accademia urbense - ovadail feudo e il borgo il nucleo storico di rocca grimalda é collocato su uno...

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  • ACCADEMIA URBENSE - OVADA

    FRANCESCA CACCIOLA

    SUL FEUDODELLA ROCCA

    COMUNE DI ROCCA GRIMALDA1994

  • (Memorie dell' Accademia Urbense n. s.)studi n° 13

    collana a cura di A. Laguzzi

    Referenze fotografiche: Enzo Cacciola

    Composizione testi: Massimo Natali

    Un ringraziamento particolare agli attuali proprietari del castello di Rocca Grimalda: famiglia Spingardi;Renato Gastaldo, Alessandro Laguzzi e tutta l'Accademia Urbense di Ovada, Renato Lucchetti e gli amici delvolo, Minuccia Moccagatta, Maria Assunta Orsi, Giorgio Perfumo. Giovanni Battista Scarsi, GiancarloSubbrero.

    In copertina:documento di Alfredo D' Andrade del 1906 (collezione privata).Foto di retrocopertina: Enzo Cacciola

    La prima edizione di quest'opera è stata patrocinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino con ilpatrocinio del Comune di Rocca Grimalda e dell'Accademia Urbense di Ovada.

    D.O.C. 945.45 145

    IV

  • 000 Dico che in certi punti dal basso, sembrava che la rocciasi prolungasse verso il cielo, senza soluzione di tinte e di materia,

    e diventasse a un certo punto mastio e torrione(opera di giganti che avessero gran familiarità

    e con la terra e col cielo)...

    (Umberto Eco, Il nome della rosa)

    v

  • SUL FEUDO DELLA ROCCA

    1 PREMESSA

    3 IL FEUDO E IL BORGO

    Il CENNI STORICI DEL FEUDO E DEL CASTELLOPREMESSA SUL TERRITORIOIPOTESI STORICHEDATI CERTI E CRONOLOGIA UNIVERSALE

    47 IL CASTELLO DI ROCCA GRIMALDA:DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALEFASI COSTRUTTIVEDATI TECNICIAPPARATO DECORATIVO IN SITOINTERVENTI DI RESTAURO

    62 DUE FAMIGLIE DEL FEUDO:I TROTTI .I GRIMALDI

    65 DALL' "INVENTARIO ED ESTIMO DELLA MOBILIAESISTENTE NEL CASTELLO DI ROCCA GRIMALDA (1778)"

    67 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DELL'ATTUALESTATO DI CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIOARCHITETTONICO E ARTISTICO DI ROCCA GRIMALDA

    79 APPENDICE:DOCUMENTAZIONE D'ARCHIVIOMATERIALI DOCUMENTARIBIBLIOGRAFIA

    VII

  • Nel 1990 prendeva il via, con l'edizione delvolume Rocca Grimalda: una storiamillenaria. la nuova serie di "Memoriedell' Accademia Urbense". le pubblicazionimonografiche alle quali il nostro sodalizio affida ilcompito di approfondire un tema.Poco dopo. un sostanzioso fondo documentarioriguardante il castello del luogo veniva donatoali' Accademia del signor Luigi Macciò, da quelmomento il nostro archivio era quindi in grado difornire materiale di prima mano agli studiosi che viSI avvicmavano.Oggi siamo ben lieti di dimostrare con i fattil'utilizzo che è stato fatto di quei documenti eritornare a rivolgerei ai lettori rocchesi per merito diuna giovane autrice. Francesca Cacciola.Il percorso di Francesca e del suo lavoro diventa.come lei stessa racconta nella prefazione.emblematico della funzione che l'Urbense svolge perla conoscenza e la valorizzazione del patrimonioculturale dell'Ovadese e delle sue genti. Noioperiamo infatti: prima raccogliendo la più vastadocumentazione possibile sulla nostra zona che vieneposta successivamente a sostegno delle ricerche deimolti studenti (soprattutto universitari) e deglistudiosi interessati. poi diffondendo attraverso lenostre pubblicazioni gli esiti delle loro ricerche.Se la vicenda che ha portato all'edizione di questosaggio. è usuale, di straordinario nelloopera c' èviceversa. e i lettori a fine libro me ne daranno atto.i! grande entusiasmo che ha motivato la ricerca. laserietà, financo lo scrupolo. col quale essa è statacondotta tale che non pare appartenere all' etàdell' autrice. infine. il legame affettivo che è statostabilito col luogo. sentimento che riesce a trasparireanche attraverso la prosa necessariamente sobriadello scritto.Dette queste cose. al curatore della collana nonrimane che ringraziare tutti coloro che a vario titolohanno reso possibile la pubblicazione: per primaFrancesca, il cui impegno. che può essere di esempioa molti. si è tradotto in pagine che ci farannoconoscere a fondo il monumento più importante diRocca: poi la famiglia Daglio Spingardi Oliva.proprietaria del castello, che con atto di veraliberalità ha consentito l'accesso ai locali e aidocumenti avuti rendendo possibile il più proficuolavoro dell' autrice: un grazie particolare è dovutoall'Amministrazione Comunale di Rocca Grimaldache ha dato alla pubblicazione il suo patrocinio.rinnovando con l'Accademia una collaborazione chein verità non si è mai interrotta: ultima. ma nonmeno importante. la Cassa di Risparmio di Torinosede di Ovada a cui va la nostra riconoscenza, nonsolo per aver finanziato la stampa del volume. maper aver fornito un' ulteriore prova della sensibilitàcon la quale l'Istituto segue le vicende delle nostrecomunità.

    IX

    In quanto all'opera, non vi sono dubbi, saràfortunata' Lo garantisce il numero di tredici che ilcaso le ha assegnato nella collana.Ed ora, buona lettura a tutti.

    Alessandro Laguzzi.Presidente dell' Accademia Urbense

  • II presente ha un cuore antico. Questa frase, che puòapparire di dubbio gusto ma che concretamente,alla prova dei fatti, risulta di rara efficacia,

    sintetizza mirabilmente lo scopo, il fme e -in ultimo manon per ultimo- l'utilità della storia "Papà, spiegami ache cosa serve la storia": così l'incipit di quell'aureolibretto di Marc Bloeh, insigne storico francese morto inun campo di concentramento nazista nel 1944. La storiaserve a comprendere. In primo luogo, e comprendere sestessi, le proprie origini e le proprie radici, siaindividuali che collettive, perché senza la memoriastorica di ciò che ogni individuo o comunità è stato e siè formato non vi è comprensione del presente e ogniessere o nucleo o città o nazione sarebbe ridotto a vuotoectoplasma. In secondo luogo, serve a conoscere ecomprendere gli altri individui, le altre comunità, le altrenazioni, nel rispetto delle reciproche gerarchie di valori.È in quest'ottica, di conoscenza e di comprensione, chel'Amministrazione Comunale di Rocca Grimalda offreil suo patrocinio al volume di Francesca Cacciola sulcastello del paese, rinnovando in tal modo un'attenzioneormai pluriennale alla storia della comunità nelle suevarie manifestazioni. Ne fanno fede il volume, editoanche questo in collaborazione con l'AccademiaUrbense di Ovada nel 1990, sulle vicende del paeselette a più dimensioni -dalla storia millenaria aimonumenti, dalle tradizioni a quell'intrigantepersonaggio che fu Carlo Barletti, fisico rocchese del'700 di certo non inferiore a Voltama di sicuro assai piùdimenticato-, non solo, ma anche tutte le altre iniziativeconcluse o in cantiere. Citiamo: la mostra sullacartografia storica (e di questi documenti forse non èstata ancora scoperta non solo tutta la suggestioneevocativa ma anche l'utilità "pratica"), le ricercheavviate sulle visite pastorali -fondamentali per laconoscenza del patrimonio architettonico del paese- e,per accostare sacro con il profano, quell'immensopatrimonio di tradizione popolare racchiuso più nellamemoria collettiva che in documenti scrittirappresentato dalla "Lachera", Su questi e su altriaspetti, più drammatici e vicini a noi, come le vicendedella guerra di Liberazione, altri storici stannolavorando e i risultati sono prossimi. Tutto questolavorio non può né deve rimanere però esclusivoappannaggio di pochi, perché la conoscenza deve esseredivulgata a tutti quelli che vogliono "saperne di più" enon solo fermarsi alle apparenze di un fatto. E molto,moltissimo dice il volume della Cacciala sulla storia diRocca Grimalda, anche perché non si ferma solo allevicende di quel castello sempre guardato dagli stessiabitanti del paese con molta curiosità e qualchesospetto, ma riaffronta -sulla base di una vastissimadocumentazione, letteraria, archivistica, iconografica-una storia plurisecolare, l'augurio è uno solo -tanto piùnecessario in un momento generale di abbandono della

    propria memoria storica e delle proprie radici- che lagiovane ricercatrice voglia continuare ad estendere leproprie ricerche anche ad altri aspetti della storia diRocca Grimalda, di quelle vicende, cioé, che èpatrimonio di tutti gli abitanti del paese.

    Lorenzo Ottria

    Sindaco di Rocca Grimalda

    XI

  • PREMESSA

    I l mio interesse per il castello Grimaldi nasce.si organizza e si completa allargandosi edapprofondendosi nel tempo, per diversi motivie fattori concomitanti legati al mio vissutopersonale ed a necessità più contingenti.La possibilità di recarmi spesso in "campagna"nei mesi estivi e poi sempre più frequentementedurante gli anni del liceo e la necessità· direalizzare una ricerca per l'esame di maturità mihanno portata ad individuare l'ambito dellaricerca nel sito di Rocca Grimalda e piùspecificatamente nel suo castello. Da questemotivazioni,l'una più affettiva l'altra legata atempi cronologicamente più stretti, é cominciatauna ricerca personale fatta di manoscrittioriginali, testi monografici, articoli divulgativi.riviste specializzate, cercati e ritrovati confrequentazioni spesso ricche di spunti ed a volteinfruttuose, presso l'Accademia Urbense diOvada, gli archivi storici di Genova e diAlessandria. il Comune di Rocca Grimalda e tuttele biblioteche di competenza territoriale.La ricerca documentaria ha richiestonecessariamente la conoscenza diretta delcomplesso architettonico che si é realizzata graziealla disponibilità degli attuali proprietari delcastello che mi hanno permesso inoltre, didocumentare fotograficamente impianti eparticolari architettonici e decorativi anche finorasconosciuti. Questa fase di ricerca edocumentazione mi ha consentito di ultimare intempi utili la tesi d'esame. Il desiderio diapprofondire e addirittura di formulare ipotesicronologiche si é definito quando l'AccademiaUrbense, richiedendomi una copia del lavoro peril proprio archivio documentario, mi ha fornito lospunto per attivare ulteriori ricerche.L'occasione offertami dall'Accademia Urbense, seda un lato mi ha permesso di svolgere conentusiasmo lo studio di una realtà locale, legata almio vissuto e quindi con una particolare valenzaaffettiva, mi ha anche prospettato tutti gli aspetti.le incertezze e le necessità di assumere unaposizione nei confronti di un contesto storico.tipici di qualsiasi serio lavoro di ricerca, con ilquale io non mi ero mai confrontata prima.Eccomi dunque calata nel mestiere dello storico-ricercatore senza strumentazioni specifiche, senzaun'adeguata preparazione critica, ma ncca

    l

    soltanto di enunciati scolastici e letterari.Consultando, confrontando, riassumendo ecollegando tra loro dati, date, fatti e personagginon sempre chiari e correlati, mi sono trovata difronte a due grandi problemi l'attendibilità dellefonti e l'interpretazione correlata dei fatti. Lostudio sul castello di Rocca Grimalda si é subitodiversificato e da specifico studio architettonicosi é ridefinito collocandosi in un contestoterritoriale, storico e sociale che ben presto harichiesto una risistemazione, anche soltantoparziale o superficiale in un quadro storico piùgenerale, quello delle grandi imprese e dei grandiuomini che nel tempo condizionarono, con le loroscelte, gli avvenimenti locali sul territorio delcastelloQuesti punti di vista paralleli fra loro e riferiti adambiti storici contingenti e significanti, proprioperché riflesso immediato di una realtà storicapiù allargata, hanno determinato l'idea diorganizzare una cronologia comparata chepermettesse di collegare e, forse ambiziosamente,spiegare l'evolversi territoriale di dati storici edarchitettonici.Il risultato di questo mio apprendistato éracchiuso in questo insieme di dati oggettivicondizionati sempre e comunque dalla qualitàdelle mie riflessioni e dalla quantità deidocumenti consultati .L'insieme delle informazioni é dunque sempre ecomunque suscettibile di successivi adeguamenti,arricchimenti e confutazioni, imprescindibili edauspicabili per futuri studi ed approfondimenti.

    Francesca Cacciala

  • da murache ne

    IL FEUDO E IL BORGO

    I l nucleo storico di Rocca Grimalda écollocato su uno sperone collinare roccioso a284 mt di altitudine sul livello del mare asinistra del torrente Orba ed in corrispondenzadell'attuale strada provinciale Alessandria-OvadaIl tracciato della strada é moderno. anticamenteinfatti in Rocca Grimalda concorrevano altrestrade per Ovada provenienti da Silvanoattraverso il guado dell'Orba da Carpeneto.Attualmente il livello del piano stradale si superamediante una diramazione che con un ampio girosul versante settentrionale dell'altura porta alborgo in corrispondenza dell'antica porta ormaidistrutta a lato del castello.Anticamente al castello si accedeva mediante unadiramazione della strada che con un'ampia curvasul versante nord della collina immetteva in

    corrispondenza di un'antica porta situata a latodel castello, di cui oggi non c'é traccia se non nelnome della località detta "della Porta".Tutto il borgo inoltre era circondatoturrite (ad esempio la Torricella)costituivano il perimetro difensivo.Lo sviluppo del borgo é particolare e merita unapprofondimento.Solitamente i borghi si sviluppano in cerchiconcentrici attorno al castello, oppure in un'unicadirettice sul crinale della collina; a RoccaGnmalda il borgo si distende a picco sui dirupiche per conformazione naturale ne costituisconola difesa naturale.Il primo nucleo infatti sorse come luogo divedetta a picco su un'altura originando un borgofortificato (in corrispondenza dell'attuale chiesadi Santa Limbania in località Castel Vero).Nel tempo con la decadenza dell'originaria difesa

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  • in posizione inaccessibile si sviluppa la nuovafortificazione che con la sua particolare posizioneacentrica rispetto al territorio determina ilparticolare sviluppo dell'abitato a guardia dellavalle.L'età medievale dunque, ha lasciato nel borgoimportanti tracce materiali:A) l'assetto urbano generale con l'orditura viariatipica dei centri collinari;B) l'ubicazione ed i tratti più antichi della Rocca;C) testimonianze variamente cospicue di ediliziacivile e religiosa.A) L'assetto urbano generale consiste in una viamaestra che attraversa tutto il borgo e da cui sidipartono a pettine i vicoli di servizio agli isolaticontigui.L'asse viario principale era ed é costituito da unavia (via Gramsci) che parte dalla piazza delcastello e dall'attuale municipio (piazza Borgattae Vittorio Veneto) per scendere seguendo laparticolare configurazione altimetrica del luogofino alla piazza della chiesa dove sorge tra l'altroil pozzo, un tempo servizio idrico per gli abitanti.B) Da qui l'asse viario si dirama in due direzioni.una verso Torricella (mura) e Castel Vero (anticoCastrum Vetus) e l'altra verso il Borghetto ed ilBastione.La prima, ora via Perfumo e Castel Veropermette anche ora l'accesso all'altura di SantaLimbania. la seconda mette in comunicazione lefortificazioni nord (dette il Bastione) con Il centro

    del borgo: Bastione e Torncella dunque, SODO duetermini legati alla funzione specifica di difesa c diavvistamento delle due località.L'abitato già allora occupava la superficie attualeestendendosi per circa 1,5 ha. all'interno dr unacinta fortificata.Lungo le mura si aprivano tre porte la prima neltratto sud-occidentale a fianco del castello e lealtre due sul versante orientale alle estrenutàsettentrionale e meridionale.Due delle porte erano congiunte dal tracciatorettilineo della via maestra che attraversava IIborgo, mentre l'andamento viano sul restantetratto sud-orientale presentava caratteristiche prùirregolari determinate dalla particolare situazionealtimetrica.C) Tracce tardo medievali di edilizia civilerestano sul fronte di una casa a due pianiall'angolo di via XXI Aprile con via I Maggio.Testimonianze di edilizia religiosa sono lestrutture inferiori o per lo meno la tipologiaplanimetrica della chiesa di Santa Limbaniacollocata sull'estremo rialzo orientale ed I restidell'ossatura romanica e del paramento dellachiesa parrocchiale di San Giacomo poi mglobatinelle murature a causa del cambiamento diorientamento dell'edificio.Nel 1572 il feudo della Rocca col castello. ilborgo e la zona circostante viene acquistato daGiovanni Battista Grimaldi appartenente aun illustre famiglia genovese..

    Fotoaerea del borgoda cui risultaevidente l'organizzazione urbanistica sullo sperone collinare.

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  • Non abbiamo testimonianze certe relative adopere intraprese subito dopo tale acquisto.conosciamo tuttavia l'entità dei possedimenti e lecaratteristiche del territorio attraverso i vari usidel suolo che in esso erano presenti e cherisultano chiaramente espressi negli estimi, daquesta documentazione SI ricavano alcuneinformazioni importanti sull'economia del feudodella Rocca che possono essere schematizzate nelmodo seguente qui a fianco.Questa é un'analisi fatta in base alla sempliceelencazione degli estimi catastali, senza conoscerele stime esatte delle grandezze dei singoliappezzamenti di terreno.Dalla visualizzazione del grafico si ricava che sulterritorio acquistato dal Gnmaldi l'agncoltura haun peso importante pari circa a quellodell'allevamento, infatti la presenza di prati, comeelemento prevalente, dimostra che l'allevamento émolto praticato.Si può ipotizzare tuttavia che l'allevamento fossepraticato allo stesso livello dell'agricoltura inquanto per fornire foraggio a un certo numero dicapi di bestiame occorrono prati di superficisuperiori a quelle dei campi coltivati per nutrireun pari numero di uomini.La superficie destinata alla coltura della vigna haun peso notevole, e ciò sta a dimostrare come in

    questa zona ci si orienti già verso colturespecializzate sacrificando la superficie boschivache risulta meno significativa.E'singolare notare la consistente diffusione delgerbido (terreni che già erano stati coltivati,quindi disboscati. dissodati e in seguito lasciatiincolti) perché dimostra che la situazione del XVIsecolo é mutata rispetto al Medioevo.Nel XVII secolo il paese subisce saccheggi edistruzioni a causa degli acquartieramenti delletruppe francesi.Attorno al 1672, in relazione alle mutate tecnichemilitari, vengono distrutte le mura medievali chevennero rinnovate e di cui si conserva una partelungo il versante sud-orientale.Per tutto il 1700 l'attività costruttiva che interessail borgo consiste nella sostituzione della modestaedilizia preesistente, pur mantenendo Ingenerale, gli allmeamenti sulla via, nella erezionedi nuovi edifici sulle aree libere destinate allecolture all'interno della cinta; nell'erezione di unanuova edilizia di rappresentanza sia religiosa(rifacimento della chiesa parrocchiale,costruzione degli oratori di San Giovanni e delleGrazie), sia civile (palazzi patrizi affacciati sullavia principale ed ornati con decorazioni a frescosui prospetti esterni di derivazione genovese).Nella prima metà del 1800 le mura di cinta

    Foto aerea di contestualizzazione del castello all'interno del borgo.

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  • furono gradualmente smantellate; l'abitatocomunque si mantenne all'interno del perimetrodifensivo e fu modificato da ridotti interventi diedilizia pubblica e privata.Nell'ultimo dopoguerra si é verificata una relativaespansione dell'abitato che concentrandosisoprattutto a valle, non ha modificato il caratteredi nucleo antico del paeseAllo stato attuale il paese riveste particolareinterese sotto l'aspetto paesaggistico per la suaposizione arroccata, dominante l'immediatocontesto rurale.L'impianto interno di spazi e di edifici presentasuggestivi caratteri ambientali compromessi soloin parte da interventi recenti di "migliorie" per lopiù pellicolari.

    100806040

    TERRE COLTIVE

    GERBIDO

    VIGNA

    PRATO

    BOSCO

    CASTAGNETO •BOSCO ZERBIDO •

    ZERBO ABBOSCATO

    TERRA ARATIVA

    % 20

    6

  • 7

    Civico n° 25 di via I maggio, sono evidenti letracce di muratura in vista con elementi inpietra lavorata e archetti in cotto risalenti alXV-XVIsecolo.

    Attuale ingresso del borgo corrispondenteall'antica località detta "della Porta".

    Chiesa di Santa Limbania che sorge in localitàCastelvero dove si costruì il primo nucleo delborgo.

  • 8

    Palazzi patriziaffacciatisullavia principale edornaticon decorazioni afresco che testimoniano lanuova architettura dirappresentanzasettecentesca.

  • Il castello di Rocca Grimalda in un'incisione ottocentesca (collezione privata)

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  • CENNI STORICI DEL FEUDO E DEL CASTELLO

    La realizzazione di una cronologia riferita all'evoluzione nel tempo della realtà architettonica,sociale e politica del luogo, nasce dall'esigenza di cercare significati e motivazioni degliavvenimenti locali nei grandi avvenimenti storici.Integrando le documentazioni ufficiali alle cronache locali ho cercato di interpretare e di dare unaversione cronologicamente logica e motivata di come i grandi cambiamenti storici si siano riflessi edesplicitati nella storia locale e più quotidiana di quelle famiglie e di quelle genti che alternandosi neltempo hanno determinato le sorti di quella parte del Monferrato corrispondente al borgo di RoccaGrimalda.Questa cronologia può essere un utile strumento di consultazione ed un mezzo di integrazione agli scrittisuddivisi per argomenti.

    PREMESSA SUL TERRITORIO

    III A.C Stanziamenti celti e liguri in vicinanzadei guadi, notevole è quello in localitàS.Carlo di Rocca Grimalda. Sorge ilcomplesso sistema di fortificazioni diRondinaria eretto a difesa delle vie ditransito nord-sud e del tratto dellastrada romana che univa ACqUI Terme(Aquae Statiellae) con la via Postumia.

    IV-VII D.C In base alla situazione politicoterritoriale creatasi che vedeval'occupazione longobarda della ValPadana e l'occupazione bizantina dellaLiguria fino all'epoca di Rotari (642)SI rese necessaria la costruzione di unalunga serie di opere fortificate (limes),il cui percorso, ancora poco studiato, èincerto. Si presume in base a diverseipotesi, che facessero parte del limesvoluto da Costanzo, il suppostocastello bizantino di Silvano d'Orba, lafortificazione di Rondinaria tra Orba ePiota e Rocca Val d'Orba. Lasituazione territoriale è caratterizzatada pochi castelli strategici occupatidalle truppe di passaggio di Alariconel 40 I, di Ataulfo nel 41O, deiFranchi diretti verso Genova nel 539,da Rotari nel 642; talvolta furono usatidalle popolazioni locali.

    569 Occupazione longobarda dell'Italiasettentrionale; la zona corrispondenteall'attuale ovadese é territorio incolto

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  • fatto di paludi e boschi di quercie,farnie. frassini, carpini. cerri, ilpaesaggio é primitivo e poco abitato.

    576 InvasioniterritorioLiguria.

    bizantine e conquista delconsiderato, fino alla

    599/605 Riconquista longobarda della pianurapadana da parte di Agilulfo duca diTorino.

    IX sec __ Si ha notizia del dilagare dei lupi, ézona di caccia regale longobarda; nonesistono città importanti ma semplici"vici". Incursioni di Vngan e Saraceni.In questi anni col termine "locis etfundis" (derivato dal sistema catastaleaugusteo) si indica il territorio ruralein contrapposizione ai centri abitati.

    IPOTESI STORICHE

    973 Esistono testimonianze sull'esistenza diuna corte con castello m Carpino(presumibilmente l'attuale Carpeneto).

    XI sec La plaga disabitata definita "desertisloci" che sta tra Tanaro, Orba e marLigure é occupata dai Longobardi; siha notizia di insediamenti militari o disicurezza in corrispondenza dellosperone collinare di 273 mt. dialtitudine sul livello del mare allasinistra del torrente Orba sotto ilcontrollo degli Aleramici, marchesi delMonferrato infeudati da Ottone

    fine XII sec Il nucleo del "castrum vetus" si formain località Castel Vero presso l'attualechiesa di Santa Limbania sfruttando ledifese naturali del luogo in posizioneinaccessibile. L'insediamento prende ilnome di Rocca dei Costantmi.

    1164 Il feudo é dato in concessionedall'imperatore Federico Barbarossa almarchese del Monferrato e prende ilnome di Rocca Rondinaria.

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  • 1192 L'l1 gennaio gli abitanti di Rocca sialleano con gli Alessandrini

    1199 Restituzione del castrum e del borgodella Rocca Rondinaria al comune diAlessandria.

    1220 Federico Barbarossa assegna Il feudodella Rocca alla Famiglia Zucchi allaquale viene sottratto dal Marchese delMonferrato. Il borgo cambia ilpnmitivo nome di Rocca Rondmaria inRocca dei Costantini (da un atto tra lacittà di Alessandria ed il Marchese ), ilborgo é citato come "Rocca quiadicitur Costantinorum de Valle Urbae"

    1431 Giovanni Giacomo Marchese delMonferrato alleato con Veneziani eFiorentini contro l'imperatoreSigismondo combatte contro FilippoMaria Visconti Duca di Milano per ildominio delle terre tra le quali écompreso il sito chiamato RoccaRondinaria ossia Rocca della Vald'Orba ossia Rocca Cigliera (nome checompare per la prima volta) poidenominata Rocca dei Trotti ed infineRocca Grimalda (da uno scritto del1716).

    DATI CERTI E CRONOLOGIA UNIVERSALE

    950-951 Berengario II e Albareto suddividonoil territorio longobardo in tre marchestabilendo una linea di confinecorrispondente al corso dell'Orba: adOriente del fiume si estendeva lamarca Obertenga, ad Occidente quellaAleramica, ai lati il Comitato diTortona e quello di Acqui. Lecompetenze sulle marche sono affidateai neomarchesi Arduino, Aleramo eOberto protagonisti nella difesa dalle. ..mcursiom saracene.

    991 Il 4 maggio viene stilato un documentoche costituisce l'atto di donazione di

    13

  • numerose proprietà da parte diAnselmo (figlio di Aleramo). di suamoglie Gisla e dei marchesi Guglielmoe Riprando del fu Oddone alcostituendo monastero di San Quintinodi Spigno. Dal documento si hanotizia dell'esistenza di 17 beni definiti"Iocis et fundus" l'ultimo dei quali sipresume essere il sito archeologico diTreonzo (in dialetto triuns = treunghie, dalle tre cime della collinetta)collocato in prossimità dell'attualeRocca Grimalda. Le ipotesipresumono l'esistenza di un sitodifensivo o di un castello nella localitàdenominata Treonzo. Nel documentoinoltre è riportata anche la donazionedel locis et fundus di Carpente(presumibilmente l'attuale Carpeneto).

    1000-1100 Sul territorio del Monferrato definitosiin questi anni come entità politica, siconcentra l'attenzione delle potenzeeuropee interessate al controllo dellapenisola, la zona infatti in un ottimaposizione, ricca di terreni coltivabilipermetteva facili comunicazioni dalleAlpi verso il mare anche fluvialmente(Tanaro e Po). Interessati al controllodel territorio erano Genova (alleata conPavia), la Lega Lombarda (nata nel1167), Alessandria (alleata conTortona), Casa Savoia (legataalla stirpeArduinica) ed i Marchesi dei Bosco(discendenti degli Aleramici e conproprietà nella Valle dell 'Orba); aquesti interessi vanno aggiunti gliscontri tra le famiglie feudatariGuelfe eGhibelline. La situazione determinanella zona meridionale del Monferratoun notevole incremento nellacostruzione di castelli e fortezze e laconseguente aggregazionedi borghi.

    1121 Cominciano le infiltrazioni genovesioltre Appennino.

    1152 E' re di Germania Federico I di Svevia(1123 ca. 1190), detto il Barbarossa,che, imparentato sia con la casa di

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  • Baviera sia con la casa di Svevia,riesce a pacificare Guelfi e Ghibellini.

    1154 Prima discesa in Italia di FedericoBarbarossa. Nella Dieta di Roncaglial'Imperatore nunaccia i comuniitaliani.

    1158 Seconda discesa in Italia di FedericoBarbarossa.

    1164 Guglielmo Marchese di Monferratoinvia all'Imperatore Fedenco I novemila marchi d'argento impegnando laRocca ai Marchesi di Gavi per lirepavesi mille Viene fondataAlessandria dal ghibellino Guglielmo ilVecchio del Monferrato con il nome diCivitas Nova o Palea o Cesaria al finedi controllare le vie di comunicazionetra la Lombardia e la Liguria.

    1167 Giuramento di Pontida: nasce la LegaLombarda (7 aprile), Cremona,Brescia, Bergamo, Mantova.

    1168 .In onore del Papa Alessandro III,propugnatore della lotta contro ilBarbarossa, la città sorta nel 1164,viene chiamata Alessandria.

    1183 Pace di Costanza tra FedericoBarbarossa ed i Comuni: vienericonosciuta di fatto l'autonomia deiComuni, pur nella riaffermazionedell'alta sovranità imperiale. Benpresto gli interessi del marchesato siscontreranno con le mireespansionistiche della città diAlessandria.

    1186 Enrico, figlio di Federico Barbarossa éincoronato a Milano Re d'Italia esposa Costanza d'Altavilla, unicaerede del regno normanno di Sicilia.

    1198 Inizia il pontificato di Innocenza III,deciso fautore della supremazia papalesu ogni autorità laica .

    . 15

  • 1200 Gli abitanti dell'Italia sono CIrca 8milioni e mezzo.

    1216 Muore Innocenzo III.

    1217 .1 Marchesi del Bosco, (discendenti delleggendario Aleramo di Sezzadio),padrone da più di due secoli delle terretra lo Stura ed il Tanaro si alleano alComune di Genova donando partedelle terre e relativi castelli.Riottengono da Genova. i territoridonati m feudo rimanendonesostanzialmente I proprietari econtrollando i castelli determinanti dalpunto di vista strategico tra cui quellodi Rocca Val d'Orba.

    1220 Proprietario del feudo Rocca dell'Orbaé Guglielmo del Monferrato, grazreall'investitura imperiale.

    1224 Il feudo passa ai Malaspina diCremolino; viene dato in pegno aFederico II di Svevia dagli Aleramiciche nominano vassalli i marchesi diGavi.

    1239 Federico conferma tutti I territori,castelli e luoghi concessi a Guglielmoal suo successore Marchese Bonifacio.Continua dunque il vassallaggioaffidato ai Malaspina.

    1243 E' Papa Innocenzo IV, deciso assertoredella teocrazia papale.

    1254 Muore Papa Innocenzo IV.

    1262 Metà del feudo é acquistata dalcomune di Genova che l'affida aiMalaspina.

    1265 .Inizia la costruzione della chiesaparrocchiale dedicata a S. GiovanniBattista.

    1273 Scoppia il conflitto tra Genova e Carlod'Angiò, alcuni dei Marchesi del Boscodi Schierano con Carlo d'Angiòprovocano la reazione del Comune di

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  • Genova che con l'aiuto di TomasoMalaspina riporta sotto la propriagiurisdizione i territori di Ovada,Morbello, Rossiglione, Molare,Campo, Masone, Tagliolo e Ussecio.Anche la restante metà del feudo passaal comune di Genova ed ériconfermata, in cambio dell'investiturafeudale e di denaro, ai Malaspina.

    1275 Muore Agnese del Bosco che si eramantenuta estranea al tradimento dellasua famiglia.

    1277 . ..... Il 16 aprile il Comune di Genovaacquista dai figli di Agnese del BoscoTomaso, Corrado e Opicino tutti iterritori posseduti nella giunsdizione diOvada e di Rossiglione, nella ValleStura da Masone a Ovada, fino aMarcarolo ed al bosco di Sommaripa.Nell'atto di vendita il Comune diGenova garantisce a TomasoMalaspina la facoltà di commerciareliberamente sul territorio e nceve incambio da Genova il diritto a custodireil castello di Ovada dove risiede. Sirafforza il potere di Tomaso,Marchese Malaspina nell'Ovadese,dove svolge attività finanziarie ecommerciali soprattutto SUl mercati delbestiame e del grano, curando gliinteressi delle terre dategli in feudo dalComune di Genova e di quelle che gliappartengono "jure proprio".

    1278 Per un breve periodo il feudo éoccupato dagli alessandrini, passa poicol trattato di Moncalvo del 2-5-1278(tra Guelfi alessandrini ed il ghibellinoMarchese del Monferrato) al marcheseGiovanni del Monferrato. Inizia unaserie di controversie e ostilità traTomaso Malaspina ed il MarcheseGiovanni del Monferrato.

    1278-79 .1 Malaspina ottengono da Genoval'autorizzazione a fortificare il luogo diMolare. Pongono mano allacostruzione del castello di Cremolino.

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  • 1289 La città di Genova aderisce alla legacon Milano, Pavia, Piacenza, Cremonae Brescia contro il Marchese delMonferrato. L'adesione di Genova allalega coinvolge Tomaso Malaspina chepartecipa personalmente alle ostilità"Cum farnilia, equis et roncinis" neimesi di agosto-novembre.

    1292 11 feudo VIene riconquistato daigenovesi e riaffidato ai Malaspina diCremolino che, secondo alcuni storici,provvedono alla costruzione di unatorre in località Rocca Val d'Orba,(altri ne spostano la data al l 3 IO). Lecontese tra Alessandria e Genova sulpossesso del feudo si risolvono con unaccordo per il ritorno del borgo sottola protezione di Alessandria: l'accordosancisce che i rocchesi sarannocittadini di Alessandria da cuiriceveranno il Podestà; godranno deldiritto di essere difesi in caso dinecessità; potranno esportare i loroprodotti agricoli ovunque tranne chenei paesi nemici di Alessandria; ilrocchese che si troverà ad Alessandriao nel suo distretto sarà esentato dalpagamento della gabella e soprattuttotutti gli abitanti non saranno gravati damisure fiscali maggiori di quelle deglialessandrini. 11 patto di alleanza traAlessandria ed il Comune autonomo diRocca Val d'Orba dura fino al 1348.

    1294 E' eletto papa Celestino V (pietro daMorrone) che abdica dopo cinquemesi. Sale al pontificato BonifacioVllI.

    1299 Alleanza tra il Comune di Alessandriae la Rocca.

    1300 Alessandria prende possesso del borgofortificato.

    1304 Muore Tomaso Malaspina

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    L'Italia conta CIrca Il milioni diabitanti.

  • 1305 .Teodoro I si trova a fronteggiare ifeudatari stanziati nel territorio edalleati con Genova e Casa Savoia cheinizia la sua politica espansionisticasul Monferrato. Col matrimonio diTeodoro con Argentina Spinola ifeudatari monferrini ottengonol'appoggio della famiglia genovese el'assegnazione della maggior parte deifeudi ad altre famiglie genovesi.L'imperatore dunque confermal'egemonia genovese sul territorio finoal 1700.

    1310 Una seconda ipotesi colloca in questianni la costruzione di una torre daparte dei Malaspina nel feudo diRocca Grimalda. Tomaso Malaspinaebbe otto figli: Isnardo che sopprime idue fratelli Antonio e Giorgio e siimpadronisce della parte delpatrimonio terriero del fratelloGiacomo diventando padrone di tutto ilMarchesato. Sono due le Ipotesi sullasorte di Giacomo: la pnma lo vedeimprigionato per dieci anni nella torredel castello della Rocca, la seconda lovuole arrestato nell'abbazia dIFruttuaria, poi a Cremolino col fratelloGiorgio, poi a Rocca ed infine ordinatocontro la sua volontà sacerdote aTortona. Giacomo ottenne lasecolarizzazione dopo lunghe praticheposteriori alla morte di lsnardo.Federico che era iscritto all'ordine deicavalieri di Gerusalemme raggiunse igradi più alti della gerarchia Ottoneche si fece monaco di S Benedetto.Antonio figlio primogenito che ereditòcon Isnardo il castello: anche suGiorgio ci sono due teorie la prima lovede ucciso col fratello Antonio daIsnardo, la seconda lo vuole obbligatoad entrare nell'ordine dei predicatori diSan Domenico per volere di Isnardo.Degli altri figli non si ha notizia.

    Viene eletto papa Clemente Varcivescovo di Bordeaux.Muore Giovanni I marchesedel Monferrato senza eredimaschi, questo vuoto di poteredetermina la scomparsa dellastirpe degli Aleramici el'avvento dei Paleologhi nellapersona di Teodoro I.

    1328 Luigi I Gonzaga si impadronisce diMantova, dove, posta fineall'esperienza comunale, dà avvio alladinastia dei Gonzaga.

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  • 1335 L'lmperatore Corrado conferma tuttele concessioni già fatte ai Marchesi delMonferrato.

    1337 Inizia la guerra dei Cent'Anni traInghilterra e Francia (fino al 1453).

    1339 I Visconti, signori di Milano, siaffermano in Lombardia e nell'Italiasettentrionale nell'arco di 15 anni.

    1343 Il ducato di Savoia é retto da AmedeoVI (1343-1383). Combatte contro gliAngioini di Napoli ed i Visconti diMilano; estende il dominio dei Savoiasul Piemonte e al di là delle Alpi.

    1347 Si ha notizia della redazione di unacarta territoriale atta a risolvere lefrequenti controversie tra le variecomunità a causa del continuo variaredei confini posti lungo il torrente Orba.La carta considera il territorio traOvada, Rocca Val d'Orba, Silvano,Capriata, Trisobbio e Carpeneto. Diquesto documento non esistel'originale, ma solo una copia redattada Giuseppe Avico nel 1757 dichiarata"conforme in tutto al suo originale". Incorrispondenza della località diRondinaria é documentata l'esistenzadi argini e posti di guardia Nella copiadatata 1716 del disegno realizzato nel1347 la pianta del castello risultapentagonale ed é riportata la chiesettadi S. Limbania (ARCHIVIO DISTATO DI TORINO, CarteTopografiche, serie IV, Val d'Orba,n058. Cfr. "Urbs: Silva et Flumen",anno V, nOI-2 marzo 1992, pp. 42-43).

    1348 Termina l'alleanza con la Repubblicaalessandnna ed il comune passa sottola proprietà della Signoria di LuchinoVisconti.

    1349 .

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    Si diffonde in tutta l'Europa lagrande peste o peste nera che riducein pochi anni la popolazione di circaun terzo.

    Giovanni Visconti é Signore di Milano(fino al 1354).

  • 1353 Genova, sconfitta da Venezia, diventaun protettorato dei Visconti.

    1355 Carlo IV conferma Rocca Val d'Orbaal Marchese Giovanni II delMonferrato sancendo legalmente idiritti a1eramici sul borgo chedureranno fino al 1431 in opposizioneal Comune di Alessandria che nepretende l'egemonia.

    Carlo IV di Lussemburgo scende inItalia e si fa incoronare imperatore,ma rinuncia al governo dellapenisola.

    1356 . . 11 Doge Simon Boccanegra, rientrato aGenova, pone fine alla dominazionedei Visconti sulla città.

    1367 Intervento in Italia di Carlo IV.

    1369 Carlo IV conferma il dominio dellaRocca a Giovanni 11.

    1378 E' Signore di Milano Gian GaleazzoVisconti. Morto Carlo IV, éimperatore di Germania suo figlioVenceslao IV di Lussemburgo, Re diBoemia.

    1380 10 Francia, morto Carlo V, regna ilfiglio Carlo VI, detto il folle.

    1383 Regna sulla Savoia Amedeo VII, dettoil Conte Rosso (1383-1391) cheestende il suo dominio fino al mare(contea di Nizza).

    1385 Gian Galeazzo Visconti fa avvelenarelo zio Bernabò ed unifica nelle suemani i domini viscontei.

    1391 10 Savoia regna (fino al 1434) AmedeoVIII, che ottiene il titolo di Ducadall'Imperatore Sigismondo (1416).

    1392 11 papa Bonifacio IX concede ilgonfalone pontificio ad AndreinoTrotti.

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  • 1395 Un arbitrato del marchese Teodoro IIdi Monferrato del 17 giugno fissadiritti e confini tra Silvano e Rocca.Nel testo tradotto nel 1743 è possibileritrovare denominazioni e toponirnituttora esistenti (ARCHIVIOSTORICO DEL COMUNE DIROCCA GRIMALDA. fascicolodocumenti antichi da servire allacausa per li confini tra Silvano eRocca).

    In riconoscimento della sua potenza,Gian Galeazzo Visconti ottienedall'Imperatore Venceslao il titolo diDuca di Milano.

    1396 Genova si sottomette al re di FranciaCarlo VI.

    1400 L'egemonia genovese sul Monferrato éminacciata dalla politicaespansionistica di Filippo MariaVisconti i feudatari infatti si alleanocon Milano contro Genova

    1402 . Gian Galeazzo Visconti muore di peste(mentre si accinge ad attaccareFirenze).

    1409 Genova si sottrae al dominio francese.

    1412 E' Duca di Milano Filippo MariaVisconti, figlio di Gian Galeazzo, cheriprende la politica espansionistica delpadre.

    1416 Amedeo VIII di Savoia (il Pacifico1391-1434) ottiene dall'ImperatoreSigismondo il titolo di Duca.

    1419 La pace del IO Maggio definisceconfini stabili tra il Marchesato e la'Repubblica di Genova che cede ipropri possedimenti e paga unindennizzo di 150.000 fiorini d'oro.Pochi anni dopo ricominciano leinfiltrazioni genovesi conl'insediamento sul territorio dellefamiglie più illustri: Spinola. Sauli,Grimaldi. Centurione, Doria.

    1421.. Genova é per 13 anni sotto il dominiodi Filippo Maria Visconti.

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  • 1422 Muore Carlo VI e viene proclamato Re. di Francia Carlo VII.

    1431 Il borgo viene occupato militarmenteda Francesco Sforza per conto deiduchi di Milano di cui Alessandria éalleata. Termina il diritto legale sulborgo degli Aleramici. .

    1434 Amedeo VIII, Duca di Savoia, si ritira10 convento lasciando al figlioLudovico il governo del ducato.

    1434/'35 Le armate sabaude invadono i castellied I borghi più importanti; lecontroversie tra i Visconti. Genova edi Savoia si concludono con un accordoche stabilisce il definitivo passaggiosotto Milano, come feudi imperiali, dinumerose località tra cui RoccaGrimalda.

    1438 Filippo Maria Visconti. duca diMilano, per ordine dell'ImperatoreSigismondo permette a Corradino de'Capitani di vendere per la somma di1900 ducati d'oro il sito della RoccaVal d'Orba a Gian Galeazzo Trotti,membro di un'illustre famigliaalessandrina. Forse la somma occorseper finanziare gli avventuneri delCarmagnola e dello Sforza nellaconquista di quelle terre e di Genova.

    1440 L'atto pubblico del 19 agosto confermail passaggio di proprietà della Roccada ora denominata "Rocca de Trotti".

    1443 Gian Galeazzo Trotti riceve il titolo difeudatario di Montaldeo da FilippoMaria Visconti.

    1447 Morto Filippo Maria, FrancescoSforza succede ai Visconti nellaSignoria di Milano e dona la Rocca aGuglielmo fratello di Giovanni,Marchese del Monferrato, acondizione che quest'ultimo si alleasseal suo servizio.

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    Viene elettto Imperatore di Germaniail genero di Sigismondo, Alberto IId'Asburgo (1438-1439), Re diBoemia e di Ungheria.

    E' Imperatore di Germania FedericoIII d'Asburgo.

    Alla morte di Filippo Maria Viscontiinizia la guerra per la successione alDucato di Milano.

  • 1450 Milano é governata da FrancescoSforza.

    1452 Federico m d'Asburgo (1440-1493) éincoronato imperatore a Roma daPapa Niccolò V. E' l'ultimaincoronazione imperiale a Roma.

    1453 Si chiude la guerra dei Cent'Anni.

    1458 E' eletto Papa Pio n (Enea SilvioPiccolomini 1458-1464) dottoumanista e mecenate.

    1461 Susseguirsi di lamentele reciproche fraRocca e Carpeneto circa i rispettiviconfini. Gian Galeazzo Trottisentendosi prossimo alla fine cerca digarantire la propria famiglia dalpericolo di frazionamento delleproprietà e dona il castello e tutti i sitiin Rocca val d'Orba al primogenitoAntonio proibendo l'alienazione delfeudo.

    E' Re di Francia Luigi XI, figlio diCarlo VIII.

    1466 E' Duca di Milano Galeazzo Maria,figlio di Francesco Sforza.

    1469 10 Spagna matrimonio diFerdinando, erede al trono di Castiglia:inizio della formazione del regno diSpagna.

    1476 11 feudo é controllato dai Malaspina,alleati di Genova e della Spagna.

    A Milano viene assassinato da unacongiura di nobili Galeazzo MariaSforza: gli succede il figlio GianGaleazzo, con la reggenza dellamadre, Bona di Savoia.

    1480 A Milano Ludovico Sforza, detto ilMoro, diventa tutore del nipote GianGaleazzo, che viene relegato nelcastello di Pavia.

    1483 Alla morte di Luigi XI, é Re diFrancia il figlio Carlo vm.

    1487 Genova é sotto il dominio degli Sforza.

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  • 1488 11 21 novembre i Genovesifedeltà al Duca di Milanodocumento conservatol'archiviodi Stato di Genova).

    giurano(da unpresso

    1488-1499 Le competenze sul territorio di Ovadavengono tolte ai Trotti ed assegnatealla famiglia genovese degli Adorno,partigiani di Ludovico Sforza.

    1492 E' papa Alessandro VI (RodrigoBorgia).

    1493 E' imperatore Massimiliano Id'Asburgo, figlio di FedericoIII.

    1494 Alla morte di Gian Galeazzo,Ludovico il Moro si proclama duca diMilano.

    1499 Luca Spinola, appartenente ad unaaristocratica famiglia genovese,ricostruisce il suo castello di Lenna.

    1502 Con lo stesso procedimentoapplicato dal padre, Antonio Trottirstituisce la primogenitura neiconfronti di suo figlio Francesco.

    1507 Genova insorge contro il dominiofrancese.

    1508 11 dominio dei Trotti diventa, conFrancesco figlio di Antonio, unaSignoria.

    1512 Invasionedei francesi. Viene riconosciuta la Signoria diMassimiliano Sforza sul Ducato diMilano.

    1513 .1 Trotti tradiscono MassimilianoMaria Visconti alleandosi con ifrancesi; quando i Francesi sonosconfitti, Francesco Trotti, il figlioGiovanni Paolo e la famiglia sonobanditi come ribelli dallo Stato diMilano e il feudo viene confiscato daCarlo V.

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  • Rappresentazione cartografica risalente al XVI secolo dei confini tra le terre dello Stato di Milano ed ilMonferrato in cui Rocca Grimalda compare con l'antica denominazione Roccha de Trotti (Archivio Storico delComune di Rocca Grimalda).

    Rappresentazione cartografica dei confini tra Silvano e Rocca Grimalda (Archivio Stonco del Comune dr RoccaGrimalda).

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  • Rappresentazione cartografica della valle dell'Orba tra Rocca Grimalda e Capriata risalente al 1744(Archivio Storico del Comune di Rocca Grimalda)

    A,A,u., privilegio perpetuo concesso dal Re di Spagna Carlo II al Conte Batta Grimalda di non abitare nelfeudo.

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  • 1515 La famiglia Trotti dichiaral'inettitudine di Francesco, che muorenello stesso anno,e chiede lariabilitazione e la riammissione alfeudo di Rocca, ritornando dunqueproprietaria del feudo conl'assegnazione a Giovanni PaoloTrotti. Il 15 maggio MasimilianoMaria Sforza conferma a GiovanniPaolo Trotti, appartenente ad undiverso ramo della famiglia, laproprietà del feudo di Montaldeo.Lapresenza sul territorio della famigliaTrotti, che risale al XIV secolo édocumentata fino a questi anni.

    Sale al trono francese il nipote diLuigi XII, Francesco I di Valois-Angouleme.

    1516 Pace di Noyon tra Francesco I e CarloI d'Asburgo: viene riconosciuto ildominio francese sul Ducato diMilano, e quello spagnolo sull'Italiameridionale.

    1519 Alla morte del nonno paternoMassimiliano I d'Asburgo, Carlo I, Redi Spagna, eredita la corona ed ipossedimenti austriaci e viene ancheeletto, contro il rivale Francesco I,Imperatore di Germania, col nome diCarlo V.

    1521 Giovanni Cristoforo e Andrea Trottisubiscono la confisca del feudo diMontaldeo su istanza del ViscontePallavicino, vescovo di Alessandria. Ifratelli Trotti chiedono la concessionedegli alimenti avendo a caricoquattordici figli, la maggior parte deiquali in tenera età. In un documentodel l" agosto 1521 sono riportati inomi nativi: i figli di GiovanniCristoforo sono: Giulio, Felice,Sertorio, Gian Bernardino. FrancescoMaria, Geronimo, Cecilia. Claudia eLaudonia; i figli di Andrea risultanoessere: Pompeo, Leonardo. Annibale,Galeazzo e Laura.

    Prima guerra tra Spagna (alleata conl'Inghilterra ed il Papa) e Francia(alleata con Venezia e gli Svizzeri)per il possesso di Milano. MuoreLeone X.

    1522 Le truppe imperiali di Carlo Vsconfiggono i francesi ed invadono il

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    i

  • Ducato di Milano, i francesi vengonocacciati anche da Genova.

    1523 Pontificato di Clemente VIII, Giuliode' Medici.

    1524 Francesco I riconquista Milanosconvolta dalla peste.

    1525 Francesco I é sconfitto dalle truppeimperiali nella battaglia di Pavia eviene condotto prigioniero a Madrid. AMilano tornano gli Sforza; Genovapassa sotto il dominio degli Asburgo.

    1526 (14 gennaio) Pace di Madrid tra CarloVe Francesco I; il Re di Francia vieneliberato ma deve rinunciare a Milano,a Napoli, alla Borgogna, che passanoa Carlo V.

    1527 Carlo V invia un esercito diLanzichenecchi (fanti e contadinitedeschi) luterani, che devastanol'ltalia, prendono Roma (6 maggio) ela mettono a sacco.

    1528 Durante una rivolta popolare vengonouccisi il feudatario di MontaldeoCristoforo Trotti e la sua famiglia,soltanto il figlio Sertorio. dettoTrotino, sfugge all'eccidio e si rifugiaalla Rocca.

    1529 Francesco Sforza II ordina che unmagistrato di Alessandria processi gliautori della strage (rifugiatisi nei viciniterritori della Repubblica di Genova),confermandoli a morte, confiscandonetutti i beni e bandendo dallo Stato diMilano i loro discendenti fino allaseconda generazione.

    1530 .1 superstiti della famiglia Trotti fannoistanza per essere reintegrati nel feudodi Montaldeo, dalla richiesta risultache i figli maschi di GiovanniCristoforo scampati all'eccidio sonodue: Sertorio e Felice (e non soltantoSertorio recatosi quella mattina aCastelletto col proprio maestro).

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    Carlo V, dopo essere statoincoronato dal Papa a Bologna (24febbraio) Imperatore e Re d'Italia,procede al riordino dell'Italia(Congresso di Bologna)

  • 1531 Francesco Sforza II non accogliel'istanza di Sertorio Trotti circa lareintegrazione del feudo della Roccache viene venduto per la somma di2000 scudi d'oro al patrizio genoveseNicolò Grimaldi (insieme al diritto divendita del sale nel vicanato diBinasco). Cominciano lerivendicazioni dei Trotti nei confrontidei Grimaldi per la proprietà delfeudo.

    1533 Con l'estinzione della famiglia deiPaleologhi il territorio del Monferratoé conteso dai Savoia e dai Gonzaga.

    1534 E' papa Paolo III, Alessandro Farnese.

    1535 Rocca, Montaldeo e Tagliolodipendono dal Ducato di Milano; conl'annessione del Ducato milanese allacorona asburgica verranno consideratifeudi imperiali.

    1536 Carlo V assegna i territori ai Gonzagache al titolo di duchi di Mantovauniscono quello di Marchesi delMonferrato. I nuovi territori acquisitidai Gonzaga non si integreranno maicol Ducato di Mantova, ma sarannosoprattutto meSSI In vendita amantovani, lombardi e genovesi.

    Alla morte di Francesco II sforza,Carlo V annette Milano ai propridomini.

    Terza guerra tra Carlo V eFrancesco I: i francesi conquistano ilPiemonte, gli spagnoli invadono laProvenza e dalle Fiandre puntanoverso la Francia.

    1538 .. Per la mediazione di Papa Paolo III,Spagna e Francia stipulano la treguadecennale di Nizza (18 giugno).

    1540 E' duca di Milano Filippo, figlio diCarlo V e già erede della corona diSpagna.

    1542 La quarta guerra tra Spagna e Franciasi svolge con esiti alterni su vari fronti(Piemonte, Fiandre, Savoia, Francia).

    1545 11 castello é distrutto dai francesi.

    1549 Muore Papa Paolo III.

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  • 1550 Pietro Giovanni Trotti non avendo figlimaschi stabilisce nel propriotestamento che il castello. in caso dimorte delle due figlie Bianca edEmilia.deve passare al rupote Antonìoo al figlio di costui e così via lungoquesta lmea.

    Viene eletto papa Giulio III.

    1555 E' papa Paolo IV, Gianpietro Carafa.Carlo V rinuncia al governo dei PaesiBassi e dei domini italiani (Milano eNapoli) a favore del figlio Filippo.

    1559 .1 territori a levante dell'Orba(Monferrato) occupati dai francesisono di fatto controllati dallaRepubblica di Genova in quantofeudi sono affidati a patrizi genovesi.

    1560 11 fenomeno del banditismo assume inquesti anni una preoccupanteconsistenza anche a causa del vuoto dipotere e degli scontri militari e politcitra I proprietari ufficiali del territorio, iGonzaga ed i feudatari genovesiaffidatari.

    Pace di Cateau-Cambrèsis (3 aprile):la Francia conserva Metz, Toul,Verdun, Milano e Napoli passanoalla Spagna, Piemonte e Savoiavengono restituiti ad EmanueleFiliberto che sposa la sorella diEnrico II re di Francia. Muore PaoloVI, é eletto papa Pio IV.

    1562 .Torino é capitale dei Savoia.

    1572 Il feudo appartiene a Ludovico,Francesco Trotti e altri fratelli Trotti.Il 14 agosto Bianca Maria Trotti.moglie di Giovanni Bartolomeo Roerodi Magliano, fornisce le prove degliomicidi, delle violenze e delleprevaricazionì commesse daFrancesco, Ludovico e dagli altrifratelli Trotti, ne rivendica la proprietàe vende il feudo alla nobile famigliagenovese dei Grimaldi. GlI eredilaterali maschi della famiglia Trotticonsiderano illegale tale vendita cheverrà contestata nel tempo. GiovanniBattista Grimaldi cambia ladenominazione del borgo in RoccaGrimalda.

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  • 1574 11 Monferrato (passato di proprietà alduca di Mantova Federico II Gonzaganel '33), diventa Ducato.

    1580 11 7 giugno Nicolò Grimaldi Doriarivendica il diritto al feudo della Roccacome discendente in linea mascolinacontestando i diritti di BiancaBenedetta Grimaldi, figlia primogenitadi Giambattista Grimaldi (che non hafigli maschi) Giovanni Francesco éfiglio di G.B. Grimaldi olim Oliva,figlio di Geronimo maritato aMariettina Spinola, fa testamento il 4giugno e lega luoghi 1000 al Monte diPietà vulgo Casana per aiutare i povericon un prestito di lire 25 con pegno estabilisce l'assegnazione di una renditaconsiderevole (che nel 18X9 eravalutata lire 3666) alle sposediscendenti per linea maschile e che gliOliva si considerassero Grimaldisecondo le leggi del 1576.

    1590 .11 23 giugno il Conte PasqualeGrimaldi é feudatario.

    Alla morte di Emanuele Filiberto èDuca di Savoia il figlio CarloEmanuele I che conduce un'abile edaudace politica espansionistica aidanni di Francia e Spagna.

    1595 Si apre una guerra tra Francia eSpagna.

    1598 L'S ottobre gli uomini della Roccaprestano giuramento a Battista, figliodi Pasquale feudatario, nonostante ilricorso che rivendica le loro pretesecontro il nuovo feudatario.

    1596/1615 Dati demografici tratti dai registriparrocchiali: nascono in media ognianno 43,3 bambini, ci sono 34,1decessi, la popolazione é di circa1100-1150 abitanti; dei nati, 20muoiono entro il primo anno divita, 10-12 entro i primi dieci anni esoltanto lO arrivano ad una vita adulta(la vita media é di 45-50 anni).

    1600 In questi anni gli eredi' della famigliaTrotti pretendono l'interdizionepostuma di Bianca Trotti el'invalidazione del contratto di vendita

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    Con la pace di Vervins (maggio) siconclude la guerra tra Francia eSpagna.

  • ai Grimaldi iniziando una lunghissimacausa.

    1605 Il 13 ottobre il Ducato di Milano, sottoil dominio di Filippo II Re di Spagna,emette una sentenza sfavorevole circale pretese ed i reclami degli uominidella Rocca prima che la comunitàpresti giuramento al loro feudatarioConte Giò Batta Grimaldi .

    1613 . . " Carlo Emanuele Duca di Savoia iniziail suo programma di espansioneinvadendo il territorio del Monferrato,affermando le sue pretese territorialinei confronti dei Gonzaga per ragionidi successione (Carlo Emanuelesostiene i diritti di successione di unasua nipote dopo la morte di FrancescoGonzaga). Le ostilità durano quattroanni e finiscono nel nulla perchècontrarie agli interessi della Spagna.Gli interessi del Duca Sabaudo sirivolgeranno allora contro la città diGenova.

    1616 11 24 luglio il Conte Andrea Grimaldi,a causa dei disordini che SI verificano,emette una grida in cui ordinal'illegalità dell'uso di qualsiasi armastabilendo pene diversificate per gliuomini del feudo. Obbliga inoltre iforestieri a depositare le "loro armi almomento dell'ingresso nel territorio delfeudo ed a ritirarle al momento della.,partenza.

    1617 Si conclude la guerra per il possessodel Monferrato: con la pace di Parigi,la Spagna costringe Carlo Emanuele Ia restituire il territorio ai Gonzaga diMantova.

    161~ 11 20 Dicembre una bolla papaleautorizza Andrea Grimaldi a farcelebrare la messa in un oratorio incasa, (forse l'oratorio era allestitonell'attuale salone del castello dove é~l~tem

  • 1622 e 1652 .1 Grimaldi contestano la soggezione ela dipendenza della comunità e delluogo della Rocca dai Tribunalimilanesi.

    1624 : Carlo Emanuele Duca di Savoia persoddisfare le proprie mireespansioniste si allea con la Francia eattraverso l'Alto Monferrato invade iterritori genovesi, ma é costretto aritirarsi per via dell'interventospagnolo.

    1627 Carlo V dona il feudo ai Duchi diNevers e Réthel (un altro ramo deiduchi di Mantova). La morte diFerdinando Gonzaga dà il via a nuoveostilità circa l'annoso problema dellesuccessioru

    Carlo Emanuele I giunge ad unaccordo con gli spagnoli per unaspartizione dei territori mantovaninel Monferrato, ma l'interventofrancese riduce le sue conquiste aiterritori del Basso Monferrato(seconda guerra per il Monferrato).

    1630 Muore, durante l'invasione francese inPiemonte, Emanuele I di Savoia: glisuccede il figlio Vittorio Amedeo I(1630-1637).

    1631 . Vittorio Amedeo I é costretto a firmareil trattato di Cherasco (6 aprile) chepone fine alla seconda guerra per ilMonferrato, restituendo ai Duchi diMantova la quasi totalità dei territoridel Monferrato.

    1634 La pace tra i Savoia e Genova èturbata dalla guerra civile in Piemonte,scoppiata con la morte di Amedeo Iche provoca disordini e devastazionianche nel Monferrato.

    1640 circa Si costruiscono gli Oratori dellaConfraternita di S. Giovanni Battista edella Santissima Trinità del riscattodegli schiavi e di S. Maria delle Grazie.

    dal 1642 Date e firme nella scala delle prigionied un graffito in una cella. potrebberoattribuirsi a prigionieri francesi ospagnoli. Si ha notizia di uno scontrotra i terrieri ed una compagniafrancese al comando del SignorGiacconiera.

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    Susseguirsi di saccheggi dovuti agliscontri tra le fazioni francesi espagnole a causa della guerra disuccessione. Il territorio e lapopolazione subirono le conseguenzedi questi scontri che causaronocarestie, pestilenze e saccheggi.

  • 1642 La famiglia Grimaldi decide direstaurare la facciata della chiesa diCastelvero, e fa eseguire l'affrescodella facciata dagli allievi della scuoladel Giacobone.

    1650 11 castello e la Rocca vengono distruttidalle truppe francesi nel tentativo dicontrastare spostamenti di truppe traAustria e Spagna.

    1665 G.B.Grimaldi giura fedeltà a FilippoIV di Spagna da cui riceve l'investituradel feudo cercando di porre terminealle controversie con gli eredi dellafamiglia Trotti.

    1672 Le truppe francesi e del ducato diSavoia distruggono Rocca Grimalda.Le mura medievali poco idonee allenuove strategie di assedio subisconogravi danni.

    1679 Continuano le ingiunzioni alla famigliaGrimaldi affinché il feudatano (oraConte Batta Grimaldi) prestigiuramento di fedeltà al nuovo Re diSpagna Carlo II.

    La popolazione mondiale anunonta a470 milioni.

    1687 11 Duca di Savoia Vittorio Amedeo II(1675-1730) aderisce alla Lega diAugusta (costituitasi il 9 luglio 1686)per liberare il Piemonte dalla tutelafrancese.

    1692 . Saccheggi dei Lanzichenecchi.

    1695 .11 Senato di Genova autorizza loSCioglimento del vincolo didiscendenza mascolina ed assegna ilcapitale al Conte Pietro GiovanniPaolo Rovere discendente di BiancaRoero Trotti.

    1700 La popolazione mondiale anunonta acirca 510 milioni.

    1702 Il 26 agosto inondazione dell'Orba. Ilbedale del vecchio mulino fu fatto dalConte Andrea Grimaldi dopo

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  • l'inondazione. TI terreno della Masseriasotto al castello assume la forma adanfiteatro. E' documentata l'esistenzadelle strade: l) che dal mulino giungealla strada "delle vecchie" costituendola divisione tra le proprietà del castelloe la Masseria; 2) detta "del Nicolino"che porta in paese e che segueall'incirca le proprietà del castello; 3)detta"del bosco".

    1703 ..' Vittorio Amedeon di Savoia Continuail processo di espansione alleandosicon gli austriaci dai quali ottiene lapromessa di cessione del Monferrato.

    1704 11 23 maggio Andrea Grimaldi,succeduto al Conte Batta, giura fedeltàal Re di Spagna e al Duca di MilanoFilippo Visconti.

    1706 11 26 settembre Andrea Grimaldiemette una grida che proibisce achiunque la caccia nelle proprietàattorno al castello, verso Carpeneto,fino all'Orba, compresi il Poggio e lavigna dei Maroni (pena di dieci scudid'oro per i terrieri, venti per i forestierie la terza parte andava in premio a chiconsegnava il delinquente).

    1707 L'Imperatore d'Austria si impadroniscedella zona ed il Comune di RoccaGrimalda resta sotto il governoaustriaco fino al 1736 quando vienetrasferito alla casa Savoia.

    1707-1708 La guerra di successione spagnolaobbliga la popolazione di RoccaGrimalda il contribuireall'acquartieramento di ufficiali esoldati nel castello.

    Le truppe francesi occupano laSavoia, sconfiggono VittorioAmedeo II a Susa ed invadono ilPiemonte.

    Nella battaglia di Torino (7settembre) le truppe austriachecomandate da Eugenio di Savoia,congiunte a quelle del duca VittorioAmedeo II, vincono i francesi chedevono ritirarsi dal Piemonte.

    1707-1714 , Con il crollo dell'Impero spagnolo inItalia il dominio passa agli austriaci

    1708 Le competenze territoriali di casaSavoia comprendono tra l'altro i feudidi: Belforte, Capriata, Casaleggio,Castelletto Valdorba, Lerma eMontaldeo.

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    Essendosi estinta la dinastia deiGonzaga, l'Austria già padronadella Lombardia occupa il Ducatodi Mantova e cede a VittorioAmedeo II le terre del Monferrato.

  • 1710 , "Notizie di tentativi del Duca diSavoia alla Corte di Vienna per averela sovranità di detto feudo. et ordinipubblici per andarvi al riparo" (da undocumento conservato pressol'archivio di Stato di Genova).

    1713 Con la pace di Utrecht le terre delMonferrato sono assegnatedefinitivamente ai Savoia.

    1715-1716 Andrea Grimaldi riceve la primainfeudazione come Duca di Milanodallo Stato di Milano

    1716 Eugenio di Savoia govematore delloStato di Milano ordina "che non siturbi e sia pienamente continuato ildetto signor Conte Grimaldi". Esisteuna dichiarazione circa il numero deiterrieri che sarebbero 1800 circa. Sonodocumentate molte controversie circala legittimità della giurisdizionemilanese ed alessandrina.

    1720 Carlo VI rinnova l'investitura adAndrea Grimaldi. I conservatori diSanità impongono il divieto di

    . .passaggio a persone, mercanzie,animali o "altre robbe" provenienti daMarsiglia. Provenza. Monaco eLinguadoca a causa della pestilenza Acausa della loro prepotenza i Grimaldinon vengono mai accettati dai rocchesii quali non vedono migliorate leproprie condizioni di vita e devonoinvece subire il carico delle spese perl'alloggiamento delle truppe dipassaggio Scoppia dunque unconflitto tra il Conte Andrea e gliabitanti della Rocca che porta allosvolgimento di quattro cause da partedella comunità contro il Conte e di duedel Conte contro la comunità. Le causesi risolvono con un nulla di fatto per lacomunità grazie all'abilità del Contenel difendersi ad ogm richiestaavanzata dagli abitanti della Rocca.

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  • 1727 Sono documentate la presenza dibanditi sul territorio di RoccaGrimalda e l'iniziativa del ConteAndrea Grimaldi di difendersi da solosenza l'aiuto del Ducato di Milanogiudicato dal Conte troppo oneroso.

    1736 Col trattato di Munster, tutti i feudiimperiali passano dal governoaustriaco al Re di Sardegna e cioé acasa Savoia; Andrea Grimaldi prestagiuramento per il feudo di Rocca.

    1745 Occupazione del territorio da parte ditruppe "gallo-ispane" nella guerra disucessione austriaca. (Da undocumento del 1745 conservato pressol'Accademia Urbense di Ovada).

    1746 Data riportata nella scala delle prigioniall'interno della torre del castello diRocca Grimalda, scritto a graffito.

    1746/'48 Passaggio di truppe straniere.

    1757/'61.. Comincia la fase di ingrandimento delcastello da parte dei conti Grimaldi peruna spesa totale di lire 20085: ilcastello assume consistenza e fanneattuali.

    1761 Si costruisce la chiesa parrocchiale.

    1774 .. . Gian Battista Grimaldi ingrandisce ilcastello aprendo la cappella privataalla gente del borgo.

    1775 .Tenninano i lavori d'ingrandimento delcastello con la collocazione, sullafacciata di ponente, di una meridianachiamata "orologio all' Italiana"sovrapposta ad uno stemmapreesistente, forse spagnolo, (nel 1955esistevano altre due meridiane incorrispondenza del cortile interno).Orala struttura si adatta allo stile di vitadel tempo.

    1778 11 28 aprile muore il Marchese GiòBatta Grimaldi Conte di RoccaGrimalda e Nicolò, suo fratello

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  • germano, fa istanza al Tribunale dellaRegia Camera di Torino per ottenerel'investitura del feudo. La MarchesaMaria Benedetta Grimaldi. figliaprimogenita di Giò Batta morto senzaeredi maschi, presenta allo stessotribunale le sue istanze per la

    .. medesima investitura. 13 ottobre:documento originale (conservatopresso l'Accademia Urbense di Ovada)con "inventario ed estimo della mobiliaesistente nel castello di RoccaGnmalda".

    1780 Nozze tra Bianca Grimaldi e ilmarchese Ferdinando Landi diPiacenza, dal matrimonio non nasconofigli maschi. Il 27 febbraio NicolòGrimaldi è postulante al feudo comesecondogenito di Andrea; laprimogenita del MarcheseGiambattista fu l'ultima erede delfeudo di Rocca: Angiola BenedettaMaria, andò sposa al MarcheseFerdinando Landi, notaio di Genovaabitante 111 Piacenza. questomatrimonìo segna il passaggio aiMarchesi Landi della Rocca che cessòdi essere feudo. Infatti l'ultimogiuramento di fedeltà al Re diSardegna risulta essere degli ultimiGrimaldi. A quel tempo il territorio eraminacciato dai malviventi e gliappartenenti alla comunità dovevanodifendere i sacerdoti, le donne. l'onoredello Stato.

    1781 11 28 marzo il Tribunale della RegiaCamera di Torino emette una sentenzafavorevole a Nicolò Grimaldideliberandone possesso ed investitura,ma la Marchesa Maria Benedettarichiede la revisione della causaaprendo una lunga sene dicontroversie.

    1782 Dal mese di ottobre la comunìtà diRocca Grimalda usufruisce delservizio del forno pubblico costruitonella casa Paravidini (padre e figlio)con l'espresso divieto di cuocere il

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  • proprio pane in altri forni pubblici.(Da un documento originale del 1784conservato presso l'AccademiaUrbense di Ovada).

    1787 Lavori di ingrandimento alla chiesaparrocchiale di S. Giovanni Battista.

    1790 11 20 giugno muore Nicolò Grimaldisenza prole, investito del feudo diRocca Grimalda con la sentenza del 20marzo 1781. Controversia tra laMarchesa Maria Benedetta Grimaldi,moglie di Giambattista Grimaldi, e laMarchesa Maria Antonia. moglie diPasquale Serra, figlia di Agostino,fratello minore di Batta. Ha la meglionella controversia Maria Benedetta: trale altre ragioni prese in considerazionevi erano: l'aver sposato un Grimaldi, laqualità del grado nobiliare, lacittadinanza genovese.

    1791 . .. TI 7 gennaio muore Giovanni AgostinoGrimaldi, terzogenito di Andrea econte di Rocca Grimalda. La nipoteMaria Benedetta, figlia delprimogenito Battista e moglie di GiòBatta, rivendica con un ricorso almagistrato della Regia Camera deiConti l'investitura del feudo.

    1796 Ha inizio la campagna d'Italia diNapoleone Bonaparte: vittoria sugliaustriaci a Millesimo (13 luglio);vittoria sui piemontesi a Mondovì (22aprile) Con l'armistizio di Cherasco(28 aprile) Vittorio Amedeo III cedela Savoia e Nizza alla Francia.

    Il 26 marzo Napoleone passa le AlpiMarittime ed entra In Piemonteattraverso la Liguria.

    1798 .1 francesi occupano il Piemonte: CarloEmanuele IV di Savoia (1751-1819) sirifugia in Sardegna (dicembre).

    Fine 1700 Gli abitanti di Rocca danno prova difedeltà al Re di Sardegna attaccandoun gruppo di insorti e permettendo alletruppe Regie di accorrere e sgominarei ribelli.

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  • 1800 Periodo napo1eonico: passaggio ditruppe, saccheggi, 40 soldati occupanola zona. Il 10 aprile avviene uncombattimento tra un battaglione diAcqui ed uno Francese, quest'ultimopur numericamente superiore si dàallafuga.

    1801 Rocca Grimalda è incorporata neldipartimento del Tanaro.

    1805 Rocca Grimalda passa daldipartimento del Tanaro a quello diMontenotte. La popolazione di RoccaGrimalda è di 1941 unità, (daticomparativi: Silvano d'Orba 1444,Castelletto d'Orba 1688, Carpeneto1390, Belforte 566). Iparrocchiani passano una rendita di1500 franchi al Curato. .

    La popolazione nel mondoammonta a 919 milioni, in Europa a180 milioni. Ritornato in Italia,Napoleone sconfigge gli austriaci aMarengo e li costringe adabbandonare Lombardia e Piemontee, più tardi, Genova.

    Il 2 aprile, con un decreto deiConsoli della Repubblica Franceseil Piemonte è annesso alla Francia.Il 28 aprile il generale Jourdan ènominato amministratore generaledel Piemonte e provvede alladivisione del territorio in seidipartimenti: dell'Eridano(capoluogo Torino), dello Stura(capoluogo Cuneo), del Tanaro(capoluogo Asti), di Marengo(capoluogo Alessandria), della Dora(capoluogo Ivrea), della Sesia(capoluogo Vercelli) e formanti la27° divisione militare.

    Il 6 giugno Napoleone, in seguitoall'annessione della Liguriaall'Impero francese, ristruttura ilterritorio creando tre nuovidipartimenti che con quello diMarengo formano la 28° divisionemilitare: Genova (capoluogoGenova), Montenotte (capoluogoSavona), degli Appennini(capoluogo Chiavari).

    1814 11 Re di Sardegna Vittorio Emanuele Iriprende possesso del Piemonte.

    1818 Rocca Grimalda viene unita aCarpeneto.

    1820 Il castello passa alla Marchesa AngelaMaria Landi Grimaldi.

    Il lO novembre, con Regio Editto,Vittorio Emanuele Re di Sardegnafissa una nuova circoscrizionegenerale delle province dei RegiStati di terraferma.

    1821 In Piemonte scoppia un'insurrezionecarbonara (marzo) guidata da Santorredi Santarosa. Vittorio Emanuele Iabdica in favore del fratello Carlo

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  • Felice, in assenza del quale il reggenteCarlo Alberto concede unacostituzione.

    1826 Si estingue la linea maschile deiGrimaldi e la proprietà passa almarchesi Landi di Piacenza.

    1848 . . I piemontesi vincono gli austriaci aPastrengo (30 aprile).

    1849 L'esercito piemontese comandato dalgenerale polacco Chrzanowski èsconfitto da Radetzky nella battaglia diNovara (23 marzo). Carlo Albertoabdica e si ritira in esilio a Oporto(dove muore il 28 luglio). Gli succedeil figlio Vittorio Emanuele II che firmal'armistizio di Vignale. VittorioEmanuele II. sciolto il parlamento chesi oppone alla ratifica della pace conl'Austria, rivolge ai sudditi il proclamadi Moncalieri, in cui minaccia, control'opposizione democratica, la revocadella costituzione.

    1850 Aggiudicazioni di stabili a favore deiSignori Marchesi Ferdinando. Sofia eOttavia Landi di Piacenza per lire921.91. Atto eseguito dal notaioPerfumo. (Da un documento originaledel 1850 conservato pressol'Accademia Urbense di Ovada).

    1859 Durante la guerra di Indipendenza dueRocchesi rimangono uccisi uno aPalestro e uno a S.Martino.

    La popolazione in Europa è di 260milioni. Vengono approvate dalparlamento piemontese le leggiSiccardi, che eliminano i privilegidel clero.

    1860 Con il trattato di Torino (24 marzo),Nizza e la Savoia vengono cedute allaFrancia, secondo una clausola dei pattidi Plombiéres. Inizia la spedizione "deiMille" guidata da Garibaldi (15maggio). Un esercito piemontesesconfigge (settembre) le truppepontificie a Castelfidardo.

    1871 La capitale d'Italia viene trasferita daFirenze a Roma (luglio).

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  • 1878 Muore in Italia Vittorio Emanuele II;gli succede il figlio Umberto I (1878-1900).

    1882 Muore Giuseppe Garibaldi.

    1890 L'Il giugno il castello passa alMarchese Alfonso Landi. figlio diGian Battista. Il 9 agosto il castellopassa ai fratelli Carlo e PietroBorgatta e per divisione un anno piùtardi diventa di proprietà del SenatoreCommendatore Avvocato CarloBorgatta fu Gerolamo e dopo di lui asuo figlio Avvocato Giuseppe.

    1896 Nella guerra coloniale un Roccheseresta ucciso ad Adua.

    190l .In Italia, censimento generale. Gliitaliani residenti risultano 33.778.000.

    1911 L'Italia dichiara guerra alla Turchiaper la conquista della Libia.

    1914 L'Austria-Ungheria dichiara guerraalla Serbia (28 luglio). E' l'inizio dellaprima guerra mondiale.

    1914/18 Nella prima guerra mondiale muoiono58 Rocchesi, il viale che ricorda questicaduti fu inaugurato il 4 novembre1927 e la cappella votiva fuinaugurata il 25 novembre 192X.

    1915 Anche l'Italia inizia le ostilità.

    1916 Muore l'imperatore FrancescoGiuseppe. Gli succede Carlo I.

    1935 La proprietà del castello é venduta alConte Camillo Spingardi e subisce unradicale restauro. Donazione delBelvedere al Comune.

    1940-45 Nella seconda guerra mondiale i mortied i dispersi sono 36.

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  • Fronte cinquecentesco prospiciente

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  • no affacciato sulla valle dell 'Orba.

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  • CASTELLO DIROCCA GRIMALDA

    DESCRIZIONE DELLO STATOATTUALE

    I l castello è collocato su un altopianoorientato a nord est-sud ovest verso la valledell'Orba con la facciata e l'accesso allastrada pubblica rivolti a ovest sud ovest.

    Il complesso ha la forma di un quadrilatero moltoirregolare all'esterno verso nord. che si sviluppaattorno ad un cortile centrale quadrato: giardino ebelvedere completano l'edificio affacciandosisulla valle.L'origmale pianta poligonale venneprofondamente modificata nella fase costruttivasettecentesca che, con l'aggiunta dell'imponentefacciata geometrica, sormontata da un fastigiocentrale, conferisce al complesso due aspettinotevolmente diversificati: l'uno corrispondente alversante orientato verso l'Orba, l'altro, più nuovo.rivolto verso l'interno.Attualmente è una residenza di campagna (diproprietà della famiglia Spingardi) ed è collocatoall'ingresso del paese che si è sviluppato

    Torre, veduta dal cortile interno.

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    adeguandosi alla conformazione naturaledell'altopiano.Il nucleo più antico é costituito da una torre apianta circolare costruita in muratura di mattoniintonacati con una triplice coronatura di archettipensili.Nella torre vi sono sei ambienti sovrapposti unoall'altro che ebbero diverse funzioni a causa dellediverse abitudini e dei lavori che si effettuarononel tempo.In corrispondenza del piano terreno si apre unaporta che attraverso un varco in mattoni,corrispondente allo spessore del muro, conducealla stanza vera e propria. col soffitto a volta infile di mattoni concentriche e con la traccia diun'apertura chiusa successivamente.I muri e la pavimentazione della stanza sono inpietra grigia. Le ipotesi sull'uso di questoambiente sono discordanti: alcune propendono.per la funzione di magazzino considerando laporta e la volta come parti originali della torre enon di epoca successiva: altri ipotizzano questoambiente, perfettamente chiuso e rivestito 10pietra, come cisterna per l'acqua, ipotesirafforzata dall'apertura nella volta che permettevail pescaggio dell'acqua (l'apertura sarebbe statachiusa in seguito).La seconda stanza é impraticabile per motivi disicurezza ed é detta "del trabocchetto".Queste due prime stanze non sono collegate dascale interne e non sono comunicanti tra loro,l'accesso é permesso solo grazie alla scala inmuratura addossata esternamente alla torre, mainglobata nel corpo dell'edificio di epocasuccessiva (1700).Soltanto a livello della terza stanza vi é l'ingressovero e proprio dall'interno della torre; da quiinfatti si diparte una scala in mattoni ricavatanello spessore del muro. Che questo sia l'ingressooriginale é confermato dalla presenza di due porteferrate di cui una, quella esterna, perfettamenteconservata, dell'altra restano i due cardini muratidi dimensioni apprezzabili.Tra le due porte non esiste pavimentazione(l'accesso é permesso superando un vuoto in cuisi organizza una sene di gradini) questoparticolare confermerebbe l'ipotesi che vedenell'ambiente sottostante la stanza "deltrabocchetto" .

  • La pavimentazione della terza stanza é in mattonicrudi disposti a spina di pesce.I muri sono parzialmente intonacati e recanotracce di graffiti di incerta interpretazione (i segnirappresenterebbero una successione visualizzatadi giorni) e di un disegno che rappresenta unascala a pioli, probabile memoria di una scalaretrattile esterna in legno.Salendo la scala interna si accede alla quartastanza che, a differenza delle altre munite diferitoie, presenta una finestra quadrata e ferratadi dimensioni apprezzabili a bocca di lupo.A destra della finestra, collocata frontalmente allaporta. vi é un graffito raffigurante la chiesa diS.Giacomo (costruita nel XVII secolo e visibiledirettamente dalla finestra), altri segni, moltoprobabilmente di calendario, sono collocati sullasuperficie della parete e fanno pensare all'usodella stanza come prigione o ad uso dellaguarnigione armata.Le pareti inoltre presentano segni di fuliggine, lapavimentazione é in mattoni crudi, la parete éintonacata.La rappresentazione della chiesa di S.Giacomo farisalire l'intonacatura e tutti i segni tracciati ad unperiodo non precedente il 1600.

    5.Particolaredell'ingressoalla prima stanza dellatorre; l'inserimentodel portale è ottocentesco.

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    Proseguendo lungo la scala interna si accede allaquinta stanza, più bassa delle precedenti conferitoie quasi a livello del pavimento, sempre inmattoni crudi disposti a lisca di pesce; anche quiparete e volta sono intonacate. Si presume chequesta stanza fosse adibita a prigione di transito.L'accesso alla sesta stanza si presenta difeso oltreche dalla porta vera e propria anche da una gratain ferro di cui sono visibili i resti.L'interno dell'ambiente, a volta e completamenteintonacato, é poveramente illuminato da unabassa feritoia: la luce incerta contribuisce arendere suggestivo l'ambiente costellato da anellimurati in ferro che dichiarano il dranunatico usodella stanza.L'ultimo ambiente al termine della scala mostracaratteristiche particolari: originariamente era adaltezza d'uomo perché la torre era più alta, nel1800 in seguito agli effetti di un fulmine, suquesta parte terminale, l'ambiente fu ribassatoper permettere il rifacimento della copertura.Sulla parete circolare molto bassa, si apre unaserie di monofore al di sopra delle quali poggia latrama in legno della copertura interna su cuisono sistemati i coppi.Attorno alla torre si aggiunsero in epoche diverse

    Interno della torre, particolaredella volta della primastanza.

  • edifici di uso specifico che mantennero la lorofunzione adeguandosi nel tempo ai cambiamentidi uso e di abitudini.Attualmente sia i locali che hanno perso la lorofunzione specifica (cappella, stalle, magazzini.cantine), sia la parte abitativa del castello, sonoconservati nel rispetto di ciò che resta degliimpianti architettonici, dei paramenti decorativi.dei materiali originali.A tutt'oggi é occupata stabilmente dai proprietarisolo una parte del complesso degli edifici di usoabitativo, per quanto riguarda gli altri locali,come ambienti di servizio, cappella, cantine, siprovvede ai lavori di ordinaria conservazione.Uno studio degli impianti architettonici e degliapparati decorativi si limita quindi alla letturaparticolareggiata dei fronti esterni, della cappella,delle cantine, del cortile e del giardino.I primi interventi che definiranno l'aspetto attualedel castello, attivati dalla famiglia Grimaldi dopol'acquisizione del 1570, sono quelli corrispondential prospetto sud-est. affacciato sulla valledell'Orba e preceduto dal giardino.Attualmente il blocco cinquecentesco rivestito adintonaco bianco ocra con cornice marcapiano incorrispondenza del piano nobile e dei sette

    Interno della torre, particolare dell'ingressoalla terza stanza.

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    abbaini (di cui cinque finti), permette attraverso ilportale con cornice in pietra lavorata a bugnatoliscio, l'accesso all'atrio porticato con volte acrociera sostenute da robusti pilastri in muraturaa vista che ricordano il primitivo impiantomedievale.L'antica pavimentazione in pietra segnata neltempo dalle ruote dei carri diretti dal cortile allecamere agricole, venne rifatta attorno al 1940,rovesciando le pietre originali.Su di un lato breve dell'atrio si affaccia lo scalonein pietra di accesso al piano nobile, mentre sullaparete di fronte é dipinto a fresco monocromo unanalogo scalone.Superato l'atrio si accede al cortile internoquadrangolare inglobante la torre.Il cortile attualmente, sui rimanenti tre lati,presenta alternativamente aperture di sevizio,tamponamenti di arcate e finestre preesistenti,l'accesso alla torre, un ingresso corrispondenteall'attuale piazza Borgatta e la traccia a frescodella meridiana voluta da G.B.Grimaldi nel 1775a conclusione dei lavori.Il secondo grande intervento di riorganizzazionedel complesso é settecentesco e si esplicita nelprospetto ovest-sud ovest prospiciente il viale A.Ugalia.A quest'ala del castello corrisponde l'ingresso allacappella attraverso un portale con cornice abugnato liscio in pietra.Lo stile settecentesco che interessa la facciata intutta la sua altezza risulta evidente nelle finestreovoidali del piano terreno, nel rosone dellacappella e nel fastigio decorato con un motivo adente di sega.Il prospetto nord si presenta articolato econseguente alle diverse aggiunte succedutesi neltempo; il blocco centrale mantiene tre lati del piùantico ottagono originale addossato alla torre,mentre in corrispondenza del prolungamento anord-est si inserisce una loggia ottocentescasostenuta da pilastri in pietra e da un'elegantecolonnina con entasi.La cappella a pianta rettangolare con semiabsidepresenta la veste settecentesca nella decorazione afresco ed in stucco policromo.Gli affreschi collocati sulle pareti, sulla volta esull'abside consistono in finte aperture, oculi,balaustre, cassettoni e fregi naturalisticideterminanti effetti illusionistici che si colleganoalle reali partiture e strutture archittettonichevalorizzate anche dagli stucchi policromi.

  • La parte meno studiata e conosciuta delcomplesso é a tutt'oggi la zona delle cantine,interessante per la collocazione rispetto aldislivello del terreno che permette originalisoluzioni di accesso, di comunicazione conl'esterno e di manovra all'interno dei diversiambienti, per le interessanti soluzioni costruttivedelle volte e degli impianti di sostegno e per laconsiderevole volumetria interna.L'accesso alle cantine dal cortile interno consistein una scala in pietra a tre rampe originale cheimmette in uno stretto corridoio voltato a botte incui si apre un antico pozzo.Superato il corridoio si accede alla prima delledue vaste stanze voltate a crociera comunicantidirettamente col piano tramite un grande varcoprotetto da un portone in legno.Sul lato opposto all'accesso esterno si colloca unascala che, superando il dislivello interno, permettedi accedere ad un piccolo vano quadrangolaresopraelevato in cui si aprono due nicchiequadrate di ridotte dimensioni di cui si ignora lafunzione.Il passaggio al secondo ambiente é sottolineato daun imponente arco a sesto acuto di considerevolealtezza in mattoni a vista.La seconda sala supera per dimensioni ecomplessità architettonica la precedente: la

    copertura a volte a crociera intonacate determinala suddivisione dello spazio interno in campatescandite da grossi pilastri in mattoni a vista conbase in pietra .Con l'abbandono dell'uso specifico delle cantinesi hanno notizie di una diversificazione di uso perquesto secondo ambiente che venne adattato adosteria fino agli ultimi decenni dell'Ottocento.Questa ipotesi é avvalorata da alcunetestimonianze orali. dal collegamento conl'esterno analogo a quello della prima stanza edalle strutture ritrovate i resti di un fornoaddossato ad una parete, lavatoi e piani di lavoroinfissi ed una vasca quadrangolare in muraturascavata nel pavimento e sistemata lungo unaparete.Le ridotte dimensioni e la scarsa profondità dellavasca fanno ipotizzare un utilizzo specifico dialloggiamento per una grande botte.In entrambe le stanze restano solo poche tracce diuna precedente pavimentazione in pietra.La superficie destinata a giardino collocata incorrispondenza del prospetto Ovest-Sud Ovest cié pervenuta nella sua veste settecentesca ed inmisura ridotta: nel 1940 infatti la famiglia degliattuali proprietari donò alla comunità di Rocca laparte di, giardino corrispondente all'attualeBelvedere.

    Loggiato del cortile interno, i pilastri in muratura a vista ricordano il primitivo impianto medievale.

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  • A tutt'oggi la parte di verde rimasta mantienel'impianto voluto dai Grimaldi nei lavori del 1750che comprende anche l'arredo con statue in pietra.

    L'edificio è censito al N.C.E.D. (1961) pag.l80riferimento IGM long 3° 48' 15"

    lat. 44° 40' 153"" catasto fg.18 part.527

    Provincia: AlessandriaComprensorio: AlessandriaComune: Rocca GrimaldaUbicazione Piazza seno BorgattaStato attuale: buono

    Cortile interno, particolare del tamponamento di un'arcata preesistente.

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  • Cantine: varco di comunicazione tra due ambienti, interessante la soluzione dell 'arco a sesto acutosottolineato dall'uso del mattone a vista.

    Cantine: grande sala con volte a crociera in mattoni, si evidenziano lungo una parete il forno e i piani dilavoro che testimoniano la diversificazione d'uso di questo ambiente nel tempo.

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  • FASI COSTRUTTIVE

    Sul finire del '200 sorge il primo nucleofortificato dell'attuale castello di RoccaGrimalda; precedentemente il castrumvetus era sito in località Castelvero, pressol'attuale chiesa parrocchiale di Santa Limbania.La nuova fortificazione era caratterizzata dallatorre, ancora esistente e parte più antica delcomplessoL'altezza della torre era maggiore di quellaattuale di otto metri e terminava con unamerlatura di coronamento a merli ghibellini e subìnel 1865 il capitozzamento a causa di un fulmine.L'aspetto originale della torre é visibile nellaparte centrale del ciclo di affreschi dedicati altrionfo dell'Assunta, all'interno della chiesa diSanta Limbania. eseguiti nel 1567 suconunittenza dei Grimaldi, e dai disegni che ilD'Andrade eseguì in occasione di un progetto direstauro mai realizzato.Non si sa con certezza da quali maestranze siastata costruita la torre, né in quale anno sia statainnalzata secondo alcuni autori risale al 1293.ma secondo alcuni la data andrebbe spostata al1310.Le controversie sulle date di costruzione sonodovute ai diversi anni di innalzamento di altretorri che presentano caratteristiche analoghe omolto simili: Porta di Sant'Andrea a Genova del1155, Torre degli Embnaci presso Santa Maria

    di Castello a Genova che presenta una ugualecoronatura, ma una pianta quadrata, torre deldistrutto castello di Roccaverano pressoAlessandria costruita in pietra con la stessatriplice coronatura di archetti ciechi, risalentecertamente al '200 e la torre del castello di BorgoFornari.Fin dall'inizio vengono edificati attorno alla torreed addossati ad essa dei locali di abitazione per ilcastellano elo per Il corpo di guardia, localidistrutti e trasformati in epoche successive.Le fasi costruttive del castello. dal punto di vistacronologico, sono assolutamente non individuabilifino ai grandi interventi cinquecenteschi esettecenteschi ad opera della famiglia Grimaldi.Le fortificazioni ed i locali di epoca medievale,con funzione prevalentemente militare, subiscononel tempo distruzioni e modifiche per adattarsialle diverse esigenze abitative ed alle diversetecniche difensive.

    Nel XV secolo infatti, con l'infeudazione dellafamiglia Trotti, le cronache distinguono aproposito del castello tra "castris" e "fortilicis",questa diversificazione dei termini fa pensare adun graduale passaggio della costruzione, adibitaesclusivamente a castrum, verso una dimora piùsignorile.Una più sostanziale trasformazione delle ali ~residenziali del castello, per altro non facilmentedistinguibili dagli interventi più tardi, si può far

    Veduta aerea del castello con l'attuale sistemazione del verde.

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  • coincidere con l'acquisizione del castello da partedella famiglia genovese dei Grimaldi, che sioccupa anche della sistemazione urbanistica edarchitettonica dell'abitato.Le fasi costruttive del castello (econseguentemente del borgo) sono fortementecondizionate per tutto il XVII secolo dalledistruzioni e dai saccheggi conseguenti allecampagne militari ed alle lotte locali (vederecronologia).Con il XVIII secolo la famiglia Grimaldi.disponendo di un grosso patrimonio, decide ditrasformarlo in una dimora più adatta ed attualeal momento storico ed alle abitudini di vita.Non si conoscono il nome dell'architetto el'origine delle maestranze, ma dai libri dei conti siricavano gli anni dell'ingrandimento che porta ilcastello alla consistenza ed alla forma attuale1757/'61 ed alla spesa di 20.085 lire, sommadecisamente ragguardevole per i tempi.

    In quegli anni e con quella sommma vennecostruita ex-novo tutta l'ala sud-est con l'ingressoal cortile centrale quadrato che ingloba la vecchiatorre, lo scalone ed il salone, la sistemazione degliantichi edifici a nord e la realizzazione delgiardino soprastante la valle dell'Orba, arredatocon sculture settecentesche in pietra.Nel 1774 G.B.Grimaldi fece costruire la grandefacciata orientata a ovest-sud ovest al centro dellaquale si colloca l'ingresso alla cappella al pianoterreno e l'ingresso collocato in corrispondenzadella strada pubblica per permettere l'accesso allagente del borgo in determinate occasioni.Nel 1775 terminano 1 lavori con la collocazione,sul fronte sud-ovest del cortile. della meridiana.Con questi lavori, dall'originale pianta ottagonaleil complesso, caratterizzato dall'imponentefacciata ad ovest, sormontata da un fastigiocentrale, assume la forma di un quadrilateromolto irregolare esternamente.

    Il castello fronte settecentesco (foto M. Poggio 1990).

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  • Particol are del blocco cinquecentesco del castello (dalla rac