evangelium vitae 3.pdf · 2014-01-23 · evangelium vitae capitolo iii non uccidere la legge santa...
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AL CUORE
DELL’
EVANGELIUM VITAE
3° incontro
EVANGELIUM VITAE
Il Vangelo della vita sta al cuore
del messaggio di Gesù (n. 1)
Cuore di Gesù, re e centro di tutti i cuori,
abbi pietà di noi
• Ogni minaccia alla dignità e alla
vita dell'uomo non può non
ripercuotersi nel cuore stesso
della Chiesa, non può non
toccarla al centro della propria
fede nell'incarnazione redentrice
del Figlio di Dio.
EVANGELIUM VITAE
EVANGELIUM VITAE CAPITOLO III NON UCCIDERE
LA LEGGE SANTA DI DIO
• «Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti» (Mt 19,
17): Vangelo e comandamento
• «Domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo» (Gn 9, 5): la
vita umana è sacra e inviolabile
• «Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi» (Sal 139/138, 16):
il delitto abominevole dell'aborto
• «Sono io che do la morte e faccio vivere» (Dt 32, 39): il dramma
dell'eutanasia
• «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini» (At 5, 29): la
legge civile e la legge morale
• «Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Lc 10, 27):
«promuovi» la vita
CAPITOLO III
Con queste parole l'Istruzione Donum vitae
espone il contenuto centrale della
rivelazione di Dio sulla sacralità e
inviolabilità della vita umana.
CAPITOLO III
«La vita umana è sacra perché, fin dal suo
inizio, comporta "l'azione creatrice di Dio" e
rimane per sempre in una relazione speciale
con il Creatore, suo unico fine. Solo Dio è il
Signore della vita dal suo inizio alla sua fine:
nessuno, in nessuna circostanza, può
rivendicare a sé il diritto di distruggere
direttamente un essere umano innocente».
CAPITOLO III Assunto e portato a compimento nella
Legge Nuova, il precetto «non uccidere»
rimane come condizione irrinunciabile per
poter «entrare nella vita» (cf. Mt 19, 16-19).
In questa stessa prospettiva, risuona
perentoria anche la parola dell'apostolo
Giovanni: «Chiunque odia il proprio fratello è
omicida e voi sapete che nessun omicida
possiede in se stesso la vita eterna» (1 Gv
3, 15).
CAPITOLO III
Sin dai suoi inizi, la Tradizione viva della
Chiesa — come testimonia la Didachè, il più
antico scritto cristiano non biblico — ha
riproposto in modo categorico il
comandamento «non uccidere»:
CAPITOLO III «Vi sono due vie, una della vita, e l'altra
della morte; vi è una grande differenza fra di
esse... Secondo precetto della dottrina: Non
ucciderai... non farai perire il bambino con
l'aborto né l'ucciderai dopo che è nato... La
via della morte è questa: ... non hanno
compassione per il povero, non soffrono con
il sofferente, non riconoscono il loro
Creatore, uccidono i loro figli e con l'aborto
fanno perire creature di Dio;»
CAPITOLO III
«allontanano il bisognoso, opprimono il
tribolato, sono avvocati dei ricchi e giudici
ingiusti dei poveri; sono pieni di ogni
peccato. Possiate star sempre lontani, o
figli, da tutte queste colpe!»
CAPITOLO III Pertanto, con l'autorità che Cristo ha
conferito a Pietro e ai suoi Successori, in
comunione con i Vescovi della Chiesa
cattolica, confermo che l'uccisione diretta e
volontaria di un essere umano innocente è
sempre gravemente immorale. Tale dottrina,
fondata in quella legge non scritta che ogni
uomo, alla luce della ragione, trova nel
proprio cuore (cf. Rm 2, 14-15), è
riaffermata dalla Sacra Scrittura, trasmessa
dalla Tradizione della Chiesa e insegnata
dal Magistero ordinario e universale. (n.57)
CAPITOLO III
Fra tutti i delitti che l'uomo può compiere
contro la vita, l'aborto procurato presenta
caratteristiche che lo rendono
particolarmente grave e deprecabile.
Il Concilio Vaticano II lo definisce, insieme
all'infanticidio, «delitto abominevole».(n.58)
CAPITOLO III Alcuni tentano di giustificare l'aborto
sostenendo che il frutto del concepimento,
almeno fin a un certo numero di giorni, non
può essere ancora considerato una vita
umana personale. In realtà, «dal momento
in cui l'ovulo è fecondato, si inaugura una
vita che non è quella del padre o della
madre, ma di un nuovo essere umano che si
sviluppa per proprio conto. Non sarà mai
reso umano se non lo è stato fin da allora.
CAPITOLO III A questa evidenza di sempre... la scienza
genetica moderna fornisce preziose
conferme. Essa ha mostrato come dal primo
istante si trovi fissato il programma di ciò
che sarà questo vivente: una persona,
questa persona individua con le sue note
caratteristiche già ben determinate. Fin dalla
fecondazione è iniziata l'avventura di una
vita umana, di cui ciascuna delle grandi
capacità richiede tempo, per impostarsi e
per trovarsi pronta ad agire»
CAPITOLO III Anche se la presenza di un'anima spirituale
non può essere rilevata dall'osservazione di
nessun dato sperimentale, sono le stesse
conclusioni della scienza sull'embrione
umano a fornire «un'indicazione preziosa
per discernere razionalmente una presenza
personale fin da questo primo comparire di
una vita umana: come un individuo umano
non sarebbe una persona umana?».
CAPITOLO III • Del resto, tale è la posta in gioco che, sotto il
profilo dell'obbligo morale, basterebbe la sola
probabilità di trovarsi di fronte a una persona
per giustificare la più netta proibizione di ogni
intervento volto a sopprimere l'embrione
umano.
• «L'essere umano va rispettato e trattato
come una persona fin dal suo concepimento
e, pertanto, da quello stesso momento gli si
devono riconoscere i diritti della persona, tra i
quali anzitutto il diritto inviolabile di ogni
essere umano innocente alla vita»
CAPITOLO III La disciplina canonica della Chiesa, fin dai
primi secoli, ha colpito con sanzioni penali
coloro che si macchiavano della colpa
dell'aborto e tale prassi, con pene più o
meno gravi, è stata confermata nei vari
periodi storici. Il Codice di Diritto Canonico
del 1917 comminava per l'aborto la pena
della scomunica. Anche la rinnovata
legislazione canonica si pone in questa linea
quando sancisce che «chi procura l'aborto
ottenendo l'effetto incorre nella scomunica
latae sententiae», cioè automatica
CAPITOLO III Pertanto, con l'autorità che Cristo ha
conferito a Pietro e ai suoi Successori, in
comunione con i Vescovi — che a varie
riprese hanno condannato l'aborto e che
nella consultazione precedentemente citata,
pur dispersi per il mondo, hanno
unanimemente consentito circa questa
dottrina — dichiaro che l'aborto diretto, cioè
voluto come fine o come mezzo, costituisce
sempre un disordine morale grave, in
quanto uccisione deliberata di un essere
umano innocente.
CAPITOLO III Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e
sulla Parola di Dio scritta, è trasmessa dalla
Tradizione della Chiesa ed insegnata dal
Magistero ordinario e universale.
Nessuna circostanza, nessuna finalità,
nessuna legge al mondo potrà mai rendere
lecito un atto che è intrinsecamente illecito,
perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel
cuore di ogni uomo, riconoscibile dalla
ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa.
PERCHE‘ GIOVANNI PAOLO II
RIAFFERMA IN MODO COSI‘
PERENTORIO E DECISO LA
POSIZIONE MAGISTERIALE
SULL‘ABORTO?
Resistite fortes in fide
• Riferendosi alla situazione della Chiesa di
oggi (1972), il Santo Padre (Paolo VI)
afferma di avere la sensazione che "da
qualche fessura sia entrato il fumo di
satana nel tempio di Dio". C'è il dubbio,
l'incertezza, la problematica, l'inquietudine,
l'insoddisfazione, il confronto. Non ci si
fida più della Chiesa...E' entrato il dubbio
nelle nostre coscienze, ed è entrato per
finestre che invece dovevano essere
aperte alla luce"
Resistite fortes in fide
• «Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida
del primo profeta profano che viene a
parlarci da qualche giornale o da qualche
moto sociale per rincorrerlo e chiedere a
lui se ha la formula della vera vita. E non
avvertiamo di esserne invece già noi
padroni e maestri. È entrato il dubbio nelle
nostre coscienze, ed è entrato per finestre
che invece dovevano essere aperte alla
luce.
Resistite fortes in fide
• «Dalla scienza, che è fatta per darci delle
verità che non distaccano da Dio ma ce lo
fanno cercare ancora di più e celebrare
con maggiore intensità, è venuta invece la
critica, è venuto il dubbio. Gli scienziati
sono coloro che più pensosamente e più
dolorosamente curvano la fronte. E
finiscono per insegnare: "Non so, non
sappiamo, non possiamo sapere".
Resistite fortes in fide
• «Anche nella Chiesa regna questo stato di
incertezza. Si credeva che dopo il Concilio
sarebbe venuta una giornata di sole per la
storia della Chiesa. È venuta invece una
giornata di nuvole, di tempesta, di buio, di
ricerca, di incertezza».
Omelia di Paolo VI
Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo
Giovedì, 29 giugno 1972
L'AVVERTIMENTO DI PAOLO VI
• «C'è un grande turbamento in questo
momento nel mondo della Chiesa, e ciò
che è in questione è la fede. Capita ora
che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel
Vangelo di san Luca: "Quando il Figlio
dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede
sulla Terra?". Capita che escano dei libri in
cui la fede è in ritirata su punti importanti,
che gli episcopati tacciano, che non si
trovino strani questi libri.
L'AVVERTIMENTO DI PAOLO VI • «Questo, secondo me, è strano. […] Ciò
che mi colpisce, quando considero il
mondo cattolico, è che all'interno del
cattolicesimo sembra talvolta predominare
un pensiero di tipo non cattolico, e può
avvenire che questo pensiero non cattolico
all'interno del cattolicesimo diventi domani
il più forte. Ma esso non rappresenterà
mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che
sussista un piccolo gregge, per quanto
piccolo esso sia». (A Jean Guitton 8 settembre 1977)
QUERINIANA ANNO 1977
• Alfons Auer: prete diocesano e ordinario
di teologia morale alla facoltà di teologia
cattolica all‘Università di Tubinga.
• Stephan H. Pfurtner: domenicano,
direttore dello studio domenicano di
Walberberg e ordinario di teologia morale
all‘Università di Friburgo in Svizzera.
• Philippe Roqueplo: domenicano,
consigliere ecclesiastico alla Union
catholique des Scientifiques francais.
Insegna filosofia e scienze nell‘Institute
catholique di Parigi.
• Jacques Marie Pohier: prete
domenicano, professore e vice rettore
nella facoltà di Le Saulchoir. Si occupa del
discorso interdisciplinare tra morale,
teologia e psicologia.
• Enda McDonagh: professore di teologia
morale ed è stato decano della Facoltà di
teologia del St. Patrick‘s College di
Maynooth Irlanda.
• Daniel Callahan: laico cattolico USA. È
suo il grosso volume Abortion: Law,
Choise and Morality 1970
• Carlos Josaphat Pinto de Oliveira:
docente di teologia morale nell‘Università
di Friburgo.
• Enrico Chiavacci: vice presidente
dell‘Associazione teologica italiana per lo
studio della morale.
• Alfons Auer: prete diocesano e ordinario
di teologia morale alla facoltà di teologia
cattolica all‘Università di Tubinga.
«Per efficacemente opporsi all‘atroce
miseria degli aborti si dovrà affrontare anche
la questione della sterilizzazione. Quale
aiuto per i coniugi più anziani non dovrebbe
essere totalmente indiscutibile»
• Stephan H. Pfurtner: domenicano,
direttore dello studio domenicano di
Walberberg e ordinario di teologia morale
all‘Università di Friburgo in Svizzera.
• «Contraccezione responsabile per evitare
gravidanza indesiderata»
• Nel memorandum evangelico-cattolico,
alla cui introduzione ha collaborato il card.
Dopfner, si dichiara sostenibile la
depenalizzazione dell‘aborto su
indicazione medica.
• Stephan H. Pfurtner: domenicano,
direttore dello studio domenicano di
Walberberg e ordinario di teologia morale
all‘Università di Friburgo in Svizzera.
• «Ma si può a tutti i costi pretendere da un
non ancora nato, o da sua madre, o dalla
famiglia un‘esistenza pesantemente
gravosa? L‘intangibilità della vita umana la
si deve completare con la vita degna di un
uomo».
• Philippe Roqueplo: domenicano, consigliere
ecclesiastico alla Union catholique des
Scientifiques francais. Insegna filosofia e
scienze nell‘Institute catholique di Parigi.
La sola giustificazione filosofica consisterà,
mi sembra, nel dire che questo embrione
non è autenticamente umano, perché
nessuno ne ha voluto fare un uomo.
Questo mi sembra che valga anche nel caso
dell‘embrione di una donna, che, non
appena capisce di essere incinta, decide di
abortire.
• Philippe Roqueplo:
L‘embrione è destinato a diventare uomo
soltanto qualora la madre, nel cui seno si
trova, vi consenta.
Ora il problema dell‘aborto è tutto qui.
(«No, monsignore» in Politique Hebdo, n. 7)
• Jacques Marie Pohier: prete domenicano,
professore e vice rettore nella facoltà di Le
Saulchoir. Si occupa del discorso
interdisciplinare tra morale, teologia e
psicologia.
«Molte persone, nella mia chiesa,
affermano: la legalizzazione dell‘aborto
conduce all‘eugenismo, all‘eutanasia,
all‘infanticidio. Ora, dal semplice punto di
vista dei fatti, tutto questo è falso. Mi si
indichi un solo paese in cui questo è
avvenuto». FALSA PROFEZIA
• Daniel Callahan: laico cattolico USA. È
suo il grosso volume Abortion: Law,
Choise and Morality 1970
«La mia posizione è che l‘aborto sia da
concedere legalmente dietro richiesta fino
alla 12a settimana di gravidanza: questo
aborto è giustificabile moralmente in certe
circostanze»
• Daniel Callahan: laico cattolico USA. È
suo il grosso volume Abortion: Law,
Choise and Morality 1970
«Quando la vita umana incomincia e quando
la vita umana, una volta cominciata, merita o
richiede pieno rispetto, sono due questioni
diverse»
Risposta della Arendt
• ―La concezione dei diritti umani è naufragata nel
momento in cui sono comparsi individui che
avevano perso tutte le altre qualità e relazioni
specifiche, tranne la loro qualità umana. […]
I superstiti dei campi di sterminio, gli internati dei
campi di concentramento e gli apolidi hanno
potuto rendersi conto che l'astratta nudità
dell'essere-nient'altro-che-uomo era il loro
massimo pericolo”.
Ancora la Arendt
―Il loro distacco dal mondo, la loro
estraneità sono come un invito all'omicidio,
in quanto che la loro morte rimane priva di
qualsiasi conseguenza per i sopravviventi.
Se li si uccide, è come se a nessuno fosse
causato un torto o una sofferenza‖.
Karl Rahner
• Teologo e filosofo tedesco (Friburgo in Brisgovia
1904 - Innsbruck 1984). È considerato tra i
maggiori teologi cattolici del sec. 20º.
• Amplissima e varia è la sua produzione
teologica: più di 30 volumi e, complessivamente,
circa 1600 pubblicazioni.
Karl Rahner
• Entrato nei gesuiti nel 1922 e ordinato prete nel
1932. È stato professore ordinario di discipline
teologiche nelle università di Innsbruck, di
Monaco (sulla cattedra che fu di R. Guardini), di
Münster.
• Partecipò come esperto al concilio Vaticano II e
fu membro (1969-73) della Commissione
teologica internazionale.
Karl Rahner
• ―Nessun teologo affermerà di
poter portare la prova che
l‘interruzione volontaria di
gravidanza sia, in ogni caso, un
omicidio.‖
Karl Rahner
• ―Sarebbe pur lecito pensare che, una volta
ammessa l‘esistenza di un serio e positivo
dubbio circa l‘autentica fisionomia umana
del materiale sperimentale, parlino a
favore dell‘esperimento (sugli embrioni
umani) solidi argomenti i quali, soppesati
dalla ragione, risultino più forti dell‘incerto
diritto vantato dall‘esistenza solo dubbia di
un uomo‖
RISPOSTE
E
CONFUTAZIONI
A QUESTI SCIAGURATI
Padre Giorgio Maria Carbone
• Se il corpo non avesse l‘anima sarebbe
cadavere. Il corpo è tale perché è animato
e la mia anima è un‘anima umana ed è la
mia, perché è questo corpo.
• Ad esempio, nelle fasi iniziali della vita, un
neonato eserciterà prevalentemente le
attività cosiddette vegetative, poi una volta
cresciuto quelle conoscitive o volitive, ma
è sempre lo stesso soggetto che presiede
a tutte queste attività.
Padre Giorgio Maria Carbone
• Il nuovo organismo vivente a quale specie
apparterrà? Dipende dalla specie vivente
cui appartengono i gameti, cioè l‘ovocita e
lo spermatozoo. Da che mondo è mondo
quando un elefante si incontra con una
―signora elefante‖, nasce un elefante;
quindi, se lo spermatozoo è della specie
homo sapiens sapiens e se l‘ovocita è
della stessa specie, il nuovo organismo
vivente che ne deriva sarà un essere della
specie umana.
Padre Giorgio Maria Carbone
• Quindi, l‘anima è una e ciò che conta non
è tanto il fatto che adesso eserciti
determinate attività. Ciò che conta è che
abbia la capacità reale di svolgere quelle
attività. Quindi l‘argomento di quegli
abortisti che dicono che l‘embrione nei
primi giorni di vita non ha l‘anima perché
non è capace d‘intelligenza è un sofisma
perché l‘anima c‘è, anche se non esercita
ancora l‘attività raziocinativa.
IMMACOLATA CONCEZIONE • Il beato Duns Scoto risolve la problematica
tomista della discesa dell'anima nel feto
umano, affermando che in ogni
concezione vi è immediatamente anche
l'animazione. Ogni essere umano è
sempre concepito come ―persona‖, senza
ritardi di tempo, di materia o di forma.
• Nel medesimo istante in cui Maria fu
concepita, Dio le infuse l‘anima e le diede
la grazia che la preservò dal peccato
originale.
IMMACOLATA CONCEZIONE • «Con l'autorità di Nostro Signore Gesù
Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e
Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo
rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la
beatissima Vergine Maria fu preservata, per
particolare grazia e privilegio di Dio
onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù
Cristo Salvatore del genere umano, immune
da ogni macchia di peccato originale fin dal
primo istante del suo concepimento, e ciò
deve pertanto essere oggetto di fede certo ed
immutabile per tutti i fedeli»
―INEFFABILIS DEUS‖ DEL SOMMO PONTEFICE PIO IX
«Que soy era Immaculada Counceptiou»
«Io sono l'Immacolata Concezione»
VISITAZIONE
• «In quei giorni Maria si mise in viaggio
verso la montagna, in fretta, e si diresse
verso una città della Giudea. Entrata nella
casa di Zaccaria salutò Elisabetta. Appena
Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il
bambino sussultò nel suo grembo.
VISITAZIONE
• «Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed
esclamò: ―Benedetta tu fra le donne e
benedetto il frutto del tuo grembo. A che
debbo che la madre del mio Signore
venga a me? Ecco appena il tuo saluto è
giunto ai miei orecchi il bambino ha
sussultato di gioia nel mio grembo. E
beata colei che ha creduto
nell‘adempimento di ciò che il Signore le
ha detto‖».
CAPITOLO III
• La valutazione morale dell'aborto è da
applicare anche alle recenti forme di
intervento sugli embrioni umani che, pur
mirando a scopi in sé legittimi, ne
comportano inevitabilmente l'uccisione. È
il caso della sperimentazione sugli
embrioni, in crescente espansione nel
campo della ricerca biomedica e
legalmente ammessa in alcuni Stati
Sperimentazione sugli embrioni
• Vietato l‘uso degli animali, su cosa si farà
la sperimentazione scientifica? Ovvio,
sugli embrioni umani
• Progetti di questo tipo già esistono.
Avvenire cita gli ―Esnats‖, sostenuti
dall‘Unione Europea, che lavorano
appunto sugli embrioni umani come
alternativa alle cavie animali.
Sperimentazione sugli embrioni
• ESNATS stands for Embryonic Stem
cell-based Novel Alternative Testing
Strategies and aims at developing a novel
toxicity test platform based on embryonic
stem cells (ESCs), in particular human
ESC (hESCs) to accelerate drug
development, reduce related R&D costs
and propose a powerful alternative to
animal tests.
• http://www.esnats.eu/
CAPITOLO III
si deve affermare che l'uso degli embrioni o
dei feti umani come oggetto di
sperimentazione costituisce un delitto nei
riguardi della loro dignità di esseri umani,
che hanno diritto al medesimo rispetto
dovuto al bambino già nato e ad ogni
persona.
VACCINI (DIS)«UMANI»
• Alcuni vaccini sono prodotti
tramite l‘utilizzo di linee cellulari
umane prodotte dai bambini/e
abortiti/e volontariamente.
VACCINI (DIS)«UMANI»
RIFLESSIONI MORALI CIRCA I VACCINI
PREPARATI A PARTIRE DA CELLULE
PROVENIENTI DA FETI UMANI ABORTITI – giugno 2005 - Pontificia Accademia per la Vita
Oggi i vaccini che sono incriminati
poiché usano linee cellulari umane, WI-
38 e MRC-5, ottenute da feti abortiti
sono i seguenti:
VACCINI (DIS)«UMANI»
A) Vaccini attivi contro la rosolia6:
- i vaccini monovalenti contro la rosolia Meruvax® II (Merck)
(U.S.A.), Rudivax® (Sanofi Pasteur, Fr.), e Ervevax® (RA
27/3)(GlaxoSmithKline, Belgio);
- i vaccini combinati MR contro la rosolia e morbillo,
commercializzati con il nome di M-R-VAX®II (Merck, U.S.A.) e
Rudi-Rouvax® (AVP, Francia),
- il vaccino combinato contro rosolia e parotite
commercializzato con il nome di Biavax®II (Merck, U.S.A.),
- il vaccino combinato MMR (measles, mumps, rubella) contro
morbillo, parotite e rosolia, commercializzato con il nome di
M-M-R® II (Merck, U.S.A.), R.O.R®, Trimovax® (Sanofi
Pasteur, Fr.), e Priorix® (GlaxoSmithkline, Regno Unito).
VACCINI (DIS)«UMANI» B) Altri vaccini, anch'essi preparati usando linee cellulari
umane da feti abortiti:
- due vaccini contro l'epatite A, uno prodotto da Merck
(VAQTA), l'altro da Glaxo SmithKline (HAVRIX), entrambi
preparati usando la MRC-5;
- un vaccino contro la varicella, Varivax®, prodotto da Merck
usando la WI-38 e la MRC-5.
- un vaccino contro la poliomielite, il vaccino con il virus di
polio inattivato Poliovax® (Aventis-Pasteur, Fr.) usando la
MRC-5.
- un vaccino contro la rabbia, Imovax®, da Aventis-Pasteur,
prelevato da cellule umane diploidi infettate, il ceppo MRC-5;
- un vaccino contro il vaiolo, ACAM 1000, preparato da
Acambis usando la MRC-5, ancora in sperimentazione.
PARTE DEL BUGIARDINO VARIVAX
• VARIVAX* [Varicella Virus Vaccine Live] is a
preparation of the Oka/Merck strain of live,
attenuated varicella virus. The virus was initially
obtained from a child with natural varicella, then
introduced into human embryonic lung cell cultures,
adapted to and propagated in embryonic guinea pig
cell cultures and finally propagated in human diploid
cell cultures (WI-38). Further passage of the virus
for varicella vaccine was performed at Merck
Research Laboratories (MRL) in human diploid cell
cultures (MRC-5) that were free of adventitious
agents.
RIFLESSIONI MORALI CIRCA I
VACCINI…
• Pertanto, i medici e i padri di famiglia
hanno il dovere di ricorrere a vaccini
alternativi (se esistenti), esercitando ogni
pressione sulle autorità politiche e sui
sistemi sanitari affinché altri vaccini senza
problemi morali siano disponibili. Essi
dovrebbero invocare, se necessario,
l‘obiezione di coscienza rispetto all‘uso di
vaccini prodotti mediante ceppi cellulari di
origine fetale umana abortiva.
RIFLESSIONI MORALI CIRCA I
VACCINI…
• Ugualmente dovrebbero opporsi con ogni
mezzo (per iscritto, attraverso le diverse
associazioni, i mass media, ecc.) ai
vaccini che non hanno ancora alternative
senza problemi morali, facendo pressione
affinché vengano preparati vaccini
alternativi non collegati a un aborto di feto
umano e chiedendo un controllo legale
rigoroso delle industrie farmaceutiche
produttrici.
LA CONFUSIONE CONTINUA
Suor Teresa Forcades, suora benedettina è
stata anche Vicepresidente dell‘Associazione
europea delle ricercatrici in teologia
• «Se Dio ha posto nelle mani della madre
la vita del feto, noi non siamo nessuno per
intervenire»
LA CONFUSIONE CONTINUA
• Per non menare il can per l‘aia (il rapporto
tra bene possibile e male minore), in
queste ultime settimane si è riproposta la
discussione sulla legge 194: questa legge
fu approvata dal Parlamento italiano, fu
firmata da un primo ministro cattolico,
Andreotti, e da un Presidente della
Repubblica pure cattolico che era
Giovanni Leone. (Mons. XXX)
LA CONFUSIONE CONTINUA
• Mentre si cercava in Parlamento di
approvare questa legge, i cattolici fecero
di tutto per non farla passare, ma ciò non
fu possibile. La scelta quale fu? Quella di
cercare di introdurre nel disegno di legge
alcuni meccanismi che, se osservati,
avrebbero potuto ridurne gli effetti negativi.
(Mons. XXX)
LA CONFUSIONE CONTINUA
• La legge fu approvata dal Parlamento; i
cattolici raggiunsero tutto il bene possibile
per quel momento, attraverso una
mediazione continua, dura in alcuni
momenti. Se in nome dei valori non
negoziabili si fossero ritirati, non avessero
cercato mediazione, quella legge sarebbe
stata sicuramente più devastante di
quanto non sia.
(Mons. XXX) Aprile 2008
Risposta a mons. XXX
• A parte il fatto che, purtroppo, i cattolici
NON fecero di tutto per non far passare la
legge 194, che fu varata soprattutto grazie
al colpevole lassismo dei parlamentari
cattolici e alla firma di quelli al governo; a
parte il fatto che molti cattolici, anche tra i
sacerdoti, hanno boicottato il democratico
referendum del 1981 (mi piacerebbe
conoscere la posizione di XXX sul
referendum abrogativo della 194).
Risposta a mons. XXX
• Ma dico, come si fa a chiamare ―tutto il
bene possibile‖, sia pure in quel momento,
l‘approvazione di un legge che ha
consentito la morte legale di circa 5 milioni
di bambini dal 1978 ad oggi!
• Non giochiamo con le parole, non
mischiamo le carte, chiamiamo male il
male: è terribile chiamare bene il male in
qualsiasi frangente!
Antonio Tombolini
• «A cinque anni ero già nell'Azione
Cattolica. Sono nato a Loreto. Vado da
sempre a messa in basilica. Sono
cresciuto prima dalle suore, poi all'oratorio.
Primo voto, Dc. Primo referendum, sì
all'abrogazione della legge sull'aborto.
Fidanzato per dieci anni con Patrizia,
compagna di liceo, che ho sposato e mi ha
dato tre figli»
Antonio Tombolini
• «Quanto è persona – cioè quanto è dotato
di intelligenza e volontà libera - in questa
fase della sua vita (embrione – feto –
bambino), in questa concreta condizione,
in questo istante, questo essere umano?»
• conformemente al loro stato saranno
comunque esseri umani cui il carattere
della personalità (e dunque la titolarità di
diritti e di doveri) andrà riconosciuto per
un limite tendente a zero.
Antonio Tombolini
La risposta, a questo punto, è semplice: non
essendo titolari di diritti, la tutela di tutte
queste realtà è in tutto e per tutto affidata
alle persone, ai doveri che queste - con
l'intelligenza e la libera volontà di cui sono
capaci - decidono di attribuirsi.
Antonio Tombolini
Non ha senso parlare di un astratto diritto
alla vita; né di un astratto diritto del
concepito, o del feto, o (se non
limitatamente a ciò che può esercitare e
pretendere per suo conto) del bambino.
CAPITOLO III Se così grande attenzione va posta al
rispetto di ogni vita, persino di quella del reo
e dell'ingiusto aggressore, il comandamento
«non uccidere» ha valore assoluto quando
si riferisce alla persona innocente. E ciò
tanto più se si tratta di un essere umano
debole e indifeso, che solo nella forza
assoluta del comandamento di Dio trova la
sua radicale difesa rispetto all'arbitrio e alla
prepotenza altrui
CAPITOLO III Una delle caratteristiche proprie degli attuali
attentati alla vita umana — come si è già
detto più volte — consiste nella tendenza ad
esigere una loro legittimazione giuridica,
quasi fossero diritti che lo Stato, almeno a
certe condizioni, deve riconoscere ai
cittadini e, conseguentemente, nella
tendenza a pretendere la loro attuazione
con l'assistenza sicura e gratuita dei medici
e degli operatori sanitari.
CAPITOLO III In continuità con tutta la tradizione della Chiesa è
anche la dottrina sulla necessaria conformità della
legge civile con la legge morale, come appare,
ancora una volta, dall'enciclica citata di Giovanni
XXIII: «L'autorità è postulata dall'ordine
morale e deriva da Dio. Qualora pertanto le
sue leggi o autorizzazioni siano in contrasto
con quell'ordine, e quindi in contrasto con la
volontà di Dio, esse non hanno forza di
obbligare la coscienza...; in tal caso, anzi,
chiaramente l'autorità cessa di essere tale e
degenera in sopruso».
CAPITOLO III
È questo il limpido insegnamento di san
Tommaso d'Aquino, che tra l'altro scrive:
«La legge umana in tanto è tale in quanto è
conforme alla retta ragione e quindi deriva
dalla legge eterna. Quando invece una
legge è in contrasto con la ragione, la si
denomina legge iniqua; in tal caso però
cessa di essere legge e diviene piuttosto un
atto di violenza».
CAPITOLO III
E ancora: «Ogni legge posta dagli uomini in
tanto ha ragione di legge in quanto deriva
dalla legge naturale. Se invece in qualche
cosa è in contrasto con la legge naturale,
allora non sarà legge bensì corruzione della
legge».
Romano Guardini
• La curva della sua forma in divenire inizia
con l‘unione delle cellule dei genitori,
culmina nella perfezione morfologica e
giunge alla morte. Egli dunque è già
essere umano fin dal concepimento –
come lo è ancora all‘ultimo momento del
morire. Non è logicamente possibile
pensare altrimenti.
Romano Guardini
Ma allora tutto dipende da come si fissa la
scala esplicativa con cui ‗indicizzare‘
l‘eliminazione delle forme indebolite, non
solo quelle embrionali, ma anche quelle
postnatali.
Romano Guardini
E si deve nuovamente ricordare che teoria e
prassi del non lontano passato sono giunte
a questa conclusione anche effettivamente e
con piena coscienza, ammettendo lo
spaventoso concetto di una ―vita priva di
valore vitale‖.
Romano Guardini
Prime vittime furono i malati mentali e gli
idioti, sarebbero seguiti gli incurabili – e,
infatti, molti di essi vennero uccisi – e i
vecchi e gli inabili al lavoro avrebbero chiuso
la serie. Ma a questo punto la sfera
dell‘esistenza degna dell‘uomo era
definitivamente abbandonata, poiché una
tale mentalità è barbarie nuda e cruda.
Romano Guardini
Gli ammalati, i minorati, gli sprovveduti, i
deboli, gl‘indifesi, i piccoli, sono i difensori
dei sani e li custodiscono dall‘hybris e dalla
crudeltà, possibilità sempre presenti in chi è
sano e forte.
EVANGELIUM VITAE
• Nel Libro dell'Apocalisse il «segno
grandioso» della «donna» (12, 1) è
accompagnato da «un altro segno nel
cielo»: «un enorme drago rosso» (12, 3),
che raffigura Satana, potenza personale
malefica, e insieme tutte le forze del male
che operano nella storia e contrastano la
missione della Chiesa.
EVANGELIUM VITAE
Gesù stesso ci ha mostrato col suo esempio
che preghiera e digiuno sono le armi
principali e più efficaci contro le forze del
male (cf. Mt 4, 1-11) e ha insegnato ai suoi
discepoli che alcuni demoni non si
scacciano se non in questo modo (cf. Mc 9,
29). Ritroviamo l'umiltà e il coraggio di
pregare e digiunare, per ottenere che la
forza che viene dall'Alto faccia crollare i muri
di inganni e di menzogne
SANTI MARTIRI INNOCENTI
• Antifona al Benedictus
Bambini innocenti
furono uccisi per Cristo;
lattanti, massacrati dal re.
Senza macchia,
seguono l'Agnello dovunque vada.
Cantano in eterno: Gloria a te, o Signore
EVANGELIUM VITAE
• L'Agnello immolato vive con i segni della
passione nello splendore della
risurrezione. Solo lui domina tutti gli eventi
della storia: ne scioglie i «sigilli» (cf. Ap 5,
1-10) e afferma, nel tempo e oltre il tempo,
il potere della vita sulla morte.
O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa della vita: guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà. Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita. Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo, la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
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