o parzialmente se il progetto è ancora in corso, sono stati comunicati al territorio, a possibili destinatari, stakeholder attraverso media, incontri, canali di disseminazione, forme di orientamento, o è rimasto tutto interno all’ambiente dei progettisti e dei loro più vicini stakeholder?
Sì, con più mezzi e incontri
Sì, almeno una volta
Ancora no ma è previsto
Non è previsto
Non saprei rispondere
16. Il progetto ha effettuato/sta effettuando confronti progettuali o validazioni di risultati con possibili destinatari stakeholders?
Sì, sono previsti
Sì, sono stati effettuati
No
17. Era/è prevista o c’è stata una indagine di follow-up (su occupazione prodotta, diffusione, redditività prodotto o altro impatto atteso) sull'impatto sociale ed economico dei risultati del progetto?
Sì, è stata effettuata
No, non è stata effettuata ma è prevista
Non è prevista
18. I/il partner del progetto fanno parte di una rete già preesistente al progetto o la rete dei rapporti è stata costituita ad hoc?
La rete esisteva già
La rete è stata costituta ex novo
19. I rapporti (anche informali ma significativi) con i partner del progetto persistono o potrebbero persistere anche a progetto concluso?
Sì, sicuramente persisteranno
Sì, è probabile che persisteranno
No
20. Almeno uno dei partner può dirsi più forte degli altri o del promotore del progetto in termini di risorse proprie investite o di peso economico, sociale, politico?
Sì, uno o più
No, il promotore è più forte
No, c’è sostanziale parità
33
21. Lei è nel complesso soddisfatto dei lavori in corso/dei risultati del progetto?
Del tutto
Molto
Abbastanza
Poco
Per niente
Non è valutabile
22. Può aggiungere commenti liberi sui temi del questionario in questo spazio
Nelle prossime pagine riportiamo i risultati. Ricordiamo che il questionario era anonimo e che ad alcune domande era permessa la risposta multipla.
34
9. Irisultatidelquestionario
Ilpartenariato
Una prima ipotesi di lavoro della ricerca era che l’impatto sociale dei progetti potesse derivare dal coinvolgimento del territorio fin nella ideazione e proposta, poi nella esecuzione del progetto, infine nel suo esito anche non immediato.
La lettura delle prime tre risposte permette di poter dire che la caratteristica prevalente dei progetti è:
• una concentrazione sui partner interni al progetto
• un coinvolgimento limitato del territorio • una comunicazione unidirezionale con limitati feedback.
I principali ideatori/promotori sono infatti interni al partenariato.
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
E anche quando vi sono ideatori esterni, la loro partecipazione e il loro sostegno non sono elevati:
35
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
Ossia il progetto, una volta ‘interiorizzato’ il suo ambiente sociale nella sua organizzazione, si muove con autonomia e forse anche con autoreferenzialità. L’indice di coerenza con la ricerca qualitativa qui va chiarito: è leggermente più basso perché i voti dei ricercatori porterebbero ad aumentare e non a diminuire il peso della risposta “no” alla domanda 2. Dunque la coerenza è minore nel senso di rafforzare ulteriormente il ragionamento qui esposto in merito a una forte autonomia e probabilmente autoreferenzialità di molti progetti.
Questa tendenza prevale nettamente, anche se non mancano eccezioni, anche marcate: i 10 progetti che, ricevuto un sostegno anche da soggetti esterni, hanno mantenuto una forte continuità di rapporti, registrati nella tab.3 seguente.
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
36
Quindi questi soggetti, diversi dai partner, quando compaiono e danno contributi godono di un rapporto forte coi partner, a conferma della loro utilità.
Sul partenariato in generale anche la ricerca qualitativa conferma i dati quantitativi, come si vede dagli indici di coerenza. Ma di chi stiamo parlando? Molto probabilmente di stakeholder che avevano già rapporti precedenti consolidati con i partner del progetto, e che vengono coinvolti sulla base di questa caratteristica, non di una analisi preventiva del contesto che porti a identificare gli stakeholder più coerenti e importanti.
Indicazioni per la prossima programmazione
Un suggerimento è dunque legato al partenariato: per il futuro occorre rinforzarne la parte orientata all’esterno, in qualche modo legata agli stakeholder. Gli operatori dichiarano infatti questo come un punto di forza, ove presente.
Proprio gli stakeholder appaiono come uno degli aspetti più deboli dei progetti, come vediamo nel prossimo paragrafo.
37
Glistakeholder
Sia la ricerca qualitativa, sia quella quantitativa mostrano una presenza e un coinvolgimento limitatissimi degli stakeholder. Chi sono infatti i soggetti che concorrono a definire gli obiettivi dei progetti? Non tanto la società civile nelle sue rappresentanze organizzata, non la politica locale, solo in alcuni casi presente, ma piuttosto singoli privati portatori di qualche interesse.
(Domanda cui era possibile la risposta multipla)
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
38
In assenza o in aggiunta di/a questi soggetti, il rapporto dei partner progettisti col territorio è di tipo tecnico: si attua con un’analisi dei bisogni del territorio e anche, come secondo più importante riferimento, con i programmi dell’Unione Europea e con il parere di altri esperti.
E’ vero che il confronto progettuale o di validazione con gli stakeholder viene dichiarato come svolto o previsto dalla totalità dei progetti, ma ci si chiede come siano stati individuati e di che natura esattamente possa essere stato il rapporto.
Inoltre alla fine del progetto – si noti: non in itinere , non all’inizio – c’è o è prevista quasi sempre una canonica restituzione dei risultati agli stakeholder, una loro validazione con i possibili destinatari. I dati sopra riportati fanno pensare tuttavia che a questo punto del processo, tale validazione e gli stessi interlocutori con cui è fatta sia più formale che sostanziale.
Su questo aspetto la compliance della ricerca qualitativa è negativa, proprio perché i dati di indagine approfondita fanno pensare che la risposta “analisi dei bisogni dei territori” nell’istogramma sopra riportato relativa alla domanda 4 sia decisamente sopravvalutato.
39
Indicazioni per la prossima programmazione
Se si vuole governare meglio l’impatto del programma attraverso gli impatti dei progetti, occorre aumentare il coinvolgimento degli stakeholder, renderlo meno formale e più verificabile.
Inoltre va rilevato che quasi mai l’analisi è ripetuta nella forma della classica indagine di follow up. Intendiamo dire che il Programma generalmente non verifica cosa sia successo nei mesi e nell’anno successivo alla fine del progetto. Come ben puntualizzato dall’indagine qualitativa collegata alla presente in report a parte, raramente ci si cura di individuare indicatori di impatto (quanti nuovi prodotti creati, quanti nuovi occupati assorbiti, quanti accordi commerciali attivi, ecc.). E quindi men che meno ci si cura di osservare questi dati a distanza di qualche mese o un anno dopo (quanti di questi prodotti sono ancora vivi sul mercato, quanti di questi occupati sono ancora occupati, quanti di questi accordi sono ancora attivi e che risultati stanno dando, ecc.).
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
Indicazioni per la prossima programmazione
Il metodo del follow-up (ovvero della valutazione di impatto “tempo dopo” la fine del progetto) potrebbe essere previsto in modo sistematico nella nuova programmazione.
40
Laripostaaibisogni
La seconda fondamentale ipotesi di lavoro della ricerca parte dalla considerazione che l’impatto sociale, economico e ambientale del progetto possa dipendere da alcuni aspetti della sua qualità.
Non disponendo di dati economici oggettivi indipendenti per stabilire una qualsiasi adeguatezza o efficacia rispetto al risultato atteso e all’impatto ottenuto, salvo quelli del report del Comitato di sorveglianza cui rimandiamo, ma volendo avere almeno un’approssimazione, è stata chiesta ai progettisti stessi una valutazione sull’adeguatezza delle risorse ai risultati attesi ottenendo quasi un plebiscito di giudizi positivi (83%).
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
Anche qui la bassa coerenza con la ricerca qualitativa pone qualche legittimo dubbio, come è logico quando si usa il metodo del questionario. Difficile pensare che gli operatori potessero rispondere in modo molto diverso, anche se il questionario era anonimo!
Dietro ad un’inevitabile forma di sopravvalutazione delle risposte positive alla domanda 6 può esserci sicuramente il legittimo dubbio che risposte diverse potessero essere “usate contro di loro”, anche se era stato sempre e ripetutamente chiarito che in nessun modo questa ricerca ha a che fare con funzioni ispettive.
Ma un’altra possibile interpretazione è che, a prescindere dalla fisiologica difesa del singolo progetto, rispondendo così gli operatori abbiano in generale voluto difendere Alcotra e la presenza
41
di processi che in ogni caso fanno arrivare nei territori finanziamenti considerati complessivamente utili o molto utili, come si vede dai dati che seguono e che la ricerca qualitativa conferma. Infine, c’è una terza chiave di lettura.
Infatti il questionario era stato costruito con una successiva domanda 7 che è in parte una verifica della domanda 6.
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
Abbiamo inoltre elaborato un indice di coerenza tra domanda 6 e domanda 7.
L’indice è stato costruito verificando quanti di coloro che avevano risposto nell’area positiva di impatto sui bisogni del progetto (alla domanda 6) hanno poi anche affermato che le risorse erano tutto sommato adeguate all’impatto sociale.
INDICE DI COERENZA
tra domanda 6 e domanda 7
89%
L’incrocio dei rispondenti offre un indice di coerenza alto (89%) che fa propendere per la sincerità dei rispondenti alla domanda 6
42
Si fa notare inoltre che le risposte positive alla domanda 6 sono 29 e quella positive alla domanda 7 sono addirittura di più (32), mentre ci si sarebbe potuti attendere il contrario, visto che rispondere negativamente alla domanda 7 avrebbe potuto sottendere una comprensibile posizione di richiesta di poter avere avuto (o avere in futuro) maggiori risorse.
Anche questo rinforza pertanto l’idea che la risposta sia affidabile.
Dunque, per quanto viziati da un possibile ottimismo di autovalutazione, si tratta complessivamente di dati lusinghieri su di un aspetto rilevante della qualità.
Ma sarà importante, come già detto a proposito del follow-up, aumentare i sistemi di valutazione di impatto. Infatti, ogni volta che, attraverso i contatti diretti telefonici o di interviste o di case meetings attivati e di cui si dà conto nel report collegato a questo, abbiamo provato ad approfondire il tema, ciò che si è dimostrato ampiamente latitante sono una cultura e una disponibilità degli indicatori di impatto.
Indicazioni per la prossima programmazione
Aumentare la formazione dei progettisti e degli operatori a ragionare in termini di impatto.
Richiedere con chiarezza gli indicatori di impatto.
43
Ilprocesso
Un altro criterio di valutazione della qualità riguarda il processo ed è stato individuato nella capacità di autocorrezione in itinere e quindi di apprendimento, risultata presente in più della metà dei casi. Solo una minoranza dei progetti sembra quindi aver avuto un carattere ‘meccanico’ nel suo realizzarsi.
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
Anche l’indagine qualitativa conferma la risposta. Essa può in parte nascondere una bassa capacità di previsione in sede di progettazione, o un bassa capacità di governare i processi in senso coerente con quanto progettato.
44
Larete
Un terzo criterio di ricerca ha riguardato la rete sociale di collaborazione creata dal progetto: in due terzi dei casi pre-esisteva e in quasi tutti si prevede il suo mantenimento. Fare progetti e accresciuta capacità di farli si autoalimentano a vicenda virtuosamente.
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
Di che tipo di reti si tratta? Il campione risulta spaccato a metà tra reti paritarie di partner di peso abbastanza simile e reti con un partner più forte degli altri che fa verosimilmente da centro rete e, probabilmente, da traino.
45
Come si vedrà nel prossimo paragrafo, e come già detto in quelli dedicati al follow-up e agli indicatori di impatto, un tema delicato della performance è quello della sopravvivenza dei progetti e della reti alla fine del periodo di finanziamento. Dal punto di vista delle reti, la situazione è abbastanza equilibrata, se si depura il dato dalla solita dose di inevitabile sopravvalutazione della risposta positiva.
La ricerca qualitativa non è coerente con questa risposta.
INDICE DI COERENZA
CON L’INDAGINE QUALITATIVA
NEGATIVA POSITIVA
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
46
Risultatiattesi
Una terza ipotesi di lavoro è stata che la natura e l’ampiezza degli impatti sociali possano dipendere dai risultati attesi dai progetti, dal loro tipo, dalla loro chiarezza.
La risposta qui segnala un tema che può essere oggetto di miglioramento per la prossima programmazione: il fatto che spesso si sia confuso il mezzo con il fine. La cooperazione è infatti un mezzo per ottenere impatti sulla qualità della vita e sullo sviluppo sostenibile. Ma ad una esplicita domanda, gli operatori hanno risposto come segue:
Domanda (possibile risposta multipla):
In che termini definirebbe l’impatto atteso del progetto?
culturale 10
ambientale 12
economico 7
di cooperazione 30
altro 5
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
47
Come già detto, quanto alla natura del risultato atteso, i progetti che hanno risposto riguardano in maggioranza la cooperazione frontaliera (30); viene da chiedersi quanto questa sia un mezzo o un metodo per raggiungere altri risultati concreti e quanto invece sia o possa diventare un fine in se stesso, visto che gli altri obiettivi, che a nostro parere sono più propriamente legati a reali impatti, costituiscono tutti insieme 31 risposte.
Certamente la cooperazione in sé è un importate obiettivo europeo da lungo tempo. Ma lo sono anche la coesione sociale e il contenimento della disuguaglianza, specie da alcuni anni e in quest’ultimo periodo di lunga crisi. Per non parlare degli aspetti di impatto economico. Stupisce quindi un po’ la scarsa rilevanza o la non pertinenza di queste possibili ricadute dei progetti nell’opinione degli interpellati.
Indicazioni per la prossima programmazione
Un suggerimento per la prossima programmazione è dunque legato alla necessità di fare maggiore chiarezza tra mezzi e fini. La transfrontalierità, la creazione di reti, il confronto e altri processi di questo tipo possono essere di per sé considerati buoni risultati, o solo mezzi per ottenere risultati di impatti di maggiore visibilità per le popolazioni e per l’ambiente?
Ma ci sono altre caratteristiche più generali che possono rendere un risultato atteso particolarmente positivo e suscettibile di produrre un buon impatto sociale nel lungo periodo. La principale è la creazione da parte del progetto di un risultato in grado di riprodursi trovando la sua sostenibilità, indipendente da un sostegno esterno.
48
Persistenza,capitalizzazioneelariproducibilità
Come già detto nella parte dedicata al follow-up e nel paragrafo dedicato alle reti, la continuazione del progetto o dei suoi effetti nel periodo successivo al periodo finanziato da Alcotra è un fattore importante e delicato di performance.
Sembra davvero molto positivo e consolante il fatto che quasi il 60% dei rispondenti ritengano di avere raggiunto un risultato di continuità. Il rovescio della medaglia è che il restante 40% in un certo senso crea le premesse per continuare nella spesa pubblica: non possiamo che augurarci che almeno sia una spesa più efficiente, efficace, razionale.
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
Le osservazioni dell’indagine qualitativa non sono molto coerenti con quanto detto. La persistenza, così come la riproducibilità sembrano essere uno dei punti più deboli dell’esperienza Alcotra in provincia di Torino ( ma probabilmente si tratta di un fatto fisiologico a tutti i programmi europei che non prevedano questo aspetto come integrato nel processo di valutazione ex-ante e quindi di approvazione dei progetti).
49
Indicazioni per la prossima programmazione
Occorre richiedere che nei progetti sia prevista e preparata una serie di condizioni per l’autosostentamento dopo la fase di finanziamento. Occorre prevedere qualche forma di controllo di questo aspetto, sia in sede di valutazione ex-ante, sia in sede di rendicontazione e valutazione finale. E si potrebbero prevedere anche meccanismi di incentivo, con un altro finanziamento del risultati del progetto dopo la sua conclusione.
Più ambiguo è invece il dato, quasi plebiscitario, che progetti e risultati siano trasferibili e riproducibili e che, in due terzi dei casi, i progetti siano sinergici con altri progetti:
Anche qui, come già detto, la compliance con la ricerca qualitativa è bassa.
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
50
INDICE DI COERENZA
con l’indagine qualitativa
negativa positiva
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
È un importante indizio di diffusione di know how della progettazione e di una possibilità di fare massa critica se la progettualità è sufficientemente concentrata su di un obiettivo specifico e non dispersa in mille direzioni.
51
L’ambiguità residua è costituita dal rischio che il fare progetti diventi un'attività fine a se stessa che si autoalimenta. Una criticità invece dichiarata e chiara è che solo in un terzo dei casi il progetto sia in grado di mobilitare risorse di altra origine (non gli enti pubblici promotori e/o finanziatori del progetto) verso lo stesso obiettivo.
Il che ci riporta alla constatazione iniziale sull’insufficiente coinvolgimento del territorio.
Questi giudizi sono ovviamente da articolare nel merito delle scelte politiche e strategiche, ma intendono suggerire delle avvertenze per i futuri investimenti in progetti da parte degli enti locali e della Regione, nonché criteri di valutazione da proporre ex ante ai candidati. Avvertenze contenute nei box, rese importanti dalla nostra situazione di crisi che necessariamente porta alla riduzione o al contenimento della spesa pubblica, ad una necessità di maggiore attivazione dei privati come soggetti singoli e come partecipi della società civile di territori che devono diventare più competitivi in Europa
52
Giudiziosintetico:Soddisfazionedeglioperatori
Terminiamo con un’ultima valutazione: il giudizio sintetico di soddisfazione tratta dai responsabili dei progetti dal progetto stesso e dai suoi risultati.
Troviamo anche qui una spaccatura, perché i più soddisfatti sono quasi il 60%, mentre i meno costituiscono il restante 40%
Il dato è da interpretare alla luce di quanto analizzato in profondità nell’indagine qualitativa, molto ricca di osservazioni anche in merito all’aspetto dell’insoddisfazione su alcuni aspetti. In primis il tema della sostenibilità del ciclo finanziario (anche se le risposte al nostro questionario, come detto, non sono completamente coerenti, sembrano indicare una situazione e un’esperienza tutto sommato non negativa).
E in secondo luogo sul lato, evidentemente migliorabile, del rapporto con le società locali costruito e mantenuto in modo tale da poter raggiungere risultati concreti.
10. Gruppodiricerca
• Impianto metodologico e commenti: Sergio Scamuzzi (Università degli Studi di Torino) • Ricerca: Sergio Scamuzzi e Simona Zamboni
• Ricerca ed elaborazione dati: Romina Anardo • Coordinatore con il report qualitativo: Mario Gattiglia
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Istituto per l'Ambiente e l'Educazione Scholé Futuro Onlus
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