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Alessandro Bosi, Annamaria Campanini (a cura di), La cultura dell’ascolto nel presente. Percorsi di comunicazione nella vita quotidiana e nei servizi (novembre 1997) Saggi di: Andolfi M., Bosi A., Briganti P., Callari Galli M., Campanini A., Chiavacci E., Cundo P., Dazzi L., Demetrio D., Iori V., Luppi F., Mapelli B., Miodini S., Moro A. C., Musi E., Ricci Bitti P. E., Scivoletto A., Spaggiari G., Tragni A. Il volume si presenta diviso in tre parti: I percorsi dell’ascolto, che costituisce un approccio teoretico al problema sulle direttrici dell’etica, dell’antropologia e della filosofia; L’ascolto nella relazione comunicativa, capace di soffermarsi sulla promozione di un’adeguata competenza professionale nella relazione d’aiuto; e Progettare l’ascolto, in cui vengono prospettati interventi riportando esperienze in atto. Mattia Toscani, Riaffilare lo sguardo: il teatro e le tecniche originarie. Per un approccio all’alterità nel percorso Unitea (gennaio, 1999) Il saggio documenta e rielabora i materiali raccolti in un seminario del corso di Sociologia dell’educazione tenutosi nel 1998 presso l’Università di Parma. Si tratta di un vero e proprio laboratorio aperto che consente al lettore di intravedere alcuni possibili sentieri che il mondo dell’università, della scuola e del teatro potrebbero percorrere insieme sui temi di educazione, scuola e teatro.

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Alessandro Bosi, Annamaria Campanini (a

cura di), La cultura dell’ascolto nel presente. Percorsi di comunicazione nella vita quotidiana e nei servizi (novembre

1997)

Saggi di: Andolfi M., Bosi A., Briganti P.,

Callari Galli M., Campanini A., Chiavacci

E., Cundo P., Dazzi L., Demetrio D., Iori V.,

Luppi F., Mapelli B., Miodini S., Moro A.

C., Musi E., Ricci Bitti P. E., Scivoletto A.,

Spaggiari G., Tragni A.

Il volume si presenta diviso in tre parti: I percorsi dell’ascolto, che costituisce un

approccio teoretico al problema sulle

direttrici dell’etica, dell’antropologia e della

filosofia; L’ascolto nella relazione comunicativa, capace di soffermarsi sulla

promozione di un’adeguata competenza

professionale nella relazione d’aiuto; e

Progettare l’ascolto, in cui vengono

prospettati interventi riportando

esperienze in atto.

Mattia Toscani, Riaffilare lo sguardo: il teatro e le tecniche originarie. Per un approccio all’alterità nel percorso Unitea

(gennaio, 1999)

Il saggio documenta e rielabora i materiali

raccolti in un seminario del corso di

Sociologia dell’educazione tenutosi nel 1998

presso l’Università di Parma. Si tratta di

un vero e proprio laboratorio aperto che

consente al lettore di intravedere alcuni

possibili sentieri che il mondo

dell’università, della scuola e del teatro

potrebbero percorrere insieme sui temi di

educazione, scuola e teatro.

Marilena Russo (a cura di), Scrittura e narrazione. Le emergenze sociali nello spazio simbolico del linguaggio (dicembre

1999)

Saggi di: Bosi A., Briganti P., Cappi A.,

Carotenuto A., Cerati C., Comolli G.,

Demetrio D., Loi F., Manghi S., Mazzucco

M. G., Melucci A., Napolitani D., Russo M.,

Spaziani M. L., Viganò V.

Nell’aprile del 1997 a Castiglione delle

Stiviere (Mantova), si è tenuto il Convegno

nazionale Scrittura e narrazione. Marilena

Russo ne ha raccolto le relazioni nel

suddetto volume. L’argomento costituisce

uno degli snodi più fecondi sui quali il

pensiero contemporaneo si è interrogato e

messo alla prova. Al convegno hanno

partecipato sociologi, filosofi, letterati, poeti

psicologi e pedagogisti.

Alessandro Bosi, Il sentimento del tempo. Aspetti socioeducativi del raccontarsi all’altro (febbraio 2000)

Il legame che l’esperienza del raccontare

stabilisce con l’altro è l’argomento centrale

del libro. L’autore sottolinea come chi

racconta mette alla prova la relazione che

lui stesso ha introdotto con la propria

narrazione ponendosi al centro di un

segmento che prevede da un capo

l’argomento trattato e dall’altro il referente

che diviene a sua volta protagonista della

relazione dato che: accanto alla funzione

passiva che gli è propria assume anche

quella attiva di scrivere in se stesso la

storia così da costituire un interlocutore di

chi racconta che ne coglie le reazioni e deve

tenerne conto.

Paolo Costa, Verso un’ontologia dell’umano. Antropologia filosofica e filosofia politica in Charles Taylor (ottobre 2001)

Il volume è uno studio metodico su Charles

Taylor. La tesi di fondo del volume consiste

nell’evidenziare come il filosofo canadese

tenti di rispondere all’interrogativo

tradizionale: Cosa è l’uomo?. Taylor

approfondisce la sua ricerca partendo dalle

alterne vicende storiche e le prospettive

future di una visione umanistica.

Annamaria Campanini (a cura di), Il servizio sociale nella società multietnica. Prima accoglienza: problemi e prospettive

(2002)

Saggi di: E. Allasino, U. Ascoli, A. Bosi,

L.L. Bresci, A. Campanini, V. Cesareo, E.

Chiavacci, L. Deantoni, D. Demetrio, P.

Donati, G. Favaro, A. Jabbar, U. Melotti, S.

Miodini, A. Tarozzi, M. Tognetti, M.T. Zini.

Il volume, che raccoglie le relazioni del

convegno omonimo (Parma, 1998), propone

un’occasione di analisi e studio sul tema

dell’interculturalità, con particolare

attenzione ai nodi problematici relativi

all’analisi dei bisogni e ai percorsi di

intervento connessi con l’organizzazione

delle risposte.

Daria Bottini, Alessandro Miglioli, L’arte perduta della letteratura. Ricerca-azione sui modelli di comportamento sociale verso la lettura (ottobre 2002)

La lettura è un’attività d’interpretazione

capace di coinvolgere razionalità e

sentimento. Incoraggiare la lettura, quindi,

diviene un vero e proprio intervento sociale.

Questo saggio, sviluppatosi attraverso fiere

librarie e letterarie, corsi di formazione,

conferenze e laboratori di scrittura, intende

cercare di fornire qualche risposta ai

diversi quesiti connessi alla lettura stessa.

Elisabetta Musi, Mattia Toscani (a cura di),

Theuth e Thamus. Scrittura e narrazione nella città di culture (gennaio 2002)

Saggi di: Bosi A., Cappi A., Coco E., Cundo

P., Dazzi L., Di Nicola P., Greppi A., Iori V.,

Manghi S., Mortari L., Munaro M., Musi

E., Prandi C., Sanna E., Secondulfo D.,

Thomas H., Toscani M.

Il dio Theuth, che offre agli uomini il dono

della scrittura, e il re egizio Thamus, che lo

rifiuta rivendicando il primato dell’oralità

sono da considerarsi i progenitori della

nostra comunicazione. Il libro raccoglie

scritti di studiosi provenienti da diversi

ambiti scientifici, dal mondo artistico e

letterario, che analizzano nuove forme di

comunicazione e di oralità nella società

multiculturale.

Alessandro Bosi (a cura di), Identità e narrazione. Scritti sull’espressione del sé (aprile 2003)

Saggi di: Amato G., Bosi A., Cundo P.,

Contesini S., Deriu M.

Il volume nasce da una comune esperienza

di diversi autori nell’insegnamento

universitario, proponendo metodi di lavoro

e prospettive di ricerca su uno dei temi più

dibattuti negli ultimi anni: identità e

narrazione, appunto. Cinque i saggi che si

soffermano su diversi argomenti: le

cerimonie di presentazione, la narrazione

nella ricerca cinematografica,

l’autobiografia come archivio del sé, il gioco

della messinscena dell’io, le lettere d’amore.

Marco Deriu, La fragilità dei padri. Il disordine simbolico paterno e il confronto con i figli adolescenti (febbraio 2004)

Argomento centrale del libro è la crisi dei

modelli maschili tradizionali e le inevitabili

ripercussioni sui modelli paterni. Deriu

sottolinea attraverso un’analisi ben

congegnata come la fine dell’autorità

tradizionale sembra aver inaugurato un

tipo di relazione orizzontale nei rapporti

familiari che porta alla ribalta nuove

problematiche come l’incomprensione tra

padri e figli rendendo necessario un

ripensamento profondo e coraggioso dei

criteri educativi.

Claudio Stroppa (a cura di), Il bambino e il viaggio (ottobre 2004)

Saggi di: Bosi A., Braga V., Cesa-Bianchi

G., Cesa-Bianchi M., Calidoni P., Colli O.,

Cristini C., Lavarini R., Piccinini A.,

Scarcella D., Simini B., Spitti M., Stroppa

C.

La ricerca di Claudio Stroppa si sofferma

sugli atteggiamenti e le aspettative del

bambino di fronte al viaggio. Esiste una

rottura di schemi rispetto alla vita

quotidiana oppure il compiere il viaggio con

la famiglia o con la scuola è un continuum

socio-psicologico verso una crescita e una

maturazione mentale inevitabile? Questo il

nucleo del volume che intende essere una

lettura utile non solo alle famiglie ma

anche per gli operatori sociali.

Alessandro Bosi, Il sentimento del tempo e del luogo (maggio 2005)

Il saggio affronta la questione della

modalità del racconto e del raccontarsi

nelle relazioni quotidiane. Bosi evidenzia

come le storie di tutti i giorni non si

disperdano nel vuoto o nel tempo ma,

incontrandosi inevitabilmente con quelle

degli altri si modifichino a tal punto da

creare un legame tra le nostre storie e la

storia.

Stefania Contesini, Memorie archiviate. Gli archivi autobiografici nella consulenza e nella formazione (settembre 2005)

L’autobiografia è l’archivio delle narrazioni

riferite al sé e l’archivio, a sua volta,

assume le caratteristiche dell’autobiografia

quando viene inteso come riflesso dello

svolgimento di un’esistenza. Il volume

intende esplorare le nozioni di archivio e

autobiografia mettendoli in relazione tra di

loro attraverso il medium di narrazione e

memoria.

Carlo Prandi, Lucien Lévy-Bruhl. Pensiero primitivo e mentalità moderna (marzo

2006)

Il filosofo francese Lévy-Bruhl, di

formazione cartesiana, all’inizio del secolo

scorso si pose il problema delle società

senza scrittura produttrici di cultura.

Prandi ne contestualizza l’opera rendendo

conto di un’evoluzione culturale ancora in

parte enigmatica.

Anita Gramigna, Marco Righetti,

Pedagogia solidale. La formazione nell’emarginazione (settembre 2006)

Lo scopo di questa ricerca consiste

nell’individuazione critica dei rapporti

problematici che intercorrono tra pedagogia

e contemporaneità. Il volume vuole essere

una guida alla ricerca sulle emergenze

formative e uno strumento di lavoro rivolto

a quelle figure che operano nel sociale:

insegnanti, educatori, ricercatori.

Antonio Salvatore, La giustizia minorile. Dall’Associazione “Cesare Beccaria” ai Tribunali minorili in Italia. Biografia di un’istituzione (febbraio 2007)

La giustizia minorile in Italia è l’argomento

centrale del libro. Salvatore fa riferimento,

in particolare, alle vicissitudini del Cesare

Beccaria di Milano, dagli inizi fino ad oggi;

da tener presente che l’autore è stato per

molti anni ne è stato il direttore e, di

conseguenza, l’opera risulta almeno in

parte autobiografica oltre che costituire un

importante documento sullo stesso sistema

formativo e educativo del nostro paese.

Vincenza Pellegrino (a cura di), Mediare tra chi e che cosa? Riflessioni di studiosi e operatori sanitari sull’incontro con il paziente migrante (maggio 2007)

Saggi di: Bosi A., Cantarelli B., Caroselli

L., Chiastra F., Dicembrino A., Dicembrino

R. B., Donati S., Lecci C., Lottici R.,

Manghi S., Margarone S., Monacelli N.,

Nicoli M. A., Parizzi M., Pellegrino V.,

Scardino M., Voltolina R.

Il libro raccoglie il percorso compiuto da

studiosi sociali e operatori sanitari di

Parma. Si tratta di una minuziosa analisi

dell’organizzazione sanitaria che mette a

fuoco i problemi realmente incontrati con

l’utenza straniera da un lato, mentre

dall’altro vengono messe in discussione le

categorie della mediazione interculturale e

della specificità culturale per come esse

operano comunemente nella scena di cura.

Emanuela Spaggiari, Innovazione tecnologica e benessere a scuola. Un confronto fra Istituti superiori italiani e francesi (ottobre 2007)

Il volume presenta la sintesi dei risultati di

una ricerca comparativa svolta nelle scuole

superiori di Italia e Francia. Attraverso

l’analisi di pratiche, ruoli, progetti ne

emerge uno spaccato di grande interesse:

con uno sguardo in particolare all’utilizzo

delle Tic (tecnologie dell’Informazione e

della comunicazione) si tenta di veder i

limiti e le potenzialità di questi strumenti,

oltre che di fare il punto di un processo di

integrazione ancora in atto.

Alessandra Pozzi, Mattia Toscani (a cura

di), Tra il dire e lo scrivere. Saggi sull’oralità di ritorno (marzo 2008)

Saggi di: Giarelli G., Comolli G., Pellegrino

V., Jabbar A., Pozzi A., Meda J., Toscani

M., Fabi U., Deriu M., Manghi S., Bosi A.

È possibile individuare la soglia tra oralità

e scrittura? Con l'obiettivo di cercare una

modalità narrativa che rispecchi le

caratteristiche della surmodernità, il

volume raccoglie le relazioni proposte

all'interno del Corso di Perfezionamento in

Sociologia dell'Educazione "Forma

dell'oralità e della scrittura nella

surmodernità. I linguaggi giovani, per una

politica del territorio". Tra gli argomenti

analizzati nelle tre sezioni che compongono

il libro si snoda un percorso tra letteratura

delle migrazioni, idea di cittadinanza,

comunicazione come interazione sociale,

potere della parola e degenerazione del

Power Point.

Anita Gramigna, Marco Righetti, Carlo

Rosa, Estetica della formazione. La conoscenza nella bellezza (settembre 2008)

Il libro (rivolto agli insegnanti, ai

ricercatori e agli operatori sociali), si

approccia al tema della bellezza in quanto

fulcro del processo di conoscenza e ponte di

passaggio verso l'etica. Il legame che ne

scaturisce, dunque, è quello tra conoscenza,

bellezza ed educazione, nell'ottica di una

didattica della responsabilità che vede nella

narrazione il primo passo di una riflessione

comune.

Vincenza Pellegrino, L’Occidente e il Mediterraneo agli occhi dei migranti (gennaio 2009)

Mettersi in ascolto del racconto che i

migranti fanno dell'Occidente. Per

comprenderne le fragilità, l'aggressività e le

sue "potenzialità invecchiate". L'occhio del

migrante sulla società occidentale sa essere

consapevole: sa vedere "casa", pur non

dimenticando le difficoltà del viverci (la

mancanza di uno spazio di espressione, il

ritratto distorto dei media).

Occorre dunque non limitarsi all'immagine

della società che l'Occidente crea, ma

lasciarsi attraversare dallo sguardo altrui,

sguardo senza il quale la nostra visione non

può dirsi completa.

Maria Grazia Ferrari, È possibile comunicare? (ottobre 2009)

Il primo assioma della comunicazione

afferma che "non è possibile non

comunicare". In questo libro, ci si chiede se

"è sempre possibile comunicare".

La comunicazione è processo che implica la

compartecipazione di elementi plurimi,

dalla cognizione alla psicologia alla

pragmatica – cosa che inevitabilmente la

porta ad essere in bilico tra la

comprensione e l'incomprensione. Tra il

riuscire a comunicare e il non riuscirci.

Anita Gramigna (a cura di), Democrazia dell’educazione (settembre 2010)

Saggi di: Contreras F.S., Cillani S., Luzòn

A., Gramigna A., Delgado Granados P.,

Grondin J., Righetti M., Valleriani A.,

Luengo Navas J., Vaccarili A., Rivas L.E.P.

Questo volume si inserisce nell’importante

dibattito sulla relazione che esiste tra

educazione e democrazia, entrambe

considerate come processi multifattoriali,

multi direzionali e multi relazionali. Se è

vero che la democrazia non si insegna,

perché vi si vive dentro, è vero anche che la

vita democratica in una pòlis è in sé un

ambiente educativo: partendo da qui, il

libro attraversa il pensiero degli autori più

rappresentativi della nostra stagione

culturale, riflettendo sulla democrazia

intesa come processo di costruzione della

pòlis che attiene alla realizzazione piena

non solo di una comunità, ma anche dei

singoli cittadini che vi appartengono.

Alessandro Bosi, L’identico o della differenza (novembre 2011)

Costruito nel fortilizio della modernità

classica, il pensiero identitario ha resistito

ai numerosi attacchi critici portati dal

Novecento. L’identico o della differenza

tenta di aggredire il problema analizzando

alcune situazioni per le quali prospetta vie

d’uscita a partire dall’idea che le persone, i

comportamenti e le cose non si presentano

alla nostra attenzione per come sono (la

pretesa identitaria) ma per il nesso che le

lega nel viluppo di cui noi stessi siamo

parte.

Odoardo Visioli, Le metafore spaziali delle dinamiche socio-politiche (gennaio 2012)

Lo sviluppo tecno-scientifico e la

rivoluzione informatico-comunicazionale

stanno portando la dottrina e il sistema

della politica a mutare da ancoraggi

geografici verso assetti dinamici,

rappresentabili per mezzo di metafore geometrico-spaziali, evolvendo da un

assetto verticale, apicale e transitivo a una

struttura orizzontale, circolare e riflessiva.

Ciò porta alla ribalta l’esuberanza della soggettività e il profondo substrato antropologico delle dinamiche socio-

politiche attuali: alla politica si prospetta

perciò l’esigenza di riconvertirsi ad una

prospettiva teleologica, a partire dalla

riconsiderazione da parte dei soggetti della

propria assolutezza in quanto persone; da

parte sua, il politico potrà ricambiare il suo

inserimento nel tragitto della trascendenza,

beneficando quest’ultima di un vivificante

respiro immanente.

Alessandro Bosi, Il gioco delle appartenenze. La contrattazione sociale nell’educazione interculturale (dicembre

2003)

Saggi di: Dazzi L., Degli Espositi C., Fanti

S., Marconi A., Marra A. M., Molinari R.,

Panza N., Paone D., Roveri N., Toscani M.,

Tunesi L.

Il libro introduce un gioco e ne delinea le

regole: anzitutto bisogna essere in tanti,

l’autore consiglia una trentina di persone.

Vi deve essere un conduttore che avrà il

ruolo di proporre quindici appartenenze tra

le quali bisogna sceglierne tre a patto che la

scelta venga fatta di volta in volta, proprio

come nella vita: prendendo oggi quella

strada, saprò mai dove finirò domani? Ogni

individuo è un variegato impianto di

relazioni e come tale prefigura i più diversi

percorsi possibili tra le culture.

Alessandro Bosi (a cura di), Luoghi narrativi. Raccontarsi nel paesaggio. Una ricerca alla Ssis di Parma (aprile 2006)

Saggi di: Betti M., Bosi Alessandra, Brasa

M., Cataliotti A. J., Cecchi V., Ferrari S.,

Gallanti S., Giannetti S., Ghezzi W.,

Gnarra P., Piccinini E., Reggi L., Romano

D., Sangiorgio R., Scalfari G., Trentin S.,

Zennoni C., Zerbini C.

Il libro nasce durante un corso di Sociologia

di Specializzazione Insegnanti Secondaria

(Ssis) di Parma e raccoglie i racconti di

alcuni corsisti che evidenziano la varietà e

ricchezza di luoghi narrativi nei nostri

giorni.

Alba Monelli, Brunella Cassi, Anna Del

Prato, Susanna Siviero, L’ottovolante – Il gioco dell’infinito (aprile 2007)

Ottovolante è un gioco che prende il nome

dalla forma del suo tavoliere che ricorda la

giostra del luna park: è un gioco da fare a

scuola, con tutta la classe. Il suo obiettivo è

quello di riuscire a integrare tutti i ragazzi,

creando condizioni di energia e di

intervento in una competizione con delle

regole che diviene via via uno scoprire

insieme.