adria giu2014 n80

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Adria è viva? Rispondono i cittadini Inchiesta pag. 6 L’Adriese si rinnova e rilancia Sport pag. 19 Adria d’estate è partita col piede giusto Migliaia di persone all’inaugurazione, hanno reso onore agli sforzi degli organizzatori L a manifestazione più effervescente dell’anno in città è partita bene grazie a come è stato ideato e migliorato negli anni il calendario firmato Adria Shopping e organizzato in sinergia con altre associazio- ni ed enti pubblici. L’inaugurazione è stata salutata da migliaia di persone che si sono davvero godute spettacolo e novità. Al taglio del nastro affidato a due bimbi era presente anche l’Assessore regionale Isi Coppola che con la sua tipica energia ha plaudito i commercianti e gli imprenditori adriesi e polesani capaci di affrontare le sfide a testa alta. Anche il primo cittadino Massimo Bar- bujani ha plaudito la capacità di visione e di organizzazione dei venerdì in centro delle categorie economiche adriesi che sono stret- te dalla crisi ma che lanciano, giustamente il cuore oltre l’ostacolo e investono in vista di tempi migliori. La gente ha risposto in massa e si spe- ra che approfitti anche dei negozi e dei bar aperti, entrando per comprare e consumare. Perché è giusto godersi lo spettacolo e ap- plaudire ma va anche riconosciuto lo sforzo di chi l’ha organizzato. Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 80 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it ARRIVA DJ ALBERTINO CON RADIO DJ pag. 6 “Adria d’Estate”, la tradizionale mani- festazione estiva di Adria Shopping, l’associazione dei commercianti adriesi non finisce di stupire e per l’estate porta ad Adria Dj Albertino con Radio Dj e il suo staff che si esibirà durante la Notte bianca in programma l’8 di agosto. 10% 40% 50% 30% 30% 50% 50% 20% 20% 10% 10% 30% 20% 60% 40% 60% COUPON del risparmio Cogli le migliori offerte della tua zona! di Adria Il Museo della Cat- tedrale di Adria, il primo della Diocesi Adria-Rovigo è ormai realtà. Dopo anni di restauri al patrimonio culturale della chiesa madre della Diocesi, partiranno a breve i lavori per la realizzazione del primo stralcio del percorso museale. Un progetto che si realizza grazie a molti, tra questi anche un contributo di 200 mila euro stanziati dalla Fondazione Cariparo. pag. 8 PARTE IL PERCORSO MUSEALE IN CATTEDRALE 1994 - 2014 continua a pag. 3 Intervento È sempre una grande fatica andare in spiaggia coi bambini, anche perchè bisogna preoccuparsi di portare da mangiare e da bere. È bene attrezzarsi con una borsa frigo con ghiaccioli, vari bicchieri e tovaglioli, e poi 2 o 3 merende, un pasto comple- to, tanta acqua e frutta. Bimbi in spiaggia: soddisfiamo bene il loro appetito di Associazione Campagna amica Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi Speciale salute pagg. 29-34 L’EDITORIALE Expo2015: ci riguarda eccome! di Germana Urbani* L ’acqua, il mare e le spiagge venete sa- ranno uno dei temi forti della nostra Re- gione ad Expo 2015. Oltre ad esserci noi, sotto i padiglioni, occorre che il mondo che passerà da Milano decida di venirle a vedere le nostre spiagge e, magari, di farci un po’ di vacanza. Vien da chiedersi se ci stiamo pensando, se stiamo lavorando in questo senso o se la nostra classe politica travolta e – anche – un po’ sconvolta dagli ultimi scandali sulle tangenti abbia la testa altrove. Certo ci sono sempre gli impren- ditori del settore turistico-culturale che do- vrebbero crederci e investire ma, strozzati dalla crisi, anche molti di loro riescono solo a sopravvivere. Eppure Expo e le sue ricadute in ter- mini di promozione e impulso innovativo sono un’occasione da non perdere per fare sistema e seminare idee, progetti e fili rossi che tengano insieme economia e natura, città e spiaggia, ottimismo e positività da opporre fermamente alla crisi nera che an- che quest’anno mette i piombi alla nostra economia e tiene molte, troppe famiglie a casa invece che sul bagnasciuga. Occorre credere che Expo è davvero un’occasione di lavoro e sviluppo per il Veneto e mettersi in rete, lavorare. Noi veneti lo sappiamo fare bene. Lavoriamo dunque! *[email protected] Delta Sorriso s.r.l. Ambulatorio Odontoiatrico Direttore sanitario: OSTI Dott. STEFANO www.deltasorriso.it ADDIO ALLA DENTIERA! denti fissi in giornata senza bisturi, tagli e punti di sutura Tel. 0426 379442 www.deltasorriso.it Aperto anche il sabato RESPONSABILITÀ & RISARCIMENTO Dott.ssa Monica Gusella Professionista certificata iscritta nel registro degli esperti di infortunistica stradale. Adria (RO) Via Manzoni, 17 - Tel. 0426 902385 Porto Viro (RO) P.zza Garibaldi, 3 - Tel. 0426 631947 Servizi: Risarcimento danni •Sinistri gravi e mortali •Malasanità •Infortuni sul lavoro• Rivalsa datore lavoro •Consulenze assicurative

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Adria giu2014 n80

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Page 1: Adria giu2014 n80

Adria è viva?Rispondono i cittadini

Inchiesta

pag. 6

L’Adriese si rinnovae rilancia

Sport

pag. 19

Adria d’estate è partita col piede giustoMigliaia di persone all’inaugurazione,hanno reso onore agli sforzi degli organizzatori

La manifestazione più effervescente dell’anno in città è partita bene grazie a come è stato ideato e migliorato negli

anni il calendario firmato Adria Shopping e organizzato in sinergia con altre associazio-ni ed enti pubblici. L’inaugurazione è stata salutata da migliaia di persone che si sono davvero godute spettacolo e novità.

Al taglio del nastro affidato a due bimbi

era presente anche l’Assessore regionale Isi Coppola che con la sua tipica energia ha plaudito i commercianti e gli imprenditori adriesi e polesani capaci di affrontare le sfide a testa alta.

Anche il primo cittadino Massimo Bar-bujani ha plaudito la capacità di visione e di organizzazione dei venerdì in centro delle categorie economiche adriesi che sono stret-

te dalla crisi ma che lanciano, giustamente il cuore oltre l’ostacolo e investono in vista di tempi migliori.

La gente ha risposto in massa e si spe-ra che approfitti anche dei negozi e dei bar aperti, entrando per comprare e consumare. Perché è giusto godersi lo spettacolo e ap-plaudire ma va anche riconosciuto lo sforzo di chi l’ha organizzato.

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 80 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

ArrivA Dj Albertino con rADio Dj

pag. 6

“Adria d’Estate”, la

tradizionale mani-festazione estiva

di Adria Shopping, l’associazione

dei commercianti adriesi non finisce di stupire e per l’estate porta ad Adria Dj

Albertino con Radio Dj e il suo staff che si esibirà durante la Notte

bianca in programma l’8 di agosto.

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di Adria

Il Museo della Cat-tedrale di Adria, il primo

della Diocesi Adria-Rovigo è ormai realtà. Dopo anni

di restauri al patrimonio culturale della chiesa madre della Diocesi,

partiranno a breve i lavori per la realizzazione del primo stralcio del percorso museale. Un progetto che si realizza grazie a molti, tra

questi anche un contributo di 200 mila euro stanziati dalla Fondazione Cariparo.

pag. 8

PArte il PercorsomuseAle in cAtteDrAle

1994 - 2014

continua a pag. 3

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

È sempre una grande fatica andare in spiaggia coi bambini, anche perchè bisogna preoccuparsi di portare da mangiare e da bere. È bene attrezzarsi con una borsa frigo con ghiaccioli,

vari bicchieri e tovaglioli, e poi 2 o 3 merende, un pasto comple-to, tanta acqua e frutta.

Bimbi in spiaggia: soddisfi amo bene il loro appetito

di Associazione Campagna amica

continua a pag. 3

Intervento

È sempre una grande fatica andare in spiaggia coi bambini, an-che perchè bisogna preoccuparsi di portare da mangiare e da bere. È bene attrezzar-

si con una borsa frigo con ghiaccioli, vari bicchieri e tovaglioli, e poi 2 o 3 merende, un pasto completo, tanta acqua e frutta.

Bimbi in spiaggia: soddisfi amo bene il loro appetito

di Associazione Campagna amica

Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi

Speciale salute

pagg. 29-34

L’EDITORIALE

Expo2015: ci riguarda eccome!di Germana Urbani*

L’acqua, il mare e le spiagge venete sa-ranno uno dei temi forti della nostra Re-gione ad Expo 2015. Oltre ad esserci

noi, sotto i padiglioni, occorre che il mondo che passerà da Milano decida di venirle a vedere le nostre spiagge e, magari, di farci un po’ di vacanza. Vien da chiedersi se ci stiamo pensando, se stiamo lavorando in questo senso o se la nostra classe politica travolta e – anche – un po’ sconvolta dagli ultimi scandali sulle tangenti abbia la testa altrove. Certo ci sono sempre gli impren-ditori del settore turistico-culturale che do-vrebbero crederci e investire ma, strozzati dalla crisi, anche molti di loro riescono solo a sopravvivere.

Eppure Expo e le sue ricadute in ter-mini di promozione e impulso innovativo sono un’occasione da non perdere per fare sistema e seminare idee, progetti e fi li rossi che tengano insieme economia e natura, città e spiaggia, ottimismo e positività da opporre fermamente alla crisi nera che an-che quest’anno mette i piombi alla nostra economia e tiene molte, troppe famiglie a casa invece che sul bagnasciuga. Occorre credere che Expo è davvero un’occasione di lavoro e sviluppo per il Veneto e mettersi in rete, lavorare. Noi veneti lo sappiamo fare bene. Lavoriamo dunque!

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Page 3: Adria giu2014 n80
Page 4: Adria giu2014 n80

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Page 5: Adria giu2014 n80

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Page 6: Adria giu2014 n80

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Page 7: Adria giu2014 n80

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

è un marchio registrato di proprietà

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 27 giugno 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

Adria Nordesti lAvori Pubblici

pag. 9

Tanti cantieri aperti in centro

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pag. 10

Combattere al meglio il tumore

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pag. 19

Adria nuoto splendente

scAnDAlo tAngenti

pagg. 22-23

Non solo Mose

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pag. 24

Padova verde Lega

scuolA

pag. 26

Autonomia scolastica al meglio

Ficarolosolo A settembrele telecAmere Agli istituti

Avevano promesso al governatore Zaia che ci sarebbe voluta una settimana, e invece l’installazione delle telecamere di sorveglianza all’interno degli Istituti polesani di Ficarolo slitta a settembre. Colpa della burocrazia e delle ferie, ha spiegato l’amministratore Mauro Man-tovani, ma il progetto va avanti con l’obiettivo di offrire maggiori garanzie ai pazienti e ai loro familiari dopo che dieci dipendenti sono stati arrestati con l’accusa di maltrattamenti.

BusoscuolA Dell’infAnziA stAtAle Per 25 bAmbini A settembre

Dalla ristrutturazione dell’ex scuola prima-ria di Buso, nasce una nuova sezione di scuola dell’infanzia statale che farà parte dell’istituto comprensivo Rovigo 1. Un bel risultato per la frazione del capoluogo, che potrà contare da settembre su 25 posti per bambini dai 3 ai 5 anni, in attesa che apra anche il progettato asilo nido integrato comunale per bambini dai 12 ai 36 mesi. Per informazioni e iscrizioni, le famiglie interessate possono contattare gli uffici dell’Istituto comprensivo in via della Costituzione.

Cucina alternativaA fine luglioil festivAl vegAno

L’appuntamento è per il 25 e 26 luglio, ma non è per tutti. “VEGando per Rovigo” è infatti un grande festival della cucina e della cultura vegana, che si dipanerà tra conferenze, corsi di cucina, laboratori per bambini, musica in tema. Al centro di questo stile di alimentazione, ci sono il rispetto della vita animale in ogni sua manifestazione e la non violenza. Anche Expo 2015, che trasformerà per un anno Milano nella capitale mondiale del cibo, ha dato il suo patrocinio all’evento e alla dieta vegana. Un motivo in più per provare, ma consapevoli che ci vuole tanta, tanta buona volontà.

Politica venetafAlconi subentrA

A corAzzAri in regione

Il consigliere provinciale Stefano Falco-ni, Lega Nord, ha fatto il suo ingresso

nel consiglio regionale del Veneto dove ha preso il posto di Cristiano Corazzari,

diventato sindaco di Stienta con le elezioni amministrative del 25 maggio. Arrivato a Palazzo Celio nel giugno del 2009, Stefano Falconi, classe 1960,

è residente a Rosolina dove occupa pure la carica di consigliere comunale

dal 1995.

TerremotocomitAti in ProcurA:

“fu colPA Delle trivellAzioni”

La tesi non sarà facile da sostenere in tribunale, ma è certamente non priva di

suggestione. Il terremoto che nella prima-vera di due anni fa colpì anche il Polesine potrebbe essere stato dovuto alle attività

di trivellazione che si vanno svolgendo da tempo in un giacimento sperimentale nel Modenese. Questo è il contenuto dell’e-

sposto presentato in Procura da un nutrito drappello di associazioni ambientaliste,

prendendo spunto dai risultati delle attività svolte dalla commissione internazionale

“Ichese” voluta dalla regione Emilia Roma-gna alla fine del 2012, che adombrano possibili connessioni tra le due vicende.

Palazzo Roverellanumeri DA recorD Per “ossessione norDicA”

Quasi 55 mila visitatori paganti in quattro mesi, a cui aggiungere l’attenzione che la

critica nazionale ha riservato alla mostra e, di riflesso, anche alla città di Rovigo e al

territorio polesano. Sono numeri da primato, quelli con cui si è chiusa “Ossessione

Nordica”, la mostra ospitata a palazzo Roverella e dedicata alla pittura europea tra Ottocento e Novecento. “Una scommessa vinta – ha sottolineato il presidente della

Fondazione Cariparo Finotti – grazie anche ai rodigini e alle categorie economiche che hanno compreso l’importanza di eventi di

questo tipo”.

L’INTERVENTO

Bimbi in spiaggia: soddisfi amo bene il loro appetito Importante prima di tutto, avere delle informazioni base sulla digeribilità dei cibi, visto che ci chiederanno in continuazione, dopo aver mangiato, “posso fare il bagno?”. Bisogna ricordarsi che i cibi di tipo vegetale sono facilmente digeribili, ad esempio la frutta in un’ora è già digerita, mentre quei cibi che contengono grassi e proteine necessitano di almeno 3 ore. Infatti dopo che un bambino ha mangiato carne, pesce e cibi come primi piatti molto conditi debbono passare almeno 3 ore prima che si possa tuffare in mare.

Veniamo al pasto. Per nutrire in maniera sana i bambini in spiaggia, occorre scegliere alimenti ricchi di sali minerali, potassio, e acqua, perché quando siamo esposti al sole è importante idratarsi e bere molto. Tutto questo per garantire l’idratazione necessaria, per tutelare la vista e per contrastare il calore. I panini, in genere, sono un pasto facile da mangiare in spiaggia, e ottimi se farciti con ingredienti capaci di assicurare tutte le esigenze dei bambini. Quindi: pane integrale o di cereali, formaggi freschi, tacchino o pollo arrosto e aggiungiamo insalata, pomodori o altre verdure, frutta secca. Marmellata, se si vogliono cibi dolci. Per la frutta: Uva, albicocche, pesche, banane, pere, anguria, melone, mele. Per la merenda prepariamo carote pulite e sbucciate, frutta disidratata, yogurt e biscotti. Altri suggerimenti: mettete il giorno prima nel congelatore una bottiglia d’acqua e portatela ghiacciata, in modo che l’indomani, al momento di consumarla, sarà fresca e potete mescolarla ai succhi di frutta per rinfrescarli. A merenda potete prendere un gelato ai bambini, oppure, ancora meglio, portate uno yogurt alla frutta. Per i bambini più pigri e per quelli che ci fanno faticare per mangiare, preparate un frullato con gli stessi ingredienti del panino e portatelo in una bottiglietta, in modo che lo beva al momento del pasto. Lo stesso potete fare con la frutta, aggiungendo del succo. In spiaggia i raggi del sole scottano anche sotto l’ombrellone e per evitare che la borsa frigo perda temperatura, meglio se scavate una buca per custodirla.

segue da pag. 1

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Page 8: Adria giu2014 n80

4 Argomento del mese

A jesolo

Beach tennis, lo sport più trend in spiaggia

Parte la stagione estiva e già scoppia la moda. Lo sport che spopola nelle spiagge del litora-

le jesolano è il beach tennis. Il beach tennis è uno sport nato in Italia nella riviera romagnola ed è regolamentato dalla Fit Federazione italiana tennis. Nel litorale del Veneto Orientale vista la diffusione negli anni scorsi e le ri-chieste dell’utenza spesso giovane, fi n dalle prime settimane, gli operato-

ri si sono attrezzati. A Jesolo viene praticato con regolarità ad esempio ,e con l’indizione di veri e propri tornei in spieggia nello stabilimento “Riviera Levante”. ”Quest’anno - dice il titolare dello stabilimento Stefano Miozzo - ho ampliato i campi, e questo va incontro alle richieste di chi crede in questo sport da spiaggia. Siamo associati al Venice Beach Tennis”. L’associazione sportiva ha come vice presidente Damiano Bison fra i principali promotori e organizzatori di tornei per tutta l’ estate. “E’ uno sport - conclude Miozzo - in continua crescita anno dopo anno, e che alle prossime olimpiadi diventerà sport dimostrativo. Sono molti i personaggi noti fra i promotori dello sport. Ad esempio Gianni Pivetta fra i principali organizzatori del concorso Miss Italia a Jesolo, e Simone Bergamo noto personal trainer di vip”. A.A.

Estate, tempo di mare e sole, e per le spiagge venete arriva-no davvero buone notizie, sia dal punto di vista degli arrivi e delle prenotazioni, che dal punto di vista ambientale. Non

manca comunque qualche polemica. Il nostro litorale presenta una sostanziale tenuta in termini di arrivi da Rosolina a Caorle per la stagione appena partita, cioè fi no a settembre. Nei dati relativi ai primi 4 mesi dell’anno si registra un ritorno degli italiani, che negli anni scorsi avevano fatto registrare un calo di presenze a due cifre. Segno anche che la crisi forse ormai, sta davvero allen-tando la presa. Ma andiamo alla stagione attuale. Ad esprimere cauto ottimismo è Marco Michielli presidente degli albergatori veneti e di Confturismo del Veneto, che rappresenta rispettiva-mente 2700 alberghi e 17 mila attività turistiche della nostra regione. “La stagione estiva appena partita – dice – ci permette di tirare un sospiro di sollievo. Si conferma in crescita il turismo straniero che prevediamo ancora in aumento in termini di pre-senze del 3%. A rischio è la tenuta delle presenze del turismo italiano che per ora non sembra dare in termini di prenotazioni, un chiaro segnale in controtendenza rispetto agli anni scorsi, cioè agli anni della recessione partita nel 2008. L’importante è confermare i numeri dello scorso anno che vedono 5,5 milioni

di presenze a Jesolo, 2 milioni e mezzo a Sottomarina, tre a Caorle e 14 milioni di presenze al lago di Garda, che è un vero traino turistico per tutta la regione. Una regione, il Veneto, che è la prima in Italia nel settore turistico e che da sola rappresenta il 20 % delle presenze”. Michielli sottolinea però alcune criticità. “Ci stiamo legando un po’ troppo nel settore del turismo stra-niero - dice - ai paesi di lingua tedesca, cioè Austria e Germania. Dovremo riuscire ad intercettare invece anche turisti provenienti dalla Russia, dalla Francia, dalla Cina per esempio, che preferi-scono altre località balneari rispetto alle venete. Vanno bene le presenze in camping alberghi ma male le case vacanza, modulo ormai in caduta libera”. Poi una polemica con Goletta Verde che ha messo ai primi posti il Veneto, ma dietro a località toscane o romagnole“. “C’è da capire - si interroga Michielli - quali siano i parametri di assegnazione delle certifi cazioni da parte di Legam-biente. Francamente sono sconosciuti e paiono solo discreziona-li”. Ma buone notizie intanto sono arrivate anche dai dati forniti dalla Regione sulle presenze turistiche nei primi 4 mesi dell’an-no. L’assessore Marino Finozzi è ottimista. “ In Veneto - spiega - nei primi quattro mesi dell’anno, gli arrivi sono aumentati del 6,4 per cento rispetto al già discreto risultato dello scorso anno,

e le presenze segnano una crescita addirittura del 7,6 per cento. Se il buon giorno si vede dal mattino, i dati fanno ben sperare per una stagione estiva che si annuncia buona. Se il trend fosse mantenuto, a fi ne 2014 avremmo un record assoluto di arrivi e presenze turistiche”. Nel dettaglio. Da gennaio ad aprile 2014 si sono registrati 3.342.482 arrivi di turisti, dei quali 1.909.844 dall’estero (+6 per cento) e 1.432.638 dall’Italia (+6,9 per cento). Le presenze sono state 8.905.635: 5.157832 registra-te da turisti stranieri (il 58 per cento, con un aumento del 6 per cento); gli italiani 3.747.803 (il 42 per cento, con una crescita del +8,9 per cento). Tutti i comprensori turistici evidenziano ri-sultati positivi, sia per arrivi sia per presenze (queste ultime con l’esclusione della montagna, che si presenta con un numero ne-gativo). Si registra un ulteriore exploit del Lago di Garda (+15,1 per cento di arrivi, +22,4 per cento di presenze) e con un buon risultato del balneare (+14,2 per cento gli arrivi, +23,3 per cen-to le presenze). Bene le città d’arte: +5,3 per cento gli arrivi e +7,4 per cento le presenze. E poi: boom dei campeggi (+47 per cento di presenze) e di agriturismi (+19,4 per cento). Persino gli alberghi a 1 e 2 stelle, da anni in calo di attrattività, hanno fatto segnare un +0,7 per cento”.

di Alessandro Abbadir

Primi 4 mesi dell’anno:

aumentano di quasi il 7% le presenze

degli italiani

Si registra un boom nei campeggi (+ 47

per cento di presenze) e negli agriturismi (+19,4 per cento)

LA STAGIONEMarco Michielli presidente degli

albergatori del Veneto conferma l’aumento delle presenze di turisti

stranieri: “L’importante è stabilizzare i numeri dello scorso anno:

5,5 milioni di presenze a Jesolo, 2 milioni e mezzo a Sottomarina, tre

a Caorle e 14 al lago di Garda che è un vero traino turistico per tutta la regione”. Una regione, il Veneto, che è la prima in Italia nel settore,

da sola ne rappresenta il 20% Turismo, tengono le presenze sul litorale

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Page 9: Adria giu2014 n80

5Argomento del mese

Abano trascina il Bacino Termale, calo a MontegrottoTerme Euganee Positivo il saldo del primo quadrimestre, crescita del 1,5 per cento

Abano Terme sorride e porta in territorio positivo il saldo delle presenze. Altrettanto non si può dire della vicina Montegrotto che registra un calo. In ogni caso è sostanzialmente positiva la lettura da parte dell’Assoalbergatori dei dati statistici sulla situazione del Bacino Termale Euganeo nei primi 4 mesi dell’anno, da gennaio ad aprile 2014. L’intero Bacino Termale Euganeo chiude questo

primo quadrimestre in positivo, con un +1,5% di presenze ed un +1,8% di arrivi, trainati dal trend positivo tracciato dalla Città di Abano Terme che vede nel confronto tra il 2014 ed il 2013, anno già chiuso positivamente, una crescita del 3% con 458.324 presenze di ospiti. Diversa, invece, è la situazione se, ad essere analizzati, sono i casi di Montegrotto Terme e Teolo. Il turismo legato alla città sampietrina, infatti, vede nei primi quattro mesi del 2014 un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre le strutture di Teolo scendono addirittura all’8,2%. Sono in fase di conteggio, inoltre, i dati relativi alle ricette mediche e del fatturato del Sistema Sanitario Nazionale che permetteranno di avere un quadro più completo della situazione delle aziende del Bacino Termale Euganeo.

“La situazione ci impegna ulteriormente rispetto alla condizione di Montegrotto Terme – afferma Emanuele Boaretto, Presidente dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto – a fornire delle proposte di concerto con la pubblica amministrazione per lo sviluppo del territorio, anche in considerazione del fatto che cominciano a giungerci i primi segnali di ripresa da parte di talune aziende. Nonostante Abano sia stata da sempre località più rinomata e popolare, le strutture di Montegrotto non hanno mai avuto nulla da invidiare, né per cure né per servizi, a quelle del comune limitrofo. Ora, nonostante l’offerta di vacanza rimanga omogenea e similare, la spaccatura si fa più netta a causa delle evidenti differenze esterne alle nostre aziende ed alle nostre possibilità imprenditoriali, per le quali abbiamo già preso contatti con il Sindaco Bordin. Entro l’anno faremo delle proposte di rilancio del Bacino Termale Euganeo”, conclude Boaretto.

Turismo, tengono le presenze sul litorale

L’intervista

Tipi da spiaggia... Morgan Milan Professione bagnino In una città di mare come Sottomarina la stagione estiva rappresenta ancora una grande

opportunità per chi cerca lavoro. Un mestiere ancora attuale è il bagnino che controlla i bagnanti lungo tutto il litorale e segnala prontamente quanti si trovano in situazioni di

pericolo intervenendo qualora fosse necessario. Abbiamo intervistato Morgan Milan, nato ad Adria il 17/05/1978, ponendo alcune domande riguardo il suo mestiere.

Da quanti anni fai il bagnino? Come mai hai scelto questa professione?“Faccio questo lavoro da tre anni. Non ho scelto questa professione, l’ho intrapresa per

necessità dal momento che avevo perso il lavoro. In questi anni sono capitate diverse espe-rienze ma senza dubbio ricordo il primo salvataggio avvenuto in condizioni meteomarine molto diffi cili, durante il quale io e due dei miei colleghi portammo in salvo un turista che ostinatamente aveva nuotato fi no alle boe che delimitano la zona riservata alla balneazio-ne, ma che non riusciva più a fare ritorno. Ricordo inoltre un weekend della scorsa stagione, che fi nì tra l’altro sulle cronache locali, durante il quale vennero operati svariati salvataggi da parte sia di noi assistenti al salvataggio sia del corpo della capitaneria”.

Sicuramente è un lavoro fuori dal consueto, lo trovi divertente? Come è organizzata la tua giorna-ta? Quali i problemi maggiori da affrontare?

“E’ un lavoro particolare anche se la maggior parte delle persone lo reputa un lavoretto per ragazzi che studiano e che vogliono guadagnarsi qualcosa d’estate, non è così! Si tratta infatti di un lavoro serio e per il quale servono persone preparate e qualifi cate che durante la giornata devono essere in grado di affrontare sia le emergenze in mare, ma anche gli interventi di pronto soccorso e la parte amministrativa. E’ indispensabile quindi essere autonomi nella gestione della spiaggia e della zona di mare assegnata dal punto di vista delle ordinanze comunali e della capitaneria di porto. Inoltre, aspetto assai rilevante, devono essere socievoli, saper gestire al meglio i rapporti col pubblico, cosa che non sempre risulta essere così semplice. Detto ciò è anche un lavoro che presenta sfaccetta-ture divertenti e colorite. Molte volte ci vengono poste delle domande piuttosto stravaganti dai bagnanti, come ad esempio: “Scusi non si può fare niente per queste onde?” oppure “Mi può dire dove posso trovare meno sabbia?” o addirittura “Può indicarmi dove posso comprare il biglietto per far fare un giro alle mie fi glie sul pattino con lei?”

Pensi che possa essere un’opportunità per i giovani? Che consigli daresti a chi sceglie questa professione?

“Personalmente la consiglierei ad un giovane, magari non per la vita ovvio, ma come tappa mirata alla crescita dal momento che abbiamo una grande responsabilità nel fronteg-giare numerose situazioni di pericolo. Risulta quindi necessario intervenire con prontezza senza lasciarsi prendere dal panico ponendosi come solo e unico obiettivo quello di salvare vite umane”. Miriam vianello

“E’ un lavoro che consiglierei ai giovani perché aiuta a crescere e insegna ad affrontare le situazioni di pericolo”

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Adria è viva? La stagione estiva è arrivata e le ma-nifestazioni che accompagneranno le serate del centro storico per attrarre visitatori in città stanno

iniziando. Per tastare la situazione siamo stati a sentire le opinioni di commercianti e cittadini, le loro osserva-zioni e proposte. “Ad Adria ultimamente non si muove nulla – spiega il parrucchiere Mauro Segantin, i negozi continuano a chiudere. L’unica nota positiva sono le se-rate di “Adria d’Estate” e le manifestazioni che qualche domenica coinvolgono il centro storico. Servirebbe do-mandare ai nostri politici a Roma cosa sta succedendo. Ormai avere un’attività è solo un problema”! Lungo corso Vittorio Emanuele il signor Mario spiega: “Le ma-nifestazioni si vedono ma siamo lontani dai tempi in cui piazza Castello e viale Umberto Maddalena erano il ful-cro della vita sociale cittadina. E’ certo che il problema è soprattutto economico, ad Adria mancano le attività”. Positivo è Ermanno Cesari, titolare dell’agenzia immo-biliare Lybra: “Lavoro ad Adria da tanti anni, qui rispetto ad altre realtà si fa di più, voglia di fare c’è anche se poi la crisi non aiuta. Per le manifestazioni estive proporrei un motoraduno serale, di sicuro interessante per tutte le età”. E Gabriele Albiero del caffè Liberty, barista da

oltre trent’anni: “Ad Adria negli ultimi anni gira poco l’economia, si dovrebbe attivare un circuito che colleghi le attività del centro storico con alcune realtà come il Museo Archeologico o il Parco del Delta per richiamare turisti. Un tempo tanta gente frequentava il centro poi ho visto cambiare le cose e le attività commerciali ed industriali chiudere. Forse ha anche contribuito la man-canza di collegamenti stradali tra Adria e il territorio”. E Luciano Maestri, titolare della famosa galleria d’arte “Etruria”: “Adria non è viva, il corso Vittorio Emanuele una volta era abitato da tante famiglie, ora la gente viene per il Corso solo per gli uffici e le banche. Alcune istituzioni come l’Enel e l’ex Sip non hanno più un rife-

rimento, anche il Tribunale è stato soppresso. Un tempo ad Adria c’erano cinque cinema, ora ne funziona uno. La vita notturna dei giovani è cambiata, oggi solo serate alcoliche e musica alta”. E Simonetta titolare di Ante-prima, negozio di biancheria intima: “Le vendite non vanno male ma non condivido le ultime manifestazioni proposte come lo ‘sbaracco’. La gente non capisce più quando ci sono i saldi. Un limite anche i parcheggi a pagamento e la paura delle multe della Polizia locale. Gli affitti delle attività sono troppo alti, un grosso limite per chi vuole intraprendere un’attività. Ad Adria non c’è ne’ turismo ne’ vita notturna, solo persone anziane”. O almeno così sembra.

di Edoardo Zambon

Le voci di chi abita la città sono a volte pessimiste anche se non si demorde e si aspetta la fine della crisi, che, certamente, ci sarà!

Inchiesta I cittadini e i titolari delle attività economiche fotografano un anno difficile

Il cuore della città pulsa ma la crisi stringe

“Adria d’Estate”, la tradizionale manifestazione estiva di Adria Shopping, l’associazione dei com-

mercianti adriesi non finisce di stupire e per l’estate porta ad Adria Dj Albertino con Radio Dj e il suo staff che si esibirà durante la Notte bianca in programma l’8 di agosto. Anche quest’anno il calendario sarà denso di ini-ziative e proporrà durante i venerdì notte di luglio ed agosto un palinsesto ricco di eventi, spettacoli, musica e divertimento. A dare alcune anticipazioni è il presidente di Adria Shopping Enrico Franzoso: “Giunta alla sua 21° edizione, Adria d’Estate partirà anche quest’anno nonostante i tagli degli sponsor ed il periodo di crisi. Il budget è ristretto ma abbiamo cercato con un grande sforzo, di creare una manifestazione che vada in-contro ai gusti di tutti con serate a tema. Venerdì 11 luglio sarà dedicato alla musica blues, il 25 luglio serata ‘Cosplay’ termine che si identifica con l’arte di mascherarsi come personaggi di cartoni animati o di fantasia. Tutto sarà riconducibile al mondo dei fumetti e ai manga giapponesi, vi sarà una gara di travestimento oltre a bancarelle del settore”. La Notte Bianca in programma l’ 8 agosto riserverà molte sorprese come quella di Dj Albertino mentre il 22 agosto avremo ospite il famoso gruppo comico Tanto par Ridare Show con il loro esilarante cabaret. Il presidente Franzoso poi entra nel dibattito sullo stato di salute cittadino e del centro storico: “Adria ha perso vitalità e non

ADRIA D’ESTATE ARRIvA Dj AlBERTINO CON RADIO Dj

E.Z.

L’estate decolla e il centro storico si prepara ad intrattenere gli adriesi che, complice la crisi non partiranno per le ferie ed i turisti che dalle località balneari raggiungeranno la città per una visita. Luglio si è

aperto con “Dal Mare alla Piazza”, una fiera enogastronomica in pro-gramma dal 4 al 6 luglio in piazza Cavour organizzata da Regione, Co-mune ed Adria Shopping. Al centro dell’evento la valorizzazione i prodotti agroalimentari del territorio veneto con una particolare attenzione a quelli del settore ittico con l’obiettivo di incentivare il consumo di prodotti tipici a chilometro zero. Per l’occasione è stato allestito una tensostruttura dove i consorzi ittici locali di Scardovari, Pila, Chioggia e Cavallino hanno messo a disposizione dei visitatori, oltre al pescato fresco anche piatti cucinati al momento con ricette tradizionali ed opuscoli informativi su le ricette preparate. Presenti anche numerosi banchi alimentari con vendita di olio, riso e pasta e vari prodotti e i panificatori adriesi che in collaborazione con il dottor Arnaldo Cavallari hanno messo a disposizione il pane prepa-rato con le speciali farine dell’Accademia del Pane. Di successo anche il concorso fotografico #VIVIADRIA, promosso da Adria Shopping, lo studio fotografico ISO100 e Giulia Lugarini. Il gioco ha dato agli appassionati di fotografia la possibilità di dimostrare la propria creatività utilizzando svariate tecniche fotografiche. Le premiazioni del concorso fotografico che riguardava immagini di Adria e suoi paesaggi sono avvenute il 4 luglio durante lo spettacolo di Giulia Lugarini Show #VIVODIMUSICA.

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Protagonisti i Consorzi ittici con gusto DAl mAre AllA PiAzzA

Franzoso: “Servirebbe fare di più squadra in tutti in sensi e non bloccare le attività per un po’ di musica”

Dj Albertino

so se questo sia da ricondurre al problema economico generale che oggi investe tutta l’Italia o altre motivazioni di carattere lo-cale. Personalmente sono un frequentatore della città e contribuisco all’economia degli esercizi, attorno però abbiamo tante realtà che offrono molto al pubblico come sagre, fiere ed eventi con spettacoli. Poi – conti-nua il presidente di Adria Shopping - il ba-cino demografico è quello e la gente ormai fa presto a spostarsi. Ad Adria servirebbe fare di più squadra in tutti in sensi e certi dovrebbero evitare di bloccare le attività e il movimento solo per qualche serata in cui la musica è un po’ alta”.

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Il Museo della Cattedrale di Adria, il primo del-la Diocesi Adria-Rovigo è ormai realtà. Dopo anni di restauri al patrimonio culturale della

chiesa madre della Diocesi, partiranno a breve i lavori per la realizzazione del primo stralcio del percorso museale. Grazie all’operazione, che per la realizzazione vede anche un contributo di 200 mila euro stanziati dalla Fondazione Cariparo, sarà possibile rendere fruibile ai fedeli ed ai visitatori della città il prezioso patrimonio culturale formatosi lungo i secoli della sua mille-naria storia cristiana. I lavori inaugurati simboli-camente dal Vescovo di Adria-Rovigo Monsignor Lucio Soravito de Franceschi lo scorso venerdì 27 giugno si concluderanno entro la fine del 2014. A parlare del progetto è l’Arciprete della Cattedrale, Monsignor Mario Furini che ha for-temente voluto la creazione del primo museo della diocesi: “Da molti anni c’era il proposito

di mettere in risalto il patrimonio storico della Cattedrale, intenzione cresciuta in seguito ad una mostra realizzata nel 2000 assieme ad una pubblicazione sui tesori della chiesa. Il pro-getto del museo ha un aspetto documentario di grande valore e sarà realizzato in tre stralci. Un altro tassello che dopo l’Archivio capitolare del Vescovado valorizzerà ancora le radici cristiane millenarie di Adria. I lavori – conclude Monsi-gnor Furini – sono partiti con la benedizione del nostro Vescovo Monsignor Soravito presente in Cattedrale per la fiera dei santi Pietro e Paolo e per la ricorrenza del suo decimo anno qui in Polesine”.

A contribuire al progetto assieme al Cava-lier Francesco Doatti, è lo storico adriese Aldo Rondina che spiega il percorso espositivo e sve-la alcune delle opere che saranno esposte: “L’in-gresso del museo sarà da piazzetta campanile,

precisamente dalla porta di entrata nella catte-drale di San Giovanni. Da qui subito a destra si trovano le prime due sale dalle quali tramite un ascensore e una scala di ferro, che si ricave-rà su una colonna della Cattedrale maggiore, si accederà al primo piano trovando una fuga di 3 ambienti con travi a vista e la cantoria. In futuro il progetto prevede che da un ambiente vicino alla cantoria, con funzioni di magazzino e laboratorio restauro, si possa accedere ad una passerella che conduca da un lato dentro la ca-nonica e da un lato in una sala sopra la sacrestia dei cappellani, dove si esporranno le stoffe e paramenti sacri appartenuti a vescovi come Gio-vanni Soffietti, Arnaldo Speroni degli Alvarotti e Federico Maria Molin”. Aggiunge Rondina: “Le centinaia di opere custodite dalla Cattedrale e databili in un arco cronologico compreso tra i secoli XI° e XX° sono tutte significative e pre-

ziose. Di sicuro sarà dato spazio ai frammenti in cotto degli altari realizzati nel 1440 da Mi-chele di Firenze, all’argenteria, agli oggetti di culto come un tronetto per l’esposizione del SS.mo Sacramento. Oltre a pissidi ed opere in materiale lapideo – conclude Rondina -, sono

da ricordare uno straordinario vaso battesimale ottagonale ad infusione (XI°sec.), il famoso crocefisso di Lepanto del 1649, suppellettili in vari materiali come oro, argento, rame ed avo-rio. E ancora candelieri, estensori e casseforti in legno per la raccolta delle offerte”.

di Edoardo Zambon

Arte Sacra Molte le opere preziose da esporre

Parte il percorso museale della cattedrale

La cattedrale di Adria

Se ne parla da anni ma adesso è quasi fatta. Inaugurati dal Vescovo i lavori in partenza

Circa un anno fa, il giorno 7 luglio 2013, si spegneva la professores-sa Annalena Scutari Mottaran.

Insegnante e preside, più volte assessore, ha dedicato una vita all’in-segnamento, alla politica e all’associa-zionismo. Prima di tre figli, Annalena Scutari nasce ad Adria il 6 gennaio 1928, il padre Attilio gestiva una libreria mentre la madre Antonietta Rosada era maestra. La Scutari conseguì il diploma di maturità classica al Liceo Bocchi e la laurea in lettere moderne presso l’Uni-versità di Padova ottenendo poi l’abilita-zione per l’insegnamento.

Da subito insegnante presso la scuo-la media e magistrale di Adria divenne negli anni ‘60 preside e lo rimase sino al pensionamento. Negli anni universitari entrò in contatto con i giovani cattolici per poi aderire alla Democrazia Cristiana. Nel partito ricoprì il ruolo di delegata provinciale del movimento femminile.

Per due legislature fu consigliere provinciale dell’ospedale di Rovigo contribuendo alla riforma sanitaria del 1968. Per la sua preparazione culturale Annalena Scutari fu componente anche della giuria del premio letterario Campiello di Venezia. Ad Adria ricoprì più volte il ruolo di consigliere comunale e assessore all’urbanistica, fu presidente della casa di riposo cittadina.

Attiva nel campo del volontariato fondò il Soroptimist Club di Rovigo, fu inoltre presidente del Cada Centro diurno per anziani e del Cif provinciale. Venne insignita del titolo di Commendatore al merito della Repubblica Italiana e fondò la sezione adriese dell’associazione nazionale insigniti cavallereschi Anioc. Fu la prima donna polesana ad ottenere il diploma superiore di sommelier.

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Periodo intenso per i lavori pubblici ad Adria dove i cantieri si moltiplicano e sembrano dover dare nuovo lustro alla

città e servizi in grado di migliorare la vita ai cittadini. I lavori all’interno del cuore pulsante e commerciale della città, corso Vittorio Ema-nuele, stanno volgendo a termine e un sod-disfatto Federico Simoni afferma, a riguardo, come siano stati risparmiati 100 mila euro sui preventivi iniziali che saranno ora investiti nella realizzazione e riqualificazione della parte finale del corso stesso. Il progetto infatti coinvolgeva tutta l’arteria cittadina che però è stata suddivisa in diversi stralci a seconda dei lavori permettendo così di non chiudere il Cor-so durante tutto il periodo dei lavori. Cantiere aperto anche a Palazzo Tassoni dove qualche settimana fa sono iniziati i lavori per la riqua-lificazione del tetto e della della parte interna sottostante che ha obbligato lo spostamento momentaneo di alcuni uffici comunali ma che permetterà, una vota ultimato, di unificare tutti gli uffici municipali all’interno della stes-sa sede. Tale spostamento definitivo andrà ad interessare gli uffici tecnici che ad oggi alloggiano all’interno del Centro Commerciale Il Porto i cui spazi verranno poi alienati ad uso commerciale. Insomma una vera e pro-pria rivoluzione che andrà ad ottimizzare, perlomeno secondo l’amministrazione e i tecnici che hanno seguito la fase di proget-tazione e stanno seguendo la realizzazione, le attività del comune e il tempo dei cittadini che potranno trovare tutti i servizi in un unico punto della città. Ma non solo Palazzo Tassoni verrà ritoccato visto che, dopo l’anno previsto per l’ultimazione dei lavori, è già pronto il progetto per Palazzo Cordella a cui saranno sistemate le aree sottostanti il tetto. L’archivio comunale sarà invece spostato in via Retratto,

andando ad occupare gli spazi adibiti a tale ruolo. A Mazzorno Sinistro sono cominciati i lavori che porteranno alla costruzione di una condotta di 8 km che permetterà di portare il gas nelle abitazioni della frazione, un obietti-vo raggiunto promesso durante la campagna elettorale, secondo l’amministrazione, ma senza dubbio un servizio essenziale per ga-rantire determinati standard qualitativi di vita ai residenti in loco.

Ma è un altro il capitolo spinoso per Adria ossia quello delle infrastrutture che necessita-no obbligatoriamente di un intervento colto a migliorare la viabilità sia interna che esterna alla città. Sembra divenire sempre più con-creto il progetto della tangenziale ovest della città che si lega indissolubilmente a quello del passaggio della ferrovia ce tante polemiche ha destato fra attuale e scorsa amministrazio-ne. Si palesa sempre più il progetto del sotto-passo della ferrovia il cui progetto preliminare

di Martina Celegato

Il sindaco è soddisfatto: Corso Vittorio è quasi finito e si è risparmiato un bel po’ sui preventivi iniziali

Interventi pubblici Migliorare la città è prioritario

Lavori in corso ma alcuni dovranno aspettareè già stato presentato e passato in conferenza dei servizi e che Simoni descrive come scelta obbligata per non perdere i fondi già stanziati a riguardo e per poter garantire un servizio di questo genere alla città. Nonostante sembri essere tutto pronto per la partenza dei lavori in realtà mancano ancora tutte le varie fasi previste dall’iter progettuale per la tangenzia-le ovest che non permetteranno ai lavori di partire prima di una anno e mezzo o due.

In tre anni aiuti per quasi 6 milioni di euro grazie ai microprestiti alle famiglie

E’ diventata ormai consuetudine per i Polesani e gli appassionati di buona musica Deltablues,

la manifestazione itinerante dedicata alla musica blues e jazz che celebra e ricchezze del territorio toccandone i punti più suggestivi e mettendo in luce location e prodotti tipici in un mix che ogni anno si rinnova e sorprende. Per la 27° edizione quattro sono gli appunti in calendario che toccheranno la città etrusca e che valorizzeranno location e scorsi che quotidianamente passano inosservati.

La manifestazione, partita lo scorso 12 giugno con il concerto del Jimmy Vil-lotti Trio feat. Pippo Guarnera a Carezza-bella, toccherà Adria il 10 luglio quando si esibiranno in Corso Vittorio Emanuele i Tao Love Bus Experience che porteran-no il loro furgoncino Volkswagen in piaz-za. Il giorno seguente, 11 luglio presso il pozzo dei desideri in Piazza Oberdan, sarà la volta di Naffi’s e Massarutto, il duo che lo scorso anno ha rappresentato l’Italia alle finalissime mondiali a Mem-phis dell’International Blues Challenge. Stessa serata ma diversa location per il Marco Pandolfi Duo che si esibirà al Ri-passo Cafè in Corso Vittorio Emanuele II mentre al Ribose Wine & Food si potrà ascoltare al Bear Blues Band.

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A tutta musicaDeltAblues e lA crocierA sul Po

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10 Adria

Si è tenuta da giovedì 26 a domenica 29 giugno la Festa della Pensa ad Adria, rievocazione storica fra falso e profano che ha preso il via presso lo stadio Bettinazzi dove, nell’ambito di “Aspettando la Pensa” Daniele Lucchiari ha presentato la manifestazione e i suoi significato per

lasciare spazio poi alla Partita del Cuore a cura dell’associazione Hatria Giallorossa. La manifestazione ha continuato il 27 presso il centro storico della città etrusca dove i ristoranti hanno proposto dei menù e degustazioni a tema celebrando una delle eccellenze adriesi in tutto il mondo ossia il pane Ciabatta, per l’occasione i negozi del centro storico sono stati aperti fino a tardi dando vita ad un suggestivo alternarsi di tradizione e innovazione. Nella medesima serata il sindaco Barbujani e Chiara Crestani, sindaco dei Ragazzi accompagnati da Patrizia Osti, assessore al Turismo hanno salutato la cittadinan-za presentando il Palio dei Canali son la regata di canoe lungo il ramo cittadino del Canalbianco termi-nato con l’arrivo delle donzelle seguito dalla rievocazione storica con spadaccini e figuranti presentati dalla professoressa Corazza. Alle 23 è stata la volta dello spettacolo “Morte e vita” seguita dallo spettacolo pirotecnico presso il ponte sant’Andrea. Nella serata del 28 giungo presso la Sala Cordella è stata presentata la brochure Adria Medievale che narra la storia della città in questo periodo storico mentre per le vie del centro storico si sono alternate esposizioni floreali e pittoriche. Poi Paolo Ettore Forzato Arcioni ha accompagnato i curiosi alla scoperta della sala garibaldina, sempre presso Palazzo Cordella. Seguita poi dalla visita alla Fondazione scolastica Bocchi narrata da Antonio Giolo. A seguire le cene a tema nei vari ristoranti. La manifestazione si è conclusa domenica 29 giugno con la Santa Messa presso la Chiesa Cattedrale dei SS. Apostoli Pietro e Paolo tenuta dal vescovo Lucio Soravito de Franceschi a cui è seguita la solenne processione in Piazza Garibaldi.

TRA TRADIZIONE E FOlClORE FESTA DEllA PENSA

Ma.Ce.

Sono sempre di più i malati di tumore in veneto e anche nel rodigino. Come intervenire e stare in rete tra ospedali è stato il tema della giornata dedicata alla prevenzione e ai nuovi pro-

getti sanitari destinati alle cure oncologiche a livello regionale che si è tenuta la sala Caponnetto di Adria. Qui il professor Pierfranco Conte, direttore dell’Unità operativa di oncologia medica 2 dell’I-stituto Oncologico Veneto, ha tracciato nel dettaglio gli obiettivi e le linee guida che andranno a guidare il lavoro nei prossimi mesi. Un programma preciso illustrato durante la lectio magistralis che è entrata nel dettaglio delle caratteristiche della Rov, ossia la rete on-cologica veneta, istituita dalla Regione Veneto nel novembre 2013 con obiettivi ben precisi ossia: tempestività nella presa in carico dei pazienti, adeguati livelli di cura e continuità dell’assistenza, equità nelle condizioni di accesso e fruizione fornendo a ogni cittadino le migliori cure limitando per quanto possibile i trasferimenti.

“La Rete oncologica, coordinata dall’Istituto oncologico vene-to - ha spiegato Conte - si articola in cinque poli oncologici ed è strutturata in dipartimenti di oncologia clinica, uno per ogni azienda almeno di natura funzionale, che hanno il compito di integrare tutte le attività ospedaliere e territoriali per garantire la presa in carico del paziente. All’interno di ogni dipartimento sarà istituito il Gruppo oncologico multidisciplinare, cioè il braccio operativo del sistema che si occuperà dei percorsi diagnostico- terapeutici- assistenziali, dei farmaci innovativi, della rete di biobanche e della diagnostica molecolare. In ogni gruppo saranno presenti anche i rappresentanti

delle associazioni di volontariato, preziose risorse che contribuiscono a favorire l’umanizzazione dell’assistenza, la corretta informazione e il sostegno ai malati di cancro.”

Alla lezione del professor Conte hanno preso parte un folto nu-mero di operatori del settore, medici, professionisti nonché il diretto-re generale della ULSS 19 Pietro Girardi e l’Assessore David Busson. Non sono mancati i ringraziamenti a chi ha reso possibile l’incontro e sempre collabora con l’azienda ULSS 19 ossia il sindaco di Adria, la direzione del centro commerciale Il Porto, nonchè il Consorzio pe-scatori di Scardovari nella persona del presidente Maurizio Crepaldi.

di Martina Celegato

Ad Adria una giornata d’approfondimento su come funziona la rete oncologica veneta

Salute Fornire ai pazienti le cure migliori senza trasferirli lontano

Combattere i tumori meglio si può e si deve

E’ stato rinnovato anche per il 2014 il servizio di assistenza e medicina di base, fornito dalla ULSS 19 di Adria, per turisti che si recheranno presso gli stabilimenti di Rosolina Mare e Bonelli di Porto Tolle. Gli interventi avranno un costo differenziato per la visita ambulatoriale e

per quella domiciliare. La prestazione e la consulenza fornite dal medico prevedono il pagamento a prestazione che viene stabilita dalla Regione Veneto e che può poi essere rimborsata o meno, in base alle Regioni di Residenza. Come recita la comunicazione della ULSS a riguardo “Questo servizio ha le stesse caratteristiche assistenziali del medico di famiglia. La quota prevista può essere rimborsata o meno. Per i residenti nel Veneto è previsto il rimborso, tramite richiesta al Distretto della propria Ulss, per particolari categorie di persone, quali i bambini d’età inferiore ai 12 anni, gli ultra 60enni, i lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa e di studio, fuori del proprio domicilio e, infine, i cittadini portatori di handicap il cui grado di menomazione è superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa.” Le tariffe per il 2014 sono di 21 euro per la visita ambulatoriale e di 31 euro per la visita domiciliare. Il ripetersi della prestazione, che non comporti ulteriore visita, ha una tariffa di 5 euro. Anche per il 2014 fino al 15 settembre è assicurata 24 ore al giorno l’apertura dell’ambulatorio di Rosolina mare che si trova in Via dei Lauri n. 76 ed ha numero telefonico 0426-68245. A Bonelli di Porto Tolle, al villaggio turistico “Barricata Beach” l’ambulatorio avrà il numero telefonico 0426/389930 e sarà garantita la presenza di un medico nei giorni prefestivi e festivi, con orario dalle 8 alle 20, fino al 31 agosto.

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In vacanzameDico AssicurAto Ai turisti sul DeltA

Ma.Ce.

Un Giornata Mondiale contro la Droga è stata l’occasione, anche per il Polesine e l’area di Adria, per fare il punto su questa drammatica piaga sociale. Istituita nel 1987 questa giornata ha lo scopo di “ricordare l’importanza di costruire una comunità libera

dal commercio e dall’uso della droga. L’uso delle droghe comporta, oltre alle indubbie conse-guenze personali a livello sanitario, psicologico e sociale, effetti dannosi che si ripercuotono sulla famiglia e sulla comunità”. Grazie all’attenta analisi e monitoraggio, nonché all’azione sul territorio della Ulss 19 si è potuto valutare la situazione attuale e le attività volte alla prevenzione e alla cura di dipendenze di vario genere. Entrando nel dettaglio della situazione polesana pur essendo stazionario l’afflusso degli utenti ai servizi per le dipendenze (Serd), il fenomeno è in continua evoluzione: cambiano le droghe usate e il modo di usarle, non ci sono più forti dipendenze da eroina ma arrivano persone che fanno uso contemporanea-mente di più sostanze. Ed è proprio il policonsumo, ossia l’uso alternato e integrato di più sostanze, cannabinoidi, cocaina e alcol, che interessa circa l’80% delle persone seguite dai Serd: tale modalità di assunzione diventa un’abitudine necessaria per affrontare i diversi contesti di vita mettendo le persone in condizioni di rischio e pericolo. Si sta abbassando anche l’età del primo consumo per i vari tipi di sostanze psicoattive. Anche l’alcool viene molte volte abbinato al consumo di droga fattore che, visto il ruolo di rituale sociale che esso riveste nella comunità, mette ancora più in discussione la diagnosi di un’effettiva dipenden-za. Un’ottima collaborazione è quella sviluppata con le scuole e gli enti locali il cui costante interesse per l’argomento porta alla realizzazione di interessanti progetti con la ULSS 19 e il dipartimento dipendenze.

Cambiano le sostanze e il modo di usarlegiornAtA monDiAle DellA DrogA, l’Attenzione non Deve Diminuire

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13Bottrighe

di Roberto Marangoni

Nonostante i numeri siano in crescita, appare sempre piu difficile il ripristino della scuola media di Bottrighe, prima

indipendente, poi sezione della “Marino Marin” di Adria. Se non bastasse suona l’al-larme anche per la scuola primaria che, se non in immediato futuro, potrebbe chiudere battenti. La catena continua quindi inesorabi-le verso l’impoverimento del tessuto sociale e culturale del luogo, dove una scuola rap-presenta ovunque il fulcro di una comunità. La lotta dell’apposito comitato, nato per la salvaguardia dei plessi scolastici, prosegue da anni, ma i risultati, almeno per ora, non hanno portato a ciò che si auspicava. Intanto nel gruppo facebook “I Butrigan iè in ogni canton” è stato postato uno scritto da parte di un genitore che, allarmato dalla situazione, richiede la collaborazione della cittadinanza e segnala che “pseudo butri-gan” starebbero per iscrivere i propri figli ad Adria. Ciò diventa incomprensibile, quando un servizio “in casa” dovrebbe essere utiliz-zato dai residenti, non solo per comodità di vicinanza, ma, anche perchè è dimostrato, l’apprendimento risulta migliore in classi meno popolose. Altresì, la scuola di Bottri-ghe è ospitata in un edificio inaugurato nel 1963 e lo scorso anno l’amministrazione co-munale ha impegnato quarantamila euro per

il rinnovo dei bagni per i ragazzi, migliorie sono state apportate anche alla palaestra e recentemente, a cura dei genitori volontari, Francesco Bonaldo, Andrea Marangon, En-rico Milan, Eduard Anila Janka e Damiano Mancin, con il sostegno della locale ditta Edil Forniture di Nicola Canato, è stato rifatto pure il marciapiede di ingresso all’istituto. Dal comitato pro scuole ci sarà presto un in-contro con i genitori, sia per le medie, per le quali ci sarebbero sedici iscrizioni, sia per le elementari. Secondo il comitato: “C’è un di-segno per accentrare tutto tra Adria e Papoz-ze, penalizzando Bottrighe. Faremo tutto il possibile per scongiurarlo, nulla lascieremo intentato, come abbiamo sempre fatto!”.

BOTTRIGHE: SCUOlA, ElEMENTARI IN PERICOlO?

Ro.Ma.

• Chi massa s’inchina, mostra el culo• Fin cà ghè pan in convento, frati no manca • Dotor vècio e chirurgo zovne

lE TRE S-CIOPTA’ di Roberto Marangoni

Affollata la sala polivalente “Loris Comina-to” tanto che in molti non sono riusciti ad entrare per assistere al pubblico incontro

sulla sicurezza, dopo le recenti ondate di furti e saccheggi nelle abitazioni di Bottrighe. Pro-mosso dalla lista civica “Ora Cambia”, con i suoi tre esponenti Alberto Bergo, Roberto Michieletti e Paolo Zerbinati, sono intervenuti il sindaco Massimo Barbujani con il delegato locale Nicola Gennari, il commissario della Po-lizia locale Lucio Moretti, il vice questore Paolo Marino, il comandante della Compagnia Ca-rabinieri, capitano Davide Onofrio Papasodaro e Stefania Tescaroli, capogruppo del Nuovo Polo. I tre rappresentanti delle forze dell’ordi-ne, sulla medesima lunghezza d’onda, erano concordi nel chiedere maggiore collaborazione tra cittadini e forze di polizia, in un ottica di prevenzione. La consapevolezza dei problemi che investono la zona è ben chiara a tutti e di conseguenza è stato garantito un maggiore controllo del territorio. Svariati anche gli inter-

venti del pubblico. E’ stato chiesto un presi-dio fisso di polizia, si ricorda, tra l’altro, che Bottrighe, sino al 1976, ebbe la sua stazione dei carabinieri, poi soppressa. Cosi pure è sta-to chiesto un vigile fisso durante la giornata. Richieste purtroppo impensabili, non ci sono numeri di crimini sufficienti per un presidio, ne fisso ne temporaneo, se non l’aumento dei giri di pattugliamento in paese. Il sindaco ha assicurato che si stanno chiedendo preventivi per installare telecamere nelle vie d’ingresso al paese. Da “Ora cambia” anche l’idea di

istituire in paese una sorta di “sentinella ci-vica” ovvero una sola persona del paese di riferimento che tenga il diretto contatto con le forze dell’ordine onde segnalare le situazio-ni anomale. Il ruolo delle forze dell’ordine è stato sottolineato più volte e le stesse hanno ribadito di non cadere nella facile illusione di farsi giustizia da se. La probabilità di trovarsi di fronte a persone disperate e disposte a tutto è molto alta e le conseguenze potrebbero rive-larsi drammatiche, rischiando altresì di andare contro la legge stessa.

Dopo i furti, affollato l’ incontro sulla sicurezza con Carabinieri e Polizia. Occorre maggiore collaborazione con le forze dell’ordine

Sicurezza Bottrighe non ce la fa più e chiede soluzioni

Si sta pensando all’istituzione della “sentinella civica”

Entusiasmo alle stelle e grande sod-disfazione per il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compa-

gnia” di Bottrighe nel centro storico di Roana, turistica località dell’altopiano dei Asiago, dove ha rappresentato il Polesine al 10° Raduno Regionale del Folklore promosso da Venetnia, l’associazione veneta dei gruppi di tradizione popolare. Quattordici gruppi folkloristici provenienti da tutte le province, per un totale di oltre quattrocento componenti, nel tipico costume della loro zona, per l’intera giornata hanno vivacizzato il paese vicentino. Prima la sfilata per le vie del centro storico, indi la messa animata da canti in Cimbro e con la consegna, all’offertorio, dei cesti con i prodotti tipici della propria terra, con riso e miele del Delta, Esse adriese, vini e pubblicazioni sul Polesine, poi l’esibizione per mezz’ora dei gruppi ad interscambio per tutte le vie del paese tra uno scrosciare di applausi del folto pubblico, tra questi diversi turisti. A seguire il pranzo comunitario nel nuovo palaghiaccio sul lago di Roana, occasione per suonare, cantare insieme e stringere nuove amicizie. Assai gradita ed applaudita è stata poi l’esibizione dei Bontemponi con il sindaco del luogo e le autorità locali che si sono vivamente complimentato con il sodalizio polesano. Tutti hanno sottolineato l’importanza culturale di questo avvenimento che ogni anno si svolge in una diversa città della regione e come si ricorderà, nel 2011, ebbe grande successo anche ad Adria, per la prima volta in Polesine. Nuovi importanti appuntamenti attendono ora i Bontemponi in svariate località.

neWs

Decimo raduno del Folk regionale successo Dei bontemPoni

I relatori durante l’incontro sulla sicurezza

Ro.Ma.

L’edificio che ospita le scuole di Bottrighe

I Bontemponi durante il festival regionale del folklore a Roana

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14 Sguardo in provincia

A Rosolina mare quest’anno il calendario di eventi pensati per l’intrattenimento nelle serate d’esta-te mira a non scontentare nessuno. Il progetto,

realizzato dalla pro loco di Rosolina di concerto con l’amministrazione comunale, il consorzio degli opera-tori balneari del Cob e gli agenti immobiliari di Rosatur, si presenta in veste inedita coprendo l’intera program-mazione estiva già da giugno. A differenza delle pas-sate edizioni è stata infatti pensata una nuova formula che permetterà al turista di conoscere quali saranno gli eventi programmati anche a distanza di mesi e, nell’e-ventualità, di poter tornare per partecipare ad una sera-ta in particolare. Il risultato nasce da una progettazione che ha coinvolto gli attori che il turista di Rosolina mare lo conoscono da vicino e sanno quindi quali sono gusti e tendenze delle famiglie in vacanza. Nella scelta degli eventi è stato quindi tenuto conto della stagionalità dei flussi turistici con particolare attenzione alle famiglie e in particolar modo ai bambini.

A rivestire un ruolo principe nella scelta degli eventi è la musica, linguaggio universale tra le diverse realtà culturali. Il lavoro di squadra nella programmazione de-gli eventi estivi a Rosolina mare ha già portato nella spiaggia del litoraneo rosolinese artisti conosciuti nella

scena italiana ma anche internazionale come Ivana Spagna ed eventi che hanno avuto particolare seguito come il carnevale d’estate, pensato per celebrare il pri-mo giorno della bella stagione, e la serata delle griglie roventi. Tra i prossimi appuntamenti sono da evidenzia-

re il concerto di Red Canzian, il musical di Violetta, ma anche la terza edizione del festival Rock around the blues per gli appassionati del rock Anni Cinquanta, il festival artistico Deltarte e il festival di Voci per la libertà che quest’anno vedrà in qualità di headliner sul palco di

Rosolina mare Max Gazzè. “Il calendario è progettato in maniera tale che ogni

settimana ci sia un evento clou – ha spiegato il presi-dente della Pro loco Michele Grossato - permettendo quindi al turista di portarsi a casa un ricordo con un valore aggiunto della località”. “La sinergia nella pro-gettazione con il Cob e Rosatur ha permesso un salto di qualità – ha aggiunto l’assessore al turismo Daniele Grossato - Si tratta infatti di professionisti che hanno un contatto diretto con il turista e ne conoscono le esi-genze. Il calendario propone ogni mese anche gli eventi della tradizione locale che si svolgono a Rosolina e nelle frazioni, per dare l’occasione anche ai turisti di poter partecipare”. “E’ un modo per dare al turista un ele-mento in più da portare a casa al rientro dalle vacanze - ha considerato il presidente del Cob Ferdinando Ferro – e quasi non si salta giorno della settimana, coinvol-gendo tutti gli ospiti dal più piccolo al più grande”.

“Il calendario – ha concluso la vicepresidente di Rosatur Maica Pozzato – nasce da un impegno che prosegue di anno in anno. I nostri sforzi ricominciano ad ottobre per la stagione successiva con le fiere del settore e poi li affidiamo agli operatori balneari e alle attività”.

di Elisa Cacciatori

Ricco il calendario degli appuntamenti di tutta la stagione, distribuito e appeso nelle diverse piazze e lungo il litorale. Uno sforzo di comunicazione ben fatta

Rosolina, a tutto turismo Un’organizzazione d’alto livello

Rosolina mare: ogni serata un evento per turisti e polesani

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Nelle sere d’estate torna a battere il cuore di Porto Viro con le iniziative pensate all’aria aperta tra novità e tradizione. Sono due gli

appuntamenti settimanali serali che accompagne-ranno le famiglie durante la bella stagione. Se dal 17 di giugno il centro donadese ha cominciato a offrire un buon motivo per uscire il martedì sera, da luglio l’offerta dell’intrattenimento paesano raddoppierà con le proposte di piazza della Repub-blica in località Contarina pensate il giovedì sera.

Il martedì la quarta edizione della rasse-gna “sa ghe in piasa al marti” realizzata dalla pro loco di Donada, con il patrocinio dell’am-ministrazione comunale, ha riacceso le serate di via Roma e piazza Marconi chiuse al traffico dalle 21 alle 24 in collaborazione con la po-lizia locale, per proporre numerose iniziative pensate per le famiglie. Ogni serata in pro-gramma, oltre all’apertura serale straordinaria delle attività commerciali, prenderà forma un evento clou tra cui spiccano le esibizioni degli allievi delle palestre del territorio, i tornei di

street volley curati dagli animatori dell’estate ragazzi dell’oratorio San Giusto, i raduni di auto d’epoca, di vespe e di auto tuning, ma anche una serata pensata per gli amici a quat-tro zampe con dimostrazioni di agility dog. Com’è tradizione, gli appuntamenti prosegui-ranno fino al 5 di agosto per tutti i martedì prima di lasciare la scena alle sere dell’agosto donadese in calendario dal 10 al 15.

Nei giovedì di luglio, invece, sempre dalle 21 alle 24, sarà invece possibile godere di un’inedita piazza Repubblica grazie alla serie di iniziative “sere d’estate in piazza” pensate dall’assessorato alle attività produttive per ri-dare valore al centro di Contarina. L’iniziativa, realizzata in linea con le attività di marketing e promozione del progetto integrato di valo-rizzazione del commercio nelle aree urbane che vede capofila Porto Viro e che coinvolge Loreo, Taglio di Po e Rosolina mette d’accordo i commercianti e gli esercenti della piazza che di concerto hanno dato la loro adesione alla

serie di eventi confermando l’apertura nelle serate previste. Contribuiranno alla buona riuscita degli eventi la Pro loco di Donada e la polizia locale. Così come nel centro dona-dese durante i martedì, anche in piazza della Repubblica nei giovedì saranno installati dei gonfiabili per i più piccoli. Durante le serate in calendario saranno inoltre realizzate delle iniziative in collaborazione con le associazioni del territorio che si impegneranno in laboratori creativi per bambini, in percorsi di guida sicura e nelle dimostrazioni con i pony.

di Elisa Cacciatori

Il cuore di ogni serata in programma sarà un evento: spiccano le esibizioni degli allievi delle palestre del territorio, ma anche sport in piazza e amici a quattro zampe

Porto Viro, manifestazioni Calendario alla mano e tanta voglia di divertirsi

Sere d’estate: mille idee per adulti e bambini

Quando il calcio sano dà i suoi frutti, i risultati sorprendono. E’ questo il caso del torneo curato dal Gruppo missionario di San Giusto ‘cinque calci in oratorio’ che ha preso forma nel centro giovanile salesiano di San Giusto coinvolgendo i bam-

bini delle classi dal 2008 al 2002. Sono stati ottanta gli atleti impegnati nella quarta edizione dell’iniziativa benefica che per la prima volta ha coinvolto i piccoli calciatori suddivisi in dodici squadre. A conclusione della serie di partite in cui, come riferisce Corina Perazzolo del Gruppo missionario “nessuno ha vinto più di tutti”, sono stati il sindaco Thomas Giacon presente con alcuni membri della giunta, il presidente del Rotary Michele Valeriani e il coordinatore di protezione civile Paolo Galli a conferire le medaglie a tutti i giocatori. Alla conviviale organizzata sotto il tendone dell’oratorio sono stati ben 300 i commensali che hanno voluto partecipare. Oltre ai ragazzi sono stati numerosi anche i genitori e gli amici che hanno preso parte alla cena realizzata dal cuoco Celestino. “E’ quello che si può dire essere stato molto di più che un successo - spiega Corina Perazzolo allenatrice dei piccoli amici della Tagliolese e volontaria del gruppo missionario - I bambini hanno coinvolto i genitori nell’iniziativa ed è stato capito il senso benefico della serata. Le persone si sono dimostrate sensibili alla causa. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che da sempre aiutano il gruppo missionario nelle partite benefiche per aiutare le famiglie bisognose di Porto Viro e la missione di Don Bepi Miele in Madagascar”. La soli-darietà tornerà in campo con i giocatori dai 16 anni in su il 25 luglio al centro Murazze di Porto Viro per “la partita del sor-riso” realizzata dal gruppo missionario in collaborazione con Acras murazze. Per iscrizioni Corina Perazzolo 3490536776.

neWs

Il torneo della beneficenza cinque cAlci in orAtorio

18 Sguardo in provincia

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14

di Cristiano Aggio

Non è andata come in tanti volevano e spera-vano. A Forlì, il Delta Porto Tolle ha perso 2-1 ed è retrocesso in serie D, abbandonando,

quindi, i professionisti. Il direttore sportivo Lorenza Visentini ha ringraziato tutti i tifosi, ed erano tanti, che a Forlì hanno sostenuto la squadra. In socie-tà, si lavora, ovviamente, per il futuro. “Faremo domanda di ripescaggio, ci stiamo già preparando per farci trovare pronti, ma stiamo aspettando le direttive della Lega per ottemperare agli obblighi del caso. C’è un settore giovanile da allestire per disputare i campionati nazionali, ma nel caso, se il ripescaggio non si verifi casse, saremo pronti a ripartire con l’entusiasmo di sempre, anche dalla serie D”, ha detto il diesse. I nodi da sciogliere, sono quello del campo: il Comunale di Porto Tolle si deve adeguare con una spesa non indifferente e amministrazione comunale e proprietà della società si stanno parlando: la direttiva della Lega dice che per il campionato sono necessari 3000 posti, men-tre per quello appena concluso in Seconda divisione ne erano previsti almeno 1500. Entro il 30 giugno

le squadre che hanno il titolo per iscriversi alla Lega Pro unica devono presentarsi con i conti in regola, contributi versati in primis. Se nei giorni successivi, ovvero nella prima settimana di luglio, le società iscritte non hanno presentato la fi deiussione neces-saria, verranno escluse dal campionato. Solo verso metà luglio, chi ha fatto richiesta, potrà essere certo di essere ripescato. Sul discorso campo, visto che la società deve indicarlo alla richiesta di ripescaggio, alcuni contatti ci sono stati con l’amministrazione comunale di Rovigo e anche con la società.

L’occasione della presentazione uffi ciale di Maurizio Buraschi, come nuovo responsabile del settore giovanile del Rovigo calcio, è servita anche per fare qualche domanda a Gianfranco Fiorenza-to, dirigente del Rovigo (che continuerà a curare i rapporti con le società calcistiche, ndr), sulle voci del Delta Porto Tolle che, in caso di ripescaggio in Lega Pro, si “trasferirebbe” a Rovigo. “Nessuna ri-sposta, ad oggi, è certa, dice Fiorenzato. Dico solo che la volontà da parte di Visentini di fare la serie C, c’è ed è tanta. Qualora il Delta fosse ripescato, il Gabrielli, con qualche ammodernamento che riguar-da soprattutto l’illuminazione, sarebbe pronto ad ospitare la squadra deltina. Se invece rimanesse in serie D, rimarrebbe a giocare al comunale di Porto Tolle. In questa fase bisogna solo aspettare.” Anche se, i dirigenti del Rovigo sarebbero già pronti ad organizzare il settore giovanile. “In caso di Delta in Lega Pro Unica, dice Buraschi, avremmo un “piano B”, considerato che il campionato di Lega Pro unica dovrebbe prevedere campionati regionali e non più nazionali.”

Il Delta riparte e spera nel ripescaggioneWs

Il nuovo, si fa per dire, corso nella delegazione della Figc di Rovigo porta il nome di Luca Pastorello

(rodigino di Borsea, dipendente comunale), attuale segretario, “spalla” per quasi 20 anni di Clelio Mazzo che il 30 giugno ha lasciato, dopo oltre 40 anni, la federazione rodigina del gioco calcio. Clelio Mazzo, classe 1928, è stato presidente-delegato della Figc di Rovigo dal 1989, una vita a fi anco di personaggi importanti, a livello Figc Veneta, che hanno fatto la storia del Comitato Regionale come l’avvocato rodigino Antonio Ricchieri (divenuto poi presidente della Lega Dilettanti e poi vice di Antonio Matarrese, presidente federale), Enrico Galuppo, Giuseppe Nicolli, Giovanni Guardini e l’attuale Beppe Ruzza. Colui che, appunto, ha nominato Luca Pastorello nuovo delegato della Figc rodigina, carica che durerà un anno. Il consigliere regionale, Argentino Pavanati, aveva proposto, a suo tempo, una specie di primarie per far sì che, giustamente, le società di calcio pole-sane potessero esprimere una preferenza sul successore di Clelio Mazzo. Due i nomi individuati: Piero Carnacina, guru del calcio giovanile e Antonio Puggina, ex presidente della sezione Aia di Rovigo. Invece…“Dalla Figc di Roma ci hanno detto – dice Pavanati – che dovevamo comunicare un nome entro il 10 giugno, così per un discorso di continuità, l’indicazione è caduta sull’attuale segretario Pastorello, sempre puntuale nel mandare i documenti necessari a Mestre, sempre disponibile in questi anni in cui è stato a fi anco di Clelio Mazzo”. La delegazione rodigina dovrà sostituire anche Alberto Nabiuzzi, responsabile dell’attività di base e referente del settore giovanile e scolastico, che la prossima stagione sportiva farà parte dello staff tecnico del Sudtirol Alto Adige. “Sì, ed abbiamo individuato in Gianpaolo Mossuto (27 anni) la fi gura che prenderà il posto di Nabiuzzi: Mossuto è stato a fi anco di Alberto in questa sua esperienza e a lui spetta il compito di continuare sulla strada intrapresa fi n qui”.

lucA PAstorello segretArio ProvinciAle figc

In casa Adriese il direttore sportivo Sante Longato sta costruendo la squadra per la

prossima stagione che vedrà i granata ancora in Eccellenza. Dopo due sofferte annate il presi-dente Scantamburlo ha cambiato decisamente rotta, con un nuovo allenatore, Valeriano Fiorin, e Encio Gregna-nin suo vice. Le indicazioni di mister Fiorin sono state chiare. “Si cambierà parecchio, ci aveva detto. Non dobbiamo sperperare dena-ro ma faremo acquisti oculati. Creeremo un giusto ed equilibrato mix, perché ritengo che i giocatori d’esperienza servano sempre”. Con l’arrivo di Bellemo, già certo, in casa Adriese arriva anche un centrocampista d’esperienza come Michele Pittaro classe 1980, lo scorso anno al Dolo Riviera in Eccellenza che Fiorin ha già avuto a Pozzonovo l’anno in cui vinse il campionato di Promozione. Tra i pali, do-vrebbe essere quasi certo l’arrivo dal Rovigo di Luca Milan, mentre vestiranno di sicuro la ma-glia granata Stefano Bellemo centrocampista, classe 1989, ex-granata durante la stagione 2008/2009 con vittoria del campionato di Eccellenza e che quest’anno ha giocato con la Clodiense. Nuovi anche Josè Luis Colman Castro difensore centrale, classe 1985, para-guyano, con 27 presenze in serie D la scorsa stagione in quel di Este ed Enri Tiozzo difenso-re, classe 1983, che lo scoro anno ha giocato

in Promozione con il Loreo. Nuo-vo anche il preparatore atletico, Lorenzo Zecca. Per Zecca è un ritorno ad Adria, visto che, a fi ne anni ’90 era stato l’allenatore del-la juniores nazionale. “E’ un’av-ventura stimolante, dice Zecca. Le motivazioni non mancano di

certo e lavorare in una piazza come Adria è sempre entusiasmante. Con Valeriano ci cono-sciamo dai tempi della Piovese e il rapporto tra di noi è sempre stato ottimo; abbiamo sempre interloquito su tutto, sia su aspetti tecnici che di preparazione specifi ca e l’intesa è perfetta. È un leader positivo che non fa pesare il suo prestigioso passato calcistico, sempre pronto a dispensare consigli e a soffermarsi soprat-tutto con i più giovani”. Lorenzo Zecca, 56 anni, insegnante di educazione fi sica presso un istituto superiore di Este, laureato in peda-gogia, allenatore di base e preparatore fi sico (corso scuola nazionale dello sport del Coni di Roma), ha conseguito il titolo di prepara-tore atletico professionista di calcio. Assieme a Luca Gotti, vice di Donadoni al Parma, è l’unico polesano ad avvalersi di tale qualifi ca professionale. La carriera di Zecca nel calcio è iniziata nei primi anni 80 lavorando a fi anco di Ugo Tomeazzi per poi collaborare in varie so-cietà, tra le quali La Rocca, Porto Viro, Rovigo, Piovese, Este, Casalserugo, Adriese, Monselice e Pozzonovo.

Arriva Zecca, preparatore atletico l’ADriese: volti e gAmbe nuove

Cr.Ag.

Il Delta riparte e spera nel ripescaggio

Lorenza Visentini

Bilancio più che positivo

Si è chiusa la settima edizione dell’HabaWaba International Festival, per la seconda volta quest’anno Adria Nuoto ha partecipato a questa fantastica iniziativa promossa dall’associazione Waterpolo Deve-

lopment. La delegazione bassopolesana era rappresentata da 16 atleti e due allenatori, che hanno alloggiato una settimana a Lignano Sabbiadoro, condividendo il loro tempo, i pranzi, i bagni in mare, le gioie, i dolori di alcune sconfi tte e la stanchezza a fi ne giornata. Bilancio più che positivo quello della squadra etrusca che è riuscita a piazzarsi nella parte alta della classifi ca generale, uscendo sconfi tta ai quarti di fi nale del girone “Silver”, quello che conteneva le squadra dal 32° al 64° posto, in un torneo che ne vedeva coinvolte ben 96 nella categoria under 11 e 20 in quella under 9! Come portacolori dell’Adria Nuoto a Lignano Sabbiadoro era presente anche Matteo Tolomei, atleta adriese, aggregato alla squadra under 9 del Plebiscito Padova occasionalmente per questo evento, capace di conquista-re il terzo posto assoluto nella categoria. “Siamo orgogliosi dei nostri piccoli atleti – affermano Giacomo Stoppa e Matteo Armari, i due tecnici accom-pagnatori della squadra – che abbiamo visto crescere in queste stagioni; In tornei come questo la cosa che più conta è appassionare i bambini a questo sport che sa regalare tante gioie, ma che purtroppo spesso non ripaga tutta la fatica che richiede. In questa settimana i bambini hanno vissuto insieme a loro coetanei con culture, lingue e nazionalità diverse, arrivati dall’Egitto, Singapore, Brasile, Francia, Croazia, Russia, Ungheria… Siamo consape-voli del fatto che questa esperienza non la dimenticheranno mai, e ciò ci rende veramente felici”. Di seguito i risultati e la rosa dei giocatori che sono stati impegnati all’HabaWaba International Festival

Girone 1 :Dauphine de Sete 01 (Francia) – Adria Nuoto 4-4; Adria Nuoto – Akrosport Roma 9-3; VK Primorac 2 (Montenegro) – Adria Nuoto

3-16; Adria Nuoto – Lavagna 90 2-5; Heliopolis Tigers (Egitto) – Adria Nuoto 3-3. Girone B1: Sportiva Sturla Bianca – Adria Nuoto 4-2; Adria Nuoto – CN Barcelona (Spagna) 1-11; Pan Sharks (Francia) – Adria Nuoto 2-7; Sedicesimi di Finale “Silver”; Adria Nuoto – VK Primorac 1 (Montenegro) 5-4:

Ottavi di Finale “Silver”: France Nageurs Cheminots (Francia) – Adria Nuoto 2-8:

Quarti di Finale “Silver”: Adria Nuoto – RN Camogli 5-6 dtr

Adria nuoto splendente all’HabaWaba International Festival

LO SPORT in PRIMO PIANO

Tra i nodi da sciogliere anche quello del campo: il Comunale di Porto Tolle si deve adeguare con una spesa non indifferente

C.R.

Lorenzo Zecca

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17Cultura provinciale

Nato nel 1988, in ventisei anni di attività il Gruppo archeologico di Villadose, presieduto dal dottor Enrico Maragno, ha conseguito diversi primati e numerosi

risultati di tutto rispetto. Era il 1996 quando l’associazione organizzava per la prima volta in Italia una rievocazione legata all’epoca romana. Quest’anno il Mercato della centu-riazione di Villadose è giunto alla diciannovesima edizione e, a duemila anni dalla morte di Cesare Ottaviano Augusto, l’evento è stato dedicato in particolare a questa importante personalità storica. La manifestazione pubblica è sempre affi ancata da un convegno di studi, che è ospitato nelle sale del comune di Villadose, coinvolge studiosi di varie università italiane e approfondisce diversi aspetti della civiltà romana: quest’anno, anche grazie alla collaborazione del Gruppo astrofi li polesano, è stato richiesto ai relatori di inter-venire sul tema “Miti e costellazioni nell’antica Roma”. La manifestazione nel corso del tempo ha risentito della crisi: sono diminuiti i fi nanziamenti, sono calati i contributi degli sponsor ed è stato necessario procedere a un ridimensiona-mento nell’organizzazione. Ma l’entusiasmo dei soci è ri-masto sempre inalterato. I volontari riversano principalmen-te il loro impegno nella ricerca archeologica di superfi cie: la domenica mattina nei mesi autunnali e invernali, quando la terra dei campi viene lasciata riposare, un gruppo composto

da una decina di persone passa in esplorazione in maniera sistematica il territorio del Medio Polesine. Alla ricerca di cosa? A metà tra l’investigatore e l’archeologo, il volontario del Gav individua siti archeologici e raccoglie il materiale reperibile in superfi cie. I reperti, poi, vengono censiti e rac-colti presso il Museo dei grandi fi umi di Rovigo, dove sono a disposizione degli studiosi. I siti, invece, vengono carto-grafati: dall’inizio dell’attività ad oggi sono stati perlustrati 210 chilometri quadrati di territorio e sono stati individuati 850 siti archeologici. Non tutti si possono improvvisare “cercatori”: prima di iniziare le ricerche, il Gav segnala alla Sovrintendenza per i beni archeologici del Veneto i nomi delle persone che svolgeranno l’attività. Ovviamente, ogni

anno chiunque può unirsi al gruppo, iscrivendosi al Gav: la formazione dei nuovi “cercatori” avviene direttamente sul campo, attraverso l’affi ancamento di persone esperte. Le ricerche dei volontari a volte aprono la via a vere e proprie campagne di scavo, coordinate da docenti universitari e pro-fessionisti del settore. Le informazioni raccolte fi nora sono legate prevalentemente al periodo romano: in particolare la villa romana di Ca’ Matte è stata studiata per sette anni dalla professoressa Giuliana Facchini dell’Ateneo veronese. Nella zona tra Gavello e San Cassiano sono stati individuati, invece, degli insediamenti etruschi, probabilmente di sup-porto alla città di Adria: questi sono stati oggetto di studio da parte dell’Università di Pavia.

di Mattia De Poli

Nonostante la manifestazione abbia risentito della crisi, lo spessore culturale dell’evento si è mantenuto intatto

Ritrovamenti Perlustrati ad oggi 210 chilometri quadrati di territorio individuando 850 siti archeologici

Villadose: uno scrigno che nasconde ancora importanti segreti A Villadose storia e

archeologia si co-niugano con natura

e benessere personale. Nell’area circostante il comune polesano sono presenti quattro discariche e, per la riqualifi cazione dell’area, è stata prevista la realizzazione di una rete di piste ciclabili. Ma questa è anche la zona interessata dalla centuriazione romana. Ecco, dunque, che il Gav ha individuato un percorso adatto alle biciclette, lungo 13 chilometri, che parte dal centro del paese e vi ritorna, seguendo i cardini e i decumani e costeggiando gli argini di alcuni corsi d’acqua, come il canale Ceresolo, il canale Bresega e l’Adigetto. Il presidente del Gruppo archeologico di Villadose, Enrico Maragno, spiega che l’itinerario è stato inaugurato lo scorso maggio con la collaborazione dell’associazione “Amici della bicicletta” di Rovigo e che il Gav ha intenzione di valorizzarlo mediante l’allestimento di un’apposita segnaletica, che permetta ai ciclisti di individuare i siti archeologici rilevati dalle ricerche di superfi cie e non ancora scavati o, comunque, ricoperti dal terreno e non visibili. Punto di partenza e di arrivo del percorso è il Museo didattico della centuriazione romana, ospitato all’interno del palazzo comunale di Villadose: vi si illustrano le attività dei coloni di età romana, dall’edilizia all’agricoltura, dalle tradizioni religiose ai riti funebri, illustrando anche i metodi della ricerca di superfi cie e i risultati conseguiti. Il fi ore all’occhiello di questo museo sono le vetrine “parlanti”, realizzate recentemente: al loro interno è stato individuato un oggetto particolare che prende voce, e si immagina che possa parlare raccontando la sua storia, o almeno una storia verosimile. Le sue parole sono riportate anche su un’apposita didascalia. Maggiori informazioni sulle attività del Gav sono disponibili sul sito internet della centuriazione.

Al museo le vetrine parlantiUna pista ciclabile tra storia e natura

M.D.P.

Cesare Lorefi ce, medico originario della Sicilia, cresciuto a Modica, ma da anni trapiantato ad Adria,

dopo aver ottenuto plausi da ogni par-te per le raccolte di poesie, ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di romanzi storici. Dopo “L’oro e l’alloro”, anche “L’ultimo dei Chiaramonte. Potere e passione nella Sicilia medievale” ha come luogo di ambientazione della vi-cenda la terra d’origine di Lorefi ce, ma il periodo storico è nuovo: non più la stagione risorgimentale con la spedizione dei Mille, ma la fi ne del Trecento. Presentando la recente fatica letteraria, Angioletta Masiero ed Elios Andreini hanno sottolineato che il romanzo ricostruisce una vicenda storica ma allo stesso tempo umana e amorosa. Il duca di Modica, Andrea Chiaramon-te, appartiene a una famiglia che vanta come capostipite lo stesso Carlo Magno: forte degli insegnamenti e dell’educazione ricevuta, egli cerca di opporsi alla dominazione spagnola degli Aragonesi ma cade vittima del tradimento delle persone in cui più confi da e nella sua rovina trascina in-volontariamente con sé anche l’amata Isabella e il fi glio piccolo. Lorefi ce è capace di scrivere pagine di forte tensione emotiva e di slancio passionale, quella passione che aveva ispirato già le sue prime raccolte poetiche. Nelle pagine del romanzo i personaggi pronunciano alcune battute in siciliano ma è signifi cativo soprattutto che Andrea in punto di morte pronunci le sue ultime parole in spagnolo per farsi intendere dai suoi carnefi ci, dimostrando una dignità esemplare.

Presentato il nuovo romanzo

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Cesare Lorefi ce, medico origi-nario della Sicilia, cresciuto a Modica, ma da anni trapian-

tato ad Adria, dopo aver ottenuto plausi da ogni parte per le raccolte di poesie, ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di romanzi storici. Dopo “L’oro e l’alloro”, anche “L’ultimo dei Chiaramonte. Potere e passione nella Sicilia medievale” ha come luogo di ambientazione della vicenda la terra d’origine di Lorefi ce, ma il periodo storico è nuovo: non più la stagione risorgimentale con la spedizione dei Mille, ma la fi ne del Trecento. Presentando la recente fatica letteraria, Angioletta Masiero ed Elios Andreini hanno sottolineato che il romanzo ricostruisce una vicenda storica ma allo stesso tempo umana e amorosa. Il duca di Modica, Andrea Chiaramonte, appartiene a una famiglia che vanta come capostipite lo stesso Carlo Magno: forte degli insegnamenti e dell’educazione ricevuta, egli cerca di opporsi alla dominazione spagnola degli Aragonesi ma cade vittima del tradimento delle persone in cui più confi da e nella sua rovina trascina involontariamente con sé anche l’amata Isabella e il fi glio piccolo. Lorefi ce è capace di scrivere pagine di forte tensione emotiva e di slancio passionale, quella passione che aveva ispirato già le sue prime raccolte poetiche. Nelle pagine del romanzo i personaggi pronunciano alcune battute in siciliano ma è signifi cativo soprattutto che Andrea in punto di morte pronunci le sue ultime parole in spagnolo per farsi intendere dai suoi carnefi ci, dimostrando una dignità esemplare.

la nuova antologia poeticaArnAlDo PAvArin: uno sguArDo PArteciPe Al monDo

Senza alcun timore supersti-zioso, la “Rassegna di poesia in Tassina” giunge quest’an-

no alla diciassettesima edizione e ancora una volta la manifestazione è stata inserita nella programma-zione della più che ventennale “Fe-sta in Tassina”. La rassegna è nata dalla sinergia tra il Gruppo autori polesani e il Comitato polisportiva Tassina San Leopoldo e continua ad attirare l’attenzione di un nu-mero sempre crescente di scrittori da tutta la provincia e anche dall’esterno. Lo sport è fonte di una pluralità di emozioni e le emozioni sono l’essenza autentica della poesia. Il concorso di poesia e prosa “Poesia e sport: momenti di emozione” è articolato in quat-tro sezioni: oltre al tema libero, è possibile proporre un testo dedicato allo sport oppure un’opera che parla del quartiere Tassina o della città di Rovigo oppure una breve frase che descriva o esalti la poesia (la più bella verrà stampata sulla “Maglietta della poesia”). Tutti gli elaborati dovranno essere inviati entro il 30 luglio prossimo alla segretaria del concorso, Aurora Gardin, a Rovigo, via Vittorio Veneto 7: la giuria, presieduta dal professor Claudio Garbato, proclamerà i vincitori durante la cerimonia di premiazione, che si terrà domenica 31 agosto alle ore 21 presso l’auditorium della Piccola casa di Padre Leopoldo a Rovigo. Maggiori informazioni e chiarimenti possono essere richiesti tramite il profi lo facebook del Gruppo autori polesani oppure all’indirizzo email [email protected].

Scadenza del concorso 30 lugliolo sPort isPiri i versi migliori!

M.D.P. M.D.P.M.D.P.

cesAre lorefice si cimentAcon storiA e PAssione AmorosA

20 Cultura provinciale

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Mose, strade e altre grandi opere pubbliche, il grande vaso di Pandora della corruzione veneta è stato sco-perchiato e a rimettere le cose a posto dal punto di

vista della legalità ci dovrà pensare la magistratura. In galera ci sono fi nite decine di persone fra politici, funzionari, impren-ditori, e un centinaio sono gli indagati. I nomi più noti ? Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il padre padrone per anni della politica regionale Veneta Giancarlo Galan, l’assessore Renato Chisso, l’ex Ad di Veneto Strade Giuseppe Fasiol. Senza contare ovviamente i super manager come Giovanni Mazzacurati deus ex machina del Consorzio Venezia Nuova, Piergiorgio Baita della Mantovani spa e Giovanna Maria Piva ex presidente del Magistrato alle Acque. Che sulla realizzazio-ne del sistema di dighe mobili che dovrebbe salvare Venezia dalle maree, ci fosse qualcosa che non andasse era intuibile. Ma quello che fi n da sempre non ha funzionato è stato il sistema dei controlli. Un meccanismo lasciato gestire sempre dagli stessi da decenni. Ma facciamo un passo indietro. Già alla fi ne degli anni Ottanta, quando il progetto Mose vide la luce c’era chi parlava di monopolio. La concessione unica al Consorzio Venezia Nuova, approvata dal Parlamento, auto-rizzava le più grandi imprese edili italiane (Impregilo – e poi Mantovani – Fiat Impresit, Condotte, Mazzi e anche coope-rative rosse) a fare lavori senza gare d’appalto. Costi più alti e niente mercato. Il governo stanziava i fondi, e il Consorzio li poteva spendere senza concorrenza. Chi doveva controllare (Magistrato alle Acque e Corte dei Conti) non sempre lo ha

fatto e ora si capisce il perché. Sul Mose ad esempio la Valutazione di Impatto am-

bientale negativa, è stata superata con grande semplicità dai governi D’Alema e poi Amato. Le Valutazioni si spostarono in sede regionale, dove c’era il governatore Giancarlo Galan con la sua squadra e qui nessuno o quasi si è posto dei dub-bi sulle grandi opere. Anzi, le grandi opere promuovevano sviluppo era il leit motiv. Le grandi sono state affi date sem-pre alle stesse imprese, Mantovani in testa a cui sono stati affi dati il Passante, gli ospedali, i depuratori. Con la Legge Obiettivo dal 2002, i soldi li ha dati il Cipe direttamente al Consorzio, che ha gestito tutto come ora si sa. Cioè oliando pare, a suon di tangenti tecnici funzionari politici esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine tutta gente che do-veva controllare, ma che invece con le tasche appesantite di denaro del sistema della corruzione e dei favori, gli occhi li ha chiusi tutti e due. Insomma un mostro è stato cresciuto evitando accuratamente che i controllori controllassero e alimentando un sistema ad esempio quello del concessionario unico (Il Consorzio Venezia Nuova) che non ha paragoni in nessuna altra realtà italiana. Dopo il Mose l’altra grande opera nel mirino è il Passante di Mestre. A denunciare nei giorni scorsi nel dettaglio tutti i dubbi sul sistema Passante al presidente dell’Autorità Nazionale Anti-Corruzione Raffaele Cantone,

sono stati i comitati Opzione Zero, Re: Common e Rete Euro-pea Counter Balance. “Manifestiamo – spiega per Opzione Zero il presidente Mattia Donadel - tutti i nostri dubbi e preoccupazioni in merito all’operazione di rifi nanziamento del debito del Passante di Mestre attraverso l’emissione sui mercati fi nanziari dei Project Bond per 700 milioni di euro. Val la pena ricordare che solo un anno fa la spa pubblica Cav, gestore del Passante, aveva già ricevuto due fi nanzia-menti: uno dalla Bei (Banca europea investimenti) per 350 milioni di euro, e uno di 73,5 milioni di euro direttamente da Cassa Depositi e Prestiti. Per l’acquisto dei titoli fi nanziari

legati all’opera, in quella che viene annunciata come la prima operazione italiana di project bond europei, sono in pole position cinque banche priva-te, tra cui Banca Intesa e Unicredit. Il benefi ciario del nuovo fi nanziamento è appunto Concessioni Autostradali

Venete (Cav) Spa, partecipata al 50% da Regione Veneto e Anas SpA, costituita nel 2008 con lo scopo di rimborsare a Anas circa 1 miliardo di euro anticipato per la costruzione del Passante di Mestre e delle opere complementari. Il rimborso avrebbe dovuto avvenire attraverso il gettito dei pedaggi, ma fi n da subito si è visto che gli introiti annuali erano insuf-fi cienti a ripagare i costi sostenuti”. Ed è anche qui, sulla lievitazione dei costi del Passante che Opzione Zero mette l’accento “E’ bene ricordare - spiega Mattia Donadel - che i

750 milioni di euro preventivati inizialmente, sono schizzati nel giro di pochi anni a oltre 1,4 miliardi di euro. Proprio la Corte dei Conti nel 2011 in una relazione uffi ciale metteva in evidenza l’aumento spropositato dei costi, nonché l’assenza di controllo pubblico e il rischio di infi ltrazione mafi osa.

Nel 2013 è scoppiato in Veneto il caso Mantovani e poi lo scandalo Mose; e guarda caso il principale esecutore dei lavori di costruzione del Passante di Mestre è la società Mantovani Spa, così come tra i principali soci della società Passante di Mestre. Poi ci sono le stesse società consorziate con il Consorzio Venezia Nuova ora al centro della vicenda Mose. Non sfugge l’arresto dell’assessore regionale alle in-frastrutture Renato Chisso, principale artefi ce del Passante”. Chiare le richieste fi nali a Cantone dei Comitati. “L’emissione dei Project Bond - conclude Elena Gerebizza di Re: Com-mon - aprirà un altro buco dopo quello provocato solo qual-che mese fa dalla stessa Cav con Cassa Depositi e Prestiti e con Banca Europea degli Investimenti per altri 423,5 milioni di euro. Per queste ragioni al presidente Cantone si chiede conto delle attività di monitoraggio svolte sulle azioni della Regione Veneto e sull’intenzione o meno di inglobare nelle indagini dell’Autorità Anti-Corruzione le operazioni relative all’emissione di project bond, nonché, visto il coinvolgimento della Bei, sulla possibilità di promuovere un’azione di coo-perazione nell’ambito del network European Partner Agaist Corruption (Epac), al fi ne di chiedere maggiore trasparenza alla Banca europea per gli investimenti”.

di Alessandro Abbadir

Quello che è mancato è un sistema effi cace di controllo. Alla base della stortura il sistema del concessionario unico che autorizzava le aziende a fare lavori senza gare d’appalto. I comitati Opzione Zero e Re Common denunciano: “Sul Passante, i 750 milioni di euro preventivati inizialmente, sono schizzati in pochi anni a oltre 1,4 miliardi di euro. Stop ai project bond”

“Con la Legge Obiettivo dal 2002, i soldi li ha dati direttamente il Cipe al Consorzio”

Scandalo affari e corruzione

Dopo il Mose, i dubbi sono sul Passante

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11Il Veneto in primo piano

Terremoto tangenti, ad uscirne sconvolti dall’indagine della magistratura sono stati i partiti politici che hanno governato per anni Venezia e il Veneto. E’ stato il Pd il

partito che è parso subire gli effetti delle inchieste anche se non il più coinvolto (Galan e Chisso pesantemente chiamati in causa con richieste di arresti ed arresti con altri esponenti ad esempio sono di Forza Italia). Sulla questione, dopo le dimissioni della giunta Orsoni a Venezia e il commissaria-mento del Comune, interviene il senatore del Pd Felice Casson ex magistrato .“Venezia – dice Casson – non può restare a lungo senza una guida politica della città . Com-pito del commissario è ora fi ssare la data delle elezioni e portare avanti le urgenze da sbrigare già calendarizzate. Il Comune deve avere una guida legittimata dal voto al più

presto possibile. Ci sono temi come le bonifi che dell’area di Porto Marghera, lo sviluppo del Porto e le Grandi Navi, che non possono attendere. La città non può restare a lungo gestita da una guida tecnica”. Per Casson la via maestra è quella di un rinnovo radicale della classe dirigente venezia-na. “Per selezionare le candidature – dice – è indispensa-bile utilizzare lo strumento delle primarie”. Sul necessario rinnovo del partito interviene anche il segretario provinciale del Pd veneziano Marco Stradiotto. “La magistratura deve fare il suo corso - dice - è chiaro però che nel nostro partito non solo i reati sono inaccettabili, ma pure i comportamenti inopportuni non trovano casa. Per questo abbiamo istituito una commissione d’indagine ad hoc nel partito che seve a segnalarli. Va detto però che se nel nostro partito in cui gli

elettori sono sensibili a questi temi, si sta facendo la mas-sima chiarezza, in altri partiti ben più coinvolti come Forza Italia questo sforzo non si vede”. E infatti in Forza Italia non c’è ad ora una reazione simile, e il partito di Berlusconi a Venezia e in Veneto si affi da al garantismo come linea guida della sua azione. Dura la Lega Nord con l’onorevole Ema-nuele Prataviera: “Da sempre - dice - denunciamo il rischio di far diventare la laguna una palude di interessi costruiti sul-le spalle di veneziani onesti che amano la città. Non siamo felici di aver avuto ragione, signifi ca che Venezia e il Veneto sono fi niti nel fango più profondo. Ora tutti dobbiamo sentir-ci protagonisti di una opera di bonifi ca per una città che non si merita questo”. Infi ne la deputata del Movimento 5 Stelle Arianna Spessotto pone l’accento sui dubbi ai costi del piano

di Alessandro Abbadir

La reazione I partiti prendono posizione dopo quanto emerso

“Serve un rinnovo radicale della classe politica”

lA ricHiestA

“Ora si indaghi sulle assunzioni facili”. Dopo lo scoppio della tangentopoli sul Mose una proposta shock arriva da Oriana Boldrin, da anni a Campolongo Maggiore (Venezia) impegnata sul fronte della cultura della legalità con l’associazione “Mondo di Carta” ed

ideatrice del premio letterario “Crstiina Pavesi“ vittima innocente della Mala del Brenta. “Sarebbe ora – spiega la Boldrin - di andare ad indagare sulle assunzioni fatte dai politici attualmente inquisiti di parenti ed amici, di persone che sarebbero state assunte senza alcun tipo di concorso, solo per il fatto di essere state raccomandate. E’ arrivato il tempo che questi lavoratori stiano a casa perché di

fatto stanno togliendo il posto di lavoro ad ltri magari molto più preparati e con idonei titoli di studio”. “Quello che è successo – spiega la Boldrin – fa molta rabbia. Basta ricordare che 2 anni fa il ministro Elsa Fornero ridusse le pensioni ai pensionati che percepivano più di 1200 euro al mese, perché l’Italia era in default, e ora si scopre che questi corrotti banchettavano coi portafogli gonfi di soldi frutto di false fatturazioni allo Stato”. Poi un affondo all’ex governatore Giancarlo Galan: “Se verranno provate tutte le accuse nei suoi confronti - conclude - la sua villa dovrebbe essere confi scata e trasformata in ricovero per senza tetto”.

oriAnA bolDrin “si inDAgHi sulle Assunzioni fAcilitAte DAi corrotti”

Felice Casson (Pd): “Venezia non può restare a lungo senza una guida”. Per il Movimento 5 Stelle si deve porre attenzione sui costi in programma per la realizzazione della “via del Mare”

A.A.

Felice Casson

economico e fi nanziario della via del Mare nel trevigiano. L’opera dovrebbe essere realizzata in project fi nancing per circa 210 milioni, attraverso la trasformazione dell’attuale Treviso Mare.

23Il Veneto in primo piano

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12 Il Veneto in primo piano

Baluardo della campagna elettorale, senza dubbio il tema della sicurezza a Padova è una delle ragioni che ha con-

tribuito alla vittoria di Massimo Bitonci contro Ivo Rossi. Una vittoria per nulla scontata su cui la sicurezza ha avuto un ruolo fondamentale e ha fatto parte delle prime dichiarazioni da primo cittadino dello stesso Bitonci. Il segnale di distacco dalla precedente amministrazione, sia quella del vice Rossi che quella di Zano-nato, non si è fatto attendere visto che il 10 giugno scorso, ancor prima della nomina della giunta e quindi della delega a Saia di tale tematica, è stata annunciata la decisione di rimuovere dall’incarico l’attuale capitano delle forze di Polizia Municipale che, come ha ben specifi cato Saia fra i cittadini di Piazza delle Erbe dopo l’incontro con Zaia, non è inadatto per quanto ha fatto o meno ma semplicemen-te per il fatto che proviene dagli stessi am-

bienti della polizia municipale. Secondo Saia la necessità della città di Padova è quella di un vero e proprio coordinatore delle forze di polizia locale che conosca tecniche avanzate e che possa guidare la città verso una sicurezza complessiva per tutti i cittadini in particolar modo nelle zone critiche della città.

Idee chiare e precise che si dovrebbero tradurre nella riorganizzazione totale della polizia che non dovrebbe essere più centra-lizzata ma suddivisa in aree di competenza che si concentreranno a nord, a sud e a centro della città. Secondo le previsioni della nuova amministrazione, già annunciate prima dell’e-lezione e poi confermate dopo aver dialogato con gli agenti e aver effettuato delle analisi concrete sulle unità a disposizione e sulle scelte fi no ad oggi prese e messe in pratica, gli agenti ruoteranno più spesso fra i vari ruoli andando quindi a garantire una sorveglianza

più attenta che si estenderà anche ai mezzi pubblici nei quali verranno installate telecame-re e garantito l’acquisto del biglietto a costo di aumentare le unità anche attraverso assunzio-ni mirate e ben precise.

Lotta aperta sarà anche all’accattonaggio e ai campi nomadi che verranno ben delimitati fi no ad ordinanze più dure che permetteranno il “parcheggio” di camper e roulotte solo ed esclusivamente in determinate aree della cit-tà. Per quanto riguarda l’accattonaggio, come già successo in altre città governate dalla Lega Nord e anche a Cittadella in cui Bitonci è stato sindaco, le ordinanze saranno consequenziali partendo da una maggiore sorveglianza e controllo da parte delle forze di polizia per poi emanare un’ordinanza che vada a vietarlo to-talmente. Scelte mirate e decise che andranno a “ripulire” la città, come più volte sottolinea-to anche prima del ballottaggio.

di Nicola Stievano

La città sceglie di voltare pagina, sconfi tto Ivo Rossi insieme al Partito Democratico. Il neo sindaco vara le prime misure sulla sicurezza e il controllo dei quartieri, tagliate anche le auto blu

Le elezioni amministrative premiano il senatore leghista, ex sindaco di Cittadella famoso per le sue ordinanze

Bitonci conquista Padova: “Adesso si cambia”

Ma l’amministrazione Bitonci non sarà solo sicurezza, anche se sarà uno dei temi più importanti per tutto il mandato, visto che si farà molta attenzione anche al contenimento degli sprechi e all’atteggiamento che lo stes-so Sindaco ha defi nito “francescano” degli amministratori. Per quanto concerne i tagli sono già state eliminate le auto blu, sindaco e assessori guideranno le proprie, e gli autisti assunti dalla scorsa giunta verranno ricollocati in altre mansioni a palazzo, e di pubblico do-minio è stata la rinuncia da parte di Bitonci a cellulare e tablet di servizio. Gli assessori sa-ranno invece muniti di cellulare per le attività legate all’amministrazione. Tagliati del 10%

i compensi di tutti e nessun altro compenso aggiuntivo andrà a sommarsi a quello ammi-nistrativo considerato che lo stesso primo cit-tadino ha già rinunciato alla carica di senatore reputandola incompatibile con la carica ammi-nistrativa. Molta attenzione, ha sottolineato Bitonci, sarà data all’ascolto e allo stare fra i cittadini per essere non solo il Sindaco di chi li ha votati ma anche di chi non li ha votati. I primi giorni di amministrazione hanno senza dubbio lasciato spazio a promesse, progetti e molti cambiamenti che, secondo le previ-sioni della giunta, nelle prossime settimane troveranno uno spazio concreto fra le vie di Padova.

Una giunta che mira a valorizzare quelle che sono le competenze di tutti e che andrà a governare la città di Padova se-

condo un programma condiviso con i cittadini che miri a risolvere nel migliore dei modi tutte le problematiche legate alla città. Queste le in-tenzioni di Bitonci ribadite anche nel consiglio comunale di insediamento, che si è tenuto all’Arcella, quartiere simbolo di Padova quando si parla di sicurezza. “Qui vivono – ha detto il sindaco di Padova - decine di migliaia di pado-vani e di stranieri di buona volontà. Eppure qui, scelte discutibili del passato, hanno permesso l’insediarsi di piccoli ghetti e sacche di illegalità. Sempre qui, una crescita urbana disorganizzata, una cementifi cazione cieca, pianifi cazioni della viabilità che non hanno tenuto conto delle esi-genze del quartiere hanno messo in diffi coltà il commercio, il sociale e lo sport, si pongono quotidianamente a disposizione della cittadi-nanza. Eppure tanto l’Arcella, quanto gli altri quartieri della nostra città, possiedono energie e speranze suffi cienti per risolvere queste contrad-dizioni e questi problemi”. Tornando alla giunta, ha destato meraviglia la nomina di Eleonora Mosco a Vicesindaco con delega alle Politiche

giovanili, che a soli 27 anni si troverà ad essere il braccio destro del sindaco e rappresentare la città in sua assenza. Altre tre saranno le donne ad affi ancare il sindaco: Alessandra Brunetti, con deleghe a Politiche Abitative, Edilizia scolastica, Politiche Scolastiche, Sociale, Integrazione e convivenza, Rapporti con il mondo religioso, Marina Buffoni, con deleghe a Trasparenza, Cooperazione Internazionale, Decentramento ai quartieri, Partecipazione, e Cinzia Rampazzo con deleghe a Sport e Manifestazioni sportive. Stefano Grigoletto gestirà le deleghe a Bilancio, Tributi, Patrimonio, Società Partecipate, Servizi Cimiteriali e Demografi ci, Mobilità, a Fabrizio Boron sono andate le deleghe a Edilizia e Ma-nutenzioni, a Matteo Cavatton sono andate Ambiente, Agenda21, Urp, Rete civica, a Flavio Rodeghiero Cultura, Turismo, Musei e Spettacoli mentre a Maurizio Saia, come del resto già pre-annunciato, sono andate le deleghe a Politiche della sicurezza, Polizia municipale e Protezione civile. Rimarranno invece di competenza del Sindaco il progetto in sostituzione di PaTreVe ov-vero “Grande Padova”, Lavori Pubblici, Attività Produttive, Urbanistica, Infrastrutture, Avvocatu-ra, Personale, Università.

ElEONORA MOSCO vICE SINDACO

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13Il Veneto in primo piano

La scuola dell’autonomia che si apre al territorio e che nel territorio fa rete progettando percorsi formativi condivisi e “verticali”, tali da condurre, nella continuità, i ragazzi

verso le medesime mete fi nali. Dai 3 ai 14 anni, attraverso il raggiungimento di tra-

guardi intermedi, il percorso, o meglio l’ambiente di appren-dimento, è “costruito” non più nella singola scuola ma nel territorio, con l’obiettivo di incoraggiare in egual misura e con le stesse opportunità di partenza in tutti i bambini in età scolare - da quelli della scuola dell’infanzia agli studenti della secondaria di primo grado - nuove abilità e conoscenze, che in un contesto fecondo e stimolante facilitino la maturazione in competenze.

E’ questo lo spirito che ha ispirato il corposo progetto di “Curriculo di territorio” al quale hanno lavorato per un intero anno gli istituti scolastici del comune di Martellago (nel Miranese) e che avrà un seguito nel corso del prossimo anno di studio.

Un progetto che ha interessato 2200 studenti e 101 classi complessivamente, degli Istituto comprensivi “G. Mat-teotti” di Maerne-Olmo e “C. Goldoni” di Martellago, della scuola materna paritaria “A. Volpato” di Maerne e di quella di Martellago “Virtus et labor”.

I docenti - di tutte le scuole - sono stati impegnati in un grande lavoro progettuale - attraverso strategie condivise e un sistema multidisciplinare - che li ha spinti a muoversi nel territorio con l’obiettivo di progettare in un contesto così ampio un ambiente di apprendimen-to signifi cativo e favorire in questo modo nei ragazzi la crescita degli apprendimenti personali.

Una prassi innovativa che rove-scia la tradizionale logica curriculare, cambia l’approccio degli insegnanti e le relative metodologie, verso la didattica dell’autoeffi cacia che pone al centro della progettazione l’allievo. E’ quest’ulti-mo che, con l’acquisizione di nuove abilità e conoscenze, vie-ne messo in prima persona in grado di realizzare il prodotto fi nale con il risultato di far maturare in lui il bagaglio acquisito in quelle competenze - un saper fare personalizzato - utili da spendere nel corso della propria vita.

Due i percorsi formativi intrapresi e illustrati lo scorso 28 maggio dai dirigenti scolastici dei due istituti comprensivi del comune, la professoressa Marisa Zanon per l’I.C. “G. Matte-otti” di Marrne-Olmo e il dottor Gian Paolo Bustreo per I.C. “C. Goldoni” di Martellago, nel corso del collegio plenario dei docenti, di riepilogo, dopo quello di presentazione di novem-bre.

Il primo percorso, “A scuola in villa”, pone come fi nalità la conoscenza consapevole del patrimonio artistico-culturale del territorio circostante. Il secondo percorso, invece, è di educazione affettiva e mira a promuovere nei ragazzi la consapevolezza della propria identità nella relazione con altre identità.

In entrambi i casi la premessa è la didattica orientativa, che centralizza e soggettivizza l’apprendimento e si pone come scopo lo sviluppo di quelle che nelle “Indicazioni na-

zionali” vengono defi nite “competenze chiave di cittadinanza”: la comunicazio-ne nella madre lingua; in lingua stranie-ra; la conoscenza matematica e scientifi -ca; le competenze digitali; quelle sociali e critiche (cooperare, le regole, lo spirito di iniziativa); la capacità di pianifi care e

di espressione culturale e , infi ne, imparare ad imparare.In entrambi i progetti sono state individuate alcune di

queste competenze e declinate per ogni scuola, di diverso or-dine e grado, con l’obiettivo di raggiungere traguardi ad hoc.

E così il progetto del “Viaggio in villa” è diventata unità didattica di apprendimento dal titolo “Un viaggio avventuro-so”. Le scuole dell’infanzia di Martellago hanno preso il via dal tema del labirinto, da quello conosciuto a scuola, attra-verso la realizzazione di giochi a tema con il coinvolgimento dei genitori, fi no a quello visitato nel giardino di Villa Pisani a Stra, in Riviera del Brenta.

Ereditato dalle classi quinte della scuola primaria di Mar-tellago il tema del labirinto è stato sviluppato con attività di approfondimento, di carattere culturale (il labirinto nei rac-

conti, nella mitologia, nelle fi abe e nella storia), ma anche tecnico che ha portato alla progettazione di un vero percorso da realizzare, nelle intenzioni, al vicino Parco Laghetti.

Il testimone è stato raccolto dagli studenti della secon-daria di primo grado che, oltre ad aver condotto i ragazzi più piccoli alla visita di un labirinto (apprendimento cooperativo), hanno progettato in 3D quello di villa Pisani.

“I colori delle emozioni” sono invece il tema dominan-te nelle unità didattiche elaborate dalle scuole di Maerne e Olmo.

I bambini della scuola dell’infanzia sono stati coinvolti in più esperienze artistiche, di utilizzo dell’arte e di realizzazione di prodotti artistici, con attività laboratoriali, letture di storie, ascolto di musica e osservazione di quadri. Gli insegnanti coin-volti nel progetto si sono avvalsi della collaborazione esterna della Fondazione Guggenheim di Venezia per promuovere, in forme e con modalità diverse, l’espressione delle emozioni attraverso il linguaggio dell’arte.

Il secondo passo è stato compiuto dai bambini della scuo-la primaria, in particolare delle classi quarte, che sono stati stimolati dagli insegnanti a compiere un suggestivo percorso nel mondo delle proprie emozioni.

Chi sono io, in relazione agli altri, come sono e come gli altri vorrebbero che fossi: sono le domande su cui i ragazzi di prima e seconda media di Maerne e Olmo sono stati chiamati a rifl ettere nell’ambito del progetto. Più specifi ci dell’adolescenza i temi sottoposti agli stu-denti di terza (i cambiamenti fi sici e comportamentali, le differenze di genere, i sentimenti).

di Ornella jovane

Scuola La storia di un progetto innovativo promosso da tutte le scuole del comune di Martellago nel Veneziano

Dai 3 ai 14 anni, il territorio si fa... “scuola” per tutti

Il collegio dei docenti plenario dello scorso 28 maggio nel corso del quale è stato fatto il bilancio del primo anno del progetto “Curriculo di territorio”

Il “Curriculo di territorio” ha coinvolto 2200 ragazzi e 101 classi delle scuole di ogni ordine e grado

I docenti hannoprogettatoun ambientedi apprendimentopartendo dal territorio

Approfondimento

Il collegio plenario dei docenti di fi ne maggio ha offerto l’occasione agli insegnanti coinvolti di fare un primo bilancio. “Un bilancio che, na-

turalmente, - afferma la professoressa Zanon - è positivo sul piano della didattica in quanto questo tipo di approccio consente di valorizzare i ragazzi nella loro globalità di individui, attraverso lo svi-luppo di competenze trasversali e in continuità nei diversi ordini di scuola”. “Ed è importante - sottolinea il dottor Bustreo - anche per gli stessi docenti che, grazie a questa esperienza, hanno avuto modo di crescere insieme sul piano profes-sionale”.

Hanno lodato il progetto del “Curriculo di ter-ritorio” il parroco di Maerne, don Paolo Magoga, il sindaco di Martellago Monica Barbiero, che pe-raltro è insegnante, il dottor Domenico Martino, dirigente dell’Uffi cio scolastico regionale, che ha apprezzato l’apertura al territorio e lo spirito di continuità della proposta formativa 3-14 anni, la dottoressa Renata Zanchin dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, entusiasta sostenitrice del pro-getto, e la presidente della Fondazione Banca di Credito Cooperativo Santo Stefano, Norma Ca-stellarin, che ha sottolineato il lavoro di sinergia compiuto sapientemente dalle scuole del territorio e, nel compiacersi per i risultati, ha avuto modo di elogiare le qualità dell’intero progetto.

Un giudizio incoraggiante per il prosieguo il prossimo anno dello stesso progetto, dal momen-to che proprio la Fondazione della Bcc ha avuto fi n qui un ruolo essenziale nel sostenerlo.

Il progetto “Curriculo di territorio” è stato presentato, il 29-30 maggio, ad Abano Terme nel corso del primo Seminario nazionale “Indica-zioni per promuovere competenze”, organizzato dall’Uffi cio Scolastico Regionale per il Veneto in collaborazione con il Miur, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia. Vi hanno preso parte oltre 200 dirigenti scolastici, docenti e referenti provenienti da tutte le regioni italiane.

Fra le esperienze analizzate è stata presa in considerazione anche quella di Martellago, che ha raccolto ampie manifestazioni di consenso da parte degli ispettori del Ministero che hanno apprezzato il ricco e vivace patrimonio professio-nale rivolto agli alunni dai 3 ai 14 anni.

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Il bilancio del progetto

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14 Cultura veneta

La rassegna Coinvolti fi no al 14 agosto quindici comuni del Padovano

Quindici comuni del Padovano coinvolti, otto importanti enti e alcuni dei principali operatori culturali attivi in provincia: questa la task force di un evento diffuso, che porterà la

magia del cinema e dello spettacolo nei luoghi più suggestivi del territorio. Si tratta dell’Euganea Festival, nato dall’incontro tra l’ormai consolidato Euganea Film Festival, manifestazione di riferimento per il cinema indipendente a livello nazionale e inter-nazionale, aperto alle più diverse forme di arte cinematografi ca: dal corto all’animazione, dal cinema documentario a quello sperimentale, e il festival Paesaggi con vista, curato da Vasco Mirandola e da Roberto Tombesi, con lo scopo di promuovere il territorio dei Colli Euganei.

Diciotto gli eventi in cartellone, dalla fi ne di giugno fi no al 14 agosto, che saranno altrettante tappe alla scoperta dei quindici comuni coinvolti: Padova, Rovolon, Este, Torreglia, Aba-no Terme, Teolo, Montegrotto, Cervarese Santa Croce, Battaglia

Terme, Baone, Monselice, Selvazzano, Cinto Euganeo e Due Carrare.

Fittissimo il programma delle proiezioni delle opere in concorso, con alcune serate dedicate a fi lm già consacrati dalla critica nei principali festival internazionali come “La sedia della felicità” di Mazzacurati (8 luglio), “In grazia di Dio” di Edoar-do Winspeare (10 luglio), “Resistenza naturale” di Jonathan Nossiter (17 luglio), “Piccola patria” di Alessandro Rossetto (18 luglio), “Zoran, il mio nipote scemo” di Matteo Oletto (22 luglio).

Ai vincitori del concorso saranno invece dedicate le serate del 20 luglio, con premiazione presso i giardini del Castello a Monselice e il 7 agosto, con la proiezione delle opere premiate.

Alla proiezione dei fi lm, in concorso e non, sono state ab-binate iniziative di tutti i tipi, da workshop a incontri con gli autori, da concerti a passeggiate e visite guidate, e soprattutto

degustazioni di vini e prodotti del territorio. Tutto ciò grazie alla collaborazione di aziende agricole e cooperative locali.

A concludere la kermesse sarà la tripletta di eventi di Pa-esaggi con vista, in programma nei giorni di Ferragosto. Il 12 agosto, nella magica atmosfera dell’anfi teatro Venda, a Galzi-gnano Vasco Mirandola e la Piccola Bottega Baltazar proporran-no una serata dedicata alla poesia dal titolo “Ballate dal Nord Est”. Il 13 agosto sarà la volta della coppia Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo, con una serata alla scoperta del lato noir del Ve-neto: una serie di brevi racconti e canzoni, illustrati al momento dallo splendido disegnatore Vittorio Bustaffa, una galoppata tra i fatti più sanguinosi della storia di questa regione dai tagliagole delle paludi dei Celti ai serial killer d’oggi. Infi ne, a chiudere in bellezza, il 14 agosto poeti, narratori, attori, musicisti, daranno vita a una lunga notte di spettacolo fi no al sorgere del sole.

Euganea Film Festival, cinema e spettacolo d’autore

La XV Biennale d’Arte della Saccisica approda a Padova, in Galleria Ca-vour, dall’11 luglio al 17 agosto. In

30 anni il Gruppo Artisti della Saccisica si è fatto promotore di mostre, incontri let-terari, dibattiti, conferenze ed ha curato, oltre a cataloghi personali, 15 cataloghi della Biennale, 46 Quaderni d’Arte e 24 Quaderni di Poesia, gestendo il Centro Piovese d’Arte e Cultura e promuovendo scambi culturali con altre realtà in Italia e all’estero. Attualmente conta oltre 50 soci.

Alla XV edizione partecipano: 25 artisti (pittori, scultori, grafi ci, fotografi ) e 17 poeti, che confermano la natura del Gruppo, un sodalizio che permette a ciascuno di esprimersi secondo la propria identità che si differenzia per formazio-ne, esperienze, linguaggi diversi.

Questa mostra conclude a Padova il suo ciclo itinerante che l’ha vista ospite di vari Comuni della provincia.

A Padova la Biennale d’Arte della Saccisica

La.Or. Laura Organte

Fra gli artisti sul palco: Paolo Conte, Burt Bacharach e Cassandra Wilson, Anna Soklic. Le location più suggestive: Palazzo Ducale, Rialto, Punta della Dogana

Jazz e Venezia un connubio magico che si unisce nella manifestazione di luglio “Vene-zia Jazz Festival, in programma nella città

lagunare fi no al 27 luglio. I nomi che partecipe-ranno all’evento sono di caratura mondiale: da Paolo Conte ospite speciale di Palazzo Ducale, a Keith Jarrett, Burt Bacharach e Cassandra Wil-son al “Gran Teatro la Fenice”, per poi passare alle sonorità folk-pop di Jack Savoretti alla Colle-zione Guggenheim, facendo poi tappa con Juan Lorenzo al Teatrino Grassi. L’itinerario proseguirà con Chiara Civello e Toninho Horta al Teatro Gol-doni. “Il festival spiegano gli organizzatori – è giunto ormai alla settima edizione e ospita ogni anno con grande successo di pubblico, artisti di fama mondiale, un palcoscenico dove incontrare il meglio del jazz nazionale e internazionale, ma anche un’occasione per band emergenti e nuovi talenti. L’anteprima è stata ospitata in uno dei luoghi più belli di Venezia, il cortile di Palazzo Ducale. E poi: il “Gran Teatro la Fenice” e il Tea-tro Goldoni, ma anche in luoghi alternativi come

i maggiori musei cittadini (Punta della Dogana, Teatrino Grassi, Collezioni Peggy Guggenheim), altre location suggestive e popolari, come Cam-po Bella Vienna”. Con la musica ci saranno an-che letteratura e fotografi a assicurano gli orga-nizzatori. “Con i “Pomeriggi Letterari”, dedicati alla musica e alla letteratura contemporanea, gli aperitivi live a Campo Bella Vienna, i jazz lunch & dinner negli spazi museali della città e agli appuntamenti prestigiosi nei teatri storici della città, Venezia Jazz Festival non è solo musica e spettacolo, ma un ricco programma di arte, letteratura, fotografi a”. Ma ecco il calendario degli eventi più attesi. Si è partiti mercoledì 2 luglio con l’esibizione di Paolo Conte nel cortile di Palazzo Ducale. Martedì 8 luglio alle 20 al Gran Teatro La Fenice, si esibirà al piano Keith Jarrett. Il 20 luglio alle 20 sempre al Gran Tea-tro Fenice, ci sarà l’ensemble di Burt Bacharach. Nella stessa giornata alle 19,30 al Campo Bella Vienna Rialto saliranno sul palco gli Jatzt!trio. Stesso luogo e il 21 luglio alle 19,30 sarà la

volta della Big band del conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Dello stesso conservatorio si esibirà il giorno dopo, l’Ensemble jazz. Il “Jack Savoretti trio” invece sarà alla Collezione Guggenheim alle 21. Chiuderà gli spettacoli al campo Bella Vienna a Rialto il 23 luglio alle 19,30, la “Big band Steffani”. Stesso giorno alle 21,30 gli “Amy London Trio” si esibiran-no dalla Porta di Ferro di Palazzo Contarini. Giovedì 24 luglio alle 21,30 al Teatrino Grassi lo spettacolo di Juan Lorenzo “Paco de Lucia tribute”. Il 25 luglio Chiara Civello e Toninho Horta saranno al Teatro Goldoni alle 21,30. Domenica 27 luglio chiuderà la rassegna alle 20

al Gran Teatro La Fenice Cassandra Wilson. C’è poi un appuntamento jazz fuori programma di rilievo. Venerdì 18 luglio alle 20 nella straordina-ria cornice di Punta della Dogana, e del Canale della Giudecca, su un palcoscenico allestito nella piattaforma sull’acqua di pertinenza del museo, si esibirà la cantante Anna Soklic, al suo debutto a Venezia. Ad accompagnare l’ascolto della sua voce, conosciuta al grande pubblico per essere spesso affi ancata a quella di Anastacia, ci sarà un aperitivo. Per informazioni sugli eventi : [email protected] Tel: 348 3297915 o 0423 452069.

di Alessandro Abbadir

Musica Si concluderà il 27 luglio una manifestazione con artisti di caratura mondiale

Venezia Jazz Festival, spettacoli e poesia in laguna Torna al Lido di Venezia la sesta edizio-

ne di “Libri in spiaggia”, una rassegna che si terrà fi no al 7 agosto 2014 con

pomeriggi dedicati a presentazioni, incon-tri, rifl essioni, eventi collaterali e sorprese. “Libri in spiaggia” nasce al Lido di Venezia nell’estate 2009 su iniziativa di Granviale Editori e di Sab (Stabilimenti Attività Bal-neari) con il patrocinio e la collaborazione della Municipalità di Lido e Pellestrina. Gli incontri si svolgeranno al centro culturale Hugo Pratt che si affaccia sulla laguna prospiciente il Lido di Venezia, il luogo di cui Thomas Mann nel 1934 scriveva: “Non c’è mare più bello per farvi il bagno, e la vicinanza di una simile città è qualcosa di unico”. La manifestazione, alla sesta edi-zione, è cresciuta negli anni ed è diventata un appuntamento consueto ed atteso e un’occasione importante di rilancio dell’iso-la in un momento in cui anche la piccola editoria di nicchia ha bisogno di nuove e prestigiose vetrine. In passato la manife-stazione ha ospitato anche i fi nalisti del Premio Campiello; quest’anno avrà ospiti gli autori del Premio Settembrini. Ingresso libero e gratuito , info per il programma [email protected]

neWs

“libri in sPiAggiA” fino AD Agosto

Da Padova ai luoghi più belli dei Colli Euganei fi no alle città murate, è fi tto il calendario di appuntamenti. Da non perdere la magica atmosfera dell’anfi teatro del Venda

unA riccA esPosizione in gAlleriA cAvour fino Al 17 Agosto

Al lido

28 Cultura veneta

Page 33: Adria giu2014 n80

Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi

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L’Editoriale

La salute è la cosa più importante che abbiamo, il nostro bene più pre-zioso. A volte lo diamo per sconta-

to e tralasciamo piccoli e grandi segnali che il nostro corpo o la nostra mente ci invia. Accade spesso, inoltre, che invece di rivolgerci al medico o allo specialista per una visita o delle analisi, ci affidia-mo al fai da te. Una pasticca e via! Una modalità sbagliatissima di pren-derci cura di noi stessi: è come se mettessimo un cerotto momentaneo ad un problema, un dolore, un bruciore che, così facendo, invece di diminuire, aumenterà. E curare un disturbo in fase acuta è molto più difficile che farlo quando compaiono i primi sintomi.Vale per un dente troppo sensibile piut-tosto che per lievi disturbi gastrici; per delle strane macchie rosse sulla pelle che per le gambe ripetutamente gonfie la sera; per una tristezza che ci tiene a letto un po’ troppo che per dimentican-ze ripetute; per un disturbo dell’udito che per un bruciore agli occhi.Riflettendo su tutto questo, La Piazza ha pensato bene di aggiungere alle sue pagine una sezione del giornale che possa essere utile ai lettori per capire meglio i primi segnali e lo sviluppo di alcune malattie, disturbi o fastidi e, at-traverso la voce di medici e specialisti competenti del territorio, avere un’idea su come risolvere, lenire o prevenire tali problematiche.

Continua a pag. 30

di Germana Urbani

Meglio scegliere uno specialista vicino a casa

Dott. Bertolini: “il dentista, professionista vicino ai suoi pazienti”

Dott.ssa rogato: “chirurgia plastica per sentirsi bene con se stessi”

Continua a pag. 32Continua a pag. 32

Dott. salvadori: “riabilitazione a 360 gradi nella casa di cura di rovigo”

Continua a pag. 31

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Hanno collaborato: L’Editoriale

É importante conoscere chi, vicino a casa nostra, può darci il consiglio giusto, intervenire con competenza su una determinata problematica o malattia. Perché quando si sta male non si dovrebbero fare chilometri e chilometri per andare a curarsi. Ottimi professionisti ci sono

anche sotto casa, specie in Veneto. E in queste pagine, a partire da questa uscita de La Piazza, ne conosceremo alcuni.Consideriamo, per esempio, l’eventualità di dover fare un’operazione chirurgica complicata che ci terrà in ospedale un bel po’. In questo caso sceglieremo certamente, se possibile, una struttura vici-na perché i nostri famigliari possano assisterci nel modo migliore. E così dovremmo fare anche per l’eventuale riabilitazione necessaria a rimetterci in forma. A volte non ci pensiamo ma la vicinanza di uno studio, una clinica o altro, ci permette di eliminare anche lo stress dovuto agli spostamenti. Avendo un appuntamento da rispettare, spesso prendendo la macchina corriamo un po’, specie se la strada da fare è lunga. Meglio pensarci prima!La prevenzione è poi, l’altro fronte su cui dovremmo agire per stare meglio. Il primo, forse. Anche di questo parleremo con i vari medici e specialisti. La cura della pelle e dei denti, per esempio, parte proprio da quanto noi stessi riusciamo a trattare bene la nostra cute, proteggendola da sole e vento, e da quanto bene e spesso pratichiamo l’igiene della bocca. Impegniamoci, dunque, a volerci più bene e a curarci meglio. Se non siamo in salute, non siamo noi stessi, non riusciamo a godere in pieno della vita. E mantenerci in salute dipende soprattutto da noi. Fare attività fisica, dallo sport preferito a una semplice passeggiata, non è solo piacevole, ma fa funzionare al meglio il nostro cervello e il nostro apparato immunitario. Lo dicono tutti gli esperti: una passeggiata al giorno aumenta la nostra resistenza alle malattie e contribuisce a mantenere il nostro buon umore. L’altro consiglio prezioso è quello di alimentarsi in modo variegato, in quantità moderate e rispettando ritmi e tempi per consumare i pasti. Una regola preziosa che ci fa sentire meglio, più vitali, che ci aiuta a pensare e a reagire alla vita in modo migliore e più velocemente. E ancora occorre ricordarsi di limitare il consumo di zuccheri e grassi animali, che portano il nostro corpo a richiederne sempre di più. Evitare o moderare l’uso di alcolici e di tabacco. Anche il sonno è importante per la salute, quindi riposare a sufficienza concedendosi, ogni tanto, una piccola pausa per prevenire lo stress è di primaria importanza. E da questo mese La Piazza, grazie ai consigli e alle soluzioni di medici e spe-cialisti, pensa anche alla salute dei propri lettori.

Segue da pag. 2

Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

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SommarioCardiologiaCasa di Cura“Città di Rovigo”

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OdontoiatriaStudio DentisticoDott.ssa Alessia Berti

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AcusticaAcustic clinic

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Chirurgia esteticaDott.ssa Cristina Rogato

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DentistaDott. Mauro Rubinato

pag. 34

DermatologiaDott. Stefano Spoladori

pag. 32È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per proteggere e migliorare l’efficienza cardiovasco-lare, controllando il colesterolo HDL, l’ipertensione

e favorendo la funzionalità cardiaca. Inoltre ci aiuta a te-nere sotto controllo il peso corporeo, favorisce l’efficienza muscolo-scheletrica, stimola e regola l’attività ormonale consentendo una regolazione della glicemia, stimolando l’ormone della crescita e molto altro ancora. E infine ha un’azione positiva anche a livello psichico: muovendosi si scarica un po’ di stress e si ricaricano le pile di positività. Ma se nella vita siete sempre stati sedentari e non avete mai praticato alcuno sport prima di iniziare prendete le dovute misure.Il primo punto di riferimento per chi sceglie di effettuare at-tività fisica deve essere sempre il medico a suggerire i giusti

accorgimenti per chi non ha mai praticato sport e desidera comunque cominciare (non è mai troppo tardi!) oppure per chi ha praticato sport in gioventù e, comprendendone i benefici, ha intenzione di ricominciare. Anche perchè non tutti gli sport sono adatti a tutti. Il nuoto, ad esempio, vero e proprio toccasana per alcuni problemi, non va assoluta-mente bene per altri! Certo praticare attività fisica fin da giovani è la cosa migliore e non solo per vivere più a lungo.Sorprendente, infatti, è quanto hanno scoperto un gruppo di ricercatori finlandesi e americani dimostrando grazie ad un ricerca scientifica che i giovanissimi che praticano sport hanno una probabilità 5 volte minore di diventare fumato-ri rispetto ai loro coetanei che invece conducono una vita sedentaria. I meccanismi che conducono a questi risultati sono molteplici: frequentare amici con la stessa passione indurrebbe i bambini a dedicare il proprio tempo ad attività sane senza cercare “soddisfazioni” decisamente più nocive. E non solo. L’esercizio fisico ha effetti positivi su altri fattori che proteggono dal fumo quali la capacità di affrontare i problemi e l’autostima. Un motivo in più per introdurre al più presto i propri figli nel mondo dello sport. Ma il binomio giusto per coltivare una buona salute è moto e dieta se per dieta si intende un’alimentazione corretta, ricca di tutti i nutrienti e non necessariamente un regime frustrante a calorie ridotte. I pareri sui benefici anche a livello dietetico dell’attività fisica sono unanimi: fare movimento aumenta il dispendio di calorie, attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.

Lo sport come medicina naturaleMuoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene

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3131

Si sente spesso parlare di “Faccette esteti-che”, di cosa si tratta?Queste faccette vengono considerate una tecnica inno-vativa, ma in effetti esistevano già dei prototipi negli anni ’30 per migliorare l’aspetto degli attori nei primi piani cinematografici.Ad oggi, le faccette dentali rappresentano uno dei ri-sultati migliori dell’odontoiatria estetica moderna. Con-sistono in sottili (il loro spessore medio si aggira intor-no ai 0,5-0,7 mm) lamine in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti anteriori, un po’ come le unghie finte vengono applicate sulle unghie naturali. In questo modo si mascherano imperfezioni legate al colore, alla forma o alla posizione dei denti stessi. Il successo di questo tipo di restauro è dovuto

allo spessore molto sottile della ceramica, che permette una semi-trasparenza naturale, tipo “lente a contatto” rendendolo praticamente invisibile.

Che differenza c’è tra una faccetta e una co-rona?Le faccette sono un sottile strato di ceramica che vie-ne applicato sulla superficie del dente visibile da chi ci guarda. Una corona completa comporta una limatura del dente molto più aggressiva, viene asportato molto più smalto e dentina. Le faccette sono un trattamento cosmetico, possono essere applicate sui denti per otte-nere un sorriso più naturale e più bello.

Si tratta di un intervento invasivo o perico-loso per il paziente?No, assolutamente. La preparazione del dente consiste nell’asportare solo una minima parte del dente naturale , di gran lunga inferiore a quanto asportato con altri restauri quali ad esempio le piu’ note corone dentali. Si tratta quindi di una procedura molto conservativa, che non comporta danno alla polpa e rimane entro i limiti dello smalto.In quali casi consiglierebbe ai pazienti di va-lutare questo tipo di intervento estetico?Le faccette in ceramica rappresentano la soluzione più estetica per il miglioramento dei denti anteriori, possono

essere applicate praticamente a tutti i pazienti e in tutti i casi clinici, in cui si configurino spazi tra i denti (dia-stemi); Denti rotti o scheggiati; Otturazioni sgradevoli; Denti permanentemente macchiati che non possono essere sbiancati; Denti storti.Questi “sottili gusci di ceramica” necessitano da parte del paziente attenzioni particolari?Oggigiorno le faccette presentano una forte resistenza all’abrasione e un’elevata stabilità del colore e con le nuove tecniche di cementazione il rischio di frattura puo’ essere in molti casi inferiore a quello delle corone in metallo ceramica o in ceramica integrale.La durata del restauro e la perfetta adesione al dente si devono ai moderni adesivi smalto-dentinali, le “colle” che rendono possibile legare i materiali da restauro este-tico con i tessuti dentari.Possiamo definirlo un trattamento duraturo nel tempo?Le faccette dentali in ceramica possono durare all’infini-to, a seconda di quanto siano ben curate dal paziente a casa. Sebbene sono molto resistenti, i controlli periodici sono comunque obbligatori per garantire il successo nel tempo.Possiamo concludere che avere un bel sorriso puo’ cambiare la propria autostima?Certamente, negli ultimi anni stiamo implementando sempre piu’ i servizi riguardanti questa branca dell’O-

dontoiatria, all’interno dei nostri studi.Spesso le persone non hanno consapevolezza di come un bel sorriso sia importante nel determinare la bellezza di un viso. Forma colore e scopertura dei denti diventa-no fondamentali per definire un sorriso gradevole. “Estetica del Sorriso”, questa è la branca dell’odontoia-tria che si occupa di valutare gli inestetismi in particolare della bocca e dei denti al fine di ristabilire un giusto equilibrio di proporzioni e rendere cosi’ attraente questa importante parte del volto. Si dice che il sorriso è lo specchio dell’anima, e se ci pen-siamo bene, il sorriso è la prima cosa che osserviamo quando conosciamo una persona.

Dona nuovo fascinoal tuo sorriso

Studio Dentistico Dr.ssa Alessia BertiAmbulatorio di Adria: Via A.Mario, 10Adria (RO) tel. 0426 908221

Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19Rosolina (RO) tel. 0426 340110

Dott.ssa Alessia Berti

Progressi in odontoiatria con le faccette estetiche.

Ci prendiamo cura anche di pazienti che hanno subito operazioni al cuore e possono riprendersi vicino a casa propriaCome è nata la vostra riabilitazio-ne cardiologica?“Fino a poco tempo fa – spiega il Dott. Salvadori – da Rovigo ci si spostava in altre città o regioni, sia per gli interventi cardia-ci, sia per la riabilitazione post operatoria. Inevitabilmente, oltre al disagio legato alla lontananza da casa, il paziente aveva un recupero più lento e dunque più pericoloso per le eventuali complicanze. Oggi, oltre alla riabilitazione ortopedica e neurologica, possiamo curare anche i pazienti che neces-sitano di riprendersi dopo un intervento al cuore, che si tratti di valvole cardiache, di bypass o di altro tipo. E di certo, nel caso di interventi di questo spessore, la riabilitazio-ne cardiaca e respiratoria è fondamentale, così come è fondamentale averla vicino a

casa. E’ essenziale infatti mettere il pa-ziente nelle condizioni di tornare ad essere autonomo nel più breve tempo possibile, con accanto la propria famiglia.”

Come si svolge questo tipo di ria-bilitazione?“Innanzi tutto – continua il Dott. Salva-dori – è importante che il paziente venga visitato da noi appena dopo l’intervento. In equipe viene poi studiato un programma ad hoc per ciascun paziente, a seconda dell’in-tervento subito e del tipo di carenze eviden-ziate. Il programma è progressivo e volto al recupero totale delle proprie funzionalità, partendo dal fatto che il paziente deve es-sere in piedi al più presto. Mediamente il periodo della riabilitazione è di 15 giorni,

durante i quali il movimento è fondamenta-le perché la mobilitazione e la respirazione evitano le complicanze e riducono i tempi di ospedalizzazione.”

Quali sono le priorità nella riabili-tazione cardio-respiratoria?“Il paziente quando arriva da noi – spiega la Dott.ssa Giatti – è in una condizione di disabilità temporanea, causata dall’inter-vento al cuore, dall’anestesia prolungata e da una malattia precedente che ha portato all’intervento. In primis il paziente deve es-sere messo nelle condizioni di respirare au-tonomamente, di potersi muovere e potersi nutrire nel modo più adatto. Il supporto psicologico è fondamentale inoltre, perché c’è sempre la paura delle complicazioni o

del mancato recupero.Il mio ruolo è quello di tenere sempre mo-nitoriate tutte le funzionalità cardiache e respiratorie, così da consentire al paziente di potersi riabilitare.”Al termine del percorso in regime di ri-covero, l’equipe della Casa di Cura Città di Rovigo seguirà il paziente attraverso visite di controllo allo scopo di indirizzarlo verso l’attività riabilitativa maggiormente adatta alla personale situazione clinica. Tutto ciò è possibile in regime di conven-zione con il Servizio Sanitario Nazionale.

Casa di cura città di Rovigo, riabilitazione a 360 gradi

Casa di Cura “Città di Rovigo” accreditata al SSRVia Sichirollo N. 30, Rovigo tel 0425/426111prenotazioni: 0425/426207 - fax 0425/426215

Il Dott. Tiziano Salvadori, da 13 anni responsabile dell’unità di medicina fisica e ri-abilitativa della Casa di Cura Città di Rovigo, e la Dott.ssa Sara Giatti, specializzata in Cardiologia e terapia intensiva cardiologica, sono a capo dell’equipe più innovativa nell’ambito riabilitativo di Rovigo e provincia. Grazie a loro per la prima volta a Rovigo è stato creato il servizio di riabilitazione cardio-respiratoria, essenziale per il recupero dopo un intervento cardiaco. L’equipe è formata, oltre che dal Dott. Salvadori e dalla Dott.ssa Giatti, da 3 fisioterapisti, da uno psicologo e da un nutrizionista.

Dott.ssa Sara Giatti

Dott. Tiziano Salvadori

A breve inoltre la Casa di Cura si sposterà all’interno della cittadella sanitaria di Rovigo, in una struttura all’avanguardia, un centro per la riabilitazione a 360 gradi.

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Lo Studio, all’avanguardia per le appa-recchiature di ultima generazione, è organizzato per eseguire in team ogni

tipo di prestazione odontoiatrica, da quella generale, conservativa, estetica, protesica fissa e rimovibile, all’endodonzia, impian-tologia, parodontologia, radiologia, fino ad arrivare all’estetica del volto, alla chirurgia ed alla chirurgia maxillo-facciale.

Lo Studio dentistico riflette lo stile del Dott. Bertolini, che da sempre si approccia ai suoi pazienti quale “dentista di famiglia”, partendo dal giusto presupposto secondo il quale spesso, per non dire sempre, le cau-se delle patologie dentali vanno ricercate altrove, nello stato di salute generale della persona. “Il mio approccio – spiega il Dott. Bertolini - è sempre quello di ascoltare in primis tutto ciò che affligge o preoccupa

i miei pazienti, nuovi oppure già in trat-tamento, per poter fare una valutazione globale della persona, cercando sempre di creare un rapporto di fiducia e di sincerità e dunque la soluzione più possibile mirata.”

Il Dott. Bertolini è infatti una persona em-patica, sorridente, amante del dialogo e soprattutto dell’ascolto e ha fatto di queste sue caratteristiche personali il grande plus della sua carriera professionale, mettendo sempre a proprio agio i pazienti, cercando di alleviare l’atavica paura della poltrona del dentista con un approccio familiare e amichevole e offrendo facilitazioni econo-miche personalizzate (come il finanzia-mento a tasso zero o la dilazione del pa-gamento fino a 60 mesi) e preventivi con più soluzioni, per agevolare il più possibile le esigenze e le aspettative. “Seguo per-

sonalmente tutti i pazienti, dall’anamnesi allo studio delle cure da attuare e, anche quando chiedo delle consulenze ai miei col-leghi – continua il Dott. Bertolini –, mi pia-ce rimanere centrale e soprattutto a fianco del paziente, proprio come un medico di famiglia. L’approccio familiare inoltre è es-senziale quando ho a che fare con bambini o persone anziane, maggiormente spaven-tate dal tipo di intervento che andremo ad eseguire oppure dai risvolti economici.”La visione professionale volta al rapporto

umano del Dott. Bertolini è affiancata alla passione per il proprio mestiere, che lo porta ad aggiornamenti continui, unico e fondamentale strumento per ottenere la perfezione in ogni lavoro svolto.

Il dentista come un medico di famiglia

Da quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirur-gia e specializzato in Odontostomatologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monse-lice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei

primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moderna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.

Dott. Giuseppe BertoliniMedico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria

Considero importantissimo capire a fondo le paure e le necessità del paziente che devo curare

I raggi del sole con-tengono differenti tipi di radiazioni,

che solo in parte raggiungono la super-ficie terrestre perché la fascia di ozono arresta le radiazioni più pericolose, la-sciando passare solo i raggi infrarossi ed i raggi ultravioletti che vengono distinti

in UVA(320-400nm), UVB(290-320nm), UVC(200-290nm) in base alla lunghezza d’onda. L’effetto nega-tivo più immediato dell’esposizione al sole è l’eritema, determinato prevalentemente dagli UVB. La soglia dell’e-ritema varia notevolmente a seconda del fototipo di pelle (da 1 a 6), delle ore del giorno (massima intensità dalle ore 11 alle 15), dalla stagione, dalla natura del luogo. L’organismo risponde alle sollecitazioni da parte dei raggi UVB producendo la melanina e ispessendo l’epidermide. I raggi UVA possono penetrare profondamente nel derma danneggiando le fibre elastiche, collagene. L’esposizione ripetuta e prolungata alla radiazione UV causa alterazio-ni degenerative alle cellule epidermiche (cheratinociti e

melanociti) con sviluppo di inestetismi quali rughe, mac-chie scure, ma anche di tumori cutanei quali il carcinoma basocellulare, spinocellulare e il melanoma maligno. Il melanoma maligno è in costante aumento, in Italia si registrano ogni anno circa 7000 casi, con 1200 morti. La fotoprotezione può essere ottenuta con tre metodi: evitare o perlomeno ridurre l’esposizione alla luce del sole soprattutto nei primi anni di vita. Coprirsi con in-dumenti protettivi (cappello, occhiali, maglietta...). Le creme solari sono di due tipologie: quelle che conten-gono filtri chimici che assorbono i raggi UV e quelli che contengono schermi fisici, ossidi di minerali che riflettono i raggi UV. Per definire la potenza di una crema è stato identificato il fattore di protezione solare (SPF) espresso da un numero: tanto più è alto, tanto il prodotto dovreb-be proteggerci dal rischio eritemi indotto dai raggi UVB, ma in ogni caso poco dai raggi UVA che danneggiano il DNA delle cellule. Pertanto l’uso delle creme solari deve far parte di una strategia complessiva che tenga conto dell’uso di indumenti adeguati e della importanza di evitare esposizioni nelle ore centrali della giornata, soprattutto per le categorie a rischio e per i bambini.

La chirurgia plastica esteti-ca è una branca chirurgica che si occupa di intervenire sul corpo con

lo scopo di correggere, ridurre o eliminare difetti estetici (congeniti o acquisiti), patologie, malformazioni, esiti di traumi e malattie. I medici che a pieno titolo operano ogni giorno in questo ambito sono Specialisti in Chirurgia Plastica.Ci si può rivolgere a medici specialisti in chirurgia plastica-estetica per motivi dettati da problemi funzionali, oppure per motivazioni estetiche e in ogni caso in cui il difetto crea difficoltà nella vita di tutti i giorni. Con il passare del tempo il corpo cambia, il viso cam-bia, viene colpito dai segni dell’invecchiamento e della maturità ed è quindi normale che si cerchi un modo per fermare od invertire questo processo. Tutti vogliono sentirsi meglio ed essere belli agli occhi di sé stessi e degli altri, perché la bellezza è sinonimo di sicurezza che si manifesta, sia sul lavoro che nei rapporti interper-sonali con un maggior successo. In ogni caso l’importante è mantenere l’individualità della persona e le proprie caratteristiche fisiche. Ogni

persona ha la sua immagine, è l’indi-viduo che diventa suo stesso modello. Con l’intervento chirurgico non si deve tendere ad un bello ideale, ma al bello inteso come riequilibrio, lasciando inal-terato il carattere e l’originalità.Il ruolo del chirurgo estetico è quello di guidare il paziente nella consape-volezza dei trattamenti che si posso-no realizzare e delle motivazioni che spingono a metterli in atto. Questo è importante per non creare nel paziente

delle aspettative esageratamente ottimistiche.Sottoporsi ad un intervento chirurgico invasivo, però, spesso spaventa, per cui molti preferiscono ricorrere a trattamenti con risultati meno duraturi ma “più sicu-ri”. Ad affiancare la parte chirurgica esiste la medici-na estetica, branca che comprende quelle cure e quei trattamenti medici, che vengono eseguiti in modo non chirurgico e quindi meno invasivo.

Estate: consigli per una abbronzatura in sicurezza

La bellezza come individualitàper star bene con se stessi

Evitare rughe, macchie scure, ma soprattutto tumori cutanei e il pericolosissimo melanoma si può. Basta seguire i consigli del medico

Parliamo di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, un modo per modificare in meglio qualcosa che ci ferisce

Via Umberto I n. 31 45100 Rovigotel. [email protected]

Studio Medico:Viale dei Mille 107A – [email protected]. 3282523160

Dott.ssa Cristina Rogato Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica

Dr. Stefano Spoladori Medico Chirurgo, specialista in Dermatologia e Venereologia

Studio Dentistico Dott. Giuseppe BertoliniLargo Cappellini 1 – Rovigo0425-1680170 [email protected]

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la sordità come handicapQuesto progressivo allungamento della vita media ha portato e porterà sempre di più ad un aumento della fascia di età e questo profondo mutamento incrementerà sia le malattie sia le disfunzioni legati ad esso. Le problematiche legate alla perdita uditiva quindi, saranno indubbiamente fra le più presenti e rappresenteranno un fu-turo certo che permetterà all’ Audioprotesista di cimentarsi nella pro-pria attività di operatore sanitario e di vero e proprio “consigliere”. La parola sordità è usata di solito per indagare il deficit sensoriale uditivo ma anche l’handicap che ne deriva. la gravità degli handicap dipen-de dal valore che la cultura dominante attribuisce all’abi-lità in difetto e nel caso della sordità l’handicap che conse-gue direttamente al deficit è l’impossibilità di percepire e decodificare i suoni dell’am-biente ed in particolare quelli emessi dalla voce.

la relazione col pazienteRelazionarsi col paziente è imprescindibile nel contesto dell’attività dell’Audioprote-sista ed è superfluo sottolineare che nella nostra attività rappresenta il fattore pre-dominante. La comunicazione, il poter mettere a proprio agio, il rassicurare, il con-tatto col paziente, sono dei processi di valore assoluto che portano al risultato finale dell’applicazione protesica.Per quanto riguarda il relazionarsi è ov-vio e superfluo sottolineare che non è possi-bile prescindere da esso nel contesto lavorativo e basa la sua esistenza proprio nel processo comunicativo col paziente. Il contatto e l’essere guida per altre per-sone ci impone di considerare siano gli elementi basilari del nostro lavoro e dovranno esse-re efficaci per poter comunicare con la perso-na. Risulta molto più facile il tutto, se abbiamo chiaro il concetto di empatia cioè il mettersi nei panni degli altri per poter comprendere e farsi comprendere. Nella speranza che questa nostra analisi serva ad innalzare il nostro livello sia pro-fessionale che culturale in materia, proviamo a capire come applicare tutta la nostra professionalità nel-la fase di “approccio” al paziente. Purtroppo l’essere considerato un venditore è la prima impressione che ne consegue dopo la fatidica decisione di provare la protesi acustica; questo rappresenta il primo grande ostacolo il cui rimedio è solo la nostra capacità di convincere che non si vuole solo guadagnare, ma naturalmente in cambio del fantomatico guadagno, si vogliono dare dei servizi ed in special modo dei risultati.

i dubbi e le incertezzeMa quali sono le principali incertezze dei nostri pazienti?. Sen-za dubbio principalmente il rifiuto iniziale, l’estetica ed il fattore prezzo. Dobbiamo capire il bisogno interpersonale che è dato ini-zialmente dal riconoscimento, successivamente dall’accettazione ed infine dalla sicurezza. Come riconoscimento si intende l’analisi del paziente a riconoscere il proprio stato invalidante e cercare con l’aiuto dell’Audioprotesista di avere delle risposte rassicuranti circa la possibilità della risoluzione dell’handicap. L’accettazione è la conseguenza di tutti gli aspetti sia positivi che negativi che una volta analizzati portano alla scoperta di aver conseguito fiducia nella

persona e nel presidio che si va ad applicare. La realizzazione, come la parola descrive, è la struttura applicativa, cioè la presa d’impron-ta e l’attuazione su misura compreso l’adattamento in uno spazio temporale. Il paziente risulta sempre essere titubante in queste fasi iniziali e fornirgli la sicurez-za rappresenta l’equilibrio raggiunto dall’utente e che ci permetterà che il nostro apporto professionale renda fattibile il benessere finale. Come sopra citato il rifiuto rap-presenta il primo ostacolo, dato comunque da diverse cause tutte

concatenate fra loro e che rappresenta a livello psicologico la vera e propria barriera predominante. Gli stili di relazione di ogni professionista sono molto vari e tutti noi siamo convinti di applicare il migliore, ma qual’e’ il migliore in assolu-to?. C’è chi assume un atteggiamento conciso e poco elastico, per dare brevi e sintetiche infor-mazioni, c’è chi invece si dilunga molto e fornisce spiegazioni che portano a maggiori riflessioni e ad un dialogo più aperto e tolle-rante. Per il trattamento delle difficoltà uditi-ve è fondamentale che l’utente riconosca ed accetti i propri limiti e che nella maniera più

semplice e veritiera sia informato sulle possibili soluzioni. Il nostro compito, quindi, è identificare principalmente tali diffi-coltà e far comprendere all’utente che le protesi acustiche sono degli strumenti riabilitativi che necessitano di tarature più o meno lunghe nel tempo e con risultati che variano in conseguenza alla tipologia di perdita e/o del paziente al cospetto.

illusioni ed aspettativeCreare false illusioni che una protesi acustica possa in ogni caso essere un “nuovo orecchio” che ristabilisca la perfezione data da un udito naturale e perfetto, sarebbe il primo passo che portereb-be ad un utente insoddisfatto e ad una serie di lamentele dovute alle aspettative che noi stessi potremmo fornire nel mascherare le insite pro-blematiche della disfunzione uditiva. Per il trattamento delle sordità è fondamentale che il paziente riconosca ed accetti i propri limiti e che nella maniera più semplice e veritiera sia informa-to sulle possibili soluzioni. Il nostro compito, quindi, è identifica-re principalmente tali difficoltà e fare comprendere all’utente che le protesi acusti-che sono ausili riabilitativi e non “orecchie nuove”. Facendo ciò eviteremo di avere pazienti insoddisfatti che alla prima difficoltà ci considerano i soliti imbonitori e ven-ditori di fumo. E’ proprio nella fase di valutazione iniziale che dobbiamo raccogliere più informazio-ni possibili attraverso un dialogo approfondito con il paziente coinvolgendo se possi-bile i famigliari cercando di essere chiari nel programma riabilitativo che porterà a quella soddisfazione finale che la persona desidera o si aspetta. Il pessimismo inizia-le del paziente non deve essere totalmente oscurato attraverso nostre false o facili rassicurazioni rimuovendo quell’iniziale barriera sul dubbio del risultato finale, ma il tutto deve essere accompagnato dalla nostra capacità di essere chiari e sinceri sulle possibili soluzio-ni applicabili. Evitare spiacevoli lamentele applicando ad esempio una protesi retroauricolare al posto di un’intrameatale deve avere una spiegazione tecnica e non estetica e facendo ciò avremo un paziente cosciente di una scelta intelligente e non di comodo e ba-sta. E’ chiaro e risaputo che essere accomodanti nell’applicazione facilita l’azione, ma è altrettanto vero che avere un paziente che ci rinfaccia continuamente i nostri consigli, rappresenta una persona

estremamente scontenta che oltre a non avere risolto il suo proble-ma subisce quel “danno” econo-mico che incide non poco visti i costi che a tutt’oggi gravano sui presidi protesici. La bilancia del valore è data dalla giusta ponderazione del rapporto fra vantaggi e costi e considerando che la diminuzione della capacità uditiva rappresenta un even-to traumatizzante nella vita di una persona, non dobbiamo rendere l’applicazione della protesi come un evento economicamen-te svantaggioso con risultati scarsi. Quando si riesce a comprendere le esigenze e le aspettative del paziente ci risulta assai più agevole il nostro compito e ci porterà sicuramente a dei risultati di soddis-fazione maggiori e completi.

Fase applicativaQuando durante un’applicazione riusciamo a cogliere nel soggetto un grado elevato di fiducia dobbiamo anche gestire le nostre emozio-ni in modo da facilitare e non in-terferire con il lavoro. La padronan-za di se deve permetterci di agire in modo etico, non deve portarci a stati di euforia, dobbiamo attraverso una buona organizzazione essere attenti al proprio lavoro, agire con riflessione, controllare i propri impulsi, ammettere gli errori ed anche in situazioni critiche a mantenere fermezza nelle deci-sioni dando prova di positività. L’accrescimento professionale non si raggiunge solo attraverso i ri-sultati positivi ottenuti, credo invece sia più importante e costruttivo analizzare gli insuccessi o i casi in cui abbiamo incontrato maggiori difficoltà. Lo spi-rito innovativo indirizza alla propensione ed alla perseveranza nel raggiungere gli obiettivi e ritengo siano proprio le lamentele e le difficoltà dei pazienti che risultano fondamentali nella nostra professione. Impegno, tensione verso il risultato, iniziativa ed ottimismo sono ingredienti fondamentali nell’approccio al paziente e consideran-do ciò otterremo sicuramente risultati positivi evitando malumori ed incertezze sul nostro operato. Ma come possiamo limitare le possibili lamentele dei pazienti già nella fase iniziale?. Credo che nello svolgimento di un programma applicativo con atten-te valutazioni atte ad alleviare o risolvere le conseguenze dell’han-dicap, dobbiamo tener conto dei bisogni, delle attese e dei desideri dell’utente. E’ nostro dovere dare una giusta informazione circa gli adattamenti che possono aver successo e quelli che non possono averlo ed attraverso questa onesta e ponderata prima “dichiarazio-ne” possiamo passare alla selezione del dispositivo.

rifiuto ed esteticanell’applicazioneDopo il “rifiuto” iniziale l’estetica è la seconda “barriera” del nostro percorso ed è qui che l’Audioprotesista deve sfoderare tutto il suo talento. L’applicazione richiede intelligenza da parte nostra e ricevere un rifiuto rappresenta, oltre ad un mancato guadagno, una inesauri-bile fonte di autocritica che ci aiuta a migliorare e crescere professio-nalmente. La nostra conoscenza delle protesi acustiche deve essere la più vasta possibile e deve tener conto delle limitazioni di taluni dispositivi, della forma del condotto uditivo e delle risorse finanziarie del paziente e solo dopo queste valutazioni passeremo alla scelta della protesi. Esaminiamo il sopra citato talento e cerchiamo di capire che non si tratta del semplice fascino del venditore, ma la capacità di “deviare” alcune fondamentali decisioni che il paziente a volte è indotto a prendere per motivi tipo estetici o di prezzo. Quando il tecnico Audioprotesista valuta un esame audiometrico si trova in possesso di una piccola parte dei dati necessari per l’applicazione protesica, quindi non bisogna soffermarsi al semplice esame tonale,

ma eseguire una serie di altre valutazioni per inquadrare al meglio le esigenze di ciascun individuo. Il rapporto che inizialmente si basa solo su l’interesse verso i prodotti che proponiamo, deve assoluta-mente essere completato da una serie di test e gradi di valutazione delle esigenze di ogni singolo individuo che completeranno il quadro degli esami effettuati e ci aiuteranno a comprendere il rapporto che la persona ha con il proprio handicap uditivo. E’ chiaro e risaputo che l’essere accomodanti nell’applicazione facilita molto il nostro iniziale rapporto col paziente ma è altrettanto vero che avere un cliente che ci rinfaccia continuamente i nostri consigli iniziali, rappresenta un indi-viduo scontento che oltre a non avere risolto il suo problema ha subito un danno economico; motivo per cui insorgono le maggiori lamentele. Non dobbiamo tralasciare che al giorno d’oggi la selezione della pro-tesi più idonea è dettata anche dalla tecnologia presente che natu-

ralmente ha portato ad una enorme semplificazione d’uso da parte del paziente, ma al tempo stesso richiede una buona conoscenza da parte nostra all’uso di hardware e software di adattamento. Le taratu-re effettuate nei primi giorni rappresentano il punto più delicato della fase applicativa in quanto devono portare ad una lenta ma consisten-te maturazione della intelleggibilita’ della nuova percezione sonora. Lo svolgimento di questa fase è dato da una stretta collaborazione intrapresa fra il paziente ed il tecnico Audioprotesista che valuterà il grado di soddisfazione raggiunto attraverso un continuo contatto nel quale misureremo l’intelleggibilita’ della parola ed il fastidio provato in diverse circostanze sonore durante un arco di tempo variabile. At-traverso queste varie fasi sicuramente sarà importante stabilire una relazione di stima e fiducia nei nostri confronti perchè solo attraverso questo si potrà ottenere la convinzione del paziente e dei famigliari di non aver “comprato” una protesi acustica ma di avere a disposizione un professionista competente che attraverso la propria opera dedica la professionalità acquisita al raggiungimento di uno scopo comune.

Sentirci meglio: la protesizzazione acusticaStrumenti per gestire le lamentele dei pazienti ed il suo iter applicativo, il Dott.Mauro Asolati ci parla di:Il paziente......i familiari, quante volte il tecnico Audioprotesista viene messo in discussione ora da uno ora dall’altro sul suo operato. In tante occasioni dobbiamo difenderci dalle accuse di aver sbagliato applicazione, di aver “rubato” soldi, di non essere abbastanza pazienti, ma tutto ciò non deve scoraggiarci e dobbiamo asso-lutamente percorrere quell’iter che ci siamo fissati per arrivare al fatidico fine: FAR SENTIRE! L’anziano o l’ipoacusico in genere ha bisogno di noi e non per questo dobbiamo sentirci colpevoli di non essere all’altezza se talvolta non raggiungiamo i risultati sperati. Troppe variabili possono influenzare un risultato e di seguito analizzeremo quelle più importanti che nel rapporto paziente-familiari-tecnico risultano peculiari.

Orari del centro acustico:lunedì 9.00/12.30 - 15.30/19.30mercoledì 9.00/12.30venerdì 9.00/12.30 - 15.30/19.30martedì e giovedìsu appuntamento chiamandoil numero 339.6100238

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La sordità è un handicap che sfugge, che risulta nascosto e di difficile collocazione e che lo si può riconoscere solo nel momento della comunicazione. L’essere sordi comporta una frustante collocazione che a volte comporta un isolamento della persona con conseguente incertezza nell’affrontarela vita quotidiana.

Dott. Mauro Asolati

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Anche in Odontoiatria ed Odontotecnica pos-siamo sicuramente affermare di essere fi-nalmente entrati nell’era Digitale. Vediamo

ora di descrivere questo nuovo aspetto nelle discipline odontoiatriche, quanto il Digitale può essere utile per il paziente, coadiuva il medi-co Odontoiatra ed aiuta l‘Odontotecnico nelle varie fasi della lavorazione degli elementi pro-tesici destinati ad essere installati nella vostra bocca dal Medico.

Voi dello studio Salus sapete stu-pire in termini di nuove tecnologie e comfort per i pazienti. Adesso chi vorrà potrà provare un nuovo meto-do per prendere le impronte. Di cosa si tratta?

Molti pazienti sanno, hanno provato o si trove-ranno in futuro a dover prendere una impronta per sostituire, aggiungere o integrare qualche elemento protesico per ripristinare le normali funzione masticatorie del cavo orale, cosa che risulta essere mal tollerata dalla maggior parte

delle persone, rimanere per qualche minuto con un cucchiaio da impronte inserito in bocca e pieno di quella pasta molliccia che scende dappertutto risulta a volte davvero impossibile. Noi proponiamo una alternativa: grazie agli scanner Intraorali di ultima generazione è pos-sibile ottenere una impronta digitalizzata deivostri denti senza dover sopportare il disagio dell’impronta classica.

Ma come avviene il procedimento? Il medico Odontoiatra dotato di una attrez-zatura certificata per la presa d’impronta a scansione, inserirà nel cavo orale del paziente la piccola testina di lettura dello scanner intrao-rale catturando in modo assolu-tamente preciso ed affidabile l’immagine de-gli elementi dentari, il com-puter al quale risulta essere collegato lo scanner elabo-rerà le imma-gini riprese tra-sformandole in digitali, ed ecco che ora l’impronta della nostra bocca diventa digitale pronta per essere inviata al laborato-rio Odontotecnico o addirittura essere lavorata direttamente dal Medico in studio Dentistico.

Con questo sistema non solo si solleva il pa-ziente dai fastidi legati alla impronta tradizio-nale, ma si riescono ad accorciare i tempi per la preparazione delle protesi garantendo un qualità elevatissima sia in precisione sia nei materiali.

Ma quali sono i materiali moderni che accompagnano il Dentista Digitale ? I principali sono l’ossido di Zirconio, chiamato ZIRCONIA, il Disilicato di Litio ed altri tipi di ma-teriali ceramici o compositi presenti nel mondo Odontoiatrico. La Zirconia si ricava dall’ossido dello Zirconio l'elemento chimico di numero atomico 40. Il suo simbolo è Zr. È un metallo

di transizione bianco-grigio, duro. La zirconia permette di creare elementi protesici privi di struttura metallica assicurando alta biocom-patibilità ed una estetica finora impareggiabile, è molto resistente ed è adatta per creare strutture protesiche che comprendano an-che le zone dei molari, dove si concentrano di più le forze ma-sticatorie. Il disilicato di Litio è un materiale che fa parte dei Silicati, che sono delle ceramiche rinforza-te altamente estetiche, simulano la naturale traslucenza dei denti

umani, e sono adatte sopratutto a riabilitare le zone anteriori delle bocca dove viene richiesto il massimo dell’estetica al fronte di un minor carico masticatorio.

L'era digitale sembra proprio alleg-gerire molto anche le preoccupazioni dei pazienti!

Infatti. Come descritto si vede che le tecnologie ed i materiali dell’era digitale nell’ambiante odontoiatrico portano innumerevoli vantaggi ai pazienti. Permettono di avere protesi prive di metallo, quindi altamente biocompatibili, per-mettono di ridurre i tempi di lavorazione, avere una maggior precisione ed integrarsi in modo altamente estetico nel cavo orale.

Odontoiatria in digitale:una nuova era per la cura dei nostri dentiIl cucchiaio da impronte in bocca dà fastidio a tutti. Ebbene c’è la possibilità di fare in un altro modo: con gli scanner Intraorali di ultima generazione.

“L’impronta della nostra bocca diventa digitale pronta per essere inviata al laboratorio Odontotecnico o addirittura essere lavoratadirettamente dal Medico in studio Dentistico!”

MEDICI ODONTOIATRI

Dott. Luca Boscolo BarigaLaurea in Odontoiatria e Protesi DentariaSpecializzato in conservativa,endodonzia,PROTESICA,chirurgia e implantologia

Dott. Andrea AvventiLaurea in Odontoiatria e Protesi DentariaSpecializzato in conservativa,endodonzia,PROTESICA ,chirurgia e implantologia

Dott. Alvise BerengoLaurea in medicina e ChirurgiaChirurgo Maxillofacciale

Dott. Francesco FabroLaurea in Medicina e ChirurgiaMedico Odontoiatra

Dott. Alessandro RizziLaurea in Odontoiatria e Protesi DentariaSpecializzato in Conservativa,Endodonzia e chirurgia

Dott. Nicolò RizziLaurea in Odontoiatria e Protesi DentariaSpecializzato in Ortodonzia

Lo studio dentistico Salus 2.0 di Chioggia specializzato in cure odontoiatriche, grazie ad un personale qualificato offre una vasta gamma di servizi garantendo massima qualità ad un costo contenuto. Tipologia di interventi dentistici presso i nostri ambulatori: •Igiene orale professionale •Odontoiatria pediatrica •Chirurgia odontoiatrica •Conservativa •Endodonzia •Implantologia odontoiatrica •Protesi dentaria. Gli ambulatori polispecialistici Salus 2.0 forniscono prestazioni odontoiatriche, ortodontiche e cure specialistiche in ambulatorio per 6 giorni la settimana. Occupa attualmente 4 addetti, oltre a diversi collaboratori medici ed odontoiatri liberi professionisti. Tutti i collaboratori e i dipendenti dello studio operano con integrità , qualità e professionalità per fornire ai pazienti soluzioni preventive e terapeutiche in linea con le conoscenze scientifiche attuali. Obiettivo per tutti i professionisti, ciascuno nella propria area di competenza, è identificare gli strumenti più opportuni per anticipare e minimizzare i rischi e massimizzare l'efficacia delle cure erogate. Con la consapevolezza di far parte di una organizzazione complessa capace di fondere qualità e responsabilità nella propria pratica clinica. Lo Studio opera nel campo dell'Assistenza Sanitaria Odontoiatrica Privata in regime libero professionale, non è convenzionato con il SSN ma con altri Enti Privati.

STUDIO DENTISTICO SALUS 2.0 di Rubinato Mauro & C.Via Don Eugenio Bellemo, 1430015 Chioggia - VeneziaTel: 041.405006Fax: [email protected]

Direttore Sanitario: Dott. Ferrari Ruffino SalvatoreAut. San Nr. 85 del 21.05.2013

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