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Acque interne e marinoAcque interne e marino--costiere. costiere. Lo stato delle conoscenze.Lo stato delle conoscenze.
Punti di forza e di debolezzaPunti di forza e di debolezza
CONFERENZA PERMANENTE PER LA PARTECIPAZIONE SOCIALEFirenze - 24 ottobre 2006
AR
PAT
PRAA piano regionale azione ambientale
PRAA piano regionale azione ambientale
Aree di azione prioritarie
• Cambiamenti Climatici
• Natura e biodiversità e difesa del suolo
• Ambiente e Salute
• Uso Sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti
• Ridurre le emissioni di gas serra in accordo col i Protocollo di Kyoto
• Razionalizzare e ridurre i consumi energetici• Aumentare la percentuale di energia
proveniente da fonti rinnovabili• Aumentare la percentuale delle aree protette,
migliorarne la gestione e conservare la biodiversità terrestre e marina
• Ridurre la dinamica delle aree artificiali• Mantenimento e recupero dell’equilibrio
idrogeologico e riduzione dell’erosione costiera• Prevenzione del rischio sismico e riduzione
degli effetti• Ridurre la percentuale di popolazione esposta
all’inquinamento atmosferico• Ridurre la percentuale di popolazione esposta
all’inquinamento acustico, all’inquinamento elettromagnetico e alle radiazioni ionizzanti
• Ridurre gli impatti dei prodotti fitosanitari e delle sostanze chimiche pericolose sulla salute umana e sull’ambiente
• Ridurre il grado di rischio di accadimento di incidente rilevante nel settore industriale
• Ridurre la produzione totale di rifiuti, migliorare il sistema di raccolta e diminuire la percentuale conferita in discarica
• Bonificare i siti inquinati e ripristinare le aree minerarie dismesseTutelare la qualità delle acque interne e costiere e promuovere un uso sostenibile della risorsa idrica
Macrobiettivi
•• L’L’AgenziaAgenzia definisce le definisce le proprie prioritàproprie priorità sulla base sulla base degli obiettivi e delle linee strategiche degli obiettivi e delle linee strategiche
individuate nel Piano Regionale di Azione individuate nel Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) Ambientale (PRAA)
•• che costituisce il punto di riferimento per le che costituisce il punto di riferimento per le attività di ARPAT nel campo della protezione attività di ARPAT nel campo della protezione ambientale e della Sostenibilità dello Sviluppo ambientale e della Sostenibilità dello Sviluppo
nel periodo 2007nel periodo 2007--2010.”2010.”
PRAA
LE DIRETTIVE PER ARPAT
A) Razionalizzazione delle attività: efficacia ed efficienza, coerenza e congruità rispetto alle problematiche territoriali ed alle risorse
B) Il concetto di controllo deve porsi, oltre al tradizionale obiettivo di verifica di stato sulle matrici, anche quello di migliorare la qualità ambientale adottando un approccio integrato tra le varie matrici allargandosi agli aspetti gestionali legati ai processi produttivi
C) La conoscenza dell’ambiente: “fare sistema”
D) L’integrazione
E) Informazione, comunicazione, formazione, educazione ambientale, documentazione
Uso sostenibile delle risorse naturali
Risorsa idrica I
• revisione dei percorsi amministrativi e tecnici, al fine dell’adeguamento alle novità del D.lgs. 152/06
• monitoraggio dei corpi idrici significativi della regione, sia superficiali che sotterranei
• raccolta dati e loro elaborazione per ottenere indici sintetici che descrivano la qualità della risorsa idrica della regione.
• ricerca di sostanze pericolose nelle diverse matrici acquose
• azioni di supporto per il raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano di tutela delle acque, per accompagnare il processo di adeguamento alla normativa di tutti gli scarichi sotto i 2000 A.E.
Uso sostenibile delle risorse naturali
Risorsa idrica II
• partecipare agli accordi di programma relativi alla tutela della risorsa idrica;
• supporto alle amministrazioni titolari di procedimenti amministrativi nelle valutazioni ex ante;
• attuazione di piani di controllo integrati sulle emissioni puntuali (scarichi idrici) e diffuse (uso agricolo della acque);
• il monitoraggio delle acque costiere, dei sedimenti e delle biocenosi marine e la designazione delle acque destinate alla vita dei molluschi;
• coordinamento e integrazione per definire linee guida ed indirizzi sul rilascio delle autorizzazioni agli scarichi e sulle tecniche depurative;
Uso sostenibile delle risorse naturali
Risorsa idrica III
• monitoraggio delle acque di balneazione e controllo delle foci fluviali
• monitoraggio sulle sostanze pericolose nelle acque e nei sedimenti marini;
• sperimentazione su nuovi bioindicatori per una valutazione della complessità ambientale costiera
• Partecipazione al processo di attuazione della normativa in materia di IPPC
Uso sostenibile delle risorse naturali
Risorsa idrica IV
Collaborazione con altre istituzioni pubbliche e private per:• la realizzazione di progetti di riutilizzo delle acque sia per usi
industriali che per usi irrigui e civili;
• l’individuazione di acquiferi o parte di essi a maggior contaminazione, e progettazione di sistemi di riutilizzo industriale e di bonifica degli stessi acquiferi
• la definizione dei programmi di azione per la riduzione della presenza di nitrati nelle acque sotterranee
NATURA E BIODIVERSITA’
Rischio idrogeologico ed erosione costiera
• Sviluppo e aggiornamento dei catasti ambientali
• Sostenere la valutazione dei piani e programmi
• Attività di monitoraggio e controllo su movimentazione di materiali (dragaggi portuali, ripascimenti, cave marine, ecc.) in ambiente marino ed in aree contigue, ai fini di verificarne l’impatto sugli ecosistemi costieri
• Supporto tecnico a Regione, Province e Comuni costieri nelle VIA
Ambiente e Salute
• Integrazione con le strutture del S.S.R. per:
• l’individuazione di azioni di monitoraggio e formazione di indicatori integrati ambiente/salute;
• lo sviluppo di metodologie e azioni tese a disegnare mappe e profili di rischio integrato, ambientale e sanitario, dei principali comparti produttivi
• definizione/attuazione/valutazione dei Piani integrati di salute e supporto delle strategie integrate promosse dalle Società della salute
coordinamento e integrazione tra autorità competenti, ARPAT, corpi di polizia anche sotto il profilo dei sistemi informativi
Ambiente e Salute
Acqua e Alimenti
• Razionalizzazione delle attività relative al controllo delle acque a consumo umano, attraverso la concertazione tra i dipartimenti prevenzione delle ASL e i dipartimenti ARPAT
• Coordinamento e razionalizzazione delle attività di analisi chimiche, microbiologiche e fisiche per gli alimenti, in cooperazione tra ARPAT Aziende UU.SS.LL. e Sezioni Toscane dell’Istituto ZooprofilatticoSperimentale
Ambiente e Salute
impatto dei prodotti fitosanitari e delle sostanze chimiche pericolose
• indagini sui consumi ed utilizzi di fitofarmaci, sui metodi di controllo delle infestanti e valutazione di impatto ambientale dell’uso dei diserbanti;
• controllo sulle sostanze e preparati chimici pericolosi
• indagini -anche a seguito dei risultati del Progetto Sostanze Pericolose di cui al D.Lgs. 152/2006- per la valutazione degli impatti sull’ambiente e su eventuali interazioni con la salute umana
NATURA E BIODIVERSITA’
• Aree protette e biodiversità
• Contribuire al monitoraggio dello stato della qualità ambientale e accertamento degli eventuali danni alle risorse
• Sviluppare e condividere metodologie di monitoraggio per la valutazione ex ante ed ex post nei progetti soggetti a VIA
• Estensione delle indagini di funzionalità fluviale (IFF) ai corpi idrici
significativi
A) Cambiamenti climaticia3) aumentare la percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili
B) Natura, Biodiversità e Difesa del suolob3) mantenimento e recupero dell’equilibrioidrogeologico e riduzione dell’erosione costiera
C) Ambiente e Salutec3) ridurre gli impatti dei prodotti fitosanitarie delle sostanze chimiche pericolose sulla salute umana e sull’ambiente
D) Uso sostenibile delle Risorsed3) tutelare la qualità delle acque interne ecostiere e promuovere un uso sostenibile della risorsa idrica
• Monitoraggio del Fiume Arno con centraline automatiche• Monitoraggio sostanze pericolose
• Supporto tecnico all’Autorità di Bacino
• Rendere sostenibile il rilascio di acque dagli invasi nei periodi disiccità in relazione alla produzione di acqua potabile, al mantenimentodei cicli vitali dei corsi d’acqua e alla produzione di energia idroelettrica
Esempio di integrazione fra aree di azioni prioritarie
A) Cambiamenti climaticia3) aumentare la percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili
B) Natura, Biodiversità e Difesa del suolob3) mantenimento e recupero dell’equilibrioidrogeologico e riduzione dell’erosione costiera
C) Ambiente e Salutec3) ridurre gli impatti dei prodotti fitosanitarie delle sostanze chimiche pericolose sulla salute umana e sull’ambiente
D) Uso sostenibile delle Risorsed3) tutelare la qualità delle acque interne ecostiere e promuovere un uso sostenibile della risorsa idrica
• Campionamento acque superficiali, sotterranee, marino costiere e a specifica destinazione
• Attività di laboratorio anche attraverso indagini per la determinazionedi sostanze pericolose e fitosanitarie
• Elaborazione dei dati
• Supporto tecnico alla Regione per la stesura del Piano di Tutela delle acque e del P.R.A.A. e per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale in relazione anche alle specifiche azioni previste nel Piano di Tutela e negli Accordi di Programma in essere nella regione toscana
• Supporto alle Aziende Sanitarie Locali per il controllo sulla qualità delle acquead uso potabile, minerali ecc.
Esempio di integrazione fra aree di azioni prioritarie
Sintesi di alcuni risultati
Esempio:Gli accordi di Programma
• Il PRAA individua fra le principali attività di ARPAT la partecipazione agli accordi di programma relativi alla tutela della risorsaidrica;
es. Accordo di Programma per adeguamento scarichi alla normativa vigente
– Azioni di supporto per il raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano di tutela delle acque con un Protocollo d ‘intesa firmato nel Luglio 2005
AATO Toscana
3) Verifica del rispetto Programmazione
di Ambito
ARPAT direzione 2) Attribuzione del SECA
agli scarichi censiti, sulla base dei dati del monitoraggio (DGRT n.225/2003)
Gestori SII1) Censimento scarichi
e det.ne programma interventi e investimenti
Regione Toscana
Province Toscane4) Tavoli provinciali per l’individuazione della priorità degli interventi da eseguire
ARPAT Dip.ti Provinciali
Monitoraggio ambientale - Educazione ambientale
Esperienze in campo
Esperienze in laboratorio
RISORSA IDRICAprogrammazione e attività
territoriale
Monitoraggio Controllo
Attività di laboratorio Supporto Tecnico
•Acque superficiali•Acque superficiali destinate alla potabilizzazione• Acque sotterranee• Acque potabili (Aziende USL)• Acque minerali• Acque vita pesci• Balneazione• Molluschicoltura
• Mare
Monitoraggio
•FIUME ARNO •(centraline)
Monitoraggio
• Scarichi urbani• Scarichi industriali• Scarichi reti fognarie non depurate• Scolmatori di piena• Processi delle attività produttive• Lavori grandi opere• ecc.
Controllo
Attività di laboratorio
Chimico Biologico
• COD• BOD• O2 • Azoto• Fosforo• Sali• Metalli• ecc.
• IPA• Cromo• mercurio• Arsenico• Nonilfenolo• Fitofarmaci• Solventi• ecc.
Microbiologia• Escherichia coli• Salmonelle• Coliformi fecali• ecc.
Ecotossicologia• Daphnia• Selenastrum• Vibro Fischeri• ecc.
Biologia su campo• Macroinvertebrati• Fauna ittica• Macrofite• Microfite• ecc.
Qualità e Razionalizzazione Laboratori per macroaree
parametri base Sost.pericolose
LABORATORIO CHIMICOANALISI DI BASE E
SULLE SOSTANZE PERICOLOSE
Laboratorio microbiologico
Laboratorio ecotossicologicotest di tossicità
Indagini su campo Ittiofauna
Supporto Tecnico
• Elaborazione dati per:- Piano Regionale di Tutela Acque- Piano Regionale Azione Ambientale- Sistema Informativo Regionale Ambientale
Supporto Tecnico
• Regione e Province per l’individuazione di aree sensibili evulnerabili da Nitrati
• Regione (ASL) attraverso la classificazione acque destinate alla potabilizzazione
• Accordi di Programma con Ministero Ambiente, Regione ed Istituzioni locali (Tessile, Cuoio, Cartario, ecc.)
• Progetti Comunitari (Life, INTERREG, Twinning)• APAT - Ministero Ambiente per attività interagenziali “Gestione sostenibile delle Risorse Idriche”
• Province nell’ambito del rilascio di autorizzazioni allo scaricodelle acque reflue
• Comuni - ASL - Procura della Repubblica - NOE - Corpo Forestale
SUPPORTO TECNICO
Pareri al rilascio delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue e delle prescrizioni sulla gestione degli impianti di depurazione
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
1
(A.So): pozzi e sorgenti - potabile(A.So): pozzi e sorgenti - non potabile(A.So): pozzi e sorgenti - dest. potab.(A.So): piezometri - bonifiche(A.So): piezometri - discariche(A.So): piezometri - altro(A.So): monitoraggio - d.lgs 152/99A.Su.I: monit ambientaleA.Su.I: progetti specialiA.Su.I: monit D.Lgs 152/99A.Su.I: occasionaleA.Su.I: destinato potabilizzazioneA.Su.I: destinazione balneazioneA.Su.I: destinazione vita pesciA.Su.I: analisi dei sedimentiA.Su.I: materiali in sospensioneAcque con.umano (condotta D.Lgs 31/2001)Acque con.umano (imbottigliata D. Lgs 31/2001)Acque meteorichePiscineAcque termali e minerali: imbottigliataAcque termali e minerali: non imbott.Acque: percolatoA.M: balneazioneA.M: sedimentiA.M: altroAcque di dialisiAcque di altra tipologiaScarichi idrici ins. produt.
Campioni esaminati anno 2005
Controlli irregolari scarichi idricianno 2005
0
5
10
15
20
25
30
35
Scarichi idriciins. produt.
Scarichi idriciins. civili
Scarichi idrici:frantoi
Scarichi idriciins. zootecnici
Scarichi idr.pubb. fognat.
depurate
Scarichi idr.pubb. fognat.non depurate
Scarichi: altratipologia
per notizia di reatoper sanzione amministrativa
Cosa serve al sistema?
•Catasto degli scarichi urbani, industriali e domestici
•Cartografia delle reti idriche per uso potabile ed i punti di controllo
•Cartografia delle reti fognarie e degli scolmatori
•Integrare i dati di qualità delle acque per uso potabile effettuati da Arpat e dalle ASL
•Razionalizzare l’attività di monitoraggio sulle acque in accordo con le ASL
•Standardizzare a livello nazionale i nuovi metodi per le attività di monitoraggio previste dal dlgs 152/06