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Provincia di Pesaro e Urbino - Riserva Naturale Statale Gola del Furlo
Centro Studi Faunistici ed Ecologici di Pesaro
con il patrocinio dell’associazione Ornitologi Marchigiani
ACQUATICO A CHI?
RESOCONTO DEI CENSIMENTI DEGLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI ALLA GOLA
DEL FURLO (gennaio 2014)
A cura di Paolo Giacchini
Acquatico a chi? La domanda è più che legittima.
Cosa c’entra cercare gli uccelli acquatici alla gola del Furlo, patria degli uccelli rupicoli tra cui la maestosa
aquila reale, il potente falco pellegrino, e poi gheppio, rondone maggiore, rondine montana, passero
solitario, ecc., ecc.?
Ebbene, la diga che ha prodotto il lungo lago sul fiume Candigliano, negli ultimi 30 anni ha permesso anche
la creazione di ambienti umidi oggi occupati da una interessante comunità di uccelli acquatici.
Nelle giornate del 25 e 26 gennaio 2014, dalla collaborazione tra Riserva Naturale Statale Gola del Furlo e
Centro Studi Faunistici ed Ecologici di Pesaro, con il patrocinio dell’associazione Ornitologi Marchigiani, è
nata questa iniziativa, in cui si sono svolte due sessioni ufficiali per il censimento degli uccelli acquatici
svernanti lungo la gola del Furlo.
Sabato 25 gennaio, dopo una breve presentazione su specie e scopo del monitoraggio, si è tenuto il
censimento dei cormorani che utilizzano il Furlo come sito di riposo notturno (dormitorio invernale). Sono
stati censiti 224 cormorani sulla vegetazione ripariale che si è sviluppata lungo la gola, di cui almeno 24
giovani; il dormitorio viene condiviso anche da un airone bianco maggiore.
Il numero appare in flessione rispetto allo scorso anno, ma il dormitorio si conferma come uno dei più
grandi della regione Marche, accogliendo cormorani provenienti sia dal medio e basso corso del fiume
Metauro che dalla vallata del Candigliano e dalle aste fluviali minori dell’entroterra pesarese.
I dati affluiscono nella banca dati del progetto CorMan (Cormorant Management = Gestione sostenibile
delle popolazioni di Cormorano), promosso da Unione Europea e Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare, con il coordinamento di ISPRA, per valutare i contingenti degli animali svernanti in
Europa, al fine di garantirne una gestione corretta, soprattutto in regioni dove la sua presenza è in conflitto
con le attività antropiche della pesca.
Domenica 26 gennaio si è svolto il censimento degli uccelli acquatici svernanti nell’ambito del progetto
IWC (International Waterbird Census = Censimento Internazionale degli Uccelli Acquatici), promosso a
livello europeo e coordinato in Italia da ISPRA. Anche in questo caso, gli intervenuti all’iniziativa, coordinati
da personale appositamente abilitato da ISPRA, hanno percorso la gola del Furlo per censire le diverse
specie e ottenere un quadro degli uccelli acquatici presenti durante l’inverno, da far convergere nella banca
dati dei censimenti effettuati in tutte le zone umide nazionali ed internazionali. Anche in questo caso, lo
scopo è quello di promuovere la buona gestione degli ambienti umidi, particolarmente minacciati in gran
parte d’Europa.
Questi i risultati del nostro censimento:
- airone bianco maggiore 2
- airone cenerino 2
- cormorano 160
- gallinella d’acqua 2
- germano reale 38 (quasi tutti già in coppia)
Ad essi si sono aggiunti, in particolare, la coppia di aquila reale che ci ha deliziato con le sue evoluzioni
aeree, oltre a due gruppi di taccole (almeno 30 e 50 individui), cincia bigia, cinciallegra, cinciarella,
colombaccio, fringuello, merlo, pettirosso, picchio verde, tordo bottaccio, verdone.
Foto 1 – La Gola del Furlo (foto Paolo Giacchini).
Foto 2 – Il dormitorio dei cormorani lungo la Gola del Furlo; notare il bianco del guano che riveste gli alberi
più utilizzati per il riposo notturno (foto Paolo Giacchini).