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AIPD Sezione di Cosenza

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“Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe. Importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore.”

Madre Teresa di Calcutta

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SOMMARIO

Lettera della PresidenteLa storia dell’AIPDChe cos’è la sindrome di DownMissionVisionI valoriQuali sono le potenzialità e le difficoltà delle persone con sindrome di Down. DirettivoStakeholderProgetto DAMA IProgetto DAMA III nostri corsiGli EsploratoriRagazzi in gambaAmici sul webStrange IIWeek-end SalernoVacanza ZambroneCioccolata CoordownGiornata NazionaleEvento “Danza, fantasia e allegria”Uova di PasquaTappi Bomboniere AIPDCalendari AIPDCasa RovitoI nostri CostiI nostri RicaviContatti e Info

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LETTERA DELLA PRESIDENTE

Siamo giunti al terzo appuntamento di presentazione delBilancio Sociale, che è un’ottima occasione di guardarci allospecchio e di metterci in discussione. Per noi lacompilazione è stata, anche quest’anno, un momento dianalisi su quanto si è costruito, quale impatto sociale haprodotto alla comunità, come le varie iniziative ed eventi disensibilizzazione ed informazione abbiano avuto un ruolodeterminante, ed abbiano costituito un valore aggiunto per laconoscenza delle persone con sindrome di Down. E’ ai nostrisoci ma anche a chi in questi anni, operatori, volontari,cittadini privati, enti pubblici e privati hanno contribuitoalla realizzazione dei nostri progetti che vogliamo rendereconto del nostro operato presentando con la massimatrasparenza e semplicità i nostri programmi, attività erisultati raggiunti. Certamente la nostra presenza sulterritorio non vuole sostituire quella istituzionale, maattraverso la propria esperienza vuole contribuire almiglioramento della qualità della vita delle persone consindrome di Down. Poiché i servizi ci sembrano ancorainsufficienti, nella scuola l’inclusione non è completa, iservizi residenziali sono assenti o inadeguati, l’accesso almondo del lavoro riguarda ancora troppe poche personerispetto a quelle che effettivamente potrebbero lavorare,ognuno deve fare la sua parte e l’associazione può e deveindicare nuovi percorsi alle istituzioni, soprattutto quelli giàeffettuati con successo.L’augurio che faccio a tutti noi, che la presentazione diquesto bilancio sia modo di darci ulteriore credibilità sulterritorio e un modo di avere nuovi amici.

Roberta Canonaco

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LA STORIA

L’AIPD è nata a Roma nel 1979 con il nome di AssociazioneBambini Down. Si pone quale punto di riferimento per lefamiglie e gli operatori sociali, sanitari e scolastici su tutte leproblematiche riguardanti la sindrome di Down. Il suo scopo ètutelare i diritti delle persone con sindrome di Down, favorirne ilpieno sviluppo fisico e mentale, contribuire al loro inserimentoscolastico e sociale a tutti i livelli, sensibilizzare sulle loro realicapacità, divulgare le conoscenze sulla sindrome. L’AssociazioneItaliana Persone Down ha 47 Sezioni su tutto il territorionazionale ed è composta prevalentemente da genitori e dapersone con questa sindrome. L’AIPD fa parte dal 1994 dellaFederazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH).Mantiene inoltre rapporti con le altre associazioni di personecon sindrome di Down italiane per un utile scambio diinformazioni e per affrontare con una linea unitaria, temi diinteresse comune. In tale ambito si è costituito uncoordinamento(www. coordown.it) che sta progressivamentestrutturandosi e si incontra annualmente in Assemblea. Sulpiano internazionale è membro dell’EDSA (European DownSyndrome Association)e del FID – Forum italiano per ladisabilità, organo di coordinamento delle realtà italiane per larappresentanza in Europa. La Sezione di Cosenza si è costituitanel 1997 .

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LA SINDROME DI DOWN

La sindrome di Down è una condizione genetica causatadalla presenza di un cromosoma in più.

Il fatto che sia genetica, non significa che sia ereditaria. I casidi possibile ereditarietà rappresentano la percentualeminima del 2 %. Le cellule umane, normalmente, sonocostituite da 46 cromosomi, mentre le persone con sindromedi Down ne hanno 47 e, poiché il cromosoma in più è il 21°,questa sindrome viene anche chiamata Trisomia 21. Nel 1866il Dott. L. Down riconobbe e descrisse le principalicaratteristiche di questa sindrome da cui , quindi, prende ilnome. Il cromosoma in più provoca alcuni squilibri dai qualisi determina un ritardo intellettivo, fisico e motorio variabileda persona a persona. Ancora oggi non si conoscono qualisiano le cause che determinano la sindrome di Down.

Ciò che sappiamo è che :

- Le anomalie cromosomiche, soprattutto le trisomie, sonoun evento abbastanza frequente che interessa circa il 9% ditutti i concepimenti ( alla nascita però solo lo 0,6% dei natipresenta un’anomalia cromosomica a causa della elevatissimaquota di embrioni che va incontro ad un aborto spontaneo);

- L’ incidenza delle anomalie cromosomiche in generale, equelle della Trisomia 21 in particolare, è assolutamentecostante nelle diverse popolazioni, nel tempo e nello spazio;

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- Tutte le possibili ipotesi eziologiche fino ad oggi formulabili (agenti chimici, radiazioni ionizzanti, infezioni virali, alterazioni metaboliche o endocrine materne) non sono mai state avvalorate dalle molte ricerche condotte.In definitiva si ritiene che l’insorgenza delle anomalie cromosomiche sia un fenomeno “naturale”, in qualche modo legato alla fisiologia della riproduzione umana , e anche molto frequente. I dati emersi dalle varie indagini epidemiologiche hanno evidenziato che il rischio aumenta con giovani donne.

Come viene diagnosticataL’incidenza della sindrome di Down è di un bambino su1/1200 e può essere diagnosticata in anticipo attraverso varieindagini: la villocentesi (tra la 12/13^ settimana),l’amniocentesi (tra la 16/18^ settimana). Altri esami quali ilTri-test e l’ecografia translucente nucale non hanno valorediagnostico, ma possono solo suggerire di eseguireamniocentesi mirate. Alla nascita i bambini con sindrome diDown hanno alcune caratteristiche che consentono almedico di formulare una diagnosi, diagnosi che comunquedeve essere confermata dalla mappa cromosomica attraversoun prelievo di sangue.

Chi è la persona con sindrome di DownSi stima che oggi in Italia vivano all’incirca 38.000 personecon Sindrome di Down. La durata della vita si è allungatarispetto al passato, infatti le aspettative di vita che nel 1940erano di 12 anni, attualmente sono intorno ai 62 anni e sipensa che si attesteranno di più quelle del resto dellapopolazione.I bambini con sindrome di Down crescendo possonoraggiungere, sia pure con tempi più lunghi, conquiste simili aquelle degli altri bambini: cammineranno, inizieranno aparlare, a correre, a giocare.

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Rimane invece comune a tutti un variabile grado di ritardomentale che si manifesta anche nella difficoltà di linguaggiofrequente tra le persone con sindrome di Down. Dal punto divista riabilitativo bisogna soprattutto organizzare unintervento educativo globale che favorisca la crescita e losviluppo del bambino, in una interazione dinamica tra le suepotenzialità e l’ambiente circostante.E’ importante riconoscere l’individualità del bambino equindi operare interventi rispettosi della sua peculiarità e deisuoi tempi. Dal punto di vista medico, data la maggiorfrequenza di problemi specialistici, rispetto al resto dellapopolazione, è opportuno prevedere col pediatra una serie dicontrolli di salute volti a prevenire o a correggere eventualiproblemi aggiuntivi. La maggior parte delle persone consindrome di Down può raggiungere un buon livello diautonomia personale , imparare a curare la propria persona, auscire e fare acquisti da soli. Possono apprendere un mestieree impegnarsi in un lavoro svolgendolo in modo competente eproduttivo. Grazie all’impegno degli operatori e dellefamiglie sono tante le esperienze positive. Ci sono lavoratoricon sindrome di Down tra i bidelli, gli operai, i giardinieri, glioperatori dei fast-food, i magazzinieri ed in altre mansionianche più complesse. La presenza delle persone consindrome di Down in vari ambiti sociali ha contribuito amigliorare l’integrazione, ma molto ancora va fatto persuperare i pregiudizi che ancora impediscono una realeinclusione sociale.

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MISSION

L’Associazione Italiana Persone Down vuole:

• Operare a favore delle persone con sindrome di Down edelle loro famiglie, indipendentemente dall’iscrizione asocio.

• Contribuire allo studio della sindrome di Down e ad unacorretta informazione sulla stessa.• Promuovere l’inclusione scolastica, lavorativa e sociale,accompagnando le persone con sindrome di Down nel loropercorso di vita dall’infanzia all’età adulta.

Tutelare la dignità della persona con sindrome di Down epromuovere i suoi diritti sanciti dalla Costituzione Italiana edalla Convenzione ONU sui diritti delle persone condisabilità.Tali obiettivi sono raggiunti mediante progetti e servizi e inparticolare:

• la creazione di reti di consulenti formati da medici,operatori sanitari, scolastici e sociali;• la formazione e l’aggiornamento di operatori sanitari,scolastici e sociali;

• la collaborazione, lo stimolo e la pressione nei confrontidegli organi legislativi e di governo locale e nazionale;• l’interazione e la creazione di reti con tutte le associazioniche si occupano dei problemi delle persone con sindrome diDown, con disabilità e dell’infanzia in generale.

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VISION

• EDUCARE la società all’accoglienza delle persone consindrome di Down e di tutte le persone diversamente abili,con rispetto e senza pregiudizi e senza compassioni, perchémalgrado la diversità hanno diritto a vivere nel contestosociale una vita dignitosa.

• RAGGIUNGERE tutte le famiglie, ed essere per loro unpunto di riferimento e di sostegno, nell’affrontare la vita inmodo diverso da quello sognato, evitando di chiudersi in unisolamento pessimistico e negativo.

• SVILUPPARE le potenzialità di ogni persona consindrome di Down, per aiutarla a realizzare un programma divita, adeguato alle sue capacità.Tutto questo cercando la collaborazione con le varieassociazioni e strutture sia pubbliche che private.Valorizzando dal punto di vista professionale coloro checooperano nel perseguire i nostri obiettivi e garantendo unagestione che sia condivisa e trasparente.

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I VALORI

I Valori sono le nostre scelte, ciò in cui crediamo e chevogliamo trasmettere in forma democratica e costruttiva. Lepersone con sindrome di Down sono al centro del nostrointeresse e vogliamo contribuire, attraverso il nostro operato,a far sì che raggiungano una vita sociale inclusiva e rispettosadelle loro individualità.Il nostro è un accompagnamento verso il diventare adulti,dando loro un aiuto per l’autonomia possibile, requisitoindispensabile per una vita di qualità, ma è anche uninvestimento per diminuire i costi dei servizi sociali.L’attenzione, quindi, verso le persone con sindrome di Downe le loro famiglie, di qualsiasi nazionalità o credo religioso oideale politico, è per noi il valore più importante, ci poniamoall’ascolto delle loro esigenze e operiamo con la nostraorganizzazione in forma democratica e trasparente. Ogni treanni vengono rinnovate le cariche sociali, il bilancio vienepresentato ogni anno all’Assemblea dei Soci.L’AIPD non si sostituisce allo Stato, semmai suggeriscenuove strade e unisce i suoi servizi e la sua competenza aquelli già esistenti sul Territorio. L’AIPD promuove ilprotagonismo delle persone con sindrome di Down e delleloro famiglie per una cittadinanza giusta, attiva econsapevole.

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QUALI SONO LE POTENZIALITA’ E LE DIFFICOLTA’ DELLE PERSONE CON

SINDROME DI DOWN

La caratteristica della sindrome di Down si identifica, oltreche per gli aspetti cromosomici, fondamentalmente per unritardo presente nelle principali funzioni, sia nella fase disviluppo del bambino, che nell’età adulta. Questo ritardo è inparte recuperabile, con un intervento riabilitativo precoce,sistematico con particolare riferimento alle aree linguistiche,motorie e neuropsicologiche.In particolare bisogna lavorare nel recuperare competenze edabilità che possono compensare in buona parte la presenza diun ritardo mentale, portando la persona a raggiungerecompetenze operative anche di notevole complessità.Non è sufficiente, anche se è indispensabile, un’azione disocializzazione, in quanto a quest’ultima debbono essereaggiunte abilità e strumentalità tali da poter gestire una vitasodale significativa.E’ utile pertanto poter fornire a questi bambini prima ed allepersone giovane ed adulte dopo, tutta una serie di servizi chepermettano loro prima di acquisire e dopo di mantenere lecompetenze che gli aiutano ad integrarsi in modo completonel miglior modo possibile.Possono essere correlate alla sindrome di Down anchespecifiche problematiche di ordine clinico, mal formativo odisfunzioni (cardiopatie, problemi tiroidei, ecc.) neiconfronti dei quali è utile intervenire preventivamente e conla stessa solerzia con cui si interviene per tulle le altrepersone, seguendo protocolli di controllo standardizzati. Sistima che oggi in Italia vivano 38.000 persone con Sindromedi Down, la durata della vita si è allungata rispetto alpassato,

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infatti le aspettative di vita attualmente sono intorno ai 62anni e si pensa si attesteranno sempre di più a infatti leaspettative di vita attualmente sono intorno ai 62 anni e sipensa si attesteranno sempre di più a quelle del resto dellapopolazione. La maggior parte delle persone con sindromedi Down può raggiungere un buon livello di autonomiapersonale, sociale e relazionale, imparando ad esempiol’utilizzo del mezzo pubblico, l’utilizzo del denaro, o di tuttoquelle strumentalità che la vita oggi richiede. Possono faresport e frequentare gli amici, andare a scuola con tutti glialtri coetanei e possono imparare molto anche nel campodidattico. I giovani e gli adulti con sindrome di Downpossono apprendere un mestiere e impegnarsi in un lavorosvolgendolo in modo competente e produttivo. E’impossibile avere oggi dei dati statistici sul numero dellepersone con sindrome di Down che lavorano, ma grazieall’impegno degli operatori e delle famiglie ci sono già molteesperienze positive. Ci sono lavoratori con sindrome diDown in molte professioni semplici ed anche di una certacomplessità. Le persone con sindrome di Down sanno faremolte cose e ne possono imparare molte altre.Perché queste possibilità diventino realtà occorre che tuttiimparino a conoscerli e ad avere fiducia nelle loro capacità.La presenza delle persone con sindrome di Down in variambiti sociali ha contribuito a migliorare l’integrazione, mamolto ancora va fatto per superare i pregiudizi che ancoraimpediscono una reale inclusione sociale.

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ASSEMBLEA

CONSIGLIO DIAMMINISTRAZIONEPRESIDENTE

L’ASSEMBLEAL’assemblea è organo sovrano rappresentativo della volontà dei Soci e lesue deliberazioni, prese in conformità alle leggi e allo statuto, sonovincolanti per tutti i Soci, ancorché non intervenuti o dissenzienti.Determina il numero dei consiglieri, elegge il Presidente e gli altricomponenti del Consiglio di Amministrazione. L’Assemblea delibera sulprogramma e sul bilancio.IL PRESIDENTEIl Presidente ha la responsabilità della firma ela rappresentanza legaledell’Associazione. Garantisce l’applicazione delle delibere dell’Assemblea edel Consiglio, partecipa alle riunioni del Comitato Consultivo Nazionale.Il Presidente e il Consiglio di Amministrazione durano in carica tre anni esono rieleggibili.Componenti degli Organi di governo per il triennio 2011‐2014 sono:Presidente: Roberta CanonacoV. Presidente: Chiara GrecoConsiglieri: D’Ambrosio Donatella

Maria GaldiniRita Le PianeLucia RuggieroMaria SicilianoAntonella Urso

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GLI STAKEHOLDER

Gli stakeholder o portatori di interessi sono tutti quei gruppiche influenzano e/o sono influenzati dalle attività di unaorganizzazione, dai suoi prodotti o servizi e dai relativirisultati di perfomance.

I valori che l’associazione produce non sono solo unriferimento per i soci, ma vengono recepiti anche da altriinterlocutori attraverso le attività che svolge.

Tali interlocutori sono gli Stakeholder.

In altre parole, lo stakeholder è un soggetto che entra inrelazione con una determinata organizzazione per interessidiversi e non solo di tipo economico.

AIPD

AIPD NAZIONALE

SOCI

PERSONE CON SD E LORO 

FAMIGLIEi

SCUOLE

MEDIA

FORNITORIOPERATORI

VOLONTARI

ENTI LOCALI

CSV COSENZA 

DONATORI

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PROGETTO DAMA I

All’ interno degli Obiettivi di Piano della Regione Calabria per

il 2012 per l’ “AREA NON AUTOSUFFICIENZA” l’AziendaOspedaliera di Cosenza ha attivato un modello di

- Accoglienza;

- Accettazione Ospedaliera;

- Assistenza per il paziente Disabile.

L’ OBIETTIVO DEL PROGETTO DAMA E’ QUELLO DI :

1. Costruire un percorso privilegiato per il paziente con disabilità

2. Sviluppare reti e percorsi integrati Ospedale-Territorio eattivare Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenzialiattuando modelli organizzativi al cui centro devono restare ibisogni del paziente, in particolar modo del paziente fragile .

3. Dare conto della capacita delle organizzazioni Sanitarie nonsolo di “ CURE “ CURARE ma di «CARE» PRENDERSICURA del paziente, nell’ interezza del suo percorso .

Il progetto DAMA nasce dalle istanze delle famiglie dipersone disabili che si sono confrontate con i disagi legati all’accesso dei propri cari alle strutture ospedaliere che moltospesso presentano rigidità di organizzazione e di accesso aipazienti con handicap.

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E’ pertanto necessario facilitare l’accesso alle cureospedaliere dei pazienti disabili e delle loro famiglie.Il modello organizzativo realizzato rappresenta una sfidaed una innovazione rispetto ai modelli tradizionali diaccesso.Il punto cardine è rappresentato dai percorsiambulatoriali facilitati che si vogliono dedicare allepersone disabili di tutto il territorio calabrese chepresentino gravi deficit comunicativi, patologieneuromuscolari e gravi patologie d’ organo.

E’ pertanto necessario facilitare l’accesso alle cureospedaliere dei pazienti disabili e delle loro famiglie. Ilmodello organizzativo realizzato rappresenta una sfida eduna innovazione rispetto ai modelli tradizionali di accesso.Il punto cardine è rappresentato dai percorsi ambulatorialifacilitati che si vogliono dedicare alle persone disabili ditutto il territorio calabrese che presentino gravi deficitcomunicativi, patologie neuromuscolari e gravi patologie d’organo.Questi pazienti hanno bisogno di percorsi dedicati e protetti,locali adeguati, presenza di accompagnatori durante l’ interapermanenza in ospedale, tempi d’attesa ridotti, professionistisanitari dedicati nella realizzazione di un continuum dierogazione di cure.Nel concreto il modello organizzativo si compone di:

• Un call center (con numero verde parzialmente a carico dell’utenza) all’ interno del quale lavorano (tirocinio formativo)due persone con sindrome di Down che rispondono allechiamate trasferendo le richieste di intervento al personaleamministrativo formato per le specificità del percorso.

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• Un Day Hospital per i percorsi di inquadramento, divalutazione breve e di rivalutazione dei pazienti, dove graziead un elevato grado di coordinamento dei vari specialisti siriesce a garantire al paziente l’esecuzione di un elevatonumero di prestazioni, in tempi rapidi, tra cui eventualmenteanche la sedazione farmacologica;

• Percorsi ambulatoriali facilitati. Essi riguardano duedirettrici di intervento : quella degli ambulatori specialisticie quello della rivalutazione clinica dei pazienti (AmbulatorioDAMA). Per ogni ambulatorio specialistico sono individuatidei referenti che diventano i garanti del percorsoassistenziale ai pazienti.In tali percorsi i volontari, anche se con compiti sussidiari,rappresentano la vera chiave di volta del modello,rappresentando la cerniera tra le persone disabili, le lorofamiglie e il sistema ospedaliero.Le UUOO interessate dal progetto sono la Medicina, laChirurgia, il PS, la Pediatria, la Ginecologia, l’Ortopedia,l’Oculistica, l’Odontoiatria, l’Anestesia, la Radiologia, laChirurgia Pediatrica, la Neuropsichiatria, il DipartimentoAmministrativo, i Poliambulatori.

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PROGETTO DAMA II

Affiancato al progetto DAMA, nasce per volere dell’AIPD diCosenza il DAMA 2, dall’esigenza e la necessità per di un Day-Hospital coordinato tra i controlli biomedici e le valutazioni deibisogni educativi e riabilitativi; un day-hospital che consentissedi effettuare controlli biomedici e controlli che riguardanol’ambito riabilitativo del paziente con sindrome di Down conl’idea di affidare la supervisione del day-hospital riabilitativo alProf. G. Albertini per costruire qualcosa di innovativo sulterritorio.

Un lavoro di squadra durato un anno, l’Azienda Ospedaliera ciha messo a disposizione i locali adiacenti al DAMA, l’ASP diCosenza ci ha messo a disposizione due pediatri cheaccoglieranno i pazienti e coordineranno la parte biomedicadella valutazione, noi come AIPD abbiamo trovato le figureprofessionali necessarie alla valutazione dei percorsi riabilitativiprogrammando la loro formazione presso l’IRCCS San RaffaelePisana (logopedista, neuro-psicomotricista, psicologa,pedagogista) a dimostrazione che se si mettono in campo piùsinergie anche il nostro territorio può dare ottimi risultati. IlComune di Cosenza con un contributo ci ha concesso di renderei locali accoglienti e poco ospedalizzati. Certi che questoprogetto avrà delle ottime prospettive culturali e delle ricaduteoperative pratiche sul nostro territorio, pronto ad accettarenuove sfide e alternative forme di sanità.

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I NOSTRI CORSI

SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE DEI NUOVI NATI Supportoalle famiglie per favorire una serena accettazione del bambinocon sD (collaborazione con l’Ospedale di Cosenza).ACCOGLIENZA Sostegno alle famiglie per dare informazionisulla sindrome e suggerire strategie da utilizzare per promuoverele competenze delle persone con sD.PROMOZIONE Iniziative finalizzate a sensibilizzare l’opinionepubblica verso una corretta considerazione delle persone con sD.CORSO DI PRE-AUTONOMIA Rivolto a ragazzi consindrome di Down di età compresa fra 6 e 14 anni. Il corso sipone l’obiettivo di formare i prerequisiti fondamentali e leautonomie di base per portare i ragazzi lungo il cammino deldivenire autonomi.CORSO DI AUTONOMIA Rivolto a giovani con sindrome diDown di età compresa fra i 15 e i 20 anni, finalizzato all’acquisizione di una serie di autonomie sociali utili nella vita ditutti giorni e al tempo stesso allo sviluppo di una maggioreconsapevolezza di se stessi, delle proprie capacità e dei proprilimiti, del proprio essere adulti.CORSO DI COMPUTER “AMICI SUL WEB” Il corso hacome obiettivo la conoscenza delle tecnologie informatiche edella comunicazione coinvolgendo i ragazzi che frequentano lascuola secondaria di secondo grado e quelli che hanno conclusoil percorso scolastico.TIROCINI LAVORATIVI ED ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Favorire e pianificare esperienze lavorative con Entipubblici e privati.CONSULENZA SCOLASTICA Monitorare e ottimizzare laqualità dell’integrazione scolastica delle persone con sD,fornendo sostegno alle famiglie con interventi specifici neiGruppi H e collaborando con insegnanti e dirigenti scolastici peruna corretta applicazione della normativa sull’integrazionescolastica.

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IL GRUPPO DEI GIOVANI ESPLORATORI

Percorso di autonomia per ragazzi con sindrome di Down dai 10ai 14 anni

Il progetto è nato come risposta alle esigenze dei:• Ragazzi - acquisire delle autonomie adeguate alla loro età

preadolescenziale , ed essere accompagnati nel primodistacco dalla famiglia

• Genitori - non sostituirsi ai ragazzi negli aspetti personali esociali, accompagnandoli nella scoperta dei possibili spazi diautonomia

Presupposti educativi• Proporre attività di gioco con obiettivi che non appartengano

al mondo dell’infanzia• Rivalutare il concetto di pre-autonomia, in quanto il

percorso di autonomia avviene fin dalla nascitacon obietti adeguati all’età e alla persona• Risposta ad una specifica fascia di età, che si affaccia al

mondo dell’adolescenzaObiettiviAutonomia Personale• Cura della propria persona e del proprio abbigliamento• Gestione delle proprie cose (es zainetto per l’uscita)• Gestione degli spazi (rispetto degli spazi, piccole

sperimentazioni di comportamento stradale…)• Valore delle cose (consapevolezza del rispetto delle proprie

cose, sperimentazioni di utilizzo del denaro)Autonomia Sociale• Sapersi relazionare con coetanei e con adulti non familiari• Fare delle scelte• Saper fare piccoli acquisti

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ModalitàLudica e motivanteProtagonismo dei ragazzi, non pretendere che si gestiscano da

soli, ma tenere sempre in considerazione le loro esigenze,gusti, opinioni, caratteristiche personali

operatori come punto di riferimento adulto per i ragazzi, a volteautorevole ma complici e partecipanti

GLI ESPLORATORIAspetti essenziali:senso della scoperta, della curiosità, dell’indagare la realtà, la

natura, la città, sperimentareil mondo sempre più autonomi. Per tutto l’anno i ragazzi

saranno degli esploratori con lo scopo di svolgere delle• Riunioni degli esploratori (attività di preparazione

all’uscita)• Missioni (per scoprire luoghi diversi della città)

Gli esploratori si riuniscono un giorno alla settimana (piccologruppo di incontro con presenza di figure educative inrapporto 1/2 o 1/3). Il gruppetto si incontra intorno ad untema “esploriamo la città” e si propone ai ragazzi di faredelle vere e proprie “missioni” per scoprire la città. Ognimissione viene preparata nell’incontro in sede e realizzatanell’incontro successivo. Gli esploratori hanno il compito difare un reportage della missione (quindi fare delle foto chenell’incontro successivo attaccheranno sulla “bacheca degliesploratori”)

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RAGAZZI IN GAMBA

Promuovere l'autonomia dei ragazzi con sindrome di Down. E'l'obiettivo del Corso di educazione promosso dall'Aipd, peraiutare i giovani affetti da questa sindrome e diventare adulti,avvicinandosi gradualmente alla vita quotidiana fuoridall'ambito familiare. Godere di una buona autonomia personaleè, infatti, un prerequisito fondamentale per l’inserimento socialee lavorativo di giovani e adulti con disabilità.Il corso di educazione all’autonomia, collocato nell’ambito deltempo libero, è stato strumento in una serie d’incontripomeridiani settimanali. Le attività proposte ai ragazzi simuovono sulle linee di un itinerario educativo nell’ambitodell’autonomia “esterna” partendo dalla esigenza di raggiungerele competenze minime essenziali per cavarsela da soli fuori casa,così come altro obiettivo è stato capire quali siano le esigenzedella vita quotidiana, per il lavoro, per il tempo libero.Sono state individuate le aree educative:

• Comunicazione: esprimere i propri bisogni, saper chiedereinformazioni, saper dare i propri dati personali;

• Orientamento: leggere e seguire le indicazioni stradali,individuare i punti di riferimento, individuare le fermatedell’autobus;

• Comportamento stradale: attraversamento, semafori,atteggiamenti con i passanti;

• Uso del denaro: valore, riconoscimento, conteggio;• Uso dei negozi, dei mezzi e dei servizi: negozi, supermercati,

mezzi di trasporto, locali pubblici, uffici postali.AIPD ‐ Sezione di Cosenza

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Riconoscersi grandi, assumendo nuovi comportamenti eimparando dalle inevitabili difficoltà che si sono presentate,ha fatto in modo che si istaurassero e consolidassero rapportidi solidarietà e amicizia all’interno del gruppo. L’obiettivo èstato offrire ai ragazzi la possibilità di acquisire nuovecompetenze per l’inserimento sociale nella vita di tutti igiorni. In questo contesto si è osservato è che ci sono statimolti cambiamenti positivi dei giovani partecipanti, sia sulpiano delle competenze (saper fare) sia sul pianodell’identità (saper essere). Si è fatto in modo che il ruolonelle varie attività, in cui erano coinvolti i ragazzi, fossesempre il più centrale possibile, proponendo sempre perciascuno un ruolo attivo.Le attività proposte sono state adeguate alla fascia di età deiragazzi tenendo in considerazione anche dei loro desideri,delle loro proposte che sono state vagliate e realizzate ogniqual volta andavano bene per tutto il gruppo. Questoatteggiamento di confronto ha stimolato ciascuno di loro adavere maggior iniziative e coraggio nel fare le cose. Allacoordinatrice si sono affiancati dei giovani volontari (tuttigiovani per garantire la realizzazione di un clima di effettivacondivisione con i ragazzi) che sono stati di supporto nelruolo educativo, eliminando il rischio di dipendenzadall’operatore e di competitività affettiva fra i ragazzi.Durante l’anno anche i genitori hanno partecipatoall’esperienza dei ragazzi, incontrandosi con gli operatori siain colloqui individuali, sia in riunioni di piccoli gruppi in cuii genitori hanno avuto modo di conoscere meglio che cosa sifa durante le attività settimanali, sia di confrontarsi tra loro econ gli operatori sulle proprie esperienze familiari. Spesso intali incontri i genitori hanno trovato spunti per mettere inpratica nuove strategie per aumentare spazi di autonomianella vita quotidiana. Lo spirito del progetto-corso infatti èstato quello di fornire ai ragazzi e alle famiglie alcunistrumenti utili e di incoraggiamento che siano di aiuto nellavita quotidiana.

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AMICI SUL WEB COSENZA

Dopo gli ottimi risultati raggiunti con lo svolgimento delprogetto “Amici sul Web” ideato dall’AIPD di Roma, a cuihanno partecipato 16 sezioni del territorio nazionale(tra cuianche Cosenza), abbiamo voluto proporre tale progetto adaltri ragazzi Down della sezione di Cosenza. Nasce così“Amici sul web Cosenza”, il corso è strutturato in duemoduli:• “Io e il Pc”• “Facebook per tutti”Gli obiettivi da raggiungere nell’ambito di quelli previstiall’interno del percorso “Io e il pc” e “Facebook per tutti”sono:Approccio al pc: identificare le parti principali del computer,accendere e spegnere il computer, riconoscere le icone e imenù del desktop, lavorare con le finestre del desktop,utilizzare mouse e tastieraGestione file e cartelle: organizzare i file e le cartelle,muoversi tra le cartelleLavorare con le applicazioni: creare un documento, inseriredel testo e modificare il testo esistente, inserire un oggettinel documento, aprire un documento, salvare i documenti,stampare un documentoInternet: capire cos'è internet, utilizzare un browser per lanavigazione, navigare tra le pagine, ricercare informazioni sulweb, estrarre informazioni dal web.Comunicare con la mail : utilizzare la comunicazioneelettronica, inviare i messaggi, ricevere i messaggi, utilizzarela rubrica con l'elenco degli indirizziFacebook: creazione e gestione di un profilo personale sufacebook.

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L’obiettivo generale di «Amici sul web Cosenza»è l’integrazione sociale e professionale dellepersone adulte con sD attraverso le tecnologiedell’informazione e della comunicazione, tramitela formazione in informatica e la creazione diuna comunità telematica di dialogo virtuale.

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STR. ANGE II(UNA STRADA PER GLI ANGELI)

Progetto di teatro da strada per i soggetti diversamente abili

Una strada per gli Angeli è un progetto teatrale per ragazzidiversamente abili (per lo più con sindrome di Down). Questoprogetto nato con l’intento di preservare la diversità, educarealla sua comprensione e assumerla come valore. Si lavora sulsignificato del teatro come luogo dove studiare ed esplorare ifenomeni di modificazione e trasformazione della coscienza,mentre le tecniche teatrali sono il veicolo per approfondire lediverse possibilità del sentire e del comunicare. Partendo dalconcetto che non bisogna insegnargli nulla ma creare un ponte,di desiderio, in cui saranno loro a guidarci e a tracciare un segnotangibile per unire le loro anime alle anime di chi ascolta. Illaboratorio di Teatro si è svolto con una frequenza settimanaleseguendo un modello flessibile di incontro, ma prevedendo laritualizzazione del tempo, dello spazio, della relazione fra ipartecipanti fra di loro e i conduttori, lo stile empaticodell'ascolto e del dialogo. La Compagnia di teatro La Barraca,cooperativa capofila del progetto finanziato dalla Provincia diCosenza, in collaborazione con l’AIPD di Cosenza, diretta dallaregista N. Pugliese con R. Micciulli attrice e F. Liuzzi attore, siavvale di numerosi collaboratori esterni tra cui musicisti, video‐maker, scrittori, pittori, tecnici audio e video. Motivi diispirazione sono stati la poetica del teatro danza, la forzatrainante è quella del gesto, il linguaggio del corpo comelinguaggio dell’anima che rafforza e in alcuni casi supera laparola stessa. Il laboratorio si è svolto presso il Teatrodell’Acquario, una struttura tra l’altro attrezzata, per quantoriguarda i servizi per i disabili. Fin dal primo incontro, i ragazzisono saliti su un vero palcoscenico, hanno incontrato attori veri,costumisti tecnici e scenografi, nonché altri ragazzi e bambininormalmente abili che già frequentano i laboratori di teatrodella Barraca.

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L’intervento si inserisce in un contesto poverissimo diiniziative e pratiche di questo tipo, il teatro come praticariabilitativa e del disagio in genere è comunque nonistituzionalizzato e lasciato a interventi di volenterosispesso improvvisati. Il fabbisogno è dunque fortissimo, unprogetto di questa portata potrebbe creare un precedentedi Buona Pratica. Il Laboratorio si è concluso a Maggio2013 con una piccola rappresentazione dei ragazzi che lohanno frequentato .

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WEEK-END SALERNOAnche quest’anno l’AIPD sezione di Cosenza ha organizzato un week-end con i ragazzi del “corso di autonomia”, la nostra meta è stata la città di Salerno. Come ogni anno l’esperienza si è dimostrata molto positiva e utile, per tutti i ragazzi partecipanti. Nei ragazzi si è notata una positiva evoluzione, una ricerca di autonomia intesa come “provare a farcela da solo”. Il mettersi alla prova in un contesto “libero” ha contribuito a rafforzare l’autostima di ognuno di loro.Gli obiettivi del week-end sono stati :

• Divertirsi, rilassarsi, staccare dalla routine; • Fare gruppo, stare con gli amici;• Sperimentarsi e collaborare;• Dare continuità ai percorsi di autonomia, crescere in

autonomia ed indipendenza• Crescere come persone adulte, lavorare sulla propria identità• Farsi conoscere/conoscere se stessi• Rispettarsi, collaborare• Far vivere serenamente ai genitori il distacco dai figli e

viceversa• Conoscere un posto nuovo

La programmazione del week-end è avvenuta con il coinvolgimento attivo dei ragazzi nel ricercare le informazioni sul viaggio e i posti da visitare, comprare i biglietti, preparare il “foglio appuntamento” e riunirsi per organizzare il “cosa mi porto?” utile per la preparazione della valigia.

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VACANZA ESTIVA

A complemento del Corso di educazione all’autonomia,vengono realizzate le vacanze estive; per sperimentare lostare con gli amici, in piena libertà ed autonomia dai genitori,confrontandosi con situazioni nuove e meno protetterispetto a quelle comunemente vissute. E’ il quinto annoconsecutivo che i nostri ragazzi fanno questa esperienzaformativa sotto forma di vacanza. Quest’anno sono stati aZambrone località balneare sulla costa Tirrenica per 7 giorni;hanno alloggiato nel villaggio “Sambalon” .La vacanza è un’occasione per divertirsi e sperimentare lapropria indipendenza; avere una casa a disposizione inquesto tipo di vacanze, offre più occasioni di gestione direttaai ragazzi che devono così occuparsi della spesa, dellepulizie, della cucina, ma anche di decidere a che ora mangiareo quando andare al mare. I ragazzi vengono coinvolti nellavacanza, già prima della partenza, nell’individuazione degliorari dei mezzi e nell’acquisto dei relativi biglietti, nellapreparazione della lista del “Che cosa mi porto?” con cui poifare a casa la propria valigia, nella comunicazione dei propridesideri al resto dei compagni di viaggio. Gli educatoriaccompagnano i ragazzi nella vacanza, stimolando il loro faree progettare, cercando di far sì che sia un’esperienza per “starbene insieme”. Autonomia non vuol dire solo acquisirealcune competenze, ma riconoscersi grandi e sentirsi tali,ritrovando così in questo cambiamento dalla condizione dibambino a quella di adolescente motivazione nell’assumerenuovi comportamenti e nel superare le inevitabili difficoltà.Il clima sereno e divertente ha aiutato i ragazzi nella loroidentificazione come adolescenti e ha stimolato lacomunicazione e l’instaurarsi di rapporti di amiciziaall’interno del gruppo.

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Questa esperienza, come le precedenti, ha dato laconsapevolezza ai ragazzi di potercela fare da soli e nelcontempo ai genitori la consapevolezza che realmente che ci

siano gli estremi per raggiungere la propria autonomia.

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CIOCCOLATO COORDOWNAnche quest’anno, in occasione della Giornata Nazionale,l’AIPD sezione di Cosenza ha distribuito nelle piazzecosentine un messaggio di cioccolato per sostenere i dirittidelle persone con sindrome di Down. I volontari AIPDinsieme ai ragazzi Down hanno offerto unatavoletta/messaggio di cioccolato prodotto con cacaoproveniente dalla rete del commercio equo e solidale, incambio di un contributo per aiutare l’attività sul territorio.L’obiettivo della giornata è proprio quello di affermarel’importanza di una cultura della diversità e l’unicità diognuno, contro i tanti pregiudizi che ancora colpiscono lepersone con disabilità. Perché “essere differenti è normale”.Gli obiettivi da perseguire sono semplici quanto importanti:promuovere l’integrazione e l’autonomia delle persone consindrome di Down, sostenere progetti di formazione e diinserimento lavorativo e contribuire alla ricerca scientifica.In più, il cioccolato è buonissimo, prodotto con cacaoproveniente dalla rete del commercio equo e solidale.“Nessun cioccolato è buono così” è lo slogan scelto per unacampagna di comunicazione “golosa” - realizzata incollaborazione con l’agenzia Saatchi & Saatchi – che fa ilverso, con un po’ di ironia, ai visual delle pubblicità di celebrimarchi di cioccolato.

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GIORNATA NAZIONALE

Il 13 ottobre e’ stata la giornata nazionale delle persone consindrome di down. Anche quest’anno l’Aipd di Cosenza e’stata in piazza XI settembre con le tavolette/ messaggi dicioccolato prodotto con cacao proveniente dalla rete delcommercio equo e solidale, in cambio di un contributo peraiutare le associazioni aderenti al Coordown, per sostenere idiritti delle persone con sindrome di down e per aiutare arealizzare importanti progetti sul territorio. L’Aipd diCosenza per questa giornata nazionale ha invitato, nellamattinata di lunedi’ 14 ottobre ore 10.30, all’auditorium “A.Guarasci” presso il liceo classico B. Telesio, la scrittriceCarolina Raspanti, persona con sindrome di down, che hapresentato il suo libro dal titolo “ questa e’ la mia vita”. Sonointervenuti gli alunni delle scuole del liceo classico“B.Telesio” e dell’ istituto per servizi sociali “Nitti”, sceltaeffettuata per affermare l’importanza della cultura delladiversità e l’unicità’ di ognuno, contro i tanti pregiudizi cheancora colpiscono le persone con disabilità e con l’obiettivodi poter creare una cultura di una possibile integrazione.

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EVENTO “DANZA, FANTASIA E ALLEGRIA

Il 26 giugno alle ore 20.30 il teatro Morelli è statoprotagonista di una ricca e lunga serata che ha vistoavvicendarsi esibizioni di danza. L’originale idea èpartita dalla scuola di danza “Adac” che ha dato la suadisponibilità ad organizzare questo evento a favoredella nostra Associazione. Il ricavato dei ticketd’ingresso è stato devoluto interamente all’Aipd. Lospettacolo, presentato dalle insegnanti di danza dellascuola, ha avuto come protagonisti dei giovanissimiragazzi che hanno avuto modo di mostrare il lorogrande talento. Una serata ricca di emozioni regalatecida artisti così giovani che, oltre a manifestare lapropria bravura, hanno creato un unico filoconduttore, quello della solidarietà, che uniscemusica, danza, ospiti e pubblico.

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UOVA DI PASQUA AIPD

La raccolta pubblica di fondi è sempre più considerata unostrumento importante di sostegno per le attività svolte dalleorganizzazioni di volontariato. A tal fine nel periodo diPasqua abbiamo proposto delle uova di cioccolatoprovenienti da un’azienda che opera da decenni nel nostroterritorio. Siamo stati felici di sposare questa iniziativa che èstata accolta con grande entusiasmo da tutti i soci.L’associazione ha confidato sulla generosità e sullasolidarietà della cittadinanza, che attraverso questo piccologesto di dolcezza, ha contribuito a sostenere le nostreattività.

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TAPPI A CHI? 

Il progetto “Tappi, a chi?”, prevede la raccolta dei tappi diplastica che da qualche anno interessa le persone sensibili alrecupero dei materiali riciclabili. È nostro intendo rivolgere ilprogetto “Tappi, a chi?” alle scuole, un luogo dove i bambinie ragazzi fin da piccoli possono imparare il valore di unpiccolo gesto quotidiano, fatto per se stessi e per gli altri.Alla fine della raccolta ci sarà una premiazione formata daun 1°,2° e 3° posto per le classi che hanno raggiunto unmaggior numero di tappi. Separare i tappi dalle bottiglie nonè solo un gesto di solidarietà, ma è anche un’azionerispettosa dell’ambiente. La plastica utilizzata per produrre itappi, infatti, è di tipo diverso da quella impiegata perrealizzare le bottiglie e i due materiali devono subire unprocesso differente per essere riciclati. “Tappi, a chi?”,pertanto, è un progetto che ha importanti risvolti educativiche può contribuire a diffondere la cultura della raccoltadifferenziata e nello stesso tempo aiutare la nostraAssociazione a finanziarsi alcune delle attività chenecessitano ai nostri ragazzi.

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BOMBONIERE AIPD

Questo è un piccolo gesto di solidarietà che chiediamo allepersone in un momento lieto della loro vita, che aiuta iragazzi con Sindrome di Down non più inseriti nel contestoscolastico ma non ancora nel contesto lavorativo a sentirsiutili e occupati , a potenziare la loro manualità poichéimpegnati concretamente nella realizzazione dellebomboniere (per comunioni, matrimoni, battesimi, etc.) e alcontempo, aiuta noi a sostenere le attività necessariedell’Associazione.

BOMBONIERE AIPD ONLUSper un gesto di solidarietà!

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CALENDARI AIPD

Anche quest’anno abbiamo proposto la vendita dei calendari.Quest’idea è nata con il duplice obiettivo di far conoscere lanostra Associazione “entrando nelle case” delle persone e,allo stesso tempo, provvedere con la distribuzione e lavendita al sostegno delle attività e dei servizidell’Associazione.

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CASA ROVITO

Negli anni l’AIPD ha cercato di operare a favore dell’inserimentosociale in ogni sua forma ricercando la collaborazione delleIstituzioni, degli enti locali e del terzo settore per concertareazioni condivise, tenendo sempre ben presente il tessuto socialedi partenza e puntando all’ottimizzazione, con interventi mirati,degli obiettivi prefissati. Sicuramente le difficoltà incontratesono state di ostacolo, ma si è sempre riusciti a trasformare lecriticità in opportunità, cogliendo sempre spunti e suggerimentidalle varie situazioni che il contesto offriva e soprattutto si èfatto tesoro delle esperienze già affrontate come bagaglio da cuiessere supportati. Certamente il mondo della Scuola ( comeprima forma di inserimento sociale) è stato un contesto che hamesso in evidenza da sempre non poche difficoltà dove, perpoter raggiungere un livello di integrazione, quanto menoaccettabile, si è sempre dovuto tener presente e curare unaserie di variabili intorno ad essa, per cui solo la costruzione el’attenzione di ”buone prassi” hanno favorito traguardi versouna migliore socializzazione e comunicazione. Nel tempo,partendo sempre da una analisi dei bisogni, man mano si èpuntato ad ottenere risultati anche nel mondo del lavoro. Lenormative vigenti che pur protendono verso la promozione diiniziative di integrazione lavorativa, favorendo il realeinserimento della persona disabile attraverso vari strumenti,come ad esempio la defiscalizzazione a favore delle imprese cheassumono e l’obbligo di assunzione per le aziende con un certonumero di dipendenti, nella stragrande maggioranza dei casirestano solo una norma teorica poiché in pratica, non si registra,neanche in termini minimi , quella disponibilità a produrre deiveri risultati Inseguendo questi obiettivi l’AIPD ha lavorato conpercorsi mirati di autonomia per far sì che i ragazzi con sD simuovessero all’interno della città in maniera autonoma econsapevole (autonomia nel prendere i mezzi di trasporto,nell’uso del denaro etc.) sperimentassero come i loro coetaneiesperienze ricreative e socio –culturali al di fuori del contestofamiliare.

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Raggiunti, per i più, gli obiettivi fissati il proposito successivovuole essere la possibilità di farli vivere autonomamente al difuori del contesto familiare, programmando week-end lontanodai genitori, supportati periodicamente da uno staff di operatoricon cui iniziare tale percorso.A tale proposito, dopo richiesta motivata da questa esigenza, ci èstata affidata in comodato d’uso per nove anni un appartamentodalla Arcidiocesi di Cosenza- Bisignano (CS). La casa harichiesto piccole opere di ristrutturazione, pitturazione degliambienti, riparazione dell’impianto idrico, aggiustamento disoffitti in cartongesso etc. oltre al trasporto di un minimo diarredo essenziale quali letti, armadi, cucina , tavoli e sedie. Tuttoquesto è stato realizzato nell’arco di un anno grazie ancheall’aiuto degli Scout di Rende 3, del MOCI e alla buona volontàdi alcuni genitori della nostra sezione. Sicuramente per i primidi Maggio daremo a tutti i Soci la possibilità di vedere la casa, inoccasione dell’inaugurazione. E da questo momento partirà lasfida dei nostri ragazzi più grandi, pronti per effettuare questopercorso. Certi che anche questa volta ci stupiranno per il lorosaper essere adulti… un grande in bocca al lupo ai loro genitori…che saranno i primi testimoni di un sogno realizzabile.

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Bilancio Consuntivo 2013 - COSTI

5% 7%

2%

2%

1%

15%

8%46%

1%

3% 1% 4% 4% 1%

Costo Media Corso AutonomiaCorso Pre Autonomia Casa RovitoRaccolta Fondi Danza Costi raccolte fondi Progetto DAMA 2 Salari e stipendi per collaboratoriProgetto DAMA Costi GestioneBanca e Posta Compenso Sonia FalconeQuote al Nazionale Quote COORDOWN e C.V.S.

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Bilancio Consuntivo 2013 - RICAVI

6%

1%

0%

4%

0%

0%

1%

7%5%

2%

34%

1%

4%

5%

1%

7%

4%

3%

0%5%

10%

Prestazione di servizi La Barraca Rimborsi dal Nazionale Rimborsi Az. Ospedaliera Cosenza Quote Genitori Vacanza Zambrone Arrotondamenti attivi Quote ass. anno precedente Contributi per calendari Quote associative annuali Contributi di soci e privati Contributi da raccolta fondi Contrib per quote Cinque x mille Contributi per bomboniere Raccolta Fondi G N P D Contributi uova di Pasqua Sponsor per calendari 2013 Contr. Prog. Ragazzi in Gamba Racc. fondi per calendari 2014 Contributi per calendari 2013 Raccolta tappi Raccolta fondi Uova di Pasqua Ric. Spett. Danza Fantasia e All

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CARTA D’IDENTITÀ

NOME: Associazione Italiana Persone Down Onlus-sezione DiCosenza

ACRONIMO: A.I.P.D. ONLUS

FORMA GIURIDICA: Associazione Di Volontariato

SEDE LEGALE: Contrada Serra Spiga C/O ASP DI COSENZA

87100 COSENZA

CONTATTI: TEL./FAX 0984 482645 3334198748

e-mail: [email protected]

[email protected]

SITO: www.aipdcosenza.it

E’ ISCRITTA:

• AL REGISTRO PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO ADERISCE:

• ALLA FISH- FEDERAZIONE ITALIANA PER IL SUPERAMENTODELL’HANDICAP-

• AL COORDOWN- COORDINAMENTO NAZIONALEASSOCIAZIONI DELLE PERSONE CON SINDROME DI DOWN-

• AL CSV- CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO COSENZA-

• CONVENZIONI:

• UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA-PER L’ESPLETAMENTO DEITIROCINI DIDATTICI UNIVERSITARI AVVIATI PRESSO ILDIPARTIMENTO DI LINGUE E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE-

• ASP COSENZA –AIPD- UNIVERSITA’ SAN RAFFAELE PISANA-IRCCS-AZIENDA OSPEDALIERA(PROGETTO DAMA)-

• REPARTO DI FONIATRIA ASP COSENZA INTERVENTOLOGOPEDICO PRECOCE-

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