ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI

COMUNICATO STAMPA

CONVEGNOGLOBAL CLIMATE CHANGE DURING THE LATE QUATERNARY

Accademia Nazionale dei Lincei, 3-4 maggio 2001

(Palazzina dell'Auditorio - Via della Lungara 230)

L'Accademia Nazionale dei Lincei (Centro Linceo Interdisciplinare "Beniamino Segre") organizza nei giorni 3-4 maggio prossimi (Palazzina dell'Auditorio &endash; Via della Lungara 230) il convegno "Global climate change during the Late Quaternary" sui cambiamenti climatici a scala globale avvenuti nel tardo Quaternario, l'ultimo periodo geologico del nostro pianeta (da circa mezzo milione di anni al presente).

La manifestazione, che raccoglie i massimi esperti nazionali e internazionali sull'argomento, intende fare il punto sullo stato attuale delle ricerche in ambito climatico, non tanto affrontando l'argomento clima in sé &endash; peraltro al momento dibattuto in numerose sedi &endash; quanto piuttosto rivolgendo l'attenzione al Global Change, inteso come l'insieme delle variazioni climatiche e ambientali a scala planetaria avvenute sul lungo periodo (ultime migliaia e centinaia di migliaia d'anni). Tutto ciò nella convinzione, profondamente radicata soprattutto negli ambienti geologici ma anche in numerose altre discipline, che lo studio del passato, inteso come un continuum di modificazioni più o meno lente dell'ambiente, può consentirci non solo di comprendere meglio il presente, ma anche di effettuare proiezioni future.

I relatori invitati appartengono prevalentemente al settore delle discipline geologiche in senso lato, ma interverranno anche studiosi appartenenti a campi quali la biologia, la chimica, la fisica dell'atmosfera, la dendrocronologia (l'analisi degli anelli degli alberi).

Gli argomenti trattati comprenderanno lo studio del clima del passato, i cicli climatici, i meccanismi delle variazioni climatiche e i processi che ne derivano e, non ultime, le previsioni per il futuro. Tra gli altri, verranno affrontati temi quali la desertificazione, le variazioni della piovosità e di temperatura nel bacino del Mediterraneo, le potenzialità del ghiaccio e dei sedimenti marini e fluviali come archivi naturali del clima del passato. Il risultato atteso del convegno sarà proporre una proiezione del futuro climatico del nostro pianeta, derivante dall'estrapolazione di dati accertati dalle diverse discipline per le ultime migliaia e centinaia di migliaia d'anni.

Il convegno sarà presieduto da Antonio Brambati, ordinario di Sedimentologia presso l'Università degli Studi di Trieste, nonché Accademico dei Lincei. Oltre ai maggiori esperti italiani dell'argomento (Giuseppe Orombelli, Dario Camuffo, Alfonso Sutera, solo per citarne alcuni), sono particolarmente attese le relazione di Frank Oldfield, già direttore del progetto internazionale PAGES (Past Global Changes) sui cambiamenti climatici globali, e di Nils-Axel Mörner, uno dei massimi studiosi mondiali delle variazioni del livello del mare, il cui incremento tanto preoccupa i paesi rivieraschi.

Roma, 2 maggio 2001