accenni 08

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ARCHITETTURAfra network e trasparenze

RESIDENZIALEinterventi sul territorio

INTERIORSpiace solo fuori standard

FILIPPO DE MARCHIRIDISEGNA AMBIENTI E STRATEGIE PER ASCOLTARE I MERCATI

Innovazionee creatività vinconoancora

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Studio Molini è un laboratorio di architettura con sede a Vicenza, che opera a livello internazionale progettando edifici, mostre, eventi, showroom e stand fieristici per aziende ed industrie. Tutti i progetti sono il risultato della interazione tra architettura, arte e design in un percorso di ricerca orientato verso l’incontro tra arte e industria. Studio Molini è il consulente ideale per l’architettura della tua impresa e la presentazione del tuo prodotto.

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7accenni_08_2009

EDITORIALE

Un modello di successo

di Isabella Morseletto

on questo nuovo numero di Accenni, la

testata giunge ad otto edizioni portate

in edicola in poco più di due anni.

Una rivista che rappresenta l'appunta-

mento - ormai possiamo dirlo - atteso

dagli addetti ai lavori e dalle migliaia di lettori

ormai abituati a questo titolo vagamente mini-

mal, che però ben si sposa col taglio dei conte-

nuti. Infatti, fedele al suo progetto editoriale

Accenni prosegue il viaggio alla ricerca delle

eccellenze che insistono nel nostro territorio,

raccontandole con leggerezza, senza la pretesa

di raggiungere il rigore di una rivista di settore,

ma offrendo stimoli alla lettura, note di curiosità,

progetti di interesse che servano a far emergere

realtà molto spesso sconosciute in provincia

anche se magari ben note a livello nazionale o

internazionale.

E' la dotazione genetica del territorio,

avvezzo ad esportare cultura, tecnologia, design.

Ne parla il Presidente di Apindustria Vicenza,

Filippo De Marchi a proposito della sua azienda,

che affronta la congiuntura sfavorevole seguen-

do una propria personale ricetta creativa.

Incontenibile la creatività che propongono

anche gli studi di architettura e di interior design

che presentiamo in questo numero. Come pure

eccellenti le iniziative immobiliari residenziali

presentate, che mostrano chiaramente come il

settore faccia passi da gigante arrivando ad offri-

re residenze che in pochi hanno hanno reso

inaccettabili gli stili costruttivi usati fino a ieri.

No, qui non si sta fermando nessuno:

idee chiare, voglia di fare, caparbietà. E' il model-

lo del successo, è Veneto, uno stile che perfino le

regina delle emergenti - Dubai - ha voluto sug-

gellare chiamando "Veneto" il district di punta

nel suo progetto oggi più rappresentativo: il

“Dubai Waterfront” (www.veneto.ae).

Grazie a tutti e a presto, al prossimo numero di

Giugno

Isabella M.

C

Ph. Mauro Pozzer

acc-editoriale.qxd 23-03-2009 16:30 Pagina 7

Supplemento al numero odierno de

Direttore ResponsabileGIULIO ANTONACCI

SOCIETÀ EDITRICE ATHESIS S.P.A.

PresidenteLUIGI RIGHETTI

Consigliere DelegatoALESSANDRO ZELGER

Concessionaria di pubblicità

Vicenza - Via E. Fermi, 205Tel. 0444 396.200

Certificato n. 6371 del 04/12/2008Aut. Tribunale C.P. di Vicenza n. 12del 25/05/49

Responsabile del trattamento deidati (D. Lgs 196/03) è il DirettoreResponsabile

accenni n. 08Primavera 2009

A cura di

Isabella Morseletto

Progetto e coordinamento editoriale

Videorunner

Hanno collaborato

Michela Burati

Gianni Caruso

Giorgio Ceolato

Ben Dradser

Nicola Giusti Santi

Paride Grandis

Vittorio Salgarelli

Anna Trenti

Diego Trevisan

Stampa

Mediagraf Spa - PD

SOMMARIO

9accenni_08_2009

In copertina

Filippo De Marchipresidente di Apindustria Vicenza

Fotografato da Nicola Zanettin

INTERVISTE17 Filippo De Marchi

62 Marco Faccio

ARCHITETTURA10 Gio Vencato

23 Stefano Notarangelo

30 Lucadello & Stocco

INTERIORS38 Amatori L’Idea

47 Cucina & Dintorni

50 Top Ceramiche

56 De Marchi Casa Design

60 Vincenzo Bruno

RESIDENZIALE70 Giardini Pellizzari ad Arzignano

79 Palazzo Soranzo a Lonigo

82 Ville del Colle a Sovizzo

86 Residence La Rosa a Breganze

21 Stecca GroupAnche l’occhio vuole la sua arte

90 EILAND a SchioCase da sogno

ARTE95 Maurizio Camposeo

Montagne Essenziali

LIBRI97 Federico Rampini

Centomila Punture di Spillo

CREDITI FOTOGRAFICI

Nicola Zanettin

www.nicolazanettin.it

Ricky Gianola

www.rickygianola.com

Claudio Felline

www.claudiofelline.com

Mauro Pozzer

www.mauropozzer.com

acc-sommario.qxd 24-03-2009 16:07 Pagina 9

10 accenni_08_2009 GIO VENCATO

Io, testimone del Caos creativoIo, testimone del Caos creativo

acc-Vencato01.qxd 24-03-2009 13:37 Pagina 10

11GIO VENCATO accenni_08_2009

Incertezza, smarrimento e preoccupazio-

ne per una crisi che non si può controlla-

re sono i sentimenti che ci condizionano;

oggi viviamo in una realtà sferica che non ci

consente di percepire simultaneamente i

due emisferi, est ed ovest.

La politica si fonda ancora su una geografia

"piana", a due dimensioni; insufficiente a

progettare la ricollocazione dell’uomo occi-

dentale, delle sue attitudini e bisogni, entro

questa più ampia cornice sferica.

Baumann dice che siamo come pattinatori

su una lastra sottile di ghiaccio, la nostra

Realtà, il mondo visibile, non fa a tempo a

“solidificarsi” in esperienza vissuta, prima di

mutare di nuovo e lasciarci spiazzati.

Il pensiero logico-razionale, fondamento

della nostra cultura e religione, mostra la più

completa inadeguatezza di fronte allo sce-

nario sferico, perché tende ad ordinare in

maniera lineare e sequenziale i problemi

complessi segmentandoli, ma ciò risulta

Al Caos non ci si può opporre, ci si deve abbandonare ad

esso ed, anzi, bisogna intravvedere tutta la potenzialità

rinnovatrice e creativa che reca in sé

Al Caos non ci si può opporre, ci si deve abbandonare ad

esso ed, anzi, bisogna intravvedere tutta la potenzialità

rinnovatrice e creativa che reca in sé

“Le migliori attitudini che ciascuno

di noi può assumere nel proprio lavo-

ro e nella propria comunità, sono la

leggerezza e l’agilità nel modo in cui

organizziamo il nostro spazio/tempo

e nella disposizione mentale, per

facilitare il nostro viaggio attraverso

la crisi.

Mi auguro che quando sarà passata

(poiché passerà), la Grande Crisi ci

trovi diversi almeno in parte; la solu-

zione ai problemi della comunità glo-

bale può sorgere solo dalla somma-

toria delle azioni individuali, dal-

l’esercizio temperato della libertà e

responsabilità soggettive”

di Giovanni Maria Vencato

Gio Vencato - Il NetworkNel grafo è rappresentata la rete

di relazioni ed attività cui sidedica Gio Vencato tra attività

strettamente professionale,attività legate alle associazioni di

categorie, editoria, giornalismo,fotografia e musica

Foto di Nicola Zanettin



insufficiente per cogliere e riprodurre una visione ampia,

generale non generica, della complessità in cui siamo immer-

si; da ciò derivano il dubbio, il malessere, la paura, le divisioni

e la confusione di cui siamo tutti vittime in questo periodo.

Ecco perché credo che aggrapparsi alla ragione per cercare

spiegazioni e soluzioni “logiche” e di “buon senso”, non

sia del tutto adeguato ai tempi che viviamo, poi-

ché e me sembra che la scienza sperimenta-

le o, meglio ancora, la tecnologia abbia

tradito il patto di “salvezza” senza fine

che aveva stipulato con noi nel 1800.

Invece, si condanna il relativismo perché

indebolisce le basi della nostra civiltà occi-

dentale e si rivendica il fatto che abbiamo bisogno di più

ingegneri e tecnologi per risolvere problemi per cui, le scien-

ze esatte, in realtà danno solo risposte fallibili. Questo è tanto

Nella fotoLo studio associato AArchitettura festeggia i 10 anni dicostituzione; da sinistra Ezio Centomo, Pier Battilana,Raffaella Bolla, Anna Danieli e Gio Vencatoritratti da Nicola Zanettin

Schizzo di studioper una progettazione ascala urbana


13GIO VENCATO accenni_08_2009

vero che, anche gli economisti più evoluti,

cominciano a considerare il PIL come uno

strumento superato per misurare il grado di

benessere di uno Stato, cercando di intro-

durre nuovi parametri emotivi, che mirino a

calcolare il grado di soddisfazione se non

proprio di felicità dei cittadini.

“Vi sono più cose tra il cielo e la terra, Orazio,

di quante non sogni la tua filosofia” da

<Amleto>, atto I, scena 5, Shakespeare.

“Dove comincia il caos si arresta la scienza

classica. … Il caos valica le linee di demarca-

zione fra le varie discipline scientifiche”. Da

<Caos> di J. Gleick, 1989, Bur.

Io penso piuttosto che si debba progettare

un nuovo umanesimo, ed in questo

momento, paradossalmente sono le arti -

“scienze inesatte”- come la musica e la lette-

ratura che possono fornirci indicazioni di

direzione, punti di riferimento, piani di

appoggio per tracciare nuove rotte. Sono

strumenti più adeguati, utili per l’approccio

alla complessità ed al caos, perchè con-

gruenti con esso in quanto contengono in

sé quel tanto di ineffabile, indescrivibile,

indicibile e pure percepibile, risultando

come combinazione armonica di matemati-

ca ed allusioni simboliche che stimolano le

nostre reazioni emotive.

Così è anche l'architettura che, seppure con

un minor grado di libertà rispetto alle altre

arti, ha un fortissimo impatto potenziale

sulla Società nel suo complesso. Il problema

risiede nel fatto che il lavoro intellettuale,

anche quello dell’architetto, si trova ad un

punto di diramazione tra tecnicismo e

generalismo: non si tratta più di propugnare

l’assioma:“dal cucchiaio alla città” ma di sce-

Urban DesignIntervento per la creazione di uno spazio sacro

ArchitetturaIl Restyling del patrimonioedilizio degli anni '60

Interior DesignDegò Wine Bar (sotto)


INGABBIARE LA COMPLESSITÀ“c'è chi tenta di ingabbiare, lacomplessità meccanizzandola ebanalizzandone la componente caotizaindescrivibile ed inafferrabileper ora”

gliere forzatamente tra il “cucchiaio” o la

“città”, qual campo di esercizio dell’attività

professionale.

Per quanto mi riguarda, sono meno inte-

ressato alle risposte rispetto al fatto di riu-

scire a pormi le domande giuste; il mondo

è pieno di persone di buon senso e la tec-

nologia mi offre sempre più di una soluzio-

ne ma, senza la premessa della domanda

corretta, come scegliere la soluzione tecni-

ca più adeguata?

Giovanni Maria Vencato nato a Valdagno in provin-cia di Vicenza il 25 maggio 1958; si è laureato conmassimo dei voti e lode allo I.U.A.V. (IstitutoUniversitario di Architettura) di Venezia il 15novembre 1984 nel corso di studi del Maestro AldoRossi; è iscritto all’Albo dell’Ordine degli Architettidi Vicenza da 19 febbraio 1986, esercita la liberaprofessione di architetto dal 5 aprile 1986; è divenu-to membro onorario dell’A.I.A.S.F. AmericanInstitute of Architects, San Francisco Chapter dal2003.Titolare dello studio associato AArchitettura,oltre che degli aspetti strettamente disciplinari dellaprogettazione architettonica, interior design e urbandesign, Giovanni M. Vencato si occupa di comunica-zione, fotografia e musica. Dal 2003, Gio Vencato ècuratore di una rubrica mensile dedicata alle proble-matiche ed all’attualità delle professioni di architet-to ed ingegnere sul quotidiano economico ITALIAOGGI, della Class Editori, collaboratore di Modulodella Be-Ma Editrice e della casa editrice TecnicheNuove. Nel 2008 pubblica alcuni lavori nei volumi<GLOBAL INTERIOR DESIGN COLLECTION> e<Italy Hotel> per la casa editrice cinese LSTPublishin House dia Liaoning. Sotto il profilo delleattività associative, l’architetto Vencato è segretariogenerale e co-fondatore di Ala Assoarchitetti, l’asso-ciazione sindacale nazionale di rappresentanza epromozione degli interessi e del ruolo degli architettiliberi professionisti; membro del comitato promotoredel Premio Internazionale alla Committenzad’Architettura “Dedalo Minosse” di cui ha cura l’al-lestimento e la regia della cerimonia di premiazionesul palco del Teatro Olimpico di Vicenza. GioVencato è esponente attivo di ConfProfessioni laConfederazione sindacale delle associazioni dei liberiprofessionisti tramite la quale interviene presso itavoli della concertazione tra le parti sociali a livelloregionale e nazionale e, grazie all’adesione al Ceplis“Conseil Europèen des Professions Libèrales”, consede a Bruxelles, interviene anche sulle questioni chein ambito di Unione Europea, riguardano l’eserciziodelle libere professioni in Italia ed in Europa. DaConfProfessioni ha ricevuto la nomina a componentedel Comitato Esecutivo dell’Ente Bilaterale per iProfessionisti E.Bi.Pro; GioM. Vencato è vicepresi-dente di ConfProfessioni Veneto per l’area delle pro-fessioni tecniche. L’architetto Giovanni MariaVencato è inoltre membro di istituti ed enti:- Socio fondatore dell’I.N.S.TE.GI, IstitutoNazionale di Studi Tecnico Giuridici con sede aRoma.- Membro del Forum delle Associazioni pressol’Autorità di vigilanza sui Lavori Pubblci a Roma invia di Ripetta.- In Veneto è membro del C.R.C.P.S., Commissionedi concertazione tra le parti sociali presso la Giuntaregionale del Veneto e del C.R.E.L., Conferenzaregionale per le dinamiche dell’economia e del lavo-ro, presso il Consiglio regionale Veneto.

ADESIONE ALLA COMPLESSITÀ“per me l'architettura è unmicroscopio o un telescopio attraversoil quale comprendo lo stato e le leggidella natura fisica che mi circonda.Uso la fotografia come mezzo didecodifica e proiezione ”

RESA ALLA COMPLESSITÀ“Assumere un atteggiamento di resa difronte all'inneffabile, e tornare allasplendida astrazione delle curve diprimo grado per dareforma al paesaggio dell'uomo”


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17ASSIOMA accenni_08_2009

Unico Assioma, la creatività

Filippo De Marchi guida un’azienda innovativa

che trasforma semplice resina vitrea

in capolavori del design, catalizzando l’attenzione

di architetti e progettisti di tutto il mondo

di Vittorio Salgarellifoto di Nicola Zanettin

Pensate di camminare, ad esempio in casa, con la piacevole sensazione di poggiare i piedi

nudi sui bianchi e lisci ciottoli di un fiume; o di tuffarvi in una piscina immergendovi in uno

splendido fondale marino. Pensate di vivere la stanza da bagno illuminati dal calore del gial-

lo oro 24 carati; o di trasformare l’anonimo piano della vostra cucina in un autentico calei-

doscopio di sfumature naturali. Sono le infinite possibilità che scaturiscono da un’idea sem-

plice, trasformata però da Filippo De Marchi e dalla sua Assioma Design di Sossano, in un

originale e lussuoso concetto di arredamento.

DESIGN

acc-Assioma.qxd 24-03-2009 13:38 Pagina 17

A latoUna fase della lavorazione artigianale manuale

18 accenni_08_2009 ASSIOMA

“Il materiale che usiamo per i nostri prodotti non è certo nuovo: si

tratta di resine vitree, che hanno dimostrato di essere le più resi-

stenti all’usura – spiega De Marchi -. Nuova è invece l’idea di vesti-

re questi piani in resina con la nostra fantasia, la nostra creatività,

la nostra cura artigianale per ogni piccolo particolare, realizzando

in serie delle superfici di notevole impatto visivo, anche in grandi

dimensioni”.

Così, in poco più di un anno di vita, le “jewel stone” di Assioma

hanno letteralmente catalizzato l’interesse dei più noti architetti e

designer internazionali, tanto che dai cancelli di questa piccola ma

innovativa azienda sono usciti migliaia e migliaia di metri quadri di

preziose superfici d’arredo con destinazione le ville di lusso, gli

alberghi, i centri commerciali, le industrie del mobile di ben 43

diversi Paesi del mondo. “L’Italia è per noi un mercato importante

– conferma Filippo De Marchi –, ma lavoriamo anche, solo per fare

tre esempi, negli Emirati Arabi, in Brasile, in Qatar. Il nostro com-

mittente è principalmente l’architetto, che apprezza un prodotto

praticamente indistruttibile, la sua flessibilità e soprattutto il fatto

che lascia uno spazio assoluto alla fantasia”. Al punto che qualcu-

no è arrivato a chiedere ad Assioma superfici contenenti qualsiasi

SopraConchiglie (da tutto il mondo)


19ASSIOMA accenni_08_2009

www.assioma-design.it

ASSIOMA SRL

Sede legale Agugliaro (VI)Via Ponticelli, 134

Sede operativaSossano (VI)Via Saccalegno, 23


materiale: dal bambù che andrà a ricoprire

il soffitto di un ristorante, ricreando l’am-

biente di una tenda berbera, alle conchiglie

raccolte sulla spiaggia durante le vacanze e

che il cliente ha voluto “immortalare” nel

proprio ultrapersonalizzato box doccia.

Certo gli effetti più suggestivi di questo

materiale sono quelli garantiti dall’inclu-

sione, nella resina vitrea, di metalli (dalle

foglie d’oro 24 carati a quelle di platino),

pietre (ciottoli ma anche marmi multicolo-

ri), materiali vegetali (ad esempio legno e

foglie); il tutto realizzato in uniche grandi

lastre, oppure in piastrelle ed in mosaici.

Il trend di questa azienda, guidata da un

imprenditore impegnato, perché presidente

di Apindustria Vicenza, sembra proprio

suggerire che per l’innovazione e la creati-

vità la domanda resta alta nonostante il

momento economico poco felice.“La situa-

zione è sotto gli occhi di tutti – commenta

De Marchi, staccandosi per un attimo dalla

sua Assioma e indossando le vesti di presi-

dente dell’Associazione Piccole e Medie

Imprese -, eppure si deve reagire facendo

ricerca sul prodotto e aprendosi a nuovi

mercati. Perché se la crisi globale ha stop-

pato alcune economie, altre hanno solo ral-

lentato, mantenendo comunque tassi di cre-

scita che noi ci sognavamo anche nei

momenti migliori”. Il consiglio, dunque, è

quello di “muoversi”, facendo anche affi-

damento sulla propria associazione di cate-

goria, che in questo momento può fungere

da catalizzatore e da organismo di lobby

rispetto alle richieste delle imprese.

Il mondo insomma, questo è il messaggio,

non si è fermato. E l’esempio di Assioma,

vale a dire di un’azienda innovativa capace

di diventare in breve tempo protagonista,

seppure in un mercato di nicchia, è lì a

dimostrarlo.

A latoDettagli di resina colorata

SottoLastre con effetto mare e metallo


correzione e distinzioneda 30anni.

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21STECCA GROUP accenni_08_2009

Anche l’occhiovuole la sua arte

Dagli occhiali da vista agli occhiali dasole, dalle lenti a contatto alle ultimenovità del design. Linee di prodottifunzionali e costantemente innovative,realizzazioni su misura e di assolutaqualità. Un gruppo di persone che daanni si dedica all’attività ottica condue precisi obiettivi: qualità del servi-zio e soddisfazione del cliente.

Forti di una profonda conoscenza affian-

cata da una passione vera per ciò che l’oc-

chiale rappresenta e racchiude, i due fra-

telli Flavio e Carmen Stecca hanno punta-

to sin da subito sull’attenzione al prodot-

to e al cliente. Da qui l’accoglienza ed il

comfort nei due store, per abituare il

cliente ad un nuovo modo di vivere la scel-

ta dell’occhiale che deve essere un preciso

strumento visivo ma, allo stesso tempo, un

vero e proprio segno distintivo estrema-

mente confortevole e perfettamente indos-

sabile.

La filosofia è semplice nel concetto ma

molto complessa nella sua realizzazione

perchè richiede, curiosità, gusto, attenzio-

ne maniacale per i dettagli come per i cer-

catori di cose rare.

I risultati si traducono in collezioni come:

Ic berlin! Andy wolf, Lunor, Lindberg,

Blinde, Etnia,Vanni ed altri, oltre natural-

mente ad Alain Mikli noto designer di

occhiali francese che ha festeggiato tren-

t’anni di attività nel 2008 creando alcuni

occhiali da collezione proprio per l’occa-

sione coniando lo slogan “correction et

distinction depuis 30 ans” e che sono

disponibili da febbraio nei pocket shop.

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Nella fotoI fratelli Carmen e Flavio Stecca,titolari degli store a Torri di Quartesolo e Longare

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Cucine e arredamenti su misura

acc-Alpina.qxd 24-03-2009 10:06 Pagina 1

Retail, ristrutturazione, nuova

edificazione e spazio urbano:

quattro progetti di StefanoNotarangelo dove

l’architettura diventa

strumento di comunicazione

di Diego Trevisanfoto di Nicola Zanettin

SPA

ZIO

PE

RC

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UN

ICA

RE

23STEFANO NOTARANGELO accenni_08_2009

ARCHITETTURA

Dare valore agli spazi, caratterizzandoli con

una loro precisa identità. Recuperare la

memoria, ma senza soggezione, bensì ren-

dendola viva nel presente. Creare un’intimità

tra luoghi e persone, come via maestra per

tendere all’equilibrio di chi quei luoghi li vive

o più semplicemente li attraversa. Stefano

Notarangelo, architetto di professione, pro-

fessore per passione (si dedica anche all’inse-

gnamento di storia dell’arte) ama mettersi

alla prova su progetti anche molto diversi tra

loro - dall’architettura industriale al retail,

dalla riqualificazione degli spazi urbani alle

ristrutturazioni e nuove edificazioni – per

costruire su questi capisaldi una propria, ori-

ginale, idea di architettura.

acc-Notarangelo.qxd 24-03-2009 13:40 Pagina 23

24 accenni_08_2009 STEFANO NOTARANGELO

„Non c’è dubbio che

la luce sia fondamentale

per costruire lo spazio

“



N - “Mi piace considerare l’architetto nella

sua veste di umanista che non disdegna la

tecnica – osserva -. D’altronde non possia-

mo dimenticare che l’architettura è la più

tangibile delle forme artistiche. E non a

caso la storia dell’arte, che è una mia gran-

de passione al punto di dedicare parte del

mio tempo all’insegnamento di questa

disciplina, funge proprio da stimolo e da

riferimento per capire e leggere gli spazi, i

materiali, i colori”.

A- E come l’arte, a suo avviso, l’architettu-

ra deve anche lanciare dei messaggi?

N - “L’architettura deve farsi, a mio avviso,

filosofia, nel senso che deve idealmente

essere in grado di interpretare le grandi

domande del proprio tempo, darne una

lettura originale e sulla base di questo,

fungere da guida per la committenza ed in

generale per la società”.

A - Certo, però dall’ideale al reale spesso

il salto è piuttosto vistoso. Facciamo un

esempio, magari calandolo su uno spazio

urbano.

N - “In questo contesto un’esigenza attuale

è quella di dare identità ai tanti “non luo-

ghi” che esistono nelle nostre città.

Quando mi fu commissionata, dalla

Provincia di Vicenza, la riqualificazione del

proprio parcheggio nella zona tra il quar-

tiere delle Barche e il teatro Astra, ho pen-

sato che la soluzione migliore poteva con-

sistere nel trasformare quello spazio in una

piazza carrabile, in grado cioè di mantene-

re la propria funzione, potendo però al

contempo essere utilizzato anche come

ambito di socializzazione. La piazza si col-

loca in prossimità del fiume e in questo

caso il tema dell’acqua mi ha suggerito la

realizzazione di una promenade che

metta in relazione le varie parti di città che

si organizzano intorno a questo slargo.

Infatti, in prospettiva, con un altro inter-

vento, vale a dire una passerella, questo

ambito potrebbe letteralmente aprire alla

città il prezioso quartiere delle Barche,

oggi chiuso in una sorta di cul de sac”.

Nelle foto

Negozio Ofelia in Corso Fogazzaro 94

a Vicenza

1. L’ingresso: monumentalità e semplicità

2. Vetro, acciaio e luce si fondono facendo

diventare la leggerezza il leit motiv del

percorso verticale costituito dalla scala

3. Senso di storicità e senso di contempo-

raneità si rapportano nella relazione tra

contenitore e contenuto1.

2.

3.


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vativo: quello del negozio Ofelia, in corso

Fogazzaro.

N - “Qui le esigenze erano ovviamente

diverse, perché dovevamo fondere la stori-

cità del contesto architettonico, con la

necessità di costruire uno spazio pensato

per essere un luogo di riferimento dedica-

to a una donna attenta ed esigente che

desidera un modo nuovo e personale di

vestire.

Uno spazio, quindi, che non poteva limi-

tarsi a comunicare la visibilità del pro-

dotto, ma doveva esprimere l’attenzione

per il particolare, per la ricerca e l’innova-

zione che ad esso sottendono. Tutto que-

sto, naturalmente, coniugando passato e

contemporaneità. L’intervento con l’uso

di materiali come l’acciaio ed il vetro,

attraverso lo studio della luce si è rivela-

to, credo, riuscito. La sensazione è quella

di trovarsi in una situazione che emani

un senso di prestigio, senza però sentirsi

sovrastati dall’elemento architettonico,

dall’ambiente. Quello che conta è infatti

il prodotto che viene venduto ed è sem-

pre lì che deve essere incentrata l’atten-

zione. L’errore più comune, che in questo

caso è stato a mio avviso evitato, è inve-

ce che l’architettura sia un po’ troppo

autoreferenziale, quando invece nei

negozi si deve avere il massimo equili-

brio nel comunicare l'essenza degli stili

proposti”.

A - Il negozio Ofelia, si diceva, è stato

una prova importante anche per il con-

testo prestigioso in cui si trova. Non

pensa che certi interventi, ad esempio di

ristrutturazione, rischiano troppo spesso

di “imbalsamare” gli spazi storici per il

grande timore reverenziale che questi

suscitano?

N - “A volte ho anch’io questa sensazione e

quel che è peggio è che ciò avviene anche

nelle più semplici ristrutturazioni, che a

volte si trasformano in vere e proprie

mummificazioni. In un intervento che ho

eseguito in zona Sant’Agostino a Vicenza

si trattava, ad esempio, di recuperare una

Riqualificazione in contrà delle Barche

In alto Spazi e luce riqualificano un ambito urbano facendolo diventare un luogo

Sotto L’uso attento dei diversi materiali caratterizza il contesto

A - Forse però l’aspetto più visibile di

questo intervento è lo studio che lei ha

fatto della luce.

N - “Non c’è dubbio che la luce sia fonda-

mentale per costruire lo spazio e ciò vale

anche per il nostro centro storico, che sin-

ceramente è ancora un po’ troppo carente

di questo elemento fondamentale”.

A - Giriamo pagina, ma restiamo nel

nostro centro storico, per parlare di un

altro suo progetto particolarmente inno-


porzione di fienile inserito in un contesto compromesso. In una

tale situazione era dunque essenziale recuperare la memoria

espressa dai pochi segni del passato presenti, recuperare in una

parola il valore intrinseco del luogo, ma per farlo ho preferito ren-

dere presente e funzionale il passato, piuttosto che ibernarlo in

un’operazione di esclusivo ripristino. Negli interventi di recupero,

insomma, la memoria non va mai tradita, ma non deve trasformar-

si in un limite”.

A - Per contrasto, invece, accade a volte che nelle nuove edifica-

zioni non ci sia alcun timore reverenziale, che si costruisca

senza nemmeno pensare al contesto in cui ci si trova.

N - “Ciò non dovrebbe generalmente accadere, soprattutto se

interveniamo in frammenti di territorio e di città collocati in siti

caratterizzanti. A breve si concretizzerà un mio progetto nel cen-

tro storico di Castelgomberto: una costruzione residenziale-com-

merciale che si colloca proprio all’ingresso della piazza principale

del paese. Mi è sembrato allora opportuno, visto il luogo, creare

dei segni di orientamento in grado di dare un ordine a quello spa-

zio urbano. Credo infatti che progettare con una coscienza critica,

consapevoli che ogni intervento può cambiare gli equilibri dei

luoghi dove viviamo, è forse il primo importante passo per un’ar-

chitettura in grado di valorizzare non solo le nostre case, i nostri

negozi, le nostre industrie, ma anche e ce n’è realmente bisogno, i

nostri paesi e le nostre città”. www.xtudi.eu

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Il passato è reso presente e funzionale

recuperando la memoria che funge da stimolo

all’intervento

Castelgomberto Complesso B

Il progetto diventa segno di orientamento in grado di dare ordine

all’intorno urbano

28 accenni_08_2009 STEFANO NOTARANGELO


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30 accenni_08_2009 LUCADELLO & STOCCO

COSTRUIREIN TRASPARENZAdi Diego Trevisan

Tommaso Stocco e Francesco Lucadello nel loro studio a Bassano, ritratti da Claudio Felline

Grandi facciate di vetro e acciaio che si riflettono in spazi open space. Nei progettidi Francesco Lucadello e Tommaso Stocco la continua ricerca di un dialogo tral’ambiente esterno ed interno degli edifici, con un unico, chiaro linguaggio: la luce

ARCHITETTURA

acc-Stocco.qxd 24-03-2009 16:14 Pagina 30

31LUCADELLO & STOCCO accenni_08_2009

A destraLo showroom

De Marchi Casa Designa Bassano

Costruiscono lo spazio con la luce, con

uno stile che preferisce togliere - usan-

do un termine tecnico potremmo dire

“destrutturare” - anziché aggiungere.

E i loro progetti hanno conquistato una

committenza di architettura industriale e

direzionale particolarmente sensibile a

questo loro modo di concepire l’edificio,

fatto di grandi aperture sulle facciate, di

open space, di accostamenti tra materiali

così diversi, ma anche così complementa-

ri, come vetro, acciaio, legno e cemento.


Questa loro originale idea di progettazione

è stata accolta poi con grande interesse

anche nell’edilizia residenziale, perché

Francesco Lucadello e Tommaso Stocco,

alla guida di uno strutturato studio profes-

sionale di architettura con sede a Bassano

del Grappa, interpretano un’esigenza molto

sentita da chi chiede ad un ambiente non

solo il design, ma anche il benessere.

E’ l’esigenza, per nulla banale, di creare

un dialogo virtuoso tra esterno ed interno,

Il progetto finalista per la nuova sededella Banca Popolare di Marostica

Nelle foto

Anfiteatro esterno ed interno

Vista del blocco direzionale

tra l’edificio e l’ambiente che lo circonda,

in un reciproco scambio che permette di

vivere meglio gli spazi lavorativi ed abita-

tivi, ma anche di fare in modo che l’edifi-

cio sia perfettamente integrato nel pae-

saggio circostante.

Una filosofia, questa, che si concretizza in

un recente progetto che ha visto impegna-

to, per ben quattro mesi, lo studio

Lucadello & Stocco: quello di un edificio

direzionale che riassume in sé, al massimo

grado, i “concept” fondamentali di questi

due professionisti. Le grandi facciate non

si pongono come confini tra dentro e fuori

e creano bensì un continuo gioco di riman-

di tra le varie parti dell’edificio e l’ambien-

te in cui questo è inserito. Al punto che

Lucadello & Stocco hanno persino conce-

pito una funzione sociale di alcuni spazi

(per spettacoli e mostre aperti al pubblico

o quant’altro) a sottolineare la totale inte-

grazione con il territorio, che non è solo

l’ambiente, ma chi attorno a quell’ambien-

te ci vive.

Qui, come in buona parte dei progetti indu-

striali e direzionali concepiti da Lucadello

& Stocco, il “fuori” si rispecchia nel “den-

tro” con lo studio di spazi il più possibile

aperti; delimitati, quando, occorre, da

strutture rimovibili, preferibilmente in

vetro. E se da un lato questo stile ha anche

un risvolto pratico, vale a dire quello di

permettere un utilizzo quanto più flessibile



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Vista generale

Hall ingresso

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Rossi - Accenni:Acceni_213x275 9-03-2009 9:08 Pagina 1

“E’ l’esigenza, per nulla banale, di creareun dialogo virtuoso tra esterno ed interno,tra l’edificio e l’ambiente che lo circonda”

SopraGiesse Scampoli a Rosà (VI)Nuova sistemazione architettonica conampliamento superfici di vendita

Nella foto al centro, l’edificio originale mantenutointegro su richiesta del committente

delle zone ufficio, commerciali o produttive in base anche al mutare delle

esigenze aziendali, dall’altro lato ciò che più conta è l’osmosi di luce che

riverbera, all’interno, il respiro delle facciate.

Anche le abitazioni progettate da Lucadello & Stocco non tradiscono que-

ste linee guida. Un recente progetto, in fase di esecuzione, ne è l’esempio:

basta guardare la leggerezza dei vani scale in acciaio, gli ascensori pano-

Nelle fotoSede centrale Pro-Fin a Nove (VI)Partizioni interne completamente vetrate e soffitti retroilluminatiCollegamento verticale con marmi bianchi e vetri satinati



Francesco Lucadello e Tommaso Stocco hanno trasfor-mato in un connubio professionale un’amicizia di lungadata nata sui banchi della Facoltà di Architettura diVenezia. Oggi guidano uno studio che può contare su trearchitetti, un geometra, un ingegnere strutturista, un inge-gnere impiantista e un’équipe di tecnici esterni che inter-vengono in specifiche aree di competenza. La specializza-zione dello studio è l’architettura industriale, direzionale,commerciale e abitativa, ma Lucadello & Stocco possonocontare anche su una consolidata esperienza nelle operepubbliche, nelle sistemazioni ambientali, negli alberghi,nei centri polifunzionali e nell’arredamento d’interni. [email protected]

LUCADELLO & STOCCOARCHITETTI ASSOCIATIBassano Del GrappaVia Gramsci Antonio, 17

Tel. 0424 523009

ramici, le passerelle. Nelle facciate, l’edificio

non aggredisce ma accoglie lo spazio esterno:

il tetto verde interamente fotovoltaico si limi-

ta a coprire il blocco abitativo; il legno, le ter-

razze, le pompeiane in acciaio sembrano quasi

fare spazio, anziché occuparlo.

Merito di un modo di concepire il progetto

architettonico che punta su semplicità e razio-

nalità e che alla fine, quasi inaspettatamente,

rivela invece una sua originale forma evocati-

va.

Nelle fotoResidence Alle Colline, Marostica (VI), viste generaliEsempio di bio-architettura e sostenibilità ambientale



SHOWROOM AZIENDALE

Via Summano 13, 36010 Zanè (VI)T 0445.314032F [email protected]

Cucine in divenire

38 accenni_08_2009 AMATORI

Interno di famiglia, con stileQuello di Maria Luisa, Michela e Francesca Amatori, tre sorelle e tre professionalità

complementari che hanno raccolto l’eredità del padre, rinnovando il prestigio di

uno dei marchi più conosciuti nel design d’interni

INTERIORS

acc-Amatori.qxd 24-03-2009 13:41 Pagina 38

39AMATORI accenni_08_2009

Una famiglia che si ritro-

va nel “salotto buono”

di Vicenza, la splendida

Piazza dei Signori, un po’ come

ci si ritrova nel salotto buono di

casa, a scambiarsi opinioni, sug-

gerimenti, consigli su una gran-

de, comune, passione: l’arreda-

mento e l’architettura d’interni.

Una passione che si rivela conta-

giosa per chi entra nel piccolo

negozio-gioiello che si affaccia

sulla Basilica Palladiana, L’Idea di

Amatori, dove ad accoglierti c’è la

familiarità di tre donne, diverse tra

loro ma assolutamente comple-

mentari, che hanno ereditato dal

padre l’amore per questo lavoro e

il gusto del bello.

di Diego Trevisanfoto di Alessandro Lucca

Il logo Amatori, ideato dalpadre Francesco nel 1968,a tutt’oggi rappresenta lacontinuità dell’Azienda

AMATORI L’IDEA in Piazza dei Signori a Vicenza, particolari interno


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Italian Design

Sono le tre sorelle Amatori, Maria

Luisa, Francesca, Michela, che hanno

saputo reinterpretare con originalità la

loro azienda e mettere la propria firma

su una storia, nata quarant’anni fa gra-

zie all’intraprendenza ed alla creatività

di Francesco Amatori, che le ha portate

ad essere uno dei nomi più conosciuti nel

campo dell’architettura d’interni.

L’icona di questo percorso professionale

è proprio il negozio di Piazza dei

Signori, protagonista di un recente resty-

ling che lo ha trasformato in una finestra

sullo stile Amatori. “Volevamo che que-

sti spazi rappresentassero fino in fondo il

nostro lavoro e non si limitassero ad

essere un’esposizione di oggetti, seppure

assolutamente esclusivi”, dice Maria

Luisa. Così il complemento d’arredo e la

lista nozze, pur caratterizzando ancora

fortemente il negozio, oggi introducono

egregiamente anche tutto ciò che sta die-

tro al marchio Amatori e che ha fatto la

fortuna di questa realtà: la progettazio-

ne d’interni per la casa e per l’ufficio,

curata da Francesca, con la scelta di quei

particolari indispensabili per dare perso-

nalità ad un ambiente.“Tra noi si è crea-

ta una vera alchimia – spiega Michela –

perché siamo incredibilmente comple-

mentari e dunque è proprio dalla fusione

tra le nostre diverse personalità che

prende vita ogni progetto”. Minimo

comune denominatore, un originale con-

cetto di esclusività, che per Amatori

significa studiare ogni dettaglio con

grande professionalità ed esperienza

dedicando ad ogni ambiente il tempo

necessario per renderlo unico e appassio-

nante, cercando con cura prodotti esclu-

sivi e di alto contenuto progettuale.

Un concetto forse già radicato nella pro-

gettazione d’interni per la “casa”, ma

generalmente meno considerato nell’am-

biente lavoro. “Non per noi, però. –

osserva Michela - Anche negli uffici

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pagina mastro 16-03-2009 14:56 Pagina 1

amiamo ricreare quell’atmosfera di

benessere che caratterizza gli ambienti

domestici. Cerchiamo di coniugare mate-

riali, colori, forme per creare spazi nei

quali sia piacevole vivere, perché è risa-

puto che l’ambiente può influire sul

nostro umore, ma anche sul nostro intel-

letto. Ciò ovviamente coniugando questa

esigenza con la ricerca della funzionali-

tà e di uno stile che deve essere unico ed

inconfondibile”. Con questa filosofia, il

marchio Amatori si è imposto, come si

diceva, anche “fuori casa”: negli uffici e

soprattutto nelle banche. A testimoniar-

lo, la progettazione degli interni e la for-

nitura chiave in mano di numerose filiali

di istituti di credito in tutta Italia, che

contribuiscono al palmarès dello studio:

con progetti importanti, come quelli rea-

lizzati per conto di Antonveneta; di gran-

de visibilità, come le sedi di Finsiel a

Roma e Banksiel a Milano; prestigiosi,

come la collaborazione con Luigi Caccia

Dominioni e Guido Pietropoli per la sede

di Palazzo Thiene della Banca Popolare

di Vicenza.

CASA UFFICIO BANCA


SopraSistemi Vitra ufficio


A dimostrare, se ce ne fosse stato bisogno,

il ruolo che il marchio Amatori ha nel con-

tract è arrivata poi l’autorizzazione per la

distribuzione diretta per il Triveneto del

marchio Vitra _sistemi d’ufficio “attraver-

so il quale – sottolinea Michela – potremo

diventare partner di molti progettisti che

intendono utilizzare tutti i prodotti di que-

sta prestigiosa azienda”.

D’altronde per lo studio di progettazione

Amatori, è normale lavorare fianco a fian-

co di architetti e designer, offrendo quel

supporto tecnico fondamentale per la

scelta dei prodotti. Un know-how impor-

tante, vera ricchezza di quest’azienda

tutta al femminile, che si manifesta ai

massimi livelli nel negozio di Vicenza, pic-

colo scrigno dove le sorelle Amatori

hanno “distillato” lo stile, il gusto, il pre-

stigio di quarant’anni di storia.

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INTERIORS

47CUCINA & DINTORNI accenni_08_2009

CUCINA & DINTORNIUno spazio espositivo all’interno di un sito

artigianale/commerciale, diventa l’ambiente ideale dove

riuscire ad esprimere un concetto di casa secondo il gusto

personale dei protagonisti. Grazie alle dimensioni ed allo

sviluppo degli spazi il mobile diventa parte del lavoro pur non

assoluto protagonista di un progetto

acc-CucinaDintorni.qxd 24-03-2009 13:42 Pagina 47

Iniziano a cavallo degli anni ’80 a Vicenza, in Corso San Felice, dove

gestiscono con grande entusiasmo un negozio monomarca (Sarila)

specializzato nella progettazione e nell’arredo della sola cucina.

La tipologia di negozio li porta a trattare quasi sempre arredi di una

rilevante importanza sia come ambito progettuale che come valore

dell'investimento. Nei risultati finali il comune denominatore - aldilà

delle grandi soddisfazioni - è sempre la grande voglia di crescere, nelle

proposte di carattere tecnico e nel livello estetico.

Nel tempo un po’ per desiderio dei clienti ed un po' perché il proget-

to cucina non può rimanere isolato dal resto, si ritrovano coinvolti in

veste di “consiglieri e consulenti“ per l'intera abitazione. Da cosa nasce

cosa e così gli anni '90 portano a Cucina & Dintorni.

Attraversano i vari ambienti, con un particolare occhio alla decorazio-

ne ottenuta con l’uso di carte da parati, tessuti coordinati, specchi,

vetro e quant’altro permette la personalizzazione dell’arredo, renden-

do ogni progetto diverso dal precedente, finalizzato ad una risposta il

più possibile calzante per gli interlocutori.

Un percorso faticoso di aggiornamento, di ricerca fatta di esplorazio-

ne e nuove esperienze, aperta alle manifestazioni del design in Italia

ma soprattutto all’estero, spesso anteprime mondiali di proposte

innovative che offrono nuovi punti di vista nell’interpretazione del

lavoro.

Pochi e selezionati partners commerciali, per conservare nel tempo

uno standard di lavoro alto e qualificato.

Nella foto

Antonio Orlando e

Michela Bazza

48 accenni_08_2009 CUCINA & DINTORNI

www.cucinaedintorni.com

CUCINA & DINTORNIVia Fogazzaro, 125/12736030 Caldogno (VI)



49CUCINA & DINTORNI accenni_08_2009

"Facciamo molta fatica ad esprimere in parole ciò che nasce dall’esperienza

di tanti anni di lavoro seguito sempre in prima persona, la soddisfazione di vederci

riconfermata la fiducia nel tempo dai clienti con i quali siamo spesso riusciti ad instaura-

re un rapporto che va oltre il puro scambio commerciale.

Lavoro e fatica non ci hanno mai spaventato, nemmeno oggi che pur stiamo vivendo

un'epoca di ulteriori incertezze. Non sarà facile, ma siamo convinti che ora come non

mai sia fondamentale continuare nella ricerca e nei progetti finalizzati a dare delle

risposte sicure e concrete dove ognuno di noi si ritrovi a suo agio".

Antonio Orlando e Michela Bazza CUCINE & DINTORNI


50 accenni_08_2009 TOP CERAMICHE

I committenti, una famiglia di quattro perso-

ne, desideravano un’abitazione sobria, ben

inserita nel contesto paesaggistico, dalle

prestazioni complessive elevate, che potesse

concedere loro attimi di relax dopo una fati-

cosa giornata di lavoro e nel fine settimana.

Dal punto di vista progettuale i restrittivi vin-

coli paesaggistici imposti dalla normativa

urbanistica si sono trasformati in un vantag-

gio, permettendo una rilettura contempora-

nea della tradizione costruttiva locale. Il

corpo di fabbrica a due falde diviene genesi

del progetto, assumendo un carattere mate-

rico, quasi monolitico, primitivo, atavico.

Questo è stato inciso con aperture finestrate

non regolari, dettate con ugual peso da esi-

genze compositive e funzionalità abitativa.

Tema importante di progetto è l’affianca-

mento al corpo principale di un volume

scultoreo, proteso verso la Valsugana e le

montagne, ad est il massiccio del Grappa e

ad ovest l’inizio dell’altopiano di Asiago.

Amo le montagne e ho proposto ai commit-

tenti una scelta forte. Aprire l’abitazione a

questo maestoso panorama, con le difficoltà

tecniche che questo ha comportato essen-

do rivolto a nord, in una zona estremamente

ventosa.

Questo volume che contiene il soggiorno si

apre letteralmente in larghezza ed altezza,

come una sorta di grande imbuto verso il

panorama, culminando in una grande vetrata.

Immagino pensare la famiglia riunita vicino

ad un caminetto acceso, nei mesi freddi,

godendo di questo splendido panorama.

Nei mesi estivi tale vetrata diventa passag-

gio per le fresche brezze che non richiedono

uso di aria condizionata.

Al piano interrato è stata realizzata una spa,

altro tema di progetto importante. Il terreno

del giardino digrada lentamente verso

un’ampia vetrata che illumina un salone

dotato di minipiscina, docce, spogliatoi ed

un’area fitness. È possibile rimanere immersi

nella minipiscina, gustandosi il giardino

senza essere visti dai passanti grazie ad un

giardino organizzato a gradoni su cui il

verde, posto adeguatamente, fornisce

un’adeguata schermatura.

Al piano primo sono state realizzate la

camera padronale ed una seconda camera,

entrambe dotate di cabina armadio e bagni

personali.

RIVESTIMENTI E DETTAGLIA POVE DEL GRAPPAUna abitazione privata di

nuova costruzione progettata

dall’Arch. Giuseppe Lazzarotto

e fortemente improntata sulla

qualità dei rivestimenti, curati

da Top Ceramiche di Molvena

Nelle foto

Particolari degli interni di questa residenza

a Pove del Grappa

INTERIORS

di Giuseppe Lazzarottofoto di Ricky Gianola

acc-TopCeramiche.qxd 24-03-2009 13:44 Pagina 50

51TOP CERAMICHE accenni_08_2009

„Sopra il volume del soggiorno

vi è un ampio terrazzo, in parte piano

ed in parte inclinato, con funzione

di prendisole per i mesi estivi

“


Progetto3 12-11-2008 16:41 Pagina 1

MATERIALI

Le forme contemporanee del progetto sono

state ammorbidite e contestualizzate

mediante impiego di materiali naturali, dal

forte carattere espressivo. Le pareti verso la

strada sono pressoché prive di aperture, per

fornire privacy agli abitanti. Tale protezione

è stata sottolineata impiegando una pietra

locale a spacco, che ricorda i terrazzamenti

presenti sulle pendici delle montagne circo-

stanti.

Trovo interessante la pesantezza della pietra

nel suo accostamento con ampie superfici

vetrate. Si viene a formare un interessante

gioco di pieni e di vuoti, posti ciascuno in un

ben preciso ambito a seconda della necessi-

tà di schermare o di aprire una visuale.

I deck (pedane e terrazzi) esterni sono realiz-

zati in doghe di legno mentre i marciapiedi

e gli accessi carrai sono in pietra di Tunisi

bocciardata.

Internamente i pavimenti sono in pietra di

Brera a correre al piano terra ed interrato

mentre sono in rovere scuro al piano primo.

I rivestimenti dei bagni e della spa sono in

mosaico di vetro spaccato. In entrambi i casi

le pareti sono state trattate come “materia”.

I battiscopa sono in marmo su mio disegno.

I travi sono stati posati al naturale, senza

alcun trattamento.

Le recinzioni esterne sono state realizzate in

calcestruzzo colorato e dilavato, secondo una

tecnica che ho messo a punto nel tempo,

portandolo ad assomigliare ad una pietra.

ARREDI

Ho disegnato e fatto eseguire la cucina, dal-

l’isola alla zona tecnica alla cappa. Sempre su

disegno sono tutti i contenitori a filo muro,

elementi invisibili e nello stesso tempo fun-

zionali, anzi necessari.

Realizzati da Top Ceramiche

Sopra La zona cucina e, sullo sfondo, il Living

Sotto Una parete di vetro separa la vasca da

bagno dalla camera padronale



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Nelle foto

L’idromassaggio a pavimento nella zona Spa

Sotto

Giochi di luce e colori negli esterni in notturna


Idem per quanto riguarda gli armadi, i bagni

ed in particolare i box doccia, le panche, le

porte interne.

Trovo la scelta di disegnare ogni particolare

un passo obbligato per garantire la perfetta

integrazione di architettura ed interni. Se da

un lato è un’operazione complessa e che

richiede molta esperienza, dall’altro permet-

te di non snaturare un progetto architettoni-

co nel momento in cui questo deve essere

completato con tutto ciò che è necessario

per abitare. Anzi, vorrei dire che gli elementi

funzionali nascono già come progetto archi-

tettonico, assolutamente integrati.

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„I rivestimenti dei

bagni e della spa sono

in mosaico di vetro

spaccato

“


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Ovvero Dario, Giuliano e Nadia De Marchi.

Figli d'arte, sono cresciuti respirando le essenze

dell'arredamento classico e sono oggi impegnati

nell'attività di famiglia che tratta con particolare cura

gli aspetti moderni e contemporanei del design

EMOZIONALE, GENIALE, INASPETTATA: LA CASA FIRMATA DE MARCHI

Nella fotoInterni dello show room Casa Design, in primo piano il primo televisione integrato da incasso

di Anna Trentifoto di Nicola Zanettin

Design d'autore, con Valcucine ed

Euromobil, Lago, Misuraemme,

Rimadesio, Arketipo, Dema per voler

sbirciare fra le targhe dello showroom.

Uno showroom a Bassano, che si affianca

alla storica sede di Nove, e che è frutto

della matita dello studio Lucadello e

Stocco: luce, vetro, acciaio, cemento a

vista, legno.Vie di fuga luminose ingabbia-

te in una struttura architettonicamente

innovativa, particolarmente idonea ad ospi-

tare l'esposizione di prodotti inconsueti.

56 accenni_08_2009 DE MARCHI ARREDAMENTI

acc-DeMarchi.qxd 23-03-2009 17:51 Pagina 56

57DE MARCHI ARREDAMENTI accenni_08_2009Dario, Giuliano e Nadia De Marchi


58 accenni_08_2009 DE MARCHI ARREDAMENTI

www.demarchiarreda.com

DE MARCHI ARREDAMENTI

ARREDA LA CASANove (VI)Via Brenta, 19Tel. 0424 828246

CASA DESIGNBassano del Grappa (VI)Via Ferraro, 21 Tel. 0424 567756

Nelle fotoTavolo in Corian e (sopra) unparticolare di un piano cucinainteramente in Corian

SopraInterni dello showroom De Marchi Casa Design a Bassano

„Corian è universalmente sinonimo del "su misura", in perfetta sintonia con

la filosofia De Marchi e con i produttori che essa rappresenta

“

Il tradizionale laboratorio legno, che

da sempre segna la vocazione "su

misura" di De Marchi, è oggi affian-

cato da un importante centro lavoro

Corian®, l'innovativo materiale della

DuPont che, grazie alle sue eccezio-

nali caratteristiche tecniche ed esteti-

che, sta piano piano conquistandosi

la leadership in molti ambienti resi-

denziali e di lavoro. Vera rivoluzione

nell'arredamento, difficile da lavorare

ma generoso nei risultati, il Corian

oggi consente la realizzazione di

forme che gli altri materiali non per-

mettono, ed apre pertanto la strada a

nuove sfide nel design.


AD-Berno_HR.pdf 23-03-2009 13:10:59

ESSENZIALE,RAZIONALE,CONTEMPORANEO

di Paride Grandisfoto di Vincenzo Bruno

Il lavoro di Vincenzo Bruno, frutto di esperienze maturate

nel campo dell’interior design, offre soluzioni d’arredo e

ambienti di lavoro chiavi in mano.

60 accenni_08_2009 VINCENZO BRUNO

RETAIL DESIGN

acc-Bruno.qxd 23-03-2009 17:47 Pagina 60

Adeguandosi alle esigenze del periodo stori-

co che stiamo vivendo, Bruno gestisce in

totale autonomia il proprio lavoro, propo-

nendosi come referente e fornitore unico in

grado di coordinare e seguire costantemen-

te le attività di designer, artigiani e operai

specializzati, fino all’ultimazione del prodot-

to, presentato al cliente comprensivo di

tutto. Il committente deve relazionarsi con

un solo interlocutore il cui lavoro è basato su

due semplici concetti: semplificare e soddi-

sfare. L’ottimo rapporto qualità/prezzo

viene raggiunto riducendo al massimo i pas-

saggi operativi e contenendo tutti i costi

aggiuntivi. Gli esiti sono evidenti: creazioni

moderne e funzionali, materiali di pregio,

accostamenti eleganti.

In queste pagine

Ristrutturazione del Bar Centrale a Vicenza

Nasce dall’esigenza di riqualificare e riposi-

zionare l’offerta del locale a gestione fami-

liare.

Il risultato, ottenuto impiegando materiali

semplici ma resistenti (laminato e carton-

gesso) e contrasti cromatici fra toni neutri e

tinte più calde, rispecchia le ultime tendenze

in fatto di arredamento d’interni.

Tavoli con base in acciaio satinato e piano

bianco, di Pedrali; sedie in materiale plastico

bianche e trasparenti; lampade (Artemide, &

Costa) bianche e in acciaio, realizzate su

misura.

Banco bar in laminato bianco combinato a

patchwork in tre diverse finiture (liscio, gof-

frato, effetto legno); boiserie in laminato tor-

tora; vetrina over size realizzata su misura;

pouf in ecopelle color argento per una zona

pranzo più informale e intima, illuminata da

lampade bianche di grande formato, con dif-

fusore in policarbonato opalino.

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VINCENZO BRUNOZugliano (VI)

Mobile 348 7107172

61VINCENZO BRUNO accenni_08_2009

acc-Bruno.qxd 23-03-2009 17:47 Pagina 61

Marco Faccio è un costruttore illuminato, che

rifugge gli standard e con le sue case vuole

raggiungere l’apice in termini di design,

benessere, ecocompatibilità.

L’ultima sfida? Torre Margherita: cinque piani

ad altissimo risparmio energetico, dove i clienti

hanno anche a disposizione una squadra di

designer per personalizzare gli interni

di Diego Trevisanfoto di Nicola Zanettin

VADO ALMASSIMO

INTERVISTA

Le chiamano apparenze. Ma ci sono casi

in cui le apparenze - il sorriso aperto e

sincero, una forte e sicura stretta di

mano e le parole semplici e dirette -

rivelano la sostanza di una persona. E’ il

caso di Marco Faccio, che di professione

fa l’imprenditore edile e che nella sua

azienda, già conosciuta e apprezzata

non solo nel Vicentino, ha voluto impri-

mere la propria filosofia di vita, la pro-

pria personalità. Che si può riassumere

in tre concetti fondamentali: trasparen-

za, rispetto per l’ambiente, continua

ricerca dello stare bene.

Prendete questi tre ingredienti, aggiun-

gete professionalità e attenzione all’in-

novazione, e poi usate questa ricetta

per costruirvi una casa: il risultato è già

sotto gli occhi di tutti e si chiama Corte

Berica, un complesso di quattro abita-

zioni, che sorgono alle porte del centro

storico, e che uniscono il risparmio

energetico e il benessere abitativo

garantito dalla certificazione CasaClima,

ad una non comune ricerca del bello,

dell’eleganza, dello stile. E se poi voglia-

mo vedere gli sviluppi futuri di questa

nuova concezione del costruire, allora

basterà dare uno sguardo al progetto di

Torre Margherita, un complesso resi-

denziale concettualmente avanzato,

tanto che Marco Faccio mette a dispo-

sizione degli acquirenti un “personal

designer” per studiare gli interni e

garantire la più totale aderenza al gusto

del cliente.

“Gli edifici standard non mi piacciono -

spiega – e credo che chi oggi vuole

62 accenni_08_2009 MARCO FACCIO

Marco Faccio

43 anni, titolare dell'impresa di costruzioni

omonima

Nella foto in alto

Marco Faccio insieme alle collaboratrici

Franca e Cristina

acc-Faccio.qxd 23-03-2009 17:39 Pagina 62

63MARCO FACCIO accenni_08_2009

„Si chiama Corte Berica,

un complesso di quattro abitazioni

che uniscono il risparmio energetico

e il benessere abitativo ad una

non comune ricerca del bello,

dell’eleganza, dello stile

“


CON

TRO

EDI

ZIO

NI e

GRA

FICA

- Lo

nigo

(VI)

- 044

4 43

2670

“...la filosofia del benessere è in ogni dove...” Oniro Toshi

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cambiare casa lo fa se ne vale veramente la

pena, se quella casa gli garantisce il massi-

mo. Il massimo da un punto di vista del

benessere, che oggi significa spazi ampi e

attenzione al microclima interno. Il massi-

mo nel contatto con la natura anche in

piena città, che significa un’abitazione per-

fettamente inserita nell’ambiente circostan-

te e rispettosa di quello stesso ambiente. Il

massimo da un punto d vista tecnologico,

che oggi si misura nel risparmio o addirittu-

ra nel puntare all’autosufficienza energeti-

ca. Ed il massimo anche nell’estetica”.

A - Come traducete tutto questo nella

pratica?

F - “Prima di tutto garantendo all’acquirente

un valore fondamentale, la trasparenza. Che

significa mettergli a totale disposizione i

nostri professionisti e aprire il cantiere alle

visite.

Inoltre, informiamo costantemente il

nostro cliente su ogni scelta, perché, parlia-

moci chiaro, questa è la sua casa ed è giu-

sto, se lo vuole, che verifichi passo passo gli

aspetti fondamentali dell’iter costruttivo

dell’abitazione”.

Nelle foto

Travi in ferro, con un particolare tavolato di legno

privo di nodi. Contrasto tra colori e materiali.

A casa Schwoch (nelle foto). L’impresa Faccio ha

realizzato la casa del celebre calciatore del

Vicenza Calcio

A - Il vostro punto di partenza è comun-

que la certificazione CasaClima in classe

A. Perché?

F - “Perché è una tecnica costruttiva in cui

tutto, dal progetto fino ai materiali e alle tec-

nologie impiegati, è in funzione del confort e

del benessere abitativo. E poi perché è una

casa ecocompatibile, in quanto garantisce

un consumo energetico pari ad un quinto

degli edifici tradizionali. Se infine guardiamo

al progetto Torre Margherita scopriamo che

qui siamo andati addirittura oltre: garantia-

mo il 50 per cento dell’apporto energetico

da fonti rinnovabili, tramite l’utilizzo del foto-

voltaico combinato alle pompe di calore.

Che, in soldoni, si traduce in un edificio in

grado di arrivare ad un risparmio energetico

pari al 70 per cento”.

A - Tra l’altro, rispetto dell’ambiente

significa anche attenzione al contesto in

cui si colloca l’abitazione.

F - “Sia per il progetto precedente, Corte

Berica, sia per quello di Torre Margherita, la

scelta dell’area è stata fondamentale, perché



Altri particolari di casa Schwoch

La cucina, il ballatoio e la sala, con evidenza sulla scala in ferro e legno.

In primo piano il contrasto fra i materiali: ferro legno, vetro



www.facciomarco.it

IMPRESA EDILE FACCIO MARCOVicenzaVia Borgo Berga, 88/90


Torre Margherita sorge a ridosso del centro storico, in una pregevole area

verde. Di fronte ha il fiume, più in là le montagne, attorno solo edifici

residenziali. Si sviluppa su 180 metri quadri di superficie per 5 piani fuori

terra. Sarà una residenza spaziosa, con una unità per piano di circa 160

metri quadri e una incredibile vivibilità, che deriva dalla progettazione di

grandi soggiorni e grandi camere. Tutte le unità si estendono verso

l’esterno, con il giardino al piano terra e con ampie terrazze per gli atri

piani. Importante l’impegno sotto il profilo tecnologico e per ridurre al

minimo l’impatto ambientale. L’edificio sarà certificato in Classe A

CasaClima, riducendo il fabbisogno energetico a meno di 30 kWh/hmqa.

Sarà dotato di pannelli solari in grado di garantire la provenienza di

almeno un 50% dell’energia necessaria al funzionamento da fonti

rinnovabili. Tutte le unità saranno dotate di un sistema domotico di

controllo remoto dei principali elettrodomestici.

Torre Margherita,abitare un’emozione

CasaClima è sinonimo di edilizia ad alto risparmio energetico e di un modo di abitare

sano e sostenibile. A distinguere una CasaClima è il fabbisogno energetico richiesto.

Per fare un esempio, un edificio tradizionale è classificato in classe F, che certifica un

consumo non inferiore a 150 kWh/m2a. Una CasaClima Classe A ha invece un

fabbisogno energetico inferiore a 30 kWh/m2a (meno di un quinto). Questo traguardo

è raggiunto grazie ad un alto grado di isolamento termico e ad una struttura compatta.

In tal senso l’energia solare che irradia la casa viene conservata soprattutto grazie a

finestre isolanti, che accolgono la luce, ma non permettono la fuoriuscita di calore. Ove

possibile sono evitati i ponti termici, mentre l’impiantistica è particolarmente curata.

Il vantaggio di questo nuovo modo di costruire l’abitazione non si ferma al solo

risparmio economico, ma si estende anche al benessere abitativo, garantito da un

microclima interno ottimale.

Cosa significa CasaClima Classe A

incide nell’esposizione dell’edificio, un para-

metro importante per stare bene. E poi credo

che a nessuno faccia piacere vivere solo rin-

chiuso tra quattro mura ed è dunque bello,

come succede in questi edifici, trovare una

piacevole continuità tra l’ambiente casa e

quello esterno”.

A - Parliamo allora proprio dell’ambiente

casa o meglio della sua progettazione.

F - “Sono aspetti su cui non abbiamo voluto

fare tutto da soli, ma lavorare in sinergia con

professionisti che condividono con noi gli

stessi valori. In particolare, Nicola Tracanzan e

Massimo Lavarra di Blugroup sanno coniuga-

re l’attenzione al design dell’edificio con le

specifiche tecniche necessarie per ottenere la

certificazione classe A di CasaClima. Su Torre

Margherita collaboriamo inoltre con gli inte-

rior designers Carlo e Daniele Beltramelli, che

sono a fianco dei clienti per studiare con loro

una perfetta personalizzazione delle finiture,

migliorando così gli standard qualitativi già di

per sé elevati”.

A pensarci bene, dunque, non è un caso se

questa unità abitativa è stata chiamata “Torre”.

Un po’, certo, per il disegno avveniristico che

richiama questa cifra stilistica. Un po’, più pro-

babilmente, perché i concetti costruttivi di

Torre Margherita sono talmente elevati da

guardare idealmente dall’alto in basso gran

parte degli edifici oggi sul mercato.



ABC F3 . Sandro Santantonio Design

DOS WALL W7 . Christian Ploderer

NOTTE S7 . Mengotti/Prandina

GLAM T3 . Luc Ramael

CPL F7 . Christian Ploderer

EQUILIBRE F3 . Luc Ramael

BILUNA S9 . Luc Ramael

SERA S11 . Mengotti/Prandina

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70 accenni_08_2009 GIARDINI PELLIZZARI

Materiali di eccellenza e tecnologie all’avanguardia, alla base

dell’intervento di lottizzazione dell’area ex-Pellizzari ad Arzignano.

Con certificazione energetica in classe B

ai Giardini Pellizzari di Arzignano

di Anna Trentifoto di Arnaldo dal Bosco

UNO STILE DI VITASANO E SOSTENIBILE

Spazi, luce, ampi orizzonti: si può ancora costruire così, anzi si deve.

Per il nostro benessere e per il nostro ed altrui futuro. Il progetto di

riqualificazione urbana dell'ex area industriale Pellizzari ad Arzignano

traduce in opera i più avanzati principi di sviluppo residenziale,

creando uno spazio urbano pensato per valorizzare le qualità della

vita individuale e collettiva sotto ogni aspetto: residenziale, ambien-

tale e logistico.

La disponibilità di un'area di lavoro così centrale, così ampia ed appe-

tibile avrebbe potuto facilmente prestarsi a lottizzazioni senza senno

con l'immissione nel mercato di grigi appartamenti. Invece il proget-

to di riqualificazione curato dal Comune di Arzignano e dallo Studio

di Architettura ed Interior Design Studio Art ha permesso di pianifi-

care un equilibrio armonico tra zone edificate, verde pubblico, e per-

corsi intelligenti. Un risultato lusinghiero per una collaborazione profi-

cua fra pubblico e privato che conferisce all'intervento una visione

d'insieme impareggiabile.

Per i futuri abitanti, oltre alla trasparenza ed alla sicurezza dell'investi-

mento, i risultati di questo comune impegno si concretizzano in un'of-

ferta completa di servizi necessari alla comunità, nell'adozione di

importanti misure volte al risparmio energetico, alla sostenibilità

ed alla sicurezza dell'area, in un insieme dal profilo architettonico ed

urbanistico di grande pregevolezza.

Nasce un'isola residenziale moderna ed autosufficiente nei servizi,

perfettamente integrata nel tessuto urbano nel quale si inserisce.

RESIDENZIALE

acc-StudioArt.qxd 24-03-2009 11:20 Pagina 70

71GIARDINI PELLIZZARI accenni_08_2009 71


72

Un unico referente, dal progetto all'acquisto

Lo Studio di Architettura Studio Art cura direttamente tutte le fasi

legate allo sviluppo del cantiere, un lavoro di team coordinato dal

progettista Arch. Nadia Dalle Mese, a cui è affidata anche la direzio-

ne dei lavori. La costruzione viene eseguita dalla Arc Srl, impresa di

costruzioni affiliata allo studio, ed il responsabile del cantiere è il

Geom. Cunico. La collaborazione è pertanto al massimo livello a

beneficio della semplicità di passaggio fra trattative commerciali,

pratiche amministrative, tra-

sparenza delle operazioni, verifi-

che ed aggiornamenti dei capitolati,

definizione dei layout interni degli ele-

menti d'arredo. Anche le pratiche contrat-

tuali e di legge e la definizione delle modalità di

pagamento possono essere assolte presso lo stu-

dio notarile messo a disposizione.

Tutto a portata di mano

L’area in cui sorgono gli edifici è chiusa al traffico di passaggio, ma col-

legata alla via principale cittadina, per consentire un rapido accesso

alle arterie stradali della Provincia.

All’interno dell’area residenziale, o nelle immediate vicinanze, si tro-

vano tutti i servizi necessari alla vita della comunità: dai supermer-

cati alle farmacie e banche; dalle scuole e asili ai luoghi di svago. Una

pista ciclabile collega direttamente al centro della città. All’interno

dell’area sono inoltre previsti un albergo con sala congressi, un cen-

tro benessere aperto ai residenti e diversi negozi commerciali.

Giardini Pellizzari ad Arzignano

accenni_08_2009 GIARDINI PELLIZZARI

AB

C


7373

La facciata

All’esterno, la disposizione irregolare delle

finestrature disegna sui prospetti delle facciate un

gioco di asimmetrie, luci e ombre che spezza e

alleggerisce con ironia le linee dell’edificio

Layout di un piano intermedio

Lo studio STM ha progettato la

centrale termica e l'impianto di

contabilizzazione dell'energia

Diquigiovanni ha realizzato gli

impianti idraulici sanitari

Barbiero ha realizzato la scala in

marmo condominiale

Roncari ha realizzato le coperture

dei tetti in Rheinzink®

GIARDINI PELLIZZARI accenni_08_2009

La lottizzazione dell’area

In evidenza:

A B Residenze Terra Verde già ultimate e pronte

per la consegna. In Classe B

C Residenze Acqua Verde in fase di costruzione.

L’intero edificio è in corso di certificazione in

Classe B CasaClima

Layout di due tipologie di appartamenti


Via F. Filzi - 36022 Cassola - Vicenza - S.S. 47 Rosà - Bassano - Tel. 0424 567524 - Fax 0424 569749 - [email protected]

www.sgarbossadino.it

Nata nel 1961 a Rosà, in provincia di Vicenza dalla

volontà di Dino Sgarbossa che già da qualche

anno aveva appreso l’arte del suo mestiere, la

ditta Sgarbossa Dino e Figli racchiude e conserva inalterati,

seppur nella quarantennale esperienza tutti i segreti delle più

antiche tecniche dei maestri terrazzai.

L’azienda è riuscita ad unire la passione di una vita di lavoro

alla ricerca delle migliori tecniche costruttive, fermandosi da

molti anni in quello che si ritiene il migliore modo di creare

un terrazzo alla veneziana.

Questa passione Dino Sgarbossa l’ha trasmessa anche ai fi-

gli che, entrati in azienda all’inizio degli anni ’90, hanno avuto

la possibilità di apprendere i segreti di quest’arte e al tempo

stesso di contribuire alla ricerca della qualità che da sempre

è stata punto di forza della ditta.

Dal 1990 la sede è stata trasferita a Cassola (VI), nelle

vicinanze della S.S. 47 Rosà-Bassano.

Lì, un’ampia esposizione di 300 mq e un laboratorio dotato

di moderni macchinari, che hanno permesso alla Sgarbossa

Dino e Figli di ampliare la propria produzione fornendo al

cliente anche scale e complementi d’arredo in graniglia di

marmo realizzati con la stessa passione che da anni caratte-

rizza l’attività.

La tecnica costruttiva utilizzata è quella che si usava nei

tempi antichi, in un’unica variazione: il legante usato è il

cemento e non la calce. Sono rimaste inalterate le modalità

di posa dei disegni eseguiti in “spolvero”, e non con dime di

legno o d’altro materiale, in modo che le lavorazioni inserite

nel pavimento formino un tutt’uno con lo stesso, essendo

realizzate in opera nel medesimo giorno. Anche le fasce, e

qualsiasi altra lavorazione, vengono eseguite senza lasciare

al legante il tempo di asciugare, in modo che non si vedano

riprese nel getto, che formerebbero delle staccature all’inter-

no del pavimento stesso.

Sgarbossa Dino e F igli

Azienda certificata secondo le norme Uni-EN ISO 9001-2000

Pavimentazioni alla veneziana

acc-Sgarbossa.indd 1 24-03-2009 16:51:43

7575

Eleganza e funzionalità

I complessi residenziali sono costituiti da due edifici gemelli già

costruiti ed uno in fase di costruzione, composti ciascuno da

cinque piani fuori terra e uno interrato.

La struttura portante degli edifici è costituita da pilastri in

cemento armato, secondo le norme antisismiche. I tampona-

menti sono realizzati con muratura in Poroton e cappotto iso-

lante interno ed esterno.

La qualità del tetto di copertura a volta, in Rheinzink® (lega di

zinco-rame-titanio), è assoluta. Il tetto presenta una colorazio-

ne grigio-zinco, con valenze estetiche che vengono accentua-

te dal viraggio tonale che il materiale acquista nel tempo.

L’isolamento termico e acustico delle murature, dei solai e delle

finestre è stato progettato da un collegio di tecnici altamente

specializzati e risponde a criteri obbligatori dal 2009. Nei detta-

gli, la scelta ha privilegiato materiali di pregio storico e architet-

tonico. I parapetti sono rivestiti in pietra di Vicenza, così come

le soglie delle finestre. Le facciate sono rifinite con intonaco

colorato in pasta, che assicura per decenni l’integrità della tin-

teggiatura. Tutti i serramenti sono in legno trattato; gli avvolgi-

bili sono coibentati.

Ingresso e scale

Il design dell’androne d’ingresso è ampio,

elegante e caratterizzato da un vano scala

a pianta circolare. L’ascensore di

collegamento ai piani è panoramico in

vetro e acciaio, luminoso e di alto profilo

architettonico

GIARDINI PELLIZZARI accenni_08_2009



La pianificazione dell’utilizzo delle risorse e

dell’energia risponde a criteri di sicurezza,

risparmio ed efficienza.

La gestione centralizzata dei principali

impianti (riscaldamento e acquedotto) assi-

cura una manutenzione più rigorosa, con-

trolli più efficienti e una riduzione degli spre-

chi. Allo stesso tempo, i contabilizzatori

individuali permettono a ciascun utente di

monitorare i consumi personali e i paga-

menti. In tal modo si realizza un’automazio-

ne condominiale perfetta: ammortamento

comune delle spese di gestione e consumi

autonomi. D’estate, l’impianto centralizzato

viene convertito per alimentare il sistema di

raffrescamento ad acqua, disponibile in

ogni appartamento per un climatizzazione

personalizzata. La generazione del freddo

segue uguali principi di efficienza e rispar-

mio energetici, recuperando il calore di con-

densazione del gas refrigerante per il riscal-

damento dell’acqua sanitaria.www.studioart.it

STUDIO ARTArzignano (VI)Via Pellizzari, 47


Tecnologia per il benessere

I pannelli fotovoltaici

Sfruttando queste virtù tecniche, sul tetto a volta sono collocati, a sud, dei

pannelli fotovoltaici di ultima generazione. L’utilizzo dell’energia fotovoltaica

ottenuta è destinata primariamente per gli spazi condominiali quali il giardino,

le scale e la zona dei garage, con notevole risparmio di costi di gestione.

Il tetto

Il tetto di copertura a volta Rheinzink® è tecnologicamente all’avanguardia:

ventilato, con struttura in legno lamellare, materiali di prima qualità, ecologici e

riciclabili in quanto non verniciati.

La copertura, resistente agli agenti atmosferici e alla corrosione, non richiede

manutenzione e garantisce lunghissima durata nel tempo.

Bagni e sanitari

Attenzione al benessere negli ambienti dedicati alla cura del corpo: ampi, ben

calcolati e razionalizzati, sono rifiniti con grande pregio ed attenzione ai

materiali


76 accenni_08_2009 GIARDINI PELLIZZARI


Hotel Palladio - Via Contrà Oratorio dei Servi, 25 - 36100 Vicenza (VI) - Tel. 0444325347 - Fax. 0444 393632

Situato nel cuore di Vicenza, in un palazzo del XV secolo appena

restaurato, l'Hotel Palladio è a soli due passi dalla Basilica Palladiana e

dal Teatro Olimpico, e rappresenta il luogo ideale per qualsiasi tipo di

soggiorno, sia per lo svago, sia per gli affari e lo shopping.

Con la sobrietà della facciata e la raffinatezza degli ambienti, unisce al

comfort un servizio personalizzato, un'atmosfera rilassante ed una calda

ospitalità, essendo dotato di tutte le più moderne comodità pur

conservando lo charme e la classe tipici di un grande albergo.

www.hotel-palladio.it

acc-HotelPalladio.qxd 24-03-2009 14:26 Pagina 1

IL GRANDE VASO CHE ARREDA

VASERIA DRAGO Via Ca' Toalda, 5 - 36015 Schio (VI) - Italy - Tel.: +39.335.7221647 - Fax: +39.0445294574

Palazzo Soranzo in Lonigo

Già presente nelle mappe

settecentesche, dagli elementi

affrescati e dalle tecniche

costruttive, si desume che il

corpo del palazzo risalga al

periodo seicentesco.

L’attuale disposizione interna,

di epoca successiva, è

caratterizzata da un importante

piano nobile, spazioso e

luminoso completo di affreschi

e travi tutte dipinte a mano

L’intervento nel suo complesso

Il restauro conservativo è volto a valorizzare Palazzo

Soranzo recuperando importanti affreschi e pietre dell’epo-

ca (come le colonne presenti al piano attico).

La ristrutturazione si concluderà con la realizzazione, al

piano terra, di un ampio appartamento con travi a vista con

alti solai e di un elegante studio (anch’esso affrescato) con

doppio ingresso, di un prestigioso piano nobile ed un elegan-

te attico con vista sul Duomo e sulla cittadina di Lonigo.

A fianco del corpo principale della villa sorgerà, sull’impron-

ta della vecchia barchessa, una elegante e raffinata villetta

affiancata su due livelli con un importante giardino pensile.

RESIDENZIALE

79PALAZZO SORANZO accenni_08_2009

acc-LonigoAcropolis.qxd 23-03-2009 17:19 Pagina 79

[email protected]

IMMOBILIARE ESSETIMontecchia di Crosara (VR)Via Adige 36

Tel. 045 6176020

Il restauro per un nuovo splendore

Dopo un attento studio storico dei particolari e una

meticolosa progettazione si è sviluppato l’intero pro-

getto di ristrutturazione. I particolari, gli elementi sto-

rici, il valore storico della villa è stato la chiave che ci

ha portato a eseguire un così importante intervento.

Nonostante si lavori su palazzi pieni di storia l’in-

tervento di restauro mira ad ottenere anche un ele-

vato comfort attraverso elementi di sicura avan-

guardia tecnologica costruttiva e puntando su

materiali di primissimo ordine (terrazzi alla vene-

ziana, pavimenti e rivestimenti in marmo, soluzioni

anche di pavimenti in parquet).

La progettazione è stata affidata all’Architetto

Massimo Bigi di Lonigo (VI), attento e profondo

conoscitore dei palazzi storici della cittadina di

Lonigo che attraverso uno studio mirato è riuscito

a riportare il Palazzo Soranzo all’antico prestigio.

Il delicato e preciso restauro è stato affidato alla

ditta Tirapelle Piergiorgio di Terrossa di Roncà,

impresa edili che vanta uno storico nel settore di

oltre 40 anni e si dedica quasi esclusivamente ad

interventi di restauro ed alla realizzazione di

importanti ville signorili.

Sottonell’attico le volute del tetto inlegno

LE CARATTERISTICHE TECNICHE NEL DETTAGLIO

L’ingresso sarà caratterizzato da un prestigio-

so androne affrescato con un elegante battuto

alla veneziana e scale d’ingresso e di collega-

mento ai piani in marmo; è previsto l’inseri-

mento di un elegante ascensore vetrato.

Saranno ricavati garage e posti auto per le

diverse unità abitative.

Appartamento al piano terraBattuto alla veneziana

Riscaldamento a pavimento

Predisposizione di impianto di climatizzazione

Predisposizione impianto allarme

Parquet nella camere

Porte interne con cornici lavorate a mano

Bagno in gres porcellanato o marmo (a scelta

del Cliente)

Vetri con vetrocamera basso emissivo

Portoncini d’ingresso blindati

Piano nobileBattuto alla veneziana

Riscaldamento a pavimento





Bagno in gres porcellanato



Affresco dell’epoca nella zona giorno

AtticoRiscaldamento a pavimento





Bagno in gres porcellanato



Travatura soffitto a vista

Due ampie terrazze

Vano esterno

Accesso al secondo piano con scala ed ascen-

sore in uso esclusivo per l’accesso al secondo

piano

Nelle fotoparticolari degli affreschioriginali di Palazzo Soranzo

80 accenni_08_2009 PALAZZO SORANZO

acc-LonigoAcropolis.qxd 23-03-2009 17:19 Pagina 80

acc-DallaValle.qxd 24-03-2009 16:39 Pagina 8

82 accenni_08_2009 ACROPOLIS

Disegnate pensando al benessere. Le Ville di Sovizzo Colle, come tutte le realizzazioni del Gruppo Acropolissono abitazioni di pregio, dotate di assoluto comfort abitativo, costruite in un luogo salubre, soleggiato, lontanoda campi elettrici o magnetici, lontano da fonti di inquinamento ed aree di disturbo.

Vivere dentro un’oasi verdeLe Ville del Colle: residenze lussuose, eleganti, esclusive. Lontane da traffico, smog e rumori,

ma realmente comode alla viabilità ed ai servizi della città. Certificate CasaClima Classe A

RESIDENZIALE

Sovizzo Collecon vista sui Castelli di Giulietta e Romeo

acc-villedelcolle.qxd 23-03-2009 18:29 Pagina 82

83ACROPOLIS accenni_08_2009

Vivere in un ambiente sano non è una visione ma una risposta concreta

alle esigenze dei nostri tempi. Le Ville del Colle sono realizzate con tecnologie

innovative e materiali ecocompatibili, con l’obiettivo di raggiungere un reale

risparmio energetico ed un totale comfort abitativo.

Queste residenze eleganti e signorili rappresentano un nuovo modo di abitare

lo spazio aperto con la consapevolezza della necessità di ridurre inquinamen-

to e consumi per acquisire uno stile di vita adeguato ai mutati scenari del con-

temporaneo.

Consegna LUGLIO 2009Il cantiere del complesso residenziale sulle colline di

Sovizzo - in posizione incantevole e privilegiata - e

visibile in Via Castegnini n. 18/19, è giunto alla fase

finale di realizzazione. Sono ancora disponibili:

CASACLIMA CLASSE ATutte gli edifici del complesso sono certificati dall’agenziaCasaclima di Bolzano in Classe energetica A: tradotto in termi-ni pratici, aldilà degli aspetti legati al comfort, questo significache le abitazioni hanno una prestazione energetica di 22 kW/m2

anno, pertanto le spese per il riscaldamento saranno contenu-te entro i 176,00 Euro/anno ogni 100 m2 di superficie utile

Un piccolo esclusivo complessoIn un contesto di sole cinque splendide e raffinate resi-

denze sono state inserite le ville singole (foto sopra)

e le ville bifamiliari (foto sotto), tutte di notevoli

dimensioni, ciascuna con le proprie pertinenze, zone

adibite a verde e proprie caratteristiche peculiarità.


Studio e progettazione d’interniRealizzazione arredamenti su misura moderni e classici

Forniture per casa vacanzeHotel

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LA FALEGNAMERIA S.a.S. Di Citton Tiziano & C. - 36061 Bassano del Grappa (VI) - Via Bortolo Sacchi, 37/41 - Tel. /Fax 0424 567801

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Villa unifamiliareuna bellissima villa singola, molto

grande, distribuita su due piani con

una torre che include anche una

parte della zona notte

Ville bifamiliaridue ville affiancate distribuite su tre

piani, con giardino esclusivo di

proprietà e entrate indipendenti, vista

panoramica

Le VILLE di SOVIZZO COLLE

ed il COMFORT ABITATIVO

Il comfort abitativo nasce dall’omoge-

neità delle sensazioni che si provano

nell’interno della abitazione. Su que-

ste basi Acropolis lavora affinchè non

esistano le sensazioni di caldo, di fred-

do, di umido, di secco in modo che vi

sia una unica sensazione: quella di

“star bene”. Nella casa così costruita

si forma un microclima che è fonte

soprattutto di benessere psicofisico,

mentre nessun senso di disagio viene

avvertito.

Alta tecnologia

Le soluzioni costruttive prevedono

mattoni in legno mineralizzato, legno,

fibra di legno, impianto geotermico

per il recupero del calore e la termore-

golazione degli ambienti. Tutto con

standard elevatissimi.


86 accenni_08_2009 GE.COS

A Breganze, un Residence disegnato intorno al buon vivere

Alle porte di Vicenza, in pieno territorio DOCG di Breganze, sta nascendo un nuovo Residence

pensato per offrire un innovativo stile di vita a famiglie esigenti, sotto ogni aspetto

RESIDENZIALE

Proprio come il fiore più amato - da cui prende il nome - il

Residence La Rosa è una tipologia residenziale di estrema ele-

ganza. Si posiziona nella fascia alta del mercato, rivolgendosi a

coloro che desiderano una totale indipendenza, senza i condizio-

namenti tipici del condominio, ma che al tempo stesso apprezza-

no i vantaggi del vivere in una piccola community sia sotto il pro-

filo della sicurezza che per il contenimento del costo dei servizi.

L’idea che ha dato origine a questa realizzazione - e a quelle ana-

loghe che Ge.Cos intende intraprendere sul territorio vicentino -

nasce da una semplice considerazione: perché riservare solo alle

residenze di vacanza (di mare o montagna) quelle tipologie di ser-

vizi che potrebbero radicalmente cambiare la qualità della vita,

quali piscine, aree benessere, aree ricreative, etc.?

Perché non trasferire appunto questi “accessori” di well-being, que-

acc-Gecos.qxd 23-03-2009 18:18 Pagina 86

87GE.COS accenni_08_2009

www.gecosgroup.eu

GE.COS SPAVicenzaVia vecchia Ferriera, 22

Tel. 0444 1870708 [email protected]

sti “generatori di relax”, anche nella casa che per dieci o undici

mesi all’anno rappresenta la quotidianità?

Il residence “La Rosa” è stato pensato per diventare la naturale

risposta.

Grande attenzione alla progettazione degli spazi, all’utilizzo dei

materiali, alle scelte costruttive, cercando di creare qualcosa che

possa generare benessere fin dal risveglio del primo mattino.

Nove grandi ville, totalmente indipendenti eppure così profonda-

mente interconnesse tra loro, ricche di luce grazie alle immense

vetrate che le caratterizzano, dotate di riscaldamento a pavimento,

rivestimenti alla veneziana e marmo nelle grandissime zone giorno,

bagni in marmo con grandi vasche idromassaggio, legnami ricerca-

ti nelle zone notte; tutte le case dispongono di tre o quattro came-

re da letto, di cui la “padronale” con guardaroba e bagno a propria

esclusiva disposizione; impianti per il solare ed impianti domotici a

controllo remoto per la gestione del sistema di allarme antintrusio-

ne, di climatizzazione e delle luci, soffitti con travi a vista e serra-

menti di high-standing, con porte scorrevoli che conducono alle ter-

razze ed ai verdissimi giardini.

Tutte le abitazioni sono incastonate attorno alla splendida pisci-

na al centro del complesso immobiliare, ornata da passerelle in

legno e giochi di finestrature studiate per portare luce al piano

interrato dove insistono le autorimesse.

Per garantire la privacy ai residenti, le siepi a cortina circon-

dano le singole proprietà e le entrate secondarie al piano inter-

rato permettono ai residenti l’accesso alle proprie abitazioni

con assoluta riservatezza e discrezione.

Tutto a favore del buon vivere.

acc-Gecos.qxd 23-03-2009 18:40 Pagina 87

acc-volvo.qxd 24-03-2009 16:00 Pagina 60

acc-volvo.qxd 24-03-2009 16:00 Pagina 61

„Ogni uomo ha un sogno e ogni sogno

può diventare una casa Eiland

“

di Chiara Borsato

Eiland,case da sogno

Mentre gli amplificatori mediatici regala-

no ogni giorno colorate riflessioni sulla

crisi economica, i più saggi usano le loro

risorse per investire sul proprio benessere e

la propria salute.

Una casa confortevole e sana rimane di

fatto l’investimento più saggio e un inesti-

mabile capitale a rendimento garantito.

Per sempre.

Se ne sono accorti anche i nostri governan-

ti che qualche giorno fa hanno approvato

una legge quadro, da reinterpretare regio-

ne per regione, con lo scopo di incentivare

lo sviluppo dell’edilizia e nella fattispecie

dell’edilizia sostenibile. Il Veneto ha corso

ancora più velocemente di Palazzo Chigi e

con qualche giorno di anticipo ha varato un

provvedimento che prevede una semplifica-

zione burocratica e un aumento di cubatu-

ra gratuito per quanti andranno ad amplia-

re o ricostruire la propria casa, a condizio-

ne che vengano rispettati determinati crite-

ri qualitativi.

Nella giungla di aziende e pseudo-tali che

operano nel settore edile, val la pena di

andare sul sicuro e scegliere una ditta

capace di dar forma a case da sogno

garantendo competenza ed esperienza spe-

cifica. La Eiland, con sede a Schio, e atti-

va in tutto il nord Italia, realizza edifici

90 accenni_08_2009 EILAND

acc-Eiland.qxd 24-03-2009 16:10 Pagina 90

91EILAND accenni_08_2009

con componenti prefabbricate a telaio in

legno completamente su misura. Si tratta

della frontiera più innovativa e intelligente

della bioedilizia: l’edificio viene composto

da elementi con uno scheletro costituito da

legnami certificati e isolazioni di origine

naturale. Ciascuna componente viene poi

rivestita di gesso-fibra, un materiale con

caratteristiche strutturali e traspiranti,

capace di regolare perfettamente il gra-

diente di umidità interno all’edificio.

La struttura viene curata in ogni minimo

dettaglio lungo tutta la filiera produttiva:

dallo stabilimento, dove ad esempio i serra-

menti vengono premontati evitando il pro-

blema di spifferi e ponti termici indesidera-

ti, fino al cantiere, quando squadre di mon-

tatori professionisti assicurano la massima

stabilità e prestanza termica dell’edificio.

Il risultato è nella parola stessa Eiland,

termine che in lingua fiamminga significa

Isola. Isola di benessere, ma anche struttu-

ra perfettamente isolata e qualitativamen-

te ineccepibile.

È importante precisare che questa tecno-

logia costruttiva, da diversi decenni diffusa

in tutti i paesi dell’europa centro-setten-

trionale, offre numerosi vantaggi competi-

tivi – comprovati da una diffusione in

costante aumento - anche su lavori di

Eiland, case da sogno


acc08_fontana.pdf 24-03-2009 15:51:35

ampliamento e sopraelevazione.

Le tempistiche di cantiere infatti si riduco-

no notevolmente rispetto all’edilizia tradi-

zionale: basti pensare che una casa prefab-

bricata con il sistema Eiland viene monta-

ta in due o tre giorni e consegnata “chiavi

in mano” in circa tre mesi. Da solo questo

fatto rende meno indesiderabili i lavori di

ampliamento di una casa già abitata, spes-

so procrastinati all’infinito per la semplice

paura di veder girare i muratori fino a una

scadenza che non arriva mai.

Inoltre, per quanto riguarda nello specifico

le sopraelevazioni, molti architetti contem-

poranei stanno cominciando a comprende-

re i vantaggi della prefabbricazione con

strutture a telaio, al di là delle ottime pre-

stazioni termiche.

Questa tipologia costruttiva infatti è com-

pletamente antisismica (il legno assorbe

meglio del cemento e del metallo le vibra-

zioni oscillatorie del suolo) e notevolmente

più leggera rispetto al laterizio. Pertanto

la necessità di corroborare la struttura

preesistente per supportare il carico dei

piani aggiunti viene ridotta al minimo e i

lavori vengono di molto semplificati.

Insomma, investire sì, ma con buonsenso,

affidandosi a un partner competente e

serio. La ditta Eiland, nell’ottica di una

massima tutela ai propri clienti garantisce

sia tempi e costi dei lavori, definiti a con-

tratto, sia la qualità degli interventi, realiz-

zati nel rispetto della rigida e districata

normativa di settore che va dalla sicurezza

dei cantieri, all’ambiente, fino all’idoneità

dei materiali.

Con Eiland dunque il sogno diventa realtà,

la realtà più confortevole e sicura dove

abbiate mai vissuto. www.eiland.it

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93EILAND accenni_08_2009

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acc-Alpina.qxd 23-03-2009 16:59 Pagina 1

Mettere in sintonia la sensibilità umana

con il mondo delle alte vette senza provare

la fatica fisica e le difficoltà tecniche.

Maurizio Camposeo non è infatti un alpi-

nista, probabilmente nemmeno un escur-

sionista, ma - come cita Franco Michieli -

le sue montagne "le tira fuori dalle emo-

zioni, seguendo un istinto raffigurativo che

si libera durante la notte, tranquillo nel suo

salotto-studio con luce fissa artificiale,

quando i suoi pennelli ed i colori ad olio

danno vita a forme e linee piene di croma-

ticità fantastiche, che creano spazi soprae-

levati e vuoti improvvisi, stacchi fra le

quinte sovrapposte, nubi di quelle che

costringono a contemplazioni colme di

domande".

Per Maurizio la montagna è stata una fol-

gorazione, una apertura ad una personale

ricerca arrivata proprio nel momento in cui

già si stava distaccando dalla pittura figu-

rativa, espressione del suo periodo prece-

dente, per entrare con vigore nel campo dei

colori. Colori che diventano forme sponta-

nee, montagne emotive che la tela non può

contenere, al punto da essere costretta a

lasciarle straripare verso le loro vette.

Essenziali.

95MAURIZIO CAMPOSEO accenni_08_2009

Le MONTAGNEESSENZIALI

di Maurizio Camposeo

www.antersass.it/mauriziocamposeo

di Anna Trenti

Maurizio Camposeo nato a FrancavillaFontana (Brindisi) nel 1965, vicentino dal1971, figlio di un “maestro d’arte”, dal 1981è garzone di bottega nella Stamperia d’arte diGiuliano Busato; comincia con le prime espo-sizioni di pittura nel 1986, cui seguono nume-rose mostre in vari centri del Veneto.Intorno al 2000, Camposeo lascia la pitturafigurativa e intraprende uno stile personalissi-mo di illustrazione della montagna in collabo-razione con l’alpinista Alberto Peruffo, da cuinascono la Collezione Pakistana e laCollezione Tibetana (nelle foto).Oggi Maurizio lavora a scenografie per un’in-novativo spettacolo teatrale.

ARTE

Collezione TibetanaColori, linee e spazi di alturescavate nell’interiorità

„Colori che diventano

forme spontanee,

montagne emotive

che la tela non può

contenere

“

acc-Maurizio.qxd 23-03-2009 16:47 Pagina 95

New Family

si rivolge ai rivenditori e

agli arredatori più esigenti

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acc-Newfamily.qxd 25-03-2009 9:34 Pagina 1

Il giornalista Federico Rampini è stato

ospite del Ladies’ Circle N. 7 di Vicenza

all’Hotel Villa Michelangelo di Arcugnano,

per una serata conviviale dove ha presen-

tato il suo ultimo libro. Scritto con Carlo

De Benedetti e Francesco Daveri, il libro si

intitola “Centomila punture di spillo.

Come l’Italia può ritornare a correre”.

Federico Rampini, giornalista, è attual-

mente corrispondente da Pechino del

quotidiano “La Repubblica”. E’ stato Vice

Direttore e capo della redazione milanese

“Il Sole 24 Ore”. Successivamente inviato

del quotidiano “La Repubblica” a Parigi,

Bruxelles e San Francisco. Ha insegnato

nelle università di Berkeley e Shanghai.

Oltre al libro di cui ha parlato nella serata,

ha scritto numerosi saggi nei quali analiz-

za gli aspetti economico culturali di Cina

ed India quali paesi emergenti.

97LIBRI accenni_08_2009

LETTURE

a cura del LADIES’ CIRCLE VICENZA

Il Ladies Circle è un’Associazione interna-

zionale di donne che contribuiscono in

modo attivo alla realizzazione di un ideale

concreto di “amicizia ed impegno sociale”.

Dal loro codice evidenziamo:

• favorire l’amicizia tra giovani donne sul

piano locale, nazionale ed internazionale

al fine di promuovere la reciproca cono-

scenza e comprensione.

• ampliare i valori culturali attraverso con-

ferenze e dibattiti.

• essere non politico e non settario.

Il Circolo promuove un “service” internazio-

nale e vari “service” a livello locale gestiti

dall’associazione di ciascuna città in favore

della comunità e delle realtà più deboli e

bisognose di aiuto.

Nato in Gran Bretagna nel 1930, in Italia il

primo circolo è sorto a Rimini nel 1974. Il

Ladies’ Circle n. 7 di Vicenza festeggia que-

sto anno il suo ventennale.

Centomila punture di spillo

Nella foto

Federico Rampini con

Alessandra Dalla Fontana

e Joëlle De Jaegher

Il mondo in cui vivia-

mo sta cambiando

velocemente: è un

mondo dove irrompo-

no nuovi protagonisti,

dove antichi equilibri

vengono rotti, sfide e

problemi mai incontrati prima chiedono soluzio-

ni. Ma qual’è esattamente la natura dei pericoli

che ci minacciano? E qual’è il modo di “difender-

si attaccando”, per vincere le sfide, senza accon-

tentarsi di limitare i danni?

Un grande imprenditore europeo e il nostro più

importante inviato nell’Impero di Cindia rispon-

dono a queste domande offrendoci un punto di

vista nuovo e a suo modo rivoluzionario. Le scel-

te da fare non riguardano solo i governi e le clas-

si dirigenti. Riguardano prima di tutto la vita quo-

tidiana di ciascuno di noi, delle famiglie, delle

imprese.

Siamo noi, che come tante “punture di spillo”

possiamo agire dal basso per scuotere un siste-

ma politico o produttivo alle volte un po’ indo-

lente.

acc-Libro.qxd 23-03-2009 16:40 Pagina 97

8 Pos

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ARCHITETTURAfra network e trasparenze

RESIDENZIALEinterventi sul territorio

INTERIORSpiace solo fuori standard

FILIPPO DE MARCHIRIDISEGNA AMBIENTI E STRATEGIE PER ASCOLTARE I MERCATI

Innovazionee creatività vinconoancora

ATH_accenni08-cop.qxd 23-03-2009 18:33 Pagina 1

accenni 08

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studio molini

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