dalla russia con sospetto navalny, il dissidente nato …...perfetto il controllo delle temutissime...

Post on 01-Mar-2021

4 Views

Category:

Documents

0 Downloads

Preview:

Click to see full reader

TRANSCRIPT

Verità MAKTI'DI28 MARZO 2017

DALLA RUSSIA CON SOSPETTO

Navalny, il dissidente nato con la camiciaIn un Paese dove la repressione è spietata, l'avvocato quarantenne ha scontato pene molto blande per le sue azioni: una voltaun solo giorno di carcere; un'altra i domiciliari, ma lo lasciavano uscire di casa. Sorge un dubbio: è un «provocatore» di Putin?diLARISGAISER

• A un annodalle elezionipresidenzialiin Russia lac a m p a g n aelettorale pareessere iniziata

con l'arresto dell'avvocatoquarantenne Alexey Navalny,accusato d'aver organizzatouna manifestazione senza ledovute autorizzazioni e con-dannato a 15 giorni di prigio-ne. Navalny, blogger molto se-guito in patria, è rappresen-tato dalla maggioranza deimedia occidentali come unodei leader dell'opposizionepolitica russa, ovvero comeinstancabile combattenteper i valori della democrazia edella libertà. Il suo arresto haprovocato l'immediata rea-zione - per lo più di condannanei confronti dei metodi sbri-gativi di Putin - del mondo po-litico e delle varie associazio-ni impegnate peri diritti civiliin giro per il mondo. Tuttaviala Russia è da sempre un pae-se complesso dove le cose ra-ramente sono come appaio-no, soprattutto quando cis'invischia nelle lotte per ilpotere. Coloro che giudicanoin maniera superficiale gli av-venimenti, rischiano di per-dere la credibilità sul lungotermine. In un Paese nel qua-le gli oppositori, quelli seri,

Quand'era in caricaalla regione diKirovju condannatoa 5 anni per unjurtoda 500.000 euroVenne scarceratogiàVindomani,prima ancorache potesse chiederela revisione del caso

muoiono in «fortuiti» inci-denti stradali, vengono uccisida sistemi malavitosi paralle-li, sono dimenticati in carcereoppure sono costretti, comeGarry Kasparov, all'esilio, larelativa libertà con cui da an-ni Alexey Navalny riesce adesprimersi pubblicamente fasorgere qualche dubbio sullaportata e sulle premesse dellasua lotta contro Putin. Il gio-vane avvocato moscovita, di

SALISCENDIPAPAFRANCESCO

Un milione dipersone adaccoglierlonella suaintensissimavisita a Milano.Un successogigantesco.

Ma chi è, questo pontefice? Unrivoluzionario che scardina ipilastri su cui la Chiesa si è rettaper due millenni, 0 il messodi Dio che sta rifondandola religione? Con una bizzarria:le telefonate a Eugenio Scalfari,che puntualmente (anchedomenica scorsa) se ne vanta.

POLIEDRICO Navalny è stato nel cda della compagnia aerea di bandiera russa, la storica Aeroflot. Nel 2013 si candidò a sindaco di Mosca, raccogliendo il 26% delle preferenze

origini ucraine, presunto lea-der dell'opposizione, non hamai accusato direttamente ilpresidente russo di alcun fat-to concreto per il quale il suopotere potesse essere messorealmente in discussione.

AEROFLOTNavalny dopo essersi laureatoall'Università dell'amiciziatra i popoli - dedicata in pas-sato a Patrice Lubumba e uti-lizzata per preparare i leadersocialisti della galassia inter-nazionale sovietica - si è spe-cializzato in sicurezzaall'Università delle finanzedel governo della Federazio-ne russa, ed è stato successi-vamente nominato nel comi-tato di amministrazione dellacompagnia aerea di bandiera,Aeroflot. Durante questo pe-riodo ha accumulato il picco-lo patrimonio che gli ha per-messo di formare una fami-glia, comprarsi un apparta-mento e gestire le numerosesanzioni economiche che ivari tribunali della Federa-zione gli hanno comminato

fino a oggi. Lavorando per Ae-roflot è divenuto consulentedell'aeroporto moscovitaSheremetyevo e ha iniziato apubblicare sul suo blog le in-formazioni comprovanti lamalagestione di cui entrava, amano a mano, in possesso. Intal modo è divenuto veloce-mente noto al vasto pubblico.Da allora compra piccole quo-te societarie delle maggioriaziende nazionali, in modod'avere accesso ai dati socie-tari e portare alla luce even-tuali connessioni politico-manose. Studiando dati aper-tamente reperibili, investigae documenta la corruzionedilagante in Russia e attaccavari personaggi politici. Coltempo, al blog si aggiunge laFondazione anticorruzjone,con uffici propri e personaleregolarmente impiegato, chesi finanzia con la raccolta difondi tra i simpatizzanti.Nel 2012 Alexey Navalyn ac-cusò pubblicamente di cor-ruzione il vice primo mini-stro, nonché l'uomo più riccodel governo, Igor Shuvalov.

Pochi mesi dopo aver dimo-strato, sempre con documen-ti pubblicamente disponibili,la sua verità, Navalyn venneaccusato d'aver rubato500.000 euro di legname du-rante il periodo in cui era con-sigliere della regione di Kirov.Condannato a 5 anni di pri-gione, venne liberato il giornodopo.

DELICATEZZEL'avvocato non aveva nem-meno fatto in tempo a chiede-re la revisione del processo 0inoltrare la richiesta di com-mutazione della pena, che ilpubblico ̂ ministero, seguen-do una procedura del tuttosconosciuta al sistema pro-cessuale, aveva già richiestola riscrittura della sentenza.Nelle stesse ore migliaia dipersone protestavano inpiazza, senza autorizzazione,a favore della liberazione diNavalyn. Nessuno veniva ar-restato o fermato.L'anno dopo, nel 2013, sullascia della sua notorietà, ven-ne convinto a candidarsi a

sindaco di Mosca. Portò a ca-sa un 26% di voti degno di no-ta, tuttavia pochi giorni dopola polizia arrestò sia lui siasuo fratello Oleg, con un'ac-cusa di frode per attività ille-cite collegate a una loro socie-tà di spedizioni. I giudici con-dannarono entrambi a 3 annidi prigione, ma ad Alexey lapena venne immediatamentecommutata in arresti domici-liari nonostante, per il codicepenale russo, gli arresti do-miciliari non siano previstitra le forme di esecuzionedella pena. Il condannato,rendendosi conto della con-traddizione, non rispettò maii limiti impostigli e costrinseper mesi le guardie carcera-rie dedicate al controllo dellacasa, perplesse, a seguirlomentre usciva normalmente,incontrava persone e dirigevala sua fondazione. Nessunointervenne. Nonostante le va-rie condanne e i non pochi pe-riodi di fermo, il blog non hamai subito un oscuramento ouna censura. L'attivista nonha mai smesso di scrivere i

propri commenti, nemmenonei periodi di carcere.A dicembre 2016 ha attaccatol'integrità e la credibilità delprocuratore generale dellaRepubblica, Yuri Chaika, di-mostrando la rete clientelaredel figlio e le sue connessionicon un noto esponente dellamalavita locale.

MEDVEDEVQuando, qualche giorno, do-po Putin riferiva in Parla-mento della necessità di unalotta seria alla corruzione di-lagante, le telecamere dellatelevisione di Stato si soffer-mavano sul viso di Chaika. Inquesti giorni a trovarsi sottoattacco è il premier, DimitriMedvedev.Solo l'ultimo di una Usta dipersonaggi scomodi al pro-tettore di Navalyn che devonoessere politicamente meno-mati? All'Occidente la tesipiacerebbe poco, ma la possi-bilità che Navalyn sia unagente provocatore di Putin èpiù che concreta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

È arrivata allapresidenzadella Cameragrazie acoincidenzefortunate eirripetibili.Una magnifica

occasione? Macché! È divisiva esi è rivelata soprattutto miope,con una visione politica eculturale ristretta. Così sispiega l'ultima prodezza,l'esibizionistica aggressione aPaola Perego, come senella Rai non ci fosseroben altri, scandalosi, problemi.

Il ministrodell'Internoraccoglieun notevolesuccesso(conil questore diRoma, GuidoMarino):

neanche un minimo incidente,nel vertice per i 60 anni deiTrattati europei. Ineccepibile latutela delle 27 delegazioni,perfetto il controllo delletemutissime manifestazioni.Per l'Italia, di fronte al mondo,esemplare professionalitàdelle forze dell'ordine.

I B r o i B M g Nonostante laWF ^ % botta del 4

| dicembre,e sono passatiquasi 4 mesi,l'ex premiercolleziona unaserie di errori

tanto elementari quantoimpressionanti. L'ultimo è damanuale, ciò che non si devemai fare in politica. Accusare unavversario (il M5s in questocaso) di ciò di cui si è, per primi,facilmente accusabili: la vogliadi occupare poltrone. Unaclassica proiezione freudiana?

Viene in mentequella celebrebattuta in unfilm di NanniMoretti: «Mi sinota di più sevado, oppurese non vado?».

Ha fatto bene, Draghi, adisertare il vertice europeo. Tuttilo hanno notato e hanno detto,più 0 meno tutti, cheera assente l'unico personaggioche tiene in piedi l'Europa. Senon ci fosse, si sarebbegià sgretolata. Ma domaniè un altro giorno e si vedrà.

Nellacomunicazionel'erroremicidialeè statodi dichiararsi«coglione».Molti lo

pensavano soltanto. Mal'autogiustificazione, di frontealle notizie che emergono dalleindagini, assume un significatoambiguo, sinistro. Aspettiamogli esiti giudiziari. Il pasticciaccionon sembra più attribuibilesolo alla famiglia Tulliani.

[a cura di Cesare Lanza]

top related