toccata · aldo finzi toccata per pianoforte (1931-1937) revisione a cura di simonetta heger

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Page 1: Toccata · Aldo Finzi TOCCATA per pianoforte (1931-1937) REVISIONE a cura di Simonetta Heger
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Aldo FinziTOCCATA

Realizzazione grafica della copertina: Mattia Smeraldi

Proprietà per tutti i paesi PRELUDIO srl edizioni musicali20125 Milano – Viale Monza 169 – Tel. +39-02-26116308© 2019 PRELUDIO srl – Milano, Italy | www.preludiomusic.comTutti i diritti sono riservati. All rights reserved international copyright secured.

Page 3: Toccata · Aldo Finzi TOCCATA per pianoforte (1931-1937) REVISIONE a cura di Simonetta Heger

Aldo Finzi

TOCCATA

per pianoforte

(1931-1937)

REVISIONE a cura diSimonetta Heger

Page 4: Toccata · Aldo Finzi TOCCATA per pianoforte (1931-1937) REVISIONE a cura di Simonetta Heger

INTRODUZIONE

«…scritta al tempo in cui la musica era percorsa da tante tecniche radicalmente

“nuove” e da stili innovativi! La mia impressione è che Finzi non solo ne avesse piena conoscenza, ma che sia riuscito a utilizzare le migliori e più espressive tra queste al fine di creare una musica veramente contemporanea, senza gli eccessi di atonalità forzata così alla moda per un certo periodo. Il pezzo è di dimensioni ambiziose, ma la varietà timbrica ed espressiva è tale da mantenere l’interesse!»

Così scrive György Sándor, il celebre pianista ungherese allievo di Bartók, dopo aver analizzato copia del manoscritto della Toccata di Aldo Finzi; le sue parole col-gono nel segno e descrivono pienamente la cifra espressiva di Aldo Finzi, un autore capace di stupire, interessare e di commuovere, per la straordinaria energia che spri-giona la sua musica, per l’apparente erraticità delle composizioni che sono invece sostenute da una costruzione solidissima e da una scienza compositiva che non va-cilla.

Di ampio respiro, degna erede della tradizione che vede nella “toccata” il punto di massima espressione del virtuosismo di stile improvvisativo nella composizione per tastiera (pensiamo ad Alessandro Scarlatti, a J.S. Bach, a Schumann), tradizione peraltro ripresa nel nostro secolo da Debussy, Ravel e Prokofiev, la Toccata di Finzi è all’incirca contemporanea di quelle di Casella e Petrassi (1936 e 1933).

Molti sono gli echi del panismo raveliano e molte sono anche le analogie, in parti-colare nel finale, con la parte orchestrale affidata al pianoforte nell’Interludio dello stesso Aldo Finzi; il corrusco tema principale, proposto, salvo rare eccezioni, nel re-gistro grave, è accompagnato da un arpeggio che percorre tutta la tastiera e che pare voler essere un omaggio al primo dei 24 Studi di Chopin: rovesciato ed esposto dalla mano destra, diventa una scintillante seconda idea, collegata alla prima da un’im-pressionante serie di episodi caratterizzati da un’inventiva quasi frenetica, a cui sot-tende, però, come sempre in Finzi, un costante, sia pur controllato, sentimento poe-tico e lirico.

Simonetta Heger

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NOTA DEL REVISORE

La musica di Aldo Finzi non è quasi mai facile, ma la sua scrittura è molto precisa

e le indicazioni dinamiche efficacissime, pertanto quella che proponiamo qui non è una vera e propria revisione, ma semplicemente una serie di suggerimenti di diteg-giature e pedalizzazione per i brani più semplici (Pavana e Tempo di Marcia), al fine di facilitarne l’approccio agli allievi pianisti; ci è sembrato invece giusto, per quelli più complessi, lasciare all’interprete la possibilità di confrontarsi direttamente con la partitura senza intermediazioni.

Le indicazioni metronomiche e le dinamiche tra parentesi quadre, così come le diteggiature e i pedali, sono del revisore.

Simonetta Heger

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Aldo Finzi (1897-1945) TOCCATA per pianoforte (1931-1937)

PLS22219 | Proprietà per tutti i paesi PRELUDIO srl edizioni musicali20125 Milano – Viale Monza 169 – Tel. +39-02-26116308© 2019 PRELUDIO srl – Milano, Italy | www.preludiomusic.comTutti i diritti sono riservati. All rights reserved international copyright secured.

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REVISIONE a cura diSimonetta Heger

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ALDO FINZI

Aldo Finzi nacque a Milano il 4 febbraio 1897 da antica fami-glia ebraica originaria di Mantova, in cui l’amore per la musica era tradizionale (una zia di Aldo Finzi, sorella del padre, fu un celebre soprano: Giuseppina Finzi Magrini). Compiuti gli studi classici al liceo Parini di Milano, si laureò in giurisprudenza all’Università di Pavia mentre, contempora-neamente, si diplomava in composizione come privatista all’Accademia di S. Cecilia di Roma. Ebbe ben presto successo e fama tra i giovani musicisti italiani: liriche, musica da camera e sinfonica, un’opera giocosa, La serenata al vento, un’opera drammatica, Shylock, ispiratagli dalla persecuzione antisemita e rimasta incompiuta, figurano fra le sue composizioni. Fra le sue opere dei primi anni Trenta si menzionano Il chio-stro, per voci femminili e orchestra, i poemi sinfonici Cirano di Bergerac, segnalato in un concorso della cui commissione giu-dicatrice facevano parte Toscanini e Pizzetti, e Inni alla notte, una sonata per violino e pianoforte, un quartetto per archi, varie liriche (Barque d’or, Serenata). Negli anni successivi fra le opere di maggior rilievo si segnala-no L’infinito , poema sinfonico del 1933; Interludio, concerto per pianoforte e orchestra del 1934; Numquam, poema sinfoni-co per pianoforte e orchestra del 1937. Nel 1937 venne bandito dalla Scala un concorso per un’opera nuova che sarebbe stata eseguita nella successiva stagione: Finzi vi partecipò con La serenata al vento. Fra i membri della commissione giudicatrice vi era Pick Mangiagalli, che avvicinò confidenzialmente il giovane collega per preannunziargli la conseguita vittoria nel concorso. L’annunzio ufficiale, atteso per la primavera del 1938, non giunse mai. Grave fu la delusione di Aldo Finzi: egli prese ad affermare che la decisione a lui favorevole della commissione giudicatrice poteva essere stata bloccata soltanto da un veto governativo e che ciò significava l’imminenza di una campagna razziale an-che in Italia. Fu purtroppo profeta: le leggi razziali sopraggiunsero alcuni mesi più tardi. A Finzi fu preclusa la possibilità di far eseguire le sue musiche, ma la vena non si inaridì: nel 1939 scrisse un poema sinfonico (una sorella superstite di Finzi gli dette a guer-ra finita un titolo tratto da un verso di Dante: Come all’ultimo suo ciascuno artista); nel 1940 compose Danza, concerto per due pianoforti, sassofoni e orchestra; nel 1942 Shylock, opera drammatica su libretto di Rossato (l’autore voleva incentrare l’azione sulla denunzia che Shylock fa delle persecuzioni di cui è vittima il suo popolo). Soltanto il primo atto venne musicato: Finzi scrisse poi lui stesso il testo ritmico di altri due atti che non ebbe il tempo di musicare. Per vivere si accontentò di lavorare anonimamente o sotto no-me di altri: sua è la traduzione ritmica delle Beatitudini di Franck in italiano, traduzione che corre sotto altro nome. Nel 1944 scrisse Preludio e fuga per organo, composto durante l’occupazione nazista di Torino, dove l’autore si era rifugiato. Una denunzia fece sì che le SS italiane si recassero nell’alloggio ove era nascosto il figlio per cercare il composito-re, nascosto altrove; per evitare la perquisizione dell’alloggio e la cattura del figlio, il maestro si consegnò spontaneamente alle SS. Le SS italiane erano corruttibili: comprate, rilasciarono Aldo Finzi. Tra il 1944 e il 1945 compose il Salmo per coro e orchestra per ringraziare il Signore della salvezza ottenuta per il figlio e per sé, e per esprimere la certezza della protezione divina. Morì il 7 febbraio 1945. Sepolto sotto falso nome, la moglie dovette attendere il dopo-guerra e l’abrogazione delle leggi razziali prima di potere redi-gere un documento che le permettesse di riportare i resti morta-li del compositore nella cappella centrale del reparto israelitico del Cimitero Monumentale di Milano.

Aldo Finzi was born in Milan on February 4th, 1897 in a deep-rooted Jewish family originating from Mantua, in which the love for music was a tradition (an aunt of Aldo Finzi, the sister of his father, was a celebrated soprano Giuseppina Finzi Ma-grini). He completed the classical studies at Liceo Parini of Milan, and while graduating in Law at the university of Pavia, he simultaneously completed, as an external student, his diplo-ma in composition at the Accademy of S. Cecilia in Rome. Very soon he reached success and fame among the young Italian musicians: lyrics, chamber music, symphonic music, a comic opera La Serenata al vento, and an unfinished dramatic opera Shylock, an inspiration from the anti-semitic persecutions, were featuring in his compositions. Among the compositions from beginning of 30’s can be men-tioned: Il chiostro for female voices and orchestra, and the symphonic poems Cirano di Bergerac (that were brought into attention at a competition where the jury were composed from Toscanini and Pizzetti) and Inni alla notte; Sonata per violino e pianoforte, Quartetto per archi, and various lyrics (Barque d’or, Serenata). In the later years the most relevant works are: L’infinito , a symphonic poem of 1933, Interludio, concerto for piano and orchestra of 1934; Numquam, symphonic poem for piano and orchestra of 1937. In 1937, in a competition promoted by Teatro alla Scala for selection of a new opera for the next season, Finzi participated with La serenata al vento, based on a text by Veneziani. From the jury members, Pick Mangiagalli privately admitted that his young colleague was to obtain victory in the competition. The official statement for 1938 spring season was never declared. It was a great disillusion for Aldo Finzi: he began to say that the decision of the jury in his favour could only be blocked by a government veto and that this meant the imminence of a racial campaign also in Italy. It was unfortunately a prophecy: the racial laws arrived few months later, as he was denied in the opportunity to perform his music, but that didn’t stop him. In 1939 he wrote a sym-phonic poem (after the war a sister that survived Finzi named the poem from a verse of Dante: Come all’ultimo suo ciascuno artista); in 1940 he wrote Danza, a concerto for two pianos, saxophones and orchestra; in 1942 appears Shylock, a dra-matic work on the libretto by Rossato (the author wanted to concentrate the action on the complaint of Shylock, a persecu-tion of which was victim his people). Finzi created the music for the first act, for other two he wrote himself the rhythmic text, as he did not had time to create music. To live peacefully he was forced to work anonymously or under the names of others: it was his rhythmic translation into Italian of Beatitudes by Franck, however a translation that appeared under a different name. In 1944, he wrote Preludio and Fugue for organ, composed during the Nazi occupation of Turin, where the author was in refuge. A complaint made to the Italian SS concluded with a visit to the place where was hidden his son, in searching of composer. As, he was hiding in other place, to avoid the search of the house and the capture of his son, Finzi decided to volun-tarily hand himself to the Italian SS. The corruptibility of the Italian SS permitted the release of composer. Between 1944 and 1945, he created the Salmo per coro e or-chestra, as an expression of gratitude to the Lord for salvation of his son and himself, and to express the certainty of the divine protection. He died on February 7th, 1945. Buried under a false name, his wife had to wait the post-war period and the ultimate abroga-tion of the racial laws, before it was possible to issue a docu-ment that would allow her to bring the remains of the composer into the hebraic central chapel of the Cimitero Monumentale in Milan.

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