didattica speciale: approccio metacognitivo e cooperativo
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DIDATTICASPECIALE:APPROCCIOMETACOGNITIVOE
COOPERATIVOTFASOSTEGNO
a.a.2018/201927agosto2019
Prof.ssaMariaGraziaTaffi
ARGOMENTILEZIONE
•PROCESSICOGNITIVIEAPPRENDIMENTO•LEFUNZIONIESECUTIVE•LADIDATTICAMETACOGNITIVA•LESTRATEGIEDIDATTICHE•IMPARAREASTUDIARE
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PROCESSICOGNITIVIEAPPRENDIMENTO
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L’APPRENDIMENTO COME PROCESSO
•L’ATTODIAPPRENDERE
•Processo complessoaltamentevariabileasecondadellapersonae
deicontesti5
L’APPRENDIMENTO COME PROCESSODallericerchedelleneuroscienze…
•Apprendimentocomecambiamentodinaturaincrementale•“ Processo attraverso il quale le conoscenze sonoacquisite, elaborate o modificate attraverso lostudio, l’addestramento e l’esperienza ( Ford eLerner,1992, p. 73)
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PROCESSOPERCHÉ…
•Haluogonelcorsodeltempo• Sirealizzainrelazioneadunobiettivochesaràvalutato• Siarticolainprocessisottostantiinunarelazionegerarchicaperquestodevetradursiinunaseriediprocedureoperative•Apprenderenonsignificanecessariamenteacquisirenuoveconoscenzemasignificasemprecostruire•Haluogoconl’esperienzadiretta,l’addestramento,lostudio
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PROCESSOINQUANTO
• Deverisolversiinunincremento:• Delleconoscenze,dellecapacità possedute,dellacomplessità deicomportamentimessiinatto
LACOMPLESSITA’DEVEESSERECRESCENTECONPERCORSIDIAPPRENDIMENTO
FONDATISULLAGRADUALITA’
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L’IMPORTANZADELTEMPO
• L’apprendimento come processo dello sviluppo è unacostruzione graduale:• Sintesi di numerosi cambiamenti a breve tempo checonducono, a lungo termine all’emergere di nuoveconoscenze e nuove capacità (Fischer e Granott, 1995)• La gradualità non implica la linearità.
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- È un PROCESSO INTERSOGGETTIVO nel quale ildocente:
a) favorisce la costruzione delle strutture cognitiveb)fa scoprire la progressiva possibilità di aggregare iquadri concettuali ricavati dall’esperienzaall’interno di repertori via via più formali, chepermettono, poi, a ciascun allievo di apprendere
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Avvienenellamisuraincuiglielementidibasesonoinmovimento:- gliinput efficaciincidonosull’azione- l’azionesimodificapositivamenteeproducerisultati- irisultatiritornano,diventanonuoviinput
Laconsapevolezzadell’alunnoagisceeincidesullesuccessiveazioniinuncontinuoanelloricorsivo
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ATTENZIONEMEMORIALILLLINGUAGGIOCODIFICAEDECODIFICA
APPRENDIMENTOLILSCRITTURALETTURACALCOLO
PROCESSICOINVOLTINELL’APPRENDIMENTO
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1. CONTESTOMOTIVAZIONEINTELLIENZA
STILI
ATTEGGIAMENTOMETACOGNITIVO
AUTOEFFICACIAAUTOSTIMA
CONTESTO
RELAZIONI
Situazionestimolo
AttenzioneMemorialavoro
PERFORMANCE
MemoriaLungoTermine
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LE FUNZIONI ESECUTIVE NELPROCESSOAPPRENDIMENTO
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•PerleneuroscienzeeperlapsicologiacognitivarisultanoimportantileFUNZIONIESECUTIVE
•Abilità che rendono gli individui in grado distabilire degli obiettivi, delineare strategie divolta in volta nuove ed efficaci perraggiungerli e, con il variare delle situazioni edelle richieste ambientali, di adattare i pianidi azione.
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• Competenzecomplessemediatedalleareecorticaliprefrontali• CompitodelleFEnonconsistenellosvolgereparticolarioperazionimadiCOORDINAREIPROCESSIattuatidaaltreareedelcervelloediventanofondamentaliquando:• aumentaladifficoltàdelcompito• Ènecessarioeseguirepiùattivitàparallelecoordinandolefraloro• Losvolgimentorichiedeun’organizzazioneriferitaaprecisicriteritemporali• Ilcompitononèstrutturatomalasciaspazidiambiguitàeincertezza
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Entranoingioconeicompitinonordinari,cioèinquellesituazioniacuinonsiamoabituati
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Penningtone Ozonoff individuanoleseguentiFE
1- ATTENZIONESOSTENUTA2.MEMORIADILAVORO3.FLESSIBILITA’COGNITIVA4.INIBIZIONEDELL’IMPULSOADAGIRE5.AUTOCONTROLLO6.PIANIFICAZIONE7.STRATEGIEPERRAGGIUNGEREL’OBIETTIVO9.UTILIZZODELFEEDBACKNELLASCELTADELL’AZIONE
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FUNZIONIESECUTIVEUNACLASSIFICAZIONE
• ATTENZIONESOSTENUTA• MEMORIA• FLESSIBILITA’COGNITIVA• INIBIZIONEDELL’IMPULSOADAGIRE-autoregolazione• USARESTRATEGIEPERRAGGIUNGEREL’OBIETTIVO
• PROBLEMSOLVING• PIANIFICAZIONE• RAGIONAMENTO
BASE COMPLESSE
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1- ATTENZIONE Insiemediprocessineuropsicologicicheconsentonodiconcentrarelaconsapevolezzasuaspettirilevantidell’ambienteesternoecontemporaneamentediinibireglistimolidistraenti(VallarPapagno,2007)
SELEZIONAREGLISTIMOLIRILEVANTINELFLUSSODELLEINFORMAZIONIRISULTAVITALE,CONSENTEDICONTROLLAREL’
AMBIENTEEMETTEREINATTOCOMPORTAMENTIADEGUATIALLESITUAZIONI 20
• Nonrichiedonosforzoattentivoointerazionispecifiche(es.allacciarsilescarpe… andareinbici).
1- ATTENZIONE
PROCESSIAUTOMATICI
PROCESSICONTROLLATI
• Richiedono sforzo attentivo o interazionispecifiche (es. prendere una decisione…risolvere un problema…)• Si basano sulla consapevolezzasull’intenzionalità esigono attenzione,pianificazione e controllo
DUEPROCESSICHEINTERAGISCONO
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LECOMPONENTIStatodiattivazione:TonicamantenimentodellaprestazioneperuntempoFasicaincrementodellacapacitàdirispostainseguitoadunaperturbazione
1- ATTENZIONE
ALLERTA
A.SELETTIVASelezionedeglistimoliinentrataelaborarliinrelazionealloscopoprefisso.Questafocalizzazioneaumentalecapacitàdielaborazionenelcompitocognitivo– richiedemoltaenergiamentalemaancheconcentrazione22
LECOMPONENTI
Dettaanchevigilanzaèlacapacitàdiprestareattenzioneperunperiodoprolungato– captareindizinonostanteperiodiprolungatiincuiquestisonoassenti.
1- ATTENZIONE
A.SOSTENUTA
A.DIVISA Prestareattenzioneapiùstimolisimultaneamente
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Difficoltàattentive
manifestazioni
1- ATTENZIONE
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ATTENZIONEECONCENTAZIONE
1- ATTENZIONE
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LACONCENTAZIONEELOSTUDIO
•Concentrarsi significa rivolgere tutta l’attenzionea ciò che vogliamo ricordare ed è il presuppostodi ogni processo di apprendimento.•Molti alunni in difficoltà di apprendimentopresentano difficoltà nella concentrazione
1- ATTENZIONE
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CAUSEDELLEDIFFICOLTA’DICONCENTRAZIONE
• Elementofortementedisturbantinell’ambiente
Fattoriesternisfavorevoli
• Conflittimalessere• Atteggiamentoversolostudio
Fattorifisico-psichici
• PocoesercizioScarsitàdi
allenamento
1- ATTENZIONE
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TRAININGPERAUMENTARELAMEMORIASELETTIVA:
• Controllodelcorpoperselezionareglistimolispostandol’attenzionesulcompito
Fase1
Fase2
Fase3
Fase4
•Puliziadelsetting
•Controllodellapostura
•Consegnaetaraturadeitempi
•Monitoraggioeattenuazioneintervento
1- ATTENZIONE
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2- MEMORIA La funzione che ci permette di codificare ,conservare nel tempo e recuperare leinformazioni tratte dalla nostraesperienza immagazzinate ancheattraverso i processi di attenzione
COMPOSTADAUNASERIEDISISTEMIINTERCONNESSICOMPLESSISIPUO’AFFERMARECHE“NONABBIAMOUNAMEMORIAMAMOLTE
MEMORIE”(Baddeley,1984)29
ELABORAZIONEMNESTICAIPROCESSI(Cornoldi 1986)
• Inputiningressotrasformatoneltipodicodicechelamemoriaaccetta/riconosce
Codifica(encoding)
• Mantenimentodell’informazionecodificata
Immagazzinamento(storage)
• Recuperoeriutilizzodell’informazioneRecupero(retrieval)
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TRESISTEMIDIMEMORIAHumanInformationProcessingAtkinson eShiffrin,(1986)
• L’informazionerestaimmagazzinataperuntempomoltobreve(0,25– 2”)
Memoriasensoriale
• L’informazionepermaneda10”a30”Memoriaabrevetermine
• L’informazionepuòpermaneretuttalavita
Memoriaalungotermine
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MEMORIASENSORIALE•Primo contenitore dove entrano le informazioni in memoria.Si tratta di una memoria di brevissima durata e di ridottedimensioni che può essere considerata come una tracciamnestica di ciò che catturano i nostri sensi.•Meccanismo che aiuta il cervello a costruire una sensazionedi continuità tra le varie percezioni del mondo garantendouna certa stabilità delle nostra esperienza nel mondo.•DUE principali serbatoi: la memoria visiva e quella uditiva.(ma anche olfattiva, gustativa, tattile)
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MEMORIAABREVETERMINE
•LaMemoria a breve termine (MBT) è un sistema acapacità limitata: possiamo trattenere pocheinformazioni nella nostra mente per un breveperiodo di tempo.• In media il limite di capienza è di 7 unità (variazione + -2)•Si misura facendo memorizzare stringhe di numerio sequenze di parole
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MEMORIADILAVORO• Il concetto di memoria di lavoro, introdotto da AlanBaddeley e Graham Hitch (1974), ha esteso ilsignificato di memoria di breve termine proponendoche essa sia costituita da una serie di sistemiinteragenti.• Il modello di Baddeley e Hitch proponeva che i processidel pensiero umano avvenissero in un sistema dedicatoa immagazzinare informazioni nella memoria di brevetermine
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• La ML è l’aspetto operativo-funzionale della MBT,implicata in processi cognitivi come il calcolo mentale, laripetizione di parole, la codifica di lettura e scrittura….• Sistema deputato al mantenimento e all’elaborazionetemporanea delle informazioni mentre si effettua uncompito.•Permette di mantenere vivo il ricordo degli elementi con iquali si viene in contatto per utilizzarli ai fini di unobiettivo.
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MEMORIADILAVORO
LOOPFONOLOGICO TACCUINOVISUOSPAZIALE
elaborazionedimaterialelinguistico
Elaborazionedimaterialevisivo-
spaziale
SISTEMAESECUTIVOCENTRALE
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• L’ESECUTIVOCENTRALERAPPRESENTAILNUCLEODELLAMEMORIADILAVOROCHESVOLGEFUNZIONIATTENTIVE,DICONTROLLODIDECISIONE• SOVRAINTENDEALFUNZIONAMENTODEIDUESITEMIPERIFERICI:
• ILCICLOFONOLOGICO• ILTACCUINOVISUOSPAZIALE
SISTEMAESECUTIVOCENTRALE
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• DISPOSITIVOINGRADODICONSERVAREINFORMAFONOLOGICAUNNUMERORISTRETTODIINFORMAZIONI• SICOMPONEDIDUESOTTINSIEMI
LOOPFONOLOGICO
SISTEMADICONTROLLOARTICOLATORIO MAGAZZINOFONOLOGICO
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• SISTEMAMULTIFORMECOSTITUITODADUECOMPONENTI:
VISIVALegataagliaspettivisivi
SPAZIALELocalizzazionedeglistimoli
TACCUINOVISUOSPAZIALE
AnchequestosistemasicaratterizzapercapacitàlimitataIMPORTANTEPERLAGESTIONEDELLEIMMAGINIEPERL’ORIENTAMENTOGEOGRAFICOEPERCOMPITISPAZIALI
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MEMORIAALUNGOTERMINE• Sistemacomplessocheriguardasiailmantenimentodidaticheunaseriedimeccanismieprocessimentalicheagisconosuidati.• Esistonodiversitipidimemoriaalungotermine• SEMANTICA• EPISODICAEAUTOBIOGRAFICA• PROCEDURALE• IMMAGINATIVA
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STRATEGIEDIMEMORIA
• REITERAZIONE ripetizione mentale utile nei compiti checoinvolgonolamemoriadilavoro• La reiterazione meccanica consiste nel ripetersi più voltequanto si vuole memorizzare a livello subvocalico o vocalico.Essa viene anche chiamata ripetizione di mantenimento inquantoserveamantenerel’informazionenellooparticolatorio.• A un gradino superiore abbiamo la ripetizione integrativa, incui si ripete il materiale cercando di comprenderlo ecollegandolo alle informazioni chepossediamoattraversounosforzocognitivo.
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• L’ASSOCIAZIONE consiste nel collegare le nuoveinformazioni da ricordare con qualcosa difamiliare, come ad esempio accade quandocolleghiamo un numero di telefono nuovo connumeri a noi familiari, come i nostri anni o ilnumerocivico,ecosìvia.
STRATEGIEDIMEMORIA
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• La MEDIAZIONE riguarda la trasformazione diqualcosa di difficile da ricordare in qualcosa di piufacile attraverso la formazione di un legame(mediatore)traciòcheèdifficileeciòcheèfacile•Un mediatore nella tecnica della parola chiave è ditipoimmaginativo,mapuòessereancheverbale.
STRATEGIEDIMEMORIA
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• L’ORGANIZZAZIONE è una strategia che, basandosisulle conoscenze precedenti, crea una struttura cheleghi insieme in modo coerente e organico leinformazioniinarrivo.• È una strategia piu complessa delle precedenti, maproprioperquestopiuefficace.•Quando ilmaterialeègia diper sében strumurato, ilsoggemo è facilitato nel compito di cogliere questaorganizzazioneeutilizzarla.
STRATEGIEDIMEMORIA
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• L’ORGANIZZAZIONE del materiale puo essere rappresentatagraficamente attraverso schemi o mappe, tabelle, disegnischematici.• Il vantaggio mnemonico è maggiore quando è lo studentestesso a elaborare la sua organizzazione del materiale e arappresentarlo graficamente secondo la modalita piuopportuna, in relazione al materiale stesso e alle proprieconoscenze.• Lacapacitàdiunlizzarebenee inmodoautonomolastrategiarichiede tempo ed esercizio, che è compito dell’insegnanteprogettare,realizzare,verificare.
STRATEGIEDIMEMORIA
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http://www.fisica.uniud.it/URDF/masterDidSciUD/materiali/pdf/did_meta.pdf
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• Si intende l’insieme dei processi cognitivi che consentonoalla persona di cambiare schema comportamentale inbase ad un feedback ricevuto.• Il nostro adattamento all’ambiente, è dovutofondamentalmente all’abilità di cambiare strategiad’azione e di pensiero passando in rassegna, mentalmentee in modo rapido, differenti piani d’azione e catene dipensieri per rispondere ai cambiamenti repentini che siverificano in un ambiente dinamico colmo di stimoli cheentrano anche in competizione tra di loro (Richter & Yeung, 2012).
3- FLESSIBILITA’COGNITIVA
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•} Apprendimentodinuoveazioni•} Comportamentinuovicherichiedonol’esecuzionediunanuovasequenzadiazioni•} Azionicheimplicanopianificazioneedecisioni•} Azioniincuiènecessariocorreggereglierrori•} Azionidifficili•} Attivitàincuiènecessarioautoregolarsiconuncostantemonitoraggiodelpropriocomportamento•} Azioniincuiincuibisognasuperarerisposteabituali
3- FLESSIBILITA’COGNITIVA
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DEFINIZIONE
• Insieme delle attività cognitive che anticipano e regolano ilcomportamento e consentono di eseguire una sequenza diazioni al fine di raggiungere una meta•Attività simbolica che consiste nel prefigurare unasequenza di azioni sufficiente per raggiungere un obiettivo
3- PIANIFICAZINE
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• Il processo di PIANIFICAZIONE è connesso con la capacità diverificare monitorare i piani di azione, operare la loroimplementazione. Coinvolge diverse funzioni mentali:• L’ATTENZIONE,• L’ASTRAZIONE• ILRAGIONAMENTO• LAMEMORIADILAVORO• LAFORMULAZIONEDIUNPIANODIAZIONE• ILMONITORAGGIO• LAVALUTAZIONE
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STRATEGIE
•Potenziare le abilità di pianificazione significaintervenire su abilità superiori•Primo passo che l’insegnante deve fare è laspiegazione della situazione per poi guidarlo nelladeduzione nel ragionamento nella ricerca di situazionilogiche.• In seguito potrà guidarlo nella scansione degli step dipianificazione. 52
RISOLVEREUNPROBLEMA• PROBLEMFINDING- siidentificailproblemacomesituazionedidisagiochenecessitadisoluzione• PROBLEMSETTING– sidefinisconoilproblemael’obiettivodaraggiungere“dov’èl’ostacoloalmiomododiagireconsuetoeabituale?”• BRAINSTORMING – sidefinisceun’ampiagammadipossibiliipotesidisoluzione(attivazionepensierodivergente)• DECISIONMAKING– dopoavervalutatoipuntidiforzaedidebolezzavalutatalarealizzabilitàelepossibilitàdisuccessodiciascunaidea,siscegliel’ipotesiritenutapiùefficace• DECISIONTAKING– siapplical’ipotesidisoluzionepresceltaesenevalutapoigliesiti
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PROBLEMSOLVINGPIANIFICAZIONEAttività metacognitivedicontrollo
COMPRENSIONE PRIMADIINZIARE ILLAVORO…RIFLETTI- Quellochestaiperaffrontareèunproblema? -Cosasaisucomesiprocede?- Haiincontratoaltrevolteproblemisimili?
PREVISIONE PRIMADIINZIARE ILLAVORO… PREVEDI- Chiocosatipuòesserediaiuto? - Diquali/quanti strumentiavraibisogno?- Quantotempohaiadisposizione?
PIANIFICAZIONE PRIMADIINZIARE ILLAVORO… ORGANIZZATI- Identificachiaramenteilproblema– Lavorerai ingruppoodasolo?– Procuratiglistrumenti– scegliilmetododipresentazione– stabilisciitempidilavoro
MONITORAGGIO MENTRESVOLGI ILCOMPITO…CONTROLLASeisullastradacorretta?– Cosavaeliminatoecosalasciare?–Ilcompitotisembrafacileodifficile?- Senonriesciaproseguirecosapuoifare?- Quellaevideziata tisembraunasoluzionepossibile?– Seisicurodiavervalutatotuttelepossibilità?
VALUTAZIONE QUANDOHAIRISOLTOILPROBLEMA…GUARDAINDIETROLefasidiprevisioneepianificazionet sonostatiutilipergiungereallasoluzione?– Hailavoratobene?– Avrestipotutofarediversamente?– Laprocedurautilizzatapotrebbeessertiutileinaltresituazioni?– Haiavutoqualchedifficoltà?– Comelehaisuperate?
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PROCESSI DI APPRENDIMENTO… TRA STILE E INTELLIGENZA
• Oltreallefunzioniesecutiveiprocessidiapprendimentodalpuntodivistacognitivosonoinfluenzatidalledifferenzeindividuali• Leimplicazionipedagogichecoinvolgonol’apprendimentoeimetodidiinsegnamento• Ledifferenzepossonomanifestarsiinterminiquantitativiequalitativi• STILIDIAPPRENDIMENTO(Sternberg – Crispiani)• INTELLIGENZEMULTIPLE(Gardner)
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TRA STILE E INTELLIGENZA…
•GLISTILIDIAPPRENDIMENTOESTRATEGIE
VISIVOVERBALE
ABC
VISIVONONVERBALE UDITIVO CINESTETICO
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STIMOLAREGLIALLIEVIA…
• PRENDEREAPPUNITIINCLASSEERILEGGERLIACASA• RIASSUMEREPÉRISCRITTOQUANTOSIÈLETTO• PRENDERENOTEDELLEISTRUZIONIPERICOMPITIELELEZIONI• ACCOMPAGNAREGRAFICIEDIAGRAMMICONSPIEGAZIONISCRITTE• ELENCAREPERISCRITTOCIÓCHESIDESIDERARICORDARE• AVEREISTRUZIONIOSPIEGAZIONISCRITTE
VISIVOVERBALEABC
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STIMOLAREGLIALLIEVIA…
• USAREDISEGNIMAPPEMULTIMEDIALIINCUIINSERIREPAROLECHIAVEIMMAGINIGRAFICIEDIAGRAMMIPERRICORDAREITERMINIERIASSUMEREILMATERIALEDASTIDIARE• USAREILCOLORENELTESTOPEREVIDENZIARELEPAROLECHIAVENELLEMAPPEPERDIFFERENZIAREIDIVERSICONTENUTIEILIVELLIGERARCHICI• SFRUTTAREGLIINDICITESTUALIPRIMADILEGGEREILCAPITOLODIUNLIBRO• CREAREIMMAGINIMENTALIDIQUELLOCHEVIENEASCOLTATOOLETTO,UTILIPERILRECUPERODEICONTENUTI
VISIVONONVERBALE
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STIMOLAREGLIALLIEVIA…CINESTETICO
• FAREPROVENELLEMATERIEINCUIÈPOSSIBILETRASORMAREINPREATICACIÓCHESIDEVESTUDIARE• SUDDIVIDEREINMANIERACHIARAIMOMENTIDISTUDIODAQUELLIDIPAUSA• LAVORAREINFORMALABORATORIALE• ALTERNAREIMOMENTIINCUISISTASEDUTIAMOMENTIINCUICISIALZA• CREAREMATERIALEPERLOSTUDIO
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• PRESTAREMOLTAATTENZIONEALLESPIEGAZIONEINCLASSE• SFRUTTAREILRECUPEROELAVERBALIZZAZIONEDELLECONOSCENZEPREGRESSE• RICHIEDERESPIEGAZIONIORALIAGLIINSEGNANTI• REGISTRARELELEZIONIASCUOLA• REGISTRARELAPROPRIAVOCEMENTRESIRIPETE• USARESOFTWEREDISINTESIVOCALIEAUDIOLIBRI• LAVORAREINCOPPIA
UDITIVO
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STIMOLAREGLIALLIEVIA…
• USAREDISEGNIMAPPEMULTIMEDIALIINCUIINSERIREPAROLECHIAVEIMMAGINIGRAFICIEDIAGRAMMIPERRICORDAREITERMINIERIASSUMEREILMATERIALEDASTIDIARE• USAREILCOLORENELTESTOPEREVIDENZIARELEPAROLECHIAVENELLEMAPPEPERDIFFERENZIAREIDIVERSICONTENUTIEILIVELLIGERARCHICI• SFRUTTAREGLIINDICITESTUALIPRIMADILEGGEREILCAPITOLODIUNLIBRO• CREAREIMMAGINIMENTALIDIQUELLOCHEVIENEASCOLTATOOLETTO,UTILIPERILRECUPERODEICONTENUTI
VISIVONONVERBALE
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DIDATTICA METACOGNITIVA• Filone di DIDATTICA SPECIALE che riguardal’autoregolazione consapevole nell’apprendimento
• L’attenzioneèrivoltaaformarequelleabilitàmentalisuperioridiautoregolazionechevannoaldilàdei“semplici”processicognitiviprimari(es.:leggere,calcolare,ricordare,etc.).• STRATEGIEDISELEZIONE• STRATEGIEDIORGANIZZAZIONE• STRATEGIEDIELABORAZIONE
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PROCESSI DI APPRENDIMENTO… E DIDATTICA METACOGNITIVA
• L’approcciodidatticoinsistesulconcettodiMETACOGNIZIONE
•Renderel’alunnoconsapevoledellemodalitàdistudioPERLUIpiùottimali.•Faracquisirecoscienzadeiprocessichepresiedonol’apprendimento
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CARATTERISTICHE DELLA DIDATTICA METACOGNITIVA
•ESPLICITAZIONE•AUTOMATIZZAZIONE•INTERAZIONE
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DIDATTICA METACOGNITIVA IN 7 PASSICORNOLDI,DeBeni,e GruppoMT,1993
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PRIMO PASSO•DESCRIVEREINMODOCHIAROACOSASERVELASTRATEGIAECOMEAPPLICARLA•Descrizionechiaradellefasi•Spiegazionedelperchéusarla•Cosapermettedifare•Quandopuòessereutile
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SECONDO PASSO
•ATTIVARELEESPERIENZEPREGRESSE•Rilevarecosaglistudentisanno•Brainstorming…•Colloquioclinico…
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•VALUTAREILLIVELLODIPRESTAZIONEDEGLISTUDENTI•Conoscereilivellodisviluppo•Fornireaglistudentifeedbacksullorolivellodicompetenza•Obiettiviconcordati
TERZO PASSO
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QUARTO PASSO
•FARELADIMOSTRAZIONEDELLESTRATEGIEEDELLEAUTOISTRUZIONI•Porsicomemodello(modeling)•Faredimostrazionedicomeusarelstrategiainuncontesto•Usareleautoistruzioni
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QUINTO PASSO
•ORGANIZZARELAPRATICACOLLABORATIVA•Organizzareattivitàingruppooacoppia•Tutoring• Insegnamentoreciproco•Usocollaborativodellastrategia
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SESTO PASSO
•ESERCITARELAPADRONANZAINDIVIDUALE•Accertarsicheglistudentiabbianocompresolastrategiaelasannoutilizzareognunoiesercitaautonomamente•L’insegnanteliguidaeforniscedeifeedback•Attenuazionedegliaiuti
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SETTIMO PASSO
•PROMUOVERELAGENERALIZZAZIONE
•Riflessionicollettiveinsiemeoapiccoligruppiognivoltachesipresentiunasituazioneapplicabileconstrategieacquisite
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•LADIDATTICAMETACOGNITIVAINTERVIENESUQUATTROLIVELLIDIVERSICHERAPPRESENTANOALTRETTANTEDIMENSIONIBENDISTINTEDELLAMETACOGNIZIONE,ANCHESESTRETTAMENTEINTERCONNESSE
DIDATTICA METACOGNITIVA E LIVELLI
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QUESTIONIDIDIDATTICA
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• Fornireaglialunniinformazionisulfunzionamentodellamenteadattandolaallesituazionievolutiveedicapacità.• FavorirelastrutturazionediunaTEORIADELLAMENTE• (conoscenzesiadinaturacognitivacheemozionale)
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Treaspettidaconsiderare(Ianes,2001)
FUNZIONAMENTOTIPICO
LIMITIEVARIABILITA’INDIVIDUALE
STRATEGIEPERINFLUENZARE
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STRATEGIETRAINING
• Questionarieconversazioniperstimolareglialunniarifletteresu• 1 FUNZIONAMENTOINGENERALEletturevideosulfunzionamentodellamentesullamemoria/attenzione/emozioni– domandeesplorative“Comefunzionalamemoria?”“Quantitipidimemoriacisono?”- “Quandoèpiùfacilestareattenti?”…• 2.LIMITIDELPROCESSOgiochidimemoriaeriflessionesuquanteinformazionimanteniamonellaMBT… Narrazionierievocazioniconriflessioniguidate• 3STRATEGIEPERINFLUENZARE ilprocessostrategiediinterconnessione–gliorganizzatorianticipatilaguidacondomandestimolo…• https://www.airipa.it/wp-content/uploads/2013/12/Articolo-Friso-Drusi-Cornoldi_Difficolt%C3%A0-di-Apprendimento_18-3-2012-2013.pdf
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Rendersicontoche,nellamenteumana,sisvolgeunanotevoleVARIETÀDIATTIVITÀDIFFERENTImainterconnessetradiloro:
- immagazzinamentodiinformazioni- successivaricercaerecupero- autosservazionedelleproprieprestazioni- confrontodiquesteosservazioniconstandard piùomenoelevati- emozioniestatid’animo(paura,ansia,collera,gioia)- sogno,immaginazione,desiderio,dubbio,sospetto- farepianieprogetticoncreti- etc.
UTILEAGLISTUDENTIPER…
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UTILEAGLIINSEGNANTIPER…
• comprendere i meccanismi alla base delfunzionamento cognitivo, delle funzioni esecutive e illoro ruolo nell’apprendimentoesplicitare le difficoltà di apprendimento derivanti daquadri clinici• integrare queste conoscenze nella propria praticaeducativo-didattica quotidiana, e promuoverePEI/PDP efficaci e rispondenti alle reali esigenze deglialunni
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• Introspezione,autoanalisieautoconsapevolezza.• Aquestolivellolacentraturaèsusestessi• Sivuolefavorireunapprezzamentodicapacitàelimitidellapropriamente• Importanzadellamediazionedell’educatoresoprattuttoneglialunniconBES• Usoripetutodifeedback
• Interventieducativiperl’AUTOREGOLAZIONE COGNITIVA• StrategiediAUTOISTRUZIONE• StrategiediMONITORAGGIO
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L’AUTOREGOLAZIONE COGNITIVA
•Rendere l’allievo maggiormente autonomo nellagestione del proprio processo di apprendimento• Training condotti con tali strategie hanno prodottosignificativi risultati con alunni con disabilitàintellettiva sul piano dell’apprendimento•Ruolo attivo dell’allievo migliore motivazione eautostima personale
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L’AUTOREGOLAZIONE COGNITIVA:AUTOISTRUZIONE
• L’AUTOISTRUZIONE . Significa rivolgere a se stessi istruzioni,aiuti suggerimenti per agire o pensare in un determinatomodo; in questo modo l’alunno parla a se stesso e siautoregola.• Alcune categorie fondamentali:• 1. eseguire vari passi comportamentali o cognitivi previstidall’analisi del compito;• 2. domande di controllo per anticipare i contenuti o verificare ilcorretto andamento della situazione.
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• L’AUTOISTRUZIONE FU UTILIZZATA CON BAMBINIIPERATTIVI E IMPULSIVI DAGLI STUDI DIMEICHEMBAUM E GOODMAN.•Questi bambini avevano la tendenza a commettereerrori perché eseguivano compiti senza una riflessionesistematica o completa. Per insegnare una maggioremetodicità e attenzione, l’insegnante si poneva damodello.• L’ASPETTO DIDATTICO: l’insegnante mentre esegue ilcompito, parla ad alta voce con se stesso, cioè sifornisce autoistruzioni su quello che deve fare.
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MODELLODIMEICHEMBAUM.L’autoistruzioneverbalesiarticolain5fasi:
• 1.MODELINGCOGNITIVO:l’insegnanteesemplificaleautoistruzioniadaltavoce,mentresvolgeluistessol’attivitàincuil’alunnodovràapprendereadutilizzarelecapacitàdiautoistruzione;• 2.GUIDAESPLICITA:l’insegnantepronunciaadaltavoceleautoistruzioni,mentrelostudenteesegueilcompito;• 3.AUTOISTRUZIONEESPLICITA:lostudenteesegueilcompito,autoistruendosi adaltavoce;• 4.AUTOISTRUZIONERIDOTTA:lostudenteesegueilcompito,autoistruendosi avocesemprepiùbassa,• 5.AUTOISTRUZIONEIMPLICITA:lostudenteesegueilcompitousandoil“linguaggiointerno”perfornirsilevarieistruzioni. 88
89
• Qualeargomentotrattavailmaterialecheholetto/studiato/scrittoieri?• Comesicollegaaquellocheabbiamofattonell’ultimalezione?• Qualepensochesaràl’argomentodellalezionedioggi?• Qualèl’introduzionedellalezionedioggi?• Perchéquestoargomentoèimportanterispettoaquellochegiàso?Quantipuntiprincipali/secondarihadiscussol’insegnante?• Chetipodidomandepotrebberoessercinellaverifica?• Cisonodeipuntichenonmisonochiari?• Èutilecheparliconl’insegnante?
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VARIABILIPSICOLOGICHEDIMEDIAZIONE
•Riguardaalcunevarabilipsicologichecheinfluisconosull’apprendimentoesullecapacitàdelbambinodi:•adottareunatteggiamentoMETACOGNITIVO•AttivareprocessiMETACOGNITIVI
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VARIABILIPSICOLOGICHEDIMEDIAZIONE
•STILIDIATTRIBUZIONE(LocusofControl)•PERCEZIONEDIAUTOEFFICACIA•AUTOSTIMA•MOTIVAZIONE
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