a.i.s.t. associazione italiana per lo studio del dolore e dellipnosi clinica corso teorico pratico...
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A.I.S.T.
Associazione Italiana per lo Studio del Dolore
e dell’Ipnosi Clinica
Corso Teorico Pratico di
Tecniche di Rilassamento nel controllo
dell’ansia e della sofferenza
Angelico Brugnoli
Visione tridimensionale dell’ansia e della sofferenza
(corpo – mente – spirito)
Per chi ha Fede nessuna prova è necessaria,
per chi non ha fede nessuna prova è sufficiente .
(Franz Werfel)
C'è abbastanza luce per chi vuole credere e abbastanza tenebra per chi non vuole credere .
(Blaise Pascal)
Sofferenzafisicamentalespirituale
Ansia Emozioni Memoria
L’Ansia è una reazione istintiva di difesa, un allarme specifico dell’istinto di conservazione, che anticipa un
potenziale pericolo.
L’emozione è una reazione psicofisiologica legata a seconda del momento e del vissuto a quattro aspetti
importanti del comportamento * la rabbia e la paura
* la tristezza e la gioia * la sorpresa e l'attesa
* il disgusto e l'accettazione
La memoria di un’emozione vissuta persiste nel tempo, specie nella memoria a lungo termine
Ansia, angoscia e paura
L’ansia è uno stato affettivo che si può definire come un L’ansia è uno stato affettivo che si può definire come un sentimento doloroso di attesa, “una paura senza sentimento doloroso di attesa, “una paura senza oggetto”, il sentimento doloroso di un pericolo oggetto”, il sentimento doloroso di un pericolo
impreciso e mal definibile.impreciso e mal definibile.
I termini di ansia e angoscia sono spesso utilizzati come I termini di ansia e angoscia sono spesso utilizzati come sinonimi, ma nel corso del tempo si sono differenziati: sinonimi, ma nel corso del tempo si sono differenziati:
esprimono intensità diverse di un fenomeno esprimono intensità diverse di un fenomeno e differenze di sensazioni. e differenze di sensazioni.
L’angoscia di norma è più avvertita sul versante fisico.L’angoscia di norma è più avvertita sul versante fisico.
Ansia, angoscia e paura
La paura è legata ad un oggetto nei confronti del quale il La paura è legata ad un oggetto nei confronti del quale il soggetto può organizzare un comportamento di difesa soggetto può organizzare un comportamento di difesa
la fuga e/o l’attacco. la fuga e/o l’attacco. L’ansia non ha rapporto con l’oggetto. L’ansia non ha rapporto con l’oggetto.
Si ha paura di qualche cosa, mentre l’ansia si rapporta a Si ha paura di qualche cosa, mentre l’ansia si rapporta a sé stessa.sé stessa.
Lo stato ansioso è transitorio sempre in funzione del Lo stato ansioso è transitorio sempre in funzione del pericolo esterno o interno.pericolo esterno o interno.
La personalità ansiosa è quasi sempre permanente.La personalità ansiosa è quasi sempre permanente.
Disturbi dell’adattamento
In assenza di una particolare vulnerabilità individuale, un In assenza di una particolare vulnerabilità individuale, un evento stressante come la diagnosi di cancro ed i evento stressante come la diagnosi di cancro ed i
trattamenti collegati, rappresenta il fattore causale ed trattamenti collegati, rappresenta il fattore causale ed esclusivo di insorgenza dei sintomi, che si presume non si esclusivo di insorgenza dei sintomi, che si presume non si
sarebbero manifestati altrimenti.sarebbero manifestati altrimenti.
Sono i disturbi più frequentemente diagnosticabili nei Sono i disturbi più frequentemente diagnosticabili nei pazienti con diagnosi di cancro, con una prevalenza del 30-pazienti con diagnosi di cancro, con una prevalenza del 30-
35%.35%.
Disturbi dell’adattamento
I sintomi possono essere rappresentati da: I sintomi possono essere rappresentati da: reazioni depressive, reazioni d’ansia o reazioni depressive, reazioni d’ansia o
miste ansioso-depressive, miste ansioso-depressive, oppure con altri aspetti emozionali oppure con altri aspetti emozionali
quali irritabilità, aggressività e collera, quali irritabilità, aggressività e collera, spiccata labilità emotiva o con disturbi spiccata labilità emotiva o con disturbi della condotta e del comportamento.della condotta e del comportamento.
In genere vengono superati con In genere vengono superati con adeguato sostegno psicologico, adeguato sostegno psicologico,
se non trattati si aggravano in stati depressivi ed ansiosi.se non trattati si aggravano in stati depressivi ed ansiosi.
Disturbi d’ansia
I disturbi d’ansia possono essere presenti
nel 10 – 15% dei casi. Forme acute nelle fasi successive alla diagnosi
o alle recidive di malattia. Forme ad andamento cronico, come il DAG,
o disturbo da ansia generalizzata. Sindrome da nausea e vomito anticipatorio:
i sintomi secondari alla chemioterapia sono sperimentati a volte prima della terapia.
Sintomi psicologici dell’ansia
Apprensività (es. preoccupazioni per i familiari)
Senso angoscioso di attesa (sul filo del rasoio)
Preoccupazione e ipervigilanza Previsione di pericolo
Irrequietezza ed impazienza
Disturbi del sonno Affaticabilità, distraibilità, scarsa concentrazione
Difficoltà a controllare la preoccupazione
Sintomi somatici dell’ansia
Irrequietezza motoria, tremori, cefalea tensivaIrrequietezza motoria, tremori, cefalea tensiva
Sudorazione, vampate di calore o brividiSudorazione, vampate di calore o brividi
Bocca asciutta, palpitazioni, formicoliiBocca asciutta, palpitazioni, formicolii
Senso d’oppressione toracica, fame d’ariaSenso d’oppressione toracica, fame d’aria
PollachiuriaPollachiuria
Disturbi gastrointestinali Disturbi gastrointestinali (nausea, diarrea, difficoltà digestive)(nausea, diarrea, difficoltà digestive)
Disturbi della sessualitàDisturbi della sessualità
Disturbi depressivi
Prevalenza compresa tra il 6 e il 30% Prevalenza compresa tra il 6 e il 30%
a seconda delle fasi di malattia.a seconda delle fasi di malattia.
Episodi maggioriEpisodi maggiori
(depressivo singolo e depressione ricorrente)(depressivo singolo e depressione ricorrente)
Disturbi persistenti (distimia) e cronici.Disturbi persistenti (distimia) e cronici.
La Depressione
La depressione si caratterizza per La depressione si caratterizza per un profondo dolore morale.un profondo dolore morale.
Il malato ha perso il gusto della vitaIl malato ha perso il gusto della vita
il suo campo di coscienza è invaso da una tristezza il suo campo di coscienza è invaso da una tristezza vitale fatta di noie, rimpianti, mancanza di speranza. vitale fatta di noie, rimpianti, mancanza di speranza.
E’ una tristezza profonda, permanente, intima E’ una tristezza profonda, permanente, intima indipendente da fatti esterni.indipendente da fatti esterni.
La depressione si accompagna spesso all’angoscia La depressione si accompagna spesso all’angoscia fisica e psichica e a reazioni di panico.fisica e psichica e a reazioni di panico.
Sintomi psicologici della depressione Abbassamento del tono dell’umore
Diminuzione dell’autostima e della fiducia in sé
Idee legate a complessi di colpa e di inutilità
Visione pessimistica del futuro
Idee o atti di autoaggressività Disturbi del sonno Angoscia o ansia
Sintomi biologici della depressione Perdita degli interessi e della capacità di provare piacerePerdita degli interessi e della capacità di provare piacere
Risveglio mattutino precoce (due o più ore)Risveglio mattutino precoce (due o più ore)
Peggioramento mattutino della depressionePeggioramento mattutino della depressione
Evidente rallentamento o agitazione motoriaEvidente rallentamento o agitazione motoria
Marcata perdita dell’appetitoMarcata perdita dell’appetito Perdita di pesoPerdita di peso
Evidente riduzione della libidoEvidente riduzione della libido
Incremento della mortalità in diverse patologie in presenza di depressione
Tasso di mortalità rispetto all’assenza di Tasso di mortalità rispetto all’assenza di depressionedepressione
Ipertensione 2.27 volte maggioreIpertensione 2.27 volte maggiore Ictus 3.00 volte “Ictus 3.00 volte “ Diabete 3.84 volte “Diabete 3.84 volte “ Malattie cardiovascolari 4.04 volte “Malattie cardiovascolari 4.04 volte “ Patologie tumorali 4.46 volte “Patologie tumorali 4.46 volte “
I depressi hanno peggiori prospettive riabilitative.I depressi hanno peggiori prospettive riabilitative.
Rischio di suicidio (fattori generali)Rischio di suicidio (fattori generali) Anamnesi familiare positiva per suicidio.Anamnesi familiare positiva per suicidio.
Anamnesi psichiatrica remota positiva per episodi Anamnesi psichiatrica remota positiva per episodi depressivi e tentativi di suicidio.depressivi e tentativi di suicidio.
Diagnosi psichiatrica attualeDiagnosi psichiatrica attuale Depressione maggiore, disturbi di personalità, Depressione maggiore, disturbi di personalità,
abuso di sostanze.abuso di sostanze. Eventi stressanti recenti a carattere di perdita Eventi stressanti recenti a carattere di perdita
(lutti, separazioni)(lutti, separazioni) Mancanza di supporti sociali.Mancanza di supporti sociali.
Rischio di suicidio (fattori specifici)
Cancro della testa – collo, Cancro della testa – collo, polmone polmone
(spesso associato all’abuso di alcool).(spesso associato all’abuso di alcool).
Stadio avanzato della malattia.Stadio avanzato della malattia.
Prognosi infausta.Prognosi infausta. Dolore intrattabile o non adeguatamente trattato.Dolore intrattabile o non adeguatamente trattato.
Sintomi somatici ad alto impatto psicologico Sintomi somatici ad alto impatto psicologico (perdita dell’autonomia, delle funzioni intestinali o vescicali, (perdita dell’autonomia, delle funzioni intestinali o vescicali,
gravi amputazioni).gravi amputazioni).
ANSIA
AUMENTO dell’AROUSAL ( INTENSITA’ dell’ATTIVAZIONE COMPORTAMENTALE
dell’organismo )
MIGLIORAMENTO delle PERFORMANCE
STIMOLI ESTERNI STIMOLI INTERNIprocessi COGNITIVI
STIMOLI
sostanza RETICOLARE ASCENDENTE
TALAMO
CORTECCIA CEREBRALE
AROUSAL
+
+
Moruzzi 1949
CONTROLLO NEURALE DELL’AROUSALAZIONE ECCITATORIA
SEROTONINA ( nuclei del RAFE )
NORADRENALINA ( LOCUS COERULEUS )
ISTAMINA ( nucleo TUBEROMAMMILLARE dell’IPOTALAMO )
ACETILCOLINA ( neuroni colinergici del proencefalo basale )
CONTROLLO NEURALE DELL’AROUSALAZIONE INIBITORIA
GABA ( neuroni GABAergici del proencefalo basale )
ANSIA
STRUMENTO = ansia FISIOLOGICA
LIMITE = ansia PATOLOGICA
Alcuni centri dell’ansia
Da un punto di vista anatomico l’ANSIA coinvolge circuiti neurali con base nell’AMIGDALA
( Bed nucleus of STRIA TERMINALIS ).
L’AMIGDALA intreccia fondamentali connessioni reciproche con:
• IPPOCAMPO REGISTRAZIONE del“significato emotivo”
degli stimoli e SVILUPPO di MEMORIE EMOTIVE
• CORTECCIA ORBITOFRONTALE MEDIALE e LATERALE
CIRCUITI DELL’ANSIA
STIMOLO
sostanza RETICOLARE ASCENDENTE
TALAMO
CORTECCIA CEREBRALE
+
+
AMIGDALA
RAPPRESENTAZIONE EMOTIVA dello STIMOLO
CONTROLLO della risposta ANSIOSA
IPPOCAMPO
RISPOSTA ANSIOSA FISIOLOGICA
STIMOLO
sostanza RETICOLARE ASCENDENTE
TALAMO
CORTECCIA CEREBRALE
+
+
AMIGDALA
RAPPRESENTAZIONE EMOTIVA dello STIMOLO
CONTROLLO della risposta ANSIOSA
IPPOCAMPO
RISPOSTA ANSIOSAPATOLOGICA
(FOBIA SPECIFICA)
Iper-arousal
SINTOMATOLOGIA dell’ANSIA
Nucleo PARAVENTRICOLARE CRH (RF)dell’IPOTALAMO AMIGDALA
IPOTALAMO laterale
Sistema nervoso SIMPATICO
ADENOIPOFISI
ACTH
CORTICALE del SURRENE
MIDOLLARE del SURRENE ADRENALINA CORTISOLO
AUMENTO della gettata cardiaca, pressione sanguigna e glicemia
+
+
+
++
+
TREMORE muscolare,TACHICARDIA eDIMINUZIONEdella RESISTENZA CUTANEA
Davis e Whalen 2001
SINTOMATOLOGIA dell’ANSIA
Nucleo PARABRACHIALE( DISPNEA )
Nucleo RETICOLARE PONTINO CAUDALE( AUMENTO della RISPOSTA agli stimoli di soprassalto )
Nervo TRIGEMINO e FACCIALE( ESPRESSIONE facciale di PAURA )
Sistema nervoso PARASIMPATICO( nelle BLOOD INJURY PHOBIAS )
AMIGDALA
Davis e Whalen 2001
DISTURBOD’ANSIAGENERALIZZATO
Disturbi d’ANSIA
DISTURBOD’ANSIA indottoda SOSTANZE
DISTURBO DI PANICO conAGORAFOBIA
DISTURBODI PANICO senzaAGORAFOBIA
DISTURBOD’ANSIA dovuto a CAUSA NOTA
DISTURBOD’ANSIA non altrimentispecificato
AGORAFOBIA?
FOBIA SPECIFICA
FOBIA SOCIALE
DISTURBOOSSESSIVO- COMPULSIVO
DISTURBOpost-traumaticoda STRESS
DISTURBOacutoda STRESS
DIAGNOSTIC and STATISTICAL MANUAL of MENTAL DISORDERS (DSM) IV
Ippocampo ed Amigdala
Nell’ippocampo si formano i processi di apprendimento e memorizzazione coscienti
La principale funzione dell’ippocampo sta nel fornire un ricordo particolareggiato del contesto,
vitale per il significato emozionale;
è l’ippocampo che riconosce il diverso significato,
tanto per fare un esempio, di un orso visto
allo zoo o nel cortile di casa.
Nell’amigdala invece si ritrovano le conoscenze a priori della specie umana - cioè
apprendimento e memoria atavici
Essa infatti risponde immediatamente ed inconsciamente a tutti i segnali di pericolo provenienti
dall’esterno
Si avvale dell’esperienza della specie umana acquisita non singolarmente - ma tramandata dall’evoluzione con funzioni eminenti di salvaguardia dell’esistenza
E’ chiamata anche la ghiandola delle emozioni
Mentre l’ippocampo ricorda i fatti nudi e crudi, l’amigdala ne trattiene, per cosi dire,
il sapore emozionale.
Ad esempio: nel caso in cui avessimo fatto un sorpasso rischioso tale da creare un certa paura, l’amigdala, da quel momento in poi, ogni qualvolta che, in qualche modo, ci si ritrova in circostanze simili, ci fa sentire
ansiosi.
L’ippocampo è fondamentale per riconoscere in un volto quello di tua suocera.
Ma è l’amigdala ad aggiungere che ti è proprio cordialmente antipatica.
ANSIA NELL’ARTE
Alice Egoyan USA
Mara Mc WILLIAMS USAMichael Harper USA
Matt Sesow USA Nenad Serbia Lois Mallou Africa
Gabon Guinea
Edward Munch
Anxiety 1
ANSIA NELL’ARTISTA
Egon SchieleAgony 1912
Edward MunchMalinconia
Pablo Picasso. Autoritratto
L’Ansia e la Depressione colpiscono un'altissima percentuale della popolazione.
In U.S.A. quasi il 50% delle persone soffre, almeno una volta nella vita, di disturbi di Depressione o Ansia.
In Italia circa 5 milioni di persone soffrono di Depressione e 3 milioni di Ansia;
ció significa più del 10% della popolazione
(la schizofrenia e i disturbi psicotici colpiscono circa lo 1 per mille della popolazione).
Si manifestano inizialmente con sintomi ambigui, sintomi di squilibrio dell'affettività e dell'umore
definiti come "disturbi Affettivi o disturbi dell'Umore"che possono assomigliare a normali stati d'animo in
relazione ad eventi o situazioni difficili e stressanti
disgrazie, lutti, incidenti, insuccessi.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito questa situazione"scandalo della psichiatria",
portando i seguenti dati statistici
Solo il 40% dei pazienti ricevono un'adeguata diagnosi, e di questi meno del 20% viene curato correttamente
Esiste un problema della formazione e dell'aggiornamento dei medici; sia dello psichiatra che del medico di famiglia.
La psichiatria moderna afferma che:
I disturbi dell'Umore, indipendentemente dalle possibili cause scatenanti, devono essere considerati e trattati come vere malattie organiche, determinate anche da
fattori genetici.
L'80 - 90% dei malati sono curabili con buoni risultati, se la diagnosi e la terapia sono corrette, e possono ottenere
una migliore qualità della vita.
Depressione ed Ansia comportano
spesso gravissime conseguenze.
Questi disturbi vengono vissuti sia dal paziente sia dalla sua famiglia come una colpa, una vergogna da tenere nascosta; si pensa che siano causati da debolezza di
carattere, da rapporti sbagliati.
Spesso il disturbo non viene riconosciuto ed il paziente non riceve una diagnosi per mesi,
a volte anche per anni.
Questo porta grandissima sofferenza e spesso gravi danni all'individuo e alla sua famiglia e costi sociali
molto elevati per la collettività.
Per l'individuo: sofferenza personale, perdita di lavoro e ritiro dalla vita sociale, emarginazione ed isolamento,
forte rischio di suicidio.
Per la famiglia: sofferenza di tutto il nucleo familiare, spesso separazioni, divorzi, grave rischio di episodi di
violenza che leggiamo nella cronaca.
Per la collettività: perdita di forze lavorative, assenteismo, licenziamenti
Si calcola che in Italia i costi indiretti dei disturbi dell'Umore gravino sulla società per
circa 5 miliardi di euro
In particolare nei giovani e negli adolescenti un problema di ansia o depressione non riconosciuto e non curato può portare alla tossicodipendenza, non come desiderio di trasgressione, ma come autocura.
La sofferenza è una condizione di dolore, che può riguardare il corpo e/o il vissuto emotivo del soggetto.
Essa può derivare direttamente da un trauma, fisico o emotivo, oppure può essere espressione di una afflizione
interiore più profonda, di cui può essere difficile o impossibile individuare un fondamento oggettivo.
In particolare quando la sofferenza è legata a una condizione interiore del soggetto ed è prolungata nel
tempo, ovvero la sua intensità è tale da inibire o danneggiare la normale attività emotiva e pratica del
soggetto, essa costituisce sintomo di un disturbo psicologico, ad es. nell'ambito patologico della depressione.
L'esperienza spiacevole, stressante o di rassegnazione in causa alla perdita, ingiuria, dolore o fallimento che si
manifesta come miseria per l'individui.
A volte, coloro che permettono alla sofferenza di continuare danno il proprio consenso
al perpetuarsi degli eventi.
E' attraverso la sofferenza che riusciamo a crescere.
La sofferenza dell’anima arriva nel momento in cui l'individuo pensa che non vi sia più speranza nel mondo,
non più luce, o guida da trovare, e che l'abisso della disperazione ormai lo ha raggiunto per sempre.
Il timore che verrà sprofondato nelle profondità senza possibilità di recupero.
E' in quel momento che l'anima deve essere risvegliata.
Le anime compassionevoli nel mondo dello spirito spesso piangono quando vedono la sofferenza, sapendo che non possono aiutare, in quanto costituisce una battaglia per
lo spirito dell'individuo.
Se la battaglia è vinta, tutti noi vinciamo, ma se è persa, allora sfortunatamente tutti noi perdiamo.
La sofferenza è sempre una prova.
Coloro sui quali il Grande Spirito con la sua infinita saggezza ha conferito il dono della guarigione, devono sperimentare la difficoltà, il dolore, la crisi e la prova di
modo che abbiano compassione di quelli che giungono a loro nella sofferenza e chiedono di essere guariti.
“Perché la sofferenza? Perché la malattia?
Perché la morte?”
Ogni essere umano nel corso della sua vita è obbligato a porsi queste domande.
Se ci limitiamo ad essere spettatori delle sofferenze degli altri e siamo troppo presi ad occuparci solo del nostro benessere, potremmo rispondere facilmente e in modo superficiale che la sofferenza fa parte della
vita, che il mondo è fatto così.....
Ma nel momento in cui facciamo l’esperienza diretta della sofferenza, allora andiamo in crisi, non
possiamo più rimanere indifferenti e superficiali, ma siamo obbligati a dare una risposta più seria e
profonda.
Ecco perché molto spesso una fede assopita si ridesta e rinasce proprio a causa della sofferenza.
Come spiegarsi la sofferenza che all’improvviso ti colpisce senza la luce della fede?
La sofferenza, la malattia, la morte sono contrarie alla natura dell’uomo, che è stato creato da Dio non per
soffrire ma per essere felice, non per morire, ma per la vita eterna.
E’ facile chiedersi: “ perché proprio a me? Cosa ho fatto di male? Perché il Signore mi manda questa sofferenza?
Allora Dio è ingiusto perché permette che nel mondo ci siano tante ingiustizie e che moltissime persone
innocenti , soprattutto bambini, soffrano in modo disumano a causa della fame, delle guerre, della miseria
e delle malattie
Anche noi abbiamo sofferenze che non meritiamo, perché non abbiamo fatto nulla di male.
Walter Scotti
Albert Einstein diceva:
”L'immaginazione è più importante del sapere. L'intuizione è la sola via per nuove scoperte.
Il mistero è la cosa più bella che possiamo provare.
Esso è la fonte della vera arte e della vera scienza.
Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile….
Se avessimo saputo cosa stavamo facendo non l'avremmo chiamata ricerca, giusto?
Non hai veramente capito una cosa se non sei capace di spiegarla a tua nonna.
I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione
da parte di menti mediocri”.