(allegato 2) scheda progetto per l’impiego di operatori ... · per la salute umana e...

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1 (Allegato 2) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*) Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Lombardia Indirizzo: via dei Transiti, 21‐ 20127 Milano Tel: 0226113524 Email: [email protected] Sito Internet: https://www.arciserviziocivile.it/ascnetwork/lombardia/ Responsabile dell'Associazione locale ente accreditato: Sergio Silvotti Responsabili informazione e selezione dell’Associazione Locale: Manuela Colicchia – Andrea Fumagalli 1.1) Eventuali enti attuatori Legambiente Lombardia Legambiente Bergamo Legambiente Brescia Legambiente Cinisello Balsamo Legambiente Lecco Legambiente Alto Sebino Legambiente Seregno Legambiente Varese 2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponente (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*) Sezione Nazionale SU00020 Albo unico

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(Allegato 2) 

  

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA  Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto.  ENTE

1) Ente proponente il progetto (*)

Arci Servizio Civile   Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it  Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Lombardia Indirizzo: via dei Transiti, 21‐ 20127 Milano Tel: 0226113524 Email: [email protected] Sito Internet:  https://www.arciserviziocivile.it/ascnetwork/lombardia/ Responsabile dell'Associazione locale ente accreditato: Sergio Silvotti Responsabili informazione e selezione dell’Associazione Locale: Manuela Colicchia – Andrea Fumagalli    1.1) Eventuali enti attuatori  

Legambiente Lombardia 

Legambiente Bergamo  Legambiente Brescia  Legambiente Cinisello Balsamo  Legambiente Lecco  Legambiente Alto Sebino   Legambiente Seregno  Legambiente Varese    2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponente (*)     3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU

dell’ente proponente (*)            

Sezione Nazionale

SU00020

Albo unico

 CARATTERISTICHE PROGETTO  4) Titolo del progetto (*)  

TUTTI IN AZIONE!   

5) Settore e area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)       Settore: Patrimonio Ambientale e riqualificazione urbanaArea di intervento: Riqualificazione urbana Codifica: 8   6) Durata del progetto (*)

8 mesi

 

9 mesi  

10 mesi  

11 mesi  

X 12 mesi   

7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*)  

7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)  

Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC è un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali.  ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazionale generale ai giovani e agli OLP, effettua il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia i giovani in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU.

  Ente/i attuatore/i: Legambiente  Lombardia,  con  più  di  80  circoli  locali,  è  giuridicamente  riconosciuta  da  Regione Lombardia  come organizzazione di  secondo  livello, e  costituisce  a  tutti  gli  effetti  l’articolazione regionale  dell’Associazione  nazionale  Legambiente  ONLUS  di  cui  condivide  natura,  origine  e missione.  I  Circoli  della  Lombardia  sono  coordinati  da  un  ufficio  regionale  che  ha  sede  a  Milano.  Ogni Circolo ha un'origine specifica legata sovente alle contraddizioni di quel territorio, realizza attività locali e di promozione delle campagne regionali e nazionali dell'associazione. Ogni  circolo,  in  relazione  alle  esigenze  specifiche  del  contesto  in  cui  opera,  sviluppa maggiormente  delle  tematiche,  prediligendo  delle  campagne  e  delle  attività  che  si  sposano meglio  con  le  necessità  locali  e  le  passioni  delle  persone  che  volontariamente  si  adoperano  in quel territorio. In particolare tra le sue sedi di attuazione locali che si attiveranno con il progetto ci saranno: Legambiente Prim'Alpe (Canzo) Il Centro di Educazione Ambientale di Prim'Alpe (725 m s.l.m.), struttura di proprietà di Ersaf data in gestione a Legambiente, è una Onlus. Legambiente Pavia Legambiente Pavia, organizzazione locale  di volontariato, si occupa di coordinamento e appoggio ai sette gruppi territoriali. L'azione del circolo si concentra nei principali temi cittadini quali la gestione dei rifiuti, la mobilità sostenibile e il verde urbano.  Legambiente Bergamo Legambiente Bergamo è una Onlus e ha assunto negli anni funzione di coordinamento dei circoli della provincia di Bergamo, 7 circoli distribuiti nella provincia. 

Legambiente Brescia Il  circolo  Legambiente Brescia  è un’associazione di  volontariato  si  occupa della diffusione delle buone pratiche per uno stile di vita sostenibile e di tutela dell’ambiente.  Legambiente Cinisello Balsamo Il Circolo Legambiente Cinisello Balsamo Onlus. Si occupa in particolare di educazione ambientale, di cura del verde   Legambiente Lecco Il circolo Legambiente Lecco è una Onlus .Il Circolo di Lecco ripropone a livello locale gran parte delle campagne di sensibilizzazione condotte a livello nazionale.

  Legambiente Alto Sebino Il circolo Legambiente Alto Sebino è una organizzazione di volontariato che ha sede a Castro, opera nel territorio che comprende i paesi rivieraschi della sponda nord del lago d’Iseo e quelli dell’immediato entroterra.   Legambiente Seregno Legambiente Seregno, associazione di volontariato. Vigila sulla gestione del territorio e interviene attivamente sulla qualità della vita delle comunità presenti sul territorio.  Legambiente Varese Legambiente Varese Onlus  si propone di diffondere cultura e stili di vita sostenibili e promuovere 

la tutela dell'ambiente con particolare riferimento alla provincia di Varese.  

  7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)  

L'idea  ispiratrice  del  progetto  è  quella  di  informare,  sensibilizzare  e  soprattutto  coinvolgere  i cittadini  e  i  diversi  attori  del  territorio  nell'ambiziosa  sfida  dello  Sviluppo  Sostenibile,  in particolare in relazione alla sua dimensione ambientale e alle tematiche che rappresentano una priorità nel territorio lombardo, ovvero quelle di acqua, aria, suolo, economia circolare e lotta ai cambiamenti climatici. Consapevoli che nessun cambiamento ambientale e sociale può realizzarsi senza  che  la  società  per  cui  è  pensato  non  solo  lo  conosca  e  desideri ma  ne  sia  parte  attiva, riteniamo  fondamentale  fornire  ai  diversi  attori  del  territorio  lombardo  gli  strumenti  necessari affinché  possano  contribuire  attivamente  al  percorso  di  Sviluppo  Sostenibile,  obiettivo globalmente riconosciuto prioritario.  IL 25  settembre 2015,  infatti,  L'Assemblea generale dell'ONU ha adottato  l'Agenda 2030 per  lo Sviluppo Sostenibile. Al centro dell'Agenda ci  sono  i 17 Obiettivi  con  i  loro 169 traguardi per  lo Sviluppo  Sostenibile.  Tali  obiettivi  tengono  in  considerazione  e  integrano  tre  dimensioni necessarie per assicurare una vita sulla terra sostenibile, pacifica, prospera ed equa per tutti, nel presente e nel futuro: economica, sociale e ambientale. La  salvaguardia  dell'ambiente  rientra  quindi  ormai  tra  le  sfide  prioritarie  che  l'umanità  intera deve affrontare affinché sia possibile uno sviluppo sostenibile.  DALL'AGENDA 2030: "Siamo determinati a proteggere  il pianeta dalla degradazione, attraverso un consumo e una produzione consapevoli, gestendo le sue risorse naturali  in maniera sostenibile e adottando misure urgenti riguardo il cambiamento climatico,  in modo che esso possa soddisfare  i bisogni delle generazioni presenti e di quelle future" (Preambolo) "Riconosciamo che lo sviluppo economico e sociale dipende dalla gestione sostenibile delle risorse naturali del nostro pianeta" (Art. 33) " Riconosciamo che lo sviluppo e la gestione urbani sostenibili sono cruciali per la qualità della vita dei nostri concittadini....Ridurremo gli impatti negativi delle attività urbane e delle sostanze chimiche che sono nocive per la salute umana e l'ambiente, includendo una corretta gestione a livello ambientale, l'utilizzo sicuro di sostanze chimiche, la riduzione e il riciclo dei rifiuti e l'uso più efficiente di acqua e di energia. Lavoreremo per minimizzare l'impatto delle città sul sistema climatico globale." (Art. 34)  Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS)  Obiettivo 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo  Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e 

promuovere un’agricoltura sostenibile  Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età  Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti  Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze  Obiettivo 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico‐

sanitarie  Obiettivo 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni  Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e 

produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti  Obiettivo 9. Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione 

equa, responsabile e sostenibile  Obiettivo 10. Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni 

Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili  Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo  Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo 

sostenibile  Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre  Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile  Obiettivo 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo 

sostenibile  *in verde gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile relativi alla dimensione ambientale  

Per raggiungere gli obiettivi  indicati dall'Agenda è necessaria  la collaborazione e  l'attivazione di tutti i livelli: i governi, il settore privato, la società civile e ogni individuo. Un impegno globale che richiede  però  la  collaborazione  di  ogni  istituzione  di  governo,  che  deve  attivare  politiche  che vadano nella direzione dello sviluppo sostenibile.   Le misure necessarie sono, come gli obiettivi che l'Agenda si pone, di triplice natura: sociale, economica ed ambientale.  

In questo senso l'Italia si pone come un paese che, pur facendo dei passi avanti verso l'adozione di politiche sostenibili, ha ancora notevoli criticità ambientali. Un paese che, per quanto riguarda la  gestione  dei  RIFIUTI,  si  presenta  in  maniera  molto  disomogenea,  con  delle  situazioni all'avanguardia  unite  a  delle  realtà  con  gravi  difficoltà  ad  allinearsi  agli  standard  europei.  Un paese  in  ritardo  nell'attuazione  di  efficaci  politiche  di  adattamento  e  mitigazione  dei CAMBIAMENTI  CLIMATICI:  anno  dopo  anno  fenomeni  meteorologici  sempre  più  intensi  ed estremi (nubifragi, siccità, ondate di calore sempre più forti e prolungate) continuano a causare danni  ai  territori  e  alle  città  e  alla  salute  dei  cittadini.  Un  paese  che  presenta  una  grave inefficienza nella gestione dei sistemi idrici che vanno dalle notevoli perdite di acqua potabile alla gestione  affannosa delle molte  aree  a  rischio  idrogeologico;  in  cui  si  riscontra  l'anomalia  tutta italiana di un consumo eccessivo dell'ACQUA in bottiglia (l'Italia è al primo posto per consumo di acqua  in  bottiglia  in  Europa  e  fra  le  prime  nel  mondo);  dove  si  riscontrano  enormi  ritardi nell'adempimento  delle  direttive  europee  circa  lo  stato  di  qualità  dei  corpi  idrici  superficiali  e delle  falde,  risorse  queste  strategiche  e  fondamentali  per  il  benessere  di  ciascuno  di  noi.    Un paese  dove  l'ARIA  è  molto  spesso  fortemente  inquinata  con  situazioni  critiche  sia  in  contesti urbani che rurali, e dove anche la risorsa su cui ha maggiori responsabilità, il suolo, è sempre più esposta  al  degrado  che  si  traduce  in  perdita  di  fertilità,  erosione,  inquinamento  o,  addirittura, nella  perdita  definitiva  a  causa  di  scelte  urbanistiche  e  infrastrutturali  dissipative  della  risorsa suolo.   

In Lombardia (con una superficie di 23.844 Kmq e una popolazione di 10.036.258 con una densità media di 420,57 ab./Kmq ) ritroviamo tutte le criticità nazionali, accentuati dall'elevata densità di popolazione e attività economiche. L’ ACQUA è stato un elemento determinante nello sviluppo della Lombardia, dove sono presenti eccezionali  opere  di  canalizzazione,  navigazione,  bonifica  e  irrigazione  di  dighe  e  navigli. Purtroppo la densità abitativa e le attività industriali e agricole intensive hanno reso sempre più complessa  e  non  sempre  ottimale  la  gestione  dell’acqua  nella  nostra  regione.  Gli  obiettivi  di qualità  delle  risorse  idriche  discendenti  dalla  direttiva  quadro  acque  (2000/60/CE)  sono  per  la nostra  regione  particolarmente  sfidanti,  dato  che  alla  scadenza  del  primo  periodo  di monitoraggio  (2009/2014)  risultavano  in  “buono”  stato qualitativo  solo  il  30% dei  corpi  idrici e che  le  carenze del  ciclo  di  depurazione delle  acque  reflue  è  uno  tra  i  più  significativi  fattori  di pressione responsabili della insufficiente qualità delle acque. Solo a titolo di esempio, durante la campagna  Goletta  dei  Laghi  2018,  che  da  più  di  10  anni  monitora  lo  stato  dei  corpi  lacustri, emerge che più del 50% dei punti monitorati sono inquinati da reflui fognari non collettati o che 

arrivano da impianti di depurazione che non rispettano i parametri di legge.  Dal Rapporto COMUNI RICICLONI 2017  ‐ redatto da Legambiente con  la collaborazione di ARPA Lombardia per la raccolta dei dati e di ARS Ambiente per la loro elaborazione ‐ che riporta i dati del  2016  sulla  gestione  dei  RIFIUTI  emerge  che  in  Lombardia  la  produzione  di  rifiuto  è mediamente di circa 461,99 Kg/abitante e che la percentuale di raccolta differenziata è in crescita rispetto  agli  anni  precedenti  con  una media  regionale  di  60,8%,  anche  se  ci  sono  realtà  dove ancora la raccolta differenziata fa molta fatica a decollare, come la provincia di Pavia che è al di sotto della media regionale con soltanto il 48,3 & per cento dei rifiuti differenziati.  LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER PROVINCIA  

  Per quanto  riguarda  la qualità dell'ARIA  lombarda, negli ultimi anni c'è  stato un miglioramento rilevante, ma assolutamente insufficiente a collocare i lombardi in 'area di sicurezza' rispetto agli effetti pericolosi dello smog sulla salute. Anzi il 2017 ha fatto registrare un chiaro peggioramento dei  dati  di  inquinamento  dell’aria  rispetto  al  2016:  in  tutti  i  capoluoghi,  tranne  Monza,  le concentrazioni  medie  di  PM10  sono  cresciute,  complici  sia  la  minor  piovosità,  registrata soprattutto nelle  località della bassa Padana, sia  il generalizzato aumento del  traffico veicolare. Anche  per  quanto  riguarda  le  giornate  di  superamento  dei  limiti  contemplati  dalle  norme europee,  la  soglia  critica  dii  50  mg/mc  viene complessivamente superata un giorno ogni quattro, e un  giorno  su  due  se  si  considerano  i  soli  sei  mesi freddi  in  cui  si  concentrano  gli  sforamenti.  La situazione  è  un  po'  migliore  nei  capoluoghi  insubrici (Lecco, Varese e Como) e a Sondrio, che con 22 giorni è  l’unica  città  che  nel  2017  non  ha  superato  la tolleranza  di  35  giorni  contemplata  dalle  norme europee.  A  Milano  il  superamento  della  soglia  è avvenuto  per  97  giorni,  dato  superiore  alla  media dell’intero decennio.  Giornate di superamento della soglia critica giornaliera (50mg/mc) nei capoluoghi lombardi (el. Legambiente su dati ARPA Lombardia)   

Anche  in  Lombardia  i  fenomeni  meteorologici  intensi  ed  estremi  legati  ai  CAMBIAMENTI 

Provincia 2016 2017 CREMONA 63 105 PAVIA 67 101 MILANO 73 97 LODI 52 91 MANTOVA 64 87 MONZA 61 86 BRESCIA 64 81 BERGAMO 53 80 COMO 60 69 VARESE 35 45 LECCO 31 43 SONDRIO 24 22

CLIMATICI  sono  sempre più  frequenti  e provocano danni  ai  territori,  alle  città  e  alla  salute dei cittadini:  negli  ultimi  10  anni,  per  esempio,  sono  state  32  le  esondazioni  del  torrente  Seveso nell’area milanese e dal 2010 ammonta a 15 il numero dei giorni in cui il trasporto ferroviario e metropolitano è stato sospeso a causa di eventi meteorologici estremi. Ad agosto 2016 blackout dovuti  a  temporali  e  bombe d’acqua  sono  avvenuti  in  vaste  aree  della  Lombardia,  dal  Basso  e Medio Verbano a Valtellina e Valchiavenna. Regione Lombardia ha elaborato nel 2015 un “Documento di Azione Regionale sull’Adattamento al Cambiamento Climatico” che  individua  le priorità su cui  intervenire e 30 misure per  la salute umana e la qualità dell’aria, la difesa del suolo e del territorio, la gestione e qualità delle acque, l’agricoltura e biodiversità. Tuttavia si registrano ritardi e disattenzioni, oltre alla mancanza di una indispensabile  regia  comune.  È  necessario  dare  attuazione  concreta  alle  azioni  previste  nel documento, a partire dai regolamenti edilizi e dalla pianificazione territoriale. Sono molti, infatti, gli  interventi  che  le  Amministrazioni  locali  possono  attuare  e  che  possono  essere  presi  come modelli, come per esempio fissare delle percentuali obbligatorie di terreni permeabili negli spazi privati  e  pubblici  per  una  corretta  e  sicura  gestione  delle  acque  e  per  ridurre  l’effetto  isola  di calore, promuovere  il  ricorso ai tetti verdi,  fissare un obbligo di risparmio  idrico o  incentivare  il riutilizzo delle acque grigie.   Per quanto riguarda il consumo del SUOLO la Lombardia rimane la regione italiana con la più alta superficie di suolo investita da trasformazioni urbane e infrastrutturali: quasi il 15% del territorio regionale  (dato DUSAF) è urbanizzato e sottratto agli usi agricoli e  forestali.  Inoltre  l'agricoltura lombarda è sicuramente una delle più intensive a livello europeo, con riflessi molto rilevanti sia sulla  contaminazione dei  suoli  (solo  il  3,2% del  territorio agricolo è a  coltivazione biologica, un valore cinque volte più basso della media nazionale) sia sulla perdita di sostanza organica e sul dilavamento dei nutrienti che attualmente costituisce la fonte principale di contaminazione delle acque superficiali e di falda.    

                                  dati del consumo di suolo nelle province lombarde (estratto dal rapporto ISPRA 2018)  

 Come  si  evince  dai  dati  provinciali  presentati,  nelle  aree  dove  i  circoli  coinvolti  dal  progetto svolgono  le  loro  attività  sono  presenti  situazioni  di  forte  criticità  in  relazione  alle  tematiche affrontate.  Analisi delle criticità su cui si intende intervenire attraverso l’attuazione del progetto  

Le  emergenze  ambientali  individuate  rappresentano  un  pericolo  non  solo  per  l'ambiente,  ma anche per la salute e la qualità della vita delle persone. Sono per questo diventate prioritarie per tutta  la società e sono una sfida che deve essere affrontata  immediatamente, globalmente e  in maniera  trasversale dai diversi attori della  società,  come sottolineato dall'Agenda 2030, che ha riconosciuto in modo puntuale ed esaustivo le priorità e le emergenze da affrontare entro il 2030 per la sostenibilità globale.  Le cause di tali problematiche si possono individuare principalmente nella scarsa lungimiranza dei decisori politici, ma sono anche da ricercare nello scarso coinvolgimento e nella mancata presa di responsabilità degli individui nel percorso verso lo sviluppo sostenibile.  In particolare nel contesto sopra descritto emergono le seguenti criticità: 

1. non conoscenza o conoscenza parziale delle tematiche affrontate dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo;

2. mancanza di senso di responsabilità individuale: anche quando vi è conoscenza, il singolo ha infatti la percezione di essere impotente di fronte a queste grandi emergenze e tende a delegare alle istituzioni la loro risoluzione;

3. mancanza di informazione relativa alle possibili soluzioni che il singolo può mettere in pratica per contrastare le problematiche che minacciano la salute dell'ambiente e dell'uomo: spesso, anche quando l'individuo ha la volontà di agire personalmente, non sa come fare.

 Questo  triplice  livello  di  criticità  è  confermato  dall'Osservatorio  nazionale  sullo  stile  di  vita sostenibile, realizzato da LifeGate in collaborazione di Eumetra MR, che monitora l’interesse e la percezione  del  tema  della  sostenibilità  da  parte  degli  italiani.  I  risultati  dell'indagine  del  2018 disegnano un quadro di interesse crescente per le tematiche relative alla sostenibilità affiancato però  dalla  necessità  di  approfondire  e  ampliare  la  conoscenza  e  soprattutto  il  senso  di responsabilità individuali nei confronti delle emergenze ambientali. Dall'indagine emerge che il 20% degli italiani possiede una piena conoscenza dei temi legati alla sostenibilità, il 42% una conoscenza con riserva, mentre il 38% non possiede nessuna conoscenza. I  temi  che  vengono  associati maggiormente  al  termine  sostenibilità  sono  quelli  di  ambiente  e energia,  mentre  ancora  poco  conosciuti  sono  quelli  relativi  ad  alimentazione,  città,  casa, economia, turismo, azienda e moda.   Per  quanto  riguarda  l'interesse  e  la  sensibilità  verso  il  tema della  sostenibilità, vi  sono  alcuni temi  che  stanno molto a  cuore agli  italiani:  Il  92% si preoccupa di  come  si  fa  correttamente  la raccolta differenziata,  il 90% dei problemi legati all'inquinamento dell'aria o dei danni provocati dai pesticidi usati  in agricoltura.  In generale vi è una crescente attenzione verso  la sostenibilità ambientale, che è ritenuta un tema prioritario dal 33% degli italiani, il 41% la ritiene importante anche se non il tema principale, mentre  il 26% afferma di essere poco o per nulla coinvolto dai temi che  la riguardano. Tra questi, quelli sulla cui necessità gli  italiani si  trovano maggiormente d'accordo sono:  l'investimento  in  fonti di energie  rinnovabili  (96%),  il potenziamento dei mezzi pubblici (96%) e il sostegno all'agricoltura biologica (85%).  Alcuni temi considerati prioritari, come quello dei cambiamenti climatici, sono però sentiti come un  problema  la  cui  soluzione  va  ricercata  a  livello  istituzionale,  davanti  a  cui  l'individuo  è impotente:  il  73%  degli  italiani  ritiene  infatti  che  “Il  problema  del  riscaldamento  globale (l'innalzamento  generale  della  temperatura)  deve  essere  affrontato  dai  Governi,  il  singolo individuo non può fare molto”. Nelle  scelte  quotidiane  si  registra  un'attenzione  sempre  maggiore  nelle  abitudini  domestiche (l'81%  afferma  di  fare  sempre  la  raccolta  differenziata  a  casa  e  di  utilizzare  elettrodomestici  a basso  consumo  energetico),  nella  scelta  alla  qualità  e  alla  provenienza  dei  prodotti  legati all'alimentazione a alla cura (il 35% dichiara di scegliere sempre prodotti a Km0, il 19% biologici) e 

nelle  modalità  di  spostamento  quotidiane  (il  33%  evita  di  prendere  la  macchina  quando possibile).  Nonostante  questo  trand  positivo,  vi  sono  dei  temi  per  cui  vi  è  una  generale indifferenza:  solo  il  15%  degli  italiani  è  super  attento  verso  i  temi  legati  all'acqua,  il  38% moderatamente  attento  e  il  47%  indifferente.  Il  56%  della  popolazione  a  casa  beve  acqua minerale  in bottiglia, di questi  il 68 % cambierebbe atteggiamento se avesse maggiore certezza della sua sicurezza in termini di salute. La sostenibilità non è ancora un elemento determinante per  esempio  nell'acquisto  dell'abbigliamento  (solo  l'11%  degli  italiani  compra  regolarmente vestiti  sostenibili)  e  dei  prodotti  di  cosmesi  (l'11%),  nell'organizzazione  delle  vacanze  (il  5%)  e nella scelta dell'occupazione (l'attenzione alle tematiche di sostenibilità dell'azienda è all'ultimo posto tra i criteri che ci fanno decidere dove lavorare, al primo posto l'attenzione dell'azienda ai dipendenti).  Da  questi  dati  emerge  quindi  una  situazione  di  necessità  di  chiarezza  e  approfondimento  del concetto  di  sostenibilità  e  dei  temi  a  esso  legati,  che  sono  riconosciuti  come  sfide  prioritarie nell'Agenda 2030, e di una maggiore consapevolezza del ruolo che gli individui possono e devono giocare personalmente nel processo verso lo sviluppo sostenibile, nel trovare e mettere in pratica soluzioni concrete e quotidiane alle emergenze che mettono a rischio ambiente e salute umana.  

Criticità su cui si intende intevenire

 Indicatori di contesto/Rilevazione della 

criticità  

1

non conoscenza o conoscenza parziale delle tematiche affrontate dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo

‐ n. di eventi pubblici realizzati nelle sedi di progetto (banchetti, manifestazioni...) ‐ n. di partecipanti agli eventi pubblici  ‐ n. di percorsi divulgativi realizzati nelle scuole ‐ n. di pubblicazioni on line e off line ‐ n. di uscite sui media

2

mancanza di senso di responsabilità individuale: anche quando vi è conoscenza, il singolo ha infatti la percezione di essere impotente di fronte a queste grandi emergenze e  tende a delegare alle istituzioni la loro risoluzione

‐ n. di campagne di coinvolgimento realizzate dalle sedi di progetto ‐ n. di enti pubblici aderenti alle campagne promosse ‐ n. di laboratori realizzati nelle scuole  ‐ n. di aziende coinvolte in attività di volontariato  ‐ n. di campi di volontariato realizzati

3

mancanza di informazione relativa alle possibili soluzioni che il singolo può mettere in pratica per contrastare le problematiche che minacciano la salute dell'ambiente e dell'uomo: spesso, anche quando l'individuo ha la volontà di agire personalmente, non sa come fare

‐ n. di attività di citizen science realizzate  ‐ n. di partecipanti alle attività di citizen science ‐ n. di percorsi di coprogettazione realizzati ‐ n. di partecipati ai pecorsi di coprogettazione ‐ n. di feste, eventi culturali/artistici/ricreativi realizzati ‐ n. di volontari coinvolti alla realizzazione di feste, eventi culturali/artistici/ricreativi ‐ n. di partecipanti alle feste, eventi culturali/artistici/ricreativi

 

 7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)  

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Destinatari Cittadini  residenti  dei  territori  in  cui  operano  i  circoli  di  Legambiente  e  con  i  quali  andremo  a sviluppare  le attività progettuali:  circa 20.000,  che  rappresentano  l’1% della popolazione  totale dei territori coinvolti nel progetto. scuole: 125 Scuole per un totale di circa 18.500 studenti istituzioni: 200 aziende: 10  Beneficiari Coloro  i  quali,  pur  non  avendo  partecipato  direttamente  allo  sviluppo  del  progetto,  saranno favoriti  dal  risultato  finale:  le  famiglie  degli  studenti,  i  dipendenti  delle  aziende,  i  cittadini raggiunti con le campagne social degli eventi, i collaboratori delle amministrazioni pubbliche.

 7.4)  Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.  

Agenzia Innova21 per lo sviluppo sostenibile L’Agenzia  Innova21  nasce  a  Seveso  il  27  aprile  2005,  nell’ambito  del  processo  di  Agenda  21 Intercomunale avviato nel luglio 2000 dalla collaborazione dei comuni di Cesano Maderno, Desio, Meda,  Seveso  con  la  Fondazione  Lombardia  per  l’Ambiente,  all’interno  di  un  territorio  unito forzatamente dal disastro ambientale causato, nel 1976, dalla fuoriuscita di una nube tossica di diossina. L’Agenzia InnovA21 è il frutto di un’esperienza concreta, in un territorio che ha investito il proprio sviluppo basandosi sugli obiettivi del Programma di Agenda 21, approvato dalla conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992. InnovA21  è  la  trasformazione  in  Associazione  no  profit  dell’Ufficio  Agenda  21  Intercomunale, attivato nel febbraio 2002, al fine di coordinare e supportare, dal punto di vista tecnico‐scientifico e organizzativo, il processo di Agenda 21 Intercomunale. Dal momento della sua costituzione come Associazione, l ’Agenzia è cresciuta non solo in termini di  personale  e  di  esperienze  lavorative  sul  territorio, ma  anche  a  livello  di  associati:  nei  primi quattro anni di attività il numero di soci è più che raddoppiato. Ad  oggi  sono  Soci  dell'Agenzia  InnovA21:  Comune  di  Barlassina,  Comune  di  Bovisio Masciago, Comune di Cesano Maderno, Comune di Desio, Comune di Lentate sul Seveso, Comune di Meda, Comune  di  Seveso,  Comune  di  Varedo,  Fondazione  Lombardia  per  l’Ambiente  e  Legambiente Lombardia Onlus. Le attività che l ’Agenzia promuove riguardano principalmente i seguenti settori: • processi partecipativi; • educazione, formazione e informazione; • progettazione per la sostenibilità. Le attività hanno diversi  livelli  di  attuazione, da quello  comunale, più  vicino agli  enti  locali  e  ai cittadini,  a  quello  a  scala  intercomunale  e  sovracomunale  di  più  ampio  respiro.  Lo  sviluppo esterno al territorio di origine dell’associazione ha permesso di consolidare l’esperienza locale rafforzando le potenzialità di autonomia e soprattutto concretizza i processi di innovazione in cui il confine comunale appare un limite. L’obiettivo  della  sostenibilità  è  il  presupposto  che  muove  la  ricerca  dell’Agenzia,  attraverso  il metodo del partenariato e della condivisione delle  esperienze.  L’Agenzia  si  sta  proponendo  sul  territorio  non  come  una  organizzazione  di consulenza ma come un’opportunità di relazione professionale ed esperienziale, come un luogo di sperimentazione e messa in rete delle conoscenze e delle buone pratiche.  Genitori antiSmog

11 

Le  “Mamme  Antismog  di  Milano”  sono  nate  nell’inverno  2001/2002,  in  un  momento  di particolare emergenza ambientale,  a  fronte della quale  l’unica  iniziativa dell’amministrazione è stata quella di consigliare alle mamme di tenere i figli a casa. Tale  situazione  ci  ha  spinto  a  rafforzare  il  nostro  impegno,  fino  a decidere di  costituirci  in una nuova associazione dal nome “Genitori Antismog“. Da  10  anni  l’associazione  conduce  una  campagna  di  azione,  per  spronare  l’amministrazione  a mettere  in atto e perseguire una vera politica ambientale, e di  cultura, per  toccare quei  luoghi che  possano  dare  un  contributo  al  miglioramento  del  traffico  e  dell’inquinamento  attraverso iniziative e progetti (scuole, istituzioni comunali, aziende e attività commerciali). I Genitori Antismog si definiscono apartitici perché  lottano affinché  tutti  i  cittadini vivano nella loro città senza problemi di salute causati da elevati livelli di inquinamento. Nel corso degli anni l’associazione ha sostenuto moltissime iniziative per migliorare le condizioni ambientali della città; per sensibilizzare l’opinione pubblica; per spronare le istituzioni a rendere la città sempre più vivibile, “respirabile” e a misura d’uomo. L’associazione si muove su piani differenti: quello legale, con ricorsi al Tar per annullare delibere incoerenti  con  le  politiche  antinquinamento;  educativo  con  progetti  di  educazione  ambientale nelle  scuole,  come  il  progetto  Siamo  Nati  per  camminare;  della  sensibilizzazione  dell’opinione pubblica  tramite  articoli,  interventi,  flash mob,  e  partecipazione  attiva  a  tutti momenti  di  vita pubblica dove è possibile fare sentire la propria voce. Le risorse dell’Associazione sono costituite dal  lavoro volontario, dalle quote associative e dalle donazioni.  Greenpeace Greenpeace è un'associazione non violenta, che utilizza azioni dirette per denunciare in maniera creativa i problemi ambientali e promuovere soluzioni per un futuro verde e di pace. Greenpeace è indipendente e non accetta fondi da enti pubblici, aziende o partiti politici. Con circa tre milioni di sostenitori in tutto il mondo, Greenpeace è uno dei più grandi movimenti ambientalisti  del mondo.  Greenpeace  si  ispira  ai  principi  della  nonviolenza;  è  indipendente  da qualsiasi  partito  politico;  non  accetta  aiuti  economici  né  da  governi  né  da  società  private  e  si finanzia  esclusivamente  con  il  contributo  di  singoli  individui  che  ne  condividono  gli  ideali  e  la missione. Greenpeace  è  formata  da  una  rete  di  uffici  nazionali  e  regionali  interdipendenti  che  lavorano insieme a Greenpeace International, ad Amsterdam. Il  ruolo  di  Greenpeace  International  è  di  avviare  e  coordinare  i  programmi  e  le  attività  di campagna. Ogni ufficio nazionale o  regionale  lavora  su alcune o  su  tutte  le priorità  stabilite da International,  anche  se  questo  non  impedisce  agli  uffici  nazionali  di  stabilire  priorità  a  livello locale che possono anche portare a una vera e propria campagna. Greenpeace  International  è  finanziata  dagli  uffici  nazionali  che,  a  loro  volta,  vivono  delle donazioni  fatte  dai  sostenitori  dei  rispettivi  paesi.  Tutti  gli  uffici  sono  tenuti  a  sostenere Greenpeace International con il 18% delle loro entrate, mentre Greenpeace International, oltre a finanziare le campagne internazionali, ad assicurare la manutenzione della flotta e a investire in ricerca  scientifica  ed  innovazione  tecnologica,  lavora  su  specifiche  campagne  internazionali  in paesi chiave e aiuta economicamente gli uffici più piccoli che non riescono ad autofinanziarsi.

  

8) Obiettivi del progetto (*)  

Obiettivo generale: attivare la cittadinanza per concorrere al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti  dall'Agenda  2030,  con  particolare  riguardo  ad  azioni  di  riqualificazione  urbana  e  di salvaguardia del patrimonio ambientale, che sono comunque imprescindibili da quelle sociali ed 

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economiche. Le tematiche da affrontare, particolarmente critiche in Lombardia e generate dalla presenza significativa di aree con alte densità abitative, sono: acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare.  Obiettivi specifici: 

1. obiettivo:  far  conoscere  in  modo  chiaro  e  approfondito  le  tematiche  affrontate  dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle  caratteristiche  e  alle  criticità  del  territorio  lombardo  (acqua,  aria,  lotta  ai cambiamenti climatici ed economia circolare);

2. obiettivo:  responsabilizzare  gli  individui  di  fronte  ai  rischi  ambientali,  alimentare  la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile che richiede l'attivazione di tutti  i  livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni;

3. obiettivo: fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni  le conoscenze e gli strumenti adeguati  per  poter  reagire  alle  emergenze  ambientali  in  cui  viviamo  e  partecipare  in prima persona allo sviluppo sostenibile e al processo di riqualificazione urbana. 

Gli obiettivi  individuati verranno raggiunti attraverso l'impegno realizzato contemporaneamente da tutte le sedi di attuazione previste dal progetto.  

Criticità Obiettivo Indicatori Ex Ante Indicatori ex Post Non conoscenza o conoscenza parziale delle tematiche affrontate dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo

Far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare)

n. 30 stand informativi  n. 500 classi coinvolte in attività di sensibilizzazione  n. 15 incontri pubblici  n. 50 articoli    n. 1500 post Facebook   n. 120 comunicati stampa  n. 7000 sottoscrizioni newsletter 

n. 40 stand informativi  n. 600 classi coinvolte in attività di sensibilizzazione   n. 25 incontri pubblici  n. 70 articoli   n. 1700 post Facebook   n. 140 comunicati stampa  n. 7200 sottoscrizioni newsletter

Mancanza di senso di responsabilità individuale: anche quando vi è conoscenza, il singolo ha infatti la percezione di essere impotente di fronte a queste grandi emergenze e tende a delegare alle istituzioni la loro 

Responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile che richiede l'attivazione di tutti i 

n. 30 campagne n. 100 classi coinvolte in percorsi laboratoriali  n. 5 aziende coinvolte in attività di volontariato  n. 8 campi di volontariato

n. 40 campagne  n. 150 classi coinvolte in percorsi laboratoriali  n. 7 aziende coinvolte in attività di volontariato  n. 10 campi di volontariato

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risoluzione livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni

Mancanza di informazione relativa alle possibili soluzioni che il singolo può mettere in pratica per contrastare le problematiche che minacciano la salute dell'ambiente e dell'uomo: spesso, anche quando l'individuo ha la volontà di agire personalmente, non sa come fare

Fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile e al processo di riqualficazione urbana

n. 30 eventi culturali/artistici/turistici/festival  n. 10 azioni di citizen science  n. 5 percorsi di co‐progettazione

n. 40 eventi culturali/artistici/turistici/festival  n. 15 azioni di citizen science  n. 8 percorsi di co‐progettazione

  Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC:  • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della non violenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN  e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle  finalità, delle modalità e degli strumenti del  lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle  attività  del  progetto  e  successivamente  all’inserimento  attivo  nel  mondo  del  lavoro,  a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; •  crescita  individuale  dei  partecipanti  con  lo  sviluppo  di  autostima  e  di  capacità  di  confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.  In particolare nel progetto “Tutti in Azione” gli obiettivi specifici dei volontari di SC: ‐  approfondimento  delle  sfide  ambientali  trattate  dall’Agenda  2030  e  affrontate  durante  il servizio;  ‐ formazione specifica sui temi ambientali, sia nei contesti territoriali sia in un contesto globale; ‐  capacità  di  lavorare  in  reti  associative  territoriali  e  confrontarsi  sui  diversi  approcci  nella risoluzione dei problemi; ‐  sviluppo  di  capacità  relazionali  con  cittadini,  anche  stranieri  e  con  profili  culturali  molto differenti tra loro; ‐  acquisizione di  competenze pratiche di  gestione di  eventi  e  realizzazione di una  campagna di informazione sui temi ambientali; ‐ saper interagire sia con istituzioni pubbliche, come comuni, scuole, enti sovracomunali, sia con soggetti del mondo profit.   9) Descrizione  delle  attività  con  la  relativa  tempistica,  ruolo  degli  operatori  volontari  e  altre  risorse 

umane impiegate nel progetto (*)  

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9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)   La sfida dello sviluppo sostenibile del nostro millennio ha bisogno del contributo di tutti: ognuno di  noi  può,  attraverso  le  sue  scelte  quotidiane,  avere  un  impatto  significativo  sul  percorso  di tutela dell'ambiente, e di conseguenza sulla qualità della vita e della salute umana.  Affinché si realizzino questa presa di responsabilità da parte dei singoli e la conseguente volontà di  agire,  è  necessario  implementare  le  attività  di  informazione,  sensibilizzazione  ed empowerement  in modo che siano più diffuse,  capillari,  adatte ai nuovi  contesti,  strumenti e approcci;  è  necessario  cioè  un  rinnovato  e  potenziato  processo  di  sensibilizzazione  e coinvolgimento  in  grado di  provocare un  cambiamento nel modo di  pensare e di  comportarsi, una  vera  e  propria  rivoluzione  culturale.  Avendo  informazioni  complete  e  affidabili,  messaggi efficaci  e  strumenti  adeguati  alla  conoscenza  e  alla  comprensione  delle  problematiche ambientali,  i cittadini potranno davvero attivare un cambiamento che possa  incidere  in modo positivo  sulla  qualità  dell'aria,  la  gestione  sostenibile  dell'acqua,  il  suolo,  l'adattamento  e  la mitigazione  ai  cambiamenti  climatici  e  le  dinamiche  di  economia  circolare  dei  processi produttivi.   Perché  questa  rivoluzione  culturale  avvenga,  è  fondamentale  un  approccio  partecipativo adeguato alle criticità e alle sfide attuali,  che sia  in grado sia di veicolare contenuti specifici e nuovi rispetto al passato (come cambiamenti climatici ed economia circolare) sia di sviluppare le competenze  necessarie  affinché  gli  individui  contribuiscano,  in  quanto  cittadini  informati, attivamente e in prima persona allo sviluppo sostenibile e alla riqualificazione urbana.   L'Agenda 2030 pone tra le priorità la sostenibilità in ambito urbano (Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili).  Una strategia fondamentale per conseguire  tale  obiettivo, ma  anche  tutti  gli  altri  proposti  dall'Agenda,  è  rappresentata  da  un approccio partecipativo consapevole e informato.  La  proposta  progettuale  guiderà  e  permetterà  di  far  elaborare  ai  singoli  conoscenze  e competenze  necessarie  per  partecipare  alla  realizzazione  dello  sviluppo  sostenibile    e  della rigenerazione urbana. 

Inoltre le attività progettuali seguiranno i principi di sostenibilità in tutti gli aspetti organizzativi: scelta dei  contenuti  da  veicolare,  spazi  espositivi,  ristorazione,  raccolta differenziata,  scelta dei materiali da utilizzare etc.  Obiettivo 1:  far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di  Sviluppo  Sostenibile  e  in  particolar  modo  quelle  di  carattere  ambientale  legate  alle caratteristiche e alle criticità del  territorio  lombardo (acqua, aria,  lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare)  Azione 1: Tutti informati!   Per realizzare l'obiettivo 1 ‐ far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e  in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle  caratteristiche  e  alle  criticità  del  territorio  lombardo  (acqua,  aria,  lotta  ai  cambiamenti climatici ed economia circolare) ‐  ci proponiamo di realizzare le seguenti attività: 1.1 Conoscere in piazza 1.2 Scoprire a scuola 1.3 Approfondire con gli esperti 1.4 Informarsi da lontano

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 Con  il  supporto  dei  partner  coinvolti  (DASTU  e  Ars  Ambiente  srl),  Legambiente  garantirà  un approccio scientifico e tecnico a questi processi di divulgazione.    

‐ Attività 1.1 Conoscere in piazza  Il banchetto informativo sulle tematiche affrontate dal progetto è lo strumento che raggiunge in modo  diffuso  e  non  targettizzato  un  elevato  numero  di  destinatari.  La  scelta  del  luogo  e  del momento in cui realizzarlo è fondamentale per il successo dell’attività. Tutte  le  sedi  indicate  realizzeranno  banchetti  nel  proprio  territorio.  In  relazione  allo  specifico contesto  territoriale  Prim’Alpe,  Lecco,  Lovere  e  Varese  si  dedicheranno  al  tema  “Acqua”  e “Cambiamenti  climatici”, mentre  Bergamo,  Brescia,  Seregno,  Cinisello  e  Pavia  si  focalizzeranno sui temi “Aria” e “Rifiuti”.  I destinatari questa attività sono le comunità dei territori coinvolti dal progetto. Questa attività si svolgerà durante tutta la durata del progetto, ad eccezione del mese di agosto.  

‐ Attività 1.2 Scoprire a scuola  Intendiamo  realizzare  nelle  scuole  primarie  e  secondarie  di  primo  e  di  secondo  grado  percorsi educativi relativi alle tematiche progettuali di:

‐ qualità dell'aria ‐ gestione sostenibile dell'acqua ‐ adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici ‐ dinamiche di economia circolare dei processi produttivi

 Questi  percorsi  intendono  fornire  i  contenuti  necessari  per  comprendere  il  tema  nel  contesto globale e nelle sue declinazioni locali e metterlo in relazione con lo sviluppo sostenibile e insieme stimolare la capacità di analisi critica e di trovare possibili soluzioni alle problematiche affrontate.   Saranno elaborate linee guida che differenzieranno i percorsi didattici per tematica ambientale e per tipologia di scuola (scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado).   Tutte  le  sedi di attuazione del progetto  realizzeranno percorsi educativi nel proprio  territorio e sceglieranno  l'argomento o gli argomenti da affrontare e  la tipologia di scuola  in cui svolgere  la loro attività educativa in relazione alle esigenze e all'interesse delle scuole locali.   Nello  specifico  le  sedi di Bergamo, Brescia, Pavia, Varese e Milano avrano un  focus particolare sulle  scuole  secondarie  di  secondo  grado,  le  sedi  di  Castro,  Lecco  e  Cinisello  Balsamo  avranno un'attenzione particolare per le fasce di età dagli 11 ai 13 anni. La sede di Seregno sperimenterà le  attività  per  la  prima  infanzia.  Infine  la  sede  di  Prim'Alpe  svolgerà  attività  di  formazione  per formatori. Dati  i  target  il periodo di  realizzazione di questa attività  sarà  legata al  calendario scolastico, ad eccezione per la formazione dei formatori.  

‐ Attività 1.3 Approfondire con gli esperti  L'approfondimento  che  si  fonda  su  dati  scientifici  e  sul  confronto  tra  portatori  di  interesse, esperti, realtà profit e no profit, è un presupposto indispensabile per una conoscenza che possa produrre  un  cambiamento  reale.  Legambiente  produce  annualmente  analisi  scientifiche  sulla situazione nazionale e regionale in relazione ad alcuni temi specifici di rilevanza ambientale i cui risultati vengono presentati in dossier e report. Gli argomenti affrontati da questo progetto sono sviluppati ad esempio nei seguenti documenti: #NoOil, fermiamo il business del petrolio!, Città e clima,  Ecosistema  Urbano,  Ecosistema  a  rischio,  Mal'Aria,  Dossier  Goletta  dei  Laghi  e  Comuni Ricicloni.  

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 Intendiamo quindi realizzare momenti per divulgare i risultati di queste analisi, dati e conoscenze, dove  sia  possibile  confrontarsi  con  temi  spesso  complessi  e  di  difficile  comprensione.  Questi incontri saranno di diversa natura ‐ convegni, workshop tematici, seminari con presentazione di dossier  ‐  e  vedranno  la  partecipazione  di  esperti  dei  settori,  enti  pubblici,  aziende,  mondo accademico,  associazioni  e  cittadini  interessati.  Saranno  quindi  l'occasione  per  mettere  a confronto esperienze, competenze e punti di vista differenti.   Ogni sede di progetto organizzerà incontri sugli argomenti rilevanti per il suo territorio e sceglierà la  tipologia  del  contesto  in  cui  svolgere  le  loro  attività:  le  sedi  di  Varese,  Brescia  e  Bergamo avranno  come  priorità  tematica  la  qualità  dell'aria;  Lecco,  Prim'Alpe,  Varese  e  Castro svilupperanno in particolare attività legate al tema dell'acqua; Cinisello Balsamo, Seregno e Pavia si occuperanno principalmente di promuovere inziative legate all'economia circolare. La sede di Milano sarà coinvolta  in  iniziative  legate a tutte  le  tematiche sopra citate,  in quanto hanno rilevanza sia locale che regionale.   Questi  eventi  sono  destinati  a  una  pluralità  di  attori  del  territorio:  destinatari:  enti  pubblici, profit, associazioni, cittadini, mondo accademico.  Le iniziative si concentreranno principalmente da settembre a giugno.  

‐ Attività 1.4 Informarsi da lontano Per  rendere  ancora  più  efficace  e  capillare  la  diffusione  delle  informazioni,  riteniamo fondamentale affiancare l'attività nelle piazze, nelle scuole e durante gli incontri pubblici, con una comunicazione che si serva di una pluralità di strumenti. Prevediamo quindi di svolgere:

‐ Attività  di  comunicazione  offline  i  cui  prodotti  saranno  quelli  più  tradizionali  come articoli,  comunicati  stampa,  volantini,  poster,  manuali  informativi.  In  un'ottica  di sostenibilità  si  cercherà  di  ridurre  al  minimo  indispensabile  la  stampa  dei  materiali cartacei;

‐ Attività  di  comunicazione  online  che  utilizzerà  siti  internet,  blog  e  social  quali  Twitter, Facebook e Instagram e i cui prodotti saranno di diversa natura: pillole informative, twitt, post, articoli, video, fotografie. 

 Ogni  sede progettuale utilizzerà  i  canali  di  comunicazione più  idonei  al proprio  terriotrio e alle proprie competenze. La sede di Milano, avendo un ufficio stampa regionale dedicato, utilizzerà tutti  i  mezzi  di  comunicazione  in  funzione  del  target  e  del  contesto  (locale  o  regionale)  della singola iniziativa.  In ragione della sua natura, questa attività non ha un target specifico ma è destinata a qualsiasi tipo di portatore di interesse. Questa attività si svolgerà durante tutta la durata del progetto.  Obiettivo  2:  responsabilizzare  gli  individui  di  fronte  ai  rischi  ambientali,  di  alimentare  la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo  sostenibile,  che  richiede  l'attivazione  di  tutti  i  livelli  della  società  e  non  può  essere delegato esclusivamente alle istituzioni  Azione 2: Tutti responsabili! Per  realizzare  l'obiettivo  2  ‐  responsabilizzare  gli  individui  di  fronte  ai  rischi  ambientali,  di alimentare  la  consapevolezza  del  ruolo  che  ciascuno  di  noi  può  e  deve  avere  nell'affrontare  il processo verso lo sviluppo sostenibile, che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non 

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può essere delegato esclusivamente alle istituzioni ‐ intendiamo realizzare le seguenti attività:2.1 Campagne associative 2.2 Laboratori esperienziali  2.3 Volontariato aziendale 2.4 Campi di volontariato  

‐ Attività 2.1 Campagne associative Le  campagne  di  sensibilizzazione  sui  grandi  temi  ambientali  sono  un  mezzo  potentissimo  per portare all'attenzione dei cittadini le problematiche del territorio e insieme renderli consapevoli dell'impatto delle loro azioni sui temi affrontati.  Da  anni  Legambiente  organizza  campagne  di  sensibilizzazione  dalla  raccolta  differenziata,  al recupero di aree urbane degradate e ripristino di  luoghi da restituire alla collettività: attraverso attività  da  svolgere  insieme,  manifestazioni,  flash  mob,  dimostrazioni  e  momenti  di socializzazione  i  diversi  attori  della  società  (cittadini,  scuole,  istituzioni,  aziende...)  vengono coinvolti e sensibilizzati.  Affinché le campagne riscuotano successo e quindi abbiano un impatto reale nelle attitudini delle persone e dei decisori politici hanno bisogno di essere alimentate da una comunicazione  ricca e  innovativa e da un  lavoro capillare di dialogo con  i  cittadini. Alcune delle campagne relative ai temi affrontati nel progetto che intendiamo potenziare con le attività progettuali  sono:  Treno  Verde,  Goletta  dei  Laghi,  Puliamo  il  mondo,  Festa  dell'Albero, #USAEGETTANOGRAZIE, Mal'Aria, Pendolaria, Civico 5.0, Nontiscordardime, Ecosistema a rischo e Acqua di rubinetto? Si, grazie! . Ogni  sede  progettuale  parteciperà  ad  alcune  delle  campagne  indicate,  impegnandosi  nella realizzazione  di  attività  che  coinvolgano  le  comunità  locali.  In  particolare:  Prim’Alpe,  Lecco, Lovere e Varese si dedicheranno al  tema “Acqua” e “Cambiamenti  climatici”, mentre Bergamo, Brescia, Seregno, Cinisello e Pavia si focalizzeranno sui temi “Aria” e “Rifiuti". Milano organizzerà e coordinerà campagne su tutte le tematiche. Le  campagne  a  cui  dedicarsi  verranno  scelte  in  relazione  alle  caratteristiche  specifiche  e  del territorio.  Il  partner  di  progetto  Ars  Ambiente  supporterà  l’organizzazione  di  eventi  relativi  al tema rifiuti. Target prioritario di questa attività sono i cittadini.  Questa attività si svolgerà durante tutta la durata del progetto.  

‐ Attività 2.2 Laboratori esperienziali  Consapevoli  dell'importanza  di  dare  agli  studenti  l'opportunità  fare  esperienza  sul  campo  dei contenuti  appresi  a  livello  teorico,  intendiamo  realizzare  nelle  scuole  primarie  e  secondarie  di primo e di secondo grado percorsi laboratoriali relativi alle tematiche progettuali di: ‐ qualità dell'aria ‐ gestione sostenibile dell'acqua ‐ adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici ‐ dinamiche di economia circolare dei processi produttivi  Verranno  elaborate  linee  guida  che  differenzieranno  i  percorsi  laboratoriali  in  relazione  alla tematica ambientale e alla tipologia di scuola (scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado).  Tutte  le  sedi  progettuali  realizzeranno  i  laboratori  nel  proprio  territorio  e  sceglieranno l'argomento o gli argomenti da affrontare e  la  tipologia di  scuola  in cui  svolgere  la  loro attività educativa in relazione alle esigenze e all'interesse delle scuole locali.  Nello  specifico  le  sedi di Bergamo, Brescia, Pavia, Varese e Milano avrano un  focus particolare sulle  scuole  secondarie  di  secondo  grado,  le  sedi  di  Castro,  Lecco  e  Cinisello  Balsamo  avranno un'attenzione particolare per le fasce di età dagli 11 ai 13 anni. La sede di Seregno sperimenterà le  attività  per  la  prima  infanzia.  Infine  la  sede  di  Prim'Alpe  svolgerà  attività  di  formazione  per formatori.

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 Dati  i  target  il  periodo di  realizzazione  di  qiesta  attività  sarà  legata  al  calendario  scolastico,  ad eccezione per la formazione dei formatori.  

‐ Attività 2.3 Volontariato aziendale Il mondo del profit gioca un ruolo di prima piano per determinare la sostenibilità dello sviluppo del  nostro  pianeta  ed  è  necessario  che  assuma  a  tal  proposito  degli  impegni  concreti.  Il volontariato d’impresa è un’opportunità di incontro tra il mondo profit e no profit: un modo che le  aziende  hanno  per  esprimere  la  propria  responsabilità  verso  i  dipendenti,  la  comunità,  gli stakeholder e l’ambiente circostante. Legambiente in questi anni ha collaborato con numerose aziende per realizzare delle giornate di volontariato  aziendale  che  permettono  ai  dipendenti  di  entrare  in  contatto  con  alcuni  temi ambientali e di fare concretamente qualcosa per migliorare la salute dell'ambiente che li circonda e rigenerare alcuni luoghi in cui l'azienda opera. Tutte le sedi del progetto realizzeranno delle giornate di volontariato aziendale, supportando le aziende  nella  definizione  di  percorsi  di  formazione  e  orientamento  al  volontariato  per  i dipendenti e nella scelta del luogo e della tipologia dell'azione.   Le aziende e i loro dipendenti sono i destinatari di questa attività. Questa attività si svolgerà durante tutta la durata del progetto, ad eccezione del mese di agosto.  

‐ Attività 2.4 Campi di volontariato Legambiente da anni organizza con successo campi di volontariato per la tutela e la valorizzazione ambientale. Partecipare a un campo di volontariato significa vivere un’esperienza che permette di arricchire  il proprio bagaglio di conoscenze, venendo a contatto con persone,  luoghi e stili di vita  differenti  e  insieme  di  contribuire  alla  cura  del  nostro  pianeta.  I  campi  rappresentano  un efficace mezzo di sensibilizzazione e responsabilizzazione: i volontari hanno, infatti, l’opportunità di avvicinarsi a pratiche di ecologia domestica quali la raccolta differenziata, il risparmio idrico ed energetico,  l’alimentazione  basata  su  prodotti  locali  e  di  stagione,  l’utilizzo,  ove  possibile,  di biciclette e mezzi pubblici, la riduzione dei rifiuti. I  campi  di  volontariato  hanno  un’influenza  positiva  anche  sulle  comunità  che  li  accolgono, contribuendo alla diffusione della cultura di volontariato, all’apprendimento interculturale e alla convivenza.   Le  sedi  di  Varese,  Lecco,  Prim'Alpe,  Cinisello,  in  relazione  alle  loro  competenze  e  risorse, attiveranno  in particolare campi  internazionali per maggiorenni; Bergamo, Seregno e Prim'Alpe sperimenteranno campi estivi per minorenni nazionali e internazionali. La sede di Milano assumerà il ruolo di coordinamento e di luogo di formazione per i volontari e i responsabili di campo.  I  destinatari  di  queste  azioni  sono  i  volontari  che  parteciperanno  ai  campi.  I  beneficiari  le comunità del territorio in cui i campi si realizzeranno.  Il periodo di realizzazione di questa attività sarà principalmente estivo (da giugno a settembre).   Obiettivo  3:  fornire  a  cittadini,  studenti,  aziende  e  istituzioni  le  conoscenze  e  gli  strumenti adeguati  per  poter  reagire  alle  emergenze  ambientali  in  cui  viviamo  e  partecipare  in  prima persona allo sviluppo sostenibile  Azione 3: Tutti pronti ad agire! Per realizzare l'obiettivo 3 ‐ fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni  le conoscenze e gli 

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strumenti adeguati per poter  reagire alle emergenze ambientali  in  cui  viviamo e partecipare  in prima persona allo sviluppo sostenibile ‐ ci proponiamo di realizzare le seguenti attività: 3.1 Contribuire alla ricerca 3.2 Co‐progettare la sostenibilità 3.3 Divertirsi a impatto zero  

‐ Attività 3.1 Contribuire alla ricerca Per  fare  in  modo  che  i  cittadini  passino  all'azione  nel  percorso  verso  lo  sviluppo  sostenibile, intendiamo  organizzare  momenti  di  citizen  science  grazia  a  cui  anche  i  non  esperti  possono contribuire  alla  ricerca  scientifica.  Queste  attività  si  svilupperanno  attorno  alle  tematiche ambientali di aria, acqua, cambiamento climatico ed economia circolare con due modalità: ‐  dal  vivo:  veri  e  propri  eventi  di mobilitazione  collettiva  ‐  bioblitz  ‐  della  durata  di  una  o  più giornate,  in cui  i  cittadini,  guidati da esperti,  svolgono attività di  raccolta dati  su un particolare tema ambientale;  ‐  a  distanza:  attraverso  l'utilizzo  di  applicazioni  per  smartphone  grazie  a  cui  i  partecipanti raccolgono dati su un tema specifico.  Tutte  le  sedi progettuali organizzeranno attività di citizen scienze e  sceglieranno  il  tema o  temi oggetto della ricerca e la modalità con cui realizzarle in relazione al loro contesto di riferimento. In  particolare:  Prim’Alpe,  Lecco,  Lovere  e  Varese  si  dedicheranno  al  tema  “Acqua”  e “Cambiamenti  climatici”, mentre  Bergamo,  Brescia,  Seregno,  Cinisello  e  Pavia  si  focalizzeranno sui temi “Aria” e “Rifiuti”.   I destinatari di queste attività sono i cittadini. Le attività si svolgeranno tutto l'anno.  

‐ Attività 3.2 Co‐Progettare la sostenibilità Per  coinvolgere  le  comunità  nella  ricerca  di  soluzioni  efficaci  per  affrontare  le  emergenze  del nostro territorio, prevediamo di organizzare percorsi di progettazione partecipata con i cittadini che  si  svilupperanno  attorno  ai  temi  ambientali  di  aria,  acqua,  cambiamento  climatico  ed economia circolare. Questi percorsi saranno realizzati con gruppi rappresentativi della composizione della comunità locale e saranno guidati da esperti. Tutte le sedi progettuali realizzeranno le attività di coprogettazione in relazione alle specificità del loro contesto. Questa attività si svolgerà  tutto l'anno, ad eccezione dei mesi di luglio e agosto.  

‐ Attività 3.3 Divertirsi a impatto zero Anche il nostro tempo libero, come e dove lo trascorriamo, genera un impatto sull'ambiente che ci circonda: siamo convinti che il divertimento non sia di ostacolo a uno stile di vita sostenibile. Legambiente organizza  da  30  anni  nella  sede di  Rispescia  in  Toscana  Festambiente:  un  festival ricco di  iniziative  ‐  eventi  culturali, musica da vivo,  cinema all'aperto e  incontri  tematici  ‐  dove ambientalismo e  intrattenimento vanno di pari passo. Da questa  esperienza positiva  sono nate tantissime feste ecologiche in tutta Italia organizzate dai circoli, ognuna con la propria originalità e identità che coinvolgono centinaia di volontari e migliaia di persone ogni anno. In Lombardia ad esempio  nei  mesti  estivi  si  tengono  Festambiente  Laghi,  Festambiente  Monte  Barro  e Festambiente Foreste.  I  partecipanti  a  questo  tipo  di  iniziative  vivono  delle  esperienze  dove  il  rispetto  e  l'amore  per l'ambiente non ostacolano la possibilità di trascorrere del tempo facendo ciò che gli  interessa e divertendosi.  Questi  momenti,  oltre  ad  essere  occasioni  importanti  per  veicolare  temi  cari all'ambientalismo,  rappresentano  una  bussola  per  orientare  cittadini,  governi  e  aziende  verso scelte sempre più consapevoli negli acquisti, nel modo di spostarsi, di gestire i rifiuti e le risorse 

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comuni  come  acqua  ed  energia,  per  ripensare  città  e  territori  come  luoghi  sempre  più  sani  e accoglienti per tutti.   Decidere di partecipare a  iniziative di questo tipo significa  fare una scelta consapevole  del  nostro  impatto  sull'ambiente  e  dare  quindi  un  contributo  attivo  allo  sviluppo sostenibile.  Tutte le sedi coinvolte nel progetto organizzeranno eventi culturali, feste, performance artistiche e  musicali,  gite  alla  scoperta  del  territorio  o  veri  e  propri  festival  seguendo  questi  criteri  di sostenibilità. La tipologia dell'evento sarà scelto in relazione alle caratteristiche, gli interessi e le esigenze del singolo circolo e della comunità locale con cui lavora.  In relazione allo specifico contesto territoriale: Prim'Alpe, Castro, Lecco e Milano si dedicheranno a Festival e Feste (FestAmbiente).  Bergamo, Brescia, Cinisello e Pavia organizzeranno tra le varie attività sagre e  feste  locali. Milano, Cinisello Balsamo, Pavia e Seregno promuoveranno  inizitive dedicate alla mobilità sostenibile e dolce come biccilettate e passeggiate.  

L'associazione Alterazioni, partner del progetto, supporterà l'organizzazione di iniziative culturali a impatto zero. I destinatari di questa attività sono i cittadini che parteciperanno agli eventi proposti. Questa arrività si svolgerà tutto l'anno, ad eccezione del mese di gennaio. 

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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*)  

Fasi ed Attività 1° mese

2° mese

3° mese

4° mese

5° mese

6° mese

7° mese

8° mese

9° mese

10° mese

11° mese

12° mese

Obiettivo 1:  far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare) 1.1 Conoscere in piazza

1.2  Scoprire a scuola

1.3  Approfondire con gli esperti

1.4  Informarsi da lontano

Obiettivo 2:  responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, di alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile, che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni 2.1 Campagne associative

2.2 Laboratori esperienziali

2.3 Volontariato aziendale

2.4 Campi di volontariato 

Obiettivo 3:  fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile 3.1 Contribuire alla ricerca

3.2 Co‐progettare la sostenibilità

3.3 Divertirsi a impatto zero

AZIONI TRASVERSALI

Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale

                     

Formazione Specifica                        

Formazione Generale            

Informazione e sensibilizzazione           

Monitoraggio operatori volontari              

Monitoraggio olp                    

 Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).  

 

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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*)  Si specifica che tutte le attività verranno realizzate parallelamente in tutte le sedi di attuazione, ma non necessariamente ogni singolo volontario prenderà parte a tutte le attività realizzate nella sede di attuazione a lui assegnata.   

Obiettivi del progetto Attività previste dal progetto Ruolo dell'operatore volontario di SC

1. far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare);

1.1 conoscere in piazza  ‐ affiancare i responsabili nell'organizzazione dei banchetti: gestione degli aspetti burocratici e logistici, recupero del materiale necessario ed eventualmente preparazione delle attività previste ‐ collaborare nell'allestimento e nel presidio dei banchetti informativi   ‐ preparazione sulla tematica affrontata ‐ collaborazione alla comunicazione dell'evento

1.2 scoprire a scuola  ‐ affiancare i responsabili nel contatto con le scuole  ‐ collaborare nella preparazione dei percorsi didattici e dei materiali necessari ‐ supportare i responsabili nella realizzazione della attività

1.3 approfondire con gli esperti

‐  affiancare i responsabili nell'organizzazione degli eventi: contatti con i relatori, espletamento degli aspetti burocratici e logistici, recupero del materiale necessario, comunicazione dell'evento ‐ collaborare nella realizzazione dell'evento: aspetti logistici di allestimento e smontaggio e accoglienza. ‐ supportare nella comunicazione dell'evento

1.4 informarsi da lontano ‐ collaborare e supportare nell'attività di comunicazione e di elaborazione del materiale informativo

23 

2. responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni

2.1 campagne associative ‐ affiancare i responsabili nell’organizzazione delle campagne, compiendo anche un'analisi del contesto politico‐sociale in modo da declinarla ai bisogni del territorio ‐ preparazione sulla tematica affrontata dalla campagna ‐ accompagnare i partecipanti nelle attività previste per la giornata ‐ supporto nella gestione dello stand informativo: logistica, burocrazia e allestimento ‐ supporto nell'attività comunicativa della campagna

2.2 laboratori esperienziali ‐ affiancare i responsabili nel contatto con le scuole  ‐ collaborare nella preparazione dei laboratori didattici e dei relativi materiali  ‐ supportare i responsabili nella realizzazione del laboratorio

2.3 volontariato aziendale ‐ supportare i responsabili nel contatto con le aziende  ‐ collaborare con la organizzazione delle attività: aspetti logistici e burocratici, allestimenti e preparazione di materiali ‐ accompagnare i partecipanti nelle attività previste per la giornata

  

2.4 campi di volontariato ‐ supporto ai responsabili nell'organizzazione e nella realizzazione dei campi: burocrazia, logistica, gestione del gruppo  

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3. fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile

3.1 contribuire alla ricerca ‐ affiancare i responsabili nella organizzazione dell'attività: contatti con gli esperti, inviti ai cittadini, preparazione del materiale, aspetti logistici e burocratici ‐ preparazione sulla tematica affrontata ‐ accompagnare i partecipanti nelle attività previste ‐ supportare le attività di comunicazione

3.2 progettare la sostenibilità ‐ affiancare i responsabili nella organizzazione delle attività: contattare gli esperti, invitare i cittadini, preparare le attività degli incontri e il materiale, espletare gli aspetti logistici e burocratici ‐ preparazione sulla tematica affrontata ‐ affiancare gli esperti nel guidare la progettazione dei partecipanti  ‐ supportare le attività di comunicazione

3.3 divertirsi a impatto zero ‐ collaborare nell'organizzazione e nella realizzazione degli eventi: contattare i partecipanti all'evento (relatori/artisti..., catering ...), preparare la scaletta dell'evento, preparare eventuale materiale da distribuire all'evento, espletare aspetti burocratici e logistici ‐ supportare la comunicazione dell'evento

  Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati:  • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007;  • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a 

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cominciare dai soggetti no profit. 

  

9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)  Essendo un progetto su più sedi le figure previste sono le stesse per tutte le sedi coinvolte:  

Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero 1.1 conoscere in piazza Membri dei circoli con 

esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali  

Organizzazione dei banchetti: gestione degli aspetti burocratici e logistici, recupero del materiale necessario ed eventualmente preparazione delle attività previste

1‐2 per sede

  Membri dei circoli  Allestimento e presidio dei banchetti informativi    

2‐3 per sede

  Grafico, Addetto stampa 

Comunicazione dell'evento

1 per sede

1.2 scoprire a scuola Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza, conoscenza del territorio  e contatti locali

   Contatti con le scuole

1 per sede

  Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative

 Preparazione dei percorsi didattici e dei materiali necessari

1 per sede

  Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative  Educatori ambientali

Realizzazione attività didattiche

1 per sede       10

1.3 approfondire con gli esperti

Membri dei circoli con esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali esperti del settore di competenza (acqua, 

Organizzazione degli eventi: contatti con i relatori, espletamento degli aspetti burocratici e logistici, recupero del 

1‐2 per sede

26 

aria, rifiuti, cambiamenti climatici)

materiale necessario  Consulenza scientifica   

  Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali

esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)

Realizzazione dell'evento: aspetti logistici, allestimento e accoglienza, moderazione degli incontri.  Consulenza scientifica

2‐3 per sede

1.4 informarsi da lontano

Grafico, Addetto stampa 

Attività di comunicazione e di elaborazione del materiale informativo

1 per sede

2.1 campagne associative

Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali

Esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)

Organizzazione delle campagne e loro declinazione territoriale   Consulenza scientifica

 3 per sede

  Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio  e contatti locali

accompagnare i partecipanti nelle attività previste per la giornata

3‐4 per sede

  Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio  e contatti locali

gestione dello stand informativo: logistica, burocrazia e allestimento

4‐5 per sede

  Grafico, Addetto stampa

attività comunicativa della campagna

1 per sede

2.2 laboratori esperienziali

Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative

contatto con le scuole   

1 per sede

  Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative

preparazione dei laboratori didattici e dei relativi materiali 

1 per sede

27 

  Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative  Educatori ambientali

realizzazione del laboratorio

1 per sede      10 

2.3 volontariato aziendale

Referente Legambiente Lombardia volontariato aziendale; Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali

 

contatto con le aziende 3

  Referente Legambiente Lombardia volontariato aziendale; Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali

 

organizzazione delle attività: aspetti logistici e burocratici, allestimenti e preparazione di materiali

3

  Referente Legambiente Lombardia volontariato aziendale; Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio  e contatti locali

accompagnare i partecipanti nelle attività previste per la giornata

10

2.4 campi di volontariato

Referente Legambiente Lombardia Campi di volontariato; Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali

 

organizzazione e nella realizzazione dei campi: burocrazia, logistica, gestione del gruppo  

5

3.1 contribuire alla ricerca

Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti 

locali; esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)

organizzazione dell'attività: contatti con gli esperti, inviti ai cittadini, preparazione del materiale, aspetti logistici e burocratici Consulenza scientifica

1 per sede

28 

  Membri dei circoli con esperienza, conoscenza del territorio  e contatti locali esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)

accompagnare i partecipanti nelle attività previste

2 per sede

  Grafico, Addetto stampa 

attività di comunicazione

1 per sede

3.2 progettare la sostenibilità

Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti 

locali, esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)

 

organizzazione delle attività: contattare gli esperti, invitare i cittadini, preparare le attività degli incontri e il materiale, espletare gli aspetti logistici e burocratici Consulenza scientifica

1 per sede

  Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio  e contatti 

locali; esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)

guidare la progettazione dei partecipanti 

  Grafico, Addetto stampa 

attività di comunicazione

1 per sede

3.3 divertirsi a impatto zero

Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti 

locali, esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)

 

organizzazione e nella realizzazione degli eventi: contattare i partecipanti all'evento (relatori/artisti..., catering ...), preparare la scaletta dell'evento, preparare eventuale materiale da distribuire all'evento, espletare aspetti burocratici e logistici

2‐3 per sede

  Grafico, Addetto stampa 

comunicazione dell'evento

1 per sede

  

  

 10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)

 11) Numero posti con vitto e alloggio

18

0

29 

 12) Numero posti senza vitto e alloggio

 13) Numero posti con solo vitto

 14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa, 

monte ore annuo (*)             Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su              cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito   

15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*)   16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:  

flessibilità oraria possibilità di svolgere alcune attività nella giornata di sabato e/o domenica possibilità di svolgere alcune attività in orario serale disponibilità a svolgersi attività fuori dalla sede di servizio civile come previsto dal DM del 

22/04/2015, anche per più giorni consecutivi  disponibilità ad usufruire di una parte del periodo di riposo compatibilmente con le 

esigenze del progetto disponibilità a seguire le giornate di formazione anche nella giornata del sabato  la formazione specifica verrà tenuta a Milano e in alcune giornate anche nelle sedi 

indicate nel box 36 e i volontari delle sedi diverse da quella di svolgimento saranno tenuti a recarsi presso il luogo di formazione e non saranno previsti rimborsi per gli spostamenti

  CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

 17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente 

Accreditato (*):  

 Voce non compilata in quanto il sistema “Helios” la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all’atto dell’attivazione della funzione “presenta”, la include nella documentazione del progetto.   

18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle ore dedicate:

 

Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐  associazioni, precipuamente giovanili  con  cui  la  sede Arci  Servizio Civile  locale organizza attività di informazione e promozione. ‐  luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.)  con  cui  la  sede  di  attuazione  intrattiene  rapporti  nell’ambito  della  propria  attività istituzionale.

18

0

          1.145

5

30 

Verranno  programmati  un minimo  di  3  incontri  di  3  ore  cadauno,  durante  i  quali  gli  operatori volontari  in SC potranno  fornire  informazioni sul  servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre  un  giorno  al mese,  presso  la  sede  di  attuazione  o  presso  la  sede  locale  di  Arci  Servizio Civile,  gli  operatori  volontari  in  SC  saranno  direttamente  coinvolti  nell’attività  degli  sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni  forniscono  informazioni  e  promuovono  il  SCU  nel  territorio,  per  complessive  12  ore.      Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari  del  SC  prestano  servizio,  portando  alla  luce  (tramite  la  loro  testimonianza  diretta)  le positive  ricadute  del  progetto  nel  contesto  in  cui  esso  interviene.  L’azione  informativa,  di promozione  e  sensibilizzazione  viene  intesa  quale  attività  continuativa  che  tende  a  coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐  informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐  sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐  diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione)  Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito  internet  dell’ente  per  l’intera  durata  del  bando  (www.arciserviziocivile.it).  Verrà  inoltre diffuso materiale  informativo  presso  le  sedi  di  attuazione  di  Arci  Servizio  Civile  interessate  dal progetto,  con particolare  attenzione agli  sportelli  informativi  che  le nostre  sedi  di  assegnazione organizzano  nel  proprio  territorio.  La  sede  locale  di  Arci  Servizio  Civile  curerà  la  possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.   19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)

 

  20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)

 

Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL  ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione

 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)  

  

  22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)

 

Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL  ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione

   

SI

SI

31 

23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti  dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:

 

‐ disponibilità a svolgere attività con bambini, giovani e anziani

  24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Le risorse finanziarie messe a disposizione dalle diverse sedi di attuazione sono state raggruppate per macrovoci  

Materiali informativi  € 800,00

Pubblicità del progetto/SCN (comunicazione on‐line/off‐line) € 1.000,00

Formazione specifica * € 4.950,00

Personale/Risorse umane  € 3.562,00

Sedi ed attrezzature (pc, portatili, fotocopiatrici, proiettore, cancelleria, impianto amplificazione, videocamera, scrivanie, aule per incontri/riunioni, telefonia, auto) calcolo ammortamento attrezzature. Spese di realizzazione filmati e foto, acquisto attrezzature per la manutenzione verde e piantumazioni. 

€ 2.550,00

Spese viaggio  € 2.000,00

Materiali di consumo (dispense, per i laboratori ludico ricreativi colori, carta colorata, materiali per feste aperte al territorio,  pennarelli, materiale per semine)

€ 2.000,00

Altro:   

Totale € 16.862,00

 * Formazione specifica:

 

Voci di costo Dettaglio Quantità Importo

Docenti formatori 11 € 3.000,00 

Personale dedicato Amministrativo 10 € 250,00

Logistica/Sale   3 € 900,00

Materiale didattico 3 € 200,00

Vitto e alloggio      € 600,00

TOTALE     € 4950,00    

  25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):  

Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1)

 Dastu P.Iva 04376620151 

 Università  

 Azione 1 supporto nell'attività di divulgazione attraverso l’analisi e 

32 

C.Fisc. 80057930150 l’interpretazione dei dati a livello globale, europeo, nazionale, regionale, locale sui cambiamenti climatici  

Alterazioni C.Fisc. 97662690151

Ente no profit Azione 3.3 collaborazione nell'organizzazione di eventi culturali a impatto zero

ARS Ambiente P.Iva 02636190122

Società profit Azione 1supporto nell'attività di divulgazione attraverso l’analisi e l’interpretazione dei dati a livello globale, europeo, nazionale, regionale, locale sui cambiamenti climatici Azione 2.1 supporto nell'organizzazione di eventi su tema rifiuti  

ARPA  P.Iva :13015060158

Ente pubblico Supporto nell'azione 3.1 di coinvolgimento dei cittadini in attività di Citizen Science

  26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)

Obiettivo 1: far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare); Risorse tecniche e strumentali Azione 1: Tutti informati! 

Da 1 a 19 Le risorse a disposizione contribuiranno alla realizzazione di banchetti informativi, percorsi di educazione ambientale, corsi di formazione e convegni.

Obiettivo 2: responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni;  

Risorse tecniche e strumentali Azione 2: Tutti responsabili!

Da 1 a 20 e 22 Le  risorse  segnalate  permetteranno  di realizzare  campagne  associative,  laboratori esperienziali  ,  volontariato aziendale e  campi di volontariato

Obiettivo  3:  fornire  a  cittadini,  studenti,  aziende  e  istituzioni  le  conoscenze  e  gli  strumenti adeguati  per  poter  reagire  alle  emergenze  ambientali  in  cui  viviamo  e  partecipare  in  prima persona allo sviluppo sostenibile Risorse tecniche e strumentali Azione 3: Tutti pronti ad agire!

Da 1 a 19 e 21 e 22  Le  risorse  segnalate  serviranno  per contribuire  alla  ricerca,  co‐progettare  la sostenibilità e divertirsi a impatto zero

33 

   Tutti i materiali o gli strumenti riportati nella tabella sottostante risultano adeguati e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi Gli operatori volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 8) e le modalità di attuazione (box 9) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: Risorse materiali e strumenti totali per le sedi di progetto

 

Risorsa 1) Stanze                                                                   10 (tutte le sedi)

Risorsa 2) Saloni 3 (Milano, Prim’Alpe)

Risorsa 3) Aula CEA (sala formazione) 2 (Milano, Prim’Alpe)

Risorsa 4) Scrivanie 18 (tutte le sedi)

Risorsa 5) Telefoni, fax 10 (tutte le sedi)

Risorsa 6) Scanner 7 (tutte le sedi)

Risorsa 7) Computer 18 (tutte le sedi)

Risorsa 8) Computer portatile 3 (tutte le sedi)

Risorsa 9) Fotocopiatrice 9 (tutte le sedi)                                             

Risorsa 10) Stampante 9 (tutte le sedi)

Risorsa 11) Lettori DVD 4 (tutte le sedi)

Risorsa 12) Fotocamere digitali 7 (tutte le sedi)

Risorsa 13) Automezzo 4 (Milano, Lecco, Prim’Alpe, Seregno)

Risorsa 14) Libri 100 (tutte le sedi)

Risorsa 15) Materiale divulgativo opuscoli 100 (tutte le sedi)

Risorsa 16) Pannelli per mostre 10 (tutte le sedi)

Risorsa 17) Tavoli 10 (tutte le sedi)

Risorsa 18) Stand e gazebo 8 (tutte le sedi)

Risorsa 19) Attrezzatura medica 10 (tutte le sedi)

Risorsa 20) Attrezzatura per manutenzionee  cura  del verde  

 (tutte le sedi) 

Risorsa 21)  Impianto audio e visivo   4 (Milano, Lecco, Varese, Cinisello Balsamo) 

Risorsa 22) kit per laboratori (termocamera, analisi dell'acqua, analisi del suolo, conoscenza delle api, indagine macroinvertebrati) 

 6 (Milano, Prim'Alpe, Varese) 

 Tutti i materiali o gli strumenti riportati nella tabella risultano adeguati e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi

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CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI

  27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:  

Non ci sono convenzioni attive, ma si può chiedere direttamente all'università per farsi riconoscere le ore come crediti formativi o tirocini

  

28) Eventuali tirocini riconosciuti:  

Non ci sono convenzioni attive, ma si può chiedere direttamente all'università per farsi riconoscere le ore come crediti formativi o tirocini

  

29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento  del servizio utili ai fini del curriculum vitae 

ASC Nazionale,  in  accordo  con  Emit  Feltrinelli,  ente  titolato  alla  certificazione  delle  competenze (Albo  Regione  Lombardia,  Sezione  A,  1.08.2008),  rilasciano  l’attestato  standard  e  l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. 

In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. 

Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: 

le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la 

formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori 

volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;  

le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare 

attraverso  lo  svolgimento  del  servizio  civile,  e  cioè:  la  conoscenza  dell’ente  e  del  suo 

funzionamento,  la conoscenza dell’area d’intervento del progetto,  la migliore conoscenza 

del  territorio  in cui  si  realizza  il progetto e  la capacità di gestione del  tempo  in  relazione 

all’orario di servizio. 

le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e 

del  Consiglio  del  18  dicembre  2006  relativa  a  competenze  chiave  per  l'apprendimento 

permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare 

attraverso  lo  svolgimento  del  servizio  civile.  Le  competenze  sociali  e  civiche  includono 

competenze  personali,  interpersonali  e  interculturali  e  riguardano  tutte  le  forme  di 

comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo 

alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come 

anche  a  risolvere  i  conflitti  ove  ciò  sia  necessario.  La  competenza  civica  dota  le  persone 

degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e 

delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. 

 

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Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.  

  

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI   30)  Sede di realizzazione (*)  

 La formazione generale sarà erogata presso via Dei Transiti, 21 Milano Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.   31) Modalità di attuazione (*)  

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.

  32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)  

SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM  ‐ Sistema di Formazione

  

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)  

    34) Contenuti della formazione (*)  

  

35) Durata (*)  

La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD).  In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a 

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tutti gli effetti ai fini del monte ore.

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI  

36)  Sede di realizzazione (*)  

La formazione specifica sarà realizzata presso:

Legambiente Lombardia Via Bono Cairoli 22, Milano Fondazione Legambiente Innovazione sede di Via Gerolamo Vida 7, Milano Centro di Educazione Ambientale Legambiente Prim'Alpe, via per le Alpi, snc Canzo Como Cascina Nascosta Viale Emilio Alemagna, 14 Milano Milano

  37) Modalità di attuazione (*)  

La  formazione  specifica  verrà  effettuata  in  proprio,  presso  l’ente  con  formatori  dell’ente  di seguito indicati

  

38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione  ai singoli moduli (*)  

 Dati anagrafici del formatore di formazione specifica (Cognome, Nome, nato a, il)

Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche Modulo/i formativo/i

Cognome e Nome: Baio Lorenzo Nato a: Milano Il: 10/12/79  

Coordinatore e referente del settore Acqua di Legambiente Lombardia. Collabora a diversi progetti regionali e partecipa ai tavoli regionali sulla tematica. Da anni in qualità di formatore aggiorna i circoli e i cittadini sulla situazione idrica lombarda. Ha esperienza nell’organizzazione di diverse campagne di sensibilizzazione sullo stesso tema e nella creazione di percorsi didattici per tutte le fasce scolastiche e per adulti.  Laurea in Scienze Naturali.

Acqua: risorsa comune, responsabilità di tutti

Cognome e Nome: Bazzocchi Arianna Nato a: Segrate  Il: 01/07/91

Referente del settore educazione di Legambiente Lombardia. Ha collaborato alla creazione di diversi percorsi di educazione ambientale sia per le scuole sia per i Centri di educazione ambientale di Legambiente. Coordina le campagne legate alle scuole e si occupa della promozione delle attività di educazione e formazione. Ha esperienza diretta come guida ambientalista, maturata anche al di 

Progettare e gestire la didattica attiva, manuale di educazione ambientale

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fuori di Legambiente. Ha insegnato per un periodo in una scuola secondaria di primo grado. Laurea in Scienze della Natura.

Cognome e Nome: Cannavò Sergio  Nato a: Pavia  Il:03/10/71

Avvocato, referente del Ceag Lombardia (centro di azione giuridica), redattore del rapporto EcoMafia di Legambiente. Da anni organizza corsi per enti pubblici e per i circoli sulle tematiche ambientali, in particolare sulla normativa sui reati ambientali. Partecipa come relatore ai convegni sul diretto ambientale e coordina le collaborazioni con altre associazioni impegnate su tematiche legali, come Libera, Arci e Acli. Competenze nel settore: come avvocato, gestisce le attività legali dell'associazione e coordina i ricorsi e i collaboratori legali. Laurea in Giurisprudenza.

Ambiente e Legalità. Gli ecoreati e i nuovi strumenti a difesa dell’ambiente 

Cognome e Nome: Causo Andrea  Nato a: Taranto Il: 05/08/76

Responsabile amministrativo per Legambiente Lombardia, si occupa di progettazione, nazionale ed europea, volta al recupero di fondi per finanziare le attività dell'associazione.  Inoltre, ha maturato esperienza anche come fundraiser. Da alcuni anni si occupa anche delle attività di volontariato ambientale dedicate alle aziende. Laurea Laurea Economia e Commercio.

Volontariato aziendale e  found raising. Cosa sono  e il ruolo di Legambiente

Cognome e Nome: Colombo Simona  Nato a: Milano  Il:21/05/74

Direttrice di Legambiente Lombardia, da anni collabora con l’associazione. In particolare, segue i rapporti con i Circoli Lombardi e le lor attività sul territorio. È referente anche per il settore progettazione nazionale ed europea.  Ha coordinato la gestione delle aree verdi e delle strutture ricettive dirette dai circoli locali. Laurea in Scienze Ambientali.

Legambiente: origine, storia e la sua mission

Cognome e Nome: Di Simine Damiano  Nato a: Giussano  Il: 08/07/67

Responsabile scientifico per Legambiente Lombardia, è stato anche presidente dell’associazione fino al 2015. È stato responsabile dell’Osservatorio Parchi e Ambiente Naturale di Legambiente Lombardia e responsabile dell’Osservatorio Alpi di Legambiente, rappresentando Legambiente nella CIPRA 

Cambiamo Clima: i cambiamenti climatici, fattori di rischio e soluzioni efficienti.

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(Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi), della cui sezione italiana ha ricoperto l’incarico di Presidente dal 2002 al marzo 2008, è membro della direzione regionale di Legambiente Lombardia, del Direttivo Nazionale e della Segreteria nazionale di Legambiente.  Dal 2001 al 2003 è stato membro del comitato di certificazione ambientale di ICILA impegnato nell'implementazione in Italia della certificazione forestale secondo lo schema FSC (Forest Stewardship Council).  Nel 2005‐2006 è stato membro del Consiglio Scientifico di Imont, in rappresentanza del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Laurea presso la facoltà di Agraria. 

Cognome e Nome: Giavini Michele  Nato a: Busto Arsizio  Il: 14/02/1975

Si occupa di consulenza nella gestione integrata dei rifiuti per conto della società ARS ambiente srl di cui è titolare e per il Consorzio Italiano Compostatori con cui collabora come esperto senior. Il suo focus è la gestione della frazione organica, dalla raccolta fino al suo trattamento in impianti di compostaggio e digestione anaerobica. Ha contribuito alla stesura di alcuni Piani di Gestione dei Rifiuti come quello della Lombardia. Da alcuni anni segue dei progetti all’estero e alcune collaborazioni internazionali per conto di ISWA, sempre sui rifiuti. Laurea in Scienze Ambientali.

Dai rifiuti all’economia circolare: come trasformare un problema in una risorsa.

Cognome e Nome: Marzorati Marzio  Nato a: Seregno Il: 10/03/59

Vicepresidente di Legambiente Lombardia.  Esperto in comunicazione e organizzazione di eventi ambientali da anni tiene corsi per i circoli e per altri enti del terzo settore. Inoltre, per Legambiente è a capo di diversi progetti in collaborazione con enti pubblici e segue i progetti di cooperazione internazionale dell’associazione. Coordina il gruppo parchi di Legambiente Lombardia. Ha esperienza di organizzazione di iniziative di volontariato aziendale. maturità scientifica

Le campagne di sensibilizzazione. La strategia associativa

Cognome e Nome: Minazzi  Responsabile campi e progetti di  Volontariato e 

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Valentina Nato a: Varese  Il: 11/09/76

volontariato per Legambiente Lombardia, membro del coordinamento nazionale volontariato di Legambiente. Dal 2000 organizza campi di volontariato, principalmente internazionali in collaborazione con amministrazioni e parchi. Fa parte del registro educatori di Legambiente Scuola e Formazione. Ha partecipato ad un corso di formazione per formatori di responsabili di progetti per i giovani riconosciuto dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus plus e a diversi corsi relativi a tematiche ambientali relative all’educazione e formazione del volontariato e del terzo settore. Laurea in Tecnologie Forestali ed Ambientali.

campi di volontariato

Cognome e Nome: Minutolo Andrea  Nato a: Roma Il: 01/06/78

Coordinatore Ufficio scientifico Legambiente Nazionale con competenze in campo ambientale e geologico. Dal 2012 per lo stesso ufficio ha coordinato diversi progetti anche di protezione civile in merito ai temi del rischio idrogeologico, bonifica dei siti inquinati, inquinamento atmosferico, amianto, estrazioni petrolifere, interventi di marine pollution in ambito di protezione civile. Per Legambiente Nazionale ricopre anche il ruolo di Operatore Locale di Progetto per i progetti di Servizio Civile. Laurea in Geologia.

Inquinamento atmosferico e citizen science. 

Cognome e Nome: Valenti Silvia  Nato a: Seriate  Il: 16/04/84

Responsabile ufficio stampa di Legambiente Lombardia. Per l’associazione si occupa della preparazione della rassegna stampa quotidiana e invio tramite newletter ai soci di Legambiente; della redazione di comunicati stampa e contenuti redazionali; monitoraggio delle agenzie di stampa: Ansa, Omnimilano, Adnkronos... Cura l’organizzazione e convocazione di conferenze stampa ed eventi. Si occupa dell’aggiornamento costante della rubrica dei giornalisti. Accreditata presso le principali testate 

La comunicazione nel terso settore e il funzionamento dell’ufficio stampa

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nazionali e locali. Gestisce e aggiorna il sito lombardia.legambiente.it e i social network Legambiente Lombardia. Organizza le campagne di comunicazione dei progetti nazionali ed europei di Legambiente Lombardia. Ha una grande esperienza nella creazione di materiale video e fotografico sulle attività di Legambiente per la partecipazione a progetti e campagne. Redazione di tre differenti newletters: eventi e appuntamenti, rassegna stampa, comunicati stampa. Collabora con diverse tesate ed emittenti nazionali e provinciali. Laurea magistrale in Comunicazione Politica e Sociale.

Cognome e Nome: Zanelli Cristian  Nato a: Milano Il: 20/03/74

Dal 2000 collabora con la Cooperativa ABCittà di cui diviene socio nel 2004, in Consiglio di Amministrazione dal 2005 e Presidente dal 2011. È impegnato nella promozione e progettazione di processi partecipati in ambito urbanistico, ambientale e sociale. Sul campo svolge ruoli di responsabile di progetti, facilitatore di laboratori e workshop locali, docente per enti pubblici e privati e università. Laurea in Architettura.

Tecniche di facilitazione e coinvolgimento

  

39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al  modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli  operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)

 

Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”:  Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas  ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli 

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operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.  Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.   40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)  

Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.   41) Contenuti della formazione (*)  

Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:

Formatore Temi Ore

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Andrea Causo   

La raccolta fondi: tecniche, metodi e target Responsabilità Sociale di Impresa: opportunità e criticità

4

Modulo: Volontariato aziendale e found raising. Cosa sono  e il ruolo di Legambiente  

Formatore Temi Ore

Andrea Minutolo   

Qualità dell'aria: dati nazionali e regionali Inquinamento atmosferico: cause e effetti Policy nazionale e regionali Buone pratiche

4

Modulo: Inquinamento atmosferico e citizen science. 

Formatore Temi Ore

Arianna Bazzocchi   

Scuola e formazione in LegambienteMetodi e approccio associativi Caso studio: progettazione di un percorso didattico

6

Modulo: Progettare e gestire la didattica attiva, manuale di educazione ambientale

Formatore Temi Ore

 Cristian Zanelli  

Processi facilitativi RicercAzione Strategie della partecipazione Casi studi: town meeting, giardini partecipati, biblioteche viventi

4

Modulo: Tecniche di facilitazione e coinvolgimento

Formatore Temi Ore

Damiano Di Simine  

Adattamento e mitigazioneStrategie internazionali, nazionale e regionali Buone pratiche

4

Modulo: Cambiamo Clima‐ i cambiamenti climatici, fattori di rischio e soluzioni efficienti. Formatore Temi Ore

Lorenzo Baio   

Ciclo dell'acquaQualità dell'acqua Acqua in bottiglia vs. acqua del rubinetto Gestione delle risorse idriche ragionali

4

Modulo: Acqua: risorsa comune, responsabilità di tutti

Formatore Temi Ore

Marzio Marzorati  

Come si progetta e si gestisce un eventoCome si progetta e si gestisce una campagna Campagne associative storiche Campagne su emergenze ambientali contingenti

8

Modulo: Le campagne di sensibilizzazione. La strategia associativa

Formatore Temi Ore

 Michele Giavini  

Le quattro R (ridurre, riusare, riciclare, recuperare) Gestione dei rifiuti a livello internazionale, 

4

43 

nazionale e localeDall'economia lineare all'economia circolare Buone pratiche di gestione per la sfida ai cambiamenti climatici

Modulo: Dai rifiuti all’economia circolare: come trasformare un problema in una risorsa.

Formatore Temi Ore

Sergio Cannavò   

Le normative internazionali, nazionali e regionali relative alle tematiche ambientali Gli strumenti per i cittadini: Manuale di autodifesa Ecoreati e Dossier EcoMafie

4

Modulo: Ambiente e Legalità. Gli ecoreati e i nuovi strumenti a difesa dell’ambiente 

Formatore Temi Ore

Silvia Valenti   

Metodologie e strumenti per una comunicazione ambientale efficace e scientifica Ufficio Stampa Gestione dei Media off‐line e on‐line

6

Modulo: La comunicazione nel terso settore e il funzionamento dell’ufficio stampa

Formatore Temi Ore

Simona Colombo   

Storia e origine dell'associazioneStruttura dell’associazione Ambientalismo scientifico Presente e futuro Attività  

8

Modulo: Legambiente: origine, storia e la sua mission

Formatore Temi Ore

 Valentina Minazzi  

Reclutamento e consolidamento dei volontari Come si organizza un campo di volontariato Dinamiche di gruppo e gestione dei conflitti

8

Modulo: Volontariato e campi di volontariato

   

Formatore Temi Ore

Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile 

8 ore (complessive)

Modulo A:  Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore   

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Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é,  ‐ da cosa dipende,  ‐ come può essere garantita,  ‐ come si può lavorare in sicurezza  

Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze

 Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche

 Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.  Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore   

Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore Intervento Patrimonio Ambientale e riqualificazione urbana, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5   Patrimonio Ambientale e riqualificazione urbana   Fattori di rischio connessi ad attività di prevenzione e monitoraggio di acque, aria, 

ambiente acustico ed elettromagnetico  Fattori di rischio connessi ad attività di salvaguardia e tutela di parchi, oasi 

naturalistiche, patrimonio forestale, agricoltura in zone montane  Fattori di rischio connessi ad attività di campagne, sensibilizzazione, promozione 

dell’ambientalismo e dei temi della sostenibilità ed ecologia  Focus sui contatti con l’utenza e servizi alla persona 

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Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni  Gestione delle situazioni di emergenza  Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione  Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali  Normativa di riferimento 

 Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:   

Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori  volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16  

Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16  

Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.  

Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.   42) Durata (*)  

La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD.  La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 3 mesi dall’avvio del progetto stesso.

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ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE  43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)  

  Roma, 27 Dicembre 2018   

Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente / 

Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini