abuso di professione medica 11 12 marzo 2011/atti del corso... · monitoraggio emogasanalitico o...

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Abuso di professione

medica

Una questione aperta

Giovanni Senes 1Senigallia, 11 marzo 2011

L’oggetto del contendere

Si ipotizza da parte di alcuni la possibilitàche alcune attività o modifiche organizzative poste in essere da parte delle Regioni Emilia Romagna e Toscana possa mettere gli infermieri nella condizione di commettere abuso di professione medica.

Giovanni Senes 2Senigallia, 11 marzo 2011

In particolare

Regione Toscana

Progetto See&Treat in Pronto Soccorso:� Nasce per diminuire i tempi di attesa

� Da facoltà all’infermiere di decidere in autonomia per patologie minori minuziosamente indicate

� Prevede una formazione specifica

Giovanni Senes 3Senigallia, 11 marzo 2011

In particolare

Regione Emilia Romagna

Progetto Perimed:Nasce per diminuire le lista di attesa operatorie

Prevede tre livelli di complessità per la valutazione perioperatoria del paziente:

� alta: anestesista

� media: infermiere + anestesista

� bassa: infermiere

Giovanni Senes 4Senigallia, 11 marzo 2011

In particolare

Regione Emilia Romagna

Progetto Triage P.S.:

� Diminuzione dell’attesa in Pronto Soccorso

� Per alcuni versi assimilabile al See&Treat

Giovanni Senes 5Senigallia, 11 marzo 2011

In particolare

Regione Emilia Romagna

Progetto relativo al Servizio di Urgenza Emergenza nel Servizio 118

� Razionalizzazione delle risorse

� Diminuzione dei medici sul territorio

� Attività protocollate

Giovanni Senes 6Senigallia, 11 marzo 2011

Iniziamo dai fatti

Esposto a carico delle Regioni Emilia-Romagna e Toscana per profili di interesse di possibile violazione - da parte di enti, organi e/o soggetti di riferimento anche organizzativo - degli artt. 348 c.p. e 8 L.175/94

Giovanni Senes 7Senigallia, 11 marzo 2011

Perché

“ln buona sostanza si assiste ad una tendenza di sviluppo di competenze e connessi comportamenti ed attività che dall'esecutivitàpropria dell’infermieristico-assistenziale finiscono con I'assumere di fatto caratteri infermieristico-medica allorquando viene riconosciuto all'infermiere discrezionalità anche embrionali in campo diagnostico terapeutico che non possono di certo trovare legittimazione sotto una dichiarata copertura della finale supervisione medica”Giovanni Senes 8Senigallia, 11 marzo 2011

“Terminato il periodo formativo I'infermiere dovrebbe essere in grado di effettuare valutazioni che rientrano di fatto nella funzione medica tra cui la valutazione delle condizioni dei pazienti a basso rischio, la valutazione delle informazioni già in possesso del paziente e la documentazione delle condizioni mediche preesistenti”.Giovanni Senes 9Senigallia, 11 marzo 2011

“La conseguenza pratica dell'illegittima attribuzione è l'esercizio abusivo della professione medica ex art. 348 cp da parte di quegli operatori sanitari che, pur rientrando nelle professioni sanitarie per normativa nazionale nell'ambito del Triage P.S., del Servizio 118 e del progetto Perimed svolgono un'attività medica in assenza dell'abilitazione rilasciata dallo Stato”.

Giovanni Senes 10Senigallia, 11 marzo 2011

“II progetto Perimed ad esempio consente I'anamnesi eseguita dall'infermiere.

L'anamnesi è un atto tipicamente medico

L'infermiere esercita la professione medica”

Giovanni Senes 11Senigallia, 11 marzo 2011

PONIAMOCI DELLE DOMANDEPONIAMOCI DELLE DOMANDEPONIAMOCI DELLE DOMANDEPONIAMOCI DELLE DOMANDE

Giovanni Senes 12Senigallia, 11 marzo 2011

1

Quali sono le attività specifiche e caratterizzanti la professione medica che l’infermiere non ha titolo per svolgere?

Giovanni Senes 13Senigallia, 11 marzo 2011

2

Negli ultimi 10 anni abbiamo avuto una sostanziale trasformazione della figura infermieristica sia in senso normativo che professionale?

Giovanni Senes 14Senigallia, 11 marzo 2011

3

Non è forse vero che le maggiori competenze e il riconoscimento normativo di professione autonoma hanno eliminato di fatto la subalternità di una professione rispetto all’altra?

Giovanni Senes 15Senigallia, 11 marzo 2011

4

Di conseguenza, possiamo affermare che esiste un’ampia fascia di collaborazione e complementarietà tra le due professioni, con una zona grigia di competenze trasversali e non univoche?

Giovanni Senes 16Senigallia, 11 marzo 2011

FORMULIAMO UNA IPOTESIFORMULIAMO UNA IPOTESIFORMULIAMO UNA IPOTESIFORMULIAMO UNA IPOTESI

Giovanni Senes 17Senigallia, 11 marzo 2011

Per quanto detto è di conseguenza necessario ridefinire in chiave attuale gli ambiti competenza esclusiva e quanto invece rientra nell’ampia fascia delle competenze condivise.

Giovanni Senes 18Senigallia, 11 marzo 2011

Tribunale Trento Cles

Condanna di due infermieri per somministrazione di farmaci a due degenti (neurolettico e antidolorifico) in assenza di prescrizione medica.

“La tutela investe gli atti di esercizio di una professione per la quale sia richiesta una speciale abilitazione a parte dello stato, e concerne, più in particolare, gli atti propri o tipici della suddetta professione, ossia quelli ad essa riservati in via esclusiva, e non anche gli atti che, pur essendo in qualche modo connessi all’esercizio professionale, difettino di tale tipicità, perché suscettibili di essere posti in essere da qualsiasi interessato”.

Giovanni Senes 19Senigallia, 11 marzo 2011

Corte d’Appello Cagliari

Assoluzione per un infermiere per avere somministrato durante una seduta operatoria curaro ad un paziente in assenza dell’anestesista ma su protocollo esistente.“Le esposte circostanze e, soprattutto, le necessitàesistenti nel momento in cui fu attuata la condotta di cui alla contestazione inducono a ritenere che l’imputato non superò affatto i propri compiti, ma si comportò con competenza e prontezza e, soprattutto, in assoluta buona fede dinanzi ad una contingente situazione di emergenza”.“ruolo attivo e non mero esecutore di ordini impartiti dal medico”

Giovanni Senes 20Senigallia, 11 marzo 2011

Tre aspetti

� Abuso certo per esecuzione di un atto in assenza di un atto precedente che lo legittima.

� Abuso negato per aver dato luogo ad un atto sotto copertura protocollare.

� Abuso supposto per presunto sconfinamento nello specifico di altra professione.

Giovanni Senes 21Senigallia, 11 marzo 2011

Per cui

Da un lato abbiamo una definizione del concetto di abuso basata su estremi di legittimità ma che sostanzialmente tiene in considerazione anche le competenze valutative e decisionali del soggetto agente.

Giovanni Senes 22Senigallia, 11 marzo 2011

Ovvero

Non solo il lato esecutivo dell’azione ma anche della parte propedeutica all’atto tecnico, che consiste nel valutare l’opportunità di applicare quanto prescritto in “tempo di pace” in relazione alle variabili di contesto in cui si opera.

Giovanni Senes 23Senigallia, 11 marzo 2011

Dall’altra parte si lega il tutto ad una supposta attuale dipendenza e subalternità di una professione rispetto all’altra.

Giovanni Senes 24Senigallia, 11 marzo 2011

Il concetto di abuso, visto in questi termini, non ha più motivo di esistere, in quanto la professione infermieristica non può più essere considerata una “minus arte”, ovvero una appendice esecutiva della competenza medica, ma una professionalità specifica e ben caratterizzata che si concretizza nell’infermiere gestore dei processi di salute, come attuazione del mandato sociale e del mandato professionale.

Giovanni Senes 25Senigallia, 11 marzo 2011

Da ciò ne consegue che l’infermiere, conscio del suo campo specifico di attività, deve essere in grado di autodeterminarsi nel rispettare lo specifico di altre professioni compresa quella medica, sapendo che questo ( lo specifico medico) è rappresentato da un ambito diagnostico differenziale e conseguente impostazione dei trattamenti.

Giovanni Senes 26Senigallia, 11 marzo 2011

Nello stesso tempo non è pensabile che un professionista non possa spingersi ad attuare tutto quanto rientra nelle sue competenze, perché da questo potrebbe al contrario derivare una imputazione per omissione.

Giovanni Senes 27Senigallia, 11 marzo 2011

Per cui il reale limite all’abuso di professione (di medico o di altri) dovrebbe obbligatoriamente essere considerato il limite delle reali competenze del professionista, acquisite nel suo iter formativo di base e post base, caratterizzando quindi il concetto di abuso in un elemento dinamico e mutabile nel tempo in relazione alle “leges artis”, e quindi necessitante di una costante ridefinizione nel tempo.

Giovanni Senes 28Senigallia, 11 marzo 2011

Alla luce di questo, anche considerando le inevitabili contaminazioni (integrazioni e interdipendenze) dovute alle comuni finalità di intervento, le due figure professionali affrontano lo stesso percorso con due mandati distinti e non confondenti. Stante questa impostazione “ideale” diventa arduo rinvenire gli estremi di un abuso professionale da l’una e dall’altra parte.

Giovanni Senes 29Senigallia, 11 marzo 2011

POCT

POINT OF CARE TESTING:

dosaggio eseguito al letto del paziente o vicino al luogo di degenza il cui esito porti alla possibilità di incidere sul suo outcomeattività analitica svolta in aree logisticamente decentrate e non nella struttura centralizzata del laboratorio analisi

Giovanni Senes 30Senigallia, 11 marzo 2011

POCT

…ovvero gli esami fatti in emergenza direttamente in corsia…..

…sovra-esporre gli infermieri dando loro mansioni non proprie con il rischio, ovviamente, di sbagliare gli esiti oltre che di doversi assentare dai reparti, configurando così un vuoto assistenziale, per lavorare alle macchine degli esami……Giovanni Senes 31Senigallia, 11 marzo 2011

POCT

TRIBUNALE DI PORDENONE

La prestazione richiesta agli infermieri non rientra nella loro sfera di funzioni, bensì ai tecnici di laboratorio bio-medico quale attività loro tipica.

Giovanni Senes 32Senigallia, 11 marzo 2011

POCT

Con sentenza n. 52 del 27/5/08 il Giudice del Lavoro del tribunale di Montepulciano stabilisce che l'utilizzo dei POCT è

" di oggettiva complessità e rientrante nella indiscussa competenza del tecnico di laboratorio".

Giovanni Senes 33Senigallia, 11 marzo 2011

POCT

Sentenza tribunale di Latina n.1340/90 del 16.03.2010, ...conclusioni "..accertato che l'effettuazione degli esami emodiagnostici di urgenza con l'utilizzo della strumentazione POCT non rientra nelle mansioni proprie del personale infermieristico e, quindi , dei ricorrenti, ma rappresenta una mansione aggiuntiva, condanna l'Azienda usl Latina ... a corrispondere ai ricorrenti stessi l'indennità relativa all'esecuzione di detti esami, nella misura già determinata dalla stessa resistente con delibera istitutiva del progetto POCT, o in altra somma maggiore o minore che sarà ritenuta equa e di giustizia, a far data dal 31.12.2004 e per tutto il tempo in cui gli stessi ricorrenti continueranno a svolgere dette mansioni.

Giovanni Senes 34Senigallia, 11 marzo 2011

Una domanda sorge spontanea

Ma quanto viene fatto da sempre in Terapia Intensiva in tema di monitoraggio emogasanalitico o della coagulazione è anche questo illegittimo?

Giovanni Senes 35Senigallia, 11 marzo 2011

Una seconda domanda

Non si tratta ugualmente di effettuare un prelievo di sangue ed inserire il campione, con precise modalità, all’interno di un apparecchio?

Giovanni Senes 36Senigallia, 11 marzo 2011

Anche una terza

Non hanno forse bisogno anche questi apparecchi di revisione e calibrazione periodica?

Giovanni Senes 37Senigallia, 11 marzo 2011

E una quarta

Non sono forse esami derimenti ai fini dell’inquadramento diagnostico terapeutico al pari di altri svolti in laboratorio?

Giovanni Senes 38Senigallia, 11 marzo 2011

Considerazioni

� L’unica azione da fare, specifica e caratteristica, è il prelievo, che indubbiamente rientra nelle competenze dell’infermiere.

� E’ difficile affermare che inserire un campione in un apparecchio, premere un tasto e stampare un risultato sia appannaggio di specifiche competenze professionali.Giovanni Senes 39Senigallia, 11 marzo 2011

Considerazioni

E gli apparecchi per autodiagnosi?

Anche l’uso di questi configura attivitàillegittima?

Giovanni Senes 40Senigallia, 11 marzo 2011

Conclusioni

� Ogni professione sanitaria ha il suo ambito di competenza (L. 42/99).

� Ci sono attività in ogni professione che non possono essere considerate esclusive, in particolare alla luce delle nuove tecnologie.

� E’ opportuno non confondere competenze con interessi di parte extraprofessionali.Giovanni Senes 41Senigallia, 11 marzo 2011

GRAZIE

Giovanni Senes 42Senigallia, 11 marzo 2011

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