allianz - risk management e internalizzazione - parte1
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RiskRisk Management Managemente internazionalizzazionee internazionalizzazione
Francesca Douglas FlaminioSanta Margherita Ligure, 10 giugno 2011
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Afferrare il futuro!Afferrare il futuro!
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– Il Progetto nasce nel 2009 dalla partnership tra Giovani Imprenditori e Allianz– Collaborano: Centro Studi Confindustria, Demos-Step e Università Ca’ Foscari di
Venezia– Obiettivi: creare una cultura manageriale per la gestione dei rischi d’impresa
Perché?L’impresaitaliana èsotto-assicurata
Afferrare il futuro!Afferrare il futuro!RiskRisk Management e competitività: per una nuova cultura manageriale Management e competitività: per una nuova cultura manageriale
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Il progettoIl progettoObiettivi, strumenti e metodologiaObiettivi, strumenti e metodologia
analizzare la sensibilità delle imprese italiane al tema del “risk management”
promuovere nei Giovani Imprenditori una nuova cultura manageriale del rischiod’impresa
elaborare un rapporto finale sulla percezione del rischio delle PMI e sullemodalità più diffuse di “risk management”
fornire ai partecipanti una “cassetta degli attrezzi” per gestire in manieraconsapevole il rischio d’impresa
Parte qualitativa - ottobre 2009-febbraio 2010
� quattro focus-group macroregionali (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud)
� definizione temi d’indagine e perfezionamento questionario di ricerca
Parte quantitativa - marzo-giugno 2010
� indagine demoscopica (questionario su campione di 760 imprese)
� benchmark su altri paesi europei (Francia, Germania, Spagna) realizzato con lacollaborazione del Centro Studi Allianz
� analisi dei dati e realizzazione del Rapporto con il contributo del CCS
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Santa Margherita Ligure - giugno 2010Santa Margherita Ligure - giugno 2010A ciascuno il suo rischio: le imprese italiane e la gestione dell’incertezza in tempi di crisiA ciascuno il suo rischio: le imprese italiane e la gestione dell’incertezza in tempi di crisi
L’indagine Demos-Step a cura di Guido Mantovani e Paolo Gurisatti
� Reattività dell’industria italiana: rischi spesso annunciati, ma imprevisti nei tempi emodalità
� Effetti intollerabili per la maggioranza delle imprese
� Necessaria reazione strategica e organizzativa aziendale
Conclusioni� La ricerca rivela una relativa debolezza del sistema industriale italiano, dal punto di
vista della reattività: meno di un terzo delle imprese ha affrontato i rischi con“dispositivi” appropriati (ex ante)
� È possibile migliorare: la chiave di successo più promettente è legata alla flessibilitàe alla reattività organizzativa dell’impresa
� Mappa dei rischi “che non fanno dormire la notte”
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Bassa reattività
� Meno di 1/3 delleimprese ha affrontato irischi con strumentiadeguati
� Due aziende su trenon adottano dispositividi reazione ex-ante
� Ritardi nei pagamentie credit crunchcolpiscono di più gliimprenditori piccoli e igiovani, che scontanouna minore reputazionesul mercato
� Margini significativi dimiglioramento
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Variabilità
Per il 42% delleimprese i rischi attesinel 2010 sono nuovi:cresce lapreoccupazione per lacrisi di domanda edegli ordini
Resta alto l’allarmesui rischi di solvibilitàe credito, mentreaumenta l’incertezza
Cresce l’esigenza diinformazione
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Capri - ottobre 2010Capri - ottobre 2010Strategie di Strategie di risk risk management per l’impresa di domanimanagement per l’impresa di domani
Il Toolkit a cura di Guido Mantovani e Paolo Gurisatti, con il contributo di GiovanniSoffietti
� Il risk management è una tematica strategica nelle agende di top manager eimprenditori
� Una corretta gestione dei rischi può rafforzare l’organizzazione aziendale
� 7 passaggi per individuare gli strumenti più efficaci per identificare, gestire e farfruttare i rischi
• Acquisire consapevolezza• Gestire le aspettative• Misurare e mappare i rischi• Definire una strategia• Valutare la tollerabilità.• Make or buy? Gestire il rischio internamente (make) o con strumenti di mercato (buy)• Cercare la diversità “utile”
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Dagli stress test all’analisi incrociata dei modelli di valutazione,ecco i 7 step per far fruttare il rischio e trasformarlo in valore
I. Back testing
II. Benchmarking
III. Peer comparison
IV. Stress testing
V. Mapping
VI. Unknown defects
VII. Cash flow analysis
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Santa Margherita - giugno 2011Santa Margherita - giugno 2011I fattori di rischio nella competizione globaleI fattori di rischio nella competizione globale
«Le aziende italiane sono in media del 40% più piccole di
quelle dell’area dell’euro. Fra le prime 50 imprese europee per fatturato
sono comprese 15 tedesche, 11 francesi, solo 4 italiane»
«La flessibilità tipica delle piccole imprese, che in passato ha
contribuito a sostenere con successo la nostra competitività, oggi non
basta più. Occorre un maggior numero di imprese medie e grandi che
siano in grado di accedere rapidamente ed efficacemente ai mercati
internazionali, di sfruttare i guadagni di efficienza offerti dall’innovazione
tecnologica »
Mario Draghi
Considerazioni finali - Assemblea Banca d’Italia, 31 maggio 2011
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