colle val delsa il nuovo professionale e la didattica delle competenze

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Colle Val D’Elsa

Il nuovo professionale e la didattica delle competenze

La normativa

legge n.53/03. (detta Moratti) decreto legislativo 226/05, capo III: contiene

i livelli essenziali di prestazione per quanto concerne l’struzione e formazione professionale di competenza delle regioni. Allegato A, PECUP

legge 40/07, art. 13: riporta allo stato la competenza per quanto riguarda l’istruzione professionale che diventa quinquennale, istituisce di nuovo l’istruzione tecnica licealizzata dalla legge moratti

DPR 122/2009

IL REGOLAMENTO

Riordino degli istituti professionali - Norme generali

Art. 2 - L’identità degli istituti professionali

durata quinquennale

solida base di istruzione generale e tecnico-professionale

sviluppo, in una dimensione operativa, dei saperi e competenze necessari alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica

inserimento nel mondo del lavoro accesso all’università e all’istruzione e formazione

tecnica superiore

IL REGOLAMENTO

Riordino degli istituti professionali - Norme generali

Art. 2 - L’identità degli istituti professionali

durata quinquennale

solida base di istruzione generale e tecnico-professionale

sviluppo, in una dimensione operativa, dei saperi e competenze necessari alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica

inserimento nel mondo del lavoro accesso all’università e all’istruzione e formazione

tecnica superiore

IL REGOLAMENTOL’offerta formativa – Settori e indirizzi - Art.3, Art. 4

Settore Indirizzo Articolazione

SERVIZI

SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LOSVILUPPO RURALE

SERVIZI SOCIO-SANITARIOttico

Odontotecnico

SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIAE L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA

Enogastronomia

Servizi di sala e di vendita

Accoglienza turistica

SERVIZI COMMERCIALI

INDUSTRIAEARTIGIANATO

MANUTENZIONE EASSISTENZA TECNICA

PRODUZIONI INDUSTRIALI EARTIGIANALI

Industria

Artigianato

IL REGOLAMENTOOrganizzazione dei percorsi

Art. 5 Risultati di apprendimento – Sono declinati dalle istituzioni

scolastiche in competenze, abilità e conoscenze, sulla base di linee guida a sostegno della autonomia didattica e organizzativa

Orario complessivo – 1056 ore (32 ore settimanali)Primo biennio: istruzione generale 660 ore; indirizzo 396 oreSecondo biennio: istruzione generale 495 ore; indirizzo 561 oreQuinto anno: istruzione generale 495 ore; indirizzo 561 ore

Opzioni nelle aree di indirizzo (art. 8, comma 3 l. (c – da definire attraverso successivi decreti – incluse in un apposito elenco nazionale)

Attività e insegnamenti relativi a Cittadinanza e costituzione

IL REGOLAMENTOAutonomia e flessibilità

Art. 5 c. 3

quota di autonomia del 20% dei curricoli (nei limiti del contingente di organico annualmente assegnato alle istituzioni scolastiche e senza determinare situazioni di soprannumerarietà, negli ambiti di indirizzo definiti dalle regioni e e in coerenza con il profilo)

per potenziare gli insegnamenti obbligatori

quota di flessibilità del 35% e del 40% nel secondo biennio e nel quinto anno

per attivare ulteriori insegnamenti

IL REGOLAMENTOAllegato A - Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a

conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione per gli Istituti Professionali

Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi

integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi

agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore industria e artigianato

cultura tecnicoprofessionale che consente di operare efficacemente in ambiti connotati da processi di innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione

IL REGOLAMENTOAllegato b - indirizzi, profili, quadri orari e risultati di apprendimento

AREA DI ISTRUZIONE GENERALERisultati di apprendimento degli insegnamenti comuni agli indirizzi del settori

INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO Quadri orari e Profilo degli indirizzi previsti nei due settori

LINEE GUIDA

L’identità degli istituti professionaliGli elementi distintivi di esito uso di tecnologie e metodologie dei diversi

contesti applicativi (contesti professionali); capacità di rispondere alla domanda di

personalizzazione dei prodotti e dei servizi (Tecnici – tecnologie e metodologie)

Possesso di una cultura del lavoro che si fonda sull’interazione con i sistemi produttivi territoriali

acquisizione di una base di apprendimento polivalente, scientifica, tecnologica ed economica.

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Maria Galperti USR Lombardia

Il raccordo tra l’area di istruzione generale e l’area

di indirizzo la cultura generale, necessaria alla formazione

delle persone e dei cittadini, include una forte attenzione ai temi del lavoro e delle tecnologie;

una moderna concezione della professionalità richiede, oltre al possesso delle competenze tecniche, competenze comunicative e relazionali e di saper collegare la cultura tecnica alle altre culture, saper riflettere sulla natura del proprio lavoro, saper valutare il valore e le conseguenze dell’uso delle tecnologie nella società.

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Maria Galperti USR Lombardia

la didattica: scelte fondamentali Utilizzo della didattica di laboratorio:

apprendere in modo attivo, coinvolgente, significativo ed efficace (imparare lavorando)

utilizzo di metodi induttivi

utilizzo di metodologie partecipative

N:B: anche nell’area di istruzione generale

13

Maria Galperti USR Lombardia

la didattica: gli strumenti

raccordo tra scuola e mondo del lavoro: visite aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro.

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Maria Galperti USR Lombardia

I dipartimenti

modello organizzativo per:

favorire un maggior raccordo tra i vari ambiti di apprendimento

realizzare interventi sistematici in relazione a didattica per competenze, orientamento valutazione degli apprendimenti

presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo

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Maria Galperti USR Lombardia

Il comitato tecnico scientifico composto da docenti e da esperti del

mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica

organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo

strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro

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Maria Galperti USR Lombardia

Motivare gli studenti

Assicurare continuità tra cicli: valorizzare quello che lo studente sa e sa fare in ingresso

Orientare per tutta la durata del primo biennio: cultura dell’orientamento che privilegi la dimensione formativa e operativa

Valorizzare stili di apprendimento e abilità dello studente: variare lo stimolo didattico

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Maria Galperti USR Lombardia

“Alleanze formative” sul territorio Al fine di:

diversificare i percorsi formativi in base alle caratteristiche personali degli studenti

aiutare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali

Strumenti: poli formativi tecnico professionali, in cui si

concentra una filiera che va dall’uscita dopo la scuola secondaria di primo grado al sistema delle imprese

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Maria Galperti USR Lombardia

Progettare e valutare per competenze (Definizione di competenza dal EQF)

Operare per progetti - Chiara individuazione degli esiti e del livello di profondità e padronanza da raggiungere; tracciare il percorso di apprendimento

Valutare le competenze sviluppate:

“accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare consapevolmente con ciò che sa” - Il processo valutativo (accertamento – certificazione delle competenze – valutazione disciplinare)

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Maria Galperti USR Lombardia

Il modello INVALSI - PISA

di fronte a un test (questione o compito) lo studente dovrà essere in grado di attivare quelle abilità e conoscenze che sono richieste e farlo in maniera adeguata e consapevole.

Il valutatore dovrà costruire test in cui risultino esplicitate competenze e abilità testate in relazione a ogni singolo item o fase (e sottofase del compito)

Dovrà essere costruito un modello di registrazione degli esiti dei test che renda “tracciabile” la valutazione

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Maria Galperti USR Lombardia

Integrazione dei saperi:un valore e un principio

chiave

Integrare non significa affidarsi ad accostamenti improvvisati, quanto piuttosto impegnarsi in un’operazione di alto profilo culturale, che richiede consapevolezza, apertura mentale e grande padronanza del sapere , non disgiunto dalla volontà e dalla propensione al lavoro di equipe.

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Maria Galperti USR Lombardia

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