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Facoltà di Scienze della Formazione

Prof. Daniele Roccetti

Il setting motorio

per bambini 0-36 mesi

347-7770366 daniele.roccetti@treiaonline.it www.cinesiologi.it

UNIVERSITA’ DI MACERATA

Sprouting assonale

• L’uso del circuito è essenziale per il suo consolidamento

• Finestre di apprendimento

• Danno da mancato sviluppo

Stimoli ambientali

• Sono un bisogno biologico del bambino

• Innumerevoli e continui– Qualità– Quantità

• Appropriati

• Ambiente affettivo rassicurante

Teorie implicite

• La teoria determina quello che puoi fare (Watzlawick)

• Contestualizzare l’intervento: l’azione educativa dipende dalle convinzioni dell’educatore

• Quello che il bambino riceve sarà una parte di quello che avrebbe potuto avere in altri contesti

Teorie implicite

• L’attenzione dell’adulto è focalizzata sul cosa il bambino dovrebbe saper fare e sul quando dovrebbe riuscire a farlo

• Il bambino oggetto di cura o soggetto consapevole delle proprie necessità ?

• Datemi tempo …

Lo schema corporeo

Lo Schema Corporeo o immagine del corpo può essere considerato come un’intuizione d’insieme o una coscienza immediata che si ha del proprio corpo sia in posizione statica che in movimento; in rapporto alle diverse parti tra loro e soprattutto nei rapporti con lo spazio e gli oggetti che lo circondano.

Le Boulch

La costruzione dello schema corporeo

• 0-3 mesi – Corpo subito

• 0.3-3 anni - Corpo vissuto

• 3-6 anni - Corpo percepito

• 6-12 anni - Corpo rappresentato

L’organizzazione dello spazio

• Spazio vissuto• Spazio topologico• Spazio egocentrico• Fase del corpo orientato• Spazio proiettivo• Spazio euclideo• Rappresentazione decentrata

0-1 anni – La vista

1° mese: Agganciamento ed inseguimento visivo (90°)

2° mese: Visione alterna: il bambino guarda alternativamente il volto dell’esaminatore ed un oggetto vicino.

3° mese: l’attività visiva assume un carattere più esplorativo. Il Bambino cercacon lo sguardo. L’inseguimento visivo raggiunge i 180°. Segue imovimenti delle proprie mani e delle persone intorno a lui. Riconosceil biberon e cerca di afferrarlo.

6° mese: l’attività visiva diviene incessante. Afferra quello che vede a portata dimano. Riesce ad interessarsi ad una palla colorata che rotoli a 5-6

metridi distanza.

9° mese: è molto più osservatore. Afferra e manipola gli oggetti. Cerca nel postogiusto un giocattolo caduto. Osserva e riconosce i familiari.

12° mese: lascia cadere gli oggetti e li guarda mentre cadono. Riconosce le persone

anche a distanza.

0-1 anni – L’udito

1° mese: risposta motoria a stimoli sonori (70 decibel). Può presentare il riflesso diorientamento (quando il capo è in posizione idonea).

2° mese: in risposta a dei suoni, si calma se sta piangendo o può mettersi a piangere se

è calmo. Può presentare ammiccamento o riflesso di allarme.

3° mese: raggiunto il controllo del capo, orienta la testa verso il suono

6° mese: il bambino riesce a localizzare un suono di cui non vede la fonte

9° mese: pronuncia due sillabe e reagisce a parole familiari

10° mese: ripete suoni conosciuti.

12° mese: dice tre parole.

0-1 anni – Evoluzione posturale

0-1 anni – La conquista della stazione eretta

0-1 anni - Prensione e manipolazione

0-1 anni - Gli schemi motori di base

• Strisciare• Rotolare• Quadrupedia

0-1 anni – Il linguaggio

0-1 anni – Corpo Subìto

• Dipende totalmente dalla madre ca cui non si differenzia

• Attività legata ai bisogni primari

0-1 anni – Il corpo vissuto

• relazioni semplici tra gli oggetti e tra questi e il proprio corpo

• aggiustamenti globali di tipo primario

• apprendimento per prove ed errori

0-1 anni – Lo specchio

• Prima dei tre mesi non si nota alcuna reazione allo specchio;

• A 3-4 mesi fissa lo sguardo sulla propria immagine virtuale, a volte sorride all'immagine virtuale della madre;

• A 5-6 mesi mostra molto interesse alla propria immagine, le sorride e percuote lo specchio con le mani;

• A 7-8 mesi continua l'interesse per la propria immagine e la percussione dello specchio. Si volta, vedendo l'immagine virtuale della madre, per cercarne l'immagine reale. Vi è attrazione per l'immagine virtuale degli oggetti tenuti in mano ma non si evidenziano ancora tentativi di afferramento dell'immagine speculare dell'oggetto;

• A 10-12 mesi diminuiscono le percussioni allo specchio ed iniziano movimenti più lenti e più studiati delle mani ed anche tentativi di afferramento. Il bambino tenta di afferrare l'immagine virtuale dell'oggetto che tiene con la mano. Compaiono dei tentativi di vera comunicazione verbale con la propria immagine;

0-1 anni – Lo spazio vissuto

• Serie di spazi disgiunti e non coordinati tra loro

• l’esplorazione dello spazio comincia fin da quando il bambino fissa un oggetto e cerca di afferrarlo

• l’accesso alla verticalità per mezzo della stazione seduta gli permette di avere una visione globale di uno spazio limitato o senza limiti nel quale pone certi oggetti come punti di riferimento

Setting motorio 0-1 anni

Dialogo Tonico

Sindrome da istituzionalizzazione

• Sindrome da “carenza o deprivazione materna”

• Ritardo evolutivo composito relativo a tutti gli aspetti dello sviluppo fisico e psicologico

• Incapace cioè di stabilire legami e relazioni significative con gli altri

• Difficoltà di stabilire valide relazioni di cura nei riguardi del loro bambini

• Maggiore rischio di sviluppare comportamenti delinquenziali

Bowlby 1951

Emmi Pikler

• Costruzione di una relazione intima e costante tra adulto e bambino

• Il bambino costruisce se stesso dall’interno

• L’adulto può favorire questo processo con la proposta di un contesto fisico o relazionale +/- adeguato allo sviluppo del bambino

Emmi Pikler

• Dormono tutti in un lettino personale senza cuscino e piuttosto ampio

• Appena riescono a voltarsi da soli su un fianco la loro giornata “da svegli”, si svolge all’interno di un recinto sempre più ampio in relazione al crescere delle loro abilità motorie

• Anche all’esterno• Sono presenti anche vari oggetti e dei

cuscini e dei parallelepipedi a base quadrata in legno alti circa 15 cm. che simulano l’altezza dei gradini

Emmi Pikler

• Il bambino viene regolarmente coricato sulla schiena (la posizione che gli consente da subito il maggior movimento possibile)

• Non si incoraggia il bambino ad assumere alcuna posizione che egli non abbia già conquistato e non si effettuano esercizi di alcun tipo

• Non si impedisce o proibisce alcun tentativo spontaneo

1-2 anni - Gli schemi motori di base

• Strisciare• Rotolare• Quadrupedia • Camminare• Arrampicarsi

1-2 anni - Il linguaggio

1-2 anni – Il corpo vissuto

• Comportamento motorio globale con strette ripercussioni affettive

• Corpo strumento di esplorazione del mondo

• Percezione del corpo legata all’azione• Conoscenza delle parti più elementari

(viso, mani, parte anteriore del corpo)• Attraverso l’imitazione dell’adulto

comincia a concepire il proprio “io”• Percezione rivolta verso gli oggetti

1-2 anni - Lo specchio

• A 12-16 mesi non si riscontrano più le percussioni dello specchio, mentre aumenta l'interesse per lo studio delle proprie mani e compare lo studio della globalità corporea. È ricca la comunicazione verbale con la propria immagine. Inizia a presentargli un accenno di controllo allo specchio anche del movimento del proprio corpo;

• Dai 18 ai 24 mesi subentra un atteggiamento di indifferenza apparente per la propria immagine definita da Zazzo come fase di “esitamento”. Il bambino si guarda allo specchio furtivamente, brevemente e da lontano;

1-2 anni – Lo spazio vissuto

• la locomozione gli permette di dirigersi verso i luoghi dove ha visto oggetti che gli interessano.

• la verbalizzazione gli permette di designare oggetti o parti di essi. Ogni oggetto, dal momento in cui viene nominato svolge il ruolo di organizzatore dello spazio circostante più immediato e permette l’avvio della strutturazione dello spazio.

Setting motorio 1-2 anni

• Non è possibile un “addestramento”

• Preparare ed organizzare l’ambiente

• Lasciare che i bambini si comportino liberamente

• Fornire occasioni e non stimoli

• Sostegno emotivo di sguardi e parole

2-3 anni – Gli schemi motori di base

• Strisciare• Rotolare• Quadrupedia • Camminare• Correre• Arrampicarsi

2-3 anni – Il linguaggio

• Il bambino riconosce l’uso appropriato di un oggetto

• Il bambino finge di compere azioni che lui stesso compie realmente, fuori del contesto abituale (decontestualizzazione temporale).

• Il bambino finge di compiere azioni compiute da altri con persone (lui o altri) o oggetti (decontestualizzazio-ne attraverso il rovesciamento dei ruoli).

• Il bambino finge di compiere azioni con oggetti non appropriati fingendo che un oggeto sia un altro (riferimento con minor appoggio contestuale).

• Il bambino usa le parole per accompagnare i suoi schemi di azione

• Il bambino usa le parole per anticipare o ricordare lo schema stesso (decontestualizzazione temporale).

• Il bambino usa le parole per designare azioni o gli agenti (se stesso o altri) e gli oggetti di queste azioni (decontestualizzazio-ne attraverso il rovesciamento dei ruoli).

• Il bambino usa le parole per categorizzare nuove persone, oggetti ed eventi (riferimento con minor appoggio contestuale).

2-3 anni – Il corpo percepito

• il bambino percepisce il proprio corpo come unità, come un'immagine simmetrica

• la percezione si rivolge verso il proprio corpo invece che verso il mondo esterno

• è capace di portare la propria attenzione sulle singole parti del proprio corpo oltre che sulla totalità di esso

• Controllo degli sfinteri

2-3 anni - Lo specchio

• Dai 24 ai 30 mesi vi è la definitiva appropriazione e di riconoscimento della propria immagine speculare ed uno studio dei movimenti di tutto il corpo;

• Dai 3 anni in avanti si osserva anche una ricerca di nuove espressività mimiche, gestuali e posturali.

2-3 anni – Lo spazio topologico

• Vicinanza• Separazione• Ordine e successione• Inclusione• Continuità

2-3 anni – Relazione nell’accudimento

• Ricerca di autonomia

• Piacere nell’essere accudito

• Uno dei più importanti contesti per valutare la qualità della relazione adulto/bambino

• Spesso viene vissuta come un inutile ostacolo rispetto a qualcosa di più interessante da fare

• L’azione, dovrebbe essere il nuovo “oggetto da condividere” una nuova occasione di stare insieme

2-3 anni – Lo sviluppo delle autonomie

• La passività è spesso indotta socialmente dal continuo sostituirsi dell’adulto alle azioni spontanee del bambino

• L’adulto si muove troppo in fretta rispetto alle capacità percettive del bambino senza rispettarne i tempi ed i desideri

• L’azione del bambino subisce una serie di interruzioni che spezzano la continuità dell’azione motoria e del pensiero che si sta costruendo intorno a quell’azione

• Basterebbe rallentare

Setting motorio 2-3 anni

• Dare tempo allo sviluppo naturale

• Drammatizzazione

• Fiabe

Grazie …

3-6 anni – Corpo Percepito

• Concepisce il corpo come una unità• Immagine simmetrica del corpo• Percezione rivolta prevalentemente

verso le sensazioni corporee• Riesce a prestare attenzione alle singole

parti del corpo• Inizia il processo di lateralizzazione

6-12 anni – Corpo Rappresentato

• Percezione della tridimensionalità• E della successione dei gesti• Rappresentazione dinamica del corpo• Rappresentazione grafica e

verbalizzazione• Maturazione definitiva del processo di

lateralizzazione

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