amedeo marra clinical risk management.termoli, 15 dicembre 2012
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CLINICAL RISK MANAGEMENTparte integrante di un efficace sistema di qualità
aziendale
Il termine Risk Management o “attività sistematica digestione del rischio” indica tutte le attività, tra loro coordinate, necessarie per gestire un’organizzazione con riferimento ai rischi.
CONOSCENZACONSAPEVOLEZZA
STUDIO DELLA TEMATICA
OBIETTIVI SSN PER RISPONDERE AI BISOGNI DI SALUTE
FORNIRE PRESTAZIONI APPROPRIATE, BASATE SULL’EVIDENZA SCIENTIFICA E CON LA MINORE DOSE DI RISCHIO POSSIBILE, PER IL PAZIENTE E
L’OPERATORE
Le prestazioni sanitarie sono caratterizzate da un elevato
livello di rischio
LE PRESTAZIONI SANITARIE SONO POTENZIALMENTE PERICOLOSE, IN PARTICOLAR MODO QUELLE CHIRURGICHE E ANESTESIOLOGICHE.
SI LEDE DIFATTI L’INEGRITA’ FISICA DEL PAZIENTE ALLO SCOPO DI DETERMINARE UN MIGLIORAMENTO DEL SUO STATO DI SALUTE.
NEL CORSO DI QUESTO PROCESSO SIA IL PAZIENTE CHE L’OPERATORE SANITARIO CORRONO DEI RISCHI, CHE SICCOME NON SONO EVITABILI AL 100% DEBBONO ESSERE CONTROLLATI.
LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO DIVIENE QUINDI UN FATTORE INELUDIBILE NELL’EROGAZIONE DELL’ASSISTENZA CHE DEVE ESSERE APPROPRIATA SIA DAL PUNTO DI VISTA PROFESSIONALE CHE ORGANIZZATIVO
GLI OPERATORI DELLA SANITA’
DEVONO INNAZITUTTO FARE IN
MODO CHE LE LORO ATTIVITA’
NON PROVOCHINO DANNI
INGIUSTI E INCONSAPEVOLI
PRIMUM NON NOCERE
(TO ERR IS HUMAN Institute of Medicine
USA 1999)
AMBITO ETICO
SICUREZZA IN SANITA’ RIDUZIONE DEGLI ERRORI
AMBITO SOCIALE E POLITICO
IL PAZIENTE CHE SUBISCA UN DANNO O
PERCEPISCA DI AVER SUBITO UN DANNO
PUO’ INSTAURARE UN CONTENZIOSO.
ANCHE UN OPERATORE SANITARIO CHE
SUBISCA UN DANNO SUL LAVORO PUO’
AVVALERSI DELLE VIE LEGALI
AMBITO MEDICO-LEGALE E RISARCITORIO
NON E’ POSSIBILE ELIMINARE COMPLETAMENTE L’ERRORE IN UN SISTEMA COMPLESSO COME QUELLO AZIENDALE
PREVENZIONE CORREZIONE
CONTROLLO DELLE PERDITE FINANZIARIE LEGATE ALLA PRESENZA DEL RISCHIO(conseguenze finanziarie dovute a prolungate degenze e/o a denuncie presentate dai pazienti).
GESTIONE ASSICURATIVA
Rischio clinico è “ la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, cioè che subisca un qualsiasi danno o disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure mediche prestate durante il periodo di degenza, che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte” (Kohn, IOM 1999)l’errore è descritto come “deviazione al processo di cura che può o meno causare danno al paziente”.L’evento avverso, è un danno causato dalla cattiva gestione del caso clinico, misurabile in termini di prolungamento della degenza o della disabilità al momento della dimissione .
RISK MANAGEMENT “combinazione della probabilità che un evento accada e delle sue conseguenze”. Identificazione delle circostanze che mettono il paziente a rischio di danno e controllo di queste circostanze
Carenza di personale, copertura turni in eccedenza, prolungamenti non organizzati dell’orario di lavoro, modifiche continue del turno, mancanza di riposi, mancata fruizione delle ferie, uso eccessivo della reperibilità, richiami in servizio
Fattori di rischio a livello operativo
Bassi volumi prestazionali, assenza si alcune specialità e strutture diagnostiche, necessità di trasferimento.
Fattori di rischio a livello operativo
Mancato riconoscimento dei fattori di rischio e mancato controllo delle situazioni di rischio
Ambiente che «lascia andare come occorrenze ineluttabili»
Mancata definizione delle responsabilità
Mancata formazione e mancato controllo.
Mancata verifica dei carichi di lavoro
Cronicizzazione di situazioni a bassa performance
Mancata condivisione di regole e obiettivi,
conflitti interpersonali,sviluppo di carriera,
trasparenza nella comunicazione.
FATTORI DI RISCHIO A LIVELLO ORGANIZZATIVO
Utilizzo di personale temporaneo
Spostamenti di personale
Mancata uniformazione delle procedure e dei presidi elettromedicali (elettrocardiografi, pompe di infusione, sistemi di deposito, defibrillatori, responsabilità non chiare su manutenzione e controllo
FATTORI DI RISCHIO A LIVELLO ORGANIZZATIVO
Emergenza: comunicazione, continuità cure, triage non corretto.
Ostetricia: tempistica e opportunità del taglio cesareo, uso ossitocina
Chirurgia: errore di lato, di identità.
Psichiatria: uso corretto degli psicofarmaci, suicidi
Per tutte le specialità: consenso, mancata
previsione di un piano per le emergenze sia
intraospedaliere che intraregionali
Specialita’ a rischio
RISCHIO BIOLOGICO
l’utilizzo di nuove forme contrattuali precarie e l’incertezza che determinano;
l’invecchiamento della forza lavoro;
gli alti carichi di lavoro;
la tensione emotiva causata da violenze e molestie;
lo squilibrio tra vita privata e vita lavorativa;
eventi sentinella: assenteismo per malattia, infortuni, elevato turnover, provvedimenti disciplinari, ripetute lamentele
RISCHIO DA STRESS
RISCHIO BIOLOGICO
l’utilizzo di nuove forme contrattuali precarie e l’incertezza che determinano;
l’invecchiamento della forza lavoro;
gli alti carichi di lavoro;
la tensione emotiva causata da violenze e molestie;
lo squilibrio tra vita privata e vita lavorativa;
eventi sentinella: assenteismo per malattia, infortuni, elevato turnover, provvedimenti disciplinari, ripetute lamentele
RISCHIO DA STRESS
ERRORI
Errori: dimenticanze, sbagli , violazioni. Hanno un effetto diretto, spesso subito visibile, ma non sono sistemici
Gli errori possono essere fatti dalle persone
Pianificazione, distribuzione errata delle risorse, management e cultura non adeguate, mancata percezione dei problemi, mancato rilievo degli errori
Sono più frequenti e sistemici
Gli errori possono essere fatti dal sistema
EVENTI AVVERSI
EVENTI AVVERSI
EVENTI AVVERSI
Gestione eventi avversi
Fase 2 : Azioni di comunicazione e di contenimento del danno e/o di ristoro, con le seguenti azioni prioritarie:
1. Esprimere rincrescimento e relazionarsi con il paziente e con i familiari;
2. Attivare le azioni di sostegno agli operatori;
3. Attivare una comunicazione istituzionale esterna veritiera, completa, seria ed esaustiva;
4. Favorire la definizione stragiudiziale.
Fase 1: Analisi dell’evento con le seguenti azioni prioritarie:
1. Segnalazione dell’evento;
2. Identificazione dei fattori causali e/o contribuenti;
3. Azioni di miglioramento e valutazione.
Gestione eventi avversi
GESTIONE DEL RISCHIO
ORGANIZZAZIONE CONTESTO PERSONE
Organizzazione del lavoro,Decisioni manageriali
Barriere
Identificazione delle misure CORRETTIVE
Analisi dei fattori latenti
MODALITA’ REATTIVA
MODALITA’ PROATTIVA
EVENTO AVVERSO
rischio errore
• acquisire conoscenza sulla definizione di rischio;• IDENTIFICARE e mappare i rischi;• monitorare gli eventi a rischio;• Segnalare gli eventi avversi;• Individuare e interpretare le cause degli eventi
avversi;• Identificare quindi i correttivi organizzativi e clinici
inerenti i processi di comunicazione e ad applicare un piano di gestione del rischio nella propria realtà operativa;
• Crescita di un atteggiamento proattivo e di • strumenti per il miglioramento della qualità
L’errore è spesso il risultato di una correlazione tra fattori umani, organizzativi e tecnologici.
Le Aziende sanitarie sono difatti sistemi complessi e quindi il rischio che un evento avverso accada non potrà mai azzerarsi.
Lo scopo sarà quello di ridurre al minimo tali eventualità.
COME GESTIRE IL RISCHIO?
Errare è umano ma sapere che esistono dei rischi controllabili e lasciare che avvengano degli errori non è né etico, né civile , né economico.
L’indifferenza non paga
GESTIONE DEL RISCHIO
GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO SIGNIFICA INDIVIDUARE I RISCHI E METTER IN ATTO PROCEDURE DI PREVENZIONE E CORREZIONE.
• Sicurezza degli ambienti e delle attrezzature (safety e security);
• Sicurezza del personale;
• Sicurezza dei pazienti: rischio clinico collegabile direttamente ed
indirettamente all’attività assistenziale e clinica;
• Emergenze interne;
• Rischi economico-finanziari (effetto dei danni alle
persone e alle cose).
• Emergenze esterne (terremoti, alluvioni, bioterrorismo, catastrofi);
GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO
SISTEMA COMPLESSO
”Evento avverso di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio malfunzionamento del sistema, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario”
Ministero della Salute
EVENTO SENTINELLA
1)Procedura in paziente sbagliato; 2) Procedura chirurgica in parte del corpo sbagliata (lato, organo parte); 3) Errata procedura su paziente corretto;4) Strumento o altro materiale lasciato all’interno del sito chirurgicoche richiede un successivo intervento o ulteriori procedure;5) Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità AB0;6) Morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica;7) Morte materna o malattia grave correlata al travaglio e/o parto;8) Morte o disabilità permanente in neonato sano di peso >2500grammi non correlata a malattia congenita;9) Morte o grave danno per caduta di paziente;10) Suicidio o tentato suicidio di paziente in ospedale;
EVENTI SENTINELLA
11) Violenza su paziente;
12) Atti di violenza a danno di operatore;
13) Morte o grave danno conseguente ad un malfunzionamento
del sistema di trasporto (intraospedaliero, extraospedaliero);
14) Morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione
del codice triage nella Centrale operativa 118 e/o all’interno
del Pronto Soccorso;
15) Morte o grave danno imprevisti conseguente ad intervento
chirurgico;
16) Ogni altro evento avverso che causa morte o grave danno al
paziente.
EVENTI SENTINELLA
Il risk management e’ obbligatorio?Al vostro buon cuore!
Voglia di incrociare le dita
Preoccupazione personale
Rabbia
Incredulità
Senso di impotenza
Paura di inadeguatezza
Depressione
Rassegnazione
………………..
Marcon-Rischiosanità-Assinform
Che cosa evoca parlare di rischio clinico?
In Italia, il D.Lgs 626/94 e successive modifiche, fino alla recente D.Lgs 81/08 hanno imposto l’attenzione alla sicurezza degli operatori e degli ambienti di lavoro.
La gestione del rischio viene trattata a macchia di leopardo nelle varie regioni italiane .
Spesso i motivi che hanno mosso le Regioni sono stati il lievitare dei costi assicurativi o addirittura il mancato rinnovo della copertura assicurativa al rinnovo della polizza al verificarsi di gravi eventi avversi.
Nel Regno Unito nel 2001 è stata fondata la National Patient Safety Agency (N.P.S.A.).
In Francia, le agenzie preposte al controllo della sicurezza e della qualità in sanità sono tre.
Joint Commission on the Accreditation of Healthcare Organizations (JCAHO) a private, nonprofit organization whose mission is to continuously improve the safety and quality of care provided to the public; it does this through the provision of health accreditation and related services that support performance improvement in health care organizations. JCAHO is governed by a 28-member Board of Commissioners that includes nurses, physicians, consumers, medical directors, administrators, providers, employers, labor representatives, health plan leaders, quality experts, ethicists, health insurance administrators, and educators. The corporate members of JCAHO are the American College of Physicians-American Society of Internal Medicine, the American College of Surgeons, the American Dental Association, the American Hospital Association, and the American Medical Association.
The Joint Commission was renamed Joint Commission on Accreditation of Hospitals in 1951, but it was not until 1965 that accreditation had any official impact. In 1965 the federal government decided that a hospital that met Joint Commission accreditation met the Medicare Conditions of Participation.
Gli Usa utilizzano un sistema di accreditamento all’eccellenzaper le strutture che si impegnano ad attivare procedure di Risk Management
Raccomandazione n. 1: Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate
di Cloruro di Potassio -KCl- ed altre soluzioni concentrate
contenenti Potassio
Raccomandazione n. 2: Raccomandazione per prevenire la ritenzione
di garze, strumenti o altro materiale all’interno del
sito chirurgico
Raccomandazione n. 3: Raccomandazione per la corretta identificazione
dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura
Raccomandazione n. 4: Raccomandazione per la prevenzione
del suicidio di paziente in ospedale
RACCOMANDAZIONI MINISTERO
Raccomandazione n. 5: Raccomandazione per la prevenzione
della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0
Raccomandazione n. 6 - Raccomandazione per la prevenzione
della morte materna correlata al travaglio e/o parto
Raccomandazione n. 7: Raccomandazione per la prevenzione
della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia
Farmacologia
Raccomandazione n. 8 - Raccomandazione per prevenire gli
atti di violenza a danno degli operatori sanitari
Raccomandazione n. 9 - Raccomandazione per la prevenzione
degli eventi avversi conseguenti al malfunzionamento dei dispositivi
medici/apparecchi elettromedicali
RACCOMANDAZIONI MINISTERO
Raccomandazione n. 10: raccomandazione per la prevenzione
dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati
Raccomandazione n. 11: raccomandazione per la prevenzione
della morte o grave danno conseguenti ad un malfunzionamento
del sistema di trasporto (intraospedaliero, extraospedaliero)
RACCOMANDAZIONI MINISTERO
MANUALE PER LA SICUREZZA IN SALA OPERATORIA:
RACCOMANDAZIONI E CHECKLIST
1) Operare il paziente corretto ed il sito corretto;
2) Prevenire la ritenzione di materiale estraneo nel sito chirurgico;
3) Identificare in modo corretto i campioni chirurgici;
4) Preparare e posizionare in modo corretto il paziente;
5) Prevenire i danni da anestesia garantendo le funzioni vitali;
6) Gestire le vie aeree e la funzione respiratoria;
7) Controllare e gestire il rischio emorragico;
8) Prevenire le reazioni allergiche e gli eventi avversi della terapia
farmacologica;
9) Gestire in modo corretto il risveglio ed il controllo postoperatorio;
10) Prevenire il tromboembolismo postoperatorio;
11) Prevenire le infezioni del sito chirurgico;
12) Promuovere un’efficace comunicazione in sala operatoria;
13) Gestire in modo corretto il programma operatorio;
14) Garantire la corretta redazione del registro operatorio;
15) Garantire una corretta documentazione anestesiologica;
16) Attivare sistemi di valutazione dell’attività in sala operatoria
RIASSESTO DEL BILANCIO DELLO STATO
COMPITI A CASA
SPENDING REWIEW
DI RISERVARSI con successivi provvedimenti di definire regolamenti tesi a disciplinare le procedure di Risk management nonché le discipline per la gestione delle attività extra istituzionali e delle condizioni di esclusività/incompatibilità (omnicomprensività del trattamento economico) delle figure aziendali;
RISERVARSI , altresì, in sede di rivisitazione dell'atto aziendale secondo le emanande nuove Linee Guida di prevedere l'attivazione all’interno dell'Azienda di un sistema organizzativo finalizzato alla identificazione e prevenzione dei rischi connessi con le attività assistenziali, quale Unità di gestione del Rischio Clinico;
Tale Norma, internazionale e ad adesione volontaria al pari della ISO 9001, della ISO 14001 e della SA8000, definisce i requisiti per implementare un sistema di gestione che sia improntato alla Salute e Sicurezza sul luogo di Lavoro.
Pianificazione,
Attuazione,
Controllo
Riesame del sistema (Plan-Do-Check-Act), nell'ottica del miglioramento continuo delle prestazioni del sistema
la Salute e Sicurezza sul luogo di Lavoro (SSL) ed è conosciuto come OHSAS 18001 - Occupational Health and Safety Assessment Series.
Questi sono i concetti base che si ritrovano in tutti i sistemi di gestione:
formazione del personale, comunicazione, gestione della documentazione, controllo operativo, responsabilità, Audit, non conformità, riesame della direzione,
IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO:
Reporting, Riunioni per la sicurezza, Analisi dati epidemiologici, analisi eventi sentinelle Revisioni cartelle cliniche e SDO, Screening, Studio reclami e segnalazioni, Studio contenziosi, Osservazione, Giri per la sicurezza
ANALISI DEL RISCHIO
L’Analisi dei modi e degli effetti delle insufficienze
L’Audit clinico
DOPO UN EVENTO SENTINELLA QUALI SONO LE PROCEDURE DA INTRAPRENDERE PER CORREGGERE E PREVENIRE?
• accettazione del rischio non eliminabile;
• eliminazione dell’attività rischiosa;
• trasferimento del rischio, ad esempio tramite un contratto assicurativo;
• riduzione del rischio.
Monitoraggio
Elaborazione del rischio
1) istituzione del gruppo di lavoro;
2) pianificazione degli incontri;
3) scelta del luogo e modalità comportamentali;
4) confidenzialità;
5) regole fondamentali;
6) raccolta delle informazioni e spiegazione iniziale dell’evento;
7) definizione della sequenza temporale e spiegazione finale;
8) identificazione dei fattori contribuenti e delle cause profonde;
9) azioni di miglioramento;
10) rapporto finale.
(Da Analisys)
ROOT COURSE ANALISYS
AUDIT
58
Excessive cost cutting
Reduction in flight hours
Deficient training program
Improper crew pairing
Loss of Situational Awareness
Poor CRM
Failed to Scan Instruments
Failures in theSystem
OrganizationalFactors
UnsafeSupervision
Preconditionsfor
Unsafe Acts
UnsafeActs
Accident & InjuryCrashed into side
of mountain
The “Swiss Cheese” Model of
Accident Causation (Reason, 1990)
E’ UN SISTEMA DEPUTATO A PROTEGGERE L’ORGANIZZAZIONE E I SUOI COMPONENTI, OPERATORI SANITARI, PAZIENTI E ANCHE VISITATORI .
GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO
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