1. misura 2. rappresentazione 3. interpretazione ......interpretazione 4. analisi ura disegno come...

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Quattro passi nel disegno (…d’architettura)

2. RAPPRESENTAZIONE

1. MISURA

3. INTERPRETAZIONE

4. ANALISI

IL

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MIS

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A

Disegno come strumento di MISURA e comunicazione della misura (comprendo o spiego la misura), da un punto di vista dimensionale

e geometrico.

Conoscenza e rappresentazione della quantità’

Modo di vedere/rappresentare: Analitico/Oggettivo. L’oggetto viene visto e rappresentato così com’è, secondo un punto di vista

improprio. CAMPO GEOMETRICO

EIDOTIPI DI RILIEVO. SCHIZZI E DISEGNI TECNICI IN PIANTA, PROSPETTO, SEZIONE, ASSONOMETRIA

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Disegno come strumento di COMUNICAZIONE VISIVA in relazione alla percezione e al punto di osservazione.

Conoscenza e rappresentazione del prodotto e della realtà ottica

Modo di vedere/rappresentare: Mimetico/ Oggettivo. L’oggetto

viene visto e rappresentato così come si percepisce da un punto di vista proprio. CAMPO GHESTALTICO

Geometria usata: Proiettiva

DISEGNO DAL VERO, ELABORATI SINTETITICI DI PROGETTO. USO DELLA PROSPETTIVA

Anonimo: Tempio di Segesta 1883.

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Anonimo: Veduta di Comiso, 1883 I

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K.F. Schinkel, Berlino 1828

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K.F. Schinkel, Berlino 1828

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Renato Bollati. Veduta Romana 2002

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Renato Bollati. Lungomare di Reggio 2000

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Renato Bollati. Villa dei Quintili sull’Appia 2002

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Claudio Patanè. Modica, Catania, Marzamemi

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Il disegno come strumento di INTERPRETAZIONE CRITICA della realtà e dell’idea

Conoscenza e rappresentazione delle relazioni tra il prodotto e la

conoscenza.

Modo di vedere/rappresentare: Sintetico/Soggettivo. L’oggetto viene rappresentato così come lo si sente (lo si vuole). CAMPO

TOPOLOGICO

Geometria usata: Topologica/Molteplice

Le Corbusier: veduta dell’Acropoli di Atene 1911 IL

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Louis Khan, Veduta dell’Acropoli di Atene, 1954

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Le Corbusier: Acropoli e Partenone, Atene 1914 IL

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Louis Khan, Colonne del tempio di Apollo a Corinto, 1954 IL

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Per ciò che ci riguarda, la nostra capacità di vedere deriva da una continua analisi delle nostre reazioni alle cose che osserviamo e al loro significato. Più si osserva e più si riuscirà a “vedere”. Nei miei

schizzi cerco di non essere completamente asservito al soggetto, tuttavia lo rispetto e lo considero come qualcosa di tangibile e di

vivo dal quale traggo le mie sensazioni...L’impressione di una cattedrale, non importa quanto fedeli si sia a tutte le regole che la prospettiva impone alla composizione degli elementi, sarà spesso

semplicemente una banale immagine di profondità, altezza e ampiezza; essa diverrà semplicemente una banale prospettiva

architettonica, a meno che non si abbia avuto la sensibilità di usare quegli elementi che ci facciano “sentire” il progetto, il suo ritmo

lirico e il contrappunto delle sue masse..

.

Louis.I.Khan

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L. Khan

Le Corbusier

A. Alto

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Taccuini di viaggio: Le Corbusier e Stendhal IL

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F.O.Ghery. Studi per il Guggheneim di Bilbao

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N. Foster. Torre Swiss Re a Londra

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D. Libeskind. Ground Zero

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Toyo Ito. Grattacieli a Barcellona

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Il disegno come ANALISI, dei fenomeni visivi e costruttivi nelle loro essenze.

Conoscenza e rappresentazione del processo di costituzione della

forma e della qualità.

Modo vi vedere/rappresentare: Analitico/Oggettivo. L’oggetto viene visto e rappresentato nella sua struttura. CAMPO

FENOMENOLOGICO

Geometria usata: Euclidea

Definizione delle misure del Partenone secondo Marcolli

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Attilio Marcolli, Teoria del Campo

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“...l’architettura greca aveva raggiunto un totale coordinamento costruttivo tra le parti e il tutto, tale da porsi ancora oggi come un eccezionale esempio sul piano metodologico. Le correzioni ottiche erano un tutt’uno con la tecnica costruttiva; a sua volta la tecnica

costruttiva era un tutt’uno con i procedimenti modulari della simmetria dinamica, per cui la costruzione non era mai

determinata metricamente, ma tramite procedimenti puramente metodologici di insieme, in cui le parti prefabbricate si legavano in

un insieme tipizzato; infine, questi procedimenti di normazione e standardizzazione erano un tutt’uno con lo sviluppo urbanistico,

perfettamente aderente al topos, alla configurazione del terreno negli orientamenti spaziali. Queste caratteristiche dell’architettura

greca hanno fatto sì che la tecnologia, con i relativi aspetti scientifici che ne erano alla base, fosse pienamente assorbita

nell’arte visiva”

Sudi su Villa Stein di Le Corbusier

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Studi su Casa Muller di A. Loos

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Tadao Ando Disegni di studio

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