alternanza scuola lavoro - liceosulpicioveroli.gov.it · ... i percorsi di alternanza scuola-lavoro...
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QUADRO NORMATIVO NAZIONALE
LEGGE N°107 13.07.2015
POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Art.1,commi 33, 35,39,40,41
DLgs N°81DEL
15.06.2015ATTUATIVO DELLA L.
N°183 DEL 10.12.2014 JOBS ACT
Art.18 L.196/1997
Tirocinii formativi e di orientamento
DLgs 77/2005
Attua art. 4 della L.
N°53/2003 riforma del sistema scolastico
LEGGE 107, art. 1, comma 33
• Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell'offerta formativa (PTOF).
LEGGE 107, art. 1, comma 35
•L’alternanza scuola-lavoro potrebbe essere svolta durante la
sospensione delle attività didattiche … nonché con la
modalità dell’impresa formativa simulata ... Il percorso di
alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all’estero.
LEGGE 107, art. 1, comma 39
•Per le finalità di cui ai commi 33, 37 e 38, nonché per
l’assistenza tecnica e per il monitoraggio dell’attuazione
delle attività ivi previste, è autorizzata la spesa di euro 100
milioni annui a decorrere dall’anno 2016.…
LEGGE 107, art. 1, comma 40
• Il dirigente scolastico individua, all'interno del registro di cui al comma 41, le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all'attivazione dei percorsi di cui ai commi da 33 a 44 e stipula apposite convenzioni anche finalizzate a favorire l'orientamento scolastico e universitario dello studente. Analoghe convenzioni possono essere stipulate con musei, istituti e luoghi della cultura e delle arti performative, nonché con gli uffici centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il dirigente scolastico, al termine di ogni anno scolastico, redige una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni, evidenziando la specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.
LEGGE 107, art. 1, comma 41
• A decorrere dall'anno scolastico 2015/2016 é istituito presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura il registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro. Il registro é istituito d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentiti il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dello sviluppo economico, e consta delle seguenti componenti:
• a) un'area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. Per ciascuna impresa o ente il registro riporta il numero massimo degli studenti ammissibili nonché i periodi dell'anno in cui é possibile svolgere l'attività di alternanza;
• b) una sezione speciale del registro delle imprese di cui all'articolo 2188 del codice civile, a cui devono essere iscritte le imprese per l'alternanza scuola-lavoro; tale sezione consente la condivisione, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, delle informazioni relative all'anagrafica, all'attività svolta, ai soci e agli altri collaboratori, al fatturato, al patrimonio netto, al sito internet e ai rapporti con gli altri operatori della filiera delle imprese che attivano percorsi di alternanza.
PROGETTAZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA
•La progettazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro, dunque, deve considerare sia la dimensione curriculare, sia la dimensione esperienziale, svolta in contesti lavorativi. Le due dimensioni vanno integrate in un percorso unitario che miri allo sviluppo di competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e spendibili nel mondo del lavoro.
NECESSITA’ DELL’ALTERNANZA RIPENSANDO L’ISTRUZIONE
• il cambiamento del lavoro e dell’economia;
• le mutate esigenze della società, della famiglia, della persona;
• il cambiamento della cultura dell’orientamento;• la necessità di modificare il modo di orientare i giovani da parte degli
insegnanti;• non più solo informazione;
• non più solo delega agli operatori e agli esperti esterni;• investimento sulla formazione dei docenti;
In sostanza occorre spendere maggior attenzione allo sviluppo delle
competenze di base e trasversali; responsabilità, spirito di iniziativa,
motivazione, creatività, imprenditorialità; apprendimento delle lingue
straniere ed il crescente utilizzo delle tecnologie digitali.
............NECESSITA’ DELL’ALTERNANZA RIPENSANDO L’ISTRUZIONE
Avendo cura di mettere in essere una maggiore integrazione tra istruzione di grado inferiore( ORIENTAMENTO IN INGRESSO) ed istruzione superiore; una maggiore integrazione tra l’istruzione di grado superiore e le università (ORIENTAMENTO IN USCITA); l’istruzione di grado superiore con le imprese ( ALTERNANZA SCUOLA LAVORO).
Il potenziamento dell’apprendimento in ambito lavorativo può avvenire soltanto attraverso stage, tirocini, ed esperienze lavorative presso aziende presenti nel territorio.
IN SOSTANZA…………
• Dal 2015-2016 nel secondo biennio e nell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado devono essere attivati percorsi di alternanza scuola-lavoro in ragione
almeno di complessive:
400 0RE NEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI200 ORE NEI LICEIL’attivazione da parte delle classi terze dell’a.s. 2015/2016 ed i relativi percorsi
devono essere inseriti nel PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
IPOTETICA RIPARTIZIONE ORARIA PER L’ASL
Classi
terze
• Ore d’aula 40• Ore in ambiente di lavoro 20 totale 60
Classi
quarte
• Ore d’aula 20 • Ore in ambiente di lavoro 80 totale 100
Classi
quinte
• Ore d’aula 30 • Ore in ambiente di lavoro 10 totale 40
TUTOR INTERNO- TUTOR FORMATIVO ESTERNO
• Per quanto riguarda le figure professionali che intervengono nel percorso formativo di alternanza scuola lavoro, risultano strategiche quelle deputate a seguire lo studente nella sua attività, che si identificano nel docente TUTOR interno e nel TUTOR formativo esterno, affiancati in molte scuole dalla figura di un docente funzione strumentale per l’alternanza e/o da un referente di progetto, come punto di raccordo tra gli operatori interni ed esterni per coordinare le attività previste dai singoli progetti. Per facilitare lo svolgimento attuativo del percorso di alternanza sarebbe opportuno nominare all’interno di ogni collegio un DOCENTE TUTOR INTERNO, perché meglio conosce le aspirazioni e le esigenze dei ragazzi( guida di indicazione operativa del MIUR) .
IPOTESI DI PERCORSO FORMATIVO DI ASL
Per tutti gli studenti delle CLASSI TERZE, si tratterà di lezioni, anche interdisciplinari, che vedono approfondire le conoscenze gestionali e organizzative delle aziende presenti sul territorio, con adeguato spazio e approfondimento della normativa riguardante la sicurezza e l’igiene sui luoghi di lavoro.
Alle lezioni in aula si affiancheranno le “osservazioni attive presso aziende”, ovvero visite aziendali in cui sono previsti spazi destinati alla somministrazione ai responsabili dell’azienda di interviste, questionari, domande, ecc., al fine di conoscere al meglio la realtà territoriale in cui è inserito l’Istituto scolastico e la vita dell’alunno.
L’attività laboratoriale, differenziata a seconda dell’indirizzo scolastico scelto dallo studente, completa e/o integra il percorso formativo, in quanto consentirà di acquisire competenze professionalizzanti che, opportunamente convogliate, potranno anche consentire esperienze di Scuola – impresa, ovvero esperienza con cui la scuola può commercializzare beni o servizi prodotti durante l’attività didattica
IPOTESI DI PERCORSO FORMATIVO DI ASL
Per le classi TERZE DEL LICEO SCIENTIFICO, si potrebbero prendere contatti con laboratori di Analisi, USL, o Studi Tecnici e Poli Museali; Per le classi terze del LICEO SOCIO-PEDAGOGICO E LINGUISTICO, si potrebbero prendere contatti con asili nido, per i primi, oppure agenzie di viaggio o agenzie che organizzano convegni ed eventi culturali o Poli Museali, per i secondi; le aziende prese in considerazione dovrebbero essere presenti sul territorio; con loro si potrebbero avviare i progetti di IMPRESA SIMULATA, un modello educativo innovativo che valorizza l’animo imprenditoriale dei ragazzi attraverso le START UP.
L’opportunità poi, nella classe successiva IN QUARTO LICEO, di vivere un’esperienza lavorativa che rappresenti uno stimolo per impegnarsi a fondo non solo sul piano del profitto, ma anche sul piano del rispetto delle regole e degli orari, della capacità relazionale, della abilità espositiva e della padronanza linguistica. In altre parole, la futura esperienza di stage deve essere concepita come un premio, come una gratificazione per quanto svolto e raggiunto in termini di impegno e arricchimento, sia come persona che come studente.
IPOTESI DI PERCORSO FORMATIVO DI ASL
• Le competenze acquisite in azienda sono riconosciute come crediti per il conseguimento del diploma. Gli alunni possono, così, migliorare le conoscenze tecniche, le abilità operative, le metodologie specifiche di un profilo, di un’area professionale, integrando teoria e pratica in uno specifico contesto produttivo. Inoltre, imparano la responsabilità rispetto al compito e all’organizzazione, a relazionarsi con altri, a negoziare e cooperare nei gruppi di lavoro. Sull’esperienza di stage gli alunni, infine, dovranno relazionare.
• Per tutti gli studenti delle CLASSE QUINTE, il percorso di ASL si completerà con osservazioni attive presso aziende/Enti/studi professionali e seminari tenuti presso l’Istituto scolastico da esponenti della realtà imprenditoriale territoriale, nonché da pubbliche amministrazioni, project work e/o lavori in vista dell’esame di stato.
STAGE ED ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
• caratteristica comune alle esperienze di stage e alternanza scuola-lavoro è la concezione dell’impresa come luogo di apprendimento, l’azienda ospitante è ambiente educativo complementare a quello dell’aula e del laboratorio.
• lo stage è uno “strumento” formativo, l’alternanza scuola-lavoro è una “metodologia” formativa.
• nell'alternanza scuola-lavoro lo stage diventa un elemento costitutivo, da suddividere in vari momenti nel corso del progetto, con diversi contenuti e modalità di svolgimento.
• la struttura dell'alternanza presuppone la possibilità di passare in modo intermittente e reiterato dai periodi di scuola a quelli di lavoro.
I VANTAGGI DELL’ASL
• L'alternanza scuola - lavoro è un percorso formativo che:
• potenzia l'autonomia scolastica;
• qualifica l'offerta formativa;
• esalta la flessibilità;
• risponde ai bisogni diversi degli alunni;
• agisce, per la forte valenza orientativa, come mezzo di contrasto per la dispersione scolastica.
( dal sito del MIUR, AREA ASL )
PORTATA INNOVATIVA DELL’ASL
• si supera la concezione della classe come esclusivo luogo di apprendimento
• costituisce una combinazione di istruzione scolastica e di esperienze assistite
sul posto di lavoro, co-progettate in collaborazione tra mondo delle
organizzazioni e scuola;
• mette in grado gli studenti di individuare attitudini, acquisire conoscenze e
abilità e per sviluppare la propria professionalità;
• è un elemento costitutivo e caratterizzante della formazione: non deve essere
collocato in un momento qualsiasi di un percorso, ma al contrario va
programmato e strutturato, anche in più periodi, all’interno del percorso di
formazione
• presuppone un’azione di conversione culturale ed organizzativa molto forte
Un regolamento per i diritti e i doveri degli studenti.
• Il comma 4 ter dell’art. 5 del D.L. 104/2013 convertito nella
Legge 128/2013 è stato così modificato dalla L. 107/2015:
Ai fini dell’attuazione del sistema di alternanza scuola-lavoro, delle attività di
stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, con decreto del Ministro
dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e
delle politiche sociali e con il Ministro per la semplificazione e la pubblica … è
adottato un regolamento, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto
1988, n. 400, con cui è definita la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in
alternanza scuola-lavoro, concernente i diritti e i doveri degli studenti della scuola
secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione di cui all’articolo
4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, come definiti dal decreto legislativo 15 aprile
2005, n. 77, con particolare riguardo alla possibilità per lo studente di esprimere
una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi stessi con il proprio
indirizzo di studio”