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Come sarà la chiesa di domani?

Ci preoccupiamo per il calo dei preti, ma chi si interroga del numero dei cristiani?

Finita questa generazione di anziani, chi frequenterà più le chiese?

“Se si incomincia con il Battesimo a posticipare la scelta a quando saranno grandi, cosa capiterà dopo?”.Se ci preoccupiamo del numero dei cristiani non dovremmo essere allo stesso modo – se non di più – della qualità della vita cristiana? le nostre comunità cosa fanno sperimentare della vita cristiana?

è la possibilità che una comunità cristiana

offre a chi cerca perché possa incontrare,

ascoltare e vivere la novità del vangelo di Gesù

Come incontrare il vangelo e accoglierlo al centro della vita

e delle sue vicende, dentro una rete di relazioni

umane che la comunità consente di sperimentare

Non è cosa facciamo o organizziamo, quale visibilità una comunità riesce ad avere,ma…

Raccontare cosa sta emergendo dopo un anno di sperimentazione.

Esplorare il rapporto tra vita-vangelo-comunità ecclesiale nel momento della nascita di un bambinoMostrare come – nel progetto di sperimentazione diocesana – si cerchi, di fare in modo che questo rapporto si realizzi

… In principio la nascita di un figlio.Gli atteggiamenti profondi, gli stati d’animo che – anche se avvertiti, studiati, preparati – continuano a dare un volto umano al generare.

Sor-presa la vita è un evento

che viene dall’alto ( e quindi la meraviglia,

lo stupore). Anche con tutte le

preparazioni che si possono fare, tutte le

previsioni studiate, tutte le collaborazioni

umane che la vita domanda, però nel

suo intimo viene da fuori dell’uomo e della

donna, non è nelle loro mani la sorgente

della vita.

I genitori amano la nuova vita; (anche se esistono atteggiamenti di rifiuto) un piccolo d’uomo crea sempre l’effetto sorriso Anche la Chiesa vede nella presenza di un piccolo, l’amore di Dio per ogni vita che nasce: il Signore è amante della vita (Sap. 11,26). Anche il figlio Gesù, nato da una donna, ai suoi discepoli insegnerà a lasciare che i bambini andassero da lui (Mc 10,14).

Rappresenta un riflesso dell’ atteggiamento di Dio nei confronti della vita?Sono tanti i gesti che esprimono questa curae attenzione alla vita che nasce e che esprimono una ricchezza pastorale:-  la preghiera per / con le mamme in attesa-  la cura dei Consultori o dei Centri per la vita- il suono delle campane per l’evento della nascita- una foto del piccolo all’altare della Madonna…

Quale legame tra vita nuova e Vangelo?

Come la Chiesa è diventata capace di suscitare l’ apertura al Vangelo, in questa intensa vicenda del generare la vita?

Come lo ha fatto, dentro alla relazione con i genitori che agiscono in nome del figlio e esercitano in una forma decisiva la propria responsabilità educativa?

La richiesta del Battesimo avvia una relazione

tra famiglia e Chiesa.Cosa esprime la Chiesa nel donare

il sacramento se non obbedire all’intenzione di

Dio?

la comunità domanda alla famiglia: cosa

chiedi alla Chiesa?

la famigliaChiede

il Battesimo

Il dialogo che nasce tra famiglia e chiesa non si risolve con una

risposta immediatamente appagante la

richiesta dei genitori né con una sorta di formalismo indifferente

della situazione dell’interlocutore che pone la

domanda.

Perché nella crisi di fede

persiste la domanda di Battesimo per i piccoli?

familiari

legati alla persona del piccolo

di religione civile

Ci accorgiamo quanto, a volte, poco vangelo

ci sia nelle motivazioni nel chiedere il sacramento, ma la

sfida pastorale è far procedere verso il Vangelo questa fede naturale, un po’ mista di tradizioni, usanze,

superstizioni…

la domanda del Battesimo aiuta anche a capire la visione cristiana dell’infanzia. Esiste anche nell’infanzia la maturità della vita cristiana. Esiste il cammino di santità anche nei piccoli;

comprendere il giusto rapporto tra libertà umana e grazia: la grazia non è nemica della vita. Il Padre non è concorrente della libertà dell’uomo, ma lo chiama e lo invita alla relazione di comunione

Il Battesimo non è solo domandare ‘alla’ Chiesa ma è un domandare ‘la’ Chiesa. La relazione viva con Gesù conduce a un’esistenza Eucaristica: fare della propria vita un’offerta graditaal Signore, in comunione con l’offerta di Gesù.

La richiesta del Battesimo esprime un orientamento con cui si guarda la vita: la vita vera è quella che

si vive ‘in’ Cristo dentro la vita della comunità ecclesiale

di soggetti perché abitualmente la relazione pastorale avviene tra sacerdote e genitori del piccolo,

di celebrazione. Ancora si fatica a percepire che con il Battesimo si entra in una nuova comunità

di percorsi pedagogici, la vita dei nuovi battezzati non viene aiutata a crescere con l’aiuto di alcuni cammini educativi di fede.

Qui la nostra comunità scopre le sue povertà

Al termine dei momenti di

contatto e di visita nelle case delle

famiglie che hanno avuto un figlio,

viene sì consegnato il Catechismo dei

Bambini (che tutti dicono il gioiello

della nostra chiesa italiana), ma pochi provano ad aprire

insieme il catechismo

regalato/ricevuto.

Una comunità adulta che è in grado di farsi carico

della fede dei suoi membri.

La comunità.

La coppia genitoriale, i legami parentali, i riferimenti amicali e

relazionali che sostengono la vita che è nata. Dentro questa

ricchezza viene a essere versato il dono di Dio. E’ opportuno che

questa ricchezza si manifesti in gesti, momenti, relazioni… tutto

questo viene assunto nella celebrazione del Battesimo e

avendo a cuore la possibilità di far continuare questi legami di

vita.

La famiglia nella sua realtà.

Conoscenza di situazioni familiari di non stabilità… Se è vero che il sacramento del piccolo non può essere utilizzato come ricatto per il sacramento dei grandi, però la presenza dei piccoli diventa in alcune occasioni, il motivo per far completare il cammino dei grandiPer la parrocchia la sperimentazioneche si sta realizzando, cerca anche di non lasciare vuoto il cammino degli sposi-genitori nella comunità.

Il card. Ruini a Valencia ha affermato: “In particolare si cerca di accompagnare quelle tante famiglie che da sole sono assai poco in grado di dare una formazione cristiana ai propri figli. Questo tipo di catechesi consente di offrire un’alternativa alla tentazione, pastoralmente distruttiva ma comunque presente in una certa aliquota del clero romano, di non amministrare il Battesimo ai bambini di famiglie – o coppie irregolari – che non diano nessuna garanzia di offrire ai loro figli una formazione cristiana”

Il Sacramento del Battesimo domanda nuovi catechisti come è avvenuto per l’iniziazione cristiana o per la preparazione al matrimonio.

Sposi-catechisti. segnoperché il sacramento interessa direttamente alcune dinamiche familiariperché nella generazione di una vita maturano alcune caratteristiche della vocazione e del sacramento del matrimonio.

La proposta di sperimentazione diocesana va dal Battesimo fino

al completamento dell’iniziazione cristiana, cioè da

zero a sei anni.

Comporta tre passaggi che fanno emergere

la figura del nuovo-cristiano dalle relazioni che lo hanno

accompagnato alla vita.

Situazione di partenza. Ogni bambino viene portato alla comunità ecclesiale ‘dai piedi degli adulti’ (S.Agostino). Tutta la celebrazione e la mistagogia successiva ha come riferimento il gruppo famiglia, con la povertà o la ricchezza delle figure presenti; a loro è chiesto di essere segno della fede ‘della Chiesa’ nella quale il figlio è battezzato;

con la crescita del bambino si può pensare anche percorsi di fede più sistematici;in particolare qui ci si rivolge ai genitori con una proposta che parte dal catechismo della CEI “Lasciate che i bambini vengano a me”,in modo che come primi educatori della fede dei figli li possano accompagnare nei passi successivi;

E’ l’ultimo tratto. Avviene quando, in forza di ciò che è maturato in rapporto alla comunità ecclesiale e al cammino di fede dei bambini, questi possono già vivere ‘a misura di ragazzo’ qualche esperienza comunitaria che li aiuti ad essere presenti nella comunità ecclesiale e a predisporsi al completamento dei passi successivi dell’iniziazione cristiana

1. E’ il metodo della rivelazione di Dio.

La parola di Dio ha preso dimora nella nostra storia e la storia umana porta in sé un messaggio di DioChiamati ad ascoltare il messaggio iscritto nella vita è il passo che la chiesa vuole compiere coi genitori, per poi ascoltare la Parola per eccellenza che Dio ha rivolto a tutto il suo popolo

2. Battesimo come inizio della vita di figli

di Dio

Da vivere tra le mura della casa.Il percorso vuole abilitare i genitori perché facciano sperimentare la vita cristiana nelle case, il quotidiano come ‘segno’ capace di parlare della vita del Signore Gesù.La famiglia con il sacramento del matrimonio diventa un soggetto che genera un cammino cristiano all’interno delle relazioni generate dalla carne e dal sangue ma trasformate dall’azione della grazia di Dio

3. la comunità condizione necessaria per la vita di fede

La fede cristiana ha una dimensione comunitaria e va fatta sperimentare già nel momento in cui ‘alla Chiesa’ si è domandato per il proprio figlio il Battesimo di Gesù Cristo.

Come diventare cristiani nella nostra

Chiesa

Alla base non la richiesta dei sacramenti ma far emergere il desiderio di diventare cristiano, perché cristiano non si nasce.I sacramenti sono visti allora come passi verso la pienezza della vita cristiana che è appunto l’eucaristia.

Nascono forme di impegno, collaborazione,Il lavoro d’equipe… ha avviato anche una revisione di progetti catechistici di una comunità parrocchiale.Coloro che sono impegnati nella catechesi pre e post-battesimali sono l’espressione di una cura educativa della comunità ecclesiale, un segno che alla comunità ecclesiale non interessa i numeri ma la qualità della vita cristiana dei suoi membri.    

Nuove disponibilità tra gli sposi e altri

catechisti,

Una pedagogia della fede

meno saltuaria e meno legata solo

alla celebrazione dei sacramenti.

Non si chiede ai ragazzi anni e anni di catechismo.

Si offre agli adulti della comunità, soprattutto agli sposi-genitori gli aiuti e i sostegni necessari perché svolgano il compito di primi educatori della fede che loro spetta.    

Realizzare tra comunità ecclesiale e famiglie una possibilità di relazioni e di reciproca comunicazione molto più assidua della presenteQuesto non è sufficiente per dire che allora nelle famiglie sia presente un cammino di fedeCercare passi importanti per l’educazione alla fede di un’età che è tra le più sensibili della vita di ogni uomo, soprattutto nel tratto da 0 a 6 anniSi verificano passi significativi anche per quelle coppie che per la propria situazione matrimoniale vedrebbero problematici i rapporti tra la comunità ecclesiale, auto-escludendosi da ogni possibile coinvolgimento

La chiesa vuole riscoprire nell’evangelizzazione il suo senso

ultimo e lo scopo del proprio servizio.

Il Vangelo compie sempre per primo la sua parte: ci mostra come la ‘buona notizia’ della nascita di un nuovo bambino apre passi di ricerca della luce piena e della

gioia sicura che viene dalla vita di Gesù.

Sempre le nostre comunità ecclesiali sono riportate ai primi

passi della Chiesa, nel mattino di Pasqua.

Il Cristo risorto precede i suoi in Galilea, terra delle genti, bisogna

seguirlo, Lui ci ha lasciato un esempio perché ne seguiamo le

orme.Ci precede in Galilea Gesù, nella terra delle genti, se accettiamo

che la Galilea possa essere anche una casa nella quale una nuova

vita è venuta al mondo.

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