assolto dall'accusa di diffamazione pino ciampolillo

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CRITICHE AL SINDACO PORTOBELLO, ASSOLTO IL BLOGGER CIAMPOLILLO “La critica politica aveva natura di verità dimostrata dai successivi proveddimenti della prefettura e del ministro degli interni!, culminati con lo scioglimento del Comune. Con questa motivazione il GUP del Tribunale di PA, Lorenzo Matassa, ha ssolto il giornalista e blogger di Isola delle Femmine Giuseppe Ciampolillo perché il fatto non costituisce reato. Ciampolillo era stato querelato dall’ex sindaco Gaspare Portobello per un articolo pubblicato nell’aprile del 2010 sul mensile carinese “Il Vespro”, nel quale in sintesi e con espressioni “forti” invitata il primo cittadino ad assumere “atteggiamenti risoluti” nei confronti del malaffare amministrativo e mafioso. Il Giudice, nel valutare il contenuto dell’articolo, ha rilevato fra l’altro che il giornalista è stato “premonitore di future verità”. Anche il momento storico in cui è maturata la vicenda ha inciso sull’esito della sentenza: pochi giorni prima che uscisse l’articolo citato, infatti, il consiglio comunale di Isola si era riunito per deliberare su “infiltrazioni mafiose” “E’ la dimostrazione –dice Ciampolillo – che non ero un pazzo furioso che gridava a mezzo mondo circa i gravi pericoli che correvano le istituzioni a Isola delle Femmine”. CLP Isola delle Femmine 16 maggio 2014 http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2014/05/critiche-al-sindaco-portobello-assolto.html

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STUDIO LEGALE FABIO FALCONE VIA MONTEPELLEGRINO N. 135, 90142 PALERMO

TEL/FAX 091-6124255 – CELL. 347.8925218 falconefabio@tiscali.it – avvocatofabiofalcone@pec.it

Avv. Fabio Falcone Avv. Giuseppe Caltanissetta Avv. Roberto Vannucchi Dott. Pietro Salvatore Rappa Dott. Carmelo Butticè

TRIBUNALE DI PALERMO

UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI

ILL.MO DOTT. MATASSA

MEMORIA DIFENSIVA

Il sottoscritto Avv. Fabio Falcone, difensore di fiducia e procuratore

speciale di Ciampolillo Giuseppe, nato a Candela (FG) il 22.06.1946 e

residente in Isola delle Femmine (PA), via Sciascia n. 13, imputato nel

proc. pen. n. 8565/10 R.G.N.R. – 13957/10 R.G. GIP, ad

integrazione della memoria sottoposta alla cognizione della S.V.

all’udienza del 16.10.2013, espone e chiede quanto segue.

Il predetto Ciampolillo è stato chiamato a rispondere dinanzi a Codesto

Giudice del reato di cui agli artt. 595 c. 3 c.p., 13 L.n. 47/48,

asseritamente commesso in danno di Portobello Gaspare, all’epoca dei

fatti Sindaco del Comune di Isola delle Femmine, in relazione ad un

articolo pubblicato sul periodico a diffusione locale “Il Vespro”, nell’aprile

del 2010.

Orbene, l’obiettiva analisi dei contenuti del menzionato pezzo giornalistico

- condotta anche alla luce del contesto sociale in cui lo stesso è

stato redatto; nonché dei successivi riscontri giudiziari alle

problematiche affrontate dall’autore - consente di escludere in modo

assoluto qualsivoglia profilo di penale responsabilità dell’odierno imputato,

il quale si è mosso entro i confini del diritto di cronaca (e critica

politica), tracciati da consolidata giurisprudenza lungo le note direttrici

della verità, pertinenza e continenza dei formulati assunti.

§§§

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Invero, come anticipato da questo difensore nella richiamata memoria del

16.10.2013, lo scritto oggetto della querela del Portobello si sostanzia in

un accorato invito da parte del Ciampolillo all’allora primo

cittadino, perché - si riporta testualmente dall’epigrafe - “con atti

concreti respingiate le accuse che hanno visto gruppi ben individuati di

rappresentanti dei POTERI FORTI (un modo diverso di dire MAFIA) AVERVI

FAVORITO nella vittoria elettorale delle amministrative scorse … Signor

Sindaco Professore Gaspare Portobello, respinga le accuse di mafiosità

della Sua amministrazione …” .

Il messaggio rivolto dal giornalista all’odierna persona offesa, tuttavia,

non traeva origine da un pur paventato intento diffamatorio nei confronti

del denunziante, trovando piuttosto una giustificazione del tutto razionale

nei clamorosi contenuti delle coeve delibere del Consiglio

Comunale di Isola delle Femmine, consultabili sullo stesso sito

istituzionale dell’Ente Locale.

In data 12.03.2010, infatti - poche settimane prima della pubblicazione

del testo per cui è processo - l’assise civica del predetto Comune veniva

riunita per discutere del seguente argomento all’ordine del giorno:

“Infiltrazioni mafiose nell’Amministrazione di Isola delle Femmine” e, nel

corso della seduta, l’opposizione consiliare rappresentava tutta la sua

preoccupazione per l’opacità nella gestione della cosa pubblica da

parte della Giunta Portobello, individuando specifiche criticità nelle

procedure di rilascio di talune concessioni edilizie, e denunziando

inaccettabili connessioni tra taluni esponenti politici e personaggi

in vario modo riconducibili alla criminalità organizzata di stampo

mafioso (censure pienamente condivise da Prefettura e Procura della

Repubblica di Palermo, v. in tal senso Sentenza n. 132/2013 del Tribunale

di Palermo – I Sez. Civile del 10.06.2013).

Era sulla scorta dei predetti circostanziati rilievi - che saranno tutti

analiticamente riscontrati dalla Commissione Interforze, qualche mese

dopo inviata dal Ministero dell’Interno, per vagliare i presupposti per lo

scioglimento del Consiglio Comunale ex art. 143 TUEL, v. relazione del

13

Viminale del 05.11.2012, in atti - che l’odierno imputato si decideva a

scrivere la contestata lettera aperta al Sindaco pro-tempore

(pubblicata dalla rivista Il Vespro nell’aprile del 2010), chiedendo a gran

voce che questi facesse chiarezza sulla vicenda e desse prova tangibile

dell’integrità morale dell’Amministrazione dal medesimo nominata e

retta!!!

Il Ciampolillo, del resto, blogger e rappresentante di Legambiente sul

territorio, a capo dell’Associazione Isola Pulita, a buon diritto si

interessava (e si interessa) di politica locale, costituendo un punto di

riferimento per i suoi compaesani, e lecitamente pretendeva

risposte dai propri rappresentanti: elementi, questi, da cui consegue

la piena legittimazione soggettiva in capo all’autore dell’articolo de quo, e

la cristallina rispondenza ai valori ordinamentali dell’intrapresa iniziativa

giornalistica.

§§§

In quest’ottica, il veicolo scelto dal mio assistito per la diffusione

dell’appello al Portobello - un periodico generalista, distribuito (e letto) nel

solo comprensorio di Carini - contribuisce a ritenere PERTINENTE lo

scritto, palesandosi come indubbio l’interesse della comunità isolana

ad apprendere dello scandalo montante (evidentemente scoppiato per

cause estranee alla volontà dell’odierno imputato), ed eventualmente a

conoscere la versione dei fatti del primo cittadino (che, come si è

avuto modo di vedere anche in sede giudiziaria, non è mai stata fornita in

modo credibile!!!).

Sotto un profilo squisitamente formale, poi, il registro adoperato nella

stesura dell’articolo resta circoscritto entro i doverosi margini della

CONTINENZA, rappresentando tutta l’insofferenza degli abitanti di

Isola delle Femmine per una quotidianità fosca – si legge in rubrica

“i cittadini di Isola delle Femmine sono stanchi di vivere in un paese

dominato da un <<sistema cupola affaristico>>” – ed invocando

iniziative reali (e non, come osserverà acutamente il Ministro degli

Interni nella sua relazione illustrativa circa l’operato dell’Amministrazione

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Portobello, “mere operazioni di facciata”, v. documento del 05.11.2012,

depositato all’udienza del 16.10.2013) da parte dell’odierna persona

offesa, a difesa della legalità e della trasparenza della vita

pubblica!!!

Nell’indicato senso va letta, dunque, l’ulteriore notazione vergata dal

Ciampolillo ed evidenziata in contestazione: “la pianificazione del territorio

deve essere utile ai Cittadini tutti di Isola delle Femmine e non ai SOLITI

IGNOTI o lobby elettorali o affaristi o mafiosi decida lei”.

Sensato si reputa, del resto, che un elettore per bene invochi il massimo

rispetto delle regole ed una imparziale finalizzazione al bene

comune della più delicata delle attività, ad oggi riservate ai Comuni: la

redazione, approvazione ed applicazione della disciplina

urbanistica (non a caso, al momento dell’accesso presso l’Ente Locale

della Commissione Interforze, il settore maggiormente attenzionato

sarebbe stato l’Ufficio Tecnico, v. relazione prefettizia già transitata al

fascicolo).

Per quel che attiene alla tematica relativa al contegno lessicale

mantenuto dall’odierno imputato nella redazione del pezzo (che, lo si

rimarca, non impedisce certo la trattazione di problematiche serie ovvero

la formalizzazione di critiche ed interrogativi anche scottanti), questa

difesa non può conclusivamente esimersi dal rilevare come il primo

passaggio dell’articolo incriminato, pedissequamente riportato in epigrafe

– “il Vostro sporto preferito (a parte lo jogging mattutino praticato tra

l’immondizia del paese dei suoi Assessori)” – costituisca il frutto di

una malevola interpretazione da parte del querelante, distrattamente

riproposta in contestazione: giammai il mio assistito si sarebbe permesso

di insultare brutalmente i componenti della Giunta (non sfugga come lo

scritto, in nessuna sua sezione, scada in esecrabili volgarità), che

invece quotidianamente si dedicavano a passeggiare sul lungomare di

Isola delle Femmine, incuranti delle montagne di rifiuti che giacevano sulla

strada, parallele alla direttrice della corsa!!!

Sul punto, nel doveroso rispetto della prudenza della S.V., tantum sufficit.

§§§

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Infine, non può esser sottaciuto come la documentazione già versata in

atti costituisca granitico riscontro circa la fondatezza delle

preoccupazioni addotte dal Ciampolillo nell’elaborato censurato dal

Portobello: la VERITA’ delle accuse formulate dalle opposizioni (si

ribadisce, non certo dall’odierno imputato) nei riguardi dell’allora primo

cittadino di Isola delle Femmine, sbiadisce al cospetto della gravità dei

riscontri individuati dalle Forze dell’Ordine, incaricate di esaminare gli atti

prodotti dall’Amministrazione Comunale.

Le durissime espressioni utilizzate dalla Prefettura di Palermo e dal

Ministero dell’Interno per motivare il disposto scioglimento dell’Ente

Locale per infiltrazioni mafiose afferiscono a cointeressenze e legami

tra personaggi sconvenienti e politici locali, che il mio assistito aveva

soltanto temuto fossero realmente esistenti; e la scelta della Procura della

Repubblica – nella persona della Dott.ssa Mazzocco – di richiedere la

sanzione dell’incandidabilità anche per il Portobello (puntualmente

comminata dal locale Tribunale, con provvedimento in atti), in quanto

ritenuto responsabile di comportamenti di inaccettabile degrado e

parzialità nella gestione della cosa pubblica, fotografa una situazione

certamente più scandalosa di quella che il Ciampolillo chiedeva all’odierna

persona offesa di chiarire, in seno all’articolo dell’aprile del 2010.

Le prefate osservazioni - sulle quali non si insiste ulteriormente,

rinviandosi ai contenuti degli atti pubblici già prodotti nell’interesse

dell’odierno imputato - indubbiamente sostanziano una fondatissima

exceptio veritatis, che le spiegate argomentazioni poggiano tuttavia sui

solidi pilastri della correttezza formale dello scritto e della pubblica

rilevanza del contenuto, quantomeno entro il ristretto ambito (locale) di

fruibilità dello stampato.

Tutto quanto sopra premesso, si chiede che

LA S.V. ILL.MA

voglia assolvere Ciampolillo Giuseppe dal delitto ascrittogli, con formula

perché il fatto non costituisce reato.

Palermo lì 11.12.2013 Avv. Fabio Falcone

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Isola Delle Femmine 16 maggio 2014 http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it

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